5 minute read

Masseria di Cornaredo: intervista

Next Article
In giro con

In giro con

Una rinascita solidale per la Masseria di Cornaredo

Intervista a fra Martino Dotta

Disabitata da oltre trent’anni e purtroppo molto deperita a causa dell’incuria, l’ex-Masseria di Cornaredo è dallo scorso mese di aprile oggetto di una ristrutturazione complessiva. Sulla base del progetto elaborato dall’Arch. Roberto Marcon, quel che resta dell’antica fattoria di quel che fu il Castello di Trevano sarà recuperato per fini solidali. L’intervento edificatorio è posto sotto la direzione dell’Ing. Stefano Frei, in attesa di accogliere il Centro sociale Bethlehem (attualmente operativo nella Casetta Gialla della Resega), una locanda con alloggio, una sala multifunzionale e spazi di condivisione fruibili da chiunque. La sua rinascita sarà frutto d’importanti sinergie.

La Fondazione Francesco, in questi anni, ha aiutato centinaia di persone in di coltà. Con il recupero architettonico e strutturale dell’intero complesso della Masseria, farà del bene anche alla Città di Lugano. Come si sente ora che il progetto è divenuto realtà? Provo le sensazioni simili a quanti hanno raggiunto una tappa fondamentale di un cammino iniziato già da qualche tempo. È come una sorta di pausa per osservare il tratto già compiuto e visionare il percorso ancora da portare a termine. In realtà, l’istallazione del cantiere e il suo avviso u ciale, nella seconda metà dello scorso mese di aprile, costituiscono il raggiungimento di due fasi significative di un itinerario complesso, non privo di di coltà e pure qualche pausa forzata. L’iter procedurale ha infatti subito una frenata, a causa di un’opposizione presentata dalla STAN contro il progetto di ripristino, da noi presentato alle Autorità comunali e cantonali competenti. Superato questo scoglio, abbiamo potuto procedere con i passaggi successivi.

Com’è nata l’idea di questo progetto? La ristrutturazione della Masseria di Cornaredo è nata dall’esigenza di disporre di spazi più idonei ai presenti per le attività di prima accoglienza sociale,

TCS SEZIONE TICINO

Impressum Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino

Tiratura 84 000 copie Edizioni 10 volte all’anno Redazione Marco Colandrea Layout Sara Bönzli (TCS) Inserzioni TCS Sezione Ticino CP 581, 6802 Rivera sezioneTI@tcs.ch Stampa Swissprinters AG Brühlstrasse 5 4800 Zofingen

Punto di contatto

via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.

Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana

Telefono 091 935 91 35, Fax 091 935 91 20 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch

svolte dalla Fondazione Francesco presso la Casetta Gialla. Come si sa, si tratta di un prefabbricato. Sul terreno che la ospita, i proprietari intendono edificare. Ci siamo perciò messi alla ricerca di altri spazi idonei al nostro lavoro umanitario. Dopo un primo tentativo infruttuoso di trasformare l’ormai ex-Convento dei Cappuccini di Lugano in centro sociale, ci siamo rivolti al Municipio di Lugano per chiedere la disponibilità di immobili cittadini, per insediarvi il Centro Bethlehem, abbinato pure a un dormitorio pubblico. Diversi sono gli stabili visionati, prima che la scelta cadesse sulla Masseria di Cornaredo, di proprietà della Città, ma collocata sul territorio di Porza. Nel compiere questi passi dapprima informali, per poi giungere alla firma di un’apposita Convenzione e di ottenere il diritto di superficie, siamo stati accompagnati a diversi titoli dalle ACLI di Lugano, dai Servizi amministrativi comunali, dagli U ci cantonali competenti, da BancaStato e soprattutto dal Rotary Club Lugano-Lago. In buona sostanza, il progetto di ristrutturazione, ma anche la sua futura gestione, è il risultato di importanti collaborazioni a tutto campo. Lo stesso finanziamento dell’intera operazione è garantito da un sostegno prevalentemente privato e trasversale.

Come sarà predisposta la nuova struttura e quali saranno i suoi contenuti? In considerazione della sua attuale configurazione, la Masseria ristrutturata si presenterà idealmente come braccia allargate, in segno di accoglienza e di condivisione. Il suo fulcro sarà il Centro Bethlehem, vale a dire uno spazio di socializzazione e di consulenza di base (sala mensa, servizi igienici, docce e lavanderia, deposito per abiti e u cio degli Operatori), aperto in particolare alle persone che vivono situazioni sociali di cili. Nella futura Masseria, troveranno però anche posto una locanda con alloggio (80 coperti tra interno ed esterno e 8 stanze doppie), una sala multifunzionale e gli u ci amministrativi della Fondazione Francesco. Al pianterreno, il locale che ospita tuttora un vecchio torchio per l’uva, sarà trasformato in uno spazio per eventi proposti a piccoli gruppi. Per finire, il terreno agricolo circostante accoglierà un orto. In altri termini, l’intento è di abbinare recupero abitativo e inclusione sociale, in costante dialogo con il previsto Nuovo Quartiere di Cornaredo.

Cosa vorrebbe che cambiasse rispetto al passato, grazie a questo nuovo inizio? Quanto più mi sta a cuore è di poter disporre di un luogo adatto a creare situazioni d’incontro o erti in maniera trasversale, momenti d’interazione tra diversi attori, nonché situazioni di solidarietà. Mi auguro pertanto che la futura Masseria diventi di nuovo uno spiazzo di ospitalità, nel quale i suoi fruitori possano vivere occasioni di sollievo, di ristoro e di arricchimento sociale e pure culturale. La necessità di spazi più ampi è indice di un parallelo aumento di richieste d’aiuto? Se sì, pensa che la pandemia possa aver influito in questo senso? Lo scoppio della pandemia e l’introduzione di misure di protezione sanitaria hanno comportato una riorganizzazione del nostro lavoro di accoglienza sociale. Il poter usufruire di ambiti più adatti per la consulenza e l’orientamento basilari, in collaborazione con i Servizi pubblici o privati già attivi in Città e nel Cantone, faciliterà l’intervento umanitario della Fondazione Francesco e degli Enti, con cui collabora. Nel medesimo tempo, è aumentata la complessità delle domande di aiuto. La pandemia ha prodotto e etti problematici, sul piano lavorativo, finanziario, individuale e collettivo. Ha fatto emergere nuove criticità, alle quali è necessario poter rispondere.

Iniziati i lavori di recupero dell’intero complesso della Masseria di Cornaredo La conclusione dei lavori di ripristino è prevista per il 2023.

Quando verranno ultimati i lavori di restauro? Salvo imprevisti, la conclusione dei lavori di ripristino è prevista tra circa due anni. L’inaugurazione della Masseria solidale avverrà verso la fine del 2023.

Sostenere la Fondazione Francesco Donazioni a favore del progetto della Masseria di Cornaredo possono essere e ettuate sul seguente conto bancario: Fondazione Francesco per l’aiuto sociale, 6963 Cureggia, c/o Banca Stato, 6501 Bellinzona, IBAN: CH29 0076 4180 3736 4200 1

This article is from: