Terra patavina 4 - 1/2019

ANNO 3 - NUMERO 4 - MARZO 2019

POSTE ITALIANE SPA – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – 70% NE/PD - PERIODICO SEMESTRALE

PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA LOCALE DI BANCA PATAVINA

DOSSIER LA PAROLA AL TERRITORIO PADOVA E LE SUE ECCELLENZE PADOVA URBS PICTA GIOTTO E GLI AFFRESCHI DEL TRECENTO CANDIDATI PATRIMONIO UNESCO IL NUOVO CORSO DELLA BCC ADESIONE UNANIME AL GRUPPO BANCARIO ICCREA SOCIO IN VETRINA OMSP MACOLA: CINQUANT’ANNI DI TRASPORTI “SPECIALI”

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Sommario Anno 3- n.4 Marzo 2019 Terra Patavina - Periodico di informazione e cultura locale di Banca Patavina

Art. 2/20 Legge 662/95 - DCI PADOVA Aut. Trib. di Padova n. 2441 del 23 Giugno 2017 Distribuzione gratuita

Direttore responsabile Nicola Stievano

Redazione Banca Patavina Segreteria Affari Generali-Soci Via A. Valerio, 78 35028 Piove di Sacco (PD) Editore Peruzzo Industrie Grafiche Srl Via Marco Polo, 10 35035 Mestrino, Padova

Progetto grafico Syn di Annalisa Sartori - www.synart.net

Fotografie Matteo Danesin - www.matteodanesin.it pagg. 6,7,9,13,20,21,25,26, 27, 29, 33, 36, 37, 42-45, 52, 54 Franco Tanel, pag. 8 Università di Padova - Massimo Pistore, pagg. 10-12, 14-15, 50 eccetto Andrea Osti StudioVSAssociati (licenza CC), pag. 12 in alto Marian - Agenzia Bianchi, pagg. 16-17 C.Zanetti / Fotoclub Padova, pag. 19 Michele Simionato, pagg. 22-23 Carlo Xodo, pag. 34 Alberto Ciampalini, pag. 37 Wikimedia Commons, pag. 38 Karl der Grosse, pag. 51 Shutterstock, pag. 30,48-51, copertina Giudicianni&Biffi, pag. 54 Illustrazioni Roberta Zeta Illustrations Ha collaborato Mattia Ponchia

Selezioni e stampa Peruzzo Industrie Grafiche Srl www.graficheperuzzo.it In copertina: Piazza dei Signori a Padova

Avvertenze di legge: in conformità al “Decreto Legislativo 196/2003” sulla tutela dei dati personali, si informa il destinatario del presente periodico che ha la possibilità di accedere liberamente ai suoi dati anagrafici per aggiornarli, modificarli, integrarli o semplicemente per segnalare di non voler più ricevere il periodico “Terra patavina e Dintorni” scrivendo al seguente indirizzo: Peruzzo Industrie Grafiche Srl, Mestrino (PD)

L'Editoriale del Presidente

4 Ancor più legati al nostro territorio, ancor più vicini alla nostra gente e alle nostre imprese Il Punto del Direttore Generale

5 Bilancio e valutazione positiva i primi frutti del nuovo corso Padova e le sue eccellenze

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Il sindaco Giordani: "una città in evoluzione" Università di Padova, ottocento anni di storia Università e imprese, la sfida dell'innovazione Nasce a Palazzo Wollemborg il primo museo di geografia in Italia Proiettare Padova nel futuro Novembre Patavino Irecoop, le scuole per Padova Urbs Picta Giotto e gli affreschi di Padova Barbarigo, cent'anni di futuro

La nostra Banca

24 Banca Patavina "restituisce" sei sportelli al territorio 26 Adesione unanime al Gruppo Bancario Iccrea Approfondimenti

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La finanza che attiva il futuro di privati e imprese Prodotti assicurativi per invecchiare con tranquillità A Chioggia si incontrano turismo, finanza e innovazione Il progetto "Vagomato"

Iniziative dal territorio

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BCC, libri dal nostro territorio Premio Geremia 2018, tradizione e volontà di crescere Lions Club Padova e l'iniziativa per contrastare il diabete Tennis Club Padova Una notte quasi tutta italiana, concerto alla Sala dei Giganti

Socio in vetrina

42 OMSP Macola, cinquant'anni di trasporti "speciali" Iniziative per i Soci

46 La crescita dei Soci di Banca Patavina 48 Iniziative per i Soci nel 2019 52 Valore e vantaggi tutto l'anno per i Soci La notizia

54 Bollino verde da Bankitalia per la nostra banca

L'EDITORIALE

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L'EDITORIALE

Ancor più legati al nostro territorio, ancor più vicini alla nostra gente e alle nostre imprese Intervista a Leonardo Toson, Presidente Banca Patavina

Presidente Toson, dopo un percorso durato due anni, il 2019 si è aperto con la costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Ora cosa cambia per Banca Patavina?

E’ il coronamento di un progetto che parte da lontano e che ha contribuito a dare vita alla prima banca locale d’Italia. Con la firma del “patto di coesione” le 142 Bcc aderenti, fra cui Banca Patavina, uniscono le forze per sostenere i rispettivi territori e per affrontare al meglio il mercato e l’evoluzione normativa europea. E’ un grande balzo in avanti che ci consentirà di agire ancor più da protagonisti nel sostegno alle nostre imprese e alle nostre famiglie. Sottolineo il “nostre” perché l’adesione al Gruppo Bancario ci permette di lavorare in sinergia e di poter contare su una solida base, coniugando tutto questo alla vera peculiarità delle Bcc, vale a dire il forte radicamento locale e la presenza attiva nel territorio, con un’attenzione costante alla realtà produttiva, al tessuto sociale ed economico, al mondo del volontariato e del no-profit. Diventiamo più forti per continuare a fare quel che sappiamo, cioè essere vicini al nostro mondo e alla nostra gente».

Questo numero di “Terra Patavina” dedica un ampio dossier a Padova, soffermandosi in particolare sull’evoluzione della città, sull’Università e sul rapporto con le imprese. Perché questa scelta?

«Perché Padova è un punto di riferimento indiscusso per il nostro territorio, anche al di là dei confini provinciali.

E’ una città che sta affrontando una progressiva evoluzione, che sta puntando sulle proprie eccellenze: l’Università, la ricerca, il patrimonio artistico, la salute, il mondo produttivo. Cerchiamo perciò di offrire alcune chiavi di lettura che aiutino a capire come sta cambiando Padova e quanto tutto ciò ci riguarda. Non a caso abbiamo scelto per la nostra Bcc, in seguito alla fusione, proprio il nome “Patavina”, per ribadire il forte legame che ci unisce alla città, nella quale intendiamo portare il nostro contributo di banca locale in grado di sostenere e accompagnare i processi di crescita, le iniziative culturali e di sviluppo, le realtà che fanno ricerca e formazione e danno lustro a Padova».

I Soci e i clienti di Banca Patavina quali novità si devono aspettare nei prossimi mesi?

«Abbiamo affrontato numerosi cambiamenti negli ultimi due tre anni, dalla fusione alle modifiche statutarie fino all’adesione al Gruppo Bancario. Ora dopo questa profonda riorganizzazione ci attende un periodo di consolidamento nel quale rafforzare e rinvigorire anzitutto il legame con i nostri Soci e con il nostro territorio. Dopo un periodo segnato da cambiamenti che possiamo definire epocali e senz’altro coraggiosi ora vogliamo concentrarci sul nostro mondo, sulle nostre risorse, sull’organizzazione interna per rendere ancora più efficiente la nostra banca e mettere la nostra base sociale nelle condizioni di avere le risposte che cerca nell’adesione alla Bcc, nella condivisione di valori e principi che guidano il nostro agire. Dobbiamo anche prendere confidenza con i nuovi strumenti che la banca ci mette a disposizione, sul fronte tecnologico come su quello organizzativo. In questa rinnovata attenzione al territorio, alla dimensione locale, ai nostri Soci e alla nostra clientela proseguiamo dunque il nostro impegno quotidiano, ben consapevoli delle sfide che ci attendono».

IL PUNTO

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IL PUNTO

I primi frutti del nuovo corso Intervista a Gianni Barison, Direttore Generale Banca Patavina Direttore partiamo dall’attualità, cosa sta succedendo in questa prima parte dell’anno nella nostra banca?

«Possiamo rappresentare questa prima parte dell'anno nei seguenti 5 elementi distintivi: 1) completamento della grande evoluzione che ha dato un nuovo “vestito” alla nostra BCC; dopo aver imboccato la strada giusta per il futuro, i primi frutti stanno già arrivando; 2) chiusura del bilancio in territorio decisamente positivo; l’utile che si attesta sopra ai 5 milioni di euro, è una garanzia di stabilità e prosperità oltreché una conferma dell’operato svolto; 3) ingresso nel Gruppo Bancario con il bollino di “banca verde” ovvero di banca sana e in ordine, quindi nelle condizioni di poter continuare il suo percorso e la sua gestione in "piena autonomia"; 4) visita ispettiva da parte dell’Organo di Vigilanza in tema di credito/AQR, chiusasi di recente con un giudizio in area favorevole; un riconoscimento significativo che ci conforta e ci spinge a continuare su questa strada; 5) rafforzamento della nostra presenza in una parte significativa del nostro territorio di competenza, con l’acquisizione di sei sportelli da Banca Sviluppo, operazione che ci rende più forti e più presenti, da Este a Conselve, da Monselice a Padova».

Come cambia Banca Patavina, sul fronte interno, con l’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo?

«Sul fronte interno abbiamo avviato un percorso di adeguamento organizzativo che nelle prime fasi si è concentrato sulle “funzioni aziendali di controllo”, che sono assorbite dalla Capogruppo, determinando conseguenti riflessi sulla nostra struttura organizzativa e sul Personale. Inoltre, con l’adesione al Gruppo Bancario ICCREA, Banca Patavina per la prima volta ha potuto impostare la propria attività di Pianificazione Strategica e Commerciale con un più ampio respiro strategico, beneficiando di una visione complessiva di livello nazionale al servizio delle specificità del territorio e nel rispetto delle autonomie decisionali. Sotto il profilo del Personale Banca Patavina sta lavorando sulla formazione del proprio management con uno specifico progetto denominato “Accademia manageriale” e più in generale sul continuo miglioramento qualitativo delle risorse interne, in modo da poter rispondere con maggiore agilità, competenza e flessibilità alle necessità della clientela e del mercato» Fin qui la parte organizzativa. Per quanto riguarda invece gli obiettivi per il futuro? Su quali ambiti di sviluppo vi state orientando? E il tema aggregazioni?

Ci stiamo concentrando proprio sul futuro, attraverso la definizione di precise linee di indirizzo di natura commerciale focalizzate sulle fasce di clientela tipiche della nostra banca: i privati, le famiglie, le piccole e medie imprese. Inoltre, in virtù delle nuove opportunità offerte dall’appartenenza al Gruppo Bancario Cooperativo potremo assicurare, attraverso le diverse società del Gruppo Iccrea, sostegno finanziario anche a imprese oggi per noi non sostenibili in quanto rientrati nel cosiddetto perimetro del “large corporate”.

Grazie anche alle opportunità derivanti dal rinnovato accordo con Cattolica Assicurazioni e senza dimenticare la presenza della Banca - attraverso la mia figura – nel Consiglio di Amministrazione di Assi.Cra (società funzionalmente preposta allo sviluppo del business assicurativo nel Veneto) è nostra intenzione altresì investire nel Comparto Assicurativo attraverso il rafforzamento dei presidi e delle competenze interne. Con riguardo al tema delle fusioni mi sento di confermare la nostra apertura ad aggregazioni con le Bcc aderenti al Gruppo Iccrea a noi più prossime una fra tutte la vicina Banca Annia - ma rimaniamo aperti a valutare anche soluzioni alternative ed oltre provincia a condizione che vi sia sempre il presupposto della sostenibilità industriale del progetto e della prospettiva futura. È un aspetto che abbiamo già affrontato, un capitolo che potrebbe riaprirsi nel caso si verifichino le condizioni ideali e favorevoli, conservando i presupposti della banca locale e di relazione in un mondo sempre più globalizzato e virtuale mantenendo l’obiettivo di continuare ad essere punto di riferimento nel nostro territorio».

DOSSIER

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N E L D I S T R E T T O D I PA D O VA

PADOVA E LE SUE ECCELLENZE

Affresco "Città di Padova" (1952) di Fulvio Pendini, Sottoportico di via S. Francesco

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PA D O VA E L E S U E E C C E L L E N Z E

Il sindaco Giordani: “Una Dall’Università all’ospedale, dalla Fiera alle iniziative per il commercio e l’artigianato fra le novità all’orizzonte. L’impegno per migliorare la qualità dell’aria e riqualificare alcune importanti aree A colloquio con il sindaco di Padova Sergio Giordani

Sindaco, cosa significa per lei amministrare una città come Padova?

È certamente un grande onore, ma anche una grande responsabilità, perché le potenzialità della nostra città sono notevoli. Ma in questo impegno sono affiancato da uno staff e da una Giunta di grande qualità con la quale lavoriamo molto bene ed anche da un Consiglio Comunale, che, al di là delle normali e giuste diversità di opinione tra maggioranza e opposizione, pensa primariamente al bene della città.

Trova cambiata la città in questi primi venti mesi dal suo insediamento?

Sì, direi che la cosa che balza agli occhi subito è che non c’è più un clima di continua contrapposizione e che tutti i protagonisti della vita politica, culturale ed economica della città collaborano tra loro. Poi abbiamo avviato opere ed interventi che erano attesi da decenni, a partire dall’Ospedale, alla demolizione delle Palazzine di Via Anelli con il trasferimento della Questura, fino all’avvio

dell’iter di realizzazione della nuova linea del tram, solo per citarne alcune.

Cosa invece ci sarebbe ancora da cambiare?

Molte cose sono certamente ancora da fare: dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili per migliorare la qualità dell’aria, recuperare alcune aree della città che ancora soffrono per un

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Città in evoluzione” degrado urbanistico e sociale, valorizzare spazi privati importanti in centro come l’ex PP1 e l’area ex IFIP vicino alla Stazione, ad esempio.

ri che riguardano la realizzazione della Nuova Pediatria nell’area dell’attuale Ospedale possano aprirsi entro la fine di quest’anno.

Di fronte al Municipio si affaccia il Palazzo del Bo’: come evolve il rapporto con l’Università?

Per quanto riguarda Fiera di Padova siamo ad una svolta dopo anni di incertezze?

Non c’è dubbio che l’Università è una delle realtà più importanti per la città, non fosse altro per i 60 mila studenti che la frequentano. Ma naturalmente è molto di più anche da un punto di vista culturale e scientifico. Come dicevo prima, c’è un clima di collaborazione positivo in città ed anche con l’Università il rapporto è ottimo. Ad esempio, abbiamo appena realizzato assieme il progetto Night Bus, primariamente pensato per gli studenti, che naturalmente non si possono pagare i taxi la sera, ma diventato un servizio richiestissimo da tutti i padovani, al punto che lo abbiamo già dovuto potenziare.

Un progetto che abbiamo realizzato e finanziato fifty-fifty proprio con l’Università.

Assolutamente sì: la Fiera è un elemento fondamentale per l’economia della città. Il ritorno al controllo pubblico, dopo la sfortunata esperienza francese, è finalizzato proprio ad assicurare un rilancio della sua attività, in collaborazione anche con Università, Centri di ricerca e in sinergia con il Centro Congressi oramai in costruzione.

A proposito di cultura, la candidatura Unesco per Urbs picta cosa comporta per la città?

Urbs picta è una opportunità unica per Padova, da un punto vista culturale ma anche da un punto di vista turistico ed economico. Siamo riusciti ad essere candidatura italiana unica 2020 all’ UNESCO, grazie ad un eccezionale lavoro di squadra di tutte le realtà interessate. Adesso bisogna riuscire a battere la concorrenza di tante altre realtà mondiali. Se ci riusciremo, avremo due siti UNESCO, l’Orto Botanico e appunto il ciclo degli affreschi trecenteschi riuniti nell’itinerario battezzato Urbs picta. Avremo una ricaduta importantissima sia da un punto di vista turistico che economico.

Padova è centro sanitario d’eccellenza, come sarà dunque il nuovo Ospedale e quando vedrà la luce?

Padova, Prato della Valle, cuore e simbolo della città, visto dall'alto in un giorno di mercato

Dopo 20 anni di incertezze, in un anno abbiamo definito il percorso per arrivare ad un nuovo Polo Ospedaliero a Padova. È un risultato importante. Altrettanto importante è che avremo certamente un nuovo Ospedale a Padova Est, ma l’Ospedale attuale in Via Giustiniani non sarà chiuso ed anzi sarà ristrutturato e rimarrà pienamente operativo a servizio dei padovani.

Inoltre gli edifici non utilizzabili che saranno abbattuti lasceranno spazio al verde del Parco delle Mura. Immaginiamo che i primi cantie-

Come pensa di sostenere e valorizzare le attività artigianali e commerciali?

Il commercio e l’artigianato attraversano certamente un periodo difficile. Lo vediamo anche dalla vicenda della Rinascente che, nonostante sia un colosso del settore, ha deciso di chiudere dopo Genova anche il negozio di Padova.

Come Amministrazione stiamo cercando di aiutare il commercio sia con iniziative dirette, quali l’azzeramento delle tasse per un anno per chi riapre un negozio chiuso da più di 12 mesi, sia con eventi mirati a portare a Padova turisti e visitatori, come fatto nel periodo natalizio.

Per gli artigiani abbiamo lanciato ad esempio l’iniziativa “Botteghe Padovane di Mestiere”, 25 borse lavoro per nuovi artigiani finalizzate a non far scomparire l’artigianato di qualità che tanta importanza ha avuto nel nostro passato.

La nostra banca ha scelto il nome di “Patavina” perché vuole essere banca locale, segno ed espressione del nostro territorio. Secondo lei quale ruolo potrebbe svolgere la BCC in questo contesto economico e sociale?

