Chatta Magazine n°13 (versione 3D)

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Visita il nostro blog Hanno collaborato in questo numero: whynan, synfield, confrontation, masilich, dedimandy, hincha, italybrasilero, imagine34, fabio99992000, il Vecchio, bulandbul, sytry82.

Rubriche: L'Editoriale ... pag. 4 Prima pagina ... pag. 5 Focus ... pag. 8 Rassegna Pop ... pag. 16 La pillola rossa ... pag. 23 Flash d'agenzia ... pag. 29 Sport ... pag. 30 Caffè letterario ... pag. 32 Chatta Magazine è il settimanale indiendente e alternativo di Chatta.it. Direttori responsabili: fabio99992000 & sytry82, Web Master: Sinfield, Grafica by whynan press. Edizioni paracule. Tutti i diritti riservati.


L'Editoriale di Sinfield Anarchy in the USA La cosa peggiore che può accadermi è di sentirmi "nostalgico". Magari di un paese, di un popolo, che mi ricorda le mie fiere origini. E' l'amara constatazione che noi le abbiamo perse. O forse sono state solo "trapiantate". Perchè osservando gli Stati Uniti, abbiamo tutti un moto di "nostalgia", come se sentissimo che qualcosa di profondamente italiano sia stato portato così lontano, è sia stato il seme della grandezza di uno stato. Dello stato più potente del mondo. Dopo tutto il trambusto sull'elezione del primo presidente abbronzato della storia americana, il mondo intero si mette alla finestra: vuole osservare come finisce la corrida. Inutile sottolineare che le contraddizioni che governano gli USA e quelle che governano la nostra repubblichina di bugiardi piagnoni in stile "Pippi Calzelunghe", sono le stesse. Quello che è interessante notare è come gli italiani riescano a mentire a se stessi quanto agli altri. Attraversato l'oceano questo difetto di fabbricazione non lo ritroviamo. Con un parallelismo si potrebbe dire che l'italiano di oggi è una sorta di versione 3.0 dell'italiano che attraversò i mari per cercare fortuna. In sostanza, la versione 1.0, risulta ancora più valida di quella attualmente in voga. Uno schiaffo alla nostra evoluzione come società, che sa di colpo basso, ma molto meritato. La domanda latente quindi sarà: come facciamo a tornare alla precedente versione? Formatto tutto? Scarico l'antivirus con l'aggiornamento "Pellagra"? Querelo Sinfield? La risposta è molto più semplice di quel che si creda: iniziamo ad agire come loro. Prendiamo esempio. Ed a chi mi dice che di filibustieri nella storia degli USA ce ne sono a dozzine, rispondo che da noi ce ne sono (e ce ne furono) intere piantagioni. Loro il cotone, noi le organizzazioni mafiose. Entrambi materiali molto efficienti, se correttamente raffinati. Provo molta invidia per loro. Da loro non deve morire nessuno perché ci sia un cambiamento. L'unica differenza tra noi è proprio il fatto che le idee innovative non hanno bisogno di un tributo di sangue per essere accettate dal popolino. Fiorello la Guardia prima e Rudolph Giuliani dopo si batterono contro le organizzazioni malavitose senza paura di poter essere trasferiti ad altra sede come De Magistris. E poterono mettere le mani su politici e funzionari pubblici senza che nessuno li accusasse di faziosità. In breve, ebbero l'appoggio della gente e delle istituzioni, senza eccezioni. Perchè la lotta alla criminalità negli Stati Uniti, è universalmente riconosciuta come importante e necessaria. Negli stessi anni in cui a New York il sindaco Giuliani operava le sue scelte dure e intransigenti, nei suoi uffici approdava dalla sicilia un altro uomo determinato: si chiamava Giovanni Falcone. Ma a differenza del suo collega italo-americano, Falcone doveva lottare, oltre che contro i criminali, anche contro il suo paese, che spesso lo criticava, non gli dava respiro. Fintanto un certo Totò Cuffaro, che negli anni a venire fece una grande carriera all'interno della politica nostrana, lo additò come un agitatore, un paranoico, un magistrato politicizzato. Falcone dovette morire insieme alla compagna e la sua scorta per dimostrare la bontà del suo operato. Negli USA basta compiere il proprio dovere. E solo per questo è un paese da cui possiamo solo imparare.


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Decreto sicurezza o bluff? di confrontation

In aumento stupri rapine, sbarchi di clandestini, e la famosa lotta al crimine messa in atto dal governo sembra nn aver cambiato nulla, ma sembra che nessuno ne parli. I bilanci che sono stati resi pubblici sono quelli della diminuzione delle rapine negli istituti bancari.... ma le filiali hanno rafforzato i loro sistemi di sicurezza, facendo in modo che si, le rapine sono diminuite in banca, ma aumentate in supermercati poste ecc... Il primo atto del governo è stato mettere i soldati nell città.. ma in realtà è servito? be a quanto pare no! hanno impiegato 3000 militari, con questo spegamento di militari sono stati recuperati 1100 tra polizia e carabinieri, e nn dimentichiamo che i nostro paese è quello con il numero maggiore di tutta europa quindi 3000 soldati nn fanno affatto la differenza se paragonati ai 355 mila uomini dei corpi di polizia nazionale. La verità e che nn ci sono fondi, in molte città c'è carenza di personale quanti casi di stupro che si sentono ultimamente ? E diciamo quanti nn se ne sentono, donne che preferiscono tacere per il senso di vergogna, la cosa piu vergognosa poi sono i commenti del nostro premier sulle belle donne, mandare agli arresti domiciliali un ragazzo per aver stuprato una ragazza, e mandare in galera rumeni per lo stesso reato, e be ma stiamo parlando dello stesso reato o no! e allora perchè con diverso trattamento? Gli sbarchi dei clandestini umentano nel 2008 sono aumentati del 75% e queste sono cifre snza precedenti, il governo aveva esso come priorità del govero l'immigrazione... con quali risultati? Allora mi chiedo reati sono rimasti pressocchè gli stessi, i governi sono cambiati ma i problemi rimasti, perchè i tg tendono a parlarne di meno? ( togliendo dalla lista gli stupri avvenuti e avvenimenti di cronca accaduti recentemente) forse perchè parlandone di meno si rende la gente più sicura, molti avvenimenti restano solo alle cronache locali in modo che la gente nn sa se in un paesino del sud ( tanto per cambiare) è accaduto un'omicidio o se nello stesso paesino c'è stata una rapina, a meno importanza una rapina avvenuta in un paesino sconosciuto alla maggior parte di uno piu conosciuto magari in lombardia? Per nn parlare degli omicidi provate a dare un'occhiata al sito http://www.delittiimperfetti.com/ per avere un'idea e una stima degli omicidi che avvengono nel nostro paese.... allora chiediamoci cosa realmete è stato fatto e cosa realmente si può fare per essere al sicuro, perchè sia possibile che una giovane donna possa tornare a casa tranquillamente senza avere timore di essere violentatata, che una coppia possa starsene tranquillamente in macchina, che una ragazza possa andare in discoteca senza nessun pericolo e che un povero barbone o senza tetto possa dormire in santa pace su di una panchina senza il pericolo che qualche ragazzo che si annoia e vuole provare nuove sensazioni li getti benzina sul corpo e gli dia fuoco, piuttosto chiediamoci a che punto siamo arrivati e in che società viviamo...( fonte del mio articolo editoriale l'espresso) Nicola Schiuma.


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Cattive compagnie di masilich

Ormai bisogna fare distinzioni, se si vuole lottare, anche idealmente, per la liberazione del popolo palestinese.Fermo restando che l'obiezione "chi ha occupato chi"? di Antonio Moscato mi sta bene, cercherei di andare oltre alla questione , che rischia di incatenarsi sull'assioma "tutto pur di liberare la Palestina". Purtroppo, molti di voi conosceranno Forza Nuova. Da anti islamici sono diventati antisionisti. E ora organizzano manifestazioni pro Palestina. http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=490126 Direi che il signor Sabri Attiah, rappresentante palestinese, in Italia, se cercasse compagnie migliori per la sua causa, non dovrebbe incontrare esponenti di un partito fondato da Roberto Fiore.Forza Nuova. Guardate cos'è successo a questa pagina di Wikipedia. Adesso querelano tutti coloro che accusano FN di essere un partito nazista, antisemita, xenofobo, razzista....Giudicate un po' voi.... E il caso Williamson? http://www.wikio.it/esteri/europa/citta_del_vaticano/monsignor_williamson http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Williamson E Floriano Abrahamowicz? http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/esteri/benedetto-xvi-29/prete-lefebvriano/prete-lefebvriano.html http://www.wikio.it/news/Don+Floriano+Abrahamowicz Questa è gente che è vicina ai palestinesi ma ripudia l'Islam e il Concilio Vaticano II. Ora, se Forza Nuova, fino a poco tempo fa, non aveva altro che la pretesa di rappresentare la Nazione, i valori di "Dio, Patria e Famiglia" e sui muri della mia città vedevo i loro manifesti e le loro scritte piene di odio verso tutto ciò che è straniero, estraneo, com'è che orariprendono la tradizione della destra sociale italiana filo palestinese, filo kurda, filo Eta, Ira, ecc? Ricordo che la dastra sociale era pure khomeinista, mi piacerebbe sapere come conciliano tutte queste posizioni....del resto, se sono filopalestinesi e, in un certo senso, don Floriano e An, Fi, Udc e PD assumono posizioni filo israeliane e "antiterroristiche", è davvero difficile evitare le bordate delle accuse di "Antisemitismo MASCHERATO DA ANTISIONISMO", i demagoghi sono sempre dietro l'angolo.....E allora, forse il sottoscritto ha troppi nemici....perchè l'idea dell'"ebreo mentale" prosegue a mietere vittime tra l'opinione pubblica....( una teoria del lacaniano Slavoj Zizek ...)...e persino chi è in buona fede e ama sinceramente le cause di liberazione legittime di un popolo, cade nel tranello dell'ebreo che "non può essere povero, è prima ebreo e poi italiano, francese, tedesco, ecc... http://hal9000.cisi.unito.it/wf/DialogoPsy/Recensioni/Il-grande-Altro.Slavoj-Zizek.doc_cvt.htm Non esistono ebrei poveri? In Israele sì....anzi, il paese , dopo i tagli dell'ex ministro Netanyahu, ai tempi del governo Sharon, fatti alle spese sociali, ha scagliato il 20% della popolazioneisraliana sotto il livello della soglia di povertà....Vogliamo prendere tutto ciò come un'aspetto della lotta di classe? conconseguente "divide et impera"? Con conseguente guerra tra poveri? Accade ovunque, perchè non in Medioriente? Il parlare di "popoli oppressi", non risolve il problema, dal punto di vista analitico.....è pura e vuota retorica....e quindi?Due popoli due stati che si farannoguerra fino alla fine dei tempi, con noi a scansare i forzanvisti, i lefebvriani, il PDL e la varie forze politiche e sociali in cui nonci riconosciamo, poichè non siamo nè filopalestinesi nè sionisti e dunque, guardati con sospetto? Forse che Noam Chomsky è filopalestinese? Sionista? Eppure è cresciuto nel kibbutz, come tanti altri ...


