TrentinoMese Agosto 2020

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AGOSTO 2020

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Trento è una città alpina con una storia millenaria, custodita nei suoi siti archeologici e musei d’eccellenza. Ma è anche luogo ideale per gli amanti dello sport e delle attività all’aria aperta.


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RING di Tiziana Tomasini

a mali estremi SIPARIETTI D’UNA SERA D’ESTATE, IN STILE PREMIER CONTE: ESSENZIALI, INTIMI, INCONFESSABILI. PRATICAMENTE… IN MUTANDE

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are che gli italiani, in estate, amino stare comodi in casa. Anzi comodissimi, praticamente in mutande. Ce ne parla anche l’informazione, che riporta alcuni siparietti divertenti che hanno visto coinvolto anche Giuseppe Conte quale spettatore. Di recente infatti il premier, a Venezia per assistere al test del Mose, girando per le vie caratteristiche dell’isola di Pellestrina, si imbatteva – per pura casualità – in un ignaro cittadino che, in canottiera e mutande, si stava recando a gettare l’immondizia. Immaginiamo la sorpresa dell’uomo, che così abbigliato e con un ingombro in mano di indubbia scomodità e di indubitabile natura, si trovava davanti proprio il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana. Per nulla turbato dal look del disinvolto residente in comoda tenuta estiva decisamente casalinga, Conte si intratteneva piacevolmente con lui, chiedendo dei lavori effettuati in seguito ai disastrosi allagamenti dell’autunno scorso. Del resto, anche l’interlocutore in intimo da casa appariva sciolto e pronto a scherzare con il premier. Ma a Conte era già successo. Precisamente l’anno scorso, a Napoli. Da un balcone di fronte al luogo in cui si trovava il Giuseppe nazionale, si presentava un avvocato in slip a disquisire sul un progetto da presentare in Senato. Sentito più tardi dalla stampa riguardo alla sua inconsueta “mise” casalinga, il disinvolto dirimpettaio ammetteva di aver dovuto cogliere l’attimo. Non ci sarebbe stato il tempo insomma di rientrare in casa e rivestirsi. Meglio parlare con Conte subito, anche in mutande. Ma non è tutto. Dal web si apprende che anche le mutande a volte sono un accessorio inutile. “Sarà un futuro senza mutande” sentenziano in molti. Fanno sorridere le notizie – archiviabili in quella strana e misteriosa categoria del “quello che non ti aspetti” – non solo per i fatti in sé, ma soprattutto per la simultanea immedesimazione di ognuno di noi in una situazione 8

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simile. Non solo per le mutande, sia chiaro. Quante volte ci è successo infatti di incontrare qualcuno e di renderci conto di non essere esattamente presentabili, ma di mostrarci disinvolti nonostante tutto? Di uscire un attimo ad espletare quelle antipatiche commissioni quotidiane ed essere non solo notati ma pure amabilmente intrattenuti? Alla sottoscritta è successo proprio poco tempo fa. “Ah, ma sei tu?” Già queste intrinseche difficoltà di formulazione della domanda sul primo riconoscimento potevano apparire come un segnale. Ti voltavi lentamente e con disinvoltura replicavi con un “Eh sì…” che suonava come una resa incondizionata, da bandiera bianca. In quel deserto dopocena estivo avevi deciso di recarti al container per il vetro in forma quasi anonima. Solo pochi metri, in fondo. Due passaggi tra le case, una mezza via da percorrere ed era fatta. Avevi ceduto alla pigrizia, nella convinzione [errata] di non incontrare nessuno. Per questo ti presentavi in maniera estremamente casalinga: pseudo vestaglietta facilmente scambiabile per una camicia da notte (o viceversa), stinta dalle tante estati lavate e rilavate, ciabattina usurata, borsa di pezza carica di bottiglie da buttare. E non soffermiamoci troppo sui particolari. Capelli fermati con una pinza di plastica e occhiali “da battaglia”, quella vecchia montatura leggermente fuori moda ma così comoda per sbrigare le faccende domestiche. Ce l’avevi quasi fatta, perché l’andata era filata via liscia, senza intoppi. E avevi guadagnato metri anche nel ritorno, stavi per svoltare l’angolo e infilare la chiave nella serratura del portoncino. E poi, improvviso, quel riconoscimento. Ti voltavi lentamente, come in un rallenty. “Ma ciaoooooo!” Saranno mesi, forse anni, che non vi incontravate e la dovevi beccare proprio sotto casa. La lei in questione apparteneva alla categoria che la sottoscritta definisce come “conoscenze sportive”, in quanto genitore di figli che frequentavano la stessa palestra dei tuoi. Stava aspettando il suo compagno e aveva voglia di chiacchierare, per passare il tempo. Era tutta in tiro: vestito lungo vaporoso, trucco che si fa notare, tacco discreto da serata all’aperto. Le donne, si sa, sono attente osservatrici, capaci di cogliere ogni minimo particolare di chi loro davanti. E poi iniziava con le domande/interrogatorio, incalzanti, cadenzate e regolari. E dal sapore vagamente lapalissiano. Cosa hai fatto in quarantena? Che classi fanno i tuoi? E di che scuola? Sei già stata in ferie? Abiti sempre qua? Si prosegue quindi nello specifico, puntando ai particolari. “Che begli occhiali! Ti stanno molto bene, ti illuminano il viso!” La guardavi con espressione tra il divertito e l’attonito: non sapevi se ti stava prendendo in giro o se stava dicendo sul serio. E intanto una leggera brezza agitava la serata, agitando anche il tuo vestitino da casa. Stavi rischiando l’effetto Marilyn, ci mancava quello! E le mutande? Presenti ed indossate, per fortuna. Mancava solo Conte al di là della strada.


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RING di Fiorenzo Degasperi

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LE “ARCHITETTURE D’ACQUA” DI SERGIO CAMIN: PAESAGGI NATURALI E PAESAGGI CULTURALI

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elle sale superiori del Centro Arte Contemporanea di Cavalese troviamo una piccola ma qualificata personale dedicata alle geografie visionarie dell’artista e grafico Sergio Camin e alle sue architetture formate da paesaggi naturali e culturali allestite su di un grande spartito musicale formato da carte di vario formato. Durante il lockdown l’instancabile artista ha creato, coordinato e sostenuto la mostra Solo… on line. Poi, il meritato riposo con l’esposizione delle sue opere. Sono acquerelli, ovvero la difficile arte del mescolare il colore con l’acqua per far nascere segni e sogni. E l’acquerello ha bisogno di un supporto degno di accogliere l’elemento acqua a cui è delegata la rinascita dell’universo: la carta. Una carta che già di per sé è una vera e propria opera d’arte, liscia o ruvida, spessa o fine, mostra di essere il grembo che accoglie forme, segni, sostanze. La carta, come l’acqua, è simbolo della purezza, ed entrambe si affacciano da tempi immemorabili nel mondo dell’arte. L’arcaica quanto attuale tecnica dell’acquerello ci conduce in un mondo che oggi fatichiamo ad interpretare e ancor di più a materializzare. Una tecnica millenaria quella dell’acquerello, in cui velocità, sapienza e conoscenza scivolano assieme all’acqua, complice un pennello che è al contempo albero della vita e penna calligrafica. Un’asta di legno pregiato, solitamente di pelo di martora – simbolo solare associato alla luce e alla vita –, si arroga il diritto di formare il mondo traendolo dall’acqueo universo indistinto. L’acquerello deriva dall’acqua e ambedue gli elementi sono flussi primordiali che rappresentano la sorgente di ogni forma di vita. Il colore, depositandosi sulla carta – crespa, ruvida, variamente assorbente, atta ad accogliere l’elemento liquido per un matrimonio alchemico – forma stagni o fiumi, a seconda della volontà dell’artista. Presiede alla formazione di questi universi la gestualità dell’artista. Pochi si soffermano ad osservare come l’acquarellista esegue il proprio lavoro, eppure non gli è estranea una sequenza di movimenti che ben si addice ad una danza. La velocità va di pari passo con la maestria e la maestria è la capacità dell’artista di possedere prima, dentro di sé, 10

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RING il soggetto da riprodurre. Le forme prendono vita come fossero degli strip di fumetti, strisce lunghe, orizzontali, che attraversano la carta da un bordo ad un altro – dall’alba al tramonto si potrebbe dire – rigorosamente perfette come fossero righi musicali. Anzi, di quest’ultimi l’operare dell’artista ha assunto il ritmo, l’ordinato succedersi degli eventi, delle forme, dei volumi, dei segni. Il rigore sfiora l’assoluto, l’esattezza accosta Sergio Camin all’operare degli scribi cinesi o giapponesi: chini sulla carta, con la mano che oscilla da destra a sinistra o viceversa, stendendo piccoli calligrammi, uno vicino all’altro, formando piano piano case, montagne, paesaggi, territori, universi. Il rigo diventa orizzonte, diventa lontananza, perché soltanto laggiù, al limitar delle cose e dei pensieri, il distinto diventa indistinto e i miraggi trovano la propria ragione d’essere. L’orizzonte diventa così il luogo delle visioni dove l’immaginazione colloca storie e narrazioni di personaggi che non si vedono: sono nascosti oppure hanno abbandonato questi spazi lasciando dietro di sé tracce di architetture fantastiche e di montagne che soggiacciono a regole non euclidee. Siamo nel mondo dell’analogia, dove niente è vero ma tutto è veridico, per un parallelismo continuo che l’artista attiva tra realtà raggiunta e realtà raggiungibile. Come dire, bisogna mettersi in viaggio, sempre e comunque, per far cadere i nostri schemi difensivi e arrivare a contemplare con occhi nuovi il nostro paesaggio interiore. La cartografia che emerge da questi lavori non cade in preda alla paura del non conoscere, del perdersi, della dissipazione. È una mappa che disorienta e orienta perché una mappa ha sempre il suo doppio: da un lato è uno strumento rituale per contenere il disordine, dall’altro è anche il mezzo più adatto per perdersi. Tra un rigo e l’altro c’è il germe della terra incognita, lo spazio bianco ai bordi, l’area inesplorata dove il possibile si rifugia. Queste opere ci aiutano a ritrovarci come a fuggire, sta in noi saper coglierne le peculiarità, lasciandoci trascinare. La mostra rimane aperta fino al 6 settembre con orario pomeridiano 15.30-19 dal martedì al sabato.


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nasce il 22 Aprile 2015 da una ragazza di 22 anni che ha deciso, nonostante la sua giovane età, di stravolgere la sua vita e di mettersi in gioco. Non è stato facile inizialmente far coincidere tutti gli impegni e le responsabilità da imprenditrice non dovendo per forza rinunciare agli “impegni da ventenne” ma poco a poco sono riuscita a trovare un giusto equilibrio. Ho voluto creare un salone adatto ad ogni tipologia di persona, dalla più classica alla più estrosa, un luogo dove ci si possa rilassare e sentire a proprio agio, dove poter non pensare a nulla se non a se stessi, senza nessun pregiudizio, un luogo dove si possa sia scambiare due chiacchere ma nello stesso tempo godersi il momento di coccola senza dover per forza interloquire, insomma, ho cercato di improntare il negozio sulla tipologia “seconda casa” perchè questo è quello che cerco io in ogni posto dove ho la possibilità di fare la cliente. Ciò non toglie che al primo posto rimane sempre la professionalità e il saper consigliare i migliori servizi, perchè diciamocelo chiaro, quando non ci sentiamo a proprio agio con noi stessi non ci sentiamo a nostro agio con nessuno. “sapevo quello che avevo lasciato ma non sapevo a cosa andavo in contro, e questo è sempre stato tipico del mio carattere”

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RING di Pino Loperfido

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LA NOTTE IN CUI LA CITTÀ MI PARLÒ Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. CESARE PAVESE

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on ho mai avuto una mia città. Nel senso che non ho mai fatto a tempo a viverci abbastanza a lungo per potermici affezionare. Eppure solitamente ognuno ha la sua: la ama, la detesta, ne parla male, bene, ma ce l’ha. È la “sua” città. “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via”, scriveva Cesare Pavese. È un’appartenenza che non ho mai avuto la fortuna di sperimentare. Così, col tempo, ho cominciato a disegnarmela mentalmente una mia città ideale. Ne ho addirittura progettato le strade, le piazze, ne ho ideato la storia, gli uomini, le battaglie, la mitologia. E piano piano ho preso l’abitudine di parlarle. Sì, però come si fa con un bambino molto piccolo: non sai se ti sta veramente capendo, ma gli parli lo stesso. A furia di progettarla, pensarla, di darle una forma e una vita, la città ha cominciato ad esistere. Il mio desiderio di avere delle radici aveva fatto sì che potessi davvero figurarmela, e farmici camminare dentro. Tuttavia, tendevo l’orecchio, ma essa non mi parlava. Così cominciai a osservarla, questa città. A studiarne le espressioni, i movimenti, i respiri; perché anche le città hanno volto, braccia e polmoni, non lo sapevate? C’era questo problema, però. La città continuava a non parlarmi. Allora pensai che forse dovevo fare più attenzione. Andare più in profondità. Ecco perché smisi di guardarla e la “vidi”. La riconobbi. Vidi gli appartamenti sfitti, i venditori abusivi, le serrande abbassate. Perché era questo quel che accadeva. L’epidemia aveva ragiunto il suo culmine, la curva dei guariti da quel momento in poi avrebbe potuto solo crescere, eppure le serrande si abbassavano sempre più. I morti erano sempre troppi. Pezzi di città che se ne andavano per sempre. Una delle conseguenze del non avere una città d’origine è che non hai nemmeno una lingua, un dialetto attraverso il 12

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quale comunicare ciò che ti porti dentro. Parole dal suono insolito, esclamazioni saltellanti, aggettivi incomprensibili e congiunzioni a cui affidare i messaggi dell’anima. Perché anche le città hanno un’anima. E percepiscono l’amore, la cura, l’orgoglio dei propri cittadini. Dev’essere per questo che una notte, passeggiando per le strade deserte, vidi uno strano segno in cielo. Una cometa o forse un disturbo visivo. Non sono sicuro che ci sia poi tutta questa differenza. Fu così che quella notte la città cominciò a parlarmi. Mi parlò, quella notte, la città. La “mia” città. E naturalmente parlò nella sua lingua. All’inizio mi parve di essere in un sogno. Camminavo con lo sguardo rivolto verso il cielo notturno, gli ultimi piani dei condomini, quindi i palazzi storici, i monumenti che i semafori – inutili a quell’ora – si divertivano, lampeggiando, a colorare. Fu come un respiro, all’inizio. L’alito materno che da ragazzino ti rassicura. Il debole flusso d’aria che il tuo bimbo appena nato scambia con l’universo e che ti permette di certificarne il suo essere in vita. Mi parlò quella notte la città e fu come un abbraccio. Una musica, bellissima e consolante, quelle incomprensibili sillabe che andavano dritte dritte in fondo al cuore. E mentre parlava, pareva muoversi, gesticolare, indicare cose e persone. Non ci misi molto a capire di cosa si trattava. Erano le storie di chi lì ci aveva abitato, costruito, lottato contro ingiustizie, egoismi, crisi economica, guerre e malattie. Quindi venne il silenzio. Improvviso. Era quasi l’alba, ormai. La città restò lì a guardarmi con le braccia conserte, gli occhi puntati verso l’alto. Ogni tanto tornava a fissarmi, e poi di nuovo lassù, come ad invitarmi a fare lo stesso. Non lo si pensa quasi mai, ma dove c’è una città c’è anche un cielo, il pennone su cui garrisce la bandiera di questa città, il petto su cui si appuntano insegne e medaglie al valore, il cenotafio dove si onora il ricordo dei propri morti. La notte in cui la città mi parlò, vidi quel cielo danzare, aprirsi, illuminarsi. E la vidi piangere, questa città, di un pianto liberatorio e consolante. Ma non era la sola. Quella notte, ogni città aveva il nome di tutte le altre. Lo stesso nome che si sentiva vibrare nell’aria come un grido di protesta, una rivendicazione, un riaffermare il proprio ruolo, una paternità e una maternità, un’origine. Come chiedere una carezza. Niente promesse, solo una carezza, almeno quella, per favore. E poi avremmo potuto assistere assieme allo spettacolo del cielo che era uno schermo, adesso, su cui, come fotogrammi di un vecchio film muto di inizio ‘900, vennero proiettati ricordi. La trama era confusa, c’erano immagini di ospedali, medici, infermieri tanti; e lacrime, militari, grafici, volti mascherati, guanti, strade deserte, paura, quiete, infine. Quel film narrava la storia di una rivincita. Una città, quella città, che si rialzava, luminosa, gloriosa, dopo essere caduta. Ecco cosa vidi, la notte in cui la città mi parlò.


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RING di Fabio Peterlongo

di Denise Fasanelli

blues di provincia CARO AMICO CINEMA, TI SCRIVO

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mico cinema, ti dedico una lettera d’amore. Ben inteso, non mi riferisco al cinema in quanto “settima arte” che segue pittura, scultura, musica, architettura, danza e teatro. No, qui mi riferisco al cinema come sala, come spazio, come quadrato in muratura rivestito di moquette e riempito di poltroncine. Il cinema, inteso come arte, “tira a campare” grazie allo streaming che permette di vedere film in ogni istante e in ogni luogo. Ciò che manca è quel luogo fisico che completava la risposta alla domanda: «Dove andiamo stasera?», «Al cinema!». Il cinema come luogo fisico ci è stato sottratto da almeno sei mesi. Il cinema come rifugio, nascondiglio, bozzolo in cui rintanarsi, lasciando fuori, per almeno due ore, ogni pensiero. In cui ci si poteva persino permettere di spegnere il cellulare. Scrivere un messaggino a qualcuno con un laconico: “Sto entrando al cinema”, equivaleva a dire: “Per le prossime due ore non ci sono per nessuno”. Era una buona scusa e in genere le persone rispettavano questa norma sociale. Cinema, in un certo senso, come chiesa o tempio: lì, lo spirito si eleva davanti a un’opera di genio; o più semplicemente ci si abbevera di “spirito” davanti ad una commedia senza pretese. Il cinema persino come assemblea: quante volte ci siamo soffermati a carpire le opinioni di chi stava uscendo dalla sala. Ascoltando le impressioni – entusiaste, perplesse, soddisfatte, deluse, inquiete, divertite. Il cinema come luogo da “condividere”. In un cinema non si è mai da soli, anche se gli spettatori non ci sono. C’è il proiezionista poco distante, la “mascherina” che all’epoca non dovevamo indossare ma che si limitava a venderci i biglietti. E comunque, anche se non c’è nessuno, non si sa mai che non entri qualcuno a proiezione già cominciata. “Condividere”: verbo fatto proprio dalla semantica del web e dei social, dove tutti condividiamo tutto, ma in realtà siamo sempre soli. E taccio del cinema come alcova, come luogo delle pomiciate fatte in ultima fila: ci siamo passati tutti. Pomiciare davanti a un film in streaming sul computer di casa, non è per niente la stessa cosa. Cinema, spazio amico e riparo segreto. In Trentino non potremo mettervi piede fino alla fine dell’estate, per legittima decisione dei proprietari. Perché il cinema è anche impresa, lavoro, che qualcuno deve gestire, facendo tornare i conti di un settore falcidiato da online e pirateria. Ed ora anche dal coronavirus. Caro cinema, continuo ad attendere la tua apertura, aspettando trafelato che la luce si spenga, che partano i trailer e che inizi quella canzoncina francese («Dominique, nique, nique, s’en allait tout simplement, routier pauvre et chantant...») che nei cinema di Trento invita a spegnere i cellulari e augura buona visione.

lost in glocal DA SEMPRE UGUALI, MA IRRIPETIBILI: LE ESTATI IN CUI “SI CRESCE”

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ppoggiata al muretto sotto casa, sotto una frangetta castana, sorride imbarazzata una ragazza dentro un abito color crema attirando a sé, per i passanti della cintura, un giovanotto dal viso pulito che dopo aver scostato i riccioli scuri che gli cadono sul viso, la bacia deciso. “Mollala che dobbiamo andare!”, lo incalzano gli amici sogghignando, appostati intorno al bagagliaio aperto di un’automobile un po’ datata ed eccessivamente carica. In due stanno facendo avanti indietro con le ultime cose: un borsone, degli asciugamani, una cassa di birre. Si somigliano, quasi fossero fratelli e forse lo sono: hanno capelli neri, setosi, petti villosi sotto le canotte e una leggera ombra di acne sul viso. Il terzo, un biondino a petto nudo, dinoccolato, dal viso ancora sbarbato e due piccoli vivaci occhi azzurri, è poggiato alla portiera aperta, con lo smartphone scatta quale foto agli altri. Lancia un pacchetto di sigarette sopra il tettuccio, poi l’accendino e domanda: “Pronti?”. Un “pronti” carico di aspettative per quella che potrebbe essere una gita al lago o un partenza per le vacanze, magari le prime insieme agli amici. Sono allegri, rumorosi, sudati ed eccitati. Assomigliano a delle molle cariche, pronte a rilasciare tutta la loro forza, la loro energia. Si scambiano qualche pacca sulle spalle, una presa per i fondelli qua e là all’amico che saluta la ragazza e li raggiunge tenendo la testa bassa e leggermente inclinata su un lato. Sembrano muoversi con leggerezza, saltellano allegri intorno alle portiere aperte per far raffreddare l’abitacolo. L’estasi dell’attesa li rende esagerati in tutto. Sguaiati, frivoli, effervescenti ed inquieti. Li aspetta un tragitto senza aria condizionata, senza regole, obblighi ed orari. Una di quelle gite dove i soldi non bastano mai e si fanno collette, dove ci si ritrova e riconosce tra compagnie sgangherate e colorate, dove a fine giornata la pelle è appiccicosa e scottata e, se sei fortunato, ti riporti a casa qualche bacio abbellito dall’immaginazione. Li aspetta un viaggio di canzoni ad alto volume su cui cantare a squarciagola, sguardi carichi di aspettative, sentimenti nuovi, occhi arrossati, perline colorate e piedi scalzi. Hanno bauli e vite intere da riempire in un giorno o una vacanza. Partono verso mille opportunità, emozioni e desideri. Li trovo bellissimi, come solo a quell’età si può essere belli. Imperfetti ed incompleti, spregiudicati e scanzonati. Dannatamente belli. 13

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RING di Silvia Tarter

verde ostinato IN MONTAGNA IN CERCA DELLE MISTERIOSE CORRISPONDENZE DELLA NATURA

L’

estate del Covid19 ci porta a voler restare un po’ più vicini a casa, per sentirci al sicuro se non vogliamo rinunciare a qualche giorno di vacanza. Così in molti abbiamo riscoperto la montagna, la bellezza di percorrere sentierini in alta quota, in luoghi meravigliosi, a poche ore da casa. Peccato, o per fortuna, che questo sia il pensiero di molti e si finisca spesso per trovarsi a innervosirsi anche quando siamo in cerca di relax, per cercare parcheggio proprio davanti al sentiero da dove parte l’escursione o fare la fila per fotografare un monumento naturale quando si arriva a un belvedere. Qualche giorno fa ho provato ad organizzare un’escursione in una località bellissima delle Alpi, e come tale molto turistica, un po’ all’ultimo minuto. La mia voglia di andare in montagna in cerca di natura selvaggia era tale che di fronte alla pagina web delle escursioni che mi comunicava orari da rispettare, prenotazioni di parcheggi on line, applicazioni da scaricare… il mio interesse è un po’ scemato. Ma come, ho pensato, Ressa devo organizzare sull’Everest tutto a puntino e ricorrere alle app persino per farmi due passi in montagna? Non è che stiamo un po’ esagerando con l’assalto alle montagne, tanto da doverci organizzare a turni tra un po’? Alla fine ho cambiato idea e ho deciso di puntare su una meta meno conosciuta ma comunque bella, sperando di trovare meno gente. Perché è pur vero che il lockdown ci ha tenuti chiusi in casa, senza vedere nessuno per mesi, e quindi dovremmo avere voglia di socialità, ma in montagna anche no, l’idea di trovare la ressa anche lassù proprio non mi va. Tutta la poesia si perde e in mezzo a troppa gente finisco per sentirmi inadeguata, come se stessi consumando l’ambiente in una frenesia usa e getta da collezionismo consumistico del paesaggio, con l’ansia di immortalare ogni scorcio con uno scatto da postare. Non sto dicendo di non frequentare le mete più gettonate (la bellezza di certi luoghi ripaga di cento mille volte le code in auto,

la caccia al parcheggio, la fila per fare la foto ecc), ma di chiederci che cosa cerchiamo quando andiamo in montagna. E le parole che mi vengono in mente sono incanto, segreto, equilibrio, timore, mistero. Se penso a come amo sentirmi quando sono in montagna penso alla natura come al tempio vivente di cui parlava Baudelaire nella sua bellissima poesia Charles “Corrispondenze”, Baudelaire alle foreste di simboli che solo il Poeta poteva decifrare. Messaggi che la natura ci trasmette e che rischiano di perdersi in mezzo a troppa gente. Fortunatamente, qualche luogo tranquillo, silenzioso, ancora c’è. Anche perché a volte basta spingersi un pochino oltre. Spesso infatti la massa si ferma al primo punto di arrivo, il primo lago, il primo rifugio, senza continuare nella propria ricerca di bellezza, e di quiete. Capita quindi, in montagna, ma in realtà mi capita lo stesso anche al mare, di trovare gruppi di persone tutte ammucchiate e poco distante, un po’ oltre, di non trovare nessuno, in un luogo magari altrettanto bello, se non di più. E qui, nella quiete, si riesce davvero a gustarsi la montagna per quella che è, a cogliere il suo fascino misterioso. Il suo selvatico sussurro vitale arriva alle nostre orecchie e alle nostre menti, che mai come ora, in quest’era iper strutturata e organizzata dalla tecnologia sono affamate di segreti, di silenzi, segnali da decifrare, di luoghi dove le risposte non siano a portata di mano come su Wikipedia, ma occorre impegnarsi per cercarle, mettendosi in ascolto di ciò che ci circonda.

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Tiziana Mazzotta

Dalle tradizioni antiche ai giorni nostri di TizianaManiInPasta

L del e rice la “ tte Y o con utu Cuoc oltr ber a � is c ritt e 110m, Can i al su ila ale o !

Euro 18,00 IN LIBRERIA


trentinocommenti

RING di Stefano Margheri

caninamente IL MIO CANE MORDE, MA SOLO PER GIOCO!

È

una frase ricorrente, soprattutto quando il protagonista è un batuffolo di pochi mesi, talmente piacevole alla vista da infondere tenerezza e protezione. I dentini, aguzzi per essere ancora da latte, affondano il giusto per darci un leggero fastidio, tuttavia non tali da provocare un effettivo dolore. Con il passare dei mesi, quello stesso batuffolo di pelo diventerà giovane, e poi adulto, e gli stessi denti avranno assunto dimensioni diverse, insieme alle quali si sarà aggiunta una maggiore forza di pressione. Anche in questo caso potremo considerare tutto un gioco, un modo per farci capire di esserci e di desiderare attenzione e coccole. Potrà però venire il giorno in cui quella bocca, sempre per gioco, diventerà davvero troppo intensa, soprattutto per la nostra pelle, poco coperta di peli e con uno strato di epidermide non così spesso. Sentiremo una sorta di allarme e nelle interazioni successive emergerà l’inevitabile timore di divenire destinatari di veri e propri “assalti”. La domanda sarà, quindi, d’obbligo: il nostro cane ci starà “aggredendo”? Nell’utilizzare la bocca in modo così spregiudicato, egli porterà in sé una certa dose di aggressività? La risposta non potrà che essere negativa, tuttavia una tale sentenza di assoluzione non avrà risolto il problema: la sfrontatezza dei suoi denti. Ebbene, se saremo arrivati a un tale risultato, senza nemmeno essercene resi conto, ci troveremo dinanzi ad un cane eccessivamente “disinibito”. Infatti, il processo di inibizione del morso ha un’origine piuttosto precoce, all’incirca alla quinta settimana di vita. La mamma e i fratelli, durante le normali interazioni di giornata, avranno il compito di dosare l’intensità del piccolo interlocutore, evidenziando con grida acute una condizione di inadeguata confidenza. E l’autore di questi interventi verrà subito fermato, facendo in modo che la volta successiva i modi saranno certamente più gentili. Arrivati all’ottava settimana, questo compito educativo spetterà alla famiglia di adozione, i cui componenti dovranno dimostrarsi celeri e convinti. Basterà, nell’avvertire il minimo fastidio, interrompere ogni “dialogo comunicativo”, procedendo ad una ripresa solamente quando questo “modus agendi” si sarà rivelato meno invasivo. Se gli “educatori” umani si saranno dimostrati coerenti, nella mente del nostro amico vi sarà, nel gergo comune, questo ragionamento: ”Ho capito che se affondo

RING troppo i denti perderò il piacere di giocare con loro; diversamente, se riuscirò ad essere meno deciso, avrò il vantaggio di continuare a divertirmi”. Senza volerlo avremo adottato uno specifico processo di apprendimento per associazione, coniugando i collegamenti tra il fare eccessivo e la punizione del venir meno dei contatti fisici e tra il mordere piano ed il proseguire il contatto sociale. Tale stato di morbidezza delle mascelle potrà protrarsi anche nel periodo della pubertà, essendo questo lo spazio temporale ove lo stato di ribellione del cane raggiungerà il picco massimo. Di seguito ancora, raggiunta la maturità sociale, l’abilità d sfiorare con i denti avrà ottenuto il massimo dell’efficacia, e nessun collegamento diretto provocherà rimostranze di alcun tipo. Diviene, quindi, necessario spiegare che il “segreto” dell’educazione del nostro cane non consisterà nell’impedirgli di utilizzare la bocca, quanto piuttosto di poterlo fare nei dovuti modi. D’altra parte, se vi fosse un veto assoluto, andremmo contro la stessa natura di un predatore come il cane, per il quale la comunicazione “buccale” diviene geneticamente imprescindibile. Le dita in bocca non dovranno, quindi, essere evitate, pur togliendole all’istante in caso di “eccessiva confidenza”. In breve tempo il nostro amico riuscirà ad imparare a sfiorare, si tratti dei famigliari, degli ospiti e degli estranei. Se poi ci saranno bimbi in famiglia il “rigore” di questo insegnamento dovrà essere ancora maggiore, non permettendo mai che bocca e denti superino il limite consentito. Un’altra regola da osservare riguarderà la coerenza comunicativa, non essendovi nulla di più controverso di trovarsi di fronte a soggetti diversi che, senza motivo alcuno, decidessero di differenziare il limite di impiego del morso. Il cane, animale abitudinario per eccellenza, esigerà risposte uguali da individui diversi, evitando così lo sforzo di definire una scala di intensità in base a chi si troverà di fronte. Ma se è vero che tutti i “bisogni” debbono essere soddisfatti, e se è anche vero che l’impiego della bocca corrisponde ad un bisogno atavico, sarà fondamentale individuare oggetti idonei a consentire il libero sfogo dei muscoli masticatori. A questo scopo, potranno essere adottati appositi giochi di gomma dura, oppure ossa sterilizzate di buone dimensioni; essi diventeranno gli stimoli per dedicarsi a scuotimento e dissezione, quasi si trattasse di una preda da consumare come natura vuole. D’incanto le nostre mani, le nostre caviglie e le nostre guance diventeranno spazi da esplorare con estremo piacere, sempre pronti noi stessi a redarguire in silenzio. Saranno ammessi colpetti di muso, leccamenti lievi e morsicature quasi impercettibili, accendendo tuttavia la luce rossa ad ogni pericolosa deviazione al tema. lamiaellie@gmail.com

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trentinoildialettoinforma di RENZO FRANCESCOTTI

il dialetto in-forma MA ENDÓ SET STA’ CHE TE SEI COSSÌ ENGRANIZZÀ?

“E

l graniz è la fuliggine che si incrosta attorno alle pentole, al paiolo e nei camini; da cui il verbo engranizzàr e il participio passato sostantivato engranizzà. Nel passato, coi fogolari e con le fornasèle era molto facile engranizzarse. Ma può succedere anche adesso, con i lavori che non possono evitare i contatti col fuoco, con le cucine economiche, i barbecue e le grigliate il granìz incombe…”. “Da endó vègnela ‘sta parola, sior professor?” “Viene dal latino grana, che indica una sostanza fatta di granelli. Da cui una serie di parole in italiano che sembrerebbero avere poco in comune tra di loro, ma invece, tutte, indicano un insieme di piccoli elementi: come grana (nel significato di problema rognoso); grana, struttura interna di un materiale; grana, tipo di formaggio granuloso; di granata come proiettile; o come scopa…”. “Ma la scóa l’è entréga, professor!” “Per la precisione la scopa tradizionale è fatta di due pezzi; un manico e un fascio di saggina. La saggina è una graminacea di cui si utilizzano i semi come mangime per gli uccelli e le infiorescenze per farne scope. Le scope sono composte di tanti steli e granelli ed è per questo che le chiamano anche granate…” “Mi enveze le ciamo anca ultralegero“. “Ultraleggero: e perché?“ “L’e streghe al dì d’ancòi le s’è modernizzade: no le monta pu sule scóe, come ghe digo zerte volte ala me sposa…”. “Tornando alle parole che derivano dal nome latino grana, possiamo citare anche granita, granatina, granito…”.

“Sì ma mi no ho ancor capì cossa ghe entra la grana col granìz…”. “Perché el granìz è fatto di tanti piccoli grani, di tante piccole particelle carboniose che compongono la fuliggine”. ”Da bocia mi gavevo l’ossession per el foch; ero amico del Turo feràr, nevo a vardàrlo laorar, smartelar sul fer aroventà, metevo la carbonèla enté le brase dela fusina e ero sempre engranizzà. Ero la disperazion de me pora mama…”. “I bambini sono particolarmente affascinati dagli elementi fondamentali della vita come l’acqua e il fuoco: sono come gli uomini della preistoria che ne sentivano il mistero, la magia…”. “…E ero anca amico del Nino spazzacamin, che l’era picol come mi che gavevo dodese ani. Na volta a carneval me son fat emprestar i so vestidi engrazzadi e son nà fora entrà le maschere, ma mi con vestidi veri. Le ho tute engranizzade le bele mascherine coi so costumi falsi!” ”Bisognerebbe poterlo fare anche adesso: vestirsi coi costumi veri da spazzacamino, da carbonaio e andare a strofinarsi contro certi personaggi che si presentano candidi e con le braghe bianche ma sono da galera. Solo che dietro le sbarre non ci finirebbero loro ma magari tu!” ”Lassénte perder, professor. Mi adèss vago a prepararme per nar en baita: vòi tacar su la polenta entél parol tut egranizzà, magnar polenta e puntine enfumegade, beverghe sora na sgnapa de strabàuz da zinquanta gradi, de quele de foch. A mi m’è sempre piasù el foch e la roba enfumegada. Vègnelo anca lu, professor?” renzofrancescotti@libero.it

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trentinoarte di ROBERTO PANCHERI

taccuino d’arte LA CHIESA DI ANTONINO RUSCONI AL SANTEL DI FAI Un progetto esemplare dell’architetto triestino che fu soprintendente

Antonino Rusconi, Progetto per la chiesa di Santa Libera, matita e acquarello su carta, 1925

L

ungo la strada che da Andalo porta a Fai della Paganella, a 1.030 metri di altitudine, sorge la cappella di Santa Libera, che segna con la sua presenza la funzione di crocevia della località denominata Santèl. È un edificio di linee sobrie ma non banali, dotato di pronao e di campaniletto a vela, che s’inserisce con discrezione nell’ambiente alpino circostante. L’interno è a navata unica con abside. Un pannello predisposto dal Comune ne racconta la storia, omettendo però di menzionare il nome del progettista. Eppure esso è ricordato nella guida del Trentino di Aldo Gorfer, che della chiesetta scriveva: “Fu eretta nel 1928 su progetto dell’arch. Antonio Rusconi e con la contribuzione dei villeggianti”. Gorfer accennava anche al contesto storico in cui l’edificio nacque, vale a dire il momento del lancio turistico di Fai, che vide la costruzione della funivia della Val Manara e la fondazione della colonia balilla “Rolando Cembran”. Antonino Rusconi era nato nel 1897 in una famiglia borghese di Trieste. Dopo la laurea in ingegneria civile conseguita a Roma, nel 1922 era approdato a Trento come “architetto avventizio” del

neo-costituito Ufficio Belle Arti, la futura Soprintendenza della Venezia Tridentina. Per molti anni fu impegnato a fianco di Giuseppe Gerola nel restauro del Castello del Buonconsiglio e di altri edifici monumentali della regione, finché nel 1941 divenne soprintendente reggente. Nel 1949 fu trasferito a Napoli, dove si dedicò al ripristino delle grandi chiese medievali di Santa Chiara e di San Lorenzo danneggiate dai bombardamenti. Nel 1955 passò alla sede di Venezia, dove rimase in servizio fino al pensionamento avvenuto nel 1960. Tornato nella sua Trieste, si spense nel 1975. All’attività di tutela Rusconi affiancò quella di studioso: tra i suoi numerosi scritti si ricorda il fondamentale studio sugli acquarelli eseguiti da Albrecht Dürer in Val di Cembra, pubblicato nel 1936. Durante la sua permanenza in Trentino si dedicò anche alla progettazione di edifici privati, tra cui si segnala-

no due eleganti ville nel quartiere della Bolghera a Trento. La chiesetta del Santèl è un’opera esemplare per l’architettura trentina di quell’epoca, giacché presenta elementi stilistici moderni – come la sagomatura delle finestre e la foggia della bella acquasantiera – perfettamente integrati nella tradizione edilizia locale, secondo gli orientamenti del cosiddetto regionalismo. In questo senso l’edificio può essere paragonato alla cappella della Madonna della Neve eretta negli stessi anni sul Bondone da Ettore Sottsass. Cinque disegni progettuali per la chiesa di Santa Libera si conservano presso la Soprintendenza provinciale di Trento: uno di essi reca il visto della Curia vescovile rilasciato il 15 ottobre 1925, segno che l’intento di erigere l’edificio risaliva già a quell’anno. Sul fianco orientale era prevista la presenza di un variopinto San Cristoforo, che non venne realizzato. ■

La chiesa di Santa Libera eretta nel 1928 a Fai della Paganella

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2020

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Direttore responsabile: Paolo Curcu [ paolo@trentinomese.it ] Direttore editoriale: Pino Loperfido [ info@trentinomese.it ]

SOMMARIO AGOSTO 2020 Ring

Progetto grafico: Fabio Monauni

[ fabio@curcugenovese.it ]

Redazione: Trentino Mese Via Missioni Africane 17 38121 Trento Tel.  0461.1924988 Editrice: Curcu Genovese S.r.l. Via Missioni Africane 17 38121 Trento Tel.  0461.1924988 Concessionaria Pubblicità: MEDIA ALPI PUBBLICITÀ S.R.L. Via delle Missioni Africane, 17 38121 Trento Tel. 0461.934494 Stampa: Litotipografia Alcione Lavis (TN) Registrazione Tribunale di Trento n. 536 - 21 dicembre 1991

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6 COMMENTI 16 IL DIALETTO INFORMA 17 TACCUINO D’ARTE

In redazione: Cristina Pocher Hanno collaborato a questo numero: Lara Deflorian, Fabio De Santi, Fiorenzo Degasperi, Denise Fasanelli, Renzo Francescotti, Claudio Marchesoni, Stefano Margheri, Roberto Pancheri, Fabio Peterlongo, Silvia Tarter, Tiziana Tomasini, Daniele Valersi

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Attualità 20

QUELLI DEL “LIEVIYO MADRE”

24 VITTORIA STENICO 28 LA STORIA E L’IMPEGNO CIVILE 32 CANTON 34

TATIANA RADUCANU

38 PERCORSI D’ANAUNIA 42 SENTIERI VERSO LA BELLEZZA 46

ANNALISA AVANCINI

48 MARTINO MARTINI 54 CASTEL RONCOLO 56 FORMAGGI TRENTINI

Panorama 58 59 60 62 63 64 66 68 70 71 72

OMAGGIO A BENEDETTI MICHELANGELI MAX GAZZÈ TEATRO CAPOVOLTO SMARANO ACADEMY ORCHESTRA “HAYDN” RAPHAEL GUALAZZI GARDA JAZZ FESTIVAL DANZARE A MONTE LIBRI E LETTURE D’ESTATE IL RITORNO DI MANU CHAO FILMFESTIVAL DELLA MONTAGNA

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74 MOSTRE 80 APPUNTAMENTI DEL MESE

Scoop&news

94 LE 7 LAUREE DEL DR. MARTINI 95 PALINSESTO RAI REGIONE 97 “ALCHEMICA” 99 IL “SIGILLO” A DON FARINA

Rubriche

100 LIBRI E LIBRERIE 102 TRENTINO DALL’ALTO 103 LO SAPEVATE? 104 LA RICETTA 105 #TRENTINOMESE CONTEST info@trentinomese.it www.trentinomese.it 21

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trentinoincontri

UN CAFFÈ CON

di Pino Loperfido e Paolo Curcu

QUELLI DI “LIEVITO MADRE”: CUCINA, MEMORIA E SOLIDARIETÀ DIETRO LA (BELLA) FACCIATA DEL RISTORANTE E LE (BUONISSIME) PROPOSTE DI CUCINA E PIZZERIA, SI NASCONDE UNA DI QUELLE STORIE CAPACI DI GONFIARE IL CUORE E DI DARE FIATO ALLA SPERANZA. LA VITA DELLA COOPERATIVA “LIEVITO MADRE - VITE IN CRESCITA” COMINCIA COSÌ: CON UN IMPRENDITORE LUNGIMIRANTE, UN GRUPPO DI RAGAZZI SVANTAGGIATI, UN INVESTITORE SENSIBILE. DOVE? SUL LAGO DI CALDONAZZO. IN CHE MODO? LEGGIAMOCI L’ARTICOLO, DAI! Da sinistra, Antonio Forino, Roberto Postal e Raffaele Patella

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FOTO SCATTATA PRIMA DEL D.P.C.M. SUL CORONAVIRUS DEL 10/03/2020

trentinoincontri

Foto ricordo per un gruppo di ragazzi della Cooperativa “Lievito Madre - Vite in crescita”

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Postal, innanzitutto, il Presidente della Cooperativa Lievito Madre, la cui attività si concretizza nei servizi di ristorazione offerti dal Ristorante Panorama. Postal è un imprenditore molto conosciuto, tra gli storici fondatori di Delta Informatica. Il suo incontro con l’ambiente della ristorazione avviene grazie alla compagna Annamaria, scomparsa prematuramente, che gestisce l’albergo ristorante Mezzolago a Valcanover di Pergine. È anche per onorarne il ricordo che Postal si tuffa in quest’avventura. Tutto comincia nel 2012, con la costituzione di una cooperativa sociale di tipo B, che prevede l’inserimento lavorativo di

persone svantaggiate. Lo stesso nome “Lievito madre - Vite in crescita” ha una preciso riferimento alla mission del sodalizio. Assomiglia in modo abbastanza impressionante alla provvidenza di quel Manzoni che in apertura di articolo ci è piaciuto scimmiottare. L’idea che nella vita ci sia sempre tempo e modo

FOTO SCATTATA PRIMA DEL D.P.C.M. SUL CORONAVIRUS DEL 10/03/2020

uel lato del Lago di Caldonazzo che volge a mezzogiorno, nel territorio comunale di Calceranica al Lago, tra due catene non interrotte di monti, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte, ospita una realtà cooperativa che qui merita un approfondimento. Si badi: non sono ragioni pubblicitarie a far correre le dita sulla tastiera del computer, ma l’antefatto e lo sviluppo di una bella e unica storia di persone, di memoria e di solidarietà. Le persone ce le abbiamo qui davanti, una splendida giornata di inizio luglio, il lago placido, l’aria cristallina, temperatura ideale. Roberto

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trentinoincontri Daniele Polla, proprietario (con la sorella Benedetta) del ristorante

per giocarsi una seconda possibilità non è una fredda teoria, ma una verità sperimentabile, a cui nessuno dovrebbe essere mai precluso. Qui i progetti hanno una durata variabile – dai tre mesi ad un anno – e si prefiggono l’obbiettivo di formare la persona e inserirla nel campo lavorativo. E funziona? La storia della cooperativa dice di sì, che il metodo funziona. Tante sono, infatti, le persone passate di qui che anche grazie a questa esperienza “lacustre” hanno ritrovato la propria strada, specializzandosi nella ristorazione o magari in attività che nulla hanno a che vedere con essa, ma pronti a lanciarsi con prontezza di spirito nel mondo del lavoro. Quel che rimane, “dopo”, – e ce

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lo conferma lo staff del “Lievito Madre” – è un bellissimo rapporto di amicizia e di contatto che, quasi sempre, permane nel tempo. All’inizio va così così. Si collabora con la Comunità di recupero di San Patrignano, a San Vito di Pergine. Si ricorda qui il ruolo chiave di Federico Samaden, vecchia conoscenza di Postal, una presenza decisiva per la riuscita del progetto. Tuttavia il ristorante è situato su un’altra sponda del lago. In realtà il pelo dell’acqua non lo si vede da lì. Passano i mesi, alcuni anni. Nel 2016 il Presidente e i suoi ragazzi incontrano Daniele Polla – storico ristoratore e imprenditore di Caldonazzo – che con la società Danben snc (che amministra

con la sorella Benedetta) ha appena acquistato i locali. Gli propongono una collaborazione e trovano subito un’intesa. Per Daniele, che è amico di Samaden, non si tratta solo di una mera operazione di investimento. I valori di solidarietà e di mutuo aiuto che stanno alla base di questa esperienza non lo lasciano certo indifferente. Per cui accetta la scommessa. La sua discesa in campo, accanto alla cooperativa, cambia un po’ il mondo, come si dice. Anche perché la location è insuperabile. Si sta praticamente affacciati sulle acque, a pochi metri dai pedalò. La scelta degli arredi e la ristrutturazione fanno il resto. Alla fine il colpo d’occhio è davvero notevole.


trentinoincontri

Tra i cinque dipendenti a tempo indeterminato, citiamo Antonio Forino, responsabile della cucina, e Raffaele Patella, responsabile di sala, sono due memorie storiche di “Lievito madre”, oltre che “soci di peso”, come li definisce Postal (del consiglio d’amministrazione fa parte anche Pompeo Viganò, presidente e a.d. di Delta Informatica) Le loro origini meridionali, poi, (il primo napoletano, il secondo di Salerno) costituiscono un importante valore aggiunto per l’attività, non solo in termini di calore umano, ma anche – e soprattutto – di competenza e di serietà, permettendo al ristorante-pizzeria di trovare una propria identità precisa e riconoscibile.

