Istantanee di felicità senza confini
Care lettrici, cari lettori,
il sogno è uno degli aspetti magici della nostra attività, che si colora di tutti gli orizzonti e che, mediante le visite degli artisti di Theodora, si dispiega in uno spazio senza tempo per i bambini e le loro famiglie.
Da 31 anni, sapervi al nostro fianco ci incoraggia a creare nuovi programmi per rispondere meglio alle esigenze, sempre in evoluzione, dei bambini in ospedale. Abbiamo il privilegio di potervi concedere un’occhiata dietro le quinte grazie a persone di talento come Christian Rochat. Nel 1993, il fotografo aveva già lavorato al nostro fianco per realizzare un magnifico reportage per la rivista «L'Illustré» sulle prime visite dei nostri allegri dottor Sogni Panosse e Bobo all’Ospedale universitario di Losanna (CHUV). A distanza di tre decenni, Christian torna a catturare e trasmettere la stessa spontaneità e l'incredibile energia emanata dai bambini in compagnia degli artisti di Theodora. Questa meravigliosa bolla di sensibilità, in cui sbocciano momenti di gioia, è condivisa tra i dottor Sogni, i bambini, i genitori e il personale curante. Vi invitiamo a scoprire questi preziosi momenti catturati nel reparto pediatrico dell’Ospedale universitario di Berna.
Presso la Fondazione Theodora, la felicità è un filo conduttore dal 1993. Dal 20 al 27 marzo, la nostra tradizionale «Settimana della felicità» offrirà l’opportunità di propagare tutti insieme la gioia sulle reti sociali. Grazie al generoso sostegno dei partner di questa campagna, un semplice clic permetterà di offrire un sorriso a un bambino in ospedale o in un istituto per bambini con disabilità.
È grazie alla magica energia di questa felicità che ci ispira e ci unisce, che fino ad oggi siamo riusciti a offrire più di 2 milioni di incontri meravigliosi con i dottor Sogni. Manteniamo la rotta per il prossimo decennio! Grazie dal profondo del cuore.
Cordialmente vostri,
André e Jan Poulie, fondatori
Editoriale 3
Reportage 4 Scatti con lo stesso obiettivo 30 anni dopo L'ospite 6 «Anche a me piacerebbe essere un dottor Sogni» Impegno 7 Stand, albero di Natale e altre belle idee Evento 9 Settimana della felicità –contiamo su di voi! Focus 10 L'arte di interagire Novità 11 Momenti di gioia nell'immediato vicinato
©Christian Rochat
Il piccolo Felix e suo padre vivono un momento di complicità con il dottor Hatschi mentre aspettano la consultazione.
Scatti con lo stesso obiettivo 30 anni dopo
Nel 1993, quando era ancora un giovane fotografo, Christian Rochat immortalò per la prima volta i dottor Sogni nell’Ospedale universitario di Losanna (CHUV) per una serie di foto in bianco e nero. Oggi, 30 anni dopo, il 63.enne Christian Rochat ha di nuovo catturato dei momenti indimenticabili con i dottor Sogni nell’Ospedale universitario di Berna.
Punto d’incontro Ospedale universitario di Berna, ore 10.30. Christian Rochat sa che oggi le visite iniziano solo alle 13.00, ma vuole dare un’occhiata già prima ai diversi reparti, corridoi compresi. Prova un leggero nervosismo, giacché sono trascorsi ben 30 anni dal suo ultimo accompagnamento dei dottor Sogni. Cosa sarà cambiato? Come reagiranno i bambini? Come sarà l’atmosfera?
Sono tutte domande che gli girano per la testa.
