Biografia Artistica Ipertestuale, parte 5a agg.ta - Lasciare orme profonde 2017-2018 Pagine 424

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Immagine di copertina

Vassilissa annienta il male disegno russo di Bilibine (1899

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Teri Volini BIOGRAFIA ARTISTICA IPERTESTUALE Parte quinta Anni 2017 - 2018

Lasciare orme profonde

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...lasciare orme profonde o anche leggere evanescenti come nuvole nell'aria ma altrettanto mirabili se intrise di bellezza d‟amore di coraggio e d‟autenticità Teri Volini 4

Hypertext - Ebook illustrato ipertestuale Informazioni di servizio per la lettura espansiva L‟Ipertesto permette di leggere il volume – se pubblicato in web tramite un link dedicato, oppure diratettamente in PDF - usufruendo contestualmente di innumerevoli collegamenti, che completano, arricchiscono ed ampliano le tematiche in esso trattate, fornendone un ulteriore, inestimabile reportage testuale e fotografico.

Le pagine sono messe in relazione: con il sito web, http: // www.terivolini.it / con il blog, http: // www.terivolini.blogspot.com / con la pagina fb, https: // www.facebook.com / teri.volini?ref=tn_tnmn o con altre, sempre in rete, per mezzo di link o di parole chiave...

All'interno dell'Hypertext sono praticamente possibili infiniti percorsi: la lettura può svolgersi in maniera lineare o frammezzata, a scelta del fruitore, che può richiamare qualsiasi pagina della rete istantaneamente, oppure riservarsi di farlo per approfondimenti successivi: il tutto con un semplice click (o ctrl+click) sul link o sulla parola chiave.

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Argomenti principali Anno 2017 Scultura sociale e arte antropologica Una casa contadina Riscoprire la civiltà contadina E non c‟indurre in tentazione - Petrolio e cibo animale Memoriale alla Donna Ignota Eros e Poesia. Amanda, cronologia della passione, dal racconto in prosa al diario in versi Casa delle erbe di Potenza e Castelmezzano Cum grano salis, prego!

Vita dura per le artiste in Basilicata Percorsi d‟arte in bilocazione - mostra antologica - opere pittoriche - picto sculture e video Teri Volini, un‟artista in Movimento- presentazione di Alberto Barra La Vi(t)a Creativa Articoli in bacheca Percorsi d‟arte in bilocazione - Inaugurazione e presentazione Video interviste su you tube Intervista per Arkigo Marcia Salva l'acqua" Matera Il coraggio di manifestare per le giuste cause UNIVERSI - Presentazione della raccolta poetica a Potenza Proposta d'Intitolazione a Marija Gimbutas Convegno di Toponomastica a Potenza - 21 giugno Teri Volini, l‟artista che sussurra al cuore del pianeta, di Cristiana Lopomo L‟artista di fronte alla natura Realizzazione ebook L‟artista di fronte alla natura Un giorno in Bosco Ralle di Rocco Zucchero 4 muse invocanti la Santa Pazienza Il posto della Poesia Josef Campbell. Ronald Laing La Pace prepotente Casa delle erbe di Potenza e Castelmezzano Scene di ordinaria armonia 6

Vita dura per le artiste in Basilicata Amanda. I sensi della passione dolorosa Il Cerchio della Luna: La Ruota dell'Anno L‟angolo delle erbe della Strega Tegiumaro La fiaba di Vassilissa e le lenticchie L‟erba delle donne: la salvia Poesia - Il momento presente Cibo e malattie Proposta d‟intitolazione a Marija Alseika Gimbutas Madonne lignee, dalla ricerca Madonne e Streghe a Castelmezzano Il posto della poesia Progetto Percorsi D'arte In Natura - Mostra a cielo aperto Manifesti d‟Artista singoli e collettivi Percorsi d'arte in natura nel solstizio d‟inverno. Anteprima a Satriano Visitazioni dell‟anima.. Reading S.Michele L‟angolo delle erbe della Strega Tegiumaro

Anno 2018 Luci d‟arte spettacolare L‟angolo delle erbe della Strega Tegiumaro Carnevale a Satriano - La foresta che cammina Chi ha paura della Poesia Ripresentazione alle Istituzioni Intitolazione Gimbutas Realizzazione ebook Omaggio a Gimbutas Streghe, dalla ricerca Madonne e Streghe a Castelmezzano Nutrimento per il corpo e per l‟anima-Presentazione Universi Spunti per interior design Casa Castelmezzano Alcuni dossier/cataloghi / giornali Ezio remembering: L'invenzione del cosmo Femminicidio: Un manifesto incriminato Basta al Femminicidio e al FemminiLIcidio 7

Un‟azione di crowdfounding Corrispondenza Mostra pittura e picto – sculture a Potenza Le Signore del tempo Il Ritorno del mostro Manifestazione anti-trivelle a Tempa Rossa Trivellazioni, coraggio e cuore in Basilicata Universi: presentazione Satriano Serra d‟Alto: un‟ancestrale cultura della pace in Basilicata.

1°Articolo/Ricerca per la rivista Il Capricorno. Estrapolazione dalla ricerca “I misteriosi Glifi dell'Ager Cuneatus nella Foresta di Gallipoli-Cognato in Basilicata” Manifesti d‟artista Una mostra a cielo aperto nell‟abbraccio degli alberi Il Posto della Poesia: Letture poetiche da Universi Spunti per Interior design a Castelmezzano Trascendentalismo Il posto della Poesia La casa delle erbe - vivere con cura a Capracotta Serra d‟Alto: un‟ancestrale cultura della pace in Basilicata. 2°Articolo per Il Capricorno Un nuovo devastante capitolo nella storia delle estrazioni petrolifere in Basilicata Orto / Balcone Potenza Chi ha paura della Poesia?

Un conto molto salato Vita dura per le artiste in Basilicata Una Mostra“Contemporanea” tutta ottocentesca Lotte inutili? Metodi.carbonari... Siamo nel 2018 o nel 1820? Il peggio del peggio L‟invisibilità imposta alle donne dalle androdonne Una selezione mutilata. Le androdonne Arte e società: discriminazione femminile nel terzo millennio, La sordina Il femminile nella storia. Il silenzio feudale. Il valore testimoniale della qualità del vivere dei tempi preistorici.

Luoghi tombali per i veri talenti e alternative ignorate.

La Vi(T)a Creativa Il posto della poesia

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Anno 2017

La Scultura sociale e l‟Arte antropologica http://terivolini.blogspot.com/2017/01/la-scultura-sociale-e-larte.html

Per comprendere le peculiarità della mia biografia artistica ipertestuale e non stupirsi se vi entrano a far parte argomenti e immagini che sembrerebbero “altro” rispetto all‟arte, è necessario uno sguardo alle premesse dichiarate nella ricerca La Scultura Sociale, di cui è stato realizzato anche un ebook, il cui link è https://issuu.com/terivolini/docs/the__social_sculpture_e_book_agg_to

Vi appaiono chiaramente i presupposti che rendono plausibile l‟appartenenza all‟Arte di ricerche, articoli, manifestazioni per la pace e per la natura, azioni simboliche, happening e quant‟altro.

Buona lettura!

La ricerca dell‟Armonia La ricerca dell‟ Armonia è alla base di tutta l‟opera di Teri Volini, fin da quando esaltava e magnificava la bellezza e la generosità della Madre Terra tramite la pittura, esprimendo nel colore più vivido e nell‟ombra più profonda, nella strutturazione cellulare delle immagini e nel misterioso disvelarsi dei mondi visibili e invisibili un amore intenso per ogni forma di vita, umana e non umana e per l‟universo …Quando a metà anni „90 inizia il fatidico percorso che dalle opere pittoriche – con le quali aveva onorato la sua mission di comunicatrice di Bellezza – la porta a operare direttamente in natura e in ambiente urbano tramite Performances e Installazioni in grande e piccola scala - l‟Artista non fa che rispondere all‟esigenza di personificare ed esemplificare un vivere più intenso, cosciente e rispettoso di tutti gli esseri e della natura, nella percezione di essere Uno con tutto l‟esistente.

Un concetto allargato di arte Teri man mano dà dei nomi - forgiati cammin facendo - a quel concetto allargato di arte che “istintivamente” e intensamente praticava: Arte Coinvolgente o Partecipativa, Body art, Video Art, Textile Art, Writing Art, Land Art, Urban Art, Pubblic Art, No Will Art, Channeling Art, Art for Peace… Con essa prosegue, fuori da ogni stereotipo, nella intuizione prima e nella dichiarata consapevolezza poi, che solo un ripristino del reale senso dell‟arte può preservare quest‟ultima - e chi la pratica - da un declino, inevitabile se continua a seguire le linee e i dictat di un certo tipo di cultura, di cui è diventata serva e complice. Sente di essere sulla giusta via: quella di una ridefinizione dell‟Arte nella Verità, Autenticità, Consapevolezza e Bellezza, in linea con Vita stessa; spinta e supporto di una rinnovata coscienza, permeata - e al tempo stesso diffonditrice - di valori fondamentali per l‟umanità.

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Arte Antropologica Che ciò possa ridare all‟arte – e alla società tutta - nuova forza e significato, diventa sempre più chiaro all‟Artista; e grande è la sua gioia quando ritrova importanti conferme a ciò, nella visione non solo di grandi pensatori, poeti, sociologi ed economisti illuminati, ma in quella di un grande maestro come Beuys che già negli anni '70 propugnava nuove privilegiate possibilità per l'arte, vedendola appunto strettamente collegata con lo sviluppo spirituale e umano di ciascun individuo: l‟Arte Antropologica.

Lei lo scopre tardivamente, quando già - seguendo una sua profonda intuizione, un Dono - aveva compiuto tante Opere in questo nuovo senso. Esprimendo profeticamente un concetto rivoluzionario, Beuys parlava di un'arte che formasse la cultura e la vita; "un concetto di Scultura sociale come l'arte più importante; come sistema che trasformi tutto l'organismo sociale in un'opera d'arte, dove sia incluso tutto il processo di lavoro, sia quello di Goya, sia dell'agricoltura, delle scienze dell'educazione, della tecnologia.

Dove il principio di produzione e consumo prenda una forma veramente di qualità. Si deve trasformare non solo il fare quadri e sculture, ma tutta la forma sociale. È un programma gigantesco".

Creare strutture nella società Teri Volini scopre dunque di praticare da sempre quella che poi riscontra essere uno dei cardini del pensiero Beuysiano, la (S)cultura Sociale, intesa come un mezzo per trasformare in senso migliorativo la società e il vivere tutto: un processo permanente di continuo divenire dei legami politici, economici, ecologici, storici e culturali che determinano l‟apparato sociale, cui l‟artista consapevole può dare un contributo determinante.

Scultura sociale è l‟arte che crea strutture nella società utilizzando linguaggi, pensieri, azioni e oggetti.

Profondamente colpita dalla grandezza e dalla preveggenza di Beuys, che parlava di valori umani e di libera creatività, di senso della vita, di difesa della natura contestuale alla difesa dell'individuo, Teri continua con creatività inesauribile e un sempre rinnovato vigore a realizzare quanto era già in lei connaturato.

Oltre la pseudo–arte: al servizio della Musa Già al servizio della Musa, ora lo è – insieme a Quella - ancor più pienamente nella difesa della Terra; senza minimamente rinnegare la Bellezza, l‟Originalità e l‟Indipendenza creativa, anzi le accentua e ne amplia il senso, i modi e il campo d‟azione.Sempre più consapevolmente oltre i mondi stereotipati della pseudo-arte, manifesta la sua libera creatività privilegiando l‟impegno ambientale e civile, nell‟esemplarità delle azioni quotidiane e nelle performances artistiche, con le varie definizioni che risultano comunque essere delle etichette puramente indicative, dal momento che ciascuna sua opera è contemporaneamente apparentata a più di un campo concettuale.

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Ricerche differenziate - Land Art - Earth Art - (H)earth Art - Body Art Ma Teri si permette di più: se scopre che in qualche definizione usata correntemente c‟è un difetto di chiarezza o delle ambiguità d‟uso, interviene: analizza, approfondisce e dice la sua, ad esempio ri-definendo la Land Art tramite una vera e propria ricerca differenziata, rendendo successivamente pubbliche le sue osservazioni tramite articoli, pubblicazioni, conferenze etc., reindirizzando in senso evolutivo quella forma d‟arte che dovrebbe concernere, preservare, difendere e valorizzare l‟ambiente.

Rimarcando i modi incoscienti con cui essa viene usata da alcuni artisti, noncuranti della preservazione dell‟habitat - operando anzi senza alcun ritegno delle modificazioni violente, in perfetta linea con ciò che accade negli altri campi della cultura imperante Teri ne evidenzia il narcisismo e parla di Land Art come il piacere di realizzare un‟opera d‟arte in sintonia con la Natura.

Body Art Sottolineando la possibilità per l‟Artista di essere portabandiera di un cambiamento, esemplare nel superare il conformismo e nel trasmettere idee innovative tramite il codice comunicativo altamente efficace che possiede, Teri arriva a cercare alternative linguistiche, usando spesso il termine Earth Art o (H)earth Art, per chiarire meglio la radicalità della sua scelta.Segue la stessa procedura con la Body Art, di cui coglie la potenza rivoluzionaria propria dell‟utilizzo del corpo fisico: ben oltre l‟uso decorativo, che nella nostra fast/cultura divoratrice viene enfatizzato ad usi promiscui, spesso usurpando caratteristiche e modi ad altre tradizioni, in cui esso è ben più ricco di senso e finalità.

vedi anche esplorazioni d‟arte in:

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Biografia artistica ipertestuale, parte 1a https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia__artistica_teri_volini_pa Biografia artistica ipertestuale - Parte 2a Fare arte all‟inizio del terzo millennio - pagg 416 https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica_ipertestuale_di_fcc29ada2a5632 Biografia Artistica Interattiva - parte 3a dal 2010 al 2014 - pagg. 434 https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica__teri_volini__3a_parte_dal_201 Biografia Artistica Interattiva - parte 4a - L'arte Resiliente - 2015-2016 – pagg. 422 https://issuu.com/home/published/biografia__parte_4a_pdf_def_x_stampa_e_issuu_25_1_

Percorsi d‟arte - con link ipertestuali per la consultazione Se già con le Opere Pittoriche esaltava e magnificava la bellezza e la generosità della Madre Terra. ctrl +clic su : sito web Opere pittoriche http://www.terivolini.it/html/opere.htm http://www.terivolini.it/html/opere1.htm http://www.terivolini.it/html/opere2.htm http://www.terivolini.it/html/opere3.htm http://www.terivolini.it/html/opere4.htm http://www.terivolini.it/html/opere5.htm http://www.terivolini.it/html/pesci.htm http://www.terivolini.it/html/grotta2.htm http://www.terivolini.it/html/opere6.htm

CICLI delle OPERE PITTORICHE di TERI VOLINI - EBOOK ILLUSTRATO pagg . 73 - https://issuu.com/terivolini/docs/cicli_per_solo_issuu_power_point_31

TESTI CRITICI, POETICI, ESTIMATIVI PER L‟OPERA DI TERI VOLINI pagg 114 https://issuu.com/terivolini/docs/dossier_testi_critici_e_poetici_agg

di seguito, sotto l‟egida della Social Sculpture e della Living Sculpture THE SOCIAL SCULPTURE - La (S)cultura Sociale di Teri Volini - pagg 156 https://issuu.com/terivolini/docs/the__social_sculpture_e_book_agg_to con la ricerca, la poesia, le azioni simboliche singole e condivise, le pubblicazioni, gli articoli, le performances, i video e le installazioni in Performing Art, Land Art, Earth Art, Sharing Art, Pubblic Art, Body Art, Textile Art, Fiber Art, Urban Art,Video Art, Writing Art… l'Artista biofila pratica da tempo un'arte direttamente intesa a difendere il pianeta e ad attivare sentimenti e azioni di pace, solidarietà, etica, amore e rispetto. dall‟Omaggio alla Terra nel luogo delle primordiali alchimie, La montagna vulcanica ETNA, Il Ritmo Del Fuoco, 1999 http://www.terivolini.it/html/performances2.htm 

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dalla dichiarazione di essere una cosa sola con la natura e con tutti gli esseri - iniziando con la tessitura della gigantesca Ragnatela di filo rosso tesa tra due picchi delle “dolomiti” di Castelmezzano nel 1999 

Il Reale Invisibile La Ragnatela BOOK IPERTESTUALE: http://issuu.com/andypower/docs/teri_volini__50_pp__ilreale_invisib/0 Link sito :http://www.terivolini.it/html/performances3.htm Video: Il Reale Invisibile La Ragnatela (ridotto per You impact di Lifegate https://www.youtube.com/watch?v=DnBzhtqpJz0  Rafforzata nel 2002 dalla pratica delle Mudra http://www.terivolini.it/html/mudraHome.htm  e dalla scrittura dei Māndālā di Pace: http://terivolini.blogspot.it/2014/04/mandala-di-pace.html http://www.terivolini.it/html/mandala.html;  Alla promessa di realizzare una reale sintonia con il pianeta inviandogli messaggi (Message in the Bottle, Calabria 2002 e Rionero in Vulture, Basilicata - 2005), Evento: http://www.terivolini.it/html/Message_Bottle.htm Video: http://www.terivolini.it/video/message.html Al richiamo allarmato alla nostra insensibilità, Invasioni Tentacolari, Potenza, 2007: http://www.terivolini.it/html/invasionitentacolari.htm A La Bella Terra, espansione della nostra personale coscienza (2009-2011) eventi http://www.terivolini.it/html/bellaterra.htm http://www.terivolini.it/html/mostrabellaterra.htm mostra Biblioteca Nazionale Galleria Virtuale e 7 artisti per la Bella Terra: http://www.terivolini.it/gallerie3d/arte_in_difesa/index.html ed ai Manifesti d‟Artista personali e alle Opere Collettive, con 40, 50, 80, fino a 520 partecipanti nazionali e internazionali, Teri Volini invita a far pace con la Terra,, praticando attivamente la Land Art http://www.terivolini.it/html/land_art.htm , intesa come arte in favore del pianeta: non la sovrapposizione dell'opera umana al paesaggio naturale - data per scontata dalle multinazionali dell'arte e dagli operatori ad essa collegati - ma sinergia con esso; rispetto per i luoghi, poesia dell'intervento artistico e impermanenza delle opere, o comunque un impatto leggero, ecocompatibile, in linea con quell'anelito all'armonia e all'equilibrio, a quel sentirsi uno con il tutto che sempre più persone percepiscono ed attuano Video: http://www.terivolini.it/video/elementi.html Contemporaneamente, l‟artista si attiva a favore della Pace sulla terra, fra tutti i popoli e nei nostri cuori, sia con le opere che partecipando attivamente o organizzando pubbliche manifestazioni coinvolgenti la società tutta. http://terivolini.blogspot.it/2012/05/sopp-sinfonia-dipace-per-le-nazioni.html Il percorso di Teri Volini è realizzato con il Centro d‟Arte e Cultura Delta di cui è la presidente responsabile, con l‟Impresa di Pace da lei creata nel 2005 a Potenza, e con il gruppo per la Pace nel mondo, attivante annualmente e in volontariato da oltre un decennio la sensibilizzazione alla pace delle giovani generazioni e della società civile, con la realizzazione annuale della Sinfonia di Pace per le Nazioni del mondo, comprendente Il Cerchio Interculturale e interreligioso e la Cerimonia delle Bandiere in connessione mondiale.

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Gennaio 2017

Vita dura per le artiste in Basilicata http://terivolini.blogspot.com/2017/01/vita-dura-per-le-artiste-in-basilicata.html

Pubblicazione cartacea digitale della ricerca in forma

di intervista a Teri Volini di Pasquale Totaro Ziella per La Nuova Basilicata, anno 2000, già pubblicata in web su ISSUU Estrapolazione pagg. 4-9 P.T.Ziella 3. Nella Sua esperienza, quali sono i temi centrali e i motivi di vita o artistici che L‟hanno portata a queste scelte?

T.V. C‟è sempre un filo conduttore che collega le mie opere, anche se diversi sono i cicli pittorici. Esso esprime l‟amore per la Natura e la Vita, l‟emozione per la Bellezza e il Mistero; l‟attenzione per il Femminile e la sua sacralità, il desiderio del suo risvegliarsi e ricevere ancora autorevolezza e accoglimento, insieme ai valori di cui si fa portatore.

Fondamentale è la consapevolezza dell‟Oneness, l‟essere Uno, il collegamento tra tutti gli esseri tra loro e con la natura e l‟intero Universo.

P.T.Z. 4 Questi motivi sono scelte di vita o sono puramente ed essenzialmente scelte razionali o contingenti; sono scavi psicologici o percezioni? Sono osservazioni o tematiche che si sviluppano secondo un filo rosso?

T.V. Inorridisco all‟idea di un‟arte perdutamente razionale, contingente, direttamente legata alle “committenze”, al potere economico, religioso, politico, mass-mediale, che, con una ben congegnata pianificazione, derivante dall‟esperienza storica a noi ben nota, dà - per un certo tempo - fama, soldi e valore all‟artista di turno. In realtà si tratta di un meccanismo perverso che favorisce a tempo indeterminato – sebbene non eterno – solo i coordinatori, multinazionali o provinciali che sian, di tali “operazioni”.

Per quanto mi riguarda, credo nel valore terapeutico e di crescita dell‟arte: oltre che esperirlo personalmente, posso notare anche nei fruitori delle mie opere l‟effettuarsi di importanti trasformazioni.

Ritengo che questo possa accadere quando le opere hanno molto dentro di sé, così sono in grado di dare molto.

Accade che l‟energia entrata in esse al momento della creazione artistica, passi in chi le osserva, e potentemente comunichi. L‟Arte può aiutarci a rientrare in contatto con il “non razionale”, con quel mondo e quelle esperienze

che un certo tipo di cultura, meccanicizzata, tecnologica e consumista, non tiene in nessuna considerazione, e nemmeno si accorge del danno di questa mancanza, non lo 15

riconosce, a volte lo percepisce in un diffuso malessere dalle imprevedibili conseguenze a più livelli, talvolta drammatiche.

Attraverso l‟Arte possiamo entrare in sintonia col mondo invisibile e spirituale; possiamo nuovamente ascoltare la profonda voce della Natura, ridivenendo sensibili ai suoi messaggi …

P.T.Z. 5. Fra questi temi cosa privilegia: l‟impressione, l‟espressione, il simbolo, il gesto, la forma, la plasticità, il senso estetico, la lettura soggettiva o la ricerca sociale, il recupero popolare o quello ancestrale?

T.V. Potrei dire di privilegiare, nell‟attuale ricerca, i Simboli archetipi; tuttavia mi sembra che le suddette tematiche si presentino meglio nelle loro reciproche relazioni, senza che ci sia bisogno di sceglierne una escludendo l‟altra. Purtroppo, il separare, il distinguere, il catalogare è una caratteristica del pensiero “maschile”, eccessivamente razionale, e anche nel campo dell‟arte paradossalmente esiste ancora il dominio patriarcale: se ne risente la pesantezza.

Penso che ci sia più armonia e completezza in una conoscenza induttiva, che legga le cose nella loro totalità e trasversalità.

La creatività artistica è stata – in tutto il “periodo storico” - monopolizzata dalla cultura dominante, divenendo – al contrario dell‟arte dei primordi - una prerogativa maschile.

Alle donne ne è stato precluso l‟accesso, negata l‟appartenenza, come in tanti altri ambiti, d‟altronde, avendo quel tipo di “cultura” stabilito che ad esse dovesse bastare il “potere” creativo-generativo, peraltro declassato a puro servizio o ammantato di retorica (la mistica della femminilità).

Una simile modalità di “pensiero”, che ha inquinato il concetto di arte nei secoli passati, è tuttora presente e se ne possono toccare quotidianamente le deleterie conseguenze soprattutto in ambito provinciale.

Qui sono di fatto maggiormente visibili, se non nelle tremende rappresaglie del passato – peraltro tuttora vive in molto paesi del nostro mondo ! - nella diminuzione, nel non riconoscimento, nelle reiterate “omissioni” di chi manifesta palesemente la propensione alla dignitosa e libera espressione, le sue “pretese” di eticità, riconoscimento e sostegno, il diritto alle pari opportunità.

Ed in questo - mi duole ammetterlo, le donne “di potere” – per minimo che sia - non sono da meno, dato che spessissimo si adeguano alle modalità peggiori del modello patriarcale, di cui diventano molto rapidamente le fedeli emule. Potrei fare molti esempi al riguardo, non tanto per rivalsa, ma per mostrare alle generazioni del futuro quanta strada ancora c‟era da fare in questo nostro tempo, nel 3°millennio … E non è detto che non lo faccia, questo reportage di donne patriarcali, a futura memoria di cosa succedeva e di come non si deve più essere, che si tratti di uomini o donne, se vogliamo abitare dei mondi nuovi, equi, fondati sulla bellezza! Quando finalmente guarderemo a questi comportamenti allo stesso modo in cui oggi consideriamo i tempi della schiavitù, della caccia alle cosiddette streghe, del non voto alle donne, e simili Iniquità...

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Febbraio Acquisizione della costruzione in via Annunziata a Castelmezzano

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Progettazione per la sua totale ristrutturazione http://terivolini.blogspot.com/2017/02/costruzione-in-via-annunziata.html

PIANO TERRA E CANTINA

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Civiltà contadina: andare alle origini - un cambio di prospettiva http://terivolini.blogspot.com/2017/02/civilta-contadina-un-cambio-di.html

La Casa contadina nel borgo lucano di Castelmezzano nasce come omaggio all‟ancestrale civiltà contadina, da cui è iniziato il percorso dell‟umanità, ciò che è comprovato dagli studi di ricercatori e ricercatrici, come l‟antropologa Margarth A. Murray e l‟archeologa Marija Alseika Gimbutas.

In primis, la studiosa britannica (1863 - 1963) rivaluta basicamente sia il mondo contadino che le donne, indebitamente per secoli definite “streghe”, e sottoposte a trattamenti mostruosi, aprendo uno squarcio assolutamente innovativo sulla loro terrificante vicenda.

Nelle rivoluzionarie opere “The witch cult in western Europe” Oxford 1921- Le streghe nell‟Europa occidentale, Milano 1978 e “The God of the witches”, 1933, Il Dio delle streghe, Roma 1972, affermava che quelle donne erano semplicemente delle contadine, strettamente legate alla terra, di cui conoscevano i segreti e i misteri, e che portavano nel sangue e nella memoria l‟esperienza delle loro ave.

Erano come loro collegate ai ritmi naturali, ai cicli della nascita e della morte; naturalmente levatrici, sensitive, erboriste, curatrici, sciamane, seguivano una religione non gerarchica dalle radici antichissime, connessa con le forze dell‟universo, la luna, le stelle, le dee, e compivano riti ancestrali...

In pratica, Murray parlava della religione pagana precristiana, sopravvissuta per millenni segretamente dopo l'affermarsi autoritario della nuova religione di Stato nel IV secolo; una religione ancestrale, divenuta per forza di cose minoritaria e nascosta, le cui caratteristiche pacifiche, matricentrate e naturalistiche venivano riconosciute come una minaccia per il patriarcato e che venne perciò perseguita con ferocia nei secoli seguenti come “stregoneria” dalla religione e dal potere secolare ufficiale, soprattutto durante il periodo della “caccia alle streghe”.

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Ridicolizzata e ridimensionata dalla cultura dominante convenzionale, patriarcale, la tesi di Murray affermava una verità negata, mistificata e capovolta per secoli, e che era costata a migliaia di persone, in maggioranza donne, la perdita della libertà, torture inimmaginabili, condanne al rogo e tutta una serie di orrori, i più efferati, da parte del potere secolare e della Chiesa dominante, con la stretta complicità della classe medica, dai cui giudizi dipendeva la sorte delle vittime.

Gimbutas Grazie ad essa, si sono man mano accresciuti in maniera esponenziale gli studi sulla quella tesi da cui, al di là delle singole persecuzioni, si delinea una guerra feroce, non solo contro le donne ma verso un‟intera cultura, finora ignota ai più, e di cui oggi, grazie ai ritrovamenti dell‟archeologa Maria Gimbutas, esistono persino le prove. E manco a farlo apposta, anche Gimbutas, come Murray, è stata osteggiata e ridimensionata.

Il merito principale della grande archeologa, ricercatrice e studiosa (1921 – 1994), è di averci donato su un piatto d'argento le prove inoppugnabili dell'esistenza di antichissime culture che praticavano sistematicamente la pace, privilegiandola quale valore fondante.

La tesi sostanziale - da sempre ritenuta utopica - della pace come unica via possibile per la sopravvivenza e per l'evoluzione dell'umanità e del pianeta, era stata sempre frenata dalla fatidica affermazione patriarcale che la guerra fosse esistita da sempre, quasi un destino, un dato biologico dell'umanità. Con il suo inestimabile lavoro, Gimbutas ha svelato l‟infondatezza di una simile affermazione, provandola con i suoi ritrovamenti archeologici e la loro interpretazione, in importanti studi e innumerevoli pubblicazioni. Gimbutas ci ha fornito le prove concrete di una cultura caratterizzata da un modo pacifico del vivere, perdurata migliaia di anni, in un'epoca pre-istorica, sconosciuta ai più. La sua biografia è a tal proposito illuminante. Quella cultura faceva riferimento ad ancestrali società pacifiche, matrilineari in cui mancavano le armi e le fortificazioni, che in seguito sarebbero diventate la norma, e che, a un certo punto di una “storia”, non narrata perché scritta dai sopraffattori, erano state conquistate con le armi da popolazioni guerriere e violente. Nello scorrere dei tempi, non bastandone la distruzione, quella visione del mondo, insieme alla sua religione 21

che faceva riferimento a una divinità femminile personificante e benedicente la vita - venne mistificata in modo che la si leggesse in modo totalmente diverso, capovolta in negativo, spregevole.

La più antica delle religioni veniva fatta diventare un Tabù in senso negativo, non sacrale, ed è ancora così forte il ricordo subliminale del terrore e della morte costati per quello che era trasformato in un marchio d‟infamia - e che corre ancora forte nel ricordo e nel sangue delle persone - che ancor oggi si stenta a far rientrare il termine stesso “paganesimo” nel parlare comune.

Ma quanti sanno che “pagàno” deriva da pagus, villaggio, e indicava chi abitava in piccoli raggruppamenti, senza né recinti difensivi, dove si viveva pacificamente, recandosi nei boschi o nei vicini appezzamenti di terra per le coltivazioni. In pratica, una civiltà contadina L‟invidia primordiale Poi, come ci descrive Gimbutas, arrivarono i distruttori di quel mondo sereno, detto anche Età dell‟oro: e fu l‟inizio del tempo storico, caratterizzato da guerra, violenza, conquista e assoggettamento della donna, dei più deboli e della natura.

E mentre in quella Prima Cultura la donna era tenuta nella massima considerazione, per la sua dote di dare e nutrire la vita, venne poi ridotta a puro contenitore del cosiddetto “seme“ maschile.

Ciò non bastava al sistema patriarcale, che, invece che con gioia e rispetto, vedeva con occhio torvo il potere fondamentale femminile di dare la vita: una potenza così grande da essere insopportabile per gli avidi i portatori di morte, che fecero del loro peggio per diminuirla e mistificarla, mentre distruggevano la forma religiosa che la sosteneva e che ad essa si accompagnava.

Non potendo estirparla del tutto, per ovvi motivi a loro funzionali (come usare le donne nel quotidiano e continuare a generare), rendeva la donna “oggetto” di riproduzione, sottomessa al suo potere e ai suoi modi; nei millenni, riducevano la donna inconsapevole del suo stesso potere, trasformando quel potere in vergogna e impurità (vedi parto, mestruazioni, etc.). Ma questo è solo un campione di una storia, i cui strascichi si vedono tuttora...

OMAGGIO A GIMBUTAS - parte 1a con link - pagine 46 Scaffale su Blog Teri Volini Il Blog di Teri Volini: scaffale acquisti 2 - Omaggio a Gimbutas

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OMAGGIO A MARIJA ALSEIKA GIMBUTAS - parte 2° - pagg 70

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Recuperare le testimonianze e le solutioni antiche In quelle culture ancestrali, connesse alla terra, intravediamo una naturale armonia, anche attraverso le magnifiche ceramiche che si producevano nel quotidiano - oltre a quelle già note del neolitico cretese tramite le immagini artistiche, a noi giunte con gli stupendi affreschi...

Gli anziani e le anziane erano guide rispettate, come poi sarà tramandato a culture successive, presso gli Indiani d‟America, gli aborigeni australiani e i popoli indigeni di tutto il mondo, che però il cosiddetto progresso (leggi avidità, potere, prevaricazione) ce l‟ha messa tutta per cancellare o nascondere o coirrompere, con tutti i loro eccellenti, misconosciuti valori.

Oggi riscontriamo che il progresso non presenta dei lati limpidamente positivi, che possano soddisfare un modo di vivere e di abitare armonioso: abitare il mondo è molto problematico e imperfetto, al pari del nostro rapporto con la terra e con gli altri esseri, umani e non umani..

Sarebbe saggio scoprire ciò che di buono c‟era in altri tempi, trasmettere i frutti della culture tradizionali, recuperare le testimonianze dei nostri antenati e delle nostre ave, ricordare i loro valori, anche riguardo un modo di abitare semplice e in sintonia con la natura. Recuperare solutioni antiche per riscaldare o rinfrescare la casa, cucinare, recuperare l‟acqua usare materiali di recupero, aver cura di animali, giardini, orti, per nutrirci dei frutti della terra nuovamente sani...

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Non sono adeguate all‟ampiezza di una verità da ricostruire queste poche note illustrative, dato che in essa sono molti e di notevole importanza gli intrecci; basti solo accennare ad alcuni di essi: La mistificazione dei simboli e delle caratteristiche dell‟ancestrale cultura e il capovolgimento dei suoi valori: come sottolinea Carlo Ginzburg, storico, saggista e accademico italiano, 1939, nell‟opera I Benandanti, Ricerche sulla stregoneria e sui culti agrari tra Cinquecento e Seicento, Einaudi, To 1966, che annotò “la trasformazione di quel meraviglioso mondo in un‟autentica diavoleria” - Lo scontro tra il potere secolare e religioso, la classe medica e le classi subalterne .. come sottolinea lo studioso Portone: “La lotta tra un sapere accademico e convenzionale e una tradizione ancestrale contadina, tramandata oralmente nei secoli e in cui la donna aveva un ruolo importante. Una guerra, non voluta dalla parte offesa, ma da quella pre-potente, fra due sistemi di pensiero e di pratica curatrice (....) I demonologhi piegarono alla categoria diabolica la vitale, originale e autonoma visione del mondo elaborata nei secoli dai contadini”....

Paolo Portone, autore dell‟illuminante opera “Il Noce di Benevento” Xenia, 1990 Una lotta impari che vede come vittime impotenti soprattutto le donne, e che mostra come quel tremendo periodo di oltre tre secoli di orrori, la caccia alle streghe, fu una vera e propria guerra di sterminio, il tristo tentativo di una società per altri versi “avanzata” nell‟occidente “civile”, (Il Rinascimento!), di cancellare dalla faccia della terra il proprio passato e tutto ciò che ne conservava la traccia, in primis, la prima più antica religione, poi i saperi tradizionali e chi ne faceva uso da secoli. Ciò che di divino c‟era in quella, venne trasformato in diabolico.

Le guarigioni operate dalle streghe erano comunque oggetto di condanna da parte degli inquisitori: sia che funzionassero, sia che fallissero , erano considerate !opera del demonio. Fatto salvo poi l‟impadronirsene, di quei metodi curativi, apponendovi il proprio marchio, consistente dapprima in preghiere, segni di croci e benedizioni, poi per assicurarsene il privilegio medico e di seguito veri e farmaceutiche, pone una luce inquietante sul senso stesso del progresso.

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UNIVERSI: Articolo di Anna Mollica su IL LUCANO http://terivolini.blogspot.com/2017/02/universi-articolo-di-anna-mollica-su-il.html

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E non c‟indurre in tentazione - Petrolio e cibo animale http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 02 / e-non-cindurre-in-tentazione-petrolio-e.html

Cari lettori e care lettrici, pensate che i nostri stili di vita siano liberamente scelti o che subiscano l‟influsso di abili persuasori, delegati da quella parte del sistema che - con le più diverse motivazioni - non ultimo l'interesse – c‟induce a comportamenti che si autogiustificano per il semplice fatto di esser diventati cattive abitudini? A ben guardare, non sono libere, quelle scelte che- tradotte in gesti quotidiani - comportano pesanti conseguenze. Uno degli esempi più evidenti è il binomio petrolio /cibo animale: di entrambi è ormai accertato che non solo sono sostituibili se solo ciò fosse “permesso” - e come paradossalmente già fanno i produttori stessi (v. Arabia Saudita, Dubai, auto a oli esausti), ma che tali sostituzioni sono urgentissime, per salvaguardare ciò che resta della salute nostra e del pianeta.

Perdite irreparabili Da tempo conosciamo i danni delle perforazioni petrolifere, però continuiamo ad accettarle, accecati dal dato economico che pensiamo ne possa derivare: stupidamente ignorando le Perdite irreparabili per la qualità del vivere e per la vita stessa! Nel frattempo, le modalità comunicative / induttive delle lobby si sono perfezionate, i messaggi divenendo ancor più sofisticati. In ambito petrolio, escalation di spot a pagamento sui media e specchietti per allodole a gogo per accattivare e corrompere; finanziamenti pubblici e privati, bonus carburante, corsi scolastici e patrocini, contributi per ripristino abitazioni, gadget e persino visite guidate dei fanciulli alle trivelle … In definitiva, coloro che - dopo aver strizzato il territorio lo abbandoneranno irrimediabilmente devastato- emergono come sostenitori della cultura e del benessere …

Scelte opinabili ............................................................................................................................

Il cibo di origine animale ci è stato fin da piccoli propinato come indispensabile per la salute: in realtà ignoravamo quanto ciò fosse inesatto, e quali e quante potessero essere le patologie derivanti dal suo uso - e oggi ancor più di abuso e bassa qualità. Quanti dei nostri stessi familiari ne sono stati vittime inconsapevoli, insieme ad altre abitudini pericolose (vedi sigarette, con cui a lungo - sotto la pressione dei produttori - è stato permesso d‟inquinare il mondo, anche facendo inalare il veleno ad altri col fumo passivo. Lo stesso potere delle multinazionali - talmente sfacciato da esibire dei medici fumare tranquillamente in interviste o spot (anni 50) col messaggio implicito - e ben remunerato - di non pericolosità - ha fatto e fa lo stesso con il petrolio e con il cibo: per non parlare di farmaci, detersivi, veleni usati in agricoltura e molto altro. Anche in ambito nutrizionale, le lobby possono permettersi sponsorizzazioni a oltranza, come la marea di trasmissioni di svago e quelle sulla cucina da chef, così accattivanti che a nessuno vengono in mente le problematiche connesse alla qualità del cibo, da dove proviene, se è privo di chimici deleteri, e la scelta stessa del tipo di cibo viene letteralmente “guidata”: e non è certo quella più consona alla salute.

Vedi articolo: Una torta come strumento di distrazione di massa http: // terivolini.blogspot.it / 2016 / 05 / una-torta-come-strumento-di-distrazione.html

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Le responsabilità dei consumatori Rispolveriamo le nostre responsabilità, cominciando con l‟informarci sulle alternative e col ridurre i nostri consumi, rettificando il più possibile le abitudini sbagliate, in modo da potere scientemente rifiutare qualsiasi colonizzazione selvaggia, tentazione impropria e induzione pericolosa. Sia per il petrolio che per il cibo, le richieste mondiali sono divenute tali da determinare conseguenze estreme persino sui temuti cambiamenti climatici. In ambito alimentare, le richieste sempre più alte determinano il proliferare a livello mondiale delle filiere di alimentazione forzata, che oltre alla crudeltà insita, utilizzano quantità enormi di energia e di cibo, contribuiscono significativamente all'aumento della CO2 (secondo FAO un quinto delle emissioni di gas serra, più dei trasporti complessivamente), oltre a sangue e feci, inquinanti fiumi e falde acquifere. L‟allevamento del bestiame esige l‟uso di oltre il 30% delle terre emerse!

Foresta pluviale, agricoltura forzata, veleni, sofferenza, OGM e fame nel mondo Per creare pascoli e zone di coltura, gli allevamenti intensivi contribuiscono alla distruzione di vaste aree di foresta pluviale nel mondo, per non parlare delle tremende condizioni in cui vengono fatti vivere gli animali, delle malattie che ne conseguono e dei medicinali propinati, che passano poi ai consumatori. La necessità di nutrire quantità esponenziali di animali da macello – da noi richiesti – costringe all‟uso di smisurate quantità di acqua, e alla produzione di pari quantità di cibo nelle enormi filiere di agricoltura “forzata”(concimi chimici, pesticidi, erbicidi – tra cui il terribile glifosato - etc , veleni che arrivano anch‟essi ai simpatici “consumatori”). E mentre montagne di granaglie - di preferenza OGM , più convenienti nutrono il bestiame, centinaia di milioni di persone sulla Terra soffrono la fame o la malnutrizione.

Problemi sanitari e suggerimenti salvifici E se tutto questo ancora non ci scuote, non saremo tanto autolesionisti da ignorare i problemi sanitari da cui nessuno è escluso: malattie cardiache, cancro, diabete, colesterolo e pressione alta, e le tante intolleranze sempre più diffuse, anche presso i bambini.

Fortunatamente oggi cominciano ad essere sempre più conosciuti e ascoltati i consigli dietetici di nutrizionisti, scienziati e medici indipendenti che - cancellando gli errori e le manipolazioni del passato - con serietà e disinteresse stanno tirando fuori scomode verità, evidenziando l'importanza di una dieta ben diversa da quella finora suggerita: a prevalenza vegetariana, vegana o addirittura crudista.Ben lontani dal favorire il consumo della carne, inoppugnabili prove scientifiche mostrano ciò che la saggezza di tante culture diceva da millenni, e che molti medici non convenzionali - boicottati, denigrati, ridicolizzati o ignorati - avevano già cercato di affermare, e cioè che le proteine animali sono inadatte all‟organismo umano, e che il loro apporto va eliminato o drasticamente diminuito, scegliendo in tal caso prodotti ecosostenibili.

V. anche Trivelle di morte e trivelle di vita –http: // terivolini.blogspot.it / 2015 / 07 / trivelle-di-morte-e-trivelle-di-vita.html Apocalipse Now? http: // terivolini.blogspot.it / 2015 / 07 / apocalipse-now-un-reportage-dallinferno.html Trivelle in Basilicata: sul ponte sventola bandiera bianca http: // terivolini.blogspot.it / 2016 / 11 / tempa-rossa-sulponte-sventola-bandiera_35.html

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Marzo 2017 Memoriale alla Donna Ignota Proposta di realizzazione alla Municipalità di Satriano di Lucania http://terivolini.blogspot.com/2017/03/memoriale-alla-donnaignota-proposta-di.html

Venerdì 3 marzo,in una splendida mattina di sole, già preludente la primavera, ho avuto il piacere d‟incontrare in Satriano Teresa Pignata, Salvatore Pascale, Teresa Pascale e Alberto Barra; con esse si èstabilita un‟intesa immediata e costruttiva, confermatadalla richiesta di collaborazione all‟Evento di Agosto con l‟attribuzione a me della Direzione artistica dello stesso, cosa di cui mi sento onorata.

Mentre procedeva l‟esposizione delle caratteristiche della manifestazione nelle sue linee generali,e delle relative “problematiche “ concrete da affrontare e risolvere per il miglior risultato, la mia creatività e le capacità organizzative (messe a puntoin tanti anni di direzione del centro culturale di cui sono presidentea Potenza) venivano ulteriormente stimolate, e cominciavo insieme agli altri / e a classificare i punti di forza e quelli da rafforzare riguardo alla mostra pittorica nel Castello e nel borgo, alla Call for artists, al loro ricevimento / ospitalità nel borgo etc., già nella mia mente sbocciavano spunti per contribuire efficacemente al Palco Letterario, alle Letture poetichee alle altre idee prospettate. Al contempo venivo incoraggiata ad esporre la mia propostadicreare un Evento nell‟Evento, che potesse non solo essere in perfetta linea con l‟intento dichiarato dagli organizzatori di “strutturare attività integrate tra ideologie di tipo tradizionale e idee innovative”,ma che avesse la capacità e la forza di potenziarlo in senso continuativo, che fosse cioè un nobile lascito della manifestazione stessa, insomma una vera e propria Opera d‟arte, per di più coinvolgente tutta la cittadinanza, e che manifestasse e diffondesse, conla sua presenza econ la sua potenzavisiva,unconcetto a me molto caro: “onorare la memoria per preparare il futuro”…

La realizzazione di un vero e proprio Memoriale,che aggiungerebbe al Borgo - già noto per altresolide peculiarità - un punto significativo diattrattivitàe lustro culturale /artistico / antropologico a livello nazionale ed internazionale, oltre al forte impatto sul territorio e sugli abitanti di Satriano, che sarebbero direttamente coinvolti nella sua attuazione.

L‟Abbraccio della Vita, questo il nome della proposta di un‟Opera assolutamente inedita,già accolta favorevolmente dai presenti....

Innalzare stele alla vita 28

.... La donna in particolare godeva del massimo rispetto, poiché non solo erano riconosciute e onorate le caratteristiche inerenti il dare, nutrire e proteggere la vita, ma la potenza generativa stessa dell'esistente era riconosciuta come incarnata nel femminile. Ed era in effetti l'ordine della nascita a prevalere, non quello della morte, divenuto nei successivi tempi storici il potere di togliere la vita: un nefasto rovesciamento di valori, che avrebbe portato al prevalere del cosiddetto eroismo, all'apprezzamento dell'uccisione, al vanto della morte inferta come supremo valore.

Al potere di generare gli esseri, al dare, nutrire e curare la vita e le relazioni è stato attribuito - a un certo punto del percorso dell'umanità - un valore minore rispetto alla produzione della morte per mano umana, declinata in tutta la gamma possibile di crudeltà, terrore, violenza, con il suo punto massimo nella guerra, in tutte le guerre che a tutt'oggi infiammano tanti luoghi del pianeta, frenate appena dalla paura di una catastrofe totale e definitiva.

Ma oggi un sempre maggior numero di persone si rende conto che non è più possibile accettare un sovvertimento così mostruoso - e che è ora di trasformare radicalmente quell‟usurata e inutile storia di dominio e conquista - con conseguente esaltazione, celebrazione e monumentalizzazione di dei,re, principi, cavalieri, eroi, conquistatori, in onore dei quali sono state innalzate colonne, statue, stele, memoriali; a cui sono stati dedicati templi, strade, piazze, monumenti e la grande maggioranza delle opere d'arte...

Ora bisogna innalzare stele alla vita La memoria che prepara il futuro Presentazione sintetica del Monumento alla Donna Ignota Qualche cennosul MDI, sulsuosignificato e sull‟importanza della Memoria Ricordare le donnedi tutte le epoche passate, significa dar loro unriconoscimento e risarcirle di quell‟abissale dimenticanza che le ha reso invisibili e IGNOTE. La memoria che prepara il futuro ci sembra un concetto fondamentale per un tempo nuovo,in cui si onori il Principio Femminile, e chepossa contribuire a un‟umanità finalmente in armonia.

Nota: Il Principio Femminileei valori di cui esso è portatore- in primis onorare e proteggere la vita…- è assolutamente condivisibile anche dai maschi del pianeta, con grande vantaggio dei due generi. L‟improrogabilità di una simile consapevolezza – e della sua riattualizzazione e condivisione-ci appare sempre più evidente oggi, nella grave crisi di valori che la società mondiale attraversa.

Per fortuna, la parte sana dell‟umanità sollecita sempre più il rinnovamento, e a questo possono fortemente contribuire i gesti simbolici promossi tramite la Grande Arte, quella nobile, conscia del suo potere pro-positivo: uno di questi gesti simbolici è realizzare una struttura che alla bellezza estetica accompagna la “visualizzazione” di quei valori, che propone e fissa negli osservatori. Questo è in estrema sintesi il MDII tempi sonomaturi: tramite il MDI viene attivato un‟Azionealtamente significativa per onorare delle qualità preziose per la crescita

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dell‟umanità, riconoscendole in quelle donne che nei secoli le hanno incarnate, facendosene portatrici, pur nel totale anonimato.

Donne che ci appartengono: sono le nostre madri, le zie, le nonne, ma in genere indistintamente tutte le antenate che non abbiamo direttamente conosciuto eil cui ricordo si dissolve nei tempi, ma che sappiamo o intuiamo che hanno dato la loro vita per la vita, l‟hanno nutrita, seguita, protetta: legeneratrici e portatrici del genere umano, di cui ora riconosciamo ciò che è sempre stato dato per scontato: la peculiaritàgenerativa stessa dell'esistente, insitanel femminile.Onoriamo altresì tutte le sorelle vissute in tempi durissimi in cui le loro doti non solo nonsono statericonosciute, ma nemmeno è stato loro permesso di riconoscerle a se stesse.Tramite il MDI ne riascolteremo la voce.

Donne a cui è stato impedito di avere istruzione, indipendenza, lavoro, di cresceresecondole loro potenzialità anche quando ne erano consapevoli e provvistedi talento. ( E spessotoccaparlare ancora al presente) Quelle che pur avendone le qualità, non hanno potuto esprimersi, per l'ignoranza e il pregiudizio del loro tempo.

Quelle chenonostantele loro dotistraordinarie nonsono state sostenute, lasciando che la creatività si inaridisse.

Quelle che – proprio per le loro doti straordinarie - hanno subito l'ostracismo dei loro contemporanei e quelle ancor più sfortunate che sono statedemonizzate e distrutte.

Le donne che- nonostante le inimmaginabili opposizioni e difficoltà - hanno perseveratonell'esprimersi nei vari campi, riuscendovi, seppure in parte e con enormi sacrifici.

Le donne che hanno avuto il coraggio di andare controcorrente, le ardimentose che sono riuscite aintuire, preparare e proporrei cambiamenti di cui noi oggi usufruiamo.

Le donne che con fatica e determinazione sono riuscite a realizzarsi nella dignità e senza compromessi nei diversi campi che prima erano loro preclusi, diventando delle antesignane.

A tutte le donne che ancora oggi non chiedono favori, ma il rispetto dei loro diritti e delle loro qualità.

A tutte loro è dedicato il MDI, come memoriale o monumento Memoriale Può essere realizzata una scultura, un monumento o un memoriale Nella sua forma di Memoriale, Il MDI prevede più modelli, da me progettati, in diversii materiali, pietra, marmo, bronzo, ferro, acciaio ...

La scelta del materiale e le dimensioni dipendono dall'enfasi che si vuol dare al monumento e dal luogo in cui l'Opera viene installata.

Ciò che i modelli hanno in comune, sono i nomi. Innumerevoli nomi di donne, nelle diverse lingue delle tante nazioni, di tutti i tempi, incisi, dipinti o scolpiti secondo un'onda ideale che crea a sua volta una forma significante e significativa

P.S. SI SONO POI ELEGANTEMENTE TIRATI INDIETRO 30

Eros e Poesia Amanda, cronologia della passione Dal racconto in prosa al Diario in versi http://terivolini.blogspot.com/2017/03/eros-e-poesia-amanda-cronologia-della.html

Dalla sinossi di Amanda: La dimensione esoterica

Epopea dell'immanenza, la narrazione ora in versi, anche quando si libra verso esperienze inusuali; verso quanto di misterioso e impalpabile collega l‟umano all'universale, facendo balenare esotericamente quell'energia invisibile e potente che riesce - seppure per pochi istanti - ad alterare le dimensioni del reale e la percezione di sé e degli eventi, a volte persino assottigliando i confini tra i mondi e permettendo reciprocità e sostegno: 3 mar. È allora che una cosa singolare accade / Come al rallentatore Amanda a terra vede / sé stessa rovinare: tuttavia senza peso / s‟avverte. O come sostenuta.

Finisce / che non si fa per niente male: una piuma / leggera le è parso diventare!

E che dire degli influssi siderali e interplanetari?

12 mar. In pieno sta di Urano il passaggio misurando/ che fa sentire per intero la sua tempra astrale che certo, insieme allo stato amoroso, attivano delle percezioni stranianti, al limite del prodigioso: 12 mar. Formidabile, d‟energia pura una spirale / come una trottola la trascina a turbinare / dal Museo Archeologico alla piazza del Duomo / nei negozi, al bar, alla stazione. Ovunque lei si porti / il suo passaggio elettrico risuona …

Mondi misteriosi, mistici, spirituali, che Amanda predilige e che si cura di nutrire, anche nelle sue frequentazioni, come le letture: 5 fe. Aprendo a caso Wu-men-kuan, La Porta senza Porta:“Ifiori in primavera.

In autunno la luna / In estate le brezze. In inverno la neve /Se cose inutili la vostra mente non ingombrano / della vita /i migliori giorni avrete” 6 marzo. Laing: “Esistono circostanze in cui gli amanti l'uno all‟altro si possono manifestare. In cui di riconoscersi succede. In cui l'inferno veramente si muta in paradiso e scende sulla terra. In cui questa bizzarra follia in una celebrazione della gioia si viene a trasformare”.

15 mar. Osho: “Ricorda. Per il tantra la vita è selvaggia. Bisogna incontrare ogni sorta di pericoli. Ed è bello, perché è un'avventura...

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Marzo 2017 Pubblicazione in stampa digitale della Biografia Artistica Schematica Ipertestuale aggiornata - parte 1a già pubblicata on line Dalla Montagna stregata alla Ragnatela. pagg. 410, Link: Biografia artistica ipertestuale parte 1a, nuova versione - nuova immagine di coperetina - carattere ridotto https: // issuu.com / terivolini9 / docs / biografia__artistica_teri_volini_pa

e dei Percorsi d‟Arte e Vita, pagg.17, già pubblicata on line link: LELLO ROMANO, PRESENTAZIONE DEL PERCORSO

ARTISTICO di TERI VOLINI - pagg.17 https: // issuu.com / terivolini / docs / lello_romano_presentaz_animata_per_

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APRILE 2017 Cum grano salis, prego!

Pale eoliche e pannelli solari. Senso di responsabilità versus mostruose proliferazioni - http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 04 / pale-eoliche-e-pannelli-solari-senso-di.html Un pizzico di sale nella minestra la rende più gustosa e apporta elementi di cui il corpo ha bisogno: ma cosa succede se invece ne mettiamo di più? Anche solo un mezzo cucchiaino, e il cibo diventa immangiabile. Figurarsi se ve ne aggiungessimo un cucchiaio intero, una tazza o più, insomma una quantità eccessiva: sarebbe la saturazione, dannosa o fatale per qualsiasi essere vivente.L‟esempio - in apparenza modesto e "casalingo" - mi è stato suggerito dal detto latino. Cum grano salis (con un po‟ di discernimento) è un monito alla saggezza dei comportamenti, alla prudenza che in ogni atto, personale o collettivo - e istituzionale - è d‟obbligo, se non vogliamo trovarci in grosse difficoltà. Tenere alto il senso della misura vale per ogni cosa, e, nello specifico, per le energie rinnovabili, per le quali abbiamo tanto lottato e che ora - cadute nelle mani rapaci di multinazionali che mettono al primo posto il loro profitto, non esitano a trasformare un mezzo, buono in partenza, in un danno, “saturando” il territorio con le loro “Imprese”. Succede con le pale eoliche e con i pannelli solari, che, salutati all‟inizio come una fonte di salvezza dal nucleare o dal petrolio, si rivelano adesso dei mostri tentacolari nella realtà del proliferare indisturbato, dell‟invasione ad oltranza del territorio, della sostituzione - forzata col danaro - dei fertili campi che si dovrebbero invece salvaguardare e di cui incentivare la coltivazione come preziosa risorsa - con l‟avanzata dei giganti di cemento e delle luccicanti distese riflettenti..Una sorta di nuova colonizzazione …

Il carattere intensivo degli interventi e le alternative ignorate Il problema non è il pannello solare o la pala eolica in sé, ma il carattere intensivo degli interventi e – a causa dei forti interessi a monte - l‟arretramento o l‟annullamento della ricerca di ulteriori modalità per produrre energia, o per il perfezionamento di quelli esistenti, come succede in altre società civili. In Germania o comunque in molti paesi più responsabili, pannelli solari vengono man mano sostituiti da congegni simili che, partendo dallo stesso favoloso principio di catturare il sole per produrre energia, riducono sempre più le loro dimensioni, ad esempio diventando una “piastrella” murale o una tegola, o un vetro per finestra, adempienti alla stessa funzione in maniera sostenibile. Senza contare che esistono tanti altri modi per contribuire all‟approvvigionamento energetico, tra cui il recupero degli olї esausti grazie a speciali macchinari che li trasformano in ottimo carburante dopo aver fatto evaporare l‟acqua ed filtrato i residui solidi!

Vedi articolo: Alternative al petrolio: La rivincita del Pyrococcus furiosus, ovvero: è possibile fare a meno del petrolio? Già pubblicato su La Grande Lucania ma /giu 2015 e su blog Teri Volini: http: // terivolini.blogspot.it / 2015 / 07 / la-rivincita-del-pyrococcusfuriosus.html

Da anni si sente parlare di alternative, di cui non solo abbiamo poca conoscenza a causa dello scarsa informazione mediale, ma che poi scompaiono nel nulla.Che i grandi interessi ormai cristallizzati sulle “tradizionali” fonti di energia, petrolio in primis, c‟entrino – e non poco - è ipotesi non peregrina! Esistono situazioni al limite dell‟incredibile, in cui persone geniali, che si adoprano per il bene comune e per l‟ecosostenibilità, non solo non vengono prese in considerazione, ma addirittura boicottate perché “disturbano” gli interessi precostituiti.

Basilicata, Piani del Mattino, 2017 Già nel 2014, a novembre, nei pressi di Potenza vicino Potenza, in una fredda ma splendida giornata di sole, un drappello di cittadini interessati alla salvaguardia del territorio e della salute 33

pubblica e del paesaggio manifestava sotto la prima delle 8 pale di 40 metri previste lassù e già in corso di installazione.

Il luogo è bello, importante dal punto di vista faunistico, tra l‟altro sede del passaggio degli aironi cinerini, di grandi uccelli dal piumaggio bianco e nero, che lo hanno scelto per nidificare.

Anche il Nibbio reale è di casa da queste parti, in tutta la sua fiera bellezza. L‟altopiano, molto ventoso, si trova a ridosso della Costa della Gaveta che è praticamente la periferia di Potenza, ed era stato scelto per l‟installazione delle gigantesche pale, che seguivano le tantissime già presenti dappertutto in Basilicata, come si può osservare un po‟su tutti i profili collinari ..

Le manifestazioni avvenivano mentre già la prima torre si ergeva nel bel mezzo di un vasto terreno agricolo, arato e pronto per la semina. Si parlava allora di un lotto di otto aerogeneratori da realizzare uno vicino all‟altro nello spazio di circa 400 metri, alcuni dei quali vicinissimi alle abitazioni ed alle strade, a formare un vero e proprio parco eolico.

Oggi, a distanza di soli tre anni, ne stanno “ignobilmente” installando 51, in prossimità di abitazioni dove vivono stabilmente famiglie, donne, anziani, bambini … Ecco un altro territorio destinato alla desertificazione, deprivato della sua capacità produttiva per ospitare – con pagamento compensativo - i giganti di cemento che – tolta ogni precauzione e senso della misura – da produttori di un‟energia utile alla comunità diventano produttori di danni.

Comunicato 2014 Già nel novembre 2014 il Comitato di cittadini stilò un comunicato, facendo notare che: “Dal punto di vista ambientale e paesaggistico, la presenza – allora - di otto pale eoliche della altezza di circa 40 mt (quanto un palazzo di 13 piani!) rappresentava un vero e proprio scempio; Dal punto di vista della sicurezza, la presenza di tante pale eoliche in prossimità di strade, abitazioni e impianti sportivi rappresentava un rischio da non sottovalutare, tra cui i casi di rotture di pale e incendio del rotore Già nel 2014 si faceva notare che, dal punto di vista energetico, la realizzazione di 8 aerogeneratori da 60 Kw era operazione superabile da una sola pala da 1Mw, che, ubicata secondo principi di compatibilità ambientale, paesaggistica e di sicurezza, genererebbe energia equivalente a oltre 16 aerogeneratori.

Si faceva anche notare che, dal punto di vista economico, i proprietari terrieri sono allettati da compensi immediati, mentre in realtà vanno incontro a pesantissimi inconvenienti economici. I proprietari terrieri, per la presenza della pala, vanno incontro alla svalutazione della loro proprietà, al fatto che sulla loro terra non si potrà più costruire, che dovranno pagare le tasse non più come zona agricola, e soprattutto si dovranno accollare gli elevatissimi costi di rimozione e smaltimento della pala dopo che la stessa sarà usurata Tenere alto il senso della misura Il Comitato chiedeva con forza alle istituzioni Regionali e Comunali ed alla Magistratura di intervenire immediatamente per fermare operazioni inutili da un punto di vista energetico e distruttive del paesaggio e dell‟ambiente le cui conseguenza sarebbero ricadute per anni sul territorio comunale e sulle generazioni future. Invece oggi, non solo a quelle rimostranze non è stato dato alcun peso, ma le pale si sono moltiplicate mostruosamente.

Diventa davvero urgente pensare e agire con sale in zucca: discernimento, senso di responsabilità. una maggiore e libera informazione, lo sguardo verso il bene comune e le generazioni future, il tutto alla luce dell‟Etica e della prudenza nelle decisioni istituzionali: solo questo potrebbe evitare danni in progress, e non solo agli abitanti di Piani del Mattino …

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Marzo / aprile/ maggio Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano http://terivolini.blogspot.com/2017/04/casa-delle-erbe-di-potenza-e.html

Sellata (PZ) Raccolta dell‟ortica di montagna, lavaggio e asciugatura al sole

Potenza - Orto giardino sul balcone: eccezionale fioritura dell‟aloe vera fruttificazione della melanzana, fruttificazione dei mirtille rossi

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Album su FB - Orto giardino – 2009 https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.102127359808680.4588.100000342495094&type=3

2010 http://terivolini.blogspot.it/2015/05/ortigiardini-al-7-piano-2010.html 2011 BLOG http://terivolini.blogspot.it/2015/05/questanno-anche-raccolta-di-patate.html 2012 BLOG http://terivolini.blogspot.it/2015/05/spettacolare-raccolta-di-pomodorini.html 2013 BLOG sett http://terivolini.blogspot.it/2015/05/il-giardino-sospeso-ricco-di-vite-2013.html 2014 Balcone settembrino e novembrino BLOG http://terivolini.blogspot.it/2014/11/balcone-settembrino-e-novembrino-2014.html Album FB novembrino https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.670583936296350.1073741829.100000342495094&type=3

2006 BLOGhttp://terivolini.blogspot.it/2006/07/un-giardino-orto-sul-balcone.html 2008 BLOGeyou tubeLink videohttps://youtu.be/Gq5M21xZgsI

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2009 BLOG http://terivolini.blogspot.it/2015/05/creare-e-mantenere-un-orto-giardino-sul.html

Pranzi e i profumi naturali

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Casa delle erbe di Potenza e Castelmezzano........................................

Case delle Erbe come scuole-centri polivalenti che promuovano corsi-laboratori per insegnare a conoscere e utilizzare le preziosissime Erbe Spontanee per uso alimentare -e quindi anche in panificazione, pasticceria, liquoreria ecc), cosmetico, per la cura della casa (detersivo/i) e tanti altri utilizzi, anche in relazionecon università, industrie erboristiche, operatori commerciali (ristoranti, alberghi, esercenti di vario genere) in modo da attivare sempre più l'attività di Raccolta di Erbe e Doni della Natura (Antonio D‟andrea).

Fare la pasta di casa con la nipotina Bea

Pas ta di cas a vùcon la nipogtina

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... pane azzimo siriano e lavanda naturale con farfalle

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il

Casa delle erbe di Potenza e Castelmezzano: Erbe dei luoghi, camomilla, malva e ortica di montagna, acqua di sorgente Grotta dell‟Eremita, frutti di gelso bianco e nero http://terivolini.blogspot.com/2017/04/erbe-dei-luoghi-camomilla-malva-e.html

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Prenzi semplici nella Casa dell‟Arco a Castelmezzano

Casa delle erbe di Potenza Parco Europa Unita e dintorni: malva, cardo selvatico con bombo, equiseto

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Pranzi semplici e appetitosi sull‟orto/balcone a Potenza – orchidea selvaggia e ginestre - Parco Europa .Unita

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Aprile 2017 Vita dura per le artiste in Basilicata Estrapolazione dall‟intervista di P.Totaro Ziella, stampata in cartaceo digitale, pagine 10-11 P. T. Z. 7. Riesce a percepire nella Sua arte un‟evoluzione? Quali sono i punti estremi, le fasi, i passaggi nodali ed essenziali?

T.V. L‟evoluzione è basilare per tutti, figuriamoci per l‟Artista, che dovrebbe “vedere e far vedere” ciò che al nostro occhio distratto spesso sfugge: ad esempio, che è la fluidità, non certo la rigidità, a regnare nell‟Universo, ed è a questa che conviene far riferimento nella nostra vita e in ciò che produciamo creativamente , nell‟arte ma anche in tutti gli ambiti dell‟agire e del fare. È in tal senso che si può parlare dell‟arte come possibilità per tutti, cioè ciascuna persona può e deve essere “artista”, riferendosi all‟attivazione delle migliori energie latenti in ciascun essere umano.

Non bisogna temere il cambiamento, bensì considerarlo fonte di arricchimento e di crescita. Artisticamente, ciò porta ad una creatività esuberante ed alla nascita di nuovi linguaggi, non solo originali ma efficaci.

Se si conquista la benevolenza della Musa, si può ricevere il dono di riconvertire ciclicamente la propria opera tramite strumenti creativi che permettano di attuare una valida comunicazione, inclusiva di senso e di bellezza..

Sotto: Performance di Teri Volini in Sicilia, Il Nastro è il messaggio: ENERGIA MEDITERRANEA: http://www.terivolini.it/html/performances14.htm Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell‟Artista – TUTTE LE OPERE http: // terivolini.blogspot.com / 2015 / 03 / il-nastro-e-il-messaggio-il-nastro_24.html

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9 aprile 2017 LA SCIENZA CHE LAVORA PER LA NOSTRA SALUTE - articolo http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 04 / la-scienza-che-lavora-per-la-nostra.html

A seguito della lettura del precedente articolo, mi hanno contattato dei lettori colpiti dalla mia insistenza sui rischi delle proteine animali. Essendo come tutti interessati alla salute, mi chiedono prove scientifiche a supporto della tesi per cui tali alimenti non sono benefici.

Aderisco alla loro richiesta, considerando che ciò che era la norma nelle più antiche culture orientali vegetariane, viene oggi accertato dalle più attuali e autorevoli ricerche scientifiche: fra di esse “Lo Studio China”, compiuto dallo scienziato statunitense Colin Campbell e dal suo team, mettendo sotto esame gli usi alimentari degli abitanti di oltre 2400 contee cinesi e studiandoli comparativamente. Lo studio si è protratto per lungo tempo e i risultati hanno evidenziato i rischi non solo della carne, ma di tutti i cibi di origine animale – latticini, burro, strutto, uova etc. - e sono accessibili in un best seller noto in tutto il mondo.

Dalla lettura vengono fuori dei dati che capovolgono ciò che finora era consigliato quanto al cibo, spiegandone o con chiarezza i meccanismi d‟azione nel nostro organismo, i danni prodotti, le temibili malattie che ne derivano, e le motivazioni socio / politico / economiche alla base di quegli errori e di una reiterata, grande mistificazione, proseguita nel tempo e indotta da grandi interessi economici.

Verità sconvolgenti Dalla Ricerca di Campbell, professore emerito alla Cornell University, NY, risulta addirittura che il danno dei suddetti alimenti è in se stesso superiore a quello provocato dall‟inquinamento, o ne è – a seconda dell‟apporto o meno di essi e della loro quantità, determinante nel favorire o meno gravi patologie, tra cui cancro, diabete, malattie cardiache etc . in poche parole, le proteine animali agiscono come fattori predisponenti.

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A parità di assunzione di inquinanti assai pericolosi (come l‟aflatossina) il non mangiare proteine animali fa la differenza, “proteggendo “ l‟organismo, mentre al contrario il mangiarne funziona da Fattore Attivante.

Significativi erano già stati i risultati ottenuti nelle Filippine (1965!), quando Campbell comprese che la causa del cancro al fegato osservato nei bambini - fino a quel momento ritenuto effetto di carenze alimentari proteiniche - era al contrario diffuso nelle famiglie più benestanti , che potevano permettersi un uso notevole di carne!Un analogo risultato veniva comunicato da ricercatori in India, su sperimentazione animale.

L‟effetto tali studi fu dirompente; enormi le opposizioni dell‟establishment medico e soprattutto dei produttori degli alimenti incriminati, base alimentare della società statunitense. Rischiando grosso, lo scienziato proseguì con coerenza e competenza sulle linee guida di quella prima scoperta, che portò poi alla monumentale indagine cinese.

Valutare l‟attendibilità Mi risulta molto difficile sintetizzare in un articolo una ricerca enorme e ultra decennale come quella di Campbell: un solo libro conta 400 pagine fitte! Mi limiterò quindi a dire che oggi finalmente esiste la possibilità di accedere a informazioni molto importanti, direi vitali, probabilmente ostiche da accettare, date le nostre abitudini e la resistenza che in genere opponiamo al cambiamento: tuttavia, nel nostro interesse, per cominciare a scalfirle, potremmo considerare due semplici punti: 1) nella grande confusione che caratterizza i nostri tempi anche nella comunicazione, è essenziale valutare la Veridicità delle informazioni, e in Campbell - oltre all‟attendibilità del suo status di ricercatore accreditato, tale credibilità viene confermata dall‟onestà intellettuale e dalla coerenza di vita: cresciuto in una Farm tipica americana, benestante grazie agli animali e ai prodotti caseari che venivano prodotti e venduti, abbandonò tale redditizia fonte di guadagni, rinunciando, insieme a quella, alle proteine animali.

Il nostro potere 2) Quando si tratta della nostra salute, è conveniente sapere esattamente i punti su cui abbiamo il potere di agire nell‟immediato, e uno di questi è il cibo, che ogni giorno coinvolge il complesso sistema corporeo, mettendolo spesso a dura prova: e dal momento che è meglio prevenire che curare, ci conviene prendere informazioni aggiornate, sostituendole a quelle, zeppe di pregiudizi e menzogne, finora propinateci.

Molte di esse provengono da fonti non attendibili, essendoci di continuo comunicate tramite la pubblicità direttamente dalle ditte produttrici, che badano ai loro interessi economici, mentre per noi è la salute il bene primario.