Se il ristorante Panorama tiene aperto sia d’estate che d’inverno (è uno dei pochissimi a farlo sul Lago di Caldonazzo) non è certo per bramosia di guadagno o autolesionismo finanziario, ma proprio in considerazione delle finalità di questo progetto. Il lavoro è lo strumento ideale per riportare nel solco della vita sociale chi ha avuto la sfortuna di ritrovarsene al di fuori. Il tutto, offrendo un servizio impeccabile, che nasce in cucina dove lo chef Mario d’Ascoli, insegnante anche alla Scuola Alberghiera di Levico Terme, ha contribuito con la sua esperienza a dare un nuovo slancio alla proposta menu del ristorante, che sta avendo un bel successo. I clienti stanno così pian piano affiancando la

precedenza riservata alle buonissime e originali pizze (lavorate naturalmente a partire dal lievito madre) ai piatti di pesce fresco e di carne. Sebbene la pizza rimanga un vero e proprio caposaldo e punto di forza del locale. Se ne sono accorti i buongustai trentini che rinnovano di settimana in settimana la propria fiducia al locale, salendo da Trento o scendendo da altri promontori, diretti verso quel lato del lago di Caldonazzo, in quel contenitore di storie e di destini che risponde al nome di “Panorama”. Oltre a fare un gran bene al cuore e alla vista, soddisfa i palati e – almeno per la durata di un pranzo o di una cena – riconcilia con se stessi, con i propri cari e con il mondo. ■

Cucina e pizzeria lavorano alacremente! 25

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trentinoattualità di Fabio Peterlongo

VITTORIA! UNA LAUREA CONTRO LA DISLESSIA

VITTORIA STENICO, 25 ANNI, HA VINTO. SI È LAUREATA CON 110 NEL CORSO MAGISTRALE IN COMUNICAZIONE D’IMPRESA E MARKETING ALLA UNIVERSITÀ CATTOLICA DI MILANO. LA SUA PARTICOLARITÀ? HA UN DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO. E PER UNA PERSONA CON DISLESSIA E DISCALCULIA, LO STUDIO È UNA GRANDE SFIDA CHE SI VINCE SOLO CON LA DETERMINAZIONE 26

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trentinoattualità

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ono gli ultimi giorni di aprile 2020. Mentre l’Italia è chiusa per pandemia, una giovane studentessa trentina sale l’ultimo gradino della scalinata che l’ha portata ad afferrare il trofeo più importante. Un riconoscimento conquistato con determinazione e caparbietà. Un titolo accademico che testimonia la pazienza, il metodo e i sacrifici con cui Vittoria Stenico, 25enne di Trento, è riuscita a mettere al tappeto il suo avversario. Perché Vittoria, creativa ed intuitiva, ma anche intelligente e rigorosa, ha una piccola particolarità. Vittoria è affetta da un disturbo specifico dell’apprendimento, o Dsa. Vittoria è caratterizzata da quella

«Accettarsi è l’unico modo per vivere con più serenità lo studio e gli impegni» che viene definita una “neurodiversità”, che nel suo caso assume le forme della dislessia e della discalculia. Questi disturbi, insieme alla disgrafia e alla disprassia, si stima colpiscano circa 2 milioni di persone in Italia. Tipicamente causano una grande difficoltà (talvolta l’impossibilità, se non trattati) nel processare un testo nel momento della lettura o della scrittura, così come nel condurre operazioni matematiche. E ciò nonostante, Vittoria ha concluso il percorso di laurea magistrale in comunicazione d’impresa e marketing all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, per altro in maniera brillante. Lei direbbe che il voto non conta e che quello che conta è l’impegno. Ma un “110” resta comunque un “110”.

Per quanto ogni persona con Dsa abbia esperienze differenti, vi sono alcuni segnali tipici che in genere emergono all’inizio dell’età scolare, quando il bambino comincia a leggere e a scrivere. Nel caso di Vittoria, la diagnosi della sua neurodiversità avviene in seconda media. Una scoperta avvenuta piano piano, dopo aver cercato a lungo, invano, delle risposte: «Facevo fatica a leggere e non vi trovavo nessun piacere», spiega Vittoria, che racconta i numerosi consulti a cui i genitori l’hanno sottoposta fin dal principio: «All’epoca gli specialisti non riuscivano a trovare una risposta certa per spiegare le mie difficoltà. Fin quando non incontrai una psicologa che capì come inquadrare il problema». Così, diventa ufficiale: Vittoria possiede quello che viene definito un disturbo specifico dell’apprendimento. E riuscire a dare un nome al problema rappresenta per Vittoria la svolta più importante. Perché si delimitano i confini della difficoltà e si apre la strada alle possibili soluzioni. Con il tempo, Vittoria ha messo a punto una serie di strategie per ottimizzare i suoi sforzi scolastici: «Si inizia potendo usare la calcolatrice, perché per una persona con discalculia fare i conti e le operazioni matematiche ripetitive è faticosissimo, se non impossibile - spiega - Si può procedere con le interrogazioni programmate, che consentono alla persona con dislessia di organizzare al meglio il suo studio. Anche l’insegnante di sostegno può essere di grande aiuto». Nel caso di Vittoria fu proprio un insegnante di sostegno che le spiegò come realizzare degli schemi personalizzati, andando a delineare un autentico ed originale me-

todo di studio: «L’insegnante mi suggerì di usare delle parole chiave solo mie, in modo da memorizzare con più facilità alcuni passaggi. Faccio schemi precisissimi che sono solo miei, nessun altro potrebbe farli per me». Il percorso scolastico di Vittoria, ormai adolescente, procede ed arriva ad una scelta cruciale, quella della scuola superiore: «Quella del percorso scolastico è stata una scelta in una certa misura obbligata - racconta Vittoria - In terza media fui indirizzata verso una scuola professionale. Mi iscrissi all’Istituto Pavoniano “Artigianelli” di arti grafiche. Sinceramente all’inizio non ne ero entusiasta, ma con il tempo mi resi conto delle potenzialità del mio percorso, che mi consentiva di apprendere tecniche di lavoro grafico e creativo verso cui ho già da allora un grande interesse». Ma a Vittoria non basta, perché sente che alla sua formazione manca “qualcosa”: «Sapevo come usare le tecniche, ma mi mancavano le competenze più raffinate, come capire perché usare un tipo di colore, una linea o un disegno per andare incontro alle richieste del cliente. Da ciò capii che dovevo integrare le mie conoscenze con un percorso in marketing e comunicazione». Terminato il percorso professionale di cinque anni, Vittoria decide di continuare per la sua strada, che la porta fino allo IUSVE, l’Istituto Salesiano con sede a Verona, dove frequenta l’indirizzo di Comunicazione digitale. Il passo successivo è l’iscrizione al corso di laurea magistrale in Marketing e Comunicazione all’Università “Cattolica” di Milano. È negli anni dell’università che Vittoria testa l’efficacia del sistema di studio ap-

Vittoria brinda al lieto evento con mamma e papà 27

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trentinoattualità preso nel tempo: «Forse la mia dislessia ha portato ad uno sviluppo maggiore della memoria visiva - riflette. So con precisione dove ritrovare le informazioni che cerco all’interno di un documento perché ho sviluppato un metodo di studio prettamente visivo». Il sistema di apprendimento regge anche a questa sfida impegnativa: «All’università si deve far fronte alla grandissima mole di informazioni che occorre apprendere, magari portando avanti più corsi in uno stesso periodo. E lo studio si svolge interamente in autonomia, perché nessuno all’università ti segue come succedeva alle medie o alle superiori. Non ci sono insegnanti di sostegno e devi contare solo sulle tue forze». Vittoria precisa come l’aspetto imprescindibile sia l’organizzazione: «Noi persone con Dsa dobbiamo fare il riassunto, poi lo schema del riassunto, poi lo schema dello schema! È un lavoro lungo». Nonostante gli ottimi risultati ed i traguardi conquistati, Vittoria è consapevole della grandezza della sfida, soprattutto dal punto di vista umano: «La cosa peggiore è quando le persone ti guardano in maniera diversa e in qualche modo ti etichettano a causa del disturbo di apprendimento che sveli di avere». Vittoria ha rilevato come i comportamenti più demotivanti fossero portati spesso avanti in buona fede: «All’università i compagni di corso spesso mi “sollevavano” dai lavori di gruppo dove era necessaria la scrittura. Forse volevano solo essere carini, ma alla lunga è un trattamento di favore che demoralizza, perché lo si vive come una conferma del proprio essere “differente”». Ma la determinazione è una qualità che certamente a Vittoria non manca: «Ho provato

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a rendere questa mia caratteristica un punto di forza. E credo sinceramente che lo sia, in particolare quando mi propongo alle aziende. Possono ottenere dei benefici “arruolando” una persona capace di comunicare con un pubblico diverso e spesso ignorato». Alla “Cattolica” avviene un altro incontro fondamentale, quello con un’insegnante specializzata in public speaking: «Le raccontai che molti “colleghi” studenti

«Ho provato a rendere questa mia caratteristica un punto di forza» mi chiedevano consigli per realizzare delle presentazioni in stile “power point”. Spesso realizzavano presentazioni troppo verbose e prolisse. Con i miei suggerimenti riuscivano a renderle più agili ed efficaci, perché fanno più riferimento alle immagini». Da questa intuizione, nasce un’idea: «Così chiesi se potessi tenere dei corsi per studenti che vales-

sero anche come tirocinio». L’insegnante approvò l’idea con entusiasmo, ma c’era un ulteriore ostacolo: «Per tenere dei corsi in università, serve la laurea magistrale, che all’epoca ancora non avevo. Ma ora ho conquistato questo traguardo e cerco di portare avanti il progetto. Ringrazio questa insegnante che mi ha aperto una prospettiva ulteriore». L’obiettivo di Vittoria è dunque quello di dedicarsi alla formazione, sia accademica che aziendale: »Sto contattando delle agenzie di marketing a Milano per trasmettere le mie conoscenze e strategie alle altre persone, in particolare a quelle con qualche tipo di difficoltà». La determinazione di Vittoria è l’esito anche di una profonda maturazione interiore, che l’ha portata a fare i conti con il suo problema, ad affrontarlo e ad accettare la convivenza con questa parte di sé: «Fino a qualche tempo fa non parlavo quasi a nessuno del mio Dsa, sempre per la paura di essere giudicata. Poi le cose sono cambiate ed ho iniziato a condividere con gli altri questo mio aspetto


trentinoattualità Vittoria da bambina

particolare con maggiore tranquillità». Ma ciò che vale per Vittoria non vale sempre per le altre persone con Dsa, con le quali Vittoria ha spesso dei confronti: «Ci sono tanti ragazzi con Dsa che non lo dicono a nessuno, non vogliono ricevere quelli che interpretano erroneamente come favoritismi. In particolare c’è una mia cara amica che vive proprio questa situazione. Cerco di farle capire che accettarsi è l’unico modo per vivere con più serenità lo studio e gli impegni». Vittoria usa un aggettivo importante per definire questa accettazione del proprio Dsa: «Credo che comunicare apertamente il proprio Dsa sia bellissimo. Si può arrivare a scambiarsi consigli, strategie, appunti. Per questo la formazione è un

ambito che mi affascina profondamente. Adoro parlare con i ragazzi e trovare delle soluzioni ai problemi». L’aspetto della formazione del personale docente è un tema che sta a cuore a Vittoria, che nota in generale una crescente consapevolezza nel trattare i Dsa: «Non tutti gli insegnanti sono preparati in maniera adeguata, ma nelle nuove generazioni di docenti c’è molta più preparazione perché lo studio dei Dsa fa parte di molti percorsi che avviano all’insegnamento. Questo è molto importante, perché crea un clima di classe più sereno». Ciò nonostante, convivere con un Dsa non è facile, in particolar modo per i bambini: «È facile sentirsi discriminati per il proprio scarso rendimento e si viene presi in giro dagli altri bambini. Inoltre ogni Dsa è differente e servirebbe un approccio unico per ogni studente». Ma i problemi non si limitano ai primi anni di scuola. Anche le università possono fare di più: «Un problema significativo nelle università è che in ogni regione ci sono regole diverse e in ogni corso bisogna sempre ricominciare da capo, rivolgendosi ai direttori didattici che qualche volta non sanno dare risposte adeguate - riflette Vittoria - Servirebbe più uniformità nelle regole. Anche perché non è facile né piacevole spiegare il proprio problema ogni volta ad ogni nuovo professore».

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Resta un ultimo fondamentale tassello essenziale perché i giovani con Dsa possano condurre una vita pienamente soddisfacente: è l’essenziale ruolo esercitato dai genitori e dai familiari. Vittoria richiama i genitori di persone con Dsa a fare un “bagno di umiltà”: «I genitori non accettano che il loro figlio abbia un problema e spesso negano la realtà. Io suggerirei ai genitori di mostrare invece comprensione verso il disagio del loro figlio, non pretendendo che sia perfetto

«I genitori non accettano che il loro figlio abbia un problema e spesso negano la realtà» o che abbia sempre il massimo dei voti». Il suggerimento di Vittoria si fa accorato, mentre parla con affetto dei suoi genitori: «Ai genitori direi di comprendere che non devono forzare i figli alla lettura ad ogni costo. Oggi ci sono gli audiolibri, che non affaticano le persone con Dsa e che tuttavia forniscono le stesse informazioni. Ed è quello che conta. L’importante è spronare i figli, come hanno fatto i miei genitori con me, che hanno mostrato di comprendere come l’impegno valga più del voto, apprezzando e sostenendo tutti i miei sforzi».. ■

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trentinostoria di Fabio Peterlongo

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PALESTRA DI IMPEGNO CIVILE VIVIAMO IN UN’EPOCA CHE REGISTRA EVENTI CHE ENTRERANNO NELLA MEMORIA STORICA COLLETTIVA. PER COMPRENDERE QUALE SIA L’IMPORTANZA DELLA RICERCA STORICA E QUALI RIFLESSI ABBIA SUL DIBATTITO PUBBLICO, ABBIAMO CONVERSATO CON GIUSEPPE FERRANDI, DIRETTORE DELLA FONDAZIONE MUSEO STORICO DEL TRENTINO, CHE RIVELA: «OGGI I GIOVANI SI INTERESSANO DI STORIA E DOBBIAMO SAPER PARLARE CON LORO»

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Giuseppe Ferrandi, Direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

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Giuseppe Ferrandi, nonno dell’attuale Direttore, durante il discorso per la traslazione della salma di Giannantonio Manci, 8 luglio 1945

a storia insegna a prendersi cura del presente, dando una chiave di lettura imprescindibile per ogni forma di impegno politico e civile. È l’insegnamento che ho appreso dalla mia tradizione familiare». Dal 2003 Giuseppe Ferrandi dirige la fondazione Museo Storico del Trentino. Declina questo impegno consapevole della responsabilità che deriva dall’essere “custode” della memoria di un territorio complesso come quello trentino. Qui, dove l’altalena della storia ha oscillato tra conflitti spaventosi ed esperimenti virtuosi di convivenza. Nella personalità di Giuseppe Ferrandi emerge il tratto d’impegno civile ereditato dal padre Alberto, già parlamentare eletto nel 1983 nelle fila del Partito Comunista Italiano. E nel suo stesso nome ci sono le tracce di un passato importante: il nonno - si chiamava come lui, Giuseppe - fu partigiano, condannato a morte dai tedeschi, pena poi commutata in carcere duro fino all’arrivo della Liberazione; poi, nel 1948 fu eletto parlamentare socialista. Ed oggi, in un momento in cui la storia suscita sempre più passioni e divisioni, Giuseppe Ferrandi pone la sua professionalità al servizio di una storia che se non può essere “condivisa” deve essere almeno “studiata”. In questi mesi abbiamo visto la storia accadere sotto i nostri occhi: da un lato, la pandemia da coronavirus; dall’altro, l’eco delle manifestazioni americane che hanno portato all’abbattimento di statue considerate politicamente “controverse”, per rivendicare un nuovo approccio critico alla storia e alla memoria. Non c’è dunque momento più opportuno per conversare con Giuseppe Ferrandi, che della storia riconosce le dinamiche profonde. E ha il pregio di saperle anche divulgare.

UNA FAMIGLIA “RESISTENTE” CHE HA FATTO LA STORIA La passione di Giuseppe Ferrandi per la storia arriva da lontano, al punto che si potrebbe pensare ad una sorta di predestinazione, visto e considerato il suo retroterra familiare. «La tradizione familiare ha inciso molto per favorire il mio interesse verso la storia», riflette Ferrandi, facendo riferimento al clima di impegno civile che ha respirato fin dall’infanzia: «Il maestro elementare diceva che da grande avrei fatto “la storia”, forse per via delle domande che ponevo. Nella mia famiglia si respirava un clima fatto di responsabilità politica e civile. Lo studio della storia è un grandissimo punto di osservazione per chi è interessato a questa dimensione». Ma la predestinazione non basta quasi mai a decretare la direzione che un individuo arriva a prendere nel suo sviluppo personale. La scintilla che “accende” la passione del giovane Giuseppe arriva durante l’adolescenza: «Avevo più o meno quattordici anni quando scoprii i grandi romanzi storici, soprattutto quelli di Émile Zola e Honoré de Balzac. Mi appassionai e oggi mi rendo conto che rappresentano una grande palestra di formazione per individuare i processi storici. Più tardi ho intrapreso un percorso di studi che mi ha portato alla laurea in Filosofia a Bologna, con particolare interesse verso i temi storico-filosofici». GIOVANI E STORIA, UN INTERESSE RINATO GRAZIE AL WEB Agli appassionati di storia non è sfuggito certamente l’esplosione di contenuti a tema storico che si è registrata negli ultimi anni soprattutto sulle piattaforme online come Youtube. Anche grazie a personalità trascinanti come quella del professor Alessandro Barbero, docente universitario e divulgatore televisivo nonché 31

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trentinostoria Le diverse sedi della Fondazione

“autentica” web-star (le sue lezioni online registrano migliaia di visualizzazioni), anche i giovani dimostrano un interesse non scontato verso la storia. Ferrandi conferma l’esistenza di questo interesse: «Tra i giovani è cambiato qualcosa nell’ultimo decennio. Ricordo che all’inizio degli anni Duemila, i sociologi rilevavano come i giovani d’allora fossero “appiattiti” sul presente e disinteressati verso il passato. I ragazzi di oggi beneficiano di ciò che si può trovare in rete e si mostrano spesso grandissimi fruitori di contenuti storici, soprattutto quando la storia proposta non è quella “monumentale”, ma la storia “piccola” delle vite quotidiane». Di questo accresciuto interesse soprattutto giovanile ha avuto un assaggio sostanzioso anche la fondazione Museo Storico proprio nel periodo più critico, quello del lockdown: «Abbiamo sperimentato l’interesse dei giovani verso la storia durante il blocco totale causato dalla pandemia covid. Abbiamo proposto 180 lezioni online, ottenendo 50mila visualizzazioni ed erano proprio i giovani a fare tantissime domande. La pandemia 32

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ci ha mostrato il potenziale dei mezzi di comunicazione online e dobbiamo impegnarci maggiormente su quel versante, in modo da intercettare e coinvolgere i giovani». Ferrandi rilancia dunque l’esigenza di un profondo rinnovamento nei canali di comunicazione: «Vogliamo affiancare un’adeguata promozione dei contenuti attraverso le piattaforme online in modo da integrare la proposta televisiva di History Lab, che punta ad un pubblico più adulto». Un ripensamento dell’approccio verso il pubblico che non può non passare dal rapporto con le scuole: «Con la didattica online abbiamo potuto reinventare il nostro rapporto con le scuole. Dobbiamo sempre rinnovarci costantemente anche nel linguaggio, riuscendo a comunicare anche con pubblici diversi, non solo con gli specialisti». Ma il nuovo corso impresso al Museo Storico dall’emergenza covid, non fa a meno di nuovi spazi fisici di incontro, discussione ed esposizione: «Abbiamo il grande impegno dei poli espositivi, le Gallerie di Piedicastello, Forte Cadine e dall’anno scorso il Museo Caproni. Ed inaugu-

reremo a Ca’ dei Mercanti, vicino al Castello del Buonconsiglio, un polo espositivo dedicato alla storia del Novecento. Sono grandi passi in avanti per un museo che fino a pochi anni fa non aveva spazi espositivi ed era soprattutto un ente di ricerca». STORIA LOCALE MA NON LOCALISTICA Al centro della produzione culturale del Museo Storico vi è ovviamente la promozione della storia locale, che però Ferrandi intende in una maniera originale, capace di cogliere nell’indagine storica del territorio i segni di una dimensione più ampia: «Il nostro obiettivo è quello di fare storia locale e non localistica. Il nostro museo arriva da una tradizione di ispirazione risorgimentale che privilegiava il racconto storico di dimensione nazionale e per quell’epoca era anche comprensibile. Ma oggi bisogna essere in grado di fare una storia di dimensione locale che consenta di mettere a fuoco dinamiche complesse

di rango europeo. Un territorio come il nostro rappresenta uno straordinario laboratorio di osservazione». Ed arriva fino in Trentino l’eco delle manifestazioni statunitensi, dove le statue dei personaggi storici considerati controversi o politicamente inaccettabili, vengono abbattute a colpi di troncatrice. È la grande diatriba tra memoria storica e memorialistica pubblica, su cui Ferrandi dice la sua: «Sono contrario alla distruzione dei monumenti. Pensiamo ai tanti monumenti dedicati alla Prima guerra mondiale presenti sul nostro territorio. Oggi ci possono sembrare retorici e “bellicisti”, perché trasmettono un’ideologia distante da quella che consideriamo accettabile. Ma non vanno abbattuti, al contrario vanno spiegati e capiti. La soluzione è come sempre leggere un libro in più e non uno in meno». Un paio di anni fa alcuni attivisti avevano chiesto di cancellare i nomi delle vie trentine dedicate ai generali della Prima guerra mondiale, ritenuti colpevoli di


trentinostoria Fotografie: Jacopo Salvi

E DOPO LA STORIA... LO SPORT

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ppassionatissimo di sport di fatica, Giuseppe Ferrandi è anche un podista, maratoneta e ciclista. «Ho preso parte a 34 edizioni marcialonga ski, 25 maratone, una volta la 100 km del Passatore», ha spiegato. Per Ferrandi, gli sport di fatica rappresentano uno specchio fedele della sua idea di “trentinità”: «Sono un modo per cimentare al massimo le proprie capacità fisiche, ma anche per conoscere la straordinaria comunità di persone che vivono la passione per gli sport di fatica». Sopportare il “lockdown” è risultato particolarmente ostico: «Per fortuna avevo appena acquistato un tapis-roulant, che mi ha aiutato nelle settimane di blocco a tenermi un po’ in forma». Il prossimo obiettivo del Ferrandi podista è la Maratona di Lisbona, che dovrebbe disputarsi a ottobre: «Ma è tutto in forse, vista l’emergenza sanitaria ancora in corso». Ferrandi ammette di non essere un oltranzista dell’allenamento quotidiano: «Non sono uno di quei corridori che si svegliano tutti i giorni alle 5 del mattino per andare a correre. In generale, mi alleno una volta in settimana». C’è però una competizione che Ferrandi affronta dopo settimane di allenamenti più intensi: «È la Marcialonga. Quella sì che richiede allenamento, anche perché svolgendosi sulla neve, bisogna affrontarla preparati».

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stragi. È il caso del generale Andrea Graziani, “fucilatore” di disertori durante la rotta di Caporetto, a cui è dedicata una via a Brentonico: «Questa vicenda è specchio della realtà terribile della guerra ed è più utile conoscerla che occultarla - riflette Ferrandi Lo dico anche agli studenti, scoprire l’origine della toponomastica di un luogo, capire perché una via si chiama in quel modo, è un esercizio utilissimo di ricerca storica». Altro esempio di personaggio trentino “controverso”, strattonato da più di un secolo tra destra e sinistra, è chiaramente Cesare Battisti: «È un personaggio importante a cui da alcuni sono attribuite tutte le nefandezze del mondo. Per alcuni è colui che da solo avrebbe fatto scoppiare la Prima guerra mondiale - commenta Ferrandi - In realtà i grandi eventi storici sono l’esito di

dinamiche profonde che non possono essere ridotte all’azione di un individuo». La storia di un territorio complesso come il nostro, che si trova nella scomoda posizione di cerniera tra diverse aree linguistiche e culturali, spesso scatena feroci dibattiti e gli storici fanno fatica a far valere le loro ragioni di fronte alle tifoserie. Ma Ferrandi non vede in questa “divisività” della storia un elemento necessariamente negativo: «Un certo grado di divisività è inevitabile, visto che siamo una terra di confine con tante identità e appartenenze. Non dobbiamo rinunciare alla ricchezza di questo dibattito. Ma non dobbiamo nemmeno portare avanti una “guerra civile della memoria” tra fazioni. Siamo una terra di confine che porta ovunque le tracce della sua storia multi-etnica, di convivenza e di conflitto». ■

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trentinomusica UNA DELLE PIÙ NOTE E AMATE BAND TRENTINE DI SEMPRE, APPRODATA ANCHE SUL PALCO DI SANREMO NEGLI ANNI ‘80, TORNA IN AZIONE CON UN NUOVO SINGOLO “TUFFO AL CUORE” NATO DALLA COLLABORAZIONE FRA I CANTON E IL RAPPER DOMINICANO MACEO EL PERRO BLANCO

di Fabio De Santi

CANTON: DAGLI ANNI ‘80 AL REGGAETON

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a ricetta dei Canton per riprendersi i colori dell’estate si lega al... reggaeton. Una delle più note e amate band trentine di sempre, approdata anche sul palco di Sanremo negli anni ‘80, torna in azione con un nuovo singolo “Tuffo al cuore”, nato dalla collaborazione fra i Canton e il rapper domenicano Maceo El Perro Blanco. Nelle note di “Tuffo al cuore” il pop rock, marchio di fabbrica dei Canton, s’incontra con il mondo caraibico e si fonda in un brano divertente in cui s’intrecciano anche il cantato in italiano e in spagnolo. Da questo pezzo ha preso le mosse la nostra intervista a Marcello Semeraro, frontman del gruppo, che completa la sua line up con Alberto Masella e Mauro Iseppi. Marcello, la vostra estate è nel segno di “Tuffo al Cuore”: come è nato questo brano? 34

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Era già da più di un anno che avremmo voluto far uscire un brano reggaeton per l’estate ed in effetti “Tuffo al Cuore” è rimasto nel cassetto per diversi mesi. Quest’anno ci siamo presi per tempo ed abbiamo iniziato in pieno inverno le registrazioni “estive” immaginando il sole e le spiagge. In questa canzone ritroveranno anche il rapper dominicano Mace o El Perro Blanco. “Questa è già la

seconda collaborazione con lui, tre anni fa abbiamo chiesto proprio a lui di dare il suo contributo a “Più sexy”, un brano funky al quale abbiamo aggiunto una parte rap appunto cantata da Maceo. Di quel brano avevamo fatto anche un mix che avevamo chiamato “Funkaetton remix” dove avevamo cominciato ad introdurre ritmiche reggaeton nella nostra musica. Avevamo per l’occasione girato un

I Canton negli anni Ottanta. Assieme a Marcello “Marci” Semeraro, a quel tempo, c’erano Francesco Marchetti e Stefano Valdo.

bellissimo video (sul nostro canale Youtube) proprio nelle strade di una cittadina della Repubblica Dominicana con finalone in spiaggia in stile tropicale, come si deve. Ma cosa c’azzecca il reggaeton caraibico con il vostro pop rock?” Ho sempre pensato che il reggaeton sia la unica vera innovazione moderna, “rock” in senso lato e fuori dalla tradizione, che la musica latina abbia prodotto. A me trasmette un’energia, una sensualità e un senso di trasgressione e libertà pari a quello che deve avere trasmesso l’allora tanto snobbato r&b, nei primi anni ‘60, a chi lo ascoltava per la prima volta. Da questa passione è nato il desiderio di una vera contaminazione della musica dei Canton con il genere caraibico. Parliamo del video legato a questo brano. Questa è una storia post-


trentinomusica

lockdown: per questo video abbiamo voluto esplorare una strada completamente nuova, iniziata per necessità durante il lockdown quando tutti gli artisti hanno iniziato a pubblicare semplicissimi video girati con i telefonini. Questa limitazione ha, però per forza di cose, stimolato molto la creatività e ne sono uscite soluzioni molto originali ed inedite nella loro semplicità, ed è questa la strada che abbiamo seguito per il clip di “Tuffo al Cuore”. In quei mesi così difficili non avete rinunciato alla musica puntando su una rilettura di “Belfast Child” dei Simple Minds. Questa è stata una mia esigenza personale durante i giorni del lockdown: avevo una voglia estrema di comunicare qualcosa di bello all’esterno da casa mia. In quei giorni stavo vedendo vagonate di concerti in tv. I Simple Minds sono uno dei miei gruppi preferiti in assoluto e ho sempre amato Belfast Child, una canzone piena di emozione e bellissime melodie. Una notte ho pensato che in fondo l’atmosfera di cui parla Belfast Child - la solitudine e il vuoto presente nelle città irlandesi durante la guerra civile- era simile alla solitudine, al vuoto e all’isolamento che stavamo vivendo tutti noi. E mi è venuto spontaneo scrivere subito un testo in italiano che raccontasse della nostra situazione di solitudine e della speranza e del desiderio di un ritorno alla normalità. Cosi è nata “Quando il vento cante-

rà”, la mia versione di Belfast Child uscita in video cantata dal vivo in diretta, come mi veniva, e come tutti gli artisti facevamo in quel periodo, una cosa semplice ma molto sentita ed emotiva per me. A che punto sono i lavori sul vostro nuovo album: quali scadenze vi siete dati? Le scadenze sono un po’ “scadute” – sorride Marcello – a causa di questi mesi di clausura. siamo comunque vicini al completamento di questo “album in divenire” che è “Uno su Tre”, album che si è venuto componendo mano a mano che abbiamo realizzato un singolo ogni tre mesi (da qui il titolo del cd) e che adesso contiamo di concludere entro l’anno con l’aggiunta di altri tre pezzi che abbiamo già in cantiere. Cosa ci puoi anticipare sulla tracklist? Ci saranno tutti i singoli che abbiamo pubblicato in questo anno e mezzo di lavoro più i tre inediti che ci apprestiamo a registrare. A due anni di distanza dal vostro ritorno con l’album “Ci saremo” quale bilancio ti senti di fare?

L’accoglienza ricevuta, dove ci è stato permesso di essere accolti, cioè nelle radio indipendenti e nelle classifiche indie, è stata davvero strepitosa, superiore alle aspettative. Siamo partirti quasi per gioco e siamo arrivati a realizzare quasi sempre un top 10 nelle classifiche ed abbiamo totalizzato quasi 8 milioni di visualizzazioni Youtube con i nostri video. Incredibile davvero. Abbiamo ricevuto un sacco di affetto e apprezzamenti dagli addetti ai lavori, dj, giornalisti e ovviamente dal pubblico. Quindi sei soddisfatto? Solo in parte, c’è infatti un punto nero, una nota di amarezza: nonostante questi ri-

sultati, essendo noi degli indipendenti non legati a grosse majors discografiche, ci è precluso a priori “per motivi editoriali“, l’accesso ai grandi canali di distribuzione musicale come grossi network nazionali e televisioni, riservati a chi ha il contratto giusto…e purtroppo devo dire che questa chiusura a lavorare con chi non è “del giro”, si nota anche nei circuiti dei concerti dal vivo, perfino qui in regione dove ci è risultato pressoché impossibile riuscire ad entrare nel giro, per esempio, delle grandi feste di piazza. Quanto sono lontani ad oggi gli anni ‘80 che vi hanno consacrati con rock wave band di successo? Molto direi: la musica è, per fortuna andata avanti e ci ha dato un’infinità di bellissime cose nuove, anche se molte delle grandi band di allora sono ancora attive e molte delle sonorità nate allora si ritrovano tutt’oggi nella musica di musicisti più recenti. Oltre la musica cosa c’è nella vita di Marcello Semeraro? La mia passione vera è...la passione in generale. Sono uno che vive costantemente di passione, sono addirittura schiavo delle passioni…passioni d’amore, per l’essere innamorato che per me è una costante nonostante il passare degli anni, passione per il mio lavoro, e poi per il mare, i tropici soprattutto, per i miei cani e per la buona ■ cucina. 35

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LA VITA SECONDO TATIANA di Tiziana Tomasini

ALTA MODA, FILOSOFIA OLISTICA, AMORE E… ESATTAMENTE A DIECI ANNI DALLA PRIMA INTERVISTA, QUANDO LA SUA CARRIERA ERA ANCORA AGLI INIZI, ABBIAMO INCONTRATO LA BELLA MODELLA E TITOLATA MISS TATIANA RADUCANU. MA COME È CAMBIATA OGGI, PROFESSIONALMENTE E DAL PUNTO DI VISTA INTERIORE? QUALI PROGETTI HA REALIZZATO? CHE SOGNI SI SONO AVVERATI? E CHE PROGETTI HA, COSA SI ASPETTA DAL DOMANI? NON VI RESTA CHE SCOPRIRLO CON TRENTINOMESE! 36

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Marcel, il cucciolo

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eanche a dirlo, l’appuntamento è stato fissato nel luogo del primo incontro, piazza Duomo. Le donne sono così, romantiche dentro. Impossibile non riconoscersi, in quanto il pomeriggio caldissimo ha reso pressoché deserto il centro città. Trucco acqua e sapone, vestito lungo estivo infilato in un corpo snello, Tatiana è sempre bellissima, dallo sguardo certamente più maturo e cresciuto. Ci sediamo davanti ad un litro di acqua frizzante e cominciamo una lunga chiacchierata. Perché dieci anni non sono acqua,

specie per una giovane che allora rincorreva dei sogni importanti. Torniamo al punto in cui ci eravamo lasciate. Era il 2010 e l’anno prima avevi vinto il titolo di Miss Romania nel mondo. Dopo l’ultima vincita del concorso internazionale Miss Romania nel Mondo in cui rappresentavo l’Italia, la mia fama è molto aumentata. Occupavo 50 pagine di Google con notizie e articoli. Ho lavorato come modella full time per 4 anni a Milano, le porte aperte erano tantissime! Con quei titoli ero diventata un simbolo, una bandiera, un’ipotetica ambasciatrice che poteva parlare ad un popolo. E non mancavano neanche i corteggiatori di tutte le nazioni: avevo vinto un trofeo ed ero diventata io stessa un trofeo da possedere. Hai detto di aver passato molti casting senza avere misure e altezza perfette. Una modella non vale niente senza lo staff; sfilare è un lavoro di gruppo, finalizzato a creare un’unione perfetta tra il trucco, i capelli, l’abito,

e quello che lei, la modella, esprime indossando quell’abito. Alla settimana della moda passi 5 ore per fare il trucco ed acconciare i capelli per poi apparire 5 minuti sulla passarella per presentare l’abito. Poi tutte si tolgono gli abiti preziosi, si struccano, indossano le scarpe da ginnastica e ritornano a casa con la metro, e nessuno le riconosce più ... però sui social postano la foto migliore, così molte ragazzine si illudono e sognano di essere così. Ma ad un certo punto hai capito che c’era sotto dell’altro e hai detto molti NO.

Ho detto molti no, perché ho sentito il peso del compromesso. Ho detto no ad un contratto come conduttrice per una TV lombarda, ho detto no per la TV dei rumeni in Italia a Roma per un format televisivo bilingue, e ho detto di no sia a partiti politici rumeni che italiani. Raccontaci di questo “compromesso”. È successo a Milano, per la TV. Alla presentazione della firma del contratto, che oltretutto era anche molto generoso, mi è stato detto che dovevo a volte uscire a cena con qualcuno… Allora

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trentinoincontri ho detto NO! Mi hanno dato della “perditempo” e della “campagnola trentina”, che non sapeva come andava la vita. Insomma, per tua stessa definizione, eri su un treno sicuro e sei scesa per proseguire a piedi. Ero su un treno sicuro con destinazione sicura e con notorietà sicura, però ho preferito scendere e farmi il percorso a piedi. Non ho scelto i soldi ed il successo a discapito di me stessa. Dopo questi fatti, sono tornata nel mondo della moda, che non mi aveva mai delusa. Sono rientrata a Trento ed ho continuato a lavorare nella moda, a Milano ed in Costa Azzurra (anche per editoriali esteri) ma in maniera diversa, selezionando ed accettando pochi lavori e solo quelli che mi piacevano. Senti, stai scrivendo un libro che si collega ad un tuo progetto. Sto scrivendo un libro che s’intitola “Armadio perfetto”. Questo si collega al mio progetto, cioè diventare la consulente di immagine di

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un mio negozio on line. Perché penso che nessun abito ci starà mai bene se non ci sentiamo bene nel nostro corpo, se non abbiamo amor proprio. Ho pensato ad una moda circolare, una moda olistica, curativa. Perché un negozio on line e non uno tradizionale? Per colpa dei costi, dell’investimento iniziale troppo grande, della burocrazia… Però la consulenza si potrebbe fare di persona e limitare on line solo l’acquisto; e chissà, magari un giorno il negozio digitale potrebbe diventare tradizionale, oppure avere doppia formula. On line è bello perché ti permette di fare acquisti in tutto il mondo, però poi è vero che manca il “tassello umanità”: per questo la consulenza o una guida diventa fondamentale. Ti sei appassionata di filosofia dell’alimentazione, che hai esteso anche alla moda. Durante la quarantena ho iniziato un corso online di nutrizione olistica. La moda olistica è simile alla nutrizio-

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trentinoincontri ne olistica; entrambe hanno l’obiettivo di farci stare bene, in salute, andando a sostituire elementi nocivi con quelli salutisti. Se ci pensiamo, la voglia di dolci è come lo shopping compulsivo, più ne prendi, più ne vorresti, senza mai raggiungere la sazietà o il piacere. La bulimia nella moda non solo fa perdere valore al singolo pezzo, ma svilisce anche l’individuo. Certo la nutrizione è un argomento scottante per una modella! Le donne magari possono pensare che io sia sempre stata perfetta. In realtà, il mio armadio ha ospitato tutte le taglie, dalla 38 alla 44. Certo ho visto modelle digiunare un’intera settimana prima della sfilata… Che ruolo hanno oggi gli/ le influencer nell’ambito della moda? Io sono del parere che dobbiamo fare quello che ci va e che ci piace senza mai perdere di vista noi stessi; non seguire il modello di una influencer (che ora va molto di moda), ma crearci il nostro stile e modello. Oggi si fa la

gara tra le giovanissime per chi ha più “mi piace”, e ci si dimentica che la persona a cui piacere in primis siamo noi stesse. Dieci anni fa ti avevo chiesto del principe azzurro, l’hai trovato? Lei mi ha fatto una domanda 10 anni fa che mi aveva colpito molto, quella sull’amore. Allora non avevo saputo dare una risposta. Però tutto arriva a suo tempo! Adesso sto vivendo la mia storia più intensa con un ragazzo trentino ed abbiamo una bellissima relazione. È un ex modello, ma da moltissimi anni fa l’imprenditore. Hai sofferto molto, per due perdite importanti. Ad un certo punto la vita mi ha posto davanti alla sofferenza, con due perdite importanti. Il caro nonno della Romania, che mi ha sempre sostenuta ed incoraggiata. E poi il mio cucciolo Marcel, uno dei miei bulldog inglesi. Dopo aver pianto tanto, ho deciso di essere felice nel loro ricordo gioioso. E poi hai deciso di finire gli studi.

È proprio il nonno che mi ha trasmesso la tenacia di concludere gli esami non dati. Durante il lockdown, oltre al corso on line di nutrizione olistica, ho infatti ripreso l’università IULM (Pubbliche relazioni e comunicazione d’impresa). Pensare che avevo frequentato tutti i corsi però non l’ho mai finita! Perché? Perché mi sembrava di non riuscire a mettere in pratica le cose che stavo studiando. Ora ho le idee più chiare: voglio studiare marketing non per lavorare per una grande azienda ma per essere dalla parte del consumatore. Questo mi dà una grande motivazione. Sei in Italia da tanti anni. A quale paese ti senti di appartenere? Ho la doppia cittadinanza, sia rumena che italiana. Nei primi tempi a Trento mi sono sentita un po’ esclusa. Questo è successo solo all’inizio e forse perché ero una ragazzina molto timida e silenziosa; non mi ero ancora integrata. Ma la cosa che mi ha fatto più male è

stata subire quello stesso atteggiamento di diffidenza in Romania, che attualmente mi considera “italiana”. Ma non siamo Europei e cittadini del mondo? Che cos’è la bellezza? Dalle varie esperienze di vita, ho capito una cosa molto semplice. La bellezza “dentro” e di conseguenza quella “fuori”, cioè quella esteriore, arrivano se si è se stessi, se ■ ci si accetta.

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trentinoitinerari Fotografie a cura di Paolo Sandri e Fiorella Alberti

QUANTO È BELLO “PERDERSI” NEI PERCORSI D’ANAUNIA di Silvia Tarter

IN VAL DI NON SONO STATI RIPRISTINATI SEDICI PERCORSI ESCURSIONISTICI CHE ATTRAVERSANO BOSCHI, FORRE, ROVINE MEDIEVALI E SPLENDIDI PANORAMI AFFACCIATI SULLA VALLATA E SULLE MONTAGNE CIRCOSTANTI

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a bellezza di un luogo, se non viene valorizzata, rischia di restare nascosta e talvolta di perdersi. E così diventa quanto mai opportuno, in un’epoca come la nostra che vede una forte riscoperta del turismo lento, trasformare la bellezza del paesaggio in risorsa, prestando anche attenzione al rispetto dell’ambiente. È quanto si prefigge

di fare il progetto “Percorsi d’Anaunia”, ben 140 km di sentieri che si snodano tra i paesaggi dell’antica Anaunia, quella parte dell’immensa val di Non che comprende storicamente la sinistra orografica del torrente Noce, dalla gola della Rocchetta a Sud, fino al Passo delle Palade a Nord, includendo la catena montuosa del monte Roen.

Un’area che veniva nominata già nella tavola clesiana, un documento risalente al 46 d. C., nel quale l’imperatore Claudio concedeva la cittadinanza romana agli abitanti della valle, distinguendoli in Anauni, Tuliassi e Sinduni. Gli Anauni appunto erano gli abitanti dell’Anaunia, il cui nome derivava dal capoluogo Anagnia, ovvero l’attuale Sanze-

no. In questo territorio sono stati individuati dei luoghi di notevole interesse storico e archeologico – castelli, torri, tracce romane e preistoriche – oltre che naturalistico e paesaggistico – forre, grotte, punti panoramici – tanto da far decidere ai comuni locali di valorizzarli attraverso un progetto strutturato. Ne sono derivati dunque una serie di

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Tra la Val di Non e Val d’Ultimo La malga, recentemente ristrutturata, si compone di due strutture separate: la prima funge da stalla e caseificio, la seconda da ristorante e affittacamere. Impossibile non approfittare della cucina tipica e della specialità della casa: carne di manzo alla griglia (del nostro allevamento). Partendo da Revò si percorre la strada verso Provés, per poi proseguire verso la Val d’Ultimo e Lana. Poco dopo il bivio per Provés, dopo aver superato una pima galleria si trova a destra un ampio parcheggio (m 1665 s.l.m. ca) dove è consigliato parcheggiare. Poi si prosegue a piedi sul sentiero che si snoda proprio sulla destra della seconda galleria. Situata sul sentiero 133, la malga si raggiunge attraverso un breve cammino di venti minuti, con un dislivello di circa 140m.

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di 12 percorsi escursionistici. Dopo la fusione di alcuni comuni in Predaia, nel 2016 il progetto si è esteso anche ai comuni limitrofi di Sanzeno e Ville d’Anaunia, aumentando i percorsi interessati da 12 a 16. Grazie a finanziamenti, giunti in gran parte dal fondo europeo di sviluppo rurale PSR 2014-2020 acronomo, in parte da risorse comunali, si sono potuti così completare i vari percorsi. Sono stati dunque recuperati, in buona parte, dei tracciati pedonali e carrabili già esistenti che univano i paesi, sistemando i passaggi sconnessi e realizzando, nei punti più panoramici strutture in legno, quali terrazze panoramiche, aree per la sosta, piccoli rifugi in prossimità di radure destinati ad attività didattiche e bacheche informative. In alcuni punti è possibile trovare anche delle aree per cucinare all’aperto. Il percorso principale, lungo una ventina di chilometri, parte dai ruderi della Torre di Visione che dominano la forra della Rocchetta, passando per l’antica via che dalla Rocchetta arrivava a Castel Thun, per proseguire da Vervò fino a

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sentieri, quasi tutti facilmente percorribili, per permettere ad escursionisti, ma anche, in buona parte, agli amanti della mountain bike, di godere di tali bellezze. L’idea è partita dalla partecipazione dei territori comunali dei paesi di Sfruz, Smarano, Ton, Tres e Vervò (quest’ultimo comune capofila dell’iniziativa) ad un bando, ora concluso, indetto dal Ministero dell’economia e delle Finanze, in collaborazione con la provincia autonoma di Trento, per il finanziamento di iniziative di riqualificazione del settore turistico in ambiente rurale e montano per gli anni 2000-2006, che prevedeva la sistemazione

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percorsi d’anaunia

trentinoitinerari percorsi d’anaunia

Percorsi d’Anaunia è un progetto pluripremiato a livello italiano ed europeo che ha saputo far diventare la Val di Non un vero e proprio parco a cielo aperto: 140 km di sentieri di montagna tra boschi e grotte nascoste, ponti sospesi e maestosi castelli. Un progetto che unisce architettura, sostenibilità e paesaggio attraverso percorsi romani in mezzo alla fauna selvatica, ruscelli e laghi, siti archeologici circondati da forre profonde scenario di monasteri e santuari: luoghi dove si sposano l’intimo rapporto tra la natura e il passato dell’uomo con itinerari che partono dai centri storici degli accoglienti paesi alpini. AMP architecture&Landscape è uno studio di progettazione architettonica, ambientale e paesaggistica fondato dall’architetta Edy Pozzatti e il dottore forestale Claudio Maurina, con sede a Trento. Con all’attivo numerosi progetti, opera in trentino perseguendo un approccio olistico alla progettazione del territorio che ne mette in relazione tutte le sue componenti. Numerosi sono i riconoscimenti che hanno premiato i loro lavori: vincitori con percorsi d’anaunia già nel 2009 del premio di architettura “Costruire in trentino”, nel 2010 riceve il premio di architettura “Città di Oderzo XII°”; nel 2014, con il progetto per l’area archeologica del passo Redebus ricevono la menzione speciale del ministero per i Beni culturali e turismo.