Certamente Banca Patavina ha nel suo dna l’attenzione al territorio. Io credo che, se da un lato andiamo inevitabilmente, anche per le banche, verso una sempre maggiore attività on line, dall’altra proprio gli istituti più radicati nel territorio abbiano come carta vincente la capacità di essere fisicamente a disposizione, con i propri dipendenti, delle realtà economiche locali, con un ruolo attivo anche nel sostenere le nuove iniziative imprenditoriali e nel fornire una consulenza su misura alle famiglie. Banca Patavina ha senz’altro le carte in regola in questo senso.

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PA D O VA E L E S U E E C C E L L E N Z E

Università di Padova, otto Si avvicina l’anniversario del 2022 per l’Ateneo a vocazione internazionale: alcune anticipazioni sulle iniziative che valorizzeranno il patrimonio culturale, storico e scientifico cittadino

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orreva l'anno 1222. Le cronache registrano un forte terremoto e il trasferimento a Padova dello Studio di Bologna. Poche righe per raccontare l’origine della seconda Università in Italia e la sesta nel mondo, creata da un gruppo di studiosi provenienti da Bologna alla ricerca di maggiori libertà nello studio e nell’insegnamento. Qui trovarono una città florida e vitale, e la “fiera Padova, culla delle arti” - come la descrisse Shakespeare - divenne presto la meta prediletta di studenti e docenti da tutta Europa, raccogliendo vari primati: il primo giardino botanico universitario (oggi patrimonio dell’UNESCO), il primo teatro anatomico permanente, la prima donna ad aver conseguito una laurea, il luogo dove è nato il metodo scientifico, l’unica Università medaglia d’oro al valore militare per la lotta contro il fascismo.

Oggi l’Università di Padova è un grande ateneo a vocazione internazionale che si appresta a celebrare il suo 800° anniversario con diverse iniziati-

ve ed eventi che ne valorizzeranno il patrimonio culturale, storico e scientifico. Il percorso delle celebrazioni sta già compiendo i primi passi. In questi anni che anticipano il 2022, l'Ateneo sta lavorando a progetti che lascino ricadute permanenti per le prossime generazioni.

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cento anni di storia

La scala dipinta di Palazzo Cavalli, sede del Museo di Geologia e Paleontologia e, a destra un affresco nella Sala dei 40

L’obiettivo più impegnativo è sicuramente l’apertura al pubblico dei musei universitari, finora riservati alla didattica universitaria e a visite guidate per le scuole. Nei prossimi anni si renderanno accessibili alcune delle più ricche collezioni del grande patrimonio dell’Ateneo. Nel-

la splendida sede di Palazzo Cavalli, proprio di fronte alla Cappella degli Scrovegni, la fusione delle collezioni di mineralogia, geologia e paleontologia, zoologia e antropologia darà vita al Museo della Natura e dell’Uomo. Sarà un grande Museo scientifico interdisciplinare, interattivo e multimediale, su tre piani espositivi, che mostrerà come la Terra sia un complesso sistema di relazioni fisiche, chimiche e biologiche di cui l’uomo è parte integrante. In Orto botanico, il già ricco percorso di visita si arricchirà di una nuova tappa, il Museo storico della biodiversità vegetale, il più importante del suo genere in Italia, un autentico viaggio attraverso la storia della botanica e dell’uso delle piante medicinali che permetterà di esplorare erbari, algari e un’antica spezieria.

Nello storico Palazzo Wollemborg, nel cuore di Padova e della città universitaria, aprirà il primo Museo di Geografia in Italia, che racconterà in modo nuovo una scienza antica. Tutti i progetti museali per il 2022 saranno accompagnati da un Museo virtuale diffuso d’Ateneo, frutto della meticolosa opera di catalogazione e di digitalizzazione di un patrimonio vastissimo e finalmente fruibile da tutti.

Il recupero e la valorizzazione della storia dell’Ateneo si esprimono attraverso molte altre iniziative. Da un lato, la cura per il proprio patrimonio artistico: un progetto prioritario in questo senso è il restauro dei ritratti di studenti stranieri illustri, conservati nella Sala dei Quaranta, antistante l’Aula Magna a Palazzo Bo, e simbolo della vocazione internazionale dell’Ateneo. Dall’altro, la ri-

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lettura dei diversi aspetti della propria storia, con numerose iniziative editoriali per adulti e ragazzi. Per gli adulti, una collana di alta divulgazione, basata su solide ricerche d’archivio, rileggerà in chiave europea il percorso padovano e la caratteristica libertas patavina, sottolineandone il ruolo chiave nello sviluppo dei saperi umanistici e scientifici. La libertà padovana è la protagonista anche di “Storie libere”, la collana di narrativa illustrata dedicata ai più giovani realizzata con Carthusia Edizioni: otto volumi per altrettanti personaggi storici che hanno saputo vedere oltre i limiti del proprio tempo, uomini e donne – tra i tanti che hanno popolato 800 anni di storia – che possano essere di esempio e di stimolo per le giovani generazioni. Partita a novembre 2018 con Noi, Galileo e la luna di Sabina Colloredo, questa collana sarà affiancata – dalla primavera 2019 – da una seconda serie di otto volumi di divulgazione scientifica per i più piccoli, realizzati con Editoriale Scienza, sui temi dell’Orto botanico e del futuro sostenibile.

Fedele al proprio motto “Universa universis patavina libertas” (tutta intera e per tutti la libertà padovana), il primo atto simbolico e inclusivo delle celebrazioni è stata una Call for Ideas “800 idee per l’Università di Padova”: un concorso aperto a tutti coloro che si sentono parte della sua storia e dei suoi valori e ne condividono i principi di rispetto e libertà di parola, di studio e di ricerca.

Una pioggia di proposte è arrivata da studenti, dipendenti, alumni, cittadini, segno di attiva partecipazione di una comunità che va oltre le mura dell’accademia. Il miglior auspicio per queste celebrazioni che consegneranno al futuro i primi 800 anni dell’Università di Padova.

Nel cuore dell'Orto Botanico di Padova ecco il Giardino della Biodiversità, in cui vivono circa 1300 specie vegetali in un ambiente che simula le condizioni climatiche dei biomi del pianeta.

Il già ricco percorso espositivo si arricchirà del "Museo storico della biodiversità vegetale"

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UNIVERSITA’ E IMPRESE LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE

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COLLOQUIO CON FABRIZIO DUGHIERO, PRORETTORE DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA AL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E AI RAPPORTI CON LE IMPRESE

a nostra Università ha avuto tra i suoi docenti il più grande innovatore di tutti i tempi, Galileo Galilei. La sua invenzione del cannocchiale è il primo e più famoso esempio di trasferimento tecnologico dall’Università. È la conferma di come la ricerca sia al servizio non soltanto della scienza ma anche della società e dello sviluppo. Queste applicazioni fanno capire come una ricerca scientifica di alto livello possa portare ad una innovazione molto spinta». Il professor Fabrizio Dughiero, Prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese, parte da Galileo per tracciare la rotta per il futuro dell’Ateneo padovano, eccellenza sul fronte della ricerca scientifica, impegnata nella didattica ma anche nel trasmettere al territorio le potenzialità di innovazione e sviluppo per far crescere il tessuto imprenditoriale e produttivo. Trasferimento tecnologico dunque, ma anche potenzialità nel tradurre le ricerche d’avanguardia in brevetti e risultati fruibili dalle imprese. Da tempo le università americane hanno imboccato questa strada e atenei come quello padovano possono contare su un indubbio valore aggiunto che viene anche dal patrimonio artistico e storico, dall’Orto Botanico a Palazzo Cavalli, per fare due esempi, fino al Palazzo del Bo’, che custodisce il teatro anatomico più antico del mondo. Per non parlare poi del rapporto fondamentale con la sanità pubblica, attraverso la partecipazione dell’Università a tutte le attività del Policlinico, agli studi su patologie e cure che generano benessere e salute.

Una ulteriore sfida sta nel rapporto con le imprese per trasmettere innovazione e opportunità di crescita: «è la terza missione sulla quale ci stiamo già muovendo, mettendo in campo un percorso più vicino alle imprese attraverso strumenti che agevolino questo rapporto». Dughiero ricorda che spesso non è semplice per una piccola o media azienda interfacciarsi con la complessa realtà universitaria e andare oltre al rapporto tra il singolo ricercatore e l’azienda. «Per questo abbiamo creato uno strumento paritetico fra università e imprese» aggiunge il Prorettore «chiamato Unismart Padova Enterprise. È una società, una Srl, controllata al cento per cento dall’Università, in grado di gestire i contatti fra ricerca e impresa in maniera più semplice. L’azienda si interfaccia con Unismart, la quale va a cercare competenze all’interno dell’Ateneo, individuando i ricercatori e occupandosi anche degli aspetti burocratici come della commercializzazione della proprietà intellettuale. Fondata tre anni fa, nella primavera 2016, è già cresciuta molto, passando da un solo dipendente agli attuali dodici. Ha realizzato anche i primi profitti ricavando 1,8 milioni di euro dalla vendita di tre licenze.

Non solo, abbiamo creato anche una “smart community”, coinvolgendo più di 70 aziende in eventi, seminari, incontri che favoriscono la conoscenza reciproca e lo scambio di idee e iniziative. Anche qui abbiamo la cartina al tornasole delle iscrizioni, balzate dalla decina degli inizi al numero attuale, con il continuo rinnovo delle realtà già presenti». Un ruolo di primo piano nell’innovazione e nel rapporto con le imprese lo giocano le istituzioni, sottolinea Dughiero, a partire dal Comune e dalla Camera di Commercio, «molto attenta ai temi dell’innovazione», insieme ad Assindustria Veneto Centro, «tra i primi a credere nella nostra iniziativa. L’anno scorso 28 mila laureati hanno lasciato il nostro Paese.

Se vogliamo che tornino dobbiamo offrire luoghi dove si crea innovazione. Ecco allora l’Innovation Hub individuato in Fiera per creare uno spazio di confronto e di conversazione, prima tappa dell’innovazione. Con questa iniziativa vogliamo portare un contributo aggiuntivo alla Fiera stessa e spingere perché l’innovazione diventi un driver importante, in grado di moltiplicare per cinque i posti di lavoro. A Padova siamo privilegiati e le potenzialità non mancano». Anche le banche, conclude il Prorettore, sono chiamate a fare la loro parte: «il finanziamento è una componente importante dell’innovazione. Alle banche chiediamo di guardare non solo al rating finanziario ma anche alle idee per creare valore aggiunto nel nostro territorio, entrare nei meccanismi dell’innovazione e far sentire la propria voce, a fianco delle realtà economiche e produttive e del mondo della ricerca».

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PA D O VA E L E S U E E C C E L L E N Z E

Nasce a Palazzo Wollemborg il primo Museo di Geografia in Italia

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ra le tappe di avvicinamento al 2022, in preparazione alla grande festa degli ottocento anni di storia dell’Università di Padova, si colloca nell’autunno del 2019 l’apertura del primo Museo universitario di Geografia in Italia, un progetto che vedrà la luce negli spazi del prestigioso Palazzo Wollemborg, casa natale dell’economista e padre fondatore delle Casse Rurali in Italia Leone Wollemborg (1859-1932), divenuto dal 1972 sede della geografia patavina.

L’obiettivo del Museo è quello di promuovere la conoscenza geografica innanzitutto attraverso la tutela e valorizzazione di un patrimonio prodotto in 150 anni di attività scientifica e didattica dell’Università: globi e atlanti antichi, carte e plastici storici, strumenti di misura e materiali

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Palazzo Wollemborg, casa natale dell’economista e padre fondatore delle Casse Rurali in Italia Leone Wollemborg, è la prestigiosa sede del Museo della Geografia dell’Università di Padova

raccolti a partire dal 1872 da Giuseppe Dalla Vedova, titolare di quella che fu una delle prime cattedre di Geografia in Italia.

Il Museo è organizzato in tre sezioni, corrispondenti alle tre azioni che connotano il lavoro del geografo, sintetizzate dal brand del Museo: Esplora, Misura, Racconta. “Esplora” è la sala, intitolata a Giuseppe Morandini, dedicata alle esplorazioni di mondi lontani e vicini a noi (incluse le ricerche geografiche attuali e future); “Misura” è la sala multimediale dedicata alla storia della misurazione dei cambiamenti climatici, intitolata a Luigi de Marchi che fu pioniere di questi studi a livello internazionale; “Racconta” è la sala, intitolata al padre della geografia patavina

Giuseppe Dalla Vedova, imperniata nel racconto multisensoriale di tre preziosi oggetti: la riproduzione settecentesca della Mappa del Borgia (1797), il grande Plastico delle Alpi Svizzere di Charles Perron e le tavole didattiche di Paul Vidal De la Blache, pensate e utilizzate per l’educazione geografica dei nostri bisnonni agli inizi del Novecento.

Una serie di spazi accessori consentiranno di andare oltre le tre sale principali per approfondire la conoscenza di altre storie e collezioni: una “Sala dei Plastici” in cui è esposta la più importante collezione italiana di plastici storici in gesso; tre sale didattiche dedicate a patrimonio e ricerche legate al mare Adriatico, all’Africa e alle Alpi; la “Sala della Musica” dedicata a mostre tem-

poranee che ospita una teoria di globi seicenteschi.

Ma il progetto museale va ben oltre l’esposizione di strumenti e oggetti, e ha tutte le caratteristiche per aspirare a una rilevanza nazionale ed internazionale, in perfetta armonia con quella che è la “terza missione” dell’Università, cioè la sua stretta interazione con territorio e società civile: già da ora il Museo è attivo con 25 diverse proposte di attività laboratoriali per scuole di ogni ordine e grado, che attualmente attraggono in uno spazio dedicato (Sala Marinelli) oltre 2000 studenti l’anno, allo scopo di supplire alla ridotta offerta geografica degli attuali programmi scolastici.

A essi si aggiunge uno spazio per conferenze ed eventi (il Salone degli Specchi) con un calendario annuale di iniziative rivolte alla cittadinanza, che prevedono anche escursioni e visite guidate sui luoghi della ricerca, in sinergia con altri musei, istituzioni culturali e realtà economiche impegnate sul territorio. Tra queste sinergie, ruolo significativo ha assunto dal 2018 Banca Patavina, che con il suo sostegno all’attività museale – che proprio da qui ha iniziato la sua prestigiosa storia nel 1883 – contribuirà a portare avanti le attività didattiche per le scuole e le iniziative museali rivolte alla cittadinanza.

Il logo del Museo, costituito dallo schema di un mappamondo in due emisferi, con una serie di cerchi concentrici che possono cambiare colore a seconda delle occasioni, rende così ragione della complessità di azioni che ruotano attorno al perno museale: un piccolo binocolo che invita tutti a una più attenta osservazione ed esplorazione del mondo che ci circonda.

DOSSIER

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PA D O VA E L E S U E E C C E L L E N Z E

Proiettare Padova nel “A A colloquio con il Presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono

gire uniti nella stessa direzione per far crescere sempre più il Sistema economico veneto, e padovano nello specifico, e accompagnare le imprese lungo i binari della competitività, sia nei mercati interni, sia nel loro interscambio con l’estero”. È questo il messaggio forte che ha lanciato al Sistema economico e produttivo locale il presidente della Camera di Commercio di Padova, Antonio Santocono, sin da suo primo giorno di insediamento in giugno 2018.

La rotta dunque è tracciata?

“Economicamente parlando, la provincia di Padova è fra le più importanti a livello nazionale. Basta un dato per far capire il peso di questa macro-area: per numero di imprese attive registrate al Registro delle Imprese, con oltre 119.000 attività Padova è la 1° provincia del Veneto e la 9° in Italia”, puntualizza Santocono. “Le aziende operano in un territorio a vocazione manifatturiera con un’importante presenza del terziario innovativo, del commercio e dell’artigianato: sono tutte realtà che devono continuare a coesistere e integrarsi puntando su nuovi servizi e su uno sviluppo diffuso, dove la strategicità dell’innovazione si sta già dimostrando - e lo sarà

sempre di più - decisiva. Per questo la Camera di Commercio di Padova è impegnata in prima linea per portare avanti idee e progetti vincenti, in grado di proiettare Padova e il suo territorio nel futuro: un futuro fatto di opportunità, sia professionali che culturali, soprattutto per i nostri giovani”.

Una sfida impegnativa, come affrontarla?

“Viviamo in una città sede di una delle Università più antiche e prestigiose d’Italia, attorno alla quale ruotano e vivono 61.000 studenti. Com’è possibile, allora, non integrarsi in un’idea innovativa di sviluppo urbanistico, economico e turistico per cercare di offrire loro un futuro certo? Fondamentale sarà agire in Rete, puntando su parole chiave come digitalizzazione, competitività, attrattività, mobilità sostenibile e società inclusiva, con l’obiettivo di dare a questa realtà una dimensione europea. Sono questi i pilastri attorno ai quali voltare pagina e far diventare Padova un polo in grado di attrarre investimenti dall’estero e da altre aree d’Italia”.

Quindi l’economia locale deve guardare ben oltre i propri confini?

“Agganciare Padova alle più avanzate “città faro” d’Europa è indispensabile per sviluppa-

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A sinistra: l’atrio della Camera di Commercio di Padova; a fianco: una seduta del Consiglio

futuro TRE LE LEVE SULLE QUALI AGIRE: RILANCIO DELLA FIERA, CENTRO CONGRESSI E NUOVO COMPETENCE CENTER DEL TRIVENETO

“...le aziende che descritto hanno un ruolo re una cultura della crescita e stanno reggendo fondamentale tre leve: il prodello sviluppo sostenibile, sono quelle getto di rilancio della Fiera di puntando a migliorare la quaPadova, il futuro nuovo Cenlità della vita e soddisfare così che hanno avuto tro Congressi all’interno del le esigenze di cittadini, imil coraggio polo fieristico a Padova e il prese e istituzioni, valorizzare di rinnovarsi” nuovo Competence Center la competitività e attrattività del Triveneto “battezzato” a di alcune aree. Solo così posPadova in dicembre 2018. siamo trasformare quest’area È indubbio che la Fiera di Padova va in una realtà che oltre ad essere bellisrilanciata affinché produca reddito e sima, esprima anche un modello di vita come Camera di Commercio ci stiaall’avanguardia”.

