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Un'avventura per la gioia dei bambini

Lasciateci raccontare una storia, la storia della Fondazione Theodora. In occasione dei nostri 30 anni di esistenza, vi proponiamo di risalire nel tempo e di immergervi nelle origini e nelle motivazioni della creazione della Fondazione Theodora.

a suo figlio e ai sei bambini con cui André divideva la camera d’ospedale. La sua capacità di trasformare delle situazioni pesanti e serie in momenti di leggerezza e spensieratezza marcarono molto André e Jan, tanto da ispirarli anni più tardi a creare una fondazione.

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Un ricordo significativo dotata di un’incredibile immaginazione, fonte di così tanta gioia, se non quello di permettere a degli artisti di recarsi in ospedale per offrire molto di più di una semplice risata ai piccoli pazienti?

Un inizio promettente

Nata il 20 aprile 1930 ad Amsterdam, Theodora Van’t Noordende fu una ragazzina forte e positiva nonostante le devastazioni della guerra. Nel 1962 conobbe suo marito, Jan Poulie, con il quale ebbe due figli, Jan e André. Essendo una persona altruista e piena di immaginazione, Theodora trascorse molto tempo nell’ospedale cantonale del Vallese per dare conforto a suo figlio André che, all’età di dieci anni, fu vittima di un grave incidente. Theodora regalava gioia, risate e storie meravigliose

Successivamente al decesso di Theodora nel 1992, i due fratelli cercarono un modo di rendere omaggio a questa donna straordinaria. Una mattina d’inverno del 1993, André ricordò d’un tratto un editoriale che aveva letto anni prima negli Stati Uniti. L’articolo parlava dei clown d’ospedale creati da Michel Christensen alias dottor Stubs.

André allora non sapeva ancora che questo ricordo avrebbe cambiato la sua vita, quella di suo fratello e quella di migliaia di bambini, dando il via alla Fondazione Theodora così come la conosciamo oggi.

Ne parlò con suo fratello che trovò l’idea perfetta. Quale modo migliore per rendere omaggio a una donna,

Il solo ostacolo che dovevano superare era il carattere inedito di questa idea. In effetti, un’esperienza di questo tipo non era mai stata fatta in Svizzera. Senza attendere oltre, André contattò il CHUV e più precisamente l'oncologo Daniel Beck. A quell’epoca, gli oncologi avevano compreso l’importanza di una cura olistica del paziente. Il trattamento non passava solo attraverso il corpo, ma anche attraverso lo stato d’animo. Il dottor Beck e la capoinfermiera Christa Tébbe – che aveva assistito André all’epoca del suo incidente e ricordava ancora le visite di sua mamma Theodora – aiutarono i fratelli Poulie a realizzare la loro idea. Grazie a questi due fedeli alleati della Fondazione, venne lanciato un progetto pilota per una durata di tre mesi. La prima visita dei dottor Sogni ebbe luogo il 20 aprile, il giorno del compleanno di Theodora Poulie. E fu un successo! Bambini, genitori e personale curante erano entusiasti della presenza dei dottor Panosse e Bobo. Capendo la portata di questo successo e della domanda da parte degli ospedali, i due fratelli decisero di creare la Fondazione Theodora, una fondazione d’utilità pubblica. E fu così che nacquero i dottor Sogni e la nostra bella Fondazione.

Tre decenni dopo

30 anni più tardi, la Fondazione è passata da essere presente in un ospedale nel Canton Vallese a 32 ospedali e 27 istituti specializzati in tutta la Svizzera, da due a 72 dottor Sogni e soprattutto da qualche bambino nel 1993 a due milioni di bambini nel prossimo autunno, felici di vivere una parentesi colorata in seno ai bianchi muri degli ospedali.

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