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Smarano e Sfruz. Dal percorso principale si snodano poi altri tracciati, che conducono a luoghi di notevole interesse storico – come le rovine di Castel Pietro, a Vigo d’Anaunia o Castel Bragher, nella valle di Priò – e naturalistico, quale la forra della Val Ciucina o la forra di Santa Giustina. Ecco dunque nel dettaglio i vari percorsi. Per cominciare, si parte appunto dai resti di Torre di Visione, che si trova in cima a uno sperone roccioso sopra la forra della Rocchetta, a cui si arriva tramite un sentiero nel bosco dai Masi di Vigo. Una volta giunti all’antica torre medievale, si può godere di uno splendido panorama sulla Valle dell’Adige e la Val di Non. Un secondo percorso, sempre partendo dall’abitato di Vigo di Ton, seguendo il corso del torrente Rinassico conduce invece alla torretta residua del Castello di San Pietro, appartenente alla famiglia Thun. Sempre da Vigo di Ton si può arrivare poi al cospetto del maestoso Castel Thun, l’imponente maniero medievale, ricco di opere d’arte e prestigiosi arredi. Partendo dall’abitato di Toss, è invece possibile raggiungere, attraverso una mulattiera, una terrazza panoramica che affaccia sulle Dolomiti di Brenta, su Castel Thun e la bassa valle di Non, fino ad arrivare in località Mas del Mont, una distesa di prato un tempo riservata

alla coltivazione di cereali e all’allevamento. La breve escursione della Val Ciucina, invece, (percorso 3) conduce da Vigo d’Anaunia all’imbocco di una forra a 600 m di altitudine, tra le cui rocce si possono distinguere, con un po’ di attenzione, le ammoniti: i famosi fossili a forma di conchiglia. Più impegnativo è invece il sentiero romano – così chiamato per via delle lapidi risalenti all’epoca romana rinvenute – che parte dalla chiesetta di San Martino di Vervò, e attraverso un sentiero che prevede anche passaggi attrezzati giunge fino a Malga Vervò e a un’area con un godibile belvedere. I dintorni della chiesetta di San Martino sono particolarmente interessanti, anche per via del ritrovamento di testimonianze risalenti addirittura all’età del Bronzo. Rimanendo nei pressi di Vervò, attraverso una piacevole stradina che attraversa il rio Sette Fontane, è possibile anche raggiungere il paesino di Sfruz. Tra gli altri percorsi di particolare interesse del progetto, da segnalare l’itinerario che


partendo dal borgo di Priò conduce a Castel Bragher, un maniero risalente al XIII secolo molto ben conservato, situato vicino all’abitato di Coredo. Da Coredo invece è possibile raggiungere il suggestivo santuario di San Romedio, dopo aver costeggiato i laghi di Coredo e Tavon, o, in alternativa, partendo dalla località Sette Larici, da cui parte un ulteriore sentiero che conduce alla panoramica località di Ciasazza. Un’altra strada particolarmente panoramica è l’anello nella pineta di Smarano, che offre una notevole veduta sui laghi di Coredo, sulla val di Non e il gruppo del Brenta. Di interesse più naturalistico è invece la località Lac de Bosc, un biotopo lacustre a cui si arriva partendo dall’abitato di Tres. Sempre da Tres si snoda an-

che il Sentiero dei cavai, che passa accanto ad un’antica calcara. Tre percorsi, infine, attraversano tre siti di Natura 2000, ovvero luoghi destinati alla conservazione della diversità biologica. Si tratta del percorso di Valle di Verdes, in località Sette Larici, dove si segnala la presenza, rara sulle Alpi, di boschi di abete bianco; il percorso di Malachino, ricco di specie animali e piante rare come le sassifraghe del monte Tombea e la melissa austriaca e il percorso di Santa Giustina, dove oltre ad ammirare la grandiosa forra è possibile, con un po’ d’attenzione, imbattersi in animali rari, come il martin pescatore, il gufo reale e il merlo acquaiolo. Per il suo valore di riqualificazione e valorizzazione di un “paesaggio di notevole interesse culturale, ambientale, paesaggistico”, nel rispetto del contesto ambientale, il progetto si è aggiudicato diversi premi e segnalazioni. Ha ottenuto il premio d’architettura “Costruire il Trentino” 2001-2008, conseguendo uno speciale riconoscimento per la candidatura italiana al Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa 3^ edizione 2012-2013 da parte del Ministero per i beni culturali, le attività culturali e il turismo. Tra gli altri riconoscimenti, la selezione al Congresso Mondiale degli architetti a Tokyo (2011); la segnalazione al Premio internazionale di architettura “Dedalo/Minosse 2010” e al Premio di architettura Città di Oderzo XII^ edizione, nel 2010. Info: www. ■ percorsidanaunia.com. 43

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trentinoattualità trentinoitinerari Castel Valer di Tina Ziglio

SENTIERO VERSO LA BELLEZZA UN VIAGGIO TRA BOSCHI, PRATI, RIFUGI E MALGHE D’ALTA QUOTA, MENTRE, PROPRIO DI FRONTE, LE INCATEVOLI PALE DI SAN MARTINO SI MOSTRANO, FIERE, DA OGNI POSSIBILE ANGOLATURA

Primiero L

a montagna d’estate ha tanti punti di forza. Uno dei più rilevanti è che basta spostarsi di poche centinaia di metri per poter ammirare il paesaggio da una diversa prospettiva. Il profilo affilato delle cime, i colori, la linea dell’orizzonte. Passo dopo passo ogni cosa che vediamo sembra mutare nell’aspetto e nella foggia. L’itinerario che vi proponiamo oggi ha proprio queste caratteristiche: un viaggio tra boschi, prati, rifugi e malghe d’alta quota, mentre, proprio di fronte, le Pale di San Martino si mostrano fiere da ogni possibile angolatura. Il nostro viaggio inizia a San Martino di

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Castrozza. Si può partire direttamente dal paese, dirigendosi anche a piedi al piazzale di partenza della Colbricon Express, la velocissima cabinovia 10 posti che sorge nella zona di Ces. Con una comoda risalita di soli sette minuti si arriva alla stazione a monte in località Pian delle Cartucce (1.850 m) dove inizia il nostro itinerario. Armati di zainetto e vestiti con abbigliamento adeguato si prende il segnavia N.10 tenendo la sinistra e si percorre il sentiero che prosegue lungo la costa della montagna. Dopo circa 200 metri, al bivio si procede diritti imboccando il Sentiero del Dahu, che costeggia dolcemente

il crinale passando sotto la linea delle Seggiovie Punta Ces e Coston e attraversa la pista Rekord. L’imbocco del sentiero rappresenta idealmente anche l’ingresso all’interno della leggenda che riguarda questo animale. Il Dahu infatti è una creatura leggendaria molto conosciuta dalle popolazioni delle aree montane europee. Secondo la tradizione, sarebbe un mammifero quadrupede dalle gambe asimmetriche, quelle di destra più lunghe di quelle sinistre (o viceversa), che utilizza per muoversi meglio sui ripidi pendii montani. A causa di questa sua caratteristica fisica il Dahu sarebbe stato costretto a girare sempre attorno alla montagna nello stesso verso. La tradizione narra dell’esistenza di un sistema molto facile ed efficace per catturarlo (che sarebbe stato anche causa della sua estinzione): si sarebbe dovuto sorprenderlo alle spalle e urlare ad alta voce “DAHU”, e quindi l’animale, molto curioso per sua natura, si sarebbe girato per vedere chi lo aveva chiamato e – trovandosi improvvisamente con le zampe più corte sul lato


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a valle – sarebbe caduto. Tutte queste informazioni sulla leggenda di questa creatura, che spaziano tra notizia e curiosità si possono leggere nei numerosi pannelli informativi dislocati lungo il sentiero. Una volta terminato il sentiero, si prosegue per un centinaio di metri seguendo lo Skiweg della pista Rekord in direzione Nord – Ovest, imboccando poi sulla sinistra il Sentiero della Pace (sempre segnavia numero 10) il quale, scendendo dolcemente lungo la costa, permette di raggiungere in pochi minuti la Malga Valcigolera, prima tappa del nostro itinerario. La Malga, situata a 1884 m di quota, riposa silenziosa ai piedi dell’omonima Cima Valcigolera e delle cime settentrionali della Catena del Lagorai, proprio di fronte alle Pale di San Martino. Il complesso della Malga

è formato da due strutture: la stalla, situata sul campigòl al limitare del bosco, e la Malga vera e propria, ristrutturata completamente nel 2008 e attrezzata con moderni impianti fotovoltaici e solari per la produzione di energia elettrica e acqua calda. La parte meridionale della struttura è stata realizzata con suggestive pareti in vetro parzialmente mascherate dalla struttura in legno tipica dell’architettura locale, detta a stèlàri – che conferisce alla sala da pranzo un’illuminazione naturale molto piacevole e caratterizza la Malga in maniera unica e immediatamente riconoscibile. La Malga Valcigolera è il luogo

ideale per una prima tappa del nostro itinerario visto che, oltre ai consueti piatti della tradizione trentina, offre un’ampia scelta di stuzzichini e apertivi per accompagnare una buona birra o un calice di vino trentino, o una vasta scelta di dolci fatti in casa, l’ideale per uno spuntino di metà mattina o una golosa merenda pomeridiana. L’itinerario prosegue poi da Malga Valcigolera verso il Rifugio Tognola lungo il Sentiero della Pace. Dopo aver incrociato il Rio Valcigolera si prosegue in costa lungo un dolce saliscendi tra splendidi larici fino ad arrivare alla stazione a valle della nuovissima seggiovia

Il “Balcone Dolomiti” 45

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Cigolera. Il sentiero prosegue poi spostandosi verso destra, risalendo fino a Malga Tognola (anch’essa aperta per tutta la stagione estiva), dove si imbocca una comoda strada forestale che in breve conduce fino al Rifugio Tognola. Durante l’estate il Rifugio Tognola è il punto di partenza in quota per tutte le escursioni a piedi o in mountain bike sull’Alpe Tognola, con percorsi e tracciati per tutta la famiglia adatte ad ogni lunghezza e difficoltà. Il Rifugio è inoltre il consolidato punto di partenza per i tre percorsi downhill e i tanti itinerari enduro della San Martino Bike Arena, il divertentissimo bike park attrezzato aperto nella primavera 2013. Dalla terrazza del Rifugio si gode di un panorama stupendo sulle circostanti cime del Lagorai e sulle Pale di San Martino e si può respirare l’aria fresca d’alta montagna assaporando uno dei gustosi piatti tipici preparati nel fornitissimo ristorante del Rifugio, rinomato per le sue specialità. Qui è possibile gustare i piatti tipici della tradizione primierotta, cucinati al momento con prodotti sempre freschi e provenienti dalle aziende artigianali della Valle. Il Rifugio Tognola inoltre è socio della Strada dei Formaggi delle Dolomiti e offre all’interno del suo menù piatti preparati con presidi Slow Food, come il Bòtiro di Primiero. Sono inoltre disponibili per la vendita diretta alcuni prodotti locali del Caseificio di Primiero e dell’Agritur Dalaip dai Pape. L’ultima parte dell’itinerario prevede il rientro a San Martino lungo il sentiero del Panzer, un comodo percorso in discesa che dai 2140 metri del rifugio Tognola conduce fino al 1450 metri di San Martino di Castrozza. Il sentiero del Panzer prende il nome da una famiglia molto importante per la storia di San Martino: la famiglia Panzer, di

origine tedesca, che alla fine della Prima guerra mondiale acquistò e ampliò l’Hotel Dolomiti edificando poi nel 1937 il primo impianto di risalita di San Martino, la celeberrima “Slittovia del panzer”. La slittovia del Panzer è stata uno dei primi impianti di risalita costruiti in tutto l’arco alpino, svolgendo un ruolo fondamentale nel garantire alla località un futuro turistico anche nella stagione invernale. Ma il sentiero è anche un viaggio nella natura del territorio in tutta la sua meraviglia. Proprio all’imbocco del sentiero è possibile ammirare il Balcone delle Dolomiti Unesco: un punto panoramico fornito di pannelli informativi dal quale è possibile ammirare lo stupendo panorama circostante, dalle Pale di San Martino alle cime della vicina e selvaggia Catena del Lagorai, luogo di combattimento durante la Grande Guerra. Riprendendo la discesa si raggiunge poi una parte di sentiero in cui sono collocati degli animali di legno che rappresentano gran parte delle specie che vivono nella zona, con apposite tabelle di approfondimento dedicate. Quasi senza accorgersene, si cammina tra boschi incontaminati, dove le montagne fanno capolino tra le cime degli abeti come volessero giocare a nascondino, ma mostrandosi in ogni scorcio in tutta la loro maestosità. Il sentiero, per le sue caratteristiche, è adatto anche agli escursionisti meno esperti, dato che permette di scendere gradualmente con dolci curve verso valle senza affaticare troppo le gambe, così da poter godere appieno del panorama fino all’arrivo in paese. ■

Malga Valcigolera (ph. Martino Tisot) 46

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LA TORRE T3, L’ALTRO BALCONE SULLE DOLOMITI

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al 2009 le Pale di San Martino, come del resto tutte le Dolomiti, sono diventate Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco. Uno dei luoghi migliori per osservarle è Sagron Mis, paesino di 185 abitanti nella valle del Mis a 25 km da San Martino di Castrozza, dove sorge la Torre T3. La torre osservatorio che supera i 30 metri di altezza, costruita con legno di larice non trattato e alluminio, è situata in una posizione privilegiata tale da consentire una panoramica sulle meravigliose vette delle Pale di San Martino e sul gruppo del Cimonega. Una parete di arrampicata sportiva caratterizza un lato della struttura, rendendola un punto di incontro anche per climbers. La torre fa da portale d’ingresso del sentiero interpretativo “Intrecci del tempo”, anello della lunghezza di 7 chilometri con partenza dallo Chalet Giasenei, che è stato dotato interamente di totem, i quali trattano, a seconda del luogo in cui sono posizionati, il tema delle attività umane nelle diverse epoche.


sanmartino.com

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di Renzo Francescotti

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ive a Cognola sulla collina di est di Trento est, in un’antica casa nel cuore di questo paese di origine romana (come indica il nome da “Coloniola”). La casa è stata abilmente ristrutturata negli anni dal compagno Manuel, dilettante di pittura. Lei, Annalisa Avancini, è nata a Trento nel 1973, dalla madre francese Pierrette, (ottima disegnatrice che le ha lasciato in eredità, oltre la sensibilità d’artista, chiarissimi occhi azzurri e una deliziosa “erre” francese) e dal padre, laureato in geologia, docente di matematica. Annalisa ha rivelato la sua vocazione artistica sin da bambina, con disegni a matite e acquerelli che riprendevano immagini da foto e sorprendono per la loro perizia tecnica. Aveva 10 anni, quando si fa un regalo per Natale, comprandosi un catalogo di pittori impressionisti: artisti che non si riveleranno tra i suoi preferiti, ma, in ogni caso, imprescindibili. A 14 anni muore la madre, da lei molto amata. Perdere la mamma a quell’età significa non essere più presa a braccetto da lei, ma da un dolore che ti accompagna per il resto della tua esistenza: significa incontrare un lutto che non riesci in una vita ad elaborare: significa – come nel suo caso – impastare i colori con le lacrime… Dopo le Medie frequenta l’Istituto d’Arte di Trento, avendo come docenti gli artisti Bruno Degasperi, Marcello Pola, i fratelli De Carli e il critico d’arte Pietro Marsilli. Poi va a Milano e studia all’Istituto Marangoni design di moda e lavora nella progettualità per vari marchi come Valentino, Superga, Les Capains ecc. Da loro ha imparato molto, come confessa; ma si licenzia perché non vuole rimanere vittima della routine. Viaggia in Australia, nell’isola di Bali, 48

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DOLCE, DOLOROSO BISOGNO DI DIPINGERE ANNALISA AVANCINI DIPINGE LE SOLITUDINI, I TIMORI, LE ANSIE, GLI SMARRIMENTI. NON A CASO I SUOI RIFERIMENTI SONO FRANCIS BACON E LUCIEN FREUD. FINO A NOVEMBRE, ALLA CIVICA DI TRENTO fa schizzi dalla natura, disegna i ritratti di amici. Capisce che la pittura è per lei un bisogno. Anche se riprende a lavorare come stilista a Rovereto per due anni, passa tre anni a insegnare design in una scuola privata. L’anno di svolta è il 2006: Annalisa

ha 33 anni e inizia la sua partecipazione a prestigiose manifestazioni: quell’anno vince il primo premio all’1st. Contemporary Art Show al Museum of the Americas di Miami. È il primo di una serie di premi e mostre all’estero e in Italia. Tra essi possiamo

citare le 4 partecipazioni al BP Portrait Award, alla National Portait Gallery di Londra. La mostra Vissage de Lumiere, alla Prince and Pincess Art Gallery di Parigi, dove conosce e collabora col gallerista Charles De Broglie. In Italia partecipa alla Biennale Free Arte di Roma nel 2007, alle collettive (nello stesso anno) alla Galleria Italarte di Roma e alla Galleria Spazio Arte di Napoli. Alla personale Studio Arte 53 di Rovereto, nel 2011, con catalogo curato da Francesca Piersanti. E infine, nel 2019 la grande collettiva alla Galleria Civica di Trento, curata da Margherita de Pilati, del MART e Alfredo Cramerotti, direttore di Museo, prolungata sino a novembre. In essa Annalisa è, assieme ad Andrea Fontanari, l’unica artista trentina, e per la prima volta si presenta alla sua città. Un osservatore epidermico della pittura – di questa pittrice, ancora tutta da scoprire da parte del pubblico trentino – la potrebbe definire “iperManuel, 2009 - 80x100 cm, olio su tela


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realista”: definizione in effetti impropria. I pittori di questo genere pongono la freddezza, il distacco nell’occhio con cui guardano al mondo: la loro non è mai una pittura angosciata. Ma la pittura di Annalisa è diversa, molto diversa, addirittura opposta. Lei è un’artista espressionista, angosciata come lo erano e lo sono gli artisti di questa “razza”: le solitudini, i timori, le ansie, gli smarrimenti, le trepidazioni, le rassegnazioni, le disperazioni, le angosce, le depressioni, le paranoie sono la materia dolente e umanissima a cui la Avancini attinge. E non a caso i suoi pittori di riferimento sono Bacon, con la sua disperata crudezza; o Lucien Freud (Annalisa e Manuel rimasero scioccati quando volarono all’Aia, nel 2010, per vedere una mostra di grandi tele di questo artista inglese, nipote di Sigmund). Tra agli artisti viventi, pittrici amate da Annalisa sono la sudafricana Marlene Dumas, per la forza indagatrice, l’immediatezza del segno; ed Elizabeth Peyton, per la rapidità di sintesi dei piccoli acquerelli-ritratto. Ma anche Edward Hopper, pur così diverso, per il suo senso di solitudine le piace molto. Scri-

Sotto, Ballerine, 2009 - 100x120 cm. A destra, Red socks, 2007 - 100x120 cm.

ve Francesca Piersanti: “Così come i soggetti rappresentati, anche la materia pittorica di questi primi lavori sembra ansiosa. Il pennello si muove nervoso sulla tela precedente per scatti e passaggi cromatici impulsivi, fatti di tinte decise su cui dominano i rossi e i viola.(…) Col tempo le pennellate rapide e ampie dell’artista si dispongono in un tessuto fitto, rallentano il ritmo e si fanno più pacate”. Del 2009 è un ampio olio su tela (la tecnica prediletta da Annalisa), alto un metro e largo un metro e venti ove, tagliate a metà da un parapetto metallico su cui tre si appoggiano, vengono dipinte quattro ballerine in costume rosso scuro. Lontanissime da quelle di Degas, accostate di profilo in serie, (pressoché la stessa figura ripetuta), quasi anoressiche, guardano lontano verso sinistra, dominate da uno sconosciuto timore. La cromia intensa, rosso vino, espressionistica, dei costumi delle ballerine viene ripresa in Red Soks (2007) nelle calze che coprono le gambe di una ragazza, che sembra stringere in una morsa la mano destra della figura raggomitolata in posizione fetale. Sulla mano

sporgente tra le ginocchia si appoggia il volto della ragazza che ha gli occhi affondati nell’ansia. Una magistrale introspezione psicologica marca i ritratti di questa pittrice: come nelle due tele Glow, del 2008 e Manuel, dell’anno seguente. La prima un doppio ritratto femminile, il secondo un ritratto che la pittrice ha riservato al compagno Manuel. Con il colore azzurro che è solo accennato negli occhi delle due ragazze, negli scorci della magliette e nello sfondo. Come fa di norma, Annalisa si concentra nelle espressioni degli occhi e delle bocche. Le labbra nei suoi ritratti sono sempre disarmoniche, sofferenti, assolutamente mai sorridenti. Sono ferite della pena del vivere. Una raffigurazione che esplode sulla tela ancora più drammaticamente

è il ritratto di Manuel: che ha i capelli scapigliati, il taglio delle labbra spezzato così come quello dei sopraccigli e, dei due occhi, uno è semichiuso, come se soffrisse ad aprirlo del tutto. Carne e sangue, anima e psiche sono un tutto unico per Annalisa che affonda il pennello come un bisturi. Ma lo fa con tanta pietà e tenerezza per la drammaticità della condizione umana. Voglio concludere con Tania, un olio in esposizione nella collettiva sul nuovo realismo italiano alla Galleria Civica, un lavoro meno “patologico“ di altri (non fatevi scappare questa splendida mostra che ci risarcisce da tante delusioni dell’arte contemporanea, ci riconcilia con la verità della pittura). In questa tela della Avancini, non sai se ammirare di più la perfezione del disegno giocato sull’ondosità dei capelli e dei racemi dello sfondo; o la sapienza cromatica espressa nelle tonalità dei verdi più teneri che si riflettono nelle iridi della ragazza; o nella profondità dell’indagine psicologica. Un ritratto indimenticabile di quest’artista che si rivela, molto probabilmente, come il maggior ritrattista trentino dopo Giambattista Lampi. ■

Tania, 2010 - 100x80 49

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trentinostoria MARTINO MARTINI IL GRANDE SINOLOGO TRENTINO, UOMO DI DIALOGO TRA ORIENTE E OCCIDENTE. NATO A TRENTO NEL 1614, NEL 1637 TERMINA GLI STUDI, ESPRIMENDO IL DESIDERIO DI RECARSI MISSIONARIO IN CINA. DI LUI SI DIRÀ: “FU IL PRIMO A STUDIARE LA STORIA E LA GEOGRAFIA CINESI CON OBIETTIVO RIGORE SCIENTIFICO”

Michaelina Wautier (1604-1689), Ritratto di Martino Martini, 1654. Collezione privata

MARTINO IL CINESE di Andrea Vitali

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Francobollo italiano dell‘anniversario della morte

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Gesuiti, un ordine religioso al principio sostanzialmente sedentario nei propri Collegi, a partire dalla fine del XVI secolo scelgono piuttosto la mobilità sulla scia di arditi missionari che, alla stregua di Francesco Saverio, rivolgono le loro fatiche evangelizzatrici sia verso le Americhe sia verso l’Estremo Oriente. Intorno al 1580 padre Alessandro Valignano, visitatore e superiore dei Gesuiti in Asia, si convince della necessità di adottare lo stile di vita delle popolazioni locali per proporre loro il messaggio cristiano; fa venire quindi a Macao il linguista padre Michele Ruggieri (1543-1607) e il marchigiano padre Matteo Ricci (1552-1610), con il compito di dedicarsi ad acquisire cultura e lingua dei Cinesi mandarini. Stabilitisi entrambi nella provincia di ChaoCh’ing, nei pressi di Canton, i padri gesuiti assumono a tal punto usanze, lingua e costumi del posto così da guadagnarsi la simpatia e la stima di intellettuali e dignitari cinesi. Tra alterne vicende che vedono anche scatenarsi l’ostilità di eminenti personalità contro i due religiosi, Ricci è ricevuto infine a Pechino dall’Imperatore stesso, ottenendo da lui stima ed il permesso di costruire un’abitazione ed una chiesa all’interno della „muraglia rosa“, il quartiere degli alti funzionari. Nel 1605 nella città imperiale si contano già duecento cristiani e, tre anni dopo, una nuova residenza missionaria viene aperta a Shangai. Se Ricci si era rivolto alle élite dirigenziali, ottenendo la conversione al Cristianesimo di non pochi dignitari, dopo di lui i suoi compagni si adopereranno ad allar-

Monumento dedicato nel 1981 a Martino Martini nello slargo intitolato “Giardino Martino Martini” nell’antico borgo di Santa Croce a Trento. Opera di Diego Mazzonelli e Rolando Trenti

gare il loro raggio di azione, cercando di creare persino un clero locale. Sottoposti spesso ad occasionali persecuzioni, specie nelle province, i cristiani cinesi dal 1692 godranno di un editto di tolleranza a favore della loro religione, promulgato dal giovane imperatore Kang-Hi. Alla fine del XVII secolo, però, le rivalità colonialistiche tra Portoghesi e Francesi, entrambi protettori delle missioni gesuite con scopi di conquista politica e commerciale, rischiano di compromettere il lavoro svolto da Ricci e dai suoi

compagni. Non solo: i figli di Ignazio di Loyola entrano in conflitto con altri missionari cristiani, in specie francescani e domenicani, i quali rimproverano loro aspramente di fare troppe concessioni ai costumi e ai culti idolatrici dei Cinesi. La cosiddetta “questione dei riti“ – ossia la concessione ai convertiti della Cina di conservare la venerazione per le anime degli antenati e per la figura di Confucio – giunge persino a Roma e, nel 1645, il pontefice Innocenzo X vieta ai cristiani cinesi di partecipare alle cerimonie confuciane. Nel 1656 la polemica induce Blaise Pascal, più vicino al rigore giansenista che all’universalismo gesuita, a gridare nelle sue Lettres à un provincial che “i gesuiti hanno permesso ai Cristiani perfino l’idolatria“!. In questo clima di aspre polemiche e denunce intraecclesiali si inserisce la figura e l’opera di padre Martino Martini. Nato a Trento il 20 settembre del 1614 da un’agiata famiglia di mercanti, il giovane Martino fu avviato agli studi superiori presso il ginnasio gesuita della città vescovile: in questo modo egli appartenne alla prima generazione di alunni trentini della Compagnia di Gesù, i cui confratelli erano giunti in città dalla Germania su chiamata del principe-vescovo Carlo Gaudenzio Madruzzo (1562-1629), con la finalità di istruire la gioventù dapprima nella scuola comunale, quindi in un collegio specifico. Nel 1632 il giovane trentino fece richiesta di entrare nella Congregazione di Ignazio di Loyola e, di conseguenza, venne inviato nell’Urbe, per perfezionare la propria

Frontespizio del “De bello tartarico Historia” 51

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Carlo Gaudenzio Madruzzo

Tomba di Martini a Hang-Chow

formazione religiosa presso il Collegio Romano, dove studiò lettere classiche e filosofia, mostrando una naturale propensione per le scienze astronomiche e matematiche. Terminati gli studi, nel 1637 espresse il desiderio di recarsi missionario in Cina. Pertanto, fino al 1639 si istruì nelle discipline teologiche a Lisbona, città nella quale venne ordinato sacerdote in quello stesso anno. Wei K’uang Kuo – nome mandarino del missionario gesuita in Cina dal 1643 – era superiore della missione di Hang-chow, nel Che-kiang, quando nel 1650 fu incaricato dal provinciale Manuel Diaz di recarsi a Roma per perorare la posizione dei Gesuiti sulla vexata quaestio dei riti

cinesi. Il viaggio di ritorno in Italia durò ben tre anni e fu segnato da ogni sorta di avventure: nel gennaio 1651 p. Martini raggiunse Anhai, nel Fujian, per imbarcarsi alla volta delle Filippine in compagnia di un convertito cinese, Domenico Siquin, che sarebbe rimasto al suo fianco per tutto il resto del viaggio. I due si trattennero a Manila fino al gennaio del 1652 quando si imbarcarono di nuovo. Prima tappa il regno di Makassar, in Indonesia, il cui sultano li ospitò e li invitò a mandare loro confratelli nel suo Paese. Dal maggio del 1652 i due viaggiatori furono trattenuti a Batavia dagli Olandesi per ben otto

Frontespizio del “Novus Atlas sinensis”,1655

Collegium Tridentinum, acquarello di Johann Hoermann 52

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mesi, durante i quali Martino Martini compose la sua Grammatica sinica, mai pubblicata, ma importante per essere la prima descrizione analitica delle strutture grammaticali della lingua cinese. Ripreso il viaggio nel febbraio 1653, Martini e Siquin sbarcarono a Bergen, in Norvegia, il 31 agosto di quell’anno. Nei Paesi europei in cui sostarono i due missionari diffusero notizie sulle loro fondazioni in Cina e, per la prima volta, informarono l’opinione pubblica locale sulla geografia e la storia antica e recente di quel lontano Paese. A Leida, nel gennaio 1654, Martini consegnò una copia


trentinostoria della Grammatica sinica allo studioso olandese Jacob Golius; a Bruxelles incontrò l’arciduca Leopold Wilhelm von Österreich, governatore dei Paesi Bassi spagnoli, al quale avrebbe dedicato una monumentale opera cartografica, il Novus Atlas Sinensis (Amsterdam, 1655). Nel marzo successivo, il sinologo gesuita fece pubblicare ad Anversa un’altra opera importante, la sua De bello tartarico historia, una dettagliata descrizione dei conflitti che, negli anni precedenti, avevano portato alla deposizione della dinastia Ming da parte di quella mancese dei Qing. In quei drammatici frangenti lo stesso Martini si era messo al servizio dell’imperatore Ming Longwu: grazie alle sue conoscenze di balistica, egli aveva contribuito alla fusione di cannoni di stampo occidentale, guadagnandosi così l’appellativo di “Huopao shichen”, il “mandarino polvere da sparo”. Il manuale storico ebbe ben sei riedizioni latine e venne tradotto in dieci lingue. Al termine del 1654, la piccola delegazione gesuita giunse alfine a Roma dove il padre Martini scrisse a diversi cardinali allo scopo di essere ascoltato sulla questione dei riti. In dicembre, fu pubblicata

Hangzhou (Cina), Chiesa dell’Immacolata Concezione

con la stessa finalità la Brevis Relatio de numero et qualitate Christianorum apud Sinas, una descrizione delle condizioni di vita nelle missioni gesuitiche cinesi. Il 21 giugno 1655 il cardinale Francesco Albrizzi presentò a Propaganda Fide le perorazioni del p. Martini sui riti cinesi, ma la Congregazione rifiutò ammonendo di attenersi alle disposizioni del Sant’Uffizio. Martino Martini allora, senza scoraggiarsi, inviò un dettagliato memoriale

Busto bronzeo di Martino Martini e targa nello slargo intitolato “Giardino Martino Martini” nell’antico borgo di Santa Croce a Trento. Autore Livio Conta

direttamente ai cardinali del Sant’Uffizio, chiedendo anche l’apertura di un seminario in Cina e maggiori sovvenzioni per l’acquisto di materiale catechetico con cui sostenere l’opera di evangelizzazione. Intanto nella seconda metà dell’anno, ad Amsterdam venne dato alle stampe il Novus Atlas sinensis di cui sopra: 17 mappe vi descrivevano dettagliatamente le 15 province cinesi, dando l’indicazione accurata di oltre 10.000 toponimi (una edizione anastatica delle stesse è stata pubblicata a Trento nel 2003). Per oltre un secolo questo atlante rappresentò la principale fonte per gli Europei sulla geografia dell’Impero cinese. In dicembre p. Martini lasciò Roma alla volta del Portogallo ma, dopo alterne vicende, da Genova scrisse al suo generale, p. Goswin Nickel, di poter tornare a Roma a seguire da vicino gli sviluppi della controversia dei riti cinesi. Il 23 marzo del 1656 un decreto di Alessandro VII premiò gli sforzi del p. Martini, autorizzando la partecipazione dei cristiani alle cerimonie confuciane e alla pratica della venerazione degli antenati. La battaglia dell’inculturazione gesuitica era stata momentaneamente vinta, ma avrebbe conosciuto nuovi drammatici rivolgimenti in futuro. Trascorso ancora un anno in Europa, durante il quale il gesuita trentino continuò a far conoscere la Cina a prelati e governanti (ci fu un incontro anche con l’imperatore Ferdinando III d’Asburgo) e a comporre testi storici e morali, nell’aprile del 1657 il Martini partì da Lisbona alla volta di Goa, dove sbarcò alla fine dell’anno. La tappa successiva fu Macao, dove egli giunse nel luglio 1658 trattenendovisi per un anno. Rimessosi in cammino, raggiunse la sua residenza 53

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trentinostoria a Hang-chow l’11 giugno 1659. Dei 17 missionari che si erano imbarcati con lui in Europa, solo uno giunse a destinazione dopo due anni di peripezie. Ciononostante, nella sua provincia religiosa poté dare nuovo impulso alla missione costruendo, tra l’altro, un seminario per la formazione di preti locali e l’imponente cattedrale dell’Immacolata Concezione di HangChow. Appena terminata l’edificazione della chiesa, il p. Martini si spense il 6 giugno 1661, pare per un’epidemia di colera. Intanto in Europa, a Monaco, nel 1658 era stata pubblicata la Sinicae historiae decas prima, nella quale il sinologo trentino aveva redatto, sulla base di fonti autentiche, un’analisi completa della

storia cinese dal 2952 a. C. sino all’epoca volgare. Purtroppo, con la sua scomparsa venne meno la figura di uno dei più colti e convincenti rappresentanti delle missioni gesuitiche nell’Estremo Oriente. Gli avversari curiali dell’inculturazione religiosa e dell’Ordine gesuitico si fecero ben presto avanti e, nel 1669, il papa Clemente VI promulgò un nuovo breve di condanna dei riti cinesi. I Gesuiti, da parte loro, continuarono a difendersi strenuamente ma vennero a trovarsi tra due fuochi: da una parte gli anatemi romani, dall’altra l’irritazione dell’Imperatore della Cina, favorevole ai missionari gesuiti, ma offeso dalle prese di posizione curiali. Nel 1706, ormai a parecchi anni dalla

Ritratto seicentesco di ignoto. Trento. Castel del Buonconsiglio. Martino Martini indica la mappa della Cina nel suo Novus Atlas Sinensis, dedicato all’arciduca d’Austria Leopoldo. I cinesi hanno da sempre considerato Martino Martini e gli altri Gesuiti come loro grandi amici e collaboratori, portatori di cultura e di civiltà, e non certo come inviati del colonialismo occidentale, per l’operato dei quali dover chiedere scusa 54

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morte del padre Wei K’uang Kuo, l’Imperatore vietò l’introduzione di qualsiasi insegnamento contrario alle tradizioni cinesi; mentre, nel 1715, con la bolla Ex illa die il pontefice Clemente XI mise fine alla controversia dei riti, imponendo ai missionari gesuiti di rinunciare ad ogni pratica “superstiziosa” dei Cinesi. Questa solenne sconfessione fu, di fatto, un doloroso preannuncio della soppressione della Compagnia di Gesù che si andava ormai preparando in Europa. La figura di p. Martino Martini emerge, quindi, solenne dal passato come quella di un evangelizzatore instancabile e di un profondo conoscitore ed amante della cultura e delle tradizioni cinesi, un uomo di pace ed un costruttore di ponti ante litteram tra l’Occidente europeo e la misteriosa Cina, ben diversamente dai pericolosi toni nazionalistici di alcuni importanti Capi di Stato odierni che, in epoca di crisi Covid-19, sembrano voler tornare ad agitare antichi pregiudizi, contrapponendo i due mondi in un rinnovato clima di anacronistica “guerra fredda”. Proprio a sottolineare la necessità del dialogo e della cooperazione tra le civiltà europeo-americana e cinese, nel 1997 un gruppo di docenti dell’Università di Trento ha dato vita al Centro Studi “Martino Martini” con lo scopo di pubblicare l’Opera omnia del gesuita trentino e di richiamare l’attenzione sul suo messaggio con eventi e mostre. Nel 2007 la Repubblica Popolare Cinese ha commemorato Wei K’uang Kuo con una serie di francobolli, imitata dall’Italia che, nel 2014, ha dedicato al sinologo di Trento un francobollo ed un annullo speciale in occasione dei 400 anni dalla nascita. Di Martino Martini, durante un convegno organizzato a Trento, il professor Ma Yon, membro dell’Accademia Cinese di Scienze Sociali, ebbe a dire che egli fu “il primo a studiare la storia e la geografia cinesi con obiettivo rigore scientifico”, qualificandosi come un modello per i sinologi moderni; mentre il geografo tedesco Ferdinand von Richthofen (1833-1905), all’inizio del XX secolo, lo aveva definito “il più grande geografo della missione cinese, che non è stato eguagliato da nessun altro nel corso del XVIII secolo…” (China, I, 674 ss.), sottolineando così il suo ruolo fondamentale di profondo studioso e diffusore della scienza sinologica sia all’interno della cultura italiana che in quella di lingua tedesca. ■


(C) flysuedtirol

trentinoattualità

IL FORTE DI FORTEZZA UNO SGUARDO DIETRO LE MURA

A cura della concessionaria pubblicitaria: Media Alpi Pubblicità S.r.l.

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ggi il forte di Fortezza è un luogo di incontro e di scambio culturale. Questo capolavoro architettonico fu costruito negli anni Trenta del XIX secolo come una diga insormontabile e inespugnabile. Tuttavia, la fortezza non ha mai dovuto dimostrare la sua stabilità e quindi la maggior parte del complesso è rimasta quasi invariata. La mostra permanente La Cattedrale nel deserto offre uno sguardo sulla storia del forte. In sette casematte, la mostra racconta il passato della fortezza, grande quanto un intero villaggio, costruito con circa 20 milioni di mattoni. La mostra del BBT Infopoint sulla Galleria di base del Brennero è dedicata alla costruzione del collegamento ferroviario sotterraneo più lungo del mondo e mostra il futuro del traffico sul Brennero. Le installazioni d’arte e le diverse mostre temporanee mostrano le posizioni artistiche attuali e danno spazio all’arte contemporanea. I visitatori possono esplorare il forte anche da soli. Allo stesso tempo, la spaziosità del sito offre posto sufficiente per muoversi liberamente o per trovare un angolo appartato da qualche parte per un picnic. Le visite guidate giornaliere, che si svolgono da martedì a domenica alle ore 11:00 e alle 15:00, offrono a tutti coloro che sono interessati, dietro le mura del forte di Fortezza, scorci particolarmente emozionanti. Il tour si snoda attraverso le sale del labirinto, passando davanti alle scritte e ai disegni dei soldati e in mondi in parte inesplorati.

Un punto culminante del tour è la visita al forte superiore, raggiungibile attraverso una scalinata di 452 gradini. Per gruppi fino a dieci persone, le nostre guide a tema sono disponibili (con registrazione). Ad esempio, durante il tour dell’oro, viene esplorata la storia leggendaria del cosiddetto oro della banca d’Italia nella miniera d’oro del forte. Il bunker n. 3 è nascosto sotto terra in un bosco vicino alla fortezza, costruito nel 1939 nell’ambito del cosiddetto “Vallo Alpino”. Durante la visita si possono conoscere fatti interessanti sulla storia e sul retroterra politico. Tutte le visite guidate e ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito web: www.franzensfeste.info Forte di Fortezza Fortezza - via del Brennero t. 0472 057218 www.fortezza.info

(C) Günter Richard Wett

(C) GruppeGut

ORARI DI APERTURA da maggio a ottobre: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00 Lunedì chiuso


trentinoattualità trentinoarte Castel Valer di Fiorenzo Degasperi

RONCOLO CASTELLO ILLUSTRATO

LA SALA DEL TORNEO DEL BOLZANINO CASTEL RONCOLO, IL MANIERO ILLUSTRATO, RACCHIUDE UNO DEI PIÙ PREGEVOLI CICLI PITTORICI PROFANI ALPINI RIGUARDANTI LA CACCIA

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n tempo, era cosa assai diffusa che la nobiltà castellana celebrasse la propria cultura di corte fatta di tornei, incontri poetici e corse diurne rincorrendo le prede, tra il tonante richiamo del corno, il latrare dei cani e le urla dei battitori. Le stesse scene le ritroviamo dipinte a Torre d’Aquila, nel Castello del Buonconsiglio, tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, all’interno del ciclo dei mesi dal cosiddetto Maestro dei Mesi, ovvero il misterioso Venceslao, boemo. Gli affreschi bolzanini risalgono al XIV secolo, rifacendosi a modelli assai noti le cui tracce possiamo trovare nelle illustrazioni del Libro di caccia di Ga56

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ston Phoebus oppure nei numerosi Tacuinum sanitatis che circolavano a Vienna, opere che ci aiutano a immaginare come fosse la parte della scena di caccia andata qui perduta. Ebbene, partendo da queste scene tra le più antropologicamente interessanti dell’arco alpino, è stata allestita un’esposizione organizzata dagli Studi storico culturali di Castel Roncolo dal titolo L’uomo e la caccia nel Tirolo, accompagnata da un corposo catalogo, 15° volume della Fondazione Castelli di Bolzano (pag. 340, Edizioni Athesia, € 34). La mostra non illustra soltanto le tecniche di caccia usate in passato o gli attrezzi messi in campo ma approfondisce ogni aspetto della vita quotidiana dei cacciatori dell’epoca fino ad arrivare ad oggi, seguendo l’evoluzione delle leggi e gli aspetti culturali e antropologici che trovano profonde radici nelle genti alpine, come dimostrano i numerosissimi affreschi che arricchiscono non solo i castelli ma anche i masi di montagna e i palazzi dell’Oltradige e delle valli.


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Nel medioevo la caccia era qualche cosa di più che non la semplice rincorsa di una preda. Come ci insegna Federico II per quanto riguarda la falconeria – redattore di un vero e proprio trattato di falconeria, il De Arte Venandi Cum Avibus –, la caccia è cultura, osservazione, conoscenza e, soprattutto, una strada maestra da percorrere per gradi, una sorta di vera e propria iniziazione permessa soltanto all’intoccabile casta della nobiltà, come Robin Hood ben ci insegna. Non dimentichiamo che al clero era vietata questa passione, anche se moltissime furono ovviamente le eccezioni. Solo nel 1027 e solo per il principato vescovile di Bressanone, Corrado II concesse il diritto di uccidere prede, equiparando il vescovo al cavaliere ma tradendo la lunga e folta tradizione di esegeti che, nella storia della Chiesa, si erano opposti a questa attività gron-

dante sangue (fatta eccezione, talvolta, per la pesca). Pensiamo soltanto a san Girolamo e a sant’Agostino, uomini che tutelavano il Creato, opponendosi all’abuso. Soltanto in seguito la caccia delle prede animali fu sostituita dalla caccia alle streghe e agli eretici… ma questa è un’altra storia. La caccia di questi uomini con il pizzo e gli arabescati corni era l’attività d’elezione per l’iniziazione alla cavalleria e all’amor cortese. Basta sfogliare il Minnejagd, composto in piena età dei tornei da Hadamr von Laber attorno al 1350, per capire le allusioni continue tra la rincorsa al cervo, simbolo dell’amata che va inseguita e corteggiata, affinché cada colpita dalla freccia della passione: il bracco che guida la caccia è il cuore del cacciatore, gli altri che lo seguono hanno il volto della fedeltà e del coraggio. Tra l’altro l’arco era l’uni-

ca arma con cui, nel vecchio Tirolo, si poteva uccidere il re-cervo (mentre per i camosci bastava la balestra). Il cervo racchiudeva su di sé mille significati simbolici e la cerva, nei sogni di un uomo, è il simbolo dell’animale nel suo aspetto ancora indifferenziato, primitivo e istintivo. Il palco che svetta sul capo è la fertilità incarnata nell’osso e tra le sue diramazioni apparirà a Uberto, detto “l’apostolo delle Ardenne”, una croce luminosa, trasformandolo da cacciatore in santo patrono della caccia. Bisogna gustare queste scene nei loro particolari, cogliendo ogni frammento della cultura del tempo negli abiti, nelle fibbie, negli stivali, nelle gualdrappe che coprivano i cavalli e nei corni incisi, e seguire l’evoluzione della caccia stessa in un territorio, quello tirolese, dove questa attività fu contraddistinta da numerosi editti e norme. Tra queste la legge dell’imperatore Francesco Giuseppe I del 18 giugno 1899 riguardante la tutela degli uccelli selvatici. Erano leggi che servivano anche a frenare la smodata brama di caccia dell’aristocrazia e la sfrenatezza dei cacciatori. Non dimentichiamo che fu proprio dalla irragionevole spregiudicatezza dei cacciatori aristocratici e dal loro prepotente potere sulle terre che in Francia mosse i primi passi la rivoluzione. I molti interventi nel catalogo-libro ci aiutano a comprendere il passato ma ci forniscono anche gli strumenti culturali per entrare con un piede felpato nell’attuale dibattito tra caccia sì e caccia no, tra regolamentazioni, salvaguardia delle specie, impegno dei cacciatori a favore dell’ambiente e etica venatoria. La mostra chiude il 31 gennaio, ■ www.runkelstein.info 57

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trentinoattualità trentinogastronomia

Degustando in Trentino... SUA MAESTÁ IL FORMAGGIO TRENTINOMESE HA DECISO DI ASSAGGIARE PER VOI I PRODOTTI DEL TERRITORIO. UN VIAGGIO SAPORITO (E DOLCISSIMO) ATTRAVERSO IL MEGLIO DEI NOSTRI PRODOTTI

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ettiamo una bella tavolata in una sera d’estate o un pranzo in compagnia. Occorre trovare un menù ideale per soddisfare il palato e stupire gli ospiti. Ma cosa scegliere? Ci vuole un mix di semplicità, freschezza e gusto. Nel nostro viaggio tra le idee più cool del momento, abbiamo individuato una portata perfetta: la degustazione di formaggi. Una scelta che parla di freschezza e corposità, ma non solo. Va ad esaltare il valore del territorio e le sue eccellenze. Certo, perché attingendo alla

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vasta gamma di specialità del Gruppo Formaggi del Trentino si mettono in primo piano qualità e sostenibilità, con prodotti lavorati nei caseifici locali con latte di mucche del nostro territorio. Ma come presentare una degustazione di formaggi? Forse non tutti sanno che esistono delle buone abitudini per gustare questi pilastri della nostra tradizione. Partiamo innanzitutto dalla selezione, che dovrà essere varia di tipologia e di sapori, in modo da consentire al degustatore di variare e sperimentare la diversità dei sapori. Premesso ciò, si farà grande attenzione alla disposizione sul tagliere, che vedrà sfilare in primis varie tipologie, con in pole position i formaggi più freschi e delicati per avanzare progressivamente verso quelli più stagionati ed intensi. La presentazione avrà cura di proporre ai commensali porzioni diversificate per sostanza, con parti di crosta – presente in quanto elemento costitutivo del prodotto - parti

intermedie e di cuore. Ogni formaggio andrà affiancato dal relativo coltello, salvaguardando così la peculiarità di ognuno, senza commistioni tra i generi. Per quelli freschi andrà selezionata una lama con fori e senza seghetto, adatta a far scivolare il prodotto; per quelli stagionati, il tradizionale coltello a goccia, capace di incidere e spezzettare. E che dire della temperatura? Non deve essere né troppo fredda, né troppo calda, per evitare alterazioni del sapore o spiacevoli trasudazioni. Una volta esposta la gamma di formaggi, è bene completare la presentazione con altri elementi che ben si abbinano a gusti e sapori, in modo da arricchire il piatto. Al centro del tagliere si consigliano cenni di frutta fresca e secca e prodotti da forno quali cracker, grissini o monoporzioni di pane. Per un gioco

FOTOTECA TRENTINO SVILUPPO SPA – FOTO CARLO BARONI

Castel Valer


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di abbinamenti più ardito, si possono presentare miele, mostarde e confetture; ma attenzione ad utilizzare queste prelibatezze nelle giuste proporzioni e nelle giuste associazioni, privilegiando i prodotti caseari più freschi, in modo da evitare che il sapore principale del formaggio venga coperto dagli elementi accessori e di contorno. Importantissimo anche il fattore emozionale: i formaggi vanno degustati con calma e tranquillità, per assimilare il rilascio dei sapori. Ma nel vasto panorama trentino, quali formaggi portare in tavola? Abbiamo scelto di presentare i più caratteristici, quelli che meglio definiscono il nostro territorio e ne delineano le caratteristiche salienti. Partiamo dunque dal re dei formaggi, il Trentingrana. Mitico formaggio a pasta dura, di lunga stagionatura (parliamo di almeno 18 mesi), il Trentingrana gode del marchio DOP ed è il felice prodotto ricavato dal latte di allevamenti della Provincia di Trento e lavorato nei Caseifici Cooperativi del territorio. Tra gli abbinamenti consigliati – neanche a dirlo – il Miele Millefiori di alta montagna. Altro mito per gli intenditori di formaggio, è il Puzzone di Moena DOP, caratteristico prodotto a pasta semidura – e il cui nome trae spunto proprio dall’aroma intenso provocato dalla spugnatura in fase di stagionatura - delle valli di Fiemme,

Fassa e Primiero. Il suo spirito deciso ben si abbina alle salse, come quelle di mela valdostana, di peperone o di cipolla. Un altro simbolo del nostro territorio è il Casolét della Val di Sole. Ne ha fatta di strada questo formaggio a pasta tenera; se pensiamo che una volta era prodotto alle soglie della lunga stagione invernale come scorta alimentare, oggi non possiamo che constatare che da formaggio di casa è diventato un’eccellenza del territorio. Addirittura, quello prodotto con latte crudo è tutelato dal Presidio Slow Food. E che dire dell’Affogato di Sabbionara? Formaggio a pasta semidura, nasce dalla commistione del prodotto caseario del Monte Baldo con il vino rosso Enantio “Terra dei Forti”, nel quale viene immerso per 15/20 giorni, assumendo così la caratteristica colorazione violacea ed un gusto deciso. Impossibile tralasciare sul tagliere il Fontal di Cavalese, prodotto storico dei caseifici cooperativi trentini e che riconduce alla freschezza ed al sapore di latte; proprio per queste dolci caratteristiche, ben si accompagna con il gusto

piccante dei peperoncini verdi, che ne esaltano il sapore. Di lunga stagionatura, saporito e piccante, adatto alla tavola e da grattugia, il Vezzena del Trentino è un apprezzato formaggio a pasta semidura, che si sposa volentieri con i sapori dolci, come il miele di rododendro. Il Mezzano Trentino di Alta Montagna – la cui denominazione trae origine dalla produzione alle quote alte dei caseifici delle Valli di Fiemme e Primiero – è un formaggio saporito e gustoso. La combinazione ideale è con le pere, che con la loro dolce freschezza, esaltano le qualità del Mezzano. Non servono troppe presentazioni per il Cuor di Fassa, formaggio a pasta semidura e chiaramente prodotto nell’omonima valle, realizzato, un tempo, nei caratteristici fienili o nelle malghe. Il profumo delle erbe e dei fiori si riflette in questo formaggio gustoso, che si abbina bene alla corposità dei fichi, freschi o secchi. E chi non conosce la Tosèla di Primiero? Formaggio a pasta fresca, deve il suo nome all’operazione di “tosatura” che si richiede per definirne i bordi. Va servito tagliato a fette di un centimetro, rosolato nel burro e presentato con due classici della tavola del territorio: polenta e lucanica trentina. Insomma, considerato per molto tempo un cibo povero e secondario, oggi il formaggio – per i suoi valori nutrizionali e per le tante specialità che si articolano sotto questa definizione – arricchisce le nostre tavole e ne diventa protagonista. Tanto più e soprattutto in un panorama ampio e diversificato come quello dei formaggi trentini, che presentano caratteristiche e peculiarità che parlano di alte quote, ■ di profumi e di fresca genuinità. 59

