Rivista "Tradizione Famiglia Proprietà", Ottobre 2008

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Plinio <Ccorrirêa de Olivei~a ,, Nel centenario della sua nascita 1908 - 2008


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efi'!1dus act11Joquitur: i/d~fim1Ó par!ú ancora!

Con queste vibrnnti parole, i!cardina/e • A!fôil~ s .lyfaria Stic:kler llJ}l:i\'.;a il.Úío i11tervú11f() alter111ine,<(el;sofe1111e;1HJ11t(/ica!e in s11ffi"aglo: dei pn~f,Plinió Corrêá de Oliveira; celebráto ilc-10 novembre 199-5.11ella.[J.asilica,di.S . _ . sr;iritoi;, ,s;,~·sia. p,:oprio·: ~,tú~>mb,·a.de11/i,ii~_po11e11te rnpo!à :di; Siui l?ietro; sim bolo di que!l}úChie~:a {JÍ!a' q1u11ê·a,;ç_1Yt-;ieélic·at~.iá vila: '''llÍic:he. hif tanto parlatà1lii vità:- jJi'àsegují1<í·il pcnporqtô- co,nfh1li_li._{l pa!/i1if; .aftrave,·.,:o ,!à Sll([ dottr1na;,c1Ú1:averso,,i ,SUO esempio, Clftl'(/\'erso /e Sl/C ÍSfi0

·ii11.:ec:e.in rlcerca. <fi quei.p1111ti jermi'che _da.} e1np1·eJ1ànno,~:or;reffo ·lainostra·.civiltâ. Eeco, pe1: _esenF pio: ne!! 'opinione di 1110/ti.analisti,:,11f10 dei ;wti~l deÍ/\ mme,~so . suâ:essúdi.Benedettõ .fn•··;,,/nwli~ít;;ci,~ vaJn frantumi. eJn netto'. contrasto con queslô C'-ilJJ6jjâhõViuíià; s/:s{çiêúi sc:mpre pi{'t /_t_ll!!i/lOSa la Jig!n\i 111///enm:ict,de/ Papato. fümentre piú si ~jve~ ste fieis uoiia ttri buti'trçuli:::: ionali,;

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. appe!lo, speciefi·a i giovani, . llrfC(}llie :viaggiâ-deI Pontefié.·e i11'. F1·a11cia:nee' eloquC7:nfe esel!IJ)iO:

Fra i punti fol'li dei suo esempio, Sua . Emiiieí1úi ne,sottolinea-

vc~iai1e i '·:·La;;l·W/eie:.. i~uro/Í~IÍJi!e f .. .) 'e:ia, .,'iiàiadesiotie d ·Colui: c/wé.Ja pietra Sl/,Cll( e·edi/icátà ldC'hiesâ

. E;.;_i11·quesú, con~· testo,che ásfoi11e tutta /a :sua vibra11te,ait11a--: JitáJa .fig1;,.;ui/ - · Rliniô:,Con:êàdé

ç-h'é ~-;ús(ú·i•à /ú ··· · ·

fede, ,cioe il.Roinano fo11re;fi.ç·e ,._

Ó!iÍ·_ ;j,-a; ·c·Jii•<l~!IÚ virtú de/la f,duciá

J°çúf,i(. cqn/i ne:·defia

Neh.celebFàht i I,ce,n1iÍ1<1~,j~-iiÜ(I nasclta.dlquestá· _grnncJ<Ueaçlqr,cyttoli~ co, posslamo anc!Je, noi proclé11úiti·é,· il .defitiúopadé, ancora! UI~ cui; ,d;,!!e maceriê /aseiatê daLfr!c·c/-

,Sl/0,'Vifa:, "D_obbic11no essere g!Í e1'0( dei/à .fiducia, gli a!fie,:idi· questa virtú. Qu{(lltp piti gli:avveni111e11ti semfüi>:.. /a11110, s111e11tirci; {_apto piú _con Jên?tezza ~lobbiamo. pro"":cla11iai·e il 11:ionj(ú/e( Rég,i'o dii /vfc1ria í:o:' · · - · - --· ·· · -

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Fare,J;;~oc~;~:o,a(ú:,_.js,ià;,b. . zazione; sembra vaiá alzarsl i117. 1.·innovato anelito di ~p/ri11_1a/it~I e di;splendore di civiltá, / 'lmportan::::a;

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pq .PiÚ,. /J{{l;ti.s( sq_n/9170 : ç_spre_s.Úp11( comei ii//iornú alji1turo·:, ;,i!Jiituro ne!!a t1x(:, ll.i::::ione '.', .• "1-úêós?â dellc{ tradi::::ione ··: cresê·é ;,, ·1110/1i I~, consap~voi~;~a eh~ q11~Ú'c;:111~d~,-11itá laicista 11011 ha porrato i.fruttlpromessi, 11ú/ li~l anzi ,\j)l:OfcJlld(lf(!. l,'Oc_ci<len(e 11ellú'~,·i1// peggiore•c1·isi: Uiw-crisi dai/a quale sempre_ p(fr.pe1:so11e:~·<:í-çé1 IU/__c fr svincol{ll'SÍ, Oncl<o1_ d<J

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Sommario Anno 14, n. 3-4 - ottobre-dicembre 2008

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Defitnctus actu loquitur O tempora o mores I pasti in farniglia fanno bene all 'anima Il comunismo e antinatura/e. Parola di comunista Niente televisore? E la vita migliora Argentina: i giovani difendono la cattedrale L'Europa "finlandizzata"? Università estiva 2008 Mio cugino Plínio L'appello della Contro-Rivoluzione Fede e cultura La crociata dei XX secoio Lo "chatme grandioso" della TFP Qualche opinione su Rivoluzione e Contro-Rivoluzione Un uomo, un ideale, un'epopea Testamento spirituale

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Copertina: La " Sala del Regno di Maria", nella sede centrale delta TFP brasiliana a San Paolo

Tradizione Famiglia Proprietà Anno 14, n. 3-4 ottobre-dicembre 2008, Contiene Inserto Redazionale piü gadget Dir. Resp. Annamaria Scavo. Abbonamento annuo Euro 15,00 Direzione, redazione e amministrazione: Tradizione Famiglia Proprietà - TFP, Viale Uegi, 44 Tel. 06/8417603 Aut. Trib. Roma n. 90 dei 22-02-95 Sped. in abb. post. art. 2, Comma 20/C, Legge 662/96 - Padova Stampa Tipolito Moderna, via E. Mattei, 13 - 35020 Due Carrare (PD)

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O tempora o mores/

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orne avviene ogni anno ormai da quasi un scco lo, a rnctà estatc la città di Bayreuth si eomata a gala per ospitarc il 96° Festival musicalc Richard Wagner. II Who s who dclla Gcrmania, comprcso il nipotc dcl celebre compositorc, si e dato appuntarnento aJ gran completo per assistere alia sfarzosa presentazionc dei quattro drammi che compongono Der Ring des Nibelungen. lmprcsari, politici, pcrsonaggi dclla scienza e dclla cultura affollavano i salotti dei Festspielhaus, insiemc a rapprcsentanti della nobi ltà.

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sentatore televisivo Thomas Gottscbalk coo sua moglie, dei govcrnatorc della Baviera Günther Beckstein con sua moglie, e dei presidente dei Partito liberalc Guido Wcstc1wellc con ... il suo compagno! Legalmente uni ti in un PACS, questa e la prima volta che osano mostrarsi pubblicamente insieme in un'occasione cosi solennc. Un raccapricciantc scgno di come si stiano abbassando lc barriere morali che, fino a non molto tempo fa, rigettavano l'ostentazionc di situazioni contra naturam. •

ln mczzo a tanta magnifieenza, una nota stridcnte, che a piu di uno e suonata come il tocco funebrc di qucsta brillante società. Eccola immortalata nei servizi dei quotidiani tedeschi, in particolare della Frankfurter Allgemeine Zeitung. Vcdiamo, nella sequenza fotografiea, l'arrivo della Cancelliere Angela Mcrkel con suo marito, dei prc-

I pasti in f allliglia fanno bene ali'anillla pasti in famiglia rinsaldano i vincoli, migliorano la qualità dei piatti, proteggono contro gli ecccssi a tavola (e ancbe contro quelli del fitness), soneggono la salute mentale, favoriscono il contatto coo la realtà, sono altamente formativi in cio che riguarda le buone maniere, sono ottimi per educarc bambini e adolescenti.

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Ecco le conclusioni a cui sono atTivatc una serie di ricercbe scientifícbe, condotte con famigl ie statun itensi e condcnsatc ncJ libro della giornalista Miriam Weinstein: II sorprendente potere dei pasti in famiglia: mangiare insieme ci fa di ventare piu inteLligenti, piu forti, piu sani e piu felici . Tutti questi bcncfici, pero, a cond izione chc iI televisore sia rigorosamente spento.

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Questa e, forsc, la prima analisi complessiva di un rituale che, appena una generazione fa, era universale ma cbe oggi sta diventando sempre piú obsoleto, stritolato dai modemi ritmi di vita, dai cambiamenti nella struttura fam iliare e, nondirneno, dalla televisione.

rando un senso di sicurezza e stabilità nella routine quotidiana. (. . .) I pasti non riguardano soltanto il nutrimento fisico, ma anche quel!o emozionale, intellettuale e spirituale ". •

La ricerca scientifica dimostra che i pasti in famiglia fanno bene alia salute tisica e mentale

La Weinstein pre"' 5 ,. f. \ N senta storie, studi e argoM l ~ 1 "'M w E' menti tratti dalla psicologia, daU ' educazione, dalla nutrizione, dalla terapia familiare, dall'antropologia, dalla sociologia, dalla linguística e dalla religione. "C'e mo/to di piu in un pastofamiliare di cià che appare - spiega la giornal ista - i pasti in famiglia hann.o i/ potere di un rituale, offrendo ai membri un 'opportunità per connettere, inco,po-

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''Il comunismo e antinatura/e'' Parola di comunista est. Chi e l'autore di questa frase: "Comunismo e una parola indicibile. Se fermi qualcuno per strada e gli dici: io sono comunista, qucllo non ti capisce"?

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Se qualcuno ha pensato a Berlusconi, o a qualche altro rappresentante dei centro-destra, si sbaglia di grosso. Sono dicbiarazioni di Fausto Bertinotti nel recente libro di Bruno Vespa Vi.aggio in un 'Italia diversa.

Questa non e novità per nessuno. Che il comunismo sia antinaturale lo sa chiunque abbia seguito la triste storia di questa co1Tente. Que) che e novità, pero, e che personaggi di spicco della colTente lo stiano 1iconoscendo in modo cosi palese. Ma la vera dornanda e un'alt:ra. Se ne sono resi conto soltanto adesso? Oppure per decenni hanno proposto per l'ItaJia un sistema che sapevano fosse antinaturale? •

Sembra, pero, ehe l'ex leader di Rifondazione comunista non sia l'unico ad avere scatti di onestà intellettuale. Qualche rnese fa l'eurodeputato Marco Rizzo (Pdci) era stato anche piú esplicito: "Sisa che L'essere umano econtrario ai comunismo". "ln ehe senso?" gli ha chiesto la giornalista, comprensibil mente allibita.

Marco Rizzo (Pdci): "L'essere umano e contrario ai comunismo"

"l 'uomo puà essere tentato di appro_fittare de!!a responsabi!ità collettiva. Con La produzione tutta per la collettività, puà darsi che il singolo diminuisca il proprio lavo/'O e danneggi la collettività stessa ", ha risposto Rizzo. TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / OTTOBRE-DICEMBRE 2008 - 5

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Niente televisore? E la vita migliora

otto lo sguardo valutativo di specialisti, i 254 alunni della scuola primaria di Ziegelwasser, vicino a Strasburgo (foto sopra), hanno condotto un esperimento alquanto sorprendente. Per ben dieci giomi hanno 1inunciato alia TV, ai computer, ai videogiochi nonché a qualsiasi altro aggeggio elettron ico.