Ad ogni modo, le cose stanno cambiando, ormai anche i supermercati vendono prodotti appropriati al nuovo stile di vita, crescendo il numero di coloro che compiono scelte in senso vegetariano, vegano e crudista, anche per la rivalutazione di sapori, odori e in generale di cibi che fino a quel momento sono stati ignorati o trascurati Si attiva la ricerca e la richiesta di qualità e di giusto prezzo, e dal momento che l‟unico potere che abbiamo come consumatori è indirizzare gli acquisti secondo una più alta consapevolezza, i produttori devono per forza adeguarsi.

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MAGGIO 2017 PERCORSI D‟ARTE IN BILOCAZIONE - MOSTRA ANTOLOGICA - OPERE PITTORICHE - PICTO SCULTURE E VIDEO DI TERI VOLINI

Presentazione della Doppia Mostra Pinacoteca provinciale e Museo archeologico di Potenza http://terivolini.blogspot.com/2017/05/presentazione-della-doppia-mostra-di.html

Cris Lopomo: Un titolo singolare introduce la doppia esposizione dell‟artista lucana a Potenza, non limitandosi la narrazione dei Percorsi d'arte in bilocazione ai dipinti presentati in antologica presso la Pinacoteca provinciale, ma espandendosi nella sede del Museo archeologico con una monumentale rassegna di pannelli, installazioni, progetti di sculture, manifesti d‟artista ed esposizione di alcuni ebook e pubblicazioni in bacheca e poesie.

L‟impostazione della doppia mostra ha lo scopo di offrire agli estimatori vecchi e nuovi una parte - se non esaustiva tuttavia assai significativa - dell‟intero suo Percorso, che, iniziando dalle opere pittoriche, è andato sempre più espandendosi verso l'impegno 47

civile e ambientale, l‟attenzione per la pace, i diritti umani e il valore femminile originario come base della vita.

Se in Pinacoteca sono visibili le opere dei periodi classici, in rappresentanza dei principali Cicli creativi dell‟artista (metà anni 80- 90), nel Museo archeologico ciascun pannello esposto è la punta d‟iceberg di numerose complesse manifestazioni, happening, azioni simboliche, performances realizzate nel tempo e in diversi luoghi in Italia: oltre alla Basilicata privilegiando Lombardia, Calabria, Sicilia, Piemonte, Lazio, Valle d‟Aosta etc.

Per sondare l‟ampiezza di questo percorso impossibile da mostrare per intero anche con una doppia mostra - è stato appositamente preparato, nel corso degli ultimi anni - con il gruppo di lavoro del centro culturale di cui l‟artista è responsabile e in collaborazione con fotografi, grafici, video makers e con l‟impegno personale dell‟artista stessa, un CD - Rom contenente diversi video, animazioni, gallerie virtuali, animazioni, una ventina di ebook (compresi i primi due volumi della biografia artistica fino al 2010), articoli, ricerche, alcune video poesie, etc ...

L‟esuberante cd sostituisce modo egregio il classico catalogo, che nel caso presente, oltre ai costi enormi, avrebbe avuto un‟ampiezza e una consistenza tale da renderne impossibile la realizzazione in stampa, e soprattutto non avrebbe dato ai lettori la meravigliosa opportunità di accedere ai contenuti multimediali.

Il cd rom fa bene anche all‟ambiente, evitando l‟uso di un ragguardevole carico di carta e di colore di stampa, con grande alleggerimento delle risorse naturali. Prodotto dal Centro d‟Arte e Cultura Delta, è disponibile col suo operoso contenuto. 3 minuti ca Teri Volini: Ringraziamo gli Enti che hanno voluto onorarci con il loro patrocinio morale ed i rappresentanti istituzionali e culturali; Alberto Barra, Antonella Iallorenzi, Mimma Romaniello, e quanti hanno presentato o interpretato con competenza e dedizione la nostra arte, le associazioni che hanno dato il loro supporto alle Belle Imprese che si dispiegheranno in maggio e in giugno, e gli estimatori e le estimatrici che sempre ci offrono la loro presenza e il loro sostegno e ovviamente i nostri ospiti della Provincia di Potenza, il Presidente, l‟Ufficio Cultura e tutto il personale attivo.

La doppia mostra Percorsi d'arte in bilocazione è in definitiva l‟immagine riflessa del mio stesso percorso di evoluzione personale in connessione con l‟arte; da esso traspare con chiarezza come l‟adesione totale a un'appassionata ispirazione ideale sia in grado di comunicare efficacemente, anche con linguaggi 48

apparentemente molto “diversi”, l‟intento più profondo e autentico dell‟artista e i valori in cui crede.

A cominciare dalla celebrazione della pura bellezza nei dipinti, fino ai successivi linguaggi, una linea unica qualifica la mia opera: onorare la Terra, la sua bellezza e prodigalità; implicitamente apprezzare il valore della vita, amare la Natura e diffondere l'improrogabilità del rispetto che le dobbiamo.

Lettura: “C'è un filo conduttore che collega - come in una danza - tutte le opere.

Questo filo è uno, e al contempo molteplice. Esprime amore per la natura e per la vita; emozione per la bellezza e il mistero; attenzione per il femminile e la sua sacralità, per il suo risvegliarsi e ricevere ancora autorevolezza e accoglimento, insieme ai valori di cui si fa portatore; è il connubio fecondo tra la donna e la natura, che, con la loro coincidente ciclicità fanno a gara per entrare in una sorellanza protettiva e protettrice - a sua volta - di tutto il genere umano e del pianeta” - Teri Volini – Teri: Se la fonte ispirativa è unica, la sua potente energia può espandersi a

raggiera in diversi ambiti. L‟intera mia opera è permeata da un unico soffio creativo: quel che si modifica è “solo”la forma in cui il talento si esprime. Come ignorare d‟altronde che la corrispondenza tra campi in apparenza differenti contribuisca a potenziare coralmente la creatività? Le opere esposte in pinacoteca sono una trentina, olï e tecnica mista su carta intelata, e, salvo La Montagna Stregata, di cui non ho opere disponibili, esse rappresentano i principali Cicli pittorici: I Giardini di Mare e di Terra; Nata sotto il Segno dei Pesci; Il Ritmo del Nardo e della Stella; Il Colore delle Donne; Il Risveglio della Dea; La Danza della Corda. link Cicli video opere pittoriche - 11 - I can fly - 2‟38 http: // www.youtube.com / watch?v=pK2xZMGFvyg lettura concomitante di Antonella Iallorenzi - La pittura di Teri è nelle ali di una farfalla: la densità dei blu, la luminosità dei gialli e dei bianchi, la morbidezza dei verdi e dei viola, la forza dei rossi, la durezza dei neri, creano un panno di velluto con riflessi accattivanti, con luccichii evanescenti e insistenti. Teri Volini, una maga che legge nel caleidoscopio della natura. Il mondo è da scandagliare e da vera rabdomante, l'artista sonorizza i fondi marini, gli spazi celesti, le terre fiorite, di una musicalità virginale e armonica. All'opera voliniana dà grande sostegno anche la frequentazione dei poeti, che spesso la ispirano e la sostànziano. Per sostenere tutto questo non sono sufficienti le singole opere, i singoli periodi: la pittrice ha bisogno di muoversi su grandi volte, per grandi spazi, per grandi tempi: per Cicli. I Cicli hanno l'ampiezza del suo respiro e la giustezza della sua espressione Da: L‟aurorale creazione del femminile - di Pasquale Tòtaro Ziella - Poeta e critico d‟arte

Cris: Fra le opere in esposizione: La Danza della corda, La Grotta sottomarina alias Il Prato in fondo al mare, l‟opera doppia Tween Goddess, I Giardini di mare, I Giardini di terra, Il respiro dell‟universo, Il Risveglio della Dea, E Mizàr si sdoppia…

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In Pinacoteca, ai dipinti s‟accompagnano lavori più recenti, in cui, per onorare la prima espressione pittorica, attualizzandola, Teri si è servita di apporti sia tecnologici che artigianali, creando in qualità di designer delle strutture policrome retroilluminate: picto-sculture, gocce di luce, stele e quadri luminosi. In esposizione 6 Stele opalescenti retro - illuminate (qui un‟eccezionale Colonna di luce e colore di 2 mt., insieme a La Banca del Seme), riportano davanti ai nostri occhi la policroma bellezza delle splendide vetrate delle chiese medievali e gotiche, cui l‟artista si è ispirata, ottenuta tramite il rilievo dato ad alcuni intensi particolari tratti dai dipinti.

Teri: Quest‟originale lavoro evidenzia fra l‟altro la peculiarità cellulare di "costruzione" delle mie immagini; la policromia, il movimento e il fascino delle opere pittoriche, che sono state esplorate, e di cui ho personalmente scelto dei particolari, rivisitati come attraverso una lente ravvicinata. Una volta ingranditi, sono stati riprodotti con avanzate tecniche di stampa su materiale opalescente - metacrilato - e retroilluminati, formando così una struttura originale e di grande effetto visivo.

Lo stesso vale per le Stele alla fine del complesso procedimento già descritto, una struttura in legno chiaro naturale di falegnameria artigianale, sostiene le lastre.

Interessanti anche i Quadri Luminosi, in cui vengono fotografate e “messe in cornice ” le immagini - intere o parziali – di alcune opere pittoriche. Anch‟essi sono realizzati artigianalmente, compresa la cornice in legno dipinto, che è anche il “contenitore” del sistema d‟illuminazione a risparmio energetico.

Cris: Mentre per ammirare le opere pittoriche si può passeggiare nelle prime due sale della Pinacoteca, per apprezzare in maniera ottimale le Strutture policrome retro illuminate si potrà approfittare della semi-oscurità della location più piccola, attrezzata anche come sala dei video, messi a disposizione dall‟artista per gli estimatori e le estimatrici.

Sono 7 le video proiezioni in loop, da visionare magari ritornando a visitare la mostra successivamente, com‟è d‟uso: La Bella Terra, I can fly, Il Risveglio della dea, Aria fuoco terra acqua, Percorsi, la Ragnatela e la video poesia Il Ritorno della Giovane Terra.

Eventi: Dal 24 maggio al 23 giugno, oltre alle visite guidate su prenotazione, sono stati organizzati, presso il museo archeologico, dalle h 17, tre eventi, --Il Convegno: L‟artista di fronte alla natura, mercoledì 24 maggio - con la partecipazione dell‟Associazione Beata Maria Cristina di Savoia, sezione di Potenza.

--La presentazione della raccolta poetica di Teri Volini “UNIVERSI” - mercoledì 14 giugno - con la partecipazione dell‟Associazione Letti di Sera.

--Il Convegno di Toponomastica Femminile: “Sulle vie della parità, sulle vie della pace. Premesse all‟intitolazione di una strada cittadina a M. Gimbutas” mercoledì 21 giugno - con la partecipazione del Sindaco di Potenza e della Consigliera Regionale di Parità della Regione Basilicata.

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Teri: Percorsi d‟arte il titolo della doppia mostra, ed è rispondendo a una precisa richiesta di alcuni estimatori, che vorrei illustrare in breve come sia avvenuto quel “passaggio” dalla forma espressiva pittorica - per la quale avevo ricevuto tanti apprezzamenti - alle performances e installazioni.

A un certo punto - ho emulato il fare delle api, che, proprio nel momento in cui l‟alveare è al suo massimo, pieno di cibo e di soddisfatti ronzii, decidono di seguire la regina esploratrice e di volare via, per andare a costruire un altro alveare, portando con sé solo l‟indispensabile (un fagottino di propoli e di miele), per giunta mettendo a rischio anche se stesse, andando alla ventura.

Ho sempre trovato ammirevole la loro scelta, il loro coraggio e la perseveranza con cui si spingono nell‟ignoto per il bene comune e nuovi destini. (Tutto questo non l‟ho pensato allora, ma tanto tempo dopo aver iniziato il nuovo percorso) In pratica, il varco s‟era aperto verso la fine degli anni „90, ricevendo paradossalmente un forte input proprio da un‟opera pittorica, LA DANZA DELLA CORDA, tramite la quale si è verificato uno straordinario “ movimento” di energia creativa, e uno degli elementi iscritti nell‟opera stessa, una sottile striscia rossa, uscendo virtualmente dal quadro, ha iniziato un vero e proprio Viaggio, portandomi a snodarlo, in forme e dimensioni e luoghi di volta in volta diverse, a cominciare dalla forma germinativa di gomitolo-seme nel 1996, per arrivare poi alle grandi performances e installazioni Il Ritmo del Fuoco sull‟Etna, maggio 1999, e La Grande Ragnatela sulla montagna lucana, nel settembre 1999 e di là poi a tutte le infinite altre fino ad oggi.

Quel cordino rosso che nel dipinto si snodava in una rigogliosa natura, avvolgendosi sinuosamente ai polsi di tre fanciulle che danzavano leggiadre la vita, era diventato una potente cifra stilistica; Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell‟Artista Teri Volini http: // terivolini.blogspot.com / 2015 / 03 / il-nastro-e-il-messaggio-il-nastro_24.html

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Vero e proprio medium, innescava un progressivo, intenso processo creativo, portando alla realizzazione della “mia” Land Art, intesa non come sovrapposizione dell‟opera umana sulla terra, come accade in quanti, interessati solo all‟affermazione del loro antropocentrismo, confermano che siamo padroni della terra e possiamo usarla come un oggetto da dominare e sfruttare, ma come azione sinergica con la natura.

Pratico da allora un'arte che non solo celebra e magnifica il pianeta con la bellezza, la magia e la forza del colore – ma contribuisce direttamente alla sua preservazione, tramite performances di grande impatto collettivo, che rendono esplicito quel proposito e quell‟urgenza. È il linguaggio delle installazioni, azioni simboliche, video e manifesti d‟artista.

Il Ritmo del Fuoco sull'Etna, la Ragnatela di filo rosso tesa tra due picchi delle Dolomiti lucane nel1999, a L‟Apertura del cuore sulla montagna lombarda di Livigno, 2003, al Message in the Bottle, Rionero in Vùlture, 2005, alle Invasioni Tentacolari, Potenza, 2007, fino a La Bella Terra, 2009 -2011, e alla serie di opere di autocoscienza personale e collettiva dei più recenti Manifesti d'Artista, in cui l'identificazione personale con la terra e gli elementi fondamentali per la vita diventa il punto focale per stimolare nuove consapevolezze, tramite una coraggiosa pubblica esposizione, anche se, non essendo usuale, questa forma d‟arte non viene immediatamente compresa e apprezzata …

Mi servo della grandiosità delle opere realizzate e dello stupore che esse destano, non per mania di grandezza, ma per compiere un servizio planetario, a partire da Il Ritmo

In esposizione sono presenti i manifesti d'artista personali, attestanti l‟identificazione con gli elementi fondamentali, aria, acqua , sole, alberi, frutti della terra, attivanti una comunicazione mirata alla società civile tramite il proprio corpo fisico, con la Body art, che pratico strenuamente dalla metà degli anni 90.

Va evidenziata la qualità di questa reiterata pubblica esposizione - che è anche azione educativa permanente - ben diversa da quella del banale manifesto, funzionale alla cultura commerciale consumistica in cui siamo immerse.

Nel manifesto pubblicitario, l‟esposizione è strumentale alla vendita di prodotti e si serve normalmente del corpo femminile trasformato in oggetto, che spinge all‟acquisto di altri oggetti.

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Ai manifesti d‟artista singoli, con la mia immagine, sono seguiti quelli collettivi, nei quali “hanno messo la faccia” 40, 50, 60, 80 o più persone: vere e proprie opere di autocoscienza collettiva realizzati in gigantografia con il lavoro di molti mesi, a seguito dell‟invito alla partecipazione di persone consoni, non solo amici ma sconosciuti da tutto il mondo, grazie ai social media.

Fino a 520 sono stati coloro che hanno contribuito all‟intento di volta in volta dichiarato: un lavoro gigantesco e molto impegnativo, in parallelo con la realizzazione di video, animazioni, mostre, manifestazioni pubbliche e con la pubblica esposizione degli stessi …

I principali qui in esposizione: PAROLE DI LUCE PER LA NOSTRA VITA, IO SONO UNO CON L'ACQUA, IO SONO UNO CON GLI ALBERI, IO SONO UNO CON IL SOLE, IO SONO UNO CON I FRUTTI DELLA TERRA …

Ma se da una parte s‟invita a far pace con la terra, il passo corrispondente, e altrettanto fondamentale, è operare a favore della Pace sulla terra, fra tutti i popoli e nei nostri cuori. Il titolo dato alla mostra nel Museo è FAR PACE CON LA TERRA E CON L‟UMANITÀ, perché l‟amare la terra non è discosto dall‟attivarsi per tutti gli esseri, dunque per l‟intera umanità: e tutto ciò che questo significa non può che coinvolgerci profondamente.

Difatti una metà delle opere e installazioni in una dedizione continua, a volte sofferta per l‟intensa partecipazione emotiva e concreta ma sempre accattivante, è dedicata alle tematiche della pace, dei diritti umani, della solidarietà, del femminile creativo, non ancora pienamente accolto nella nostra cultura.

Ne danno particolare testimonianza Rivelazione (work in progress dal 2000), Documento di Pietra, Convivium a Legnano e Convivium a Potenza 2002- 2003, Il Nastro Rosso della vita, Dichiarazione d‟identità, work in progress dal 2004 e numerose altre ), Mandàla Aureo, il Mandàla della terra verde, e una delle sculture progettate, Non casuale è la pace, un monumento di cui è in esposizione la versione in misura ridotta, che aspetta di essere realizzato in una dimensione tale da ricordare l‟attenzione che ciascuno deve porre per contribuire a un mondo in cui la pace sia il valore primario.

Insieme ai numerosi video, alle animazioni e alle Gallerie Virtuali, nomino solo di scorcio gli ebook, le poesie, i progetti di opere e sculture, tutto il lavoro della social sculpture, gli articoli: ma c‟è ancora tanto da fare per vedere realizzarsi un'Utopia: che gli umani ritrovino la consapevolezza di essere Uno, e che l‟ Arte possa testimoniare e attivare questo indispensabile cambiamento, e contribuire a realizzare un mondo, in cui consapevolezza e generosità, rispetto, solidarietà, accoglienza, collaborazione, condivisione, sostegno e amore diventino gli elementi fondanti per concretizzare la pace della vera Umanità.

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PERCORSI D'ARTE IN BILOCAZIONE Museo e Pinacoteca provinciale di Potenza

MOSTRA via Lazio

/EVENTO 10 maggio

http://terivolini.blogspot.com/2017/05/percorsi-darte-in-bilocazione.html

Inaugurata il 10 maggio in, via Lazio 8, la doppia mostra Percorsi d'arte in bilocazione di Teri Volini. “L'artista in movimento”, così definita nel testo critico, ha condotto i visitatori e le visitatrici attraverso le oltre 30 opere pittoriche che colorano le due sale più grandi della Pinacoteca, per passare poi alle scintillanti picto-sculture installate nella sala più piccola, dove è possibile anche visionare i 7 video appositamente predisposti per i visitatori e le visitatrici, quali La Ragnatela, I can fly, Il Risveglio della dea, Aria fuoco terra acqua, La Bella Terra …

Il “passaggio” all'altra location, il Museo provinciale, ha visto la presenza istituzionale e il saluto del Presidente della Provincia, Valluzzi, del Sindaco di Potenza, De Luca, dell‟Assessore alla Cultura del Comune di Potenza, Falotico, della Consigliera Regionale di Parità della Basilicata, Pipponzi, che hanno avuto parole di stima e apprezzamento per l‟ampiezza e la qualità del lavoro presentato, e di riconoscimento per il trentennale percorso di Teri Volini, di cui la presente mostra è degno testimone. L'artista biofila ha poi presentato se stessa tramite un video, realizzato in forma di intervista per Simonetta Ronconi, come presentazione all‟Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam A seguire, la colta presentazione di Alberto Barra, che ha evidenziato i rimandi ancestrali dell‟arte di Teri Volini e la sua ricerca che va oltre “le appartenenze familiari e sociali, le collocazioni razziali, territoriali e linguistiche” per arrivare “ all‟essere umano inteso come magico universo danzante in armonia con il cosmo”. Secondo il poeta, infatti, “l‟esperienza artistica non è in Teri un mero riprodurre l‟estetica del dato naturale, ma qualcosa di più complesso, diretto misticamente a trascendere il reale. Teri Volini racconta quel mondo interiore, ”quell‟oggetto interno” presente in ognuno di noi, dandogli forma, simbolo, linguaggio. Le sue opere sono profuse di allegorie e miti che riconducono all‟unicità cosmica dell‟essere umano e dell‟universo” L‟artista stessa ha poi chiarito al folto pubblico presente le motivazioni profonde che l'hanno portata dalle opere pittoriche al nuovo linguaggio delle performance installazioni e manifesti d'artista, affermando la profonda coerenza dell‟ispirazione in tutta la sua arte : “A cominciare dalla celebrazione della pura bellezza nei dipinti, fino ai successivi linguaggi, una linea unica qualifica la mia opera: onorare la Terra, la sua bellezza e prodigalità; implicitamente apprezzare il valore della vita, amare la Natura e diffondere l'improrogabilità del rispetto che le dobbiamo” Lo ha ribadito nel corso della visita guidata alle numerose visitatrici ed ai visitatori presenti: “L‟intera mia opera è permeata da un unico soffio creativo: quel che si modifica è “solo” la forma in cui il talento si esprime. C'è un filo conduttore che collega - come in una danza - tutte le opere. Questo filo è uno, e al contempo molteplice.

Esprime amore per la natura e per la vita; emozione per la bellezza e il mistero; attenzione per il femminile e la sua sacralità, per il suo risvegliarsi e ricevere ancora autorevolezza e accoglimento, insieme ai valori di cui si fa portatore; è il connubio 54

fecondo tra la donna e la natura, che, con la loro coincidente ciclicità fanno a gara per entrare in una sorellanza protettiva e protettrice - a sua volta - di tutto il genere umano e del pianeta”.È stato inoltre presentato, in sostituzione del catalogo cartaceo, uno svelto quanto articolato e nutrito CD-ROM, che consente sia di risparmiare carta e inchiostro e quindi dare una mano all'ambiente, in completa sintonia con la filosofia dell'artista – sia di accedere ai numerosi contenuti multimediali, per sondare l‟ampiezza di un “Percorso” impossibile da mostrare per intero persino con una doppia mostra. I numerosi pannelli presentati nel museo sono infatti ciascuno la “punta dell‟iceberg” di altrettante complesse manifestazioni in arte coinvolgente, body art, happening, work in progress, percorsi didattici diretti alle più giovani generazioni e così via.

Il cd rom contiene video, animazioni, gallerie virtuali eseguibili, articoli, ricerche, alcune video poesie e una ventina di ebook, frutto del lavoro di anni. Nel corso della manifestazione Antonella Iallorenzi e Mimma Romaniello hanno interpretato due testi poetici di Teri Volini, tratti dalla raccolta poetica Universi: Il linguaggio dell‟arte e Respirare l‟Universo. A fine serata è stato offerto un generoso buffet vegano a cura del Sunset Café di Potenza.

EVENTO FB https: // www.facebook.com / events / 162668360928031 / per le numerose immagini della presentazione: ALBUM FB 1 https: // www.facebook.com / teri.volini / media_set?set=a.1514640065224062.1073741858.100000342495094&type=3&uploaded=3

Foto Anna Faraone https: // www.facebook.com / teri.volini / media_set?set=a.1529644860390249.1073741860.100000342495094&type=3&pnref=story Link album 1 foto Pierfranceso Barba https: // www.facebook.com / teri.volini / media_set?set=a.1514640065224062.1073741858.100000342495094&type=3&uploaded=3

Blog http: // terivolini.blogspot.it / 2017 / 05 / percorsi-darte-in-bilocazione.html

Tutte foto Pier su google https: // goo.gl / photos / GH3atANxFn3qda1R9 Servizio Video rai https: // www.facebook.com / teri.volini / videos / a.1514640065224062.1073741858.100000342495094 / 1530514943636574 / ?type=3&theater

Riferimenti Cicli delle Opere Pittoriche di Teri Volini - Ebook Illustrato pagg. 73 https://terivolini.blogspot.com/2021/03/cicli-delle-opere-pittoriche-di-teri.html TESTI CRITICI, POETICI, ESTIMATIVI PER L‟OPERA DI TERI VOLINI pagg.114 https: // issuu.com / terivolini / docs / dossier_testi_critici_e_poetici_agg

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L'ARTE COME RIVELAZIONE - da Intervista a Teri Volini di Marino Faggella pagg.62 https://terivolini.blogspot.com/2021/01/larte-come-rivelazione-ebook-dalla.html THE SOCIAL SCULPTURE - La (S)cultura Sociale di Teri Volini aggiornata 2 - 2019 https: // issuu.com / terivolini / docs / the__social_sculpture_e_book_agg_to La Vi(T)a Creativa - Opere performative di Teri Volini con Land Art: il piacere di realizzare un'Opera in sintonia con la Natura https://terivolini.blogspot.com/2018/12/la-vita-creativa-illustrato-parte-prima.html PRESENTAZIONE DEL PERCORSO ARTISTICO di TERI VOLINI video animazione e ebook di LELLO ROMANO, pagg.17 https: // issuu.com / terivolini / docs / lello_romano_presentaz_animata_per_ BIOGRAFIA IPERTESTUALE - work in progress y Biografia artistica ipertestuale parte 1a, carattere ridotto, nuova copertina, nuovi testi e immagini, pagg. 404 - agg ta al 23 5 19 Dalla Montagna Stregata alle performances e installazioni https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia__artistica_teri_volini_pa Biografia artistica ipertestuale - Parte 2a Fare arte all‟inizio del terzo millennio fino al 2009 - pagg 416 - agg.ta 2-6 19 https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica_ipertestuale_di_fcc29ada2a5632 Biografia artistica interattiva di Teri Volini - parte 3a dal 2010 al 2014 – L‟Arte che crea strutture nella società - pagg. 434 https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica__teri_volini__3a_parte_dal_201 Biografia Artistica Ipertestuale di Teri Volini, parte 4a, L'arte Resiliente - 2015-2016 – pagg. 422 https://issuu.com/home/published/biografia__parte_4a_pdf_def_x_stampa_e_issuu_25_1_ VIDEO - PRESENTAZIONI SU YOU TUBE – LINK attivi le presentazioni complete sono alle pagg. 83-90 della presente biografia I video si riferiscono a una delle due mostre presentate nel 2017 dall‟artista biofila Teri Volini presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza (Far pace con la terra e con l‟umanità, performances e installazioni) Land Art schermata http://www.terivolini.it/html/land_art.htm e CATALOGO LA VI(T)A CREATIVA illustrato, parte prima Land art - pagg. 141 https://issuu.com/terivolini/docs/catalogo_ebook mentre nell‟attigua Pinacoteca Provinciale erano proposte in antologica le sue Opere pittoriche e le Sculture policrome retroilluminate. I PORTALI DELLA BELLEZZA - INSTALLAZIONE LUMINOSA http://terivolini.blogspot.com/2013/09/i-portali-della-bellezza-installazione.html Link opere pittoriche: http://www.terivolini.it/html/opere.htm video you tube : Pierfrancesco Barba

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Video 1. Teri Volini, Mostra museo archeologico: Presentazione mostra e progetto NCP, Non casuale è la pace, modello della struttura monumentale Link video https://youtu.be/ZGDgDechzUE Video 2. Teri Volini, Mostra museo archeologico: Colonna di luce e Sculture policrome retroilluminate: Link video https://youtu.be/-Je3pYiONkc Video 3. Teri Volini, Mostra museo archeologico: Ingresso alla mostra e prime opere Link video https://youtu.be/Vr1Cw7shikI video 4. Teri Volini. mostra museo archeologico: RIVELAZIONE 1 Vivere l'arte nell'esperienza quotidiana: performance in body art, work in progress dal 2001 https://youtu.be/A2jWklqvWek video 5. Teri Volini. mostra museo archeologico - RIVELAZIONE 2 La Casa del Vento a Milano e Percorsi svelati a Pietrapertosa (Basilicata) link you tube https://youtu.be/UYfro4C4XHs video 6 I l Reale Invisibile - La Ragnatela I link video you tube https://youtu.be/2TNMwEtwKho La Ragnatela - Percorso e video. Il Reale invisibile. La Ragnatela - 1999 8 Imaginifica link video you tube https://youtu.be/R4hIbK2cRWM Imaginifica su sito web http://www.terivolini.it/artetessile.htm#imaginifica 9 L‟Apertura del Cuore – Grande Installazione - per la 4a edizione di Pietrarte. 12 -19 luglio 2003 Materiale: pietra del luogo Dimensioni: circa 60 mq. -Livigno - Lombardia – link video you tube: https://www.youtube.com/watch?v=6VkyT8Lcgj4 10 Spirale della Rinascita - Milano - Installazione Fiera Campionaria - 2006 Link video yoi tube https://youtu.be/5krTal5DFuo http://www.terivolini.it/html/spiralerinascita.htm 11 Le Invasioni Tentacolari - Grande Installazione - Basilicata link video you tube https://youtu.be/han8qEGjrZs 12 Testimoni Illustri per un‟Opera di autocoscienza collettiva video you tube https://youtu.be/5w-IPj_50NYInstallazione, cm. 130x400 1 3 Manifesti d‟Artista singoli Link video you tube https://youtu.be/nLti35qjxLU 14 Manifesti d‟Artista collettivi Link video https://youtu.be/JX1EBBA1vJ4

le presentazioni complete sono alle pagg. 94- 107 http://terivolini.blogspot.com/2017/05/video-you-tube-far-pace-con-la-terrae.html

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ALCUNE IMMAGINI DELLA MOSTRA PRESSO LA PINACOTECA PROVINCIALE E PRESSO IL MUSEO ARCHEOLOGICO http://terivolini.blogspot.com/2017/05/alcune-immagini-della-mostra-doppia-di.html

Il Risveglio della Dea La grotta sottomarina alias Il prato in fondo al mare ( in onore di Stanislao Nievo)

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Visioni apofenico - pareodolitiche, , quelle della mia pittura, trasbordate nelle opere con pennelli e colori ad olio o con tecniche miste, in stretta corrispondenza con quella magia naturale da cui erano state iniziate...

Così persistenti, da presentarsi nel tempo, anche oltre le intenzioni dell‟artista.

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TESTI CRITICI, POETICI, ESTIMATIVI PER L‟OPERA DI TERI VOLINI pagg.114 https: // issuu.com / terivolini / docs / dossier_testi_critici_e_poetici_agg

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CICLI delle OPERE PITTORICHE di TERI VOLINI - EBOOK ILLUSTRATO Il https://terivolini.blogspot.com/2021/03/cicli-delle-opere-pittoriche-di-teri.html

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Fanciulla olioe tecnica mista su carta intelata 63

Teri Volini, un‟artista in Movimento dalla presentazione mostra Pinacoteca di Alberto Barra, poeta, esegeta http://terivolini.blogspot.com/2017/05/teri-volini-unartista-in-movimento-di.html

Oni percorso artistico è inevitabilmente un percorso di ricerca antropologica ed etimologica della nostra anima. Il nostro io pulsionale cerca disperatamente il proprio sé – riflessivo, chiuso nella gabbia dei luoghi comuni e preconcetti, cercando nuove aperture dialettiche ed esplorative della realtà. La stessa parola arte ha origine, nell‟ antichissima radice ariana ar , assume poi la forma linguistica latina di ars, e racchiude da sempre nel suo significato etimologico il valore di “movimento”, andare verso qualcosa, e quindi in senso traslato indica, oltre che andare, fare, produrre.

La parola arte voleva significare tutte le attività antropologicamente rilevanti, aventi cioè come soggetto l'essere umano, le sue pulsioni e le sue capacità consistenti nel fare, inteso anche nella possibilità compositiva ed intellettuale. Tutto ciò è in sintesi l‟opera dell‟artista Teri Volini, diretta alla ricerca artistico – antropologica e al superamento dell‟apparente binomio uomo – natura, come è solo apparente la nostalgia tra il territorio interiore e quello esteriore.

Teri si fa portavoce, in tutta la sua esperienza artistico – estetica, di un nuovo culto dell‟io, non più inteso in senso antropocentrico e statico, ma che va espandendosi, aprendo nuovi confini intellettuali esplorando il reale. Non più fissato in rigide valenze egocentriche, e non più legato di conseguenza a formalismi estetici espressivi esasperati, privi di significazioni intellettuali, o congelati in un concettualismo senz‟anima, ma in senso naturalistico diretto a sancire una volta per tutte che la natura che ci circonda è parte di noi e noi stessi ne siamo parte. … L‟esperienza artistica non è in Teri un mero riprodurre l‟estetica del dato naturale, ma qualcosa di più complesso, diretto misticamente a trascendere il reale.

Teri Volini racconta quel mondo interiore, “quell‟oggetto interno” presente in ognuno di noi, dandogli forma, simbolo, linguaggio.Le sue opere sono profuse di allegorie e miti che riconducono all‟unicità cosmica dell‟essere umano e dell‟universo...

Nella ricerca dell'artista il linguaggio / percorso intellettuale prende vita in se stesso e da se stesso, attingendo la sua forza dal suo vissuto, donandosi alla sua platea attraverso il segno e il colore. Le figure rappresentate sono “misteriose” presenze che prendono forma dal suo inconscio, per diventare allegorie dense di significazioni trascendenti.

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Teri decodifica i linguaggi precostruiti e li reinventa, riplasmando la materia pittorica: inolio particolare le figure femminili, della raccolta poetica Amanda che si aprono nella materia – colore, a mosaico davanti ai nostri occhi increduli.

La materia sembra esplodere per poi ricomporsi sulle tele, generando frammenti di cosmo ed intense geometrie. Schegge di storia e di colore prendono vita e forma in mosaici – cellula colorati di rara bellezza e sono il suo l‟indiscusso femminile dell‟artista. La stessa Teri dice sostiene che la sua pittura è senza dubbio femminile, nel senso e nel privilegio di seguire lo stesso procedimento creativo della cellula da cui si forma ogni nuovo essere e prende corpo e forma, aggiungo io, attraverso il suo tratto grafico incisivo e “maschile”.

Le figure poi trascendono il reale in tinte forti e luminose; in cieli la cui concretezza estetica fa risuonare corde profonde dell'inconscio collettivo, di cui tutta l'opera di Teri Volini è portavoce. Cito a riguardo La Danza della Corda, le cui fanciulle sembrano provenire da antichissime civiltà, quella minoica in primis, attraversando Grecia Roma e Bisanzio fino a noi, per incantarci nella plastica danza, immerse nella natura esuberante che le accompagna nel movimento. È il vissuto di Teri che prende magicamente corpo, le sue ataviche appartenenze, forse anche genetiche, in aggiunta a quelle culturali e a quelle istintuali - che si rianimano per dare vita alla primordiale danza.

La matrice di ogni discorso dell'artista trova la sua originaria collocazione in luoghi particolari e remoti: ma il magico “ altrove” da cui le sue figure provengono non è solo quello che le appartenenze storico – culturali svelano e rivelano, bensì la meravigliosa esperienza dell‟infanzia tra le “sue” magiche dolomiti lucane.

Attraverso le ragnatele e i dipinti – mosaico, la materia vibra prima nella mente e poi nel pennello o nei purpurei materiali dell‟artista, come il Nastro rosso, e, dando forma a una parte remota della sua anima squisita, trascendono la compostezza estetica e l‟eco di ancestrali memorie, insieme alla storia personale e alla tensione creativa diventando un unicum, proteso alla riappropriazione di vecchi spazi intellettuali: e il suo Viaggio ci coinvolge fino allo spasimo.

Alberto Barra pubblicato su TESTI CRITICI, POETICI, ESTIMATIVI PER L‟OPERA DI TERI VOLINI -- pagg.114 https://issuu.com/terivolini/docs/dossier_testi_critici_e_poetici_agg

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Quadri intro - illuminati e picto sculture

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Alcune immagini delle Installazioni retro-illuminate panoramiche di Pierfrancesco Barba

Alcune Installazioni luminose in Pinacoteca

Stele e quadri intro-illuminati ebook: Art&Design - Complementi d‟arredo a base artistica https://issuu.com/terivolini9/docs/ebook_art___design_pdf_1_ma_21__

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Alcune immagini della Mostra presso Museo provinciale Installazioni di Land art, Arte Coinvolgente Body art, Video Art, Textile Art, Writing Art, Land Art, Urban Art, Pubblic Art, No Will Art, Channeling

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Link: CATALOGO LA VI(T)A CREATIVA parte prima Land art - pagg. 141 https: // issuu.com / terivolini / docs / catalog

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Articolo GLB: DOPPIA Mostra / Evento di Teri Volini a Potenza articolo http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 09 / articolo-glb-doppia-mostra-evento-di.html

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http://terivolini.blogspot.com/2017/05/una-performance-collettiva-e-unopera.html

Bandiera contaminata israelo - palestinese

la Banca del Seme alias Lei che porta in grembo gli universi

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http://terivolini.blogspot.com/2017/05/una-p

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Scaffale acquisti CATALOGO LA VI(T)A CREATIVA https://terivolini.blogspot.com/2018/12/la-vita-creativa-illustrato-parte-prima.html

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Sopra: Non casuale è la pace e Colonna di Luce Sotto: Installazione Stele luminose e Colonna - Mostra Barile 2013

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IMAGINIFICA, 28 sculture tessili in bacheca http://www.terivolini.it/artetessile.htm#imaginifica

Arte Tessile Dai pennelli alla tessitura - Opere Approfondimento: ARTE TESSILE: http://www.terivolini.it/artetessile.htm http://www.terivolini.it/html/gomitolorosso.htm http://www.terivolini.it/artetessile.htm#porta

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TEXTURA E TEXTUM http://www.terivolini.it/artetessile.htm#textura http://www.terivolini.it/artetessile.htm#textum

Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell‟Artista Teri Volini: Il Blog di Teri Volini: IL NASTRO È IL MESSAGGIO -- Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell’Artista Teri Volini

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Esposizione in bacheca di alcuni Articoli / Ricerca pubblicati sulla Rivista bimensile IL LUCANO magazine fino al 2015 http://terivolini.blogspot.com/2017/05/esposizioni-in-bacheca-di-alcune.html

Link attivi - Per gentile concessione dell‟artista per i suoi estimatori e le sue estimatrici, essi sono disponibili e leggibili integralmente in web

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Febbraio '08 "Dal cuore tutta l'arte di Teri Volini" di Anna Mollica

http://issuu.com/andypower/docs/arteterimollica/1?e=0 • giugno '08 "Un'opera d'arte in sintonia con la Natura" http://issuu.com/andypower/docs/verim/1?e=0 • "Meditazione in cammino" sett 08 http://issuu.com/andypower/docs/meditazione_in_cammino_unito/1?e=0 • ottobre '08 "A sud dei Tarocchi - la mostra che reinventa gli arcani" di Anna Mollica http://www.terivolini.it/html/lucanoPDF/tarocchi.pdf • ottobre '08 "Su antiche pietre in Basilicata e su tombini a Milano" http://issuu.com/andypower/docs/i_misteriosi_glifi_unito/1?e=0 • novembre '08 "Nel cuore della montagna Lucana" http://issuu.com/andypower/docs/nel_cuore_della_montagna_lucana_unito/1?e=0

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• dicembre '08 "Diario Verde - delle azioni virtuose per Madre Terra http://issuu.com/andypower/docs/diario_verde_delle_azioni_virtuose_unito/1?e=0 • 2009 gennaio "La dodicesima notte - Viaggio nel mondo della Befana http://issuu.com/andypower/docs/la_dodicesima_notte/1?e=0• •

febbraio ' "Percorsi Svelati" http://issuu.com/andypower/docs/percorsi_svelati_unito/1?e=0•

• marzo ' "L'amore nello specchio" http://issuu.com/andypower/docs/lamore_nello_specchio_unito/1?e=0 • aprile '09 "Sinfonie di Pace" http://issuu.com/andypower/docs/sinfonie_di_pace_-_aprile_2009_unito/1?e=0

• maggio „09 “Il Mandala della Terra Verde http://issuu.com/andypower/docs/mandala_-_maggio_2009_unito/1?e=0 • dicembre '09 " Un Concetto di Arte al Servizio del Mondo" di Maddalena Salviahttp://issuu.com/andypower/docs/concetto-al-servizio/1?e=0

• 2010 marzo '10 "La Bella Terra" di Anna Mollica http://issuu.com/andypower/docs/1_la_bella_terra_di_anna_mollica/1?e=0

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marzo 10 A scuola dalle api http://issuu.com/andypower/docs/2_a_scuola_dalle_api_3-10/1?e=0

• aprile '10 Pubbliche Affissioni http://issuu.com/andypower/docs/3-aprile-lucano-pubblicheaffissioni/1?e=0 • giugno „10 -"Elisa Claps: un caso di autocoscienza collettiva http://issuu.com/andypower/docs/4--giugno--elisa-claps--un-caso-di-coscienza-colle/1?e=0 agosto „10 "Parole di luce per la nostra vita" http://issuu.com/andypower/docs/parole_di_luce/1?e=0 • novembre '10 -"C'era una volta... La Natura" http://issuu.com/andypower/docs/5_novembre_c_era_una_volta....la_natura/1?e=0

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2011 - febbraio '11 Anna Mollica: Teri Volini e l'anima dell'arte

http://issuu.com/andypower/docs/anima_arte/1?e=0

2014 - novembre /dicembre Articolo – ricerca- Femminicidio e femminilicidio molto più di un gioco verbale - Pubblicazione su il Lucano e su blog: http://terivolini.blogspot.it/2015/01/femminicidio-e-femminilicidio-molto-piu.html 2015 - Aprile – Le Bande Rosse di Serra d‟Alto Link : http://terivolini.blogspot.it/2015/05/le-bande-rosse-diserra-dalto.html Nel caso si verificassero problemi di apertura dei link, copiarli e incollarli direttamente su you tube

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Esposizione in bacheca di alcuni articoli pubblicati su La Grande Lucania, mensile cartaceo, fino al 2017 link della pubblicazione sul blog di Teri Volini http://terivolini.blogspot.com/2017/05/esposizioni-in-bacheca-di-alcuni.html Catene Umane per l‟ambiente Pubblicazione Articolo su Grande Lucania: http://terivolini.blogspot.it/2014/09/articoli-sulle-catene-umane-policoro.html Il Popolo dei Baccelli - Pubblicazione Articolo su Grande Lucania E su blog http://terivolini.blogspot.it/2015/01/il-popolo-dei-baccelli-fantascienza-o.html Articolo in nota Fb: Non di tutt‟erba un Fascio http://terivolini.blogspot.it/2014/12/non-di-tutterba-unfascio_97.html L‟Arte bene comune - articolo su La grande Lucania E su blog http://terivolini.blogspot.it/2015/02/larte-bene-comune-articolo-pubblicato.html Marzo - Articolo Lucano su blog per lettura integrale on line: http://terivolini.blogspot.it/2015/01/femminicidio-e-femminilicidio-molto-piu.html Aprile – Da che mondo è mondo? Confutazione dell‟ineluttabilità della guerra – articolo di Teri Volini su La Grande Lucania - marzo - aprile 2015 e su blog in luglio http://terivolini.blogspot.it/2015/08/da-che-mondo-e-mondo-confutazione.html Trivelle di morte e trivelle di vita su La Grande Lucania business e su blog http://terivolini.blogspot.it/2015/07/trivelle-di-morte-e-trivelle-di-vita.html Giugno LA RIVINCITA DEL PYROCOCCUS FURIOSUS OVVERO: È POSSIBILE FARE A MENO DEL PETROLIO? su La Grande Lucania maggio – giugno 15 e su blog : http://terivolini.blogspot.it/2015/06/la-rivincita-del-pyrococcus-furiosus.html Luglio –articolo TRIVELLE DI MORTE E TRIVELLE DI VITA – già pubblicato sul mensile La Grande Lucania in aprile su blog http://terivolini.blogspot.it/2015/07/trivelle-di-morte-e-trivelle-di-vita.html AGOSTO -Pubblicazione su La Grande Lucania dell‟articolo: La Expo e lo spettro del Titanic Anno – 2015 - n° 5 – 9 lu – 9 agosto E 26 agosto – SU La Grande Lucania n° 5 - luglio / agosto su blog: http://terivolini.blogspot.it/2015/08/la-expo-e-lo-spettro-del-titanic-di.html Novembre Pubblicazione integrale - dell‟articolo La paperella assassina (Ftalati), pubblicato sul mensile La Grande Lucania n° 6 - agosto/settembre 2015 su blog http://terivolini.blogspot.it/2015/11/la-paperellaassassina-articolo.html 2016 Gennaio Conferenza di Parigi sul clima: o si cambia rotta o si affonda- articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania dicembre2015 -gennaio 2016-su blog http://terivolini.blogspot.it/2016/01/conferenza-di-parigi-sul-clima-o-si_15.html Febbraio -Un‟iniezione di fiducia, articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania febbraio 2015 - su blog http://terivolini.blogspot.it/2016/02/uniniezione-di-fiduciaarticolo-di-teri.html Marzo - pubblicato sul mensile La Grande Lucania IO MI FACCIO IN 4 PER LA NATURA, E TU? Contro le trivellazioni votiamo SI il 17 aprile e su blog blog Il Blog di Teri Volini: articolo per il SI- referendum 17

aprile - pubblicazione su La Grande Lucania aprile 2016 La pungente paladina della lotta per l'agricoltura sostenibile -articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania e su blog : http://terivolini.blogspot.it/2016/03/condivisione-del-testo-integrale.html Aprile - Le ragioni del SI, articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania e su blog http://terivolini.blogspot.it/2016/04/articolo-per-il-si-referendum-17-aprile.html

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Maggio Una torta come strumento di distrazione di massa, articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania e su blog: http://terivolini.blogspot.it/2016/05/una-torta-come-strumento-di-distrazione.html Giugno La lezione di Maxima, pubblicato sul mensile La Grande Lucania giugno 2016 e su blog: http://terivolini.blogspot.it/2016/06/la-resistenza-di-maxima-articolo.html Settembre – Ottobre 2016 Il compleanno della multinazionale, pubblicato sul mensile La Grande Lucania luglio e su blog: http://terivolini.blogspot.it/2016/09/ilcompleanno-della-multinazionale.html Ottobre-Novembre - Trivelle in Basilicata, articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania e su blog http://terivolini.blogspot.it/2016/11/tempa-rossa-sul-ponte-sventola-bandiera_35.html Dicembre - Una insospettabile contaminazione: articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania novembre /dicembre e su blog http://terivolini.blogspot.it/2017/04/una-insospettabile-contaminazione.html Anno 2017 Gennaio FTALATI - Un Report d‟eccezione - articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania dicembre/gennaio e su blog http://terivolini.blogspot.it/2017/01/un-reportdeccezione-qualche-tempo-fa-su.html Febbraio: E non c‟indurre in tentazione, articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania febbraio/marzo e su blog: http://terivolini.blogspot.it/2017/02/e-non-cindurre-in-tentazione-petrolio-e.html Aprile a scienza che lavora per la nostra salute, articolo pubblicato sul mensile La Grande Lucania marzo/aprile - http://terivolini.blogspot.it/2017/04/la-scienza-che-lavora-per-la-nostra.html Maggio UNA PERFORMANCE COLLETTIVA E UN‟OPERA DIROMPENTE per la "MARCIA SALVA L'ACQUA" a Matera Sabato 27 maggio, piazza Matteotti, dalle ore 9,30 – Matera - Articolo pubblicato su GLB maggio 2107 e su blog https://terivolini.blogspot.it/2017/05/una-performance-collettiva-e-unopera.html Giugno Presentazione doppia mostra -inaugurazione e link Articolo su GLB: https://terivolini.blogspot.it/2017/09/articolo-glb-doppia-mostra-evento-di.html Giugno venerdì 30 -Percorsi d'arte in bilocazione, mostra di Teri Volini, articolo su Il Lucano Magazine maggio/giugno 2017 https://terivolini.blogspot.it/2017/06/percorsi-darte-in-bilocazione-mostra-di.html Convegno Toponomastica e Gimbutas Gimbutas: articolo Teri Volini su GLB https://terivolini.blogspot.it/2017/06/proposta-di-intitolazione-gimbutas.html Convegno di Toponomastica e Proposta d‟intitolazione a Gimbutas alcuni articoli sul convegno giugno 2017 https://terivolini.blogspot.it/2018/01/proposta-dintitolazione-marija-gimbutas.html LA PACE PREPOTENTE - Articolo pubblicato su GLB agosto - http://terivolini.blogspot.it/2017/08/la-paceprepotente-articolo.html L‟ANGOLO DELLE ERBE della Strega Tegiumaru - L‟equiseto - articolo pubblicato su GLB ottobre 2017 e su blog https://terivolini.blogspot.it/2017/10/langolo-delle-erbe-della-strega.html L‟ANGOLO DELLE ERBE della Strega - Tegiumaru - L‟erba delle donne: la Salvia - articolo pubblicato su GLB, nov. 2017 e su blog https://terivolini.blogspot.it/2017/11/lerba-delle-donne-la-salvia-articolo-su.html La fiaba di Vassilissa e le lenticchie - articolo pubblicato su GLB, novembre 2017 e su blog https://terivolini.blogspot.it/2017/11/la-fiaba-di-vassilissa-e-le-lenticchie.html Cibo e malattie: per evitare il cancro cominciamo dall‟alimentazione - Articolo pubblicato su GLB http://terivolini.blogspot.it/2017/12/cibo-e-malattie-per-evitare-il-cancro.html L‟ANGOLO DELLE ERBE della Strega Tegiumaru : Il Tarassaco articolo pubblicato su GLB http://terivolini.blogspot.it/2017/12/per-i-lettori-distratti-il-termine.html

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Alcune immagini della serata d‟inaugurazione http://terivolini.blogspot.com/2017/05/alcune-immagini-della-serata.html

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Presentazione di Alberto Barra

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VIDEO YOU TUBE MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE Far pace con la terra e con l‟umanità Performances, Installazioni e Manifesti d‟Artista di Teri Volini http://terivolini.blogspot.com/2017/05/video-you-tube-far-pace-con-la-terrae.html I video per you tube (Pierfrancesco Barba), si riferiscono a una delle due mostre presentate nel 2017 dall‟artista biofila Teri Volini presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza Land Art schermata http://www.terivolini.it/html/land_art.htm mentre nell‟attigua Pinacoteca Provinciale erano proposte in antologica le sue Opere pittoriche e le Sculture policrome retroilluminate. CICLI delle OPERE PITTORICHE di TERI VOLINI - EBOOK ILLUSTRATO pagg. . 73 https://issuu.com/terivolini/docs/cicli_per_solo_issuu_power_point_31 Link opere pittoriche sito web http://www.terivolini.it/html/opere.htm

Far pace con la terra e con Farl‟umanità

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Video 1 - Presentazione mostra e progetto NCP, Non casuale è la pace.

Link video https://youtu.be/ZGDgDechzUE Info di approfondimento : NCP www.terivolini.it https://www.terivolini.it/html/casuale_pace.html L‟Opera fa riferimento al desiderio di pace e all'improrogabilità della sua realizzazione in noi e nel mondo.L'Arte, con il suo speciale linguaggio, può efficacemente comunicare tale urgenza e sottolineare l‟importanza di una Cultura della Pace, che la evidenzi presso la società civile come valore primario. Il titolo dell‟Opera fa riferimento all‟impegno necessario per sostituire la modalità mortifera - che ancora alberga negli umani - con quella del rispetto per la vita e dell‟amore per tutti gli esseri viventi.

Impegno e creatività L'artista chiama in causa la superficialità con cui gli umani si pongono innanzi alla pace in sé stessi e nel mondo. Con la sua presenza in un luogo pubblico l'opera NCP vuole ricordare e sottolineare alla società civile che il raggiungimento della pace non può essere lasciato al caso...

Tale concetto viene presentato con una semplice ed originale analogia con lo Shangai, noto gioco nel quale un fascio di barrette viene lasciato cadere a caso su di un piano. Nel “gioco” della pace, invece, non c‟è posto per la casualità: a tutti indistintamente tocca lavorare per la pacificazione, a cominciare dal modo di agire nelle nostre vite, dunque nel personale e nel sociale.

Provocazione positiva Si parte da un‟apparente provocazione: 7 lance realizzate in ferro dipinto.

Esse sono ovviamente percepite come simbolo di aggressività, ma tale percezione cambia radicalmente nel momento in cui si osserva che le lance sono tenute a freno da un girotondo di mani, simboleggianti l‟amicizia tra gli esseri umani, l‟accordo e la buona volontà. L‟istinto di morte può essere allora neutralizzato e trasformato Colori e parole di pace Quale auspicio potente di queste nuove modalità, le lance sono dipinte nei sette colori della pace: essi concretizzano l‟energia, l‟armonia e la gioia di vivere. Le sette lance sono innestate su un basamento circolare che rappresenta il globo terrestre circondato da una teoria di parole che sottoscrivono la pace nelle varie lingue del mondo.

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video 2 . Teri Volini, II Mostra museo archeologico: Colonna di luce e Sculture policrome retroilluminate Link video https://youtu.be/-Je3pYiONkc APPROFONDIMENTO Le Sculture policrome retroilluminate e la Colonna di Luce ricordano la policroma bellezza delle splendide vetrate delle chiese medievali, cui l‟artista si è ispirata. La policromia è frutto dei colori delle opere pittoriche di Teri Volini, tramite l‟enfatizzazione di alcuni intensi particolari, che. in bella sinergia, bene esprimono la suggestiva affermazione di Ekkart Tolle “I fiori sono l‟Illuminazione delle piante”.

Il Blog di Teri Volini: I PORTALI DELLA BELLEZZA - INSTALLAZIONE LUMINOSA CONVENTO DI BARILE http://terivolini.blogspot.com/2013/09/i-portali-della-bellezzainstallazione.html FB Album Fotografico con 54 immagini sul percorso espositivo della mostra https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.642192872468790.1073741828.1000003424950 94&type=1 www.terivolini.it https://www.terivolini.it/html/portali_bellezza_scultura.html Vedere la bellezza in un fiore / può risvegliare gli umani alla bellezza / perché questa è una parte essenziale / del loro più profondo essere/ della loro vera natura... / I fiori più fragili più eterei e più delicati / son diventati quasi dei messaggeri / di un altro regno/ un ponte fra il mondo della forma / e quello della non forma ./ Non solamente hanno un aroma soave e piacevole / per gli umani / ma in sé anche una fragranza del mondo dello spirito / I fiori sono l'illuminazione delle piante Libera elaborazione di Teri Volini da un testo di Eckart Tolle, dal libro Un nuovo mondo

Video 3. Teri Volini, Mostra museo archeologico: Ingresso alla mostra e prime opere Link video https://youtu.be/Vr1Cw7shikI APPROFONDIMENTO: Message in the bottle1 http://www.terivolini.it/html/performances12.htm Message in the bottle2 http://www.terivolini.it/html/Message_Bottle.htm Il gomitolo rosso http://www.terivolini.it/html/gomitolorosso.htm Blog Il Nastro è Il Messaggio - Viaggi Simbolici, Nastri Rossi e Archetipi http: // terivolini.blogspot.com / 2015 / 03 / il-nastro-e-il-messaggio-il-nastro_24.html

VIDEO 4. TERI VOLINI. MOSTRA MUSEO ARCHEOLOGICO: RIVELAZIONE I Link you tube https://youtu.be/A2jWklqvWek APPROFONDIMENTO: RIVELAZIONE, Vivere l'arte nell'esperienza quotidiana: performance in body art, work in progress dal 2001 http://www.terivolini.it/html/performancs20.htm Rivelazione fa parte delle opere di Oneness in Seminare la pace http://www.terivolini.it/html/seminare_la_pace.htm Alcune opere comprese in Seminare la pace: Convivium, la nostra casa è il mondo - Legnano (2002) Il Nastro Rosso della Vita (2003), Convivium, la nostra casa è il mondo Potenza (2003) 94

Grande Preghiera della Pace (2004), Meditazione in Cammino (2004), Cerimonia delle Bandiere (2004)Dichiarazione d'Identità (2004) , Manifestazione per la pace (2005), Labirinto (2005) , Mandala Aureo (2004-2005), Le Felici Contaminazioni (2005), La Parola Germinale (2005), La Colonna Celeste (2005-2006), Non Casuale è la Pace (2010), Dichiarazione d'Identità (2010), Estrapolazioni d'Identità (2010), Sinfonia di Pace (2012), Cerimonia delle bandiere (2013) ... http://www.terivolini.it/html/performancs20.htm Parte 5a e parte 6a, work in progress

Video 5 TERI VOLINI. MOSTRA MUSEO ARCHEOLOGICO: RIVELAZIONE II - La Casa del Vento a Milano e Percorsi svelati a Pietrapertosa (Basilicata) link you tube https://youtu.be/UYfro4C4XHs APPROFONDIMENTO: RIVELAZIONE performance 2001: http://www.terivolini.it/html/performancs20.htm Grandi Installazioni > La Casa del Vento, Milano 2005 http://www.terivolini.it/html/casaVento.htm E Percorsi svelati, Pietrapertosa 2011: http://terivolini.blogspot.com/2011/08/percorsi-svelati-permanifestazione.html

Performance a Milano 2001: Indossando il Velo realizzavo un‟ Azione Simbolica nella quale utilizzavo la mia persona fisica come mezzo espressivo: forma di Body Art in cui il corpo dell‟Artista è in se stesso l‟Opera, lo strumento visibile della comunicazione; un‟ Opera vivente in senso stretto, in quanto respira, parla, cammina, si muove tra la gente, proponendo osservazioni, accettando reazioni, riflessioni, insomma realizzando inter-azione, dialogo, ricerca, approfondimento su tematiche importanti e di tragica attualità.

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Ho indossato il Velo anche in altri luoghi e situazioni, sia per esprimere solidarietà nei confronti delle donne oppresse dagli integralismi di ogni tipo: le donne negate, costrette a mettere il velo, al silenzio, alla invisibilità, per ricordare che occorre togliere il velo del feroce patriarcato ma anche quello della nostra indifferenza, e per evidenziare la permanenza scandalosa di un Velo, invisibile ma presente anche nella nostra cultura, che finge di non vederlo: il velo del conformismo, il velo dell‟inconsapevolezza, il velo del silenzio imposto a chi non si adegua alla cultura dominante. Ho scritto una ricerca al proposito, dallo stesso titolo, e http://www.terivolini.it/html/performancs20.htm

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Video 6 Il Reale Invisibile - La Ragnatela link video you tube https://youtu.be/2TNMwEtwKho APPROFONDIMENTO La Ragnatela I - Percorso e video. Il Reale invisibile. La Ragnatela - 1999 - https://www.terivolini.it/html/performances3.htm Video sintesi La Ragnatela: http://www.youtube.com/watch?v=DnBzhtqpJz0 Ebook: Il Reale Invisibile - La Ragnatela – italiano http://issuu.com/terivolini/docs/il_reale_invisibile_-_la_ragnatela_

Alle pagine 351- 377 vedi : Biografia artistica ipertestuale parte 1a, pagg. 404 Dalla Montagna Stregata alle performances e installazioni https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia__artistica_teri_volini_pa Il Reale Invisibile. La Ragnatela, Grande Installazione estemporanea, Scultura tessile tra le Àrmə di Castelmezzano, con il CAI di Pz e gli abitanti del borgo. Disegnata tra cielo e terra nel paesaggio aspro e affascinante della “Montagna Stregata”, una grande rete di Filo Rosso di circa 10.000 metri quadri era Land Art pura: non sovrapposizione dell'artista alla Natura, ma Azione empatica e sinergica con essa.

Con la sua fugace bellezza, simboleggiava la ricerca di armonia con la Terra, che gli esseri umani hanno dimenticato.

La Riuscita dell‟Evento è stata stra-ordinaria, grazie alla “capacità” dell‟Opera stessa - nel suo dinamico progredire dapprima con le persone, alpinisti, fotografi, abitanti del paese, ragazze, donne, vecchi, bambini… con la roccia, con l‟aria, il sole, le nuvole, poi con la pioggia, il vento, la bellezza e ancora con la furia degli elementi - di mostrare - tramite un‟esperienza reale e metaforica, la realtà dell‟ Interconnessione, la piccolezza dell‟essere umano di fronte alle forze della natura, la necessità del rispetto verso di essa, l‟importanza di avere dei progetti e di creare il bello e il sublime, anche sapendo che tutto può finire, e che la vita stessa è caducità...

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Il Successo dell‟evento va riferito dunque non ad una superficiale valutazione della resistenza o di permanenza della struttura, perché non si trattava di una struttura qualunque, ma di uno Strumento d‟eccezione per mostrare Qualcosa d‟importante, per “ dire Qualcosa di significativo, dando per scontata la sua grande Bellezza e il fascino in sé di un‟ impossibile, mai vista installazione di pura Land Art , un‟Opera che non si sovrapponeva al paesaggio naturale e ne esaltava le caratteristiche e il fascino

Video 7 La Ragnatela 2 link video you tube https://youtu.be/dNVfL-1Kiys La Ragnatela in Basilicata su sito web https://www.terivolini.it/html/performances3.htm Video sintesi La Ragnatela: http://www.youtube.com/watch?v=DnBzhtqpJz0 La Ragnatela a Biella - per Passaggi a nord ovest - Fondazione Pistoletto - 2000 http://www.terivolini.it/html/performances9.htm Ebook The Real Invisible. The Spiderweb in english https://issuu.com/terivolini/docs/the_x_issu_last___real_invisible_th APPROFONDIMENTO: Un quadro immenso: Con la tessitura della Ragnatela tra due picchi della Montagna Stregata di Castelmezzano, ho formato un quadro immenso, che aveva come sfondo sempre mutevole il cielo e come cornice d‟eccellenza le rocce polimorfe e mutanti delle Piccole Dolomiti Lucane. Uno strumento d‟arte dotato di una incredibile molteplicità di significati e di moniti che l‟Opera porta in sé, in grado di comunicare, con leggerezza non disgiunta a potenza - la realtà dell‟interconnessione, proprio grazie a quell‟unico filo che, spezzato dalla furia del vento, aveva determinato il cedere della rete, veniva a sottolineare che, come in una ragnatela vera, se si crea squilibrio anche in un solo punto, ciò indebolisce l'intera struttura, così se si crea squilibrio nei rapporti fra tutti gli esseri e l‟ecosistema, e non vi si pone subito rimedio, viene messa in pericolo l'esistenza stessa dell'insieme. Senza mezzi termini, si tratta della sopravvivenza del nostro pianeta e dell‟umanità stessa. Interessante anche il Coraggio di quella pubblica dichiarazione messa per iscritto nelle precedenti pubblicazioni - fatta rigorosamente prima della realizzazione concreta dell‟Opera - che il senso profondo dell‟Azione era non solo nella testimonianza della Interconnessione con il tutto di cui siamo parte ma nell‟accettazione della caducità come parte essenziale dell‟ordine naturale delle cose.

Ebook: Il Reale Invisibile - La Ragnatela - in italiano http://issuu.com/terivolini/docs/il_reale_invisibile_-_la_ragnatela_ VEDI ANCHE BIOGRAFIA 1, alle pagg. 351-377 Biografia artistica ipertestuale parte 1a, pagg. 404 - Dalla Montagna Stregata alle performances e installazioni https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia__artistica_teri_volini_pa

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8 Imaginifica link video you tube https://youtu.be/R4hIbK2cRWM Imaginifica su sito web http://www.terivolini.it/artetessile.htm#imaginifica e su blog: http://terivolini.blogspot.it/2009/07/imaginifica-living-sculpture.html

Preziosità del femminile: il Triangolo con la punta in giù è l‟archetipo che più efficacemente rappresenta la pura energia del Femminile. Yantra della yoni, nella sua stessa evidenza formale simbolo della donna, è un‟area sacra, punto di trasmissione di forze sottili, Porta dei misteri cosmici e riconduce alla Grande Madre, Sorgente di vita, Utero dell‟universo

Azione simbolica - Con filo rosso di lana l‟Artista ha realizzato ventotto Sculture Tessili a forma triangolare. L‟Opera plurima è stata realizzata da Teri Volini strutturando i triangoli interamente a mano, all‟uncinetto.. Ha poi completato l‟Opera “personalizzando” i triangoli, applicando ad ognuna delle sculture tessili dei particolari in oro, argento, argento antico, filigrana, pietre dure, perle, medaglie, petali di rosa, fiore tigrato di pianta grassa, gusci di mandorla e altri materiali .. 28 i giorni d‟impegno assolutamente ininterrotto, nel mese di agosto 1999, al fine di “tessere” un triangolo al giorno, l‟Azione simbolica di struttur /azione essendo legata al ciclo lunare /mestruale.

In seguito l‟opera è stata protagonista di diverse Performances, Installazioni e Composizioni in open air, su spiaggia sabbiosa, prato, alberi, etc. vedi anche Arte tessile: http://terivolini.blogspot.com/2009/07/textile-art-arte-tessile-daipennelli.html con molte delle Creazioni iniziate dalla metà degli anni '90, che onor ano una Tessitura reale e simbolica, espressa in natura e/o in ambiente urbano, coniugata con le più diverse modalità espressive della Public Art , Land Art/ Earth Art, Sharing Art (Arte Coinvolgente), Urban Art, Body Art, Video Art ,Writing Art e Azioni d‟Impegno civile…

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Video 9 - L‟Apertura del Cuore – Grande Installazione - Livigno - Lombardia – luglio 2003 - link video you tube: https://www.youtube.com/watch?v=6VkyT8Lcgj4 Grande Installazione per la 4a edizione di Pietrarte. 12 -19 luglio 2003 - Materiale: pietra del luogo Dimensioni: circa 60 mq. Sito web http://www.terivolini.it/html/apertura_del_cuore.htm e in concomitanza: Mudra a Livigno http://www.terivolini.it/html/Mudra_Livigno.htm La grandiosità dell‟opera non risponde ad una esigenza di auto-esaltazione, ma è funzionale all‟intento comunicativo.

L‟imponenza dell‟opera favorisce la visibilità, e attraverso lo stupore focalizza l‟attenzione e stimola la ricerca dei significati di cui è portatrice.

Opera di Land Art pura, e deriva il suo fascino dall‟inserirsi nel flusso di energia dalla Madre Terra evidenziandone la potenza e la bellezza, suscitando un rinnovato interesse e diffondendo la coscienza dei valori trascurati del nostro habitat . Ritenendo la terra un corpo vivente, che ci nutre e che ci ospita, desidero fare delle opere in cui i suggerimenti, le suggestioni e i materiali usati provengono direttamente da lei.Il traboccare della pena per la distruzione operata dagli esseri umani nei confronti della natura viene scritto direttamente sul corpo della Montagna con una parte del suo stesso corpo, realizzando una installazione in totale sintonia con la natura. L‟azione nel suo insieme assume un valore drammatico, equivalente a un grido, e permette di verificare altresì l'assurdità del cronicizzarsi di un tragico stile di vita basato sulla violenza, la sopraffazione, la distruzione...

10 Spirale della Rinascita - Milano - Installazione Fiera Campionaria - 2006 Link video yoi tube https://youtu.be/5krTal5DFuo Nell‟opera Spirale della Rinascita utilizzo concettualmente e concretamente quella che è la mia cifra stilistica fondamentale, il Nastro Rosso protagonista di molte mie performances e grandi installazioni.

(Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell‟Artista Teri Volini) http: // terivolini.blogspot.com / 2015 / 03 / il-nastro-e-il-messaggio-il-nastro_24.html

Il Nastro Rosso, simbolo dell‟Energia vitale che scorre nel corpo degli esseri umani e in quello della Madre Terra e dell‟Universo, forma in questo caso una grande spirale di seta rossa di oltre trenta metri quadri. Su questo lucente fiume energetico, con cui viene formata in terra - sul nero - una grande spirale, sono deposte sessanta uova dipinte a mano in colore bianco, simbolo di purezza e di nuove

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consapevolezze nel rinnovamento. Satura l‟opera un uovo di maggiori, notevoli dimensioni, posto nel cuore della spirale purpurea. http://www.terivolini.it/html/spiralerinascita.htm Connessioni con la Grande Spirale sull‟Etna 1999 (Il Ritmo del Fuoco): http://www.terivolini.it/html/performances2.htm

11 Le Invasioni Tentacolari - Grande Installazione - Basilicata Link video link video you tube https://youtu.be/han8qEGjrZs video you tube Pierfr. Barba

Le Invasioni Tentacolari sono il risultato della nostra leggerezza nei riguardi dei materiali che usiamo e del ritardo con cui provvediamo al loro possibile riutilizzo su sito web http://www.terivolini.it/html/invasionitentacolari.htm, ed anche alle pagg. 287-300 della Biografia artistica ipertestuale - Parte 2a - Fare arte all‟inizio del terzo millennio https://issuu.com/terivolini9/docs/biografia_artistica_ipertestuale_di_fcc29ada2a5632 Un‟Opera d‟arte di forte impatto, che focalizza sul problema del riciclo, comunicando tale urgenza in maniera efficace ed alternativa - e di rinforzo- rispetto alle usuali modalità mediali.

INSTALLAZIONE DEL MOSTRO TENTACOLARE DI 13 TENTACOLI DA 5 A 9 METRI ciascuno – realizzato - a iniziare da marzo presso tre scuole di Potenza - in e su un caseggiato del centro storico della città - primavera /estate 2007- Il mostro tentacolare è stato installato in modo che dalle porte dalle finestre, dai comignoli, dai terrazzini della casa prescelta fuoriuscissero i trasparenti, giganteschi, minacciosi tentacoli. Il messaggio percepito è stato quello da noi voluto: questo materiale - peraltro tanto versatile e divenuto ormai indispensabile - se non è raccolto in differenziata, riciclato e riutilizzato, rischia di invaderci, di sommergerci, quasi una piovra, un mostro tentacolare e velenoso i THE SOCIAL SCULPTURE - La (S)cultura Sociale di Teri Volini - 2a versione – pagg. 156 https://issuu.com/terivolini/docs/the__social_sculpture_e_book_agg_to

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12 Testimoni Illustri per un‟Opera di autocoscienza collettiva video you tube https://youtu.be/5w-IPj_50NY Installazione, cm. 130x400 – Foto-composizione digitale - Writing in rosso e nero su bianco - Barchette in carta velina e figurine di Gesù e Maria su drammatico Mare /Nastro Rosso APPROFONDIMENTO: Il Blog di Teri Volini: TESTIMONI ILLUSTRI per un‟Opera di autocoscienza collettiva INSTALLAZIONE cm. 130x400 Il Blog di Teri Volini: Testimoni Illustri - Installazione - Inaugurazione mostra collettiva Pinacoteca Provinciale di Potenza h. 17,30 Il Blog di Teri Volini: Teri Volini TESTIMONI ILLUSTRI INSTALLAZIONE cm. 80x100 su Viale Dante Nov. Dic. 2013 Ebook EXTRA pagg. 12 : https://issuu.com/terivolini/docs/extra_-_dossier sito web: http://www.terivolini.it/html/testimoniIllustri.htm Con il supporto dei due Illustri Testimoni come Gesù e Maria, che - se vissuti oggi - sarebbero stati considerati degli Extracomunitari, l‟Opera sottolinea l‟improrogabilità della riattivazione di quei sentimenti di solidarietà, generosità e sostegno nei confronti di ciascuna persona bisognosa indipendentemente dal colore della pelle, dallo status economico e sociale, il rispetto e l‟aiuto per i popoli più svantaggiati: in nome della comune appartenenza all‟Umanità.