Alle 12.30 quattro artisti vanno a prendere Christian. Insieme si recano negli spogliatoi, dove il nostro fotografo scatta le prime foto della trasformazione. Qualche minuto dopo i dottori Tante Flora, Leberwurst, Hahallo e Hatschi sono pronti per le loro visite. Il gruppo si divide in due e Christian si accoda dapprima
Lo spettacolo di trapezio delle dottoresse Tante Flora e Hahallo è un divertimento per tutta la famiglia.
alle dottoresse Tante Flora e Hahallo, dirette in neonatologia. La dottoressa Tante Flora inizia a sussurrare e invita anche Christian a parlare più piano. L’infermiera informa le dottoresse Sogni che oggi è una giornata difficile e che molte mamme desiderano un momento di pausa. Christian segue in merito una regola chiara: vengono scattate delle foto solo se non si disturba nessuno: «Fa parte della mia professione. Rispetto ogni situazione, anche se sarebbero potute diventare delle foto bellissime.»
Show con il trapezio al posto della noia
La visita prosegue nel prossimo reparto. La dottoressa Tante Flora suona il suo ukulele e la dottoressa Hahallo entra danzando in una camera. D’un tratto la dottoressa Tante Flora tira fuori dalla sua borsa un nastro immaginario e lo fissa da una parete all’altra. In pochi secondi il nastro immaginario si trasforma in
Reportage
una fune da trapezio. Le due artiste rischiano di perdere l’equilibrio e rimangono goffamente in bilico sulla corda. Come applauso ricevono le cordiali risate dei piccoli pazienti, ma anche dei genitori e addirittura dei nonni in visita. Christian è entusiasta e dichiara scherzando: «La mia lente cattura anche cose che non esistono nemmeno.»
Sulla strada verso il reparto successivo, Christian, Hahallo e Tante Flora percorrono un lungo corridoio nel seminterrato. Improvvisamente si sente uno scampanellio. Tutti si guardano confusi. Lo scampanellio si avvicina. Cosa sarà mai? Due infermiere pediatriche superano il gruppo con le loro biciclette e salutano lo strabiliato team. In tal modo, il personale rimane in forma e risparmia anche tempo. Christian sa che questo è di nuovo uno dei momenti speciali da immortalare senza indugio e preme con un sorriso il pulsante di scatto.
Un’immersione davvero speciale Nel reparto successivo Christian incontra il dottor Hatschi in visita da Alessia, una bimba di cinque anni. È venuta per un esame di controllo del suo braccio slogato. Il dottor Hatschi bussa alla porta e chiede se può entrare. Alessia sta già aspettando con impazienza. Insieme si immergono in un colorato mondo subacqueo, dove un pesce magico ha l’importante missione di far scop -
piare tutte le bolle d’aria dell’oceano. Christian è felicissimo di poter partecipare a questa speciale immersione.
Trucchi di magia su misura Christian ricorda ancora come già nel 1993 – quando la storia della Fondazione Theodora era agli esordi – le dottoresse e i dottor Sogni adattavano le loro visite allo stato di salute e all’età di ogni bambino. Come, ad esempio, il dottor Leberwurst, che ha appena finito di suonare la fisarmonica per i bebè e che nel pronto soccorso stupisce ora il quattordicenne Remo con uno strabiliante trucco di magia. Per Remo la situazione diventa elettrizzante: l’acqua sparirà nel giornale o lo inzupperà tutto? Ed ecco che… l’acqua scompare. Anche Christian è stupefatto e chiede curioso al dottor Leberwurst come ha fatto. Senza fortuna: segreto d’artista.
Alle 17.00 il fotografo e i quattro dottor Sogni tornano negli spogliatoi. Per Christian, il pomeriggio trascorso in ospedale è stato ancora una volta indimenticabile. Ripensa di nuovo a tutte le emozioni e ai ricordi positivi: «Anche se gli ospedali sono diventati più moderni, la missione della Fondazione è rimasta la stessa. Care dottoresse e cari dottor Sogni, eravate molto professionali già 30 anni fa e svolgete da sempre questa straordinaria professione con molta disciplina e premura. I bambini vi adorano.» La giornata è terminata.
Christian saluta gli artisti e il personale infermieristico. Tornerà presto? Non abbiamo alcun dubbio.
Testo: Seda Mediano
Foto: Christian Rochat
Christian Rochat
Due fotografie di Christian Rochat, scattate 30 anni fa nel CHUV per la rivista «L'Illustré».