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1 risultati, per quanto scontati, hanno meravigliato i ricercatori. Nel 90% dei casi, !'ambiente familiare e sensibilmente migliorato. l genitori hanno potuto conversare con i figli durante i pasti e leggere ]oro storie prima di andare a letto. Le

mamme hanno potuto insegnare alle figlie le mansioni d 'una volta come il cucito. Giochi da tempo dirnenticati, specie quelli ali 'aperto, sono ricomparsi, con eccellenti risultati anche sulla salute dei bambini. Le persone hanno cominciato a salutarsi con piu calore, mentre baci e abbracci fra genitori e figli si sono moltiplicati. "ln realtà e stato piu duro per noi che per !oro ", ba spiegato una giovane mamma.

"Abbiamo riscontrato un sensibile miglioramento nel clima dei paese - rivela il preside Xavier Rémy - non solo ali 'interno della scuola ma anche nelle associazioni di quartiere ". Da parte loro, gLi insegnanti sono unanimi nel constatare che i ragazzi erano molto piu concentrati in classe, e anche meno stanchi. "E chiara che cem questo 11011 si risolveranno tutti i problemi della scuola. ma credo sia un elemento da prendere assolutamente in considerazione ", conclude Rémy. •

Argentina: i giovani difendono la Cattedrale o scorso agosto, quasi diecimila donne sono confluite nella città di Neuquén, nell 'Argentina meridionale, per il 23º Incontro Naziona le delle Donne. Nonostante ] 'intenso freddo invema le, il clima dei lavori era piuttosto bollente. Agli infuocati proclami in favore dell'aborto e de] lesbismo seguivano acerbe critiche alia "società maschilista" e al la Chiesa. e! corso delta seconda giomata si

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comincio a parlare di prendere d'assalto la Cattedrale durante la fiaccolata che doveva attraversare il centro storico quella sera. Temendo atti di vandalismo profanatore diverse associazioni cattoliche g iovanili si organizzarono per difendere pacificamente il luogo sacro. Contro il parere dei Vescovo, che voleva evitare ad ogni costo lo scontro, un centinaio di ragazzi fonnarono un muro protettore attorno a lla Cattedrale. E, rosario in mano, aspettarono in piedi la fiumana femminista. Cio che segui e degno d'un fi lrn epíco. Da una parte la caterva dí femministe inferocite che, spingendo per forzare il blocco, urlavano ínsulti e parolacce, arrivando perfino a scop1irsi per provocarei ragazzi. Dall'altra parte í

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giovani cattolici che, con nobile contegno e senza nemmeno guardare in faccia le rnanifestanti, pregavano ad alta voce un rosario dopo l'altro, ignorando le provocazíoni e serrando le fila. Tanta serenità e fennezza fini per sconcertare le femrn iniste che, loro malgrado, dovettero rinunciare. La Cattedrale era sa lva! II tutto fu ripreso e caricato su Youtube col nome "Defensa de la Catedral de Neuquén". •

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s n 'ont rien appris ni ·ien oublié. Ecco la lapidaria formula con la quale Talleyrand descrisse alcuni dei nobili francesi che rientravano dall'esilio dopo la Restaurazione: non hanno imparato niente né hanno dimenticato niente. II vecchio mondo era andato in fumo e uno nuovo, assai diverso, era sorto ma loro, scampati dritti dritti dali' Ancien Régime, tornavano in patria sperando di riprendere )'ultimo minuetto nel punto esatto in cui lo avevano lasciato vent'anni addietro ...

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Ci sono certe categorie di persone che non imparano mai dagli eventi . La recente cris i della Georgia ne e esempio.

di petrolio potrebbe paralizzare buona parte dell'industria e dei trasporti in Europa. (..) L ·altro tallone é la situazione militare. le forze sovietiche superano quelle deli 'Europa occidentale in proporzione di quasi selte a uno. (..) ln questo modo la Russia sta accerch iando l 'Europa" ( 1). li pensatore cattolico brasiliano stava commentando due articoli pubblicati sul New York Times da C. L. Sulzberger, nei quali iJ noto opinionista ammoniva: ''E innegabile che ! 'Europa occidentale stia diventando, in modo sempre piú irreversibile, dipendente da/la buona volontá

di Mosca per la sua sicurezza e per il suo progresso economico ". Questa contingenza era il risultato della pol itica di détente nei confronti dell'URSS che, parafrasando Churchill, consisteva nell'alimentare l'orso sperando di essere mangiato solo per ultimo. Si cominciava a prospettare il rischio che ! 'Europa fosse "fin landizzata", un 'espressione dei gergo politico di allora per descrivere un paese in s ituazione simile alia Finlandia, c ioe sovrana sulla carta ma dei tutto dipendente dall'Unione Sovietica. Mentre i piu lungimiranti proponevano

I due taUoni dell'Europa "L 'Europa é un Achille che di talloni vulnerabili ne ha non uno bensi due ", scriveva il prof. Plínio Corrêa de O liveira nel giugno 1972. E proseguiva: "Un taltone é il pen-alio di provenienza sovietica nonché dai paesi arabi piú o meno comandati da Mosca. Caccia russo di ultima Se, da un momento all 'altro, la generazione SU-37 Russia tagliasse il rifornimento TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / OTTOBRE-DICEMBRE 2008 - 7

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Vignetta pubblicata nel 1982 in occasione della costruzione dei gasdotto di Yamal. Déjà vu?

un atteggiamento piu fermo per proteggere !'Europa, i fautori della détente consigliavano invece di raddoppiare la razione all'orso... II prof. Plínio Corrêa de Oliveira li battezzà "la banda degli sprovveduti" in un mticolo pubblicato nel dicembre 1973 (2).

Banda di sprovveduti

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Questa s ituazione di dipendenza si aggravó ulteriormente negli anni '80 con la costruzione dei gasdotto di Yamal, un mega progetto da 45 miliardi di dollari per esportare gas siberiano nell 'Europa occidenta le. I nuti le dire c he quei dollari uscirono dalle banche occidentali... Basato su uno studio della Heritage Foundation, di Washington, il prof. Plino Corrêa de Oliveira definiva questo gasdotto "un 'immensa corda di acciaio con la quale Mosca potrebbe i11forcare sia l 'Europa occidentale che que/la orienta/e, visto che tutte e due diverranno largamente dipendenti dal gas sovietico per affrontare i rigori dell 'inverno ".

All'epoca 11011 poche voei avvertiro110 sul carattere suicida d'una tale política. Inutile! Per motivi che soltanto gli abitanti dei Walhalla politico riescono a capire, i vertici europei scelsero di mettersi ai collo la corda di accia10.

Basf ed Eo11 per costruire il gasdotto europeo dei Nord (Negp). Con questo, !'Europa nel suo complesso e d iventata ancor piu direttame11te dipende11te dalle buo11e relazio11 i con la Russia per un sicuro approvvigionamento energetico.

Via di questo passo, nell 'ottobre dei 2000 l 'Unio11e europea s igló una collaborazione energetica strategica col presidente russo Putin. Sulla scia di questa intesa, il monopolista russo dei gas, la Gazprom, sigló un accordo con le multinazional i tedesche

Attualmente, l 'Un ione europea dipende dall'import russo per soddisfare ben il 30% dei suo fabbisogno energetico, quota destinata ad aumentare visto che, secondo le stime dell'Agenzia Intemazionale per !'Energia, sarà la Russia a conoscere il piu alto incremento nella produzione di petrolio e gas, mentre l'Un ione europea sarà protagon ista di un'enonne crescita delle importazioni di tale materia prima.

La Russia ha ripristinato diverse pratiche della Guerra fredda, come l'uso di mandare regolarmente bombardieri in perlustrazioni di lunga distanza, spesso violando lo spazio aereo europeo e americano. A sin., un caccia Typhoon dei la RAF intercetta un TU-65 sopra il Mare dei Nord. 8 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / OTTOBRE-DICEMBRE 2008

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Non e dei tutto azzardato considerare che questa gravosa dipendenza energetica dalla Russia sia stata tra i principali fattori cbe banno indotto l'Un ione europea a trattare l' irruente coppia Puti11-Medvevdev con guanti di velluto, rnentre abbandonava la povera Georgia alla sua sorte, costri11gendola pure a rinunciare a due province pur di non far a1Tabbiare l'orso. Un cedimento che rasenta la "finlandizzazione" .

Riarmo russo Ecco il primo tallone d' Achil le. Ma v'e anche il secondo.

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Lo scorso maggio, la Russia ba ripreso le sfarzose parate miJitari sulla Piazza Rossa, come ai tempi dell 'URSS. Nel caso a qualcuno gl iene fosse sfuggito il senso, a lcuni reggirnenti indossavano le divise deli' Annata sovietica. " Risorge la potenza russa", titolava il Time. Invertendo il declino che l'aveva colpita dopo il disfacirnento deli ' Am,ata rossa, dai 2006 la Russia e imbarcata in un arnbizioso progetto di riarrnamento. L' 11 settembre 2007, per esempio, ha testato con successo una bomba termobarica di nuova concezione, il piu potente ordigno non nucleare oggi esistente. Lo scorso agosto e diventata operante la nuova generazione di missili nucleari intercontinentali, eh iama ti SS 18 " Satana" (proprio cosi). Nuovi aerei da cornbattirnento, come il Sukhoi S-37, in grado di misurarsi con i piú avanzati velivoli occidental i, sono in fase finale di collaudo. Parte di questo riarmarnento, quantificato in US $ 200 miliardi entro il 2015, sarà fmanziato dai petrodollari, vale a dire dai soldi che noi sborsiamo ogni volta cbe facciamo il pieno di benzina.

Mosca, 9 maggio 2008. Per la prima volta dai crollo dell' URSS, le Forze Armate russe hanno sfilato sulfa Piazza Rossa in occasione della Giornata della Vittoria. Oltre all'ostentazione di missili intercontinentali e carri armati, alcuni reggimenti hanno indossato divise dell'Armata sovietica, portando le bandiere dei reggimenti dell'URSS

Quel che e piu importante, pero, non e tanto l 'ammodemamento delle Forze armate russe quanto la chiara detenninazione di utilizzarle senza indugio quando sono in bailo gli inter essi nazionali, come ha dimostrato la recente esperienza georgiana. Da piu pai1i si sente parlare de i 1itomo della Guerra fredda. lnfatti, alcune praticbe di questa guerra sono state ripristinate, come !'uso di mandare regolarmente bombardieri TU-65 e TU160 in perlustrazioni di lunga d_istanza, spesso violando lo spa210 aereo europeo e americano per provocare una reazione. O di avvicinare portaerei americani con caccia ad alta velocità per testarne i tempi dj reazione. Dal 2000, Russia sta ristrutturando i suoi rifugi antiatomici. U confütto georgiano forse e stata la prima scintilla dj questa guerra. L'ana lista russo Nikolai Sokolov ritiene che "nella recente crisi dei Caucaso ci siano già tutti gli

elementi delta prossima guerra mondiale ". L' Unione Sovietica si e sgretolata, sostituita dalla Federazione russa. L' Europa e diventata l' Unione europea, orrnai composta da 27 nazioni, tra cui alcune ex satelliti di Mosca. li panorama geopolitico, insomma, e profondamente carnbiato dagli anni J 970. Ma due fattori basilari sembrano perdurare ab aeterno: la determinazione di Mosca di spingersi risolutamente fino ai limiti nella difesa dei suoi interessi, e la molle cedevolezza della solita " banda degl i sprovveduti".