Nell'Opera utilizzo ancora una volta la mia cifra stilistica fondamentale, il Nastro Rosso protagonista di molte mie performances e installazioni.

Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell‟Artista Teri Volini: http: // terivolini.blogspot.com / 2015 / 03 / il-nastro-e-il-messaggio-il-nastro_24.html Performances http://www.terivolini.it/html/performances.htm Il Nastro Rosso si presta stavolta a simboleggiare il Mare Nostrum, arrossato dalle innumerevoli vite in esso disperse nel corso delle tragiche traversate in fragili imbarcazioni e in condizioni ai limiti dell‟umano che ancor oggi, nel 3° millennio, la follia umana produttrice di guerra, malvessazioni, tirannia, miseria… rende possibilii.

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13 Manifesti d‟Artista singoli Link video you tube https://youtu.be/nLti35qjxLU Nelle quintuplici installazioni di 5 gigantografie in altrettante locations a Potenza, dal 2009 al 2013, l‟Artista testimonia la necessità di un nuovo ordine etico a partire dalle parole, che con la loro vibrazione possono influenzare in bene o in male le nostre vite.

Approfondimento con testo e link attivi:.................................................................................................

I Manifesti d‟artista personali o collettivi, in pubblica reiterata esposizione, creano una condizione diametralmente opposta alle operazioni commerciali dell‟usuale pubblicità, e che nulla ha a che vedere con essa: l‟Artista espone la sua stessa persona fisica non per vendere qualcosa né per pubblicizzarsi, ma per comunicare più direttamente ciò che ritiene importante. Ciò che conta è l‟intento, e in tutti i casi si attua un'Azione in cui è particolarmente visibile la forza rivoluzionaria dell'arte, in quanto, esasperando volutamente determinati comportamenti e di conseguenza “enfatizzando” il reale, si innescano dei processi in grado contribuire alla presa di coscienza personale e sociale.

Manifesti d‟Artista singoli PAROLE DI LUCE - 1a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/riformiamo.html Amaci :http://www.terivolini.it/html/eventi_ottobre.html Summit di Copenhagen 4-18 dicembre 09-Messaggio agli amministratori della Terra ARIA 2a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_aria.html SE continueremo a considerarci separati dalla Terra e a vedere in essa solo un oggetto da dominare e sfruttare, la situazione del pianeta non potrà che peggiorare, e così la qualità della nostra vita.

ACQUA 3a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_acqua.html Con le Quintuplici Installazioni nella città di Potenza l'artista lucana conferma il suo impegno in difesa dell'ambiente, dichiarando la sua stretta appartenenza agli elementi dalla natura ALBERI 4a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_alberi.html Ci ricorda la profonda unione degli esseri umani con la natura e con tutti i suoi elementi, e contestualmente richiede che i FRUTTI di cui ci nutriamo siano il più possibile integri e sani, per la nostra salute e per la preservazione delle future generazioni e del Pianeta in cui viviamo.

FRUTTI DELLA TERRA http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_frutti.html OPERE IN DIFESA DELLA NATURA - mostra - http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opereteri-volini-in-difesa.html IO MI FACCIO IN 4 PER LA NATURA http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendumdel-12-13-giugno-io.html Difendiamo la natura http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugnoio.html Galleria Virtuale 3D http://www.terivolini.it/gallerie3d/arte_in_difesa/index.html MOSTRA DI TUTTE LE OPERE COLLETTIVE ESSERE UNO CON LA TERRA Efab Giugno 2011 http://www.terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html

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14 MANIFESTI COLLETTIVI Link video https://youtu.be/JX1EBBA1vJ4 L'artista consapevole rivela la sua vocazione ad essere esemplare nell‟attivazione di un pensiero e di una cultura diversa, invece di condividere il metro convenzionale basato sull'acquisizione di fama e sull'interesse mercantile.

Approfondimento: Mostra: Esposizione Fiera energie alternative http://www.terivolini.blogspot.it/2011_05_01_archive.html PAROLE DI LUCE: http://www.terivolini.it/html/parole_luce_vita.html ACQUA – OPERA COLLETTIVA - Festa dell‟acqua 2010 SITO WEB http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_acqua.html BLOG: OPERA . COLLETTIVA IO SONO UNO CON IL SOLE, contro il nucleare http://www.terivolini.it/html/c oscienza_uno_sole.html OPERA COLLETTIVA - IO SONO UNO CON I FRUTTI DELLA TERRA 21 MARZO 2013 http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_frutti.html OPERA E CONVEGNO http://terivolini.blogspot.it/2013/03/presentazione-opere-e-convegno-iosono.html ALBUM FOTOGRAFICO FB https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.557837067571038.1073741825.100000342495094&type= 1

IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA http://terivolini.blogspot.it/2011/06/iosono-uno-con-gli-alberidoppia-mostra.html IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA PRESENTAZIONE UFFICIALE – CONVEGNO http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-sono-uno-con-gli-alberi-convegnoe.html OPERE IN DIFESA DELLA NATURA - mostra http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-terivolini-in-difesa.html Mostra www.terivolini.it/html/bellaterra.htm

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21 maggio 17

Intervista per Arkigo www.arkigo.com L'arte in casa: Teri Volini ci racconta la sua produzione Art&Design.

Intervista di Daniela Marchese D. - Qualche giorno fa il vernissage della tua ultima mostra Percorsi d‟arte in bilocazione che durerà fino al 23 di giugno alla Pinacoteca e al Museo Provinciale di Potenza. L‟attendevo con impazienza e grande curiosità: sapevo che mi avrebbe emozionato, proprio come quando ti ho conosciuta di persona solo pochi giorni prima e quando ho visto le tue prime opere diversi anni fa.

Grande entusiasmo e grande apprezzamento per le tue opere pittoriche, che rappresentano ormai uno status symbol. Avere un Volini in casa significa prestigio, ma non solo: i soggetti e la scelta dei colori hanno una fortissima capacità di "riempire" lo spazio, di connotarlo fortemente dandogli carattere. È stata questa consapevolezza ad ispirare la tua produzione di complementi d‟arredo in Art&Design e le Picto-sculture policrome retro-illuminate?

T. - L‟impulso originario è venuto dai reiterati inviti dei miei più tenaci estimatori “pittorici” a ridare più tempo e rinnovato vigore ai dipinti, avendo alcuni di essi vissuto con rammarico il maggior spazio da me dedicato alle opere performative in difesa della natura e all‟impegno sociale.

Un quadro retro illuminato: Orchidee particolare di un‟opera pittorica, trasposta su metacrilato, luce a risparmio energetico, cornice a cassetta in legno di fattura artigianale

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Ho voluto inoltre soddisfare anche le richieste dei tanti ammiratori della mia arte, che desideravano portare nella loro abitazione o nel luogo di lavoro o donare ad amici/amiche, per un‟occasione particolare, la bellezza e la vivace espressività dei miei colori, con una spesa accessibile. Sono nati così i complementi d‟arredo, che riassumono egregiamente tali esigenze.I più vicini alla produzione pittorica sono appunto i Quadri luminosi, tra cui La Danza della Corda, un‟opera cui tengo moltissimo, e di cui ho realizzato la trasposizione su una lastra di metacrilato, di misura inferiore al quadro originario di cm 240 x 80 ca. Per comprenderne in pieno il valore artistico, culturale simbolico , ne tento una breve descrizione: La "Danza della Corda" è un trittico, olio e tecnica mista su carta intelata, in cui un cordino rosso collega tra loro tre fanciulle intente in una gioiosa danza creatrice cosmica. Questa danza è strettamente connessa con il Principio di Armonia Universale e con il Principio Femminile Originario, che sottende alla vita in tutte le sue manifestazioni sulla terra e nell‟universo.

La Danza della Corda è espressa nell‟Opera anche dal contesto in cui essa si manifesta: una natura viva e trionfante, svelata in tutta la sua magnificenza reale e mitica, che rappresenta con la sua Bellezza un invito al rispetto per la natura e per tutti gli esseri. Dalla texture pittorica cellulare e da quella metaforica nominale emergono da un lato le "corde vibranti ", particelle infinitesimali di cui oggi anche la scienza ci conferma essere composti, dall'altro le corde "strumentali ", dunque il Suono Primordiale, la Vibrazione Originaria; dall'altro ancora il "Cor, Cordis", il Cuore, ricordandoci lo strettissimo rapporto tra il nostro battito interno e la pulsazione dell'immenso Corpo Universale.

Fondante il Riferimento al Femminile, valore costituente fin dai primordi: come emerso dalle ricerche sulle ancestrali civiltà, nell‟isola di Creta - sede della ricca e avanzata civiltà minoica - la danza della corda era di primaria importanza per i riti connessi al femminile, ai suoi misteri e a quelli del cosmo

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Essa riporta al sangue ciclico femminile, ancor oggi tabù, l‟unico sangue al mondo che non scaturisce a causa di malattia, uccisione o violenza, ma per indicare il rinnovamento mensile, l‟alternarsi della potenzialità procreatrice.Il legame culturale e quello istintivo trans-temporale - di cui si fa portatrice l‟Opera – a quelle civiltà preziose e misconosciute, in cui era predominante il valore della Vita ed in cui il Femminile era oltremodo rispettato e divinizzato, offre alle donne d‟oggi un supporto fondamentale per ritrovare fiducia in sé, autorevolezza e coraggio per la propria esistenza. Recuperando l'antica voce delle Antenate, potremo ri-cordare, rivalutare e riproporre con forza al mondo tutti i valori connessi a quel Principio, che – se condivisi e praticati da uomini e donne di buona volontà - saranno i Valori della nuova Terra, i Semi della nuova Umanità..

Link: CATALOGO LA VI(T)A CREATIVA Il Blog di Teri Volini: https://terivolini.blogspot.com/2018/12/la-vita-creativa-illustrato-parteprima.html

D. - La tua produzione di complementi d‟arredo in Art&Design è la trasposizione dell'arte in un artigianato artistico. Come avviene la produzione?

T. – I primi complementi d‟arredo a base artistica sono state le strutture policrome retro – illuminate, “semplici” pannelli di grande effetto visivo, utilizzabili negli ambienti in funzione di interpareti e persino in orizzontale, sospesi a soffitto con sistemi di tiraggio invisibili, o - se di una certa dimensione - sostenuti da una cornice adeguata e retro illuminati per contro-soffittature retro illuminate, per rendere unici e stupefacenti i nostri luoghi abitativi o di lavoro. L‟effetto in una sala o anche in camera da letto è sorprendente .. Non c‟è limite alla fantasia: è possibile – anche su suggerimento di valenti architetti o arredatori amanti del bello e dell‟inedito - creare delle stupende porte scorrevoli per armadi o cabine armadio, che, grazie alla retro-illuminazione - a risparmio energetico - darebbero all‟ambiente, anche di notte, un‟aura di grande suggestione. D‟altro canto, gli stessi pannelli - o diversamente tagliati, come le gocce di luce, vere “cellule di colore”, sospesi a finestra, filtrerebbero l‟eccessiva luce, creando l‟effetto vetrata delle stupende cattedrali gotiche. Possono anche essere sagomati per impreziosire differenti situazioni arredative

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In tutti i casi, tali sorprendenti strutture sono caratterizzate dal loro stretto connubio con le mie opere pittoriche, la cui peculiarità cellulare di "costruzione" delle immagini viene messa in risalto insieme alla forza del colore e alla suggestione dei soggetti, che vengono riprodotti - con raffinate tecniche e ad altissima definizione - su una speciale pellicola; segue l‟attenta applicazione sulle lastre opalescenti della forma e m sura prescelta D. - I tuoi soggetti ricordano atmosfere di sogno e di magia: mi viene in mente Chagall per le atmosfere surreali oniriche ma con un uso dei colori quasi espressionista. È un paragone appropriato secondo te?

T. – Nessun artista può fare a meno di nutrirsi della bellezza creata dai grandi maestri del passato, salvo poi allontanarsene e trovare un proprio stile espressivo. Di Chagall condivido il fascino delle visioni oniriche, ricordando come tutto abbia avuto origine dallo svelamento di quel mondo segreto: addirittura, in una mia pubblicazione, “L‟Arte come esperienza fondamentale”. ho ricordato che: tutto cominciò con i sogni.

Sgorgavano dall‟inconscio, sorprendendomi ogni notte. Stupendamente colorati, sontuosi, vivi. Al risveglio, mi lasciavano immersa in un rammaricato stupore, temperato solo da un senso di luminosa gioia. Chiedevano espressione, ed io li ho accontentati.

Ovviamente, riferendoci alla trasposizione sulla tela di mondi molto intimi, essi vengono scoperti da chi guarda – e a volte dalla stessa artista! - man mano che si fa conoscenza col quadro che li porta con sé, rimanendo accuratamente celati ad osservatori superficiali o frettolosi. Direi che i miei dipinti sono alquanto “esigenti”, ma in cambio offrono significative scoperte https://terivolini.blogspot.com/2014/03/ilgrande-regista-testo-di-maria.html

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D. - I colori invece rimandano ai vetri cattedrale: questo è enfatizzato nelle opere retroilluminate come i TaVolini in fiore e i quadri retroilluminati. A quale tipo di casa e di ambiente pensavi quando le ha ideate? Ce ne parli?.

T. Tutte le mie creazioni, sia i dipinti che le recenti strutture, sembrano avere una speciale caratteristica, “parlano” con chi le osserva. Tale immediata comunicazione è stata da autorevoli critici attribuita al fatto che sono non delle opere fatte meccanicamente, ma risultato della risposta dell‟artista a una Fonte ispirativa generosa quanto severa, che richiede interamente la mente e il cuore, oltre alla originale tecnica che mi viene riconosciuta.

Per questa ottima ragione, oltre che per il loro effetto estetico, esse sono proponibili in ambienti raffinati, anche rigorosi se vogliamo, e con effetto paradossalmente ancor più spettacolare se tecnologici e moderni; negli ambienti più classici, invece, verranno accolti in perfetta armonia, determinando essi stessi le cromie arredative e creando una maggiore attinenza con cornici adatte Grande Installazione presso il Convento di Barile - link: INSTALLAZIONE: http: // terivolini.blogspot.it / 2013 / 09 / i-portali-della-bellezza-installazione.html D. - Un'altra tua creazione è Arco RelaxArte©, un elegante elemento d‟arredo, ma con una funzione un po' speciale. Ce la racconti?

T. - A volte anche soffrire per un mal di schiena può essere di stimolo alla creatività.

L‟Arco RelaxArte©, è nato per rispondere a una doppia esigenza, estetica e funzionale.

Si tratta infatti di una scultura ri-armonizzante, essendo un elegante elemento d‟arredo ma al contempo uno strumento funzionale al riequilibrio del corpo fisico.

Ho disegnato e realizzato un oggetto di design dalla linea elegante e sintetica, pensato per offrire benessere, e che permette di godere della bellezza propria di un‟opera d‟arte mentre il corpo fisico si rilassa e ritrova il suo equilibrio.

A partire da una struttura comune semi-circolare in metallo che costituisce la base dell‟opera, sono stati creati vari modelli che si differenziano l‟uno dall‟altro per le caratteristiche ornamentali che vengono a definire ciascun modello e a renderlo particolare per - Impatto estetico, essendo una scultura originale, da ammirare per la purezza e semplicità del suo design e per la creatività dei dettagli - diversi in ciascun modello - che li rendono dei pezzi unici, pur avendo in comune la struttura di base, la forma arcuata e il materiali …

- Funzionalità, essendo utilizzabile con estrema facilità per tendere, riposizionare e rilassare la muscolatura e l‟ossatura del corpo fisico ed in particolare la spina dorsale, le vertebre e tutte le fasce muscolari stressate da prolungate posizioni erette / o sedute durante una lunga giornata di lavoro e / o da posture errate I vari modelli http: // www.terivolini.it / html / relaxarte.htm Teri Volini Art&Design - Complementi d‟arredo a base artistica https://issuu.com/terivolini9/docs/ebook_art___design_pdf_1_ma_21__

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Arco Relaxarte

D. - Sappiamo che nel tuo lavoro riponi grande attenzione al rispetto per l'ambiente: quali sono i materiali e le tecnologie a cui ricorri?

T. Mi rifaccio, completandola, alla precedente descrizione, citando nuovamente l‟Arco RelaxArte© come esempio di Naturalezza, per la cura nella scelta dei materiali di base e l‟attenzione nella realizzazione dei rivestimenti e delle rifiniture, tutte eseguite manualmente: su una base in metallo, sono utilizzate stoffe, pelliccia ecologica, legno, cristalli, fili, vernici ad acqua, colle ecologiche, etc.....................................................

Per quanto riguarda le già citate strutture retro illuminate e i quadri luminosi, pur usando materiali “moderni”, come il metacrilato, è stata posta grande cura nel “miscelarli”con il legno e nello scegliere lampadine a basso consumo o a led, per dare una mano all‟ambiente … e a noi.... ...................................................................

Mi fa piacere ricordare tra le creazioni più “poetiche” in Art & Design, anche l‟etereo Scaffale – libellula: nel caso presente, uno spazio minimo ed inutilizzato come il vano di accesso secondario di una moderna veranda in appartamento, è diventato un espositore trasparente per cose belle; piccoli oggetti, collezioni di minuscole bottiglie di profumo; un antico manoscritto tibetano, candele / ninfea, porta-incensi e statuine in argilla, pietra o carta sembrano in sospensione, quasi galleggianti nella luce Realizzata con un progetto su misura, tutto giocato su incastri, la “fragilità” delle sottili lastre in plexiglass trasparente è stata compensata da un sostegno del tutto inusuale: un porta-cd in acciaio brunito, utilizzato come spina dorsale dell‟eterea struttura …In altri casi, con altre dimensioni e forme, i sostegni possono essere in legno o altri materiali.

Teri Volini Art&Design - Complementi d‟arredo a base artistica https://issuu.com/terivolini9/docs/ebook_art___design_pdf_1_ma_21__ https://terivolini.blogspot.com/2013/11/art-scaffale-libellula.html

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D – Ma veniamo alla tua mostra definita Percorsi d‟arte in bi-locazione. Io l‟ho vissuta come una esperienza emozionale positiva e molto complessa. Quali sono i messaggi che hai voluto trasmetterci con le opere del Museo, diverse da quelle esposte in Pinacoteca?

T. – La doppia mostra Percorsi d'arte in bilocazione è in definitiva l‟immagine riflessa del mio stesso percorso di evoluzione personale in connessione con l‟arte; da esso traspare con chiarezza come l‟adesione totale a un'appassionata ispirazione ideale sia in grado di comunicare efficacemente, anche con linguaggi apparentemente molto “diversi”, l‟intento più profondo e autentico dell‟artista e i valori in cui crede. A cominciare dalla celebrazione della pura bellezza nei dipinti, fino ai successivi linguaggi, una linea unica qualifica la mia opera: onorare la Terra, la sua bellezza e prodigalità; implicitamente apprezzare il valore della vita, amare la Natura e diffondere l'improrogabilità del rispetto che le dobbiamo. video opere pittoriche - 11 - I can fly - http: // www.youtube.com / watch?v=pK2xZMGFvyg Le opere esposte in pinacoteca sono una trentina, olï e tecnica mista su carta intelata, e, salvo La Montagna Stregata, di cui non ho qui opere disponibili, esse rappresentano i principali Cicli pittorici: I Giardini di Mare e di Terra; Nata sotto il Segno dei Pesci; Il Ritmo del Nardo e della Stella; Il Colore delle Donne; Il Risveglio della Dea; La Danza della Corda.

CICLI delle OPERE PITTORICHE di TERI VOLINI - EBOOK ILLUSTRATO pagg. 73 v Blog Teri Volini - scaffale acquisti

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Fra le opere in esposizione: La Danza della corda, La Grotta sottomarina, Il Prato in fondo al mare, Twin Goddess, I Giardini di mare, I Giardini di terra, Il Respiro dell‟universo, Il Risveglio della Dea, E Mizàr si sdoppia … In Pinacoteca, ai dipinti s‟accompagnano le strutture policrome retroilluminate: picto- sculture, stele e quadri luminosi.

Che cosa hai in serbo per il prossimo futuro? Ci vuoi dare un'anticipazione?

T – In questo momento sono – insieme agli eroici collaboratori e collaboratrici - quasi sopraffatta dall‟immane lavoro richiesto dall‟Impresa in corso: ricordo a chi legge che si tratta di una mostra doppia, I Percorsi di una vita dedicata all‟arte, in Pinacoteca e in nel Museo archeologico, con l‟esposizione di oltre cento opere, e nell‟ambito della quale presentiamo anche tre impegnativi eventi: Il Convegno: L‟artista di fronte alla natura, mercoledì 24 maggio - con la partecipazione dell‟Associazione Beata Maria Cristina, sezione di Potenza. La raccolta poetica di Teri Volini “UNIVERSI” - mercoledì 14 giugno Il Convegno di Toponomastica Femminile: Premesse all‟intitolazione di una strada cittadina a Marija Gimbutas - mercoledì 21 giugno - con la partecipazione del Comune di Potenza e del Consiglio Regionale di Parità della Basilicata. … il tutto costellato dalle visite guidate alla mostra stessa, in cui desidero coinvolgere anche le più giovani generazioni, i bambini e i ragazzi delle scuole, su prenotazione.

Sono stata invitata a presentare la mostra Percorsi al Museo di Metaponto, mentre è in atto la preparazione un‟esposizione a Castelmezzano a fine luglio, insieme alla responsabilità della direzione artistica della manifestazione “Sulle vie del Pietrafesa a Satriano di Lucania, ai primi di Agosto ed altro ancora …

Vorrei curare sistematicamente - dato che aspettano scalpitanti da diverso tempo il loro momento - la presentazione delle mie raccolte poetiche “UNIVERSI” e “AMANDA, cronologia della passione” e possibilmente la diffusione delle mie creazioni in Art&Design … Ringrazio le gentili amiche di Arkigo ed invio cordiali saluti ai lettori e alle lettrici del blog. Teri Volini, artista biofila

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Articolo GLB: DOPPIA MOSTRA EVENTO di Teri Volini Doppia Mostra / Evento di Teri Volini a Potenza http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 09 / articolo-glb-doppia-mostra-evento-di.html

In esposizione dal 10 maggio al 23 giugno, nella doppia location della Pinacoteca provinciale e del Museo archeologico di via Lazio, le opere dell‟artista biofila Teri Volini. Sono i Percorsi d‟arte in bilocazione: una trentina di opere pittoriche riferite ai principali cicli realizzati nel tempo, La montagna Stregata, I Giardini di Mare e di Terra, Nata sotto il Segno dei Pesci, Il Ritmo del Nardo e della Stella, Il Colore delle Donne, Il Risveglio della Dea, La Danza della Corda, sono presentati in antologica nelle sale della Pinacoteca. In una sala a parte, delle strutture retro-illuminate, delle stele e dei quadri luminosi, insieme ai video e a un esuberante CD - rom, contenente gran parte dell‟operato dell‟artista negli anni: video, animazioni, presentazioni in power point, gallerie virtuali, ebook , articoli, ricerche, video poesie, etc …

Far pace con la terra e con l‟umanità Negli spazi del museo archeologico si snodano poi le opere performative, in rappresentanza del percorso successivo di Volini, che dalla metà degli anni „90 sposta direttamente all‟ambiente e al sociale la sua attenzione, dedicandosi alla Land Art, alla Public Art, alla Body Art , in una parola alla S(c)ultura sociale, il cui senso è contribuire con un‟arte “nobile”, all‟evoluzione personale e collettiva e alla salvaguardia del pianeta. Alcune Installazioni di media grandezza e modelli di future strutture di maggiori dimensioni, tra cui NCP, monumento alla pace, Il Mandala della terra verde e una sessantina di pannelli d‟arte e manifesti d‟artista, mostrano le fasi e il senso di questo passaggio, che vede Volini non solo onorare la natura con la pura bellezza dei dipinti, ma contribuire direttamente alla preservazione del pianeta tramite i nuovi linguaggi artistici adottati: cosa da lei peraltro perseguita anche con la poesia, le ricerche e gli articoli dedicati, molti dei quali pubblicati su questo mensile. Lo stesso discorso vale per le altre tematiche - pace, diritti umani, femminile - riguardo alle quali l‟artista si prodiga in prima persona.

Dalla pittura alle performances, installazioni e manifesti d‟artista

Il “passaggio” dalla forma espressiva pittorica alle performances e installazioni era stato favorito proprio da un dipinto, LA DANZA DELLA CORDA, tramite il quale si era verificato uno straordinario “ movimento” di energia creativa, quando uno degli elementi dipinti nell‟opera stessa, un sottile cordino rosso, uscendo virtualmente dal quadro, aveva iniziato un vero e proprio Viaggio, portando l‟artista a snodarlo, in forme, dimensioni e luoghi di volta in volta diversi, a cominciare nella forma germinale di gomitolo- seme nel 1996. Un inarrestabile processo creativo l‟aveva portataalla Land Art, intesa però non sovrapposizione dell‟opera umana sulla natura (dagli umani “padroni” della terra considerata un oggetto da dominare e sfruttare), ma come azione in difesa della natura.

L‟artista contribuisce in tal modo alla preservazione del pianeta, tramite Performances di grande impatto collettivo, attivanti quel rispetto che gli umani sembrano aver dimenticato.

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Manifesti d‟artista Compie così un vero e proprio “servizio planetario”, a partire da Il Ritmo del Fuoco sull'Etna, alla Ragnatela di filo rosso tesa tra due picchi delle dolomiti lucane, 1999, al Message in the Bottle, Rionero in Vùlture, 2005, alle Invasioni Tentacolari, Potenza, 2007, fino a La Bella Terra, 2009-2011 e alla serie di opere di autocoscienza personale e collettiva dei più recenti Manifesti d'Artista 2009-201. Questi ultimi non hanno niente a che vedere con i comuni manifesti pubblicitari, funzionali alla cultura commerciale consumistica, in cui l‟esposizione del corpo - specie quello femminile - serve strumentalmente alla vendita dei prodotti, avendo invece lo scopo di attivare nuove consapevolezze e più virtuose abitudini. Prima l‟artista, poi tante altre persone, invitate a condividere l‟azione simbolica, si dichiarano tutt‟uno con gli elementi fondamentali per la vita.

I Manifesti d‟artista Collettivi: Parole di luce per la nostra vita, Io sono uno con l‟aria, con l'acqua, con gli alberi, con il sole, con i frutti della terra, sono vere e proprie opere di autocoscienza collettiva. Realizzati con gente amica e / o persone da tutto il mondo, 40, 50, 60, 80, fino a 520, ci hanno “messo la faccia” contribuendo all‟intento di volta in volta dichiarato: un lavoro gigantesco!

Eventi nel periodo Inaugurata il 10 maggio, la mostra si protrarrà fino al 23 giugno e nel periodo saranno in programma, presso il museo provinciale in via Lazio 18, h. 17, tre rilevanti eventi culturali, dal convegno “L‟artista di fronte alla natura” il 24 maggio, alla presentazione della raccolta poetica “Universi” di Teri Volini il 14 giugno, al Convegno di toponomastica femminile - il 23 giugno“Sulle vie della pace, sulle vie della parità” che servirà da preludio all‟intitolazione – da noi ipotizzata da tempo - di una strada cittadina alla grande archeologa Gimbutas.

Centro d‟Arte e Cultura Delta di Potenza

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Scultura Sociale e Living Sculpture.......................................................................

Tutta la mia Azione Artistica dagli anni „90 e le opere conseguenti (Installazioni, Performances, Happening, Land Art, Earth Art, Sharing Art, Public Art, Body Art, Textile Art, Fiber Art, Urban Art, Video Art, Writing Art) nonché la partecipazione attiva alla vita sociale, la Poesia, le ricerche e gli scritti testimonianti gli eventi e il mio pensiero sono ascrivibili alla Social sculpture, la Scultura Sociale, quella che il maestro Josef Beuys definiva la forma d‟arte più importante “La Scultura sociale come sistema che trasformi tutto l'organismo sociale in un'opera d'arte” “Scultura sociale è l‟arte che crea strutture nella società utilizzando linguaggi, pensieri, azioni e oggetti”.

L‟Azione Artistica e le opere conseguenti hanno un raggio d‟azione tale da inserirsi potentemente nell‟ambito sociale, culturale, ambientale, con l‟intento di promuovere in essi conoscenza, coscienza e miglioramento. Ho praticato da sempre quella che poi riscontrerò essere uno dei cardini del pensiero Beuysiano, l‟Arte che contribuisce a trasformare la società, un processo permanente di continuo divenire dei legami politici, economici, ecologici, storici e culturali che determinano l‟apparato sociale, cui l‟artista consapevole può dare un contributo determinante.

Le mie opere sono altresì delle Living Sculptures, nel senso preziosamente allargato che chiama a testimone la vita nel suo fluire. A tal fine - in qualità di linguista e risemantizzatrice - mi riapproprio del termine, a mio avviso utilizzato con scopi dichiaratamente e puramente decorativi, ridefinendolo e dandogli il significato di “opera ed azione artistica riferita a tutto ciò che è nel flusso della vita”.

THE SOCIAL SCULPTURE - La (S)cultura Sociale di Teri Volini - 2a vers. pagg 156agg. ta 2 – 2019 - https://issuu.com/terivolini/docs/the__social_sculpture_e_book_agg_to

Di seguito, esempi straordinari di Scultura Sociale e Living Sculpture:

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27 maggio 2017 UNA PERFORMANCE COLLETTIVA E UN‟OPERA DIROMPENTE per la "MARCIA SALVA L'ACQUA" a Matera Teri Volini e Centro d‟arte Cultura Delta di Potenza http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 05 / una-performance-collettiva-e-unopera.html

Lo stesso Nastro Rosso in puro cotone di 180 metri per due che l'artista biofila Teri Volini srotolava - con l‟istinto premonitore dell‟arte - già nel 1999, il 24 maggio, sul vulcano Etna in piena quadruplice eruzione, a simboleggiare la stretta connessione tra tutti gli esseri e la terra e per esortare al rispetto per l‟ambiente,è stato dispiegato sabato 27 maggio nel percorso da piazza Matteotti a Matera, durante la "MARCIA SALVA L'ACQUA" , che vuol dire stop alle trivelle in Basilicata, difendere il diritto all‟acqua buona, affermare la priorità dell'acqua sul petrolio.

Non siamo i padroni della Terra, ma solo i suoi ospiti, spesso molto ingrati.

L‟arte che difende la natura II Serpente / Nastro Rosso portato dai manifestanti simboleggia il Risveglio dell'Energia Vitale assopita e la necessità di ripristinare i valori autentici della Vita.Ricordando che il nostro sangue e il sangue della terra sono Uno, lo snodarsi del Nastro Rosso per le strade della città di Matera esprime tutta la potenzialità delle energie sopite negli esseri umani, che, una volta risvegliate, potranno pretendere il rispetto per le giuste rivendicazioni Non siamo i padroni della terra La Testa del Serpente / Gorgone alla testa del corteo, porta in sé le richieste più sacrosante, riferite a tutto ciò di cui gli esseri umani hanno bisogno: i BENI COMUNI, materiali e immateriali, e tutta l‟urgenza di difenderli, a costo di “mostrare i denti”! Si tratta degli elementi primari, basilari e necessari a tutti. Sono ricchezze naturali e patrimoni culturali accumulati dalle generazioni che ci hanno preceduto, beni intoccabili, indispensabili per mantenere connesso il sistema vivente. È tutto ciò che ci fa vivere.

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Nella raggiera dell'opera “GIU' LE MANI DAI BENI COMUNI” ecco iscriversi aria, acqua, alberi, cibo, sementi, biodiversità, biotecnologie, saperi, lavoro, libera informazione, salute, pace, dignità, libertà, creatività, giustizia e habitat, libera espressione, servizi, merito, felicità, diritti e … Futuro: e la stessa vita, la nostra e quella del pianeta. È questo il senso della Performance e dell'Opera creata per tale occasione.

Un'Arte non convenzionale ma “differenziata” può essere strettamente connessa alla

vita, e il suo potente linguaggio può contribuire a prendere coscienza delle problematiche più urgenti.

Foto di Anna Faraone Bulfaro Parte 1a Partenza da piazza Matteotti e il corteo

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Foto di Anna Faraone Bulfaro Marcia Salvalacqua a Matera e Performance collettiva - Video Loporcaro https://www.facebook.com/teri.volini Parte 1a la partenza da piazza Matteotti e il corteo https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.1545440612144007.1073 741862.100000342495094&type=3 Parte 2a il percorso fino alle fontane e poi verso piazza V. Veneto https://www.facebook.com/media/set/edit/a.1546769315344470.1073741863.100 000342495094/ parte 3a arrivo del corteo a piazza Vittorio Veneto https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.1549274845093917.1073 741864.100000342495094&type=3&pnref=story

Parte 2a Percorso fino alle fontane, poi verso piazza V. Veneto

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sopra Astronik, Antonio Nicastro

di seguito: parte 3a Arrivo del corteo a piazza Vittorio Veneto https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.1549274845093917.1073741864.10000 0342495094&type=3&pnref=story

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Reportage fotografico di Anna Faraone Bulfaro

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Alcuni link attivi attinenti: IL RITMO DEL FUOCO http://www.terivolini.it/html/performances2.htm IL REALE INVISIBILE, LA RAGNATELA http://www.terivolini.it/html/performances3.htm Opera coll. acqua - partecipazione Festa acqua 2010 http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_acqua.html OP. COLLETTIVA: http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugno-io.html SU BLOG: http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugno-io.html OP. COLLETTIVA IO SONO UNO CON IL SOLE http://www.terivolini.it/html/c oscienza_uno_sole.html OPERE IN DIFESA DELLA NATURA - mostra http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-terivolini-in-difesa.html IO MI FACCIO IN QUATTRO PER i SI', E TU? Su blog giugno 2011 http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-mi-faccio-in-quattro-per-i-si-e-tu.html MOSTRA DI TUTTE LE OPERE COLLETTIVE ESSERE UNO CON LA TERRA Efab Giugno 2011 http://www.terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html Giù LE MANI DAI BENI COMUNI http://terivolini.blogspot.it/2014/12/giu-le-mani-dai-beni-comunidifendere.html NON DI TUTT‟ERBA UN FASCIO http://terivolini.blogspot.it/2014/12/non-di-tutterba-un-fascio_97.html http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html MARCIA IN DIFESA DELLA NATURA http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-mi-faccio-in-quattroper-i-si-e-tu.html DOCUMENTO DI PIETRA A PZ http://www.terivolini.it/html/performances17.htm Il Nastro Rosso della vita: http://terivolini.it/Nastro_Rosso_Vita.htm Il Nastro Rosso - Cifra stilistica dell‟Artista Teri Volini http: // terivolini.blogspot.com / 2015 / 03 / il-nastro-e-il-messaggio-il-nastro_24.html

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GIUGNO Articolo su Il Lucano magazine http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 06 / percorsi-darte-in-bilocazione-mostra-di.html

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- Presentazione della raccolta poetica http://terivolini.blogspot.com/2017/06/presentazione-raccolta-poetica-universi.html

Preceduta dagli auspici di un grande scrittore e poeta, Stanislao Nievo, della cui amicizia e stima l‟autrice ha potuto beneficiare, e da una sua dedica, si presenta la raccolta poetica UNIVERSI di Teri Volini, un libro di particolare pregio, sia per la qualità dei contenuti che per la sua presentazione estetica, molto curata graficamente e artisticamente La raccolta poetica (Pagine 160) si dispiega in quattro parti, già nei titoli indicative delle tematiche prevalenti nei vari componimenti; così, alle piccole liriche pregnanti nella loro concisione, s‟alternano veri e propri poemetti d‟una certa lunghezza, come “Api e abissi”, 12 pagine, o “In volo fra i mondi”, 21 pagine ...Sono dilatati percorsi dell‟immaginazione e dell‟anima, l‟attenzione rivolta all‟onnipresente natura universale, a dimensioni o luoghi lontani nel tempo e nello spazio, rivissuti nella loro purezza e preziosità Quattro piccoli gioielli caratterizzano la seconda parte di “Universi”: un omaggio alle stagioni, colte nella magnificente forza generatrice e nell‟ insuperabile dono del ciclico, eterno susseguirsi di vita, morte e rinascita.

La spiritualità trova pienezza espressiva in diversi elevatissimi testi della terza parte, mentre nell‟ultima, insieme a un accorato “Inno alla vita” , risuona potente il richiamo verso un‟effettiva autenticità e nobiltà dell‟esistenza, nella fiducia di più felici prospettive in cui confidare e su cui con fermezza costruire qui ed ora il nostro futuro e quello del Pianeta.Nell‟

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appendice, Teri ha voluto rendere omaggio a una delle scrittrici del nostro tempo a lei più care, Clarissa Pinkola Estés, dedicandole due testi poetici dalle sue opere ispirati.

Sinergia – Lucanità – Universalità L‟opera pittorica rappresentata in copertina, dal titolo E Mizar si sdoppia, ha il valore aggiunto della sinergia con uno dei testi del poeta lucano Sinisgalli, di cui in un catalogo artistico edito precedentemente viene citato un verso che così recita:” Ricordo un gregge lontanissimo che bruca sui monti della luna”, Vega scoppia come un braciere al vento /e Mizar si sdoppia”.

Il poeta nomina effettivamente la stella doppia, l‟astro di Sirio come “luogo” dei suoi ricordi di infanzia Come si può rilevare, la coincidenza del sentire dall‟autrice con il suo conterraneo è stata così profonda da portarla ad attribuire al dipinto il titolo corrispondente al verso .

E Mizar si sdoppia. Il dittico è stato esposto e pubblicato, in moltissime occasioni, avendone la critica sottolineata anche tale caratteristica, che onora la terra d‟origine dell‟autrice, il suo micro e macrocosmo, le sue erbe, i suoi fiori, le favolose notti stellate e i miti arcani in una dimensione al contempo intima e universale … Fra i luoghi di maggior prestigio espositivo e culturale: Milano, Centro S. Fedele; Prés Saint Didier, Arles en Provence, Galleria La Rose del Vents, etc. L‟opera è stata anche onorata dalla rivista nazionale Primavera mondo giovane, su specifica richiesta dei suoi editori, che ne richiesero il permesso di pubblicazione, insieme ad altre opere dell‟artista, in occasione di una speciale lezione di poesia rivolta alle giovani generazioni, in uno specifico dossier illustrato, inserito centralmente alla rivista.

Progetto grafico dell‟opera

Universi Styling. Libro / scultura http://terivolini.blogspot.com/2017/06/universi-styling-libro-scultura-di-teri.html Styling inedito - È la stessa poetessa – artista lucana nota per le sue mostre pittoriche a livello internazionale e alle sue performances e installazioni in Land Art, Public Art, Social Sculpture etc., ricercatrice, linguista, designer - ad aver curato lo styling dell‟opera, che si avvale d‟un originalissimo prototipo, a iniziare dalla brillante copertina in quadricromia, che propone il noto dipinto E Mizar si sdoppia.

Ciò permette di presentare il volumetto come Libro d‟Arte di particolare impatto estetico, confermandosi questa progettazione anche all‟interno, dove raffinate immagini in bianco / nero introducono le varie parti dell‟opera: Parte prima – Uno con il Tutto; Parte seconda – Poemetto delle stagioni in alternanza; Parte terza – Poesia Arte Vita; Parte quarta - Percorsi e Auspici; e in Appendice: Omaggio a Clarissa.

Panramica - Il pregio dell‟opera in tal senso viene accresciuto dall‟altra sua caratteristica, la cura - e la forma con larghe alette - della copertina, che ne consente l‟esposizione e la tenuta in orizzontale, per godere della panoramica dell‟opera pittorica nel suo insieme.

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Libro / scultura http://terivolini.blogspot.com/2017/06/universi-styling-libro-scultura-di-teri.html

È anche possibile, grazie a un semplice gioco di piegatura delle stesse alette calibrate ad hoc, tenerlo esposto come tridimensionale Libro / scultura: coloratissimo “contenitore” sempre in vista, per farsi attrarre in maniera piacevole e naturale dai testi poetici, tutti da scoprire e da leggere...................................

Onorare la propria terra in una dimensione d‟incontro con il mondo L‟ispirazione primaria dell‟opera - allo stesso modo delle opere pittoriche - è senza dubbio la Lucania, terra d‟origine dell‟autrice, che ne ha ricevuto fin dall‟infanzia un intenso imprinting di magia, sacralità e bellezza...

Questa Natura madre fa da protagonista anche nell‟opera in versi, e la poeta ne magnifica immagini e presenze, ne celebra le sensazioni primigenie, implicitamente invocando rispetto e preservazione. L‟amore per le radici viene espresso senza soluzione di continuità, anche quando il Viaggio si espande tramite il sogno, la fantasia, i ricordi e le rivisitazioni, che danno al libro la straordinaria qualità di confermare i legami originari e al contempo di suggerire l‟esperienza collettiva, entrando così in contatto con quella dimensione di universalità che facilita l‟Incontro con il mondo intero.

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Tra le liriche direttamente ispirate alla montagna lucana (cui Teri Volini ha dedicato la sua prima serie di opere pittoriche, La Montagna Stregata), citiamo un brano tratto da:

Ierofanìa: Felice infanzia / nella terra aspra del basilisco e della ginestra / Potevo volare nel regno delle fate /compagna dei falchi dal volo radente /Mezzogiorno torrido / d‟un'estate antica / Sulla sfida del picco più alto /dove spericolata m‟inerpicavo / per esser degna d‟un dichiarato coraggio/ sfiorando appena le radici /dei cardi selvaggi / fu allora che avvenne /Sospesa sull'orlo mozzafiato dell'abisso / quasi invisibile / per la potente vibrazione / delle piccole ali nere / orlate di rosso arancio / Lei si manifestava …. l'Atlantidèa / nell'aria densa / con suono sordo – non terreno! – / Battito rallentato del cuore / Nell'incanto del momento /tutto era immobile / Nel tempo / Oltre il tempo …

Tramite il link si può accedere alla versione video della lirica, realizzata con Simonetta Ronconi https: // vimeocom / simonettaronconi / review / 92132356 / b1be529c18 La magia dell‟infanzia lucana ricompare pure nel vasto campo magnetico de “In volo fra i mondi “, in particolare nella dimensione portentosa delle Piccole Dolomiti, dove lei ritorna coi versi più volte, rivivendo estasiate avventure spazio temporali: Bambina dalle brune dense trecce / fermate da due fiocchi in taffetas / gonnella gonfia e candida in piquet /con volant a ricami in rosso punto croce / in un‟aura d‟incantata suggestione /davanti alla natia Montagna Stregata/ rapita mi ritrovo / A volte è l‟alba e le guglie del Castello Mezzano /nel sole nascente si profilano spiccate / Altre volte è la pioggia a scrosciare deliziosa / scivolando con un sommesso gorgoglio /lungo le millenarie rughe scavate dall‟acqua / nella pietra arenaria Un pomeriggio splendido m‟accoglie / in volo obliquo sulle Armӫ argentate / fino alla cima del mitico Cӫrvàsӫ / e sulla piazza originaria della Vergine /dell‟Olmo ad 138

abbracciare / le antichissime frondose sacre piante / in un infausto giorno – alla metà del ventesimo secolo –/brutalmente da quel luogo sradicate Segue un volo frenato sulle campagne / a occidente. Il panorama è ineguagliabile / A cresta di gallo dei due paesi affrontati / le rocce dolomitiche / in successione si raggruppano in poliedriche / forme frastagliate / pervase da una luce surreale / Nel fondo del vallone argenteo si snoda / un nastro d‟acqua stretto e scintillante … continua Formato ebook e video - poesie Altra caratteristica speciale del libro è di essere stato progettato e realizzato anche per il formato ebook, da cui si può accedere direttamente nella parte Multimediale, con la gradita sorpresa di un dono supplementare, frutto di un intenso lavoro che ha prodotto tre video poesie Il Ritorno della Giovane Terra https: // wwwyoutubecom / watch?v=gQh4cfqvrDQ, Respirer l‟Univers (Le Souffle de l‟Univers), https: // wwwyoutubecom / watch?v=AgBdlWsIHZU Ierofania https: // vimeocom / simonettaronconi / review / 92132356 / b1be529c18 Anche la versione cartacea ne mostra la traccia: in Appendice sono presenti i link cui far riferimento.Viene indicato come i lettori possano richiedere quelli attivi all‟autrice con una semplice mail: terivolini.art@gmail.com Cappelletti di presentazione delle video-poesie Il Ritorno della Giovane Terra Il rammarico di chi - innamorato della Natura e conscio del privilegio di viverci, è costretto a prender atto dello stato di degrado cui esso viene di continuo sottoposto viene temperato e trasmutato nella magnifica visione della Terra, ritornata fanciulla, intatta e preservata da ogni Danno.È il sonno il mezzo privilegiato con cui essa comunica all‟essere umano in ascolto: ecco la Giovane Terra sussurrare il suo messaggio di speranza, eccola mostrarsi in tutto il suo splendore e nella sua generosa originaria magnificenza. Tale Visione riempie il cuore della privilegiata autrice di un amore incondizionato, rafforzando il desiderio di ritrovare quell‟intatta bellezza, di comunicarla a tutti e di adoperarsi per questo rinnovamento. Tra i veicoli che rendono possibile uno spostamento spazio-temporale - e la compartecipazione ad eventi lontani ma pregnanti per le loro rare peculiarità - il più potente è la poesia ‟ - Le Souffle de l‟Univers https: // wwwyoutubecom / watch?v=AgBdlWsIHZU

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A seguito dell‟impegnativa traduzione del testo poetico Respirare l‟Universo in lingua francese, era seguita la realizzazione di una sorprendente videoanimazione, prodotta da Teri insieme al presidente dell‟Alliance Française Basilicata. Partendo dalle immagini da lei scelte, il prof. Raffaele Romano aveva operato una geniale alchimia: grazie agli effetti fluttuanti, si arriva a percepire l'inspirazione e l‟espirazione dell‟Universo vivente, il cui ritmo d‟espansione e contrazione offre a chi guarda la possibilità di muoversi nello spazio, di avvicinarsi dolcemente al pianeta, di guardare dall‟alto l‟ancestrale Pangea, di tuffarsi in antichi mari e risalire nel Cosmo, la cui oscurità non fa paura, perché è ciò da cui proveniamo, che sia caos primordiale, o fertile grembo, o scura terra madre …

Presentazione Universi - 14 giugno 2017 texa provinciale di Potenza

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L‟artista e l‟opera poetica http://terivolini.blogspot.com/2017/06/teri-volini-lartista-e-lopera-poetica.html

Prefazione Artista biofila, pittora, performer, linguista, ricercatrice, in qualità di poeta Teri Volini canta la sacralità e la magia dei mondi visibili e invisibili. In una visione sospesa tra realtà, memoria e sogno, Teri celebra nel panteismo cosmico l'Oneness, l‟essere Uno con il Tutto.

Le opere poetiche si ritrovano spesso in stretta sinergia con quelle pittoriche, nella comunicazione diretta o subliminale della visione incantata che Teri ha delle cose, dei suoi stupori, del suo impossibile: le “galassie terrestri”, l‟essenza di un‟Etica ecologica universale, ai confini del tempo e dello spazio.

Il privilegio dell‟ispirazione panica, alimentata dalla natura e dal cosmo in ogni loro aspetto e celebrazione, non impedisce a Teri di essere vicina alla realtà e al sociale. Quella stessa consapevolezza, già manifesta nell‟arte performativa, viene ad esprimersi in componimenti quali “Nata in un luogo di pietra”, “Onorare la Vita /Onorare la Morte”, “Angeli e Nuvole”, ed altri ancora, evidenziando i danni dell‟omissione, sintomatica di quell‟insensata “normalizzazione dell'orrore” che porta gli esseri umani all'indifferenza verso il male e il dolore da essi stessi cagionato.

Profondamente sensibile all‟umana sofferenza e alla compassione, anch‟essa attinente all‟Oneness, Teri ne tocca alcuni aspetti con grande pudore, inserendo nei testi poetici delle note drammatiche, a volte nascoste, spesso acutissime, ad esclusivo uso della sensibilità di chi si presti a percepirle e apprezzarle. Una visione tuttavia non esente dalla ricerca di alternative, né dall‟immaginare modelli utili alla realizzazione di mondi nuovi, preconizzati “in un futuro non lontano / sul nostro Pianeta compiuti / e invero già presenti / vittoriosi, e con grandi ali splendenti” (“Per una nuova Età dell‟Oro”).Un po‟ come accade nei suoi dipinti, Teri spesso riveste i versi con un Velo, rendendo possibile l‟Ingresso solo a coloro che sono pronti ad inoltrarvisi, per godere della profonda emozione e bellezza del suo Canto …

Il primo testo poetico della raccolta

Respirare l‟Universo Anche in video poesia link Respirer l‟Univers (Le Souffle de l‟Univers) https: // wwwyoutubecom / watch?v=AgBdlWsIHZU

Con un microscopio interiore /silenziosamente / ho sondato la Natura Il Cosmo. Me stessa /Ho esplorato i mondi /Sono entrata nei calici dei fiori nelle ali policrome delle farfalle / che suggono il nettare e gli umori zuccherini / poi si dissetano alle fonti notturne /presso la Casa del Ragno / Per rendere visibile l'Invisibile / l‟Evanescenza dei ricordi di questa / o di altre vite / – così effimeri quelli dei Sogni ! – / ho avuto accesso alle Visioni / Ho seguito / le impalpabili tracce delle Celebrazioni /ricorrendo alla personale / fabulosa bacchetta magica / per scorgerne eridisegnarne la scia/ Ho veduto /il vellutato profondo segnale /dell‟Universo vivente / Ho sentito / il suo stellato Respiro 142

Parte centrale - Poesia Arte Vita Sinergia con alcune opere artistiche, pittoriche e performative La fonte ispiratrice nell‟Artista è unica, ma la sua energia si espande a raggiera in diversi ambiti. Un rosso filo creativo permea l‟opera omnia di Teri Volini: quel che muta è la forma in cui il talento si esprime. Già in passato era manifesto come e quanto la corrispondenza tra campi in apparenza differenti contribuisse a potenziare e arricchire coralmente la creatività.

Un‟analoga ricerca di bilanciate sintonie si era felicemente realizzata nel connubio tra le sue opere pittoriche e i versi di grandi poeti come Saffo, Hölderlin, Whitman, Neruda, Apollinaire, Trakl, Lorca, Shelley, Keats, Rilke, Dikinson, Orten, Cvetaeva, Plath, Sinisgalli, Nievo e numerosi altri / e gratificato da pubblicazioni a livello nazionale, tradotte in un Invito alla Poesia.

Se ne conferma la validità anche quando sono le sue stesse poesie a far da contrappunto – in alcuni casi – alle opere pittoriche o performative. L‟autenticità del sentire e la verità delle visioni permette che i diversi modi espressivi restino indipendenti fra di loro: le opere poetiche non hanno un intento descrittivo diretto delle opere pittoriche, né queste ultime si propongono di essere illustrative delle prime. Ciò che conta è l‟equilibrio, il connubio felice che si crea, la sinergia che si produce, in quel tentativo di realizzare l‟armonia e la bellezza che è alla base di tutta la ricerca di Teri Pagina Fb Terivolini poeta https: // www.facebook.com / events / 1274015066029041 / ?acontext=%7B%22ref%22%3A%22106%22%2C%22action_history%22%3A%22null%22%7D

Panoramica La raccolta poetica, con le sue 160 pagine, si dispiega in quattro parti, già nei titoli indicative delle tematiche prevalenti nei vari componimenti; così, alle piccole liriche pregnanti nella loro concisione, s‟alternano veri e propri poemetti d‟una certa lunghezza, come “Api e abissi”, 12 pagine, o “In volo fra i mondi”, 21 pagine ...

Sono dilatati percorsi dell‟immaginazione e dell‟anima, l‟attenzione rivolta all‟onnipresente natura universale, a dimensioni o luoghi lontani nel tempo e nello spazio, rivissuti nella loro purezza e preziosità.

La parte prima,Uno con il Tutto, Oneness,comprende 16 componimenti,succo condensato della poetica di Teri, esplorazione inusitata della sua ricerca, riferita alla nostra appartenenza universale; gioia dell‟esperienza viva e sontuosa del mondo naturale, della sua intrinseca magia; compenetrazione cellulare nella sostanza della Terra, percepita come madre da onorare e difendere; compartecipazione di incontri specialissimi, privilegio del ricevimento di messaggi fondamentali, direttamente pervenuti dalla Fonte della vita.

L‟incanto della natura nel profumato sbocciare del maggio,il ritrovamento del mito e del sacro grazie al puro ascolto della voce degli elementi;,l‟intrecciarsi nelle umane vicende del bene e del male, la compassione di una natura che sostituisce quella degli umani ormai

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privi della loro stessa umanità;le grandi esplorazioni, che ci trasportano in favolosi viaggi sottomarini, fino a scoprire altre dimensioni spazio-temporali …

Caratterizzano la seconda parte della raccolta,il Poemetto delle stagioni in alternanza, quattro piccoli gioielli: La prima stagione, L‟estate di Alice, Autunno, Meditazione sulla bellezza della montagna d‟inverno, un omaggio ai varchi equinoziali e solstiziali, colti nella magnificente forza generatrice e nell‟insuperabile dono del ciclico, eterno susseguirsi di vita, morte e rinascita.

La spiritualità trova pienezza espressiva in diversi, elevatissimi testi della terza parte, Poesia Arte Vita, quali Manteion, La Carezza della Dea, Dialogare con l‟Invisibile, Il Suono nello stato di grazia, Hieros Gamos e così via Nell‟ultima, Percorsi e Auspici, insieme a un accorato “Inno alla vita” e ad un vero e proprio manifesto artistico, Il Linguaggio dell‟Arte, risuona – nel complesso componimento Per una nuova Età dell‟Oro – il potente il richiamo verso un‟effettiva autenticità e nobiltà dell‟esistenza, nella fiducia di più felici prospettive in cui confidare e su cui con fermezza costruire qui ed ora il nostro futuro e quello del Pianeta.

In appendice, Teri ha voluto rendere omaggio a una delle scrittrici del nostro tempo a lei più care, Clarissa Pinkola Estés, dedicandole due testi poetici ispirati dalle sue opere: Un ordine alternativo e Nuove ricette. Il loro mirabile monito: Non trascurate di badare al fuoco / D‟attizzarlo e d‟aggiungere altra legna / Rimestate la pentola. Girate! / Date sapore a tutti gli ingredienti / E scongiurate che mai più si carbonizzi / della vita creativa la Radice Breve rassegna stampa All events in the city Presentazione della raccolta poetica Universi di Teri Volini has been published on allevents.in and listed among the best events in Potenza. https: // mail.google.com / mail / u / 0 / ?tab=wm#inbox / 15c9c6bd2ac13eb3 Basilicata net http: // www.basilicatanet.it / basilicatanet / site / Basilicatanet / detail.jsp?otype=1012&id=3028901

Comune potenzahttp: // www.comune.potenza.it / ?project=teri-volini-presentazione-dellaraccolta-poetica-universi Provincia http: // provincia.potenza.it / provincia / detail.jsp?otype=1102&id=162294 Talenti lucani http: // www.talentilucani.it / un-talento-lucano-poliedrico-teri-volini / Basilicata24 http: // basilicata.basilicata24.it / cultura / universi-nuova-raccolta-poetica-terivolini-sara-presentata-potenza-24617.php

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Proposta d'Intitolazione a Marija Gimbutas Convegno di Toponomastica a Potenza - 21 giugno http://terivolini.blogspot.com/2018/01/proposta-dintitolazione-marija-gimbutas.html Tante, nel corso della nostra vita, sono le vicende e le persone, le letture e le immagini che contribuiscono alla nostra formazione umana, culturale e spirituale. Ognuna di esse – una vena, un rivolo, un ruscello, un placido fiume o un torrente impetuoso che siano mescolandosi con ciò che eravamo fino a quel momento, ci trasforma. Alcune sono particolarmente significative e senza che ne abbiamo coscienza, da subito o solo successivamente, danno una svolta decisiva al nostro pensiero e alle nostre azioni e stimolano o direzionano la nostra creatività in un senso prima sconosciuto o inesplorato.

Altre operano in modo ancor più sottile, risvegliando ciò che abbiamo già dentro di noi, riportandolo alla luce.

Marija è stata per me una di queste preziose presenze, dal momento che dopo esser venuta a conoscenza, fin dagli anni 90, delle sue inaudite scoperte e dopo averle accuratamente approfondite, mi sono lasciata permeare dalla concettualità assolutamente rivoluzionaria che ne scaturiva. Ne è derivato che, oltre che la mia rinnovata percezione e della storia e della vita, anche il mio modo di fare arte ha compiuto una profonda evoluzione, nel senso di una maggior attenzione alle problematiche che già mi erano care, il Femminile, la Natura, la Pace, oltre che la Bellezza e il senso di Giustizia come basi ed essenza di tutto. Mi piacerebbe che le venisse dedicata una via, o forse un giardino, pieno di fiori in suo onore, e spero di riuscire insieme a tutti noi a trasformare questo desiderio in realtà Dal blog di Teri Volini - febbraio 2004- http: // terivolini.blogspot.it / search?updated-min=200401-01T00:00:00%2B01:00&updated-max=2005-01-01T00:00:00%2B01:00&max-results=1

Si vive in una società in cui lamentiamo l‟assenza dei valori fondamentali: ma se, insieme alle cause dell‟ingiustizia, della violenza, dell‟egoismo etc. , non eliminiamo anche i punti di riferimento negativi su cui abbiamo basato storicamente il nostro modo di vivere, e le cui deleterie conseguenze sono sotto i nostri occhi, il rinnovamento tarderà ad arrivare, e continueremo a girare in tondo ai tantiproblemi che ci affliggono, senza capirne realmente i motivi e di conseguenza senza trovare soluzioni valide.

Fondamentale è dunque un mutamento culturale,che preveda il ritrovamento e l‟osservanza di un modello esemplare: quello che io definisco il Principio femminile originario, che non solo pone rimedio ad una storica“invisibilità” femminile, ma provvede al riconoscimento dei Valori che da quel principio provengono, e che attengono primariamente alla vita, all‟amore, al rispetto, alla sensibilità, alla gentilezza, alla dignità, alla Coscienza, al Coraggio, all‟ Autenticità, alla Lealtà, al Sostegno reciproco, alla Verità, Libertà, Creatività, alla cura dell‟essere, delle relazioni etc.

Toponomastica Se davvero vogliamo contribuire a un cambiamento di rotta della società, che porti a nuovi, migliori mondi, possiamo cominciare anche da gesti apparentemente piccoli, ma in realtà molto significativi da diversi punti di vista.Un segnale importante in tal senso proviene dalla toponomastica, specchio della nostra società e dei persistenti pregiudizi culturali. Non ci rendiamo conto in effetti di quanto le targhe che nominano le strade – finora impegnate quasi 146

esclusivamente da nomi maschili - siano portatrici dei valori su cui basa una società, che, riconoscendoli in quei personaggi, li ha voluti onorare con l‟intitolazione: per la maggioranza, si tratta di guerrieri, re, principi, prelati, cavalieri, generali, statisti, scienziati, eroi, etc …

Importanza della targa La targa, visibile a tutti, nominata nelle indicazioni, nell‟indirizzo, ha il compito di sigillare e tramandare alle future generazioni i valori rappresentati da quei personaggi. Nominare al femminile indirizzerebbe la società civile e le nuove generazioni a uno sguardo diverso, più rispettoso non solo nei riguardi delle donne, ma delle qualità di cui il Principio femminile in sé si fa portatore: la vita invece della morte, la disponibilità invece dell‟aggressività, la generosità al posto dell‟avidità, l‟amicizia invece dell‟odio, il senso di Responsabilità invece della sconsideratezza, e così via. Parliamo ovviamente del principio femminile autentico, esperito nella consapevolezza,nelle piccole e grandi cose, da entrambi i generi, perché - intendiamoci il principio femminile originario va ri- conquistato dagli uomini che prendono le distanze dal sistema patriarcale,ma ancheda tante donne che si comportano ancora come perfette epigoni del sistema patriarcale, a volte a loro stessa insaputa .

Facciamo rete È per questo che fui positivamente colpita nel sapere della fondazione, da parte della prof.ssa M. Pia Ercolini di Roma, della Toponomastica femminile, che si proponeva di attuare le pari opportunità cominciando dall‟intitolazione delle strade a donne . Ho partecipato anche con una mia opera a un loro convegno nel 2014 Risale in realtà a molto tempo prima la mia idea di valorizzare una donna speciale, una di quelle personalità straordinarie, anticipatrici e catalizzatrici di importanti cambiamenti epocali: Marija Gimbutas. L‟intuizione divenne poi il desiderio vivo di dedicarle una strada; essa venne fatta propria dal Centro d‟Arte e Cultura Delta di cui sono presidente, e si concretizzò in seguiti in una proposta per l‟Intitolazione stessa, ma le accoglienze istituzionali furono sempre tiepide e soprassedemmo.

Ora, a darle nuova linfa è intervenuta la disponibilità delle Istituzioni qui rappresentate, a cominciare dal Sindaco, e la comunione ideale con i risultati della Toponomastica,ora in piena diffusione in diverse città e paesi. Perciò riguadagniamo decisamente e con fiducia la proposta, considerando che essa darà onore non solo all‟illustre candidata,ma anche all‟Istituzione che dotata di intelligente sensibilità -se ne farà attuatrice, comprendendone il grande valore simbolico e reale. Il tutto, non solo a livello locale ma internazionale, dal momento che una simile intitolazione non passerà inosservata, e se ne curerà la presentazione e la conoscenza ai livelli che merita.‟ Marija Gimbutas: ma la guerra è sempre esistita?

Il grande pregio dell‟archeologa e ricercatrice di origine lituana dott.ssa Marija Gimbutas(Vilnius 1921, Los Angeles 1994) è di aver legittimato il passaggio dall‟affermazione deleteria della guerra come da sempre esistita, a quella della Pace come valore primario dell‟umanità. In altre parole, la studiosa – che visse e insegnò in America dopo essere fuggita

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all‟invasione nazista con la sua bambina su un braccio e la tesi di laurea nell‟altro - ci ha offerto “su un piatto d‟argento” le prove che nelle prime civiltà predominava il valore della vita.

Un cambio di paradigma non da poco, che Gimbutas ha comprovato con i suoi ultimi scavi, ritrovando ciò in cui aveva sempre creduto: le prove dell‟esistenza di antichissime culture dove era l'ordine della nascita a prevalere, non quello della morte, divenuto nei successivi tempi storici il potere di togliere la vita, in quel nefasto rovesciamento di valori, che avrebbe portato all'apprezzamento dell'uccisione, al vanto della morte inferta come supremo valore (eroismo).La sua è stata anche una completa rivoluzione di prospettiva sulle origini stesse della cultura europea; in senso cronologico mette indietro di almeno 5000 anni l‟orologio del tempo storico, dato che il campo di ricerca di Gimbutas spazia dal neolitico all‟età del bronzo fino agli inizi dell‟età del ferro, cioè dall' 8.000 al 2.000 a.C.2‟ Un ordine sociale pacifico nella Vecchia Europa I reperti archeologici non sono muti: parlano un proprio linguaggio. Devono essere utilizzati perché rappresentano una fonte inestimabile per svelare la spiritualità dei nostri antenati che precedettero gli europei per varie migliaia di anni ...Gimbutas, The Language of the Goddess.

Introduzione Studiando i reperti degli ultimi, ostinati ritrovamenti, Marija Gimbutas - dopo anni di scavi iniziati alla fine degli anni '60, e che le avevano dato grandi riconoscimenti, ma in cui ritrovava sempre armi armi e ancora armi - fece riemergere dalla terra le prove dell'esistenza di un ordine sociale pacifico, matricentrato, di cui anche l‟arte è testimoniale, con la sua singolare assenza di immagini guerresche, e la presenza di manufatti di grande bellezza, eleganza e significato.

Ce n‟è un esempio significativo anche in Basilicata, vicino Matera, nel sito archeologico di Serra d‟Alto.

La mancanza assoluta di fortificazioni è una delle prove certe della prevalenza dell‟ordine sociale pacifico, abbagliante se paragonato a tutte le barriere difensive seguite nel tempo storico: torri, roccaforti, cittadelle, bastioni, castelli, fortezze, capisaldi, piazzeforti, cancellate, bunker …

Un simile ordine sociale si era sviluppato per molti millenni nella Vecchia Europa, ed in esso le donne, come capi-clan o regine-sacerdotesse, ricoprivano un ruolo dominante e godevano di una situazione privilegiata.

Migliaia di reperti di altissimo livello - da lei ritrovati, catalogati, studiati e pubblicati in magnifici libri - mostrano quanto fossero fiorenti l'artigianato e l'arte, tanto da far dichiarare ad un grande studioso, lo storico dell‟arte tedesco Sigfried Giedion, che quella del periodo paleo e neolitico - che egli definisce spaziale - è in assoluto una delle espressioni artistiche più compiute, mai realizzate, per bellezza, purezza e potenza.

Secondo la studiosa italiana Luciana Percovich, potremmo paragonare Gimbutas a Heinrich Schlieman (1822-1890), l‟archeologo diventato universalmente famoso per aver scoperto le rovine di Troia e di Micene: entrambi hanno fornito le prove materiali dell‟esistenza di una civiltà fino a quel momento solo supposta o favoleggiata;ma mentre Schlieman confermava la mitologia classica, frutto di una civiltà nata con i greci, splendida ma pur sempre portatrice di diseguaglianze, guerre e gesta gloriose di eroi e dei dell‟Olimpo, la scoperta della civiltà dell‟Antica Europa metteva sottosopra molte delle certezze fondative e degli assunti impliciti di quella stessa civiltà.

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Secondo la ricercatrice statunitense Vicki Noble: Man mano che l'archeologia scava nel passato più antico, riportandone date e documenti più precisi, si apprende che le civiltà primitive erano molto evolute dal punto di vista artistico e scientifico e riuscivano a svilupparsi e a sopravvivere senza guerra. Stratificazione sociale e schiavitù non sembrano essere esistite, tuttavia quelle civiltà riuscirono a costruire grandi città dove vivevano pacificamente. Esse diedero vita alla parte più bella e compiuta in sé che il mondo conosca, e in certi luoghi (per esempio nella valle dell'Indo o a Cnossos, Creta ) esistevano gabinetti con sciacquone, vasche da bagno e altre comodità che noi consideriamo necessità vitali. IMGG Quelle civiltà antiche e altamente civilizzate non conoscevano lo stupro, la monarchia assoluta, la dominazione maschile, la guerra contro la natura. Quegli antichi popoli vivevano insieme e in armonia con la terra.

Ci sarebbe ancora tantissimo da dire, questa è solo la punta dell‟icebergriguardo a Gimbutas: ma per adesso ci toccaosservareche purtroppo ancor oggi, le idee nuove - soprattutto quelle veramente eccezionali, in qualche modo dis-turbano lo status quo, e non vengono assorbite immediatamente dalla società; spesso accade che siano addirittura ostacolate e ignorate: ed è proprio ciò che successe a Gimbutas, che invece di essere premiata per la sua scoperta, venne boicottata e poi ignorata, in primis dallo stesso ambiente che le aveva attribuito premi e onori per le precedenti, più “tradizionali ricerche”.

D‟altra parte, abbiamo illustri esempi di tale modalità di basso livello comportamentale dell‟umanità; tra i tanti basti citare Galileo, che, “a causa” della sua rivoluzionaria quanto veritiera scoperta, fu costretto a rinnegarla, pena la morte, e comunque visse fino alla fine in povertà e solitudine. A Gimbutas è toccato un destino simile: anche la sua scoperta era rivoluzionaria, troppo in anticipo coi tempi, come spesso accade; o forse andava a toccare una visione troppo calcificata, e ancor più probabilmente i troppi interessi legati alla guerra e all‟imponente commercio delle armi‟ Innalzare stele alla vita Ma se al potere di generare gli esseri, al dare, nutrire e curare la vita e le relazioni è stato attribuito - a un certo punto del percorso dell'umanità - un valore minore rispetto alla produzione della morte per mano umana, declinata in tutta la gamma possibile di crudeltà, terrore, violenza, con il suo punto massimo nella guerra, in tutte le guerre che a tutt'oggi infiammano tanti luoghi del pianeta, frenate appena dalla paura di una catastrofe totale e definitiva, adesso un gran numero di persone si rende conto che non è più possibile accettare un così mostruoso sovvertimento, e che è ora di trasformare radicalmente quell‟usurata e deleteria storia di dominio e conquista, e di ridimensionare contestualmente l‟esaltazione, celebrazione e monumentalizzazione di re, dei, eroi, conquistatori, in onore dei quali sono state innalzate colonne, statue, stele, memoriali; a cui sono stati dedicati templi, strade, piazze, monumenti e la grande maggioranza delle opere d'arte . Ora bisogna innalzare stele alla vita.

Rivalutazione E così sta avvenendo una significativa rivalutazione di Gimbutas, grazie a tanti importanti ricercatori che ne riconoscono il grande valore .

Già Joseph Campbell e Ashley Montagu ritennero paragonabile il contributo di Marija Gimbutas alla Stele di Rosetta e la decifrazione dei geroglifici egizi.

Joan Marler evidenziò l‟immenso patrimonio culturale di Gimbutas, riversato nel suo studio dei reperti, per cui Marija si dedicò allo studio esaustivo dell'iconografia e del simbolismo del Neolitico, al fine di scoprirne i significati sociali e mitologici. Per realizzare ciò fu necessario 149

allargare gli orizzonti dell'archeologia descrittiva al fine di includere linguistica, mitologia, comparazione delle religioni e lo studio storiografico. Lei definì questo approccio interdisciplinare, archeomitologica Far pace con la terra L'opera di Gimbutas, con la sua scoperta e rivalutazione di società che onoravano la Terra come corpo vivente e senziente e che sentivano la profonda unione essa e con l'intero universo, onorandola e rispettandola, è fondamentale per uno sguardo completamente diverso anche nei riguardi della natura: di difesa, amore e preservazione, al posto dell'aggressivo atteggiamento tuttora prevalente.