Maggiori impressioni: www.theodora.ch/rochat
Il dottor Leberwurst altamente concentrato durante un trucco di magia. Funzionerà?
Le dottoresse Tante Flora e Hahallo spaventate dall'arrivo inaspettato di un piccolo paziente.
©Seda Mediano
«Anche a me piacerebbe essere un dottor Sogni»
Alle artiste e agli artisti di Theodora vengono offerte regolarmente delle supervisioni che li aiutano a elaborare ciò che vivono in ospedale e negli istituti specializzati. Abbiamo parlato con il Dr. med. Sepp Holtz del suo lavoro con i dottor Sogni.
Signor Holtz, com’è nato il contatto tra lei e la Fondazione Theodora?
Da giovane medico ero affascinato dalla figura di «Patch Adams». Sin dall’inizio, mi sono sentito in sintonia con lui e quindi anche con i dottor Sogni. Da un primo contatto per e-mail con l’allora responsabile regionale Nicolas Witte, alias dottor Klein, è nata una profonda amicizia. Nel 2018 sono stato invitato a Berna, dove ho tenuto, per gli artisti della Fondazione, una relazione sulla pediatria dello sviluppo accolta con entusiasmo. Sono riuscito a cogliere il linguaggio dei dottor Sogni. A luglio del 2021 ho avuto l’occasione di assumere il ruolo di supervisore presso la Fondazione Theodora.
Come procede quando supporta le artiste e gli artisti della Fondazione Theodora, accompagnandoli individualmente o in gruppo con la supervisione?
Nella supervisione lavoro con due metodi: psicodramma e supervisione video. Nella supervisione video filmo gli artisti mentre lavorano e poi discutiamo insieme le singole sequenze filmate. Quando filmiamo chiediamo sempre il consenso scritto dei genitori e del personale infermieristico. Spero di poter ampliare ulteriormente la supervisione video, poiché permette di imparare molto.
Nel metodo psicodrammatico viene recitata una scena conflittuale, come sul palcoscenico. Ad esempio, un bambino fa il diavolo a quattro perché ha paura del prelievo di sangue, un’infermiera chiede aiuto a due dottor Sogni, che entrano nella stanza e prendono contatto con il bimbo. All’improvviso
l’infermiera anestesista dice: «Dobbiamo muoverci» e chiede che i dottor Sogni lascino la stanza. Una delle domande degli artisti è stata: «Come dobbiamo comportarci?». Abbiamo ricreato la scena.
Quali argomenti vengono discussi di frequente durante la supervisione? La supervisione tratta la scoperta di sé, le situazioni sfidanti della collaborazione tra artisti o tra i dottor Sogni e il personale dell’ospedale. Ma parliamo anche del decesso di un bambino e del modo migliore per affrontarlo. All’inizio sentiamo di cosa vogliono parlare gli artisti. Procedo secondo un «barometro delle urgenze» e chiedo quali temi vogliamo trattare oggi e quali in un secondo tempo. D’intesa con tutti i partecipanti viene quindi fissato il tema della supervisione.
Con che frequenza viene offerta la supervisione agli artisti?
I dottor Sogni possono partecipare a una supervisione due volte all’anno. In caso di necessità possono avvalersi anche di più supervisioni, tra cui anche di colloqui individuali. Una supervisione di gruppo dura tre ore e coinvolge da quattro a otto artiste e artisti.
«Ho trovato il linguaggio dei dottor Sogni.»
Cosa pensa personalmente del lavoro dei dottor Sogni?
Sono un po’ invidioso. Anche a me piacerebbe essere un dottor Sogni. Noi medici siamo sempre sotto pres-
sione. I dottor Sogni sono privilegiati, perché hanno più tempo per i bambini. Ma il mio modo di fare il medico ha alcune somiglianze con il loro lavoro. Osservo anche che gli artisti provano un senso di vicinanza e apprezzamento.
Cosa la fa ridere?