Vraim ent. ils n 'ont rien appris ni rien oublié... • N ote- - - - - - - - - - -

!. P líni o Corrêa de Oliveira, ''Os dois calcanhares", Folha de S. Paulo, 25-

06-72. 2. Plínio Corrêa de Oliveira, ·' A equipe imp revidente !'', Folha de S. Paulo, 02- 12-73; id. "A equipe imprevidente Ir' id. 04-12-73. ,

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira

iversità

+ prendo te solennità commemorative dei centenario di nascita dei prof. Plinio Corrêa de Oliveira, si e realizzata la V1Il Università estiva deite TF P. L'evento ha avuto luogo nel castello di Kl einheubach, in Baviera, con la partecipazione di ragazzi provenienti da Irlanda, fnghilterra, Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Germania, Austria, Polonia, Stati Uniti, Argentina, Brasile e Paraguay. Ospite d'onore quest'anno, Mons. Camille Perl, vicepresidente deila Pontificia Commissione Ecclesia Dei. li tema non poteva essere altro: "La crociata contro-rivolu-

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zionaria oggi. Omaggio ai prof. Plinio Corrêa de Ol iveira" . Durante sei g iorn i intensi, i relatori si sono succeduti nel analizzare aspetti dei pensiero e dell' opera dell'illustre pensatore ed uomo d' azione brasiliano. Leader cattolico d i fama rnondiale, il prof. Plin io Corrêa de Oliveira (1908-1995) era stato dirigente deite Congregazioni mariane, presidente dell 'Azione Catto lica, deputato costituente per la Lega Elettorale Cattolica, cattedratico universitario, scrittore, giomalista e maestro di vita spirituale.

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estiva

+ Nella sua conferenza inaugurale, il dott. Caio Xavier da Silveira, presidente dei la Fédération ProEuropa Christiana, ha sottolineato come, nei confronti di Plinio Corrêa de Oliveira, tutti i presenti potevano ripetere le parole dei Salmista: "Io ti ho generato. lo sono tuo padre" (Sal. 2,7). Ovviamente, Plinio Corrêa de Oliveira non ci ha generato alla vita naturale, né a quella soprannaturale, che viene col Battesimo. Ma egli ci ha generato per la Contro-Rívoluzione. lnfatti, ascoltando le sue parole e seguendo il suo esempio, noi ci siamo impegnati in una causa sulla quale possiamo esclamare,

come i cavalieri templari, ! 'aventure la plus beile du monde c 'est la nôtre! Le conferenze si sono poi intrecciate ad attività cultural i, come la v isita ai palazzo vescovi le di Würzburg, alia città storica di Rottenburg, alla villa di Mil tenberg e al Santuario d i Walldüm, dove mons. Pe rl ha celebrato una solenne Messa in rito romano straord inario con la partecipazione di centinaia di pellegrini. Non sono mancati anche momenti di sano svago, come il concerto di marce militari tedescbe alia presenza della Principessa Anastas ia di Pruss ia, pronipote dei Kaiser Guglielmo li e

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moglie dei Principe AJois von Lõwenstein , proprietario de i castel lo, che ha tenuto una breve altocuzione di accog lienza a i parteci pan ti. Da segnalare, la relazione "Ambienti, costumi, civi ltà: il ruolo deite tendenze nel pensiero e nell ' azione deite TFP", a cura dei sig. elson Fragel li. Mentre il prof. Robe,to de Mattei, presidente della Fondazione Lepanto, ha tenuto la conferenza "L' offensiva rivoluzionaria contro la Chiesa e la Civi.ltà cristiana. La risposta della Contro-Rivoluzione a 40 anni dei maggio '68". I giovani della TFP americana avevano preparato un DVD suJla v ita dei prof. Plinio Corrêa de Ol iveira, che banno presentato in due successive puntate.

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Sotto, mons. Camille Perl celebra la Santa Messa nel Santuario di Walldürn A dx., gli interventi conclusivi dei rappresentanti dell'ltalia, Francia e Austria, quest'ultimo con la divisa della Katolische Studenten Verbindung

ln chiusura, le due conferenze riportate nelle pagine seguenti. La prima dei dott. Adolpho Li.ndenberg, dirigente della TFP brasiliana nonché cugino dei prof. Plínio CotTêa de Oliveira. La seconda di S.A. il. Duca Paul von Oldenburg, delta TFP tedesca. •

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+ Mio cugino Plinio di Adolpho Lindcnbcrg

Nato nel 1924, il dott. Adolpho Lindenberg e figlio d ' una sorella di Donna Lucilia Ribeiro dos Santos, madre dei prof. Plinio Corrêa de Oliveira. Noto architetto, imprenditore di successo, autore di libri sui principi cristiani nell'economia, il dott. Lindenberg e socio fondatore della T FP brasiliana. Riportiamo qualche brano d ei suo inter vento all'lJniver sità Estiva delle TFP.

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira uali sono i piu antichi ricordi c he serbo con affetto dei tempi in cu ·a w1 giovane ed io poco piu di un bambü10, v isto che tra noi c'erano ben sediei ann i di distacco?

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Plinio viveva nella casa della nonna materna poiché zio João Paulo, suo padre, aveva subito perdite che avevano danneggiato inimediabilmente la sua situazione economica. Nonna Gabriella era una grande clame dei vecchi tempi. Esigeva che tutti i suoi cinque figli, accompagnati dalle rispettive famiglie, la visitassero ogni giorno. Questo mi permise di avere con Plínio un convivio quotidiano, praticamente come se fossimo fratelli.

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Personalità imponente Ricordo che egli era alto quasi 1,80, molto robusto, straordinariamente loquace, con una voce forte e viri le. Aveva il riso facile e contagioso ed era estremamente comunicativo. La sua personalità s i imponeva g ià con la sola presenza. Egli affascinava per l' affabilità e per l' attenzione che dedicava a lle persone con le quali parlava. Ch i lo ha conosciuto in età adulta, spesso ingaggiato in aspre polemiche contro il comunismo, contro il nazismo, contrn il progressismo cattolico e tante altre manifestazioni rivoluzionarie, stenta a credere come egl i fosse di per sé molto pacifico e gentile. Da cio che si raccontava in famiglia, e le fotografie deli' epo-

ca lo confennano, PI mio era stato un bambino di temperamento molto calmo e dolce, un po' sognatore e solo apparentemente ingenuo. Detestava le urla e la confusione, mai disse una sola parolaccia. li convívio con i cuginetti era molto animato per l'a llegria con cui Plínio partecipava a i giochi, agli scherzi innocenti, alle conversazioni. Sin da piccolo, gli piaceva scambiare idee con gli altri, accendendo non di rado discussioni cbe egli, pero, chiudeva subito quando il tono cominciava a sal ire. Col tempo, queste discussioni diventeranno sempre piu dottrinal i e approfond ite, coinvolgendo anche gli adulti.

Segno di contraddizione Mi ricordo benissimo una caratteristica che poi segnó tutta la sua vita: l' incredibile capacità, insita nel suo modo d'essere, di dividere un auditorio fra coloro che simpatizzavano con le sue idee e coloro che, invece, vi discordavano radicalmente. Per una speciale grazia della Madonna, io stavo fra i p1imi, "divorando" con ammirazione le sue descrizioni dell ' Ancien Régime, i suoi comrnenti su personaggi o su fatt i storici, i suoi acuti argomenti filosofici. Come avrete già capito, nel suo modo di pensare, di vestire, di comportarsi, d i parlare, Plínio era un perfetto controrivoluzionario senza compromessi. Senza aver ancora messo per scritto il suo pensiero, egli era già la Contro-Rivoluzione in mareia. Monarchico, entusiasta dell ' An-

"Ricardo che egli era alto, mo/to robusto, straordlnariamente loquace, con una voce forte e virile. La sua personalità si imponeva già con la sola presenza" A dx., li dott. Plinio a 24 anni 14 - TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / OTTOBRE-DICEMBRE 2008

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cien Régime, contrario alie mode stravaganti, critico acerbo dell' arte contemporanea nonché deli' influenza hollywoodiana, diffidente di certo industrialismo. Voi potete immaginare le polerniche a casa di nonna Gabriella, specie con gli zii impregnati di positivismo e d'ammirazione per il mondo moderno! Se le polemiche con gli zii positivisti erano alquanto accese, il convivio con noi era invece


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Sopra, villa Ribeiro dos Santos, a San Paolo, dove Plínio trascorse l'infanzia. Nel riquadro, la nonna materna, Donna Gabriella, "una grande dame dei vecchi tempi". Sotto, Frãulein Mathilde Helden.

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molto cordia le. Ricordo i divertimenti e le conversazion i senza fine. Piu tardi, abbiamo preso l'abitudine di andare a m angiare in ristoranti francesi, italiani o tedeschi, cosa che piaceva oltremodo a Plinio. Chi lo ha conosciuto in vecchiaia, soprattutto dopo un grave incidente automob ilistico dei 1975, non puo fars i un'iclea di quanto la sua personalità fosse estroversa, esuberante, gioviale. La sua figura era imponente. Egli era mo lto cerimonioso, ma mai distante. Mostrava sempre grande interesse in c ió cbe i suoi interlocutori avevano da dirgli. Ricordo una cena a casa d'una zia in cui egli sedette a i fianco di una ginecologa. Plinio riusci ad entrare nel suo mondo in tale modo che, a lia fine, le i rimase stupita che egli fosse un avvocato e 11011 un medico!

Frãulein Mathilde Zia Lucilia, madre di Plinio e sorella di mia madre, nonostan-

te contasse su mezzi economici piuttosto lirnitati, e 11onostante la sua predilezione per tutto cio che fosse francese - scelta sempre criticata da mio padre, decisamente germanofi lo - prese a servizio un'istitutrice bavarese per educare Plinio e sua sorella Rosée. Cattoli ca , monarcbica, d ' una cultura squisita, avendo servito in diverse casate nobili, Frãulein Matbilde a iutó Plinio ad aprire gl i occhi agli splendori de lla Vecchia Europa. Questa apertura d i orizzonti permise poi a Plínio di discorrere agilmente sulle caratteristiche de i vari popoli europe i, che egli conosceva alia perfezione. I suoi commenti sullo spirito francese, tedesco, inglese, italiano, spagnolo e via dicendo sono affascinanti e meriterebbero di essere pubbl icati separatamente. Ricordo un s ignore spagnolo che, all' uscita d'una conferenza d i Plínio sullo spirito iberico, m i disse: "Ecco che ho capita la

grandezza dei mio Paese! ".

Nei giomi nostri, l ' immaginazione dei bambinj e gremita di mostri ed esseri strampalati. L' immag inazione infantile di Plinio, a i contrario, era popolata di fate , principi, crociati, santi, re e reg ine. Figure come Cario Magno, Roland, Santa G iovanna d ' Arco, F ilippo IJ e Luigi XIV gli erano perfettarnente fam iliari.

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira "Se Plínio fosse qui presente, sono sicuro che direbbe, con voce di chi convoca una crociata: "Guardiamo ai futuro, abbiamo fiducia nel/a Madonna, e vorwatzl" A sin., Plinio Corrêa de Oliveira parla all'Azione Cattolica di Santos nel 1934

possesso della mia giovane testa: il mondo banale, edonista e materialista dei miei amici, e il mondo di Plínio fatto di assoluti, di grandezze, di a lte vette da conquistare.