Forse che Amira Hass è sionista? Vive ,da ebrea , nei Territori Occupati....Accetta l'accusa di nazismo fatta da molti verso il suo paese? No.Le cose non sono così semplici...ci sono sionisti con cui collaborerei e filopalestinesi da cui prendo le distanze....eppure so che Israele, da questo punto di vista, è un paese occupante, Piaccia o no ai vittimisti, alle anime belle...Ma sapete, vero, chi è Amin al Husseini ? http://www.lastampa.it/forum/Forum3.asp?chiuso=False&pg=3&IDmessaggio=5408&IDforum=497 Nel '48, gli arabi come Abdallah lo esclusero solo perchè combattevano per annettersi più territori possibili, non certo per il suo nazismo.... Del resto, operava anche l'Irgun, ai tempi e risalire al '48 non nuoce, per capire di che ideologie si sono ( anche ) serviti i sionisti e i nazionalisti arabi. http://scheggedivetro.blogosfere.it/2008/11/gli-uomini-di-obama-chi-e-rahm-emanuel-.html No, certe ideologie non sono morte e in quell'area disastrata, una volta denominata "palestina mandataria" si sono concentrate tutte le contraddizioni socio-politiche-economiche -ideologiche nate in Europa ed esportate nel deserto, che ha amplificato il tutto, creando un polo di sfere d'influenza per le potenze mondiali irrinunciabili....e noi a guardare e operare distinguo e a produrre forti dissociazioni. Giorgio Masili.

Puntate precedenti: Un'idea della Palestina Due popoli ... due stati Perchè sono antisemita Il dissenso in Israele Mezze misure Gaza, Luzzato Voghera e i "sinistri" Non è la lobby Hudna La "sinistra" di Riccardo Pacifici Stare con i palestinesi, non con la Palestina Boikot Israele? ... Ancora?!


Focus

Depressione di dedimandy

Da molti anni mi trovo ad assistere persone con una malattia davvero vasta. la DEPRESSIONE. Tante volte abbiamo sentito questa parola, a volte sottovalutandone la gravità, arrivando a pensare" tanto a me non succederà mai..." oppure peggio ancora " ma si i depressi fanno così perchè incapaci di reagire, ma cosa vuoi che sia..." Beh vi garantisco che è una malattia vera e propria, con tante sfaccettature, ed essendo una malattia derivante la nostra psiche, mente, testa, quindi, non è dato saperne le cause se non attraverso esami specifici e terapie che a volte possono anche portare alla completa disfatta della mente. Ma andiamo per ordine: per prima cosa cerchiamo di capire cosa sia questa così tanto declamata malattia, cercheremo in maniera molto tranquilla, di capirne le eventuali cause, e come rapportarsi con chi ne è affetto. Cercherò poi secondo la mia esperienza, le mie conoscenze in materia, ma anche solo per consiglio, di aiutare ed eventualmente consigliare e rispondere chi avesse domande a proposito. Per aiutarmi, ho preso alcune domande rivoltemi durante la mia permanenza in chatta, con messaggi privati, ma che penso siano le domande che molti hanno in testa, paure, e richieste di aiuto... D: Come mai una persona viene considerata " depressa" cosa scatena questa malattia? R: non conosciamo la causa dei disturbi psichici e perciò non conosciamo neppure quella della depressione. Molte volte nei quadri clinici, vengono definiti come Disturbi dell’Umore (sia quelli Depressivi che quelli Bipolari, nei loro vari sottotipi)con svariate alterazioni comportamentali. Nella depressione queste alterazioni non sono necessariamente dipendenti da un qualche evento causale (non sempre, infatti, si riesce a trovare un evento causale!) e si auto-alimentano dando luogo ai sintomi depressivi che provocano gravi disturbi al paziente. Si potrebbe ipotizzare che lo stress e le sofferenze provocate dalla depressione, agiscano mantenendo le alterazioni biochimiche messe in moto da altre possibili cause, oppure impedendo la loro risoluzione. D: I Disturbi dell’Umore possono guarire spontaneamente? R: Se i Disturbi dell’Umore hanno un andamento episodico (probabilmente in rapporto alla tendenza delle alterazioni biochimiche cerebrali ad auto-limitarsi) è evidente che i singoli episodi possono andare incontro anche alla guarigione spontanea. Ma attenzione, il disturbo, non trattato, provoca gravi sofferenze al malato, può essere responsabile di una compromissione (talora irreversibile) dei suoi ruoli (familiare, sociale e lavorativo), può raggiungere una gravità tale da provocare impulsi di suicidio : in effetti, circa un terzo dei depressi non trattati mette in atto tentativi di suicidio e circa la metà di questi riesce nell’intento . La Depressione deve essere considerata, perciò, come una malattia ad esito potenzialmente fatale .


D: Quali sono i rapporti tra gli eventi di vita e la Depressione? R: Gli eventi della vita a significato negativo provocano generalmente tristezza, malessere, ansia, proporzionati alla gravità degli eventi e che vanno incontro a regressione una volta superati gli eventi stessi o le loro conseguenze. Alcuni eventi (principalmente di lutto, di perdita, di separazione affettiva, o quando il soggetto non vede una soluzione o una via d’uscita ) possono rappresentare, invece, il punto di partenza per una reazione depressiva che, se si protrae eccessivamente nel tempo e/o raggiunge una gravità sproporzionata rispetto all’evento scatenante, può assumere le caratteristiche di un Disturbo Depressivo vero e proprio. Talora sono le situazioni stressanti stabili, croniche, non modificabili, che possono scatenare la depressione. Non di rado, però, la depressione si manifesta senza essere preceduta da eventi psicosociali di particolare importanza e/o gravità. D: tra la sfera ormonale sessuale e la Depressione, nella donna, è correlazione? Certamente tra la sfera ormonale legata alla riproduzione e la depressione esistono dei legami abbastanza stretti, legami che riguardano sia la sfera psicologica che quella biologica. Sappiamo bene che: alcune donne, nel periodo premestruale, possono avere brevi fasi depressive, gli anticoncezionali possono predisporre alla depressione, il parto è responsabile, in circa la metà delle puerpere, del cosiddetto "maternity blues" , un quadro depressivo che insorge 3-4 giorni dopo il parto, dura circa una settimana e si risolve spontaneamente nella maggior parte dei casi, ma che talvolta evolve in una depressione del postpartum, in un certo numero di donne la depressione esordisce nell’epoca della menopausa Gli eventi correlati alla sessualità ed alla riproduzione possono assumere la caratteristiche di "eventi stressanti": dal punto di vista psicologico, poiché richiedono un adattamento a condizioni sempre diverse ed alcune, come il parto e la menopausa, comportano addirittura un notevole cambio di ruolo e tutto questo può suscitare idee di inadeguatezza, di incapacità dal punto di vista biologico, poiché la sfera riproduttiva è regolata da un delicato gioco ormonale che va incontro a profondi mutamenti nelle diverse fasi della vita riproduttiva. Gli ormoni in gioco, oltre alle azioni specifiche sugli organi e sui meccanismi della riproduzione, agiscono, attraverso i neuromediatori, sul cervello influenzando emozioni e comportamento. A quale età si presenta, in genere, la Depressione? La depressione può presentarsi a qualunque età, e nessuno, dai bambini agli anziani, può considerarsene esente. Certamente possono cambiare le caratteristiche sintomatologiche o la gravità, ma tutti possono esserne colpiti. D: La Depressione è una malattia ereditaria? I familiari dei pazienti Bipolari sono a più alto rischio di depressione rispetto alla popolazione generale e rispetto ai figli adottivi o acquisiti per matrimonio. come accorgersene e cosa fare? Tristezza persistente, irritabilità, stanchezza, perdita di fiducia in se stessi... Ecco alcuni consigli per capire il malessere di queste persone ed aiutarle ad uscirne. Le ragioni di una depressione sono molteplici ma si traducono sempre con stessi sintomi: tristezza, preoccupazione, stanchezza, poca fiducia in se stessi, insonnia, asocialità, calo della libido), disinteressamento per le attività abituali, pensieri morbosi e, addirittura, tendenze suicide...