La visione di Gimbutas - che le società da lei riportate alla luce rispecchiavano pienamente- si apparenta molto con le ipotesi innovative di James Lovelock e di Fritjof Capra, di un pianeta vivente, che tende all' armonia: una Terra concepita come un vero e proprio super-organismo vivente, base di una potente visione della nostra pacificazione con essa, che sostituisca definitivamente e scientemente quella folle guerra contro la Terra che - ad onta del cosiddetto progresso - contraddistingue il nostro tempo, e le cui conseguenze sono distruttive per la vita stessa Come ci ricorda la scienzata attivista indiana Vandana Shiva: questa guerra non è solo contro la Terra, perché dipendiamo da essa, i contadini dipendono dai campi, i popoli tribali dipendono dalle foreste, tutti dipendiamo dall'acqua, ognuno di noi dipende dal cibo. La guerra contro la Terra diventa una guerra contro gli esseri umani, è alla radice della fame e della sete nel mondo. Dobbiamo fare pace con la Terra sia perché se lo merita, sia perché è l'unico modo di proteggere i diritti umani.

Proposta Il lessico di segni pittorici elaborato da Gimbutas mostra il primordiale tentativo, da parte dell'umanità, di comprendere e vivere in armonia con la bellezza e la meraviglia del creato, e adombra in termini simbolici archetipici una visione della vita umana contraria in ogni suo aspetto ai sistemi manipolati che hanno prevalso in epoche storiche nell'Occidente...(Josef Campbell)

Per la luce che ha acceso sui secoli a venire - per le conseguenze di quella sua ineguagliabile scoperta - Marija Gimbutas meriterebbe di essere candidata al Nobel per la Pace. Nel frattempo: Proponiamo l‟intitolazione di una strada o piazza o spazio verde della nostra città alla dott.ssa Marija Alseika Gimbutas come riconoscimento di una personalità a livello internazionale nella promozione della cultura di pace.

-- per divulgarne l'opera illuminata e anticipatrice, e diffonderne successivamente il messaggio tramite una pubblicazione, un video e / o un monumento -- per porre rimedio all'ostracismo cui è stata sottoposta negli ultimi anni della sua vita e renderle omaggio, onorare la sua cultura, l'approccio olistico, la determinazione, il rigore e un'acutezza intuitiva pari solo alla sua eccellenza nei diversi àmbiti della conoscenza e della ricerca.

E che questo avvenga, qui ed ora, nella nostra città, a Potenza, in Basilicata 150

Rassegna stampa Proposta d'Intitolazione a Marija Gimbutas articolo di Teri Volini su GLB

28 giugno 2017 Rassegna Stampa http://terivolini.blogspot.com/2017/06/rassegna-stampa-28-giugno-2017.html

Mostra Doppia- Percorsi d'arte in BilocazioneAlcuni articoli: Il Lucano magazine http: // terivolini.blogspot.com / 2018 / 01 / mostra-doppia-percorsi-darte-in.html

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30 giugno 207 Convegno di Toponomastica - Proposta d'intitolazione a Marija Gimbutas: alcuniarticolihttp: // terivolini.blogspot.com / 2018 / 01 / proposta-dintitolazione-marija-gimbutas.html

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30 giugno 2017

Convegno di Toponomastica Proposta d'intitolazione a Marija Gimbuta http: // terivolini.blogspot.com / 2018 / 01 / proposta-dintitolazione-marija-gimbutas.html Un Convegno di Toponomastica femminile con le presenze istituzionali del Comune e della Regione Basilicata e dell‟ associazione Toponomastica nazionale e lucana è stato organizzato dal Centro d‟Arte e Cultura Delta il 21 giugno a Potenza, per chiudere in bellezza la doppia mostra “Percorsi d‟arte in bi-locazione”, ospitata in città, in maggio e giugno, negli spazi della Pinacoteca provinciale e in quelli del Museo archeologico.

Il Convegno nasce dal nostro non recente progetto di onorare con l‟intitolazione di una strada, piazza o spazio verde una personalità internazionale, artefice di un dono incomparabile pere l‟intera comunità umana: Marija Gimbutas, che - nella targa a lei dedicata – sarà portabandiera della rivoluzionaria scoperta a cui la grande archeologa dedicò l‟intera vita: è la pace e non la guerra ad essere iscritta nel DNA degli esseri umani, e di ciò lei ci ha offerto le prove “su un piatto d‟argento”.

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Ma come è stato possibile? Grazie ai ritrovamenti archeologici in tutta la zona della Vecchia Europa, la ricercatrice, seguendo una sua precisa intuizione, dopo decenni di scavi e di ritrovamenti di successo - ma che la lasciavano inappagata a causa del continuo ritrovamento di “armi, armi e ancora armi - fece riemergere dalla terra le prove dell'esistenza di un ordine sociale pacifico, matricentrato, di cui anche l‟arte è testimoniale, con la sua singolare assenza di immagini guerresche, e la presenza di manufatti di grande bellezza, eleganza e significato. Ce n‟è un esempio significativo anche in Basilicata, vicino Matera, nel sito archeologico di Serra d‟Alto.La mancanza di fortificazioni è una delle prove certe della prevalenza dell‟ordine sociale pacifico: abbagliante, se paragonato a tutte le barriere difensive seguite nel tempo storico: torri, roccaforti, cittadelle, bastioni, castelli, fortezze, capisaldi, piazzeforti, cancellate, bunker.

Specchio della società

La Toponomastica è lo specchio della nostra società e dei suoi persistenti pregiudizi culturali: se guardiamo infatti le targhe che “nominano” strade o piazze delle nostre città, ci accorgiamo che, per la maggior parte, esse non sono riferite a nomi femminili, la cui percentuale in tal senso è molto bassa, limitata a nomi di madonne, regine, sante etc., mentre ancora minori sono i nominativi laici. Adoperarsi affinché ciò cambi è un contributo importante per la parità di genere, se non si limita a dedicare una via a donne, ma ne esplicita e ne evidenzia le motivazioni, contribuendo a conoscere e “riconoscere” tante personalità ancora sottaciute o ignorate. Le targhe sono portatrici di valori propri di una società, che, riconoscendoli in quei personaggi - in maggioranza re, principi, prelati, cavalieri, generali, statisti, letterati, scienziati, eroi etc. - li ha voluti onorare con l‟intitolazione.

La targa, visibile a tutti, nominata nelle indicazioni, nell‟indirizzo, ne conferma l‟importanza, continuando a sigillare e tramandare alle future generazioni - direttamente o in subliminale - i valori da essi - e in essa - rappresentati …

Nominare al femminile indirizza la società civile e le nuove generazioni a uno sguardo diverso, più rispettoso non solo nei riguardi delle donne ma dei valori di cui il Principio femminile in sé si fa portatore.

L‟ordine della Vita

Marija Gimbutas, grande archeologa di origine lituana, - Vilnius 1921, Los Angeles 1994 - è una di quelle presenze significative, che, anche a nostra insaputa, ci travolgono, e danno una svolta decisiva al nostro pensiero e alle nostre azioni. Per scoprire la sua eccellenza intellettuale basta solo un‟occhiata al suo nutritissimo curriculum: ma quello che vorrei sottolineare va oltre questo suo già grande valore, riferendosi alla eccezionalità della scoperta da lei fatta alla fine della sua brillante carriera, che le aveva fruttato onori e riconoscimenti in tutto il mondo. Il grande merito di Gimbutas, che visse e insegnò in America dopo essere fuggita all‟invasione nazista con la sua bambina su un braccio e la tesi di laurea nell‟altro, è di aver legittimato il passaggio dall‟affermazione deleteria della guerra come fosse “da sempre esistita”, a quella della Pace come valore 156

primario dell‟umanità. In altre parole, la studiosa ci ha offerto le prove che nelle prime società del mondo, nella “preistoria”, predominava il Valore della vita.

Un cambio di paradigma non da poco, visto che in seguito, per tutto il tempo “storico” sarebbe prevalso l‟ordine della guerra e della morte, il potere di togliere la vita, in un nefasto rovesciamento di valori, che avrebbe portato all'apprezzamento dell'uccisione, al vanto della morte inferta come supremo valore (eroismo).

La sua è stata anche una completa rivoluzione di prospettiva sulle origini stesse della cultura europea; in senso cronologico mette indietro di almeno 5000 anni l‟orologio del tempo storico, dato che il campo di ricerca di Gimbutas spazia dal neolitico all‟età del bronzo fino agli inizi dell‟età del ferro, cioè dall' 8.000 al 2.000 a.C. Rendere onore al merito

Dopo esser venuta a conoscenza, fin dagli anni „90, delle sue inaudite scoperte e dopo averle accuratamente approfondite, mi sono lasciata permeare dalla concettualità assolutamente rivoluzionaria che ne scaturiva. Ne è derivato che, oltre che la mia rinnovata percezione e della storia e della vita, anche il mio modo di fare arte ha compiuto una profonda evoluzione, nel senso di una maggior attenzione alle problematiche che già mi erano care, il Femminile, la Natura, la Pace, oltre che la Bellezza e il senso di Giustizia come basi ed essenza di tutto. Man mano comprendevo l‟entità della sua scoperta e del grande lavoro con cui, tramite le innumerevoli pubblicazioni, Gimbutas lo esplicitava, sorgeva in me il desiderio di valorizzare una donna tanto speciale; ne vedevo confermata la straordinaria personalità, il suo essere stata anticipatrice e catalizzatrice di importanti cambiamenti epocali. L‟intuizione divenne poi il desiderio vivo di dedicarle una strada, che si concretizzò in una proposta per l‟Intitolazione stessa: ma le accoglienze istituzionali furono sempre tiepide e soprassedemmo.

In attesa del Nobel per la pace Ora, a darle nuova linfa è intervenuta una nuova disponibilità e la comunione ideale con i risultati della Toponomastica femminile, che dopo aver avuto da qualche anno il battesimo dalla prof.ssa Ercolini di Roma, è ora in piena diffusione. Gimbutas per la sua rivoluzionaria scoperta merita di essere proposta al Nobel per la pace; intanto riguadagniamo decisamente e con fiducia la proposta di intitolarle una strada, piazza o spazio verde nella nostra città, nella certezza che l‟intitolazione darà onore non solo all‟illustre candidata, ma anche all‟Istituzione che se farà attuatrice, comprendendone il grande valore simbolico e reale. Il tutto, non solo a livello locale ma internazionale, dal momento che una simile intitolazione non passerà inosservata, e se ne curerà la presentazione e la conoscenza ai livelli che merita.

Prof.ssa Teri Volini, ricercatrice 157

Teri Volini, l‟artista che sussurra al cuore del pianeta di Cristiana Lopomo http://terivolini.blogspot.com/2017/06/teri-volini-lartista-e-lopera-poetica.html estrapolazione

Chi non conosce Teri Volini? Una donna minuta, dai lunghi, lunghissimi capelli biondi,spesso raccolti infoulard sgargianti, annodati a mò di turbante, o nascosti da fantasiosi cappelli. Lo sguardovivacee acceso, di bimba curiosa ed entusiasta della vita, capace – ancora – di stupore e meraviglia dinnanzi alla bellezza del creato, dall‟infinitamente piccolo all‟infinitamente grande.

Puoi incontrarla alparco sotto casa, a bordo della sua bicicletta anni „70, ben riciclata o della sua amata Cangoo blup avone, stracarica di materiali d‟arte di ogni tipo. O issata su in alto, in uno dei suoi periodici “manifesti d‟artista”, perché lei ci “mette la faccia” in vere e proprie campagne di sensibilizzazione e di educazione al rispetto dell‟ambiente, sull‟ “oneness”, percezione di “essere uno con l‟Universo”; o sulla forza benefica delle “Parole di Luce”, o ancora in difesa dell‟acqua pubblica e dei beni comuni.

TeriVolini è un‟artista poliedrica: pittora, incisora, land-artista, body-artista, performer, designer. Poetessa, saggista, linguista, ricercatrice, operatrice culturale. Attiva, attivissima sul fronte dell‟impegno civile e ambientale. Autrice di numerose azioni simboliche e grandi installazioni, calate nella dimensione dell'Arte Coinvolgente e della Public Art. Un‟amazzone che, nel corso dei decenni, ha cavalcato al galoppo i diversi linguaggi dell‟arte, all‟insegna di un‟assoluta ed encomiabile coerenza d‟ispirazione: un dialogo incessante tra l‟artista e la Natura, inteso come contemplazione, gratitudine, consapevolezza, elevazione ai principi della Dea ispiratrice. Perché, in fondo, tutta la sua arte “viene – ammette – dal soffio della Musa”.

Molto più che un‟artista: meglio “biofila”!

Parrebbe un‟esagerazione, ma non lo è: Teri Volini, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla! Italiana per nascita, originaria di Castelmezzano (Pz), non considera la sua nazionalità esclusiva, ma ama definirsi “cittadina del mondo”. Anche la definizione di “artista” pare starle troppo stretta: preferisce, infatti, essere chiamata “artista biofila”: perché tutto, proprio tutto, della sua arte – e anche della sua stessa vita quotidiana – parla, o meglio sussurra, al cuore del Pianeta. Artista eclettica, vivace, instancabile, estremante coerente, dal piglio inconfondibile,il suo tratto pittorico ritorna nelle più recenti sculture retroilluminate: picto-sculture, quadriluminosi, veri e propri oggetti di design. Le piccole sculture in pietra del 158

Gargano. Disegnate e incise. Per non parlare delle sue “Zolle”, miniature di pura originalità, anche nel materiale usato. La sua “poetica” è una costante. indiscussa, elevata in potenza nelle installazioni monumentali e nelle opere performative.

Impossibile imbrigliarla in categorie o nei settori stagni dell‟arte convenzionale.

Teri nutre la dimensione creativa della filosofia spirituale della pratica delle Mudra e della scrittura dei Mandala.

Si richiama al maestro Josef Beuys nel farsi paladina di un'arte “nobile” per un rinnovato impegno dell‟artista sulla scena della società contemporanea: che sia capace cioè, di interpretare gli aspetti fondamentali della vita, scuotere le coscienze, alimentare il dibattito collettivo sui grandi temi a difesa della Natura dalla tracotanza dell‟umana specie, a partire da una ri-trovata Pacificazione con la Terra e con l'Umanità e dal concetto di Interconnessione tra tutti gli esseri viventi.

Dal rispetto di Madre Natura al rispetto della donna: il passo è breve, se non immediato. L'una e l'altra portatrici e nutrici di vita. L'una e l'altra espressioni autentiche dell‟esuberanza creatrice e della coincidente dimensione ciclica, lunare. Il valore femminile originario, nella sua sacralità,è al centro dell‟ispirazione di Teri Volini: il femminile cosmico è il fil rouge (rosso come il fuoco e l‟energia vitale) che esce, come per incanto,dalla sua celebre “Danza della corda” – un‟opera pittorica appartenente a uno dei più noti cicli degli anni „90, di subliminale ispirazione minoica - per diventare il nastro rosso portato fin sull‟Etna o la maestosa Ragnatela sospesa tra le Dolomiti lucane. É il gomitolo srotolato in tante azioni simboliche: più di recente – in forma di Serpente dell‟energia vitale richiedente il rispetto dei beni comuni- nella marcia “Salva l'acqua” che si è svolta a Matera.

Altri articoli http: // www.potenzanews.net / maggio-potentino-inaugurata-la-mostra-della-lucana-teri-oltre30-tele-50-pannelli-fotografici-le-foto / http: // www.lasiritide.it / article.php?articolo=9163ato

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24 Maggio - CONVEGNO

L‟ARTISTA DI FRONTE ALLA NATURA http://terivolini.blogspot.com/2017/05/convegno-lartista-di-fronte-alla-natura.html Nell‟ambito della doppia mostra / evento Percorsi d‟arte in bilocazione di Teri Volini 10 maggio- 23 giugno 2017 Centro d‟Arte e Cultura Delta di Potenza – Associazione Beata Maria Cristina di Savoia mercoledì 24 maggio 2017 - Museo Archeologico, via Lazio EBOOK L‟ARTISTA DI FRONTE ALLA NATURA http: // issuu.com / terivolini / docs / ebook__pdf_l_artista_di_fronte__all

Nella sua prolusione, Teri Volini presenta, con un ricco corredo di immagini, preceduto dal video Aria Fuoco Terra Acqua , il punto di vista non estemporaneo di un‟artista e operatrice culturale innamorata della natura e a tal punto consapevole dello stato di fragilità cui l‟essere umano con poca saggezza ha portato l‟ambiente da voler dichiararsi - ed essere - “Paladina della natura .

Tale visione è maturata in lei in oltre vent‟anni di pratica nel quotidiano di tale filosofia e di azione artistica sul campo, al fine di focalizzare l‟attenzione sul rispetto verso la Terra e sulla improrogabilità della sua preservazione.

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La presentazione di Teri Volini verte su due punti fondamentali: da una parte la situazione come si è finora drammaticamente presentata nella società e nell‟arte e dall‟altra la possibilità di imparare a differenziarsi da qualsiasi comportamento non virtuoso, servendosi dell‟arte stessa per aiutare la natura e, in definitiva, l‟essere umano.Teri mostra il “suo” concetto di “Land Art, che parte dal non considerare la terra come un oggetto da dominare e sfruttare , ma come il luogo sacro dove ci è dato risiedere, il posto privilegiato di cui siamo ospiti e tramite il quale respiriamo, ci dissetiamo, ci nutriamo: in una parola, viviamo L‟artista biofila rafforza il suo proposito citando quello che ha scoperto essere suo magistrale “fratello” in difesa della natura, il maestro tedesco Josef Beuys, tramite il quale lei ha confermato che non solo era possibile, ma doveroso, fare dell‟arte nobile, al servizio reale della musa ispiratrice e della terra vivente. La ricercatrice parte dalla “critica” mirata al sistema stesso dell‟arte, quello contaminato, da cui prende le distanze quando, a seguito di un ampio studio si rende conto che non tutti gli artisti attivano la stessa consapevolezza, ed anzi si comportano verso la natura nella stessa rapace modalità con cui si agisce di norma in una società avida e distruttiva, mostrando successivamente qual è il “suo” modo di FARE ARTE PER LA TERRA .

L‟ARTISTA DI FRONTE ALLA NATURA http: // issuu.com / terivolini / docs / ebook__pdf_l_artista_di_fronte__LAND ART SCHERMATA http://www.terivolini.it/html/land_art.htm,

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Album FB convegno l‟artista di fronte alla natura - 24 maggio https: // www.facebook.com / teri.volini / media_set?set=a.1537230906298311.1073741861.100000342495094&type=3 Provincia http: // www.provincia.potenza.it / provincia / detail.jsp?otype=1102&id=161964 Locandina http: // www.provincia.potenza.it / provincia / files / docs / 16 / 19 / 65 / DOCUMENT_FILE_161965.pdf Siritide http: // www.lasiritide.it / article.php?articolo=9221 Il quotidiano https: // www.facebook.com / photo.php?fbid=682968475234031&set=p.682968475234031&type=3&theater La grande lucania https: // www.facebook.com / photo.php?fbid=1536735146347887&set=a.100998913254858.2107.1000003424 95094&type=3&theater La Nuova del Sud sulla inaugurazione https: // www.facebook.com / photo.php?fbid=682685828595629&set=p.682685828595629&type=3&theater

EBOOK L‟ARTISTA DI FRONTE ALLA NATURA L‟artista di fronte alla Natura – pagg. 68 https://terivolini.blogspot.com/2021/04/scaffale-acquisti-lartista-di-fronte.html 167

SCULTURA SOCIALE - Arte Antropologica Che si possa ridare all‟arte – e alla società tutta - nuova forza e significato, diventa sempre più chiaro all‟Artista; e grande è la sua gioia quando ritrova importanti conferme a ciò, nella visione non solo di grandi pensatori, poeti, sociologi ed economisti illuminati, ma in quella di un grande maestro come Beuys che già negli anni '70 propugnava nuove privilegiate possibilità per l'arte, vedendola appunto strettamente collegata con lo sviluppo spirituale e umano di ciascun individuo: l‟Arte Antropologica Lei lo scopre tardivamente, quando già - seguendo una sua profonda intuizione, un Dono - aveva compiuto tante Opere in questo nuovo senso. Esprimendo profeticamente un concetto rivoluzionario, Beuys parlava di un'arte che formasse la cultura e la vita; "un concetto di Scultura sociale come l'arte più importante; come sistema che trasformi tutto l'organismo sociale in un'opera d'arte, dove sia incluso tutto il processo di lavoro, sia quello di Goya, sia dell'agricoltura, delle scienze dell'educazione, della tecnologia. Dove il principio di produzione e consumo prenda una forma veramente di qualità. Si deve trasformare non solo il fare quadri e sculture, ma tutta la forma sociale. È un programma gigantesco".

27 MAGGIO MARCIA SALVA L'ACQUA A MATERA Comunicato stampa pre - manifestazione

Una Performance collettiva e un‟Opera dirompente per la "MARCIA SALVA L'ACQUA" piazza Matteotti, Matera http://terivolini.blogspot.com/2017/05/marcia-salva-lacqua-matera-27-maggio.html

Lo stesso Nastro Rosso in puro cotone di 180 metri per due che l'artista biofila Teri Volini srotolava - con l‟istinto premonitore dell‟arte - già nel 1999 sul vulcano Etna in piena quadruplice eruzione, a simboleggiare la stretta connessione tra tutti gli esseri e la terra e per esortare al rispetto per l‟ambiente, verrà dispiegato sabato 27 maggio nel percorso da piazza Matteotti a Matera, durante la "MARCIA SALVA L'ACQUA" , che vuol dire stop alle trivelle in Basilicata, difendere il diritto all‟acqua buona, affermare la priorità dell'acqua sul petrolio.

Non siamo i padroni della Terra ma solo i suoi ospiti, molto ingrati...

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L‟arte che difende la natura II Serpente / Nastro Rosso portato dai manifestanti simboleggia il Risveglio dell'Energia Vitale assopita e la necessità di ripristinare i valori autentici della Vita.Ricordando che il nostro sangue e il sangue della terra sono Uno, lo snodarsi del Nastro Rosso per le strade della città esprime tutta la potenzialità delle energie sopite negli esseri umani, che, una volta risvegliate, potranno pretendere il rispetto per le giuste rivendicazioni Non siamo i padroni della terra La Testa del Serpente / Gorgone porta in sé le richieste più sacrosante, riferite a tutto ciò di cui gli esseri umani hanno bisogno: i BENI COMUNI, materiali e immateriali, e tutta l‟urgenza di difenderli, a costo di “mostrare i denti”! Si tratta degli elementi primari, basilari e necessari a tutti. Sono ricchezze naturali e patrimoni culturali accumulati dalle generazioni che ci hanno preceduto, beni intoccabili, indispensabili per mantenere connesso il sistema vivente. È tutto ciò che ci fa vivere.

Nella raggiera dell'opera “GIU' LE MANI DAI BENI COMUNI” ecco iscriversi aria, acqua, alberi, cibo, sementi, biodiversità, biotecnologie, saperi, lavoro, libera informazione, salute, pace, dignità, libertà, creatività, giustizia e habitat, libera espressione, servizi, merito, felicità, diritti e …. Futuro: e la stessa vita, la nostra e quella del pianeta ...

È questo il senso della Performance e dell'Opera creata per tale occasione. Un'Arte non convenzionale ma “differenziata” può essere strettamente connessa alla vita, e il suo potente linguaggio può contribuire a prendere coscienza delle problematiche più urgenti.

CENTRO D'ARTE E CULTURA DELTA DI POTENZA IL SERPENTE DELL‟ENERGIA DI TERI VOLINI UNA PERFORMANCE COLLETTIVA A SOSTEGNO DELLA MARCIA SALVA L'ACQUA A MATERA http://terivolini.blogspot.com/2017/05/marciasalva-lacqua-matera-27-maggio.html SABATO 27 MAGGIO, A MATERA, IN UNA SPLENDIDA mattinata di sole, nuvole e vento si è tenuta la "MARCIA SALVA L'ACQUA" , per dire stop alle trivelle in Basilicata, difendere il diritto all‟acqua buona, affermare la priorità dell'acqua sul petrolio.

Hanno aderito: Comitato Pugliese ACQUABENECOMUNE, Coordinamento ACQUA PUBBLICA Basilicata,Coord NOTRIV Basilicata, Coord. Nazionale 169

No Triv, ABAP Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi, Movimento il Grillaio di Altamura, GAS Chiacchiereffrutt" Altamura, Associazioni Antigone, EHPA Basilicata di Oppido Lucano, Ass. Città Plurale Matera, LiberiamoTaranto, AIAB (ass. italiana agricoltura biologica),Comitato per la Democrazia Costituzionale Matera, Associazione Nazionale Partigiani (ANPI) sez. Matera, Collettivo donne Matera, e diverse altre associazioniLunghissimo il corteo di manifestanti, provenienti anche da regioni vicine, come la Puglia, caratterizzato dalla partecipazione di persone di ogni età, sesso, condizione sociale, tutte seriamente preoccupate dallo stato delle cose e intenzionate a far “sentire” i timori che toccano non solo le generazioni presenti, ma - ciò che è più grave - quelle a venire. Significativa anche la presenza di tantissimi giovani, nei quali era evidente la consapevolezza della gravità del problema e della lentezza o inesistenza di soluzioni adeguate. La presenza di tantissime bandiere e di altrettanti striscioni mostrava materialmente questo fervore, in una rivendicazione a momenti silenziosa, a volte invece chiassosa e corale, quasi il grido di chi vuole essere ascoltato e soddisfatto nelle sue giustificate richieste.

La questione che ha determinato l‟attuazione del corteo è difatti molto seria, in quanto si tratta dell‟annoso inquinamento del territorio lucano causato da trivellazioni che invece di fermarsi, diventano sempre più aggressive, nonostante le gravi problematiche in sempre maggiore evidenza: quella dell‟acqua al primo posto. È in questo ambito che si è inserita l‟Azione Simbolica presentata da Teri Volini su invito degli organizzatori: Il Serpente dell‟energia vitale, una Performance collettiva, frutto della norma che l‟artista biofila pratica da tempo come paladina della natura. L‟artista stessa ha spiegato ai manifestanti il senso e il significato della performance: il Nastro Rosso di 180 metri, sua cifra stilistica e protagonista di numerose sue opere performative, avrebbe formato un Serpente purpureo, simboleggiando il Risveglio dell'Energia Vitale assopita e la necessità di ripristinare i valori autentici della Vita.

Con l‟istinto premonitore dell‟arte, lo stesso Nastro Rosso in puro cotone di 180 metri per 2 era stato srotolato da Teri Volini sul vulcano Etna in piena quadruplice eruzione già nel 1999, a simboleggiare la stretta connessione tra tutti gli esseri e la terra ed esortare al rispetto per l‟ambiente, ricordando che il nostro sangue e il sangue della terra sono tutt‟uno.

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Un segnale che porta a riflettere sulla fondamentale realtà che il pianeta non è un oggetto da dominare e sfruttare, ma la Terra Madre, nutrice di tutti i viventi, e che il rispetto che le dobbiamo è tutt‟altro che un optional.

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UNA PERFORMANCE COLLETTIVA DI TERI VOLINI A SOSTEGNO DELLA MARCIA SALVA L'ACQUA A MATERA

Il coraggio di manifestare per le giuste cause http://terivolini.blogspot.com/2017/06/il-coraggio-di-manifestare-per-le.html

Articolo per La Grande Lucania Mi piace osservare le parole e il loro etimo. Guardando il temine “coraggio”, ne sottolineo la straordinaria derivazione: “io ho cuore!” Come dire: il cuore innanzitutto, far le cose con impegno, mantenere la passione, senza farsi distrarre da “altro”! Se accogliessimo tale forza primaria, essa diventerebbe la nostra guida trainante, la forza che ci farebbe compiere ogni volta la scelta più giusta, spazzando via i dubbi affacciati da timori o interessi estranei alieni.

Sì, è vero, ci vuole coraggio nello scegliere ciò che magari non ci porta vantaggi, o che persino determina difficoltà, ostruzionismi, attacchi nella nostra vita sociale: ma se la valutazione da noi operata persegue nobili ideali e si attiva per il bene comune, stiamo pur certi che sarà vincente, anche se non nell‟immediato …

Il rammarico Il coraggio è bandiera di sentimenti, principio di verità, motore dei cambiamenti fondamentali che, grazie al “coraggio di qualcuno” si sono poi concretizzati: pensiamo alla lotta contro la schiavitù, alle rivendicazioni delle donne, etc.

Il coraggio fa superare il timore perché “qualcosa di giusto” preme dentro di noi Dopo questa sentita premessa, appare incresciosa la scarsa presenza nella nostra società, di quella dote fondamentale, il che spiega come, in situazioni ormai “al limite” del Danno, ancora non sia nell‟ordine delle decine di migliaia - come 173

occorrerebbe - la partecipazione per le richieste fondamentali; che non si approfitti del sacrosanto diritto / dovere - di pretendere il rispetto dei beni comuni fondamentali, da cui dipende la nostra salute e la nostra stessa vita. Se tali parametri, diritto / dovere / coraggio, fossero tenuti nella giusta considerazione, manifestazioni intense come la "MARCIA SALVA L'ACQUA" sarebbero ancora più efficaci, perché l‟impatto e l‟ascolto di una grandissima massa di persone fa la differenza.

La manifestazione per salvare l‟acqua In una splendida mattinata di sole, nuvole e vento si è tenuta, sabato 27 maggio a Matera la "MARCIA SALVA L'ACQUA", per dire stop alle trivelle in Basilicata, difesa del diritto all‟acqua buona, affermazione della priorità dell'acqua sul petrolio.

Hanno aderito: Comitato Pugliese ACQUABENECOMUNE, Coordinamento ACQUA PUBBLICA Basilicata,Coordinam. NOTRIV Basilicata, Coordinamento Nazionale No Triv, ABAP Associazione Biologi Ambientalisti Pugliesi, Movimento il Grillaio Altamura, GAS Chiacchiereffrutt" Altamura, Associazioni Antigone, EHPA Basilicata di Oppido Lucano, associazione Città Plurale Matera, Liberiamo Taranto, AIAB (assoc. italiana agricoltura biologica) Comitato per la Democrazia Costituzionale – Matera, Associazione Nazionale Partigiani (ANPI) - Sezione di Matera, Collettivodonnematera, e diverse altre associazioni

I partecipanti provenivano non solo dalla Basilicata ma anche dalla Puglia; persone di ogni età, sesso, condizione sociale, tutte seriamente preoccupate dallo stato delle cose, e intenzionate a far “sentire” i timori che toccano non solo le generazioni presenti, ma - ciò che è più grave - quelle a venire. La questione che il corteo portava è difatti molto seria: l‟annoso problema dell'inquinamento del territorio lucano causato dalle trivellazioni, che invece di fermarsi, diventano sempre più aggressive, nonostante le gravi problematiche in sempre maggiore evidenza.

Significativa la presenza di tantissimi giovani, nei quali era evidente la consapevolezza della gravità della situazione e della lentezza o inesistenza di soluzioni adeguate. La presenza di tantissime bandiere e di altrettanti striscioni mostrava materialmente questo fervore, in una richiesta a momenti silenziosa, a volte invece chiassosa e corale, quasi il grido di chi vuole essere ascoltato e soddisfatto nelle sue giustificate richieste.

Il Serpente dell‟energia vitale È in questo ambito che si è inserita l‟Azione Simbolica di Teri Volini, su invito degli organizzatori: una Performance collettiva, Il Serpente dell‟energia vitale, frutto di quanto l‟artista biofila pratica da tempo in difesa della natura.

L'artista ha spiegato il senso e il significato della performance: il Nastro Rosso di 180 metri, sua cifra stilistica e protagonista di numerose sue opere performative,

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avrebbe formato un Serpente purpureo, simboleggiando il Risveglio dell'Energia Vitale assopita e la necessità di ripristinare i valori autentici della Vita.

Lo stesso Nastro Rosso in puro cotone di 180 metri per 2 era stato srotolato - già nel 1999, con l‟istinto premonitore dell‟arte – insieme a 60 persone sull‟Etna in piena quadruplice eruzione, a simboleggiare la stretta connessione tra tutti gli esseri e la terra e per ricordare il rispetto per l‟ambiente, nella consapevolezza che il nostro sangue e il sangue della terra sono tutt‟uno. Ciò che porta a riflettere sul fondamentale assunto che la terra non è un oggetto da dominare e sfruttare, ma la Terra Madre, nutrice di tutti i viventi e che l‟attenzione che le dobbiamo è tutt‟altro che un optional Giù le mani dai beni comuni A rinforzare questo intento, la testa del serpente sarebbe stata una furibonda Gorgone / cinghialessa, portante in sé le richieste più sacrosante, riferite a tutto ciò di cui gli esseri umani hanno veramente bisogno: i BENI COMUNI, materiali e immateriali, e tutta l‟urgenza di difenderli, a costo di “mostrare i denti”! Si tratta degli elementi primari, basilari e necessari a tutti; ricchezze naturali e patrimoni culturali accumulati dalle generazioni che ci hanno preceduto; beni intoccabili, indispensabili per mantenere connesso il sistema vivente. È tutto ciò che ci fa vivere.

Nella raggiera dell'opera ecco iscriversi aria, acqua, alberi, cibo, sementi, biodiversità, biotecnologie, saperi, lavoro, libera informazione, salute, pace, dignità, libertà, creatività, giustizia e habitat, libera espressione, servizi, merito, felicità, diritti e …. Futuro: e la stessa vita, la nostra e quella del pianeta ...

Arrivati nella piazza Vittorio Veneto i partecipanti hanno compiuto un giro nella piazza formando una spirale con il Serpente, il tutto in un'atmosfera gioiosa e coinvolgente. Il Nastro Rosso ha parlato alla gente ed è stato molto più che una macchia di colore.

Marcia Salvalacqua a Matera e Performance collettiva Teri Volini, artista biofila Video loporcaro https: // www.facebook.com / teri.volini Foto Anna Faraone – album Fb Parte 1a la partenza da piazza Matteotti e il corteo https: // www.facebook.com / teri.volini / media_set?set=a.1545440612144007.1073741862.100000342495094&type=3 parte 2a il percorso fino alle fontane e poi verso piazza V. Veneto https: // www.facebook.com / media / set / edit / a.1546769315344470.1073741863.100000342495094 parte 3a arrivo del corteo a piazza Vittorio Veneto https: // www.facebook.com / teri.volini / media_set?set=a.1549274845093917.1073741864.100000342495094&type=3&pnref=story

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Un giorno in Bosco Ralle di Rocco Zucchero http://terivolini.blogspot.com/2017/07/un-giorno-in-bosco-ralle-di-rocco.html

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Agosto 2017

PUBLIC ART a Satriano di Lucania

Performance al femminile creativitrà e ironia fra i murales nel corso della mostra di pittura

Azioni e quadri plastici di Teri Volini Anna Faraone Lucia Bonelli Stefania Rotondaro

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Foto di Anna Faraone Bulfaro

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4 muse invocanti la Santa Pazienza http:// terivolini.blogspot.com/2017/07/4-muse-invocanti-la-santa-pazienza.html

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Agosto 2017 Campeggio Paestum Capaccio – Mare, pineta, lettura, poesia http://terivolini.blogspot.com/2017/07/il-posto-della-poesia-foreste.html

Una delle letture preferite: Thalia, una delle Muse Sveglia e canora, Thalia,fioritura e abbondanza, è la musa della poesia bucolica, che parla dell'innocenza e del germogliare di una terra viva. In questa funzione la sua ispirazione segna il primo stadio della prassi dei sensi di ogni artista alla conoscenza del corpo universale di cui il proprio è una parte. Calliope dalla bella voce, musa della poesia epica e della sfera di mercurio oscurata dalla terra che guida le anime dalla conoscenza del tempo a quella dell'eternità. Erato l'amabile, sintonizzata con Marte la prima sfera non oscurata aggiunge la poesia Avvolta nei suoi involucri sempre più pesanti di fuoco aria e acqua, questa terra entra laddove la sua musa sotterranea in nudità è conosciuta come sorda silente Talia, musa del silenzio notturno.

La sua voce, che parla dell'abbondanza della natura, non viene udita da chi dovrebbe essere il suo poeta, la cui mente tutta intera è ossessionata dalla visione del mostro sovrastante che terrorizza la propria vita. Il mondo non ha orecchio per il sussurro gentile dell'universo soccorrevole, che nondimeno esiste per essere udito al di là del tumulto della belva tricefala.

Ciò che quindi si richiede al poeta, semmai vorrà udire quella voce soccorrevole, è di dimenticare il tempo. Guardate i gigli del campo e non vi angustiate Matteo 6 28 e 31, vale a dire mettere la testa insieme con tutti i desideri e le paure per il bene proprio del mondo direttamente qui e ora nella bocca del leone. La musa della terra vivente Surda Talia che ripudiata è fuggita deve prima essere invocata e fatta ritornare... da La Dea Bianca, di Josef Campbell

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Ronald Laing La nostra è l'età delle tenebre: vivere nelle tenebre dell'esteriorità è vivere in stato di peccato, ossia di alienazione di estraniazione dalla luce interiore.

Dalla ri- lettura di Ronald Laing: L'esperienza del viaggio nello spazio /tempo interiore in Jesse Watkins: Non stavo vivendo solo nel mondo presente ma vivevo e mi muovevo in un'altra dimensione di tempo aggiunta a quella in cui mi trovo adesso.

Laing: Jess fece l'esperienza di tre piani di realtà invece del solito unico piano,senza alcuna mappa Egli ebbe fede di aver attinto a uno stadio di maggiore e non di minore realtà ... Era un viaggio fantastico: come non essere esistito solo adesso ma fin dall'inizio dei tempi in una sorta di passaggiodalla più bassa forma di vita fino ai giorni nostri.

Si trattava della somma delle mie reali esperienze che ciò che stavo per intraprendere era fare di nuovo la loro esperienza,l'esperienza del tempo. Non stavo vivendo solo nel mondo presente ma mi muovevo in un'altra dimensione temporale aggiunta a quelle in cui mi trovo adesso.

Jess fece un'esperienza anche momentanea di raggiungimento della consapevolezza di tutto:alla fine del viaggio ogni cosa era più reale di prima..... Ero cosciente di dover distinguere le cose buone da quelle cattive, ero molto consapevole..

Nota di Laing: Il viaggio è là e ciascuno di noi ha da percorrerlo. Jess sentiva che quell'esperienza costituiva uno stadio che ognuno deve attraversare se vuol raggiungere una più elevata base evolutiva.Un simile viaggio è il mezzo naturale per guarire il nostro spaventoso stato di alienazione chiamato normalità.In altri tempi la gente salpava intenzionalmente per questo viaggio e se sì trovava già imbarcato esprimeva il suo ringraziamento come per una speciale grazia ricevuta.

Chi parte ancora per questo viaggio si sente espulso dal mondo normale e si trova in una posizione insostenibile perché manca di ogni orientamento nella geografia dello spazio tempo interiore e senza una guida è destinato a perdersi eccetera. Alla persona è necessaria un‟àncora, che permetta di tenere ben saldo un piede in se stesso e un piede nell'esperienza.

Teri - Un esempio di viaggio nello spazio / tempo interiore, quello descritto da Laing come “Il tempo alla rovescia”, si trovain forma poetica - controllato e descritto - nella composizione “In viaggio fra i mondi”, nella raccolta poetica Universi. La mappa è fornita dalla poesia e lo stesso vale per l'ancora di salvezza.

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Il posto della Poesia Foreste Templi senza porte dalle screziate cortine risonanti a ogni soffio di vento o battito d'ali

Antichi boschi! Lasciate che dolcemente attraversiamo i vostri sempremutevoli tappeti

Di muschio vellutato e neve nel lungo inverno. Di viole mammole e mentuccia a primavera

Di fragole e mirtilli profumati in piena estate

Di foglie verdedorate crepitanti nella terza stagione

Oh voi sacre foreste! Consentite che ora intenti ascoltiamo il vostro silenzioso respiro!

Il dono senza pari che ci offrite dalla notte dei tempi.

dalla raccolta poetica Universi 189

Dalla Corrispondenza di Antonio d‟Andrea, Capracotta, luglio 2017 vivereconcura.org. http://terivolini.blogspot.com/2017/07/corrispondenza-di-antonio-dandrea.html A tutte le Amiche/-Herbane (o Herbaiole) e dintorni, alla vigilia della stagione dei Festival delle erbe e delle tante altre iniziative sulle Erbe desidero ricordare alcuni punti fermi di Vivere con Cura, la scuola eco-Conviviale da cui sono nate sia la Scuola delle raccoglitrici che le Case delle Erbe. I Festival delle Erbe come i Convivi Erboristici (più piccoli rispetto ai Festival ma completamente autogestiti) dovrebbero essere dei momenti di grandi riassunti di elaborazioni dell'anno trascorso che trampolini di nuovi percorsi ampliando, allargando la ragnatela di saperi e pratiche nella convivialità.

Vivere con cura è una Scuola Eco-Conviviale. Si può leggere la storia negli articoli e/o riviste sul sito di vivereconcura.org. È un Movimento di autoeducazione dal basso, orizzontale. E' diventata Associazione giusto perchè le amministrazioni vogliono trattare con dei Soggetti riconosciuti formalmente, incapaci come sono di gestire i movimenti per poter controllare e soprattutto di creare gerarchie anche micro o alternative in modo che le suddette associazioni si autointossichino, vedi come facilmente sia degenererate o sclerotizzate.

Si è dovuto fare questo passo solo per adempimenti burocratici. E nel nostro caso quasi nessuna/o voleva avere un ruolo di presidente, vice o segretario, ma la sostanza è che chiunque abbia dei saperi pratico-teorici, eco-conviviali, poteva e può proporsi.

Così è nata a Capracotta dal 2003. L'auspicio dell'allora assessora alla cultura di Capracotta - e mio - era che si arrivasse a fare 52 settimane l'anno di corsi laboratori. Uno la settimana, con la formula che l'insegnante metteva a disposizione mezza giornata per i 5/7 giorni della settimana di soggiorno - o più settimane- utilizzando -vivendo il territorio tutto come Aula Magna Scolastica ove mettere insieme far dialogare i propri saperi con quelli locali.

In cambio di vitto e alloggio; all'inizio si pensava bastassero le due camere dell'albergo di Capracotta che l'amministrazione metteva a disposizione. E possibilmente offrire anche il rimborso spese (i primi due anni l'amministrazione mise a disposizione 1000 euro ogni anno).

Ma le/gli insegnanti potevano, com'era facile prevedere, venire a Capracotta solo nei periodi estivi o durante le vacanze di Natale, Pasqua o fine settimana lunghi, tranne chi è in pensione o chi facendo lavori saltuari può essere più disponibile durante l'anno. E così nel 2003 parte il Gioco a Capracotta, in agosto con 3 settimane di attività, una insegnante - e argomento/tema- a settimana - con residenza all'albergo. E filò liscio................................................................

Con il passare degli anni e soprattutto grazie al passaparola si proposero sempre più insegnanti, quindi non solo non bastavano le due camere d'albergo (e quasi tutte venivano a pranzo e cena alla casa-sede di vivere con cura perchè non gradivano la cucina dell'albergo) e quindi mettevo a disposizione le tre camere della casa-sede, ma c'era un' alta concentrazione di corsi e

laboratori sia a agosto che a luglio. E sono state fucine, secondo me, straordinarie di scambi e contaminazioni. Ma accanto a tanta positività, nascevano dei problemi. Il primo era la convivenza tra animatrici/tori-insegnanti perché nonostante ci si professasse eco-pacifiste/i e 190

anche femministe le diversità e differenze non si riusciva ad armonizzarle ma nascevano contrasti insanabili. Anche per la sola condivisione del cibo e le regole-non regole del vivere quotidiano. E su questi conflitti bisognerebbe continuare a riflettere ed elaborare.

Scelsi per l'aiuto – notevole - Michele, grazie anche al lascito-eredità di mia madre, venuta a mancare dal 2008 e anche per dar corso al suo ultimo desiderio per quanto riguarda appunto il denaro e la casa che mi aveva lasciato in eredità: mi ripeteva, lei che mi aveva tanto contrastato : " fai qualcosa per Capracotta e nello stesso tempo abbi cura di te" anche perchè lei nella vita non si era mai risparmiata per tutto e tutte/i e la sua raccomandazione a me era: "dedica tempo e energie a queste attività ma con cura, non cadere nella missione-militanza, basta poco ma fatto bene, con amore e sapienza e poi ci saranno i frutti anche se non li vedrai o ne vedrai pochi, pochissimi" Due altre problematiche erano venute a galla nel corso degli anni: Una era che nel mondo ecopacifista delle animatrici/tori sempre più si è fatto pressante il discorso economico perchè essere coerenti e sobri è diventato sempre più difficile e lo scambio-baratto non bastava più, anche perchè spesso solo nei mesi di luglio-agosto le animatrici/tori - che spesso hanno scelto di fare una vita precaria per autenticità -- potevano-possono trovare possibilità di lavorogiocoretribuito e anche bene e quindi nasceva la problematica di come produrre anche ricchezza - anche se modesta - economica. E questo è un problema che sempre più ossessiona tante donne per la gestione scellerata della cosa pubblica da parte di governi e amministrazioni.

L'altra è il malessere esistenziale: noi nasciamo per fare una vita pacifica e armoniosa invece siamo costrette/i a confrontarci quotidianamente con situazioni di conflitto - e spesso pesante a tutti i livelli e quindi durante le vacanze - poche, pochissime o tante che siano - si vuole stare il più serene/i possibile e quindi anche l'auspicata elaborazione di conflitti diventava un mio/pio sogno-desiderio. Tanto che sempre più è nato questo nuovo fenomeno: e cioè che animatrici/tori o partecipanti ai corsi, sia a Capracotta che Triora desiderano trascorrere semplicemente periodi di vacanza senza insegnare o imparare niente ma semplicemente vivere in una casa-scuola in mezzo alla natura, pagando dieci euro al giorno (oltre la tessera). ricevo tanti ringraziamenti per questa opportunità. A dire il vero già dal 2005 accadeva che c'era chi volesse venire a fare vacanza durante i corsi e vivere l'atmosfera conviviale di viverecon cura.

E personalmente - come accadeva alla pensione di mia nonna Mammaletta - non escludevo nessuna/o richiesta auspicando e cercando di favorire queste situazioni esistenziali diverse, anche perchè mi ricordavo che sempre alla pensione di Mammaletta la prima scuola era quella di vivere con cura e in convivialità, momento per momento e quasi chiacchierando - riflettendo in continuazione come di solito fanno le donne e mia madre mi raccontava dei tanti saperi e scoperte che nascevano facendo e chiacchierando. Peccato che era solo un sapere orale e non si arrivava allo scritto, per cui in questi anni ho fatto un gioco di archeologia esistenziale su quella straordianaria scuola-alveare che è stata la pensione di Mammaletta (e alla sezione 191

archivi del sito di vivere con cura potete leggere la rivista dedicata a lei: "Alla pensione di Mammaletta") che molto ha ispirato e ispira vivere con cura e la scuola di raccoglitrici.

L'anno scorso c'è stata secondo me l'esperienza più importante di questi anni: tra la fine di luglio e agosto ci sono state quasi 5 settimane di fila di scuola delle Erbe gestita da una Herbana-insegnante con due sue/o collaboratrici. Al mattino camminata per il paese e nelle vicinissime adiacenze sempre a piedi. Con le Erbe raccolte cucina alle erbe, nel pomeriggio dalle 15 alle 17 circa un corso al giorno e dalle 17 alle 19-20 banchetto davanti casa con tisana a disposizione, erbe e poster in bella vista e ascolto e scambi con passanti e turiste/i. Il sottoscritto, come i tuttofare segretari di Ildegarda di Bingen Volmart e Gilbert, era a disposizione del trio che si auto animava – e quindi non ci deve essere la figura esterna dell'organizzatore - e sia le/gli abitanti sia le/i turisti piano piano in un crescendo rossinianosi sono appassionate/i : hanno portato fasci di erbe in regalo, dato ricette antiche o elaborate nella vita quotidiana e raccontato di loro ave/i amanti delle Erbe, della natura e degli animali. E poi ogni tanto pranzavamo sotto casa invitando le/i passanti ad assaggiare. Verso la fine del loro soggiorno l'insegnante Erika è stata anche invitata a una camminata Erbo a Castel del Giudice, paese a 12 km da Capracotta.Questo è il grande lascito di questi anni, arrivato a maturazione l'anno scorso. Come suggeriva mia madre: fare una cosa: la scuola quotidiana delle Erbe in convivialità per più giorni possibili (quasi 5 settimane) in mezzo alle abitanti/turiste. E tutte/i hanno ringraziato e si sono arricchite. La quinta settimana è coincisa con il Festival delle Erbe che è stato la naturale conseguenza degli incontri quotidiani precedenti, senza il rischio di essere-sembrare una meteora voluta/venuta dall'alto delle amministrazioni. Non ultimo, Erika ha mandato articoli pubblicati su un quotidiano molisano. E ripeto che di ogni iniziativa bisognerebbe fare un report: è grazie agli scritti di Ildegarda e anche ai suoi scritti musicali che noi possiamo far vivere i suoi lasciti altrimenti sarebbero stati a disposizione solo dei conventi.

Per cui Michele, il mio suggerimento è di munirti di videocamera e a ogni tappa di Festival fai micro interviste a esperte/i e partecipanti e poi fai un e-book e/o libro pieno di saperi raccolti e un bel video-docufilm; anche perchè fare Festival in dieci regioni e in tante situazioni diverse veramente è un‟opportunità straordinaria e tu sai che questi saperi e pratiche si arricchiscono all'infinito e ogni tanto meritano di diventare libro (come quello su Sonia e sulle tante sue esperienze e raccolta di testimonianze ce ne vorrebbe un secondo) e film che a loro volta fanno moltiplicare aggregazione, scambi e forse soprattutto desideri verso la natura e la convivialità.

Per ultimo desidero fare il bilancio economico delle 5 settimane. Tra entrate e uscite, ho prelevato dall'eredità materna 600 euro. A parte il guadagno culturale, umano e esistenziale, le tre amiche/i animatrici mi hanno aiutato nel riordino e cura delle case, cosa che non era loro richiesta e ne ho potuto approfittare per continuare a sistemare la casa materna dopo i lavori di divisione della medesima con il parentado con cui da 43 anni si discuteva animatamente per come dividerla appunto. Se Michele non puoi e/o non desideri, invito Sonia a proporre a qualcuna/o di fare questo grande gioco di raccolta di testimonianze scritte e visive, perchè: tutto cio' che merita di essere trasmesso, a tutte/i e non solo ai presuntosi illuminati, va anche scritto e al giorno d'oggi anche filmato.

Buon viaggio e Gioco a tutte/i. Un karo abbraccio, Antonio 192

AGOSTO 2017 25 agosto 2017

http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 08 / la-pace-prepotente-articolo.html L

PACE

La PACE PREPOTENTE Molte delle parole di uso comune vengono impiegate - automaticamente o intenzionalmente in maniera "funzionale" alla cultura in cui viviamo, in modo vantaggioso solo per alcuni.

Un esempio è il termine amore, spesso usato in un'accezione falsata, impestata di possesso, passione insensata, etc. , diventando così un mezzo per controllare le persone “amate”, che in realtà vengono tenute in ostaggio anche per tutta la vita, quando non si arriva a far loro del male se non accettano i folli parametri dell‟auto-proclamatosi Despota di turno: un‟interpretazione fra le più malsane del termine è alla base del femminicidio.

Paradossalmente, nella nostra tanto vantata società civile, si arriva ad accettare dei comportamenti così travisati, ad uso e consumo di chi, facendosi forte della furbizia e della prepotenza, se ne serve per il suo interesse.

C'è pace e pace Un destino simile pesa sulla parola Pace, in cui dovrebbe essere mancante qualsiasi distorsione di senso, visto che è in ballo l'ordine mondiale e la sopravvivenza nostra e del pianeta; usata impropriamente, può determinare tragedie per singole persone e interi popoli ... È quanto succede in tante nazioni del mondo dove è la legge del più forte a prevalere, ma anche in tante famiglie.

Ma come è possibile che un termine così basilare per la nostra vita sulla terra possa diventare un modo per condizionare, sottomettere e far tacere a proprio vantaggio persone, gruppi o intere popolazioni?

Ciò accade quando il concetto di giustizia viene annullato e una pace falsa – sbandierata ipocritamente – permette in realtà la resa del più debole alle pretese del più forte ...

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Questo, se non facciamo attenzione, è ciò che può verificarsi nel piccolo come nel grande: nell‟ordine sociale / familiare e nell‟ordine mondiale.

Pax Romana D'altra parte non è certamente nuova l‟idea di “servirsi” subdolamente della pace per fini strettamente egoistici: furono proprio i nostri antenati romani a stabilirlo in maniera esponenziale, coniando addirittura il termine per essi più appropriato; veniva infatti orgogliosamente chiamata Pax romana o Pax augustea la tremenda Pax Imperialis che “regnava” nel Mediterraneo, imposta ai popoli soggiogati con le armi, sottomessi con pugno di ferro dai conquistatori.Nessuna richiesta era possibile, tantomeno la ribellione verso qualsiasi ingiustizia, che veniva prontamente e ferocemente repressa. A tutt‟oggi vediamo gli effetti della falsa pace non solo a livello di stati dittatoriali - in cui vengono proclamati e dati per scontati e il benessere e la felicità dei cittadini, mentre vige un agghiacciante controllo e la più assoluta manipolazione - ma anche nelle nostre culture “emancipate” nel sistema tutto e nelle comuni relazioni, a casa del nostro vicino, o forse nella nostra!

La Pace analgesica Ovunque s‟insinui il venefico fraintendimento, la Pace non rappresenta più la ricerca d‟accordo, di chiarimento, della migliore soluzione, come si dovrebbe fare tra persone di buona volontà; l‟appianamento delle più comuni problematiche, in pratica il tentativo inesausto di ripristinare giustizia e verità; rischia invece diventare, da un lato, un mezzo di repressione, dall'altro, un comodo “sedativo” per averla sempre vinta. Un vero e proprio ricatto, sia nei rapporti internazionali che nella vita sociale, nei rapporti interpersonali, nei legami, a livello amichevole o familiare, nella coppia, tra genitori e figli etc. Rischia di esser definito “guerrafondaio” chi avanza semplicemente la richiesta di esaminare un problema, di sanare una situazione non chiara, di ripristinare i propri diritti, di essere rispettato: di fare e di ricevere la cosa giusta!

Parenti serpenti La cosa più grave è che - proprio come nel caso dell‟amore – tale pericoloso e ingannevole concetto di pace non risparmia i rapporti più intimi, quelli familiari, anzi, vi prolifera nel silenzio. In questi ultimi casi, grazie alla invisibilità creata dalla vergogna di “non far sapere” agli altri ciò che accade in casa propria, la finta pace diventa una panacea per il prepotente, che può tranquillamente perseguire i propri personali interessi, “in santa pace”.

Nel caso dei familiari più prossimi, è sottile quanto tremendo, spesso nemmeno dichiarato, il ricatto emotivo, che non necessita neanche di un‟eventuale imposizione o violenza, ma sottintende la noncuranza, paventa l'abbandono e altre rappresaglie, come conseguenza per chi non si adegua e non accetta “pacificamente” le soluzioni proposte dall‟ “Augusto” di turno.

Quanta strada abbiamo ancora da compiere!

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Piccole

Dolomiti

lucane

Si prende acqua sorgente - Grotta eremita

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Natura

viva

anche le caprette vanno alla fonte

S.Maria di Castelmezzano: Tiglio e malva silvestre

Luci e ombre Madonna dell‟Ascensione riginaleTeri con Nebbia

Castelmezzano Castelmezzano e Pietrapertosa

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Il Grande Pescecane in emersione di Pietrapertosa visto da Casa dell‟Arco

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Atmosfere bucoliche nei pressi della Grotta dell‟Eremita

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Nei pressi della Grotta dellèpEremita

SETTEM

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AUTUNNO, testo poetico integrale dalla raccolta UNIVERSI http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 09 / autunno-testo-poetico-integrale-di-teri.html

Ottobre nell‟emisfero boreale / Tempo di bilanci / Ai piedi delle grandi querce / s‟affrettano squittendo gli scoiattoli / È l‟ora di provvedere alle scorte per l‟inverno / Nel castagneto sopramontano / intenso aleggia / un odore di fradicio e di muschio / Insetti semi rami frutti caduti / Tutto ciò che dal folto procede / si mescola al terreno / che si prepara al lungo sonno / Effimere creature vegetali / dai morbidi cappucci / liberano spore nell‟aria già più fresca /Misteriosi nell‟ombra più profonda / piccoli esseri di polvere e d‟ali / esplorano un breve intenso spazio / dell‟esistere / Poi si dissolvono ritornando alla terra / Nel bosco niente va sprecato / Sui campi arati – al vento ormai / arresi e alla pioggia – / le zolle brune si ricoprono di foglie / in mulinelli fruscianti accartocciate / Assorta in un sospiro di nostalgia / per la passata pienezza delle notti d'agosto / una falce di luna calante color latte / su un ramo di betulla s‟è impigliato / ancora tinto / da una tavolozza sfumata verde spento / argento e rame / svettante in cielo quasi fino alle nuvole / Nella macchia che infittisce a settentrione / fra gli sprazzi dorati del sole / che inesorabile s‟inclina / è tutto un tripudio di galle / di coccole e di bacche / d‟un bel colore rosso – nero o violetto – / o giallo arancio – così lucente! – / per la gioia di tordi picchi corvi / di chiassose ghiandaie / e di piccoli merli dal becco giallo / da cui la rosa canina inutilmente difende / i suoi frutti rigonfi con le acute spine / Ostentando cardinalizi cappelli / impavidi ciclamini occhieggiano tra gli arbusti / le radici e i rami bassi del ceduo / nel brivido del primo vento celebrando / della terza stagione l‟effimera bellezza.

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OTTOBRE - il Posto della Poesia OTTOBRE 2017

Scene di ordinaria armonia articolo di Teri Volini per Il Lucano magazine

L‟amore e la difesa della natura campeggiano dappertutto, anche per iscritto: una delle frasi che spiccano all'interno della verde struttura e che esprime la sua filosofia di vita è: “ niente è nostro”, che molto si apparenta con l'affermazione da me ritenuta fondamentale “non siamo i padroni della terra”. Le norme di vita cui si attiene il fondatore dell‟associazione sono rigorose e profonde, tanto da mantenere molto bene le distanze da quell‟ancor diffuso antropocentrismo, causa di ogni danno per la terra; di quell‟atteggiamento vetero – patriarcale, secondo il quale l'essere umano è al di sopra della natura e può dominarla, usarla e abusarla a suo piacimento e secondo i suoi egoistici interessi.

Progresso o regresso?

Si potrebbe pensare che al giorno d‟oggi, considerato quanto viene sbandierata la “civiltà” e vantato il “progresso”, questo non dovrebbe accadere: si fa fatica a credere che, dati per scontati gli “alti livelli intellettivi” che si auto attribuiscono, siano gli stessi esseri umani a procurare tanti danni irreparabili a sé stessi e all‟ambiente in cui vivono, e dalla cui preservazione dipende la loro salute e quella dei loro figli. Invece, accecati dall‟avidità, antepongono un guadagno 202

superfluo e personale alla salvaguardia degli alberi, degli animali; alla purezza dell‟aria, dell‟acqua, dei territori, degli stessi prodotti di cui si devono nutrire, dimostrando di non usare affatto quel dono inestimabile che hanno ricevuto, l‟intelletto: peggio, di usarlo follemente per la loro autodistruzione. Nessun animale lo farebbe: istintivamente, seguendo le leggi della natura, quelli che chiamiamo bestie - persino gli insetti - sono perfettamente organizzati per la salvaguardia di se stessi e della loro specie: gli esseri umani, invece, nella loro piena insania, hanno inquinato ogni cosa, e la Basilicata al riguardo ha un buon posto in una graduatoria negativa.

Cecità autoindotta, struzzi e segnali di speranza Eppure è ormai chiarissimo a chiunque, tranne a coloro che per motivi opinabili proprio si rifiutano di vedere, il risultato immensamente rovinoso che un tale modo di pensare e di agire ha provocato e continua provocare all'ambiente dove noi tutti viviamo da cui tutti dipendiamo. Il tutto nell‟incredibile indifferenza / rassegnazione della maggioranza della gente. In mirabile controtendenza il verde luogo curato dall‟Associazione Sorbo è una delle risposte “virtuose” che portano linfa all'affermarsi di un nuovo, improrogabile atteggiamento nei confronti della madre terra e di tutte le creature che vi abitano … La creazione di Zucchero è un segnale di speranza, un‟indicazione felice del fatto che non tutti attuino la politica mortale dello struzzo, che in vista del leone che sta per divorarlo, non sa far altro che mettere la testa sotto la sabbia Dove benessere e spiritualità convivono Già istintivamente predisposto al rispetto verso la natura, Zucchero si è dedicato anima e corpo a quest‟impresa, dopo una prova molto ardua intervenuta nella sua vita, ospitandovi e curando con amore – e tanto lavoro quotidiano – molti animali, comuni e non, tra cui asinelli, caprette e caprette tibetane, magnifici daini, cavalli, pony, pavoni, tortore etc., e praticando in piccolo un tipo consapevole di coltivazione agricola esemplare, come nel caso del piccolo orto in cui – protetti da un “vestito” di rete verde perché non siano mangiati dagli uccelli prima di germogliare – sono posti a dimora semi di pomodoro “antichi”, di derivazione familiare, cioè puri, che di transgenico non conoscono neanche l'ombra … Sono stati conservati di generazione in generazione e quindi posti nel terreno ogni anno.

Zucchero esprime con la semplicità dei puri di cuore e con il suo grande lavoro quotidiano quest‟amore, coniugandolo con il sentire del Poverello di Assisi, e condividendone la stretta relazione con la terra, con le sue creature e con tutti gli elementi, tanto da dedicargli una cappelletta, dove pregare o meditare: oltre, ovviamente agli spazi suggestivi dell‟ampia cupola arborea.

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Una visita, una passeggiata o una sosta in questo bosco tranquillo, dove il sole si diverte ad ogni ora del giorno e con effetti diversi secondo la stagione a creare macchie di luce e chiaroscuri, e dove non manca il passaggio di un ruscello gorgogliante, intorno al quale prospera tutta una serie di erbe, tra cui l‟equiseto, offre la possibilità di contrastare lo stress e la confusione cittadina sentendosi al contempo protetti.

SORBO - nome riferito all‟albero omonimo che troneggia all‟ingresso - è anche acronimo di servo operante rinnovo buone opere, e si propone di mantenere in equilibrio e di valorizzare il luogo anche con attività coordinate nei diversi ambiti, compreso quello dell‟educazione ambientale diretta alle giovani generazioni, per ritrovare, coltivare e diffondere quell'armonia che gli umani sembrano avere dimenticato ma che, nel loro stesso interesse, dovranno presto ritrovare. testo

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Vita dura per le artiste in Basilicata Estrapolazione dall‟intervista di Totaro Ziella, stampata in cartaceo digitale, pagg. 11-14 Il Blog di Teri Volini: 180 IInchiesta La Nuova: Vita dura per le artiste in Basilicata ,dall’intervista di Totaro Ziella

P.T.Z . 8. Quali sono i rapporti con la società, con il potere politico, con il pubblico e quali modelli propone?

T.V. I rapporti con i vari referenti sono difficili e complessi, poiché si va controcorrente: personalmente – e mi auguro mi non essere la sola a pensarla in questo modo, che attiene molto all‟etica e alla correttezza- ritengo che non si dovrebbe attivare nessun tipo di compiacenza, né nei riguardi della la società, né del potere politico, né del pubblico I “referenti” sono spesso impreparati, non solo dal punto di vista artistico - culturale , ma da quello etico, facendo parte - nella maggioranza - del sistema in auge, di tipo patriarcale, e dei suoi schemi rigidi, per non dire altro; contraddistinto da punti di riferimento opinabili, ai limiti dell‟impossibile, di certo non in linea con il necessario atteggiamento di giusta azione e di meritocrazia; dagli schemi provinciali, particolaristi, familisti, etc.

La persona - e l‟artista - che non si conformi a una società che segue tali deleterie regole e distruttive modalità, si trova dunque in grandi difficoltà. Ma il suo compito non è di conformarsi, e nemmeno di rassicurare con le sue opere, bensì di alzare il livello, di far riflettere, di porsi e di porre continuamente in discussione.

Non necessariamente scandalizzando o estremizzando - il che può essere una maniera camuffata di conformismo, attuata per farsi notare ad ogni costo, secondo l‟aberrante regola del “parlate pure male di me, purchè 205

parliate”, come asseriva con sicuro piglio un “collega”, ai tempi del collettivo artistico C.O.S.P.I.M. a Potenza, un autentico covo di vipere!

Il suddetto – prendendosi gioco della mia naturale tendenza a fare le cose correttamente, che – guarda caso – si riversava nei lunghi tempi di realizzazione delle mie opere e nella meticolosa costruzione di quel mondo magico che meritava tutto intero il mio impegno, data la sua provenienza e la sua preziosità - asseriva pure che avrei fatto meglio ad usare le ore della giornata a lavorare per 5 minuti e nel resto del tempo andare in giro per cercare sponsorizzazioni e sostegni, come difatti faceva e come fa la maggior parte dei sedicenti artisti …

P.T.Z. 9. Nel Suo immaginario, quando crea, tiene più presente il pubblico e il piacere al pubblico o persegue l‟idea dell‟arte come ricerca e realizzazione, come denuncia o rimozione soggettiva e di massa?

T.V. Il compiacere chiunque, sia il pubblico sia la critica, sia il “potere” non è certamente degno della “vera” arte, anche se purtroppo dobbiamo notare, nel presente come nel passato, numerosi esempi di questa pestifera modalità.

In tutto il periodo “storico”, gli “artisti” si sono troppo spesso distinti per la loro pedissequa obbedienza ai canoni del potere religioso- politicoeconomico, che ne “sponsorizzava” le opera, rendendoli molto poco liberi di esprimere le loro idee. Su quest‟argomento mi riservo di compiere un interessante approfondimento Disprezzare e rifiutare i vecchi modelli malsani è fondamentale per l‟Artista consapevole; ciò non viene compreso o, se sì, non attuato - da quanti, usurpando tale titolo, e facendo, come scriveva Luciano Fabro, della simil-arte, è solo un venditore / spacciatore di opere, un arrivista o un arrampicatore: come avviene del resto in molti campi della parte malata della nostra “cultura”.

Un vero peccato, perché chi pratica arte gode di notevoli privilegi, dal punto di vista dell‟alto livello di possibilità espressive – comunicative; tuttavia a questi corrispondono delle grandi responsabilità, rispetto alle quali non è possibile fare orecchie da mercante, o in alternativa, attuare la politica degli struzzi …

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Ottobre 2017 Amanda, cronologia della passione, diario in versi

I sensi della passione dolorosa https://terivolini.blogspot.com/2017/10/il-posto-della-poesia-amanda-cronologia.html

Inevitabile, arriva l‟appuntamento di Amanda col dolore.

Non a caso il sottotitolo del poema recita: cronologia della passione , termine di grande appeal e ambiguità al tempo stesso - in pieno corrispondente al racconto, che trasborda la protagonista dall‟esplorazione gioiosa dell‟amore e dell‟eros, alla più ardua sofferenza.

Le reazioni sono innanzitutto fisiche: 5 apr. Con dolori e con blocchi muscolari dappertutto / il corpo fisico reagisce al dispiacere. Sente / i piedi gelati. Le braccia irrigidite. Il cuore /batte a mille. Aah! Che male!

6 apr. All'impazzata nel petto Amanda sente / il muscolo cardiaco martellare …

7 apr. La sua circolazione Amanda percepisce / pericolosamente ristagnare /L‟azzurro sangue / come ispessito sente nelle vene …

7 apr. Sul lato destro della fronte madida / una vena azzurrina osserva rapida pulsare …

9 apr. Il disagio dell‟intero sistema il corpo esprime …

Poi psichiche, visionarie: 10 apr. Amanda piange. Brividi in tutto il corpo / Cervello in stallo. Battito accelerato /Una pioggia di cenere argentata sul suo cuore / fra le lacrime intravede / fino a coprirlo del tutto / impalpabile cadere …

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Il Cerchio della Luna: La Ruota dell'Anno - Il ciclo delle stagioni e le feste del Sole Samhain - Hallowen https://terivolini.blogspot.com/2017/10/il-cerchio-della-luna-la-ruota-dellanno.html Samhain, capodanno celtico, è passaggio, soglia conclusione e inizio. È conclusa la stagione del verde e inizia la vita del seme, il suo tempo nella terra prima della sua futura vita di pianta. Samhain è il tempo dell'ultimo raccolto, degli ultimi frutti, i più dolci e ricchi che ci sosterranno nel lungo inverno. Ed è l'inizio dell'attesa, del tempo interiore della preparazione, del buio. Il tempo in cui i semi dimorano nella terra quieta. È il buio da cui tutto ha inizio, il silenzio da cui sorgerà la prima vibrazione, quel vuoto iniziale che deve essere, perchè possa compiersi la nascita.Tempo prezioso e necessario.

Tempo di riposo e di ascolto silenzioso.

Soglia di questo passaggio, del limitare tra vita, morte e vita, Samhain è porta aperta fra le dimensioni del tempo e delle esistenze. Custode di questa soglia è Ecate, antica dea che ne detiene le chiavi Nella danza della vita, Samhain è per noi il tempo del ritiro, dell'interiorità, l'occasione di andare nelle profondità del nostro essere. Per farlo, abbiamo bisogno di spogliarci di ciò che è esteriore, di lasciar andare quegli attaccamenti e aspetti di noi che non appartengono alla nostra essenza. E' l'inizio del tempo in cui stiamo con noi stessi, per ritrovare il nostro nucleo prima di riaffacciarci di nuovo al mondo. È la fine del ciclo agricolo e della raccolta finale. Qualunque cosa lasciato nei campi dopo Samhain, è proibito raccoglierlo poichè ora appartiene agli spiriti della natura. È giunto il tempo di prepararsi per l'oscurità che verrà. È tempo di concludere qualsiasi commercio non finito in estate, è tempo di saldare i debiti e i crediti ed eventualmente di riscuotere gli interessi. È una delle due " notti degli spiriti ", l'altra è Beltaine. È quando il velo fra i mondi si assottiglia e la comunicazione fra noi e le anime erranti dei morti si fa più facile. I fatati e gli spiriti sono particolarmente attivi in questa notte.Si hanno le visioni e si traggono gli auspici e si fanno le divinazioni. È egualmente uno dei tanti momenti di onorare e ospitare gli antenati morti. Le preghiere e gli alimenti sono lasciati sui gradini della porta ed i portelli degli altari sono lasciati aperti e le sedie supplementari sono messe fuori.