Voce scomoda

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Cosi, nelle nostre conversazio ni R odolfo Valentino e Arthur Friedenreich (un noto calciatore brasiliano degli anni '30) s i intrecciavano armonicarnente con La Grande Mademoiselle, Maria Antonietta e Chateaubriand ... Sulle orrne di zia Lucilia, madre prernurosa nonché educatrice imparagonabile, Fraulein Mathilde ci insegnõ ad amare tutto cio che e onesto, nobile, e levato e vero, rigettando quanto e brutto, falso e riprovevole. Cosi arrivammo a capire cbe la buona educazione e l'elevatezza di spi1ito sono valori int1insecarnente superiori alie ricchezze materiali ed a lie glorie effirnere che offre il mondo. Sin da piccolo Plínio d ifendeva il primato della cultura, della raffinatezza e dello spirito aristocratico. Ricordo benissimo questi due mondi cbe si disputavano il

Con i gesuiti Plinio irnparo l'arte della disputa füosofíca. Era un vero spettacolo vederlo discutere. Egli prima sentiva tranquillamente gli argomenti dei suoi avversari, salvo poi smontarli pezzo a pezzo, con logica ignaziana e voce fo1te ma serena. La sua principale forza risiedeva, tuttavia, nella sicurezza delle sue convinz ioni e nella estrema chiarezza con cui le esponeva. Ricordo che, dopo una sua conferenza in una scuola superiore, il Preside mi disse: "Plínio e di un

radicalismo insopportabile! Non si possono presenta,,-e le verità con tanta fermezza " . lnfatti, quando si trattava deUa dottrina cattolica, Plinio era cosi avverso ai mezzi tem1in i, che poteva dare !'impressione di eccessiva intrans igenza. Questa impressione era rafforzata dai modo v ivace e battagliero col quale djfendeva certe verità scomode. Per esempio, in un'epoca in cui solo te donne frequentavano la Ch iesa, mentre gl i uomini si vantavano di essere " spiriti forti ", Plinio proclamava che la rel ig ione andava praticata da tutti e ne dava l'esempio 111

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prima persona. ln un 'epoca in cui tante voei cattoliche parlavano soltanto di pazienza, umiltà e conformismo, Plinio proclamava che i cattolici debbono essere forti e combattivi per vincere i nemici dei la Cbiesa. ln un ' epoca in cui tanti cattolici s i rifugiavano nelle sacrestie, Plinio proclamava cbe bisognava organizzare un movimento cattol ico capace di incidere sul destino dei Paese. Nella TFP abbiamo imparato a desiderare ardentemente quella società ideale chiamata da S. Luigi Maria Grignon da Montfort " Regno di Maria". Una società austera, gerarchica, sacrale nelle sue fondamenta , perfetta attuazione della dottrina e dello spirito delta Cbiesa. ln questa settimana di studio abbiamo visto come mio c ugino Plínio fosse w1 modello v ivo, un vero esempio di questa società futura. li che mi porta direttamente alia conclusione. Questo non sarebbe stato possibile senza una grazia specialissima della Madonna. Ma, se la Madonna si degnata di concederequesta grazia, non s ignifica che vuole concedere tutte le grazie necessarie fino allo stabilimento dei Suo Regno sulla terra? Non dobbiamo a i lora supporre che questo Regno sia molto piu v icino a noi di quanto credevamo?

e

Plínio utilizzava spesso l'espressione tedesca vorwiitz, c ioe avanti ! Se egl i fosse qui presente, sono sicuro che direbbe, con voce di chi convoca una crociata:

"Guardiamo al futuro. abbiamo fiducia nella Madonna, e vorwiitz!" •


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L'appello della Contro-Rivoluzione di Paul Wladimir Hcrzog von Oldcnbmg

erché siarno venuti a Kl einbeubach? Perché ci s iamo detti: "Attualità deli a ControRivoluzione", ecco che questo tema mi interessa, vorrei sapeme di piu? Qua li erano Ie nostre attese quando s iamo arrivati qui domenica scorsa? Credo di poter dire cbe siamo venuti all'Università estiva delle TFP spinti da un profondo sentimento di inquietudine.

P

Noi tutti abbiamo davanti ai nostri occhi gli sviluppi nella Chiesa e nella società. Accompagniamo con attenzione Ia situazione política dei nostri rispettivi Paesi, analizzandola alia fuce dei valori e dei principi cbe la Chiesa ci insegna, e che non sono negoziabiLi. E a quale conclusione arriviamo? Che da molto tempo questi valori e questi principi vengono sistematicamente demoliti, rirnpiazzati da quella "cultura della morte" denunciata da Giovanni Paolo II. Se conrrontiamo la situazione odiema dei nostri Paesi con la !oro storia, non possiarno non concludere che e in atto un pro-

S.A. il Duca Paul Wladimir von Oldenburg, della TFP tedesca, tiene la relazione conclusiva all' Università estiva TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / OTTOBRE-DICEMBRE 2008 - 17

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira cesso d i distruzione delle nostre tradjzioni e della nostra cultura, che giunge alla rovina dell'uorno stesso. L'uomo contemporaneo non solo s i sta scr istianizzando, ma sta perdendo perfino la sua personalità, la sua identità, diventando sempre piú massificato. La famigl ia, elemento fondante deli a società, viene colpita a morte. Si perde il senso della maternità. La donna viene degradata. Abbiamo per modelli artisti che non nascondono la loro omosessualità e uomini politici piu volte divorziati. ln piu d'una occasione il d iss idente russo V ladimir Bukovsky ha denunciato che la Comunità Europea sta prendendo una piega sempre piú dittatoriale, assomigliando all'Unione Sovietica. Nella nuova Europa cbe stiamo costruendo vengono volentieri accolti l'aborto e il "matrimonio gay", mentre si rigettano le nostre rad iei cristiane e si estromette Dio da i preambolo della costituzione.

Se confrontiamo la situazione odierna dei nostri Paesi con la loro storia, non possiamo non concludere che e in atto un processo di distruzione delle nostre tradizioni e della nostra cultura

Ma piú d i un analista cornincia a notare che questo processo di distruzione sta cavando un profondo malessere. Sempre piú persone sentono che stiamo avanzando nella direzione sbagliata. Cresce in molti un profondo sentimento di disagio, che spesso si traduce in quella che sta diventando la malattia dei secolo: la depressione. E comincia a insinuarsi la sensazione, non sempre esplicita, che la nostra civiltà stia scivolando verso il baratro.

E

contro questo quadro di decadenza e di depressione che si staglia la Contro-Rivoluzione, come alternativa valida e portatrice d i speranza. Che cosa e dunque la Contro-Rivoluzione? Si tratta della restaurazione della cultura e della civiltà cristiana. Plínio Corrêa de O liveira e vissuto nella speranza di questa restaurazione. Egli e vissuto nella consapevolezza che stiarno vivendo un 'epoca di intervallo fra la civiltà cristiana che fu e la civiltà cristiana che verrà. E questo nessuno glielo ha insegnato. Lui non ha avuto un maestro, come noi cbe invece abbiamo lui.

'7_/ '

ln questa settimana abbiamo considerato la crisi che affligge la società nel suo complesso. Abbiamo imparato a considerada secando le categorie spiegate da Pl inio Corrêa de Oliveira nel libro Rivoluzione e Contro-Rivoluzione. Questa settimana e stata per noi un'occasione per approfondire gli insegnamenti dei nostro Fondatore, per contemplare il suo amore per la Chiesa e per la Tradizione. Abbiarno sentito la parola dei Papi, da Leone Xlil a Benedetto XVI, che parlano della crisi moderna e delle sue soluzioni. Ma non basta vedere e giudicare, bisogna anche agire. E questa azione d ipende da una decisione che

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ognuno di voi dovrà prendere nel suo intimo. essuno vela puo impon-e. Già da domani, sul la via dei ritorno ai vostri Paesi, vi troverete a dover confrontare questa crisi in prima persona. Spero che questa settimana di calma riflessione, con l 'aiuto di Dio e della Madonna, vi abbia aiutato a prendere la decisione giusta: quella di lottare contro la Rivoluzione con tutte le vostre forze fino alla vittoria finale! Perché dico questo cosi apertamente? ln questi giorn i siamo stati convocati per una crociata. Abbiamo sentito l'appello della Contro-Rivoluzione, un appello non rivolto da noi, miseri strumenti, ma dalla propria Madre di Dio, Mediatrice di tutte le grazie. lo non vorrei che questo appello cadesse in orecchie sorde. on vorrei che lo schiamazzo dei mondo rivoluzionario copra l'argentea voce di questo materno appello.

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lo ho sentito questo appello quando sono rientrato nella Santa Ch iesa Cattol ica, Apostolica, Romana. Questo fo per me un grande passo e rimane sempre una sfida . [o ho sentito questo appello quando ho letto l ' ultimo libro dei dott. Plinio, Nobiltà ed élites tradizionali analoghe. Era chiaro che la mia vita non poteva continuare come prima. Con la grazia di Dio questo libro ha suscitato in me qualcosa che io desideravo nel profondo dei m io cuore. Ecco perché io sono venuto a Kleinheubach.

Aspetti dell'Università estiva dei la TFP a Kleinheubach, in Baviera, celebrando il centenario della nascita dei prof. Plinio Corrêa de Oliveira

Non s iamo venuti per considerare in astratto la crisi dei giorni nostri né per discutere su come e bella la Tradizione. Siamo venuti per dare un taglio decisivo alia nostra vita. Siamo venuti per dire alia Madonna che abbiamo ascoltato il suo appello e che, quindi, da oggi in poi la Contro-Rivoluzione si identificherà con la nostra vita. Siamo in buona compagnia poiché prima di noi il dott. Plinio ba già preso questa decisione indicandoci la strada. Siamo in buona compagnia, soprattutto, perché abbiamo Maria come Regina. Noi ci siamo consacrati a Maria come schiavi d' amore secondo il metodo di S. Luigi Grignon da Montfort. Questo vuo.1 dire che non apparteniamo piu a noi stessi, ma che s iamo figli di questa Regina descritta nelle Sacre Scritture " ten-ibile come un esercito schierato a battaglia" . A Lei ci rivolgiamo dicendo: "Signora e Regina, fai che con l' aiuto della tua grazia diventiamo lottatori sempre piú efficaci contro la Rivoluzione!". • PRIETÀ / OTTOBRE-DICEMBRE 2008 - 19

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira

Fede e cultura: il nucleo dell'opera di Plinio Corrêa de Oliveira a.fede che 11011 dive11ta cultura e unaf~de 11011 piename11te accolta, 11011 111teramente pensata, non fede/mente vissuta ".

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Con queste parole, contenute nella Lettera apostolica di creazio11e dei Pontifício Co11siglio della Cultura, il 20 maggio 1982, Giovanni Paolo 11 ri lanciava una sfida troppo a lungo sottovalutata: la fede cristia11a 11011 si esaurisce 11el campo strettamente spir ituale. Essa deve a11che plasmare wrn cultura che, a sua volta, s ia il fondamento d'una civi ltà. E questo 11011 per un' invasione abusiva dei campo temporale, ma per un'esigenza "dell'ideale di santità di v ita", c ioe "della stessa missione apostolica" della Chiesa, come ricordava il cardinale Poupard nella presentazione a Roma dei volume Fede e Cultura , il 9 gennaio 2004. Cultura e civi ltà non sono affatto estranee alia storia della salvezza. ella misura in cui sono permeate dallo spirito cattolico, riflettendolo e traducendolo in termini temporali, esse offrono l'humus per il concreto sviluppo della fede, stimolando pertanto la santità. E questo anche in campo artistico. "Nel concepire e produrre il bello - insegnava Giovanni Paolo 11 - la cultura svolge un autentico servizio alia.fede". Nella misura in cui, invece, cultura e civi ltà riflettano lm an imo divergente, fungeranno da possenti strumenti di scristianizzazione. Ecco un aspetto, forse fra i piu tenibil i, dei dramma della Chiesa a i giorni nostri, costretta a svolgere la sua missione salvífica all'intemo d'w1a cultura nella quale quasi tutto denota l' opposto dell' ideale di santità proclamato da Nostro Signore Gesu Cristo. Qualsiasi apostolato, perfino il piu meritevole, rischia di vanificarsi drenato da un ambiente culturale osti le.