Generalmente, gli stati depressivi si curano ricorrendo all’aiuto di uno specialista, uno psichiatra o uno psicoterapeuta che, per un certo periodo, prescrive degli antidepressivi associati, eventualmente, a sedute di psicoterapia. A parte questo, anche le persone che stanno accanto alla persona depressa hanno una funzione importante nel suo processo di guarigione: la aiutano ad accettare la propria malattia e la sostengono quotidianamente. La cosa più difficile è capire il depresso, sostenerlo e confortarlo, evitando di essere troppo bruschi. L'atteggiamento da adottare • la sofferenza deve essere presa sul serio: se un tuo caro si affida a te, non banalizzare la sua sofferenza dicendogli frasi tipo “passerà, è soltanto un momento difficile". Sentendosi incompreso, tenderà ad isolarsi ancora di più, a sentirsi diverso e ad auto-convincersi che nessuno può aiutarlo, né tu, né un medico. • incoraggialo a farsi seguire da un medico: innanzitutto, puoi essergli utile consigliandogli di rivolgersi ad un medico o aiutandolo a trovare uno specialista. Se ha difficoltà fare il primo passo, puoi anche proporgli di accompagnarlo al primo appuntamento. • impara a non giudicare: sappi che è impossibile ragionare con una persona depressa, poiché questo disturbo colpisce proprio la gestione delle emozioni. Devi imparare anche a non esprimere giudizi e a non farlo sentire in colpa, anche se non riesci a capire le ragioni del suo disagio.: "riprenditi, non puoi permetterti di comportarti così!". Dimentica i rimproveri tipo riprenditi, “non puoi permetterti di comportarti così!", oppure "al mondo ci sono persone più infelici di te!". E naturalmente, evita consigli basilari e lezioni di morale su quello che dovrebbe fare per riprendere le redini della sua vita. • un ascolto attento: impara a dar prova di disponibilità e di pazienza, dimostragli che sai ascoltare. Lascia parlare il depresso col cuore in mano, anche se rimugina sempre le stesse cose e non sembra darti ascolto. Inizialmente, il tuo sostegno sarà di grande conforto. Invece, cerca di non trattarlo come un bambino, rischieresti di renderlo dipendente da te. • resta positiva: per la persona depressa, il futuro è nero. Cerca di farle cambiare idea, anche se non si mostra ricettiva. Parlale della tua vita, delle tue occupazioni, falle condividere i tuoi momenti di gioia e mostrale il lato positivo delle cose. E soprattutto, incoraggiala a conservare la speranza dicendole che, domani, le cose andranno meglio... • spingila ad avere una vita sociale: è frequente che la persona depressa tenda ad isolarsi completamente e a evitare ogni tipo di vita sociale. Incoraggiala ad uscire insieme. Senza essere troppo diretta, proponile una passeggiata, un cinema, un ristorante... Non essere troppo autoritaria, ma mostrati decisa. Al posto di "preferisci fare una passeggiata o restare a casa?" dille piuttosto, "andiamo, ti porto a fare una passeggiata!". All’inizio la persona depressa si mostrerà recalcitrante, ma poi ti ringrazierà di sicuro. Attenta a proteggere il tuo equilibrio Prendersi cura di una persona depressa, vuole anche dire proteggersene. Secondo molti specialisti, è sintomatico: liberato temporaneamente dal suo malessere, il depresso tende ad appropriarsi dell'atteggiamento positivo della persona che lo aiuta, rischiando invece di distruggerlo "psichicamente". Occorre dunque imparare a proteggersi da questo “contagio”. In psicologia, la soluzione si chiama "ascolto fluttuante", e consiste nell’ascoltare e compatire l’altro, pur mantenendo il giusto distacco. Infine, la cosa più importante è non iniziare a dubitare di te stessa e delle tue capacità d'ascolto, che si tratti del tuo coniuge, di tuo figlio, del tuo migliore amico... Se ti senti indebolita, potresti diventare un capro espiatorio per la persona depressa. Invece, se le mostrerai che conosci i tuoi limiti e sei forte, anche lei si sentirà più responsabile e cercherà di prendersi cura di se stessa. Ultimo consiglio. Aiutare una persona depressa può stancare sia moralmente che fisicamente. Pensa quindi a prenderti cura di te stessa e regalarti dei momenti di meritato relax. Seguirà prossimamente la differenza tra ansia e depressione.....testimonianze da chi ha passato questa malattia....possibili cause ed eventuali terapie.....e altro ancora.

Se volete possiamo parlarne. (Potete rivolgervi direttamente al link dell'autore; N.d.R)


Focus

Cuore ed allenamento di hincha

Prima di cominciare a saltare di qua e di là come un coniglio pasquale per cominciare a forgiare una condizione fisica “spaziale”, siediti ed ascolta il tuo corpo in silenzio. Lo sentirai pulsare ritmicamente… indovina chi è l’artefice di questo rollio ? Sì, il tuo cuore! Il cuore è un muscolo costituito di fibre resistentissime, una pompa infaticabile che distribuisce il sangue con i suoi nutrienti fino ad ogni remoto angolo del tuo corpo. Lavora indefessamente per tutta una vita scandendo quasi 3 miliardi di battiti. Eppure per quanto resistente possa essere, anch’esso va allenato al fine di perseguire una condizione fisica da super-atleta. Quando fai uno scatto per prendere l’autobus o porti in groppa il comodino della nonna, il cuore ti consente di eseguire il passaggio dallo stato di quiete a quello di moto e di sostenere lo sforzo fisico aumentando numero di battiti e di boccate d’ossigeno, così da fornire quel sur-plus energetico che ti consenta di agire (e di non stramazzare al suolo). In sostanza il cuore sostiene il lavoro meccanico eseguito dai tuoi muscoli. Infatti, da un punto di vista energetico, ogni stimolo provocato da un carico interessa le cellule, nel nostro caso la cellula del muscolo; in questa esposizione semplificata, il sistema circolatorio rappresenta solo un meccanismo ausiliario, al quale spetta il dovere di soddisfare le necessità del metabolismo cellulare in materia di ossigeno e di substrati (energetici), anche quello della rimozione dei prodotti intermedi e finali di tale metabolismo (Weineck, L’allenamento ottimale 2001). Quando nel bel mezzo di una partita di calcio o di un incontro di pugilato ti ritrovi con il “fiato” corto, in realtà quello che ti manca è prima di tutto la “potenza aerobica”. Che ci azzecca il cuore con la potenza aerobica ? Come ti ho appena accennato, il cuore sostiene il lavoro dei tuoi muscoli, i quali a loro volta utilizzano diversi tipi di “carburante” a seconda dell’intensità dello sforzo. Tornando alla prospettiva energetica, si tratta di qualità delle cellule muscolari. La potenza e capacità aerobica (cellulare) e le performances del tuo cuore crescono in parallelo, basti pensare che i regimi di allenamento aerobico o anaerobico sono riferiti proprio al numero di battiti cardiaci per minuto (bpm)! Perciò se facendo jogging pensi di allenare i tuoi polmoni (e di “far fiato”) stai prima di tutto allenando il tuo cuore ! I polmoni possono adattarsi di conseguenza ad incamerare maggiori quantità d’ossigeno da distribuire nell’organismo. Pensa al cuore come una pompa per il sangue ed ai polmoni come diffusori dell’ossigeno. Come tutti i muscoli anche il cuore può essere allenato a lavorare meglio. Se sottoposto a opportune sollecitazioni migliorerai certe caratteristiche del muscolo cardiaco piuttosto che altre. Ad esempio un lavoro aerobico di quantità, come la corsa lenta o lentissima su lunghe distanze, ha l’effetto di sviluppare la parete cardiaca, aumentando le dimensioni del cuore e la gittata. Portando questo discorso agli estremi, il cuore di un maratoneta infatti può arrivare ad essere il 25 % più grosso di quello di un soggetto non allenato. L’elasticità di un muscolo è invece la velocità con cui ritorna nello stato normale dopo una contrazione, e per migliorare questa caratteristica del muscolo cardiaco occorrono delle sollecitazioni assai diverse dell’allenamento aerobico su lunghe distanze. Un mezzo di allenamento tipico in questo caso sono la corsa a fondo medio e la corsa ad intervalli. Questa caratteristica di ritorno alle dimensioni normali è detta capacità di riserva, determinante nella tolleranza di sforzi brevi ma intensi. Tale caratteristica, mantenuta al progredire dell’età, può prevenire l’infarto negli uomini !