Amo la comicità quotidiana. Le situazioni che si presentano inaspettatamente; assaporarle, assorbirle e rafforzarle. Amo anche i giochi di parole. Nel tempo libero faccio trucchi di magia. Da molti anni impiego la magia anche nella pratica, ma facendo in modo che il trucco non riesca a me, ma al bambino – così come fanno i dottor Sogni.
Il Dr. med. Sepp Holtz è specialista in pediatria e medicina dell’adolescenza FMH, specializzato in pediatria dello sviluppo, supervisore riconosciuto SMSH e docente clinico presso l’Università di Zurigo. Ha diretto il gruppo di lavoro «Kind im Zentrum» (bambino al centro) a Zurigo ed è primario del reparto di pediatria dello sviluppo del ospedale pediatrico di Zurigo.
Ringraziamo di cuore Sepp Holtz per l'intervista e per il suo sostegno!
L'intervista completa è disponibile su:
www.theodora.ch/sepp-holtz
L'ospite 6
©Flurin Bertschinger
Un'allieva piena di risorse
Nell’ambito di un progetto scolastico, per la quindicenne Anja Bernet di Unterägeri (ZG) era importante pensare al bene dei bambini. Ha messo in piedi un meraviglioso progetto, su cui l'abbiamo intervistata.
Anja, in cosa consiste il tuo progetto?
Ho allestito uno stand di vendita per una buona causa con diversi prodotti offerti da varie aziende. Ho anche creato dei portacandele in gesso e fabbricato dei biscotti natalizi.
Cosa hai venduto oltre ai prodotti creati da te?
Ho acquistato 93 scaldamani in svendita e li ho venduti al mio stand. Gli scaldamani invenduti hanno poi trovato il favore di altre aziende e privati. Questo mi ha già permesso di raccogliere una donazione di 600 franchi. Sono stata sostenuta da diverse aziende locali che mi hanno messo a disposizione vari articoli: caramelle Ricola, «Spitzbuben» di HUG, penne a sfera dei Gebrüder Iten AG, marmellate della Migros e yo-yo luminosi di Jud Mückengitter. Anche un ristorante ha
sostenuto il progetto con una donazione. La Banca cantonale di Zugo mi ha permesso di allestire lo stand direttamente davanti alla sua filiale di Unterägeri e ha sostenuto il mio progetto con una generosa donazione.
Diresti che il tuo progetto è stato un successo?
Assolutamente sì! Essendo la mia prima esperienza del genere, non sapevo cosa aspettarmi. La donazione supera i 3500 franchi svizzeri. Sono molto colpita da questo successo!
Sul palco e accanto al palco
Per la quarta volta, Daniele Manco, volontario della Fondazione Theodora da 15 anni, ha organizzato un concerto di beneficenza al Grand Casino di Basilea in collaborazione con il Lions Club Solothurn Leimental. Questa volta l'ospite speciale è stata Anna Rossinelli. Con la sua band, il suo buonumore e il suo grande senso dell'umorismo, ha fatto battere più forte il cuore dei presenti. Oltre alle sue canzoni, ha eseguito anche successi come «Wake me up» e «Time of my life». Alla fine, si è persino esibita in mezzo al pubblico. Prima della grande esibizione, il dottor Tripp Trapp ha illustrato il suo lavoro di dottor Sogni. Desideriamo ringraziare di cuore tutti i partecipanti per il loro impegno e la loro generosità!
Cosa pensi dell’attività dei dottor Sogni?
Penso che l'idea di rallegrare per un breve momento la vita quotidiana dei bambini e della loro famiglia sia meravigliosa. I dottor Sogni fanno proprio questo, e se non ci fossero, per i bambini non sarebbe di certo lo stesso.
Ringraziamo di cuore Anja e tutti i convolti per il grande impegno!
Impegno 7
Anja e la sua amica, pronte per la vendita a favore della Fondazione.
©Edith Bernet
Anna Rossinelli e la sua band illuminano il palcoscenico del Grand Casino di Basilea.