E a questa luce che assume tutta la sua rilevanza l'appello alia "nuova evangelizzazione" auspicata da Giovanni Paolo II, con al centro un richiamo alia restaurazione d'una cultura cristiana, e lemento imprescindibile d' una civiltà cristiana. So lo in questo modo il messaggio dei Vangelo potrà arrivare in modo efficace a lie nuove generazioni,

invertendo il processo storico che da secol i. sta allontanando l' wnanità dalle vie di Dio. Ed e proprio su questa scia che si inserisce, fungendo anzi da antesignano, l'apostolato dei prof. Plínio Corrêa de Oliveira. "Cattol ico, aposto! ico, pienamente romano", come egli si defmiva con fierezza, la sua azione si svolgeva in modo precípuo nel campo temporale. Apostolo infaticabile, Plinio Corrêa de Oliveira cerco in ogni modo di defin ire i lineamenti d'una cultura, e quindi d' una c iviltà, che fosse piena espressione della fede e ai servizio di essa. Se dovessimo individuare un le it motiv delta sua vita inte llettua le, lo troveremmo senz' a ltro nel concerto di Civiltà Cristiana, che egli scriveva sempre cosi: con le iniziali ma iuscole. Dai saggio "Cattolicesimo e civiltà", scritto nel 1931, fino ai suo ultimo libro Nobiltá ed élites tradizionali analoghe, dei 1993, e questo il filo d'oro che percorre l'opera di Pl ínio Corrêa de Ol iveira. Negli anni 1950 egl i produsse numerosi scritti. sull 'argomento, a com inciare da i manifesto programmatico " La crociata dei secolo XX", apparso su Catolic ismo dei gennaio 195 l , e che riproduciamo nelle pagine seguenti. Nel 1952 egli scrisse lo schema del saggio "Note sul concetto di Cristianità", destinato ad essere pubblicato su La Pensée Catholique, come contributo ad una d iscussione dottrinale che vedeva coinvolti personaggi come il cardinale Alfredo Ottaviani e I'Abbé Luc Lefebvre. Circostanze varie impedirono aUora la sua pubblicazione, e il testo rimase archiv iato. Esso fu reso pubblico appena post-mortem, nell 'edizione italiana curata dalla TFP. ln quell'epoca egli inizió anche la stesura dj un'opera di ampio respiro, da sviluppare in vari volumi. Provvisoriamente intitolata "Cristianità: La chiave d ' argento", quest'opera rimase purtroppo incompiuta. Nell 'offrire ai nostri lettori il testo che segue, ci auguriamo che esso pennetta di apprezzare la larghezza di vedute e l'elevatezza d'animo di questo pensatore ed uomo d 'azione brasiliano. •

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira el Medioevo i croci ati versarono il !oro sangue per liberare il sepolcro d i Nostro Signore Gesú Cristo dalle man i degli infedel i e per fondare un regno cristiano in Ten-a Santa. Oggi, in Ungheria e in Polonia, in Cecoslovacchia e in Cina, scon-e di nuovo il sangue dei figli della Chiesa. Perché? Per liberare la Cristianità dai giogo deli 'anticristo comunista e restaurare nel mondo il regno di Cristo.

N

Ma che cos'e il regno di Cristo, ideale supremo dei cattoli-

ci e, quindi, meta costante della TFP? Cercheremo di defini rio con l'enumerazione dei pri.ncipi che di seguito presentiamo, come segno delimitante la nostra attività.

Il regno di Cristo La Chiesa cattolica e stata fondata da ostro S ignore Gesú Cristo per perpetuare fra gl i uomini i benefici della Redenzione. ll suo fine si identifica, dunque, con quello della Redenzione stessa: espiare i peccati degli uornini per i meriti infin itamente preziosi dell ' Uomo-Dio;

Nei disegni della Provvidenza vi

Questo fine si rea lizza completamente sul piano soprannaturale, e in ordine al ia v ita eterna. Esso trascende assolutamente tutto quanto e semplicemente naturale, terreno, perituro. L'ha affermato nostro Signore Gesú Cristo, quando ba detto a Ponzio Pi lato: " /l mio regno non e di questo mondo " (Gio. 18,36). ln questo modo la vita terrena si d ifferenzia, e profondamen-

A sin., Frà Angelico, lncoronazione de/la Madonna. Pag. precedente, Gustave Doré, I crociati venerano la Santa Croce a Gerusa/emme

e una relazione intima fra la vita

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rendere in questo modo a Dio la g loria estrema che il peccato Gli ha sottratto; e aprire agli uomini le porte dei Cielo.

terrena e la vita eterna. La terra é la via per il cielo. li Regno di Dio comincia a realizzarsi in questo mondo

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La somiglianza e la fonte dell'amore. Diventando somiglianti a Dio, siamo capaci di amarl o e ci prepariamo alla Sua contemplazione. Praticando in modo eroico le virtü, i santi hanno realizzato l'imitazione perfetta di Nostro Signore Gesü Cristo e dei Padre celeste A dx., affresco di S. Francesco d'Assisi, Sacro Speco di Subiaco. Sotto, Frà Angelico, S. Benedetto

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te, dalla vita eterna. Ma queste due vite non costituiscono due piani asso lutamente separati l' uno dall'altro. Nei disegni della Provvidenza v i e una relazione intima fra la vita terrena e la vita eterna. La vita terrena e la via, la vita eterna e il fine. 11 regno di Cristo non e di questo mondo, ma e in questo mondo la via per la quale vi giungeremo. Come l'accademia militare e la via per la carriera delle armi, o il noviziato la via per il definitivo ingresso in un ordine religioso, cosi la terra e la via per il Cielo.

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La vita terrena e, dunque, un noviziato durante il quale prepariamo la nostra anima ai suo vera destino, che e la visione di Dio faccia a faccia, e !'amare per Lui per tutta l'eternità. Presentando in altri termini la stessa verità, poss iamo dire che Dio e infi-

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verità (Gio. 4,25). Perció dobbiamo essere puri, g iusti , forti, buoni, nel piú intimo della nostra anima . Ma se la nostra anima e buona, devono esserlo necessariamente tutte le nostre azioni, perché l'albero buono puó dare soltanto buoni frutt i (Matt. 7, 1718). Perció e assolutamente necessario, per conqu is tare il Cielo, non solo amare il bene e

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira detestare il ma le nel nostro intimo, ma praticare il bene ed evítare il male con le nostre azioni. Ma la v ita terrena e qualcosa di piu delta via alia beatitudine eterna. Che cosa faremo in Cielo? Contempleremo Dio face ia a faccia, alla luce dei la gloria, che e la perfezione della grazia, e Lo ameremo completamente e senza fine. Orbene, l ' uomo gode già su questa terra delta vita soprannaturale per il battesimo. La fede e un seme delta visione beatifica. L'amore di Dio, che egli pratica crescendo nella virtu ed evitando il male, e gíà lo stesso amore soprannaturale con cui adorerà Dio in Cielo.

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già in questo mondo. Re che possiede di diritto l'autorità suprema e piena. II Re legifera, comanda e giudica. La sua regalità diventa effettiva quando i suddíti riconoscono i suoi diritti, ubbídiscono a lle sue leggi. Orbene, Gesú Cristo possiede su di noi tutti i diritti. Eg li ha promulgato leggi, dirige il mondo e giudicherà gli uomuu.

Questo e il senso della festa di Cristo Re. Re celeste anzitutto. Ma Re il cui governo si esercita

Infatti, il regno di Cristo si esercita sulle anime; e, quindi, l'anima di ciascuno di noi e una parte dei territorio di giurisdizione di Cristo Re. li regno di Cristo sarà un fatto sociale se le società umane Gli presteranno ubbidienza. Si puó, dunque, di.re che il regno di Cristo diventa effettivo sulla terra , nel suo senso individuale e sociale, quando si confonnano alia legge di Cristo gli uomini s ia nell 'intimo della !oro anima che nelle loro azioni, e le società nelle !oro 1st1tuzioni, leggi, costumi, manifestazioni culturali e artisticbe.

11 regno di Dio si realizza nella sua pienezza nell'altro mondo. Ma per tutti . . . 1101 commcia a realizzarsi in uno stato germinale già in questo mondo. Cosi come 111 un nov1z1ato s i pratica già la vita religiosa, anche se in uno stadio preparatorio; in un'accademia militare un giovane si prepara per l ' esercito vivendo la stessa v ita militare.

E la santa Chiesa cattol ica in questo mondo egià un 'immagine, e ancora piú di un ' irnmagine, un 'autentica anticipazione dei C ielo. Per questa ragione, tutto quanto i santi Vangeli c i dicono dei regno dei C iel i puó essere applicato appropriatamente ed esattamente a lla Chiesa cattolica, alla fede che essa ci insegna, a ciascuna delle virtú che ci inculca.

A noi compete rendere effettivo il regno di Cristo ubbidendo alte sue leggí . Questo regno e un fatto ind ividua le, se cons iderato rispetto alt 'ubbidienza che ogni anima fedele presta a Nostro Signore Gesu Cristo.

Per quanto concreta, evidente e tangibile sia la realtà terrena dei regno di Cristo - come, per esemp10, ne l secolo XlU - e necessario non dirnenticare che questo regno e soltante una preparazione e un proemio. Nella sua pienezza, il regno di Dio si realizzerà in C ielo: "TI m io regno non e di questo mondo" . "lo sono re. Per questo io sono nato, e per questo sono venuto nel mondo" (Gio. 18,37)

Ordine, armonia, pace, perfezione

Nostro Signore Gesu Cristo é re. Re celeste anzitutto. Ma re il cui governo si esercita già in questo mondo. Re che possiede di diritto l'autorità suprema e piena

L' ordíne, la pace, l'annonia, sono caratteristiche essenziali di ogni anima ben fonnata, di ogni società umana ben costruita. ln un certo senso, sono valori che si confondono con la nozione stessa

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di pe1fezione. Ognj essere ba un fine specifico, e una natura adeguata ai raggiw,gimento di questo fine. Cosi, un pezzo di orologio ha un fine proptio, e, per la sua fo1ma e la sua strnttura, e adatto alia realizzazione di questo fine.

L'ordine e la disposizione delle cose secondo la loro natura e i I fine che e loro proprio. Si dice che vi e ordine nell ' universo sidereo perché tutti i corpi celesti sono ordinati secondo i I loro fine e la loro natura. Esiste annonia quando le relazioni fra due esseri sono confonni alia natura e ai fine di ciascuno. L'annon ia e l'operare delle cose, le une 111 rapporto al ie altre, secondo I'ordine.

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conformi alla sua natura, e tendono completamente ai !oro fine, queste attività sono, in un certo senso, perfette. Cosi, la traiettoria degli astri é perfetta, perché corrisponde

interamente alia natura e ai fine di ciascuno di ess1. Quando le condizioni in cui un essere s1 trova sono perfette, lo sono anche le sue operazion i ed esso tenderà necessariamente ai suo fine con il

La conoscenza vera di cosa s1a la perfezione dell 'uomo e della società dipende da una nozione esatta della natura e dei fin e dell 'uorno. Anche la capacità, la fecondità, lo s plendore del le azioni umane, sia individual i che sociali, dipendono dalla conoscenza della nostra natura e dei nostro fine. ln altri tennini, il possesso della verità religiosa é la condizione essenziale dell ' ordi11e, dell' armonia, della pace e della perfezione.

La perfezione cristiana

L' ordine genera la tranquillità. La tranquillità dell'ordine e la pace. Non merita di essere cb iamata pace qualsiasi tranquill ità, ma soltanto quella che deriva dall 'ordine: la pace della coscienza e la tranquillità della cosc1enza retta, non puo essere confusa con il letargo della coscienza ottusa. 11 benessere fisico produce una sensazione di pace, che non puo essere confusa con I' inerzia dello stato di coma. Quando un essere e interamente disposto secondo la sua natura, e in uno stato di perfezione. Cosl una persona con grande capacità di studio, un grande desiderio di studiare, messa 111 un'università nella quale abbia tutti mezzi per fare gli studi che desidera, e posta, dai punto di vista della vita di studio, in condizioni perfette. Quando le attività di un essere sono interamente

massimo di costanza, di vigore e di perizia. Cosi, se un uomo é in condizioni perfette per camminare, cioê se vuole e puo camminare, camminerà in modo perfetto.

ll Vangelo ci indica un ideale di perfezione: "Siate pe,fetti come e perfetto il Padre vostro che e nei Cieli " (Matt. 5,48). Questo consiglio ci e stato dato da nostTo Signore Gesu Cristo, ed Egli stesso ci insegna a metterlo in pratica. lnfatti, Gesú Cristo é la somiglianza assoluta della perfezione dei Padre celeste; il modello supremo che tutti dobbiarno imitare.

li regno di Cristo diventa effettivo sulla terra quando si conformano alla legge di Cristo gli uomini e le società nelle loro istituzioni, leggi, costumi, manifestazioni culturali e artistiche Sopra, li cavallino d'oro, 1405. Schatzkammer, Altõting, Baviera

ostro Signore, le sue vi1tu, i suoi insegnamenti, le sue azioni, sono l' idea le de-finito della perfezione alla quale l'uomo deve tendere. Le regole dj questa perfezione sono contenute nella legge di Dio, che Nostro Signore Gesú Cristo "non e venuto ad abolire, ma a completare " (Matt. 5, L7), nei precetti e consigl i evangel ici. E perché l'uomo non cadesse in errore nell 'i nterpretare i comanda menti e I consigli, Nostro

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Signore Gesu Cristo ha istituito una Chiesa infallibile, che ha la protezione divina per 11011 e1nre mai in ma teria di fede e dj morale.

guenza dei peccato origi.nale, e rimasta nell'uomo la propensione a compiere azioni contrarie al ia sua natura rettamente intesa.

re almeno i principi piú essenzia1i della legge di Dio, e metterli in pratica, perché Dio non rifíuta la salvezza a nessuno.