Su quali fronti è impegnata la Camera mo impegnando in tal senso: il primo di Commercio di Padova in questo passo è stato fatto, riportando in mano frangente? pubblica la Fiera. L’obiettivo è ricreare “Nel contesto che abbiamo appena una struttura che ci consenta di avere

L’Azienda speciale della Camera di Commercio di Padova

PROMEX, STILE INTERNAZIONALE CHE PREMIA LE IMPRESE Da quest’anno Promex, l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Padova dedicata alle attività internazionali, evolve sotto il segno de “Lo stile internazionale che ti premia”, vestendosi di due anime complementari “In & Out”. L’economia mondiale ha spinto molte imprese ad approcciare ai mercati internazionali per trovare nuovi sbocchi alle proprie attività, ma questo processo richiede nuovi strumenti. “Il lato “In” – racconta il Direttore di Promex, Franco Conzato – racchiude i progetti e gli eventi di promozione del territorio, per far conoscere ad operatori esteri le eccellenze padovane e diffondere nel mondo l’immagine di Padova “città internazionale”, nonché favorire una efficace politica di attrazione degli investimenti esteri. Tutte le attività sono racchiuse all’interno del grande progetto “Padova Looking Ahead & Beyond”.

Il lato “Out” comprende le attività di affiancamento e supporto alle imprese per lo sviluppo nei mercati internazionali, grazie a servizi operativi e training formativi: Entry Strategy, Support Services e Training Experience. Con le iniziative all’estero, le Entry Strategy, quest’anno andremo in Marocco, Colombia, Cile, Angola, Russia, Azerbaijan. Attraverso i servizi di supporto diamo risposte agli imprenditori sui diversi quesiti e con le Training Experiences affrontiamo i temi del commercio internazionale”. Il Presidente Roberto Boschetto sottolinea che “Internazionalizzazione significa puntare all’evoluzione delle aziende nei confronti dei mercati internazionali e favorire la valutazione del sistema padovano come mercato attrattivo per imprese ed investimenti esteri. L’ambizione è di essere riconosciuti per il nostro modo di lavorare e “Lo stile internazionale che ti premia” vuole descrivere come operiamo”.

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entrate certe. Poi ecco l’Hub dell’innovazione e il Competence Center che ci vede protagonisti assieme ad altre realtà pubbliche e private. Lo scorso dicembre, infatti, i rappresentanti di 40 enti pubblici e privati hanno firmato l’atto costitutivo della società consortile per azioni SMACT, che gestirà il Centro di Competenza del Triveneto per favorire le collaborazioni tra ricerca e impresa nelle tecnologie “Industria 4.0”.

Il Centro di Competenza ha ottenuto un finanziamento di 7 milioni di Euro dal Ministero dello Sviluppo Economico per operare principalmente in 3 ambiti: Orientamento alle imprese, in particolare PMI, attraverso la predisposizione di una serie di strumenti volti a supportarle nel valutare il loro livello di maturità digitale e tecnologica; Formazione alle imprese, al fine di promuovere e diffondere le competenze in ambito Industria 4.0 mediante attività di formazione in aula, sulla linea produttiva e su applicazioni reali; Progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, proposti dalle imprese, e fornitura di servizi di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0, anche attraverso azioni di stimolo alla domanda di innovazione da parte delle imprese, in particolare delle PMI. Questa è la strada, e sono certo che se faremo squadra sarà vincente”.

Si apre una nuova fase dunque?

In tutto questo scenario di rilancio e investimenti a favore delle imprese, il concetto di innovazione diventa uno dei pilastri su cui agire. La nuova amministrazione camerale conferma l’importanza di porre l’attenzione sul ruolo che trasferimento tecnologico e valorizzazione del patrimonio industriale rivestono per la creazione di opportunità per l’industria, il turismo e i giovani. La Camera di Commercio intende assumere un ruolo centrale per promuovere una rete per la valorizzazione della cultura industriale nella nostra regione, con l’obiettivo di sviluppare una strategia condivisa considerando l’industria e le imprese come elementi portanti del nostro patrimonio culturale. Non smetterò mai di ripetere che digitalizzarsi significa diventare più competitivi e migliorare la produttività in tutti gli ambiti in cui operano le imprese”.

Come affrontare al meglio la sfida del digitale?

“La Camera di Commercio di Padova continuerà a valorizzare e promuovere il processo di sviluppo del “digitale” per tutte le categorie di imprese con impatto aperto ed esteso a tutti i settori della nostra economia. In tale contesto assume un ruolo fondamentale l’infrastruttura della Banda Ultra Larga che rappresenta un presupposto imprescindibile per lo sviluppo di nuove tecnologie. Serve insomma “un lavoro di squadra, fatto seguendo la logica della progettazione partecipata, coinvolgendo le categorie economiche, l’Università, gli Enti territoriali, la Fiera e il mondo delle professioni. Vorremmo scrivere nuove pagine di sviluppo per quest’area metropolitana che ha tutti i numeri per guardare all’Europa e diventare sempre più innovativa e smart”.

OLTRE 65 EVENTI IN PIÙ DI 50 LUOGHI DELLA CITTÀ, TRA IL CENTRO STORICO E LE PERIFERIE, GRAZIE AL FESTIVAL CHE PROMUOVE LE ECCELLENZE CULTURALI ED ENOGASTRONOMICHE

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IL FESTIVAL CHE CELEBRA CULTURA, VINI E TERRITORIO O

ltre 65 eventi tra cultura, sociale, sport ed enogastronomia, circa 50 aziende vinicole e gastronomiche scelte tra le eccellenze della produzione dei Colli Euganei e alcune cantine selezionate da altre regioni italiane, quasi 400 artisti coinvolti, una rete di oltre 180 partner tra associazioni culturali e attività commerciali, più di 25.000 presenze. Sono i numeri della quinta edizione di Novembre PataVino, la rassegna

ideata dall'associazione Veneto Suoni e Sapori con il concreto sostegno di Banca Patavina, in prima linea nel promuovere iniziative di spessore culturale in grado, come in questo caso, di coinvolgere numerose realtà e portare degli elementi di novità nell’offerta culturale cittadina. La felice rassegna è stata promossa infatti da Comune di Padova Assessorato alla Cultura e Assessorato alle Attività Produttive e Commercio con il contributo della Fondazione Cassa di

Il concerto di Sarah Jane Morris, che si è tenuto nella Sala dei Giganti al Liviano, a Padova. A destra: l'intervento di Leonardo Toson, per Banca Patavina, che ha sponsorizzato l'evento

Risparmio di Padova e Rovigo e con la partnership di Autoserenissima, Banca Patavina, Cleup, Gelateria La Romana, Elan Vital, Consorzio Vini dei Colli Euganei, Coldiretti Padova e Pasticceria Giotto. Un lungo viaggio che tra novembre e dicembre scorsi ha riempito la città di eventi abbinati a degustazioni di prodotti del territorio mettendo in rete tantissimi negozi, esercizi pubblici, ristoranti e realtà del mondo associativo e culturale padovano.

Non sono mancate due prime assolute tra parole e musica che hanno visto protagonisti alcuni nomi importanti del panorama italiano e internazionale.

In Sala dei Giganti del Liviano è andato in scena lo spettacolo Lettere a Giulietta. Sempre al Liviano, due tra le più belle voci della scena contemporanea, Sarah Jane Morris e Ian Shaw, si sono esibite insieme per unire le loro potenti voci al pianoforte in un concerto che ha celebrato il Natale e il suo significato nella musica. A questo si sono aggiunti eventi

esclusivi che hanno portato in città alcuni tra i più celebri nomi della letteratura, della musica e dello spettacolo grazie anche alle sinergie attivate con alcune importanti programmazioni curate da associazioni del territorio.

Il progetto ha deciso di concludere il suo percorso con i piccoli pazienti di Pediatria con la consegna di un assegno di 1.800 euro da parte di alcuni protagonisti della rassegna ai responsabili di Gioco e Benessere in Pediatria Onlus, l’associazione degli animatori volontari della Pediatria di Padova che operano dal 1995 a fianco di medici, psicologi ed educatori realizzando attività per il sostegno dei piccoli pazienti.

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PA D O VA E L E S U E E C C E L L E N Z E

Irecoop

Le scuole per Padova Urbs Picta Progetto di alternanza scuola lavoro “È nata una stella” per costruire start-up in forma di cooperativa

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al cielo stellato di Giotto all’eleganza degli angeli di Guariento di Arpo: le opere dei grandi pittori del Trecento a Padova sono le candidate italiane ufficiali per la Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco per il ciclo di valutazione 2019/2020. Padova Urbs picta presenta otto luoghi unici, che raccontano la storia della Padova del Trecento a partire da un capolavoro indiscusso come gli affreschi della Cappella degli Scrovegni di Giotto. Dopo l’Orto Botanico nel 1997, la città di Padova è pronta a conquistare il secondo sito Unesco nel territorio cittadino. A questo punto la sfida passa alla città di Padova: solo un pieno coinvolgimento di tutta la cittadinanza potranno garantire il riconoscimento tanto ambito.

Le scuole di Padova, ConfCooperative e BCC Patavina vogliono offrire l’opportunità di contribuire, lavorando insieme, al successo internazionale di Padova Urbs picta. L’interesse che la nostra Banca di Credito Cooperativo dimostra nel progetto ha radici lontane: il legame con gli Scrovegni, nobile famiglia padovana di banchieri, che ha donato una meraviglia dai colori brillanti alla

sua città che ancor oggi ne gode. Allo stesso modo anche Confcooperative rintraccia nella vicenda del trecento padovano quell’attitudine all’innovazione che ancora è propria della città.

Promuovere cultura prevede pertanto competenze e non solo abilità manageriali.

Con questo spirito nasce l’iniziativa “È nata una stella”. È insieme un concorso, un’opportunità formativa, un approccio innovativo al prezioso patrimonio culturale della nostra città, un progetto di Alternanza scuola-lavoro diverso dal solito, che guarda alle stelle e, per la precisione, alla volta stellata di Giotto.

Il progetto si articola in tre momenti principali, proposti come Alternanza Scuola Lavoro. “Una giornata tra le stelle” consiste in giornate formative organizzate da Irecoop Veneto in collaborazione con il Comune di Padova.

Studenti e insegnanti verranno guidati alla scoperta del patrimonio pittorico della città e avranno l’opportunità di approfondire i vari aspetti di una candidatura Unesco incontrando esperti del settore.

Spazio dunque alla simulazione d’impresa cooperativa in classe per elaborare un progetto imprenditoriale che valorizzi Padova Urbs picta. Tutti i progetti saranno valutati da una giuria qualificata composta da cooperatori e membri del team Padova Urbs picta: saranno così valorizzate sia le attitudini organizzative e manageriali che la creatività e l’apporto culturale. Al termine delle presentazioni, verrà selezionata dalla giuria la classe vincitrice cui verrà donato un piccolo credito per far nascere l’idea imprenditoriale e per integrarla nel piano di gestione di Padova Urbs picta.

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Canditati nel Patrimonio UNESCO

GIOTTO E GLI AFFRESCHI DI PADOVA l 2019 si è aperto per Padova con una bella notizia che corona cinque anni di intenso lavoro per mostrare al mondo intero un tesoro prezioso, da promuovere a anche proteggere. La nostra città rappresenterà l'Italia nel 2020 per essere iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco con dei veri e propri capolavori conosciuti in tutto il mondo: la Cappella degli Scrovegni di Giotto e i cicli pittorici del Trecento.

Il 24 gennaio scorso si è infatti riunita la Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, presieduta da Franco Bernabè, che ha valutato positivamente la candidatura padovana. Così il dossier e il piano di gestione in lingua inglese "Padova Urbs picta. Giotto’s Scrovegni Chapel and Padua’s fourteenth-century fresco cycles" è stato spedito a Parigi dove l'ambasciatore italiano Massimo Riccardo ha il compito di consegnare tutta la documentazione al World Heritage Centre. È una nuova e fondamentale tappa del percorso di candidatura di Padova: un impegno lungo e complesso iniziato nel 2014 e condiviso con gli altri enti proprietari: l'Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti, la Basilica del Santo e la Diocesi di Padova con la consulenza scientifica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Università degli Studi di Padova. Negli ultimi mesi il lavoro svolto dal Comitato per la candidatura ha portato alla conclusione della redazione in lingua italiana e inglese di tutto il materiale richiesto: oltre 500 pagine corredate da più di 100 immagini compongono il dossier di candidatura, che illustra nel dettaglio l'"eccezionale valore universale" degli affreschi trecenteschi padovani, e il piano di gestione, il documento tecnico

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La Cappella degli Scrovegni di Padova, gli affreschi del Battistero del Duomo e gli altri capolavori della città concorrono per essere iscritti nel Patrimonio Mondiale Unesco.

che chiarisce come sarà l'amministrazione futura del sito.

Da febbraio ha preso il via il vero percorso di valutazione: l'analisi della documentazione da parte di trenta esperti internazionali, il sopralluogo di un valutatore in città per constatare la veridicità di quanto è stato scritto nel corso dell'autunno, in attesa della decisione finale che sarà pronunciata nel luglio 2020.

"Se il percorso verso l'inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale è ancora lungo, possiamo comunque affermare di aver compiuto un passo decisivo e storico per la città di Padova" dichiara l'Assessore alla Cultura Andrea Colasio "Sento di dover ringraziare i rappresentanti dell'Accademia Galileiana, della Basilica del Santo e della Diocesi di Padova, che con noi stanno lavorando alla candidatura, e in modo particolare il MiBAC e l'Università che hanno fornito il supporto delle loro competenze scientifiche anche nella delicata fase di traduzione con il lavoro del Centro Linguistico di Ateneo”.

“Questo è uno straordinario risultato che premia non noi ma la città di Padova, che si conferma una eccellenza a livello mondiale nel campo dell’arte e della culturasottolinea il sindaco Sergio Giordani – È il frutto di un grande lavoro di squadra che adesso proseguirà, con ancora maggiore impegno e convinzione nella fase di valutazione da parte degli esperti internazionali. Siamo certi che la nostra candidatura ha tutte le carte in regola per superare anche questo giudizio. Sono felice per Padova, ma sono felice anche per il Veneto che vede confermata per quest’anno la candidatura di un’altra eccellenza della nostra terra, il Prosecco. La conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno di quanto il nostro Veneto sia una terra davvero unica e speciale”.

La notizia è stata accolta con viva soddisfazione anche da Banca Patavina. È la conferma delle straordinarie potenzialità della nostra città, aperta all’innovazione e al progresso e allo stesso tempo in grado di valorizzare i propri tesori storico artistici e farli conoscere al mondo intero.

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PA D O VA E L E S U E E C C E L L E N Z E

ISTITUTO BARBARIGO, 1919-2019

CENT'ANNI DI FUTURO MOLTE LE INIZIATIVE E LE OCCASIONI PER CELEBRARE UN ANNO SPECIALE PER L’ISTITUTO DELLA DIOCESI DI PADOVA

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n centenario lungo un anno, un secolo da rivivere e ricordare, guardando al futuro: l’Istituto Barbarigo di Padova taglia di slancio questo prestigioso traguardo e si apre alla città con numerose iniziative e occasioni per far apprezzare la scuola come un “bene comune” per l’intera comunità e il territorio.

Sono ben solide le radici dell’Istituto della Diocesi di Padova, che oggi comprende la scuola Secondaria di primo grado e quella di secondo grado con i Licei classico e scientifico (anche nell’opzione scienze applicate) e l’Istituto tecnico economico (ex Ragioneria), e che ha contribuito ad educare e formare generazioni di studenti.

Nel 1919 anche Padova stava rinascendo a pochi mesi dalla fine della Prima Guerra Mondiale: fu allora che il vescovo Luigi Pellizzo decise di fondare il Collegio Vescovile Barbarigo, una scuola per «dare ai giovani meritevoli e capaci, senza alcuno scopo di lucro, una sana educazione religiosa, morale e civile». Un impegno e una tradizione educativa a cui l’Istituto tiene fede da un secolo, cogliendo le sfide dei tempi e anticipando le necessità di rinnovamento, poiché sono i giovani la vera risorsa della scuola.

«Proprio questa, infatti, è la nostra mission - spiega il rettore don Cesare Contarini - la formazione culturale, civica e umana di ragazzi e giovani d’oggi, figli della contemporanea società “mondiale”, rendendoli capaci di inserirsi in un mondo in continua trasformazione, di cogliere le opportunità di impegno sociale, professionale e umano, di interpretare un significativo universo valoriale di riferimento ispirato all’antropologia cristiana. I punti di forza del Bargarigo stanno soprattutto nell’attenzione personalizzata a ogni studente e studentessa, nel dialogo costante con la famiglia, nel clima inclusivo e sereno della vita scolastica, oltreché nella serietà della proposta didattica e formativa».

Il centenario è anche l’occasione per ripercorrere la storia della scuola, attraverso

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un prezioso volume, ricco di documenti, testimonianze, immagini che raccontano i primi passi dell’istituto, gli anni difficili del secondo conflitto mondiale, la ricostruzione e il forte ruolo sociale in città, fino ad arrivare ai giorni nostri, lasciando la parola anche agli ex allievi, tra i quali vi sono docenti universitari, missionari, sacerdoti, ambasciatori, musicisti, politici. «Abbiamo scelto come slogan “Cent’anni di futuro” - aggiunge il rettore - perché il Barbarigo guarda avanti, costruendo percorsi di impegno e progetti innovativi. Il centenario diventa occasione per rilanciarsi nel futuro con proposte nuove e accattivanti, che arricchiscono l’offerta formativa incentrata sull’accoglienza, la cura della persona e la promozione dei talenti di ciascuno, in un contesto di serenità. Il centenario ci permette inoltre di valorizzare gli spazi della scuola, ancora più belli dopo la ristrutturazione dei due anni precedenti, e di impegnarci anche sul fronte sociale, a partire dal “progetto Etiopia” a sostegno di una scuola a Dinsho, nella nuova missione diocesana di Robe. Emerge così il significato educativo di solidarietà tra una scuola centenaria e una ai primi passi in territorio povero e bisognoso».

