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Camper e traghetti

Camper e traghetti

CAMILLE BALANCHE Campionessa del mondo amante dell’adrenalina

Sportiva polivalente, lo scorso ottobre Camille Balanche è salita sul gradino più alto ai mondiali di downhill di Leogang in Austria. Si sta già preparando alla nuova stagione agonistica allenandosi in Svizzera e partecipando a campi all’estero.

TESTO ALINE BEAUD | FOTO JEY CRUNCH

Non si è data allo sport, ci è nata dentro. Infatti, la campionessa rossocro ciata ha ereditato la grinta dal padre, l’ex saltatore con gli sci Gérard Balanche. Ha sguazzato nel calderone dello sport fin da giovane, cimentandosi con diverse discipline, l’hockey su ghiaccio per una decina d’anni, o la scherma.

Priorità al master

«Ho sempre sognato di essere ammessa a Macolin», racconta. Dopo un soggiorno in Canada, il desiderio di far il master alla Scuola universitaria federale dello sport ha la meglio sulle ambizioni perseguite impugnando il bastone da hockey. «A 18 anni compiuti ero ormai troppo grande per giocare assieme ai maschi e l’équipe femminile di serie A più vicina si addestrava a Zurigo. Questi lunghi tragitti non erano compatibili con lo studio», ricorda Camille Balanche. Con il diploma in tasca, dapprima fa la «personal trainer» in una palestra e lavora come supplente di ginnastica in un istituto professionale. Da settembre 2020, pratica il downhill a livello professionistico. «Il titolo mondiale non ha cambiato più di tanto i miei ritmi di vita; comunque mi ritengo davvero fortunata di far parte di un team (Dorval AM, ndr.)», spiega la neocastellana che si è avvicinata alla mountain bike sei anni fa durante una settimana intensiva a Macolin. Successivamente, viene iniziata al downhill dalla partner Emilie Siegenthaler. «È uno sport avvincente che abbina belle iniezioni di adrenalina e immersioni nella natura». Avversarie in pista ma accomunate dalla passione per la due ruote, possono essere aperte e condividere dubbi e difficoltà affrontate sui diversi tracciati. «Ciò non è certamente scontato fra concorrenti, nemmeno se compagne di squadra», ammette Camille Balanche. Questi scambi fruttuosi permettono ad entrambe le sportive di restare al top. A Leogang non è peraltro stata la velocità a regalarle la vittoria quanto piuttosto la tattica di gara: «Il mio obiettivo era rimanere in sella durante tutta la run. Sono stata la sola a tagliare il traguardo senza cadute», commenta così il bell’exploit.

Emozione e fun

Camille Balanche è la prima svizzera ad essere incoronata campionessa del mondo di downhill. Spera che la medaglia vinta sia d’incoraggiamento ai giovani desiderosi di lanciarsi in questo sport. Pur rammaricandosi che «attualmente non esistono strutture di promozione principianti», dà volentieri qualche dritta agli esordienti: costruire la fiducia in sé stessi divertendosi, ecco la formula magica per chi comincia, secondo la trentunenne di Le Locle. La quale adora i trail perfettamente attrezzati di Champéry-Morgins all’insegna della natura e dello svago: «Bisogna allenarsi anche con chi è molto più bravo e provare a starci dietro». Sconsiglia di iniziare con una super bike: «Meglio una mtb da enduro», suggerisce la campionessa che possiede sette bici differenti, dalla city alla dirt bike. «Una per tipo, ho persino una e-bike!» confessa scherzosa. Non disdegna certo le elettriche; le considera un’invenzione fantastica che rendono la bici accessibile anche alle persone più anziane o meno allenate. È consapevole dei rischi e lamenta il crescente numero di incidenti che si registrano con quest’attività tanto alla moda.

D’inverno Camille Balanche si tiene in forma allenandosi da 8 a 15 ore alla settimana, e con vari camp. «D’estate seguo un programma ancora più intenso» sottolinea l’atleta, ben decisa ad aggiungere un altro oro al suo palmarès. ◆

«Il mio obiettivo era rimanere in sella durante tutta la run. Sono stata la sola a tagliare il traguardo senza cadute»

Camille Balanche ha trionfato ai Mondiali di mountain bike downhill a Leogang

La campionessa Balanche pronta per nuove sfide tra gare e divertimento.

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