La fedeltà di pensiero e di azioni rispetto ai magistero della Chiesa e quindi il modo con cui tutti gli uomini possono conoscere e praticare l' ideale di perfezione che e Gesu Cristo. Questo banno fatto i santi, che, praticando in modo eroico le virtú insegnate dalla Chiesa, hanno real izzato l' imitazione perfetta di Nostro Signore Gesú Cristo e del Padre celeste. E tanto vero che i santi sono giunti alla piú alta perfezione morale, cbe lo proclamano gli stessi nemici della Chiesa, quando non sono accecati dai furore dell'empietà. Di san Luigi, re di Francia, Voltaire scrisse: " 1011 e possibile all ' uomo portare piu oltre la virtu" . Lo stesso si potrebbe dire di tutti i santi. Dio e autore della nostra natura, e, qujndi, di tutte le disposizioni e perfezioni che in essa si trovano.

Cosi, egli e rimasto soggetto all'errore nel campo dell ' intelligenza, e ai male nel campo della volontà. Questa propensione e tanto accentuata che, senza l 'aiuto della grazia, non sarebbe possi bi le agli uomini né conoscere né praticare, durevolmente e nella !oro totalità, i precetti del1'ordine naturale. Rivelandoli, sull 'alto dei S inai, istituendo, nella Nuova A Ileanza, una Chiesa destinata a proteggerli contro i sofismi e le trasgressioni dell ' uomo, e i sacramenti e altri mezzi di pietà destinati a fortificarli con la grazia, D io ha posto rimedio a questa insufficienza dell'uomo.

Bisogna tuttavia osservare che, se la fedeltà alia legge esige sacrifici talora eroici da parte degli stessi cattolici che vivono nel seno della Chiesa, bagnati dalla sovrabbondanza della grazia e di tutti i mezzi di santificazione, e di gran lunga superiore la difficoltà che incontrano nel praticaria quanti vivono lontani dalla Chiesa, e fuori da questa sovrabbondanza. Questo spiega come siano cosi rari - veramente eccezionali - " i gentili" che mettono in pratica la legge.

La grazia e un aiuto soprannaturale, destinato a irrobustire l' intelligenza e la volontà dell' uorno per permettergli la pratica della perfezione. Dio 11011 rifiuta la grazia a 11essuno. Quindi la perfezione e accessibile a tutti. Un infedele puà conoscere e praticare la legge di Dio? Riceve la grazia di Dio? Bisogna distinguere.

Se ammettiamo che in una detem1inata popolazione la generalità degl i individui pratichi la legge di Dio, che effetto ci si puà aspettare da cio per la soc ietà?

Tn noi, soltanto i difetti , frutti. del peccato originale o dei peccati attuali, non provengono da Dio. II decalogo non puó essere in contrasto con la natura che Egli stesso ha creato in noi: infatti, dai momento che Dio e perfetto, 11011 vi puó essere contraddizione nelle sue opere. Percio il Decalogo c i impone azioni che la nostra stessa ragione ci mostra essere conformi alla natura, come onorare il padre e la madre, e ci proibisce azioni che con la sempi ice ragione vediamo essere contrarie al l' ordine naturale, come la menzogna. La perfezione i.ntrinseca della legge, e la perfezione persona le che acquisiamo mettendola in pratica, consistono, sul piano naturale, nel fatto che tutte le operazioni confonni alla natura dell ' agente sono buone. ln conse-

Tn via di principio, tutti gl i uomini che hanno contatto con la Chiesa cattolica ricevono grazia sufficiente per riconoscere che e vera, entrare in essa e praticare i comandamenti. Quindi, se qualcuno rimane volontariamente fuori dalla Chiesa, se e infedele perché rifiuta la grazia della conversione, che e il punto di partenza di tutte le altre grazie, si chiude da sé le porte della salvezza. Ma se qualcuno 11011 h a mezzi per conoscere la santa Chjesa - un pagano, per esempio, il c ui paese non abbia ricevuto la v isita di missionari - ha la grazia sufficiente per conosce-

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L'ideale cristiano deUa perfezione sociale

Questo equivale a chiedersi: se i.n un orologio ogn i pezzo lavora secondo la sua natura e il suo fine, che effetto ci si puo aspettare da cio per 1'orologio? Oppure, se ogni parte di un tutto e perfetta, che cosa si deve dire del tutto?

E sempre un poco r ischioso fare esempi ricavati dai campo della meccanica trattando argomenti umani. Atteniamoci al l' immagine di una società in cui tutti i membri fossero buoni cattolici, tracciata da sant' Agostino: immaginiamo "un esercito composto di soldati della tempra che la medesima dottrina di Cristo vuole; dei governatori di province, dei mariti, dei padri, delle spose, dei figli, dei padroni, dei servi, dei re, dei magistrati e perfino dei contribuenti e degli esattori dei.fisco, ornati delle qualità

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che richiede la cristiana dottrina, e vedremo se [i pagani/ avrcmno il coraggio di dire che essa osteggia il benessere dello Stato, o non anzi si decideranno a proclamaria grande pegno di salute per lo Stato. quando ciascuno ad essa si conformi" ( 1).

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In un altro scritto il santo Dottore, rivolgendosi alla Ch iesa cattolica, esclama: "Tu muovi ed insegni, con a,-gomenti adatti ai .fanciulli. quelli che sono.fànciulli; con magnanimi sensi i giovani, e con calma solenne i vecchi, secando quanto richiede 11011 solo l 'età quale appare dallo stato dei co,po, ma quczle si scorge in quello dello spirito. Tu .fai che !e spose se ne stia110 con casta efedele obbedienza soggette ai mariti. non a soddis_fàcimento di passioni, ma per averne f1gli, e procedere di conserva nel governo dellafamiglia. Tu tnetti i mariti a sovrastare le mogli, non per.farne oggetto di trastullo de! sesso, ma perché siano ad esse legati con vincoli di un amare sincero. Tu per via di una tale servitu ingenua sottoponi i _figli ai genitori, e costoro metti sopra i _figli per un domínio pieno di tenerezza. Tu i cittadini ai cittadini, i popoli ai popoli, e la umanità intera, rammentando i primi progenitori, congiungi non pure con i legami delta convivenza, ma ancora con quelli di una totale .fratellanza. lnsegni ai re ad esser provvidi verso i popoli, ed i popoli ammonisci ad esser buoni sudditi dei re. Sei accorta maestra ad indicare a chi si debba fare onore, a chi si debba tributare affetto. a chi riverenza. a chi timore, a chi co,forto, a chi consiglio, a chi esortazione, a chi freno. a chi rimprovero, a chi pena, mostrando come 11011 ogni cosa a ciascuno si convenga di dare, sebbene si sia ad ognuno debitore della carità" (2).

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Se Cristo é l'ideale di perfezione, una società che applichi le sue leggi deve essere una societã perfetta. l.:a cultura e la civiltà nate dalla Ch1esa di Cristo devono essere non solo la migliore delle civiltà, ma anche l'unica autentica

Sarebbe irnpossibile descrivere meglio l' idea le d i società interamente cristiana. L'ordine, la pace, l'am1on ia, la perfezione potrebbero in una società essere portate a un punto piú elevato? Una rapida osservazione ci basta per completare l'argomento. Se oggigiorno tutti gli uomini praticassero .la legge di Dio, non s i risolverebbero rapidamente tutti i problern i politici, econornici, sociali che ci tonn entano? E che soluzione ci si potrà aspettare per essi finché g li uomini vivranno nella inosservanza abitua le della legge di D io? La società umana ba qualche volta realizzato questo ideale di perfezione? lndubbiam ente. Lo dice l' immortale Leone XIII.

Operata la Redenzione e fondata la Chiesa, "come risvegliato da un fungo e morta/e letargo, l'uomo scorse il lume della verità desiderata per /anti secoli e invano cercata; aliara conobbe, principalmente, di essere nato per destini molto piú a/ti e molto piu degni cli quanto non siano le cose sensibili, fragili e caduche, alie quali_fino aflora aveva indirizzato unicamente i suai pensieri e i suai desideri; e riconobbe che questo e il carattere costitutivo delta vila umana. questa la legge suprema, e che il fine a cui tutto deve essere indirizzato é in questa direzione, perché da Dio usciti, a Dio dobbiamo un giorno ritornare. Suscitata da questo principio e .fondamento, si ride-

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira stó la coscienza della dignità umana; i cuori accolsero il sentimento delta fratellanza comune, e, come natura/e conseguenza, doveri e diritti furono in parte pe1fezionati, in parte rinnovati e nello stesso tempo si ebbe un .fiorire di tali virtú, quali nessuna delle antiche .filosofie avrebbe poluto immaginare. Per questo presero altro indirizzo i pensieri, !e azioni e i costumi; una volta dif fusa l'ampia conoscenza dei Redentore, una volta immessa nelle intime vene delta società la virtu di ' !ui, vincitrice dell 'ignoranza e degli antichi v1z 1, ne segui que/ capovolgimento di cose che diede vila alia civiltà cristiana e trasformà completamente la .faccia della terra" (3).

nato e conforme alia rerta ragione, ha acquisito in questí tre poteri qualc he aiTicchimento: a lio stesso modo il campo coltivato non e que llo che fa fruttificare tutti i semi che il vento depos ita in esso disordinatamente, ma quello cbe, per effetto dei lavoro razionale dell 'uomo, produce qualcosa di utile e di buono.

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La civiltà cristiana, la cultura cristiana Questa luminosa realtà, fatta di un ordine e di una perfez ione piuttosto soprannaturali e celesti che naturali e terren i, s i chiamo Civiltà Cristiana, prodotto della cultura cristiana, cbe a sua volta e figlia delta Chiesa cattolica. Con cu ltura de llo spirito possiamo intendere il fatto che una detenninata anima 11011 si trova abbandonata ai gioco disordinato e spontaneo de lle operaz ioni dei suoi poteri - inteUigenza, volontà, sensibi lità - ma, ai contrario, con tmo sforzo ordi-

Questa luminosa realtà, fatta di un ordine e di una ione piuttosto naturali e celesti urali e terreni, si . iviltà Cristiana, • 1 , . ~ • "o ' dei/a cultura cris an , che a sua volta e fig/ia dei/a Chiesa Cattolica

dizione sociale e ail'età di c iascuno - essa sarà un fatto sociale e collettivo. E costituirà un elemento - il piu importante de lla perfezione sociale stessa. Civi ltà e lo stato di una società che possiede una cultura, e che ha creato, secondo i principi d i base di questa cu ltura, tutto un insiem e di cosrumi, di leggi, di istituzioni , di s istemi letterari e artistici peculiari. Una civiltà sarà cattolica, se sarà il risultato fedele di una cultura cattolica e se, quindi, lo s pirito dei la Chiesa sarà il princ ipio normativo e vitale peculiare dei suoi costumi, deite sue leggi, delle sue istituz ioni , dei suoi s istemi letterari e artistici.