Nel mese di febbraio, inoltre, il Centro Culturale San Gaetano ha ospitato la mostra storico - fotografica “Barbarigo cent’anni di gioventù”, il 28 aprile un gruppo della scuola parteciperà alla Padova Marathon e l’11 maggio è in programma la festa conclusiva con la messa in Cattedrale presieduta dal vescovo Claudio. A questo si aggiungono le visite guidate a Palazzo Genova, sede storica dell’Istituto, i concerti del Barbarigo Music Festival e altre occasioni di incontro. Infine una giornata storica: l’udienza speciale che Papa Francesco ha riservato, lo scorso 23 marzo, proprio al Barbarigo. Un appuntamento indimenticabile, al quale ha partecipato attivamente anche Banca Patavina, mettendo a disposizione un conto dedicato per la gestione economica del viaggio a Roma. Un rappresentante della Banca ha preso parte anche all’emozionante udienza.

Una bella foto di gruppo degli studenti dell’Istituto Barbarigo nel suggestivo chiostro, a destra il rettore don Cesare Contarini e a sinistra l’attività di laboratorio

LA NOSTRA BANCA

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SEI SPORTELLI RESTITUITI AL TERRITORIO DI APPARTENENZA L'OPERAZIONE DI BANCA PATAVINA AL CENTRO DELL’INCONTRO ALL’ISTITUTO MANFREDINI DI ESTE

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l primo degli incontri territoriali di Banca Patavina è stato organizzato a Este, nella prestigiosa sede del’Istituto Salesiano Manfredini a Este, per introdurre da una parte il cammino verso il compimento della riforma con l’adesione al gruppo Bancario Iccrea e dall’altro un intervento che porta la BCC ad essere “più vicina e più forte” sul territorio euganeo estense. Si tratta dell’operazione di acquisizione da parte di Banca Patavina del ramo d’azienda di Banca Sviluppo, la banca di proprietà del Gruppo Bancario Iccrea intervenuta per accompagnare la liquidazione delle ex BCC venete. “Dopo un lungo e attento lavoro preparatorio - ha ricordato il Direttore Generale Gianni Barison – sono entrate a far parte di Banca Patavina le cinque filiali dell’ex BCC Euganea di Este, Monselice, Baone, Tribano e Conselve, insieme allo sportello di Padova, in centro città, dell’ex Crediveneto”.

Completata con successo la fase preparatoria e la migrazione informatica, la clientela ha potuto utilizzare appieno conti correnti, depositi e tutti gli altri servizi. Nel dettaglio: gli sportelli di Este, Baone e Conselve hanno riaperto regolarmente sotto la nuova insegna di Banca Patavina, mentre gli sportelli di Monselice, Tribano e Padova Corso Milano hanno accolto la clientela proveniente dagli attigui spor-

TEATRO VERDI

L'operatività dello Sportello di P.zza delle Erbe, 5 è confluita in Corso Milano 30/a DUOMO DI CONSELVE

Banca Patavina ha acquisito il nuovo sportello di via Fossalta, 2

VILLA DUODO

L'operatività dello Sportello di via Rialto, 7 è confluita in via Cadorna, 4

LA NOSTRA BANCA

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telli della ex Banca Sviluppo che sono stati invece chiusi.

“Sotto il profilo strettamente operativo - ha proseguito Barison - Banca Patavina ha garantito la continuità dei servizi e delle prestazioni, mantenendo, per la nuova clientela acquisita, i livelli di prezzo e delle linee di credito in essere al momento della migrazione.

Una continuità garantita anche sotto il profilo della relazione umana, in quanto il personale impegnato nei diversi sportelli è stato confermato, con l’obiettivo di favorire una rapida integrazione e sviluppare un’efficace azione sul territorio per la ripresa e lo sviluppo della clientela e della base sociale, vera forza della nostra BCC”. “È un’operazione straordinaria - ha ricordato il Presidente Leonardo Toson - che coinvolge da un lato la clientela di Banca Sviluppo che entra a fare parte della nostra BCC, dall’altro i già clienti delle filiali interessate dagli accorpamenti, in un’ottica di un miglioramento complessivo del servizio e di un rafforzamento della presenza di Banca Patavina sul territorio. Ci piace pensare che con questo intervento diretto, in contemporanea su ben sei piazze, gli sportelli interessati vengano “restituiti” al territorio di appartenenza

dove peraltro la nostra Banca, nata dalla fusione delle ex BCC di Sant’Elena e di Piove di Sacco, vanta una storica e solida presenza. Banca Patavina prosegue così nel suo percorso di crescita industriale nelle province di Padova e Venezia arrivando, dopo l’acquisizione, ad essere presente in 77 Comuni e a contare oltre 60.000 clienti e 330 dipendenti. Numeri che confermano il forte radicamento della BCC nel territorio in cui storicamente opera a favore dell’economia locale e del tessuto sociale. In questi primi mesi di attività i soci e i clienti hanno potuto apprezzare gli effetti del nuovo piano industriale di rilancio del Distretto Euganeo Estense che ha portato un significativo beneficio all’attività nella zona di nostra competenza, a favore delle imprese e delle famiglie”.

TORRE DI TRIBANO

L'operatività dello Sportello di via Gallucci, 2 è confluita in P.zza martiri della Libertà, 12

CASTELLO CARRARESE

Lo sportello di Banca Patavina a Este è stato spostato nella nuova sede di via Cavour, 14

VILLA BEATRICE D'ESTE

Banca Patavina ha acquisito il nuovo sportello di via Maso, 2

LA NOSTRA BANCA

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Nulla cambia nel rapporto tra la BCC e i Soci Le novità approvate nello Statuto della BCC regolamentano il rapporto tra la BCC e la nuova capogruppo...

... con maggiore sicurezza per i risparmi, attraverso il sistema delle garanzie in solido reciproche tra le BCC...

...monitoraggio continuo sullo stato di salute delle singole BCC...

...e più attenzione all'innovazione tecnologica, per servizi sempre al passo con i tempi.

ADESIONE UNANIME AL GRUPPO BANCARIO ICCREA L’ASSEMBLEA APPROVA TUTTI I PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO. IL PRESIDENTE TOSON: “IMPORTANTE SEGNALE DI FIDUCIA”

L’

Assemblea dei Soci di Banca Patavina approva all’unanimità l’adesione al Gruppo Bancario Iccrea e apre di fatto una nuova fase nella vita della BCC, che oggi amministra risparmi e finanziamenti per oltre 3 miliardi di euro sul territorio delle province di Padova e di Venezia con 37 sportelli, 330 collaboratori dipendenti al servizio degli oltre 60 mila clienti. All’Assemblea Straordinaria convocata a PadovaFiere hanno partecipato più di 1.600 soci, ben oltre il quorum minimo

LA NOSTRA BANCA

27 Nella pagina a fianco: il padiglione 14 di PadovaFiere gremito, il giorno dell'Assemblea Straordinaria di Banca Patavina.

A destra il pubblico all'incontro con i Soci di Padova

Alta la partecipazione previsto: circa 900 i soci presenti e oltre 700 le deleghe al voto. Tutti i sei punti proposti dal Consiglio d’Amministrazione sono stati approvati all’unanimità e sanciscono l’ingresso ufficiale di Banca Patavina nel Gruppo Bancario Iccrea, di fatto la prima “banca locale” del Paese con 2.593 sportelli in 1.720 Comuni.

Banca Patavina si è presentata a questo appuntamento cruciale con un andamento positivo del profilo economico/patrimoniale. Il bilancio semestrale si è chiuso infatti con un utile di oltre 2,5 milioni di euro e previsioni di fine anno decisamente ottime sia sotto il profilo economico, sia sotto il profilo patrimoniale. Il CET1 si assesta attorno al 14% e il Texas Ratio ad un valore prossimo al 70%. La Banca sta diventando sempre più la BCC di riferimento delle medie imprese e delle famiglie di Padova e della sua provincia.

“La grande partecipazione registrata in Assemblea e l’approvazione unanime – afferma il Presidente Leonardo Toson – rappresentano un importante segnale della fiducia e della stima che i nostri Soci hanno voluto testimoniare nei confronti della Banca, del Consiglio di Amministrazione, della Direzione e del Personale tutto. Ora si apre una nuova fase che ci permetterà di essere più forti e incisivi nel rapporto con la nostra clientela e il nostro territorio. Le modifiche statutarie approvate hanno la finalità di regolamentare i rapporti tra la Capogruppo e la nostra Banca, mentre nulla varia nei rapporti tra la BCC e i suoi Soci. Il testo approvato è frutto di un’intensa attività di scambio e confronto tra le strutture istituzionali di riferimento del credito cooperativo, i costituendi gruppi bancari cooperativi e gli organi di vigilanza - nazionale ed europeo – nel corso della quale è stato ricercato il punto di equilibrio tra le esigenze di garanzia e sicurezza del sistema bancario cooperativo e la necessità di preservare l’identità, i valori e le caratteristiche distintive delle nostre BCC. È un segnale incoraggiante in tempi di crisi e di sfiducia verso le banche, constatare come il mondo del credito cooperativo sia “differente” anche nella volontà manifestata dai Soci di partecipare con consapevolezza al momento che stiamo affrontando proprio per costruire insieme un futuro solido per la Banca, con ricadute positive sulle famiglie e le imprese del nostro territorio”.

“Banca Patavina affronta questa nuova fase in piena salute – aggiunge il Direttore Generale Gianni Barison - i dati previsionali di fine anno confermano il trend positivo che la banca sta seguendo da alcuni anni e che le consentono di entrare nel nuovo gruppo bancario con le carte in regole per giocare un ruolo di rilievo nel panorama del credito cooperativo. I nostri Soci sono arrivati a questo storico appuntamento preparati ed informati, anche grazie ai cinque incontri territoriali rivolti alla base sociale organizzati nei mesi scorsi che hanno visto la partecipazione di circa mille Soci e favorito una più ampia e consapevole conoscenza delle tematiche e delle argomentazioni alla base delle modifiche proposte.

Le BCC che aderiscono al Gruppo possono offrire maggiore sicurezza per i risparmi, attraverso il sistema delle garanzie in solido reciproche tra le BCC; ma anche godere di una consistente ed efficace capacità di innovazione tecnologica, che permetterà di disporre di servizi sempre più al passo con i tempi. Non solo, - prosegue Barison - potremo contare su una capacità del sistema cooperativo più elevata nel prevenire e gestire le eventuali crisi, attraverso un sistema di monitoraggio continuo sullo stato di salute della singole BCC. In questi ultimi anni siamo stati abituati a grandi cambiamenti e questo è un ulteriore passo nel consolidamento del nostro essere banca”.

CINQUE INCONTRI, OLTRE CINQUECENTO SOCI cinque incontri in vista dell'Assemblea straordinaria, organizzati a Padova, Piove di Sacco, Chioggia, Este e Selvazzano, sono stati un successo, sia in termini di partecipazione, sia di attenzione e di interesse da parte dei soci di Banca Patavina, che hanno accolto l’invito in vista di un ulteriore passaggio strategico per la banca ovvero l’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. In vista e in preparazione dell’Assemblea straordinaria del 16 dicembre la Banca ha incontrato oltre cinquecento soci in un vero e proprio “road-show” territoriale, offrendo l’opportunità di approfondire i principali aspetti e dettagli della riforma, ma anche di sciogliere dubbi, di rispondere a domande e curiosità. È stata una insostituibile occasione di incontro e di scambio con i nostri Soci, la vera identità della BCC. In questo frangente, inoltre, si è concretizzata anche l’opportunità di incontrare i nuovi clienti in seguito all’acquisizione di 6 sportelli di Banca Sviluppo perfezionata l’autunno scorso. Questa operazione rappresenta il naturale completamento di un più ampio progetto di rafforzamento e di sostegno allo sviluppo della nostra BCC e ha permesso di dare una risposta ai clienti di queste filiali in termini di garanzie e servizi. Puntiamo inoltre sull’offerta di una gamma completa di servizi per le aziende, in particolare per le Pmi, ma anche, grazie alla partnership industriale con il Gruppo Iccrea, per le aziende corporate più strutturate, che hanno bisogno di servizi più evoluti e più complessi. Già oggi, in tema di internazionalizzazione, l’adesione al Gruppo Bancario Iccrea ci consente l’accesso a fondi e garanzie che permettono alle Pmi di affrontare con maggiore forza i mercati esteri.

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APPROFONDIMENTI

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La finanza che attiva il futuro di privati e imprese FINANZA SOSTENIBILE: UN BUON AFFARE PER I PRIVATI

Svoltosi nel novembre 2018, l'evento è di nuovo in programma per l'autunno 2019. Informazioni presso i Gestori, gli Sportelli o scrivendo a soci@bccpatavina.it

IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA BANCA PATAVINA CON GLI ESPERTI DEL GRUPPO BANCARIO ICCREA E DI RAIFFEISEN CAPITAL MANAGEMENT

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nvestire in un futuro sosteBruson, Senior Sales Manager nibile è possibile e può ofdi Raiffeisen Capital Managefrire anche opportunità intement, che con un’illustrazione ressanti, mantenendo un approccio molto suggestiva, ha spiegato ai responsabile e attento a generare occapresenti come un investimento sosioni di crescita e sviluppo. Se ne è parlato stenibile possa garantire un doppio rencon esperti di finanza e investimenti nel meeting dimento: uno in termini economici ed uno “Conversare di finanza” promosso da Banca Pataviin termini etico-sociali e ambientali. Le due cose, ha na a Villa Borromeo di Rubano. In primo piano l’edimostrato la dottoressa Bruson, non sono antitetiche voluzione dei servizi di consulenza finanziaria con anzi l’una può rappresentare un volano per l’altra. attenzione alle ricadute sul tessuto economico e pro“Un approccio innovativo, reso ancora più interessante duttivo locale e nazionale e con riflessi positivi sul dalle sinergie sviluppate dal Gruppo Bancario Iccrea a mondo del lavoro e sulla crescita equilibrata del Paese. favore delle proprie BCC Affiliate” ha poi spiegato Luca “Gli appuntamenti in tema di finanza che orGasparini Chief Business Officer di Iccrea ganizziamo da alcuni anni - spiega Gianni Banca “un sistema di offerta che consente di Un investimento Barison, Direttore Generale di Banca Patavimettere a disposizione anche della clientela sostenibile può na - sono l’occasione ideale per incontrare i garantire un doppio più attenta ed esigente un’ampia gamma di nostri soci e clienti più attivi sul fronte degli soluzioni e di prodotti orientati appunto al rendimento: investimenti, insieme ai quali facciamo il pun- in termini economici futuro e ad una gestione sostenibile degli into dei servizi che la BCC mette a disposiziovestimenti. e in termini ne grazie alla partnership del Gruppo Ban“È stata un’importante occasione di approfonetico-sociali cario Iccrea, e cerchiamo di rappresentare le dimento e di scambio – ha concluso poi Bae ambientali opportunità che i mercati offrono. In questa rison - seguita con interesse dai nostri soci e occasione abbiamo scelto di puntare sulla clienti che non hanno voluto mancare a questo sostenibilità e sulla necessità di investire con nuovo appuntamento; un format “Conversare una visione prospettica che vada oltre al rendimendi Finanza” pensato proprio per offrire spunti di riflesto atteso ma che aiuti a costruire un futuro migliore”. sione utili a pianificare le scelte di ciascuno. Ovviamente Il tema centrale della serata, aperta dall’intervento del la nostra rete di consulenti e gestori è e rimane a dispoDirettore Centrale Finanza e Amministrazione di Banca sizione per approfondire ogni dettaglio e ogni spunto Patavina, Luca Ricchieri, è stato presentato da Simona emerso anche nel corso di questa conversazione.

APPROFONDIMENTI

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Foto di gruppo dei relatori all’evento "Conversare di Finanza". Da sinistra: Leonardo Toson, Simona Bruson, Gianni Barison, Luca Gasparini, Luca Ricchieri, Alessandro Zuin

Educazione a risparmio e crescita responsabile e sostenibile sono principi in base ai quali Banca Patavina ha voluto i due eventi

PMI PRONTE ALLA CRESCITA SENZA CONFINI

Svoltosi nel settembre 2018, sarà sicuramente al centro della pianificazione 2019.