Ognissanti Come accadde con gli elementi 'pagani' del cristianesimo, anche alcune feste celtiche passarono nella cultura cristiana, dopo che i romani sottomisero i Celti, e quando, più tardi, la Roma cattolica cercò di convertire i celti pagani. Divenne però chiaro alla Chiesa che i Celti, nonostante la loro apparente sottomissione alla cultura cristiana, continuavano ad aderire testardamente ad alcuni elementi del loro vecchio credo. Cosi', all'incirca nel settimo secolo D.C., la Chiesa spostò il giorno di Ognissanti, una festa che onorava il martirio dei primi cristiani, da maggio al primo novembre, in modo da unirla agli antichi rituali druidici del 31 ottobre. La Chiesa assegnò anche dei nuovi significati cristiani a molti dei simboli residui associati al Samhain. Nel decimo secolo D.C., si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell'autunno. In questa giornata si onoravano tutti i morti, 208

non solo i primi santi cristiani, rinforzando così l'associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell'anno infestata dagli spiriti. Con il passare del tempo questi spiriti, che una volta venivano ritenuti selvaggi e potenti, assunsero un connotato nettamente diabolico e malvagio.

Da divinità a diavoli La chiesa affermava infatti che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, principe della beffa, che conduceva l'uomo verso l'adorazione di falsi idoli. Così, durante le celebrazioni per Halloween, apparvero rappresentazioni di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.

Halloween. È certo che questa esportazione abbia fatto perdere il carattere e l'essenza vera e propria di questa festa, ma sta di fatto che in America ed in Europa la notte di Halloween viene rivisitata come la "notte delle streghe e dei fantasmi". Una sorta di party celebrativo per le creature e gli esseri soprannaturali e diabolici. Attenzione, dunque, agli incontri notturni con mostri e folletti. Il loro leader indiscusso è sicuramente Jack O'Lantern, uno spiritello burlone che da due millenni, di notte, appare sulla Terra illuminandosi la strada con una candela ricevuta in dono dal diavolo. Affinché la candela non si spenga, Jack la nasconde dentro una zucca vuota. Quella stessa zucca che, con il passare del tempo, è divenuta il simbolo di Halloween in tutto il mondo.

Ma anche nel nord Italia fino alla fine degli anni '50 si usava mettere lumini in zucche svuotate, raccontare storie di fantasmi ed accendere falò al di fuori di qualsiasi celebrazione cattolica.

Quando agli inizi del secolo ci fu la carestia delle patate in Irlanda, molti Irlandesi immigrarono in America, e portarono con loro le loro antiche tradizioni che risalivano ai tempi dei Celti. In America trovarono le zucche che si adattavano meglio ad essere intagliate rispetto alle cipolle. Da quel momento è nata la tradizionale Zucca di Halloween o appunto Jack O' Lantern.

Celebrare Samhain Cominciano gli oscuri, freddi giorni invernali. Nelle campagne c'è poco lavoro da fare, le foglie cadono dagli alberi e i giorni si accorciano sensibilmente. I poteri naturali della crescita e della luce declinano ed entrano nel loro lungo sonno invernale. Anche gli animali si preparano al letargo. Come loro anche noi dovremmo rallentare le nostre attività e passare più tempo in casa. Se si ha un caminetto in casa è bello accalcarci intorno al fuoco insieme ai nostri amici e raccontare storie. Approfittiamo di questo periodo dell'anno, in cui la Natura muore apparentemente, ritirandosi in se stessa come i semi si ritirano nel terreno, per raccoglierci in noi stessi intraprendendo viaggi interiori nella nostra coscienza.

Prestiamo attenzione ai sottili mutamenti del corpo, all'adattamento biopsichico del nostro organismo ai brevi e freddi giorni invernali: la mente inizia a scivolare dall'esteriorità all'interiorità. Ora è tempo che la nostra attenzione passi dal lato materiale a quello spirituale. È tempo di riflessione, di viaggi interiori per potere scoprire quegli aspetti di noi stessi che necessitano di essere cambiati prima che possa iniziare una nuova vita.

Come gli antichi iniziati dobbiamo discendere nel mondo inferiore, ripercorrendo il viaggio delle divinità stagionali: seguiamo la spirale interiore dell'anno vecchio fino ad arrivare al nostro centro interiore e a questo punto ripercorriamo la spirale all'esterno portando fuori il nostro potenziale di vita e creatività che sarà manifesto nel nuovo anno, al tempo stesso conservando in npi la saggezza imparata nel passato. È un periodo adatto a tutti i tipi di meditazione e tradizionalmente propizio alle arti divinatorie, essendo un momento di passaggio in cui si incontrano passato, presente e futuro...

A Druid's Herbal for the Sacred Year by Ellen Evert Hopman http: // groups.yahoo.com / group / lemusenellaretehttp: // digilander.iol.it / segretidistrega / elisirsamhain.htm http: // www.cervolento.it http: // members.xoom.it / Gaian / samhain.htm http: // www.cervolento.ithttp: // utenti.tripod.it / Trisk / samhain.htm http: // www.thanatos.it / cultura / percorsi / percorsi_festa_deimorti.htm http: // digilander.iol.it / segretidistrega / elisirsamhain.htm http: // digilander.libero.it / cortescontenti / feste2.htm#samhain

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OTTOBRE 2017 29 ottobre

L‟angolo delle erbe della Strega Tegiumaro: l‟EQUISETO Articolo di Teri Volini pubblicato su La Grande Lucania di Ottobre 2017 http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 10 / langolo-delle-erbe-della-strega.html

Premessa per i distratti: il termine Strega è ovviamente da intendere nel suo originario significato di conoscitrice di erbe, raccoglitrice, esperta di semplici preparati, e molto, molto di più …

Verrà in seguito pubblicata un‟estrapolazione, dalla ricerca della prof.ssa Volini sul tema, tratta dai suoi studi di risemantizzazione, ovvero il contributo che ognuno / a di noi può dare per "rimettere in piedi il mondo a testa in giù"; ripristinare il giusto significato delle parole, spesso corrotto nel tempo ad uso e abuso della cultura dominante.

Ed ora: Grazie ai poteri magici in mio possesso, condurrò lettori e lettrici in un percorso di riavvicinamento alla natura ...

Esplorando dall‟alto dei millenni il vostro strano mondo, mi sono resa conto che la maggior parte di voi si è talmente allontanata dalla natura che non riconosce nemmeno le sue prime figlie, uno dei suoi primi doni: le erbe più semplici, salvo quelle che vede mettere nel suo piatto: figurarsi quelle con proprietà terapeutiche. Addirittura c‟è chi le schernisce …

Ehiiii, vi ho sentito, vi state chiedendo a quali poteri io mi riferisca? Eccone alcuni: amore per la conoscenza, plurimillenaria esperienza sul campo, sapienza e una grande passione per la Terra, di cui riconosco la priorità e l‟incredibile generosità nei confronti di voi umani, benché sfruttatori e ingrati.

Ho osservato i vostri bambini, specie quelli molto urbanizzati, e sono rimasta inorridita dalla scarsità o nullità della loro esperienza naturale, il che li porta poi a diventare gli aridi adolescenti e i giovani per cui tremate …

Nell'attesa che si ponga rimedio a tutto ciò, creando una nuova cultura che dia alla natura il posto che merita, e a voi umani il piacere del riavvicinamento ad essa, contribuirò al nuovo fermento che comunque percepisco in giro per il mondo, in Italia a iniziare dagli input ultraventennali di Antonio D‟Andrea - fondatore del Movimento Uomini Casalinghi, poi diventato Donne e ragazzi casalinghi - autore di VIVERE CON CURA, e con le Amiche delle Erbe, i laboratori e Festival delle erbe, le Scuole delle raccoglitrici e le Case delle Erbe in Molise, a Capracotta e a Triora, e in Basilicata con i tentativi di Antonella Romaniello a Satriano, di Maria Rivecca a Pomarico, di Teri Volini a Potenza e Castelmezzano), cominciando a parlarvi delle “vostre” erbe.

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Poiché c‟è da strabuzzare gli occhi di fronte a quanto state permettendo che si faccia al territorio in termini altamente distruttivi, forse conoscere la preziosità delle erbe potrà contribuire a un risveglio delle vostre coscienze sopite, e magari al formarsi di gruppi con raccoglitrici – insegnanti, e di “custodi” del territorio, consapevoli di cosa perdete a causa dell‟ignoranza e dell‟indifferenza.

L‟erba di oggi: l'Equiseto

Conosco molto bene questa pianta: centinaia di milioni di anni fa, la terra era popolata da Equiseti giganteschi, alti come alberi.

Conosciuto ed utilizzato-fin dai tempi preistorici, l‟Equisetum arvense era usato per favorire la cicatrizzazione delle ferite e per fermare l‟epistassi. Nota anche come anche “coda cavallina”, predilige i luoghi umidi; l‟ideale sono le sponde di un ruscello o di un torrente. Comune nelle zone di montagna e di campagna, cresce anche ai bordi dei campi coltivati, lungo i fossi e le scarpate. Ricco in ferro, zinco, selenio, antiossidanti, vitamine, sodio, magnesio, rame, potassio, acidi, sostanze nutrienti, oli volatili e di enzimi naturali, ha proprietà diuretiche e un alto contenuto di silice, perciò è utile soprattutto per il tessuto osseo; oltre all‟accrescimento delle ossa, favorisce quello di unghie e capelli e la dentizione.

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Raccolta e prudenza La tisana di equiseto è controindicata durante gravidanza e allattamento; gli ipertesi devono far attenzione al rischio di interazione con i medicinali.

La raccolta della coda cavallina si fa solitamente all'inizio dell'estate, ma a seconda delle zone e del clima, si può arrivare anche oltre. Bisogna saper riconoscere bene la pianta officinale, perché ce ne sono diverse specie, e alcune sono tossiche.

La pianta va seccata, privata dei rametti e conservata in luogo asciutto. I rametti possono essere usati, una volta bolliti e filtrati, per pediluvi, semicupi e bagni completi, oppure per arricchire il terreno. Quello che si usa è il fusto sterile, che va sminuzzato per preparare tisana o infuso. Con una macinazione più fine si ottiene la polvere, ottima per il mantenimento dei sali minerali. Per sfruttare al meglio le proprietà e i benefici di questa pianta, è bene assumere la tisana una volta al giorno, per almeno un mese.

Il problema oggi, quando si fa raccolta di erbe, è che bisogna assicurarsi della non contaminazione del luogo: se avviene nei pressi di campi coltivati, bisogna essere informati sull‟uso di-pesticidi o concimi chimici. Non si raccoglie nulla ai bordi delle strade, tranne che dei sentieri di campagna; la stessa cura deve esserci per la provenienza dell‟ acqua ai bordi della quale cresce la pianta, specie quando il territorio è sottoposto a estrazioni petrolifere: e tutto ciò rende la raccolta una vera impresa! Ma questo, ricordatevelo, l‟avete combinato voi, cari Umani. Nel vostro stesso interesse, fate marcia indietro!

TEGIUMARO, Strega delle Erbe Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano

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NOVEMBRE 2017

La fiaba di Vassilissa e le lenticchie articolo pubblicato su GLB http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 11 / la-fiaba-di-vassilissa-e-le-lenticchie.html Le antiche fiabe sono portatrici di saggezza e fonti di importanti riflessioni, utili a questa umanità quasi allo sbando di cui ci ritroviamo a far parte. Una tra le più significative, presente presso le tradizioni culturali di tutto il mondo, ci è tramandata nella versione russa, in cui una gentile e generosa fanciulla, Vassilissa, smarritasi nel bosco per colpa della matrigna e delle perfide sorelle, si ritrova nella dimora della terribile vecchia saggia Baba Jaga, che in cambio della vita, le richiede alcune prove, tra cui quella di “scegliere”, in un grande cumulo di sporcizia, le lenticchie in esso mescolate, di separarle e di impilare con cura da un lato i grani e dall'altro la spazzatura, in modo che “ciò che nutre” sia ben distinto da “ciò che è da buttar via”... Il monito finale, terrificante, è che se non sarà capace di farlo, non avrà salva la vita.

Lenticchie e spazzatura La fiaba è una metafora più che perfetta per ripensare all‟importanza di una dote fondamentale, che oggi sembra essersi smarrita: la capacità di distinguere,in ciascuna situazione, ciò che è di vitale importanza da ciò che è nocivo e va senza indugio eliminato. Per semplificare, diciamo che non siamo più in grado di “fare la cosa giusta”. Le lenticchie stanno a indicare ciò che è utile, “nutriente“, per la nostra vita, per la nostra crescita, per la nostra evoluzione; in altre versioni della fiaba sono granaglie, semi di papavero e simili, a dover essere separati dai rifiuti, con lo stesso significato.

Il discernimento Nella nostra vita, in effetti, siamo tenuti a compiere di continuo delle scelte, piccole e grandi, da cui dipende la salute, l'evoluzione culturale e spirituale, il benessere psicofisico, non solo nostro ma familiare, sociale, planetario. Il discorso è assai ampio, riferendosi alla vasta gamma di opzioni quotidiane che costellano la nostra esistenza. Tutto ciò vale dunque per il cibo, le amicizie, la politica, le valutazioni energetiche, l'educazione: ha insomma riferimento diretto con il comportamento quotidiano di ciascuno / a, in ogni ambito e ad ogni istante: è qualcosa di estremamente serio e impegnativo! Le conseguenze di una scarsa o nulla saggezza, consapevolezza o conoscenza sono sotto i nostri occhi e le paghiamo sulla nostra stessa pelle.

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Una tavola pericolosa È un po‟ come trovarsi ogni giorno davanti a un‟attraente super tavola, imbandita con ogni sorta di cibo, bevande, manicaretti, di nuovi prodotti, ed è forte la tentazione di prendere un po‟ di tutto, o peggio, ciò che maggiormente dovremmo evitare: quel dolce ben farcito di creme, panne e cioccolato, un succoso arrosto, salumi, grassi formaggi dal profumo irresistibile: e le deliziose bevande frizzanti, super zuccherine, ipercolorate, senza parlare di quelle alcooliche, provenienti da tutto il pianeta; i gelati e le imperanti merendine, inzeppate di tutto l‟innominabile.

Se davanti a una simile abbondanza ci comportiamo da sprovveduti, senza chiederci cosa è adatto al nostro stato di salute, senza curarci di informarci sulle caratteristiche di ciascun cibo, o se, pur conoscendo i danni che possono derivare dal loro uso e abuso, arraffiamo ciò che ci va; se di quel cibo sfacciatamente esposto guardiamo solo il lato estetico e allettante, e non indaghiamo sulla sua provenienza, sui metodi di coltivazione che l‟hanno prodotto, sull‟uso di pesticidi e concimi chimici, sul contenuto di additivi, etc. e di conseguenza immettiamo, ogni giorno, nel nostro stesso corpo e in quello dei nostri figli degli autentici veleni, allora è facile capire che le nostre normali capacità di discernere sono andate perdute, e le conseguenze non saranno certo positive.

L‟esempio degli animali A questo proposito non sarà fuori luogo osservare che, avendo smarrito le doti dell‟intuito e della naturale saggezza, ci facciamo dar lezioni dagli animali, che, seguendo rigorosamente le leggi di natura, non fanno nulla che potrebbe nuocere alla loro sopravvivenza e al prosieguo della specie.(Questo purtroppo non impedisce che vengano poi martoriati o addirittura estinti a causa nostra!).

Gli umani, al contrario, nonostante la loro vantata “intelligenza”, trovano continuamente nuovi modi per danneggiarsi, a livello personale e, in un gioco perverso e di continuo rimbalzo, fra tutte le nazioni e nei diversi ambiti, con scelte deliranti e autolesionistiche, come le coltivazioni intensive, l‟allevamento, l‟uso e il consumo degli animali con crudeltà inenarrabili, la distruzione dei territori con mortifere discariche sparse qua e là, estrazioni petrolifere ormai al livello più estremo del fracking, aumento della produzione e vendita di armi, etc. etc., fino a sfiorare la distruzione totale del genere umano e del pianeta. dal film di Marco Ferreri "La grande bouffe"(L'abbuffata).

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L‟Ordine Intangibile della vita La fiaba di Vassilissa e l‟immagine della tavola imbandita sono entrambe potenti metafore di ciò che accade in ogni ambito della nostra vita, dove le tentazioni non gestite saggiamente ci incitano a compiere scelte sbagliate invece che sane, che esigono tutto il nostro impegno, anche di tipo educativo rispetto alle nuove generazioni, molto esposte; tuttavia tali valutazioni diventano indispensabili, poiché da esse dipende letteralmente la nostra sopravvivenza: come ci avvisa a saggezza nelle parole della BabaYaga – rappresentante l‟Ordine Intangibile della vita – “se non fai la scelta giusta, non vivrai”. -.

NOVEMBRE 2017 Articolo

L‟ERBA DELLE DONNE: LA SALVIA articolo su GLB per L‟ANGOLO DELLE ERBE della Strega Tegiumaro http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 11 / lerba-delle-donne-la-salvia-articolo-su.html

Il termine strega viene ovviamente usato nel suo originario significato di conoscitrice di erbe, raccoglitrice, esperta di semplici preparati, e molto di più.

Verrà in seguito pubblicata un‟estrapolazione dalla ricerca della prof.ssa Volini sul tema, tratta dai suoi studi di risemantizzazione, ovvero il contributo che ognuno / a di noi può dare per "rimettere in piedi il mondo a testa in giù” La potenza guaritrice delle piante officinali si rivela in pieno nella salvia, erba salvifica e coadiuvante in diversi disturbi, in particolare quelli tipici delle donne. La sua ricchezza in fitoestrogeni vegetali la rende utile per le mestruazioni dolorose e per taluni disturbi delle ovaie, mentre la proprietà di ridurre la sudorazione, offre sollievo 215

alle vampate di calore della menopausa.

Grazie ai principi attivi dei suoi oli essenziali, stimola le funzioni dell‟intestino e della cistifellea; abbassa la glicemia, ed ha proprietà balsamiche ed espettoranti.

Come sottolineavo nel nostro primo incontro, bisogna essere molto prudenti nell‟uso delle erbe , e questo vale pure per la salvia, anche se è un‟erba familiare, che viene usata anche in cucina: nei fagioli, ad esempio, nelle carni – per chi ne fa uso – come ripieno della pasta di casa, e favolose sono le frittelle preparate con le foglie della pianta, di una certa grandezza.

Poiché contiene anche tannini, conviene non bollirla, o appena sobbollirla con delicatezza, così da evitare l‟amaro, e ottenere delle ottime tisane lasciando che ceda pian piano le sue sostanze all‟acqua caldissima, a pentola spenta. Un pizzico di miele, una scorzetta di limone – tutto organico, ovviamente, se non ci vogliamo cuccare pesticidi e tutte le orribili sostanze che usano in agricoltura e che tante malattie fanno arrivare – e voilà la nostra benefica bevanda dorata …

La salvia ha tante altre doti, fra cui quella, in uso esterno, di pulire e purificare denti e gengive, anche con arrossamenti e ulcerette, senza gli effetti collaterali dei prodotti chimici comunemente usati. Basta masticarle! Dimenticavo: le foglie devono essere fresche, o appena bollite, per il colluttorio.

Quando raccogliamo la salvia, usiamo le foglie - che potremo comporre in mazzetti e seccare all‟ombra, poi conservarli in sacchetti di carta o tela - ma anche, nella bella stagione, le sommità fiorite: e ricordiamo sempre di controllare la purezza del suolo, rifuggendo da luoghi inquinati, sempre più frequenti. Altrimenti, il consiglio migliore per rifornirvene è cercare una contadina fidata, o tentare una piantagione casalinga, con terriccio sabbioso e molta luce; pure in questo caso, assicuratevi della provenienza organica della pianta e seguite le indicazioni, anche per le innaffiature: è una pianta esigente! D‟altra parte, dà tanto!

Tegiumaro Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano

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POESIA - Il momento presente https://terivolini.blogspot.com/2017/11/poesia-il-momento-presente.html

Sorprendi la perfezione del momento e lo renderai eterno. Percepisci tutta la realtà come tua, e potrai darle una forma che la renda universale.

Se riconosci la quiete sotto il rumore di fondo che tutto circonda e sommerge , e osservi silenziosamente i tuoi pensieri e comportamenti, coglierai ciò che avviene nell‟attimo, mettendolo al primo posto.

Se concentri la tua viva attenzione su ciò che ti circonda, potrai entrare in altre dimensioni e - sempre più in profondità - in quella interiore. Potrai intuire l‟essenza più intima degli altri esseri e di ogni creatura, e parteciparla.

La Poesia è in grado di allontanarti dagli schemi normali o farti uscire da essi. Di farti percepire che il momento di valore è sempre il momento presente, non importa se realmente nel qui ed ora, oppure già trascorso o futuro: ciò che conta è la coscienza che permette a quel lampo - che sia un ricordo, un‟intuizione, un auspicio - di essere fermato e poi condiviso come qualcosa di unico.

Chi fa Poesia ha il privilegio di afferrare quello spazio, quell‟attimo fuggente, solitamente vissuto dalla maggior parte della gente in maniera distratta, superficiale, vivendolo come Tempo che s‟illumina dell‟atto prezioso della “presenza” e del discernimento, qualità con in cui si riesce a comprendere e scegliere ciò che ha per noi veramente importanza Per quanti non hanno quella facoltà, quella tensione, ogni cosa scorre in una sequenza indifferenziata di eventi, considerati tutti della stessa rilevanza,presi come si è da tutto ciò che è venuto ad assumere per noi più importanza: il lavoro, il profitto, la conquista, la lotta quotidiana, etc.

A chi è privo di quella consapevolezza, nessuna Giovane Terra andrà mai a fare visita; nessuno Spirito della natura si potrà mai presentare, e se ciò avvenisse, nemmeno lo si vedrebbe né udrebbe.

Le farfalle rimarrebbero dei semplici insetti, le foreste solo un assembramento di alberi, e gli elementi della natura sarebbero ortanti solo per il loro utilizzo, per i vantaggi che se ne possono ricavare, anche a costo del loro abuso. Lo stesso vale per i rapporti umani. Chi però riceve il dono della poesia e se ne fa carico, può manifestare i mondi segreti, invisibili ai più, e la ricchezza, bellezza e varietà di tutto ciò che vive, odendone straordinariamente.

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Il posto della Poesia: Canto verde alla luna testo poetico di Teri Volini dalla raccolta UNIVERSI 2017 http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 11 / canto-verde-alla-luna-testo-poetico-di.html

Nello stagno tutto è silenzio Tre raganelle intonano una nenia verde In una nebbia tralucente sale – lieve – il loro canto alla luna Occhieggiando fra i rami una pavoncella azzurra sorride Piccole stelle scendono piano a danzare con l‟acqua e con la pietra il muschio e le libellule le erbe e i fiori nel notturno Universo 218

Canto verde alla luna È uno dei testi poetici pubblicati nella parte prima della raccolta UNIVERSI, dedicato alla natura, al suo mistero, alla sua bellezza e all'insita sacralità delle sue manifestazioni. Esiste indubbiamente un'intima connessione con le mie opere pittoriche, anch'esse ispirate potentemente dalla natura, ma tra le tante ce n'è una direttamente sinergica, difatti ha lo stesso titolo.

Ciò viene espresso nella presentazione della raccolta poetica: Le opere poetiche si ritrovano spesso in stretta sinergia con quelle pittoriche, nella comunicazione diretta o subliminale della visione incantata che Teri ha delle cose, dei suoi stupori, del suo impossibile: le “galassie terrestri”, l‟essenza di un‟Etica ecologica universale, ai confini del tempo e dello spazio...

Come è ribadito nella prefazione alla Parte terza - Poesia Arte Vita del volumetto, la fonte ispiratrice nell‟Artista è unica, ma la sua energia si espande a raggiera in diversi ambiti.Un rosso filo creativo permea l‟opera omnia di Teri Volini: quel che muta è la forma in cui il talento si esprime.

Già in passato era manifesto come e quanto la corrispondenza tra campi in apparenza differenti contribuisse a potenziare e arricchire coralmente la creatività. Se ne conferma la validità anche quando sono le sue stesse poesie a far da contrappunto – in alcuni casi – alle opere pittoriche o performative.

L‟autenticità del sentire e la verità delle visioni permette che i diversi modi espressivi restino indipendenti fra di loro: le opere poetiche non hanno un intento descrittivo delle opere pittoriche, né queste ultime si propongono di essere illustrative delle prime. Ciò che conta è l‟equilibrio, il connubio felice che si crea, la sinergia che si produce, in quel tentativo di realizzare l‟armonia e la bellezza che è alla base di tutta la ricerca di Teri.

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Novembre 2017 - Cibo e malattie: per evitare il cancro cominciamo

dall‟alimentazione Articolo su La Grande Lucania Lucania Il Blog di Teri Volini: Cibo e malattie: per evitare il cancro cominciamo dall’alimentazione Oggi s‟inizia ad accettare che il cancro - come altre gravi patologie - sia favorito da uno stile di vita anti-fisiologico, oltre che dai potenti inquinanti da cui l‟ambiente è violentato. Sotto accusa il cibo acidificante: le ricerche dello scienziato Colin Campbell, con il suo sconvolgente The China Study fugano ogni dubbio, fornendo le prove scientifiche di quantoperaltro è stato più volte affermato da eminenti e coraggiosi medici, che però sono stati messi a tacere o addirittura esautorati. Campbell conferma “la strategia alimentare come la maggior priorità per mantenere la salute e prevenire e addirittura invertire la malattia”, insistendo sulla capacità dei cibi vegetali integrali e carboidrati di migliorare decisamente lo stato di salute. Nella pubblicazione, che ha fatto il giro del mondo, il prof. Campbell porta anche leprove delle commistioni tra grandi multinazionali del cibo e dei farmaci e il sistema medico e politico-amministrativo, a riprova dei forti interessi che da decenni impediscono al pubblico di conoscere la realtà dei fatti, in modo da poter attivare dei cambiamenti salvifici.

Il cane che si morde la coda Dovrebbe essere scontato che le malattie, più o meno gravi, derivino da cattiva alimentazione, dal respirare l‟aria non sana e da stili di vita sbagliati (stress, scarso riposo, fattori psicologici ed affettivi, dispiaceri, eccesso di lavoro, inattività fisica etc. ).

I nostri vecchi lo sapevano bene, noi invece ci siamo fatti manipolare ben bene, e nemmeno abbiamo potuto contare sull‟aiuto degli addetti alla salute pubblica, perché anch‟essi subivano la stessa sorte. Su ammissione degli stessi medici, all‟università nemmeno si studia, la scienza della nutrizione! Osserviamo, nella nostra quotidianità, due dati di base: il cibo - che ci coinvolge per 365 giorni con l‟ingestione - e l‟eccesso di alimenti acidificanti, e l‟inattività fisica; in entrambi i casi si ha una cattiva ossigenazione delle cellule, che a sua volta determina un ambiente acido.

Il fatto è che le sostanze acide che ingeriamo o respiriamo ci privano dell‟ossigeno, mentre quelle alcaline lo attirano. E oggi ancora si esita su questo! Eppure tanti medici e ricercatori ci hanno lavorato, pubblicando le loro ricerche fin dall‟inizio del secolo scorso; nel 1931 lo scienziato tedesco Otto H. Warburg dichiarava che: “privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile che si converta in un cancro”, e “Tutte le cellule normali, hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza ossigeno”.

“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.” Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori,” mostrava che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di 220

ossigeno). Warburg scoprì che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno. Le cellule tumorali possono sopravvivere in un ambiente acido, ricco di glucosio e privo di ossigeno.

Cibi acidificanti Il risultato acidificante o alcalinizzante dell‟ingestione dei vari cibi viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro, il valore che le cellule dovrebbero avere per funzionare bene (un po‟ più di 7)). Tra gli alimenti che acidificano il corpo, primeggia lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti ( pH molto acido, 2,1); la carne e tutti i prodotti di origine animale (latte e formaggi, ricotta, yogurt, ecc); sale raffinato, farina raffinata e tutti i suoi derivati (pasta, torte, biscotti, ecc); pane (la maggior parte contiene grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti); lievito; grassi idrogenati; antibiotici; medicine in generale; caffeina (caffè, tè nero, cioccolato); alcool; tabacco; tutti gli alimenti manipolati, in scatola, con conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti; bibite, edulcoranti, etc. Questi cibi anti-fisiologici, molto vicini a quel cibo spazzatura che all‟industria alimentare fa comodo produrre, vengono consumati almeno 3 volte al giorno, per tutto l‟anno: e qui non è stata neanche considerata la loro scarsa qualità, che peggiora ulteriormente le cose, considerate le modalità innominabili di coltivazione e di allevamento del bestiame, glifosati, pesticidi, concimi chimici, e i terreni stessi dove avvengono le coltivazioni …

Cibi alcalinizzanti. Tutte le verdure crude, che producono ossigeno; i frutti, alcuni semi, come le mandorle, sono fortemente alcalini; i cereali integrali; l‟unico cereale alcalinizzante è il miglio, tutti gli altri sono leggermente acidi, ma è bene consumarne per la necessaria percentuale di acidità della dieta. I cereali vanno consumati cotti. Il miele è alcalinizzante, la clorofilla è fortemente alcalina, da qualsiasi pianta, in particolare aloe vera, aloe arborescens etc. L‟acqua è molto importante per la produzione di ossigeno. Preferire i cibi crudi a quelli cotti. L‟ideale è dunque che l‟alimentazione sia in prevalenza alcalina, eliminando i prodotti più nocivi. Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile, ricordando che la malattia non si contrae o eredita, mentre si “ereditano” le abitudini alimentari e lo stile di vita. Il movimento è indispensabile: ossigena tutto il corpo, mentre uno stile di vita sedentario lo spegne...

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Eros e Poesia

Amanda, cronologia della passione, diario in versi dal romanzo al Diario in versi Il Blog di Teri Volini: Eros e Poesia Amanda, cronologia della passione. La reazione

La reazione di Amanda Quale sarà la reazione di Amanda a questa “incoercibile sofferenza” che la vede ripiegata su se stessa in un cunicolo / d‟ingovernabile devastazione, lo si scoprirà nel corso della lettura del poemetto; nel dispiegarsi dell‟energia di resilienza della protagonista, a cominciare dalle “gesta” con cui cercherà di lottare non solo contro il patimento indotto dalla fine della storia, ma contro ciò che lei interpreta come una mancanza di stile, o peggio: una “mascalzonata”: 6 apr. Non la può passar liscia! Siamo o non siamo / nel ventunesimo secolo?

Amanda si ribella alla modalità che un insolente e insincero ragazzino le vuole imporre, dichiarando: 6 apr. … l‟inaccettabile arbitrarietà di rifiutare. La prepotenza / L‟unilateralità. Dalla forma inammissibile iniziando con cui/tollerabile crederne ha potuto - impudente ! - / la forma becera di comunicazione: uno squallido sms …

Gli scrive: 6 apr. Abbi il coraggio di un confronto diretto / in cui giustificarti Ciò che succede desidero capire / e la mia anima affrancare …

Si permette il lusso d‟infuriarsi: 7 apr. Accanto ai sentimenti precedenti / anche lo sdegno adesso ha fatto capolino / L‟ira s‟è aggiunta: ma per davvero di poter fare / tutto ciò che vuole costui crede? / E a nessuno dar conto?

Replicando alle amiche che non condividono la scelta: 9 apr. A una violenza subìta è la mia maniera d‟obiettare

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30 Novembre 2017 Onorare il valore della pace: proposta d‟intitolazione di una strada, piazza o spazio verde a Marija Alseika Gimbutas Articolo di Teri Volini - Pubblicato sulla rivista on line Il Capricorno Parte 1a - nel portale www.lucaniainrete.it - Eventi Onorare il valore della pace intitolazione di una strada a Marija Gimbutas

Un Convegno di Toponomastica femminile con le presenze istituzionali del Comune e della Regione Basilicata e dell‟ associazione Toponomastica nazionale e lucana, è stato organizzato in giugno a Potenza dal Centro d‟Arte e Cultura Delta, per chiudere in bellezza la doppia mostra “Percorsi d‟arte in bi-locazione” di Teri Volini, ospitata in città, in maggio e giugno, negli spazi della Pinacoteca provinciale e in quelli del Museo archeologico.

Il Convegno è nato dal nostro non recente progetto di onorare con l‟intitolazione di una strada, piazza o spazio verde una personalità internazionale, artefice di undono incomparabile per l‟intera comunità umana: Marija Gimbutas, che - nella targa a lei dedicata - sarà portabandiera della rivoluzionaria scoperta a cui la grande archeologa dedicò l‟intera vita: che sia la pace e non la guerra ad essere iscritta nel DNA degli esseri umani.

Il grande merito dell‟archeologa e ricercatrice di origine lituana dott.ssa Marija Gimbutas (Vilnius 1921, Los Angeles 1994), è di aver legittimato il passaggio dall‟affermazione deleteria della guerra come “da sempre esistita”, a quella della pace come valore primario dell‟umanità.

La studiosa – che visse e insegnò in America dopo essere fuggita dallaguerracon la sua bambina su un braccio e la tesi di laurea nell‟altro - ci ha offerto “su un piatto d‟argento” le prove che nelle prime civiltàdel mondo predominava il Valore della vita.

La sua è stata anche una completa rivoluzione di prospettiva sulle origini stesse della cultura europea; in senso cronologico mette indietro di almeno 5000 anni l‟orologio del tempo storico, dato che il campo di ricerca di Gimbutas spazia dal neolitico all‟età del bronzo fino agli inizi dell‟età del ferro, cioè dall' 8.000 al 2.000 a.C. Tutto Ciò è stato possibile grazie ai ritrovamenti archeologici in tutta la zona della Vecchia Europa: la ricercatrice, seguendo una sua precisa intuizione, dopo decenni di scavi e di ritrovamenti di successo - ma che la lasciavano inappagataa causa del continuo ritrovamento di“armi, armi e ancora armi fece riemergere dalla terra le prove dell'esistenza di un ordine sociale pacifico, matricentrato, di cui anche l‟arte è testimone, con la sua singolare assenza di immagini guerresche, e la presenza di manufatti di grande bellezza, eleganza e significato mancanzadi fortificazioni è una delle prove certe della prevalenza dell‟ordine sociale 223

pacifico: una prova abbagliante, se paragonata a tutte le barriere difensive seguite nel tempo storico: torri, roccaforti, cittadelle, bastioni, castelli, fortezze, capisaldi, piazzeforti, cancellate, bunker..

Ce n‟è un esempio significativo anche in Basilicata, vicino Matera, nel sito archeologico di Serra d‟Alto L‟ordine della Vita Marija Gimbutas, grande archeologa di origine lituana, è una di quelle presenze significative, che, anche a nostra insaputa, ci travolgono, e danno una svolta decisiva al nostro pensiero e alle nostre azioni. Per scoprire la sua eccellenza intellettuale basta solo un‟occhiata al suo nutritissimo curriculum: ma ciò che va sottolineato va oltre questo suo già grande valore, riferendosi alla eccezionalità dellascoperta da lei fatta verso la fine della sua brillante carriera, che le aveva fruttato onori e riconoscimenti in tutto il mondo.La studiosa ci ha offerto le prove che nelle prime societàdel mondo predominava il Valore della vita: un cambio di paradigma non da poco, visto che in seguito, per tutto il tempo “storico”, sarebbe prevalso l‟ordine della guerra e della morte,il potere di togliere la vita, in un nefasto rovesciamento di valori, che avrebbe portato all'apprezzamento dell'uccisione, al vanto della morte inferta come supremo valore (“eroismo”) Gimbutas ci ha fornito le prove dell'esistenza di un'antichissima società civile “preistorica”, perdurata migliaia di anni, operosa, pacifica e creativa, una cultura che “ trasse intenso piacere dalle meraviglie naturali di questo mondo. La sua gente non produsse armi letali,né costruì fortini in luoghi inaccessibili come avrebbero fatto i successori - neppure quando conobbe la metallurgia. Eresse invece magnifiche tombe-santuari, templi, case confortevoli in villaggi di modeste dimensioni e creò superbe ceramiche e sculture. Fu questo un periodo di notevole creatività e stabilità, un'età libera da conflitto".(Marija Gimbutas, Il Linguaggio della Dea, Longanesi - 1989).

Ipotesi Kurgan Nel 1956, Gimbutas introdusse la sua "ipotesi kurgan", che coniugava lo studio della cultura kurgan con la linguistica, al fine di risolvere alcuni problemi concernenti gli antichi popoli parlanti il proto-indoeuropeo (PIE), che qualificò come genti "Kurgan".

Questa ipotesi, e il suo atteggiamento multidisciplinare ebbero un impatto significativo sull'indoeuropeistica.

Come docente di archeologia alla UCLA University, Los Angeles, California, dal 1963 al 1989, Marija Gimbutas diresse i maggiori scavi dei siti del neolitico nell'Europa sudorientale tra il 1967 e il 1980, grazie ai quali furono portati alla luce migliaia di oggetti di uso quotidiano o rituale e di manufatti artistici risalenti ad un periodo precedente al neolitico in Europa.

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Riconosciuta come specialista mondiale dell'età del bronzo indoeuropea, nonché del folklore lituano e della preistoria dei balti e slavi- parzialmente riassunta nel definitivo Bronze Age Cultures of Central and Eastern Europe (1965) Gimbutas ottenne una fama notevole con i suoi tre libri: The Goddesses and Gods of Old Europe (1974), The Language of the Goddess (1989) - che ispirò una mostra a Wiesbaden, 1993 / 94 e il suo ultimo,The Civilization of the Goddess (1991), che presentava una panoramica delle sue teorie circa le culture del neolitico in Europa: configurazioni architettoniche, strutture sociali, arte, religione e letteratura.

L‟opera evidenziava le differenze tra il sistema della "Vecchia Europa", da lei considerato matriarcale e ginocentrico, e la cultura patriarcale portata dagli indoeuropei nell'età del bronzo.

SecondoGimbutas, questi due sistemi si sarebbero fusi generando le società classiche dell'Europa storica.Nel suo lavoro Gimbutas reinterpretò la preistoria europea alla luce delle sue conoscenze in Linguistica, etnologia e storia delle religioni, proponendo così un quadro in contrasto con le tradizionali assunzioni circa l'inizio della civiltà europea. Joseph Campbell e Ashley Montagu ritennero paragonabile il contributo di Marija Gimbutas alla Stele di Rosetta e la decifrazione dei geroglifici egizi.

Campbell scrisse la prefazione ad una edizione del The Language of the Goddess (1989), prima cheGimbutas morisse, e spesso diceva di quanto profondamente si rammaricasse che le sue ricerche sulle culture del neolitico dell'Europa non fossero disponibili nel tempo in cui lui stava scrivendo The Masks of God.

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Con un immenso lavoro di ricerca contemporaneo o successivo ai suoi ritrovamenti archeologici - Gimbutasha “decriptato”i simboli, interpretandone il complesso e profondosignificato; si è fatta “trasportatrice”e traduttricedi quel linguaggio segreto, permettendoci di conoscere i nostri antenati e le nostre ave più antiche, svelandociil loro modo di vivere epensare, i loro Valori: condivisione, creatività, ordine sociale pacifico, rispetto per il femminile e per la natura.

I suoi articoli sono presenti - insieme con quelli di Gimbutas - alla "Joseph Campbell and Marija Gimbutas Library", al Pacifica Graduate Institute in California. Nel 2004 la regista Donna Read e la scrittrice ecologista militante Starhawk, hanno prodotto il documentario Signs Out of Time, sulla vita e l'opera di Marija Gimbutas.

La mostra tenuta a Roma nel settembre / ottobre 2008 sulla cultura di Cucuteni-Trypillia "Cucuteni-Trypillia: una grande civiltà dell'Antica Europa", Palazzo della Cancelleria, Roma-Vaticano, curato dal Ministero della cultura e degli affari religiosi di Romania e dal Ministero della cultura e del turismo di Ucraina, - conferma l'ipotesi di Marija Gimbutas sul carattere pacifico, sulla struttura sociale egalitaria e sull'importanza del ruolo femminile di questa cultura dell'Europa Antica.

Rendere onore al merito Venuta a conoscenza, fin dagli anni „90, delle sue inaudite scoperte e dopo averle approfondite, mi sono lasciata permeare dalla concettualità assolutamente rivoluzionaria che ne scaturiva. Ne è derivato che, oltre che la mia rinnovata percezione e della storia e della vita, anche il mio modo di fare arte ha compiuto una profonda evoluzione, nel senso di una maggior attenzione alle problematiche che già mi erano care, il Femminile, la Natura, la Pace, oltre che la Bellezza e il senso di Giustizia come basi ed essenza di tutto.

Man mano comprendevo l‟entità della sua scoperta e del grande lavoro con cui, tramite le innumerevoli pubblicazioni ( tra cui Le dee e gli dei dell'antica Europa; Miti e immagini del culto; Kurgan. Le origini della cultura europea; I Balti;Le culture dell‟età del Bronzo nell‟Europa centrale e dell‟est;Le dee viventi; La civiltà della Dea; Il Linguaggio della Dea , L‟antico simbolismo nella folk art lituana, Note sulla cronologia ed espansione della cultura Pit- grave; L‟Europa alla fine dell‟età della pietraetc.), con cui Gimbutas lo esplicitava, sorgeva in me l‟esigenza di valorizzare una donna tanto speciale; ne vedevo confermata la straordinaria personalità, il suo essere stata anticipatrice e catalizzatrice di importanti cambiamenti epocali.

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L‟intuizione divenne poi il desiderio vivo di dedicarle una strada,che si concretizzòin una proposta per l‟Intitolazione stessa: ma le accoglienze istituzionali furono sempre tiepide e soprassedemmo.

In attesa del Nobel per la pace Ora, a darle nuova linfa sono intervenutenuove disponibilità e la comunione ideale con i risultati della Toponomastica femminile, così denominata dalla prof.ssa Ercolini di Roma,ora in piena diffusione.

Gimbutas per la sua rivoluzionaria scoperta merita di essere proposta al Nobel per la pace: nel frattempo riguadagniamo decisamente e con fiducia la proposta di intitolarle una strada, piazza o spazio verde nella nostra città, nella certezza che l‟intitolazione darà onore non solo all‟illustre candidata, ma anche all‟Istituzione che se farà attuatrice, comprendendone il grande valore simbolico e reale. Il tutto, non solo a livello locale ma internazionale, dal momento che una simile intitolazione non passerà inosservata, e se ne curerà la presentazione e la conoscenza ai livelli che merita.

Toponomastica, specchio della società La Toponomastica è lo specchio della nostra società e dei suoi persistenti pregiudizi culturali: se guardiamo infatti le targhe che “nominano” strade o piazze delle nostre città, ci accorgiamo che, per la maggior parte, esse non sono riferite a nomi femminili,se non limitata a nomi di madonne, regine, sante etc., mentre ancora minori sono i nominativi laici. Adoperarsi affinché ciò cambiè un contributo importante per la parità di genere, se non si limita a dedicare una via a donne, ma ne esplicita e ne evidenzia le motivazioni, contribuendo a conoscere e “riconoscere” tante personalità ancora sottaciute o ignorate. Le targhe sono portatrici di valori propri di una società, che, riconoscendoli in quei personaggi - in maggioranzare, principi, prelati, cavalieri, generali, statisti, letterati, scienziati, eroi etc. - li ha voluti onorare con l‟intitolazione.

La targa, visibile a tutti, nominata nelle indicazioni, nell‟indirizzo, ne conferma l‟importanza, continuando a sigillare e tramandare alle future generazioni direttamente o in subliminale- i valori da essi - e in essa – rappresentati. Nominare al femminile indirizza la società civile e le nuove generazioni a uno sguardo diverso, più rispettoso non solo nei riguardi delle donne ma dei valori di cui il Principio femminile in sé si fa portatore. prof.ssa Teresa Volini, detta Teri, artista biofila

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Eros e Poesia

Amanda, cronologia della passione, diario in versi Il sostegno della natura https://terivolini.blogspot.com/2017/11/eros-e-poesia-amanda-il-sostegno-della.html

Da lei invocata, la natura interviene ad alleggerire il carico gravoso: 11 apr. Per scuotersi/ fa un ispirato tentativo: al parco / più vicino si dirige. Il contatto con la natura / Amanda sente forte e sa istintivamente/ che per guarire sostegno riceverà e consolazione Le offre il giusto suggerimento: Da‟ tempo al tempo. Osserva la natura / Lascia cadere ciò che deve estinguersi / per fare posto alla nuova vita Nell‟abbraccio d‟amore e di rispetto il “suo” albero: d‟un consiglio prezioso è portavoce / Il Segreto sta tutto nel rinnovamento Beneficiando suo tramite della forza guaritrice universale Amanda abbraccia forte l‟albero fratello consegnandogli tutto il peso che ha sul cuore …

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DICEMBRE 2017 Dalla ricerca Madonne e Streghe a Castelmezzano Articolo su Il Lucano magazine Il Blog di Teri Volini: MADONNE LIGNEE - da Madonne e Streghe a Castelmezzano

parte prima - Madonne lignee

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Madonne lignee e divinità arboree Le lignee icone delle Madonne di un paesino della Basilicata sono il filo verde che ci riporta alle ancestrali divinità della Terra madre nel tempo in cui veniva onorata e rispettata come corpo vivente, e all'Albero, esemplare simbolo di questa venerazione ed esso stesso axis mundi, potente archetipo del collegamento tra cielo e terra. La ricerca arriva – con uno straordinario viaggio nello spazio e nel tempo - fino al cuore del Mediterraneo: a Creta, sede dell‟antichissima, fiorente e pacifica civiltà minoica matricentrata.

Rileviamo così le sorprendenti somiglianze tra la sacra icona più amata di Castelmezzano – distrutta nel terzo millennio da un dissennato restauro con le fiere signore cretesi, che ancora si mostrano, dall'alto dei loro ben portati millenni, negli splendidi affreschi giunti fino a noi dal neolitico ...

La Madonna dell‟Olmo A Castelmezzano, nella Chiesa Madre, il cui antico e suggestivo nome era Santa Maria la Stella e Matutina, si trova la statua di Santa Maria dell‟Olmo. Fino agli anni sessanta la Madre divina dava il Suo nome all‟antistante piazza principale del paesino lucano, essendone protettrice e custode; poi la denominazione venne cambiata in quella attuale di piazza Caizzo, un soldato del luogo ucciso durante la seconda guerra mondiale: segnale indicativo di scarso rispetto per la Madonna, disaffezione dal sacro e allontanamento dalle tradizioni devozionali. Assisa in trono, la Vergine sorregge con il braccio sinistro il Bambino e con la mano destra una sfera che rappresenta il mondo; il suo capo è arricchito da lunghi capelli riccioluti; le sue vesti, ricche di pieghe, Le conferiscono la maestà, nobiltà e bellezza di una regina. Collocata piuttosto in alto, su una mensola 230

dell'altare in ferro battuto risalente al 1700, la statua è scolpita nel legno, ed è assimilata all‟Olmo, pianta sacra di rilevante. importanza in tutta l‟antichità.Ce n‟erano due begli esemplari, ma - sempre nella metà del secolo scorso - le antichissime frondose sacre piante vennero sradicate per allargare la piazza.

Il volto della Madonna dell‟Olmo è austero, ma non accigliato: lo sguardo sereno, l‟espressione autorevole ma prossima al sorriso; il capo ben sollevato, ma senza supponenza; un naso “forte”, una bocca severa: nulla di più lontano dalle languide “madonnine” che certa iconografia ci suggerisce: bianche, quasi esangui, con lineamenti delicati, espressione trasognata e testa china, occhi bassi, spesso piangenti o enfaticamente addolorati. Emana dalla Madonna dell‟Olmo un senso di grande dignità e forza interiore: una Donna speciale, presente a sé stessa, impregnata di sacralità eppure umanissima e amorevole, più vicina all'immagine reale umana, che assecondante un‟idealizzazione astratta ed “esemplare”.

Madonna della Lira Nella stessa chiesa è presente un‟altra sacra icona: oggi per sicurezza in una teca trasparente, precedentemente collocata, sotto un arco, in prossimità dell'altare maggiore, nello spessore del muro. Presenta delle caratteristiche simili alla prima: è lignea, e rispetto all‟altra un po‟ più “massiccia”, come evidenziato anche dalla posizione seduta e dai pesanti vestiti che indossa. Anch'essa si allontana dallo stereotipo comune, è molto vicina a una solida donna “contadina”, ben piantata sul suo scranno. Ciò non toglie che nell‟insieme emani grande nobiltà e regalità, qualità non intese come attributi di classe ma piuttosto come speciali caratteristiche della persona..... .......................................

Notiamone alcuni particolari: i capelli, le mani, il vestito e infine il trono su cui è seduta: ha la forma di una lira! Ben disegnata, in legno dorato decorato, e con tanto di ricciolo superiore. Anche questa Madonna ha in braccio il Bambino, e, come l‟altra, non mostra un atteggiamento di ossequiosa umiltà, quanto piuttosto di fierezza, di grande autonomia e autorevolezza: tutto in Lei rivela una forte “personalità”. In entrambi i casi, queste sacre icone sono esenti da quanto prescritto dallo stereotipo comune, storicamente imposto dalla committenza (ecclesiastica, nobile o borghese che fosse) che dettava il modello e imponeva il gusto, proiettando in esso le caratteristiche a sé stessa più congeniali o strumentali e ordinando all'artista o artigiano di turno di renderle visibili, concentrate nell‟immagine perché fossero implicitamente “esemplari”del modello di femminilità che doveva essere rispettato e diffuso.

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Antenne del divino È significativo notare come gli artisti o artigiani che realizzavano le statue, pur avendo a disposizione altri materiali più resistenti - la pietra, il marmo, i metalli - abbiano generalmente preferito scolpire in materiali lignei le icone di riferimento religioso, nonostante la maggiore facilità al deterioramento.

Ne comprenderemo il motivo andando molto indietro nel tempo: fin dai primordi, è nel legno che veniva scolpite le icone delle ancestrali divinità. In tempi ancora più remoti, l'Albero stesso era assimilato alla divinità: affondando le sue radici nella Terra, ed effondendo la sua chioma nell‟Aria, creava un collegamento tra i mondi che di certo i nostri progenitori comprendevano, apprezzavano e concettualizzavano, esprimendosi poi in miti e simbologie archetipiche assai potenti.

Le Madonne lignee,“fatte” da un albero, e collegate ad esso, sono antenne del divino, potenti collegamenti tra cielo e terra.

La Madonnina dell‟Ascensione 232

Tale caratteristica accompagna anche l‟altra sacra icona cui accenneremo, la Madonna dell‟Ascensione. Mi tocca qui scrivere al passato, a causa dei cambiamenti intervenuti dal tempo della prima stesura della ricerca (fine degli anni ‟90) L'Icona lignea si trovava in una chiesetta collocata in mezzo alle rocce.

Subito dopo essere usciti dalla galleria scavata nelle Arm, le rocce dolomitiche che caratterizzano il luogo e che dava accesso a Castelmezzano, vi si arrivava salendo per un sentiero lastricato.

Anticamente questa chiesa veniva usata per seppellire i defunti nella parte sottostante, prima che venisse costruito fuori dal paese l'attuale cimitero. Per entrarvi, bisogna chiedere la chiave in paese ad una famiglia che ne aveva da tempo “la cura”, cioè la responsabilità e la devozione e su cui c‟è una storia molto particolare (v.ricerca) La Madonna dell‟Ascensione era in verità una Madonnina, piccola in altezza, quasi totalmente ricoperta da un mantello di raso azzurro ricamato in oro.

Nonostante la bellezza e le ottime intenzioni devozionali e affettive di chi lo aveva cucito e ricamato, il mantello copriva la nascosta bellezza dell‟immagine, celandola quasi del tutto. Del resto, la Madonna non ne avrebbe avuto alcun bisogno, perché aveva già dipinto direttamente sul suo corpo un abito di colore rosso scuro con schematici punti o fiori color crema. Lo stesso valeva per il Bambino che aveva in braccio.

Viaggi spazio temporali Ritenendo la generica denominazione di Madonna Bizantina insufficiente ad accompagnare la storia della dinamica icona e date le qualità che la rendevano atipica, osavamo nuove, più suggestive ipotesi: d‟altronde l‟Icona stessa sembrava proporle. L‟accostamento più interessante? Quello con le donne dei meravigliosi affreschi del palazzo reale di Knossos: le fiere cretesi, nelle loro elegantissime mise; le mirabili donne minoiche, signore, raffinate nel vestire come nell‟ornarsi. Gli affreschi ci mostrano capelli scuri come la pece, acconciature complesse, incrostate di fili di perle e di conchiglie; occhi grandi, truccati senza risparmio, contornati da una spessa linea nera, come nel caso della cosiddetta Parisienne. Quelle donne sono comunemente definite le Signore in blu, immerse in un intenso sfondo azzurro intenso, mentre i corpetti con bolerino, maniche gonfie e corte, decorate con un gallone a piccole onde blu, sono rossi, finemente ricamati, e mettono in piena evidenza i seni, che le cretesi usavano portare scoperti 233

La leggenda voleva che la statua della Madonna fosse stata trovata da due pescatori d‟un mare lontano, cui la Madonna indicò dove portarla: arrivati a Castelmezzano la statua si appesantì indicando la Sua volontà di rimanervi. Fu così costruita la Cappella, dove venne collocata la statua. La mattina seguente, i fedeli trovarono ai piedi della Madonna le statue di due marinaretti in preghiera, rassomiglianti ai due pescatori che, assolto il loro compito, erano tornati al loro paese. Questa leggenda, nella sua apparente ingenuità, aveva il merito di comunicare la provenienza remota della statua, dandole una singolare peculiarità di nomadismo, e l'attribuzione di Viaggiante, Pellegrina, o forse Migrante, al pari delle genti che l‟avrebbero portata con loro.

Tornando alla nostra Madonnina, ne ammiriamo il vestito rosso con piccoli decori, e il mantello azzurro, sugli omeri suggestivamente acconciato come un bolerino. Ai lati del capo delle eleganti signore, si fanno notare dei lunghi, scuri, densi riccioli serpentini: ebbene, anche i capelli della Madonnina dell‟Ascensione, scuri e densi, sono modellati con grande cura, dividendosi lateralmente in due pesanti riccioli a tire-bouchon, inanellati, serpentini... Da Creta, sede dell‟antichissima civiltà minoica, matricentrata e pacifica, torniamo a Castelmezzano: siamo alla fine degli anni '90, nella piccola chiesetta tra le rocce, e la Madonnina è ancora quella che tantissime generazioni hanno potuto venerare e onorare, portandoLa in processione e chiedendoLe protezione e conforto.

Ebbene, essa non esiste più, poiché un recente, invasivo restauro ha completamente snaturato l'icona lignea: essendo stata scoperta, nel corso del “ripristino conservativo”, la presenza di un'altra, più antica immagine, sotto quella in cui per secoli si erano rispecchiati i fedeli - uomini donne e bambini di generazioni e generazioni.

La Madonnina è stata di fatto distrutta e sostituita da una copia, fra l‟altro malfatta: basti osservare l‟asimmetria tra i due riccioli neri. In una “cultura” schematizzata e ostinatamente funzionale, i rigidi dettami del restauro hanno surclassato i comandamenti del cuore e quelli della pietas popolare, non esitando a eseguire quanto dettava il protocollo, e non ciò che era importante per il culto secolare degli abitanti e che il rispetto per l‟icona in sé esigeva.

Ora in processione viene portata la copia difettosa della Madonnina cancellata, mentre l'icona “recuperata” dal restauro si trova in una nicchia protetta della chiesa Madre, in attesa dei visitatori che nulla sanno della vicenda e della dissacrazione.

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L‟articolo è una estrapolazione /sintesi dalla ricerca differenziata Madonne e Streghe a Castelmezzano, della prof.ssa Volini, ricercatrice mito – archeologica, secondo la metodica Gimbutas L‟Archeomitologia è stata fondata nel 20° secolo dalla studiosa e archeologa dott.ssa Marija Gimbutas, che, nell‟indagare sul passato più ancestrale, non solo ha portato la ricerca archeologica a splendidi quanto inattesi risultati grazie ai suoi preziosi reperti con relativa classificazione e studio peculiare, ma si è accreditata con tutto ciò che nella cultura popolare si palesa in Mitologia, Cosmogonia, Leggende e Folklore, con lo studio comparato fra mitologie “non scritte”, tradizioni orali e manifestazioni magico-religiose: il tutto nell‟interdisciplinarità della ricerca.

Se affiancata dall‟antropologia, si parla “Archeoantropomitologia”, che studia le mitologie arcaiche attraverso il sistema sopravvissuto - di opinioni, credenze, superstizioni, modi di vivere - di tante ancestrali culture, le cui tracce si cerca di ritrovare.

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Progetto: Percorsi d'arte in natura di Teri Volini

Performance / installazione in Bosco Ralle di Rocco Zucchero Progettazione di un nuovo Manifesto d‟Artista collettivo: NOI SIAMO UNO CON L‟ARIA Info:

Manifesti d‟Artista singoli e collettivi in link- dal 2009: Il Blog di Teri Volini: Manifesti d‟Artista singoli e collettivi in link- dal 2009 PAROLE DI LUCE: http://www.terivolini.it/html/parole_luce_vita.html LA QUINTUPLICE INSTALLAZIONE a Potenza 2009 http://www.terivolini.it/html/riformiamo.html 2a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_aria.html 3a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_acqua.html Frutti della terra – opera singola http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_frutti.html OPERA COLLETTIVA - IO SONO UNO CON I FRUTTI DELLA TERRA - 21 - 3 – 2013 http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_frutti.html OPERA E CONVEGNO: http://terivolini.blogspot.it/2013/03/presentazione-opere-e-convegnoio-sono.html MANIFESTI D‟ARTISTA IN ARTE COINVOLGENTE: OPERE COLLETTIVE Opera collettiva acqua - Festa acqua 2010 http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_acqua.html OPERA COLLETTIVA: http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13giugno-io.html

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IO SONO UNO CON IL SOLE http://www.terivolini.it/html/c oscienza_uno_sole.html OPERE COLLETTIVE Esposizione fiera energie alternative http://www.terivolini.blogspot.it/2011_05_01_archive.html SU BLOG: http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugno-io.html http://terivolini.blogspot.com/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugno-io.html ALBUM FOTOGRAFICO FB https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.557837067571038.1073741825.100000342 495094&type=1 IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-sono-uno-con-gli-alberidoppia-mostra.html

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IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA PRESENTAZIONE UFFICIALE – CONVEGNO http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-sono-unocon-gli-alberi-convegnoe.html

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OPERE IN DIFESA DELLA NATURA - mostra http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostraopere-teri-volini-in-difesa.html

IO MI FACCIO IN QUATTRO PER i SI', E TU? Su blog giugno 2011 http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-mi-faccio-in-quattro-per-i-si-e-tu.html MOSTRA DI TUTTE LE OPERE COLLETTIVE ESSERE UNO CON LA TERRA Efab Giugno 2011 http://www.terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html Giù LE MANI DAI BENI COMUNI http://terivolini.blogspot.it/2014/12/giu-le-mani-dai-benicomuni-difendere.html NON DI TUTT‟ERBA fascio_97.html

UN

FASCIO

http://terivolini.blogspot.it/2014/12/non-di-tutterba-un-

MOSTRA http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html MARCIA IN DIFESA DELLA NATURA http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-mi-faccio-inquattro-per-i-si-e-tu.html

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Dicembre 2017 Percorsi D'arte In Natura - Mostra a cielo aperto di Teri Volini Performance / installazione in Bosco Ralle di Rocco Zucchero PROGRAMMAZIONE con Emma Giuliano, Antomella Romaniello, le associazioni e i ragazzi di Satriano

Il fitto bosco è amorevolmente curato da Rocco Zucchero, un folletto che ama la natura, tanto da creare uno spazio aperto a tutti , perché - come recita il cartello sul cancello dell‟oasi “Niente è nostro”, frase che esprime chiaramente la sua filosofia di vita, molto vicina all'affermazione fondamentale di Teri e della sua arte: “non siamo i padroni della terra”.

Una MOSTRA D‟ARTE tra gli alberi è di sicuro un Evento unico: l‟Arte che rende omaggio alla terra madre nella verdeggiante Galleria a cielo aperto, un Sogno realizzato, una IIluminazione concretizzata con la conoscenza nell‟estate 2017 di Rocco Zucchero e del magico luogo, in cui, oltre agli alberi, siamo in Full immersion con gli elementi naturali e animali: la terra, l‟aria, l‟acqua, il sole, la luna, le stelle, gli alberi, il vento, e … uccelli, cavalli, daini, pavoni, caprette tibetane e dolcissimi asinelli accompagnati dal fruscio delle foglie e dal chioccolìo delle acque di un ruscello, circondato da una marea di equiseto…

Realizzazione del Video: Percorsi in natura - di Angelo Sagarese, in collaborazione con Emma Giuliano e Lia Zanda

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https://www.youtube.com/watch?v=aRN6DSuHpRw&fbclid=IwAR1SrYyEDK2rItQUa7OHu62 y-_Xr251RlVU2Otra5ZvVPpCffR3-7yzPiFc

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21 dicembre 2017

Percorsi d'arte in natura nel solstizio d‟inverno Anteprima a Satriano con mostra, conferenza e presentazione Eventi http: // terivolini.blogspot.com / 2018 / 01 / percorsi-darte-in-natura-anteprima.html

Rocco Zucchero e Teri Volini in Bosco Ralle

Celebrare la natura direttamente in natura tramite l‟arte questo l‟intento dell‟artista biofila, pittora, performer, ricercatrice e poeta, nota per il suo ultraventennale impegno nei confronti del Pianeta tramite l‟arte, nel proporre una mostra inusuale, in cui sarà un magnifico bosco la Galleria a cielo aperto che ospiterà alcune sue opere performative e una serie di iniziative artistico – culturali - naturalistiche collaterali, tra cui il “Sentiero della poesia”, la danza Tslogi, e la grande struttura plurisensoriale ARCANA. Le azioni performative fondamentali saranno realizzate in arte coinvolgente, con la partecipazione e la collaborazione di altre associazioni: oltre al Centro d‟Arte e Cultura Delta, l‟ospitante Associazione SORBO, le Associazioni Liberamente, LUETEB, Petra e La Casa delle Erbe.

Tutto ciò in un luogo in se stesso ispiratore degli Eventi in programmazione: un bosco protetto dall‟associazione SORBO e curato 241

da Rocco Giuliano, detto Zucchero, che ha dedicato la sua vita a onorare la Natura, creando e curando da oltre un quarto di secolo questo posto speciale, che ora mette a disposizione dell‟arte in difesa del Pianeta.

I Percorsi avranno un andamento ciclico, simile a quello della natura, iniziando auguralmente dal nascere del nuovo sole, il Solstizio d‟inverno, 21 dicembre 2017 La scelta dei tempi solstiziali ed equinoziali è funzionale in tal senso: come la natura muta e si rinnova ciclicamente secondo i suoi ritmi e bisogni, nello stesso modo gli esseri umani devono comprendere, accettare e promuovere i cambiamenti necessari: abbandonare le vecchie, deleterie abitudini, seguire la rotta che porta all‟evoluzione, e non alla distruzione.

L‟arte può dare un potente stimolo a questa presa di coscienza

VIDEO appositamente realizzato per Percorsi d'arte in natura da Angelo Sagarese, in collaborazione con Emma Giuliano e Lia Zanda https: // www.youtube.com / watch?v=aRN6DSuHpRw

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PERCORSI D‟ARTE IN NATURA - Programma Il Centro d‟Arte e Cultura Delta di Potenza, in collaborazione con l‟Amministrazione Comunale di Satriano di Lucania e le Associazioni SORBO, Liberamente, LUETEB, Petra, La Casa delle Erbe PRESENTA UFFICIALMENTE - giovedì 21 dicembre 2017, a Satriano di Lucania - Castello – Sala conferenze: Anteprima della Mostra delle opere performative di Land Art e dei Manifesti d‟Artista Conferenza di Teri Volini, Land Art, fare Arte in difesa della natura, con proiezione immagini e video- Ampliamento del senso e delle modalità dell‟arte: il passaggio dalle opere pittoriche alle opere in difesa della natura Progetto per la realizzazione del Manifesto d‟artista collettivo IO SONO UNO CON L‟ARIA Propedeutica dei Manifesti d‟Artista, diretto al pubblico presente e ai ragazzi dell‟Associazione LIBERAMENTE, per la loro preparazione come guide speciali alla mostra a cielo aperto che verrà inaugurata nel giorno del Solstizio d‟estate, 21 giugno 2018 Presentazione dei Laboratori creativi di Pittura e Poesia al fine della loro realizzazione (con LUETEB): Presentazione della DANZA Tslogi, dono dei nativi americani, che verrà insegnata nei prossimi mesi Chiusura: Lettura poetica attinente al percorso del Sentiero della poesia Video poesia Il Ritorno della giovane e terra Lettura di un testo poetico dalla raccolta Universi (con PETRA) 244

PERCORSI D‟ARTE IN NATURA VIDEO https: // www.youtube.com / watch?v=aRN6DSuHpRw

Programmazione per il Grande Evento del Solstizio d‟estate del 21 giugno 2018

Nell'abbraccio degli alberi una mostra a cielo aperto Bosco Ralle - SORBO GRANDE INSTALLAZIONE dei MANIFESTI D‟ARTISTA: NOI SIAMO UNO CON GLI ALBERI, Acqua, Sole, etc. in Bosco Ralle di Rocco Zucchero, in collaborazione con Associazione SORBO e Liberamente GRANDE INSTALLAZIONE DI OPERE COLLETTIVE SCELTE IN DIFESA DELLA NATURA (Il Ritmo del Fuoco, La Ragnatela a Castelmezzano, La Ragnatela a Biella, Message in the Bottle, Arcana*, La Coppa del Mondo, Hieros Gamos, Manteion, La Carezza della Dea, Io sono Uno, Omaggio alla Madre Terra …)

InstallazioneManifesto d‟artista collettivo IO SONO UNO CON L‟ARIA Presentazione dei lavori realizzati con laboratorio di poesia e pittura e Sentiero della poesia Presentazione di alcuni testi poetici dalla raccolta UNIVERSI di Teri Volini - in collaborazione con SORBO, LUETEB, La Casa delle Erbe, Liberamente e Petra Grande Installazione plurisensoriale “ARCANA” Casa delle erbe: performance Danza sacra Tsloggi, dono dei nativi d‟America, catalizzatori: Wind Eagle and Rainbow Hawk

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PERCORSI D‟ARTE IN NATURA VIDEO https: // www.youtube.com / watch?v=aRN6DSuHpRw

Mostra e convegno - Castello d Satriano di Lucania - Sala conferenze

21 DIC 2017

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22 dicembre Un'intensa, quasi fibrillante emozione ha distinto il Concerto doppio, la serata di poesia e musica tenutasi nella chiesa di San Michele a Potenza venerdì 22 dicembre. Presentata e introdotta da Virginia Corrtese, e Maria Vittoria Pinto, la declamazione di alcuni componimenti poetici di Teri Volini e Gianfranco Blasi è stata magnificamente intervallata dai brani musicali di Pietro Santarsiero e Vito Stano, con la voce della soprano Antonella Tatulli. Complice la particolare location di S. Michele, una delle chiese più antiche del centro storico e grazie alla presenza plaudente di tanti amici e amiche intervenuti/e , l'evento è stato molto partecipato e da ripetere… Positivo il confermarsi della validità di situazioni da noi create in cui l'incontro fortunato di anime sensibili, superando ogni differenza di genere, di di fede e di pensiero, riesce a creare quel filo rosso che porta dritto alla bellezza e all'armonia Foto di Pierfrancesco Barba - Scarica tutte le foto da questo link https://photos.app.goo.gl/pNZ4hZ5WrKecqa6l2

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Il Ritorno della Giovane Terra Una notte mentre chiara e splendente sorrideva la luna e lontane sctillavano le misteriose costellazioni – nell'inaudito silenzio solo una vibrazione d‟ali di lucciole e di pianeti orbitanti – la Giovane Terra venne a cercarmi D'arancio e amaranto i suoi lunghi capelli Vellutate le guance color del tanè Morbide curve – colline odorose – Seni armoniosi. Fianchi opulenti A lungo nel buio alle porte del sonno aveva bussato aspettando che aprissi Occhi di lago – violetti – profondi Numinoso e soave il suo dolce sorriso Dalla coppa delle mani ricolme di frutti col gesto più lieve mi porgeva i suoi doni e nella veste di purissimo azzurro altri ne aveva di fragranti e di nuovi Muschio argentato vestiva il suo corpo e bianche iris peonie e fiori di verbena

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Sabbie dorate e rose dai vividi colori ne ornavano le membra o da esse scaturivano Le pulsavano in grembo – li sentivo! – germogli rutilanti forieri dei fiori d'ogni tempo I frutti futuri. L'intatto seme della vita. I prati dal tenero verde e coccole e foglie e rami Gli antichi grani – l'avena – e gli orzi primitivi Meli. Ciliegi. Erbe salutari La gramigna e l'ortica Sommessa al mio orecchio sussurrava ed io – senza capire – tutto comprendevo!

Mi riscossi così da un profondo torpore e un amore indicibile mi circonfuse Lenti scorrevano gli astri nel cielo notturno e il moto circolare dei pianeti come sempre si compiva quando la Terra giovane feconda – non violata – venne – in sogno – a cercarmi Una delle liriche proposte, dalla raccolta poetica Universi 252

In volo fra i mondi Al limitare dei boschi maestosi dell‟emisfero nord lungo il vasto confine dove scure si stagliano montagne controluce nel crepuscolo inoltrato una sottile falce di luna crescente sommessa si sporgeva all‟orizzonte con gli apici rivolti verso l‟alto

In quella seducente vastità Runa prese quasi ogni notte a recarsi nel momento in cui cedeva al sonno più profondo Il cielo notturno le viene rapido incontro aumentando di tono e di volume e lieve lei si spinge attraverso l‟aria gelida senza occuparsi d‟orientare la rotta Sotto le fitte costellazioni il firmamento con inattesa solidità l‟attira sostenendola e la navigazione in un percorso procede rilassato e sinuoso La strategia del volo è inconsueta. Il moto propulsivo è identico al nuotare a rana in una lenta generosa apertura delle braccia e istintivamente Runa ne percepisce e attua i gesti elementari Il viaggio indugia in andamento orizzontale spingendosi di seguito in un‟ellittica parabola il viso verso gli arcani sussurranti algidi astri

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I

Il mutare dell‟ora e del paesaggio è repentino È giorno fatto. Nell‟azzurro smagliante Runa si libra inspirando serena portandosi spedita verso il sole che espande il suo riverbero infuocato in una nebbiolina evanescente Runa è adesso ad AngKor – nella sua terra – Lungo i fianchi d‟un tempio ai margini della foresta a un albero di fico senza alcuna cesura o impedimento crescer solenne e libero è stato consentito fino a coprire interamente l‟edificio sacro compenetrandosi alla costruzione Le poderose radici già ne hanno travolto il gran portale finemente scolpito e istoriato I lunghi rami ne stanno piano piano stritolando le pareti calcificandosi in un tutt‟uno con la pietra D‟una incommensurabile potenza esempio inusitato e sconvolgente uno speciale intento figurando: esser di monito alla caducità delle umane creazioni prima o poi tutte destinate ad estinguersi Ed infinitamente prima della Natura

Estrapolazione del testo tratto dalla raccolta poetica Universi

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L‟angolo delle erbe della Strega Tegiumaro: Il Tarassaco http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 12 / per-i-lettori-distratti-il-termine.html Da articolo pubblicato su GLB

Per i lettori più distratti: il termine Strega è ovviamente da intendere nel suo significato originario di conoscitrice di erbe, raccoglitrice, esperta di semplici preparati, e molto, molto di più ...