Se Gesú Cristo e il vero ideale di perfezione di tutti gl i uom1m , una soc1età che applichi tutte te sue leggi deve essere una società perfetta, la c ultura e la civiltà nate dalla Cbiesa di Cristo devono (Scorcio di Assisi) essere pe r forza, non solo la migliore delle civiltà, ma ln questo senso, la cultura anche l ' unica autentica. cattol ica e la coltivazione dell ' inLo dice il santo Pontefice Pio telligenza, della volontà e de lta X: "Non vi e vera civiltà senza sensibilità secondo te norme civiltà morale, e 11011 vi e vera della morale insegnata dalla Chiesa. Abbiarno già visto che civiltà mora/e senza vera religioessa si ide ntifica con la perfezio- ne" (4). ne stessa dell'anima. Se sarà preNe deriva con evidenza crisente nella general ità dei membri sta llina cbe v i e autentica c iviltà di una società umana - anche se soltanto come conseguenza e frutin gradi e modi adeguati alla conto della vera relig ione.

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La Chiesa e la civiltà cristiana S' inganna singolarme nte chi suppone che l'azione della Chiesa suglí uomini sia semplicemente individuale, e che essa form i persone, ma non popoli, né culture o civiltà.

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lnfatti, Dio ha creato l' uomo naturalmente socievole, e ba voluto che gli uomini, in società, lavorassero g li uni per la santificazione degli altri. Percio ci ha creati anche influenzabili. Tutti abbiamo, per la pressione stessa deli' istinto di socialità, la tendenza a comunicare in una certa misura le nostre idee agli altri, e, in una certa misura, a ricevere la !oro influenza. Lo si puo affermare sia a proposito dei rapporti fra individuo e indivíduo che dí quelli :fra !'individuo e la società. Gli ambienti, le leggi, le istituzioni in cui víviamo esercítano su di noi un' influenza, svolgono su di noi un'azione pedagogica. Resistere interamente a questo ambiente, la cui azione ideologica ci penetra quasi per osmosi e attraverso i pori, ê frutto di grande e ardua v irtu. E per questa ragione i primi cristiani sono piú degn i di ammirazione per aver conservato integro il loro spirito cattolico, benché v ivessero in seno a una società pagana, che per aver affrontato le belve dei Colosseo. La cultura e la civiltà sono dunque mezzi fo1t issimi per agire sulle anime. Agire pe r la loro rovína, quando la cultura e la civi ltà sono pagane. Per la loro edíficazíone e la toro salvezza, quando sono cattoliche. Come puõ, dunque, la Chiesa disinteressarsi della produzione di una cultura e di una civi ltà, accontentandosi di agire su ogni anima a titolo sempUce-

-+Facsimile dei nº 1 di Catolicismo, con li saggio di Plín io Corrêa de Oliveira in copertina

mente individuale? D'altronde, ogni anima su cui la Chiesa opera, e che corrisponde generosamente a tale azione, ê come un focolaio o un seme di questa civi ltà, che diffonde attivamente ed energ i c ame n t e attomo a sé. La virtu traspare e contagia. Contagiando, si propaga. Agendo e propagandosi, tende a trasformarsi i.n cultura e civiltà cattoliche. Come abbiarno visto, ê carattere peculiare della Chiesa la produzione di una cultura e di una civ iltà cristiana. La produzione di tutti i suoi frutti in un 'atrnosfera sociale pienamente cattol ica. li cattolico deve aspirare a una civ iltà cattolica come l' uomo i.mprigionato in un sotterraneo desidera l'aria libera, e il passero imprigionato anela a riconquistare gli spazi infiniti de i cielo. E questa ê la nostra finalità, il nostro grande ideale. Avan-ziamo verso la civiltà cattolica che potrà nascere dalle rovine dei mondo moderno, come dalle rovine del mondo romano ê nata la civiltà medioevale. Avanziamo verso la conquista di questo ideale, con il coraggio, la perseveranza, la decisione di affrontare e dí vincere tutti gU ostacoli , con cui i crociati marciavano verso Gerusalemme. Infatti, se i nostri antenati seppero morire per conquistare il sepolcro di Cristo, non votTemo

noi - fig li delta Chiesa come !oro - lottare e morire per restaurare qualcosa che vale infinitamente di piú dei preziosissimo sepolcro del Salvatore, cioe il Suo regno sulle anime e sulle società, che Egli ha creato e salvato perché lo amino eternamente?

• Note_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ __ Articolo comparso con il titolo ''A cruzada do século XX", in Catolicismo, gcnnaio 1951 , anno l, n. 1. Traduzionc italiana a cUJa di Giovanni Cantoui, pubblicata in Cristianità, anno 11, n. 7, scttcmbre-ottobre 1974, pp. 1-4. 1. Sant' Agostino, Epistula 138 ai. 5 ad Marcelli1111m, cap. 2, n. 15; cit. in Lconc XI II, Encíclica lmmortale Dei sulla c1istiana costitu7jone degli Staii, dei 1- 11- 1885, in Alli di leo11eXIII, Tipografia dell'lmmacolata. Mondovi 1902- 1903, p. 192.

2. Sant'Agostino, De moribus Ecclesiae, cap. XXX, n. 63, cit. ibid., p. 19 1-1 92. 3. Leone XIII, Encíclica Tametsi futura su Gest'1 Cristo Redemore, dei 1°11-1900. ibid., pp. 606-607. 4. S. Pio X. La concczionc sccolarizzata dclla dcmocrazia. Lcttcra agli Arcivcscovi e ai Vescovi francesi Notre

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Lo ''charnie grandioso'' della TFP ssenzialmente tradizionalista, il prof. Plinio Correa de Oliveira sapeva essere innovativo, e perfino molto innovativo, quando serviva.

E

Trovando chiuse le porte dei grandi mezzi dj comun icazione, e quindi impossibilitato di portare il suo messaggio a un pubblico piú vasto, nel 1961 egli escogitõ w1 tipo di campagna pubblica nella quale volontari della TFP brasiliana andavano direttamente sulle piazze per vendere il libro Riforma agraria questione di coscienza. Dieci ed izioni con un totale di 41 .000 copie vendute, in un Paese dove un best seller appena ne superava le cinquemila, attestano !'impressionante successo di questo metodo.

cioe il poiso ai "paese reale". D'altronde, il vedere tanti giovani disposti a proclamare sulle piazze il loro ideale cattolico, produceva nelle genti Lm effetto forse piú profondo e duraturo della semplice lettura di un libro. Avvertendo nelle nuove generazioni un'apertura sempre piú accentuata all'appello s imbo lico della bellezza, Plinio Corrêa de O liveira com inciõ poi a creare una serie di simboli per vivacizzare ancor di piú le campagne pubbliche, rendendole piú attraenti. Questi simboli servivano, inoltre, a identificare in modo inequivocabi le i membri della TFP, definendo cio che nel gergo del marketing potremmo chjamare il "marchio".

Le campagne erano altresi agevolate dai mezzi propagamfütici solitamente utilizzati in circostanze simili: striscioni, megafoni, declamazione ritrnata di slogan e via dicendo.

Prima si tratto d'una semplice insegna in seta rossa con, ai centro, il leone dorato rampante, sim bolo della TFP, pmtata sul risvolto sinish·o della giacca.

L'aspetto piu interessante, pero, era il contatto col pubblico. Oltrepassando le mediazioni propagandistiche, cbe spesso e volentieri deforn1ano la realtà, queste campagne pem1ettevano di cogUere direttarnente lo stato dell'opinione pubblica, di prendere

Poi, nel 1965, la grande novità: gli stendardi vermigli col leone rampante e la scritta "Tradizione Famigl ia Proprietà" in caratteri d'oro, po1tati dai volontari su aste alte 6 metri. L' impatto psicologico fu enorme. II giomo dopo, mani anonime distribuiro-

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira no per te vie dei centro un pampblet cbe interpretava !'impressione dom inante:

"San Paolo fu presa d ·assalto da una schiera di angeli medievali. Vsciti dalle brume delta mitologia, hanno invaso le strade, hanno dominato /e piazze, si sono impadroniti della città. ( ..) Non possiamo negare che c 'era una certa bellezza m illenaria in quegli stendardi rossi con leoni d 'oro al centro". Nel 1968, un 'altra novità: le cappe rosse che facevano r isaltare la figura dei partecipanti. All 'epoca, il giornalista O liveira Bastos, oppositore delta TFP, scr isse sul quotidiano Tribuna da Imprensa:

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''La TFP era in sessione di gala. Confesso che, da fontano, sono rimasto gradevolmente colpito. C'e indubbiamente buon gusto nella scelta dei colori ::.foggiati, sia nelle divise che negli stendardi. C'e un senso di teatro totale nelle /oro evoluzioni. Mentre un ragazzo scandisce slogan con un megafono. un altro, in modo pe1fettamente araldico, g ira lievemente lo stendardo. Altri corrono, in pe1fetta armonia coreografica, per avvicinare i pedoni offrendo !oro un giornale. Da fontano, la TFP impressiona per la sua dimensione estetica. per il gioco dei colori. per la presenza invisibile di un 'metteur-en-scene'. "Se ogni tradizione, ognifamiglia e ogni proprietà avesse un terzo dell'armoniosa presentazione di questo gruppo, pe,:fino ia. uomo della sinistra, sarei tentato di prendere in mano uno stendardo e di andare per le vie della città in d(fesa di queste istituzioni. ( ..) Tulti vogliono conoscere il nome dei 'regista · del gruppo, nonché dello stilista che ha creato questi costumi ". Le espressioni "teatro totale" e "dimensione estetica" vanno sottolineate. L'egemonia culturale della sinistra deve rnolto ai fatto che ha saputo unire all 'utile della persuasione ideologica il di lettevole della sua presentazione estetica, cosa quasi assolutamente assente in molti ambienti di destra. La parola conv ince, l'esempio trascina. 1 simboli hanno un linguaggio diretto che, parlando a i sensi oltre che ai cervello, esercitano un'azione ideologica profondiss ima, anche se non sempre esplicita. Questo tipo di azione estetica - o "tendenziale" per utilizzare un tennine caro ai prof. Plinio Corrêa de Oliveira - e diventata sempre piu determinante man mano c he si e venuta affennando

"C'e un senso di teatro totale nel/e /oro evo/uzioni. (...) Da lontano, la TFP impressiona per la sua dimensione estetica " quella "generazione dei I' immagine" descritta da Pao lo Vl. AI punto che oggi, in non poch1 casi, l'aspetto dottrinale della propaganda e passato in secondo piano, superato e non di rado soppiantato da quello s irnbolico. Per concludere, ecco un' inte ressante anal isi, dai punto di vista estetico, delle campagne pubbliche della TFP, fatta di recente dall'a11ista comun ista Judith Mal ina, direttrice dei Living Theater di San Paolo, e pubblicata su O Estado de S. Paulo:

" Varrei. senza sarcasmo, esaminare il portamento scenico dei miei maggiori oppositori, il gruppo cattolico TFP Una mallina. mo/to presto, sono stata svegliata da urla provenienti dalla strada. Guardando dalla finestra ho visto uno stuolo di militanti della TFP che scandivano il !oro motto 'Tradizione Famiglia Proprietà! '. Erano vestiti con g iacca e cravcltta, faccia pulita, con eleganti cappe ,·asse di effetto teatrale sulle ::.palie. Facevano teatro di strada. Portavano uno stendardo rosso mo/to grande con sopra scritto, in caratteri gorici, 'Tradizione Famiglia Proprietà '. lo agitavano come fanno le scuo!e di samba, ma con la dignità d'una processione della Chiesa. L 'inventore diquesti pezzi possiede un ottimo senso dei teatro di strada. Usando forme assai rigide, egli tuttavia esplora pienamente tutte le possibilità: suoni, colori, costumi, coreografia, bandiere". •

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Qualche opinione su Rivoluzione e Contro-Rivoluzione el 1959 il prof. Plínio Corrêa de Oliveira scrisse Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, da lui definito " il saggio nel quale condenso l'essenziale dei mio pensiero [e chel spiega anche il senso deli a mia azione ideologica". All'epoca, l'autore ricevette centinaia di lettere di riconoscimento e sostegno da eminenti personalità dei mondo ecclesiastico, político, culturale e sociale. Ne riproduciamo un campione.