Consulta il fascicolo Iniziative 2019 oppure rivolgiti al tuo Gestore

LA BCC ALL'EVENTO ORGANIZZATO DA CORRIERE IMPRESE. BARISON: POSSIAMO AFFRONTARE I MERCATI ESTERI CON IL NOSTRO PATRIMONIO LOCALE

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e piccole medie imprese i nostri clienti. - ha raccontato Roalla sfida dei mercati inberto Pavin, Chief Financial Officer ternazionali: questo il tema dell’azienda - La presenza in varie aree chiave dell’evento organizzato a Padoci ha fatto da cuscino: ogni tanto c’è chi va da Corriere Imprese, il supplemento zoppica ma il mondo nel complesso non mensile del Corriere del Veneto, e introdotto rallenta mai». La Punto Ciemme di Venezia (aldal Direttore Alessandro Russello con il Direttolestimenti) ha 40 dipendenti e 5 milioni di fatturato e re Generale di Banca Patavina Gianni Barison. «La sfida si è aperta al mercato globale dopo una esperienza signifiinternazionale delle Pmi assume un significato ancor più cativa. «Anni fa il nostro slogan era ‘ovunque nel mondo’; particolare, in questo momento - ha affermato Russello in realtà ci fermavamo in Germania - ha ricordato Laura perché la politica deve dare risposte a chi produce». «Ma Calzavara, Amministratore Delegato dell’azienda -. L’aperanche una Pmi può rivolgersi ai mercati internazionali, tura al mercato globale è arrivata in seguito a un cambio se attrezzata. - ha aggiunto Barison - Non bisogna sentirsi generazionale e culturale che ha favorito un approccio al disarmati di fronte alla complessità, anzi è una cliente». La Transpack di Padova (imballaggi “Non bisogna sfida da cogliere con tutte le sue sfaccettature». industriali e pavimenti sopraelevati) ha deciso sentirsi disarmati Tra i molti fattori da considerare, emersi dalla di internazionalizzare entrambe le aree: «Nel di fronte alla discussione, anche il galateo applicato al monprimo caso ci siamo spostati in Slovenia e Crodo degli affari internazionali, come ha spiegato complessità, anzi è azia, dove abbiamo trovato un mercato simile a con simpatia Tiziana Busato: «Tutti ci portiamo una sfida da cogliere quello italiano - ha raccontato Nico Pittarello, il dietro il nostro bagaglio culturale, ma dobbiapresidente - nel secondo caso abbiamo dovucon tutte mo sempre cercare una via di mezzo». Franco le sue sfaccettature” to rimodulare il progetto iniziale e questo ci ha Conzato, Direttoredi Promex, l’azienda speciale permesso di crescere». Enrico Duranti, Direttodella Camera di commercio di Padova che aiuta redi Iccrea Banca Impresa, ha chiosato: «Non c’è le aziende a espandersi nel mercato globale, ha ricordato un sistema bancario che investe così tanto nell’economia che nel Nordest ci sono «otto incubatori e tremila azienreale come quello italiano, un aspetto che ha permesso a de che partecipano a contratti di rete. Per andare all’estemolte aziende di affermarsi con successo anche oltre conro non conta tanto essere grandi, quanto utili e flessibili». fine». L’ingresso nel gruppo Iccrea, ha concluso il Direttore Tra i casi di successo quello di Sirmax, multinazionale di Generale Barison, «ci consente l'accesso a fondi e garanzie Cittadella con stabilimenti in Brasile, India e Stati Uniti: che permettono alle Pmi di affrontare con maggiore forza «Abbiamo iniziato a spostarci in tutto il mondo per seguire i mercati esteri».

APPROFONDIMENTI

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ASSICURAZIONI LONG TERM CARE: CHIEDI AL TUO GESTORE

NON AUTOSUFFICIENZA: GLI STRUMENTI ASSICURATIVI PER AFFRONTARE IL FUTURO CON SERENITÀ SALUTE, VECCHIAIA E CURE DEI PROPRI CARI SONO LE PRINCIPALI PREOCCUPAZIONI DEI NUCLEI FAMILIARI

L'invecchiamento della popolazione è un fenomeno dalle dimensioni ormai largamente riconosciute anche in Italia: il nostro Paese è tra i più longevi al mondo (il quarto dell’OCSE), con una speranza di vita residua a 65 anni più elevata di un anno per entrambi i generi rispetto alla media UE. Secondo recenti stime Istat, nei prossimi vent’anni la quota di persone over-65 (già pari a 13,5 milioni) supererà il 29% dell’intera popolazione (con un aumento di quasi 8 punti percentuali rispetto al 2016), mentre gli over-85 supereranno il 5%. Il tutto mentre si registra, da dieci anni a questa parte, un significativo aumento dell’incidenza di patologie croniche o altri problemi di salute tra gli ultrasettantacinquenni.

Il problema della disabilità e della non autosufficienza non riguarda però solo gli anziani. Ci sono persone di tutte le età che a seguito di incidente o malattia si trovano a dover ricorrere all’assistenza continuativa di badanti e infermieri: circa 3,1 milioni di italiani risultano essere non autosufficienti, di questi, circa il 50% gravi (dati CENSIS).

All’aumentare di queste casistiche non segue però una risposta in termini di politiche di welfare, anzi, i servizi dedicati a queste persone e le prestazioni del sistema assistenziale italiano diminuiscono: 561.000 famiglie hanno dovuto dar fondo a tutti i loro risparmi per fronteggiare le spese di assistenza.

Altro fenomeno socio-demografico che si deve considerare è il mutamento della struttura

APPROFONDIMENTI

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Vantaggi di una consulenza

Rivolgiti al tuo Gestore:

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per avere informazioni sui prodotti Long Term Care; per accantonare una cifra periodica detraibile, salvando i risparmi; per garantirti l'autonomia e non gravare su figli o parenti.

della “famiglia”: il 9% delle famiglie italiane è composta da un solo genitore con figli a carico; l’incidenza delle “persone sole” è del 30%. Sempre di più le famiglie patriarcali vanno a scomparire, spesso i figli non vivono vicino ai genitori per motivi di lavoro e opportunità, non ci si può permettere di rimanere a casa per assistere un genitore anziano. Secondo l’osservatorio di Reale Mutua, il 44% degli italiani pensa che non sarà in grado di sostenere i costi della non autosufficienza di un proprio caro. E come pensano di affrontarli? Dando fondo ai risparmi di una vita (49% delle famiglie) anche vendendo la casa di proprietà (11%) ovvero chiedendo prestiti (19% ). Tutto per far fronte alla spese richieste dall’assistenza privata che possono ammontare anche a 3.000/4.000 € al mese (nel 2018 l’indennità di accompagnamento media è stata pari a 516 € mese). Purtroppo, solo coloro che hanno avuto almeno un caso in famiglia hanno la percezione dei sacrifici in termini di tempo e di risorse finanziare che una persona non autosufficiente richiede. L’esperienza relativamente ai costi e alle difficoltà associate alla gestione della longevità e della non autosufficienza ha, però, generato sensibilità e consapevolezza negli Italiani, tanto che oggi sarebbero disponibili ad introdurre una copertura sociale obbligatoria. Ma nel frattempo come possiamo risolvere questo problema? Esistono delle risposte assicurative di tipo privato che rispondono ai bisogni economici che purtroppo nascono dalla perdita dell’autosufficienza. Esse rappresentano il sostegno ideale per chi vuole garantirsi in anticipo le risorse finanziarie utili a coprire eventuali spese assistenziali senza dover intaccare i propri risparmi o gravare su figli e/o parenti. I consulenti di Banca Patavina sono a disposizione per valutare, assieme al cliente, le soluzioni più adeguate attraverso uno strumento assicurativo di “Long Term Care”. La risposta assicurativa permette, con un piccolo premio anche mensile (detraibile), di garantirsi una rendita vitalizia fino a 24.000 € netti annui che sia un supporto concreto per chi si troverà a doversi prendere cura di un caro non più autosufficiente. L’erogazione della rendita non è in alcun modo vincolata: può essere utilizzata per pagare l’assistenza di un badante o di un infermiere, per le spese mediche, per la retta delle case di cura o di centri per anziani. Perché quindi non pensarci e affrontare il futuro con più serenità? Assicurarsi dagli imprevisti consente di trasferire i rischi proteggendo noi stessi, i nostri cari, i nostri progetti e i nostri obiettivi. in collaborazione con:

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BCC PER IL TURISMO COME RISORSA ECONOMICA

CHIOGGIA E IL SUO MARE: TURISMO, FINANZA E INNOVAZIONE SI INCONTRANO IL PRIMO PROGETTO INTEGRATO ICCREA DEDICATO AGLI ALBERGATORI, ALLE PRINCIPALI ATTRAZIONI TURISTICHE E CULTURALI E AI PRODUTTORI LOCALI Cassa Self Assistita SmartPay MyCarta BCC ivere un’esperienza turistica a Relax Banking 360 gradi tra Chioggia e il suo mare, sfruttando appieno le Pos virtualeche il territorio potenzialitĂ offre, dall’ospitalitĂ all’offerta Fatturazione elettronica culturale, dalle proposte per lo svago e il tempo libero alla varietĂ delle produzioni locali. Il tutto con il supporto finanziario che può venire da un grande gruppo bancario e dalla sua rete di servizi. Una potenzialitĂ per lo sviluppo turistico di Chioggia e Sottomarina, di cui si è discusso con gli operatori del settore su iniziativa di Banca Patavina in occasione della presentazione di “In Tour - Innovative Tourismâ€?, il progetto turismo del Gruppo Bancario Iccrea, l’insieme di aziende che si affianca all’operativitĂ delle Banche di Credito Cooperativo. All’incontro promosso dalla BCC hanno partecipato oltre 50 operatori del territorio, i quali hanno dimostrato interesse per il primo progetto che punta a fare sistema nel settore turistico offrendo anche servizi di natura finanziaria e affiancando le imprese nelle attivitĂ legate all’accoglienza, alle proposte culturali e ricreative, al commercio e a tutto ciò che gira intorno al turismo di mare e non solo. Lo ha sottolineato anche il Presidente A.S.A. Giuliano Boscolo Nale nel suo saluto introduttivo, evidenziando anche la presenza di alcuni esponenti delle associazioni turistico alberghiere del sistema Abano - Terme Euganee, una realtĂ non lontana da Chioggia, con la quale stringere delle sinergie e delle collaborazioni che potrebbero avere sbocchi interessanti. Nel corso

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dell’evento, che ha preso il via con l’intervento del Direttore Centrale Mercato di Banca Patavina, Luca Cenzato, sono stati presentati i tratti principali dell’iniziativa che il Gruppo Bancario Iccrea dedica, insieme a Banca Patavina, in prima battuta agli albergatori e operatori turistici e, a seguire, agli altri attori principali del settore.

Il progetto ruota intorno a una piattaforma tecnologica dedicata agli albergatori clienti di Banca Patavina che, facendo perno sui sistemi di pagamento e di transazione online offerti dal Gruppo Iccrea, mette insieme le opportunitĂ turistiche, di mobilitĂ e di consumo locale dedicate alle esigenze specifiche del turista e della sua esperienza di viaggio.

Oltre agli hotel, quindi, anche le attrazioni turistico-culturali e i produttori locali - per essere segnalati al turista sulla piattaforma tecnologica gestita dall’albergatore - dovranno aver adottato il sistema di POS (fisico o virtuale) offerto dal Gruppo Iccrea. La piattaforma – cosÏ articolata - renderà quindi piÚ semplici le prenotazioni (anche di eventuali opportunità turistico/culturali), e completerà le informazioni del territorio a disposizione della struttura ricettiva e a beneficio di chi viaggia.

Per quanto riguarda le transazioni e gli acquisti on line, gli esercenti che aderiranno all’iniziativa potranno beneficiare della vetrina Ventis City (disponibile sul sito www.ventis.it), lo spazio virtuale sulle opportunitĂ offerte da produttori locali del made in Italy di qualitĂ , che presenta due soluzioni vantaggiose: “la vetrina esercenteâ€?

Pos virtuale

RelaxBanking mobile App.

Pos virtuale

Tre dei servizi digitali promossi dal Gruppo Bancario che fanno parte del primo progetto Pos virtuale RelaxBanking integrato dedicato App. mobile al turismo

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APPROFONDIMENTI

e quella “coupon”. La prima permette di esibire in modo continuativo l’attività dell’esercente nella piattaforma italiana che ospita più di un milione di utenti. La seconda, invece, crea, grazie allo strumento del coupon, un rapporto di valorizzazione reciproca tra l’esercente ed il cliente.

Tornando al progetto, l’iniziativa prende spunto dal Piano Strategico del Turismo 2017-2022, licenziato dal MiBACT ed è incentrato su un duplice obiettivo: rafforzare l’Italia come Paese dell’arte e della cultura e, insieme, governare lo sviluppo del settore turistico, che sta attraversando un trend di forte crescita globale.

“Il ruolo dell’albergatore sta cambiando – ha affermato Gabriele Nanni, Gestore delle Relazioni Istituzionali di Iccrea Banca e responsabile del progetto “In Tour” – e come Gruppo Iccrea ci siamo posti, insieme alle BCC, la sfida di accompagnare questo business con nuove opportunità e nuove leve per accrescere l’interesse verso il territorio da parte del turista, valorizzando al contempo chi lavora in una dimen-

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sione prettamente locale e, certamente, garantendo al turista una profonda esperienza di viaggio”.

Ad arricchire il confronto e la riflessione intorno alle prospettive per lo sviluppo del progetto a Chioggia e Sottomarina, come nell’entroterra, le analisi su “Tecnologia e innovazione per aumentare il fatturato” proposte da Stefano Montagna, sales director di “Vertical Booking”, azienda del gruppo Zucchettti che lavora con Iccrea sul fronte dei servizi di prenotazione alberghiera multi piattaforma.

Per aiutare le strutture ricettive e tutto ciò che ruota attorno all’accoglienza (ATP, Enti del turismo ecc.), Iccrea Banca ha avviato una collaborazione con HBenchmark, partner che distribuisce un applicativo di Data Intelligence, come ha spiegato Lorenzo Gottin, in grado di valutare preventivamente i flussi turistici prospettici e di analizzare i loro comportamenti in concomitanza con la realizzazione di eventi, la variabilità del meteo ecc. Il sistema fornito consente inoltre di comparare dati economici all’interno di segmenti di territorio e di strutture ricettive definiti.

Infine Alberto Rovigatti, Gestore istituzionale di Banca Patavina, Chiara Negrisolo di Iccrea e Alberto Ganzer di Ibi hanno proposto un confronto sul ruolo che la BCC, banca radicata nel territorio, e il Gruppo bancario possono giocare per il turismo a Chioggia e Sottomarina. Parte integrante del progetto sono i sistemi di pagamento e gli strumenti più innovativi come Satispay, la start up chiamata anche la “whatsapp dei pagamenti”, dove Iccrea ha una partecipazione nel capitale e figura tra i primi investitori ad aver creduto nel progetto. Nel concetto di “esperienza di viaggio” rientrano anche i prodotti tipici del territorio, a favore dei quali il progetto di Iccrea Banca fa leva su modelli alternativi di business. In particolare su Ventis.it, la piattaforma di e-commerce che nasce dall’investimento di Iccrea Banca (che ne detiene il 95%) con l’obiettivo di diversificare l’attività bancaria e offrire alle PMI (anche clienti delle BCC) una vetrina digitale per la loro offerta. Ed ecco che su Ventis.it viene lanciato Ventis City, un sito dedicato alle offerte di produttori o esercenti del territorio che il turista andrà a visitare.

Ecco il triangolo “virtuoso” (turista – hotel – attività del territorio) dove il turista può conoscere e valorizzare la sua “esperienza di viaggio”.

La locandina di "InTour", il convegno Iccrea dedicato al turismo a Chioggia

APPROFONDIMENTI

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BCC PER IL TURISMO COME RISORSA ECONOMICA Dall’esperienza di “saPERfare turismo in Saccisica”

NASCE “VAGOMATO”, PER RISCOPRIRE LE BELLEZZE DEL TERRITORIO

Se un’idea è vincente non solo continua a camminare con più vigore ma diventa a sua volta germoglio per altre iniziative di successo. È il caso di “saPERfare turismo in Saccisica”, iniziativa dell’associazione ViviLa Villa Roberti arrivata alla seconda edizione dopo la positiva esperienza dello scorso anno, sempre con l’obiettivo di coinvolgere esperti del settore e soggetti operanti nella promozione delle eccellenze turistiche, culturali, agricole ed enogastronomiche della Saccisica. Anche in questa occasione Banca Patavina ha scelto di essere partner dell’iniziativa attraverso un concreto sostegno ai workshop proposti sul territorio, preziose occasioni

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di incontro e di scambio proposte in ville, a partire da Villa Roberti di Brugine, e altri luoghi storici significativi del Piovese.

«Il secondo ciclo di SaPERfare turismo - spiega Alessandra Vedovato di ViviLa Villa Roberti - che si concluderà in primavera, è dedicato ai laboratori di competenza, cioè all’acquisizione di conoscenze e competenze in ambito turistico, con particolare attenzione alle risorse materiali ed immateriali del territorio. L'obiettivo è immaginare un percorso verso l'organizzazione turistica a sostegno della nascita di un Marchio d’area, vale a dire linee strategiche condivise tra tutti gli attori del territorio che identificano obiettivi, priorità e azioni». I workshop,

che abbiamo chiamato “laboratori di competenza”, coinvolgono tutti coloro che hanno interessi per lo sviluppo di un turismo sostenibile del territorio e toccano temi come la comunicazione, il lavoro di squadra, le opportunità per il turismo, la conoscenza dei luoghi, il turismo rurale e l’organizzazione turistica nel suo insieme, orientata al bene comune.

Da questa esperienza condivisa è nata una nuova consapevolezza sfociata in “VagoMato”, un nuovo progetto e percorso partecipativo che coinvolge un gruppo di operatori per la riscoperta, la valorizzazione e la fruizione della Saccisica. «Abbiamo sentito il desiderio di far conoscere la realtà che ci circonda» aggiunge Vedovato «il territorio in cui viviamo la nostra quotidianità, nel tentativo di valorizzare non solo il patrimonio materiale, ma anche quello umano e immateriale che abita da secoli queste terre.

Quello che proponiamo è un Turismo a km 0. Ecco allora che VagoMato è un’opportunità di scoperta di una terra di mezzo tra il mare e la città, laguna e colli attraverso un approccio più raccolto, più intimo che privilegia la “lentezza” delle passeggiate a piedi o in bici, esaltando il proprio patrimonio enogastronomico attraverso degustazioni e cene a tema, riscoprendo e ammirando il proprio patrimonio culturale organizzando attività ed esperienze turistiche tra corti benedettine, ville o antichi casoni. VagoMato si propone dunque di crescere ulteriormente con la creazione di una rete tra le diverse realtà del territorio, promuovendone la cooperazione, nell’ottica di riportare alla luce un patrimonio materiale, ma anche immateriale ed umano che da secoli arricchisce questo pezzo di territorio».

Per conoscere i dettagli dell’iniziativa e i prossimi appuntamenti consultare la pagina Facebook VagoMato, telefonare al 392 5226296 o inviare una mail a: info@vagomato.it.