Ricorda perciò che se durante una competizione ti ritrovi in apnea davanti all’area di rigore o sul tatami (nel bel mezzo di un tornado di pugni e calci), dovrai prendere in seria considerazione l’idea di sottoporti ad un allenamento che migliori l’efficienza del tuo apparato cardiovascolare. Va da sé che il condizionamento cardiovascolare è la base per qualsiasi attività futura, sia essa lo sviluppo di capacità di sprint per una partita di calcio, di resistenza per un incontro di muay-thai o allenamento della forza massimale per delle gare di sollevamento pesi. Infatti il miglioramento della capacità di distribuzione ed assorbimento dei nutrienti ed ossigeno da parte dei tuoi organi, tessuti e cervello, non solo ti aiuterà nel migliorare il tuo rendimento nelle competizioni sportive, ma porterà il tuo organismo a livelli energetici che non ti saresti mai sognato e ad una notevole carica di vitalità che ti sosterrà nei momenti di stress, nella vita di tutti i giorni. Diventerai anche più …intelligente: grazie alla capacità di mantenere la concentrazione sotto sforzo sarai più brillante nella condizione di riposo… mens sana in corpore sano come dicevano i latini. In soldoni allenare il tuo cuore significa allenare il tuo organismo, preparandolo a raggiungere vette di condizione e prestazione fisica impensabili.

Per saperne di più, visita il nuovo blog di hincha: http://trainingsimon.wordpress.com/


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Fortaleza-Cearà Il viaggio continua di italybrasilero

Fortaleza-Ceará- Salve cari lettori, ricomincia il nostro viaggio alla scoperta di questa magnifica metropoli in Brasile. Negli appuntamenti precedenti, abbiamo parlato delle “favelas” e della sanitá. Oggi invece voglio descrivervi la bellezza di questa cittá. Per cominciare, vi parlo del clima.Trovandoci vicino all’equatore,il clima é tropicale e non esistono le stagioni, le temperature variano dai 30 hai 36 gradi per quanto riguarda le massime,e dai 23 hai 27 le minime. L’umiditá é decisamente bassa, e ci si trova fin da subito a proprio agio. Per chi volesse fare una vacanza qui, consiglio vivamente di portare solo indumenti estivi. Fortaleza é abitata da oltre due milioni di abitanti, e posso dire tranquillamente che, grazie alla loro ospitalitá, e alla loro allegria, ogni giorno si respira una aria frizzante. I divertimenti sono molteplici, per cominciare non ci si puó astenere dall’andare in spiaggia. Potete scegliere tra “praia di Iracema”, “Beira Mar” e “praia do Futuro”, sicuramente la piú bella é l’ultima, perché l’ottanta per cento del turismo é focalizzato li. Le “baracche”, sono molto belle e ospitali, il mangiare é ottimo, ed alcune di esse sono dotate anche di piscina, e centro massaggi. Per quanto concerne il mare, non é di certo hai livelli dei caraibi, ma l’acqua é calda e quando c’é la bassa marea é davvero favoloso. In ogni caso per chi avesse tempo e voglia, le spiagge piú belle si trovano fuori dal centro quali : Canoa Que Brada, Morro Branco, Praia das Fontes, Cumbuco, Jericoacara e tante altre. Detto delle spiagge, al calar del sole, vi consiglio vivamente di passare sulla “Beira Mar”, senza dubbio é il lungo mare piú frequentato dai turisti, e dalla gente del posto. Qui ogni giorno dalle 17 alle 22 inoltrate, é possibile scoprire le bellezze offerte dal mercato dell’artigianato locale, oltre al mercato vedrete tantissima gente fare jogging, e se siete fortunati incontrerete gruppi di persone che ballano la “Capoeira”, un ballo tipico del Brasile. Ma carissimi lettori, é di notte che la vita si trasforma, ed ecco che si passa inevitabilmente a “praia di iracema”, qui troverete ogni cosa, dai bar, hai ristoranti alle discoteche, pronti ad accogliervi e a farvi divertire fino all’alba. Ce ne é per ogni gusto, dai ristoranti tipici Brasiliani, hai ristoranti Italiani per passare alle pizzerie. Ovviamente i prezzi aumentano notevolmente rispetto ad altri luoghi, ma tanto cosa ve ne importa, siete in vacanza. Ma tenete presente una cosa, ogni notte é diversa dalle altre, ogni sera della settimana ha il suo locale. Di seguito vi citeró i due locali piú famosi, “IL PIRATA” ( aperto solo il lunedi) e “ L’ARMAZEN” (aperto piú sere a settimane, ma sicuramente la notte piú bella é il mercoledi). Altri locali di voga al momento sono, “L’ORBITAL”, “MUCURIPE”, “IL FORRO MAMBO”, “BIKINI”, “ZIP BAR” e “CAFFE DO MAR”. Non mi dilungo oltre, vi lascio al prossimo appuntamento in cui vi dico che parleremo della prostituzione, e tutto ció che ci gira attorno. Per chi fosse intenzionato a farsi un viaggio a Fortaleza, rimango a completa disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti, Stefano.


Focus

Acqua pulita per il mondo intero di imagine34

Acqua Pulita per il Mondo Intero. Due atomi di ossigeno, uno di idrogeno, ed eccola, pura e limpida, portatrice di freschezza, ma anche di malattie. L’acqua è uno di quei beni preziosi senza la quale non potremmo sopravvivere, né noi né il resto degli esseri viventi. Inutile sprecare le parole sulla sua importanza. In natura si trova nelle varie forme, ghiaccio, ovvero stato solido, stato liquido, fiumi, mari e oceani, e per ultimo lo stato vaporoso. La superficie terrestre è coperta per il 71% di acqua, la maggior parte è intrappolata nei mari e oceani sotto la forma di acqua salata. L'acqua dolce rappresenta il 68,9% ed è contenuta in ghiacciai e nevi perenni, il 29,9% dell’acqua dolce si trova nel sottosuolo e solo lo 0,3% è localizzato in fiumi e laghi. Questo chiaramente ci porta a capire quanta acqua pur essendo tanta, quella usufruibile in realtà è poca e mal distribuita. Questo vale soprattutto per l’acqua salata. Si potrebbe usufruire di essa, ma ciò comporta costi aggiuntivi per desalinizzazione dell’acqua. Tanti paesi del terzo mondo, soprattutto quelli africani hanno ancora da risolvere il problema diella mancanza dell’acqua potabile. Si stima che circa un miliardo e 400 milioni di persone nel mondo non hanno accesso all’acqua potabile, e l’acqua anche a causa di grandi cambiamenti climatici osservati negli ultimi decenni diminuisce. Non solo, la popolazione mondiale cresce ed insieme ad essa cresce l’industria che ha bisogno dell’acqua, la crescita demografica induce poi il crescere della produzione del cibo, e l'agricoltura estensiva non può fare a meno dei sistemi di irrigazione, visto poi che in alcune regioni del mondo piove sempre di meno, il che ci porta alla siccità e desertificazione di moltissime aree, già di per se aride e come risultato ultimo ,abbiamo la mancanza dell’acqua. Ad esempio a Papua Nuova Guinea il 70% della popolazione non ha l’accesso all’acqua potabile, e in Burkina Faso la percentuale è addirittura del 78%. Tanti altri paesi in Africa non se la passano meglio. Una delle stime è che in media hanno a disposizione solo 250 metri cubi l’anno, mentre un cittadino nord americano ha 1700 metri cubi l’anno. I paesi africani oltre alla mancanza dell’acqua potabile hanno dei problemi con le strutture fognarie inesistenti o scarse. Diventa chiaro che in queste condizioni si crea un terreno facile per la trasmissione delle malattie legate alla non purezza di quella poca acqua disponibile. Le cifre che trasmette l'organizzazione mondiale per la sanità sono agghiaccianti. I dati che sto per riportare si riferiscono all’anno 2004. Per chi vuole dilettarsi con l'inglese vi lascio il seguente link: http://www.wssinfo.org/en/142_currentSit.html Globalmente un miliardo di persone non ha l’accesso all’acqua. Due miliardi e seicento milioni di persone non hanno accesso ai servizi sanitari. La maggior parte di queste persone vive in Africa e Asia. Per l'Africa si riporta il dato che due persone su cinque non hanno accesso all’acqua. Divario sempre più crescente tra le aree urbani e rurali, uso estensivo dei pesticidi e scarichi industriali non fanno che peggiorare la situazione. Sono più di venti le malattie gravi collegate direttamente dall’acqua sporca e la mancanza degli adeguati servizi sanitari. Citerò solo alcune tra di loro, e per chi vuole approfondire l'argomento lascio un altro link in inglese messo a disposizione dell’organizzazione mondiale della sanità. http://www.who.int/water_sanitation_health/diseases/en/index.html http://www.who.int/water_sanitation_health/diseases/diseasefact/en/index.html