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Cardinale Eugenio Tisserant, Decano dei Sacro Collegio

"L 'argomento di questo studio e de/la piu alta importanza per i tempi in cui viviamo. L 'analisi e chiara, precisa e verace. (. ..) Mi congratulo con l 'Autore per questo magnifico lavmv ". Ca rdinale Thomas Tien. Arcivescovo di Pechino "fl libro

emolto bello. Noi, che stiamo lottan-

do contra uno dei tre nemici da lei segnalati. cioe il comunisrno, possiamo valutare tutta la portara dei libro. Ringrazio di cuore per questo prezioso dono ". Cardinale Josyf Slipyj, Arcivescovo di Lvov, Primate def:li Ucraini

"Ringrazio per questo libro che Lratta temi di somma attualità e 5piega in modo molto interessemte e attraente i nostri tempi ". S.E. Mons. Romolo Carboni. Nunzio Apostolico in ltalia

"La lettura del Suo libro ha provocato in me una magnifica impressione. sia per la bravura e la maestria con le quali analizza il processo della Rivoluzione e mette in luce le vere origini dei crollo dei valori morali, che oggi disorienta te coscien-

Plinio Corrêa de Oliveira mentre lavora nel suo studio nella sede della TFP a San Paolo, all'epoca in cui scrisse il libro Rivoluzione e ControRivoluzione

ze; sia per il vigore con il quale indica la tattica e i metodi per vincerla ". S.E. Dom Antonio Bento Martins, Arcivescovo di Braga, Primate dei Po rtogallo

"Fondato su una sana filosofia, i! libro discute il panorama ideologico dei mondo odierno con mano ferma e sicura ". Mons. Antonio Piolanti, Rettore della Pontificia Università Lateranense

"Ho letto con prqfondo interesse La sua magistrale opera in dffesa dei principi cristiani Rivoluzione e Contro-Rivoluzione. Colpisce l'ammirevole ampiezza degli argomenti trattati. con lodevole competenza e grande prqfondità. Alla solida esposizione dottrinale si aggiunge poi una ricchezza e un 'agilità di stile che co,?feriscono movimento e scioltezza ali 'opera".

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Centenario di Plinio Corrêa de Oliveira

"Mi compiaccio per questo libro, scritto da una persona per la quale ho la piü alta ammirazione. ( ...) Ammiro mo/to la sua erudizione e trovo ben fondata la sua posizione dottrinale" Otto von Hapsburg

S.AJ. il Granduca Wladimir Romanoff, Capo della Casa lmperiale Russa

"Il libra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione malta interessante e molto attuale ".

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S.A.R. l'lnfante Dom Duarte Nuno, Duca di Bra2anza, Capo della Casa Reale dei Porto2allo

P. Cesare Dainese, S.J., Provinciale Gesuita, Direttore della Confederazione Nazionale delle Con2re2azioni Mariane dei Brasile

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"II suo libra e una monumentale enciclopedia di teologia della storia. La sua lucida e perspicace intelligenza, la sua vasta cultura, i sue doti letterarie e la sua grande sicurezza dottrinale e filosofica riescono a realizzare con grande profitto questa incisiva analisi dei mondo moderno". S.M . l'lmperatrice Zita d ' Austria-Un2heria

"II lavoro Rivoluzione e Contro-Rivoluzione e interessantíssimo. ( ... ) Le affermazioni sono dei piu alto valore, d 'una attualità vitale e necessaria in quest'epoca cosi confusa. L 'elevatezza e il coraggio di questo libra sono una vera consolazione ". S.A.R. il Principe Xavier di Borbone-Parma

"fl libra eeccellente. Ringrazio il prof Plinio Corrêa de Oliveira di averlo scritto con tanto coraggio e in forma cosi pe1:fetta. Le auguro un ampio successo ". Conte di Neufbour2, dell'l11stitut de Fra11ce

"Jl libro dei prof Plínio Corrêa de Oliveira Rivoluzione e Contro-Rivoluzione e molto interessante. Avevo già sentito parlare di fui in ,nodo altamente positivo. Lo leggerà senz 'altro con mo/to piacere".

''Questo eccellente Libro escritto moita bene e pensato ancor meglio. E cal piu grande interesse che ho riletto queste pagine profetiche che contengono un altíssimo conceito delta storia ".

S.M. il Re Umberto II d 'ltalia

Prof. Paul Lesourd, dell ' Institui Catholique de Paris

"Ringrazio dei libro gentilmente inviatomi. l 'ho molto apprezzato ".

S.A.I.R. 1' Arciduca Otto d 'Asburno, Capo della Casa Imperiale d' Austria

"Sono sicuro che il saggio mi interesserà molto. Mi compiaccio anticipatamente per la leuura di questo libra, scritto da una persona per la quale ho la piit alta ammirazione. (. ..) Ammiro 1110/to la sua erudizione e trovo ben fondata la sua posizione dottrinale ".

"Si tratta di uno studio magn(fico, d'una analisi molto lucida dei mali che cdfiiggono il nostro tempo. Vorrei che questo libro si dif.fondesse molto in Francia ". S.E. Mons. Antonio Corso, Vescovo ausiliare di Montevideo, Unurnav

"E un lavoro moita interessante, che sveglia i pigri, dà fastidio ai cattivi, e riempie di ottimismo tutti coloro che Lavoriamo con fiducia per Cristo e per La Chies a".

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Plínio Corréa de Oliveira: Un uomo, un ideale, un'epopea centenario della naseita dei prof. Plinio Con-êa de Oliveira e stato segnato da divcrsc iniziativc editoriali. Sul nostro numero di giugno abbiamo già dato notizia dei piú recente libro di Giovanni Cantoni, Per una civiltà ne/ terzo millennio, cbc dedica divcrsi capitoli all'analisi dclla vitae dei pcnsiero dei prof. Plinio C01Têa de Oliveira, ispiratore dclle Società per la difcsa della Tradizionc Famiglia e Proprictà - TFP.

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A novcmbre, invecc, sarà prcscntato il piu recente studio dei noto sociologo Massimo Introvigne: Una batraglia ne!!a notte.

Plinio Corrêa de Oliveira e la crisi dei seco/o XX nella Chiesa. Adopcrando i piu aggiomati strumcnti dclla scicnza sociologica, il prof. lntrovignc, che fondatore e dircttorc dei Centro Studi sullc Nuovc Rcligioni, analizza l'attuazionc dei leader brasiliano all'interno del cattolicesirno contemporaneo. lniziando a metà novembre, ('opera sarà oggctto di convcgni di prcscntazionc in divcrsc città italianc. A diccmbrc, sarà prcscntato ancbc a San Paolo dei Brasilc.

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Da parte sua, I' Associazione Tradizionc Famiglia Proprictà ha prodotto un DVD dal titolo Pfinio Corrêa de Oliveira: Un uomo, un ideale, un 'epopea. Con matcrialc grafico per lo piu incdito in ltalia, il DVD racconta la vita di qucsto vcro "crociato dei sceolo XX", come lo ha definito il prof. Roberto de Mattei nella sua biografia di qucsto pcnsatorc cd uomo d'azionc. Dai primi anni di formazionc all'cpoca dcllc grandi sccltc adolescenziali, dall'impcgno sempre crescente ncl Movimento cattolico alia carriera política e accadcmica, dalla fondazione della TFP brasiliana alie grandi campagnc dottrinali intcrnazionali, il DVD percorre i principali momcnti dclla luminosa traicttoria di Plínio Corrêa de Oliveira. Momcnti di gloria, come il discorso ncl Congresso Eucarístico nazionalc dcl 1942; momenti di sofferenza, come !'ostracismo in scguito alia pubblicazionc dei libro ln difesa defl'Azione Cattolica; momcnti di intimità, come 1c riunioni per i piú giovani. Momenti che punteggiano una vita attravcrsata da una sponda ali 'altra da un filo d'oro: la fodcltà incrollabilc alla Santa Chicsa Cattolica, Apostolica, Romana. Qucsto DVD costituiscc uno sh·umento indispcnsabilc per chi, ai di là dei luoghi comuni e dellc falsc informazioni diffuse su alcuni mczzi, vuolc accostarsi con screnità a qucsto protagonista dei sccolo appcna h·ascorso. Per richicstc cd informazioni: Tradizione Famiglia Proprietà Vi ale Liegi, 44 00198 Roma Tel. 06-8417603 email: info@atfp.it TRADIZIONE FAMIGLIA PROPRIETÀ / OTTOBR


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7\. Te! nome delLa Santíssima Trinitá, Padre, Figlio e Spirito Santo e de/la Beata Vergine

.1 l" Maria, mia Madre e Signora,

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io, Plínio Corrêa de Oliveira, dichiaro:

Che ho vissuto espero di morire nella Santa Fede Cattolica Apostolica e Romana, ai/a quale aderisco con tutto il mio cuore. Non trovo parole per ringraziare la Madonna delfavore di aver vissuro dai primi giorni, e di morire, como spero, nella Santa Chiesa, ai/a qua/e ho dedicato, dedico e spero di dedicare fino ai mio ultimo anelito, assolutamente tutto il mio amare. ln modo tale che te persone, istituzioni e doltrine che ho amato durante la vita, e che attualmente amo, le amo perché erano o sono secando la Santa Chiesa, e nella misura che erano o sono secando la Santa Chiesa. A/lo stesso modo, mai ho combattuto istituzioni, persone o dottrine se non perché erano opposte ai/a San.ta Chiesa e ne//a misura in cui lo erano.

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Ringrazio ugualmente la Madonna - senza trovare le parole suj]icienti per jàrlo - per la grazia di aver letto e diffuso il ''Trattato de/la Vera Devozione alfa Santissima Vergine ·· di San Luigi Maria Grignion di Montfort, e di essermi consacrato a lei come schiavo pe,petuo. La Madonna e stata sempre la !uce dei miei giorni, espero che E/la nella sua clemenza sia la mia luce e il mio ausiLio fino ai/a Jine della mia esistenza. Ringrazio ancora la Madonna - e con quanta cornmozione - di avermi .fatto nascere da Don na luci!ia, che venerai e amai tanto quanto mi fu possibile. E dopo La sua morte non ci fu un giorno che non la ricordassi con indicibile tenerezza. Anche a/la sua anima chiedo che mi assista fino ai/afine con la sua bontà ineffabile espero di ritrovarla in Paradiso, alia corte luminosa dei/e anime che piu hanno amato la Madonna. Ho la coscienza dei clovere compiuto, per il fatto di avere fone/ato la mia cara e gloriosa TFP Bacio in spirito iL suo stendardo. TaLi sono i vincoli che mi Legcmo ad ognuno dei soei e cooperatori dei/a TFP brasiliana, nonché deL/e altre TFP, che 11011 palrei ricorc/are qui nessuno in particolare per espreme,gli il mio affetto. Dopo la morte, spero di pregare presso la Madonna per tutti, aiutandoli in modo piü ejjicace che nella vita terrena. Perdono di tutto cuore c.'OÍoro che mi hanno dato motivi di cruccio. Formulo voti perché la mia morte sia per tufli motivo di grandi grazie. ln questa eventualità 11011 ho direttive da dare, perché meglio di me lo potràfare Nostra Signora. Comunque, a tutti e ad ognuno chiedo di cuore e in ginocchio di esserle oltrernodo devoti durante tutta la foro vita.

San Paolo, l O gennaio 1978 (Testamento spirituale dei prof. Plínio Corrêa de Oliveira. Sopra, venerando la Madonna pellegrina internazionalc di Fatirna nclla sede centralc dclla TFP brasiliana, a San Paolo, nel maggio 1973)


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