Verrà pubblicata un‟estrapolazione dalla ricerca della prof.ssa Volini sul tema È l‟autunno la stagione in cui possiamo raccogliere, con l‟aiuto di una zappetta, le radici di questa pianta eccezionale, che cresce spontanea un po‟ dappertutto, ricordando sempre di evitare terreni poco sicuri per inquinamenti di vario tipo, che ormai anche in Basilicata non mancano, tutt‟altro!

Nell‟incertezza, ci rivolgeremo ai negozi bio, usufruendo così delle sue proprietà coleretiche e colagoghe ( stimolanti e fluidificanti la bile), che rendono prezioso il tarassaco per il fegato, (itterizia , calcoli biliari) e in generale per disintossicare l‟organismo, riducendo il colesterolo e depurando i reni.

Ha diversi nomi: in Sardegna, zicoria burda, In Basilicata, maroglia, in Campania, cicoria selvatica, in Emilia, pessalet, a riprova delle sue qualità diuretiche.

Per tutti è il soffione, che i bambini, insieme al vento, si divertono a sparpagliare nell‟aria a fine primavera, aiutandolo a spargere i suoi semi. Pochi forse sanno che i boccioli dei fiori si possono mettere sottaceto, come i capperi. Della pianta si usano anche le foglie esterne, dentellate ( un altro nome del tarassaco è dente di leone), da aggiungere all‟insalata, o cotto in minestre...

Una scorta di vitamine, per l‟inizio della stagione fredda!

La parte più efficace è comunque il rizoma, date le sue proprietà amarotoniche e digestive. A tal fine, si beve il l‟infuso o il decotto delle radici, utile

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anche in impacchi sulla pelle per acne ed eczemi, mentre l‟infuso dei fiori aiuta a schiarire in modo dolce le lentiggini - a chi non le ama!

A riprova del grande potere delle erbe, si deve sempre portar attenzione alle interazioni, specie nel loro utilizzo continuativo: per il tarassaco, cautela in caso di gastrite, ulcera e calcolosi biliare, pressione bassa, o se già si utilizzano diuretici o FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei): al contempo varrebbe la pana d‟informarsi bene sull'effettiva necessità di questi ultimi, nei casi in cui basterebbe un cambiamento di alimentazione e di stile di vita per produrre effetti positivi.

Tegiumaro, strega delle erbe Basilicata Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano

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Coniare nuove parole: Femminicidio e FemminiLIcidio da articolo per La Grande Lucania https://terivolini.blogspot.com/2017/12/coniare-nuove-parole-femminicidio-e.html

L‟antropologa M. Lagarde coniò il neologismo femminicidio per definire la violenza estrema contro la donna “in quanto donna”, quindi come delitto di genere. Ciò ha avuto il merito di sottolineare la gravità di una situazione, che vede il ripetersi di maltrattamenti, stolking, stupri e uccisioni al femminile.

Evidenziare linguisticamente l‟attenzione sul problema, ne ha favorito il riconoscimento nel diritto umanistico internazionale, e il passaggio dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico. È necessaria tuttavia un‟ulteriore dicitura per comprendere che il fenomeno non è solo il risultato di un comportamento personale distorto, di una mente malata: la rilevanza numerica dei casi attinenti è tale, che il femminicidio risulta ormai diffuso dappertutto, e paradossalmente nei paesi più “progrediti”, l‟occidente “civile“. Tale constatazione porta ad ascrivere il fenomeno piuttosto a una sorta di “follia” collettiva: è tutto il corpo sociale ad essere malato, e a nutrire e sollecitare quella violenza che non accenna a fermarsi.

Un sottofondo di grande barbarie .............................................................

Lo si può sottolineare con un ulteriore neologismo, “FemminiLIcidio”, puntando l'attenzione, con questo termine da me coniato in qualità di linguista e risemantizzatrice, verso quanto di sbagliato c‟è in un‟intera cultura, che, a dispetto di un protestato progresso, continua a basarsi su pericolosi sottofondi di grande barbarie. Sappiamo bene che la cultura “impregna” tutte le manifestazioni umane e le direziona; la nostra non si è ancora liberata da quanto di negativo possiede: di ciò che per secoli ha portato il genere maschile a primeggiare e dominare sull‟altra parte dell'umanità, non solo sulle donne, ma su tutte le creature più deboli e sulla natura. Nonostante questa deleteria modalità sia stata nel tempo riconosciuta e contrastata, e le sia stato pure dato un nome, Patriarcato, e nonostante dopo tante lotte ci si fosse illusi / e che fosse stato sconfitto, in realtà esso è stato solo scalfito, e nel femminicidio appare in tutta la sua ferocia.

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L‟ultimo avamposto È chiaro che per il maschilista riesca difficile rinunciare ai privilegi acquisiti nei secoli storici, e la violenza appare l‟ultimo avamposto in cui si arrocca il prepotente di turno per non cedere all‟inevitabile cambiamento: e non riuscendovi più con “ le buone”, ricorre alla violenza. Nonostante gli sforzi immani di quanti donne e uomini di buona volontà - non si riconoscevano nel Patriarcato e cercavano di costruire i mondi nuovi in cui prevalesse il bene comune e la convivenza civile e pacifica tra tutti gli esseri, quell‟atteggiamento mentale non è ancora stato sconfitto: è anzi ancora così forte da operare fraintendimenti anche nelle parole, che arriviamo ad usare in maniera distorta: un esempio fra tutti, termini sacri come Amore, vengono deformati in costrizione, possesso e prevaricazione, con le immaginabili conseguenze Un nuovo ordine di valori Occorre un radicale cambiamento della mentalità comune: fino a quando la società non includerà - a partire dell'educazione familiare e scolastica e dalla comunicazione globale - un nuovo ordine di valori, fatto di principi positivi su cui basarsi per l‟evoluzione umana, in particolare il rispetto per il principio della Vita e la nostra unità con la terra, non basteranno controlli di polizia o leggi più severe a migliorare le cose. Parlare di femminilicidio riporta l‟attenzione al disprezzo del Principio Femminile stesso, portatore di quei valori fondanti senza i quali il declino della società è assicurato: rispetto, cooperazione, autenticità, creatività, determinazione nel perseguire verità e giustizia, lealtà, responsabilità, dignità, gentilezza, 'intelligenza critica, pari opportunità, con cui sostituire ignoranza, invidia, rozzezza, motivazione al potere, protagonismo, compiacenza, sfiducia, corsa al successo e all'arricchimento ad ogni costo, slealtà, competizione, ipocrisia, prostituzione morale intellettuale e materiale ...

Un termine nuovo per una nuova società Il neologismo da me coniato ad hoc, femminiLIcidio, indica che la violenza non si dirige solo contro la donna, ma è un attacco generalizzato contro il pianeta e contro tutte le forme di vita. Non a caso si parla di stupro della donna in coincidenza con lo stupro della terra, che viene usata dagli umani impazziti come un oggetto da dominare e sfruttare, senza il minimo riguardo per la sopravvivenza nostra e per le future generazioni, cui rischiamo di lasciare un immane deserto.Il conio del termine è significativo, perché “include” quella doppia violenza, evidenziandone cause ed effetti ad ampio raggio, e ci fa meglio intendere che, al di là dell‟essere un gioco linguistico, ciò che è in gioco è la preservazione del genere umano e del pianeta.

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Estrapolazione dal testo poetico

Onorare la Vita – Onorare la Morte dalla raccolta UNIVERSI

... Altre due ancora ne andammo intrecciando con delicati papaveri dal cuore d‟ebano ranuncoli ibiscus e anemoni rossi Un ciuffo di velenosi oleandri dello stesso colore fiori della passione e una carnosa euforbia dalle temibili spine

Verso Palermo le portammo con noi la prima posando nei pressi di Capaci sull'autostrada dell‟infamia e del tritolo che voleva ridurre uomini troppo alti

La seconda deponemmo d‟una torre antica sul gradino più basso da tempo insanguinato nella fortezza medievale di Carini in ricordo di Laura la Baronessa uccisa per onore e di tutte le donne oltraggiate dagli infami uomini orco 260

Il Posto della Poesia Uno dei testi poetici a me più cari, scintillante come i cristalli di neve d‟un inverno in alta montagna che ha ispirato i versi.

Il Blog di Teri Volini: Il Posto della Poesia. Meditazione sulla bellezza della montagna d‟inverno

Meditazione sulla bellezza della montagna d‟inverno L‟alba incorona di un dorato chiarore / le creste frastagliate color perla / in un grandioso scenario rispecchianti / la nascente stella Risalgono dal fondo della valle / lenti i rintocchi d‟un‟invisibile campana / e il grido lungo e rauco d‟un falchetto Nell‟aria rarefatta e salutare onde vibranti /trasportano argentine eco di voci / dal villaggio imbiancato brillante S‟intendono sui rami rari uccelli / Guizzano attenti gli occhi d‟una volpe / argento e grigia in silenzioso agguato / di fianco al Lungo i dirupi scoscesi verso nord /e sui declivi gelati a mezza costa / riverberi violetti si rincorrono /e d‟un giallo nascondiglio Nel pieno mezzogiorno /sui crinali aggallanti in controluce / una miriade di diamanti sfaccettati / l‟astro riflettono lucente / nel suo punto più alto Appena sotto una cascatella ghiacciata / trasparente una stele si confonde / con l‟indaco del cielo Per un magico istante balugina nel sole / che l‟accarezza tentando arcobaleni / prima di sciogliersi in minuscole gocce /che scivolando rapide e splendenti / si ricongiungono alla terra Ma nel primo meriggio già la luce /obliqua e intensa della stagione inoltrata / ombre azzurrine allunga sui pendii / e nelle immense foreste con gli alberi dai nudi rami ricamando / arabeschi leggeri sull‟intatto candore / Muschio verdestellato mollemente ricopre / massi rugosi e piccole pietre rossicce /d‟alberi antichi l‟aspro dorso scuro / radici e pesanti rami caduti Verso sera una leggera nebbiolina /fluttuando sale e s‟installa compatta / finché ogni cosa galleggia indefinita /in un soffice lago tralucente Tutto rimane immobile / immerso in un silenzio surreale /assoluto e senza tempo nella magica attesa della prossima neve Teri Volini - Tratto dal Poemetto delle stagioni in alternanza Parte seconda della raccolta UNIVERSI 261

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Anno 2018 Scultura Sociale e Living Sculpture Tutta la mia Azione Artistica dagli anni „90 e le opere conseguenti (Installazioni, Performances, Happening, Land Art, Earth Art, Sharing Art, Public Art, Body Art, Textile Art, Fiber Art, Urban Art, Video Art, Writing Art …) nonché la partecipazione attiva alla vita sociale, la Poesia, le ricerche e gli scritti testimonianti gli eventi e il mio pensiero sono ascrivibili alla Social sculpture, la Scultura Sociale, quella che il maestro Josef Beuys definiva la forma d‟arte più importante, “La Scultura sociale come sistema che trasformi tutto l'organismo sociale in un'opera d'arte” “Scultura sociale è l‟arte che crea strutture nella società utilizzando linguaggi, pensieri, azioni e oggetti” L‟Azione Artistica e le opere conseguenti hanno un raggio d‟azione tale da inserirsi potentemente nell‟ambito sociale, culturale, ambientale, con l‟intento di promuovere in essi conoscenza, coscienza e miglioramento.

Ho praticato da sempre quella che poi riscontrerò essere uno dei cardini del pensiero Beuysiano, l‟Arte come un mezzo per trasformare la società, un processo permanente di continuo divenire dei legami politici, economici, ecologici, storici e culturali che determinano l‟apparato sociale, cui l‟artista consapevole può dare un contributo determinante.

Le mie opere sono altresì delle Living Sculptures, nel senso preziosamente allargato che chiama a testimone la vita nel suo fluire.

A tal fine - in qualità di linguista e risemantizzatrice - mi riapproprio del termine, a mio avviso utilizzato con scopi dichiaratamente e puramente decorativi, ridefinendolo e dandogli il significato di “opera ed azione artistica riferita a tutto ciò che è nel flusso della vita” Vedi ebook Social Sculpture: Link The Social Sculpture – La (S)cultura Sociale https://issuu.com/terivolini/docs/the__social_sculpture_e_book_agg_to

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2 gennaio 2018 Corrispondenza: Antonio D'Andrea - Case delle Erbe di Capracotta Il Blog di Teri Volini: Casa delle Erbe di Potenza - Corrispondenza con Case delle Erbe Capracotta

Care/i Amiche/i delle Case delle Erbe in Italia e dintorni, vi scrivo per proporvi un‟ attività che vedrei bene per quest'anno particolare: sono 50 anni dal mitico e controverso 1968. Allora o intorno a quell'anno nacque il motto "Love end Peace".Secondo me manca la prima parte che sintetizzerei così: Erbe, Streghe, Amazzoni e Ragazzi = Love and Peace. Amore e Pace Propongo un incontro/raduno di tre mesi a Capracotta, praticamente tutta l'estate dal 21 giugno al 21 settembre ove vivere la vita eco-conviviale che avevo delineato nel gioco della Rivoluzione domestica centrata prima di tutto sulla Centralità delle Erbe spontanee. In sostanza tre mesi di scuola permanente non solo a Capracotta ma in tutto l'Alto Molise con possibilità di soggiorno in tenda, camper o camere.

Fare in modo che le oltre sessanta case delle erbe autogestiscano il tutto. Vedrei bene che per ogni settimana, due case delle erbe autogestiscano spazi e attività e scambi-incontri. La casa madre di Capracotta mette a disposizione le proprie strutture e le conoscenze sul territorio, e tutta la Er/Biblioteca e il Museo-Archivio di Vivere con Cura. Per il resto autogestione al minimo o al massimo, a secondo dei desideri. Senza l'orrore dell'attivismo o del protagonismo maschile.

Le giornate tipo sono tendenzialmente così emerse in questi anni: camminata con raccolta al mattino (e intanto si conosce il territorio e le situazioni belle), pranzo frugale conviviale all'aperto possibilmente, un laboratorio al pomeriggio di autoproduzione e attività culturaliartistiche e/o ludiche verso sera chiaramente non vincolanti. Possibilmente attorno al fuoco e il Sabba ai Pleniluni. Ludoteca permanente per Bambine/i zero-120 anni. Attività e passività di ben-esserci (yoga,....). Bucati favolosi a torrenti e lavatoi con bagni e idroterapia. Bagni nelle foreste (suggerisco il libro: "Effetto Biofilia").Il tutto spalmato in tre mesi in modo da non arrivare a concentrazioni ingestibili.

L'invito è rivolto alle Case delle Erbe. Potrebbe essere che solo poche o tante amino un simile incontro. E solo con quelle farò/faremo questo raduno. Aperto chiaramente a tutte/i coloro che lo desiderano ma con sapienza. Chiaramente si potrebbero affiancare tante altre situazioni in tante altre case. E le vedrei benissimo. Però invito a mettere attenzione ai saperi e alle pratiche che si sono sedimentate qui a Capracotta.

In breve: il 2018 grazie al flusso magico della Ricorrenza potrebbe essere un anno MagicoMagico. Senza enfasi nè prestigio ma con quello spirito discreto-conviviale e riconoscente verso tutta l'eredità delle Streghe e delle tante donne Amazzoni in tutti i campi e in tutte le epoche e latitudini.Erbe, Streghe, Amazzoni e Ragazzi = Pace e Amore Potrei aggiungere Bambine/i e Animali e lo aggiungo ma era sottinteso.............................

Un abbraccio, Antonio

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Caro Antonio, in realtà la mia Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano è aperta da sempre, solo che non avevo pensato di darle un nome: l‟anno scorso l'ho fatto, creando anche un bel logo (v. sopra).

Scrivo su diverse riviste, tra cui Il Lucano e La Grande Lucania, con diversi articoli sia di cultura generale sia sulla natura, riguardo alla preservazione dell pianeta e della salute, con interventi sulle erbe medicinali, in un posto dedicato: l'Angolo delle Erbe della Strega Tegiumaro, che nn farai fatica a capire chi sia ... È un grosso impegno, che però mi permette di condividere i saperi accumulati nel tempo, e spesso sei citato anche tu, come sul blog e nel libro ipertestuale su Marija Gimbutas che fra un po‟ pubblicherò on line come ebook, poi ti faccio avere il link.

L'Angolo delle erbe della Strega Tegiumaro non solo è nato per parlare ogni mese di un'erba curativa, ma è una vera e propria impavida anticipazione della pubblicazione di "Madonne e Streghe a Castelmezzano, un 'intensa ricerca differenziata, che ora è in corso di aggiornamento e, con uno sforzo immane di sintesi ho pubblicato come articolo in due puntate su Il Lucano, condividendo il vero senso della parola strega, e dando omaggio a una vecchia guaritrice di cui racconto la storia esemplare: ti assicuro che ci vuole un bel coraggio! Ma è ora di muovere le acque !!! Sto lavorando da anni per IL RICONOSCIMENTO DI Marija, e per l'intitolazione a lei di una strada, o piazza o spazio verde. Ti riconosco IL MERITO DI AVERMELA FATTA CONOSCERE , negli anni 90, per adesso continuo ad arare faticosamente il terreno, pubblico su di lei e la presento IN INCONTRI PUBBLICI: ho realizzato con grande lavoro un convegno preparatorio a giugno.

Teri

Proposta d'Intitolazione a Marija Gimbutas - Convegno di Toponomastica a Potenza 21 giugno http://terivolini.blogspot.com/2018/01/proposta-dintitolazione-marijagimbutas.html saranno pubblicati: EBOOK OMAGGIO A GIMBUTAS - parte 1a con link https://issuu.com/terivolini9/docs/omaggio_a_gimbutas_ebook_parte1a_co OMAGGIO A MARIJA ALSEIKA GIMBUTAS parte 2a - pagg 70 https://issuu.com/terivolini/docs/omaggio_a_m.gimbutas__parte_2a_pdf_

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ANNO 2018 Gennaio

Arte pubblica: Stupefazione fine a se stessa Salerno - luci natalizie http://terivolini.blogspot.com/2017/02/arte-pubblicastupefazione-fine-se.html

Salerno Luci d‟arte spettacolare https://terivolini.blogspot.com/2018/01/salerno-luci-darte-spettacolare.html

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L‟angolo delle erbe della Strega Tegiumaro Articolo pubblicato su GLB https: // terivolini.blogspot.it / 2018 / 01 / langolo-delle-erbetegiumaro-articolo.html

Per i lettori distratti: il termine Strega è ovviamente da intendere nel suo significato originario di conoscitrice di erbe, raccoglitrice, esperta di semplici preparati, e molto, molto di più … Verrà in seguito pubblicata un‟estrapolazione dalla ricerca sul tema L'addolcente malva Tra le erbe da non trascurare nel nostro herbal case, da portare dappertutto, c‟è sicuramente la malva, per le sue qualità emollienti, lenitive, anti-infiammatorie, leggermente lassative ed espettoranti. Sia che parliamo della malva alcea o di quella silvestre, portatela sempre con voi in piccole bustine autopreparate: sarà una panacea, in caso di mal di stomaco o mal di pancia, innanzitutto. Se ne raccolgono le foglie e i fiori da maggio / giugno a settembre, sempre in luoghi puliti e incontaminati, mi raccomando, con grande attenzione sia riguardo al terreno che all‟aria e all‟acqua che irrora i terreni: tra concimi chimici, diserbanti ed estrazioni petrolifere, il rischio di contaminazione è grande!

Dopo aver seccato il raccolto all‟ombra, si conservano in sacchetti di carta, tipo quelli del pane. In caso di bronchiti e catarri, l‟infuso allevierà la tosse e l‟espettorazione, e sarà prezioso emolliente per la gola e per la bocca in caso di stomatiti, afte, ascessi dentari, senza parlare dei clisteri per il lavaggio intestinale e vaginale, dagli effetti rinfrescanti e sedativi. Al pari della salvia, la malva è molto utile per l‟igiene della bocca, strofinando denti e gengive fragili, e per lenire le palpebre irritate.

L‟infuso, preparato con pochi grammi di fiori e foglie secche in una tazza d‟acqua bollente, e lasciato riposare un pochino, oltre che per l‟uso interno, va bene per la pelle secca e arrossata e i pruriti, grazie 270

alle proprietà idratanti e ammorbidenti.

Anche le radici pestate offre la malva, per curare foruncoli e paterecci: ma attenzione a raccoglierne poche, per non rovinare la pianta! La foglie della malva si ritrovano anche in cucina, cotte o crude, nelle insalate, con ottimi effetti per la stitichezza cronica.

In caso di bronchiti e catarri, l‟infuso allevierà la tosse e l‟espettorazione, e sarà prezioso emolliente per la gola e per la bocca in caso di stomatiti, afte, ascessi dentari, senza parlare dei clisteri per il lavaggio intestinale e vaginale, dagli effetti rinfrescanti e sedativi.

Al pari della salvia, la malva è molto utile per l‟igiene della bocca, strofinando denti e gengive fragili, e per lenire le palpebre irritate. L‟infuso, preparato con pochi grammi di fiori e foglie secche in una tazza d‟acqua bollente, e lasciato riposare un pochino, oltre che per l‟uso interno, va bene per la pelle secca e arrossata e i pruriti, grazie alle proprietà idratanti e ammorbidenti.

Quante virtù sono racchiuse in una pianta così comune e quanta bellezza in quei fiori dalla tinta così delicata: color malva, appunto!

Anche le radici pestate offre la malva, per curare foruncoli e paterecci: ma attenzione a raccoglierne poche, per non rovinare la pianta! La foglie della malva si ritrovano anche in cucina, cotte o crude, nelle insalate, con ottimi effetti per la stitichezza cronica. Quante virtù sono racchiuse in una pianta così comune e quanta bellezza in quei fiori dalla tinta così delicata: color malva, appunto!

Tegiumaro Casa delle Erbe di Potenza e Castelmezzano 271

Carnevale a Satriano - La foresta che cammina https://terivolini.blogspot.com/2018/01/carnevale-satriano-la-foresta-che.html

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Inchiesta La Nuova: Vita dura per le artiste in Basilicata Il Blog di Teri Volini: Vita dura per le artiste in Basilicata

Estrapolazione dall‟intervista di Totaro Ziella, già stampata in cartaceo digitale, pagg.15-20 P.T.Ziella. 10. Cos‟è il segno e il disegno, la materia, la parola per Lei? T.Volini. Porre un “segno”, che dia luogo a una parola o a un‟immagine, assume un senso se dietro a quel segno c‟è il mondo interiore dell‟Artista, e se questo è un mondo vivo, vero, innocente. L‟efficacia di quel segno dipenderà dall‟autenticità e dalla forza del pensiero cosciente, ma anche dalla potenza dell‟inconscio, sempre che l‟Artista sia disponibile a canalizzarlo fuori di sé, e sappia esprimerlo con mezzi efficaci che dovrebbero essere polivalenti e in continua evoluzione.

P.T.Z. 11. Il colore/materia che importanza ha nella Sua arte, come lo manipola e cosa deve rappresentare?

Utilizzo in prevalenza colori puri e mi piace accostare i colori complementari, così da creare immagini vibranti. Uso molto il giallo, che però non si riferisce esclusivamente alla solarità, quanto piuttosto all‟incantevole splendore della Luna allo scintillìo delle stelle o al pulviscolo impalpabile della vita in tutti i suoi ambiti, nonché – metaforicamente - allo splendore immateriale della Luce ... Amo molto anche il bleu di Sèvres e il violetto, e gli altri colori li formo io stessa con l‟unione dei primari.

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P.T.Z. 12. Che importanza ha la forma nelle Sue opere?

T.V. Uno dei colori meno usati da me in passato, il rosso, è diventato, nell‟ambito dell‟ultima ricerca, protagonista assoluto. Il colore stesso, che già costruiva le forme nelle opere pittoriche, questo Rosso Totale, è divenuto pura forma: costruttore d‟immagini, di simboli archetipi, li disegna o li tesse in grandi dimensioni, diviene anzi esso stesso un archetipo dalla potente funzione evocativa e mediatica. È esso stesso il messaggio.

Off Loom, Roma, S.Michele a Ripa – 2000

P.T.Z. 13. E la struttura che rilievo ha? È il colore stesso che crea la struttura: nelle opere pittoriche lo fanno tutti i colori, compreso il nero, che ne è la potente base e il contorno; nelle performances il solo ROSSO: col mutare le sue dimensioni, di volta in volta irrompe attraverso le definizioni, decidendo di attuare forme inusuali d‟arte, Light Art, Soft Art, Breath Art … Questa vigorosa struttura purpurea, incorporando colore, materia e segno, grazie alla sua forza intrinseca e alla sua duttilità, si rende protagonista di un Viaggio, reale e metaforico al tempo stesso, che l‟Artista compie insieme a quanti desiderano parteciparvi. E‟ l‟Arte Coinvolgente la Struttura reticolare La Ragnatela, oltre ad esprimere la totalità e la bellezza del collegamento tra gli esseri umani e fra tutte le creature e il pianeta, potrebbe servire anche ad ingabbiare e - si spera – ad eliminare il fatale mito dello pseudo-artista, narcisista e megalomane, per dare spazio al coinvolgimento e alla consapevolezza.

Il Reale Invisibile- La Ragnatela Castelmezzano 1999

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Il Reale Invisibile- La Ragnatela Biella 2000

P.T.Z. 14. Privilegia più il colore o più il disegno?

T.V. Come ha già detto, nelle mie opere pittoriche è il colore stesso a creare le forme; queste sono tuttavia circondate da un forte segno nero, che a volte precede e a volte segue la stesura del colore, accentuandolo. Il nero vellutato, molto presente nei miei dipinti, è un colore importante: non serve solo ad evidenziare gli altri, ma possiede un valore proprio:ha la bellezza della notturnità, dà forma al mistero. Il nero ha in sé tutta la forza della terra, scura, fertile, ombrosa; al di là dall‟ essere un colore funereo (potenza degli stereotipi della cultura dominante!), è invece rappresentativo della vita stessa, che proprio nell‟umida oscurità della terra e del grembo materno ha la sua origine … In questa visione – che è anche apertura e ascolto alle diverse civiltà del mondo - il colore ha una forte carica simbolica, che però non ha un valore assoluto, essendo relativo alla cultura da cui si è influenzati.

P.T.Z. 15. La figura come è interpretata e trasfigurata?

T.V. Il compianto Cesare Vivaldi ha definito la mia pittura “arroccata al limite dell‟informale ma senza cadervi”. In effetti, più che disegnarle, creo le forme come in un processo di “accrescimento cellulare”, in cui piccoli globi di colore, fondendosi l‟uno nell‟altro o espandendosi, definiscono la struttura fondante dell‟opera …Nei cicli pittorici Il Colore delle donne e Il Risveglio della Dea mi sono riavvicinata con maggiore consapevolezza alla figura femminile, in sé stessa creatrice di forme vitali, esprimendone la completa sintonia con la natura: il suo corpo è infatti anche terra e cielo, e con essi di volta in volta si compenetra e si trasfigura nella luce …

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Chi ha paura della Poesia (e della Verità) Art x GLB blog Il Blog di Teri Volini: Chi ha paura della Poesia (e della Verità)

Non so se avete notato che tanti pongono resistenza alla Poesia. Alcuni addirittura sembrano evitarla senza neanche conoscerla, dichiarando “a prescindere” - come il dispettoso Tommasino del Natale in casa Cupiello - che “il presepio” proprio “non gli piace”. E d‟altra parte, al di là del contrasto generazionale e della stoltezza del figlio, anche in quel caso, non si trattava forse dello scarso o nullo apprezzamento di qualcosa di bello, di poetico, di nostalgico, che il genitore desiderava realizzare, per rendere più armonioso il Natale?

Intendere poeticamente porta a percepire un‟intensa presenza in tutte le cose, in tutti gli esseri, in tutti gli eventi, in tutti gli incontri.

La poesia apre portali, permette il manifestarsi di ciò che normalmente non siamo in grado di vedere: un dono inestimabile!

Resistenza e impegno......................................................................................

E allora? Come mai la cultura convenzionale pone resistenza alla Poesia? Un simile atteggiamento, assurdo quanto insano, riversato nel quotidiano modo di pensare e agire della società, va quantomeno indagato. Il dubbio è che malgrado la loro “ignoranza” o pigrizia, le persone dichiaranti la loro indifferenza per la Poesia, in realtà, nel profondo, intuiscano il grande potere che essa ha su di noi, sulla nostra anima, sulla nostra mente, sulla nostra crescita e sui nostri comportamenti, poiché opera a favore del sorgere della consapevolezza di sé, o del suo spostarsi verso mete più elevate In tal caso, i denigratori hanno proprio ragione ad avere paura della Poesia, dal momento che allinearsi con essa - o comunque con tutto ciò che è affine ad essa e, suo tramite, cerca la verità delle cose - comporta l‟assumersi un impegno non facile, anzi molto faticoso, ancor più spesso radicale, che riguarda la nostra trasformazione!

Traslocare Immaginiamo di fare un trasloco: per cambiare casa, bisogna occuparsi di scegliere le cose da tenere e quelle da buttar via: un lavoraccio! Nel caso del cambiamento personale, tutto si rivela ancor più complesso, perché si tratta non di operare su degli oggetti ma su parti di noi stessi, del nostro carattere, delle nostre più radicate abitudini. Tuttavia, nonostante sia così scomodo, cambiare è indispensabile, se vogliamo abitare in una nuova, più confortevole dimora!

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Chi rivela la verità è un nemico Il conto però non torna: se alla fine del percorso il risultato è positivo, non si comprende il perché di quel timore, che a volte diventa ostilità: tanti “detestano” chi stimola o contribuisce a questo lavoro di risveglio, ed anzi lo vedono come un nemico.

Certo, non tutti gli esseri umani sono fatti della stessa pasta: molti - ma non tutti - sono dei beceri, mentre altri sono consapevoli o lavorano per esserlo: questi ultimi si sforzano di migliorare e sono grati a coloro che mettono in dubbio i loro modelli abituali di orientamento, perché proprio grazie a questo, possono capire e migliorare; essi comprendono che ciò è fondamentale per l‟evoluzione personale e per quella collettiva.

E non ci riferiamo qui a coloro - dittatori, mafiosi, amministratori della cosa pubblica non propriamente democratici, cui non conviene che la verità delle cose salti fuori: parlare degli orrori perpetrati nel corso della storia, e purtroppo ancor oggi vergognosamente reiterati in molti luoghi del mondo, sarebbe troppo complesso!

Ci vorrebbe molto più spazio, tempo e stomaco: noi qui ci riferiamo alle persone “normali”, ai nostri vicini: alla gente comune, quella che condivide i nostri problemi; possibile che anch‟essa sia contraria alla ricerca della verità, tanto che non solo non apprezza coloro che lavorano al suo servizio, ma arriva addirittura ad adottare tattiche ancora più meschine, come l‟ignoramento, il disinteresse ad oltranza, fino al boicottaggio?

Psicologia politica. Psicologia della morale Come si possa approdare a simili brutture, ci aiuta a capirlo Eric Fromm, quando scrive: per un essere umano è d‟interesse vitale conservare il “suo” modello di orientamento, quello che gli è stato inculcato o che si è faticosamente costruito nel corso della vita, perché da esso dipendono la sua capacità di agire e in ultima analisi, il proprio senso di identità Ma c‟è di peggio, perché: Se ritiene che altri lo “minaccino” con idee che mettono in dubbio il suo monolitico e intoccabile modello di orientamento, reagirà come di fronte a un pericolo mortale …

Avevate mai pensato che, chi fa poesia, potesse essere a rischio?

Prof .ssa Teri Volini, poeta

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Ripresentazione alle Istituzioni della documentazione per l‟intitolazione a Marija Gimbutas e realizzazione ebook Il Blog di Teri Volini: Marija Gimbutas.Ripresentazione documentazione per intitolazione

DEDICARE UNA PIAZZA O UNA VIA A MARIJA GIMBUTAS E' forse arrivato il tempo che le strade o le piazze non siano più esclusivo appannaggio di una metà sola del cielo - gli uomini - ed in particolare di quanti, in perfetta aderenza al patriacato tuttora vigente e alle sue regole, hanno operato nei campi finora prediletti: la guerra, la conquista di altri popoli o di territori piuttosto che alla scoperta di nuove terre o a opere meritorie. Ci sono - è vero -anche delle donne, ma si contano sulla punta delle dita della mano a fronte dei milioni di guerrieri capitani, re, imperastori, statisti etc. presenti sulle vie e sulle piazze del mondo Al giorno d'oggi, per le nuove realizzazioni - forse con un senso di maggior pudore – o magari perchèfortunatamnmte cominciavano a scarseggiare i personaggi ritenuti meritevoli dt quell'onore solo per essersi distinti in operazioni militari di cui si è cominciato a provare orrore, o comunque disagio, e ad esprimerlo più o meno chiaramente È giusto e appropriato recuperare l‟ ingiustizia implicita nell'aver consegnato le donne al quasi assoluto ignoramento – anche coloro che hanno donato qualcosa di bello, di onorevole di utile all'umanità, oltre alla vita, ovviamente.

Realizzazione ebook

Omaggio a Gimbutas - parte 1a con link - pagg.46 https://terivolini.blogspot.com/2021/03/scaffaleacquisti-2-omaggio-gimbutas.html Omaggio a Marija Alseika Gimbutas parte 2a – pagg.70 https://terivolini.blogspot.com/2021/03/omaggio-marija-alseika-gimbutas-parte-2.html

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Madonne e Streghe a Castelmezzano di Teri Volini Parte seconda

Streghe Eestrapolazione dall‟art pubblicato su Il Lucano Magazine - gennaio 2018 a sua volta tratto dalla ricerca omonima Il Blog di Teri Volini: Streghe. Articolo su Il Lucano magazine - gennaio/febbraio 2018

In questa ricerca le Streghe sono ben lontane dall'immagine stereotipata che il termine convenzionalmente evoca a causa della degradazione e demonizzazione operata nel tempo dalla cultura patriarcale nei confronti di coloro che fin dalla più remote antichità erano state non solo raccoglitrici, erboriste, curatrici, levatrici ben note alla tradizione popolare, ma guaritrici, medichesse, consigliere, e ancor più indietro nel tempo sciamane, iniziatrici, sacerdotesse, paredre delle dee ancestrali.

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Fu l‟antropologa Margareth Murray ad aprire uno spiraglio sulla vera identità di coloro che per secoli avevano avuto la tremenda fama di ricettacoli d‟ogni nefandezza e di amanti del “diavolo”: le Streghe. La studiosa britannica (1863-1963), nelle rivoluzionarie opere “The witch cult in western Europe” Oxford, 1921- Le streghe nell‟Europa occidentale, Milano, 1978, e “The God of the witches”, 1933, Il Dio delle streghe, Roma, 1972, affermava che si trattava di donne contadine, strettamente legate alla terra, di cui conoscevano segreti e misteri, e che portavano nel sangue e nella memoria l‟esperienza delle loro ave; collegate ai ritmi naturali, ai cicli della nascita e della morte, erano curatrici, levatrici, sensitive, sciamane, seguivano una religione non gerarchica dalle radici antichissime, connessa con le forze dell‟universo, la luna, le stelle, le dee, e compivano riti ancestrali, coincidenti con i cicli stagionali. In pratica, Murray parlava della religione pagana precristiana, sopravvissuta segretamente per millenni dopo l'affermarsi autoritario della nuova religione di Stato nel IV secolo; una religione ancestrale minoritaria e clandestina, le cui caratteristiche pacifiche, matricentrate e naturalistiche venivano viste come una minaccia per il patriarcato e le sue caste, e che venne perciò perseguita con ferocia nei secoli seguenti come “stregoneria” dalla religione e dal potere secolare ufficiale, toccando il suo picco dal 1400 al 1600, nella scellerata “caccia alle streghe”. Ridicolizzata e ridimensionata dalla cultura dominante convenzionale, la tesi di Murray affermava una verità negata, mistificata e capovolta per secoli, e che era costata a migliaia di persone - in maggioranza donne - la perdita della libertà e dei beni, torture inimmaginabili, condanne al rogo e tutta una serie e di orrori, i più efferati, da parte del potere secolare ed ecclesiastico, con la stretta complicità della classe medica emergente, dai cui giudizi dipendeva la sorte delle vittime.

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In questa ricerca le Streghe sono ben lontane dall'immagine stereotipata che il termine convenzionalmente evoca a causa della degradazione e demonizzazione operata nel tempo dalla cultura patriarcale nei confronti di coloro che fin dalla più remote antichità erano state non solo raccoglitrici, erboriste, curatrici, levatrici ben note alla tradizione popolare, ma guaritrici, medichesse, consigliere, e ancor più indietro nel tempo sciamane, iniziatrici, sacerdotesse, paredre delle dee ancestrali, divinità esse stesse …

Estrapolazione: Un quadro più vasto Le scoperte della studiosa (Margareth Murray) incentivarono una progressiva rivalutazione della figura della Strega, e oggi si contano a migliaia le pubblicazioni e gli studi in tal senso. Si è venuto a disegnare un quadro ben più vasto e dalle molte concatenazioni, in cui, al di là delle singole persecuzioni, si delinea una Guerra Feroce, non solo contro le donne, ma verso un‟intera cultura, ignota ai più, oggi comprovata dai ritrovamenti dell‟archeologa Maria Gimbutas, che si riferiva proprio a quelle ancestrali società, pacifiche e matrilineari, che, a un certo punto di una “storia” non rivelata, erano state conquistate da spietate popolazioni patriarcali, che distrussero quel mondo felice, detto anche Età dell‟oro: e fu l‟inizio del “tempo storico”, caratterizzato dalla sopraffazione: guerra, conquista e assoggettamento della donna, dei più deboli e della natura.

Non bastandone la distruzione, quella visione “altra” del mondo, insieme alla sua religione - che faceva riferimento a una divinità femminile benedicente la vita - venne corrotta e mistificata, in modo da presentarla “capovolta”, negativizzata,spregevole. Il più antico dei culti venne fatto diventare Tabù, ed è ancora così forte il ricordo atavico del terrore e della morte costati agli appartenenti a quella religione benevola, trasformata in un marchio d‟infamia, che ancor oggi si stenta a pronunciare il termine che la definiva, paganesimo. Ma quanti sanno che “pagàno” deriva da pagus, villaggio, indicando chi abitava in piccoli assembramenti, senza armi né recinti difensivi, e dove si viveva in armonia, spostandosi nei boschi o nei vicini terreni per le coltivazioni …

Era la visione originaria del mondo, quella della civiltà contadina, che vide una progressiva diminuzione e distruzione, nell‟ostilità interessata dichiaratale dalle classi rampanti, cieche alla solidarietà e assetate di potere. Solo i gravissimi rischi che oggi corriamo porta a rivalutare quel mondo e i suoi valori, cessando quella guerra folle che ad onta del vantato progresso - contraddistingue ancora il nostro tempo, e le cui conseguenze sono deleterie per la vita stessa, perché non è solo contro la Terra, ma contro la sopravvivenza generale: come ci ricorda la scienzata attivista indiana Vandana Shiva, noi dipendiamo dal pianeta vivente, per cui ci conviene far pace con esso!

Alla luce di una simile visione, guardiamo con occhi diversi quella tradizione ancestrale, tramandata oralmente nei secoli - in cui la donna aveva un ruolo importante 287

che venne gradualmente umiliata e usurpata, fino a quando, nel corso della famigerata Caccia, “I demonologhi arrivarono a piegare alla categoria diabolica la vitale, originale e autonoma visione del mondo elaborata nei secoli dai contadini”.

(Paolo Portone, “Il Noce di Benevento”, Xenia, 1990...............................................

Fu allora che vennero create le Streghe, “amanti del demonio”.

Teri Volini dedica la ricerca a Teresa Vertino, conoscitrice e raccoglitrice di piante medicinali, curatrice non riconosciuta di Castelmezzano, raccontandone la dura vicenda esistenziale, resa tragica dai pregiudizi e dall'ignoranza di quanti abitualmente emarginano chiunque appaia “diverso”, misconoscendone il valore: storia esemplare di infinite altre nei tempi, che evidenziano il nascondimento del femminile potente, guaritore e sapiente, strettamente connesso con la Natura.

La madre era una conoscitrice di erbe, però non voleva insegnargliene i segreti: ma un‟innata passione spingeva Teresa a seguirla di nascosto per le coste rocciose, per imparare a riconoscere le piante e i luoghi dove raccoglierle: poi sperimentava su sé stessa, o chiedeva ad altre persone anziane del paese.

Nonostante i divieti materni, Teresa girava in ogni momento libero, spingendosi su per i dirupi, raccogliendo, selezionando e seccando le erbe, preparando man mano dei rimedi…Per un certo tempo, fa da “governante” a zio Giuseppe Calvello, detto Ferramosca, che viveva in campagna, al Piano Arena, ed era ritenuto uno dei più famosi maghi della Basilicata: tanto importante da ricevere nel 1957 la visita di una spedizione scientifica composta da eminenti studiosi, che lavoravano ad un‟inchiesta sulla magia e sul gozzo. Si trattava di uno studio condotto da Ernesto De Martino.

Fonte dell‟articolo:Teri Volini, Madonne e Streghe a Castelmezzano - ricerca DEE edizioni 2000......0.............................................................................-

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24 febbraio 2018

NUTRIMENTO PER IL CORPO E PER L‟ANIMA https://terivolini.blogspot.com/2018/02/nutrimento-per-il-corpo-e-per-lanima.html

1 Proiezione video intervista a Teri Volini 8‟ 2 Breve presentazione (Michele Giordano) 1, 40 Abbiamo ospite qui stasera l‟artista Teri Volini, con l‟esposizione di alcuni dei suoi dipinti, di una picto -scultura retro illuminata , e la presentazione ,di alcuni video. Ma sarà la Poesia a rendere unica la serata : come negli antichi cenacoli il buon cibo sarà accompagnato da alcune liriche di cui , a intervalli regolari, la stessa poetessa ci farà dono. Solo un cenno per introdurre i poemi: Teri parte dall‟Onorare la propria terra in una dimensione d‟incontro con il mondo. L‟ispirazione primaria dell‟opera poetica UNIVERSI è infatti, – come nelle delle opere pittoriche di Teri Volini - la Basilicata , le Dolomiti lucane in particolare, la terra d‟origine che le ha comunicato fin dall‟infanzia un intenso imprinting di magia, sacralità e bellezza.

Questa Natura madre fa da protagonista anche nell‟opera in versi, e la poeta ne magnifica immagini e presenze, ne celebra le sensazioni primigenie, implicitamente invocando rispetto e preservazione. L‟amore per le radici viene espresso senza soluzione di continuità, anche quando il Viaggio si espande tramite il sogno, la fantasia, i ricordi e le rivisitazioni, che danno al libro la straordinaria qualità di confermare i legami originari e al contempo di suggerire l‟esperienza collettiva, entrando così in contatto con quella dimensione di universalità che facilita l‟Incontro con il mondo intero.

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II - Video opere pittoriche Lamb 2,40 Inizio CENA - 1° intervallo poetico – Cappelletto Michele 0, 60‟ A seguito della traduzione del testo poetico Respirare l‟Universo in lingua francese, era seguita la realizzazione di una sorprendente video-animazione, prodotta da Teri insieme al presidente dell‟Alliance Française Basilicata. Partendo da immagini scelte, Lello Romano aveva operato una geniale alchimia: grazie agli effetti fluttuanti, si arriva a percepire l'inspirazione e l‟espirazione dell‟Universo vivente, il cui ritmo d‟espansione e contrazione offre a chi guarda la possibilità di muoversi nello spazio, di avvicinarsi al pianeta, di guardare dall‟alto l‟ancestrale Pangea, di tuffarsi in antichi mari e risalire nel Cosmo, la cui oscurità non fa paura, perché è ciò da cui proveniamo, che sia caos primordiale, o fertile grembo, o scura terra madre … Respirare l‟Universo III Teri: Legge la Lirica con in sottofondo il video il respiro dell‟universo 2,53 CENA - 2° intervallo poetico – cappelletto Michele 0,60‟ È uno dei testi poetici più brevi della raccolta UNIVERSI, dedicato alla natura, al suo mistero, alla sua bellezza e all'insita sacralità delle sue manifestazioni. Teri ha dipinto un quadro dallo stesso titolo, che è qui in esposizione .Esiste indubbiamente un'intima connessione tra le opere poetiche e quelle pittoriche di Teri , anch'esse potentemente ispirate alla natura, ma in Canto Verde il dipinto e la lirica si rispecchiano direttamente. Se la fonte ispiratrice nell‟Artista è unica, la sua energia si espande a raggiera in diversi ambiti. Le opere poetiche si ritrovano in stretta sinergia con quelle pittoriche, per comunicare la visione incantata che Teri ha delle cose, i suoi stupori, il suo impossibile: le “galassie terrestri”, l‟essenza di un‟Etica ecologica universale, ai confini del tempo e dello spazio.

Canto verde alla luna lettura Teri – accanto al quadro omonimo - lettura in inglese CENA - 3° intervallo poetico descrittivo dell‟opera Cappelletto Michele - 1‟

di

Thomas

È la stessa poetessa – artista lucana nota per le sue mostre pittoriche a livello internazionale e alle sue performances e installazioni in Land Art, Public Art, Social Sculpture etc - ad aver curato lo styling dell‟opera, che si avvale d‟una brillante copertina in quadricromia, che propone il suo dipinto E Mizar si sdoppia. Teri: Ciò 291

permette di presentare il volumetto come Libro d‟Arte di particolare impatto estetico, confermandosi questa progettazione anche all‟interno, dove raffinate immagini in bianco/nero introducono le quattro parti dell‟opera: Parte prima – Uno con il Tutto; Parte seconda – Poemetto delle stagioni in alternanza; Parte terza – Poesia Arte Vita; Parte quarta - Percorsi e Auspici, e in Appendice: Omaggio a Clarissa Cappelletto Teri 0,40‟ Il pregio dell‟opera viene accresciuto dalle larghe alette della copertina, che ne consentono l‟esposizione e la tenuta in orizzontale, per godere della panoramica dell‟opera pittorica nel suo insieme.. - Ma è anche possibile, grazie a un semplice gioco di piegatura delle alette calibrate ad hoc, tenerlo esposto come tridimensionale Libro/scultura: coloratissimo “contenitore” non rintanato in uno scaffale, ma sempre in vista, per farsi attrarre in maniera piacevole e naturale dai testi poetici, tutti da scoprire e da leggere.

IV Proiezione Video poesia Ierofania CENA 4° intervallo poetico Cappelletto Teri 0,60 Il rammarico di chi - innamorato della Natura e conscio del privilegio di viverci, è costretto a prender atto dello stato di degrado cui esso viene di continuo sottoposto - viene temperato e trasmutato nella magnifica visione della Terra, ritornata fanciulla, intatta e preservata da ogni Danno. È il sonno il mezzo privilegiato con cui essa comunica all‟essere umano in ascolto: ecco la giovane terra sussurrare sommessamente il suo messaggio di speranza, eccola mostrarsi in tutto il suo splendore e nella sua generosa originaria magnificenza. Tale Visione riempie il cuore della privilegiata autrice di un amore incondizionato, rafforzando il desiderio di ritrovare quell‟intatta bellezza, di comunicarla a tutti e di adoperarsi per questo rinnovamento.

Il Ritorno della Giovane Terra V Proiezione video-poesia Il Ritorno della Giovane Terra 5,36 CENA 5° intervallo poetico Cappelletto Michele 0.40 Il privilegio dell‟ispirazione panica, alimentata dalla natura e dal cosmo in ogni loro aspetto e celebrazione, non impedisce a Teri di essere vicina alla realtà e al sociale. Quella stessa consapevolezza, già manifesta nell‟arte performativa, viene ad esprimersi in componimenti quali “Nata in un luogo di pietra”, “Onorare la Vita/Onorare la Morte”, “Angeli e Nuvole”, ed altri ancora, evidenziando i danni dell‟omissione, a sua volta sintomatica di quell‟insensata “normalizzazione dell'orrore” che porta gli esseri umani all'indifferenza verso il male e il dolore da essi stessi cagionato.............................................

Onorare la Vita/Onorare la Morte Reading Teri - 6° intervallo poetico Cappelletto Michele 0,30 Profondamente sensibile all‟umana sofferenza e alla compassione, anch‟essa attinente all‟essere uno con il tutto, Teri ne tocca alcuni aspetti con grande pudore, inserendo nei testi poetici delle note drammatiche, a volte nascoste, spesso molto acute, ad esclusivo uso della sensibilità di chi si presti a percepirle e apprezzarle. Angeli e nuvole

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7° intervallo poetico - cappelletto Michele 0,50 E non poteva mancare nella raccolta poetica di un‟ artista a tutto tondo un pensiero in versi sull'arte stessa: ed è questo che Teri fa CENA con una grande emozione, implicitamente esprimendo immensa gratitudine verso tutti i doni che l'essere umano può ricevere - se è in ascolto, se si allinea, se accetta il Grande compito anche quando è pesante - da quella Potenza inesprimibile che come il popolo antico chiama senza alcuna esitazione Musa inspiratrice: da quella la presenza ineffabile che porta a percepire la parte più intima e preziosa di tutte le cose, di tutti gli esseri, di tutti gli eventi, di tutti gli incontri. Il linguaggio dell'arte Lettura Teri- CENA - 8° intervallo : VI Video ragnatela ridotto. 5‟ Cappelletto Michele 0,50 Anche le sbalorditive performances e installazioni realizzate nel tempo da Teri hanno mosso in lei un istinto di Celebrazione in versi di quelle che lei considera opere poetiche visive : ed eccone un esempio nel componimento riferito a una delle sue imprese di Land Art più significative: la Grande Ragnatela tessuta tra due picchi sulle dolomiti Lucane: grandezza dell‟opera d‟arte, ma anche monito al rispetto del territorio e memento dell‟ inevitabile caducità di tutte le cose, che però non ci deve impedire di aspirare sempre alla Grande Bellezza. Accordi legge Teri CENA - 9° intervallo Cappelletto Michele 0,60‟ La spiritualità trova pienezza espressiva in alcune altissime composizioni della terza parte, Poesia Arte Vita, con testi come Mantèion, La Carezza della Dea, Dialogare con l'Invisibile, Il Suono nello stato di grazia ecc., Mentre nell'ultima parte , insieme ad un accorato "Inno alla vita", risuona potente, nella lirica Per una nuova età dell'oro - una specie di vigorosa ordinanza spirituale - il riferimento a una reale autenticità e nobiltà dell'esistenza. Teri Legge Inno alla vitae speranza. Per una nuova età dell'oro – Cena - 10° intervallo Cappelletto Michele 0,20 Nell‟ appendice della raccolta poetica, che ha l‟onore di una dedica iniziale el poeta e scrittore Stanislao Nievo, Teri ha voluto rendere omaggio a una delle scrittrici del nostro tempo a lei più care, Clarissa Pinkola Estés, dedicandole due testi poetici ispirati ai suoi scritti.Così, per finire in bellezza , ecco le sue Nuove Ricette Per cominciare, bisogna accendere la fiamma. Mi raccomando: usate legna buona! Parole. Idee.

Passioni e il desiderio, di quanto voi amate veramente Ora mettete in una pentola capace, tutte le vostre idee più sostanziose . Dimenticavo! Selezionate. Pulite bene il tutto . L'idea va liberata dalle scorie! Nominate l'essenza delle cose. Riconoscete la freschezza e la bellezza. Sappiate scegliere la vitalità . Aggiungete saggezza quanto basta . Coraggio. Pensieri originali Aspirazioni e intuizion . Non trascurate di badare al fuoco. D‟attizzàrlo e d‟aggiungere altra legna . Rimestate la pentola. Girate! Date sapore a tutti gli ingredienti . E scongiurate che mai più si carbonizzi, della vita creativa la Radice.

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A green song to the moon In the pool everything is silent Three little frogs intone a green singsong In a translucent fog slightly rises Their poem to the moon Looking through the branches We see a blue plover smiling Some little stars come down very slowly to dance with the water and the stone the moss and dragonflies the herbs and flowers in the night Universe Testo poetico e traduzione di Teri Volini Reading di Thomas Volini

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Spunti per interior design Casa Castelmezzano Il Blog di Teri Volini: Casa Castelmezzano. Spunti per interior design

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Il Blog di Teri Volini: Il MONUMENTO ALLA DONNA IGNOTA,. Ripresentazione istituzionale a Potenza Riortesentazione Prof.ssa Volini e Centro d‟Arte e Cultura Delta di Potenza

Il MONUMENTO ALLA DONNA IGNOTA, Onorare la memoria per preparare il futuro Preg.mi Sindaco De Luca, architetto Grano, assessore Pergola Amministrazione Comunale di Potenza Gentilissimi, vorrei esprimere la mia soddisfazione per lesito positivo dalla nostra proposta all‟amministrazione comunale di Potenza in merito all‟ INTITOLAZIONE A MARIJA GIMBUTAS nella nostra città , a tutto merito dei proponenti e di coloro che si sono a tal fine prodigati: con il sostegno del Sindaco De Luca , dell‟architetto Grano e dell‟assessore Pergola. Ci auguriamo che la Targa con il nome dell‟esimia ricercatrice possa presto trovare la sua collocazione nell‟omonimo spazio verde in via del Gallitello, scelto a tale scopo, nel corso di una pubblica manifestazione.

Il luogo si presta altresì all‟ampliamento del progetto “Pace sulla terra”, con la proposta di realizzazione di un Monumento alla Pace - progetto originale e già nel nome significativo, NON CASUALE È LA PACE - di cui alleghiamo le linee di base.

Cordialmente Teri Volini, artista biofila

NON CASUALE È LA PACE ®, un progetto e un‟opera di Teri Volini MONUMENTO L‟Opera NON CASUALE È LA PACE fa riferimento al desiderio di pace e all' improrogabilità della sua realizzazione in noi e nel mondo. L'Arte, con il suo speciale linguaggio, può efficacemente comunicare tale urgenza e sottolineare l‟importanza di una Cultura della Pace, che la evidenzi presso la società civile come valore primario.

Il titolo dell‟Opera fa riferimento all‟impegno necessario per sostituire la modalità mortifera che ancora alberga negli umani con quella del rispetto per la vita e dell‟amore per tutti gli esseri viventi. Con la sua presenza in un luogo pubblico l'opera NCP vuole ricordare e sottolineare alla società civile che il raggiungimento della pace non può essere lasciato al caso: l'artista chiama in causa la superficialità con cui gli umani si pongono innanzi al problema della pace in sé stessi e nel mondo.

Tale concetto viene presentato con una semplice ed originale analogia con lo Shangai, noto gioco nel quale un fascio di barrette viene lasciato cadere a caso su di un piano.

Nel gioco della pace, invece, non c‟è posto per la casualità: a tutti indistintamente tocca lavorare per la pacificazione.

Dall‟aggressività all‟accordo L‟apparente provocazione è in realtà un potente stimolo alla riflessione: le sette lance realizzate in ferro dipinto sono dapprima percepite come simbolo di aggressività: ma tale percezione cambia radicalmente nel momento in cui si osserva che le lance sono tenute a freno da un girotondo di mani, simboleggianti l‟amicizia tra gli esseri umani, l‟accordo e la buona volontà.

Solo così l‟istinto di morte può essere neutralizzato e trasformato dall‟Opera di Pace.

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Quale auspicio potente di queste nuove modalità, le lance sono dipinte nei sette colori della pace: essi concretizzano l‟energia, l‟armonia e la gioia di vivere. Le sette lance sono innestate su un basamento circolare che rappresenta il globo terrestre, circondato da una teoria di parole che sottoscrivono la pace nelle varie lingue del mondo. Qualora il monumento venga inserito al centro di una piazza cittadina, il progetto potrebbe venire arricchito ulteriormente da un canale d‟acqua, anch‟esso circolare, che simboleggia la purificazione dei nostri pensieri e delle nostre azioni, e che fa da collegamento con il resto della piazza, che potrà essere punteggiata da “tessere” con la parola pace in tutte le lingue del mondo.

Ci si riserva di presentare un supplemento progettuale in tal senso.

LA BELLEZZA, L‟ORIGINALITÀ E LA SUGGESTIONE DELL‟OPERA SONO EVIDENZIATE DALLE GRANDI DIMENSIONI, CHE FOCALIZZANO L‟ATTENZIONE E STIMOLANO LA COMUNICAZIONE DEL MESSAGGIO DI CUI L‟OPERA STESSA È PORTATRICE

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Alcuni dossier/cataloghi / giornali.. https://terivolini.blogspot.com/2018/02/alcuni

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Ezio remembering Il Blog di Teri Volini: Ezio Alberione remembering Ezio Alberione Ezio Alberione (1965-2006), giornalista e critico cinematografico, ha tenuto corsi presso le Università Iulm e Cattolica di Milano, si è occupato della programmazione cinematografica del Centro Culturale San Fedele di Milano, è stato direttore responsabile della rivista di cinema duellanti (ex duel), ha collaborato con Radiotre e Radio Popolare, ha scritto per Ciak, Rolling Stone, Max, Panoramiche-panoramiques.

Tra le sue monografie: Incubi e meraviglie. Il cinema di Steven Spielberg (2002), Stanley Kubrick. Arancia meccanica (2005). Ha curato il volume Di cosa parliamo quando parliamo di cinema (1997) e ha collaborato alla Storia del cinema italiano e alla Garzantina Cinema. Ha scritto saggi su Bresson, Welles, Disney, Truffaut, Philibert, De Sica, Nichetti e su Fabrizio De André. Autore di testi teatrali e video, ha cosceneggiato il film La destinazione di Piero Sanna (2003).

“Confrontarsi con lui quotidianamente è stato un privilegio e un arricchimento. Era un sognatore innamorato del cinema, del teatro, dei libri, delle parole. Credeva nel potere salvifico dell‟amicizia, per questo il suo ricordo ci aiuta ad andare avanti e “scioglie il ghiaccio che ci stringe il cuore”.

Dedico questa pagina a Ezio Alberione scomparso prematuramente a soli 41 anni.

Una cara persona conosciuta durante la mostra di opere pittoriche presso Il Centro Culturale S. Fedele a Milano.

In quella occasione, Ezio mi dedicò amichevolmente un mirabile testo, che fa parte del dossier “Testi critici, poetici ed estimativi per l‟Opera di Teri Volini

Dossier Testi critici, poetici ed estimativi per l‟Opera di Teri Volini https://issuu.com/terivolini/docs/dossier_testi_critici_e_poetici_agg

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Ezio Alberione - L'invenzione del cosmo Ogni opera d'arte è in sé stessa mimesi dell' atto creatore divino e le opere di Teri Volini, in particolare, rimandano favolisticamente a genesi e cosmogonie che appartengono alla matrice stessa dell'immaginario umano.

Ma la creazione artistica non è imitazione dell'originario atto divino, quanto piuttosto "invenzione": e la parola vale, etimologicamente, come ritrovamento, recupero.

L'invenzione del cosmo, di un ordine pensato come ritmo, come partitura sinfonica e coreografica, a cui partecipano tutte le creature. La creazione artistica è una rappresentazione che rivela ostinata fiducia nella vita stessa e nella possibilità di comprenderla attraverso la poesia.

Ogni opera di Teri Volini riflette l'energia e il travaglio che ogni atto generativo comporta, se appaga lo sguardo per la festa di luce e di colori che presenta, contiene però una densità tale di elementi che uno sguardo solo non riesce ad abbracciare. È come se Teri Volini aprisse ogni volta gli innumerevoli spazi di un'epifania a cui non si è più abituati ad assistere. Ed è una Rivelazione, perché riflette il bisogno di ritrovare un rapporto profondo con la natura, con i suoi cicli e le sue leggi.

Questo desiderio - o meglio - questa nostalgia, si cela nel cuore degli uomini e delle donne, a cui non è più dato di partecipare al ritmo naturale della luce e delle stagioni: uomini e donne immersi in una notte metropolitana in cui, come notava Pasolini, non brillano più le lucciole …

Ezio Alberione,giornalista, critico e curatore - Milano

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MARZO Un manifesto incriminato, articolo su La Gazzetta Il Blog di Teri Volini: Un manifesto incriminato, articolo su La Gazzetta

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La modalità seguita dall‟ideatore del dubbio manifesto è in PERFETTA LINEA con le modalità comunicative della nostra “cultura”: tutto ciò che nomina ed evidenzia la MORTE e la violenza RISULTA VINCENTE; vedete come in un secondo è diventato famoso non dico nel mondo ma quasi! È innegabile che abbiano molto più successo le cose che destano scandalo, piuttosto che gli studi seri che cercano di approfondire le più cocenti problematiche: IL FATTO STORDENTE A MAI SUFFICIENTEMENTE SOTTOLINEATO È CHE LA NOSTRA “CULTURA” PER TUTTI I TEMPI STORICI STATA - E A QUANTO PARE - CONTINUA AD ESSERE UNA CULTURA DELLA MORTE E DELLA VIOLENZA Tutto giostra intorno a questi disvalori, dal far passare l'uccisione di altri esseri come Dovere ed Eroismo, al far fuori la moglie fedigrafa, restando impuniti per delitto d'onore – impunito fino a poco tempo fa (?), e via via continuando col femminicidio.

Mi sa proprio che a questo punto casca l'asino, perché il nodo focale di ciò che definiamo femminicidio è di fatto diventato inadeguato a definire un massacro fisico e morale che dura da 6000 anni.C‟è da salire un gradino bello alto: il femminicidio mai terminerà se non si pone fine UN'INTERA MENTALITÀ centrata sulla MORTE e la VIOLENZA; lo si può vedere dappertutto, nella vita reale, nelle case, nelle scuole, nelle trasmissioni televisive, nei film: tutto spinge, come il fatidico manifesto, sul risalto dell‟orrendo, del caos, dell‟impazzimento È necessario parlare dunque Non di femminicidio ma di FEMMINILICIDO, perché è in ballo l‟affermarsi del distruttivo a tutti i livelli: la vita è vista come cosa scontata, di poco valore, mentre si continua a giustificare la morte ... Parlare di FEMMINILICIDIO riporta l‟attenzione sul disprezzo del Principio Femminile stesso, portatore di quei valori fondanti senza i quali il declino della società è assicurato Senza il rispetto per il principio della Vita e la nostra unità con la terra, non basteranno controlli di polizia o leggi più severe a migliorare le cose.

Il neologismo femminiLIcidio, indica che la violenza non si dirige solo contro la donna, ma è un attacco generalizzato contro il pianeta e contro tutte le forme di vita.

Non a caso si parla di stupro della donna in coincidenza con lo stupro della terra, che viene usata dagli umani impazziti come un oggetto da dominare e sfruttare, senza il minimo riguardo per la sopravvivenza nostra e per le future generazioni, cui rischiamo di lasciare un immane deserto. Il conio del termine è significativo, perché “include” quella doppia violenza, evidenziandone cause ed effetti ad ampio raggio, e ci fa meglio intendere che, al di là dell‟essere un gioco linguistico, ciò che è in gioco è la preservazione del genere umano e del pianeta.

e l‟articolo / studio sul femminilicidio di Teri Volini, inviato alla Gazzetta ma non pubblicato Il Blog di Teri Volini: e l’articolo sul femminiLIcidio di Teri Volini, inviato alla Gazzetta e non pubblicato 309

Basta al Femminicidio e al FemminiLIcidio Il Blog di Teri Volini: Un manifesto incriminato, articolo su La Gazzetta

Il rispetto per il principio della Vita e la nostra unità con la terra alla base della soluzione del problema Sono fiera di aver partecipato fin da giovanissima alle lotte per l'emancipazione femminile degli anni „70: è grazie a quegli sforzi che tante cose sono cambiate, anche se troppi sono tornati ad essere i fattori in senso contrario che la subcultura dominante mette in atto per neutralizzare il movimento delle coscienze.

Ho ben presenti anche gli scontri contro lo stereotipo della “donna oggetto”, di cui la pubblicità è la forma più appariscente. Nel tempo - come attivista e performer - la mia risposta personale al maschilismo imperante nella pubblicità ha trovato espressione nei Manifesti d'Artista, personali e collettivi, un lavoro decennale in Basilicata con centinaia di persone che “ci hanno messo la faccia” inviando la loro immagine da tutto il mondo per dichiarare il loro impegno nei confronti della natura.

Guardando da una prospettiva maschilista i miei Manifesti d‟artista in difesa della natura, si dovrebbe bocciare come “ingenua e perdente” la loro modalità comunicativa: avrebbero avuto molto più successo i corpi nudi dei partecipanti e delle partecipanti (me compresa), esposti in tutta la città, con il messaggio scritto direttamente sulla pelle!

Ma è proprio qui la differenza: rifiutarsi di aderire all‟andazzo consueto, che mira allo scalpore e al successo immediato, e piuttosto educare lo sguardo di chi osserva, affinché colga il messaggio senza dover ricorrere al richiamo viscerale, al becero, al macabro o al cruento.

Tutto ciò che dà nutrimento agli istinti di bassa lega, frena qualsiasi cambiamento in meglio e contribuisce al permanere del Far West, magari dando le pistole pure alle donne.

Perché siamo ancora a piè del fico?

Detto questo, mi esprimo sul recente manifesto che tanto scalpore ha destato; in verità, non me la conta giusta, perché se è vero che ha colpito nel segno provocando grande attenzione, ciò è accaduto grazie allo “scandalo” insito nella sua ideazione e al clamore che ne è venuto: in pratica, si è uniformato pari pari alle regole del sensazionalismo pubblicitario prescritte dalla cultura dominante, secondo le quali tanto più urtante è il messaggio, tanto più esso è vincente.

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Una simile modalità potrebbe validarsi in altri tipi di target (es. la vendita di un prodotto), ma risulta difficile da digerire in un ambito così particolare come la violenza sulle donne, dove il Punto Primo è recuperare un‟attenzione forte per comprendere perchè siamo ancora “a piè del fico”, e idee inedite per la soluzione del tragico e reiterato problema: ma si dovrebbe mostrare il nuovo già nella presentazione della tematica, impostare quella fatidica “innovazione nelle sensibilità” che sono il punto di forza del femminile come Valore, insieme a rispetto, cooperazione, responsabilità, dignità, gentilezza, e simili valori fondanti, senza i quali il declino della società è assicurato. Purtroppo l‟umanità in generale, e le donne stesse, nel tempo, sono state spinte ad apprezzare e far propri altri pseudovalori, che affiorano persino nel linguaggio e nei comportamenti contro le loro simili, basti pensare agli episodi di bullismo al femminile …

La parola femminicidio non basta più Siamo oggi in una situazione talmente a rischio, che anche la parola femminicidio non basta più per descrivere quell‟orrore iniziato 6000 anni fa e continuato per tutto il tempo storico, in varie forme e misure, e che seguita incredibilmente nel terzo millennio!

Se si vuole procedere, bisogna “ampliare la visione” e far riferimento al FemminiLIcidio: capire che non si tratta solo dell'uccisione delle singole donne o della follia di alcuni (?) uomini; la differenza, se la si vuole intendere, è enorme, e il neologismo, coniato ad hoc, indica che la violenza non si dirige solo contro la donna, ma contro i valori che essa incarna e rappresenta; è un attacco generalizzato contro il pianeta e contro tutte le forme di vita: quello a cui assistiamo quotidianamente, senza che ormai neanche ci si rizzino più i capelli sulla testa, brutto segno !Non a caso si parla di stupro della donna in coincidenza con lo stupro della terra, che viene usata dagli umani impazziti e come un oggetto da dominare e sfruttare, senza il minimo riguardo per la sopravvivenza nostra e per quella delle future generazioni, cui rischiamo di lasciare un immane deserto.

Il neologismo FemminiLIcidio è significativo, perché “include” quella doppia violenza, evidenziandone cause ed effetti ad ampio raggio, e ci fa meglio intendere che, al di là dell‟essere un gioco linguistico, ciò che è in gioco è la preservazione del genere umano e del pianeta, e se non c‟impegniamo a fondo per risolverlo, possiamo pure star certi che anche la violenza sulle donne mieterà sempre più vittime.

Prof. ssa Teri Volini, artista, ricercatrice

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Un‟azione di crowdfounding per sostenere i Percorsi d‟arte in natura in Basilicata Il Blog di Teri Volini: Un‟azione di crowdfounding per sostenere i Percorsi d‟arte in natura in Basilicata

Essere “protagonisti” di un‟opera d‟arte non è cosa frequente: lo rende possibile l‟arte coinvolgente di Teri Volini, artista biofila, pittora, performer, ricercatrice e poeta, nota per il suo ultraventennale impegno nei confronti del Pianeta tramite l‟arte.

Ciò è reso possibile anche con i suoi Manifesti d‟artista, che nulla hanno a che vedere con le abituali affiches commerciali, puntando piuttosto a comunicare importanti messaggi di preservazione e rispetto nei riguardi del pianeta. Creati nel 2009 come manifesti personali, dove era l‟artista stessa a “metterci la faccia”, esponendosi sui muri della città di Potenza, mentre realizzava azioni educative nelle scuole, workshop, mostre, conferenze con pubblicazioni e video, sono diventati opere di “autocoscienza collettiva”, con gruppi di persone a livello locale e internazionale, da 40, a 50, a 80, fino a 520, in difesa dell‟acqua, delle energie pulite, degli alberi, dei frutti della terra …

Percorsi d‟arte in natura

Proteggere e onorare la Terra tramite l‟arte: l‟artista lo fa direttamente sul territorio, proponendo i “Percorsi d‟arte in natura”, con una grande mostra inusuale, in cui sarà un magnifico Bosco la GALLERIA A CIELO APERTO che ospiterà non solo le sue opere performative ma tutta una serie di iniziative artistiche, culturali, naturalistiche collaterali, tra cui il “Sentiero della poesia” e il “Manifesto di autocoscienza collettiva” IO SONO UNO CON L‟ARIA, realizzato appositamente per l‟occasione.