1. Malattia indotta dalla presenza dell’arsenico nell’acqua potabile. Se qualcuno aveva seguito il mio blog in un post: "Acqua alla gola" riportavo un fatto visto nel programma Report di RAI 3 dove appunto si parlava di presenza dell’arsenico nelle bottiglie dell’acqua minerale. Ebbene signori l'arsenico fa male e non si trova solo nell’acqua imbottigliata ma filtra naturalmente nei corsi d’acqua che passano attraverso le rocce che contengono arsenico in maniera del tutto naturale. Cosa succede al nostro organismo se beviamo acqua contaminata con l'arsenico? L'esposizione lunga porta ad un cronico avvelenamento da arsenico. I tempi di esposizione per vedere gli effetti devastanti sono sistemati in un arco temporale che varia tra 5 e 20 anni. E conseguenze sono: problemi alla pelle, cancro della pelle, cancro del pancreas, reni e i polmoni, oltre alle malattie vascolari che coinvolgono vene delle gambe e piedi, oltre anche diabete, alta pressione e difficoltà nella riproduzione. L'arsenico non si trova solo naturalmente, ma viene immesso nei corsi dell’acqua come surplus dei trattamenti di legno, industria delle miniere, e trattamento dei metali. I paesi dove l'arsenico si trova naturalmente e non come conseguenza dell’inquinamento sono: Argentina, Bangladesh, Cile, Cina, India, Messico, Tailandia e Stati Uniti d’America. Vediamo che tra questi paesi si trovano molti che sono considerati i paesi in via di sviluppo o sottosviluppati. Vi do il dato per il Bangladesh: Il 27% dei pozzi contengono alte quantità di arsenico (sopra 0.05mg/L). L'Organizzazione mondiale della sanità stima che 35-77 milioni di persone sono a rischio altissimo da avvelenamento cronico, e uno su 100 abitanti avrà la probabilità di morire da uno dei tipi di cancro indotti dall’avvelenamento. Il Bangladesh in totale ha 125 milioni di abitanti. Vedete un po’ voi su che scala parliamo. 2. Colera. Il colera è una malattia che si sfoga con diarrea, nausea e vomito, le cause principali di una veloce e forte disidratazione dell’organismo. E’ una malattia che se non trattata adeguatamente ha ancora una mortalità del 50%. E’ causata da un batterio, e si trasmette con l'acqua e il cibo contaminati dalle feci delle persone già infettate. Nel anno 2000 (ironia della sorte, anno a cavalo tra 20-esimo e 21-unesimo secolo) sono stati riportati 140000 dei casi, di cui 5000 persone sono morte, e di queste l'87% delle persone erano africani. 3. Epatite. L'Epatite di tipo A e di tipo E sono stati direttamente associati all’acqua sporca e povere condizioni sanitarie. Trasmissione sempre a contatto con acqua e cibo contaminati. Sappiamo che è una malattia del fegato. L'epatite A si trova diffusa nei seguenti continenti: Africa, Asia, America Centrale e Sud America. L'epatite di tipo E è diffusa in Algeria, Bangladesh, Cina, Indonesia, Messico, Etiopia e alcuni altri. In alcuni casi la malattia può essere mortale. 4. Malaria. Evolve con brividi, mal di testa, nausea, vomito, diarrea, colore giallo della pelle. Senza trattamento adeguato un’altra malattia che porta alla morte. In Africa è una tra le 5 cause principali di morte tra i bambini al di sotto dei 5 anni. Si trasmette tramite una specie di zanzara. E queste si sviluppano nei laghi e in generale dove c’è acqua stagnante. Ogni anno ci sono dai 300 ai 500 milioni di casi, con un milione di persone che muore a causa di questa malattia. Il 90% di questi sono sempre africani.

In un report del UNESCO dell'anno 2003 si afferma che nei prossimi vent'anni la quantità d'acqua disponibile per ogni persona diminuirà del 30%. Tutto questo ci fa capire l’importanza vitale che ha l’acqua per la sopravvivenza del pianeta intero. Infatti cito: Ismail Serageldin, vicepresidente della Banca mondiale, nel 1995 che affermò: “Se le guerre del Ventesimo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del Ventunesimo avranno come oggetto del contendere l’acqua” (Fonte Wikipedia) http://it.wikipedia.org/wiki/Acqua Ultimamente invece sono in corso le vere guerre tra le società private e gli esercizi pubblici per rivendicarsi i diritti sull’acqua. Ricordiamo che l’acqua è UN BENE COMUNE e non può ... non deve essere trattato come qualsiasi altra merce di scambio, soggetta agli interessi economici e ai profitti di pochi. Il processo di privatizzazione è partito dalla Gran Bretagna, dove l’acqua inizialmente era un bene pubblico e non veniva pagata dai cittadini. Grazie a qualche furbetto di turno, (se non erro iniziò Margaret Thacher) l'acqua venne privatizzata e adesso si paga a peso d'oro. La stessa cosa è accaduta anche in Italia. Infatti vedo tantissima differenza tra le bollette che pagavo prima della privatizzazione rispetto a quelle dopo. Pensiamo a queste cose e non permettiamo che accadano. Soprattutto ricordiamo che ci sono stati conflitti armati e politici per assicurarsi l’accesso alle riserve idriche. Non è un problema da sottovalutare. L’acqua appartiene a tutti noi.


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Nostaliga: L'Uomo Tigre di fabio99992000

Un piccolo viaggio attraverso il fumetto e l’animazione giapponese. Dai, qualcosa di bello c’era!

Che ricordi… l’Uomo Tigre… uno dei personaggi che preferivo. Crescendo ed imparando meglio la storia, interpretandola in base a canoni più adulti, ho imparato ad apprezzare forse anche di più. La storia narra di Naoto Date, ragazzo rimasto orfano dei genitori, scappa dall’orfanotrofio che lo ospita, stanco delle ingiustizie subite a causa del suo essere orfano. Questa idea gli balena in mente osservando una Tigre allo zoo, rimanendone affascinato. Viene poi ‘ospitato’ dalla Tana delle Tigri, una associazione dedita all’adescare bambini orfani da addestrare per diventare feroci lottatori. Naoto diventa uno di questi. Viene mandato in giro per il mondo, lottando sui ring e manifestando la sua cattiveria. Un bambino, orfano, di nome Kenta, è uno dei suoi più grandi fan. Questo bambino è ospite di una struttura gestita da Ruriko, compagna di infanzia in orfanotrofio di Naoto. Una sera, capitano come pubblico ad assistere ad un incontro dell’Uomo Tigre. Ruriko spiega all’Uomo Tigre che è un esempio per il bambino e che questo si comporta come lui, lo imita. Gli chiede quindi di dimostrargli cosa siano la lealtà e l’onestà nella vita. Quell’incontro fa scattare qualcosa nella mente di Naoto. Da lì volta le spalle alla Tana delle Tigri, devolvendo i suoi incassi agli orfanotrofi del Giappone piuttosto che ai suoi ex-padroni. Da lì in poi, gli manderanno contro lottatori sempre più forti, allo scopo di ucciderlo sul ring. E continueranno sempre, per tutta la serie. Ad un certo punto, viene affiancato anche da amici.


Vedremo Daigo Daimond, suo compagno di allenamenti alla Tana delle Tigri, che combatterà assieme a lui ma morirà in uno degli incontri più difficili. Ken Takaoka, giovane ragazzo che si fa allenare dalla Tana delle Tigri per dare un futuro alla sua sorellina ed alla madre malata. Lo convinceranno che Naoto ha ucciso sua madre. Naoto lo farà rinsavire. Il Gigante Baba ed Antonio Inoki. Sono due wrestler realmente esistiti, trasportati qui per dare maggiore realismo alla serie. Saranno diffidenti inizialmente verso l’Uomo Tigre, ma diventeranno suoi grandi sostenitori. Personalmente, una serie che ritengo bella, al di là della crudezza e delle lotte. Si vive per intero il percorso psicologico di Naoto Date, i suoi principi morali messi in discussione, i suoi dubbi, le sue paure e le sue certezze. Dà dimostrazione di un uomo che fa il possibile e non si vende l’anima in nome di quello che ritiene giusto. Narra di un grande percorso interiore, di un essere umano senza superpoteri che con tenacia, sudore e sangue riesce a raggiungere i propri obiettivi, cioè di aiutare gli altri. Questo è il grande fascino di questa serie. La figura di Naoto Date, una figura piena di sofferenze e demoni interiori. Un essere umano come tanti altri. Che ha vissuto nel buio e che piano piano, con l’aiuto di persone intorno che gli vogliono bene, riesce a venirne fuori. La figura di Naoto Date rappresenta anche lo sfogo di una società giapponese uscita dalla guerra moralmente e fisicamente distrutta (ricordiamo che hanno subito le conseguenze delle uniche due bombe atomiche finora sganciate), che ha sudato grandi fatiche per rinascere e ritornare ad essere un grande Stato. Nel loro codice morale, soprattutto in ambito lavorativo, l’onore e il sacrificio sono tutto. Nell’Uomo Tigre, tutto questo è mostrato. Una bella serie, devo dire.