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Gala Chistiakova

di Daniele Valersi

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n nutrito gruppo di vere e proprie star internazionali del pianoforte partecipa quest’anno al festival “Omaggio all’arte pianistica di Arturo Benedetti Michelangeli”, che ha la Val di Rabbi quale epicentro e, da alcuni anni, ha allargato il suo raggio d’azione a comuni anche piuttosto distanti dai luoghi dove l’inarrivabile virtuoso si ritirava e si ritemprava. Un risultato di programmazione straordinario, soprattutto considerando le difficoltà incontrate dagli organizzatori nel gestire i paletti che il viaggiare tra stati diversi comporta nella contingenza della pandemia, oltre alle restrizioni attualmente in vigore in materia di spettacoli. A corollario della rassegna pianistica, presso il Palazzo Dal Lago di Cles è allestita una mostra fotografico-documentaria sulle figure di Arturo Benedetti Michelangeli, Guido Cantelli e Carlo Maria Giulini; sullo stesso tema (il 12 agosto e il 23, giornata conclusiva della mostra) presso il Palazzo Assessorile di Cles sono previste due conferenze con proiezione di filmati, a cura di Stefano Biosa e Marco Bizzarini (del Centro Documentazione ABM di Brescia); è in programma inoltre la proiezione del film “I l m a gnifico ribelle” di Georg Tressler (19 62), sulla vita di Beethoven (18 agosto, Cogolo di Pejo, Sala Congressi del Parco Nazionale). 60

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OMAGGIO A BENEDETTI MICHELANGELI VERE E PROPRIE STAR INTERNAZIONALI DEL PIANOFORTE PARTECIPANO ANCHE QUEST’ANNO AL FESTIVAL CHE HA EPICENTRO IN VAL DI RABBI Alexander Ullman

Tutti i concerti hanno inizio alle ore 21; sabato 1° agosto, al Teatro di Dimaro-Folgarida sono di scena Marco Gatti, Federico Baldi ed Enrico Rizzo, giovani pianisti del Conservatorio “Bonporti” di Trento impegnati in musiche di Chopin, Mendelssohn, Scriabin, Schumann e Rachmaninov; domenica 2, nell’auditorium del liceo “Russell” di Cles, ha luogo l’atteso recital di Boris Petrushansky (Haydn, Schubert e Musorgskij), preceduto lo stesso giorno (Palazzo Assessorile, ore 10.30) da

una conferenza-incontro con l’interprete, ambasciatore della cultura musicale russa. Lo straordinario talento di Sasha Grynyuk si esibisce martedì 4 a Dimaro in brani di Beethoven, Ravel e Brahms; venerdì 7 la pianista Luiza Borac (“Steinway Artist”) suona al Centro Congressi di Lavarone (musiche di Clara Wieck Schumann, Johannes Brahms e Robert Schumann); un mito vivente del pianoforte, François-Joël Thiollier, si esibisce sabato 8 al Centro Termale di Pejo (Bach, Couperin, Rameau,

A. Marcello, Bach-Brahms, Mozart e Chopin), quindi, domenica 9, nel cortile di Palazzo Cortella a Storo (o nella chiesa di S. Floriano in caso di maltempo) è il turno di Alexander Ullman, impegnato in musiche di Haydn, Beethoven-Liszt, SchubertLiszt e Liszt. Bruno Canino, artista di lunga e prestigiosa carriera, tiene il suo recital nella Chiesa di San Bernardo a Rabbi martedì 11 agosto (brani di Haydn, Mozart, Clementi, Gottschalk, Cajkovskij, Albéniz e Ravel); il giorno successivo, nella chiesa di San Bernardo a Rabbi, è previsto quello di Gala Chistiakova (Schubert, Schubert-Liszt, Cajkovskij, Rachmaninov e Scriabin); altri due grandi interpreti russi suonano nella chiesa di S. Bernardo a Rabbi per la chiusura di questa eccezionale rassegna: Sofya Gulyak il 21 agosto (BachBusoni, Beethoven, Chopin, Franck e Prokof’ev) e Vitaly Pisarenko sabato 22 (Beethoven, Liszt, Bartók, Stravinsky-G. Agosti). Tutti i concerti sono a ingresso gratuito e fino a esaurimento dei posti disponibili; Info: www. centromichelangeli.com. ■


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di Fabio De Santi

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opo il concerto di Francesca Michielin del 31 luglio con il concerto “Spazi Sonori” prosegue con il live di Max Gazzè e Antonio Sorgentone la rassegna “Treventi 2020” organizzata, nello spazio del Parco Colonia Pavese di Torbole da Sideout con la collaborazione del Comue di Nago/Torbole e della Cassa Rurale Alto Garda. Il 20 agosto on stage ci sarà Antonio Sorgentone cantante e pianista che nel suo repertorio ha un mix di: 50’s R’n’R, boogie woogie, brani originali e classici swing italiani di grandi del passato come Renato Carosone e Fred Buscaglione. Durante i suoi spettacoli grazie al suo carisma sul palco e alla sua bravura tecnica riesce a conquistare tutti i tipi di pubblico, collezionando alle spalle più di 600 concerti in Italia e in Europa. Fra le sue collaborazioni anche quelle con Marvin Rainwater e Hayden Thopson della mitica label Sun Records: due legende del country e del rockabilly, con le quali suona sul palco principale del Summer Jamboree nel 2009. Nel 2011 apre il concerto dei Sonics storica garage band americana, e nel 2012 apre insieme agli Adel’s il concerto di Bryan Setzer mentre nel 2012 firma la colonna sonora del film “La Patente” di Alessandro Palazzi. Il 28 agosto on stage Max Gazzè con il suo “Scendo in Palco Tour 2020”: un titolo significativo quello scelto dal cantautore romano per i suoi show estivi perché scende in palco in un momento molto delicato per il settore dei live e lo fa accompagnato dalla sua band storica. La scaletta mescolerà i successi dei primi album ai brani più recenti e non mancheranno le sorprese, in un viaggio nel-

MAX GAZZÉ & CO. “TREVENTI 2020”: IL 20 AGOSTO ON STAGE CI SARÀ ANTONIO SORGENTONE CON LA SUA BAND. IL 29 AGOSTO, IL 53ENNE CANTAUTORE ROMANO la trasversalità, da sempre caratteristica fondamentale dell’artista. Sulla sua scelta di continuare comunque a suonare in questo difficile frangente Max Gazzè, che ha poco festeggiato le sue 53 primavere, ha raccontato: “È bello poter tornare a dire: prego, maestro”. È un regalo reciproco tra me e il pubblico. Ed è un ripartire da uno, piuttosto che un rimanere a zero. Un ritorno alla normalità e non a una nuova normalità”. “Questa estate non

era previsto un tour di Max Gazzè, avrebbe dovuto lavorare al disco nuovo. Ma un po’ all’ultimo con la sua agenzia ha deciso di organizzare le date per dare un segnale, di ripresa, di normalità. I primi concerti sono stati quelli all’Auditorium del Parco della Musica di Roma. La chiusura del concerto sarà come sempre stata affidata ad un brano simbolo della sua produzione Una musica può fare: “...Salvarti dal precipizio: in questo momento non c’è metafora migliore – ha detto convinto Gazzè - La musica non si è

mai fermata. Cerchiamo di mettere da parte quello che è successo e avere una visione più ottimistica per il futuro”. I biglietti per il concerto di Max Gazzè sono disponibili nei circuiti Ticketone e Primi alla Prima mentre l’ingresso al live di Sorgentone è ad ingresso libero con prenotazione obbligatoria. ■

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di Fabio De Santi

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rosegue per tutto il mese di agosto la programmazione della rassegna “Estate a Trento” segnata dallo slogan “Musica, teatro, cinema, danza – ad almeno un metro di distanza”. Una fitta serie di appuntamenti ospitati all’interno del Teatro Capovolto, con il Teatro Sociale che si apre su Piazza C. Battisti, proposti dal Comune di Trento insieme al Centro S. Chiara. Sul fronte dei concerti il 3 agosto sul palco ci sarà il cantante Albert Hera, il 4 a Geza & The 5 Devils, formazione guidata dal noto violinista ungherese e il 19 l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Sempre in ambito musicale il 5 agosto ribalta per l’attore e cantante trentino Matteo Ferrari con il suo “Maramao. Canzoni tra le guerre”, spettacolo ispirato alle sonorità tra

NEL TEATRO CAPOVOLTO

Matteo Ferrari

TRA I NUMEROSI EVENTI MUSICALI E TEATRALI, L’ATTORE E CANTANTE TRENTINO MATTEO FERRARI, ANNALISA MORSELLA E ALESSIO DALLA COSTA le due Guerre Mondiali. Si tratta di un progetto artistico e storico-culturale volto alla riscoperta delle più belle melodie composte in Italia fra gli anni 1915 e 1945. In un clima di conflitti, dittature e censure sono state molte le canzoni scritte con lo scopo di ralle-

grare, creare un momento di distrazione e far sognare le persone. L’appellativo “canzonette” voleva quasi sminuire il loro valore, declassandole ingiustamente, rispetto al repertorio del melodramma e della canzone napoletana. In realtà erano brani di stra-

ordinaria modernità, poiché esaltavano l’eredità dell’opera italiana e la mescolavano al jazz e allo swing d’oltreoceano – che in quel tempo stavano contaminando con prepotenza l’Europa. “In cerca di te (Perduto amore)”, “Non ti scordar di me”, “Ma l’amore

MUSICA E TEATRO, TRA LE... SENTINELLE DI PIETRA

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ono diversi gli appuntamenti, tra storia e natura, che segneranno, fino ad inizio settembre anche quest’anno, la rassegna estiva “Sentinelle di Pietra” l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla cultura della Pat, dalla Fondazione Museo storico del Trentino, in collaborazione con il Centro S. Chiara. Tre le tipologie di spettacoli, a ingresso libero, proposti da altrettante compagnie del nostro territorio (I Teatri Soffiati, Il Teatro delle quisquilie e Miscele d’aria Factory), che da sabato 11 luglio, (Forte Larino), a domenica 6 settembre (Forte Cadine) si alterneranno lungo i forti del Trentino. Un programma adattato ai tempi, all’insegna di una maggiore condivisione dei grandi spazi che per l’occasione si trasformeranno in palcoscenici, tra musica, teatro e letture per i più piccoli. Teatro di indicibili drammi umani, resi ora visitabili grazie ad un intenso lavoro di recupero edilizio, i forti

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del Trentino sono di nuovo pronti ad accogliere il pubblico, che potrà così tornare a vivere spazi densi di storia e memoria, immerso nei suoni e nei profumi della natura circostante. “A cielo aperto”, lo spettacolo proposto dalla compagnia I Teatri Soffiati, è una singolare performance di teatro, musica e animazione, che racconta la storia, le montagne, la guerra e le leggende che sopravvivono nelle zone vicine ai Forti del Trentino. Nato da un’idea di Alessio Kogoj, ne è interprete insieme a Giacomo Anderle ed Enrico Tavernini, È dedicato invece ai più piccini “Fiabe al Forte”, un progetto proposto da Il Teatro delle Quisquilie. Si può parlare ai bambini di guerra, in un luogo che è stato scenario di guerra? Certo che sì, basta farlo con parole adatte. Grazie alla voce narrante di Massimo Lazzeri, si potrà perfino ironizzare sulla guerra. Tra teatro e racconti per bambini, ci sarà spazio anche per la musica, grazie alla compagnia Miscele d’aria Factory, pronta a conquistare il pubblico con “Montagna Migranti unplugged” uno spettacolo fra sette note e parole, riproposto in una versione più intima, anche grazie alla possibilità di ascoltare in cuffia wireless. Uno spettacolo adatto a tutti, in cui la storia del viaggio avventuroso per il mondo del migrante Ferruccio e delle sue canzoni senza tempo e limiti di spazio. Calendario completo su www.trentinograndeguerra.it. (F.D.S.)


trentinopanorama Annalisa Morsella e Alessio Dalla Costa

no”, “Voglio vivere così”, “Tu, musica divina”, “Mille lire al mese” e “Silenzioso slow (Abbassa la tua radio)” sono alcune delle melodie che non potevano mancare di risuonare alla radio dell’epoca o nei cinema, nelle sale da ballo e nei tabarin. Fra gli appuntamenti teatrali il 7, spazio a “Left (L) over”, una riflessione sulla fine di un amore proposta da Evoé!Teatro (con Emilia Piz), che lascerà l’arena, il 13 ago-

sto, a “Montagne Migranti (unplugged)” uno spettacolo di musica e parola sul tema della canzone di montagna proposto da Miscele d’Aria Factory e prodotto nel 2008 con il Film Festival di Trento. Il 14 agosto la compagnia EmitFlesti proporrà “Delirio a due” reading teatrale con Annalisa Morsella e Alessio Dalla Costa. Tre gli appuntamenti domenicali con la danza a partire da quello del 2 agosto in scena la MM Contemporary

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Emilia Piz

“Ogni istante dei nostri incontri”

Dance Company di Michele Merola, compagnia associata del Circuito InDanza del Trentino-Alto Adige per il triennio 2018-2020 con tre coreografie: Duetto inoffensivo, estratti di Gershwin Suite e La metà dell’ombra. D’impatto anche la seconda proposta, il 16 agosto, con “R.OSA. Esercizi per nuovi virtuosismi” spettacolo di Silvia Gribaudi con Claudia Marsicano (Premio Ubu 2017) che porta in scena con ironia l’espressione del corpo. Ter-

zo appuntamento, il 23 agosto, con il teatro-danza della compagnia Aria Teatro e il suo “Ogni istante dei nostri incontri” spettacolo di immagine e movimento, ispirato ad un racconto di Fenoglio. Per quanto riguarda le modalità di ingresso, si ricorda che l’accesso all’Arena di Piazza Battisti sarà contingentato, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza vigenti (biglietti al costo unico di 5 euro), previo acquisto del titolo sul sito www.primiallaprima.it ■

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Gomalan Brass Quintet

di Daniele Valersi

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i presenta ricca di eventi e di qualità la stagione concertistica dell’Accademia Internazionale di Smarano, orientata soprattutto alle tastiere storiche ma che non disdegna ensemble e repertori eterogenei. L’unica conseguenza tangibile dell’emergenza sanitaria sta nella logistica: i concerti si terranno tutti a Smarano, senza l’usuale itinerario tra gli organi storici dell’Anaunia. Il cartellone di agosto si presenta fitto di appuntamenti, i concerti si tengono all’aperto, nella chiesa di S. Maria Assunta e nella sala concerti dell’Accademia, tutti con inizio alle 20.45. Sabato 1° agosto (Chiesa di S. Maria Assunta) è previsto il concerto dell’organista Lorenzo Ghielmi, uno degli interpreti bachiani più accreditati sulla scena internazionale, con la violinista Maddalena Ghielmi; domenica 2, ancora nella chiesa, saranno le giovani voci e gli archi del Bonporti Antiqua Ensemble a tenere

SMARANO ACADEMY UNA KERMESSE CONCERTISTICA ORIENTATA SOPRATTUTTO ALLE TASTIERE STORICHE MA CHE NON DISDEGNA ENSEMBLE E REPERTORI ETEROGENEI banco; giovedì 6, nella sala concerti dell’Accademia, è in programma il recital di Costantino Mastroprimiano al fortepiano; sabato 8 il recital organistico di Massimiliano Raschietti (in chiesa) e domenica 9 il vulcanico gruppo di ottoni Gomalan Brass Quintet si esibisce nella piazza di Smarano; quindi (martedì 11, nella chiesa) ancora un concerto d’organo con Edoardo Bellotti, che per diversi anni

ha curato la direzione artistica dell’Accademia, impegnato in una selezione di autori tedeschi. Venerdì 14 la sala concerti ospita un raro programma per organo e cornetto, con Simone Vebber e il lombardo Andrea Inghisciano; due sono i concerti realizzati grazie alla collaborazione con gli archi dell’Orchestra Haydn: quello del 13 agosto che vede Stefano Ferrario nel ruolo di primo violino e ma-

estro concertatore prevede brani di Elgar, Mascagni e Cajkovskij, quello del 27 avrà Marco Mandolini quale primo violino e maestro di concerto e ha in programma pagine di Rossini, Schubert, Mendelssohn-Bartholdy e Holst. Conclusione in bellezza sabato 29 con l’Ensemble Pian & Forte (Francesca Cassinari, Gabriele Cassone, Antonio Frigè) in un programma per soprano, tromba naturale e organo. ■

IL SUONO DEL MATTINO, ALLA BADIA SAN LORENZO

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rosegue, attraversando tutto il mese di agosto, la rassegna “Il suono del mattino, parole e suoni in Badia” ospitata nella Badia di San Lorenzo/Tempio Civico. L’invito degli organizzatori, leggasi Comune di Trento, Compagnia Arditodesio, Trento Spettacoli e i Frati Minori Cappuccini, è di alzarsi presto al mattino per recarsi nella splendida Abbazia di San Lorenzo e ricevere un piccolo regalo prima di iniziare la giornata. Un’attrice o un attore insieme ad un/a musicista ci offrono un momento di silenzio e ascolto, tra parole e suoni che possiamo poi portarci nel prosieguo del giorno. Primo evento di agosto, il 7, con “E.Stasi”, performance proposta dell’attrice Silvia Furlani e da Albert Hera su musiche di Johann Sebastian Bach e Henry Purcell. Albert Hera è un cantante jazz contemporaneo specializzato in improvvisazione corale e sperimentazione vocale con numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale, tra cui Bobby McFerrin. Venerdì 14 le suggestioni saranno quelle de il “Cantico dei Cantici” con musiche di Bach, Kellner, Rheinberger e Delama. Sul palco l’attrice e regista Michela Embriaco che nel 2009 ha fondato Multiversoteatro, con cui produce e Michela Embriaco

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interpreta spettacoli che parlano soprattutto del ruolo della donna nella storia e nella società contemporanea. Paolo Delama è organista, compositore e direttore di coro. Ha come titolo “La teoria del colore” lo spettacolo proposto il 21 agosto e dedicato ad uno dei più grandi artisti di sempre: Vincent Van Gogh. Protagonisti l’attrice e regista Chiara Benedetti e Iacopo Candela, cantautore che fa anche parte della compagnia Ariateatro per cui scrive colonne sonore. Il 28 agosto spazio a Alessio Kogoj e Carlo La Manna nelle forme de “Il quadro parlante” con testi e musiche originali. Tutti gli appuntamenti prevedono due turni di svolgimento dalle 6.30 alle 7 e dalle 7.30 alle 8 mentre il ricavato, con offerta libera, sarà interamente devoluto ai Frati Minori Cappuccini per sostenere i loro progetti di solidarietà. (FDS)


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di Daniele Valersi

ORCHESTRA “HAYDN”

È

particolarmente intenso l’agosto dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, che con il suo progetto “Haydn-Restart” copre numerose località regionali, articolandosi in gruppi strumentali di dimensioni cameristiche con programmi differenziati. Se l’orchestra regionale non potrà giocoforza realizzare la stagione sinfonica, data l’impossibilità di programmarla con congruo anticipo e incontrare le date disponibili di solisti e direttori, compensa questa rinuncia con un’attività variegata e capillare, che coprirà numerose località nelle province di Trento e di Bolzano (www. haydn.it). Roberto Molinelli dirige gli archi dell’Orchestra Haydn in un programma interamente costituito da arrangiamenti di Molinelli stesso; oltre a diverse date in provincia di Bolzano, gli appuntamenti trentini sono per il 1° agosto a Caldonazzo (Corte Trapp, ore 21) e sabato 8 a Pergine, in Piazza Fruet alle ore 21. Il programma prevede all’inizio un omaggio a Morricone (a base delle sue indimenticabili colonne sonore), quindi “Italian Opera Promenade”, una selezione di brani operistici trascritti per orchestra d’archi e infine “The Wall Suite,

UN’ATTIVITÀ VARIEGATA E CAPILLARE, CHE COPRIRÀ NUMEROSE LOCALITÀ NELLE PROVINCE DI TRENTO E BOLZANO adattamento dal celebre lp dei Pink Floyd. Ancora gli archi protagonisti, con Stefano Ferrario quale primo violino e maestro concertatore, il 13 alle ore 20.45 a Smarano (in collaborazione con l’Accademia Internazionale di Smarano), il 14 alle ore 20.30 nella chiesa dei S.S. Pietro e Paolo a Toscolano Maderno (sul lago di Garda in provincia di Brescia) e il 27 ad Ala (Chiesa di S. Maria Assunta, ore 21); i brani in locandina sono la Serenata per archi op. 20 di Edward Elgar, il famoso Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni e la Serenata per archi op.

48 di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Con un programma differente sarà poi Marco Mandolini, quale primo violino e Konzertmeister, a dirigere gli archi dell’orchestra regionale il 14 agosto a Tione (Auditorium, ore 20.45), il 27 a Smarano per la stagione dell’Accademia Internazionale e il 28 ad Arco; vengono eseguite la Sonata a Quattro n. 1 di Rossini, Cinque Danze Tedesche D.900 di Schubert, la Sinfonia per archi n. 2 di MendelssohnBartholdy e St. Paul’s Suite op. 29/2 di Gustav Holst. Anche i fiati dell’Orchestra Haydn dicono la loro: condotti da Marco Pierobon nel

duplice ruolo di direttore e solista, fanno sentire le loro voci a Cavalese il 14 (Palafiemme, ore 21) e a Trento il 19 (Arena di Piazza Battisti), con un tributo a Morricone seguito dal Concerto in fa maggiore per tromba di Amilcare Ponchielli, da “Un nuovo carnevale di Venezia” di Niccolò Paganini, “Divinamente musica” di Giovanni D’Anzi, “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco, “Guarda che luna” di Fred Buscaglione e “Ciao Fred”, omaggio ai “Fred” della canzone italiana, vale a dire Bongusto e Buscaglione. Diplomato in viola al conservatorio di Pesaro, Roberto Molinelli ha effettuato numerose registrazioni discografiche, recensite positivamente e premiate dalla stampa del settore. È fondatore e direttore dell’Ensemble Opera Petite. ■

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di Fabio De Santi

C’

è anche una data a Trento, quella del 20 agosto nel Teatro Capovolto, fra le tappe del tour estivo del pianista Raphael Gualazzi. A poco più di un mese dalla fine del lockdown Raphael Gualazzi aveva già annunciato le prime date di un tour estivo che lo vedrà esibirsi in contesti suggestivi, location all’aperto naturali e urbane che renderanno ancora più speciale questo ritorno alla musica. Padrone del ritmo, visionario in testi ironici e introspettivi, Gualazzi presenterà sul palco i suoi grandi successi, oltre alle interpretazioni di repertorio jazz/blues internazionale a lui molto caro e ad alcuni brani del nuovo album “Ho un piano”, uscito a febbraio ed anticipato dal singolo “Carioca”, presentato in gara al Festival di Sanremo. Il cantautore e compositore

RAPHAEL GUALAZZI FRA LE TAPPE DEL TOUR ESTIVO DEL PIANISTA URBINATE C’È IL 20 AGOSTO, NEL “TEATRO CAPOVOLTO” DI PIAZZA ITALIA, A TRENTO è tornato sulle scene dopo il successo dell’album Disco D’Oro “Love Life Peace” e del Platino di “L’estate di John Wayne”, e lo ha fatto unendo il suo mondo a quello di apprezzatissimi produttori come Stabber, i Mamakass, Dade, Federico Secondomè, Fausto Cogliati e al talentuoso arrangiatore Stefano Nan-

ni. Ne sono nati undici brani dalle infinite sfumature che parlano del presente attraverso una fusione tra musica urban, pop, elettronica, soul, vintage e africana, arrivando alla chanson d’autore, a marcette da teatro-canzone e a spettacolari omaggi a Rossini, Demetrio Stratos, George Gershwinche,

Serge Gainsbourg, e Mina, che presentano ancora una volta un artista eclettico e poco incline alle maglie troppo strette dello spazio e del tempo. In questo tour, prodotto da Massimo Levantini per JustmeLevarco, Gualazzi si presenterà in una doppia veste, in solo o in trio, confermando ancora una volta

EMOZIONI MUSICALI IN LOCALITÀ PAESAGGISTICHE SUPER

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l Gruppo Caronte non si ferma e propone una serie di spettacoli che attraverseranno tutto il mese di agosto. Come sempre sarà il richiamo della cultura, della bellezza e della qualità ad avere l’effetto traino agli eventi del Gruppo Caronte, quel richiamo di cui da anni lo spettatore che assiste ai loro concerti si alimenta. Le emozioni musicali si confermano in località paesaggistiche, in siti archeologici e architetture Palladiane in orari anomali e creativi, tuffandoci fra note e cascate di colori. Taccuino alla mano ecco il calendario d’agosto: “Un calendario – spiegano i musicisti del Caronte – che ogni giorno può subire delle variazioni per l’arlecchino Covid - 19”. Ad aprire il fitto programma del Gruppo Caronte, di cui indichiamo qui i concerti in regione o nei territori limitrofi, lo spettacolo “Tu mi fai girar – la canzone italiana” dedicato a brani di Carosone, Modugno, Carrà, Mina, Caselli, Battisti, Baglioni e tanti altri protagonisti della musica tricolore che si terrà, l’1 agosto, a Sirmione sul Garda, alla Spiaggia delle Muse alla 5 del mattino e il 2 alle 17 a Castello Larino a Sella Giudicaria. Il 6 in Piazza Regina Elena a Malè, dalle 21, concerto “Let it be. 50 anni dallo scioglimento dei Beatles” con una line up formata da Alberto Martinelli, violino, Gabriele Miglioli violoncello, Elena Trovato arpa e Luigi Signori pianoforte/voce. Un live

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che verrà proposto anche l’8 agosto, alle 6.30 del mattino a Castel Penede (Nago - Torbole), mentre il 14 sulla Spiaggia delle Muse di Sirmione alle 5 del mattino spazio al curioso show “Il Sole Nero - Percorso in veste classica tra metal e contaminazioni” con pezzi di Motorhead, Metallica, Ac/Dc, Pantera, Iron Maiden ed altri artisti dell’universo metal e hard rock riletti in chiave acustica. Il 15, alle 5 del mattino a Malga


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in teatro la qualità musicale, l’eclettismo, la forza interpretativa e l’eccezionale virtuosismo che lo hanno portato ad oltrepassare i confini italiani, arrivando a conquistare le vaste platee internazionali. Classe 1981, Gualazzi è uno dei grandi talenti della musica italiana all’estero. Dal trionfo in Francia di “Reality and Fantasy” (in vetta all’airplay e alle classifiche digitali) alla consacrazione all’Eurovision Song Contest dove espugnò il secondo po-

sto, Gualazzi non ha smesso di essere apprezzato dal pubblico di tutto il mondo, con importanti tour in Europa ma anche in Canada e in Giappone (dove nel 2018 ha pubblicato “Best of”, una raccolta di successi). Cantautore, compositore, arrangiatore, musicista e produttore, Raphael dopo gli studi classici al Conservatorio ha sempre sperimentato diversi generi musicali, dando vita ad uno stile personalissimo, tra stride piano, jazz, blues e fusion. Quattro album all’attivo (Love Outside the Window – 2005, Reality and Fantasy – 2011, Happy Mistake – 2013, Love Life Peace – 2016) e tre Ep in Italia (sempre con la Sugar), Gualazzi ha pubblicato in tutto il mondo. Il suo ultimo lavoro, “Love Life Peace”, ha conquistato il Disco D’Oro e il suo singolo di traino “L’estate di John Wayne” è stato in vetta alle classifiche radiofoniche per settimane ed ha ottenuto la certificazione del Disco di Platino. Gualazzi ha composto anche per piccolo schermo e per il cinema. ■

Baite (Pieve di Bono- Prezzo) spazio a “Let it rock 1970” ovvero: eventi,festival, tour e album che hanno lasciato il segno cinquant’anni fa con brani di Rolling Stones, Jimi Hendrix, The Doors e Led Zeppelin. Le note metalliche de “Il Sole Nero” risuoneranno anche il 22 alle 5 del mattino a Malga Terlaga (Andalo) mentre il 26 in Piazza Regina Elena alle 21 a Malè lo spettacolo “Dall’Opera alla Canzone” con Matteo Mazzoli baritono, Francesco Tuppo tenore e Sabina Concari pianoforte. Da evidenziare come tutti gli eventi verranno realizzati rispettando le normative dell’attuale Dpcm sugli spettacoli dal vivo all’aperto. Nel corso degli anni il Gruppo Caronte si è esibito in Italia e in altre nazioni e il suo cd “Musica Sacra del 900” è stato premiato dall’Unesco e nel 2015 ha ricevuto il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Fisica e dell’International year of Light per le iniziative svolte in collaborazione con astrofisici di fama mondiale. Nel 2018 ha vinto il bando Sillumina indetto da Mibact e Siae con il progetto “Vi presento l’operetta” e l’anno seguente realizza lo spettacolo “Guarda che luna” dedicato al 50° dell’allunaggio in collaborazione con l’astrofisico Fabio Peri. I componenti stabili del Gruppo Caronte, aperto anche alle collaborazioni, sono Alice Mafessoni flauto, Alberto Martinelli violino, Gabriele Miglioli violoncello, Elena Trovato arpa, Luigi Signori pianoforte,voce – arrangiamenti e Matteo Mazzoli voce. (F.D.S.)

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Electric Circus

di Fabio De Santi

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ono vent’anni che il Garda Jazz Festival porta in Trentino musicisti, italiani e non, di livello internazionale. Vent’anni che vengono ora celebrati in un’edizione che, pur cadendo in un momento davvero particolare, vuole continuare a far assaporare, a tutti gli appassionati del genere e ai turisti, l’energia del jazz proposto nei magnifici luoghi di arte e natura gardesana. Il Garda Jazz Festival offre anche quest’anno un percorso tra gli splendidi scorci dell’Alto Garda: il Castello di Arco, la Rocca di Riva e il Parco della colonia Pavese di Torbole, che ospiteranno gli eventi principali accanto ai consueti spazi del Jazz Cafè. Si inizia, il 2 agosto, alle 21 al Parco Pavese di Torbole, con il concerto dell’Italia Jazz Project Orchestra diretta da Luca Donini in ”Percorsi sonori dalla Terra al Cosmo”. Martedì 4 alle 21 sulla Rocca di Riva del Garda spazio agli Night & Day con il set “You

GARDA JAZZ FESTIVAL SI INIZIA, IL 2 AGOSTO, ALLE 21 AL PARCO PAVESE DI TORBOLE, CON IL CONCERTO DELL’ITALIA JAZZ PROJECT ORCHESTRA, DIRETTA DA LUCA DONINI, IN ”PERCORSI SONORI DALLA TERRA AL COSMO” are the one” mentre giovedì 6 il Castello di Arco ospiterà il concerto “Il suono delle ombre. Musiche di confine tra il mondo etnico e l’imprevedibile”. On stage Stefano Benini: flauti e didjeridoo, Thomas Sinigaglia, fisarmonica e Sbibu percussioni acustiche ed elettroniche. Sabato 8, alle 21, sulla Rocca di Riva, il

progetto sonoro dei Simply Five insieme a Mirko Pedrotti formazione che schiera alcuni dei migliori jazzisti della scena del Trentino Alto Adige come Luca Rubertelli, sax, Christian Stanchina, tromba e flicorno, Luca Baldessari, pianoforte, Giordano Grossi, contrabbasso, Bruno Miorandi, batteria e Mirko Pedrotti al vibrafono.

Lo spazio del Jazz Cafè, dopo il set del 31 luglio, alle 20.30, al ristorante Villetta Annessa di Riva con i musicisti Gianluca Russo e Diego Insalaco, vedrà on stage sabato 1, alle 20, alla Cantine Torboli di Tenno, i The Girl From Ipa Media con “Panta rei jazz revolution” nel segno di una line up formata da Camilla

“KAWAI A LEDRO 2020”, NEL SEGNO DI ANTONIN DVORÁK

È

ormai da quindici anni che la rassegna pianistica “Kawai a Ledro” offre eventi di alto livello culturale, articolati tra una stagione concertistica e iniziative formative quali il campus musicale estivo, giunto alla settima edizione. Il titolo programmatico per quest’anno è “La Boemia e il nuovo mondo”, che suggerisce la traccia per i programmi musicali e nel contempo vuole ricordare, a cent’anni di distanza, il drammatico ritorno della popolazione ledrense dalle città e dai villaggi boemi, nei quali furono loro malgrado “ospiti” durante la Grande Guerra. La Boemia fu un “nuovo mondo” per i sudditi più meridionali dell’Impero Austroungarico, quei cittadini trentini che vi furono forzatamente trasferiti: in musica trova accostamento col Nuovo Mondo vero e proprio, che nell’ultimo decennio dell’Ottocento aveva accolto il compositore boemo Antonin Dvorák, la cui presenza nei programmi di “Kawai a Ledro 2020” affianca quella di autori statunitensi tra i più conosciuti. Fin dal primo anno la rassegna pianistica si è posta l’ambizioso obiettivo di essere un palcoscenico per il mondo solistico internazionale, con particolare attenzione ai giovani talenti. Dal 2017 la stagione è affidata alla direzione Tatiana Larionova 68

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artistica di Davide Cabassi, protagonista fin dalle prime edizioni come pianista, didatta, divulgatore e organizzatore. Dal 2018 i concerti pianistici sono affiancati da “Kawai Liberi”, una mini-stagione parallela organizzata in spazi non concertistici ma distintivi della tradizione culturale e dell’ospitalità turistica della Valle di Ledro. I concerti di “Kawai a Ledro” hanno luogo al Centro Culturale di Locca (ore 21) e vedono nel mese di agosto la più alta concentrazione di eventi: il 2 agosto si esibisce il duo pianistico di Emanuele Delucchi e Tatiana Larionova, con programma interamente consacrato a Dvorák, il 7 appuntamento con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Nicola Paszkowski, con Roberto


trentinopanorama Mirko Pedrotti

Volt

locale tipico

al

bar - ristorante

Battaglia, voce, Rosa Brunello, contrabbasso, e Gioele Pagliaccia, batteria, mentre il 5 al Garda Hotel Forte Charme di Nago spazio al duo Julia & B con “Around Brasil - Viaggio tra le sonorità della terra di poeti e musicisti”. Venerdì 7, alle 20.30, nel Sottotetto Urban Space di Arco, gli Electric Circus, proporranno il concerto “Psychedelic funky world music to cool off to on Canicola day” suonato da Francesco Cretti, Paolo Pilati, Paolo Urbani, Gabriele Perrero, Giuliano Buratti e

Federico Bevacqua. A chiudere gli spazi del Jazz Cafè il concerto del 10 agosto, alle 21 al Ristorante Pizzeria l’Ora di Riva, con New Timing Trio in “Acoustic live electronics” proposto da Walter Civettini, tromba e flicorno, Stefano Raffaelli, pianoforte e live electronics e Flavio Zanon al contrabbasso. Per tutti i concerti del Garda Jazz Festival si richiede la prenotazione telefonica del posto a sedere; per il solo concerto al Castello di Arco è richiesto il biglietto con prenotazione. ■

Cominati quale solista (musiche di Dvorák e Mozart), l’8 “Kawai Liberi” propone lo spettacolo “Il gattolico praticante” di Alberto Mattioli (Pieve, Museo Foletto, ore 20.30), il 9 è il giorno del “Gran Galà Kawai” con i pianisti Maurizio Baglini, Davide Cabassi, Michele Fedrigotti, Ingrid Fliter, Carlo Guaitoli, Enrico Intra, Tatiana Larionova, Luca Trabucco, il 13 alcune pagine di Bernstein, Horowitz e Gershwin prenderanno vita grazie al Corpo Bandistico della Valle di Ledro con Andrea Rabaudengo (pianoforte) e Anton Dressler (clarinetto), il 16 è la volta del mezzosoprano Külli Tomingas e del pianista Luca Schieppati (musiche di Liszt e Gershwin), il 21 agosto si avrà il concerto dei pianisti del campus musicale estivo (Rifugio Bocca Trat Nino Pernici, ore 15), il 22 recital pianistico di Luca Buratto (Janácek, Bartók, Bernstein, Schumann), il 23 concerto-maratona degli allievi del campus estivo e infine, il 24, lo spettacolo “Catalogazione discontinua” di Marta Lonardi (Pieve, Museo Foletto, ore 19) per “Kawai Liberi”. Una programmazione di tutto rispetto, considerato che è stata messa a punto in situazione di emergenza sanitaria, con numerose incognite che a quanto pare sono state superate brillantemente. (Daniele Valersi)

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di Lara Deflorian

S

ebbene a causa dell’emergenza sanitaria e grazie alla stagione estiva molte realtà artisticoculturale abbiano scelto di proporre quest’anno una programmazione all’aria aperta, la rassegna Danzare A Monte è nata già così, proprio con l’intento di creare e adattare le performance artistiche alla geografia del territorio, dando vita ad una danza e un’arte ecosostenibile tra le montagne. Questa prima edizione è partita il 23 luglio in Val di Fiemme grazie all’associazione PluralDanza e al giovane gruppo artistico multidisciplinare Azioni Fuori Posto, che ne sono anche i curatori. Danzare A Monte nasce con l’intento di riscoprire, insieme ad un pubblico locale e turistico, la montagna e la sua comunità attraverso un’esperienza sensoriale in-

“DANZARE A MONTE” LA PRIMA EDIZIONE È PARTITA IL 23 LUGLIO IN VAL DI FIEMME GRAZIE ALL’ASSOCIAZIONE PLURALDANZA E AL GIOVANE GRUPPO AZIONI FUORI POSTO consueta che unisce danza e natura. “Mai come in questo momento – scrivono i curatori – crediamo sia importante incontrarsi, creare un senso di partecipazione reale tra le persone e condividere azioni, partendo dal paesaggio che

ci circonda e dai corpi che lo abitano, anche solo per un istante.” In collaborazione con le realtà culturali locali, tra cui Comune di Predazzo, Museo Geologico delle Dolomiti, Ass. Sentieri in Compagnia

e Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, questa prima edizione prevede cinque eventi a ingresso gratuito in cui gli spettatori, accompagnati ogni volta da un’esperta guida ambientale, potranno godere di una passeggiata

VIAGGI, VACANZE E SCOPERTE. DAL GRAND TOUR ALL’EVASIONE

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uesto il titolo della rassegna ideata dalla Libreria Arcadia di Rovereto insieme al Comune di Folgaria e che si lega alla mostra “Vedute d’Arte. Immagini di paesaggio sull’Alpe Cimbra” ospitata da metà luglio a Maso Spilzi anche sede di tutti gli appuntamenti. La rassegna, dopo i primi eventi del mese scorso, in agosto vedrà avvicendarsi autori provenienti da ogni parte d’Italia che hanno trattato in maniera originale e completa, nella loro ultima opera, il tema dell’andare, anche in chiave metaforica. Tutti gli autori presenti agli incontri, quasi tutti in prima assoluta per il Trentino Alto Adige, interverranno a Maso Spilzi, assicurando la loro presenza fisica, ad esclusione dell’ultimo, in settembre, con Attilio Brilli che si svolgerà in streaming. Primo appuntamento di agosto, sabato 8 alle 17,30 sul tema “Il paesaggio alpino”, con Annibale Salsa che ha pubblicato per Donzelli “I paesaggi delle Alpi”. Annibale Salsa, piemontese, ha insegnato Antropologia filosofica e Antropologia culturale all’Università di Genova. È stato presidente generale del Club alpino italiano (Cai) e presidente

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del Gruppo di lavoro «Popolazione e cultura» della Convenzione delle Alpi. Oggi è presidente del Comitato scientifico della TSM-STEP Scuola per il governo del territorio e del paesaggio di Trento e componente del Comitato scientifico della Fondazione Dolomiti Unesco. Venerdì 14 a parlare della “Cultura del fiume” sarà Paolo Malaguti autore di “Se l’acqua ride” per Einaudi. Da sempre nel nord Italia lungo la rete fluviale i barcari hanno trasportato merci. “Il viaggio nel tempo e nei ricordi” è il tema dell’incontro di sabato 22, con la partecipazione di Margherita Loy che ha dato alle stampi per i tipi di Atlantide “La dinastia dei dolori”. Margherita Loy è figlia di Rosetta, fra le più importanti scrittrici italiane e ha scritto alcuni libri per bambini, tutti pubblicati da Gallucci Editore. Venerdì 28, sempre alle 17.30, spazio a “Il viaggio come illusione e magia” insieme a Alessandro Barbaglia autore di “Nella balena” uscito per Mondadori. (F.D.S.)


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Dove trovare in un unico luogo i migliori prodotti enogastronomici della Valle di Cembra?

“Persefone”

A GRUMES di ALTAVALLE c'è il

e di uno spettacolo immersi nella natura e nella storia culturale della zona. L’apertura e la chiusura di Danzare a Monte vedrà protagonista uno dei promotori della rassegna, il gruppo Azioni Fuori Posto che propone Oltrepassare (29 agosto, ritrovo parcheggio El Zirmo, località Castelir, ore 10.30 e 16.00), un’anteprima della sezione Danza Urbana XL organizzata dal Festival Oriente Occidente. Qua due corpi in relazione tra loro indagano la salita con l’aiuto di sculture sonore che, indossate come due insoliti zaini, richiamano il pubblico e i passanti ad accompagnarli lungo il cammino. Attraverso una partitura di movimenti, suoni e parole, Oltrepassare propone un’esperienza fisica, estetica ed emotiva del paesaggio che ci circonda e tenta di raccontare in modo diverso il territorio, a favore di una cultura della mobilità che comprenda percorsi spesso dimenticati. La seconda proposta vedrà il collettivo veneto Arthemigra interprete di Persefone delle stagioni (12 agosto, località verso Cave delle bore, ritrovo presso parcheggio del campeggio Valle Verde di Predazzo, ore 15.00 e ore 17.00), uno spettacolo di teatro e danza contemporanea che, a partire da una riflessione sul lascito della tempesta Vaia, invita a rivivere un patto ancestrale tra terra e civiltà,

a rispettare la biodiversità e i cicli stagionali attraverso una rivisitazione del mito di Persefone. Da Bologna la compagnia C&C Company sarà protagonista di A peso morto (25 agosto, ritrovo Passo Lavazè, hotel Bucaneve, prima partenza alle 10.00 e seconda alle 14.30), definita “una performance site-specific graffiante, una sorta di fotogramma di una periferia senza tempo e identità”, in cui la danza si fa riflessione su ciò che viene lasciato indietro, su coloro che una volta rappresentavano il territorio con il loro dialetto, i detti, le memorie e le loro rugosità. La rassegna propone inoltre il laboratorio di danza Paesaggi Interiori con Lorenzo Morandini (10-11-12-18 agosto, località Prati di Bellamonte, ore 17.00 - 18.30), finalizzato all’elaborazione di una performance comunitaria all’aperto che sarà presentata il 19 agosto, con l’intento di unire innovazione identitaria, tradizione, conservazione ambientale e contemporaneità. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Sono consigliati vivamente abbigliamento e scarpe comodi. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org. ■

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Francesco Filippi

di Fabio De Santi

LIBRI E LETTURE D’ESTATE

È

il tendone dell’Hotel Giardino ad ospitare gli appuntamenti dell’iniziativa “Caldonazzo letteraria” realizzati, nel centro della Valsugana, dal Comune di Caldonazzo in collaborazione con il Trentino Book Festival. S’inizia martedì 4 agosto, alle 20.30, con l’incontro introdotto da Vincenzo Calì insieme a Gustavo Corni che presenterà il suo libro “Weimar. La Germania dal 1918 al 1933”, pubblicato da Carocci. Dopo la sconfitta nella Prima guerra mondiale, nasce in Germania una repubblica democraticoparlamentare fondata sull’accordo fra socialdemocratici, cattolici e liberaldemocratici. Deve affrontare problemi cruciali, come quello delle riparazioni imposte dai vincitori, riportare il paese al rango delle grandi potenze, controllare i radicalismi di destra e di sinistra, costruire un consenso verso istituzioni democratiche, ancora prive di tradizione. Questi anni non sono soltanto l’anticamera dell’avvento di Hitler, ma una fase di grande rigoglio culturale, di sperimentazioni della modernità sul piano sociale ed economico. Il volume prende in esame le vicende della prima democrazia in Germania sullo sfondo di un’Europa scossa

IL COMUNE DI CALDONAZZO, “ORFANO” DEL TRENTINO BOOK FESTIVAL, NON RINUNCIA AD OSPITARE ALCUNI INCONTRI A SFONDO LETTERARIO. ANCHE PER BAMBINI dalle convulsioni del dopoguerra: crisi economiche, rivoluzioni e controrivoluzioni. Martedì 11, sempre alle 20.30, spazio a “Caldonazzo nei ricordi” incontro con Andrea Curzel introdotto da Pierluigi Pizzitola. È stato pubblicato dai tipi della Bollati Boringhieri il volume “Ma perché siamo ancora fascisti? Un conto rimasto aperto”, al centro dell’incontro del giorno 21 con Francesco Filippi introdotto da Danila Lecca. Grazie anche al successo di “Mussolini ha fatto anche cose buone”, Filippi si è imposto come una voce importante nel dibattito sul fascismo in Italia. Dopo aver effettuato il suo meticoloso lavoro di «debunking» sulle

Gustavo Corni 72

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leggende relative al ventennio fascista e alla figura del duce, ancora così diffuse nel nostro paese, Filippi dirige ora la sua affilata analisi verso i motivi che hanno portato tanti nostri concittadini a cadere vittime, ancora oggi, di una propaganda iniziata oltre due generazioni fa. Sabato 22, l’autore trentino Pino Loperfido presenterà la sua nuova fatica letteraria “La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri”, uscito per Curcu Genovese, nell’incontro moderato da Fausta Slanzi e accompagnato dalle letture dell’attrice Chiara Turri-

ni. (ad organizzare e ospitare questo evento è il Ristorante Pineta, ore 17). Quanto può restare un essere umano senza mangiare, bere e dormire? Maria Domenica Lazzeri 14 anni di fila, pare. Protagonista ogni venerdì di una morte apparente; sulle mani, sui piedi e sulla fronte sangue che ignora la forza di gravità. Questo il quadro in cui si svolgono le straordinarie vicende di questa donna vissuta nella prima metà dell’Ottocento in Trentino. Vicende che, nonostante una popolarità di livello continentale, non sono mai riuscite a emergere del tutto. In queste pagine Pino Loperfido porta a compimento una ricerca durata oltre vent’anni e lo fa con una narrazione quasi in forma di romanzo in cui letteratura, storia e scienza si intrecciano con le sue più intime memorie personali. A completare il cartellone di “Caldonazzo letteraria” le letture per bambini, in collaborazione con il “Gruppo Letturando… leggere giocando”, il 5 e 19 agosto alle 10.30 sempre all’Hotel Giardino e il Gruppo di lettura proposto, il 12 alle 18, nella stessa location. ■


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di Fabio De Santi

M

anu Chao, una delle stelle del popular rock internazionale, sarà protagonista di un concerto evento in Trentino. L’appuntamento con il cantante ed ex anima dei Mano Negra è quello del 10 agosto, alle 21.30, alla Campana dei Caduti di Rovereto per uno speciale “Concerto della Pace” sotto la sigla di “El Chapulin Solo”. Un’iniziativa promossa dal Comune di Rovereto insieme al Centro S.Chiara e ospitato dalla Fondazione Campana dei Caduti. Ad anticipare il live dell’artista transalpino i 100 rintocchi della campana “Maria Dolens”. Manu Chao, nome d’arte di Manuel Arturo Tomás Chao Ortega è nato a Parigi nel 1961 da genitori spagnoli che erano scappati dalla loro terra per la dittatura di Francisco Franco. Dopo aver militato in alcune band della scena alternativa della capitale francese nel 1987 fonda con il fratello i Mano Negra formazione che ben presto conquisterà il mondo con la sua patchanka punk: “I Mano Negra – si è scritto su di loro cantano in francese, inglese e spagnolo e, fondendo culture e stili differenti, coniano il termine Patchanka per indicare il proprio innovativo genere musicale: un mix di rock, ska, punk, raggae, rap, flamenko

IL RITORNO DI MANU CHAO. L’APPUNTAMENTO CON IL CANTANTE ED EX ANIMA DEI MANO NEGRA È QUELLO DEL 10 AGOSTO, ALLE 21.30, ALLA CAMPANA DEI CADUTI DI ROVERETO e salsa”. La discografia della band è fatta di cinque album che uno alla volta fanno crescere la fama del gruppo: “Patchanka”, “Puta’s Fever”, “King of Bongo”, “In the Hell of Patchinko” (live) e nel 1994 l’atto finale nelle note di “Casa Babylon”. Dopo un periodo di riflessione lungo tre anni trascorso in Sud America, Manu Chao torna con il suo debutto da solista: “Clandestino”. Si tratta di un disco epocale diventato un vero e proprio must del suo genere: “Il tema centrale di questo disco è la figura del clandestino, costretto a scappare dal proprio paese per inseguire il sogno americano, attraverso il tunnel di Tijuana (Welcome to Tijuana è il brano sulla città messicana dai mille vizi, conosciuta come la porta per gli Stati Uniti). E il viaggio raccontato attraverso i luoghi di frontiera, come Tijuana e Gibilterra, è uno dei temi ricorrenti”. “Clandestino” vende oltre cinque milioni di copie anche grazie alla scelta del musici-

sta di cantare in otto lingue e di centrare una serie di brani di grande impatto come “Desaparecido”, “Mentira, “Bongo Bong”, “Welcome to Tijuana” e “Minha galera”. Il rock contaminato ed impegnato di Manu Chao conquista dunque le classifiche pop (l’album arriva al primo posto in Francia) portando un messaggio forte e antiglobalista. Da evidenziare come nel 2010 il

disco viene ristampato con l’aggiunta di tre brani inediti fra cui “Bloody Bloody Border”, una canzone sulle condizioni di vita nei campi per migranti in Arizona. Il disco successivo esce nel 2001 e si intitola “Proxima Estacion: Esperanza” con un altro singolone come “Me gustas tu” che mantiene il suo nome in testa alle charts. Fra i suoi cd anche “La radiolina” e il live ■ “Bainorena”.