©Daniele Manco
Un albero ornato per regalare sogni
Durante le scorse quattro domeniche di Avvento, i bambini e ragazzi dell’Oratorio di Bellinzona hanno ragionato sul senso del Natale e della pace grazie al pensiero di Madre Teresa di Calcutta «Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia». Così i giovani hanno prodotto delle decorazioni per un albero di Natale che è poi stato esposto in Chiesa. I visitatori della chiesa hanno avuto la possibilità di portare con loro uno di questi disegni e di fare una donazione. Sono così stati raccolti 400 franchi per la Fondazione Theodora. Un bel modo di condividere questa gioia anche con i bambini meno fortunati. Ringraziamo di cuore gli organizzatori e i ragazzi per questa bella iniziativa.
Settimana della felicità
20 – 27 marzo 2024
Per la decima edizione della Settimana della felicità, la Fondazione Theodora ha sviluppato un nuovo concetto. Quest'anno vi invitiamo a interagire con i video che pubblicheremo sui nostri social media dal 20 al 27 marzo. Ogni giorno verrà pubblicato un video. Ogni interazione con il video (like, condivisione, commento) contribuirà a regalare un sorriso a un bambino in ospedale. Interagite con i video tutte le volte che volete.
Contiamo su di voi!
Condividete felicità sui social media
Andate sulle reti sociali della Fondazione Theodora
@theodorafoundation
Guardate un nuovo video ogni giorno dal 20 al 27 marzo
Mettete «mi piace», commentate e condividete il video
Potete interagire con gli 8 video tutte le volte che volete e su tutte le reti sociali. Ogni interazione conta!
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Per ogni interazione con i video, il nostro partner principale Helsana e i co-partner Degussa Goldhandel Svizzera, Ferring Pharmaceuticals, Lidl Svizzera, Romande Energie, Visilab, Volg e i vari sostenitori si impegnano a fare una donazione alla Fondazione Theodora per finanziare le allegre visite dei dottor Sogni. Desideriamo inoltre ringraziare i nostri media partner blue Cinema e Pathé Cinemas per la visibilità offerta.
Evento
©Nicolas Brodard
Grazie di cuore!
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= 1 sorriso Scoprite di più: www.theodora.ch/felicita
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L’arte di interagire
L'interazione è uno dei valori chiave della Fondazione Theodora. Scoprite come lo straordinario approccio dei dottor Sogni trascenda le barriere potenziali della comunicazione, creando momenti sinceri e positivi con i bambini in ospedale o in istituti specializzati. Molto di più di un semplice incontro, l’interazione diventa la natura stessa della missione di Theodora: offrire momenti di gioia ed evasione al di là delle parole.
Un incontro e un contatto unico L’essenza dell’interazione risiede nell’incontro tra il bambino e il dottor Sogni. Ognuna delle visite crea una relazione unica. È in momenti come questi che avviene la magia. Una magia che trascende le barriere, ad esempio una lingua straniera o una patologia, per far emergere un’interazione autentica, sinonimo di gioia e di sogno.
Un’interazione dalle mille sfaccettature
Gli artisti professionali sono formati specialmente per stabilire una connessione sincera con i piccoli pazienti. Con il loro gioco d’improvvisazione e una gamma di strumenti quali la musica, la loro immaginazione, gli sguardi, le bolle di sapone, i peluche e molti altri accessori, gli artisti creano delle interazioni uniche per rispondere ai bisogni specifici di ogni bambino.
Un’interazione universale
Che si tratti di ostacoli come la lingua, una patologia, un handicap o l’età, i dottor Sogni utilizzano un approccio universale che permette loro di offrire dei momenti di gioia e di evasione ai piccoli pazienti. Come è successo, ad esempio, nell’Ospedale Triemli a Zurigo durante la visita al piccolo Ömer, tre anni, e ai suoi genitori, che parlavano solo il turco. Malgrado la barriera della lingua, il dottor Ahoi ha fatto brillare gli occhi del piccolo estraendo dalla sua tasca il suo aiutante: Elena il riccio. Il dottor Ahoi ha saputo adattarsi alla situazione, creando così un’interazione
«Mia figlia Lyna ha sempre molta paura degli ospedali e dei medici, ma vedendo la dottoressa Turlutût e le sue bolle di sapone ha ritrovato il sorriso! Vi ringrazia!» Mamma di Lyna, via e-mail
positiva e autentica. La sua capacità di superare questa sfida dimostra la sua abilità di improvvisazione, essenziale per stabilire una relazione con il piccolo paziente.