Puntata precedente: Nostalgia: Devilman


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L'amore secondo

Il Principe EDITOR4EVER(Parte4) e la felicità di EDITOR4EVER

L’amore..siam di nuovo qui che ci scriviamo sopra..a quelle 5 lettere…non si sprecheranno mai le parole sull’amore..fidatevi..quell’emozion e che non ha limiti né confini…..il sentimento che supera ogni ostacolo e si distende nell’immensità. Parole poetiche ma che sottolineano l’enfasi dal quale hanno origine ogni qual volta io pensi all ‘Amore; il più bello dei sentimenti; colui che ti riscalda il cuore nelle grigie giornate della vita; colui che ti ascolta quando hai paura; colui che sa abbracciarti quando hai voglia di tenerezze, chiuse dentro ad uno cuore che raggiunge l’indefinito in ogni battito.. l’amore è prima di tutto sentirsi un’unica cosa con l’altro fino a raggiungere un equilibrio cosmico dove le stelle possono essere toccate con le dita e i sogni si realizzano.. senza la passione, però, non esisterebbe quel coinvolgimento tipico che unisce due persone, un elemento indispensabile affinché la veridicità di un rapporto sia autentificata! Ma questa magica presentazione cela alcuni dei lati che si preferiscono evitare.. quelli legati alla sofferenza, che assume svariati significati da secondo a secondo; un atroce dolore nel tempo assume il tono di un nostalgico ricordo al quale si guarda con profondo coinvolgimento e la lacrima che accarezza il viso ha un sapore diverso da quella versata anni addietro, è ricca di una strana emozione che nulla ha di amaro. Parole che si ripetono da sempre e che cercano invano di imprimere sulla carta ciò che lo spirito vive anzi avverte perché quando l’amore invade l’anima si raggiunge l’estasi, un livello indescrivibile che solo chi ama sa raggiungere… questo può essere interpretato come un invito ad evitare i falsi legami e i rapporti superficiali, prodotti unicamente da una libidine eccessiva e corrosiva; un invito a valorizzare i legami e soprattutto la vita che non è solo una perfida matrigna che ci ha messo al mondo per scontare i suoi peccati attraverso i nostri errori; anzi lei è pronta ad accoglierci e ad entrare in sintonia con il nostro mondo interiore, idealizzato o quale esso sia purché alla base di tutto ci sia l’amore… un vero amore richiede sacrificio, piacevole e non sofferto perché si ama con responsabilità e soprattutto rispetto prima verso ‘ altro e poi verso sé stessi.. queste parole sottolineano approfonditamente la mia vita amorosa con un lui, che adoro apprezzando prima i suoi difetti e poi i pregi e mi auguro che il sentimento non cessi mai di esistere…e come non può cessare mai di esistere dentro di noi (neanche nei momenti piu tristi) la Felicità ,quella felicità consiste nel provare quello che c'è di bello nella vita. Si tratta di un’abilità individuale, e non di un’eventualità del destino: tutti possono essere felici se imparano a capire come si fa ad esserlo. Infatti, per vivere una vita felice è necessario essere capaci di godere di ciò che già si ha. La felicità non va ricercata nel futuro, ma nel presente, perché non dobbiamo dimenticare che il nostro attuale presente è il futuro che immaginavamo per noi qualche tempo fa. Molti dei nostri desideri sono stati realizzati, ambiziosi traguardi sono stati raggiunti… Ma siamo forse per questo ‘Felici’ ora? La risposta, sono sicura, è ‘no’, o meglio ‘ancora no’. Ognuno di noi ha qualcosa che ancora gli manca per essere felice: il matrimonio, un lavoro, la carriera, la casa, la laurea, la vacanza…


L’evasione dal presente, l’incapacità di prendere decisioni, la tendenza alla procastinazione determinano l’idealizzazione del proprio futuro, che intanto diventa il presente e la storia continua. La felicità, sempre rimandata all’indomani, continua a sfuggire alla nostra esistenza, nell’illusione che qualche forza magica, soprannaturale o anche proveniente da qualche misteriosa area del proprio sé possa finalmente risvegliarsi e risolvere per incanto tutti i problemi. A volte l’infelicità deriva dalla sensazione di non avere o non avere abbastanza, di ciò che è necessario per vivere bene. Molto spesso si tratta di bisogni indotti dall'ambiente sociale ed in particolare da quei ‘persuasori occulti’ che, con logiche sottili ed ingannevoli, cercano di condizionarci nelle scelte e soprattutto nei consumi.La verità è che, se vogliamo essere felici, possiamo esserlo immediatamente, perché la felicità non è nel futuro, ma nel momento presente: non conta quanto abbiamo, ma quanto riusciamo a godere di quello che possediamo.E’ inutile trascorrere la vita inseguendo il successo, la fama, i soldi e il potere: mentre lottiamo e competiamo per raggiungere tutto ciò, ci allontaniamo inevitabilmente dai nostri valori e ci rendiamo schiavi di un sistema che da noi vuole sempre di più e sempre di meglio. Solo concentrandoci sul processo anziché sul risultato, allontanandoci dalla competizione e dalle illusioni condizionanti coniate ad arte dagli strateghi della comunicazione, potremo ritrovare la gioia nelle piccole cose della vita quotidiana e ritornare ad impostare la vita secondo i nostri valori. Principino Editor4ever

Puntate precedenti: La pace dei sensi L'amore secondo Editor Definizione di amore


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L'Ultraggioso (6^puntata) di Vecchio

Il mondo ultras ha accompagnato la mia vita per molto tempo; anche le mie letture erano sempre dedicate a questo mondo. Molti libri riguardavano i fatti dell’Heysel di Bruxelles (adesso lo stadio è stato rifatto e chiamato Stadio Re Baldovino) e le cause che hanno portato a quella tragedia. Altri libri riguardavano l’autocelebrazione di alcuni gruppi ultras tra i più famosi d’Italia ed altri ancora, testimonianze e esperienze di ragazzi che come me hanno vissuto questo mondo. Da uno di questi testi prendo spunto per parlare del rapporto fra ultras e Polizia. Visti i recenti episodi di cronaca, è facile intuire lo stato d’animo di entrambi gli schieramenti: guerra dichiarata. Dal libro “TIFARE CONTRO – Una storia degli ultras italiani” di Giovanni Francesio (Edizioni Sperling & Kupfer): “E’ l’11 novembre 2007. Sono le nove del mattino. Due macchine, una con quattro, l’altra con cinque tifosi laziali, partiti da Roma e diretti a Milano per vedere Inter –Lazio, si fermano all’autogrill di Badia al Pino, sulla A1, vicino ad Arezzo. Arriva un’altra auto: sono tifosi juventini, anche loro provenienti da Roma, ma diretti a Parma, per Parma – Juventus. I due gruppetti si riconoscono. Vola qualche insulto. Le frasi classiche: “Che cazzo guardi?”. Litigano, si mettono le mani addosso, forse vola qualche pietra. Una scena già vista in quell’autogrill, spesso luogo d’incontro di tifosi in trasferta. E come quasi sempre, lo scontro si conclude in fretta, senza conseguenze per nessuno. Tutto sembra finito, le macchine ripartono, quando qualcosa sfonda il vetro laterale posteriore della macchina dei laziali, che stanno imboccando l’autostrada. “Bastardi, m’hanno tirato un sasso” grida il ragazzo al volante. Ma non è un sasso. E’ un colpo di pistola, che colpisce al collo Gabriele Sandri, ventotto anni, noto dj romano. E lo uccide. Chi ha sparato? Un poliziotto, che aveva assistito alla scena dall’altra parte della carreggiata. Il poliziotto prima accende la sirena, probabilmente intima alle auto di fermarsi. Quelle tirano dritto e il poliziotto spara due colpi. Il primo in aria, il secondo ad altezza uomo. E’ quello che uccide Gabriele Sandri. Un dramma, una tragedia, una cosa orribile. Ma che può succedere. Un poliziotto sbaglia, perde la testa, spara e uccide una persona che non aveva fatto niente per giustificare che gli si sparasse addosso. E’ come quando qualcuno tira dritto a un posto di blocco; è capitato, è capitato che ci lasciassero la pelle ragazzi in motorino che scappavano perché avevano una canna in tasca. Può succedere. E’ già successo e succederà ancora. Eppure il ministero dell’Interno e i vertici del calcio italiano non sono i grado di gestire la situazione. Perché sanno, anche se non l’hanno mai voluto affrontare davvero il problema, che c’è il rischio che la morte di Sandri inneschi una reazione a catena.


Quindi, invece di affrontare la cosa di petto, con un briciolo di coraggio civile, invece di comunicare immediatamente l’accaduto e prendere l’unica decisione ragionevole, ossia bloccare il campionato per rispettare la morte di una ragazzo che stava andando a vedere una partita, la notizia viene tenuta sostanzialmente segreta per tre ore e viene diffusa- peraltro in modo confuso e contraddittorio- solo a mezzogiorno. Ma a mezzogiorno è troppo tardi per fermare il campionato. I tifosi sono già partiti per le trasferte, sono già in giro per l’Italia. Viene rinviata solo Inter-Lazio, mentre per le altre partite si decide di posticipare l’inizio di dieci minuti. Ovviamente non basta, non può bastare. Troppo fresco il ricordo dei fatti di Catania, della morte di Filippo Raciti e di tutto quello che è seguito” Quanto successo quella domenica è sicuramente noto a tutti; non tutti sanno però le ragioni intrinseche a quella giornata di follia generale.. In seguito alla morte dell’ispettore Filippo Raciti, il campionato venne sospeso fino a nuovo ordine, mentre per la morte di un ragazzo della curva non c’è stata va stessa determinazione. Per gli ultras, la morte di uno di loro per mano di “uno sbirro” era già motivo più che sufficiente per scatenare i peggiori impulsi. Figuriamo aggiungere la beffa dei dieci minuti e del lutto al braccio. Inoltre, è risaputo che fra i manifestanti del G8 a Genova nel 2001, erano presenti migliaia di ultras….. Io mi trovavo a Parma e posso testimoniare il comune accordo fra le due tifoserie, storicamente rivali, di non entrare allo stadio e, naturalmente, scatenare violente proteste nei confronti delle forze dell’ordine Sempre per quanto successo a Catania, oltre alla sospensione del campionato, la sera stessa si erano immediatamente mossi i “vertici” di governo e FIGC con provvedimenti urgenti (decreti che successivamente vennero promulgati in Legge), come sempre del tutto inadeguati: trasferte vietate, via i tamburi, i megafoni, e gli striscioni delle curve (questi ultimi riabilitati solo tramite speciali autorizzazioni); adeguamento degli stadi alle norme del precedente decreto Pisanu, biglietti nominali e tornelli all’ingresso degli stadi. Tra i primi striscioni vietati c’è quello dei sampdoriani che riportava: Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art. 21 della Costituzione Italiana). Naturalmente queste norme altro non hanno fatto che inasprire i rapporti fra ultras e forze dell’ordine. La polizia o il carabiniere primo nemico. Le canzoni contro il celerino si sprecano. Per i ragazzi più giovani agire contro le forze dell’ordine diventa uno stile di vita. I provvedimenti DASPO (1) con obbligo di firma piovono senza criterio. Tutto questo grazie alla totale ignoranza dei vari ministri che credono che con il biglietto nominale si risolva il problema…. Hanno aumentato solo lo scontento anche fra i tifosi normali e fra i soci dei vari club. Il DIFFIDATO (colui che è sottoposto a provvedimenti DASPO) in curva è visto come un eroe. Parlando con ultras anche di altre squadre, ho più volte sentito questi vantarsi di essere stati DIFFIDATI. Io stesso, nella frequentazione della curva, avevo quasi maturato la convinzione che, il modo migliore per smettere di andare in curva, era “meritarsi” una diffida…. RITIRARSI CON L’ONORE DELLE ARMI. (1) DASPO - Il Daspo (da D.A.SPO. acronimo di Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive) è una misura introdotta con la legge 13 dicembre 1989 n. 401, al fine di contrastare il crescente fenomeno della violenza negli stadi di calcio. Per maggiori approfondimenti: http://it.wikipedia.org/wiki/Daspo