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di Tina Ziglio

C

on l’eccezione dell’evento speciale di chiusura Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin di Werner Herzog, e del lungometraggio Paradise, una nuova vita di Davide Del Degan, entrambi finalmente in autunno in uscita nelle sale cinematografiche, l’intero programma sarà presentato sia in proiezione per il pubblico trentino e gli ospiti del festival, che in streaming in tutta Italia, per tutti gli appassionati di cinema, montagna e natura. Ogni film sarà disponibile online per 7 giorni e un massimo di 500 visioni. Ma non sarà un festival solo online, perché parallelamente le proiezioni si svolgeranno anche in città e in provincia, in spazi e con modalità nuovi che terranno naturalmente conto delle normative sanitarie e di sicurezza vigenti a fine

100 FILM PER RIPARTIRE IL TRENTO FILM FESTIVAL RILANCIA DOPO L’EPIDEMIA: DAL 27 AGOSTO AL 2 SETTEMBRE, UNA SELEZIONE DI OPERE CON AL CENTRO L’UOMO E LA NATURA agosto, e sono quindi tuttora in via di definizione. Riguardo al concorso, sono 25 le opere in gara per le Genziane d’Oro e d’Argento: 14 lungometraggi e 11 cortometraggi, di cui 14 anteprime italiane e 2 anteprime internazionali, provenienti da 16 paesi diversi. Inevitabile citare per primo un maestro come il documentarista cileno Patricio Guzmán, i cui commoventi film tra memoria e politica sono stati presentati a Trento in occasione del programma “Destinazione… Cile” nel 2016, e partecipa per la

prima volta al concorso con l’ultimo lavoro La Cordillera de los Sueños, affascinante riflessione sul significato delle Ande per l’identità cilena, che racconta quelle montagne come imponente metafora storica. Il film sarà distribuito in Italia da I Wonder. Si resta in America Latina con due anteprime italiane: dalla Colombia Suspensión di Simón Uribe ha per protagonisti una surreale autostrada sospesa mai completata, costruita tra impervie pendici e foreste, e gli indigeni rimasti a fare i conti con questo mo-

stro di cemento; dalla Bolivia Cholitas degli spagnoli Jaime Murciego e Pablo Iraburu, su un gruppo di donne che sfidano pregiudizi e altitudine per cimentarsi nella scalata dell’Aconcagua, con 6962 metri la montagna più alta delle Ande, indossando abiti della popolazione aymara. La giuria internazionale della 68. edizione è composta da Carlos Casas (regista e artista), Matteo Della Bordella (alpinista), Carmen Gray (critica cinematografica), Gustav Hofer (filmmaker e reporter) e Salomé Jashi (regista). ■

ESTATE IN VIGOLANA: INIZIATIVE TURISTICHE PER TUTTI I GUSTI

S

ono tante le iniziative proposte sull’altopiano della Vigolana in questa estate 2020 con una serie di appuntamenti che permetteranno a tutti di godere fino in fondo di spazi liberi e a contatto con la natura. Fra queste il “Pic nic in Vigolana” con lo slogan “Scegli e prenota il tuo cestino e la tua area pic nic e goditi la natura” e “Alla ricerca della Piega” con una vera e propria caccia al tesoro per trovare gli origami nascosti. Francesco Boldrer propone “Esperienze di benessere” con una serie di appuntamenti dedicati al benessere attraverso l’applicazione di tecniche riprese da yoga, danza, movimento naturale e sviluppo personale. Per chi ama passeggiare

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ecco invece l’iniziativa “A spasso con i custodi forestali” che prevede una serie di passeggiate per conoscere il territorio dell’altopiano della Vigolana accompagnati da chi lo vive ogni giorno. Franco Parisi e Anna Maria Detassis raccontano invece con i loro scatti le meraviglie della natura. Spazio anche alle uscite in e bike in compagnia della Scuola Mountain Bike Vigolana: giri ad anello accessibili a tutti per scoprire il territorio senza fare troppa fatica. Abbraccia la Natura è la sigla data alla passeggiata sotto la luna piena, assapora il bagno nella foresta e costruisci un mandala con gli elementi naturali assieme a Arno Cardini. Davvero curiosi i momenti


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“A

bbiamo passato mesi difficili ed è ora di rilassarsi! Il mio relax è un sano e gustoso pic nic nel verde, circondato dalle persone che amo. Dedicare del tempo a me stesso, alla mia famiglia, ai miei amici e godermi il sole e l’aria fresca di montagna”. Con questo messaggio l’ApT Val di Non presenta “Una Coperta sul Prato”, un progetto da vivere tutto all’aria aperta e dedicato all’universo del picnic. L’idea è quella di valorizzare i tanti spazi verdi presenti in Val di Non per godersi l’aria aperta mentre si degusta un ottimo menù proposto dai ristoratori della Val di Non. Ben 19 ristoranti della Val di Non hanno infatti aderito al progetto adattando i loro piatti forti al formato picnic. L’elenco completo si trova nella pagina dedicata al progetto www.visitvaldinon.it/picnic dove viene anche spiegato come partecipare: “Basta prenotare il menù che più è di tuo gusto, passare a ritirarlo e poi puntare diritto ad uno dei grandi prati che ti consigliamo. Per il resto della giornata saranno il

UNA COPERTA SUL PRATO IL PROGETTO DELL’APT VAL DI NON PER RISCOPRIRE IL PIACERE DEL PICNIC! verde dell’erba e il blu del cielo limpido a farti compagnia!” Assieme al menu gourmet d’asporto verrà consegnata una pratica borraccia da riempire alla fontana e una morbida coperta rossa, il regalo dell’ApT ai propri ospiti per augurare una vacanza spensierata in Val di Non! Partecipare è molto semplice: si seleziona uno dei ristoranti che aderisce all’iniziativa e si sceglie uno dei prati consigliati leggendo le indicazioni per raggiungerlo. Si contatta il ristorante e si prenota il menù d’asporto, poi si passa a ritirare il menù e ci si avvia verso il proprio prato. I ristoranti si impegnano a confezionare il

degli appuntamenti “Le favole dei nonni”: per i più piccoli i nonni raccontano le favole immersi nella cornice naturale dell’altopiano. Quattro gli spazi dedicati agli incontri con gli scrittori trentini in “Salotti letterari”: il 4 agosto alle 20 nel Giardino di Villa Bortolazzi a Vattaro con Monica Demattè, l’11 nel piazzale delle scuole di Vigolo Vattaro, alle 20 con Nadia Martinelli, il 18 nell’area manifestazioni di Centa San Nicolò insieme a Lilia Slomp Ferrari e il 25 agosto, sempre alle 20 nel campo comunale di Bosentino con Renzo Francescotti. Quattro anche gli spettacoli teatrali proposti, tutti alle 18,30, nel grande parco adiacente all’incantevole Palazzo Malfatti: il 1 agosto “La guerra di Tina” con Maria Vittoria Barrella, su testo di Renato Barrella e regia di Maura Pettor-

menù picnic con materiale biodegradabile e riciclabile. “Tutta la valle - suggerisce l’ApT - è adatta per un picnic sotto un pino o tra i prati. Noi ne consigliamo comunque 4 che saranno sempre curati ed in ordine: Dos di Pez e la terrazza panoramica a Cles, Loc. Plaze sulle sponde del lago Santa Giustina, Loc. Palu’ a Rumo ai piedi delle montagne delle Maddalene, Loc. Prà da Stagn nel bosco sopra il borgo di Malosco”. Il progetto inoltre si arricchisce di una preziosa collaborazione con il MUSE: tutti i martedì vengono proposte una serie di iniziative di animazione dalle 14 alle 15. ■

Questi gli appuntamenti: MARTEDÌ 4 AGOSTO Azotomania presso Località Plaze – Dermulo (Predaia) MARTEDÌ 11 AGOSTO Teatro Scienza - Ape Rina presso Dos di Pez - Cles MARTEDÌ 18 AGOSTO Science Snack presso Pra’ da Stagn - Malosco MARTEDÌ 25 AGOSTO Science Training presso Località Plaze – Dermulo (Predaia) MARTEDÌ 1 SETTEMBRE Teatro Scienza - Ape Rina presso Località Palù – Rumo ApT Val di Non 0463 830133 info@visitvaldinon.it www.visitvaldinon.it

ruso, l’8 agosto e con “Tragicommedia per attore solo solo” spettacolo con Silvio Barbiero tratto dall’Edipus di Giovanni Testori. Il 22 agosto Andrea Castelli proporrà il suo “Diario di bordo” mentre il 29 in scena Woody Neri con il “Deserto dei tartari” dal capolavoro di Dino Buzzati nell’adattamento teatrale della Pettorruso per la regia di Carmen Giordano. In programma anche lo spettacolo itinerante dedicato allo scrittore Gianni Rodari “A spasso con Gianni”, lungo il percorso Le Fiabe nel bosco e i sei appuntamenti teatrali nel bosco chiamati “Al riparo dagli alberi” senza dimenticare l’evento musicale “Da mane a sera” proposto la vigilia di Ferragosto. Info: Consorzio Turistico Vigolana 0461848350 info@vigolana. com www.vigolana.com. (F.D.S.)

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trentinomostre

A CLES, ARTE, STORIA E ALTRE MERAVIGLIE

C

onoscere il proprio territorio vuol dire far riemerge, dalle nebbie del tempo, fatti, opere, beni, pensieri. Riportare il passato in superficie affinché non ci

si dimentichi e, soprattutto, affinché si possa progettare il futuro. Gli interstizi di una terra riservano sempre delle sorprese, bisogna saper cercare, rovistare, indagare. Perché il paesaggio – inteso nel senso più ampio del termine, commistione tra natura e umano – viene prima di noi, è un già là, e come modalità della percezione e della conoscenza è in grado di strutturare la nostra esperienza nel mondo. E se questo paesaggio, questo territorio, non lo si racconta, non si mantiene nel tempo il suo involucro verbale, sia esso poetico o analitico, storico o architettonico, artistico o naturale, non lo si descrive o non lo evoca, allora, semplicemente, il

JULIAN FRIEDLER, “MAPPING”

H

a inaugurato il 25 luglio scorso la personale del pittore belga Julian Friedler “Mapping” (Palazzo Libera, in via Garibaldi 12 a Villa Lagarina). Dopo essere stata esposta a giugno nel prestigioso Loggiato di San Bartolomeo a Palermo, la mostra, curata da Dominique Stella e Carlo Silvestrin, rimarrà aperta al pubblico fino al 27 settembre (con il seguente orario: venerdì, sabato, domenica, 10-18). L’ingresso è libero e gratuito. Julien Friedler (Bruxelles, 1950) è una figura singolare nel panorama dell’arte contemporanea. Il passato letterario, la formazione come psicanalista, l’amore per la filosofia e la scrittura di diverse opere erudite, nonché il suo gusto per i viaggi e per l’incontro con realtà diverse e spesso lontane hanno edificato la base di un pensiero labirintico che vede nelle arti visive un’emblematica ipotesi realizzativa. Dipinti, sculture, installazioni sono i portavoce di un immaginario ricolmo, e costituiscono i segni visibili di una verità mitica che l’artista sviluppa attraverso tematiche dal taglio molto personale.

paesaggio non è. È importante che l’idea di territorio e di paesaggio passi attraverso l’esigenza di una società di dare un senso al proprio ambiente di vita, e ovviamente è una conquista culturale che si evolve nel

propria regione, la propria terra. Quindi organizzato in aree tematiche che raccontano la storia, l’archeologia, l’arte e la cultura popolare del territorio con un’offerta che varia dai

tempo. E Lucia Barison ha pensato bene

reperti archeologici, alle testimonianze di arte medievale,

di catturare e fermare ciò che la storia ha

gotica, barocca, oggetti tradizionali e di artigianato locale.

raccontato in tutti questi secoli a riguardo

Un percorso interattivo dedicato all’abitante del luogo e

del paese di Cles, val di Non o, per

al visitatore ai quali è indirizzato un racconto che affonda

mantenere il senso della storia, Anaunia.

le proprie radici in un’epoca antica per giungere in età

Lucia Barison ha allestito, presso l’arcaico

moderna con una corposa eredità culturale di inestimabile

e suggestivo Palazzo Assessorile di Cles la mostra

Le cinque chiavi gotiche e altre meraviglie. Arte e storie dell’antica borgata di Cles. La mostra è una riflessione

valore demoetnoantropologico. Le

cinque chiavi gotiche e altre meraviglie è un progetto espositivo concepito allo scopo di rigenerare la memoria storica del paese attraverso l’emersione dell’identità culturale

sul concetto di valorizzazione del patrimonio culturale

della comunità di Cles e delle sue frazioni storiche. La mostra

della borgata attraverso, hic et nunc, la creazione di

riunisce più di 240 opere d’arte e oggetti selezionati da un

un percorso didascalico ed interattivo che evoca il

team di co-curatori (Marcello Nebl, Alessandro e Luca Bezzi,

concetto di Museo Civico nella sua valenza tedesca

Gianluca Fondriest, Alberto Mosca) che, analizzando la

di Landesmuseum, ovvero di museo che racconta la

storia della borgata nel corso dei secoli, hanno individuato e

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trentinomostre scelto reperti, opere d’arte, documenti e oggetti conservati o provenienti dai siti del territorio, oppure esposti presso enti museali nazionali ed internazionali che oggi ne detengono la proprietà. Il titolo della mostra mutua il fascino evocativo da una serie di chiavi gotiche (metà XII – XV sec. d.C.) rinvenute a Cles, visibili nella sezione archeologica del percorso che approfondisce, fra le varie tematiche, l’affascinante significato simbolico di porte, serrature e chiavi. Ad accentuarne il fascino anche l’ipotesi secondo cui il toponimo “Cles”, dal latino Clavis, starebbe a significare luogo ‘chiave’. Duecentoquaranta testimoni di un’eredità storico culturale ai più sconosciuta, ignorata, dimenticata. L’emersione del patrimonio culturale di Cles attraverso Le cinque chiavi gotiche ha permesso di schiudere una porta per intraprendere l’importante e fondamentale processo di trasmissione dell’identità e reputazione di una comunità, fondato sulla valorizzazione di caratteristiche distintive volte a riflettere lo spirito, la cultura e il carattere del territorio (processo di costruzione della marca o brand territoriale). La mostra assume una particolare connotazione “meravigliosa” che evoca il concetto di Wunderkammer e che giustifica l’accorpamento di numerosi beni organizzati sotto forma di raccolta di oggetti straordinari, individuati per le loro peculiarità intrinseche ed estrinseche. La camera delle meraviglie o il gabinetto delle curiosità della comunità di Cles, racconta l’eredità culturale di una comunità attraverso l’innocenza degli oggetti, di varia natura, che sono stati selezionati nel rispetto di due requisiti fondamentali – condivisi tra i curatori e l’Amministrazione – di provenienza e fruibilità. La maggior parte dei beni appartiene e proviene dalla comunità di Cles. Essi sono custoditi presso i siti del territorio come chiese o palazzi e possono essere, a mostra conclusa, visitati presso i loro luoghi di appartenenza. L’esposizione è aperta fino al 29 novembre 2020 ed è accompagnata da innumerevoli interventi che spazieranno nei diversi ambiti culturali. Info: www.comune.cles.tn.it

ON LINE Mostre MEMORIE D’ISTANTI Apertura: fino a lunedì 31 agosto. Progetto partecipativo di raccolta delle emozioni. Come sono cambiati in questo periodo i rapporti sociali e le nostre abitudini? Il MAG Museo Alto Garda lancia la campagna Memorie d’istanti, una raccolta partecipata delle emozioni e degli stati d’animo percepiti in questa condizione mai vissuta prima. Informazioni: http://www.museoaltogarda.it. Mostre FESTIVAL DELL’ECONOMIA Apertura: fino a mercoledì 23 settembre. Online dal 29 maggio un laboratorio virtuale di riflessione sulle sfide del nostro presente. Informazioni e programma online: https://www.ufficiostampa. provincia.tn.it, https://2020.festivaleconomia.eu, https://www.facebook.com/festivaleconomiatrento.

ARCO Mostre CASTELLO DI ARCO Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. Dopo la chiusura causata dall’emergenza sanitaria, venerdì 29 maggio il castello di Arco riapre al pubblico, preparandosi a una stagione di eventi rimodulata e adeguata alle necessità di sicurezza ma, come sempre, di sicuro interesse. Per informazioni: 0464/510156, cultura@comune.arco.tn.it .

BESENELLO Mostre CASTEL BESENO Apertura: da venerdì 3 luglio a lunedì 31 agosto. Il Castello sarà finalmente di nuovo visitabile e ospiterà la mostra “Not in my planet”, una serie di opere fotografiche della pluripremiata fotografa Mandy Barker in un contesto di straordinaria suggestione monumentale e paesaggistica. Obiettivo, catturare l’attenzione e far riflettere su uno tra i principali problemi che affliggono i nostri giorni: l’inquinamento e l’incredibile abbondanza di rifiuti. www. buonconsiglio.it.

CALDES Mostre CASTEL CALDES Apertura: da venerdì 10 luglio a lunedì 31 agosto. Finalmente riapre anche Castel Caldes. Dal 20 luglio verrà anche aperta la magnifica Stube del Conte, vasto ambiente restaurato in maniera certosina ed arredata nei minimi particolari. Un luogo magico che, assieme alla Stanza di Olinda, rappresenterà il fiore all’occhiello del maniero solandro. www.buonconsiglio.it.

CAVALESE Mostre IL REALISMO MAGICO NELL’ARTE SARDA Apertura: da mercoledì 1 luglio a domenica 13 settembre. Museo storico e Pinacoteca Magnifica Comunità. Esposizione che nasce da un’idea di Vittorio Sgarbi; a cura di Beatrice Avanzi. La mostra sarà visitabile tutti i giorni tranne il martedì con orario 14-18.30. www.visitfiemme.it. Ore 14. Mostre I GIORNI DOPO VAIA Apertura: da venerdì 17 luglio a domenica 13 settembre. Museo storico e Pinacoteca Magnifica Comunità. Il racconto di quel che accadde a ottobre 2018 attraverso le fotografie dei vicini di Fiemme. La mostra sarà visitabile tutti i giorni tranne il martedì fino al 13 settembre con orario 14-18.30. www.visitfiemme.it. Mostre ARCHITETTURE D’ACQUA Apertura: fino a domenica 6 settembre. Museo arte contemporanea. Piccola ma qualificata personale dedicata alle geografie visionarie dell’artista e grafico Sergio Camin e alle sue architetture formate da paesaggi naturali e culturali allestite su di un grande spartito musicale formato da carte di vario formato. http://www. sergiocamin.it.

CLES Mostre LE CINQUE CHIAVI GOTICHE E ALTRE MERAVIGLIE Apertura: fino a domenica 29 novembre. Palazzo Assessorile. Voluta fortemente dall’Amministrazione comunale di Cles e curata da Lucia Barison, la mostra è una riflessione sul concetto di valorizzazione del patrimonio culturale della borgata attraverso, hic et nunc, la creazione di un percorso didascalico ed interattivo che evoca il concetto di “Museo Civico”, organizzato in aree tematiche che raccontano la storia, l’archeologia, l’arte e la cultura popolare del territorio con un’offerta che varia dai reperti archeologici, alle testimonianze di arte medievale, gotica, barocca, oggetti tradizionali e di artigianato locale. Informazioni: 046 662091, cultura@comune. cles.tn.it.

DRO Mostre UNA TRAGEDIA ALPINA Apertura: da venerdì 17 luglio a sabato 8 agosto. Centrale Fies. OHT Office for a Human Theatre. Installazione. Informazioni: info@centralefies.it, www.centralefies.it.

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A SENTIMENTAL LANDSCAPE L‘INVENZIONE DEL PAESAGGIO DA GOETHE IN POI Riva del Garda | Museo | 15.08. - 08.11.2020 Inaugurazione: 14.08.2020 A cura di Rosanna Demattè In collaborazione con Tiroler Landesmuseen

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desso mi trovo veramente in un paese nuovo, in un ambiente del tutto estraneo.” Così scrive Johann Wolfgang von Goethe giunto sul Lago di Garda il 12 settembre 1786. In parallelo alla mostra temporanea “Il viaggio in Italia di Goethe. Omaggio a un paese che non è mai esistito” allestita al Ferdinandeum di Innsbruck, i Tiroler Landesmuseen e il Museo Alto Garda presentano una selezione di opere dalle loro collezioni inserendosi in una riflessione sul paesaggio avviata dal MAG negli ultimi anni e aprendola al confronto con le opere di artisti italiani contemporanei. La rilettura di alcuni passaggi de “Il Viaggio in Italia” di Goethe, avvenuto fra il settembre 1786 e il giugno 1788 e rielaborato in chiave letteraria fra il 1813 e il 1817, innesca nella mostra una particolare perlustrazione del paesaggio nell’arte dalla fine del Settecento all’attualità e prende in considerazione un aspetto del viaggio meno considerato: la scoperta del paesaggio come territorio di autoconoscenza. Il titolo della mostra è ispirato al romanzo “A Sentimental Journey”, ovvero “Viaggio sentimentale”, dell’inglese Laurence Sterne, contemporaneo di Goethe, per il quale l’aggettivo “sentimentale” includeva l’opposizione all’egemonia intellettuale della ragione, l’analisi del ruolo della sensibilità e dell’introspezione, ma anche una critica ironica all’arroganza di altri autori di libri di viaggio che pretendevano di raccontare il paese visitato in modo neutrale. A partire dall’analisi di rappresentazioni sette e ottocentesche la mostra intraprende un discorso più ampio sulla costruzione del paesaggio, sulla rottura degli stereotipi nel Novecento e la loro consapevole rielaborazione individuale nell’arte contemporanea. MAG Museo Alto Garda Riva del Garda | Museo - Piazza C. Battisti, 3/A Arco | Galleria Civica G. Segantini - Via G. Segantini, 9 Tel. 0464 573869 www.museoaltogarda.it

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Mostre STORIA NOTTURNA Apertura: da venerdì 17 luglio a sabato 8 agosto. Centrale di Fies. Artisti in mostra. A cura di Simone Frangi e Denis Isaia. Informazioni: info@centralefies.it, www. centralefies.it.

GEROLI (ROVERETO) Mostre ANIMALIA Apertura: da sabato 1 a domenica 30 agosto. Il Masetto. Esposizione di Annamaria Targher. http://www. ilmasetto.com.

IVANO FRACENA Mostre VELASCO VITALI, MONUMENTO ALLA RESISTENZA Apertura: fino a domenica 13 settembre. Castel Ivano. Monumento alla resistenza è un progetto di Velasco Vitali (Bellano, 1960) ideato in collaborazione con Mart. L’artista ha previsto una nuova configurazione scultorea dei “branchi di cani”, a cui lavora dal 2003, per una doppia esposizione: nel Giardino delle sculture del Mart e a Castel Ivano. Informazioni: 0461 751251, www.artesella.it.

LUSERNA Mostre LA STORIA DE L’ORS Apertura: fino a domenica 1 novembre. Museo Centro Documentazione Luserna. L’orso nella cultura popolare trentina. Dalle incisioni degli uomini primitivi passando per le raffigurazioni negli ex voto o nell’arte delle dimore storiche, ricordando proverbi, modi di dire, toponimi, leggende, cronaca e storia locale. Nei mesi di luglio e agosto saranno aperte anche la Casa museo “Haus von Prükk” e la Pinacoteca “R.M. Pedrazza”, In qualsiasi periodo visite guidate su prenotazione in italiano, cimbro e tedesco per gruppi. www. lusern.it.

MONTE BONDONE Mostre MILIMANI. BIODIVERSITÀ IN QUOTA TRA IL TROPICO DEL CANCRO E DEL CAPRICORNO Apertura: fino a mercoledì 30 settembre. Giardino botanico alpino - Viote del Monte Bondone. Le fotografie ripercorrono un giro del mondo “tropicale” di alta quota in un viaggio dalle Canarie verso est esplorando 13 zone differenti sopra i 2000 metri. Informazioni: 0461 948050, giardino.botanico@ muse.it.

PADERGNONE Mostre CASA CAVEAU VINO SANTO Apertura: fino a lunedì 22 dicembre 2025. Piazzetta del mercato. La Casa Caveau del Vino Santo è un luogo esperienziale e suggestivo, dove attraverso voci, suoni, immagini, profumi e gusto potrai incontrare il puro e pregiato “passito dei passiti”,il Vino Santo Trentino DOC, un vino dolce, accattivante, seducente, equilibrato, testimone di secoli di storia di questo territorio nel cuore delle Alpi. Info per visite e prenotazioni il mercoledì pomeriggio e il sabato tutto il giorno: cell. 353 403 7389, casacaveauvinosanto@gmail.com.

PERGINE VALSUGANA Mostre VIANDANTI - LOIS ANVIDALFARE Apertura: da sabato 27 giugno a sabato 31 ottobre. Castel Pergine. Una importante mostra di scultura, la 27a nella storia dell’arte in Castello: protagonista 2020 lo scultore sudtirolese Lois Anvidalfarei, di fama internazionale. Il titolo di questo grande progetto espositivo è “Viandanti”, perché le statue in bronzo e i gruppi scultorei sono figure viandanti che ostentano l’uomo in cammino sulla terra, popolando le aree tra le due cinte murarie e alcuni suggestivi spazi interni. Informazioni: 0461 531158, www.castelpergine.it. Mostre GLI DEI DELLA TERRA Apertura: da giovedì 30 luglio a domenica 30 agosto. Galleria d’Arte Contempo. Mostra personale dello scultore fassano Matthias Sieff, figlio d’arte, presentata da Fiorenzo Degasperi. Inaugurazione giovedì 19 luglio alle ore 19.00. https://galleriacontempo.com.

PIEVE TESINO Mostre PERCORSO ESPOSITIVO Apertura: fino a venerdì 30 aprile 2021. I percorsi espositivi di Museo Casa De Gasperi e del Museo Per Via. A Pieve Tesino è aperto anche il Giardino d’Europa De Gasperi. Informazioni: tel. 0461.314247, 366.6341678, museo.fdg@degasperitn.it. Sito web: www.degasperitn.it/it/museo-de-gasperi.

RIVA DEL GARDA Mostre IL SACRO E IL QUOTIDIANO. IL VILLAGGIO TARDOANTICO A SAN MARTINO AI CAMPI Apertura: fino a domenica 1 novembre 2020. MAG Museo Alto Garda. In posizione strategica lungo quelle che in antichità erano importanti vie di comunicazione, frequentato fin dalla protostoria, il sito di San Martino ai Campi è ca-


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Mostre CI VUOLE UN FIORE Apertura: fino a domenica 23 agosto 2020. Museo di Scienze e Archeologia. Mostra curata da Giulia Tomasi della sezione Botanica della Fondazione, con il coordinamento di Alessandra Cattoi e Alessio Bertolli e la supervisione scientifica di Filippo Prosser. Informazioni: 0464 452800, museo@ fondazionemcr.it.

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Mostre FILTRO AGENDA / MOSTRE ED ESPOSIZIONI GRAECIA CAPTA. DIARIO FOTOGRAFICO DI GIULIANO ZANDONATI Apertura: fino a mercoledì 30 settembre 2020. Museo storico italiano della Guerra. Il Museo presenta una selezione di immagini realizzate nel corso della Seconda guerra mondiale sul fronte greco da Giuliano Zandonati, capitano d’artiglieria del 9° reggimento artiglieria della divisione Brennero. Maggiori informazioni sul sito www.museodellaguerra.it.

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Mostre LA PELLE DEL SOLDATO Apertura: fino a domenica 27 settembre 2020. Museo storico italiano della Guerra. Uniformi, corazze, elmi e maschere antigas dalla Prima guerra mondiale al Duemila”. Negli spazi del Castello di Rovereto riaperti al pubblico dopo un lungo restauro, il museo propone una mostra che racconta come, nei conflitti del Novecento, i soldati abbiano dovuto affrontare l’enorme potenziale distruttivo degli armamenti con ben pochi dispositivi di difesa e di protezione. Maggiori informazioni sul sito www.museodellaguerra.it .

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ROVERETO

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Mostre CATTURARE L’INVISIBILE. FRANCESCO MALACARNE E LA NASCITA DELLA FOTOGRAFIA SCIENTIFICA Apertura: da venerdì 3 luglio a domenica 8 novembre. Mag, Museo Alto Garda. Esposizione a cura di Anna Bedon (Università IUAV, Venezia), Matteo Rapanà (MAG). In collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento. Inaugurazione venerdì 3 luglio alle ore 19. www.museoaltogarda.it.

Mostre DINOSAURI IN CARNE ED OSSA Apertura: fino a domenica 27 settembre. Via delle Zigherane, Parco dell’ Ex Asilo Nido Manifattura di Rovereto. Dinosauri in Carne e Ossa, è nata da un progetto interamente italiano che unisce il lavoro di Scienza e Arte per per ricostruire l’aspetto in vita dei dominatori di un Mondo perduto, ed arriva a Rovereto con un’edizione speciale. A fianco delle spettacolari ricostruzioni a grandezza naturale dei dinosauri e degli altri animali preistorici che caratterizzano il format è presente una sezione multimediale a cura del Muse (Trento), dedicata alle orme fossili dei Lavini di Marco, una testimonianza vecchia 200 milioni di anni del passaggio dei dinosauri in queste terre. Prenotazione e acquisto dei biglietti online obbligatori. Informazioni: didattica@paleoappi.it, 348 0580470.

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ratterizzato da significative strutture di età romana e medievale. Per celebrare i 50 anni dalla scoperta del sito avvenuta nel 1969, reperti e strutture di questo villaggio sono stati ricomposti in una narrazione del quotidiano che si scoprirà in frequente dialogo con il sacro. Informazioni: 0464 573869, info@ museoaltogarda.it.

LUCIANO NAVARINI

MALGHE E BIVACCHI

DEL TRENTINO OCCIDENTALE ESCURSIONI - ALPINISMO - FERRATE - PASSEGGIATE

Mostre TUUUMULTUM! Apertura: fino a domenica 23 agosto. Casa d’Arte Futurista Depero. Campionature tra arte, musica e rumore dalle Collezioni del Mart. La Casa d’Arte Futurista Depero presenta un nuovo progetto che esplora il rapporto tra arte, musica e rumore nel corso del Novecento. A cura di Nicoletta Boschiero e Duccio Dogheria. Informazioni sulla modalità di visita nel sito mart.tn.it . Mostre I DIARI. YERVANT GIANIKIAN, ANGELA RICCI LUCCHI Apertura: fino a domenica 23 agosto. Mart - Corso Bettini. Esposizione a cura di Denis Isaia. Nei primi anni Duemila il Mart ha avviato un’importante collaborazione con Yervant Gianikian (1942) e Angela Ricci Lucchi (1942-2018), vincitori nel 2015 del Leone d’Oro alla Biennale d’Arte di Venezia. Informazioni sulla modalità di visita nel sito mart.tn.it . Mostre LA FOTOGRAFIA HA 180 ANNI! Apertura: fino a domenica 23 agosto. Mart - Corso Bettini. Da un’idea di Vittorio Sgarbi, coordinamento curatoriale di Denis Isaia. La fotografia ha 180 anni! Il libro illustrato dall’incisione al digitale / Italo Zannier fotografo innocente. Informazioni sulla modalità di visita nel sito mart.tn.it . Mostre LE COLLEZIONI. L’INVENZIONE DEL MODERNO E L’IRRUZIONE DEL CONTEMPORANEO Apertura: fino a lunedì 31 maggio 2021. Mart - Corso Bettini. Con “Le Collezioni” il Mart attraversa oltre 150 anni di storia dell’arte italiana e internazionale. In un allestimen-

VOLUME 1: GRUPPO DEL CEVEDALE CATENA DELLE MADDALENE CATENA DELLA MENDOLA, DEL ROÈN E DELLE CIME DI VIGO GRUPPO DELLA PAGANELLA GRUPPO DI BRENTA CON IL PATROCINIO DI: 448 pagine a colori - Euro 22 ,00 Disponibile su: WWW.ATHESIABUCH.IT

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trentinomostre to fortemente coerente con l’architettura di Mario Botta, vengono presentati i maggiori capolavori delle raccolte museali. Il Mart si conferma una grande macchina didattica i cui punti di forza sono il dialogo con il grande pubblico e la qualità della proposta culturale. Informazioni sulla modalità di visita nel sito mart.tn.it . Mostre CARLO BENVENUTO L’ORIGINALE Apertura: da sabato 27 giugno a domenica 18 ottobre. Mart. La personale che il Mart dedica a Carlo Benvenuto (Stresa, 1966) presenta una selezione di circa sessanta lavori realizzati dagli anni Novanta ad oggi: opere fotografiche, sculture e dipinti creano un unico grande componimento metafisico. Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Gianfranco Maraniello con Daniela Ferrari, Chiara Ianeselli. Ingresso libero. www.mart.tn.it. Mostre SOGNARE SIGNIFICA CRESCERE SENZA INVECCHIARE Apertura: da venerdì 17 luglio a domenica 9 agosto. Campana dei caduti. Colle di Miravalle, Località Valscudella. Percorso espositivo dedicato a VITTORIO SEDINI a cura di Roberto Ronca con l’organizzazione di Debora Salardi. Informazioni: 0464 434412, info@fondazioneoperacampana.it, www. fondazioneoperacampana.it.

SABBIONARA D’AVIO Mostre CASTELLO DI AVIO Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. Castello di Avio. Da mercoledì a domenica, dalle ore 10 alle 18, sarà possibile prenotare la propria visita libera o guidata al maniero e ai raffinati e vivaci cicli di affreschi trecenteschi, che si possono ammirare nella Camera dell’Amore e nel Mastio e che regalano un autentico spaccato della vita cavalleresca dell’epoca contrapposto al trionfo dell’amor cortese. La prenotazione online è obbligatoria; per effettuarla accedere al sito www.ibenidelfai.it.

SAN MARTINO DI CASTROZZA Mostre LA NEVE CHE VERRÀ Apertura: da mercoledì 1 luglio a lunedì 31 agosto. Centro visitatori Villa Welsperg. Mostra fotografica a cura di Paolo Calzà. Informazioni: www.parcopan.org. Mostre OLTRE L’OBIETTIVO Apertura: da sabato 4 luglio a mercoledì 30 settembre. Centro visitatori Villa Welsperg. Il mondo nascosto della fotografia naturalistica. Informazioni: www. parcopan.org.

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Mostre NELLA FORESTA Apertura: da sabato 4 luglio a domenica 20 settembre. Centro visitatori Villa Welsperg. Mostra, alla ricerca dell’attimo fuggente. Informazioni: www.parcopan.org. Mostre MUSEO CONTADINO DEL VANOI Apertura: da sabato 4 luglio a domenica 6 settembre. Centro visitatori Villa Welsperg. Un percorso tra Val, Pradi, Bosc e Montagna, Casa del Sentiero Etnografico Ecomuseo del Vanoi a Caoria. Informazioni: www.parcopan.org.

SAN MICHELE ALL’ADIGE Mostre PERCORSO ESPOSITIVO Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Via Mach 2. Un ricco percorso espositivo con più di 12.000 oggetti esposti, tra i quali spiccano le grandi macchine ad acqua, mulino, fucina e segheria veneziana, il Museo si distingue per l’attenzione che dedica al sistema agrosilvopastorale della montagna trentina e alle lavorazioni artigiane di supporto al mondo contadino - legno, ferro, rame, ceramica, tessuti - fino alle testimonianze della religiosità, della musica e del folklore. Informazioni e modalità di visita nel sito museosanmichele.it. Mostre LA MONTAGNA DELLE LEGGENDE Apertura: fino a lunedì 31 agosto. Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Tutti i giorni una leggenda in ogni sala del museo! Le 42 sale del Museo, all’interno delle quali si può rivivere il grande patrimonio materiale del Trentino, accolgono i visitatori con una leggenda per ogni ambientazione: uomini selvatici, anguane, gnomi, fate delle acque, misteriosi animali, trovano il loro luogo ideale negli spazi del Museo. I più piccoli a fine visita possono realizzare un simpatico laboratorio per ricordare i personaggi incontrati, mentre i più grandi potranno dire di aver fatto un vero e proprio salto nella tradizione e nel regno della fantasia che tanto fa sognare anche da adulti. www.museosanmichele.it.

SANZENO Mostre L’IMPERATRICE ELISABETTA DALLA STORIA AL MITO Apertura: fino a domenica 30 agosto. Centro Culturale d’Anaunia, Casa de Gentili. Ritratti e memorie dalle collezioni private del Trentino curata dallo storico dell’arte Roberto Pancheri ed organizzata dal Centro Culturale d’Anaunia presso il Centro Culturale d’Anaunia Casa

de Gentili. www.centroculturaledanaunia.it.

STENICO Mostre CASTEL STENICO Apertura: da mercoledì 1 luglio a venerdì 30 ottobre. Proseguono le mostre dedicate alla salvaguardia dell’ambiente in particolare la mostra dedicata alla Riserva di Biosfera “Alpi Ledrensi e Judicaria”: #PROUDTOSHARE - La nostra Biosfera, il nostro futuro. www. buonconsiglio.it.

TENNO Mostre DEGLI ARTISTI. UNA CASA, MOLTEPLICI SGUARDI Apertura: da sabato 18 luglio a sabato 5 settembre. Casa degli Artisti Giacomo Vittone. Fin dalla sua nascita, nel 1967, la Casa ha ospitato artisti di diversa provenienza, dialogando con molteplici visioni dell’arte. Ora propone in mostra i linguaggi di pittori e scultori che nel corso del Novecento hanno gravitato intorno all’idea e alla visione fondativa della Casa, una comunità di artisti che fin dalle origini, più di cinquant’anni fa, ha dato forma a un sogno. Informazioni: 0464 502022, info@casartisti.it, www.casartisti.it.

TRENTO Mostre COSMO CARTOONS Apertura: fino a mercoledì 30 settembre 2020. Muse Museo delle Scienze. L’essere umano ha sempre guardato allo spazio con curiosità e ammirazione, timore e desiderio di conquista e la cultura pop continua a raccontare attraverso storie e immagini questi fantascientifici sogni a occhi aperti. In “Cosmo Cartoons. L’esplorazione dell’Universo tra scienza e cultura pop” un percorso fortemente immersivo racconta lo spazio con un attento equilibrio tra arte e scienza. La prenotazione dell’ingresso sarà obbligatoria (è necessario indicare data, orario e n° persone) per il MUSE. Chiamare il centralino 0461/270311 o scrivere agli indirizzi e-mail: museinfo@muse. it / prenotazioni@muse.it.

Mostre CHIARA LUBICH CITTÀ MONDO Apertura: fino a lunedì 7 dicembre 2020. Fondazione Museo storico del Trentino. Le Gallerie di Piedicastello. Una mostra dedicata ad una donna - scomparsa a Rocca Di Papa (Rm) il 14 marzo del 2008, e di cui è in corso la causa di beatificazione - riconosciuta come una delle figure più influenti del Novecento in ambito spirituale, culturale, sociale e delle relazioni fra popoli, culture e religioni in virtù del suo impegno per il dialogo e la fratellanza universale. In parallelo all’esposizione presso le Gallerie, la mostra trova spazio ulteriore nelle sale di Palazzo Scopoli, a Tonadico, nel comune di Primiero San Martino di Castrozza (Tn). Un luogo dal valore altamente simbolico, dove nell’estate del ‘49 Chiara, trascorrendo un periodo di riposo con le sue compagne nelle valli trentine, riceve un insieme di illuminazioni sul carisma dell’unità e sul futuro del Movimento. Informazioni: 0461 230482, 0461 230482, info@museostorico.it. Mostre BEYOND THE PLASTIC Apertura: fino a mercoledì 30 settembre. Palazzo delle Albere. La collezione di 10 + 1 arazzi, realizzata dal maestro tessitore Giovanni Bonotto e curata da Chiara Casarin, intreccia la ricerca contemporanea di giovani e affermati artisti del panorama italiano con la visione creativa delle nuove tecniche di tessitura. A partire da resistenti filati ottenuti dalla lavorazione della plastica riciclata vengono realizzati grandi arazzi in cui progettualità artistica e cura del pianeta si fondono. Ingressi contingentati. Informazioni: 0461 270311, museinfo@muse.it. Mostre CIÒ CHE VEDO. NUOVA FIGURAZIONE IN ITALIA Apertura: fino a domenica 23 agosto. Galleria Civica Trento. A cura di Alfredo Cramerotti e Margherita de Pilati. Forti di una profonda conoscenza tecnica, molti artisti contemporanei si dedicano alla pittura rappresentando la realtà che li circonda nel modo più fedele possibile. Attraverso una selezione di quattordici autori, l’esposizione della Galleria Civica presenta alcune tra le esperienze più significative della figurazione italiana. Informazioni: http://www. mart.trento.it/ciochevedo. Mostre SI COMBATTEVA QUI! ALPI, TEATRI DI BATTAGLIE 19401945 Apertura: fino a domenica 13 settembre. Le Gallerie, Piazza di Piedicastello. Mostra fotografica di Alessio Franconi. Settanta scatti che ripercorrono paesaggi mozzafiato, luoghi abbandonati in posti


trentinomostre tanto incredibili quanto inaccessibili, dove si sono combattute le battaglie dimenticate della Seconda guerra mondiale. Informazioni: www.museostorico.it. Mostre USAVAMO LA CINEPRESA: STORIE IN FORMATO RIDOTTO Apertura: fino a domenica 13 settembre. Le Gallerie, Piazza di Piedicastello. Un viaggio nel passato attraverso gli sguardi della gente comune. Immagini, oggetti, suoni del cinema amatoriale accompagnano il visitatore lungo la storia del Novecento. Informazioni: www.museostorico.it. Mostre L’INVENZIONE DEL COLPEVOLE Apertura: fino a martedì 15 settembre. Museo Diocesano Tridentino. Il ‘caso’ di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia. Il Museo Diocesano Tridentino propone una mostra dedicata a quella che si potrebbe oggi definire una clamorosa fake news del passato: il ‘caso’ di Simonino da Trento, un bambino presunta vittima di omicidio rituale ebraico, venerato per secoli come ‘martire’ innocente. Informazioni: museodiocesanotridentino.it. Mostre SPAZIO DE GASPERI Apertura: fino a mercoledì 31 dicembre 2025. Palazzo Thun, Via Belenzani. Un’esposizione permanente di oggetti originali, immagini e documenti relativi alla vita dello statista trentino Alcide De Gasperi donati dalla figlia Maria Romana De Gasperi. Dalle h. 9.00 alle h. 18.00, tutti i giorni, al piano terra di Palazzo Thun, in Via Belenzani 19 a Trento. Info: www. comune.trento.it. Mostre MANIMALI/HANDIMALS Apertura: da venerdì 19 giugno a domenica 11 ottobre. Muse Museo delle Scienze. Quadri a olio e grandi foto fine art. Quadri a olio e grandi foto fine art, i cui soggetti sono animali dipinti sulle mani dall’artista e body painter Guido Daniele. Informazioni e prevendite: 0461 270311, museinfo@muse.it, www.muse.it. Mostre WE PLANET. CENTO GLOBI PER UN FUTURO SOSTENIBILE Apertura: fino a domenica 20 settembre. Palazzo delle Albere. 100 ARTISTI INTERPRETANO IL PIANETA IN UNA ESPOSIZIONE D’ARTE E DESIGN OPEN AIR. LA RINASCITA DEL PAESE ITALIA. Per inaugurare il viaggio WePlanet taglia il nastro della prima tappa al MUSE - Museo delle Scienze di Trento. I primi Globi artistici già realizzati e adottati da importanti mecenati, saranno esposti nell’a-

rea verde open air e all’interno del Palazzo delle Albere sarà possibile per i visitatori conoscere da vicino, attraverso immagini e video, il grande progetto sulla sostenibilità che vede Trento coinvolta insieme alle più importanti realtà territoriali del Paese. www.muse.it. Mostre IL SILENZIO Apertura: da mercoledì 24 giugno a lunedì 31 agosto. Cattedrale San Vigilio, aula San Giovanni. 29° esposizione artisti vari. www. comune.trento.it. Mostre UFFIZI IN PASSEIER Apertura: fino a domenica 1 novembre. Fondazione museo storico del Trentino, gallerie Piedicastello. Chi protegge l’arte in guerra? Mostra curata e prodotta dal Museo Passiria e riallestita presso Le Gallerie nell’ambito del programma di collaborazione istituzionale tra i due Musei. Un interessante percorso, visitabile fino al 1° novembre 2020, che racconta la vicenda delle importanti opere d’arte fiorentine custodite in un deposito in Alto Adige durante la seconda guerra mondiale. Informazioni: 0461 230482, info@ museostorico.it. Mostre FEDE GALIZIA (1587 - 1630) Apertura: da venerdì 3 luglio a domenica 25 ottobre. Castello del Buonconsiglio. Non sono molte le donne pittrici che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte ma tra la metà del Cinquecento e la metà del Seicento alcune raggiunsero fama e successo. Tra queste Fede Galizia a cui il Castello dedica una mostra. Orario: 10.00-18.00. Lunedì chiuso. Aperture straordinarie: tutti i lunedì dal 13 luglio al 7 settembre 2020. | Info: 0461 233770, www.buonconsiglio.it. Mostre REVIVAL Apertura: fino a mercoledì 30 settembre. Studio d’arte Raffaelli. Torna in mostra allo Studio d’Arte Raffaelli il gruppo dei Nuovi Futuristi costituito da Gianantonio Abate, Innocente, Marco Lodola, Plumcake (Cella, Pallotta, Ragni) e Umberto Postal con un allestimento che ripercorre le estetiche degli anni Ottanta e Novanta attraverso le opere dei cinque artisti. Informazioni: 0461.982595, info@ studioraffaelli.com, www.studioraffaelli.com. Mostre TRIDENTUM Apertura: da sabato 25 luglio a domenica 2 agosto. Torre Mirana, Via Belenzani. Personale di Alessandro Lando. Le opere prendono spunto prevalentemente dalla natura e dall’esigenza di creare attraverso un particolare un’immagine nuova del soggetto di partenza. La tela rettangolare diventa uno spazio privo di cornice e di confi-

“PERCORSI D’ANAUNIA” A CASA DA MARTA

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a sabato 25 luglio fino il 31 dicembre, Casa Da Marta di Predaia, Val di Non, ospiterà la mostra “PERCORSI D’ANAUNIA”. Per riscoprire o conoscere il ricco territorio Anaune attraverso i 16 percorsi turisticoescursionistici, finalizzati alla valorizzazione dei beni storici ed ambientali presenti in questo ambito geografico. Presente anche il Cammino Jacopeo d’Anaunia. Ad accompagnare in questo viaggio esplorativo Maria Stancher, artista poliedrica che tramite i suoi scatti e dipinti ci svelerà paesaggi, luoghi e bellezze che ci circondano. La mostra sarà visitabile da martedì a giovedì dalle 16.30 alle 18.30, venerdì e sabato dalle 10 alle 12, dalle 16.30 alle 18.30 e dalle 20.30 alle 22.30 e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 18.30. Per info e prenotazioni 347.328219.

ni dove l’occhio può immaginare una nuova estensione dell’oggetto stesso. I colori diventano il mezzo per stimolare un impatto visivo che possa raggiungere nell’immediato un coinvolgimento emotivo e sensoriale di colui che osserva. Informazioni: alessandro.lando. ing@gmail.com.