Del progetto sono compartecipi le associazioni Centro d‟Arte e Cultura Delta di Potenza, SORBO, Liberamente, LUETEB, Petra e La Casa delle Erbe e il Comune di Satriano.

Tutto questo in un luogo in sé stesso ispiratore degli Eventi programmati: un bosco protetto vicino Satriano, curato da Rocco Giuliano, detto Zucchero, che ha dedicato la sua vita a onorare la Natura, creando e curando da oltre un quarto di secolo questo posto speciale, che ora mette a disposizione dell‟arte in difesa del Pianeta.

I Percorsi sono iniziati il 21 dicembre 2017, giorno del solstizio, con la presentazione del progetto a Satriano, Rocca Duca di Poggiardo, che ha visto la Mostra di opere di Land Art dell‟artista lucana, la sua Conferenza Fare Arte in difesa della natura, con proiezione immagini e video, la Presentazione dei Laboratori Creativi di Pittura e della Danza Tslogi dei nativi americani, e una lettura poetica attinente, Foreste 312

Crowdfounding L‟artista ha coinvolto i presenti nella creazione del Manifesto di autocoscienza collettiva IO SONO UNO CON L‟ARIA, che verrà composto nei primi mesi del 2018, per essere esposto insieme alle altre opere a favore della Natura, a partire dal solstizio d‟ estate, nella la grande mostra a cielo aperto del Bosco Ralle.

Ed è partendo da quest‟ ultima opera che si è fatto ricorso al “crowdfounding”, letteralmente 'finanziamento della folla', dall'inglese 'crowd' (folla) e 'funding' (finanziamento); finanziamento dal basso, democratica raccolta di fondi in rete: attraverso piccoli contributi di persone che condividono un medesimo interesse o un progetto comune, si può sostenere un'idea innovativa. Ad essa possono associarsi tutti coloro che si sentono in consonanza con il progetto e con l‟opera.

Per aderire a questa forma di 'finanziamento collettivo', bisogna andare sul sito di Produzioni dal basso, una delle piattaforme tramite cui vengono oggi realizzati migliaia di progetti in tutto il mondo, e cercare i Percorsi d‟arte in natura di Teri Volini. Vi si troverà un video, appositamente prodotto, e tutte le info sull‟articolato progetto; si potrà inviare una foto sulla mail indicata e far parte del grande pannello che alla fine verrà prodotto ed esposto, insieme alle altre opere, nel Bosco Ralle, tra giugno e luglio prossimi Centro d‟arte e Cultura Delta di Potenza

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Aprile MUC Antonio D‟Andrea -

corrispondenza sabato 7 aprile – 2018...............................

Il Blog di Teri Volini: 50 anni di R/Evoluzione Domestica del Movimento Uomini Casalinghi.

Oggetto: 1968-2018: 50 anni di R/Evoluzione Domestica del Movimento degli Uomini Casalinghi. kare Amiche/i, Con le amiche/i di Chiamamilano da quasi 10 anni collaboro e quasi ogni anno facciamo un dibattito conversazione conviviale. A Milano e dintorni ho trascorso la maggior parte della mia vita e grazie alla frequentazione della Libreria delle Donne ho preso coscienza di tante cose fino a proporre-lanciare-Giocare il movimento degli uomini casalinghi che formalmente nasce a dicembre del 1985 ma l'incubazione-gest(icol)azione (i famosi primi vagiti) inizia già dal 1968 se non ancora prima.All'appuntamento di giovedì 12 aprile porterò ancora dei capi d'abbigliamento che indossavo-avevo in quegli anni perchè una delle mie pratiche è la cura del vestiario. E l'Abito fa il ragazzo che a sua volta fa l'abito (o meglio potrebbe arrivare a fare).

Ma chiaramente sarà l'occasione per riflettere e discutere insieme su questo percorso particolare che è venuto quasi da sè e che si è sviluppato strada facendo. In anteprima annuncerò la inaugurazione in giugno della Casa-Museo-Archivio-Biblio-Ludoteca (e tant'altro) a livello mondiale - mi imbarazza dirlo ma sono convint che occorra un centro mondiale, se non planetario per continuare a interrogarmi/ci - sui punti nodali portati in dote/dono/ringraziamento/riconoscenza dal e del Movimento degli uomini casalinghi, a Capracotta. Questa casa è la stessa ove mia madre, Peppina Borrelli mi ha messo al mondo. Certo non vorrei che, anzi lo vorrei proprio, che si riflettesse sulle Case Natali e i motivi per cui siamo messi/e al mondo. Per esempio si fa un gran parlare della casa di Gesù, messo al mondo per una missione per salvare tutto il mondo da un peccato originale.

A parte il fatto che Eva-Lilith facevano bene a mangiare mele e melograni dell'Albero della Conoscenza -l'ignoranza è devastante, vedi l'ignoranza sessuale-sentimentale in primis e tra i secundis l'ostinazione a credere che il sole ruotasse intorno alla terra a partire dalla scellerata affermazione di Paolo di Tarso: "fermati o sole"- ma è devastante che sia un uomo, fosse anche un padreterno- a volere un figlio per un suo progetto e per di più senza una minima relazione con la Madonna se non strumentale. E Gesù che si sente investito - e non rifiuta (povero Cristo) - quella vita strumentale e da missionario. Personalmente mi considero figlio di una donna e ho rifiutato le aspettative maschili del mio genitore e ho capito che essere riconoscenti verso mia madre e tutto l'Albero materno e saper dialogare con le donne senza strumentalismi a fini di potere e l'agire soprattutto nella sfera della Cura sono i due fuochi dell'Ellissi su cui ho cercato di costruire la mia esistenza. E quindi da parte mia l'evoluzione dei giovani uomini del '68 che hanno avuto negli hippies la loro più viva consapevolezza di costruirsi una vita al di fuori del modello vetero patriarcale rifuggendo carriera, urbanesimo famiglia per approdare a una centralità del corpo, delle relazioni con la natura il più selvaggia possibile, vivere l'amore non in maniera strumentale nè la sessualità a fini riproduttivi e come corollario la non-violenza (pace e amore) trova nella realtà del tornare ad essere o essere ragazzo - E IL RELATIVO MOVIMENTO DEGLI UOMINI CASALINGHI COME PRATICA DI DIALOGO, RICERCA E AUTONARRAZIONE E SENSO DELLA VITA- senza la r maiuscola, senza prestigio ma come Gioco-grande avventura interiore e relazionale con le donne vissute come Soggetto cardine della società e delle comunità da costruire e vivere- il suo approdo Corposo-Culturale seguente e re-iniziale. Ebbene tutto questo è racchiuso nella Casa-Museo di Capracotta e chiunque potrà venire a toccare con mano, leggere documentarsi.

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Il Blog di Teri Volini: Mostra di pittura e picto-sculture - reading poetico

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Maggio 2018

Le Signore del tempo Oltre il tabù della vecchiaia La cultura ufficiale induce a credere che gli esseri umani – e soprattutto le donne abbiano valore solo se corrispondono ai canoni da essa - direttamente o indirettamente imposti, in primis la giovinezza anagrafica e l‟aspetto fisico.

Tali schemi in verità sono stati tipici degli oltre 5000 anni del “tempo storico”, in cui la conformità ai dictat era assoluta, essendo prescritta dai detentori del potere, e non si poteva far altro che sottomettervisi, pena tremendi castighi. Le donne in particolare erano costrette a basare tutte le loro fortune sull‟aspetto fisico, contando sull‟incontro con un uomo di soldi o di potere, per avere una posizione socialmente ed economicamente più elevata: almeno fino a quando la bellezza con cui si erano “vendute” non sfioriva, ed esse venivano soppiantate da nuove leve. Se molte di quelle regole infami sono cambiate, e non ci si dovrebbe sentire più obbligate ai tanti compromessi e alle incredibili umiliazioni che hanno costellato la storia delle donne, un simile sistema vige tuttora, sfacciato e indisturbato in molte “società”, come quelle mediorentali, o le tante dittatoriali del pianeta, in cui il potere maschile patriarcale lo prevede ed attua con pugno di ferro.

Ma noi no, vero?

Si dovrebbe dedurre che nelle nazioni occidentali si è al di fuori da tutto ciò, grazie alle libertà tanto faticosamente conquistate, lotta dopo lotta, legge dopo legge. Purtroppo non è ancora così. Il potere corruttivo di una società eticamente non evoluta è molto alto, e arriva a catturare proprio coloro che, invece di dichiarare con fierezza quell‟indipendenza, di viverla e condividerla con la più grande gioia e dignità, la tradiscono adeguandosi alle peggiori modalità convenzionali, facendole proprie e, nel caso delle donne, diventando - senza nessuna apparente costrizione - le più strenue sostenitrici del sistema maschile patriarcale. E ciò a cui le loro ave, trisavole o bisnonne erano state costrette per sopravvivere - la seduzione finalizzata - la compiacenza, la carineria, la sottomissione - diventano la “scelta furba” per conquistare un uomo ricco e potente, o per accedere direttamente a carriera, denaro, fama etc., tutto in perfetta specchiatura con una società estremamente deleteria per uomini e donne; in mancanza di situazioni emergenziali, diventa ancor più grave: una vera tragedia per l‟essenza della persona La vecchiaia condannata e rimossa Uno dei modelli più persistenti è dunque l‟uso strumentale della bellezza e della giovinezza. In verità fa persino specie che simili schemi siano tanto persistenti da diventare un‟offesa all' intelligenza, oltre che alla dignità di ogni persona "pensante” e delle donne specialmente, le più colpite da quello che potremmo definire l‟ultimo tabù, dal momento che, messe off limits - almeno dichiaratamente - le differenze sessuali,

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religiose, di differente abilità o di appartenenza, permane invasivo e diminutivo il tabù estetico conformista e quello dell'età anagrafica.

L‟età matura e quella avanzata, a cui tutti/e dovremmo augurarci di arrivare, godendo del bagaglio di esperienze fatte, per proseguire serenamente nel tempo che rimane - con il vantaggio dell‟allungarsi della vita media, e augurandoci una buona salute fisica e mentale - viene percepita - o peggio fatta percepire - come un qualcosa di indesiderabile, privo d‟ogni valore.

Questo non potrebbe succedere, se solo si considerasse l‟avanzare dell‟età come un valore aggiunto e non un handicap; si potrebbe usufruire dei vantaggi che essa può offrire: la maggiore saggezza, la cultura, i saperi e la loro condivisione: a patto che siano riconosciuti e apprezzati!

Al contrario, spesso si prende in considerazione il dato cronologico per decidere se una persona può rientrare tra le nostre amicizie, o se è degna di “credito”: non ci meravigli perciò se molte persone, donne in particolare, tacciono o mentono sulla loro età; lo fanno perché intuiscono che essa non gioca a loro favore! Ciascuna persona andrebbe tenuta in considerazione per il suo valore insito, per il suo carattere, le sue doti, e non per gli anni o le rughe che ha; ammirata per i frutti maturi acquisiti nei vari campi, da quello semplicemente “esperienziale”, umano, a quello intellettuale, creativo e per quanto può condividere anche con le più giovani generazioni.

Problemi socialmente indotti Nessuno nega che, con l‟avanzare degli anni, ci siano problemi, specie di salute e psicologici, ma molti di questi provengono o sono aggravati proprio dall‟ombra di m quella bassa stima sociale. Si finisce per sentirsi inutili, non apprezzati, quasi un peso morto: e ciò non fa certo bene. Il bello è che quella stessa fascia di persone più “giovani” sembra non pensare che fra una manciata d‟anni - dato che il tempo vola - la stessa sorte toccherà anche a loro - sempre che abbiano la ventura di arrivarci!.

O forse tendiamo ad allontanarci da chi ha “una certa età” per la nostra la nostra pusillanimità: temiamo che nascano pensieri che non vogliamo far emergere; riaffiorerebbe ciò che più vogliamo rimuovere, ciò che maggiormente ci terrorizza e che cerchiamo in tutti i modi di nascondere: la paura della morte.Ed ecco allora instaurare comportamenti distrattivi: cultura d‟evasione, intrattenimento al posto dell‟approfondimento, del dialogo, del contatto umano …

Ed ecco il ricorso a tutta una serie di tragicomici comportamenti scaramantici: la cancellazione forzata dei “segni” dell‟età con la chirurgia estetica; diete che dovrebbero riportare a un‟impossibile esilità adolescenziale, forzature d‟ogni genere, quasi sempre disastrose e che non fanno che peggiorare, con lo stato d‟ansia, l‟aspetto e il comportamento.

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Il cane che si morde la coda Grande è la responsabilità di una “cultura” che cerca in ogni modo di rimanere aggrappata al mito dell‟eterna giovinezza; è come un cane che si morde la coda, perché è proprio quel disperato tentativo che finisce con l‟avvalorare il pensiero distorto dominante: che se non si ha un certo aspetto, e si comincia a mostrare l‟età, non si vale più niente. Conseguenza? Disperazione. Non vita.

Non è forse meglio accettare il normale ciclo naturale? La cura normale di sé, il seguire uno stile di vita quanto più prossimo alla natura: ogni età ha la sua bellezza e il suo valore, e il grande vantaggio è riconoscere che sono stati tanti gli anni vissuti; essere grati anche delle cicatrici, che testimoniano la nostra vittoria sui problemi e il coraggio di superare le avversità, con le tante vicende, belle e meno belle, della vita.

Se non si sprecano le energie in vani tentativi di camuffamento, se ne potranno ancora godere tanti, di anni, in serenità e armonia. Tanto tutto è inevitabile: ma contano le Impronte che lasciamo e come si vive il percorso, fino alla sua fine.

La saggezza delle donne Per fortuna esiste la possibilità che le cose mutino, e che nuove sensibilità possano giocare in questo un ruolo importante. Certo i cambiamenti non avvengono da un giorno all‟altro, specie in quegli ambiti in cui la tentazione di apparire al meglio è grande: perciò appaiono ancor più positivi i segnali provenienti dal mondo della moda o del cinema - in cui certi parametri sono sempre stati “legge”.

Da esso prendiamo degli esempi incoraggianti di alcune rappresentanti all‟avanguardia in quell‟ambiente; donne sane, sagge, che non si sono fatte influenzare dalle regole dell‟entourage, ma al contrario sono state capaci loro di influenzare l‟ambiente e la società. Si tratta di personalità che hanno dato alla bellezza e alla giovinezza il giusto valore, senza pretendere di prolungarle artificiosamente, mostrando grande maturità, rifiutandosi di cedere a compromessi con cui avrebbero poi dovuto fare i conti per tutta la vita.

Anna Magnani Una delle prime grandi attrici italiane ad essere apertamente a favore della “naturalezza” dell‟invecchiamento fu Anna Magnani (Roma, 7 - 3- 1908 / 26 - 9- 1973), uno dei simboli del cinema italiano del XX secolo. Celebri le sue interpretazioni, soprattutto in film come Roma città aperta, Bellissima, Mamma Roma e La rosa tatuata. Oscar alla miglior attrice 1956, Oscar alla miglior attrice protagonista. Due David di Donatello, cinque Nastri d'Argento, un Globo d'Oro, un Golden Globe, un BAFTA, due National Board of Review, un New York Film Critics Circle Award, una Coppa Volpi a Venezia e un Orso d'Argento a Berlino.

Anna Magnani è nota anche per una coraggiosa quanto significativa affermazione, che la dice lunga: lasciatemi tutte le rughe, ci ho messo una vita per averle, e le ho pagate care!

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Virna Lisi Esemplare è pure la famosa attrice Virna Lisi (Ancona, 8 - 11 1936 - Roma, 18 12 2014, due David di Donatello, sei Nastri d'argento, un Globo d'oro e tre Grolle d'oro, oltre a diversi premi onorari: David di Donatello speciale, David di Donatello, Globo d'oro, Grolla d'oro e Ciak d'oro alla carriera. Nel contesto internazionale ha ottenuto un Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes 1994 per il ruolo di Caterina de' Medici ne La Regina Margot, che le è pure valso, prima interprete non francese della storia, un Premio César - migliore attrice non protagonista. Virna Lisi affermava: "La mia sfida è sempre stata andare oltre la bellezza", accettando ruoli in cui non aveva esitato ad apparire più anziana anche a 30 anni.

Piuttosto che spingere sulla bellezza, dote di cui era ampiamente privilegiata, aveva badato ad eccellere nel lavoro, interpretando personaggi che le dessero completezza, tant‟è che ricevette importanti riconoscimenti proprio in ruoli particolari, in cui veniva riconosciuta la sua bravura: Al di là del bene e del male, Va‟ dove ti porta il cuore (dove s‟invecchiava con un pesante trucco), o La Donna che ritorna, nel ruolo di signora smemorata, spaventata, confusa, avvolta in un cappottone da clochard, scarpe da tennis oversize, una nuvola di capelli in disordine: un personaggio difficile, drammatico.

“D‟altra sono questi i ruoli che mi attraggono, quelli all‟acqua di rose non mi sono mai piaciuti”. A riprova della sua maturità di pensiero, arrivò a dire: che meraviglia essere finalmente vecchia! Certamente non soffriva il terrore di invecchiare, né nella vita, né sullo schermo.

Mariangela Melato E che dire di Mariangela Melato, (Milano, 19 - 9 - 1941 – Roma, 11-1- 2013) che ,oltre ai numerosi film drammatici e la collaborazione artistica con Lina Wertmüller e Giancarlo Giannini nelle commedie grottesche Mimì metallurgico ferito nell'onore, Film d'amore e d'anarchia, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto e ai numerosi riconoscimenti in età giovanile, fra cui quattro David di Donatello alla migliore attrice per La poliziotta (1974), Caro Michele (1976), Il gatto (1977) e Aiutami a sognare (1981) e altri quattro riconoscimenti speciali, ai cinque Nastro d'argento alla miglior attrice, due Globi d'oro, un Ciak d'oro, i premi Ubu (2002 e 2011) e due premi Eleonora Duse (1987, 1999) come migliore attrice, a 67 anni, ci ha donato una splendida interpretazione della perfida governante, la signora Danvers, nel film per la tv Rebecca? . “L'età continua a essere un tabù per le donne. Non bisogna lasciarsi andare, ma nemmeno fare le ragazzine, riempirsi di botulino e ritrovarsi con la faccia pietrificata.”

Isabella Rossellini Ultimamente un segnale notevole di cambiamento è venuto da Isabella Rossellini, figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, negli anni „90 icona di bellezza e di perfezione per una nota casa cosmetica. In un video racconta di come sia stata ricontattata da quella 321

stessa casa produttrice, da cui era stata congedata ai primi segni di sfioritura della sua perfezione a 40 anni - con la fatidica affermazione che gli spot non devono rappresentare la realtà, ma i sogni. E le donne a, sognano di apparire giovani, non quarantenni…

Testimonial del marchio fin dal 1983, si era vista dare il ben servito; ma oggi Isabella Rossellini, che di anni ne ha 65, è stata chiamata per essere testimonial di bellezza per la stessa Casa francese, grazie alla volontà espressa dalla nuova direttrice generale Françoise Lehmann. "Abbiamo commesso un errore. Vogliamo che la storia venga riscritta". Parole che segnano un passaggio importante: i tempi possono essere maturi e l'arrivo di una dirigente donna - e intelligente - sembra aver contribuito a una nuova attenzione, tanto che a seguire sono state avviate diverse le iniziative a favore dell'emancipazione femminile, la cui madrina d'eccezione sarà proprio Rossellini.

Non possiamo che rallegrarci di questi esempi, in cui famose personalità rinunciano alle forzature dei ritocchi e alla chirurgia estetica; lasciando che la natura faccia il suo corso, esse avvalorano la percezione della vecchiaia come parte nobile del ciclo della vita: mostrano che, non ci si lascia sopraffare dallo scorrere degli anni, ma se ne acquista il possesso, si può diventare Signore del tempo.

E sempre più aumentano queste nuove Signore, rappresentanti di una nuova coscienza, consapevoli di riuscire a dare il passo alle nuove generazioni; solo restando nel campo cinematografico, sono ormai molte le Star che hanno preferito rimanere sé stesse, da Claudia Cardinale, a Monica Bellucci, Stefania Sandrelli, M. G. Cucinotta, a Jessica Lange, Vanessa Redgrave, Jane Fonda, Kim Basinger; a Susan Sarandon, Sharon Stone, Meryl Streep e tante altre senza paura ....

Prof. ssa Teri Volini, ricercatrice Il Blog di Teri Volini: Le Signore del tempo. Oltre il tabù della vecchiaia

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Il Ritorno del mostro. Purtroppo, facendo i controlli di routine, risulta una reiterata presenza del problema che si pensava risolto con l‟impegnativo intervento del luglio 2016.Tocca armarsi di grande coraggio...

MA NONOSTANTE TUTTO

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Manifestazione anti-trivelle a Tempa Rossa Corleto - 22 maggio Il Blog di Teri Volini: Articolo GLB . Trivellazioni, coraggio e cuore in Basilicata

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E CIONONOSTANTE Trivellazioni, coraggio e cuore in Basilicata. Articolo GLB Domenica 20 Maggio a Corleto Perticara (PZ), si è tenuta una manifestazione contro ulteriori permessi estrattivi Total a Tempa Rossa: lo stato del territorio lucano ne sarebbe pesantemente aggravato, per le ricadute degenerative sulla salubrità di aria, acqua, animali e prodotti della terra, abitanti e in generale suo luoghi già tanto inquinati.

Molte le presenze e adesioni di associazioni e comitati lucani e pugliesi tra cui Coordinamento No Triv Basilicata, Liberiamo la Basilica, Ehpa Basilicata, , NoScorie Intern., Ass. Verdi Ta ., ScanZiamo le Scorie, Con.Pro.Bio.Lucano, Osservatorio Popolare Val d'Agri, Briganti d‟Italia, Forum Democratico Bernalda, Tamburi Combattenti, Fondo Antidiossina Ta., Partecipazione è Cambiamento, WWF Potenza, Acqua Pubblica Basilicata, PCI Basilicata ,R.A.S.P.A. Potere al Popolo Alto Ionio, Potere al Popolo Basilicata, Libera Basilicata, Centro Delta, Federaz. USB Basilicata, NoTriv Terra di Bari, Mediterraneo No Triv Policoro, Insieme Onlus (Pz ), Azione Civile, Arca Lucana per la Legalità, Mov. NO TAP, Ass. Ciclostile FIAB Pz, Italia Nostra PZ, Italia Nostra Federiciana, Mov. Terre Libere di Gaia, Comunità M.A.S.C.I. Triepi, ARCI Puglia e molte altre Presente anche l‟artista biofila Teri Volini, con la performance collettiva del Nastro Rosso simbolo della vita, già attivo in precedenti manifestazioni: a rafforzare anche visivamente l‟esigenza improrogabile che sia la vita e il benessere a prevalere, piuttosto che la malattia, il malessere, la desertificazione. A rafforzare questo intento, una furibonda Cinghialessa/Gorgone, portatrice delle richieste più sacrosante, riferite a tutto ciò di cui gli esseri umani hanno veramente bisogno: i BENI COMUNI, materiali e immateriali, e tutta l‟urgenza di difenderli, a costo di “mostrare i denti …

Assenza autolesionistica La cosa che ha maggiormente colpito i partecipanti alla manifestazione, è stata la scarsa o nulla presenza degli abitanti di Calvello, il più esposto ai nefandi effetti del complesso. Un simile autolesionistico e poco cortese atteggiamento nei confronti di persone venute anche da lontano per manifestare in difesa del loro territorio, merita una riflessione.

Indifferenza E vero che siamo ormai assuefatti ai tanti orrori che costellano quotidianamente il pianeta, ma è impensabile non interessarsi a situazioni così gravi, non curarsi della qualità dell‟aria, dell‟acqua, dei frutti della terra, degli animali della salute personale e dei propri discendenti, almeno nel proprio territorio!

Ignoranza?

La causa più evidente potrebbe essere la scarsa conoscenza delle problematiche legate alle estrazioni: c‟è chi crede che le trivelle per il petrolio funzionino allo stesso modo di quelle 329

dell‟acqua? Oggi è inconcepibile non sapere cosa succede nelle viscere della terra, dove vengono immesse sostanze altamente tossiche al fine di facilitare le operazioni. Ed è incredibile che gli abitanti del luogo non siano informati sulla dirompenza di tali operazioni, e sugli effetti su di essi, a breve, medio e lungo termine!

Dormienza La probabilità che siano in uno stato di dormienza è comprovato, in piccolo, dal prezzo che pagano alla pompa: 1599 il gasolio e 1729 la benzina! Cioè, accettano pure, senza fiatare, di pagarlo di più, il rifornimento, insieme a tutti i danni! Intanto viene da piangere a vedere in uno dei video su google la disperazione del fattore - ora malato di cancro - la cui azienda non vale più niente, il terreno, l‟acqua, gli animali etc.

Il coraggio e il cuore La vogliamo dire tutta? Che si tratti di un„abissale mancanza di coraggio? Non solo nel significato comune, di ardimento a prodezza, bensì in ciò che riporta all‟ “avere cuore”, cioè amore per sé, per la terra, per le future generazioni. Il coraggio come principio di verità e motore dei cambiamenti fondamentali che, grazie ad esso si concretizzano: es. lotta contro la schiavitù, rivendicazioni delle donne …

Di fronte a soprusi di vasta portata è fondamentale riappropriarsi di questa forza primaria per compiere ogni volta la scelta più giusta: perché ci vuole coraggio nello scegliere ciò che al momento non porta vantaggi, o che al contrario crea difficoltà, ostruzionismi, attacchi: ma se si persegue un nobile ideale per il bene comune, stiamo pur certi che sarà vincente, anche se non nell‟immediato.

Attivare la partecipazione Con questi passaggi, sarà più facile approvare l‟improrogabilità della lotta per le giuste cause, superare il timore e servirsi della democratica presenza per ottenere risultati positivi … Certo non è la stessa cosa manifestare il proprio civile dissenso in centinaia oppure migliaia di persone! In molti si riesce a chiedere a chi prende decisioni sulla nostra testa di rivedere ciò che porta danno; se ci si si presenta in tanti a pretendere i diritti fondamentali dell‟essere umano, in questo caso il rispetto dei beni comuni fondamentali, da cui dipende la salute, la nostra vita e quella della terra.

L‟impatto - e le richieste - di una grande massa di persone fa la differenza. L‟atteggiamento da struzzo, che stupidamente mette la testa sotto la sabbia pensando di cancellare dalla sua visuale il leone che lo insegue, porta solo al suo divoramento da parte della belva.

Prof. Teri Volini artista biofila

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E CIONONOSTANTE

UNIVERSI - 26 maggio 2018 - Palazzo Abbamonte Satriano con Associazione Lueteb Il Blog di Teri Volini: UNIVERSI - Reading con Lueteb 26 maggio - Palazzo Abbamonte - Satriano

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Cappelletti di presentazione 1. Con la dedica iniziale di un grande scrittore e poeta, Stanislao Nievo, della cui amicizia e stima l‟autrice ha potuto beneficiare, viene presentata la raccolta poetica Universi, un libro di pregio sia per la qualità dei contenuti che per la sua presentazione estetica, molto curata graficamente e artisticamente. La raccolta, di 160 pagine, si dispiega in quattro parti, già nei titoli indicative delle tematiche prevalenti nei vari componimenti: Parte prima – Uno con il Tutto; Parte seconda – Poemetto delle stagioni in alternanza; Parte terza – Poesia Arte Vita; Parte quarta - Percorsi e Auspici; e in Appendice: Omaggio a Clarissa, in cui Teri ha voluto rendere omaggio a una delle scrittrici del nostro tempo a lei più care, Clarissa Pinkola Estés, dedicandole due testi poetici ispirati dalle sue opere Lettura dei testi scelti Foreste 2. Bisogna essere disposti a uscire dagli schemi normali se si vuol entrare nella stanza della poesia... Essere “nel momento”, in piena felice consonanza con ciò che si va osservando, ascoltando, vedendo, percependo, in totale abbandono, in piena consapevolezza ...

Sarà quella stessa comunione che si realizza con tutte le cose a generare le forme più appropriate alla comunicazione verbale; allora fluiranno, sotto l‟alta presenza della Musa, le giuste parole, le invocazioni e le gratitudini, come in questo piccolo ma pregnante testo Foreste, dove l‟autrice porge il riconoscimento che l'essere umano deve alla natura madre - e in questo caso agli alberi - di cui raramente ricordiamo fra le tante loro peculiarità, l'apporto generoso e incessante di quell‟elemento per noi indispensabile, grazie al quale respiriamo e viviamo: l‟ossigeno. Il Dono impareggiabile che ci offrono “dalla notte dei tempi”

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3.Il Ritorno della Giovane Terra (lettura diretta e/o video-poesia) Il rammarico di chi - innamorato della Natura e conscio del privilegio di viverci, è costretto a prender atto dello stato di degrado cui esso viene di continuo sottoposto - viene temperato e trasmutato nella magnifica visione della Terra, ritornata fanciulla, intatta e preservata da ogni Danno. È il sonno il mezzo privilegiato con cui essa comunica all‟essere umano in ascolto: ecco la giovane terra sussurrare sommessamente il suo messaggio di speranza, eccola mostrarsi in tutto il suo splendore e nella sua generosa originaria magnificenza. Tale Visione riempie il cuore della privilegiata autrice di un amore incondizionato, rafforzando il desiderio di ritrovare quell‟intatta bellezza, di comunicarla a tutti e di adoperarsi per questo rinnovamento.

4.Ierofania (Video poesia) Una vera propria mission, dunque, quella dell‟autrice, beneficiata fin dall‟infanzia da un intenso imprinting di magia, sacralità e bellezza nella sua terra d‟origine , le piccole dolomiti lucane: ed è proprio qui che avviene un incontro decisivo che a tale servizio la consacra Tra i veicoli che rendono possibile uno spostamento spazio-temporale - e la compartecipazione ad eventi lontani ma pregnanti per le loro rare peculiarità - il più potente è senza dubbio la poesia. Con Ierofania siamo trasportati senza biglietto e senza sforzo in uno dei luoghi più affascinanti dell'antica terra di Lucania, le Piccole Dolomiti, dove l‟autrice bambina ci coinvolge in uno dei più speciali eventi che possano capitare a un essere umano: realmente esperito durante una delle spericolate salite su quelle rocce antropo e ginecomorfe, l‟incontro surreale e indimenticabile con lo spirito della natura.

5. Hieros Gamos p. 122 Le opere poetiche si ritrovano spesso in stretta sinergia con le opere performative e con quelle pittoriche, nella comunicazione diretta o subliminale della visione speciale che Teri ha delle cose, dei suoi stupori, del suo impossibile: le “galassie terrestri”, l‟essenza di un‟Etica ecologica universale, che la porta con naturalezza a ipotizzare una unione tanto stretta con la natura da diventare un vero e proprio “ matrimonio sacro”: uno Hieros gamos

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6. È la stessa poetessa – artista ad aver curato lo styling dell‟opera, che, iniziando con gli auspici della dedica iniziale del grande scrittore e poeta, Stanislao Nievo, della cui amicizia e stima l‟autrice ha potuto beneficiare, si avvale d‟un originalissimo prototipo, a iniziare dalla brillante copertina in quadricromia, che propone un suo noto dipinto, E Mizar si sdoppia.

7.Il volumetto si presenta come Libro d‟Arte di particolare impatto estetico, confermandosi anche all‟interno, dove raffinate immagini in bianco/nero introducono le varie parti dell‟opera, il cui pregio in tal senso viene accresciuto dalle alette doppiate e consistenti della copertina, che ne consentono l‟esposizione e la tenuta in orizzontale, per godere della panoramica dell‟opera pittorica nel suo insieme. È anche possibile, grazie a un semplice gioco di piegatura delle stesse alette calibrate ad hoc, tenerlo esposto come tridimensionale Libro/scultura: coloratissimo scrigno, fuori dallo scaffale per non disperdersi tra i tanti libri, da tenere in vista, e farsi attrarre in maniera piacevole e naturale dai testi poetici, tutti da scoprire e da leggere anche estemporaneamente.

8. Respirare l‟Universo - Le Souffle de Univers (Video poesia) A seguito della traduzione del testo poetico Respirare l‟Universo in lingua francese, era seguita la realizzazione di una sorprendente video-animazione, prodotta da Teri insieme al presidente dell‟Alliance Française Basilicata. Partendo dalle immagini da lei scelte, Lello Romano aveva operato una geniale alchimia: grazie agli effetti fluttuanti, si arriva a percepire l'inspirazione e l‟espirazione dell‟Universo vivente, il cui ritmo d‟espansione e contrazione offre a chi guarda la possibilità di muoversi nello spazio, di avvicinarsi dolcemente al pianeta, di guardare dall‟alto l‟ancestrale Pangea, di tuffarsi in antichi mari e risalire nel Cosmo, la cui oscurità non fa paura, perché è ciò da cui proveniamo, che sia caos primordiale, o fertile grembo, o scura terra madre …

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9. Canto verde alla luna È uno dei testi poetici più brevi , pubblicati nella parte prima della raccolta UNIVERSI, dedicato alla natura, al suo mistero, alla sua bellezza e all'insita sacralità delle sue manifestazioni. Esiste indubbiamente un'intima connessione tra le opere poetiche e quelle pittoriche, anch'esse potentemente ispirate alla natura, ma in Canto Verde il dipinto si rispecchia molto direttamente Se la fonte ispiratrice nell‟Artista è unica, la sua energia si espande a raggiera in diversi ambiti. Le opere poetiche si ritrovano in stretta sinergia con quelle pittoriche, per comunicare la visione incantata che Teri ha delle cose, i suoi stupori, il suo impossibile: le “galassie terrestri”, l‟essenza di un‟Etica ecologica universale, ai confini del tempo e dello spazio.

10. La seconda parte della raccolta poetica è dedicata ai cicli della natura anche nell‟intitolazione: Poemetto delle quattro stagioni in alternanza Sono quattro piccoli gioielli a rendere omaggio alle stagioni, colte nella magnificente forza generatrice e nell‟ insuperabile dono del ciclico, eterno susseguirsi di vita, morte e rinascita.

La prima stagione - pag. 76 – L‟estate di Alice - pag. 79

Autunno Quasi una carrellata cinematografica quella che, partendo dai grandi alberi ospitali, dirige il suo occhio penetrante verso il sottobosco e i suoi effimeri abitatori, rialzandosi poi al cielo, verso luna e betulle, per rituffarsi poi negli anfratti segreti e negli intensi mondi contenuti anche in un solo cespuglio. Un vero e proprio reportage della ricchezza della vita naturale, che, dopo aver sorvolato in panoramica la campagna ventosa, continua la sua esplorazione minuziosa con tanti piccoli flash sulle creature che si preparano al lungo sonno: il tutto sotto il segno dell‟effimero, ma senza tristezza, poiché, anche nel momento in cui tutto declina secondo i dettami della natura, la bellezza è sempre presente, manifestandosi nel movimento, nel suono, e nel colore 336

che trionfa comunque dappertutto. L'impermanenza viene accettata come parte della vita, e accompagna gli addii dell‟oltrepasso equinoziale con una ridda di vibranti gradazioni coloristiche, che celebrano la sacra scena in cui vita/ morte /vita si susseguono in un ciclo perenne 1 introduzione - tempo 2‟ Espandendosi per 21 pagine nella raccolta poetica UNIVERSI di Teri Volini, il poemetto In volo fra i mondi ci guida in un‟esplorazione fuori dalla norma: un viaggio fantastico, eppure intensamente reale, nel dipanarsi di luoghi e di situazioni che vedono la protagonista di volta in volta compiere delle autentiche visitazioni spazio – temporali … … Si parte con l‟esotica Runa , ed è favoloso anche il mezzo - il corpo stesso - e il modo con cui si viaggia: il volo, descritto come se ci si trovasse in un ambiente aereo, ma composto di sostanza liquida, odorosa, “sottomarina”. Quasi senza soluzione di continuità l'ambientazione viene a mutare: dopo i templi di Anchòr, in Cambogia, il volo/nuoto porta in Inghilterra, nella cattedrale di Cantèrbury: ed è l'autrice stessa a prendere il posto di Runa. Cambia poi il luogo: ci ritroviamo in Francia, sulla Ville Lumière., di cui cogliamo - nel volo planato - la bellezza e la nostalgica descrizione … Interviene un altro mutamento: siamo ancora a Parigi, ma giù in strada, dove è un monello d'altri tempi ad attrarre la nostra attenzione. Vertiginoso il passaggio che, senza alcun preavviso, ci viene proposto: è sufficiente che il ragazzino goloso, soddisfatto per aver acquistato ciò che desiderava, giri l'angolo, ed ecco l‟Autrice bambina guidarci nel suo luogo d'origine: la Montagna Stregata, nelle dolomiti lucane. Segue un lungo, emozionante excursus, da cui traspare l'intensità del suo attaccamento a quei luoghi, espresso con la narrazione d‟un sogno più vivido della realtà stessa, nutrito dalla nostalgia di esperienze felici, attraverso quello ritrovate: perché è quel Sogno fuor dall‟ordinario il filo conduttore di tutte le tappe del viaggio ….

Segue lettura testo poetico In volo fra i mondi, V - X Tempo 6‟ 2a introduzione D'ora in poi la viaggiatrice sarà la stessa, e al piacere ìnsito nel viaggio si aggiungeranno delle scoperte eccezionali . Il volo ci porta infatti, in un tempo rovesciato , nei preistorici Balcani, in un tempo arcaico, storicamente sconosciuto ai più … Ed è qui che l'avventura svela la sua forza di rivisitazione di tempi già vissuti dalla protagonista , tale è la nostalgia lancinante che la essa ci confida. Vediamo così, dall‟alto, quelle comunità vivaci che avevano saputo creare, semplicemente vivendola in pace, l'esperienza primaria dell'umano integrale e condividiamo quei tempi remoti ed inaspettatamente esemplari, fondati sulla pace e la cooperazione.

Era il tempo in cui gli esseri umani onoravano la Terra Madre, percependo la sintonia con la natura e con l'universo vivente, rispettando gli altri esseri umani e non umani, e tenendo la donna, portatrice e nutrice di vita, nella più grande considerazione, tanto da definire il femminile, un confermato valore, e da affermare che alle donne non era necessario diventare delle vergini giurate , per salvarsi dalla violenza patriarcale, che in seguito prevarrà .

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Il viaggio viene interrotto dallo squillo della sveglia, che riporta alla realtà la protagonista, ma non riesce a distoglierla dal pensiero da ciò che ha osservato e rivissuto, dai valori di quel tempo che anche noi , prodigiosamente, abbiamo condiviso Segue lettura poetica - In volo fra i mondi, XI-XIV E XVIII tempo 6‟

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Omaggio a Gimbutas

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E NONOSTANTE TUTTO

Articolo/Ricerca per la rivista Il Capricorno, giugno 2018

Testimonianze di un‟ancestrale cultura pacifica in Basilicata: il sito di Serra d‟Alto (MT) - di Teri Volini Nella prima parte della presente ricerca si è scritto della scoperta di una grande archeologa, la prof.ssa Marija Gimbutas, che ci ha dato le prove inconfutabili dell‟esistenza di civiltà ancestrali pacifiche e laboriose, offrendoci di fatto su un piatto d‟argento la possibilità di invalidare la fatidica affermazione che la guerra sia da sempre esistita, quasi insita nel DNA dell‟essere umano.

In questa seconda parte parleremo della presenza, in Basilicata, di un esempio archeologico significativo, riguardante il paradigma del vivere pacifico nelle più antiche civiltà . Ciò viene dimostrato in primis dall‟assenza di fortificazioni e di armi, in assoluta controtendenza rispetto al persistere di barriere difensive d‟ogni genere nel tempo storico (torri, roccaforti, cittadelle, bastioni, castelli, fortezze, capisaldi, piazzeforti, cancellate, bunker ). Si tratta del sito archeologico di Serra d‟Alto, vicino Matera. Inizia infatti nell‟antica Lucania, da una località vicino Matera - città antichissima, riconosciuta dall‟Unesco Patrimonio dell‟Umanità e nota in tutto il mondo come capitale europea della cultura 2019. Oltre ad essere una delle prove certe della prevalenza quell‟ordine sociale nelle più ancestrali società, avvalora un aspetto culturale importante, suggellato dall‟archeologia internazionale: lo Stile Serra d‟Alto Durante il neolitico sorsero e si svilupparono nel materano numerosi insediamenti umani in villaggi circondati da un semplice fossato o da recinzioni lignee a protezione delle greggi - i cui reperti, risalenti alla fine dell‟800, testimoniano l‟introduzione dell‟agricoltura e dell‟allevamento a partire dal VI millennio a.C. e fanno di quest‟area uno dei luoghi più importanti della Preistoria. Gli insediamenti Serra d'Alto erano caratterizzati da un insieme di capanne a pianta circolare, infossate nel terreno; le sepolture dei defunti venivano effettuate in fosse ovali, in posizione rannicchiata, a volte sotto le capanne stesse; le grotte, caratteristiche della zona, erano frequentate a scopi cultuale e/o funerario.

Conosciuto finora più che altro dagli addetti ai lavori, lo Stile Serra d‟Alto era presente nel 3° millennio in diversi siti preistorici della penisola: in Basilicata (Tirlecchia, Grotta dei Pipistrelli; Grotta Funeraria, Latronico, Lavello, Trasano, S.Candida), in Sicilia ( Isole Eolie - Lipari), in Calabria (Grotta della Madonna - Praia a Mare, Grotta S.Angelo Cassano Jonio), in Campania, nelle Puglie, in Abruzzo, Lazio, fino in Toscana

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I ritrovamenti mostrano una grande varietà di vasellame, funzionale alla vita quotidiana e al culto: una produzione ceramica molto raffinata, con una lavorazione elegante, a formare contenitori dalle pareti sottili, tazze dall‟orlo svasato, vasi a forma di fiasco, piccoli tegami, piccole olle sferiche e/o collo verticale; vasi tondeggianti con piede, anforette, vasi rotondi, a collo cilindrico o con la parte superiore svasata, ciotole a calotta rotonda etc. Tra gli archeologi e studiosi che si sono interessati alla cultura di Serra d‟Alto lucana, il sen.

Domenico Ridola, archeologo e fondatore del Museo archeologico di Matera; il paleoetnologo Ugo Rellini - (Firenze 1870 - Roma 1943); L. Bernabò BreaM.Cavalier, (1910- 1999) fondatore del Museo archeologico eoliano, e numerosi altri.

Parte terza - Le ceramiche di Serra d‟Alto: lettura dei simboli secondo la metodica Gimbutas I motivi delle ceramiche di Serra d‟Alto testimoniano una cultura molto speciale, la cui eco arriva fino a noi dalla notte dei tempi, rivelandosi agli umani del 3° millennio come portatrice una insospettata mission. Graffiti o dipinti, triangoli, scacchiere, losanghe, reticoli meandri e spirali definiscono con nettezza uno Stile presente coerentemente in tutti i luoghi dei ritrovamenti; il colore più ricorrente è il rosso scuro o l‟ocra.

I nostri lontanissimi avi avevano elaborato un‟espressione di tipo culturale-cultuale-artistico eccezionale; con talento istintivo quanto originale, praticavano un‟Arte strettamente collegata alla vita; condivisa da tutti/e, capace di esprimere un ordine simbolico universale, che hanno tramandato in tutto il suo spessore alle future generazioni. Su quei motivi dipinti con cura, possiamo leggere che l‟umanità del neolitico era capace di pensiero astratto, possedeva un‟elevata spiritualità, e molto probabilmente praticava una buona vita.

Come possiamo affermare questo? Tutto sta nello sguardo con cui osserviamo quelle immagini e nelle basi culturali in cui si è formato il nostro, di pensiero.. Certo, è difficile farlo se aderiamo e acriticamente a una cultura convenzionale, che ha sempre tenuto in stand by la preistoria, tanto da creare nei suoi riguardi una netta separazione, o ne ha praticato l‟irrisione; proclamando che la civiltà e l‟Arte iniziavano con la “storia”, e che ad es. il massimo della “bellezza”era prerogativa assoluta del periodo greco classico …

Con tale squilibrato imprintig – accentuato dall‟ignoramento o dalla sottovalutazione dei tempi arcaici in cui è compresa l‟ineguagliabile civiltà cretese, lo splendido “neolitico” minoico - e sorvolando sul fatto che il nostro tempo “storico” di soli 6000 anni - è preceduto da decine di millenni di civiltà misconosciuta, è automatico considerare quei motivi dipinti o graffiti semplici “decorazioni”, quasi un primo tentativo artistico 341

dell‟umanità … Ebbene, non immaginiamo quanto sia riduttivo tale sguardo e che cosa ci sia dietro quel Rosso Segnale … Il grande studioso Sigfried Giedion è stato fra i primi a definire quel modello di arte come una delle più belle e complete espressioni della vita interiore di quelle popolazioni. Grazie ai preziosi apporti di grandi studiosi/e indipendenti e illuminati/e, come S.Giedion, J.J.Bachofen, J. Mellaart, V.Noble, A.Leroi- Gourhan, E. Morgan, Janine D. Kimball , M. Eliade, C.G. Jung, M. Murray, E. Neumann, R.Graves , J.Campbell, C.Musès, R. Eisler, e tanti altri/e), si è oggi affermata una diversa visione della cosiddetta preistoria, un interesse acuto ed una rinnovata considerazione.

Poi è arrivata Marija Gimbutas, punta di diamante della comprensione e “decifrazione” di quei tempi così ignorati e mistificati, autrice di informazioni al riguardo tanto sconvolgenti quanto preziose per noi umani del 3° millennio, impaniati nella crisi della nostra illusoria civiltà. Di origine lituana, archeologa, linguista, ricercatrice, etnologa, storica delle religioni, autrice di numerose pubblicazioni .. con i suoi ritrovamenti archeologi e la loro originale interpretazione, Gimbutas ci ha fornito le prove dell'esistenza di un'antichissima società civile, perdurata migliaia di anni, operosa, pacifica e creativa.

"Tale cultura trasse intenso piacere dalle meraviglie naturali di questo mondo.

La sua gente non produsse armi letali, né costruì fortini in luoghi inaccessibili come avrebbero fatto i successori - neppure quando conobbe la metallurgia.

Eresse invece magnifiche tombe-santuari, templi, case confortevoli in villaggi di modeste dimensioni e creò superbe ceramiche e sculture. Fu questo un periodo di notevole creatività e stabilità, un'età libera da conflitto". (Marija Gimbutas, Il Linguaggio della Dea, Longanesi - 1989).

Con un immenso lavoro di ricerca - contemporaneo o successivo ai suoi ritrovamenti archeologici- Gimbutas ha “decriptato” i simboli, interpretandone il complesso e profondo significato; si è fatta “trasportatrice” di quel linguaggio segreto, permettendoci di conoscere i nostri antenati e le nostre ave più antiche, svelandoci il loro modo di vivere e pensare, i loro Valori: condivisione, creatività, ordine sociale pacifico, rispetto per il femminile e per la natura.

Altro che decorazioni!

Occorrerebbe uno spazio davvero notevole per mostrare solo in parte l‟immenso lavoro di Gimbutas, ma ci limiteremo a qualche cenno, introduttivo di tanta complessità, fornendo un esempio di “interpretazione” di un simbolo, il Triangolo, condotta secondo la sua metodica. Il triangolo è uno dei simboli più antichi, presente fin dal Paleolitico.

Ritrovamenti Neolitici in Bretagna e Irlanda, mostrano tombe costruite con grosse pietre triangolari, ed è attestata nella Vecchhia Europa l‟usanza di seppellire i morti con capo sotto pietre di quella forma. Triangolare è la pianta, la forma stessa dei “santuari”: quello di Lepenski Vir, sul Danubio (Belgrado) era fatto con grossi blocchi di pietra, triangolare.

Tutt‟intorno alla parte sacrale (altare) erano disposte delle pietre, anch‟esse triangolari, con delle sporgenze verso l‟alto

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Su un triangolo di gesso rosso, uno scheletro, sistemato in modo che l‟ombelico - considerato centro del corpo e porta della rinascita - si trovasse al centro del triangolo stesso…Insieme all‟ocra rossa sempre presente, tutto attesta che la sepoltura era collegata a un rituale di Madre Terra, dal quale si sarebbe rinati. Anche i pavimenti erano di gesso rosso, e la datazione li riporta a 6.000 – 8.000 anni fa.

Numerosi amuleti a forma triangolare, in materiali diversi, pietra, argilla, osso, sono stati ritrovati in tombe e grotte e su pesi da telaio. (Cfr. Gimbutas Il Risveglio della dea, Longanesi 1998.

Il significato rigeneratore del triangolo è insito nel suo rappresentare il pube femminile come “Porta della vita” ed è presente dovunque, sia comeconcetto astratto generale - riferito alla Principio vitale e alla fertilità - sia come Femminile reale, riferito alla donna e alla natura. È la “Pars pro toto”, la parte che rappresenta il tutto, simboleggiando la Donna - il suo potere generativo - la Terra, la Vita stessa.

La massima efficacia comunicativa dell‟immagine deriva dal suo non essere “naturalistica”, ma astratta, Simbolica: intelligenza e genio creativo di quelle genti primordiali, in grado di esprimere la loro concezione della vita, della morte e del divino tramite un linguaggio visivo preciso e attinente. Capaci di inserire ogni cosa pensata e vissuta in precise categorie, corrispondenti ad altrettanti significati, riuscivano a “rappresentare” persino un Potere superiore, connesso alla Natura e al Femminile, e ad onorarlo.

L‟associazione del Triangolo con la Nascita, la Morte e la Rigenerazione e il rispetto del femminile e della natura è uno dei principali temi dell‟Arte preistorica, che - come possiamo constatare- è incredibilmente viva e preziosa.

Prof.ssa Teri Volini, ricercatrice mitoarcheologica Articolo per Il Capricorno, giugno 2018 Estrapolazione e riduzione dalla ricerca “ I misteriosi Glifi dell'Ager Cuneatus nella Foresta di Gallipoli-Cognato in Basilicata”- Teri Volini - Delta Edizioni - 1996 343

E NONOSTANTE TUTTO

Insieme a un crowdfounding dedicato, continua la ricerca dei ritratti e alla loro definizione per la realizzazione dell‟opera d‟arte collettiva IO SONO UNO CON L‟ARIA: un Grande Manifesto d‟Artista in gigantografia.

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Alcuni ritratti di gruppo per il manifesto d‟artista collettivo

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Alcuni Manifesti d‟artista in difesa della natura, personali e collettivi e LAND ART SCHERMATA http://www.terivolini.it/html/land_art.htm

Il Blog di Teri Volini: Alcune opere collettive nel tempo - manifesti d’artista: https://terivolini.blogspot.com/2018/06/alcune-opere-collettivenel-tempo.html

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MANIFESTI D‟ARTISTA Il Blog di Teri Volini: Alcune opere collettive nel tempo - manifesti d’artista

https://terivolini.blogspot.com/2018/06/alcune-opere-collettive-nel-tempo.html Ii Manifesti d‟artista personali o collettivi creano una "situazione" diametralmente opposta alle operazioni commerciali dell‟ usuale pubblicità, e nulla hanno a che vedere con essa: l‟Artista espone la sua stessa persona fisica non per vendere

qualcosa nè per pubblicizzarsi, ma per "comunicare" più direttamente ciò che ritiene importante.

Ciò che conta è l‟intento, e in tutti i casi si attua un'Azione in cui è particolarmente visibile LA FORZA RIVOLUZIONARIA dell'arte, in quanto, esasperando volutamente determinati comportamenti e di conseguenza “enfatizzando” il reale, si innescano dei processi in grado di realizzare la presa di coscienza personale e sociale.

Tasli intenti vengono enormemente potenziati dai manifesti d‟artista collettivi, in cui decine o centinaia di partecipanti amplificano con la loro presenza il messaggio Video Presentazione Teri Volini – (Da Intervista Simonetta Ronconi) http://vimeo.com/simonettaronconi/review/69250140/548c52d378 PERFORMANCES SCHERMATA – http://www.terivolini.it/html/performances.htm LAND ART SCHERMATA http://www.terivolini.it/html/land_art.htm

http://www.terivolini.it/html/mostrabellaterra.htm http://www.terivolini.it/html/galleria_mostra_evento_biblio.html

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Montaggio della mostra a cielo aperto

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E NONOSTANTE TUTTO

Giugno 2018

Percorsi d‟arte in natura Una mostra a cielo aperto nell‟abbraccio degli alberi I Percorsi d‟arte di Teri Volini al Bosco Ralle in piena sinergia con le peculiarità che contraddistinguono il borgo lucano: U‟Rumit‟, la foresta che cammina.

L‟omaggio alla natura direttamente in natura: questo l‟intento di Teri Volini nota per il suo ultraventennale impegno nei confronti del Pianeta tramite l‟arte nel proporre una mostra inusuale, in cui sarà un magnifico bosco la Galleria a cielo aperto che ospiterà le sue opere performative, e una serie successiva di iniziative collaterali, tra cui il “Sentiero della poesia”. È stato il luogo stesso ad ispirare l‟Evento: dopo la felice conoscenza del fondatore dell‟associazione SORBO, Rocco Giuliano, detto Zucchero, che – anch‟egli da oltre un quarto di secolo, – ha dedicato la vita a onorare e difendere la Natura, creando e curando questo posto speciale con amore e consapevolezza.

Dopo l‟imponente doppia mostra a Potenza, che ha visto, nel maggio e giugno 2017, le opere pittoriche dell‟artista biofila presso la Pinacoteca provinciale e quelle performative nel Museo archeologico,

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Scene di ordinaria armonia, articolo di Teri Volini per Il Lucano magazine http: // terivolini.blogspot.com / 2017 / 11 / scene-di-ordinaria-armonia-articolo-di.html

...ecco una full immersion in stretta sinergia con gli elementi naturali e animali: la terra, l‟aria, l‟acqua, il sole, la luna, le stelle, gli alberi, il vento, e … uccelli, cavalli, daini, pavoni, caprette tibetane e dolcissimi asinelli, tutti curati da Zucchero. I “Percorsi” prevedono l‟esposizione, da un lato, di alcune delle principali opere di Land Art - praticata dalla metà degli anni „90 - con cui l‟artista biofila dichiara l‟intento di operare per un nuovo rispetto e amore per la Terra, con cui siamo un tutt‟uno, a cominciare da Il Gomitolo Rosso, Il Ritmo del Fuoco, La Ragnatela a Castelmezzano , La Ragnatela a Biella, Message in the Bottle, Arcana*, La Coppa del Mondo, Hieros Gamos, Manteion, La Carezza della Dea, Io sono Uno, Omaggio alla Madre Terra, e dall‟altro, i Manifesti d‟artista personali e collettivi, tramite i quali quell‟intento si è corroborato grazie alla partecipazione di un gran numero di persone consoni, che ci hanno messo la faccia, fino a oltre 500 dichiarando l‟urgenza di ritrovare quell‟armonia che gli umani sembrano aver dimenticato, ma che nel loro stesso interesse, dovranno improrogabilmente riattivare.

La scelta dei tempi solstiziali ed equinoziali è funzionale in tal senso: come la natura muta e si rinnova ciclicamente, accettare e promuovere i cambiamenti necessari: abbandonare le vecchie, deleterie abitudini, seguire la rotta che porta all‟evoluzione, e non alla distruzione. L‟arte può dare un potente stimolo a questa presa di coscienza

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Percorsi d‟arte in natura INAUGURAZIONE con Rocco Zucchero ALBUM MOSTRA IN GALLERIA A CIELO APERTO - BOSCO RALLE https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.1962532097101521.1073741867.10000 0342495094&type=3

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Teri Volini

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Foto Pierfrancesco Barba, Emma Giuliano, Miria Lorusso, Somona Ugliano, Teri Volini...

Alcune delle opere in difesa della natura esposte nell‟abbraccio degli alberi nella Galleria a cielo aperto in Bosco Ralle.......................................

Il fitto bosco è amorevolmente curato da Rocco Zucchero, un folletto che ama la natura, tanto da creare uno spazio aperto a tutti, perché - come recita il cartello sul cancello dell‟oasi - “Niente è nostro”, frase che esprime chiaramente la sua filosofia di vita, molto vicina all'affermazione fondamentale di Teri e della sua arte: “non siamo i padroni della terra”.

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Il Blog di Teri Volini: ALBUM MOSTRA IN GALLERIA A CIELO APERTO - BOSCO RALLE /SORBO

Una mostra d‟arte tra gli alberi è di sicuro un Evento unico: l‟Arte che rende omaggio alla terra madre nella verdeggiante Galleria a cielo aperto, un Sogno realizzato, una Illuminazione concretizzata con la conoscenza - nell‟estate 2017 - di Rocco Zucchero e del magico luogo, in cui, oltre agli alberi, ci troviamo in full immersion con gli elementi naturali e animali: la terra, l‟aria, l‟acqua, il sole, la luna, le stelle, gli alberi, il vento, e … uccelli, cavalli, daini, pavoni, caprette tibetane e dolcissimi asinelli accompagnati dal fruscio delle foglie e dal chioccolìo delle acque di un ruscello…

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Nell‟abbraccio degli alberi GALLERIA A CIELO APERTO in Bosco Ralle Satriano Gentili amiche e amici, per quanti non hanno potuto esser presenti alla inaugurazione della Mostra di Land Art nella Galleria a cielo aperto in Bosco Ralle a Satriano di Lucania, il 21 giugno 2018, abbiamo preparato un Album fotografico, completo di informazioni sull‟inusuale evento. Molte immagini sono accompagnate da link descrittivi della mostra e delle opere, o fanno riferimento a video, video- animazioni o ebook che esemplificano e ampliano il senso del mio operato artistico in difesa della natura. Sono certa che apprezzerete! Teri

ALBUM MOSTRA IN GALLERIA A CIELO APERTO - BOSCO RALLE /SORBO https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.1962532097101521.1073741867.10000 0342495094&type=3 Il Blog di Teri Volini: ALBUM MOSTRA IN GALLERIA A CIELO APERTO - BOSCO RALLE /SORBO link Social sculpture: - La (S)cultura Sociale di Teri Volini - 2a versione - pagg 156 https://issuu.com/terivolini/docs/the__social_sculpture_e_book_agg_to link Land art: CATALOGO LA VI(T)A CREATIVA- illustrato, parte prima Land art - pagg. 141 https://issuu.com/terivolini/docs/catalogo_ebook PERCORSO ARTISTICO di TERI VOLINI - pagg.17 - dalle opere pittoriche alle opere in difesa della natura https://issuu.com/terivolini/docs/lello_romano_presentaz_animata_per_ Alberi http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_alberi.html IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA Doppia mostra di opere in difesa della natura e grande installazione con 50 Piccoli germogli per l'opera collettiva di Teri Volini http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-sono-uno-con-gli-alberidoppia-mostra.html IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA PRESENTAZIONE UFFICIALE – CONVEGNO http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-sono-uno-con-gli-alberi-convegnoe.html MOSTRA DI TUTTE LE OPERE COLLETTIVE ESSERE UNO CON LA TERRA Efab Giugno 2011 http://www.terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html

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IO SONO UNO CON L‟ARIA Laboratorio di Emma Giuliano Il Blog di Teri Volini: IO SONO UNO CON L‟ARIA - Laboratorio di Emma Giuliani

4 giugno 2018 – 19 bambini di 3 anni 5 giugno 2018 – 24 bambini di 5 anni 7 giugno 2018 – 25 bambini di 5 anni - Arrivo ore 9.30 10.00

Passeggiata nella fattoria. Percorso Sensoriale TATTO: I bambini inseriscono a turno una mano nel buco di una scatola per toccare cosa c‟è dentro.

Riusciranno a capire cosa si nasconde?

OLFATTO: I bambini odoreranno da un buchino cosa c‟è nella scatola… UDITO: Che rumore fanno le foglie? Ognuno prendere un mucchio di foglie secche da far scricchiolare VISTA: Vedranno un cartellone con diverse stampini di foglie con le tempere … sono davvero cosi diverse le foglie? Una lente di ingrandimento per chi non ci crede GUSTO: I bimbi assaggeranno le fragole prodotte in un‟azienda biologica di Satriano

Laboratorio I bambini saranno disposti intorno ad un tavolo dove lavoreranno agli oggetti sull‟aria…

Brainstorming… alla scoperta dell‟aria!

Vi ricordate la foto che abbiamo fatto quando sono venuta a scuola? E vi ricordate perché l‟abbiamo fatta?

Perché tra qualche giorno in questo bosco agli alberi sarà appeso un manifesto gigante con tutte le nostre facce sopra. E facciamo questo manifesto per dire che vogliamo tanto bene all‟aria che respiriamo. Vi piace questa idea?E l‟aria è anche dentro di noi…

Ma chi è che crea l‟aria? Lo sapete? Sono gli alberi. 4 gruppi: 3 da 5 e 1 da 4 - Giochi opzionali in base al tempo a disposizione : Ogni bimbo avrà una lettera da decorare con legumi ed elementi della natura. Le lettere comporranno delle parole che saranno appese alle nuvole (aria, vita, natura e amore).

Creiamo delle girandole e un palloncino di carta decorato con delle piume colorate.

Abbracciamo gli alberi prima di andare via…

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IL SENTIERO DELLA POESIA

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Letture poetiche in movimento da Universi con Antonella Romaniello e Antonella Iallorenzi

condivise con il gruppo LUETEB di Satriano e amici /amiche da Potenza

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IL SENTIERO DELLA POESIA Reading poetico in movimento nel corso della inaugurazione https://terivolini.blogspot.com/2018/06/il-posto-della-poesia-in-bosco-ralle.html

Foreste: Teri Il linguaggio dell‟arte: Antonella Iallorenzi La prima stagione: Teri e Lueteb alternate L'estate di Alice: Antonella Iallorenzi e Teri Alla madre terra: Antonella Romaniello e Lueteb - alternate Hieros gamos: Teri e Antonella Iallorenzi Canto verde alla luna : Antonella Romaniello e Lueteb - alternate Inno alla vita: Teri

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Hieros Gamos (Le Sacre Nozze) Un mite giorno di primavera / o di qualunque altra stagione / anche il più grigio inverno / se luminoso è il cuore è sufficiente per realizzare / nella gioiosa compartecipazione una cerimonia nuziale non comune di rara bellezza e di grande espansione / raggiante nella sua semplicità da orpelli libera e da ordinarietà / per onorare / la propizia – fin troppo trascurata – / mistica unione con la Terra Madre Con gli alberi con il vento con le stelle / la luna il sole l‟acqua e l‟aria pura / i frutt i fiori i prati i fiumi i mari / i laghi le cascate le montagne / il l corpo fisco e tutte le creature Con gli esseri visibili e invisibili / Col Tutto di cui siamo / parte senziente luminosa e viva Tale è la sacralità della Celebrazione / che ciascun essere umano – non importa / se donna oppure uomo purché abbia / uno spirito sensibile e gentile – può esserne partecipe e officiante / Nella propria persona Tempio / e Celebrante Protagonista d‟un ricongiungimento / con l‟incommensurabile / Anima universale In queste Sacre Nozze la dichiarazione / Io sono Uno. La Verità e la Luce / dell‟Universo sono in me / si configura preziosa formula rituale / che suggella una promessa antica / Numinosa!

Strumento d‟eccezione per fluire / dall‟angusta visione di un sentire / meschino e solipsisticoalla più nobile magnifica visione / dell‟Amore totale

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... e dopo tanta Bellezza e tanto Amore, in meravigliosa condivisione con tante anime belle in consonanza, devo affronatare un periodo di grande patimento...

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MANIFESTI D‟ARTISTA dal 2009 - Singoli e collettivi, in link attivi PAROLE DI LUCE: http://www.terivolini.it/html/parole_luce_vita.html 1a LA QUINTUPLICE INSTALLAZIONE a Potenza 2009 http://www.terivolini.it/html/riformiamo.html 2 a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_aria.html 3a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_acqua.html 4a QUINTUPLICE INSTALLAZIONE

ALBERI http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_alberi.html FRUTTI http://www.terivolini.it/html/io_sono_uno_frutti.html OPERE COLLETTIVE - MANIFESTI D‟ARTISTA IN ARTE COINVOLGENTE: Opera collettiva acqua - Festa acqua 2010 http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_acqua.html http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugno-io.html SU BLOG: http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugno-io.html http://www.terivolini.blogspot.it/2011/05/si-al-referendum-del-12-13-giugno-io.html OP. COLLETTIVA IO SONO UNO CON IL SOLE http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_sole.html OP. COLLETTIVA IO SONO UNO CON IL SOLE Esposizione fiera energie alternative http://www.terivolini.blogspot.it/2011_05_01_archive.html OP. COLLETTIVA - IO SONO UNO CON I FRUTTI DELLA TERRA 21 MARZO 2013 http://www.terivolini.it/html/coscienza_uno_frutti.html OPERA E CONVEGNO http://terivolini.blogspot.it/2013/03/presentazione-opere-e-convegno-io-sono.html ALBUM FOTOGRAFICO FB https://www.facebook.com/teri.volini/media_set?set=a.557837067571038.1073741825.100000342495094&t ype=1 IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA Doppia mostra di opere in difesa della natura e grande installazione con 50 Piccoli germogli per l'opera collettiva di Teri Volini http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-sono-uno-con-gli-alberidoppia-mostra.html IO SONO UNO CON GLI ALBERI – OPERA COLLETTIVA PRESENTAZIONE UFFICIALE – CONVEGNO http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-sono-uno-con-gli-alberi-convegnoe.html OPERE IN DIFESA DELLA NATURA - http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-indifesa.html IO MI FACCIO IN QUATTRO PER i SI', E TU? Su blog giugno 2011 http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-mi-faccio-in-quattro-per-i-si-e-tu.html MOSTRA DI TUTTE LE OPERE COLLETTIVE ESSERE UNO CON LA TERRA Efab Giugno 2011 http://www.terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html GIÙ LE MANI DAI BENI COMUNI http://terivolini.blogspot.it/2014/12/giu-le-mani-dai-beni-comunidifendere.html http://terivolini.blogspot.it/2011/06/mostra-opere-teri-volini-in-difesa.html MARCIA IN DIFESA DELLA NATURA http://terivolini.blogspot.it/2011/06/io-mi-faccio-in-quattro-peri-si-e-tu.html LA BELLA TERRA http://www.terivolini.it/html/bellaterra.htm

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LUGLIO 2018 E NONOSTANTE TUTTO

Conviene fare orecchie da mercante?

Articolo pubblicato su La Grande Lucania https://terivolini.blogspot.com/2018/07/conviene-fare-orecchie-da-mercante.html

Accade sempre più spesso che le informazioni fornite dai media ed in particolare dai social, come FB, debbano essere riviste e rielaborate se si vuole utilizzarle in maniera ottimale.Un esempio. Di recente, l‟OMS ha allertato i consumatori sui rischi di alcuni prodotti tipici, tra i preferiti dagli italiani: parmigiano, prosciutto, pizza e olio. Apriti cielo! È seguita una specie di “rivoluzione”, quasi i consumatori non volessero accettare dati utili, in verità giunti pure in ritardo, punta dell‟iceberg di tutta una serie di cibi da riconsiderare, se teniamo alla nostra salute. I prodotti succitati sono infatti oggi considerati tra le cause predisponenti alle principali malattie invalidanti o mortali, come patologie cardio- vascolari (ipertensione, ictus, cardiopatie), malattie renali, diabete, tumori Con la sua (seppure parziale e tardiva) comunicazione, l‟OMS rende un servizio prezioso, avvisando la popolazione; se ne comprende la cautela, dati i forti interessi che stanno intorno alla faccenda: difatti immediata è sopraggiunta la levata dei scudi dei produttori, che almeno hanno il pretesto della perdita dei loro utili! Ciò che invece stupisce, è la reazione del pubblico, che, quasi infastidito dalle informazioni, fa orecchie da mercante, asserendo che si tratta di fake news, o addirittura le vede come un‟offesa alla nostra produzione d‟eccellenza, alla dieta mediterranea, etc.

La pulce nell‟orecchio In tutto questo trambusto, non si perde forse di vista che la priorità è la salute ? Se illustri scienziati scoprono - e non da oggi - che quei cibi non fanno bene (solo che finora semplicemente non lo sapevamo, o non ce l‟avevano fatto sapere), non è forse il caso di informarsi meglio, di approfondire? Poi, nessuno c‟impedisce di continuare con le vecchie abitudini, ma la pulce nell‟orecchio ci sussurrerà che nei latticini - specialmente nei formaggi stagionati, più concentrati - oltre al lattosio, c‟è la caseina, di cui uno dei più grandi studiosi mondiali di alimentazione, lo scienziato C. Campbell - in uno studio durato oltre 30 anni, The China Project, illustrato nel noto The China Study - ha evidenziato l‟elevatissima incidenza sul cancro.

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Anche il dott. F. Berrino sconsiglia il consumo di latte animale, specie a chi è già affetto da un tumore, ribadendo che la caseina raddoppia la quantità dell‟ormone della crescita IGF-1, che sostiene l‟aumento delle cellule tumorali già presenti nell‟organismo. E tante altre, e da tempo, sono le voci che si levano, in campo medico meno convenzionale e più preparato, a favore della conoscenza di questi rischi.

Informazione a gogo Il campo è così vasto e l‟argomento così importante che ci conviene compiere personalmente delle ricerche sulle farine (provenienza, inquinamenti, deprivazione da trattamenti, glutine etc .) e sugli alimenti di origine animale, che al di là di tutti i processi ignobili cui sono sottoposti e alla qualità del prodotto, risultano essere pericolosi in sé, a causa del loro contributo all‟acidificazione dell‟organismo.

In estrema sintesi, e come stimolo a ulteriori ricerche, ricordiamo gli alimenti da controllare, diminuire o eliminare: zucchero raffinato e sottoprodotti; carne e prodotti di origine animale (latte,formaggi, gelati, ricotta, yogurt, etc.); sale, farina raffinata e derivati (pasta, torte, biscotti, etc; lievito; grassi idrogenati; antibiotici; medicine; caffeina, alcool; tabacco; alimenti manipolati, in scatola, con conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti; bibite, edulcoranti; pane con grassi saturi, margarina, sale, zucchero, conservanti. È costretta ad andarci piano, l‟OMS: la risposta dei produttori è molto aggressiva: e il pubblico allocco quasi li difende: come se fossero più importanti i loro interessi della nostra salute! Come se non ci avessero già danneggiati abbastanza!

Teri Volini, operatrice culturale

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E NONOSTANTE TUTTO

Agosto 2018

La normalizzazione dell‟orrore articolo di Teri Volini, pubblicato su La Grande Lucania Il Blog di Teri Volini: La normalizzazione dell‟orrore articolo di Teri Volini, pubblicato su La Grande Lucania

Una delle mie riflessioni, susseguenti alla tragedia del Ponte Morandi crollato a Genova il 14 agosto, è stata suggerita da una delle immagini in cui il Ponte appare “appiccicato” alle palazzine sottostanti, in un funesto abbraccio. La presenza di una lunga serie di palazzine di “civile” abitazione, in parte poste proprio sotto il ponte, caratterizza infatti il panorama da mezzo secolo: una visione raccapricciante, che aggiunge orrore alla grande tragedia, di cui si piangono morti e distruzione.

Lasciando qui da parte le problematiche inerenti la sicurezza, le responsabilità, le conseguenze del terribile evento, che spetterà a chi di competenza analizzare, è opportuno puntare l‟attenzione su quelle palazzine, divenute simbolo del basso livello di considerazione dell‟ “umano” e al contempo dell‟incapacità delle persone stesse a difendere i loro diritti fondamentali. Le case, costruite alle spalle del popoloso quartiere di Sampierdarena, quando era il cuore industriale della città, formavano il rione dei ferrovieri, cui venivano date in affitto come alloggi popolari, privilegiando chi aveva condizioni familiari disagiate. Quando è stato realizzato il ponte non è stato nemmeno riconosciuto alle famiglie un rimborso, dal momento che non erano proprietari ma semplici inquilini!

Cinica imperturbabilità Le case erano già lì nel momento in cui i progettisti decisero di far passare al di sopra di esse la gigantesca struttura: agghiacciante è osservare l‟imperturbabilità - che alla luce della tragedia annunciata appare in tutto il suo cinismo – della decisione, che bypassava totalmente le esigenze più elementari di centinaia di persone. Una decisione di per sé sinistra, oggi diremmo macabra ... Accertato che la costruzioni addossate ai piloni del ponte fossero già state realizzate negli anni Cinquanta e nel decennio seguente, prima dei lavori di realizzazione del 376

ponte tra il 1964 e il 1967 e la sua inaugurazione il 4 settembre del 1967, possibile che per i progettisti non ci fu modo di evitare che il ponte passasse proprio sopra la testa degli abitanti di via Fillack e di via Porro? Possibile che l‟osannato ingegnere, i collaboratori vari e gli amministratori locali e nazionali non abbiano minimamente tenuto il conto dell‟ingente pericolo e dei grandi disagi che facevano correre alle persone? L'inquinamento conseguente al passaggio continuo di milioni di mezzi, giorno e notte, quello sonoro, le polveri sottili , le vibrazioni: come se in quelle costruzioni ci fossero delle merci, non delle persone, delle famiglie…

Anestesia Ma ciò che a ben vedere è ancora più mostruoso è la facilità con cui quelle persone accettarono una simile situazione, coabitando per 50 anni - un'intera vita - con tutte quelle gravissime problematiche ... Mi chiedo come sia possibile abbassare di tanto la soglia della sopportazione: nessuna di quelle persone si è ribellata; hanno fatto diventare “normale” l'orrore con cui convivevano, al punto che, in un‟intervista, una delle donne costrette oggi a lasciare l‟abitazione dopo il crollo del ponte, quasi piangeva perché “lasciava lì tutti i ricordi della sua vita”… È un po‟ quello che tragicamente continua ad accadere a questa umanità anestetizzata, che si assuefa rapidamente a qualsiasi Danno, che si chiami inquinamento da trivellazioni petrolifere, da plastica, da emissioni venefiche di fabbriche, sversamenti, rifiuti speciali, pesticidi, cibi contaminati o manipolati, malattie indotte e chi ne più ne ha, più ne metta. È su questa indifferenza, su questo addormentamento dell‟attenzione e della coscienza che va fatta una serissima e improrogabile riflessione.

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TeVolini, operatrice culturale

E NONOSTANTE TUTTO

Spunti per Arredamento d‟interni Blog di Teri Volini: Spunti per Arredamento d’interni a Castelmezzano

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Trascendentalismo: Whitman, Dickinson, Thoreau https://terivolini.blogspot.com/2018/08/trascendentalismo-whitman-dickinson.html Movimento filosofico e poetico, il trascendentalismo si sviluppò nel Nord America nei primi decenni dell'Ottocento: partendo dall'idealismo trascendentale di Kant come unica realtà, si esprimeva una reazione al razionalismo e un'esaltazione dell'individuo nei rapporti con la natura e la società; motivi che in definitiva possono ricondursi all'ideologia romantica, anche se il trascendentalismo si poneva come vigorosa affermazione dell'originalità della cultura americana nei confronti di quella europea.......................................................................

Il trascendentalismo del New England era una nuova fioritura dell'idealismo; era un rinascimento nella religione, nella morale, nell'arte e nella politica; una fase di risveglio e indagine spirituale. (Henry Stephens Salt): il «senso dell'infinito», come lo definì Emerson.

I maggiori rappresentanti della cultura e della filosofia del trascendentalismo sono Ralph Waldo Emerson (1803-1882), Nathaniel Hawthorne e Henry David Thoreau. La lettura di Emerson influì su Friedrich Nietzsche e questo è stato il tramite con cui il trascendentalismo si è riversato nella cultura europea. D'altra parte, su Emerson ebbe larghissima influenza l'opera del pensatore scozzese Thomas Carlyle, il quale (soprattutto con il suo Sartor Resartus, pubblicato per la prima volta in volume negli Stati Uniti proprio a cura di Emerson) ebbe la funzione di mediatore tra la letteratura tedesca (Fichte e Goethe innanzitutto) e il pensatore americano.

Ttrascendentalisti furono Margaret Fuller, John Muir, Amos Bronson Alcott, Louisa May Alcott, Walt Whitman, Emily Dickinson, George Ripley, William Ellery Channing, Charles Timothy Brooks, Orestes Brownson, William Ellery Channing, William Henry Channing, James Freeman Clarke, Christopher Pearse Cranch, John Sullivan Dwight, Convers Francis, William Henry Furness, Frederic Henry Hedge, Sylvester Judd, Theodore Parker, Elizabeth Palmer Peabody, Thomas Treadwell Stone, Jones Very.

Walt Whitman – brani tratti da Foglie d‟erba

Quando i lillà fioriranno, l‟ultima volta, nel prato davanti alla casa, E il grande astro nel cielo d‟occidente calava presto la sera, Io ero in lutto, e sempre lo sarò, ogni volta che torni primavera.

Primavera che sempre ritorni, sempre mi porterai questa triade, i lillà perennemente in fiore, l‟astro che tramonta ad occidente, Ed il pensiero di colui che amo. ......

Cogli la rosa quando è il momento, ché il tempo lo sai che vola… e lo stesso fiore che oggi sboccia domani appassirà ....

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Schiudo l‟abbaino di notte e contemplo i sistemi sparsi pel cielo, e ciò che vedo non è che l‟orlo dei più remoti sistemi.

Oltre, sempre oltre essi spaziano, in perenne espansione, in là, più in là, ognora più in là. .....

Credo in te, anima mia, l‟altro che io sono non deve umiliarsi di fronte a te, e tu non devi umiliarti di fronte a lui.

Ozia con me sull‟erba, libera la tua gola da ogni impedimento, né parole, né musica o rima voglio, né consuetudini né discorsi, neppure i migliori, soltanto la tua calma voce bivalve, amo il suo mormorio. ....

Credo che potrei voltare la schiena e andare a vivere con gli animali, così placidi e contenti, mi fermo e li contemplo per ore e ore.

Non s‟affannano mai, non gemono per la loro condizione, non vegliano al buio a piangere i loro peccati, non mi danno disgusto discutendo sui loro doveri verso Dio, nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per smania di possedere, nessuno s‟inginocchia davanti a un suo simile, né ad altri della sua specie vissuti migliaia di anni fa, nessuno è rispettabile o infelice per la terra universa.

Henry David Thoreau Seppe sviluppare un intimo colloquio con la natura e apprese a leggere la segreta vita boschiva non con il semplice godimento dell‟esteta ma con l‟attenzione del classificatore di fenomeni naturali, la pioggia, il fuoco, le orme lasciate sulla neve dagli scoiattoli o dagli indiani. Dal microcosmo di Walden, Thoreau comprese in profondità il disagio esistenziale che s‟infiltrava nelle coscienze della nascente borghesia e intuì l‟assurdità di un sistema economico che favoriva un‟ineguale distribuzione della ricchezza tra le classi. Questa consapevolezza lo indusse più volte nella sua vita a forme di ribellione e di lotta intraprese con tutta la forza intellettuale di un radicale individualismo. Il suo orrore di fronte all‟invasione del Messico da parte degli Stati Uniti, o alla morte dell‟abolizionista John Brown, o al continuo scandalo della schiavitù, lo portò a pronunciare discorsi appassionati e a scrivere numerosi pamphlets. Il più famoso fra questi, poi pubblicato come saggio, è Disobbedienza civile (Civil disobedience, 1849), che fu letto con entusiasmo e ammirato da L. Tolstoj, e in seguito fu adottato da Gandhi quale manifesto di ribellione non violenta. Anche la beat generation e il pensiero radicale americano degli anni Sessanta hanno visto in Thoreau un loro contemporaneo per la sua profonda conoscenza delle religioni orientali e del pensiero mistico indiano, per il suo essere portavoce del dissenso, per il suo illuminato equilibrio fra i doni della cultura e della natura.

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Omaggio a Walt Whitman Estrapolazione dal poema di Teri Volini: Amanda, cronologia della passione, diario in versi

Sabato 1 Marzo

Esce presto oggi Amanda. In libreria si reca una versione underground di Leaves of Grass d‟uno dei suoi poeti preferiti – Walt Whitman – ad acquistare. Del vivere ne adora la celebrazione così fervida e splendente. La coincidente gioiosa consonanza con i ritmi della natura e dell‟universo vivente. Con emozione legge:

Accarezzo la vita ovunque vada. Di tutto mi nutro e nutro il mio canto o Subito sorsero e si diffusero pace e conoscenza, al di sopra di ogni argomento terreno e Credo che una foglia d‟erba non valga meno dell‟infinito moto delle stelle, c‟è la stessa perfezione nella formica, nel granello di sabbia e nell‟uovo dello scricciolo, la raganella è un capolavoro dei più alti, e il rovo rampicante potrebbe ben adornare i salotti del cielo o Io sono colui che avanza con la tenera notte che cresce, e chiamo la terra e il mare per la metà occupati dalla notte e Vienimi vicino, notte dai seni nudi, stringimi a te, magnetica notte [...].

Notte dei venti del sud notte di poche grandi stelle!

Amanda rischia in quelle visioni di smarrirsi In quel canto che magnifica la vita nell‟immenso e nel minimo. In quell‟alchìmia feconda d‟energia nei versi epici ed in quelli più teneri oltre ogni conformismo impulsi poliedrici forgiando...

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Emily Dickinson

Emily Dickinson ha scelto per anni di vivere in isolamento volontario, trovando ispirazione per poesie e versi tra i più belli di sempre.. Si dedicava all‟unica, totalizzante passione: la poesia. Era talmente gelosa di sé stessa e dei suoi progetti letterari, che quasi nessuno poteva violare l‟intimità della sua stanza. (Ogni vocazione comporta un‟amputazione ).

Il suo spazio domestico finiva per coincidere con il giardino della mente nel quale coltivava la pianta dell‟ispirazione lirica. Dopo la sua morte, la sorella valicò il confine della camera e vi trovò custoditi pile e pile di fogli contenenti ingenti tesori poetici.

Emily Dickinson, le poesie più belle (libreriamo.it)

Non conosciamo mai la nostra altezza /finché non siamo chiamati ad alzarci.

E se siamo fedeli al nostro compito /arriva al cielo la nostra statura.

L‟eroismo che allora recitiamo / sarebbe quotidiano, se noi stessi non c‟incurvassimo di cubiti / per la paura di essere dei re.

Ha una sua solitudine lo spazio, /solitudine il mare / e solitudine la morte, eppure tutte queste son folla /in confronto a quel punto più profondo, segretezza polare, / che è un‟ anima al cospetto di se stessa:/ infinità finita. ........ non esiste un vascello veloce come un libro / per portarci in terre lontane né corsieri come una pagina / di poesie che si impenna / questa traversata può farla anche il povero / senza oppressione di pedaggio / tanto è frugale il carro dell‟anima. kinson ...

Portami il tramonto in una tazza / conta le anfore del mattino / le gocce di rugiada.

Dimmi fin dove arriva il mattino / / quando dorme colui che tesse d‟azzurro gli spazi! H....

La “Speranza” è quella cosa piumata / che si viene a posare sull‟anima – Canta melodie senza parole / e non smette – mai / la senti – dolcissima – nel vento – E dura deve essere la tempesta / capace di intimidire il piccolo uccello che ha dato calore a tanti / – Io l‟ho sentito nel paese più gelido / e sui mari più alieni – Eppure mai, nemmeno allo stremo, / ho chiesto una briciola – di me. NRY D

THOREAU

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AVID

Settembre 2018 LA CASA DELLE ERBE - VIVERE CON CURA A CAPRACOTTA (IS) Antonio D‟Andrea: "IRENE E LUCIA DI MILIONE” https://terivolini.blogspot.com/2018/09/la-casa-delle-erbe-vivere-con-cura.html LA SCUOLA ITINERANTE DI RACCOGLITRICI - L‟ASS. CULTURALE LIBERO PENSIERO (IS) , IL GIARDINO DI FLORA APPENNINICA - IL MULINO COFELICE DI MATRICE (CB) e LA PRO LOCO DI CAPRACOTTA - CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI CAPRACOTTA PROMUOVONO: Bentornato Autunno a Capracotta e in Alto Molise

I preziosissimi doni della Montagna, del Bosco, delle Erbe (Effetto Biofilia) e della vita Conviviale Domenica 23. H 9.00 da Piazza Falconi a Capracotta; ritorno h 18.00. Contributo euro 10.

MEDICINA DELLA FORESTA: BAGNO DI BOSCO E LUNA PIENA Camminata Capracotta – Pescopennataro. Eremo di San Luca – Abeti Soprani – Letture e Esercizi – Visita alle Morge - Pranzo al sacco o Ristorante Abete Bianco 3403657885 Dom 30. H 9.00 da Pzza Falconi al Giardino di Flora Appenninica di Capracotta. Euro 15.00 I SEGRETI DELLE ERBE, LA NATUROPATIA E L‟ARTE Camminata con Riconoscimento delle Erbe – Ginnastica Energetica – Visita guidata del Giardino - Pranzo Conviviale – Laboratori – Ludoteca. Euro 15.00. Carmen 3496107487 Ottobre Vendemmia di Uve Bio nell‟Agro di Agnone. Data da definire. T. Marco: 3337544422 Domenica 7. H 10 da Piazza Falconi. FESTA DEL VENTO. NON SOLO AQUILONI Domenica 7. Perugia- Assisi. MARCIA DELLA PACE. Una delegazione parteciperà Sabato 13. H 9.00 da Piazza Falconi. Ritorno h 17.00. Euro 10.00. COGLI LA PRIMA MELA. Camminata Capracotta Castel del Giudice. Riconoscimento Erbe –Pranzo al Sacco alla Masseria di Campanelli – Meleto di Castel del Giudice: raccolta e acquisto Mele. Ludoteca Dom14. Dalle H 10.00 a Castel del Giudice. 1°FESTA DELLE MELE BIOLOGICHE. Dom 21. Dalle h 9.30 da Piazza Falconi. Euro 10.00. OKTOBER FEST BIRRE ALLE ERBE Passeggiata per Capracotta: Erbe e Storie di Montagna. Presentazione Birre alle Erbe.

Dom 28. Dalle h 9.00 a Pzza Falconi o alle 10.00 presso AMAGREEN tel 3337544422.

Agnone. NELLA VECCHIA E NUOVA FATTORIA: FESTA DELLE NOCI Raccolta delle Noci – Laboratori – Letture – Spazio Ludoteca - Pranzo al Sacco- Euro 10.00 Novembre ROSA CANINA E PRUGNOLO Dom. 4. Dal mattino a Bagnoli del Trigno: RACCOLTA E CONVEGNO SUL PRUGNOLO Dom 11, Dom 18 e Dom 25. H 9.00 Piazza Falconi. Raccolta delle Bacche di Rosa Canina a Capracotta e Paesi dell‟Alto Molise. Laboratori di trasformazione in marmellate e altro che ciascuna/o si riporterà. Munirsi di cestini e guanti. Pranzo al Sacco. Euro 10.00 più 5.00 per chi desidera Pranzo preparato.

Indispensabili scarponi e abbigliamento adeguato: Capracotta si trova a 1.421 mt.

Qualsiasi tempo faccia… noi ci incontriamo.

Per info sui programmi dettagliati, eventuali cambiamenti e prenotazioni: Antonio 3331006671 mail: barchettaebbra@gmail.com 393

Il sito di Serra d‟Alto la scoperta di un‟ancestrale cultura di pace in Basilicata una ricerca di Teri Volini parte 2a

pubblicata su Il Capricorno https://terivolini.blogspot.com/2018/06/capricorno-testimonianze-di.html

In un mio precedente intervento, pubblicato nella stessa sezione del presente sito, ho scritto della scoperta di una grande archeologa, la prof.ssa Marija Gimbutas, che ci ha dato le prove inconfutabili dell‟esistenza di civiltà ancestrali pacifiche e laboriose, offrendoci di fatto su un piatto d‟argento la possibilità di invalidare la fatidica affermazione che la guerra sia da sempre esistita, quasi insita nel DNA dell‟essere umano. In questo secondo articolo parleremo della presenza, in Basilicata, di un esempio archeologico significativo, riguardante il paradigma del vivere pacifico nelle più antiche civiltà. Ciò viene dimostrato in primis dall‟assenza di fortificazioni e di armi, in assoluta controtendenza rispetto al persistere di barriere difensive d‟ogni genere nel tempo storico (torri, roccaforti, cittadelle, bastioni, castelli, fortezze, capisaldi, piazzeforti, cancellate, bunker ).

Si tratta del rinvenimento del sito archeologico di Serra d‟Alto, località situata nei pressi di Matera - città antichissima, riconosciuta dall‟Unesco Patrimonio dell‟Umanità e nota in tutto il mondo come capitale europea della cultura 2019.

La scoperta del luogo archeologico, oltre ad essere una delle prove certe della prevalenza quell‟ordine sociale nelle più ancestrali società, avvalora un aspetto culturale importante, suggellato dall‟archeologia internazionale: lo Stile Serra d‟Alto.

In particolare, i reperti dimostrano che durante il neolitico sorsero e si svilupparono nel materano numerosi insediamenti umani in villaggi circondati da un semplice fossato o da recinzioni lignee a protezione delle greggi. Tali resti, risalenti alla fine dell‟800, opportunamente studiati, testimoniano l‟introduzione dell‟agricoltura e dell‟allevamento a partire dal VI millennio a.C. e fanno di quest‟area uno dei luoghi più importanti della Preistoria. Gli insediamenti Serra d'Alto erano caratterizzati da un insieme di capanne a pianta circolare, infossate nel terreno; le sepolture dei defunti venivano effettuate in fosse 3 ovali, in posizione rannicchiata, a volte sotto le capanne stesse; le grotte, caratteristiche della zona, erano frequentate a scopi cultuale e/o funerario.

Conosciuto finora più che altro dagli addetti ai lavori, lo Stile Serra d‟Alto era presente nel 3° millennio in diversi siti preistorici della penisola: in Basilicata (Tirlecchia, Grotta dei Pipistrelli; Grotta Funeraria, Latronico, Lavello, Trasano, S.Candida), in Sicilia Isole Eolie - Lipari), in Calabria (Grotta della Madonna - Praia a Mare, Grotta S.Angelo - Cassano Jonio), in Campania, nelle Puglie, in Abruzzo, Lazio, fino in Toscana.

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Vaso di Serra d‟Alto, simbolicamente decorato

Tra gli archeologi e studiosi che si sono interessati alla cultura di Serra d‟Alto lucana conviene ricordare: il sen.Domenico Ridola, archeologo e fondatore del Museo archeologico di Matera; il paleoetnologo Ugo Rellini - (Firenze 1870 - Roma 1943); L. Bernabò Brea-M.Cavalier (1910- 1999), fondatore del Museo archeologico eoliano, e numerosi altri.

Le ceramiche di Serra d‟Alto 2. I ritrovamenti effettuati nel sito materano mostrano una grande varietà di vasellame, funzionale alla vita quotidiana e al culto: una produzione ceramica molto raffinata, con una lavorazione elegante, a formare contenitori dalle pareti sottili, tazze dall‟orlo svasato, vasi a forma di fiasco, piccoli tegami, piccole olle sferiche e/o collo verticale; vasi tondeggianti con piede, anforette, vasi rotondi, a collo cilindrico o con la parte superiore svasata, ciotole a calotta rotonda etc.

I motivi delle ceramiche di Serra d‟Alto testimoniano una cultura molto speciale, la cui eco arriva fino a noi dalla notte dei tempi, rivelandosi agli umani del III° millennio come portatrice di una insospettata mission. Graffiti o dipinti, triangoli, scacchiere, losanghe, reticoli meandri e spirali definiscono con nettezza uno Stile presente coerentemente in tutti i luoghi dei ritrovamenti; i colori più ricorrenti sono l‟ocra il rosso.

I nostri lontanissimi avi avevano elaborato un‟espressione di tipo culturale-cultualeartistico eccezionale; con talento istintivo quanto originale, praticavano un‟arte strettamente collegata alla vita; condivisa da tutti/e, capace di esprimere un ordine simbolico universale, che hanno tramandato in tutto il suo spessore alle future generazioni. Su quei motivi dipinti con cura, possiamo leggere che l‟umanità del neolitico era capace di pensiero astratto, possedeva un‟elevata spiritualità, e molto probabilmente praticava una buona vita.

Come possiamo affermare questo? Tutto sta nello sguardo con cui osserviamo quelle immagini e nelle basi culturali in cui si è formato il nostro pensiero.. Certo, è difficile farlo se aderiamo e acriticamente a una cultura convenzionale, che ha sempre tenuto in 395

stand by la preistoria, tanto da creare nei suoi riguardi una netta separazione, o ne ha praticato l‟irrisione; proclamando che la civiltà e l‟Arte iniziavano con la “storia”, e che ad es. il massimo della “bellezza” era prerogativa assoluta del periodo greco classico…

Con tale squilibrato imprintig – accentuato dall‟ignoramento o dalla sottovalutazione dei tempi arcaici in cui è compresa l‟ineguagliabile civiltà cretese, lo splendido “neolitico” minoico - e sorvolando sul fatto che il nostro tempo “storico” di soli 6000 anni - è preceduto da decine di millenni di civiltà misconosciuta, è automatico considerare quei motivi dipinti o graffiti semplici “decorazioni”, quasi un primo tentativo artistico dell‟umanità …

Ebbene, non immaginiamo quanto sia riduttivo tale sguardo e che cosa ci sia effettivamente dietro quel Rosso Segnale … Il grande studioso Sigfried Giedion è stato fra i primi a definire quel modello di arte come una delle più belle e complete espressioni della vita interiore di quelle popolazioni.

Grazie ai preziosi apporti di grandi studiosi/e indipendenti e illuminati/e, come S.Giedion, J.J.Bachofen, J. Mellaart, V.Noble, A.Leroi- Gourhan, E. Morgan, Janine D. Kimball, M. Eliade, C.G. Jung, M. Murray, E. Neumann, R.Graves, J.Campbell, C. Musès, R. Eisler, e tanti altri/e), si è oggi affermata una diversa visione della cosiddetta preistoria, un interesse acuto ed una rinnovata considerazione.

Lettura dei simboli secondo la metodica Gimbutas Poi è arrivata Marija Gimbutas, punta di diamante della comprensione e “decifrazione” di quei tempi così ignorati e mistificati, autrice di informazioni al riguardo tanto sconvolgenti quanto preziose per noi umani del 3° millennio, impaniati nella crisi della nostra illusoria civiltà.Di origine lituana, archeologa, linguista, ricercatrice, etnologa, storica delle religioni, autrice di numerose pubblicazioni... con i suoi ritrovamenti archeologi e la loro originale interpretazione, Gimbutas ci ha fornito le prove dell'esistenza di un'antichissima società civile, perdurata migliaia di anni, operosa, pacifica e creativa.

"Tale cultura trasse intenso piacere dalle meraviglie naturali di questo mondo. La sua gente non produsse armi letali, né costruì fortini in luoghi inaccessibili - come avrebbero fatto i successori - neppure quando conobbe la metallurgia. Eresse invece magnifiche tombe-santuari, templi, case confortevoli in villaggi di modeste dimensioni e creò superbe ceramiche e sculture. Fu questo un periodo di notevole creatività e stabilità, un'età libera da conflitto". (Marija Gimbutas, Il Linguaggio della Dea, Longanesi - 1989).

Con un immenso lavoro di ricerca - contemporaneo o successivo ai suoi ritrovamenti archeologici- Gimbutas ha “decriptato” i simboli, interpretandone il complesso e profondo significato; si è fatta “trasportatrice” di quel linguaggio segreto, permettendoci di conoscere i nostri antenati e le nostre ave più antiche, svelandoci il loro modo di vivere e pensare, i loro Valori: condivisione, creatività, ordine sociale pacifico, rispetto per il femminile e per la natura.

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Altro che decorazioni!

Occorrerebbe uno spazio davvero notevole per mostrare solo in parte l‟immenso lavoro di Gimbutas, ma ci limiteremo a qualche cenno, introduttivo di tanta complessità, fornendo un esempio di “interpretazione” di un simbolo, il Triangolo, condotta secondo la sua metodica.

Il triangolo è uno dei simboli più antichi, presente fin dal Paleolitico. Ritrovamenti Neolitici in Bretagna e Irlanda, mostrano tombe costruite con grosse pietre triangolari, ed è attestata nella Vecchia Europa l‟usanza di seppellire i morti con il capo sotto pietre di quella forma. Triangolare è la pianta, la forma stessa dei “santuari”: quello di Lepenski Vir, sul Danubio (Belgrado) era fatto con grossi blocchi di pietra, triangolare.

Tutt‟intorno alla parte sacrale (altare) erano disposte delle pietre, anch‟esse triangolari, con delle sporgenze verso l‟alto (∇) . (Cfr. Gimbutas Il Risveglio della dea, Longanesi 1998) Su un triangolo di gesso rosso, vediamo illustrato uno scheletro, sistemato in modo che l‟ombelico - considerato centro del corpo e porta della rinascita - si trovasse al centro della figura stessa… Insieme all‟ocra rossa sempre presente, tutto attesta che la sepoltura era collegata a un rituale di Rigenerazione: la tomba era il Grembo della Madre Terra, dal quale si sarebbe rinati. Anche i pavimenti erano di gesso rosso, e la datazione li riporta a 6.000 – 8.000 anni fa.

Numerosi amuleti a forma triangolare, in materiali diversi, pietra, argilla, osso, sono stati ritrovati in tombe e grotte e su pesi da telaio.

Il significato rigeneratore del triangolo è insito nel suo rappresentare il pube femminile come “Porta della vita” ed è presente dovunque, sia come concetto astratto generale riferito alla Principio vitale e alla fertilità - sia come Femminile reale, riferito alla donna e alla natura. È la “Pars pro toto”, la parte che rappresenta il tutto, simboleggiando la Donna - il suo potere generativo - la Terra, la Vita stessa.

La massima efficacia comunicativa dell‟immagine deriva dal suo non essere “naturalistica”, ma astratta, simbolica: intelligenza e genio creativo di quelle genti primordiali, in grado di esprimere la loro concezione della vita, della morte e del divino tramite un linguaggio visivo preciso e attinente. Capaci di inserire ogni cosa pensata e vissuta in precise categorie, corrispondenti ad altrettanti significati, riuscivano a “rappresentare” persino un Potere superiore, connesso alla Natura e al Femminile, e ad onorarlo.

L‟associazione del Triangolo con la Nascita, la Morte e la Rigenerazione e il rispetto del femminile e della natura è uno dei principali temi dell‟Arte preistorica, che - come è possibile constatare anche in una mia precedente ricerca - I misteriosi Glifi dell'Ager Cuneatus nella Foresta di Gallipoli-Cognato in Basilicata”, Delta Edizioni, 1996 - è incredibilmente viva e preziosa.

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E NONOSTANTE TUTTO

21 ottobre 2018 - Partecipazione all‟incontro Permesso di ricerca idrocarburi “Masseria La Rocca” - Villa Arcobaleno (Brindisi Montagna Potenza https://terivolini.blogspot.com/2018/10/partecipazione-incontro-masseria-la.html Sulla Sentenza n. 5471/2018 del Consiglio di Stato pubblicata il 20/09/2018 sulle nuove richieste di permesso di ricerca ed estrazione petrolifera in Basilicata La questione petrolio in Basilicata sta diventando di giorno in giorno più drammatica: a tutte le problematiche ambientali, di salute pubblica, di inquinamento dell‟aria e delle acque, di depauperamento delle risorse turistiche, artigianali ed agro-pastorali, causate dall‟enorme quantità di petrolio estratto e lavorato in Basilicata, si sono accompagnate e si accompagnano diffuse pratiche di illegalità, corruzione, reati di tipo associativo ed infiltrazioni della criminalità organizzata, venute alla luce dalle numerose inchieste della Magistratura e stigmatizzate dalla relazione della DNA del 2017. Tutto questo aggrava significativamente il senso di sfiducia e rassegnazione dei cittadini lucani, minando alla base la democrazia e la speranza per un futuro, se non migliore, almeno possibile.

In data 20/09/2018, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso da parte della Regione Basilicata e del Comune di Brindisi Montagna avverso la Sentenza n. 387/2017 del TAR Basilicata pubblicata il 26/05/2017 che riteneva illegittimo il diniego all‟intesa espresso dalla Regione Basilicata (DGR n. 1528 del 29/12/2016) nei confronti della Rockhopper Italia S.p.a., contitolare insieme a Total E&P Italia S.p.a. ed ENI S.p.a. dell‟istanza per il conferimento del Permesso di ricerca idrocarburi su un‟area di 1.304 ettari ricadente nei Comuni di Brindisi Montagna e di Potenza, denominata “Masseria La Rocca”, così accelerando l‟iter che potrebbe portare all‟apertura di nuovi pozzi nel territorio di Brindisi Montagna.

Con la conferma in appello della suddetta Sentenza del TAR Basilicata, infatti, la decisione sull‟intesa, ex art. 29, comma 2, lett. l), Dec. Lgs. n. 112/1998, spetta - in base al decisum del predetto Organo di Giustizia Amministrativa - alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sul (erroneo) convincimento dell‟applicazione alla fattispecie in questione del disposto normativo dell‟art. 1, comma 8 bis, Legge n. 239/2004, come integrato dall‟art. 1, comma 554, Legge n.

190/2014.Ciò in totale spregio, invece, della successiva modifica normativa apportata al predetto comma 8 bis dell‟art. 1 Legge n. 239/2004 da parte dell‟art. 1, comma 242, Legge n.

208/2015, a seguito del recepimento nella Legge di Stabilità 2016 di tre dei sei quesiti del c.d.

Referendum Trivelle (svoltosi il 17 aprile del 2016), che ha inteso ristabilire il concetto di intesa “in senso forte”, ossia di un atto a struttura necessariamente bilaterale che non può essere superato, nella materia specifica in argomento, con una decisione e con l‟esercizio di un potere unilaterale da parte dello Stato che preveda la semplice partecipazione della Regione.

In tale ottica, invero, si dovrebbe affermare l‟esigenza del conseguimento dell‟intesa in termini di effettiva ispirazione alla reciproca e leale collaborazione tra poteri, senza prescindere dalla 398

permanenza, in ogni fase, della piena garanzia della posizione paritaria tra le parti coinvolte nel procedimento. Riteniamo, pertanto, che sia necessario attivarsi con urgenza, al fine di scongiurare il pericolo di un nuovo devastante capitolo nella storia delle estrazioni petrolifere in Basilicata, perpetrato non solo attraverso la palese violazione del principio di competenza concorrente e la conseguente estromissione, di fatto, dell'organo di governo regionale dalle decisioni, ma soprattutto mortificando i cittadini e le numerose associazioni che da anni lottano per la tutela dell'ambiente, della salute, della democrazia.

Ricordiamo, infatti, che “Masseria la Rocca” è solo uno dei numerosi permessi di ricerca che pendono su quasi tutto il territorio regionale; che è inoltre già prevista la perforazione di ulteriori nuovi 5 pozzi (Alli5, S. Elia1, Cerro Falcone7 + 2 bidreni), in località Civita di Marsicovetere, nell‟ambito del permesso di coltivazione “Val d‟Agri”.

Per queste ragioni ineludibili riteniamo urgente un incontro con i parlamentari lucani, affinché ciascuno esprima con chiarezza il proprio punto di vista sulla questione ed indichi le azioni che si intendono portare avanti per perseguire auspicabili obiettivi condivisi, ognuno nell‟ambito delle proprie funzioni e competenze.

E NONOSTANTE TUTTO

Articolo di Teri Volini su La Grande Lucania Un nuovo devastante capitolo nella storia delle estrazioni petrolifere in Basilicata https://terivolini.blogspot.com/2018/10/articolo-glb-un-nuovodevastante.html

Le problematiche ambientali della Basilicata, strettamente connesse con la salvaguardia del territorio e della salute pubblica, invece di trovare soluzioni valide, si aggravano sempre di più.

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Una delle cause principali è la resa all‟arrembaggio delle multinazionali, che - non contente dell‟enorme quantità di petrolio estratto in regione, si concentrano sui luoghi finora integri, richiedendo permessi estrattivi che presto cingeranno d‟assedio anche il capoluogo. Esemplare il “Permesso di ricerca idrocarburi “Masseria La Rocca”, Brindisi Montagna - Potenza”. La Regione Basilicata e il Comune di Brindisi Montagna si sono visti negare il Ricorso nei confronti della Rockhopper Italia S.p.a., contitolare insieme a Total E&P Italia S.p.a. ed ENI S.p.a. - in merito all‟istanza per il conferimento del Permesso di ricerca idrocarburi su un‟area di 1.304 ettari ricadente nei Comuni di Brindisi Montagna e di Potenza, denominata “Masseria La Rocca”, Il respingimento del ricorso da parte del Consiglio di Stato, il 20/09/2018, ha di fatto negato la legittimità al “diniego”, espresso da quelle istituzioni, rendendo possibile l‟apertura di nuovi pozzi, con le conseguenze drammatiche di inquinamento dell‟aria e delle acque, oltre al danno per le risorse turistiche, artigianali, agricole e pastorali del territorio e l‟aumento esponenziale delle patologie tumorali della popolazione.

La decisione del Consiglio si esplicita come atto potere unilaterale da parte dello Stato, prevedendo l‟estromissione, di fatto, dell'organo di governo regionale dalle decisioni, già permesso dal Decreto Sblocca Italia, per non parlare dei cittadini e delle numerose associazioni che da anni lottano per la tutela dell'ambiente, della salute, della democratica partecipazione.

Ma non c‟è limite al peggio, poiché “Masseria la Rocca” è solo uno dei numerosi permessi di ricerca che premono sul territorio regionale; è già prevista la perforazione di ulteriori nuovi 5 pozzi (Alli5, S. Elia1, Cerro Falcone7), in località Civita di Marsicovetere, nell‟ambito del permesso di coltivazione “Val d‟Agri”.

Tra gli incontri previsti per discutere su tali problematiche, quello del Comune di Brindisi Montagna Domenica 21 Ottobre, alle ore 18:00, presso “Villa Arcobaleno”, aderenti i Comitati No Triv Brindisi Montagna, No Triv Basilicata, No Triv Bella, Baragiano, Grassano, Vulture Melfese, Pisticci Scalo, Tito No Biomassa, Antinucleare Nova Sir No al petrolio Vallo di Diano, No Eolico Piani del Mattino – Potenza, No Eolico Selvaggio – Bisaccia (Av); il Coord.

Reg. Acqua Pubblica Basilicata, NoScorie International, Cobas Scuola Basilicata, Cobas L.i.S.i.a. Scanzano J., Abruzzo Beni Comuni, Consorzio Produttori Biologici e Biodinamici, Briganti d‟Italia, Liberiamo La Basilicata, Terre Joniche, Altragricolura, , WWF Potenza e Aree Interne, Fai Basilicata, FAI Atella; le Associazioni: Insieme, Ehpa Basilicata, 100 Comuni Avigliano, Solidarietà Civile Rionero, Un muro d‟amare Muro Lucano, D.N.A. di Potenza,.

MO‟ BASTA – Pz, Equomondo, VOLA (Volontari Amb. Basilicata), Antigone di Oppido Lucano, Amici Monte LiFoj onlus, FIAB Potenza CiclOstile, Osservatorio Pop.Val d'Agri, Azienda Il Querceto - Marsicovetere, Casa dei Diritti, NO RADAR Monte LiFoj – Picerno, Picerno, FLMUniti - CUB di Potenza.

Teri Volini, artista biofila, operatrice culturale

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Orto-giardino sul balconeRTO /BALCONE Potenza https://terivolini.blogspot.com/2018/10/orto-balcone-potenza.html

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Novembre 2018 Un conto molto salato - articolo su La Grande Lucania https://terivolini.blogspot.com/2018/11/un-conto-molto-salato-articolo-su-la.html

Di fronte alle tragiche conseguenze dei disastri naturali che colpiscono non solo i territori regionali ma il mondo intero, urge porsi delle domande sulle cause non estemporanee di questi fenomeni. Piogge torrenziali, alluvioni, incendi, venti violentissimi, sono solo la punta di un iceberg sempre più minaccioso, che tuttavia non ha nulla di casuale, ma consegue a una pessima organizzazione sociale e ambientale. In poche parole, i cosiddetti “cambiamenti climatici”, al di là dell‟essere un capriccio della natura, sono il frutto della progressiva scomparsa dell‟etica nei comportamenti, a livello personale e sociale .

Per arrivare alle radici del problema: se ogni cosa viene asservita alla sete di guadagno e alla speculazione, se si ignorano le pur evidenti scelte scellerate che con sfacciata protervia vengono fatte, dettate dall‟avidità e dall‟interesse dei singoli e di gruppi multinazionali che dettano legge, non ci si può aspettare altro che grossi danni.

La gestione univoca e senza freni del territorio, dell‟acqua, dei boschi, lo sfruttamento spietato delle risorse, la conduzione privata e rapace delle terre, degli immobili, delle vie di comunicazione, delle infrastrutture, alla fine presenta un conto spaventoso.

Gli eventi naturali, le piogge e i venti non fanno che evidenziare il dissesto creato da una sistematica, rapace amministrazione della società, che impedisce la gestione pubblica e trasparente dell‟uso della terra, l‟elaborazione e l‟attuazione di buoni piani urbanistici, la diffusione della conoscenza, la direzione pubblica e trasparente della realizzazione delle infrastrutture, la scarsa o nulla cura dei beni comuni, lasciando le decisioni a chi possiede il “Denaro” e che, con questi sistemi, ne accumula sempre di più.

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Di conseguenza, la distruzione del territorio prosegue a ritmi esponenziali: inquinamento a go-go, estrazioni senza freno (quelle petrolifere in Basilicata ne sono un sinistro, cavalcante esempio) e come ringraziamento, lo sversamento “legale” nei territori agricoli (per liberarsi delle scorie di vario genere e livello di pericolosità) di ulteriori veleni, quali concimi dei cibi destinati alle nostre tavole (e conseguente fioritura dei registri tumori; imposizione di grandi opere inutili e dannose, come il gasdotto TAP in Puglia, il TAV in Val di Susa, e tutta la serie di infrastrutture - tra l‟altro neanche messe in sicurezza, vedi ponte di Genova - in cui si conferma lo scarso o nullo valore dato ai territori, alle risorse agricole, turistiche, culturali e alla salute della gente. Per i grandi gruppi imperialisti, i loro seguaci e rappresentanti, il territorio non è per chi ci vive: è solo un oggetto da sfruttare il più possibile, un supporto per ogni genere di traffici, senza alcuna considerazione per i diritti fondamentali di ciascun essere umano e della terra. Teri Volini, artista biofila

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Dicembre

Vita dura per le artiste in Basilicata una estrapolazione dalle pagg 7-9) della intervista di P.T.Ziella (2000) (vedi anche qui alle pagg. 37 - 38 e 171) https://terivolini.blogspot.com/2018/12/vita-dura-per-le-artistein-basilicata_20.html

... La creatività artistica è stata – in tutto il “periodo storico” - monopolizzata dalla cultura dominante, divenendo – al contrario dell‟arte dei primordi - una prerogativa maschile. Alle donne ne è stato precluso l‟accesso, negata l‟appartenenza, come in tanti altri ambiti, d‟altronde, avendo quel tipo di “cultura” stabilito che ad esse dovesse bastare il “potere” creativogenerativo, peraltro declassato a puro servizio o ammantato di retorica (la mistica della femminilità).

Una simile modalità di “pensiero”, che ha inquinato il concetto di arte nei secoli passati, è tuttora presente e se ne possono toccare quotidianamente le deleterie conseguenze soprattutto in ambito provinciale.

Qui sono di fatto maggiormente visibili, se non nelle tremende rappresaglie del passato – peraltro tuttora vive in molto paesi del nostro mondo! - nella diminuzione, nel non riconoscimento, nelle reiterate “omissioni” di chi manifesta palesemente la propensione alla dignitosa e libera espressione, le sue “pretese” di eticità, riconoscimento e sostegno, il diritto alle pari opportunità.

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... e Mizar si sdoppia (part.) Olio e mixed media su carta intelata

Ed in questo - mi duole ammetterlo, le donne “di potere” – per minimo che sia non sono da meno, dato che spessissimo si adeguano alle modalità peggiori del modello patriarcale, di cui diventano molto rapidamente le fedeli emule. Potrei fare molti esempi al riguardo, non tanto per rivalsa, ma per mostrare alle generazioni del futuro quanta strada ancora c‟era da fare in questo nostro tempo.

E non è detto che non lo faccia, questo reportage di donne patriarcali, a futura memoria di cosa succedeva e di come non si deve più essere, che si tratti di uomini o donne, se vogliamo abitare dei mondi nuovi, equi, fondati sulla bellezza! Quando finalmente guarderemo a questi comportamenti allo stesso modo in cui oggi consideriamo i tempi della schiavitù, della caccia alle cosiddette streghe, del non voto alle donne, e simili Iniquità.

Un curriculum troppo voluminoso Per quanto riguarda il potere politico e mass mediale, non sta a me ricordare che dovrebbe essere accentuata la responsabilità di servizio e la necessità di una diversa attenzione, non clientelare, nei confronti di quanti, avendo talento, e operando seriamente e con un grande lavoro, meriterebbero dei riconoscimenti reali ed ufficiali. Mi pare si dica “dare onore al merito”.

Per quanto mi concerne personalmente, pur riconoscendo l‟apprezzamento e la stima di molti, tuttavia come artista-donna subisco cocenti delusioni, registrando palesi atteggiamenti di misoginìa, e talvolta risposte inversamente proporzionali alla qualità e complessità del mio operato. Mi è stato da taluni persino suggerito di limitare la mia attività - letteralmente: di darmi una calmata !!!! - essendo il mio curriculum decisamente già troppo voluminoso … Ma per raccontare tutto questo nei particolari ci sarà modo, a suo tempo, magari nelle mie Memorie …

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E purtroppo sempre d‟attualità, quasi venti anni dopo...

Dicembre 2018

Una Mostra“Contemporanea” tutta ottocentesca Articolo pubblicato su La Grande Lucania https://terivolini.blogspot.com/2018/12/una-mostracontemporanea-tutta.html

Diversi osservatori degli eventi culturali lucani si sono interrogati sulla mostra “Contemporanea” inaugurata a Potenza il 15 dicembre scorso - Museo archeologico - con patrocini e presenze istituzionali. Appariva immediata una distonia forte tra il titolo della stessa - dichiarante modernità d‟impostazione e la realtà della sua composizione, tutta al maschile.

Lotte inutili?

Per tutto il tempo storico alle donne è stato negato l'accesso al mondo dell‟arte e della cultura in generale: anche l‟Ottocento riservava pochissimo spazio alle artiste, con sporadiche presenze in qualche evento pubblico, e l‟accesso e la frequentazione di Accademie e Università erano un tabù. Poi, dopo le tante lotte pagate a caro prezzo - pareva che le donne ce l'avessero fatta ad entrare nei mondi da sempre riservati agli uomini, cultura, arte, scienza etc.. Sembrava che fosse finalmente finita la barbarie dell‟esclusione, del boicottaggio, della messa a silenzio; che fosse giunta l‟ora della libertà d‟espressione e di partecipazione, delle “pari opportunità” in tutti i campi, della possibilità di mostrarsi, di crescere, di avere successo e riconoscimento.

Metodi.carbonari...

A quanto pare, nella nostra città non è così. C‟è chi fa del tutto per tornare al più retrivo passato e/o mantenere il peggiore status quo; in questo caso, c‟è chi si è arrogato il diritto di spacciare degli artisti - estrapolati con metodi opinabili e soggettivi - quali “rappresentanti ufficiali” della creatività regionale. Con i soliti metodi silenziati, viene presentato - col sigillo istituzionale - un corpus rappresentativo dell‟arte lucana al maschile, che, dopo essere stato presente con il marchio di qualità a Potenza, sarà poi sbandierato nella stessa formazione compatta anche a Matera 2019.

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Siamo nel 2018 o nel 1820?

Questi metodi si apparentano forse a quelli ottocenteschi? Si chiedono un po‟ scossi gli osservatori. Esiste ancora, nel 3° millennio, il potere decisionale univoco di un signore burbero, dai lunghi baffi e dall‟alto cappello scuro, che con l‟appoggio del sistema maschilista, può impunemente operare tali scelte? Non teme, questo “signore” fuori tempo, di esser biasimato, e che la sua azione sia di poco inferiore - e di sicuro in linea con essa - alla violenza sulle donne, all‟immondo femminicidio, che culmina nell‟uccisione, ma comincia col metterle da parte, col renderle invisibili socialmente: come se non fossero bastati tutti i secoli in cui questo è impunemente accaduto?

Il peggio del peggio.. ....................................................................................

Ma c‟è un„ombra ancor più sinistra: se i partecipanti sono tutti maschi, chi ha coordinato il tutto non ha né lunghi baffi né cappello a tubo: è una donna!

Si compie così, tristemente, l‟ultimo atto di un‟ennesima commedia antidemocratica e misogina, come in altri casi aventi a capo donne “epigoni” del patriarcato, al servizio dei giochi di potere: forse non si rendono nemmeno conto di esserne complici, o peggio, ne sono consapevoli, ma - sentendosi forti dei sostegni che hanno - diventano corree di quel sistema squilibrato di potere, di cui contribuiscono a perpetuare la perversa presenza nella società

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Articolo pubblicato su Talenti Lucani

L‟invisibilità imposta alle donne dalle androdonne Link TALENTI LUCANI, Passaggio a Sud - l‟invisibilità imposta alle donne dalle androdonne https://www.talentilucani.it/contemporanea-linvisibilita-imposta-alle-donne-artistein-basilicata/

Quella della donna è stata nei tempi storici una storia oscura: silente nella sua quotidianità o ridotta al silenzio, messa in difficoltà, o comunque non favorita dalla cultura dominante, quando cercava di emergere, di esprimersi, di mettere in luce le sue qualità, le sue capacità, di chiedere dei diritti e il loro rispetto.

E spesso tocca parlare ancora al presente…

Fa testo, in questa accorata riflessione della scrittrice Angela Bianchini, la composizione tutta al maschile di una mostra istituzionale presentata a Potenza (Museo provinciale, 15 dicembre). Sono 32 i designati a rappresentare l‟arte lucana nell‟esposizione che dovrebbe passare in marzo a Matera, tra gli eventi per il 2019.

Una selezione mutilata Già a prima vista la scelta appare di stampo ottocentesco la discriminazione femminile era la norma, e fino al secolo XIX austeri critici, tronfi del potere loro conferito dalla cultura dominante, decretavano tranquillamente l‟esclusione femminile nell‟arte, come negli altri campi, sociale, culturale etc.

Molte donne eccellenti hanno dovuto far ricorso al nome di mariti, fratelli, amanti, protettori, mecenati, per pubblicare i loro scritti o esporre, e comunque le donne riuscivano ad emergere se sostenute da famiglie nobili, parenti facoltosi e comprensivi o amici potenti.

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Nel caso presente, attivato nel 18° anno del 3° millennio, a rendere ancora più sconcertante la prevaricazione della mostra e più insensata la “contemporaneità” proclamata nel titolo, è che l‟incaricata della lacunosa selezione – tanto più sconveniente in una manifestazione pubblica istituzionale – sia stata una donna.

Le androdonne Ne conseguono dolorose riflessioni sull„attualità del sistema patriarcale e sulla persistenza dell‟equivoco che di esso facciano parte solo uomini, mentre tanti sono quelli che se ne allontanano, sempre più consapevoli dei danni che quel modo di pensare e agire ha prodotto nei secoli alla società; mentre, paradossalmente, molte donne ne sono fiancheggiatrici e attrici.

Si tratta delle androdonne, epigoni del sistema maschilista, di questo sostenitrici e da quello sostenute, con sostegni e posti di potere, seppure piccolo, seppure surrogato, che comunque spesso e volentieri usano contro le altre donne, specie quelle integre e di valore, quelle che restano al di fuori di quei sistemi.

L‟aggravante è che quanto avveniva nei tempi storici per necessità, per timore, per bisogno, oggi accade per ambizione e simili, e che l‟appoggio delle donne al sistema patriarcale rappresenta una delle cause della persistenza del sistema stesso ed è d‟impedimento alla crescita della società civile.

Link TALENTI LUCANI, Passaggio a Sud - l‟invisibilità imposta alle donne dalle androdonne https://www.talentilucani.it/contemporanea-linvisibilitaimposta-alle-donne-artiste-in-basilicata/

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Arte e società: discriminazione femminile nel terzo millennio di Teri Volini http://terivolini.blogspot.com/2019/01/arte-e-societa-discriminazione.html

Mercoledì 30 Gennaio 2019 "uscita n. 21 Lucaniainrete.it - Home Page - Il Capricorno sezione news

Prima di avere le voci, dunque, avremo i silenzi, le ombre, le cose non accadute, le cesure: una storia che è sottesa alla storia evenemenziale degli uomini. In trasparenza, dietro i documenti, gli editti, la proibitività degli uomini …

(A. Bianchini) Le sintomatiche parole della scrittrice, saggista e traduttrice Angela Bianchini, estrapolate dal suo studio critico Voce Donna del 1979, continuano purtroppo ad essere, dopo 40 anni, di grande attualità, soprattutto a livello delle piccole comunità, dove al generale, stantio atteggiamento “culturale”, si accompagna il vieto provincialismo e tanto inquinamento Fornisce lo spunto per alcune riflessioni sull‟attualità di quelle cesure, di quei silenzi, tradotti in “discriminazioni” insistenti verso il femminile, la mostra d‟arte “Contemporanea.

Pittori, incisori e scultori lucani. Generazione 1930-1960”, promossa dal Consiglio regionale della Basilicata, inaugurata nel dicembre scorso a Potenza, in Basilicata. L‟esposizione, che rimarrà presso il Museo Archeologico fino a Gennaio, passando poi a Matera, ha una caratteristica particolare: è tutta al maschile.

L‟organizzatrice incaricata istituzionalmente ha scelto le opere di 32 artisti lucani, attribuendo loro implicitamente la qualifica di Rappresentanti esclusivi dell‟arte regionale. Tutto ciò segna un vero primato in negativo, sottolineato da un titolo come “Contemporanea” - ispirato a principi di attualità e modernità in smaccata contraddizione con la realtà espositiva: l‟esclusione assoluta della presenza artistica femminile.

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La sordina Mettere in sordina è una modalità abituale nella nostra società, assai più grave e sconvolgente rispetto a quando ciò accadeva in passato, ai tempi in cui le persone intellettualmente e spiritualmente “libere”, non allineate ai poteri, dovevano affrontare grandi difficoltà - per usare un eufemismo - e le donne in particolare si vedevano costrette ad accettare i dettami della cultura dominante, accondiscendere ad essa, compiacerne i potenti rappresentanti, quasi sempre per “sopravvivere”. In caso contrario, le punizioni comminate erano pesantissime, arrivando anche a livelli fisici, con torture e umiliazioni di vario tipo, fino alla messa a morte.

Paradossi fuori dal tempo Nel caso presente, sembra di essere tornati alle epoche in cui la predominanza maschile nei vari campi della cultura era la norma! La scelta fatta, di tipo fortemente discriminante nei riguardi delle donne artiste, riporta pari pari ai tempi in cui l‟arte era dominio assoluto degli uomini, che, d‟altra parte, per tutto il tempo storico hanno tenuto l‟esclusiva della cultura in generale, e nel corso del quale le donne artiste sono state abbastanza rare ed inoltre a malapena spesso tollerate.

Sarebbe una vera impresa tentarne la storia nella sua globalità in uno spazio limitato, perciò ci limiteremo per adesso a delle citazioni, come quella offerta dalla critica d‟arte Angela Vettese, ne “La presenza femminile nell‟arte del novecento, Istituto Italiano Edizioni Atlas: Linda Nochlin, una delle curatrici della mostra “Donne artiste: 1550- 1950”, tenutasi a Los Angeles nel 1977, asseriva che “ Il problema della donna nell‟arte rientra purtroppo nel più generale problema dell‟eguaglianza” In altre parole – commenta Vettese - ciò non dipenderebbe dal fatto che le donne non abbiano i requisiti per la grandezza, ma dalle dinamiche sociali che, almeno fino alla metà del XX secolo, hanno precluso loro sia la formazione, sia un impegno davvero professionale nel campo artistico. Preclusioni vetero patriarcali A questo si aggiunge il più vieto atteggiamento vetero - patriarcale, possibile grazie alla cocciuta arretratezza della cultura maschilista dei tempi. Nel suo saggio, Vettese c‟informa che : “…. l‟opinione corrente tra gli intellettuali, oltre che nelle fasce popolari, era che già dal punto di vista biologico fosse precluso alla donna il seme della genialità”….

E che ancora “ agli inizi del XX secolo, Alfred Stieglitz, nel presentare la mostra di Georgia O‟Keeffe, scrisse: “„Le donne sono solo in grado di creare figli‟…

Una sorta di inappropriata rivalsa verso la Creatività materna femminile, una sorta d‟ “invidia” folle del suo privilegio di dare la vita? O, semplicemente, la prepotenza di un sistema autocentrato, che vuole possedere e mantenere tutti i privilegi usurpati e rafforzati nel fatidico tempo storico?

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Il femminile nella storia Nella realtà dei fatti, non c‟è dubbio che tali nefandezze siano da attribuire alla scarsa o nulla valutazione del femminile come valore fondante, di cui il maschile non evoluto si è preoccupato frequentemente di minimizzarne l‟importanza.

Questa mancanza di riconoscimento del femminile e dei valori che ad esso fanno capo, e, per contro, l‟esaltazione dei valori peggiori del maschile - il potere e l‟arroganza in primis - ha sdoganato la sottovalutazione culturale e sociale della donna, e, in ambito artistico, ha permesso di relegarla nel campo del dilettantismo, anche quando, grazie alle doti proprie, potenziate nel tempo dalla possibilità di accedere agli studi, essa riusciva a realizzare cose degne: ma questo, in tutti gli ambiti!

Nel campo della scrittura. molte sono state le donne che pubblicavano con nomi maschili, attribuendo a mariti o fratelli le loro opere, e ciò è accaduto anche nell‟arte; comunque sia, le donne che avevano visibilità e fortuna appartenevano ai ceti privilegiati della società, o erano protette da ricchi e potenti parenti o mecenati.

Strategie, convenienze e connivenze Dopo le tante lotte per i diritti, la fondazione di enti per le pari opportunità e la presenza delle donne in politica e in posti di rilievo nei diversi settori socio - economici - culturali, era sembrato che la situazione fosse nettamente cambiata: ma, a ben vedere, il sistema maschilista e il suo potere sono tuttora vivi e vegeti, solo si servono di metodi più sottili per operare e dominare.

Per rassicurare e dare l‟impressione che tutto sia in regola, tale sistema premia e appoggia le donne: però, attenzione, solo quelle che corrispondono ai modelli da esso stabiliti; dà incarichi e potere - o surrogati di potere - a coloro che, da vere e proprie epigoni del patriarcato, ne diventano complici e implicitamente lo sostengono, mentre, nei riguardi di chi si astiene da questa vile modalità, è attivata la minimizzazione, tramite il silenzio, il nascondimento, la mancanza di adeguati sostegni e riconoscimenti; l‟invisibilità.

Non c‟è bisogno di andare lontano: gli esempi ci passano accanto, e la mostra succitata ne è un campione manifesto …

Chi è stato infatti ad organizzare un tale pasticcio? Non, come si potrebbe credere, un severo signore - sulla falsariga dei burberi curatori dell‟800, baffi, monocolo e cappello a tubo - bensì una donna, che si è arrogata il “coraggioso” diritto di una simile scelta …

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E questo ci riporta al saggio di Angela Bianchini, laddove lei s‟interroga sul come riuscire a cogliere qualcosa di più del gioco sottile tra il confinamento nella sfera propriamente femminile e la comparsa della donna nella zona pubblica. Sul motivo per cui: in una stessa epoca, possano coesistere oppressione ed esaltazione della donna, riscontrabili in diverse forme e abbastanza varie.

La sconsolata conclusione, a mio avviso, è che l‟ esaltazione” (comprensiva di sostegni, considerazione, incarichi, premi etc.. ) riguarda le donne che aderiscono alle modalità maschili patriarcali o che ad esse si collegano, mentre e l‟ “oppressione” e l‟esclusione, insomma il mancato riconoscimento, riguardano le donne che vogliono restare integre e non cedere a compromessi, né attivare atteggiamenti di compiacenza, carineria servile e simili.

Il silenzio feudale Ciò che meraviglia e spaventa maggiormente è la mancanza o la scarsità di un‟adeguata risposta pubblica, di fronte a simili accadimenti (ma per la verità anche ad altri, in diversi campi, come la salute, l‟ambiente, l‟inquinamento e in generale la corruzione…). La cultura ufficiale finge di non accorgersi dell‟insostenibilità delle situazioni, e della lancinante contraddizione tra le dichiarazioni ufficiali di “progresso e democrazia” e la persistente permanenza di voluti comportamenti sicuramente poco etici.

La maggior parte della gente pavidamente tace; non commenta – se non privatamente o banalmente, senza dichiarare la sua posizione - le inadeguatezze che si cerca d‟illustrare /smascherare, con disamine articolate, mettendoci la faccia. Una sorta di timore feudale ormai entrato a far parte dei geni, paure ataviche o semplicemente pigrizia? Non ci si rende conto che il silenzio equivale a un‟implicita approvazione, e che in tal modo si creano isole di impunità che fanno ciclicamente ritornare, sotto altra veste, gli eventi inappropriati. E il malevolo circuito continua

Luoghi tombali per i veri talenti e alternative ignorate Quanti meriti, in questa modalità, vengono sottaciuti, ignorati, dissolti? A quanti talenti autentici viene impedito di emergere e dare per intero i loro frutti? Si tratta di un reale impedimento alla crescita, personale e sociale, ed è uno dei motivi per cui le piccole realtà restano indietro rispetto a quelle più ampie, essendo l‟energia migliore sprecata in inutili contrasti - e continui atti di resilienza.

Alla fine i cambiamenti migliorativi segnano il passo, e molti vanno via o si rintanano. Sembrerà strano, ma la situazione era ben diversa nei tempi più lontani, 413

poco conosciuti o misconosciuti o denigrati, quelli pre-istorici, di cui la storia ufficiale non parla quasi mai, non svelandone l‟importanza e lo stile, così diverso da quello guerriero - patriarcale che seguì: e solo la nostra ignoranza (indotta e ben coltivata) può nascondere la profondità dei valori di quelle ancestrali culture e la loro ricchezza esperienziale.

Persino quando illustri ricercatori e ricercatrici non convenzionali riescono non solo a ritrovare le prove concrete della loro esistenza, ma a mostrarne il valore testimoniale, riferito a un modo di vivere sostanzialmente pacifico, artisticamente elevatissimo e rispettoso del femminile come primo valore portatore di vita, ebbene, tali scoperte fondamentali - che porterebbero alla rivalutazione di quei tempi e all‟accantonamento dell‟idea priva di speranza che la storia violenta, fomentatrice di guerra e d‟ingiustizia sia “così” da sempre e non ci si possa far niente - non solo non ricevono il giusto apprezzamento e risalto, ma addirittura vengono tenute nascoste o boicottate, a tal punto che la maggior parte della gente non ne sa niente o quasi

Il valore testimoniale della qualità del vivere dei tempi preistorici Uno dei casi più eclatanti è quello dell‟archeologa prof.ssa Marija Alseika Gimbutas, protagonista di un‟importante ricerca, dal momento che: con i suoi ritrovamenti e la loro interpretazione, Gimbutas ci ha fornito - su un piatto d'argento - le prove dell'esistenza di un'antichissima società caratterizzata da un modo pacifico del vivere, perdurata migliaia di anni, in un'epoca pre-istorica, sconosciuta ai più. http://terivolini.blogspot.it/2014/02/omaggio-marja-gimbutas-per-il.html

È evidente che, al di là del valore storico, archeologico e artistico, il riconoscimento di un simile stile di vita porterebbe molti miglioramenti nel nostro; accelerando la comprensione che accettare il valore femminile - da parte di uomini e donne - porterebbe grandi vantaggi al buon vivere di tutta l‟umanità e del pianeta, e darebbe a quanti fossero in linea con quel valore - che attiene alla pace, alla bellezza, alla condivisione, all‟apprezzamento etc. - la possibilità di un autentico “risorgimento”…

Probabilmente anche quelle persone che continuano a “vendersi” intellettualmente e spiritualmente a un potere malsano, comprenderebbero la gravità di ciò che stanno facendo e si dedicherebbero a risvegliare la loro luce interiore; le donne in particolare sarebbero consapevoli del valore femminile, in sé portatore di vita, amore, sostegno, solidarietà, etc., e potrebbero sviluppare e diffondere quei valori nell‟attuale società.

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Articoli versus “una pessima tradizione “contemporanea oramai consolidata in Basilicata”

La Grande Lucania - gennaio 2019 – cartaceo fb Una Mostra“Contemporanea” tutta ottocentesca Teri Volini·Mercoledì 6 febbraio 20196 https://www.facebook.com/notes/teri-volini/una-mostracontemporanea-tuttaottocentesca/10157115400134529/ E Nota

Talenti Lucani, passaggio a Sud , pubblicato 20 1 19 L’invisibilità imposta alle donne in Basilicata https://www.talentilucani.it/contemporanea-linvisibilita-imposta-alle-donne-artiste-in-basilicata/ Onda Lucana press ondalucanapress@tim.it pubblicato 17 1 19 PROTESTA CIVILE COME ATTO DI CRESCITA SOCIALE https://ondalucana.com/2019/01/17/protesta-civile-come-atto-di-crescitasociale/?fbclid=IwAR3zGLAEjZ18e9BYwedvmXgQO-mfVcwFlfW7OkTXj3hjGwo1DczIDDxFfqM Basilicata24 11 – 1- 2019 - La mostra sugli artisti lucani contemporanei che discrimina le donne artiste http://www.basilicata24.it/2019/01/la-mostra-sugli-artisti-lucani-contemporanei-discrimina-le-donneartiste-61773/?fbclid=IwAR3vQx8aVSD6EyBTNeiD33jdq5n8krnjR8SXtsOhtZqbc-K1GtYmXRufrtI 12-1 2019 SASSI LIVE www.sassilive.it/cultura-e-spettacoli/arte-cultura-e-spettacoli/contemporanea-pittori-incisori-escultori-lucani-generazione-1930-1960-centro-darte-e-cultura-delta-di-potenza-denunciadiscriminazione-femminile-nella-selezione-degliartist/?fbclid=IwAR0t3jSLoTJdjARfivZQwRMR4arMbce5lzOwDc60ZHWoG4ql5HTKrRPM9-0

Basilicata 24 11 – 1- 2019 - La mostra sugli artisti lucani contemporanei che discrimina le donne artiste http://www.basilicata24.it/2019/01/la-mostra-sugli-artisti-lucani-contemporanei-discrimina-le-donneartiste-61773/?fbclid=IwAR3vQx8aVSD6EyBTNeiD33jdq5n8krnjR8SXtsOhtZqbc-K1GtYmXRufrtI

12-1 2019 SASSI LIVE www.sassilive.it/cultura-e-spettacoli/arte-cultura-e-spettacoli/contemporanea-pittori-incisori-escultori-lucani-generazione-1930-1960-centro-darte-e-cultura-delta-di-potenza-denunciadiscriminazione-femminile-nella-selezione-degliartist/?fbclid=IwAR0t3jSLoTJdjARfivZQwRMR4arMbce5lzOwDc60ZHWoG4ql5HTKrRPM9-0 415

VITA DURA per le artiste in Basilicata Estrapolazione dalle pagg. 22 -25 https://terivolini.blogspot.com/2018/12/vita-dura-per-le-artiste-in-basilicata_20.html

P.Totaro Ziella: La Sua arte è più attenta alla realtà o all ‟immaginario, più alla natura o a quello che sta dietro e dentro? La Sua arte è più attenta alla percezione o all‟intuizione?

Teri Volini: Nulla è più reale dell‟immaginario, anche se la nostra cultura iper - razionale lo nega.

Il sogno stesso, che anticamente era un‟attività sacra, può farci entrare in contatto col mondo spirituale e riceverne consiglio, guida e guarigione.

La Natura è grande, non ottusa o priva di profondità o di creatività, come noi ci siamo piccati a credere, per i nostri comodi, per poterla meglio usare e sfruttare! È anzi dotata di una profonda forza e spiritualità ed essendo anzi, oltre che Madre, la Prima Maestra !

Mostrandone la bellezza e il mistero, l‟Artista può contribuire alla sua preservazione e al rinnovarsi di quel Rispetto nei suoi confronti che gli umani sembrano aver dimenticato.

La Natura c‟insegna che - al contrario di quanto gli esseri umani disgiunti da essa affermano con assoluta certezza - non ci sono separazioni così nette tra corpo e mente, bene e male, bello e brutto, superiore e inferiore, e così via. Invece l‟essere umano consapevole - e L‟Artista consapevole - cerca l‟equilibrio tra gli opposti, non la dualità.

P.T.Z. 17. Ma questa realtà quotidiana com‟è interpretata? È rappresentata attraverso simboli, segni, gesti, cromie, recuperi di linguaggi o fusioni di questi?

T.V. Piuttosto che documentare il quotidiano, l‟Arte può metterne in evidenza gli automatismi e le incongruenze, produrre interrogativi e servire da stimolo a riflessioni, a nuovi pensieri, a conseguenti nuovi linguaggi, e a rinnovate modalità di azione

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Il Dialogo della Verde Luna con la Primavera Notturna della serie Il Colore delle Donne olio e mixed media su carta intelata cm 100x 80 ca

Con il risveglio degli archetipi, poi, tramite la ritualità “semplice” e potente delle Azioni Simboliche (mezzo di espressione privilegiato in questo momento del mio percorso), l‟Arte può addirittura farci elevare oltre il tempo quotidiano per accedere ad una dimensione più vasta e universale.

P.T.Z. 18. L‟immaginario è vissuto per percezione, per intuizione, per scavo psicologico o per sensazione?

A proposito di immaginario e di immagine, mi piace riferirmi alla radice greca del termine ad essi più prossimo, che è vedere. Nella cultura greca, i sogni non si fanno, ma si vedono; è come se essi venissero a noi, e non ci resta che manifestarli …E chi può farlo meglio dell‟Artista, la persona che esprimendosi con le immagini, porta allo scoperto le visioni (l‟immaginario) già esistenti e le rende visibili agli altri. L‟effetto è dirompente quando riesce ad esprimere l‟immaginario collettivo. Si può parlare allora di universalità del linguaggio, di universalità dell‟arte.

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La Vi(T)a Creativa pagine 300 Il Blog di Teri Volini: https://terivolini.blogspot.com/2018/12/la-vita-creativa-illustrato-parteprima.html

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LA VI(T)A CREATIVA Catalogo delle opere performative https://terivolini.blogspot.com/2018/12/la-vita-creativa-illustrato-parteprima.html Il Blog di Teri Volini: https://terivolini.blogspot.com/2018/12/la-vita-creativa-illustratoparte-prima.html prima

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Catalogo

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Land

art

Il posto della poesia I due paesi affrontati Estrapolazione dal poemetto In volo tra i mondi, paragrafo VIII - IX https://terivolini.blogspot.com/2018/12/i-due-paesi-affrontati.html

Castelmezzano - Pietrapertosa

VIII

... Bambina dalle brune dense trecce fermate da due fiocchi in taffetas gonnella gonfia e candida in piquet con volant a ricami in rosso punto croce in un‟aura d‟incantata suggestione davanti alla natia Montagna Stregata rapita mi ritrovo. A volte è l‟alba 420

e le guglie del Castello Mezzano nel sole nascente si profilano spiccate Altre volte è la pioggia a scrosciare deliziosa scivolando con un sommesso gorgoglio lungo le millenarie rughe scavate dall‟acqua nella pietra arenaria IX

Un pomeriggio splendido m‟accoglie in volo obliquo sulle Armӫ argentate fino alla cima del mitico Cӫrvàsӫ e della Vergine dell‟Olmo sulla piazza originaria ad abbracciare le antichissime frondose sacre piante in un infausto giorno – alla metà del ventesimo secolo – brutalmente da quel luogo sradicate Sulle campagne a occidente segue un volo frenato. Il panorama è ineguagliabile A cresta di gallo dei due paesi affrontati le rocce dolomitiche in successione si raggruppano in poliedriche forme frastagliate pervase da una luce surreale Nel fondo del vallone argenteo si snoda un nastro d‟acqua stretto e scintillante X

Sosto un pigro momento sugli alberi d‟ulivo accarezzandone le foglie e i fiori chiari da poco germogliati

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Radente passo accanto alle mie iris dal morbido vestito viola o bianco sbucanti a ciuffi fra le lastre in pietra messe a sostegno dei muretti a secco

IUn‟atmosfera

intensa e sove mi trattiene in uno stato indefinito di pura sospensione nel segreto timore che anche quest‟amabile scenario bruscamente svanisca C‟è un accento ultraterreno in ogni sogno ma nel presente a me pare ogni cosa per davvero accadere tale è la nitidezza delle immagini la purezza dei colori delle luci – delle ombre –

e la tangibilità delle percezioni registrate dal corpo e dalla psiche nei diversi sembianti appartenenti a Runa a me ed al bruno fanciullo di due secoli fa XII

Vorrei ardentemente soffermarmi in quella beneamata condizione La struggente bellezza prolungarne. Le mille dilatate – sottili – sensazioni

... continua sulla raccolta poetica UNIVERSI nel poemetto In volo tra i mondi

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Castelmezzano e Pietrapertosa, i due paesi affrontati, foto Loremzo Palazzo

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