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La pillola rossa di fabio99992000

http://docs.google.com/Doc?docid=dx75ht9_10kqv937cp&h


La pillola rossa

Nuovo Ordine Mondiale. Davos. Nel film ‘Matrix’ dei fratelli Wachowsky, al protagonista, Neo, viene offerta la scelta tra due pillole. Pillola azzurra, se voleva riaddormentarsi ed accontentarsi di quello che vedeva, del mondo che gli veniva fornito. Pillola rossa, se voleva ‘svegliarsi’ e vedere la verità dietro quello che gli veniva messo davanti agli occhi. Noi scegliamo la pillola rossa. Qui la nostra scena ispiratrice. La ridente cittadina che vediamo in foto si chiama Davos, e sta in Svizzera. Che ha di particolare? Che sta ospitando una riunione in cui i maggiori esponenti politici ed economici del mondo stanno discutendo del destino dell’economia mondiale. Niente di che, vero? Della crisi in corso parliamo, almeno ci proviamo, nei Quaderni di economia, che vi invito a leggere. Da cosa nasce questa crisi (o almeno, da cosa ci dicono che nasca)? Dalla completa cancellazione delle regole in economia. Chi gestiva le banche è stato lasciato fare, senza lacci e senza rimorsi, hanno trattato la finanza mondiale come un casinò e hanno perso le loro scommesse. Peccato, solo, con i soldi di altri. Ed in un casinò che si rispetti, il banco vince sempre. Ma chi è il banco? Forse iniziamo a vederlo. Dunque, una crisi nata dall’assenza di regole. Quindi? Semplice, servono regole per un mercato che di regole sente la mancanza. Risuonano per molti leader politici che stanno parlando in questi giorni le parole ‘regole’ e ‘nuovo ordine’. Più di un politico ne parla. Nuovo ordine… Nuovo ordine… Nuovo Ordine! Questa parola l’abbiamo già sentita (invito a spulciare qualche Pillola Rossa). Ricapitoliamo (secondo lo schema Problema-Reazione-Soluzione): Problema: crisi economica e finanziaria pesante, nata dall’assenza di regole e dagli azzardi delle grandi banche; Reazione: paura, depressione, rabbia, smarrimento, causate dal rallentamento dell’economia e dall’aumento della disoccupazione; Soluzione: nuove regole globali per l’economia. ...


Era da un po’ che l’aspettavamo. Avevamo già visto e vissuto il Problema e la Reazione. Aspettavamo la Soluzione. Sembra che stia arrivando sotto forma di un nuovo pacchetto di regole globali per l’economia, un coordinamento di Stati mai visto. Guardiamoci un po’ in giro. Gordon Brown, è da mesi e mesi che sta parlando di un Nuovo Ordine Economico mondiale, prima che la sua Inghilterra finisse nei guai in cui versa ora (patria del liberismo più sfrenato, ora messa molto peggio degli Stati che ha sempre preso per i fondelli). Il premier cinese Wen Jiabao è d’accordo per l’assunzione di un Nuovo Ordine con un pacchetto di regole comuni ed un’azione coordinata dei vari Paesi. Accusa gli Stati Uniti di essere i responsabili di questa crisi, con le loro politiche dissennate. Ovviamente, la Cina non c’entra nulla, con le sue manovre valutarie… Notiamo che anche Vladimir Putin, il premier russo, è d’accordo con le regole comuni per gli Stati, ed invita Stati Uniti e l’Europa a politiche monetarie più aperte. In questo periodo, una persona a capo del Paese con più petrolio al mondo, grande esportatore, con un prezzo di vendita del petrolio a 40 dollari ed un costo di estrazione di 55-60 al barile, con una perdita netta di 15-20 dollari al barile estratto, sicuramente non vuole scherzare. Ma il capolavoro è stato di Angela Merkel, cancelliere tedesco. Non solo ha spiegato la necessità di una riforma delle regole finanziarie mondiali, ma spinge per la creazione di un organo, un Consiglio di Sicurezza Economico da mettere nell’Onu, con poteri sopranazionali sull’economia. E parla anche lei di Nuovo Ordine Mondiale. Una aggiunta. Sul giornale Focus di questo mese, c’è un articolo che parla di come si vada verso la cancellazione degli Stati e la creazione di un unico Governo mondiale. Vengono presentate le unioni monetarie attuali e quelle del prossimo futuro, tra cui l’Amero, moneta unica di Stati Uniti, Messico e Canada. Il tutto sostanzialmente presentato come positivo. … Sono tutti troppo d’accordo. E’ strano. Questa cosa lascia spazio a dubbi. O hanno paura della situazione o sanno già cosa è stato deciso per il futuro. Il Nuovo Ordine Mondiale sembra stia arrivando, a piccoli passi. Occhi aperti.


La pillola rossa

Google, grande cugino.

Ragazzi, fate attenzione. Qui qualcuno gioca con la nostra privacy, togliendocene sempre un po’ di più, a piccoli passi. Solite strategie di cui parliamo sempre. Collaudatissime. Mi permetto di copiare un mio vecchio post, come premessa al discorso, ma credo che lo chiarisca bene. ******************************************************************** No Hard Disk Society (Società senza Disco Fisso) Viaggiamo un po’ di fantasia. Non fa mai male. Avete presente come è fatto un computer, no? Dai, avete Internet e un pc... Un pc è composto, principalmente, da monitor, dispositivi come mouse e tastiera, un corpo con i lettori cd e dvd, la memoria RAM e il disco rigido. Mentre state utilizzando il pc, usate dei programmi. Questi stanno nella memoria RAM, quando resta acceso. Come quando si usa un videogioco, sta nella memoria RAM. Quando salvate qualche file o comunque spegnete, tutto quello che rimane sta sul disco rigido. Tutti i programmi, i dati, i vostri codici, i vostri film e fotografie. Sta tutto lì. E dentro al vostro pc, quindi. Ora, abbiamo un collegamento Internet. Su internet troviamo un sacco di cose. Pagine da vedere, dati da scaricare. E questi vanno sul disco rigido. Se salvate una fotografia, da Internet, lo fate sul vostro disco rigido. Uhm... e se fosse tutto su Internet? Se i pc non avessero più il disco rigido?


Mettiamo il programma Office. Chi lo usa a casa, chi per lavoro. In moltissimi scriviamo documenti con Word, Excel, Access, Powerpoint... e, ripeto, salviamo tutto sul disco rigido del nostro pc. Ebbene,senza disco rigido, tutti i file sarebbero salvati su un pc chiamato ’remoto’, praticamente da un’altra parte. Comodissimo, vero? Ovunque andiate, basta un qualunque pc che avrete i vostri documenti, i vostri film, i vostri giochi sempre a disposizione. Li caricherà da un disco rigido lontano alla memoria RAM del vostro pc senza disco rigido. Si, vero. Una cosa bellissima. Comodissima. Pensate, non ci sarebbe più nemmeno bisogno di comprarvi Windows. Un solo programma vi collega ad Internet, e Internet pensa a farvi funzionare il computer. Un sistema operativo on-line. Che bellezza. ... Ma facciamo il nostro gioco preferito. Guardiamo la cosa anche dall’altro lato. Vi vengono presentate la comodità e la bellezza. Ma OGNI singolo vostro dato è in mano a qualcun altro. Ogni foto, ogni codice, ogni possibile acquisto o vendita. Insomma, la vostra vita sotto gli occhi di qualcun altro. I vostri rapporti sotto gli occhi di qualcun altro. Controllo. Spionaggio. Libertà annichilita. Ah si... lo so... tanto è tutto tranquillo. Ma quello che mi spaventa è, anche se non succede, la sola POSSIBILITA’ che qualcuno possa decidere della mia vita con in tasto. Mi spaventerebbe parecchio. ... Ma, tanto, sono solo fantasie. Cose che non succedono. ... http://www.google.it/intl/it/options/ Uhm... non sono più tanto sicuro... ************************************************************************ Se siete arrivati fin qui, andiamo avanti. Era nell’aria, ora è stato annunciato. Faranno uscire Gdrive, il disco fisso on-line di Google. E’ un ulteriore passo, questo, verso il ‘Cloud computing’ (elaborazione a nuvola), cioè, sostanzialmente, l’utilizzo del computer sempre collegati ad Internet, ma con i propri dati salvati su un computer remoto, appunto sul disco fisso di un computer di immagazzinamento. Inizialmente, verrà data la possibilità di accedere al proprio disco fisso,sul pc di casa, attraverso Internet, per poter lavorare sui propri dati ovunque ci si trovi. Probabilmente ci si sposterà all’appoggiarsi a CPU e dischi fissi che staranno su server dedicati, di proprietà di altre società Tutto questo sarà presentato come utile e bellissimo. Ma ha delle brutte potenzialità.