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Fogli Informativi deieservizi sono a disposizione presso le filiali della Banca e direttamente sui siti www.iccreabanca.it; w

TERRITORIO

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INIZIATIVE SUL TERRITORIO CON LA PARTECIPAZIONE DELLA BCC

DIETRO AL FRONTE Canali, lagune, barche e barcari nella Grande Guerra

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anca Patavina ha proposto per la fine del 2018 la consueta opera editoriale che caratterizza l’impegno culturale della BCC oramai da 25 anni (fino al 2016 come BCC di Piove di Sacco).

Il nuovo volume si inserisce nella ricorrenza del centenario della fine della Grande Guerra per documentare e far conoscere un aspetto poco noto: il ruolo assunto dalle acque interne della pianura Padana, del Veneto orientale e della laguna nell’organizzazione militare del conflitto.

Il volume storico “Dietro al fronte. Canali, lagune, barche e barcari nella Grande Guerra” è stato presentato a Padova, nella prestigiosa Sala Carmeli, in un incontro con gli autori e i curatori dell’opera che ha permesso di mettere in luce le particolarità e gli aspetti di novità di questo studio su un particolare della Prima Guerra Mondiale tutto padovano, legato alla rete di canali che solca il nostro territorio e lo caratterizza ancora oggi.

Oltre al fronte militare, è innegabile infatti come la Grande Guerra abbia comportato anche l’allestimento di un altro fronte, sul quale si sono attestati combattenti che hanno vissuto la guerra con strumenti diversi dalle armi, ma non meno pericolosi e faticosi.

Le pagine del nuovo libro sono dedicate in particolare al “fronte delle acque”, cioè alla particolare

La Sala Carmeli a Padova ha ospitato la presentazione del volume edito da Banca Patavina. Nella pagina a fianco, Leonardo e Luigi Toson, Giovanni Benetello, Claudio Grandis, Mauro Scroccaro, Emanuele Cenghiaro.

Le due foto in bianco e nero sono tratte dal libro "Dietro al fronte"

guerra combattuta lungo i fiumi, i canali e sulle lagune delle terre padane.

Il tutto con un occhio particolare al canale navigabile Padova-Monselice, lungo il quale trovarono sede tutti i principali comandi militari.

Tre sono gli autori che hanno lavorato alla realizzazione del volume: Claudio Grandis tratteggia la rete navigabile dell’Italia settentrionale da Milano alla Laguna, corredata dalla spiegazione dei diversi natanti che solcavano fiumi e canali alla vigilia della guerra; Mauro Scroccaro documenta l’utilizzo delle acque interne nel corso del conflitto. Dal trasporto dei mezzi militari, materiale bellico e vettovagliamenti alimentari a quello dei feriti agli ospedali militari, dalla messa in salvo delle opere d’arte, allo scavo di nuovi canali e all’allestimento dei ponti mobili nei diversi fiumi e nella zona lagunare; Emanuele Cenghiaro racconta, in una sorta di itinerario storico-culturale, l’insediamento dei comandi militari lungo l’asta navigabile PadovaMonselice (Armistizio, Abano, Montegrotto, San Pelagio, Battaglia, Lispida e Monselice) all’indomani di Caporetto.

L’aspetto certamente spettacolare dell’opera è rappresentato dalla riproduzione di circa 200

TERRITORIO

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Sopra, la copertina del libro "Padova sotterranea. Nel cuore delle mura rinascimentali più estese d'Europa".

A sinistra: una foto scattata alla galleria d'accesso, dalla piattaforma, alla casamatta del torrione Venier (1514)

PADOVA SOTTERRANEA Nel cuore delle mura rinascimentali esistenti più estese d’Europa immagini fotografiche originali, in gran parte inedite, provenienti dall’archivio dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio di Roma, dal Museo Storico della Terza Armata di Padova e dall’archivio Militare di Vienna, oltre a documenti, cartoline e mappe originali del tragico conflitto.

Banca Patavina ha voluto così rafforzare il rapporto con la città e la provincia di Padova, come ha sottolineato in occasione della presentazione il Presidente Leonardo Toson, raccontando una storia di forti legami tra uomo e territorio e confermando quella sensibilità e quei valori che le sono propri e che delineano la sua identità di Banca locale e di prossimità. Un’operazione culturale che assume una valenza ancora più significativa al termine del Centenario della Grande Guerra e che permette di recuperare una pagina di storia finora poco approfondita. L’impegno della Banca sta proprio nell’offrire opportunità e occasioni per tenere viva la nostra memoria storica, soprattutto quando si intreccia profondamente con le vicende e gli uomini del nostro territorio. Un particolare ringraziamento va agli autori per la competenza e l’impegno con cui hanno realizzato questo lavoro che senz’altro contribuirà ad offrire ulteriori opportunità di conoscenza e di approfondimento della nostra storia, perché conoscere il passato aiuta ad affrontare il futuro.

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n viaggio straordinario, inedito e minuziosamente documentato nella “Padova sotterranea”. A proporlo, con indubbia efficacia, è l’omonimo libro che si porta dritti “nel cuore delle mura rinascimentali esistenti più estese d’Europa”, come ben ricorda il sottotitolo. La pubblicazione, edita da Chartesia con il concreto sostegno di Banca Patavina, fra i main sponsor dell’iniziativa, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Padova ed è curata da Simone Piaser. Il lavoro permette di approfondire come mai prima d’ora il mondo ipogeo che si cela sotto questa fortificazione e che per secoli ha custodito i suoi segreti. Un mondo sommerso, un sistema di gallerie, cunicoli, strutture militari e idrauliche che da almeno trent’anni gli speleologi del gruppo Cai di Padova stanno studiando insieme ai massimi esperti. Ora tutto ciò viene condiviso con efficacia in questo volume arricchito da documenti d’archivio e potenti immagini fotografiche. C’è dunque una Padova tutta da scoprire, sotto i nostri piedi: è quella la cui storia è racchiusa sotto le mura rinascimentali che abbracciano la città per ben 11 chilometri. Una testimonianza del passato che sappiamo riconoscere e che “sfioriamo” quotidianamente. Una luce che emerge dal buio dei camminamenti sotterranei, dei cunicoli, degli scavi grazie al lavoro di speleologi e studiosi. Un patrimonio che Banca Patavina sostiene nel concreto, come ricorda il nostro Presidente Toson : “come vi sono degli angoli della città ancora poco noti eppure ricchi di storia, così la nostra banca, la cui presenza può sembrare assai recente, rivela invece un solido legame di lunga data con il territorio e il tessuto sociale e imprenditoriale padovano. È bene impresso nella mission della nostra BCC, non a caso, l’impegno costante a favore delle attività culturali e di ricerca”.

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Sopra, la copertina del libro di Francesco Jori.

A sinistra: veduta della Padova del Trecento, Giusto de' Menabuoi, Basilica di Sant'Antonio

GATTAMELATA E IL SUO TEMPO

PREMIO GEREMIA 2018, TRADIZIONE E VOLONTÀ DI CRESCERE

l’omaggio di Padova in un libro

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uno dei simboli più noti di Padova, il profilo del condottiero in sella si staglia sul profilo della città ed è diventato un vero e proprio segno distintivo della “patavinitas”, un “brand”, per usare un termine oggi di moda. È vissuto sei secoli fa ma il suo nome e le sue imprese sono ben vive e scolpite nella storia di Padova. Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, che deve la sua fama anche alla celeberrima statua scolpita da Donatello, protagonista del Rinascimento. Al condottiero, figlio di un fornaio di Narni e protagonista di innumerevoli imprese militari in un’epoca di grandi turbolenze, Padova rende omaggio con la pubblicazione “Gattamelata e il suo tempo”. Un bel libro, che si legge quasi come un romanzo grazie alla penna del giornalista Francesco Jori, realizzato su iniziativa del Lions Club “Padova Gattamelata”, in occasione dei quarant’anni di attività. Il volume, come ricorda il presidente dei Lions Giandomenico Giuriolo, «è il frutto del lungo, appassionato e pregnante lavoro di Francesco Jori, con il contributo di idee e ricerche di Ferruccio Ruzzante (titolare di Studioverde che con Mediagraf ha curato l’impianto grafico e la stampa del libro) con la collaborazione del Comune di Narni (città natale del Gattamelata) che ha fornito preziosi documenti storici su questo personaggio. La ricerca minuziosa di molti documenti, spesso inediti e dimenticati da secoli, ritrovati a Padova e a Narni, ha permesso la ricostruzione storica che consente di conoscere questo capitano di ventura il quale, tra l’altro, difese la Serenissima dagli attacchi dei Milanesi e conquistò Verona, prima di stabilirsi a Padova», dove morì nel 1443. Banca Patavina, presente a Padova con cinque filiali, fin dalla sua nascita nel 2017 ha scelto anche il profilo del Gattamelata per identificare “ a colpo d’occhio” la presenza sul territorio. È più che naturale quindi il contributo che la BCC ha voluto riconoscere a questa opera editoriale che consente di approfondire un dettaglio storico di rilievo.

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e premiazioni della quinta edizione del “Premio Geremia”, come da consolidata e piacevole tradizione, sono state ospitate nell’Aula Magna del Palazzo del Bo. Il “Premio Geremia” è un concorso letterario dedicato alla letteratura sportiva ed è stato introdotto per iniziativa dell’Ascom di Padova, al fine di valorizzare i principi etici legati alla pratica a dell’attività sportiva. L’iniziativa che porta alla ribalta i valori della cultura e dello sport più autentici ha trovato il pieno sostegno di Banca Patavina nel promuovere una maggiore sensibilità nei confronti del mondo dello sport “sano”, che sa trasmettere contenuti e migliorare la nostra società.

Il premio è intitolato a Memo Geremia, allenatore di quel Petrarca capace di vincere quattro scudetti di rugby tra il 1970 e il 1973 e per questo figura di spicco della storia dello sport padovano. Un video proiettato all’inizio della serata ne ha ripercorso le gesta e si è concluso con una sua celebre frase, “si può perdere, ma non nella vita”.

La serata è stata introdotta da rappresentanti dell’Università, dell’amministrazione comunale e dall’Ascom. Il prof. Antonio Paoli, delegato ai progetti di sport e benessere per il personale universitario, ha sottolineato il profondo legame che lega lo sport e la cultura e l’impegno dell’Università di Padova nel promuoverne lo sviluppo nel territorio. Diego Bonavina, assessore allo sport, ha ringraziato i componenti della giuria per l’impegno profuso, ricordato il valore della memoria storica per gli atleti e per le squadre che hanno dato lustro alla città di Padova e ha invitato sul palco per un saluto e un applauso i due giocatori della nazionale italiana di rugby presenti in sala.

Patrizio Bertin, presidente di Ascom Padova, dopo aver ricordato le qualità morali di Memo Geremia, ha assunto l’impegno di dare la massima diffusione al premio a lui dedicato, per poter far conoscere al grande pubblico un progetto nato per valorizzare il mondo dello sport e i valori che promuove. Da qui il convinto sostegno di Banca Patavina, rappresentata dal Presidente Leonardo Toson. L’auspicio è che questa iniziativa dalla dimensione padovana possa ambire a diventare un pre-

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mio nazionale. Peraltro già in questa edizione sono stati ben 60 i libri e i relativi autori che si sono confrontati, a testimonianza del crescente interesse registrato da questo appuntamento ormai diventato tradizione negli eventi culturali di Padova.

Il primo riconoscimento della serata, il “Premio speciale del Presidente”, ha avuto come protagonisti tre famosi commentatori sportivi che accompagnano le gesta delle nazionali e degli atleti italiani che commentano nei programmi televisivi che conducono: Stefano Bizzotto per la RAI, Federico Fusetti di Skysport e Vittorio Munari di Dmax hanno ritirato il premio dal presidente Bertin esprimendo soddisfazione per la scelta che li ha premiati.

In particolare per Bizzotto è stato proiettato un video in cui la sua telecronaca esalta le vittorie di Tania Cagnotto, famosa tuffatrice.

Rossano Galtarossa ha ritirato il “premio alla carriera” e la proiezione del video della gara in cui ha conquistato l’oro olimpico alle Olimpiadi di Sidney 2000, ha emozionato tutti i partecipanti alla serata anche grazie alla celebre telecronaca di Giampiero Galeazzi che ha esaltato ed accompagnato Galtarossa e i suoi compagni di canoa fino al traguardo e alla più prestigiosa vittoria che un atleta possa auspicare di conseguire nella sua carriera.

Una carriera straordinaria quella di Galtarossa, atleta che ha partecipato a 5 edizioni consecutive dei giochi olimpici, conseguendo 4 medaglie, e a 12 campionati mondiali dove è andato a podio in ben 10 occasioni, con 5 medaglie d’oro, a testimonianza di una continuità di rendimento esemplare.

Il premio “letteratura per ragazzi” è stato attribuito a Claudio Pallottini e al suo libro “Fair play”, un romanzo ambientato nel mondo del calcio che segue la carriera di un immaginario calciatore, Ivan Martini, accompagnandolo fin dai primi calci tirati ad un pallone all’oratorio e intrecciandone la successiva carriera professionistica con quella di reali e celebri calciatori. L’opera è un inno alla lealtà sportiva, un valore di cui il protagonista del romanzo è portatore e testimone.

Francesco Trento e Volfango De Biasi hanno vinto “il premio speciale librai Ascom” grazie a loro libro “Crazy for football”, da cui deriva l’omonimo film documentario, sceneggiato da Trento e diretto da De Biasi, premiato come miglior documentario del premio David di Donatello 2017. Il tema della loro opera è il va-

Foto di gruppo con i premiati 2018 nelle varie categorie

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lore terapeutico dello sport che riesce ad abbattere delle barriere che in prima battuta sembrerebbero insuperabili. I protagonisti di “Crazy for football” sono infatti pazienti psichiatrici che giocano in una squadra di calcio che ha partecipato per l’Italia ad una manifestazione in Giappone organizzata dal paese nipponico.

La storia umana e sportiva di Igor Cassina è protagonista del libro “Il ginnasta venuto dallo spazio” con cui Ilaria Leccardi ha vinto il “Premio Coni”. Olimpiadi di Atene 2004, Igor Cassina vince la medaglia d’oro grazie alla magistrale esecuzione del “movimento Cassina”, un esercizio alla sbarra che ha lui stesso ideato e che la Federazione internazionale ha codificato appunto come “movimento Cassina”. L’autrice del libro, nel ritirare il riconoscimento, ha sottolineato proprio questo aspetto di innovatore dell’atleta campione olimpico. La passione e la tenacia sono state e sono le compagne di vita sportiva di Igor Cassina che, in un videomessaggio proiettato durante questa premiazione, ha ricordato come siano valori da cui non si può prescindere nell’inseguire i propri sogni. Non di minore importanza il fatto che i proventi derivanti dalla vendita del libro sono devoluti per volontà di Cassina stesso alla onlus “Insieme per Fily”, dedicata alla memoria di Filippo Finocchio, un ragazzo morto a 15 anni per un male incurabile, a testimonianza dell’impegno sociale dell’atleta.

Infine, il “Premio Geremia” 2018 va a Maurizio Zanolla, più conosciuto con il nome di “Manolo”. Il celebre scalatore e arrampicatore originario di Feltre, pioniere dell’arrampicata libera, ha vinto con la sua autobiografia “Eravamo immortali”, in cui ripercorre in 35 tappe la propria esperienza sportiva e di vita. Il senso di immortalità ha accompagnato Manolo e gli altri praticanti di questa disciplina, soprattutto in giovane età. Il video proiettato in sala ha offerto scene mozzafiato in cui è evidente riconoscere come le persone che praticano questa disciplina abbiano delle doti e delle capacità fuori dal comune. Manolo stesso, nel commentare questo riconoscimento, ha spiegato che con il passare degli anni questo senso di immortalità che trae fondamento dall’incoscienza e dall’esuberanza della giovane età, lascia poi spazio progressivamente alla consapevolezza e all’esperienza che consentono di continuare a confrontarsi con la montagna e con quelle pareti di rocce scalate a mani nude, un confronto in cui il coraggio è fedele compagno dello scalatore. Nel ricordare alcuni episodi della sua vita, Manolo si sofferma su quello che racconta nell’ultima delle 35 tappe del libro: fino ad allora non aveva mai utilizzato i chiodi per arrampicarsi ma in occasione della scalata del “Il mattino dei maghi”, acconsente di utilizzarli in quanto non avrebbe potuto fare diversamente. L’Esperienza e la consapevolezza avevano infine prevalso sul senso di immortalità, il coraggio non consente solo di affrontare imprese che sembravano impossibili, il coraggio è anche la capacità di mettere in discussione se stessi e le proprie convinzioni, nel percorso di crescita e maturazione della propria persona.

Una foto di gruppo ha concluso la serata dando appuntamento alla sesta edizione nel 2019 con nuove storie e nuovi protagonisti da raccontare nell’ambito del “Premio Geremia”, ormai una tradizione che ha la volontà di crescere ancora anno dopo anno.

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LIONS CLUB DI PADOVA

Muoviamoci per il diabete La camminata lungo le mura medievali di Padova per promuovere la prevenzione

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na salutare camminata lungo le mura medievali di Padova per tenere alta l’attenzione su una malattia come il diabete, assai diffusa, anche tra i giovani. In occasione della settimana della Giornata Mondiale del Diabete, i Lions patavini hanno promosso infatti “Muoviamoci per il diabete”, l’iniziativa benefica dedicata in particolare ai giovani diabetici, in collaborazione con l’Uls 6 Euganea e il Centro Provinciale Libertas di Padova. Nata da un’idea dei Presidenti dei 13 Lions Club di Padova la camminata, di cui Banca Patavina è stata main sponsor, ha avuto lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza alla lotta contro il diabete, tramite l’offerta di screening gratuiti, da parte del personale medico e paramedico presente in piazza delle Erbe con un mezzo attrezzato.