Un’interazione al di là delle parole L’interazione, ovvero il centro della missione della Fondazione Theodora supera la semplice comunicazione verbale. Gli ostacoli che possono sorgere offrono l’occasione di aprire nuove finestre sull’immaginazione e di creare degli universi unici e positivi. Questa è la forza dei dottor Sogni, che dimostrano flessibilità e improvvisazione, per essere il più vicino possibile al bambino, e poi la magia accade.
I nostri valori: www.theodora.ch/valori
Focus 10
Ömer è conquistato dal dottor Ahoi e da Elena, l'amica riccio del dottor Sogni.
©Pascal Lauener
La Fondazione in breve
Momenti di gioia nell'immediato vicinato
Le visite degli artisti della Fondazione Theodora sono ora a beneficio anche di bambini nel Principato del Liechtenstein. Una volta al mese, due artisti regalano sorrisi agli allievi del Centro di educazione curativa del Liechtenstein (hpz). Nell'ambito del programma «Signore e Signora Sogni», essi visitano le classi scolastiche sul posto e regalano ai bambini della scuola preziosi momenti di spensieratezza.
«Grazie alle visite regolari dei dottor Sogni, gli alunni si aprono sempre di più e diventano parte attiva di questo incontro. Possono sperimentare nuovamente se stessi nell'ambiente a loro familiare e dimenticare per un attimo la vita quotidiana. Questo aumenta notevolmente la loro fiducia in se stessi e li rende felici», afferma Claudia Siegrist, insegnante di classe dell'hpz.
Dopo una fase pilota di successo, la Fondazione Theodora è lieta di poter continuare le sue visite nel Liechtenstein anche nel 2024 e desidera ringraziare tutti i partecipanti del centro educativo curativo per l'eccellente collaborazione!
Maggiori impressioni: www.theodora.ch/liechtenstein
6 programmi
Dottor Sogni
Operazione Sogni
Sogni al pronto soccorso
Signore e Signora Sogni
Piccola orchestra dei sensi
Piccoli campioni
31 anni di indimenticabili e preziosi momenti di felicità regalati grazie alla vostra solidarietà
60 istituzioni visitate ogni settimana
68 artisti professionisti
115'900 visite annuali a bambini
Utilizzo di una donazione
L'84% di una donazione viene attribuito alla missione della Fondazione, per le visite attuali e future dei dottor Sogni ai piccoli pazienti in Svizzera, nonché al programma «Svizzera-Solidarietà ».
Il 13% di una donazione è destinato alla raccolta di fondi e alla comunicazione.
Il 3% di una donazione serve per sostenere le attività dei nostri programmi europei.
Il
Novità
Le artiste Firlefanz e Floh durante una delle loro visite a una classe scolastica del Centro di educazione curativa del Principato del Liechtenstein a Schaan.
Firlefanz e Floh aiutano un'alunna a disegnare.
è consultabile
sito
bilancio dettagliato 2022
sul
www.theodora.ch/finanze
©Yanik Bürki
©Yanik Bürki
Grazie per il vostro sostegno!
IBAN CH51 0900 0000 1006 1645 5 oppure www.theodora.ch/donate
Grazie di cuore !
Ogni anno, i dottor Sogni della Fondazione Theodora realizzano ben 115'900 visite a bambini in 60 ospedali e istituti specializzati in Svizzera, al fine di offrire sorrisi e preziosi momenti di gioia.
Chemin du Bief 6 bis ・ 1027 Lonay
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