VAL DI SELLA Mostre ARTE SELLA - PERCORSI ESPOSITIVI Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. Arte Sella - Area di Malga Costa: l’Area di Malga Costa offre al visitatore la possibilità di immergersi in un ampio parco alla scoperta delle opere monumentali di Arte Sella. Giardino di Villa Strobele: è il luogo in cui, nel 1986, è nata Arte Sella. Dall’autunno 2016 il giardino della villa è visitabile e ospita opere realizzate da architetti di fama internazionale. Ulteriori informazioni e orari di apertura: www.artesella.it.

VIGO DI FASSA Mostre PERCORSO ESPOSITIVO Apertura: fino a giovedì 31 dicembre. Il percorso espositivo del Museo Ladino. Informazioni sulla visita e prenotazione: www. istladin.net. Mostre FAKE Apertura: da domenica 12 luglio a giovedì 20 agosto. Piaz Jan Batista Massar. Esposizione sui fallimenti e inganni della vita quotidiana. Inaugurazione domenica 12 luglio alle ore 16.00. www.fassa.com.

VILLALAGARINA Mostre MAPPING Apertura: da sabato 25 luglio a domenica 27 settembre. Palazzo Libera. Personale di Julien Friedler a cura di Dominique Stella e Carlo Silvestrin. Produzione Cd Studio d’Arte - Galleria. ORARIO venerdì, sabato, domenica, festivi 10:00-18:00. www.comune.villalagarina.tn.it.

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trentinoappuntamenti

IL CONCERTO PER LA PACE E IL RICORDO DI CHATWIN

I

l

Trento Film Festival rilancia dopo

l’epidemia: dal 27 agosto al 2 settembre, una selezione di opere con al centro l’uomo e la natura. Con

l’eccezione dell’evento speciale di chiusura Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin di Werner Herzog, e del lungometraggio Paradise, una nuova vita di Davide Del Degan, entrambi finalmente in autunno in uscita nelle sale cinematografiche, l’intero programma sarà presentato sia in proiezione per il pubblico trentino e gli ospiti del festival, che in streaming in tutta Italia, per tutti gli appassionati di cinema, montagna e natura.

Manu Chao, una delle stelle del popular rock internazionale, sarà protagonista di un concerto evento in Trentino. L’appuntamento con il cantante ed ex anima

ANTONIO SORGENTONE

È

un cantante, pianista, considerato tra i migliori nel suo genere in Italia. Nel suo repertorio propone un mix di: 50’s R’n’R, boogie woogie, brani originali e classici swing italiani di grandi del passato come Renato Carosone o Fred Buscaglione. Durante i suoi spettacoli, grazie al suo carisma sul palco e alla sua bravura tecnica, riesce a conquistare tutti i tipi di pubblico, collezionando alle spalle più di 600 concerti in Italia e in Europa: SVEZIA, FINLANDIA, FR A N CI A ,GERM A NI A , BELGIO, SVIZZERA. Vanta collaborazioni con artisti come: MARVIN RAINWATER (USA) e HAYDEN THOPSON (USA) della mitica SUN RECORDS; due legende del country e del rockabilly, con le quali suona sul palco principale del SUMMER JAMBOREE 2009 insieme agli ADEL’ S (IT). GREG, entertainer romano noto per le sue performances con Lillo e per progammi TV come Le Iene, Telenauta 69, Bla Bla Bla, ottavo nano. BOPPIN STEVE (SWE) con il quale ha suonato in Svezia nel 2009 su un palco con due pianoforti, dove i due si “sfidano a duello”. CLEM SACCO (ITA), con il quale suonò sul palco del Summer Vintage Rock and Roll Festival del 2012 insieme agli Adel’s.

dei Mano Negra è quello del 10 agosto, alle 21.30, alla Campana dei Caduti di Rovereto per uno speciale “Concerto della Pace” sotto la sigla di “El Chapulin Solo”. C’è anche una data a Trento, quella del 20 agosto nel Teatro Capovolto, fra le tappe del tour estivo del pianista

Raphael Gualazzi. A poco più di un mese dalla fine del lockdown Gualazzi aveva già annunciato le prime date di un tour estivo che lo vedrà esibirsi in contesti suggestivi, location all’aperto naturali e urbane che Bruce Chatwin (1940-1989)

renderanno ancora più

Prosegue, attraversando tutto il mese di agosto, la rassegna “Il suono del mattino, parole e suoni in Badia” ospitata nella Badia di San Lorenzo/Tempio Civico. Primo evento di agosto, il 7, con “E.Stasi”, performance proposta dell’attrice Silvia

Furlani e da Albert Hera su

musiche di Johann Sebastian Bach e Henry Purcell. Dopo il concerto di Francesca Michielin del 31 luglio

alla musica.

con il concerto “Spazi Sonori” prosegue con il live di

Prosegue per tutto

Max Gazzè e Antonio Sorgentone

il mese di agosto la

la rassegna “Treventi 2020” organizzata, nello spazio

programmazione della

del Parco Colonia Pavese di Torbole da Sideout con la

rassegna “Estate a

collaborazione del Comue di Nago/Torbole e della Cassa

Trento” segnata dallo

Rurale Alto Garda. Il 20 agosto on stage ci sarà Antonio

slogan “Musica, teatro,

Sorgentone, cantante e pianista che nel suo repertorio

serie di appuntamenti ospitati all’interno del Teatro

Capovolto, con il Teatro Sociale che si apre su tmagosto

Centro S. Chiara.

speciale questo ritorno

cinema, danza – ad almeno un metro di distanza”. Una fitta

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Piazza C. Battisti, proposti dal Comune di Trento insieme al

ha un mix di: 50’s R’n’R, boogie woogie, brani originali e classici swing italiani di grandi del passato come Renato Carosone e Fred Buscaglione.


trentinoappuntamenti 1 SABATO Cultura UNIVERSO API Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta dell’universo sensoriale delle api in compagnia di un entomologo del MUSE, attraverso esperienze dirette e materiali da toccare. Alle 11, visita all’arnia didattica. www.muse.it. Cultura PASSEGGIATA SOTTO LE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Partenza dal giardino botanico. Passeggiata naturalistica ed osservazione del cielo, con l’accompagnamento di un naturalista e un astronomo. www.muse.it. Cultura PRIMA DI NOI Geroli (Rovereto). Ore 17. Il Masetto. Lettura con Giorgio Fontana. http://www.ilmasetto.com. Cultura SCRITTURA FESTIVAL SULLE DOLOMITI Campitello di Fassa. Paladolomites, Mazzin. Per il terzo anno consecutivo la rassegna porterà ai piedi delle celebri cime fassane nomi di spicco legati al mondo dell’alpinismo, della cronaca, del cinema e della cultura, nella veste di scrittori. Informazioni: www.fassa.com. Cultura PERGINE FESTIVAL Pergine Valsugana. Nonostante la difficile e incerta situazione anche quest’anno Pergine Festival tornerà a ravvivare la comunità offrendo momenti diffusi di svago e intrattenimento, ma anche di riflessione, per offrire nuovi sguardi verso la riscoperta di luoghi e territori. Tema centrale sarà il nostro rapporto con la natura e l’ambiente che ci circonda. Informazioni e programma completo su www. perginefestival.it - 0461 530179. Cultura INSEGNAMI LA TEMPESTA Levico Terme. Ore 18. Parco delle Terme, installazione Sequoia. ALE E ROVERE. IL FANTASTICO VIAGGIO DEGLI ALBERI. Rassegna Junior. www.visitvalsugana. it, info@visitvalsugana.it. Cultura LE DUE MADRI. STORIA DI UNA BAMBINA IN AFFIDO LevicoTerme. Ore 21. Parco delle Terme, Anfiteatro naturale. LIbro di Gianfranco Mattera (San Paolo, 2020). www.visitvalsugana.it, info@visitvalsugana.it. Cultura PLEIADI: ALBERI MAESTRI Pergine Valsugana. ore 10:30. Partenza dall’Istituto Marie Curie. Ciclo “walkabouts” Performance itinerante / L’evento si terrà anche in caso di pioggia. Saranno fornite

mantelle anti pioggia. www.perginefestival.it.

| drums, percussion, kaoss pad. www.gardajazz.com.

Famiglia FESTIVAL DEL GIOCO 2020 Folgaria. ore 09.00. Alpe Cimbra. ll Festival del Gioco dal 26 luglio all’1 agosto è una settimana dedicata alla famiglia con un programma ricco di appuntamenti per grandi e piccini. Anche quest’anno, prende vita in questa sesta edizione la fiaba dell’Alpe Cimbra! I protagonisti della fiaba dell’alpe Cimbra Perti e Fliflick vi accompagneranno a Folgaria, Lavarone e Lusérn facendovi scoprire le bellezze di queste montagne, le tradizioni e la cultura dell’Alpe www.alpecimbrafamily.it.

Musica MARCO GATTI, FEDERICO BALDI ED ENRICO RIZZO Dimaro Folgarida. Ore 21. Teatro. Concerto, giovani pianisti del Conservatorio “Bonporti” di Trento impegnati in musiche di Chopin, Mendelssohn, Scriabin, Schumann e Rachmaninov. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com.

Famiglia GEOLOGO PER UN GIORNO Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. Una camminata nei dintorni di Predazzo osservando gli edifici ed il territorio circostante per scoprire le testimonianze della storia geologica dolomitica. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Musica I VAGABONDI Nago . Ore 20.30. Via Scipio Sighele. Musica nella leggenda con I Vagabondi, Nomadi tribute band. Per l’occasione le attività commerciali di Nago terranno le “saracinesche aperte” e i ristoranti proporranno un piatto a tema. Concerto nella rassegna RiparTiAmO dalla Musica, Nago Torbole, a cura dell’Assessorato alTurismo di Nago Torbole e Cento, Consorzio Esercenti Nago Torbole. www.comune.nago-torbole.tn.it. Musica THIS IS (ALSO) A MUSIC FESTIVAL Pergine Valsugana. ore 19.30. Parco Tre Castagni. La musica riparte con il secondo volume di THIS IS (ALSO) A MUSIC FESTIVAL, una tre giorni immersa nella verde cornice del Parco Tre Castagni dove musica, cinema, ambiente ed accessibilità si intrecciano. Tutti i giorni, dalle 19:00, saranno attive le installazioni: Quatto Quatto e Museo dell’empatia. Servizio bar a cura di Plotegher Beer. Informazioni: www.perginefestival.it. Musica LORENZO E MADDALENA GHIELMI Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit. Musica THE GIRL FROM IPA MEDIA Tenno. Ore 20. Cantine Torboli. “Panta rei jazz revolution”. Camilla Battaglia: voce, effetti | voice, effects Rosa Brunello: contrabbasso, effetti, voce | double bass, effects, voice Gioele Pagliaccia: batteria, percussioni, kaoss pad

Teatro A CIELO APERTO Valdaone. ore 17.00. Forte Corno. Lo spettacolo proposto dalla compagnia I Teatri Soffiati è una singolare performance di teatro, musica e animazione, che racconta la storia, le montagne, la guerra e le leggende che sopravvivono nelle zone vicine ai Forti del Trentino. Nato da un’idea di Alessio Kogoj, che ne è anche interprete insieme a Giacomo Anderle ed Enrico Tavernini. Informazioni: www.trentinograndeguerra.it. Teatro DI MESTIER RACCONTO Altavalle. Ore 10. Sentiero dei vecchi mestieri / Ritrovo presso il cortile struttura polifunzionale. Spettacolo itinerante. Racconti, canti, storie di mestieri e lavoro tra gli opifici del “Sentiero dei vecchi mestieri” in compagnia del Gruppo Teatro Angrogna. Ingresso libero, obbligatoria la prenotazione. www.contavalle.it. Teatro HYPERLOCAL / XL Dro. Centrale Fies. Dal 17 luglio all’8 agosto, ogni sera, per tutti e 4 i weekend, 2 performance, 1 mostra, 1 installazione site-specific e un posto riservato al parco per la tua serata speciale a Centrale Fies / Un’esperienza immersiva per 50 spettatori e spettatrici alla volta. Scrivici a info@centralefies.it o chiamaci al numero 327-9019738. Teatro LA GUERRA DI TINA Vigolo Vattaro. Ore 18.30. Palazzo Malfatti. Spettacolo con Maria Vittoria Barrellatesto di Renato Barrella, regia di Maura Pettorruso. www.vigolana.com.

2 DOMENICA Cabaret ECO CIRCUS SHOW Pozza di Fassa. ore 14.00. Val San Nicolò, spettacolo di Luca Regina alla Festa ta mont. Informazioni: www.fassa.com. Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Festival Circense. Tutti gli eventi del Circen Dolomites Festival saranno gratuiti ed a partecipazione libera. Come in tutti i Buskers Festival (Festival delle

Arti di strada), al termine di ogni esibizione ciascuno spettatore potrà decidere se lasciare un’offerta nel cappello dell’interprete, in base al gradimento dello spettacolo ed alla propria sensibilità. Programma completo su: www.circendolomitesfestival.com. Cultura PORTE APERTE ALL’OSSERVATORIO Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. La domenica sera l’osservatorio rimane aperto per ammirare il cielo stellato, a occhio nudo e con i telescopi. Ingresso libero. www.muse.it. Cultura SCRITTURA FESTIVAL SULLE DOLOMITI Campitello di Fassa. Paladolomites, Mazzin. Per il terzo anno consecutivo la rassegna porterà ai piedi delle celebri cime fassane nomi di spicco legati al mondo dell’alpinismo, della cronaca, del cinema e della cultura, nella veste di scrittori. Informazioni: www.fassa.com. Cultura PERGINE FESTIVAL Pergine Valsugana. Nonostante la difficile e incerta situazione anche quest’anno Pergine Festival tornerà a ravvivare la comunità offrendo momenti diffusi di svago e intrattenimento, ma anche di riflessione, per offrire nuovi sguardi verso la riscoperta di luoghi e territori. Tema centrale sarà il nostro rapporto con la natura e l’ambiente che ci circonda. Informazioni e programma completo su www. perginefestival.it - 0461 530179. Cultura PLEIADI: ALBERI MAESTRI Pergine Valsugana. ore 10:30. Partenza dall’Istituto Marie Curie. Ciclo “walkabouts” Performance itinerante / L’evento si terrà anche in caso di pioggia. Saranno fornite mantelle anti pioggia. www.perginefestival.it. Danza CONTEMPORARY MEN Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto - La città in scena. Spettacolo di danza. La MM Contemporary Dance Company presenta una serata tutta al maschile, portando in scena tre coreografie di grande successo. www.centrosantachiara.it, www.primiallaprima.iT. Famiglia TUTTE LE TINTE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Come si usano le piante tintorie? Giornata dedicata alla tintura vegetale, con la possibilità per i bambini di tingere una borsetta da portare a casa. Visita guidata a tema alle ore 11. www.muse.it.

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trentinoappuntamenti Famiglia SUN DAY Viote Monte Bondone. Ore 15. Terrazza delle Stelle. Il volto misterioso del Sole è svelato attraverso telescopi dotati di particolari filtri per osservare macchie, protuberanze e spettacolari filamenti. Ingresso libero. www.muse.it. Musica TU MI FAI GIRAR - LA CANZONE ITALIANA Sella Giudicarie. Ore 17. Castello Larino. Concerto: brani di Carosone, Modugno, Carrà, Mina, Caselli, Battisti, Baglioni ed altri. Matteo Mazzoli voce - Alberto Martinelli violino - Gabriele Miglioli violoncello. Elena Trovato arpa - Luigi Signori pianoforte/voce. Informazioni: www.gruppocaronte.info. Musica THIS IS (ALSO) A MUSIC FESTIVAL Pergine Valsugana. ore 19.30. Parco Tre Castagni. La musica riparte con il secondo volume di THIS IS (ALSO) A MUSIC FESTIVAL, una tre giorni immersa nella verde cornice del Parco Tre Castagni dove musica, cinema, ambiente ed accessibilità si intrecciano. Tutti i giorni, dalle 19:00, saranno attive le installazioni: Quatto Quatto e Museo dell’empatia. Servizio bar a cura di Plotegher Beer. Informazioni: www.perginefestival.it. Musica MAURO BEGGIO TRIO: MUSIC BY FRIENDS Campitello di Fassa. ore 11.00. Col Rodella. Concerto con: Mauro Beggio, batteria / Michele Polga, sax / Matteo Alfonso, organo. Informazioni: www.fassa.com. Musica MONTAGNE MIGRANTI UNPLUGGED Trambileno. Ore 18. Forte Pozzacchio. Spettacolo fra sette note e parole, sul tema della canzone di montagna e dell’emigrazione. Informazioni: www.trentinograndeguerra.it.

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Musica BONPORTI ANTIQUA ENSEMBLE Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit. Musica ITALIAN JAZZ PROJECT ORCHESTRA Torbole. Ore 21. Parco Pavese. Concerto, diretto da Luca Donini. In caso di maltempo recupero il 03/08/2020. Evento all’interno di Garda Jazz Festival. www.gardajazz.com. Musica EMANUELE DELUCCHI E TATIANA LARIANOVA Locca di Concei. ore 21.00. Centro Culturale. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro, concerto duo pianistico, musiche di Dvorak. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica BORIS PETRUSHANSKY Cles. Ore 21. Auditorium del liceo “Russell” di Cles, ha luogo l’atteso recital di Boris Petrushansky (Haydn, Schubert e Musorgskij), preceduto lo stesso giorno (Palazzo Assessorile, ore 10.30) da una conferenza-incontro con l’interprete, ambasciatore della cultura musicale russa. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www. centromichelangeli.com. Per i più piccoli GHIACCIAI, GIGANTI FERITI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Laboratori per famiglie con bambini età 6+. Un percorso interattivo alla scoperta dei ghiacciai, misteriosi testimoni del passato e preziosi indicatori climatici. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it.

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3 LUNEDÌ Musica ALBERT HERA Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto, La città in scena. Piazza Cesare Battisti. La voce come strumento musicale, in dialogo con il pubblico e la grafica disegn con Albert Hera, voce Fabio Giachino, piano Giorgia Molinari, graphic design. https://www.facebook.com/AlbertHera, www.centrosantachiara.it. Musica TERRENI KAPPA QUARTET Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel. GiudiJazz 2020 - VI Edizione. Concerto Luca Crispino, chitarra Francesco Caliari, sax - Fabio Basile, basso - Luca Pighi, batteria. Standard e brani originali. Informazioni e programma completo: www.arsmodi.it/giudijazz-2020/. Per i più piccoli AL RIPARO DAGLI ALBERI Bosentino. Ore 16.30. Parco delle Fratte. Rassegna di piccole storie gli alberi, in cui l’incontro tra narratore e spettatori si arricchisce di un gioco di nascondimenti e svelamenti. Raccontiamo tra gli alberi, respirando i loro profumi, al riparo dei loro fusti, non creando distanze, ma riempiendo le distanze con la presenza della natura. “Perdersi nel bosco”. www.vigolana.com. Teatro MIGRANTES Altavalle. Ore 21. Piazza della Chiesa, Faver. Gruppo Teatro Angrogna. Ingresso libero. Informazioni: www.contavalle.it.

4 MARTEDÌ Cabaret CIRCO A TEATER Campestrin. ore 21. Paladolomites. Spettacolo di circo contemporaneo del Veronique Ensemble Tre Quarti. Informazioni: www. fassa.com.

Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Festival Circense. Tutti gli eventi del Circen Dolomites Festival saranno gratuiti ed a partecipazione libera. Come in tutti i Buskers Festival (Festival delle Arti di strada), al termine di ogni esibizione ciascuno spettatore potrà decidere se lasciare un’offerta nel cappello dell’interprete, in base al gradimento dello spettacolo ed alla propria sensibilità. Programma completo su: www.circendolomitesfestival.com. Cultura SLOTTI LETTERARI Vattaro. Ore 20. Giardino Villa Bortolazzi, Via San Rocco. L’Altopiano della Vigolana ospita gli scrittori trentini: Monica Demattè. www. vigolana.com. Cultura AZOTOMIA Dermulo Predaia. Ore 14. Località Plaze. Iniziative di animazione. Informazioni e programma completo su: www.visitvaldinon.it. Musica FLAUTO OGGI Roncegno. Ore 21. Casa Raphael / Palace Hotel, P.zza de Giovanni 4. Ciclo Contemporanea / Concerto con: Jessica Dalsant, flauto / Edoardo Bruni, pianoforte. Musiche di Bruni, Shankar, Casella, Jolivet. Informazioni: www.arsmodi.it/ katharsis-2020. Musica GEZA & THE 5 DEVILS Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto, La città in scena. Piazza Cesare Battisti. La magia del violinista ungherese Géza Hosszu-Legocky in compagnia di 5 virtuosi indiavolati. https://it-it.facebook.com/ pg/Geza5DeVils, www.centrosantachiara.it. Musica NIGHT & DAY “YOU ARE THE ONE” Riva del Garda. Ore 21. Rocca. Concerto all’interno di Garda Jazz

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trentinoappuntamenti Festival. In caso di maltempo recupero il 11/08/2020. www.gardajazz.com. Musica SASHA GRYNYUK Dimaro. Ore 21. Concerto, brani di Beethoven, Ravel e Brahms. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com. Per i più piccoli LA SIGNORA CURIOSITÀ PRESENTA PETRA, INTREPIDA MASCOTTE DEL MUSEO Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Spettacolo di teatro-scienza per viaggiare insieme alla Signora Curiosità alla scoperta del territorio dolomitico di 270 milioni di anni fa. Presentazione della guida interattiva Al museo con Petra. Informazioni: museo.predazzo@ muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli A SPASSO CON GIANNI Cavalese. Ore 17. Parco della Pieve. Un’estate con Gianni Rodari. Prenotazione in biblioteca. www. teatrodellequisquilie.it. Teatro S-CONFINAMENTI Altavalle. Ore 21. Piazzetta del Dos, Grumes. Spettacolo con la gente di Faver, Grauno, Grumes e Valda / Musiche e canti di Gruppo Teatro Angrogna e Malegria. Informazioni: www.contavalle.it.

5 MERCOLEDÌ Cabaret MATEETE Buffaure, Pozza di Fassa. ore 11. Rifugio Baita Cuz. Laboratorio di giocoleria alle 11. Spettacolo della compagnia Les Puces Circus alle ore 13.30 e tanto altro ancora durante tutta la giornata. Informazioni: www.fassa.com. Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Festival Circense. Tutti gli eventi del Circen Dolomites Festival saranno gratuiti ed a partecipazione libera. Come in tutti i Buskers Festival (Festival delle Arti di strada), al termine di ogni esibizione ciascuno spettatore potrà decidere se lasciare un’offerta nel cappello dell’interprete, in base al gradimento dello spettacolo ed alla propria sensibilità. Programma completo su: www.circendolomitesfestival.com. Cultura SPETTACOLI DI TEATRO SCIENZA Viote Monte Bondone. ore 15. Giardino Botanico Alpino. Un’ortolana stravagante, il detective Sterco Holmes e la piccola Ape Rina vi aspettano per raccontarvi

le loro strabilianti avventure. Per bambini/e età 4+. www.muse.it. Cultura DOLOMITI, STORIA DI UN PAESAGGIO Predazzo. ore 15 e 17. Con Riccardo Tomasoni, geologo MUSE. Lettura di Francesco Morandini in collaborazi- one con la Biblioteca Comunale di Predazzo. Ritrovo ore 16, presso il Centro Servizi di Bellamonte. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Musica FLAUTO OGGI Pinzolo. Ore 21. Paladolomiti, Piazza San Giacomo. Ciclo Contemporanea / Concerto con: Jessica Dalsant, flauto / Edoardo Bruni, pianoforte. Musiche di Bruni, Shankar, Casella, Jolivet. Informazioni: www.arsmodi.it/ katharsis-2020. Musica ELISE HALL SAXOPHONE QUARTET LevicoTerme. Ore 21. Il quartetto di saxofoni Elise Hall porta avanti fin dal 2006, anno della sua nascita, l’intento di promuovere e arricchire le pagine musicali per saxofono, dedicando particolare attenzione al repertorio crossover e presentando composizioni del secolo XX e XXI che tendono ad intersecare e fondere più generi musicali in un unico discorso, in collaborazione con compositori aperti alle variegate influenze musicali della contemporaneità. www.visitvalsugana.it. Musica MARAMAO. CANZONI TRA LE GUERRE Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto - La città in scena. Concerto con Matteo Ferrari. www.centrosantachiara.it, www.primiallaprima.it. Musica ELISE HALL SAXOPHONE QUARTET Levico Terme. Ore 21. Anfiteatro Naturale, Parco delle Terme, Viale Rovigo 1. Evento inserito nel programma “Vivere il Parco 2020” / Parco di Note. Concerto con: Isabella Fabbri, sax soprano / Chiara Lucchini, sax contralto / Anna Paola De Biase, sax tenore / Alessia Berra, sax baritono. informazioni: www.naturambiente.provincia. tn.it/parco_levico/.

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Societa’ soggetta all’attivita’ di direzione e coordinamento da parte di Gruppo Santini Spa via Giotto 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen untersteht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital

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Societa’ soggetta all’attivita’ direzione e BZ, coordinamento da parte di Gruppo•Santini Spainvia 4/a – 39100 Bolzano. Das Unternehmen unterUfficio Registro di imprese: CCIAA Numero di iscrizione 02754960215 Eintragung dieGiotto Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 steht der Leitung und Koordination der Gruppe Santini AG • CF & P.IVA 02754960215 St.Nr. & MwSt.Nr. Cap. soc. 500.000 i.v - v.e. Gesellschaftskapital Ufficio Registro imprese: CCIAA BZ, Numero diCFiscrizione 02754960215 • Eintragung in die Handelskammer Bozen, Eintragungsnummer 02754960215 & P.IVA 01713030219 St.Nr. & MwSt.Nr. Banca Cassa Rurale di Bolzano


trentinoappuntamenti Musica JULIA & B Nago. Ore 21. Garda Hotel Forte Charme. “Around Brasil - Viaggio tra le sonorità della terra di poeti e musicisti”. Giulia Albertazzi: voce, flauto traverso, loop station | voice, flute, loop station Paolo Bazzoli: chitarra, loop station | guitar, loop station. www.gardajazz.com. Per i più piccoli BOSCO DELLE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. Attività per piccoli astronomi per scoprire pianeti e costellazioni, ascoltando racconti magici sulla Luna, Il Sole e le nostre amiche stelle. www.muse.it. Per i più piccoli UN’ESTATE DA ORSI Sardagna. Ore 17.30. Anfiteatro Ex Busa degli Orsi. Incontri, musica e spettacolo. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito / Posti limitati, prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo: estatedaorsi@gmail.com, www. iteatrisoffiati.it. Teatro DESERTO DEI TARTARI Pergine Valsugana. Ore 21. Castello di Pergine. Spettacolo con con Woody Neri, adattamento teatrale a cura di Maura Pettorusso, regia di Carmen Giordano, Trento Spettacoli. www.fondazionecastelpergine.eu.

6 GIOVEDÌ Cabaret MATEETE Val di Fassa. ore 11. Rifugio Roda di Vael. Laboratorio di giocoleria alle 11. Spettacolo della compagnia Mr Bang alle ore 13.30. Informazioni: www.fassa.com. Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Festival Circense. Tutti gli eventi del Circen Dolomites Festival saranno gratuiti ed a partecipazione libera. Come in tutti i Buskers Festival (Festival delle Arti di strada), al termine di ogni esibizione ciascuno spettatore potrà decidere se lasciare un’offerta nel cappello dell’interprete, in base al gradimento dello spettacolo ed alla propria sensibilità. Programma completo su: www.circendolomitesfestival.com. Enogastronomia CHOCOMOMENTS - FESTA DEL CIOCCOLATO Vigo di Fassa. ore 15.30. Piaz de Vich. La Festa del cioccolato artigianale fa tappa a Vigo di Fassa. Arrivano da tutta Italia i mastri cioccolatieri i quali dirigeranno mini corsi e daranno dimostrazione delle loro abilità. www.fassa.com.

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Musica LET IT BE - 50 ANNI DALLO SCIOGLIMENTO DEI BEATLES Malé. Ore 21. Piazza Regina Elena. Concerto: Alberto Martinelli violino - Gabriele Miglioli violoncello - Elena Trovato arpa - Luigi Signori pianoforte/voce. Informazioni: www.gruppocaronte.info.

biblio.infotn.it, www.teatrodellequisquilie.it.

Musica PIETRO DEIRO DUO Latemar-Predazzo. Ore 14.30. Teatro del Latemar di Marco Nones. Pietro Deiro è stato un fisarmonicista italiano naturalizzato statunitense. E’ stato uno dei fisarmonicisti più importanti della prima metà del XX seolo. Il Duo, formato da due maestri di fisarmonica trentini, si esibisce in una serie di evergreen classici della musica per fisarmonica. Informazioni: https:// www.visitfiemme.it.

Teatro ASINO A CHI? Ischia. Ore 21. Giardino Scuola. Produzione EstroTeatro/TeatroE, con Mirko Corradini e Emilia Bonomi. Ingresso gratuito. Informazioni: http://www.teatrodipergine.it.

Musica COSTANTINO MASTROPRIMIANO Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit. Musica IL SUONO DELLE OMBRE Arco. Ore 21. Castello di Arco. Musiche di confine tra il mondo etnico e l’imprevedibile con Stefano Benini, Thomas Sinigaglia, Sbibu per GardaJazz. Informazioni: cultura@comune.arco.tn.it o +39 0464 583656. Per i più piccoli IL SUOLO MAGICO Levico Terme. Ore 21. I laboratori didattico-creativi sono rivolti ai bambini. Momenti di creazione ed esplorazione, seguiti da esperti educatori, con l’intento di stimolare la sensibilità dei bambini nel rispetto dell’ambiente e la loro fantasia. Partecipazione gratuita. Massimo 10 partecipanti. Iscrizione obbligatoria entro il giorno prima dell’inizio del corso presso uffici APT Valsugana tel. 0461 727700 - tel. 0461 706824 e-mail: info@visitvalsugana.it. Per i più piccoli ROCCE PER TUTTI I GUSTI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Le rocce racchiudono indizi ed aspetti da indagare con occhi attenti per imparare a classificare la varietà litologica delle Dolomiti. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli A SPASSO CON GIANNI Nago. Ore 18. Parcogiochi. Un’estate con Gianni Rodari. Informazioni: 0464 505181, nago@ biblio.infotn.it, www.teatrodellequisquilie.it. Per i più piccoli OMAGGIO A RODARI Mori. Ore 20. Biblioteca comunale. Un’estate con Gianni Rodari. Informazioni: 0464 916260, mori@

Teatro FAGIOLI Altavalle. Ore 20.30. Cortile, Via Pozza, Grauno. Compagnia I Teatri Soffiati, spettacolo di e con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj. www.contavalle.it.

7 VENERDÌ Cabaret CREPEER DEL SOREIE Val di Fassa. ore 06. Rifugio Belvedere. Spettacolo e alba circense e tanti altri appuntamenti durante tutta la giornata. Informazioni: www.fassa.com. Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Festival Circense. Tutti gli eventi del Circen Dolomites Festival saranno gratuiti ed a partecipazione libera. Come in tutti i Buskers Festival (Festival delle Arti di strada), al termine di ogni esibizione ciascuno spettatore potrà decidere se lasciare un’offerta nel cappello dell’interprete, in base al gradimento dello spettacolo ed alla propria sensibilità. Programma completo su: www.circendolomitesfestival.com. Cultura IL SUONO DEL MATTINO PAROLE E SUONI IN BADIA Trento. ore 06.30 e 07.30. Badia di San Lorenzo, Tempio Civico. L’invito è di alzarsi presto al mattino per recarsi nella splendida Abbazia di San Lorenzo e ricevere un piccolo regalo prima di iniziare la giornata. Un’attrice o un attore insieme ad un/a musicista ci offrono un momento di silenzio e ascolto, tra parole e suoni che possiamo poi portarci nel proseguo del giorno. E.Stasi, parole: Silvia Furlan (voce), suoni: Albert Hera (voce). Testi di / Musiche di Johann Sebastian Bach, Henry Purcell. Cultura I BAMBINI DI SVEVIA LevicoTerme. Ore 21. Parco delle Terme, Anfiteatro naturale. Libro di Romina Casagrande (Garzanti, 2020). www.visitvalsugana.it, info@visitvalsugana.it. Cultura APPUNTAMENTI CON LA NATURA Centa S. Nicolò. Ore 21. Area Manifestazioni. La meraviglia della natura raccontata attraverso gli scatti di Franco Parisi e Anna Maria Detassis. “Natura a due passi da casa”. www.vigolana.com.

Enogastronomia CHOCOMOMENTS - FESTA DEL CIOCCOLATO Vigo di Fassa. ore 09.30. Piaz de Vich. La Festa del cioccolato artigianale fa tappa a Vigo di Fassa. Arrivano da tutta Italia i mastri cioccolatieri i quali dirigeranno mini corsi e daranno dimostrazione delle loro abilità. www.fassa.com. Famiglia LA TOMBOLA DEI MINERALI Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. Ritrovo a Bellamonte (presso il Centro Servizi). Un gioco coinvolgente per osservare da vicino i minerali e scoprire i segreti custoditi nelle profondità della Terra. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Folklore FALCONIERE PER UN GIORNO Vigo di Fassa. Ore 10. Ciampedie. Attività aperta a tutti, per ammirare gli splendidi rapaci e diventare falconieri per un giorno. Ritrovo presso la stazione a monte della funivia. www.fassa.com. Musica MUSICA DELLE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. La musica del conservatorio Bonporti di Trento accompagna nell’emozione di una notte stellata. A seguire osservazioni del cielo con i telescopi. www.muse.it. Musica ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Locca di Concei. ore 21.00. Centro Culturale. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. Roberto Cominati, pianoforte Nicola Paszkowski, direttore, musiche di DVO ÁK e MOZART. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica ELECTRIC CIRCUS Arco. Ore 20.30. Sottotetto Urban Space. concerto “Psychedelic funky world music to cool off to on Canicola day” suonato da Francesco Cretti, Paolo Pilati, Paolo Urbani, Gabriele Perrero, Giuliano Buratti e Federico Bevacqua. www.gardajazz.com. Musica LUIZA BORAC Lavarone. Ore 21. Centro Congressi. Concerto, musiche di Clara Wieck Schumann, Johannes Brahms e Robert Schumann. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com. Per i più piccoli GIANNI AL PARCO Cles. Ore 17. Doss di Pez. Un’estate con Gianni Rodari. Informazioni: 0463 422006, cles@biblio.infotn. it, www.teatrodellequisquilie.it.


trentinoappuntamenti Teatro LEFT (L)OVER Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto - La città in scena. Spettacolo Evoè!Teatro. www.centrosantachiara.it, www.primiallaprima.it. Teatro MARCO BALIANI: TRACCE Altavalle. Ore 21. Piazzetta del Dos, Grumes. Spettacolo di e con Marco Baliani / Dall’omonimo saggio di Ernst Bloch. Informazioni: www.contavalle.it. Teatro HYPERLOCAL / XL Dro. Centrale Fies. Dal 17 luglio all’8 agosto, ogni sera, per tutti e 4 i weekend, 2 performance, 1 mostra, 1 installazione site-specific e un posto riservato al parco per la tua serata speciale a Centrale Fies / Un’esperienza immersiva per 50 spettatori e spettatrici alla volta. Scrivici a info@centralefies.it o chiamaci al numero 327-9019738.

8 SABATO Cabaret ORCORUBIO, KOIVU, VERO E POL Val di Fassa. ore 13.30. Val San Nicolò, Baita alle cascate. Spettacolo circense e tanti altri appuntamenti durante la giornata. Informazioni: www.fassa.com. Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Festival Circense. Tutti gli eventi del Circen Dolomites Festival saranno gratuiti ed a partecipazione libera. Come in tutti i Buskers Festival (Festival delle Arti di strada), al termine di ogni esibizione ciascuno spettatore potrà decidere se lasciare un’offerta nel cappello dell’interprete, in base al gradimento dello spettacolo ed alla propria sensibilità. Programma completo su: www.circendolomitesfestival.com. Cultura IL PAESAGGIO ALPINO Folgaria. Ore 17.30. Maso Spilzi, Fienile di Maso Spilzi. Un viaggio nelle terre alte tra filosofia, natura e storia. Le nostre Alpi devono continuare a comunicare la nostra anima alle generazioni future pur con le trasformazioni imposte dai tempi e dalla natura delle cose. Ospite: Annibale Salsa, I paesaggi delle Alpi, Donzelli. Informazioni: 0464 1982040, info@comune. folgaria.tn.it. Cultura LA CULTURA DEL FIUME Folgaria. Ore 17.30. Maso Spilzi, Fienile di Maso Spilzi. Da sempre nel nord Italia lungo la rete fluviale i barcari hanno trasportato merci. Poi a partire dai ruggenti anni sessanta i trasporti hanno viaggiato sempre più via terra e i pochi burchi che resistono preferiscono i motori ai ritmi lenti delle correnti

e delle maree. Quello del barcaro è un mestiere antico e al contempo un modo di intendere l’andare ... Ospite: Paolo Malaguti, Se l’acqua ride, Einaudi. Informazioni: 0464 1982040, info@comune. folgaria.tn.it. Enogastronomia DEGUSTAZIONI ALPINE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. In tavola tutti gli ingredienti per fare un buon pane: cereali, semi, lieviti e acque diverse da degustare. Visita guidata alle aiuole delle piante selvatiche commestibili alle ore 11. www.muse.it. Enogastronomia CHOCOMOMENTS - FESTA DEL CIOCCOLATO Vigo di Fassa. ore 09.30. Piaz de Vich. La Festa del cioccolato artigianale fa tappa a Vigo di Fassa. Arrivano da tutta Italia i mastri cioccolatieri i quali dirigeranno mini corsi e daranno dimostrazione delle loro abilità. www.fassa.com. Famiglia A PESCA NEL MARE DEL TRIASSICO! Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. (Presso località Baldiss, piscina comunale). Una mappa del tesoro, un geologo e un po’ di fortuna guidano la navigazione attraverso il mare tropicale del Triassico, alla scoperta della ricchezza fossile delle Dolomiti. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Folklore NOTTURNA AL FORTE BELVEDERE Folgaria. Ore 20.30. Forte Belvedere. Provate ad immaginare Forte Belvedere illuminato da tante lanterne e da una luce blu, una compagnia teatrale che narra le storie vissute nel forte e il sotto fondo musicale delle dolci note di un quartetto d’archi. E per godere in assoluta tranquillità del paesaggio bucolico che si può ammirare dalle mura di Forte Beldevere, la serata è allietata con la degustazione di vini trentini e dei formaggi dell’Alpe (n.d.r nel 2019 Cantina Balter e cantina Toblino). www.alpecimbra.it. Musica GLI ARCHI DELL’ORCHESTRA HAYDN Pergine Valsugana. Ore 21.30. Piazza Fruet. Roberto Molinelli, direttore / Gli Archi dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Opera Floyd. Informazioni complete, acquisto online: http://www.teatrodipergine.it. Musica MASSIMILIANO RASCHIETTI Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit.

Musica SIMPLY FIVE & MIRKO PEDROTTI CONTROVENTO Riva del Garda. Ore 21. Rocca. Concerto all’interno di garda Jazz Festival. “Se ti smuove, se ti confonde, se ti trasporta... allora è il vento giusto”. In caso di maltempo recupero il 09/08/2020. www. gardajazz.com. Musica MUSICA FELINA Pieve di Ledro. Ore 20.30. Museo Foletto. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. “Il gattolico praticante” di Alberto Mattioli. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica FRANÇOIS-JOËL THIOLLIER Pejo. Ore 21. Centro Termale di Pejo. Concerto, musiche di Bach, Couperin, Rameau, A. Marcello, Bach-Brahms, Mozart e Chopin. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com. Per i più piccoli FIABE AL FORTE Civezzano. Ore 17.30. Tagliata Superiore. Un progetto proposto da Il Teatro delle Quisquilie. Si può parlare ai bambini di guerra, in un luogo che è stato scenario di guerra? Certo che sì, basta farlo con parole adatte... Informazioni: www.trentinograndeguerra.it. Teatro HABITAT NATURALE Geroli (Rovereto). Ore 21. Il Masetto. Spettacolo con Elisabetta Granara. http://www.ilmasetto.com. Teatro HYPERLOCAL / XL Dro. Centrale Fies. Dal 17 luglio all’8 agosto, ogni sera, per tutti e 4 i weekend, 2 performance, 1 mostra, 1 installazione site-specific e un posto riservato al parco per la tua serata speciale a Centrale Fies / Un’esperienza immersiva per 50 spettatori e spettatrici alla volta. Scrivici a info@centralefies.it o chiamaci al numero 327-9019738. Teatro TRAGICOMMEDIA PER ATTORE SOLO SOLO Vigolo Vattaro. Ore 18.30. Palazzo Malfatti. Spettacolo tratto dall’Edipus di Giovanni Tesori, con Silvio Barbiero. www.vigolana.com.

9 DOMENICA Cabaret CIRCEN DOLOMITES FESTIVAL Val di Fassa. Festival Circense. Tutti gli eventi del Circen Dolomites Festival saranno gratuiti ed a partecipazione libera. Come in tutti i Buskers Festival (Festival delle Arti di strada), al termine di ogni esibizione ciascuno spettatore potrà decidere se lasciare un’offerta

nel cappello dell’interprete, in base al gradimento dello spettacolo ed alla propria sensibilità. Programma completo su: www.circendolomitesfestival.com. Cultura TISANE MANIA Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta di tutte le proprietà delle piante officinali attraverso una degu- stazione guidata di infusi. Alle 11 vi-sita alle aiuole delle piante medicinali e velenose. www.muse.it. Cultura PORTE APERTE ALL’OSSERVATORIO Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. La domenica sera l’osservatorio rimane aperto per ammirare il cielo stellato, a occhio nudo e con i telescopi. Ingresso libero. www.muse.it. Enogastronomia CHOCOMOMENTS - FESTA DEL CIOCCOLATO Vigo di Fassa. ore 09.30. Piaz de Vich. La Festa del cioccolato artigianale fa tappa a Vigo di Fassa. Arrivano da tutta Italia i mastri cioccolatieri i quali dirigeranno mini corsi e daranno dimostrazione delle loro abilità. www.fassa.com. Famiglia SUN DAY Viote Monte Bondone. Ore 15. Terrazza delle Stelle. Il volto misterioso del Sole è svelato attraverso telescopi dotati di particolari filtri per osservare macchie, protuberanze e spettacolari filamenti. Ingresso libero. www.muse.it. Musica VINCENZO CAPEZZUTO & GIANCARLO BIANCHETTI Pozza di Fassa. ore 11.00. Buffaure. Concerto con: Vincenzo Capezzuto, voce / Giancarlo Bianchetti, chitarra classica. Informazioni: www.fassa.com. Musica MONTAGNE MIGRANTI UNPLUGGED Luserna. Ore 17.30. Forte Wèrk Lusérn. Spettacolo fra sette note e parole, sul tema della canzone di montagna e dell’emigrazione. Informazioni: www.trentinograndeguerra.it. Musica GOMALAN BRASS QUINTET Smarano. Ore 20.45. Piazza di Smarano, in caso di maltempo Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www.smaranoacademy. com/homeit. Musica GRAN GALÀ KAWAI Locca di Concei. ore 21.00. Centro Culturale. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. Roberto All Star Piano Team Maurizio Baglini, Davide Cabassi, Michele Fedrigotti, Ingrid Fliter,

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trentinoappuntamenti Carlo Guaitoli, Enrico Intra, Tatiana Larionova, Luca Trabucco. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica ALEXANDER ULLMAN Storo. Ore 21. Cortile di Palazzo Cortella (o nella chiesa di S. Floriano in caso di maltempo). Concerto, musiche di Haydn, BeethovenLiszt, Schubert-Liszt e Liszt. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com. Per i più piccoli GHIACCIAI, GIGANTI FERITI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Laboratori per famiglie con bambini età 6+. Un percorso interattivo alla scoperta dei ghiacciai, misteriosi testimoni del passato e preziosi indicatori climatici. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli OMAGGIO A GIANNI RODARI Pieve di Bono. Ore 14.30 e 15.30. Parco Boniprati. Un’estate con Gianni Rodari. Informazioni: 0465 674128, biblioteca@comune.pievedibono-prezzo.tn.it, www.teatrodellequisquilie.it. Per i più piccoli A SPASSO CON GIANNI Vigolo Vattaro. Ore 17. Sentiero dei bambini. Un’estate con Gianni Rodari. Informazioni: 0461 845001, altopianodellavigolana@ biblio.infotn.it, www.teatrodellequisquilie.it. Teatro CASTELLO DI CARTE Pergine Valsugana. ore 18.00. Castello di Pergine. Visite guidate teatralizzate tra narrazione e storia del castello con Marta Marchi e Giuseppe Amato, regia di Chiara Benedetti, drammaturgia di Elisa D’Andrea. Lo spettacolo si svolgerài n castello anche in caso di pioggia. Produzione AriaTeatro. www. fondazionecastelpergine.eu.

10 LUNEDÌ Cultura MANI IN TERRA Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Strumentazione scientifica alla mano per osservare il suolo e scoprire gli esseri viventi che lo abitano. Visita guidata con approfondimento a tema alle 11. www.muse.it. Danza LABORATORIO DI DANZA Val di Fiemme. ore 17.00 e 18.30. Località Prati di Bellamonte. Rassegna Danzare A Monte, Paesaggi Interiori con Lorenzo Morandini. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org.

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Musica ACUSTICANDO Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel. GiudiJazz 2020 - VI Edizione. Concerto Cristiano Giongo, chitarra - Maura Bruschetti, voce. Musiche di Piovani, Jarreau, Noa, Battisti, Matia Bazar. Informazioni e programma completo: www. arsmodi.it/giudijazz-2020/. Musica MANU CHAO - CONCERTO DELLA PACES Rovereto. Ore 21.30. Campana dei Caduti. Per la prima volta approda sui palchi della regione Manu Chao. L’artista e musicista francese arriva a Rovereto nell’ambito dell’iniziativa promossa dal COMUNE DI ROVERETO e CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA, ospitato dalla Fondazione Campana dei Caduti. Prevendita: CIRCUITO PRIMI ALLA PRIMA. Info: N° VERDE 800013952. Musica NEW TIMING TRIO Riva del Garda. Ore 21. Ristorante pizzeria L’Ora. “Acoustic livelectronics” per “Cena sotto le stelle” | “Dinner under the stars”. Walter Civettini: tromba e flicorno | trumpet and flugelhorn; Stefano Raffaelli: pianoforte e livelectronics | piano and livelectronics; Flavio Zanon: contrabbasso | double bass. www.gardajazz.com. Per i più piccoli FIABE AL FORTE Levico. Ore 17.30. Forte Colle delle Benne. Un progetto proposto da Il Teatro delle Quisquilie. Si può parlare ai bambini di guerra, in un luogo che è stato scenario di guerra? Certo che sì, basta farlo con parole adatte... Informazioni: www.trentinograndeguerra.it. Teatro NOTTI SPAZIALI Pergime Valsugana. Ore 21. Castello di Pergine. Una cosmica giostra d’amore di Renato Barrella con Maria Vittoria Barrella. Compagnia La Burrasca. www.fondazionecastelpergine.eu.