Le vie del percorso si sono riempite di soci Lions e di decine di persone intervenute per sostenere l’iniziativa, finalizzata a raccogliere fondi per finanziare un campo scuola dedicato a giovani diabetici. Lo stesso giorno personale medi-

co e paramedico dell’ULSS 6 Euganea ha effettuato oltre 400 screening gratuiti, che hanno consentito di scoprire una cinquantina di nuovi casi di diabete. La sensibilizzazione e l’informazione adeguata dunque vanno a braccetto con la prevenzione, come hanno sottolineato i presidenti dei Lions Club di Padova sia alla conferenza stampa di lancio dell’iniziativa che durante la camminata per le vie cittadine, alla quale si sono uniti molti padovani.

A Padova i Lions Club si pongono come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, attraverso campagne di sensibilizzazione per prevenire malattie come diabete e cecità.

In quest’ottica hanno organizzato la camminata lungo le mura, per incoraggiare le persone a seguire un’alimentazione corretta e praticare attività fisica, a beneficio della loro salute nel tempo. “Questo ha consentito - spiegano i Lions patavini - non solo di esplorare la nostra meravigliosa città, ricca di storia, ma anche di svolgere un’attività fisica

I TRADIZIONE E MODERNITÀ

alla portata di tutti e di incontrare persone alle quali la salute sta veramente a cuore. Molto importante anche il test gratuito per la rilevazione della glicemia e la consegna del questionario per individuare fattori di rischio per lo sviluppo del diabete. Un’attività che ha permesso di scoprire dei nuovi casi fra persone che non sapevano di essere affette da diabete, avviando così tutti gli accertamenti previsti.

Rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questa iniziativa a beneficio della salute e della prevenzione. L’impegno del Lions è migliorare le condizioni di vita della società che ci circonda, collaborando con le istituzioni pubbliche. La lotta al diabete, insieme a quella contro le malattie della vista, la fama e il cancro infantile, nonché la tutela dell’ambiente, sono i cinque campi di intervento Lions a livello internazionale, senza però trascurare le problematiche e le emergenze a carattere locale”.

l “Tennis club Padova” dal 1912, anno della sua fondazione, è il punto di riferimento padovano per eccellenza degli appassionati e dei giocatori di tennis: tradizione e modernità vanno di pari passo nel promuovere e diffondere la pratica di questo sport. Il circolo nasce per iniziativa di Leone Romanin Jacur.

La prima sede fu presso il circolo ufficiali di Prato della Valle, dal 1912 al 1925.

Due erano i campi a disposizione e si trovavano vicino ad una Chiesa nella zona dell’ex Foro Boario. Dal 1925 al 2010 le attività vengono svolte in via Goito dove i campi di gioco diventano quattro e la struttura del complesso viene costruita in muratura. Nel 2010 la storica sede lascia al posto all’attuale complesso in via Libia nei pressi del centro storico di Padova. La struttura attuale mette a disposizione 14 campi, di cui 10 su terra battuta e i rimanenti 4 su superficie green set e permanentemente coperti. Di prim’ordine lo staff dedicato che conta 16 professionisti e comprende maestri nazionali e istruttori certificati dalla FIT, federazione italiana tennis, affiancati da altro personale specializzato nella preparazione fisica e mentale alla disciplina.

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ALLA SALA DEI GIGANTI DEL PALAZZO LIVIANO

Notte quasi tutta italiana Un concerto per ringraziare i sostienitori dell’Associazione “Ed allora sarà sempre festa per te”

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a “Sala dei Giganti” del Palazzo Liviano ha ospitato concerto di musica classica “Una notte quasi tutta italiana”, organizzato dall’Associazione di promozione sociale “Ed allora sarà sempre festa per te”. Un appuntamento, quello dello scorso 23 novembre. che da ben 18 anni allieta gli associati e i sostenitori dell’Associazione in occasione delle imminenti feste natalizie, un evento che rappresenta l’occasione di massima visibilità per i progetti portati avanti con successo dal 1992, anno della sua fondazione, e per offrire alle stesse persone un segnale della gratitudine per il loro concreto ed indispensabile sostegno economico. Il concerto, per volontà dell’associazione stessa, era ingresso gratuito e viene interamente finanziato da aziende private, tra cui Banca Patavina, in modo da poter destinare l’intera somma donata dagli associati e dai sostenitori per finanziare le attività promosse in adesione ai principi e ai valori dello statuto.

Direttore artistico del concerto, al quale hanno partecipato circa 300 spettatori, è il padovano Massimo Parise, pianista e direttore d’orchestra al teatro d’opera di Graz. Parise

dal 2001 cura la selezione di compositori e brani da offrire al pubblico. Le musiche sono state eseguite da lui stesso insieme ad altri 3 musicisti, Paolo Brunello (oboe), Edoardo Passarotto (pianoforte) e Niccolò Passarotto (corno), che si sono esibiti accompagnando gli spettatori tra le note di opere di otto autori classici dal periodo Barocco ad oggi. Diviso in due parti, il concerto ha avuto nella prima l’esibizione di due musicisti per volta mentre nella seconda ci sono state tre performance soliste. Oltre al tradizionale appuntamento con il concerto, sono state organizzate anche altre iniziative culturali. Ad esempio visite guidate presso alcuni dei gioielli di Padova: la Torre dell’Orologio di Piazza dei Signori, l’abbazia di Santa Giustina e la Chiesa Santa Maria dei Servi in via Roma. Il nome dell’associazione, “Ed allora sarà sempre festa per te”, ricalca il verso finale di una preghiera cui teneva particolarmente Tiziana Rossi, studentessa universitaria di 19 anni, scomparsa in un incidente stradale nel 1992. Tiziana era attivamente impegnata nelle attività formative, di solidarietà e sportive della parrocchia padovana di San Giuseppe. In sua memoria

La “scuola tennis” si occupa dell’attività di avvio ed insegnamento di questa disciplina, per i ragazzi dai 4 ai 18 anni, e si accompagna con la volontà di andare ben oltre l’attività sportiva, andando anche a trasmettere i valori più nobili dello sport, quali il rispetto per l’avversario e uno stile di vita salutare ed equilibrato. Per chi volesse intraprendere una attività a carattere agonistico, vi sono programmi dedicati per tennisti dai 7 ai 25 anni, con allenamenti mirati anche alla partecipazione ai tornei giocati nel corso dell’anno: alcuni di questi tornei sono direttamente organizzati e giocati presso il circolo. L’ultimo giocato ha avuto la partecipazione di ben 66 giocatori. Nel periodo estivo da giugno a settembre per i ragazzi dai 5 ai 12 anni sono organizzati i campi estivi che comprendono attività ludiche e l’insegnamento specifico di nuoto e tennis, impegnando la giornata dei frequentanti fin dalla prima mattina fino al tardo pomeriggio.

Oltre al tennis, il club offre la possibilità di praticare altri sport nelle proprie strutture: il nuoto, il beach tennis, il beach volley e il paddle. Vi è poi una palestra attrezzata dove è anche disponibile il servizio di personal trainer. Ci sono infine delle sale interne dove poter giocare con le carte e a biliardo. Il bar-ristorante va a completare i servizi offerti.

famigliari e amici hanno fondato l’associazione per portare avanti quelle iniziative in cui Tiziana si impegnava con tanto impegno e passione. Grazie al supporto economico degli associati e dei sostenitori, il principale progetto portato avanti dall’associazione ha consentito a 26 studenti, che soffrivano situazioni di disagio economico, di conseguire la laurea impegnandosi a sostenere con regolarità e profitto gli esami, premiandone dunque il merito. Attualmente son ben quattro gli studenti, iscritti all’Università di Padova, che godono di questo imprescindibile sostegno grazie al quale possono continuare gli studi. A questa iniziativa nel corso degli anni si sono affiancate altre attività, come ad esempio l’invio di medicinali per soddisfare specifiche esigenze in Benin, Costa D’Avorio e Kenya, oltre a due adozioni a distanza in favore bambine indiane e messicane. L’appuntamento per il 2019 è già fissato a venerdì 22 novembre confidando nella generosità degli sponsor, a partire da Banca Patavina, che da 18 anni non fanno mancare il loro supporto affinché il concerto possa essere organizzato.

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SOCIO IN VETRINA

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OMSP MACOLA : Respiro internazionale

CINQUANT’ANNI DI TRASPORTI “SPECIALI” L’AZIENDA SI OCCUPA DELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI VEICOLI CISTERNA ALL’AVANGUARDIA PER IL TRASPORTO DI GAS COMPRESSI E LIQUEFATTI, CARBURANTI E ALTRI PRODOTTI

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Dalla sede nella zona industriale di Villatora di Saonara, in un’area di oltre 23 mila metri quadri, escono in media 130 veicoli all’anno diretti in tutto il mondo

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l traguardo del mezzo secolo di attività è ormai a portata di mano. Ancora pochi mesi e nel 2020 la Omsp Macola raggiungerà i 50 anni di presenza in un settore che conta pochi competitor a livello europeo, considerata l’alta specializzazione necessaria e l’esperienza accumulata in decenni di progettazione e costruzione di veicoli cisterna. Un’attività di nicchia, se vogliamo, caratterizzata da una continua spinta innovativa per soddisfare le necessità di un mercato complesso e globale come quello del trasporto su strada di carburanti e altri prodotti speciali. L’azienda condotta da Ferruccio Macola nei suoi primi cinquant’anni di storia ha attraversato da protagonista tutte le più importanti fasi della storia dei trasporti industriali, consolidando il proprio ruolo di azienda in grado di affrontare i mercati nazionali come quelli esteri e di aprire nuove possibilità di sviluppo anticipando i tempi e sfruttando al meglio l’innovazione tecnologica, l’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza. Dalle prime autobotti per il trasporto di carburanti e di gasolio l’azienda si è via via specializzata esportando in Europa e in Africa le sue cisterne sempre più tecnologiche, in grado di trasportare in tutta sicurezza materiali da trattare con estrema cura e attenzione, fino ad arrivare a progettare e costruire veicoli tra trasporto completi, ma anche delle vere e proprie “petroliere nel deserto”, come le ha battezzate lo stesso Macola.

PASSIONE PER LA QUALITÀ La Omsp Macola nasce agli inizi del 1970 su iniziativa di Ferruccio Macola insieme allo zio Giuseppe, che aveva messo a disposizione gli spazi nel cuore della zona industriale di Padova, allora in progressiva espansione. Dallo stabilimento in Via Prima Strada, l’azienda inizia con la produzione di pompe e contalitri volumetrici per autobotti adibite a trasporto su strada di carburanti, liquidi infiammabili e gasolio. Trascorrono cinque anni e si affaccia sul mercato il carburante Gpl, di cui la Omsp Macola coglie subito l’aspetto innovativo e inizia a costruire i primi serbatoi per il trasporto su strada. Negli anni l’azienda si espande e consolida la presenza sul mercato del Gpl, specializzandosi nella progettazione di veicoli autoportanti per il trasporto su strada di gas liquefatti. Siamo negli anni Ottanta quando arriva un ulteriore salto di qualità e l’azienda si fa conoscere oltre confine nei Paesi dell’Europa, del Medio Oriente e del Mediterraneo. Sviluppo e ricerca non si fermano e garantiscono la presenza su diversi mercati internazionali con leggi e direttive diverse, insieme al raggiungimento dell’omologazione dei prodotti tramite i più im-

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portanti enti di collaudo e controllo a livello europeo. L’evoluzione della costruzione porta ad ottenere anche le certificazioni per il trasporto navale e su rotaia, in modo da soddisfare qualsiasi esigenza dei committenti. Poco più di vent’anni fa, nel 1997, l’ulteriore balzo in avanti con l’insediamento nella zona industriale di Villatora di Saonara, in un’area di oltre 23 mila metri quadri dalla quale oggi escono in media 130 veicoli all’anno, diretti in tutto il mondo. Nel 2005, inoltre, l’apertura di una filiale in Romania per la manutenzione e l’assistenza dell’ormai grande flotta di veicoli cisterna venduti nell’Europa orientale.

UNA SFIDA GLOBALE «Realizziamo all’estero circa il 60 per cento del nostro fatturato - afferma Ferruccio Macola - e guardiamo con estremo interesse allo sviluppo del mercato nel continente africano, dove abbiamo la possibilità di portare prodotti innovativi in grado di soddisfare le necessità di Paesi in via di sviluppo che richiedono mezzi all’avanguardia e offrono potenzialità interessanti. In Costa d’Avorio, ad esempio, stiamo consegnando delle grandi cisterne da 65 metri cubi che ho ribattezzato “petroliere del deserto”. Inoltre abbiamo assunto un’importante commessa con la Naftal, società petrolifera di

stato dell’Algeria. Vista la grande disponibilità di Gpl è stata decretata la conversione obbligatoria da benzina a Gpl di 500 mila automobili entro il 2021. Per questo il Paese nordafricano necessita di numerosi mezzi di trasporto del Gpl e noi stiamo realizzando 80 veicoli da consegnare finiti, completi in ogni loro parte. Il nostro core business infatti non è più la sola costruzione di cisterne ma la realizzazione, dalla lamiera al veicolo, di mezzi di trasporto dotati di tutto il necessario per svolgere al meglio la loro funzione. L’inserimento dell’elettronica digitale con sofisticati sistemi di misura, controllo e gestione remota, fanno dei nostri veicoli un concentrato di tecnologia e innovazione. La sicurezza ovviamente è al primo posto, per questo teniamo anche dei corsi per i vigili del fuoco, in modo da trasmettere loro le informazioni utili in caso di emergenza. Inoltre in cabina montiamo delle telecamere in grado di frenare il veicolo se il conducente non è in grado di fermarsi in tempo, mentre l’erogazione di carburante è controllata in tempo reale da un impianto satellitare in grado di localizzare in ogni istante il mezzo. Uno dei problemi maggiori in questo settore infatti è proprio il furto di prodotto e la tecnologia ci viene in aiuto nella prevenzione. Teniamo poi le radiografie di tutte le nostre cisterne con le infor-

L’ELETTRONICA DIGITALE HA RESO I VEICOLI UN CONCENTRATO DI TECNOLOGIA E INNOVAZIONE DOVE LA SICUREZZA È AL PRIMO POSTO mazioni sulle saldature che mettiamo a disposizione in caso di necessità.

Certifichiamo la saldatura a “difetto zero” e ogni nostro prodotto ha un book di decine di pagine, dove sono riportate anche le prove meccaniche eseguite sulle lamiere nel nostro laboratorio. Fra i nostri servizi abbiamo anche una stazione metrologica per certificare collaudi e legalizzazioni di sistemi di misurazione sui veicoli in consegna».

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NELLO SVILUPPO DEL MERCATO NEL CONTINENTE AFRICANO ABBIAMO VISTO LA POSSIBILITÀ DI PORTARE PRODOTTI INNOVATIVI

UN FUTURO SEMPRE PIU’ SOSTENIBILE E “GREEN” Oggi la Omsp Macola conta circa 60 dipendenti e realizza un fatturato medio annuo di 13 milioni di euro, destinato ad un significativo incremento nel biennio grazie all’importante

commessa con l’Algeria. Per il prossimo futuro Macola sta lavorando alla progressiva diffusione del gas naturale liquefatto (Gnl), vale a dire il metano portato allo stato liquido abbattendo la temperatura a -160 gradi. «È un carburante a basso impatto ambientale che conoscerà un successo crescente, anche perché il Gnl è meno pericoloso e permette una resa superiore del 20% rispetto a quello gassoso. Per questo realizziamo delle cisterne doppie con isolamento a vuoto e speciale strumentazione. Ci occupiamo anche di costruire particolari cisterne per il trasporto di altri liquidi, di prodotti granulati e farine ad uso alimentare e non, come di cemento, sabbia o similari. Lavoriamo a stretto contatto con aziende del settore per favorire la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e annoveriamo fra i nostri clienti società di trasporto di ogni dimensione. Siamo una delle poche aziende in Italia a realizzare questi prodotti e in Europa ci piazziamo in posizione di vertice».

Ferruccio Macola, un impegno a 360 gradi Ferruccio Macola nella sua lunga esperienza professionale si è occupato con slancio ed entusiasmo di altri progetti di spicco e di prestigio, a partire dalla fondazione, nel 1986, di Transpotec, il primo Salone dei trasporti e della logistica che ogni biennio si tiene a Verona, di cui si è occupato per vent’anni e dieci edizioni. Per sedici anni è stato inoltre presidente di Padova Fiere, fino al 2014, guidando l’ente in un periodo di costante crescita e affermazione a livello internazionale.

Per lo stesso periodo ha ricoperto anche l’incarico di Console Onorario di Svizzera, favorendo la reciproca collaborazione e conoscenza, a partire proprio dal mondo dei trasporti e della logistica.

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LA CRESCITA DELLA COMPAGINE SOCIALE NEL 2018 E LE INIZIATIVE

Quanti Profili Socio

LA COMPAGINE SOCIALE

35%

3288 IMPRESE

4%

392 GIOVANI

PARTECIPAZIONE AGLI EVENTI

61%

5646 PRIVATI

1924

ASSEMBLEE

2719 presenze

252

€ 697.331 INIZIATIVE SOCIO CULTURALI

€ 697.331

543

ALTRI EVENTI

FILO DIRETTO CON I SOCI LA COMUNICAZIONE DELLE INIZIATIVE CONTINUA ANCHE ALLO SPORTELLO: NELL'INFOSOCI INFORMAZIONI SU GITE, INCONTRI, CORSI ED EVENTI

€ 697.331

€ 697.3

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PER I SOCI IN PROGRAMMA NEL 2019

siamo?

