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GRÉGOIRE PRAZ Un direttore a proprio agio nel suo «paese dei trenini»

Dopo le esperienze con AutoPostale e RegionAlps, Grégoire Praz è passato alla direzione dei Trasporti pubblici dello Chablais (TPC) nel 2017. Rispettoso delle storiche linee ferroviarie della regione, pensa soprattutto allo sviluppo. Per ferrovia… e strada.

TESTO JÉRÔME LATHION | FOTO OLIVIER VOGELSANG

Itrasporti pubblici non rientravano nelle scelte della sua carriera. Ma Grégoire Praz, quarantasettenne vallesano, ci ha preso gusto, fino a trovarli appassionanti. «Mi è subito piaciuta l’idea d’essere al servizio della popolazione, e non alla ricerca di guadagni. Migliorare il servizio è una sfida motivante in quest’universo in piena evoluzione». Responsabile finanziario presso AutoPostale dal 1997 al 2005, poi creatore e direttore della filiale vallesana delle

FFS RegionAlps fino al 2016, era, per così dire, predestinato ad assumere la direzione generale dei TPC ad Aigle, nel gennaio 2017.

Pionieri audaci

«Un’impresa fortemente radicata a livello regionale e storico, si ricorda. Sono stato impressionato soprattutto dall’attaccamento del personale verso le sue linee ferroviarie». Oggi, infatti, la regione può essere orgogliosa delle sue quattro linee ultracentenarie: Aigle–Leysin (AL, 1900), Aigle–Ollon–Monthey–Champéry (AOMC, 1908), Bex–Villars–Bretaye (BVB, 1901) e Aigle–Le Sépey–Les Diablerets (ASD, 1914). Un’eredità a cui Praz guarda con ammirazione: «A un secolo di distanza, la qualità delle opere d’ingegneria civile m’impressiona sempre. Oggi non avremmo più né il coraggio né i mezzi per farlo. È una fortuna per le stazioni turistiche, un patrimonio da salvaguardare, da sviluppare adattandolo alla modernità». In quest’ottica, sono allo studio dei grandi progetti per le località di Leysin, Villars e Les Diablerets. Obiettivo generale, riassumendo: migliorare i collegamenti nelle stazioni turistiche e avvicinarsi alle piste da sci. E, perché no, far rivivere l’audacia dei pionieri. Perché forse non si sa, ma gli ideatori dell’ASD sognavano una linea fino al ghiacciaio di Les Diablerets, oggi Glacier 3000… Dei progetti complessi e da seguire sul lungo termine. «Ora siamo in una fase d’aggiornamento delle infrastrutture e di rinnovo del materiale». Qui le esigenze dei rilievi restringono la scelta a un unico fornitore, Stadler Rail, e ciò ha un costo: «Ci son voluti 21 milioni di franchi per 3 nuovi convogli dell’ASD», ci confida il direttore generale.

Il bus… prende piede

Ai TPC, gli affari si fanno anche e soprattutto su strada. «Il ruolo dei bus è sempre più importante e quest’attività supera oggi la ferrovia, ciò che ha rappresentato un cambiamento radicale di cultura per i TPC», sottolinea Praz. Sulla scia del progetto Chablais Agglo, la rete MobiChablais, gestita dall’impresa, ha preso forma a fine 2018: 12 linee di bus urbani e d’agglomerato che collegano 7 giorni su 7 tutta la regione vodese-vallesana. «Inoltre, un servizio su richiesta assicura il collegamento delle zone poco densamente abitate dalle 5 all’una del mattino, qualcosa che prima non esisteva», precisa il direttore generale.

Che, anche in questo caso, volge volentieri lo sguardo verso le mete turistiche della regione. «Per loro la mobilità è fondamentale, tanto più se in futuro punteranno su tre stagioni turistiche. L’idea è di convertire le navette esistenti in bus urbani, a costo d’aumentare il materiale a disposizione durante la stagione sciistica. Questa soluzione assicurerebbe dei collegamenti più performanti durante tutto l’anno». Una visione generosa, ma che preferibilmente dovrà attendere la fine della pandemia. L’azienda, pur garantendo il suo mandato di prestazione, ha infatti perso fino all’80% della sua clientela durante le ondate pandemiche più forti. ◆

«A un secolo di distanza, la qualità delle opere d’ingegneria civile m’impressiona sempre. Oggi non avremmo più né il coraggio né i mezzi per farlo»

Grégoire Praz direttore generale, Trasporti pubblici Chablais, Aigle (VD)

Il direttore generale davanti a un convoglio dell’AOMC. Tutti sono ora colorati di verde.

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