Il proprio pc è in mano a qualcun altro. Sul disco fisso salviamo tutto, film, foto, dati di lavoro, programmi, tracce di navigazione. Potenzialmente, un forma di Internet distribuita con pc, per ogni utente, senza disco fisso implica che i gestori delle società che possiedono i server abbiano pieno accesso ad ogni nostro dato salvato. Buttiamo sempre di più sui nostri pc. Le aziende hanno tutto sui pc. Immaginate quanto potere. Potere di controllare ogni informazione. Potere di sfruttarle per chissà che cosa. Un altro passo verso la distruzione della privacy e verso una società del controllo totale. Quando questo tipo di Internet sarà abbastanza diffuso e accettato come standard, chi userà ‘ancora’ un pc di vecchio tipo, con disco fisso come quelli di adesso, sarà considerato un idiota. Alla fine, però, sarà uno che ha capito. Fate anche un salto qui.


di fabio99992000 Informazione dal web, nello stile di Chatta Magazine

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Sport

Rassegna della settimana calcistica di bulandbul

Ancora una volta il Genoa. E’ il Genoa la formazione del momento. In buona compagnia insieme al Milan, al Cagliari e all’Atalanta ma è la squadra più vecchia d’Italia a fare da ‘padrona’ durante questo periodo. Mercoledì aveva addirittura fermato il Milan a Milano nel turno infrasettimanale e poi ha vinto in extremis un combattutissimo match a Marassi contro il Palermo. L’allenatore Gasperini, che punta molto sul gruppo, sta quasi riuscendo a convincermi. Chi mi legge da tempo avrà capito che per me la difesa a 3 è la negazione del calcio ma debbo riconoscere che il modulo dei genoani è estremamente efficace, oltre che esser molto offensivo. Mi vengono in mente allora i 2 esempi positivi che ricordo riguardo la difesa a 3: il Brasile campione del Mondo 2002 con tutti gli altri 7 votati all’attacco e la Roma dell’ultimo scudetto di Capello. Vinse anche cambiando le regole in corsa ma era una squadra con un modulo particolarmente avvincente… difesa, centrocampo ed attacco da favola. Il Genoa rischia molto, mi ricorda anche qualche squadra di Van Gaal, difesa a tre ma impostazione d’attacco stile ‘Ajax’con grande possesso di palla e sempre costantemente all’attacco. Peccato che l’olandese avesse una certa predisposizione a sbagliare le sostituzioni. Fece dei disastri, soprattutto più in là nella sua carriera. Certo il Genoa spesso soffre ed il suo giuoco non è esteticamente bello come un classico 4-3-3 ma stanno facendo miracoli e sono pienamente in zona Champions League con 2 scontri diretti nelle prossime due partite: fuori contro la Roma e poi in casa contro la Fiorentina. Il solito Cagliari: ho già scritto tutto sul Cagliari: resta da rilevare che Allegri è fra i pochissimi di oggi che cercano spesso di proporre un rifinitore alle spalle delle punte, anche se non ne ha proprio uno di ‘ruolo’. Intanto ci si prova e i risultati vengono, maggior ragione se l’obiettivo stagionale è stato raggiunto con mesi d’anticipo e l’autostima cresce insieme ai giovani a disposizione come Pisano, Canini, Cossu, Matri ed Acquafresca. Ma ci voleva tanto mettere poi in panchina quel bidone di Larrivey? I piani alti della classifica recitano: Inter, poi Milan a -6 e Juve a -7. L’Inter inizia a preoccuparmi in quanto, risultati a parte, sono gli schemi e gli stimoli dei giocatori a venire meno. Preoccupante. Il Milan ripropone un Pato che matura ogni giorno che passa. Ora è a 10 gol ma se continuerà così nulla gli sarà precluso, fermo restando che la classifica marcatori dovrebbe esser qualcosa d’importante per un attaccante ma non fondamentale. Il brasiliano migliora anche quanto cattiveria e senso tattico. Il solito atavico problema dei due difensori centrali per Carlo Ancelotti. Se dovesse recuperare Nesta allora la volata scudetto avrà nel Milan penso una favorita su tutte.. Proprio dopo che sembrava questa formazione avesse gettato la spugna. Da segnalare Beckham. Sta facendo più del previsto e Senderos non è lo ‘scarso’ che molti definiscono. La Juve attraversa un periodo nero ma sappiamo che la sua stagione deve ancora entrare nel vivo con gli infortunati Trezeguet e Camoranesi forse recuperati a breve. Una considerazione ancora una volta: gol col Cagliari a parte, non capisco cosa se ne faccia la Juve di Nedved. Conosco il suo fisico e la volontà del giocatore che impongono il suo posto da titolare ma penso sarebbe meglio sfruttarlo come uomo esperto nelle gare importanti, vedi contro il Real Madrid… dove fece bellissima figura durante il doppio confronto. Ora ogni santa partita francamente mi appare negativissimo ed è un peccato per un calciatore dal suo passato terminare la carriera in questo modo. In zona retrocessione un Torino straordinariamente in palla crea grattacapi in casa dell’Inter, salvo arretrare clamorosamente in difesa gli ultimi minuti. Quasi per miracolo strappa un punto e… ne toglie due ai padroni di casa facendo in qualche modo quasi un favore agli odiati cugini che si ritrovano comunque sotto di sette punti come scrivevo sopra. Il calciomercato si è chiuso senza particolari movimenti importanti.


Devo prender atto che mi aspettavo di più, molto di più. La squadra che ha cercato più miglioramenti come annunciavo un mesetto fa è il Chievo, anche se il cammino per la salvezza rimane durissimo. In extremis ottimo colpo dell’Atalanta che si rafforza con l’acquisto dell’attaccante Plasmati. Ricordatevi di Quaresma: l’Inter lo cede in prestito al Chelsea e vedrete come cambierà in positivo. Non è il bidone che tanti credono e tatticamente è importantissimo. Semplicemente a Milano non è riuscito ad inserirsi. Capita. Fuori confine c’è un Real Madrid che cerca di rassestarsi e pare che a breve prenderà il via un nuovo ciclo, con Zidane dirigente… forse riuscirà a portare Benzema per la prossima stagione. Per il momento è arrivato Faubert per il centrocampo dal West Ham. Intanto il Barcelona sta straripando sia nella Liga che nella coppa del Re. E attualmente tutti i boobmakers lo considerano favorito per la Champions. Un gioco spettacolarissimo e vincente, i suoi gioielli Messi e Bojan stanno esplodendo proprio come sta facendo Pato qui. Ma anche il resto della rosa è di super qualità: effettivamente ad ora penso che gli alibratori abbiano ragione ad inserirli favoriti n.1 per la vittoria in Champions League. Proprio i campioni in carica della competizione europea hanno ripreso le redini della premiership inglese e solo il Liverpool rimane all’inseguimento del Manchester United. In Olanda ancora la sorpresa Az in testa e in Germania ritroviamo sempre la matricola Offenheim che alla ripresa dalla sosta ha distanziato ancora tutti, Bayern compreso… sconfitto fuori casa dall’Amburgo. In ogni caso qui è ancora tutto in gioco ed è possibile una volata finale… all’ultima giornata. In ogni caso la matricola Hoffenheim si è rinforzata con altri due giocatori: il portiere Hildebrand di rientro dal Valencia e l’attaccante di colore Sanogo dal Werder Brema, prossimo avversario Uefa del Milan. Ci saranno interessanti amichevoli internazionali a metà settimana per poi riprendere con tante belle partite qui da noi e soprattutto il derby di Milano… prima di reintrodurci nel bel mezzo della Champions League.. Ma facciamo un passo per volta: la serie A propone sabato l’Inter a Lecce ed il Milan in casa contro la Reggina. La Juve domenica a Catania. Io sarò a Praga per farmi un giretto, avrei potuto relazionarvi di calcio ceco. Purtroppo il campionato lì è ancora fermo un mesetto per la sosta invernale se non erro e.. nonostante qui la mia immagine sia quella dell’appassionato di calcio… vi confido che spero di aver altro da fare… ma farò di tutto per seguire il calcio ‘che conta’ anche da un paese il quale mi dicono consideri l’hockey su ghiaccio come sport nazionale… non vi libererete così facilmente di me! Alla prossima!


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Una piccola rubrica dove verranno raccolti alcuni post tra quelli riconosciuti più ‘utili’ a livello informativo, scovati girovagando tra i blog di Chatta.it. Siamo convinti che post di questo tipo possano aiutare a dare nuovi spunti e ad osservare il mondo attraverso altri punti di vista. Cioè la migliore via per la crescita interiore.




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