11 MARTEDÌ Cultura BOTANICA SENSORIALE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta degli adattamenti delle piante alpine di alta quota attraverso le loro caratteristiche sensoriali. Visita guidata a tema alle ore 11. www.muse.it. Cultura SLOTTI LETTERARI Vigolo Vattaro. Ore 20. Piazzale delle scuole. L’Altopiano della Vigolana ospita gli scrittori trentini: Nadia Martinelli. www.vigolana.com. Cultura TEATRO SCIENZA - APE RINA Cles. Ore 14. Dos di Pez. Iniziative di animazione. Informazioni e

programma completo su: www. visitvaldinon.it.

Informazioni: museo.predazzo@ muse.it, www.muse.it.

Danza LABORATORIO DI DANZA Val di Fiemme. ore 17.00 e 18.30. Località Prati di Bellamonte. Rassegna Danzare A Monte, Paesaggi Interiori con Lorenzo Morandini. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org.

Per i più piccoli FIABE AL FORTE Vermiglio. Forte Strino. Un progetto proposto da Il Teatro delle Quisquilie. Si può parlare ai bambini di guerra, in un luogo che è stato scenario di guerra? Certo che sì, basta farlo con parole adatte... Informazioni: www.trentinograndeguerra.it.

Famiglia SULLE TRACCE DI CERVI, LUPI, VOLPI, SCOIATTOLI E... TANTI ALTRI! San Martino di Castrozza. ore 09. Centro visitatori Villa Welsperg. Facile passeggiata adatta a tutti per boschi, pascoli e praterie alla scoperta delle tracce degli animali del Parco. Cervi, galli cedroni, aquile, scoiattoli, volpi e lupi ma anche formiche, farfalle, picchi e civette: sono tanti gli animali che vivono nel Parco. Informazioni: www.parcopan.org. Musica PERDIDO Rovereto. Ore 21. Cortile Urbano. Concerto con: Adele Pardi voce, violoncello e tastiere / Janet Dappiano, chitarre ed elettronica / Matteo Cuzzolin, sax / Marco Stagni, basso / Andrea Polato, batteria. Informazioni: www.cdmrovereto.it. Musica EDOARDO BELLOTTI Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit. Musica ARKADIA PAN-K Altavalle. Ore 10. Sentiero dei vecchi mestieri. Concerto per voci, corpi e natura sulle tracce del domani, con: Cristina Da Ponte, Marta Marchi, Michele Noce, Lorenzo Zanghielli. Progetto residenza artistica 2020. Vincitore Bando Nuovi Sentieri. www.contavalle.it. Musica BRUNO CANINO Rabbi. Ore 21. Recital nella Chiesa di San Bernardo, brani di Haydn, Mozart, Clementi, Gottschalk, ajkovskij, Albéniz e Ravel. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com. Per i più piccoli LA SIGNORA CURIOSITÀ PRESENTA PETRA, INTREPIDA MASCOTTE DEL MUSEO Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Spettacolo di teatro-scienza per viaggiare insieme alla Signora Curiosità alla scoperta del territorio dolomitico di 270 milioni di anni fa. Presentazione della guida interattiva Al museo con Petra.

Per i più piccoli AL RIPARO DAGLI ALBERI Vattaro. Ore 16.30. Doss del Bue. Rassegna di piccole storie gli alberi, in cui l’incontro tra narratore e spettatori si arricchisce di un gioco di nascondimenti e svelamenti. Raccontiamo tra gli alberi, respirando i loro profumi, al riparo dei loro fusti, non creando distanze, ma riempiendo le distanze con la presenza della natura. “Paglia, legno, sasso”. www.vigolana.com.

12 MERCOLEDÌ Cultura UNIVERSO API Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta dell’universo sensoriale delle api in compagnia di un entomologo del MUSE, attraverso esperienze dirette e materiali da toccare. Alle 11, visita all’arnia didattica. www.muse.it. Cultura MITI E LEGGENDE DELLE DOLOMITI Predazzo. ore 15 e 17. Con Fabio Chiocchetti, direttore dell’Istituto Ladino di Fassa. Persefone, performance di danza in collabo razione con il festival “Danzare a Monte”. Ritrovo presso il parcheggio del campeggio “Valle Verde” di Predazzo. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Danza ARTHEMIGRA Val di Fiemme. ore 15.00 e 17.00. località verso Cave delle bore, ritrovo presso parcheggio del campeggio Valle Verde di Predazzo. Il collettivo veneta interprete di Persefone delle stagioni, rassegna Danzare A Monte. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org. Danza LABORATORIO DI DANZA Val di Fiemme. ore 17.00 e 18.30. Località Prati di Bellamonte. Rassegna Danzare A Monte, Paesaggi Interiori con Lorenzo Morandini. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org.


trentinoappuntamenti Famiglia NINNA NANNA SOTTO UN CIELO STELLATO Passo San Pellegrino. Ore 21.30. Laghetto di San Pellegrino. Sulle rive del lago si assapora un’ora di relax nella natura con l’intrattentimento di letture teatralizzate tratte dai classici più noti. www. fassa.com. Famiglia ESCRUSIONE ALL’ALBA San Martino di Castrozza. ore 05.30. Centro visitatori Villa Welsperg. È un parco da vivere fin dal primo mattino, avvolti dall’atmosfera unica delle prime luci dell’alba, accompagnati dal canto degli uccelli. E al termine si rientra a Malga Ces per una gustosa colazione. Su prenotazione e a pagamento. Informazioni: www. parcopan.org. Musica GALA CHISTIAKOVA Cles. Ore 21. Liceo “Russell”. Concerto, musiche di Schubert, Schubert-Liszt, ajkovskij, Rachmaninov e Scriabin. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com. Per i più piccoli GIANNI AL PARCO Predazzo. Ore 17. Minigolf. Un’estate con Gianni Rodari. Informazioni: 0462 501830, www.teatrodellequisquilie.it. Per i più piccoli UN’ESTATE DA ORSI Sardagna. Ore 17.30. Anfiteatro Ex Busa degli Orsi. Incontri, musica e spettacolo. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito / Posti limitati, prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo: estatedaorsi@gmail.com, www. iteatrisoffiati.it. Teatro TRAGICOMMEDIA PER ATTORE SOLO Pergine Valsugana. Ore 21. Castello di Pergine. Spettacolo con

ci facciamo compagnia piedeTrentinoMese_monci_174x65.indd 1

Silvio Barbiero, Evoè!Teatro. www. fondazionecastelpergine.eu.

13 GIOVEDÌ Famiglia TUTTE LE TINTE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Come si usano le piante tintorie? Giornata dedicata alla tintura vegetale, con la possibilità per i bambini di tingere una borsetta da portare a casa. Visita guidata a tema alle ore 11. www.muse.it. Musica GIANLUCA CAMPI. IL CAMPIONE SULL’ALPE... DI NUOVO! Latemar-Predazzo. Ore 12. Teatro del Latemar di Marco Nones. Gianluca Campi è un virtuoso della fisarmonica: non soltanto riesce ad eseguire un numero impressionante di note nel più breve tempo possibile, ma conduce il fraseggio in modo da tenere sempre alta la tensione emotiva... fa cantare e parlare il suo strumento sfruttandone tutte le possibilità agogiche e dinamiche. Informazioni: https:// www.visitfiemme.it. Musica MONTAGNE MIGRANTI (UNPLUGGED) Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto - La città in scena. Spettacolo di musica e parole, con Miscele d’Aria Factory. www.centrosantachiara.it, www.primiallaprima.it. Musica SILVIA DONATI: ENCRESCIADUM Passo San Pellegrino. ore 11.00. Col Margherita. Concerto con: Silvia Donati, voce / Pietro Tonolo, sax soprano e tenore / Roberto Soggetti, pianoforte / Giulio Corini, contrabbasso / Roberto Rossi, batteria. Informazioni: www. fassa.com.

Musica GLI ARCHI DELL’ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit. Musica CORPO BANDISTICO DELLA VALLE DI LEDRO Locca di Concei. ore 21.00. Centro Culturale. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. Andrea Rabaudengo, pianoforte Anton Dressler, clarinetto, musiche di BERNSTEIN, HOROWITZ, GERSHWIN. Informazioni: www. vallediledro.com. Per i più piccoli GHIACCIAI, GIGANTI FERITI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Laboratori per famiglie con bambini età 6+. Un percorso interattivo alla scoperta dei ghiacciai, misteriosi testimoni del passato e preziosi indicatori climatici. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli STORIE DI GIANNI Canzolino. Ore 21. Parco pubblico. Un’estate con Gianni Rodari. Informazioni: 371 421 73 71, info@teatrodipergine.it, www.teatrodellequisquilie.it. Per i più piccoli RACCONTI DEL POMERIGGIO - IL QUADRO PARLANTE Levico Terme. Ore 16. Nei pressi del grande Faggio. Il Quadro Parlante è un’avventura scenica di pochi minuti ed è destinata ad uno spettatore e ad un attore soltanto. A dividerli c’è un quadro dalla cornice tonda. Un piccolo teatro in cui si incontrano l’attore e lo spettatore. A riempire lo spazio che li separa c’è una storia raccontata dalla viva voce dell’attore per un’esperienza potente, esclusiva e ogni volta unica. Iscrizione obbligatoria per definire l’orario, pres-

so uffici APT Valsugana tel. 0461 727700 - tel. 0461 706824 e-mail: info@visitvalsugana.it. Teatro RITA PELUSIO: ORLANDO FURIOSA - UN POEMA ETICO Altavalle. Ore 21. Teatro Le Fontanelle, Grumes. Spettacolo di Domenico Ferrari, Riccardo Piferi, Riccardo Pippa e Rita Pelusio / Con Rita Pelusio / Regia Riccardo Pippa / Assistente alla regia Andrea Bettaglio. www.contavalle.it.

14 VENERDÌ Cultura IL SUONO DEL MATTINO PAROLE E SUONI IN BADIA Trento. ore 06.30 e 07.30. Badia di San Lorenzo, Tempio Civico. L’invito è di alzarsi presto al mattino per recarsi nella splendida Abbazia di San Lorenzo e ricevere un piccolo regalo prima di iniziare la giornata. Un’attrice o un attore insieme ad un/a musicista ci offrono un momento di silenzio e ascolto, tra parole e suoni che possiamo poi portarci nel proseguo del giorno. Cantico dei Cantici, parole: Michela Embriaco (voce), suoni: Paolo Delama (organo). Testi dal Cantico dei Cantici / Musiche di Johann Sebastian Bach, Johann Peter Kellner, Joseph Gabriel Rheinberger, Paolo Delama. Cultura I COLPEVOLI LevicoTerme. Ore 21. Parco delle Terme, Anfiteatro naturale. Libro di Andrea Pomella (Einaudi, 2020). www.visitvalsugana.it, info@visitvalsugana.it. Cultura APPUNTAMENTI CON LA NATURA Bosentino. Ore 21. Parco Comunale. La meraviglia della natura raccontata attraverso gli scatti di Franco Parisi e Anna Maria Detassis. “L’incanto della Natura”.www. vigolana.com.

info@radiodolomiti.com www.radiodolomiti.com 348 5140444 Radio Dolomiti-Trento Radio Dolomiti 25/04/2020 09:56:52

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trentinoappuntamenti Enogastronomia DEGUSTAZIONI ALPINE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. In tavola tutti gli ingredienti per fare un buon pane: cereali, semi, lieviti e acque diverse da degustare. Visita guidata alle aiuole delle piante selvatiche commestibili alle ore 11. www.muse.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle Stelle. Grazie ai telescopi dell’osservatorio si parte per un meraviglioso viaggio nel Cosmo tra costellazioni e pianeti, galassie e nebulose. www.muse.it. Famiglia A PESCA NEL MARE DEL TRIASSICO! Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. A Bellamonte (presso il Centro Servizi). Una mappa del tesoro, un geologo e un po’ di fortuna guidano la navigazione attraverso il mare tropicale del Triassico, alla scoperta della ricchezza fossile delle Dolomiti. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Musica MONTAGNE MIGRANTI UNPLUGGED Nago Torbole. Ore 18.30. Forte Superiore di Nago. Spettacolo fra sette note e parole, sul tema della canzone di montagna e dell’emigrazione. Informazioni: www. trentinograndeguerra.it. Musica SIMONE VEBBER E ANDREA INGHISCIANO Smarano. Ore 20.45. Sala Concerti dell’ACcademia di Smarano. Concerto. www.smaranoacademy.com/homeit.

Cultura PASSEGGIATA SOTTO LE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Partenza dal giardino botanico. Passeggiata naturalistica ed osservazione del cielo, con l’accompagnamento di un naturalista e un astronomo. www.muse.it. Famiglia GEOLOGO PER UN GIORNO Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. Una camminata nei dintorni di Predazzo osservando gli edifici ed il territorio circostante per scoprire le testimonianze della storia geologica dolomitica. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Musica LET IT ROCK 1970 PIEVE DI BONO-PREZZO. Ore 05. Malga Baite. Concerto: eventi,Festival, Tour e Album che hanno lasciato il segno 50 anni fa. Brani di Rolling Stone,Beatles, Hendrix, The Doors, Led Zeppelin e altri. Alberto Martinelli violino Gabriele Miglioli violoncello - Elena Trovato arpa - Luigi Signori pianoforte/voce. Informazioni: www. gruppocaronte.info. Musica BOBBY SOLO Nago. Ore 20.30. Via Scipio Sighele. I nostri ricordi più belli in musica con Bobby Solo. Per l’occasione le attività commerciali di Nago terranno le “saracinesche aperte” e i ristoranti proporranno un piatto a tema. Concerto nella rassegna RiparTiAmO dalla Musica, Nago Torbole, a cura dell’Assessorato al Turismo di Nago Torbole e Cento, Consorzio Esercenti Nago Torbole. www.comune.nago-torbole.tn.it.

Musica DA MANE A SERA Altopiano della Vigolana. Ore 18. Villa Malfatti. Concerti nella natura sull’Altopiano della Vigolana. IV Edizione con la Direzione artistica di Alberto Nones. Bologna Baroque: Fake n’ true! www. vigolana.com.

Musica MONTAGNE MIGRANTI UNPLUGGED Predazzo. ore 15:00. Forte Dossaccio. Spettacolo fra sette note e parole, sul tema della canzone di montagna e dell’emigrazione. Informazioni: www.trentinograndeguerra.it.

Teatro DELIRIO A DUE Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto - La città in scena. Spettacolo, Compagnia EmitFlesti. www. centrosantachiara.it, www.primiallaprima.it.

Musica ALBA AL CASTELLO Arco. Ore 5.45. Castello di Arco. Musiche delle Dolomiti con Reinhilde Gamper e Katja Lechner. Informazioni: cultura@comune.arco.tn.it o +39 0464 583656.

15 SABATO Cultura TISANE MANIA Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta di tutte le proprietà delle piante officinali attraverso una degu- stazione guidata di infusi. Alle 11 vi-sita alle aiuole delle piante medicinali e velenose. www.muse.it.

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Teatro CASTELLO DI CARTE Pergine Valsugana. ore 18.00. Castello di Pergine. Visite guidate teatralizzate tra narrazione e storia del castello con Marta Marchi e Giuseppe Amato, regia di Chiara Benedetti, drammaturgia di Elisa D’Andrea. Lo spettacolo si svolgerài n castello anche in caso di pioggia. Produzione AriaTeatro. www. fondazionecastelpergine.eu.

16 DOMENICA Cultura MANI IN TERRA Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Strumentazione scientifica alla mano per osservare il suolo e scoprire gli esseri viventi che lo abitano. Visita guidata con approfondimento a tema alle 11. www.muse.it. Cultura PORTE APERTE ALL’OSSERVATORIO Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. La domenica sera l’osservatorio rimane aperto per ammirare il cielo stellato, a occhio nudo e con i telescopi. Ingresso libero. www.muse.it. Danza SILVIA GRIBAUDI R.OSA. ESERCIZI PER NUOVI VIRTUOSISMI Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto - La città in scena. Spettacolo con Claudia Marsicano. www. centrosantachiara.it, www.primiallaprima.it. Famiglia SUN DAY Viote Monte Bondone. Ore 15. Terrazza delle Stelle. Il volto misterioso del Sole è svelato attraverso telescopi dotati di particolari filtri per osservare macchie, protuberanze e spettacolari filamenti. Ingresso libero. www.muse.it. Musica KAWAI A LEDRO 4 Locca di Concei. ore 21.00. Centro Culturale. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. Concerto di Luca Schieppati, pianoforte Külli Tomingas, mezzosoprano, musiche di LISZT, GERSHWIN. Informazioni: www.vallediledro.com. Per i più piccoli ROCCE PER TUTTI I GUSTI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Le rocce racchiudono indizi ed aspetti da indagare con occhi attenti per imparare a classificare la varietà litologica delle Dolomiti. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli IL BANDITO POLENTA Altavalle. Ore 20.30. Spazio polifunzionale, Loc. Pradi, Valda. Spettacolo di e con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj. www.contavalle.it. Teatro CASTELLO DI CARTE Pergine Valsugana. ore 18.00. Castello di Pergine. Visite guidate teatralizzate tra narrazione e storia del castello con Marta Marchi e Giuseppe Amato, regia di Chiara Benedetti, drammaturgia di Elisa D’Andrea. Lo spettacolo si svolgerài n castello anche in caso di pioggia. Produzione AriaTeatro. www. fondazionecastelpergine.eu.

Teatro A CIELO APERTO Folgaria. ore 16.00. Forte Cherle. Lo spettacolo proposto dalla compagnia I Teatri Soffiati è una singolare performance di teatro, musica e animazione, che racconta la storia, le montagne, la guerra e le leggende che sopravvivono nelle zone vicine ai Forti del Trentino. Nato da un’idea di Alessio Kogoj, che ne è anche interprete insieme a Giacomo Anderle ed Enrico Tavernini. Informazioni: www.trentinograndeguerra.it.

17 LUNEDÌ Cultura BOTANICA SENSORIALE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta degli adattamenti delle piante alpine di alta quota attraverso le loro caratteristiche sensoriali. Visita guidata a tema alle ore 11. www.muse.it.

18 MARTEDÌ Cultura UNIVERSO API Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta dell’universo sensoriale delle api in compagnia di un entomologo del MUSE, attraverso esperienze dirette e materiali da toccare. Alle 11, visita all’arnia didattica. www.muse.it. Cultura SLOTTI LETTERARI Centa S. Nicolò. Ore 20. Area manifestazioni. L’Altopiano della Vigolana ospita gli scrittori trentini: Lilia Slomp Ferrari. www.vigolana.com. Cultura SCIENZE SNACK Malosco. Ore 14. Loc. Prà da Stagn. Iniziative di animazione. Informazioni e programma completo su: www.visitvaldinon.it. Danza LABORATORIO DI DANZA Val di Fiemme. ore 17.00 e 18.30. Località Prati di Bellamonte. Rassegna Danzare A Monte, Paesaggi Interiori con Lorenzo Morandini. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org. Famiglia SULLE TRACCE DI CERVI, LUPI, VOLPI, SCOIATTOLI E... TANTI ALTRI! San Martino di Castrozza. ore 09. Centro visitatori Villa Welsperg. Facile passeggiata adatta a tutti per boschi, pascoli e praterie alla scoperta delle tracce degli animali del Parco. Cervi, galli cedroni, aquile, scoiattoli, volpi e lupi ma anche formiche, farfalle, picchi e civette: sono tanti gli animali che


trentinoappuntamenti vivono nel Parco. Informazioni: www.parcopan.org.

su prenotazione e a pagamento. Informazioni: www.parcopan.org.

Per i più piccoli LA SIGNORA CURIOSITÀ PRESENTA PETRA, INTREPIDA MASCOTTE DEL MUSEO Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Spettacolo di teatro-scienza per viaggiare insieme alla Signora Curiosità alla scoperta del territorio dolomitico di 270 milioni di anni fa. Presentazione della guida interattiva Al museo con Petra. Informazioni: museo.predazzo@ muse.it, www.muse.it.

Musica ORCHESTRA SINFONICA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto, La città in scena. Piazza Cesare Battisti. Il fascino della musica classica con l’Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento. www.haydn.it, www.centrosantachiara.it.

Per i più piccoli AL RIPARO DAGLI ALBERI Bosentino. Ore 21. Chiesetta del Feles. Rassegna di piccole storie gli alberi, in cui l’incontro tra narratore e spettatori si arricchisce di un gioco di nascondimenti e svelamenti. Raccontiamo tra gli alberi, respirando i loro profumi, al riparo dei loro fusti, non creando distanze, ma riempiendo le distanze con la presenza della natura. “Le ultime piume sulle ali”. www.vigolana.com. Teatro IL PRIMO MIRACOLO DI GESÙ BAMBINO Altavalle. Ore 21. Cortile, Via Pozza, Grauno. Matthias Martell, spettacolo da Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame / Regia Eugenio Allegri. www.contavalle.it.

19 MERCOLEDÌ Cultura GHIACCIAI: CLIMA, PAESAGGIO E UOMINI CHE CAMBIANO Predazzo. ore 15 e 17. Con Cristian Casarotto, glaciologo MUSE. Paesaggi interiori, laboratorio di danza in col- laborazione con il festival “Danzare a Monte”. Ritrovo, presso il Centro Servizi di Bellamonte. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Famiglia TUTTE LE TINTE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Come si usano le piante tintorie? Giornata dedicata alla tintura vegetale, con la possibilità per i bambini di tingere una borsetta da portare a casa. Visita guidata a tema alle ore 11. www.muse.it. Famiglia CAMMINATA A PIEDI NUDI San Martino di Castrozza. Ore 10. Centro visitatori Villa Welsperg. Camminata per riconnettersi alla natura in compagnia di Andrea Bianchi, scrittore e barefooter, fondatore di “Il silenzio dei passi”, la prima Scuola in Italia di barefoot hiking - la camminata scalza in ambiente naturale. Si effettua anche in caso di pioggia leggera. Attività prevista dai 12 anni in su,

Per i più piccoli BOSCO DELLE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. Attività per piccoli astronomi per scoprire pianeti e costellazioni, ascoltando racconti magici sulla Luna, Il Sole e le nostre amiche stelle. www.muse.it. Per i più piccoli UN’ESTATE DA ORSI Sardagna. Ore 17.30. Anfiteatro Ex Busa degli Orsi. Incontri, musica e spettacolo. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito / Posti limitati, prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo: estatedaorsi@gmail.com, www. iteatrisoffiati.it. Teatro VOGLIO ESSERE INCINTO Pergine Valsugana. Ore 21. Castello di Pergine. Spettacolo con Mirko Corradini, Teatro E. www. fondazionecastelpergine.eu.

20 GIOVEDÌ Enogastronomia DEGUSTAZIONI ALPINE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. In tavola tutti gli ingredienti per fare un buon pane: cereali, semi, lieviti e acque diverse da degustare. Visita guidata alle aiuole delle piante selvatiche commestibili alle ore 11. www.muse.it. Musica RAPHAEL GUALAZZI Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto, La città in scena. Piazza Cesare Battisti. Un fantastico cantastorie tra pop e jazz. www.raphaelgualazzi.com, www.centrosantachiara.it. Musica IL TRIO NARDI, DI BONAVENTURA E TAVOLAZZI PRESENTA GHIMEL Levico Terme. ore 21.00. Parco delle Terme, anfiteatro naturale. Ghimel si compone di pezzi originali, in cui al jazz e all’ethno-jazz affianca atmosfere psichedeliche e minimali, ampi spazi d’improvvisazione, elemento cardine sia delle musiche del vicino e medio oriente che del Jazz, forme e strutture care all’estetica “classica”. Informazioni: info@visitvalsugana.it, www.visitvalsugana.it.

DOCUMENTO ANALITICO PER LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI POLITICI ELETTORALI PER L’ELEZIONI DIRETTE DEI SINDACI, DEI CONSIGLI COMUNALI E DEI CONSIGLI CIRCOSCRIZIONALI E REFERENDUM POPOLARE CONFERMATIVO INDETTE PER I GIORNI 20 E 21 SETTEMBRE 2020. Ai sensi dell’art. 7 della legge n. 28 del 22/02/2000 e successive modifiche e per effetto delle delibere n. 322 e 324/20/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

LA SOCIETÀ EDITRICE E CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ

Dichiara di aver depositato un documento analitico, a disposizione di chiunque abbia interesse a prenderne visione, presso gli uffici della propria redazione siti in Trento, in Via Missioni Africane, 17 Tel. 0461.1735555.

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NON SONO PREVISTI SCONTI SULLE TARIFFE INDICATE NÈ RISTORNI DI AGENZIA Tutti i messaggi politici elettorali, dovranno recare l’indicazione del committente e la dicitura

“messaggio elettorale”.

Saranno pubblicati tutti gli annunci pervenuti nei termini indicati e nel rispetto delle condizioni stabilite nel documento analitico.

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trentinoappuntamenti Musica HELGA PLANKENSTEINER Moena. ore 11.00. Valbona, Alpe Lusia. Concerto con: Helga Plankensteiner, sax baritono, voce / Michael Loesch, pianoforte / Enrico Tommasini, batteria. Informazioni: www.fassa.com. Musica TRIO NARDI, DI BONAVENTURA, TAVOLAZZI: GHIMEL Levico Terme. Ore 21. Anfiteatro Naturale, Parco delle Terme, Viale Rovigo 1. Evento inserito nel programma “Vivere il Parco 2020” / Parco di Note. Concerto con: Elias Nardi, oud (liuto arabo) / Daniele Di Bonaventura, bandoneon / Ares Tavolazzi, contrabbasso e basso fretless. www.naturambiente.provincia.tn.it/parco_levico/. Musica MONTAGNE MIGRANTI UNPLUGGED Tenna. Ore 18. Forte Tenna. Spettacolo fra sette note e parole, sul tema della canzone di montagna e dell’emigrazione. Informazioni: www.trentinograndeguerra.it. Musica ANTONIO SORGENTONE Torbole. Ore 21. Colonia Pavese. Il pianista vincitore di Italia’s Got Talent 2019 porterà il suo repertorio di brani anni ‘50, Rock & Roll, Swing, Fred Buscaglione e Renato Carosone...il fascino di una musica intramontabile. Informazioni e contatti: www.antoniosorgentone.com, www.comune. nago-torbole.tn.it. Per i più piccoli GEOLOGO PER UN GIORNO Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Laboratori per famiglie con bambini età 6+. Una camminata nei dintorni di Predazzo per scoprire le testimonianze della storia geologica dolomitica nelle pietre degli edifici e lungo il torrente. Informazioni: museo.predazzo@muse. it, www.muse.it.

scoperta di tutte le proprietà delle piante officinali attraverso una degu- stazione guidata di infusi. Alle 11 vi-sita alle aiuole delle piante medicinali e velenose. www.muse.it. Cultura IL SUONO DEL MATTINO PAROLE E SUONI IN BADIA Trento. ore 06.30 e 07.30. Badia di San Lorenzo, Tempio Civico. L’invito è di alzarsi presto al mattino per recarsi nella splendida Abbazia di San Lorenzo e ricevere un piccolo regalo prima di iniziare la giornata. Un’attrice o un attore insieme ad un/a musicista ci offrono un momento di silenzio e ascolto, tra parole e suoni che possiamo poi portarci nel proseguo del giorno. La teoria del colore, parole: Chiara Benedetti (voce), suoni: Candirù (chitarra acustica). Testi dalle lettere di Vincent Van Gogh / Musiche di Candirù. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle Stelle. Grazie ai telescopi dell’osservatorio si parte per un meraviglioso viaggio nel Cosmo tra costellazioni e pianeti, galassie e nebulose. www.muse.it. Famiglia A PESCA NEL MARE DEL TRIASSICO! Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. (Presso località Baldiss, piscina comunale). Una mappa del tesoro, un geologo e un po’ di fortuna guidano la navigazione attraverso il mare tropicale del Triassico, alla scoperta della ricchezza fossile delle Dolomiti. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Musica MUSICA IN FIORE Viote Monte Bondone. Ore 17. Giardino Botanico Alpino. Concerto nell’incantevole cornice natu- rale del Giardino. A cura del Conserva- torio Bonporti di Trento. www.muse.it.

Teatro S-CONFINAMENTI Altavalle. Ore 21. Piazzetta del Dos, Grumes. Spettacolo con la gente di Faver, Grauno, Grumes e Valda / Musiche e canti di Gruppo Teatro Angrogna e Malegria. Informazioni: www.contavalle.it.

Musica CONCERTO DEI PIANISTI DEL CAMPUS ESTIVO Bocca Trat. ore 15.00. Rifugio Pernici. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. Concerto. Informazioni: www. vallediledro.com.

Teatro POJANA E I SUOI FRATELLI Arco. Ore 21. Castello di Arco. Monologo teatrale con Andrea Pennacchi e musica a cura di Giorgio Gobbo. Informazioni: cultura@comune.arco.tn.it o +39 0464 583656.

Musica SOFYA GULYAK Rabbi. Ore 21. Chiesa di S. Bernardo. Concerto, musiche di Bach-Busoni, Beethoven, Chopin, Franck e Prokof’ev. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com.

21 VENERDÌ Cultura TISANE MANIA Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla

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Teatro L’UOMO CHE RACCOGLIEVA LA PLASTICA Riva del Garda. Ore 21. Cortile interno della Rocca. Ciclo “Appa-

BOLLICINE SOTTO LE STELLE, IN MALGA

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enerdì 21 agosto, la famiglia Nardelli invita tutti a Malga Castrin. Per degustare il sapore inconfondibile della tradizione delle bollicine Trento Doc, accompagnate dalla gustosa carne del proprio allevamento bovino. Un apericena di qualità in un contesto naturale che va oltre il semplice aperitivo. Lontani dalla frenesia e dai rumori della città con vista panoramica sulle Maddalene. Per info e prenotazioni: 388.8799397. Castelfondo, a 20 min dal Passo Castrin tra Val di Non e Val D’Ultimo. rizioni Eventi Straordinari”. Compagnia delle nuvole, spettacolo di teatro. Ingresso gratuito / prenotazione consigliata, massimo 70 posti / cultura@comune.rivadelgarda.tn.it o tel 0464573916.

22 SABATO Cultura MANI IN TERRA Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Strumentazione scientifica alla mano per osservare il suolo e scoprire gli esseri viventi che lo abitano. Visita guidata con approfondimento a tema alle 11. www.muse.it. Cultura LA TERRA DOPO DI NOI. UN ESERCIZIO DI UMILTÀ EVOLUZIONISTICA Trento. Muse. Ciclo di talk scientifici che vedrà la partecipazione di scienziati e divulgatori su tematiche di grande attualità. Il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani terrà un incontro dal titolo “La Terra dopo di noi. Un esercizio di umiltà evoluzionistica”. www.muse.it. Cultura LA GIUSTA DISTANZA LevicoTerme. Ore 21. Parco delle Terme, Anfiteatro naturale. Libro di Sara Rattaro (Sperling&Kupfer, 2020) In dialogo con Antonia Dalpiaz, giornalista e scrittrice. www. visitvalsugana.it, info@visitvalsugana.it. Cultura IL VIAGGIO NEL TEMPO E NEI RICORDI Folgaria. Ore 17.30. Maso Spilzi, Fienile di Maso Spilzi. L’arte del ricordo di luoghi, paesaggi e situazioni praticata attraverso il ricorso alla scrittura diaristica permettono

la comprensione di eventi passati e di riannodare fili che il tempo ha sfilacciato. I ricordi e la loro cura come un ponte ideale fra epoche e luoghi diversi, capaci di legare generazioni lontane. Ospite: Margherita Loy, La dinastia dei dolori, Atlantide. Informazioni: 0464 1982040, info@comune. folgaria.tn.it. Famiglia LA TOMBOLA DEI MINERALI Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. (Presso località Baldiss, piscina comunale). Un gioco coinvolgente per osservare da vicino i minerali e scoprire i segreti custoditi nelle profondità della Terra. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Musica IL SOLE NERO - PERCORSO IN VESTE CLASSICA TRA METAL E CONTAMINAZIONI Andalo. Ore 05. Malga Terlaga. Concerto: Brani di Motorhead, Metallica,AC/DC,Pantera,Iron Maiden ed altri. Alberto Martinelli violino - Gabriele Miglioli violoncello - Elena Trovato arpa - Luigi Signori pianoforte/voce. Informazioni: www.gruppocaronte.info. Musica MG PROJECT Nago. Ore 20.30. Via Scipio Sighele. Musica anni ‘80, ‘90, e... con gli MG Project. Per l’occasione le attività commerciali di Nago terranno le “saracinesche aperte” e i ristoranti proporranno un piatto a tema. Concerto nella rassegna RiparTiAmO dalla Musica, Nago Torbole, a cura dell’Assessorato al Turismo di Nago Torbole e Cento, Consorzio Esercenti Nago Torbole. www.comune.nago-torbole.tn.it.


trentinoappuntamenti Musica KAWAI A LEDRO 5 Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. Concerto di Luca Buratto, pianoforte, musiche di JANÁ EK, BERNSTEIN, BARTOK, SCUHUMANN. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica VITALY PISARENKO Rabbi. Ore 21. Chiesa di S. Bernardo. Concerto, musiche di Beethoven, Liszt, Bartók, StravinskyG. Agosti. Per informazioni dettagliate ed eventuali aggiornamenti del programma: www.centromichelangeli.com. Teatro DIARIO DI BORDO Vigolo Vattaro. Ore 18.30. Palazzo Malfatti. Spettacolo di e con Andrea Castelli. www.vigolana.com.

23 DOMENICA Cultura BOTANICA SENSORIALE Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta degli adattamenti delle piante alpine di alta quota attraverso le loro caratteristiche sensoriali. Visita guidata a tema alle ore 11. www.muse.it. Cultura PORTE APERTE ALL’OSSERVATORIO Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. La domenica sera l’osservatorio rimane aperto per ammirare il cielo stellato, a occhio nudo e con i telescopi. Ingresso libero. www.muse.it. Famiglia SUN DAY Viote Monte Bondone. Ore 15. Terrazza delle Stelle. Il volto misterioso del Sole è svelato attraverso telescopi dotati di particolari filtri per osservare macchie, protuberanze e spettacolari filamenti. Ingresso libero. www.muse.it. Musica STEFANO MERIGHI BAND Alba di Canazei. ore 11.00. Ciampac. Concerto con: Stefano Merighi, voce / Niccolò Zanella, sax / Eugenio Cattini, chitarra / Marco Mattia, tastiere / Filippo Chiocchetti, basso / Daniele Volcan, batteria. Informazioni: www.fassa.com. Musica CONCERTO MARATONA DEGLI ALLIEVI DEL CAMPUS ESTIVO KAWAI A LEDRO Locca di Concei. Ore 21. Centro Culturale. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. Concerto. Informazioni: www. vallediledro.com. Musica GIUDIJAZZ 2020 Pinzolo. Ore 20.00 e 21.15. Casa della Cultura. Concerto. Infor-

mazioni e programma completo: www.arsmodi.it/giudijazz-2020/. Teatro CASTELLO DI CARTE Pergine Valsugana. ore 18:00. Castello di Pergine. Visite guidate teatralizzate tra narrazione e storia del castello con Marta Marchi e Giuseppe Amato, regia di Chiara Benedetti, drammaturgia di Elisa D’Andrea. Lo spettacolo si svolgerài n castello anche in caso di pioggia. Produzione AriaTeatro. www. fondazionecastelpergine.eu. Teatro OGNI ISTANTE DEI NOSTRI INCONTRI Trento. Ore 21.30. Teatro Capovolto - La città in scena. Spettacolo Aria Teatro. www.centrosantachiara.it, www.primiallaprima.it. Teatro A CIELO APERTO Trento. ore 16.30. Forte Roncogno. Lo spettacolo proposto dalla compagnia I Teatri Soffiati è una singolare performance di teatro, musica e animazione, che racconta la storia, le montagne, la guerra e le leggende che sopravvivono nelle zone vicine ai Forti del Trentino. Nato da un’idea di Alessio Kogoj, che ne è anche interprete insieme a Giacomo Anderle ed Enrico Tavernini. Informazioni: www.trentinograndeguerra.it.

24 LUNEDÌ Musica MUSICA “VEGETALE” Pieve di Ledro. Ore 19. Museo Foletto. Evento all’interno della manifestazione Kawai a Ledro. “Catalogazione discontinua” di Marta Lonardi. Informazioni: www.vallediledro.com. Musica SAM MORTELLARO TRIO Comano Terme. Ore 21. Grand Hotel. Concerto. GiudiJazz 2020, VI edizione. Informazioni e programma completo: www.arsmodi. it/giudijazz-2020/.

25 MARTEDÌ Cultura SALOTTI LETTERARI Bosentino. Ore 20. Parco comunale. L’Altopiano della Vigolana ospita gli scrittori trentini: Renzo Francescotti. www.vigolana.com. Cultura SCIENZE TRAINING Dermulo Predaia. Ore 14. Loc. Plaze. Iniziative di animazione. Informazioni e programma completo su: www.visitvaldinon.it. Danza A PESO MORTO Val di Fiemme. ore 10.00 e 14.30. Rritrovo Passo Lavazè, hotel Bucaneve. Da Bologna la compagnia C&C Company, rassegna Danzare A Monte. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.

com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org. Famiglia SULLE TRACCE DI CERVI, LUPI, VOLPI, SCOIATTOLI E... TANTI ALTRI! San Martino di Castrozza. ore 09. Centro visitatori Villa Welsperg. Facile passeggiata adatta a tutti per boschi, pascoli e praterie alla scoperta delle tracce degli animali del Parco. Cervi, galli cedroni, aquile, scoiattoli, volpi e lupi ma anche formiche, farfalle, picchi e civette: sono tanti gli animali che vivono nel Parco. Informazioni: www.parcopan.org. Musica CONCERTO CON TRIO GUARINO: IL CALEIDOSCOPIO MUSICALE Levico Terme. Ore 20.30. Parco delle Terme, anfiteatro naturale. Il caleidoscopio musicale grazie alla versatilità dei musicisti porterà lo spettatore a viaggiare tra mondi musicali diversi offrendo alcune perle del repertorio classico, operistico, musical fino alla musica per il cinema. Informazioni: info@visitvalsugana.it, www. visitvalsugana.it. Musica TRIO GUARINO: IL CALEIDOSCOPIO MUSICALE Levico Terme. Ore 20.30. Anfiteatro Naturale, Parco delle Terme, Viale Rovigo 1. Evento inserito nel programma “Vivere il Parco 2020” / Parco di Note. Concerto con: Margherita Guarino, voce e violoncello / Giancarlo Guarino, voce, violino e pianoforte / Stefano Guarino, voce, pianoforte e violoncello. www.naturambiente. provincia.tn.it/parco_levico/. Per i più piccoli LA SIGNORA CURIOSITÀ PRESENTA PETRA, INTREPIDA MASCOTTE DEL MUSEO Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Spettacolo di teatro-scienza per viaggiare insieme alla Signora Curiosità alla scoperta del territorio dolomitico di 270 milioni di anni fa. Presentazione della guida interattiva Al museo con Petra. Informazioni: museo.predazzo@ muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli AL RIPARO DAGLI ALBERI Vigolo Vattaro. Ore 21. Parco delle Rive. Rassegna di piccole storie gli alberi, in cui l’incontro tra narratore e spettatori si arricchisce di un gioco di nascondimenti e svelamenti. Raccontiamo tra gli alberi, respirando i loro profumi, al riparo dei loro fusti, non creando distanze, ma riempiendo le distanze con la presenza della natura. “Il lupo”. www.vigolana.com.

26 MERCOLEDÌ Famiglia ESCRUSIONE ALL’ALBA San Martino di Castrozza. ore 05.30. Centro visitatori Villa Welsperg. È un parco da vivere fin dal primo mattino, avvolti dall’atmosfera unica delle prime luci dell’alba, accompagnati dal canto degli uccelli. E al termine si rientra a Malga Ces per una gustosa colazione. Su prenotazione e a pagamento. Informazioni: www. parcopan.org. Musica DALL’OPERA ALLA CANZONE Malè. Ore 21. Piazza Regina Elena. Matteo Mazzoli baritono -Francesco Tuppo tenore - Sabina Concari pianoforte. Informazioni: www. gruppocaronte.info. Per i più piccoli BOSCO DELLE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. Attività per piccoli astronomi per scoprire pianeti e costellazioni, ascoltando racconti magici sulla Luna, Il Sole e le nostre amiche stelle. www.muse.it. Per i più piccoli UN’ESTATE DA ORSI Sardagna. Ore 17.30. Anfiteatro Ex Busa degli Orsi. Incontri, musica e spettacolo. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e gratuito / Posti limitati, prenotazione obbligatoria via mail all’indirizzo: estatedaorsi@gmail.com, www. iteatrisoffiati.it. Teatro DELIRIUM VITAE Pergine Valsugana. Ore 21. Castello di Pergine. Spettacolo con Giulio Federico Janni, Michele Vargiu, Emit Flesti. www.fondazionecastelpergine.eu.

27 GIOVEDÌ Cultura 68° TRENTO FILM FESTIVAL Trento. Il Trento Film Festival per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico non solo in città e in altri centri della provincia (con modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) ma anche in streaming in tutta Italia. Sono quasi cento i film in programma, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana. Informazioni e programma completo su www.trentofestival.it. Musica QUINTETTO PENTA WINDS, L’ALPE... IN CLASSICO Latemar-Predazzo. Ore 12. Teatro del Latemar di Marco Nones. Il Quintetti di fiati Penta Winds, formato da insegnanti della Scuola di Musica “Il Pentagramma” di Tesero, porterà un programma leggero, composto dalle più belle e

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trentinoappuntamenti note melodie classiche. Informazioni: https://www.visitfiemme.it. Musica CHARLIE CINELLI: COUNTRY SURPRISE Vigo di Fassa. ore 11.00. Ciampedie. Concerto con: Charlie Cinelli, voce, chitarra / Roby Dax, voce, basso / Thomas Vinatzer, chitarra slide / Henry Cottage, batteria. Informazioni: www.fassa.com. Musica GLI ARCHI DELL’ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit. Per i più piccoli ROCCE PER TUTTI I GUSTI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Le rocce racchiudono indizi ed aspetti da indagare con occhi attenti per imparare a classificare la varietà litologica delle Dolomiti. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it.

28 VENERDÌ Cultura IL SUONO DEL MATTINO PAROLE E SUONI IN BADIA Trento. ore 06.30 e 07.30. Badia di San Lorenzo, Tempio Civico. L’invito è di alzarsi presto al mattino per recarsi nella splendida Abbazia di San Lorenzo e ricevere un piccolo regalo prima di iniziare la giornata. Un’attrice o un attore insieme ad un/a musicista ci offrono un momento di silenzio e ascolto, tra parole e suoni che possiamo poi portarci nel proseguo del giorno. Il quadro parlante, parole: Alessio Kogoj (voce), suoni: Carlo La Manna (contrabbasso). Testi e musiche di Alessio Kogoj e Carlo La Manna. Cultura IL VIAGGIO COME ILLUSIONE E MAGIA Folgaria. Ore 17.30. Maso Spilzi, Fienile di Maso Spilzi. Tra gli anni settanta e gli anni ottanta arrivò in Italia una balena seguita da una compagnia di uomini di spettacolo e circensi che ne raccontavano i prodigi: finì esposta nelle principali piazze italiane e tutti vennero invitati ad entrare nel suo ventre oscuro. Metafora di un altrove, meraviglia da baraccone, la balena Goliath rappresentò l’impossibile a portata di mano. Ospite: Alessandro Barbaglia, Nella balena, Mondadori. Informazioni: 0464 1982040, info@comune. folgaria.tn.it. Cultura 68° TRENTO FILM FESTIVAL Trento. Il Trento Film Festival per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico non solo in città e in altri centri della provincia (con

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modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) ma anche in streaming in tutta Italia. Sono quasi cento i film in programma, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana. Informazioni e programma completo su www.trentofestival.it. Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle Stelle. Grazie ai telescopi dell’osservatorio si parte per un meraviglioso viaggio nel Cosmo tra costellazioni e pianeti, galassie e nebulose. www.muse.it. Famiglia LA TOMBOLA DEI MINERALI Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. (Presso località Baldiss, piscina comunale). Un gioco coinvolgente per osservare da vicino i minerali e scoprire i segreti custoditi nelle profondità della Terra. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Folklore FALCONIERE PER UN GIORNO Vigo di Fassa. Ore 10. Ciampedie. Attività aperta a tutti, per ammirare gli splendidi rapaci e diventare falconieri per un giorno. Ritrovo presso la stazione a monte della funivia. www.fassa.com. Musica MAX GAZZÈ Torbole. Ore 21. Colonia Pavese. Rassegna “TreVenti 2020”. Informazioni: www.comune.nago-torbole.tn.it.

29 SABATO Cultura NEL MONDO DEI FUNGHI Viote Monte Bondone. Ore 10. Giardino Botanico Alpino. Storico appuntamento della mostra sui funghi a cura del Gruppo Micologico Bresadola di Trento. Escursione guidata con il micologo, sia sabato che do- menica alle 10. Visita gratuita alla mostra. Escursione e ingresso al Giardino a pagamento. www.muse.it. Cultura PASSEGGIATA SOTTO LE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Partenza dal giardino botanico. Passeggiata naturalistica ed osservazione del cielo, con l’accompagnamento di un naturalista e un astronomo. www.muse.it. Cultura IO&TECH. PICCOLI ESERCIZI DI TECNOLOGIA LevicoTerme. Ore 21. Parco delle Terme, installazione Sequoia. Libro di Massimiano Bucchi (Bompiani, 2020). Noi e la tecnologia: non c’è rosa tecnologica senza spine - lectio. www.visitvalsugana.it, info@ visitvalsugana.it.

Cultura 68° TRENTO FILM FESTIVAL Trento. Il Trento Film Festival per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico non solo in città e in altri centri della provincia (con modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) ma anche in streaming in tutta Italia. Sono quasi cento i film in programma, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana. Informazioni e programma completo su www.trentofestival.it. Danza OLTREPASSARE Val di Fiemme. ore 10.30 e 16.00. Ritrovo parcheggio El Zirmo, località Castelir. Spettacolo di danza del gruppo Azioni Fuori Posto, rassegna Danzare A Monte. Per info e prenotazioni: infodanzareamonte@gmail.com. Per il programma completo visitare la sezione progetti del sito dell’associazione PluralDanza www.pluraldanza.org. Famiglia A PESCA NEL MARE DEL TRIASSICO! Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. A Bellamonte (presso il Centro Servizi). Una mappa del tesoro, un geologo e un po’ di fortuna guidano la navigazione attraverso il mare tropicale del Triassico, alla scoperta della ricchezza fossile delle Dolomiti. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Musica THE MENTIS PARTY ROCK BAND Nago. Ore 20.30. Via Scipio Sighele. Salutiamo l’estate in allegria con i The Mentis Party Rock Band. Per l’occasione le attività commerciali di Nago terranno le “saracinesche aperte” e i ristoranti proporranno un piatto a tema. Concerto nella rassegna RiparTiAmO dalla Musica, Nago Torbole, a cura dell’Assessorato al Turismo di Nago Torbole e Cento, Consorzio Esercenti Nago Torbole. www.comune.nago-torbole.tn.it. Musica ENSEMBLE PIAN&FORTE Smarano. Ore 20.45. Chiesa S. Maria Assunta. Concerto. www. smaranoacademy.com/homeit. Musica THE MENTIS PARTY ROCK BAND Nago. Ore 20.30. Via Scipio Sighele. Per l’occasione le attività commerciali di Nago terranno le “saracinesche aperte” e i ristoranti proporranno un piatto a tema. Concerto nella rassegna RiparTiAmO dalla Musica, Nago Torbole, a cura dell’Assessorato al Turismo di Nago Torbole e Cento, Consorzio Esercenti Nago Torbole. www.comune.nago-torbole.tn.it.

Teatro IL DESERTO DEI TARTARI Vigolo Vattaro. Ore 18.30. Palazzo Malfatti. Spettacolo di Dino Buzzati con Woody Neri, adattamento teatrale di Maura Pettorruso, regia di Carmen Giordano. www.vigolana.com.

30 DOMENICA Cultura NEL MONDO DEI FUNGHI Viote Monte Bondone. Ore 10. Giardino Botanico Alpino. Storico appuntamento della mostra sui funghi a cura del Gruppo Micologico Bresadola di Trento. Escursione guidata con il micologo, sia sabato che do- menica alle 10. Visita gratuita alla mostra. Escursione e ingresso al Giardino a pagamento. www.muse.it. Cultura PORTE APERTE ALL’OSSERVATORIO Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle stelle. La domenica sera l’osservatorio rimane aperto per ammirare il cielo stellato, a occhio nudo e con i telescopi. Ingresso libero. www.muse.it. Cultura 68° TRENTO FILM FESTIVAL Trento. Il Trento Film Festival per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico non solo in città e in altri centri della provincia (con modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) ma anche in streaming in tutta Italia. Sono quasi cento i film in programma, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana. Informazioni e programma completo su www.trentofestival.it. Famiglia SUN DAY Viote Monte Bondone. Ore 15. Terrazza delle Stelle. Il volto misterioso del Sole è svelato attraverso telescopi dotati di particolari filtri per osservare macchie, protuberanze e spettacolari filamenti. Ingresso libero. www.muse.it. Per i più piccoli GHIACCIAI, GIGANTI FERITI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Laboratori per famiglie con bambini età 6+. Un percorso interattivo alla scoperta dei ghiacciai, misteriosi testimoni del passato e preziosi indicatori climatici. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Teatro CASTELLO DI CARTE Pergine Valsugana. Ore 18. Castello di Pergine. Visite guidate teatralizzate tra narrazione e storia del castello con Marta Marchi e Giuseppe Amato, regia di Chiara Benedetti, drammaturgia di Elisa D’Andrea. Lo spettacolo si svolgerài n castello anche in caso di piog-


trentinoappuntamenti gia. Produzione AriaTeatro. www. fondazionecastelpergine.eu.

31 LUNEDÌ Cultura 68° TRENTO FILM FESTIVAL Trento. Il Trento Film Festival per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico non solo in città e in altri centri della provincia (con modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) ma anche in streaming in tutta Italia. Sono quasi cento i film in programma, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana. Informazioni e programma completo su www.trentofestival.it.

GLI APPUNTAMENTI DI SETTEMBRE 1 MARTEDÌ Cultura 68° TRENTO FILM FESTIVAL Trento. Il Trento Film Festival per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico non solo in città e in altri centri della provincia (con modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) ma anche in streaming in tutta Italia. Sono quasi cento i film in programma, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana. Informazioni e programma completo su www.trentofestival.it. Cultura TEATRO SCIENZA - APE RINA Rumo. Ore 14. Loc. Palù. Iniziative di animazione. Informazioni e programma completo su: www. visitvaldinon.it. Musica FIORENZO ZENI QUARTET Trento. Ore 21. Al Porteghet Wine Bar, Piazzetta Nicolò Rasmo 3. Concerto con: Fiorenzo Zeni, sax / Michele Giro, pianoforte / Marco Stagni, contrabbasso / Miche-

le Burchio, batteria. Informazioni: www.trentinojazz.com/page/ jazzwine2020.html.

2 MERCOLEDÌ Cultura L’ULTIMA PASSEGGIATA SULLA LUNA Pergine Valsugana. Ore 21. Castel Pergine, Via al Castello 10. Rassegna “Tra le mura”. Evento di e con Stefano Oss - Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento / musiche composte ed eseguite dal vivo da Enrico Merlin / produzione Compagnia Arditodesìo. Si consiglia la prenotazione a biglietteria@teatrodipergine.it o l’acquista online. Cultura 68° TRENTO FILM FESTIVAL Trento. Il Trento Film Festival per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma cinematografico non solo in città e in altri centri della provincia (con modalità in via di definizione, in base all’aggiornamento delle normative) ma anche in streaming in tutta Italia. Sono quasi cento i film in programma, tra oltre 600 iscritti, di cui 26 in anteprima mondiale e 37 in anteprima italiana. Informazioni e programma completo su www.trentofestival.it. Famiglia UOMINI ORSI E LUPI Viote Monte Bondone. ore 15. Giardino Botanico Alpino. Laboratorio per conoscere la storia dei grandi carnivori in Trentino, con mate- riali,repertieattivitàpr atichelegateal monitoraggio. Per famiglie con bambi- ni/e età 6+. www.muse.it.

3 GIOVEDÌ Musica STEFANO BEDETTI TRIO Rovereto. Ore 21. Circolo Operaio Santa Maria, Via Santa Maria 18. Concerto con: Stefano Bedetti, sax tenore / Stefano Senni, contrabbasso / Alessandro Paternesi, batteria. Per l’occasione la pre-

sentazione di “Vini Vulcanici” a cura di Proposta Vini. Informazioni: www.trentinojazz.com/page/ jazzwine2020.html. Per i più piccoli GHIACCIAI, GIGANTI FERITI Predazzo. ore 10.30 e 17.00. Museo geologico delle Dolomiti. Laboratori per famiglie con bambini età 6+. Un percorso interattivo alla scoperta dei ghiacciai, misteriosi testimoni del passato e preziosi indicatori climatici. Informazioni: museo.predazzo@muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli AL RIPARO DAGLI ALBERI Vigolo Vattaro. Ore 06 e ore 18. Località Valleselle. Rassegna di piccole storie gli alberi, in cui l’incontro tra narratore e spettatori si arricchisce di un gioco di nascondimenti e svelamenti. Raccontiamo tra gli alberi, respirando i loro profumi, al riparo dei loro fusti, non creando distanze, ma riempiendo le distanze con la presenza della natura. “Il segreto degli alberi”.

4 VENERDÌ Cultura IL SUONO DEL MATTINO PAROLE E SUONI IN BADIA Trento. ore 06.30 e 07.30. Badia di San Lorenzo, Tempio Civico. L’invito è di alzarsi presto al mattino per recarsi nella splendida Abbazia di San Lorenzo e ricevere un piccolo regalo prima di iniziare la giornata. Un’attrice o un attore insieme ad un/a musicista ci offrono un momento di silenzio e ascolto, tra parole e suoni che possiamo poi portarci nel proseguo del giorno. ÑANDUTì - La tela del ragno, parole: Veronica Risatti (voce), suoni: Sara Giovinazzi (voce, percussioni). Famiglia A TU PER TU CON LE STELLE Viote Monte Bondone. Ore 21. Terrazza delle Stelle. Grazie ai telescopi dell’osservatorio si parte per un meraviglioso viaggio nel Cosmo tra costellazioni e pianeti, galassie e nebulose. www.muse.it.

5 SABATO Cultura TISANE MANIA Viote Monte Bondone. ore 11. Giardino Botanico Alpino. Alla scoperta di tutte le proprietà delle piante officinali attraverso una degu- stazione guidata di infusi. Alle 11 vi-sita alle aiuole delle piante medicinali e velenose. www.muse.it. Cultura LE BAMBINACCE LevicoTerme. Ore 18. Parco delle Terme, Anfiteatro naturale. Libro di Marco Rossari e Veronica Raimo (Feltrinelli, 2019). Reading poetico e accompagnamento musicale del chitarrista Marco Bolfelli. www.visitvalsugana.it, info@visitvalsugana.it. Cultura TUTTE LE VOCI DEL BOSCO Folgaria. Ore 17.30. Maso Spilzi, Fienile di Maso Spilzi. I giorni del taglio del bosco sono l’occasione che riunisce gli abitanti di una piccola comunità, quando ognuno viene a dare una mano: vecchi riti ed il profumo della terra dopo la pioggia. Ospite: Sandro Campani, I passi nel bosco, Einaudi. Informazioni: 0464 1982040, info@ comune.folgaria.tn.it. Famiglia GEOLOGO PER UN GIORNO Predazzo. ore 10.30 e 16.30. Museo geologico delle Dolomiti. Una camminata nei dintorni di Predazzo osservando gli edifici ed il territorio circostante per scoprire le testimonianze della storia geologica dolomitica. Informazioni: museo. predazzo@muse.it, www.muse.it. Per i più piccoli FIABE AL FORTE Riva del Garda. Ore 17. Forte Garda. Un progetto proposto da Il Teatro delle Quisquilie. Si può parlare ai bambini di guerra, in un luogo che è stato scenario di guerra? Certo che sì, basta farlo con parole adatte... Informazioni: www.trentinograndeguerra.it.

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LE SETTE “VITE” DEL DOTTOR GIORGIO MARTINI L’ARCINOTO FARMACISTA DI CEMBRA È SALITO ANCORA UNA VOLTA AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER AVER CONSEGUITO LA SUA SETTIMA LAUREA. FRESCO DEL NUOVO ALLORO, CI HA RACCONTATO LA SUA ESPERIENZA. E NON HA ESCLUSO CHE… Martini con la moglie e i figli

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i presenta al rinfresco con congruo ritardo, dovuto a problemi tecnici. La stampa lo attende sulla porta, per cogliere a caldo – emotivo nonché atmosferico – le sue prime impressioni post laurea (la settima). In divisa sociale estiva quale Capitano di Fregata della Marina Militare, a delineare una delle articolazioni della sua poliedrica carriera, si accomoda con noi prima di entrare nel cuore dei festeggiamenti che lo aspettano “Al Marinaio”. Classe 1959, anni 60 compiuti, nato a Trento, farmacista di Cembra, Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia per 15 anni, sportivo nell’anima e fuori. ”Oggi è stata una giornata davvero importante”, dice con meritata soddisfazione. La settima laurea in Psicologia Clinica e della Riabilitazione presso la Facoltà di Psicologia Unicusano di Roma, con la presentazione di una tesi che porta il titolo “Ipnosi nello sport”. Perché questa tesi? Martini dice di aver voluto ultimare un percorso di studi che si è snodato dall’ambito prettamente farmaceutico a 96

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quello riguardante la nutrizione; dopo la parte motoria – a cui ha dedicato due lauree – mancava un tassello importante. È stata quindi l’ultimazione di un percorso di formazione. Ma perché proprio la psicologia dello sport? Perché attraverso essa è possibile supportare l’atleta in difficoltà, specialmente il giovane atleta che deve concorrere con il problema scolastico in concomitanza a quello sportivo. Ma il dottor Martini nel contempo è andato oltre, con il discorso dell’ipnosi e dell’autoipnosi. “Tra 20 atleti professionisti che sto seguendo, ho selezionato 4 campioni mondiali e olimpionici di corsa in montagna e sci di fondo, sia in base alla diversità di genere, sia per la categoria, senior e junior.” Cosa ha fatto Martini? Nella fase di induzione ipnotica, ha applicato – da eccellente rappresentante della Marina, se ci consente la battuta – la tecnica dell’ancoraggio, in modo tale che quando l’atleta si trova o in allenamento o in gara, possa raggiungere lo stato di flow (cioè uno stato mentale positivo), che è indice di massima prestazione atletica. “Il tutto è stato monitorato con il cardiofrequenzimetro – continua Martini – e ci siamo accorti che quando l’atleta ha voluto richiamare, tramite l’ancoraggio, lo stato di massima prestazione fisica, ha avuto un abbassamento della frequenza cardiaca e quindi ha migliorato la prestazione.” Ma sarà veramente l’ultima laurea o il dottor Martini non si ferma? “Tanti dicono 7 come Settebello per il discorso tecnico-sportivo, io dico che fondamentalmente le vie del Signore sono infinite e soprattutto le mie, a livello di sport, sono ancora più infinite!” Salutiamo il dottor Giorgio Martini che ancora una volta ci sorprende comunicandoci che in serata lo attende il Vertical di San Floriano, gara di corsa in salita di 3 km organizzata dall’Atletica Valle di Cembra. È proprio vero: le sue vie sono infinite. (Tiziana Tomasini)


trentinoscoop&news

SAIT: PULLMINI ATTREZZATI PER ANFASS UN TRENTINO IN BIANCO E NERO E… A COLORI SU RAI REGIONE, UN VIAGGIO ATTRAVERSO LE FOTOGRAFIE DELL’ARCHIVIO STORICO DELLA PAT

CON LE INSEGNE FAMIGLIA COOPERATIVA E COOP TRENTINO

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re pullmini, nuovissimi, con le insegne Famiglia Cooperativa e Coop Trentino sono stati consegnati da Sait ad Anffas Trentino onlus. Sono il frutto dell’iniziativa a valenza sociale promossa in occasione del centoventesimo di fondazione del consorzio delle cooperative di consumo trentine. Sostanzialmente era stato deciso di sostenere Anffas, donando il 5% degli incassi delle giornate del 25, 26 e 27 novembre 2019 per destinarlo all’acquisto di tre pulmini attrezzati. Il 22 luglio scorso, la consegna delle chiavi dalle mani di Roberto Simoni, presidente di Sait, a quelle di Luciano Enderle, presidente di Anffas Trentino onlus. “Il pulmino è uno strumento importantissimo nello svolgimento dell’attività quotidiana, indispensabile per promuovere l’inclusione sociale, anche delle persone con grave disabilità – è stato spiegato dai vertici di Anffas – Avere un mezzo di trasporto significa uscire dalle strutture, conoscere posti nuovi e accedere alla attività riabilitative. Il sostegno di Sait ci permette di sostituire alcuni mezzi di trasporto divenuti obsoleti, in un momento in cui non avremmo potuto assumerci l’onere della spesa”.

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a programmazione televisiva di agosto, del seguito rotocalco di Rai Regione TAPIS ROULANT”, in onda domenica 2 agosto, (ore 9.45 circa su RAI3 ed in replica sul canale 103 del Digitale Terrestre alle ore 22.30) prevede: “Archivi animati. Un Trentino in bianco e nero e… a colori”. Un viaggio in un Trentino ben diverso da quello che conosciamo, attraverso le fotografie conservate presso l’archivio storico della Provincia Autonoma di Trento. Seconda puntata della serie dedicata a piazza Dante e Torre Verde. “I camosci di Fassa”. Oggi sempre più persone vogliono accedere alle quote più alte, non solo nel caso delle spedizioni Himalayane, ma anche nella dimensione dolomitica. Tra tutte, la regina delle cime di casa nostra è la Marmolada. Le Guide Alpine della Val di Fassa sono i ciceroni e i moderni “Virgilio” delle ascese più spettacolari sulle nostre montagne più celebri, come il Sella, il Sassolungo, il Catinaccio. “Diari della Piazza”. Protagonista della puntata è Lorenzo Paissan, il più veloce atleta europeo Under 20 nei 100 metri. Lo incontriamo a Trento prima della sua ripartenza per gli Stati Uniti dove studia marketing e si allena duramente con gli atleti del college. ”IL DISEGNO NEL PIATTO”, vede protagonista lo chef Diego Rigotti ed una sua opera d’arte. La puntata di domenica 16 agosto si apre con ”Alla scoperta del Trentino. Luoghi e simboli del territorio”. Nuova puntata della serie dedicata ai luoghi, alla cultura e ai personaggi che sono divenuti simbolo della Comunità trentina. “I teenagers raccontano il cambiamento”. Cinque punti per raccontare cinque diversi punti di vista sul lockdown. ”Le cinque chiavi gotiche e altre meraviglie” dedicato all’omonima mostra allestita presso il Palazzo Assessorile di Cles. Un excursus

su Cles e il territorio, tra arte e storia in un percorso che va dalla preistoria all’età contemporanea, nella rilettura e nella riproposizione di una identità territoriale. Ultima puntata del mese, il 30 agosto con ”Trento Filmfestival”. La 68.edizione del Trento Film Festival si annuncia speciale non solo per lo slittamento dall’abituale settimana primaverile al 27 agosto-2 settembre, ma anche nel formato ibrido, che per la prima volta prevede la presentazione del ricco programma anche in streaming in tutta Italia. “Dallo sci al golf”. Sci e golf, due sport di livello tecnico molto alto che spesso s’incontrano. Paolo De Chiesa, grande slalomista della Valanga Azzurra e Kristian Ghedina, tredici vittorie in Coppa del Mondo di sci, hanno trascorso una giornata con noi sul “Diciotto Buche” di Folgaria, sfidandosi con grande ironia e simpatia con “ferri” e buche, ricordando però anche quella che per loro è stata un’indelebile esperienza di vita: lo sci da campioni. ”Il disegno nel piatto”, programma che esplora le recenti tendenze estetiche nel campo della cucina d’autore. 97

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CINQUE MEDAGLIE PER LE GRAPPE PISONI ALLA 37A EDIZIONE DEL CONCORSO “ALAMBICCO D’ORO” 2020

BUNKER IN ALTO ADIGE: IL FORTE DI FORTEZZA CERCA “TESTIMONI”

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Associazione Nazionale Assaggiatori Grappe e Acquaviti (Anag) ha premiato Pisoni con ben 4 medaglie Gold ed 1 medaglia Silver al Concorso “Alambicco D’Oro”. A salire sul gradino più alto del podio sono quest’anno la Grappa Clessidra nella categoria Grappa Invecchiata, la Grappa Schweizer per la categoria Grappa Giovane, la Grappamara nella categoria Grappa Aromatizzata, la Grappa di Gewüztraminer nella categoria Grappa Giovane Aromatica ed infine la Grappa di Gewürztraminer Barricata che conquista la medaglia Silver nella categoria Grappa Invecchiata Aromatica. “Siamo molto contenti dei risultati dei nostri distillati. Il Concorso Alambicco d’Oro è per noi un momento di confronto importante e, anche quest’anno, le conferme al nostro lavoro non sono mancate. In particolare, ci fa davvero molto piacere che siano state premiate con le medaglie Gold due icone del brand Pisoni. Le grappe Clessidra e Schweizer infatti ben rappresentano ed identificano la nostra arte distillatoria”, afferma il mastro-distillatore Giuliano Pisoni.

SI CERCA CHI SAPPIA QUALCOSA SUI LAVORI DI COSTRUZIONE

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ell‘ambito di un progetto di ricerca il Forte di Fortezza cerca testimoni, che abbiano vissuto da vicino la costruzione del cosiddetto “Vallo Alpino“ fascista, il sistema difensivo dei tempi della Seconda Guerra Mondiale, o che abbiano delle informazioni a riguardo. Nell’autunno del 2019 il Museo provinciale Forte di Fortezza ha avviato al primo progetto di ricerca in assoluto, che si occupa del Vallo Alpino. L’apparato difensivo fascista dei tempi della Seconda Guerra Mondiale, costruito con l’intento di difendere l’arco alpino con centinaia di bunker, nel linguaggio popolare venne ironicamente chiamato linea non mi fido, Mussolini infatti lo fece costruire diffidando del suo alleato Hitler. Il progetto di ricerca si concluderà a fine 2021 ed i suoi risultati verranno presentati nella futura mostra permanente sul tema “Bunker”, che verrà inaugurata al Forte nel 2021. Nell’ambito del progetto di ricerca il Forte di Fortezza cerca testimoni, che abbiano vissuto i lavori di costruzione dei bunker in prima persona o che ne abbiano sentito parlare da parenti o conoscenti. Sono di particolare interesse le centinaia di lavoratori di allora, il loro vitto ed alloggio e l’effetto della loro presenza nei paesi 98

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dell’Alto Adige. Bighellonavano nei paesi dopo il lavoro? Si creavano amicizie o inimicizie? O il contatto con loro era vietato? Com’erano vestiti e da dove venivano? Verrà analizzato anche lo scomodo tema delle espropriazioni, che anticiparono la costruzione dei bunker. Come avvenivano, se tutto doveva essere organizzato sotto stretto riserbo? Chi le effettuò? E avvennero nel rispetto delle leggi di allora? Ed anche i cantieri sono oggetto di studio: chi poteva osservare le cave, i magazzini, le cucine da campo o le consegne del materiale? Quali mezzi di trasporto vennero utilizzati? E come vennero trasportate nei cantieri le migliaia di tonnellate di cemento e sabbia? Chiunque sia testimone o conosca qualcuno che potrebbe sapere qualcosa su questi temi, può contattare il responsabile scientifico del progetto, Heimo Prünster (tel.: 392-9811603, mail@heimopruenster. com). Egli visiterà i testimoni e registrerà le loro deposizioni. In futuro, con il consenso dei testimoni, le dichiarazioni particolarmente interessanti verranno mostrate al pubblico della mostra permanente sui bunker al Forte di Fortezza.

Il libro che Prünster ha dedicato all’argomento, edito da Curcu Genovese


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“ALCHEMICA”: PROGETTI CULTURALI ED ARTISTICI E ALTRO ANCORA IN LUGLIO HA PROPOSTO EVENTI RICCHI DI INIZIATIVE ECOSOSTENIBILI

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lchemica è un’associazione culturale nata nel 2015 per valorizzare l’arte e la creatività in provincia di Trento. Favorisce progetti culturali ed artistici legati al territorio, fondati sulla produzione e la condivisione di conoscenza. Lo staff è composto da Artisti, Attivatori di Comunità, Curatori Urbani e consulenti di processo. Alchemica è unione, energia e creatività ed ha l’obiettivo di catalizzare giovani artisti contemporanei, energie e risorse. Ad oggi ha realizzato residenze artistiche, laboratori, esposizioni, happening, performance, aste artistiche, workshop di diversa natura, eventi di street art: un’agenda piena di incontri, scambi e connessioni. Con base a Trento e una rete di soci che raggiunge Verona, Bologna e Matera in costante crescita, Alchemica si propone di incentivare progetti artistici in forte relazione col territorio, progetti culturali volti alla rigenerazione dello

spazio urbano, facilitare il dialogo tra artisti, enti e istituzioni, stimolare un approccio aggregativo tra le differenti realtà coinvolte. Lo scorso mese di luglio, la proposta è stata “Mode ON. incontri, ecologia e creatività per tutti”, una serie di eventi ricchi di iniziative ecosostenibili realizzate in collaborazione con le realtà del territorio di Trento nord, che hanno esposto e presentato stili di vita e azioni che possiamo adottare o fare, per migliorare l’ambiente ed il territorio in cui viviamo. Assieme agli eventi per tutto luglio è stata allestita un’esposizione artistica contemporanea a cui hanno partecipato gli artisti: Virginia Sartori, Filippo Nicolò Massaro, Alessandra Lamio, Cinzia Zeni, Big House (aka Gabriele Casagranda), Gabriele Senatore, Valentina Campregher e Matteo Kettmaier. Tra le opere esposte sono presenti, installazioni artistiche, performance, opere pittoriche, fotografie fine art e origami, ma anche elaborati video e tanto altro. L’esposizione ha avuto il suo vernissage il 9 luglio con un aperitivo personalizzato con origami, performance e installazioni artistiche a cura di Alchemica e in collaborazione con Trampolieri dell’Arcobaleno. Tra gli altri appuntamenti, sabato 4 luglio la sede di Alchemica ha visto un laboratorio di riuso creativo, per trasformare insieme le proprie vecchie T-Shirt in veri e propri manifesti ecologici e “impertinenti”, con stoffe, macchine da cucire e colori. Gli eventi sono organizzati anche con il contributo della Circoscrizione di Gardolo.

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LA SOSAT E IL SUO CORO: PRIMA GITA POST-COVID LAGEDER TRA I VINCITORI DI SAVE THE BRAND 2020 LA CANTINA ALTOATESINA INSIGNITA PER IL “PASSAGGIO GENERAZIONALE”

DOMENICA 12 LUGLIO, PARTECIPATA ESCURSIONE SUL SASSOPIATTO

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stato il Sassopiatto (2969 m), la meta della prima gita post Covid della Sosat. Un’escursione che ha visto partecipare, tra gli altri, un gruppo di cantori del Coro della Sosat, guidati dal maestro Roberto Garniga. Alla guida della prima gita sociale della stagione 2020 il presidente Luciano Ferrari. Domenica 12 luglio la Sosat ha effettuato la prima gita sociale di quest’anno, in cui l’attività sociale ha avuto due mesi e più di tempo sospeso, con molti drammi per il nostro Paese. Causa il confinamento nei mesi di marzo e aprile e le limitazioni nei mesi di maggio e giugno, per la pandemia, anche la Sosat è rimasta ferma. Ora, pur con le regole del distanziamento fisico e l’obbligo delle mascherine sui mezzi di trasporto, è stata effettuata la prima gita escursionistica. La Sosat è ripartita con prudenza e attenzione con le sue attività. La prima gita ha avuto come meta il Sassopiatto dal Passo Sella. Una bella escursione, con una giornata perfetta dal punto di vista meteo. Il pullman era al completo. Di grande significato, a testimoniare che la Sosat è una famiglia, la partecipazione, di un gruppo di coristi, guidati dal maestro Roberto Garniga. Dopo la

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azienda è portata avanti dalla quinta e sesta generazione della famiglia con un approccio biodinamico e promuovendo un’economia circolare”, è con questa motivazione che la Tenuta Alois Lageder si è aggiudicata il riconoscimento “passaggio generazionale” in occasione della settima edizione di Save The Brand, l’evento organizzato da Foodcommunity, testata giornalistica digitale di LC Publishing Group, che mira a esaltare quelle realtà che si sono distinte per il valore che negli anni sono riuscite a costruire intorno al marchio (il Brand, appunto). Alois Lageder entra di diritto in questo prestigioso palmares per il lavoro fatto negli anni, dove la passione e la tenacia della famiglia è stata tramandata di generazione in generazione, fino alla quinta e sesta che oggi sono alla guida della tenuta. “Negli anni abbiamo rafforzato le nostre convinzioni e il nostro approccio biodinamico, muovendoci come sostenitori di un’economia circolare che mira a un uso più efficiente e sostenibile delle risorse”, afferma Alois Lageder. “Per noi questo modus operandi è ormai una filosofia di vita, in vigna e in cantina. E ovviamente in bottiglia.” La Tenuta ha un’anima green consolidata e convinta, investe sempre più in ricerca e innovazione per esaltare nei vini la vivacità e la freschezza che incarnano tutte le diversità dell’Alto Adige e che da sempre li contraddistinguono, grande attenzione e rispetto è riservato alle forze e ai segreti della natura. Sperimentazione, cura del dettaglio, biodiversità, artigianalità, creatività questi i valori della Tenuta da cui è impossibile prescindere. Un bagaglio valoriale che si tramanda e rafforza di generazione in generazione. Da qui il riconoscimento da parte di Foodcommunity.it.

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salita i cantori del Coro della Sosat hanno colorato la prima gita della Sosat del 2020, cantando alcuni brani. Le melodie della coralità alpina sono riecheggiate sulle pareti dolomitiche dando a questo momento di vita sociale, dei contenuti legati ai sentimenti più profondi quali: l’amicizia, la solidarietà e l’amore per la montagna. Ora l’attività della Sosat prosegue, con le gite escursionistiche e con l’alta montagna. Domenica 19 luglio, si è tenuta una seconda gita escursionistica: dalla Val Mazia alla Val Senales e quella di alta montagna che si è svolta su due giorni: sabato 18 e domenica 19 al Collalto - Hochgall 3436m, la vetta più alta delle Vedrette di Ries.


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IL SIGILLO DELLA CITTÀ A DON MARCELLO FARINA ESPERIENZA UNICA D’ALTA QUOTA PER TUTTA LA FAMIGLIA SUL GHIACCIAIO DELLA VAL SENALES

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sservare dalla cima sovrastata da una croce a più di 3.000 metri di altitudine, e godere della fantastica vista proprio come fece Ötzi. Dopo 5.300 anni ciò è nuovamente possibile grazie alla piattaforma panoramica di recente costruzione “Iceman Ötzi Peak”. L’accesso sicuro verso i 3.251 m. ha inizio a Maso Corto. Le Funivie Ghiacciai Val Senales offrono a tutte le famiglie un ticket a tariffa speciale per raggiungere i 3.212 m. della stazione a monte del Glacier Hotel Grawand, l’albergo più alto d’Europa. L‘opera in acciaio, realizzata e progettata da aziende altoatesine, è raggiungibile in modo sicuro e confortevole, tramite una scala con corrimano in 10 minuti dalla stazione a monte. Una volta in cima lo sguardo dell’osservatore si dirige verso l’ampia e luccicante distesa di neve del Similaun (3.606 m.) ai cui piedi il 19 settembre 1991 è stato ritrovato Ötzi, la mummia del ghiacciaio.

IL RICONOSCIMENTO DELL’AQUILA DI S. VENCESLAO AL PRETE-FILOSOFO

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iovedì 23 luglio nel salone di rappresentanza di palazzo Geremia il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, ha consegnato a don Marcello Farina il riconoscimento dell’Aquila di S. Venceslao, antico sigillo della città. “In questa nostra epoca piena di discorsi e chiacchiere e informazioni – ha detto Andreatta –, in questo tempo in cui la comunicazione è diventata pervasiva e onnipresente, siamo tutti più che mai alla ricerca di una parola autentica, che sappia illuminare la strada anche nei momenti più cupi o che, per lo meno, ci aiuti a sopportare meglio l’oscurità. Ecco, caro don Marcello, molti di noi in questi anni hanno trovato nelle Sue lezioni, nelle Sue omelie, nei Suoi scritti, parole che hanno una capacità non comune: quella di farsi carico delle contraddizioni, dei dubbi, della mancanza di senso che noi tutti avvertiamo in questi tempi difficili; parole di verità ma senza pretesa alcuna di placare le inquietudini, semmai di renderle palesi, condivise e dunque feconde. I suoi scritti, i suoi interventi non passano mai inosservati: a qualcuno danno fastidio, ad altri tormento, ad altri ancora conforto e consolazione. In ogni caso da Lei sentiamo sempre parole autentiche e illuminanti per la loro straordinaria capacità di misurarsi con i grandi temi di questa nostra epoca, evitando quelle “diverse forme di occultamento della realtà” già stigmatizzate da Papa Francesco: “i purismi angelicati, i totalitarismi del relativo, i nominalismi dichiarazionisti, i progetti più formali che reali, i fondamentalismi antistorici, gli eticismi senza bontà, gli intellettualismi senza saggezza” che ritroviamo così frequentemente nel pensiero di molti uomini di presunta cultura, cattolici e non”.

Dalla piattaforma si gode anche una splendida vista sul ghiacciaio del Giogo Alto e sul confine tra Italia e Austria segnato dal corso d’acqua che scorre ai piedi del ghiacciaio: l’acqua raggiungerà da questo punto da una parte il mar Adriatico e dall’altra il Mar Nero. Il sentiero utilizzato per la transumanza estiva delle pecore è anche visibile dalla piattaforma, la millenaria tradizione è entrata a far parte del Patrimonio Culturale dell’UNESCO. Info: Funivie Ghiacciai Val Senales Spa Maso Corto | Senales Tel. 0473 662171 www.valsenales.com 101

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IL LIBRO DEL MESE

POESIA-TERAPIA A VILLA SANT’IGNAZIO DA 22 ANNI SULLA COLLINA DELLE LASTE A TRENTO

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a poesia si è rivelata più forte della pandemia a Villa Sant’Ignazio, sulla collina delle Laste a Trento. È qui che da 22 anni si svolgono i corsi di poesia condotti dal poeta, scrittore e critico Renzo Francescotti, corsi unici in Italia, quanto meno con la loro particolare formula che prevede 12 incontri dedicati a colloquiare con sei poeti “invitati” (come amano dire i corsisti) e quattro riservati ad esercizi di scrittura in poesia. I sei poeti erano di tanti paesi e di epoche diverse, dalle più lontane alle contemporanee.

I corsi, gratuiti ma selettivi, riservati a poco più di una ventina di elementi anche quest’anno sono iniziati il primo lunedì di febbraio: erano giunti a metà strada quando si sono dovuti interrompere causa la pandemia, dopo che erano stati visitati il cinese Lishangyn, vissuto nel nono secolo, il poeta provenzale Federico Mistral e il poeta dialettale lucano Albino Pierro. Ma i corsisti non si sono persi d’animo: con la segretaria Fernanda Beozzo che teneva le file e coordinati dal conduttore hanno scritto poesie sul tema “Fragilità”, suggerito dalla pandemia e hanno alla fine realizzato un libriccino dal titolo Poesia-terapia anti-pandemia in ”35 copie numerate a mano”, curato da Diego Luchi, con i disegni di Anita Anibaldi e la prefazione di Francescotti. In una festa della poesia, volutamente limitata nel numero, ma mai così “partecipata” le poesie sono state lette al Belvedere di Villa Sant’Ignazio. Questi gli autori delle liriche tra cui figurano poeti premiati e con al loro attivo una o più raccolte di versi: Sergio Abram, Simone Alfarè, Anita Anibaldi, Carmen Barbi, Giuliana Bazzanella, Fernanda Beozzo, Sebastiano Beozzo, Giorgio Brentari, Serena Casagranda, Germana Colleoni, Giovanna Corradi, Sergio Ferretti, Clara Kaisermann, Diego Luchi, Giuliana Manfioletti, Flavio Marchetti, Laura Moser, Giancarlo Piffer, Luigi Ramponi, Ines Sciulli, Giuseppina Tamanini, Giovanni Battista Tomasi, Maristella Trovanelli. 102

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GRAZIE ALL’ULTIMO LIBRO DI RENZO MARIA GROSSELLI HA INIZIO UN VIAGGIO PER RISCOPRIRE UN “TRENTINO TROPICALE E SUBTROPICALE”, MA ANCHE UN DIALETTO CONOSCIUTO E BRANDELLI DI TRADIZIONI CHE DA NOI SONO ORAMAI SPARITE

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er incredibile che possa apparire, a 146 anni di distanza dall‘arrivo in Brasile delle prime centinaia di contadini trentino tirolesi, ci si imbatte ancora nel grande paese latinoamericano in persone anziane che come prima lingua hanno appreso un dialetto trentino. Ma forse sarebbe meglio dire un dialetto trentino-brasiliano, viste le logiche entrate nella lingua parlata, di termini portoghesi o portoghesi “trentinizzati“, spesso riferentisi ad oggetti e concetti che non esistevano al momento dell‘arrivo di quei circa 30.000 contadini. Ma la lingua è un contenuto essenziale di una cultura. E quindi dietro quell‘idioma, che ormai tutti definiscono taliàn, vista la forte presenza nel sud del paese di comunità italo-brasiliane (a


trentinolibreria Alessandro Franceschini Per la Trento del futuro BQE Edizioni

Sergio Ragnolini Brucia ancora Solfanelli

Ernst Lothar Sotto un sole diverso E/O edizioni

Con una penna acuta intinta nell’impegno civico, Franceschini propone un piccolo pamphlet rivolto alla cittadinanza attiva e agli amministratori, condividendo una riflessione ampia e accurata sui temi che caratterizzano oggi il governo di una città. Il libro, con vigorosa passione, non solo propone una riflessione sulla responsabilità politica del pensiero tecnico, che deve essere sempre a servizio del bene comune, ma avvia anche un percorso pedagogico e didascalico, teso a rendere le parole-chiave dell’urbanistica contemporanea patrimonio di chiunque sia interessato a conoscere le urgenze che caratterizzano oggi il progetto della città e del territorio (dalla presentazione di Maurizio Carta). Alessandro Franceschini (Trento, 1974), architetto e giornalista, nel 2006 ha conseguito il dottorato in urbanistica presso l’Università di Pisa. Dal 2001 affianca alla professione l’attività didattica e di ricerca presso l’Università di Trento e presso la Trentino Art Academy.

Un’indagine difficile, rischiosa, su una serie di incendi dolosi, che attraversa storie di amore, gelosia, amicizia di un gruppo di personaggi, esplora certi angoli bui dello sviluppo del turismo sul più grande lago d’Italia. A scriverlo, Sergio Ragnolini, che è stato insegnante in un istituto superiore di Riva del Garda. La trama: una vacanza galante sul lago si trasforma inaspettatamente per Brenno in una rischiosa avventura. Giornalista di cronaca e investigatore per caso, il giovane attira l’attenzione di speculatori potenti e senza scrupoli che usano ogni mezzo contro In questo libro/di lui, da vari delinquenti intervista, in cui alla Turistica, un corpo di pubblica perMilizia la prima volta ricordi biografici si sicurezza molto romanzo intrecciano conparticolare. riflessioni Ilsull’esistenza e quasi-giallo si dipana sul presente del motra tensione e colpi di scena, momenti da commedia dell’arte, amicizie, gelosie, amori. Ragnolini dipinge uno scenario da cui emerge uno spaccato significativo della moderna società italiana. È l’Italietta delle leggi che si aggirano grazie ai cavilli, del business che trionfa sugli ideali...

Bolzano, fine degli anni Trenta. Con l’avvento del fascismo la popolazione di lingua tedesca del Sudtirolo subisce continui tentativi di italianizzazione forzata. Le scuole di lingua tedesca vengono soppresse, la stampa germanofona viene censurata, i nomi e i cognomi delle persone italianizzati. I Mumelter, antica famiglia bolzanina orgogliosamente tirolese, vive uno dei momenti più difficili della propria storia, sentendosi privata delle radici e dell’identità. L’ultranovantenne Mumelter vede in Hitler l’unica speranza e si augura che la Germania nazista faccia per i sudtirolesi ciò che sta facendo per i Sudeti, la minoranza di lingua tedesca in Cecoslovacchia. Ma lo aspetta un’amara delusione. L’accordo tra Mussolini e Hitler non prevede scampo: o l’italianizzazione forzata o il “rimpatrio” nei territori del Reich. Per gli elementi più scomodi, come i Mumelter, non c’è alternativa: il destino è l’esilio. La famiglia nel frattempo si sgretola...

maggioranza veneta, lombarda, trentina e friulana) si delinea una cultura che porta con sé tratti che ancora ricordano quella che venne dall‘Europa. Ecco perché nel 2018 l‘autore di questo volume ha cercato, e trovato, delle anziane coppie di trentino-brasiliani, in 5 località che erano o sono ancora definibili trentino-brasiliane. Con loro ha registrato delle lunghe interviste che qui ripropone. Affiancandone una, raccolta ai primordi delle sue indagini, quando credeva, sbagliando, che la memoria trentina in Brasile si stesse definitivamente spegnendo. Qui, quindi, sono riproposte le conversazioni avute con le sei coppie di anziani contadini, ormai da generazioni brasiliani ma con comportamenti, valori e miti che molte volte sono provenienti dalla terra di origine degli avi: lingua, cucina, religiosità, ma anche architettura rurale e strumentistica agricola, tra le altre cose. Per riscoprire un Trentino tropicale e subtropicale ma anche brandelli di tradizioni che da noi sono sparite. O,

anche, sono state recuperate da poco tempo in termini di folclore, proprio quando stanno morendo in Brasile. Per i più anziani tra di noi, un tuffo nei ricordi di padri e di nonni. Per gli studiosi della nostra cultura, uno strumento in più per cercare di mettere insieme il puzzle della „trentinità“. Per molti una lettura appassionante, con quel sentimento del tempo che ha i colori della dolcezza e della malinconia. Renzo Maria Grosselli

Le due apocalissi, gli ultimi Ciò che rimane dei 30.000 trentino-tirolesi partiti per il Brasile Curcu Genovese, pag. 160 - Euro 18,00

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Trentino visto dall’alto Coordinate: 46.0179057 - 10.774636 Altitudine: 1470 m s.l.m.

UNA RADURA A “FORMA DI VENETO”

Da Malga Stabio a Cima Sèra Si parte dal Passo Durone dove si lascia la macchina e si segue il segnavia SAT 463 per Malga Stabio. La strada sale fra i boschi, a tratti ripida e sassosa, fino a raggiungere l’ampia conca pascolata di Malga Stabio. La visita è incantevole con le cime del Carè Alto, della Presanella ed in alto, verso est,la Cima Sèra. Chi volesse proseguire e salire a Cima Sèra (1.908m) deve attraversare la prateria in direzione sud- est fino a raggiungere il bosco ed il valico della Piazzola (1.572 m - 20 minuti), dal quale 104

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si apre un meraviglioso panorama sulla Val Marcia, con le cime del Dòss della Torta, del Gavardina e del Cogorna. Ora il percorso devia a sinistra (nord), entra nel bosco di faggi e poi esce su terreno aperto seguendo il crinale sud di Cima Sèra. Per percorrere il tratto da Malga Stabio a Cima Sèra (circa 2,2 km) occorre circa un’ora e venti minuti di dura salita, ma alla fine ci si trova ampiamente ripagati dello sforzo fatto. Il panorama è unico perché si possono dominare praticamente tutte le cime del Trentino.

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trentinolosapevate

Volti nella Storia

la frase

Per saperne di più: Bibliografia: Ennio Lappi, Giovanni Battista Sicheri, biografia documentata del poeta di Stenico con le precedenti vicende della sua famiglia, Trento, 2012 Graziano Riccadonna, Giovanni Battista Sicheri Magia Rivoluzione Poesia del Garibaldino di Stenico, Trento, edizioni “Libreria Paideia” 1983

“Fulgido esempio di quanto una limpida intelligenza possa far donare corpo ed anima alla patria” (Ennio Lappi)

GIOVANNI BATTISTA SICHERI (1825-1879) ETÀ

Giovanni Battista Pietro nacque il 27 marzo 1825 a Stenico, allora Contea di Tirolo, terzogenito di Domenico Sicheri e Marianna Francescotti. Il poeta è noto anche come “Cangio”, appellativo che deriva dal soprannome della sua famiglia, “I Cangi”, mugnai per tradizione.

INSURREZIONE E FUGA

Allo stesso tempo, a Milano riprese a coltivare la sua indole letteraria, frequentando corsi di studi filologici all’università e scrivendo drammi. Una sua opera venne presentata anche al Teatro la Scala, ma visto il suo contenuto patriottico fu presa a modello dai cospiratori per organizzare un’insurrezione, il 6 febbraio 1853. Per sfuggire alla risposta immediata degli austriaci, Sicheri fu costretto a scappare in Svizzera.

IN SVIZZERA

SICHERI GARIBALDINO

Rientrato in Trentino, quando Garibaldi nel 1866 arrivò in Val di Ledro, Giovanni fu coinvolto nei tentativi garibaldini per contrastare gli austriaci. Dopo la ritirata di Garibaldi, però, decise di isolarsi e andare a vivere alla Credata, in un fortino in Val d’Algone costruito da sé, in attesa del ritorno delle truppe italiane. Val d’Algone Forte Credata, costruito nel 1866 da G.B. Sicheri

Nella tranquillità del Canton Ticino Giovanni trovò lavoro come insegnante. Fu qui che conobbe una maestra, l’istriana Giuseppina Stanovich, che sposò andando a vivere a Locarno, dove nacquero i primi due figli, Domenico e Tebano.

LE OPERE INIZI DA FRANCESCANO

Terminato il liceo, frequentato in maniera irregolare per via dei debiti della sua famiglia con i Bleggi, Giovanni decise di intraprendere la carriera ecclesiastica iscrivendosi all’Ordine dei Francescani riformati. Si trasferì così al Convento di Santa Maria delle Grazie di Arco, prendendo il nome di frate Leone. Fu qui che compose, a metà dell’800, la sua prima opera letteraria: la Lorenziade, un poemetto di quattro canti in cui celebrava il confratello Lorenzo Bailoni. Ben presto però, il poeta in erba si accorse che l’essenzialità monastica non faceva per lui, così abbandonò l’abito francescano e ritornò a Stenico.

IL FERVORE MAZZINIANO A MILANO

Anche la Stenico all’ombra degli Asburgo era troppo piccola per un giovane dal temperamento tanto ardente, in cui si erano radicati gli ideali irredentistici. Si trasferì allora a Milano dove prese a frequentare i circoli mazziniani.

SULLA MADDALENA

Il periodo svizzero fu il più prolifico per la sua produzione letteraria. Nel 1853 compose “L a caccia sull’Alpe del contadino del Menzo”, cui seguirono “Igiene”, poema ironico dove si denota la sua cultura classica, e le tre commedie “La garibaldina”, “Tribunali giudicariesi” e “L’Usurajo” del 1860, ispirate alle vicende della sua famiglia a Stenico.

Arrivato ad indebitarsi per la costruzione della casa alla Credata, Giovanni e la sua famiglia, sempre tenuti d’occhio dalla polizia austriaca, furono costretti a trasferirsi, stavolta definitivamente. Si recarono sull’isola della Maddalena, in Sardegna, dove il poeta aprì una scuola privata.

LA FINE

Il Cangio morì il 23 novembre 1879 in Sardegna, per cause sconosciute, lasciando cinque figli, due in tenera età. Fu sepolto nel cimitero accanto alla figlia e alla moglie, ma a causa dei lavori di bonifica e restauro dell’area, i loro resti finirono con l’andar perduti.

hanno detto di lui “Ingegno discreto, fantasia matta, pochi studi e moltissima persuasione del proprio valore, mazziniano incorreggibile, e spiritista all’apparenza convinto, recò molto guasto nel proprio paese” (Fra Girolamo Sala, condiscepolo di fra Leone Sicheri)

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LA SOPPRESSATA DI POLIPO con insalatine, Vezzena e finferli croccanti

in libreria o scrivendo a vendite@curcugenovese.it

Ingredienti per 4 persone Per la soppressata gr 1.500 polipo nostrano gr 100 sedano e carota sale acqua

Per l’insalata di Vezzena gr 100 insalatine miste croccanti gr 80 scaglie di Vezzena stagionato Per i finferli croccanti gr 40 olio di oliva gr 3 aglio intero gr 2 prezzemolo tritato gr 200 finferli freschi (Cantharellus cibarius)

Procedimento Pulire accuratamente il polipo o la piovra e cuocere in acqua bollente con sedano e carota per almeno 45 minuti. Scolare ed ancora a caldo mettere in budello artificiale per insaccare legandolo con cura. Raffreddare per almeno 1 notte. È molto importante non lavare il polipo o la piovra dopo cotti, altrimenti perdono la collosità. Procedimento per i finferli croccanti Pulire i finferli accuratamente, filettarli e soffriggerli in olio ed aglio intero. Aggiustare con sale e pepe di macinino. Presentazione Tagliare sottilmente la soppressata di polipo, disporla in piatti singoli ed alternare alle insalatine e le scaglie di Vezzena. Sistemare i finferli in piccole cocottine. Macchiare con l’olio extravergine e decorare con maggiorana e alloro fritto.

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# trentinomese

#TRENTINOMESE CONTEST: LAGO DI TOVEL, DOLOMITI DI BRENTA OGNI MESE, LE TRE FOTOGRAFIE PIÙ VOTATE VERRANNO PUBBLICATE QUI. PARTECIPA ANCHE TU AL CHALLENGE DEL NOSTRO MAGAZINE!

@andreastamanini Al secondo posto: Lago d’Antermoia, Val di Fassa

@severinoriccadonna

@marco__bollani

Al primo posto: Lago di Tovel, Val di Non, Dolomiti di Brenta

Al terzo posto: Pinzolo, Lago Montagnoli

IL REGOLAMENTO DEL NOSTRO CONCORSO

S

eguire la pagina @trentinomese su Instagram; la foto vincitrice sarà pubblicata sulla nostra rivista cartacea il mese seguente alla pubblicazione online; per decretare la foto vincitrice si terrà conto dei “mi piace” ricevuti, dal primo del mese al venti del mese (per esigenze di stampa); solo le foto che saranno selezionate da noi e

pubblicate sulla nostra pagina Instagram @trentinomese potranno partecipare al concorso; per esser selezionati vi ricordiamo di utilizzare il nostro hashtag; ricordatevi di segnalare il luogo o localizzare la foto, saranno valide solamente le foto scattate in Trentino Alto Adige. Grazie a tutti anticipatamente!

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