Distribuzione territoriale

32%

DISTRETTO EUGANEO ESTENSE

38%

30%

DISTRETTO PIOVESE CLODIENSE

DISTRETTO PADOVA

600 500 400

PER ESSERE CERTO DI ESSERE RAGGIUNTO DA COMUNICAZIONI CHE TI RIGUARDANO VERIFICA I TUOI DATI IN WWW.BANCAPATAVINA.IT >SOCI >NON PERDERTI NULLA

TOTALE INGRESSI

300 200 100 0

+202 +163 +165 DISTRETTO EUGANEO ESTENSE

DISTRETTO PADOVA

DISTRETTO PIOVESE CLODIENSE

530

INGRESSI TOTALI

9326 soci

€ 697.331

FILO DIRETTO TRA I SOCI WWW.BANCAPATAVINA.IT > PAGINE SOCI È UN SERVIZIO GRATUITO CHE METTE IN CONTATTO DOMANDA E OFFERTA PRESENTI NEL NOSTRO TERRITORIO E NELLA NOSTRA COOPERATIVA, ATTIVANDO UN CIRCOLO VIRTUOSO CHE PROMUOVE RETE TRA SOCI.

IL CIRCUITO DEI SOCI IN UN CLICK

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LE ANTEPRIME DEGLI EVENTI 2019 FORMAZIONE E INFORMAZIONE L’art. 2 dello Statuto Sociale declina, tra i diversi compiti assegnati alla BCC nel perseguire la propria mission cooperativa “il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche […] promuovendo […] l’educazione al risparmio e alla previdenza”. Con tale presupposto la nostra Banca ha intrapreso, già da qualche anno, alcune attività di formazione, prevalentemente rivolte ai Soci e alle loro famiglie, per consentire loro una miglior tutela della persona attraverso la conoscenza e l’utilizzo di prodotti finanziari e di investimento nonché di servizi di assistenza e previdenza.

Con tali premesse vengono proposti i seguenti incontri:

8, 11, 15 APRILE

OTTOBRE

DONAZIONI E SUCCESSIONI PROFILI CIVILISTICI E FISCALI

EDUCAZIONE FINANZIARIA E PREVIDENZIALE

Tre serate sul tema delle Donazioni e Successioni: lunedì 8 aprile a Padova - Federazione Veneta BCC; giovedì 11 aprile a Este - Gabinetto di Lettura; lunedì 15 aprile a Piove di Sacco, sede BCC Patavina – dalle ore 18,30 alle 20,00. Relatori l’avvocato Luca Filipponi e il notaio Nicoletta Spina. In chiusura verrà offerto un aperitivo ai presenti.

Dopo il successo della precedente edizione verranno offerte ai Soci quattro serate, indicativamente nel mese di ottobre, con l’obiettivo di sviluppare le conoscenze di base in tema di pianificazione finanziaria e previdenziale. Sede degli incontri in corso di individuazione nel Distretto Euganeo-Estense

Codice iniziativa BP19_001 Partecipazione: gratuita per il socio e un accompagnatore

Codice iniziativa BP19_002 Partecipazione: gratuita per il socio e un accompagnatore

Prenotazione presso gli Sportelli fino ad esaurimento posti

Prenotazione presso gli Sportelli fino ad esaurimento posti

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Il calendario delle iniziative, con l'elenco delle agevolazioni riservate ai Soci, è disponibile nei totem InfoSoci, presenti in tutti gli Sportelli, o scaricabile dal sito www.bancapatavina.it

NOVEMBRE

PREMI ALLO STUDIO

S A B AT O 4 M A G G I O

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI È l’appuntamento annuale più importante della nostra Cooperativa, in cui viene data ai Soci, iscritti da almeno 90 gg al Libro Soci della Banca, l’opportunità di un confronto reciproco e costruttivo, assumendo in totale democrazia le decisioni inerenti il futuro della nostra Impresa.

L’Avviso di convocazione, riportante il luogo, la data dell’evento e il relativo ordine del giorno, verrà pubblicato e comunicato ai Soci aventi diritto nei modi e termini previsti dallo Statuto Sociale.

“ T E R R A” DISEGNATA

DIETRO AL FRONTE

“TERRA” DISEGNATA

Giunta alla sua 21° edizione (la 3° per Banca Patavina) si rinnova l'iniziativa Premi allo Studio per i giovani studenti che si sono distinti per il merito scolastico, dalle scuole secondarie ai percorsi universitari, e che, nel solo 2018, ha permesso di erogare premi per 20.000 euro a oltre 60 studenti eccellenti.

Regolamento e bando di ammissione a disposizione per la consultazione a partire dal mese di luglio alla sezione Soci/Vantaggi del sito www.bancapatavina.it.

D I ET RO A L F RO N TE Canali, lagune, barche e barcari nella Grande Guerra

Este, Monselice, Sant’Elena nel catasto napoleonico del 1810 e nelle immagini di oggi

DICEMBRE

UN LIBRO PER I SOCI Come ogni anno, in occasione del Natale, Banca Patavina omaggia i propri Soci con un libro di pregio.

In alto da sinistra: il libro "Terra disegnata. Este, Monselice, Sant'Elena nel catasto napoleonico del 1810 e nelle immagini di oggi" e "Dietro al fronte. Canali, lagune, barche e barcari nella Grande Guerra".

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INIZIATIVE SOCIO-CULTURALI Nuove occasioni di svago e di arricchimento culturale per il 2019: in città, con la degustazione di vini al museo di geografia o per un giro sulla Padovanella; in Italia, con le gite a Venezia per il Redentore, o a Bolzano, oppure a Napoli; all'estero, con un imperdibile viaggio a San Pietroburgo e Mosca. Sempre con guida al seguito e tutti i comfort.

VENERDÌ 5 APRILE NOTTE EUROPEA DELLA GEOGRAFIA

IN VINO VERITAS

Degustazione geo-ragionata ore 18,00 a Palazzo Wollemborg (Museo di Geografia, via del Santo, 26 – Padova): sapori di vini e storie di vignaioli che tutelano il paesaggio e danno valore alla diversità ambientale e culturale del paesaggio italiano.

Codice iniziativa BP19_003 Partecipazione gratuita

Prenotazione presso gli Sportelli fino ad esaurimento posti

VENERDÌ 21 GIUGNO

LA PADOVANELLA Durante la navigazione serale con la Padovanella si potranno ammirare da una prospettiva privilegiata i monumenti che segnarono la storia della città di Padova, come la Scalinata Cinquecentesca del Portello, antico porto fluviale legato alla Repubblica Veneziana, recentemente riportato agli antichi splendori, i bastioni e le mura di Cambrai ed il monumento alle torri gemelle di Liebeskind.

Codice iniziativa BP19_005 Quota socio € 15 - Quota accompagnatore € 20 Prenotazione presso gli Sportelli entro il 10 giugno

DOMENICA 19 MAGGIO

BOLZANO E IL MONDO DELLE ORCHIDEE La bellezza dell’Alto Adige si rispecchia nell’incredibile armonia dei contrasti che la caratterizzano. Proprio come questo territorio, anche il mondo delle orchidee unisce in sé molti contrasti. Delle circa 30.000 varietà riconosciute dai botanici, si potranno ammirare in un parco tematico unico al mondo le 150 più particolari. Da non perdere la visita al Museo Archeologico dell’Alto Adige dove è conservata Ötzi, la mummia più famosa del mondo con il suo equipaggiamento e la sua ricostruzione realistica che consentirà al visitatore di “incontrare” l’Uomo venuto dal ghiaccio nell’aspetto che avrebbe potuto avere quando era in vita.

Codice iniziativa BP19_004 Quota socio € 80 - Quota accompagnatore € 99 Prenotazione presso gli Sportelli entro il 19 aprile

Le Quote dei Soci sono scontate grazie al contributo di Banca Patavina.

S A B AT O 2 0 L U G L I O

VENEZIA E IL REDENTORE A bordo di un battello si navigherà nella Laguna Veneziana costeggiando le isole di San Clemente, San Servolo, San Lazzaro degli Armeni, il Lido, lo specchio d’acqua del bacino di San Marco, l’Arsenale, per poi riportarsi nei pressi della Chiesa del Redentore sul canale della Giudecca dove, a conclusione della cena a bordo, sarà possibile ammirare il bellissimo spettacolo pirotecnico per la Festa del Redentore.

Codice iniziativa BP19_006 Quota socio € 85,00 - Quota accompagnatore € 110,00 Prenotazione presso gli Sportelli entro il 21 giugno

Le Quote di adesione indicate sono garantite solo al raggiungimento di un numero minimo di 30 partecipanti per singola

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DALL'8 ALL'11 SETTEMBRE

NAPOLI E LA REGGIA DI CASERTA In treno alla scoperta delle meraviglie di Napoli, il Teatro San Carlo, il tour del Miglio Sacro, il museo di Capodimonte, in un itinerario dove il fascino archeologico di Ercolano si succede al fasto della Reggia di Caserta, la più grande residenza reale al mondo ritornata ora al suo integrale splendore.

Codice iniziativa BP19_008 Quota socio € 540 - Quota accompagnatore € 590 Prenotazione presso gli Sportelli entro il 15 luglio

DAL 28 LUGLIO AL 4 AGOSTO

SAN PIETROBURGO E MOSCA

Tutte le bellezze di Mosca, la capitale dalle mille cupole dorate, e di San Pietroburgo, la città imperiale con i suoi cento ponti sull'acqua e il museo più bello del mondo: un programma classico di 8 giorni, studiato e collaudato a fondo per conoscere la Russia, perennemente in bilico tra oriente e occidente, fra tradizione e rivoluzione.

Codice iniziativa BP19_007 Quota socio € 1620 - Quota accompagnatore € 1760 Prenotazione presso gli Sportelli entro il 30 aprile

OTTOBRE

FRANCOFORTE, STRASBURGO E BRUXELLES L’iniziativa è in corso di definizione. Sarà possibile consultare il programma definitivo nel sito www.bancapatavina.it alla sezione Soci / calendario iniziative.

Codice iniziativa BP19_009

iniziativa fino ad esaurimento posti. Per l’adesione si rimanda ai programmi di viaggio e alle Condizioni Generali di Contratto di Vendita di Pacchetti Turistici disponibili presso l’Agenzia Organizzatrice

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VALORE E VANTAGGI PER TUTTO L'ANNO Premi allo studio in programma a novembre 2019

NELL'EDIZIONE 2018 PREMIATI 63 STUDENTI

CONSEGNATI A PIOVE DI SACCO I “PREMI ALLO STUDIO”: L’INIZIATIVA, GIUNTA ALLA SUA VENTESIMA EDIZIONE, HA PREMIATO PIÙ DI 900 STUDENTI ED EROGATO PREMI PER OLTRE 320MILA EURO. OSPITI CLAUDIO PALLOTTINI E IL PRESIDENTE ASCOM PADOVA PATRIZIO BERTIN

S Il portale dedicato alle imprese.

Pubblicizza gratuitamente l’attività, le promozioni e le condizioni di favore delle imprese Socie, riservate per gli altri Soci BCC. Pagine Soci nasce con lo scopo di mettere in relazione i diversi profili economici che operano all'interno del nostro territorio, privilegiando i Soci secondo il principio di mutualità e cooperazione.

Premi allo studio. È un plafond di Premi in denaro e altri benefit che Banca Patavina riserva annualmente ai Soci e loro figli che si qualificano per il profitto scolastico. Il nuovo Regolamento e il bando saranno disponibili ogni anno a partire dal mese di luglio.

L'Avvocato per i Soci. È un servizio rivolto esclusivamente alle famiglie e alle imprese iscritte a Libro Soci di Banca Patavina; consiste in una prima consulenza gratuita di un professionista messo a disposizione dalla BCC, su argomenti di Diritto Civile, Diritto Societario, Diritto Fallimentare, Diritto del Lavoro, Diritto delle Successioni. La consulenza è prestata senza alcuna attività di carattere giudiziale e il servizio è sottoposto a Regolamento interno.

ono ben 63 gli studenti, tra i diplomati alle Scuole Medie Inferiori e Medie Superiori, insieme ai laureati dei corsi triennali e specialistici, premiati da Banca Patavina nell’edizione 2018 dei “Premi allo studio” consegnati nei giorni scorsi nella sede di Piove di Sacco ai soci o ai figli dei soci che si sono distinti nella carriera scolastica. Da due anni BCC Patavina ripropone l’iniziativa avviata ancor prima della fusione dalle allora BCC di Piove di Sacco e di Sant’Elena. In vent’anni sono stati oltre 900 gli studenti premiati per un totale di oltre 320 mila euro di erogazioni, un contributo concreto a favore dello studio e della formazione dei giovani.

I 63 giovanissimi e giovani premiati quest’anno sono stati salutati dal Presidente Leonardo Toson, che ha sottolineato la rilevanza dei risultati ottenuti dai ragazzi con l’impegno negli studi, ma soprattutto il sostegno e la vicinanza delle famiglie, che spesso permettono di arricchire il curriculum e la formazione personale dei giovani anche con le diverse attività extra scolastiche.

“I vostri eccellenti risultati– ha proseguito il Presidente Toson - siano esempio per i vostri coetanei e segno di speranza per le giovani generazioni e per il futuro della nostra società”.

Ospite della serata, l’attore - scrittore Claudio Pallottini, uno dei vincitori della quinta edizione del “Premio Letterario Sportivo Memo Geremia – Città di Padova”, su iniziativa di Confcommercio Ascom Padova in collaborazione con Banca Patavina. Pallottini è stato premiato per “Fair Play”, il suo primo romanzo, che ha per protagonista un ragazzo che riesce, nonostante tutto, a salvare la propria purezza nel mondo competitivo del calcio e in quello più complesso dell’amore. Una storia avvincente e ricca di colpi di scena, con tanti personaggi celebri del mondo dello sport e non solo, destinata fare breccia anche tra il pubblico più giovane. L’autore è stato infatti accolto con entusiasmo ed attenzione dai ragazzi presenti in sala, i quali insieme al premio hanno ricevuto in omaggio anche una copia del romanzo.

Tra gli intervenuti anche il presidente dell’Ascom di Padova Patrizio Bertin che ha portato il suo personale saluto ai ragazzi, mentre in chiusura Gianni Barison, Direttore Generale di Banca Patavina, ha congedato i ragazzi mettendo l’accento sul valore dello studio e della formazione quali elementi fondamentali nella costruzione delle professionalità del domani. Gli studenti premiati: Scuola Media Inferiore: Martina Baratto, Anna Boischio, Matteo Boscolo Soramio, Edoardo Broccadello, Giulia Calzavara, Martino De Gaspari, Marta Dovigo, Giovanni Fortin, Sofia Mantoan, Nicolò Pilat, Angela Rigato, Nicole Rossi, Edoardo Tiozzo Cucaro, Anna Trolese.

Scuola Media Superiore: Alessandro Bison, Margherita De Gaspari, Emilia Guelfi, Benedetta Marin, Pietro Picardi, Alessandra Ranzato, Chiara Scannella, Claudia Sorgato, Lucia Tessarolo, Giulia Zenatto.

Laurea triennale: Alessandro Ametis, Sofia Biscuola, Tatiana Boenco, Claudia Grigoletto, Laura Nin, Matteo Norbiato, Francesca Osetto, Mirko Pagin, Lara Ranzato, Anna Rodella.

Laurea specialistica: Beatrice Barison, Elena Baruffaldi, Eleonora Benvenuti, Linda Bianchini, Matteo Chieregato, Cristiano Chinello, Margherita Colonnello, Maria Chiara De Perini, Edoardo Degli Innocenti, Matilde Gallocchio, Ilenia Manfrin, Matteo Mazzoni, Matteo Pavanello, Gianmarco Perna, Matteo Pizzeghello, Serena Pizzo, Deborah Santinello, Alberto Segolin, Tommaso Stecca, Matteo Stramazzo, Filippo Tolin, Mirko Vanzan.

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Nell’ambito della mission declinata nell’art. 2 dello Statuto

LE INIZIATIVE, I PRODOTTI E I SERVIZI DEDICATI AI SOCI CON CUI BANCA PATAVINA SI IMPEGNA A PROMUOVERE E MIGLIORARE LA RELAZIONE E LO SCAMBIO CON LA BASE SOCIALE.

Servizio Informasoci. Aggiorna periodicamente i Soci sulle principali novità che li riguardano, promuove i prodotti e le iniziative loro riservate ed avvisa sulla programmazione di eventi esclusivi.

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Conto Online. È un conto a condizioni economiche particolarmente agevolate. Per i Soci con più di 26 anni è disponibile una versione esclusiva di PatavinaWeb, con un'ulteriore scontistica sul canone trimestrale e sulla Carta di Credito abbinata al pacchetto.

business

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Gite e viaggi. Sempre nuove occasioni di svago e arricchimento culturale. Il calendario delle iniziative, con l'elenco delle agevolazioni riservate ai Soci, è disponibile nei totem InfoSoci, presenti in tutti gli Sportelli, o scaricabile dal sito.

D I ET RO A L F RO N TE Canali, lagune, barche e barcari nella Grande Guerra

“TERRA” DISEGNATA

Valore ai tuoi progetti. È un plafond periodico con cui Banca Patavina premia i Soci che partecipano attivamente alla vita dell’impresa: con il sostegno al patrimonio aziendale (acquisto di quote di capitale sociale), con un’operatività significativa (sottoscrizione di prodotti Bcc) e con la presenza alle Assemblee o agli incontri e agli eventi promossi dalla Banca.

Terra Patavina e dintorni. È il periodico di Banca Patavina in distribuzione due volte all'anno al domicilio dei Soci: voce della vita bancaria, dei Soci e delle Comunità in cui la BCC opera, attraverso dossier approfonditi e interviste ai “Soci in Vetrina”.

DIETRO AL FRONTE

Incontri In-Formativi. Sono incontri periodici su tematiche di attualità e di aggiornamento sui molteplici aspetti organizzativi, normativi e gestionali che caratterizzano l'operato di Banca Patavina.

Credito. Nelle operazioni di credito al consumo e mutui casa i Soci beneficiano di una riduzione del tasso standard e/o delle spese collegate. I finanziamenti alle Imprese prevedono tassi esclusivi per i Soci e la riduzione delle spese connesse all'erogazione.

“ T E R R A” DISEGNATA Este, Monselice, Sant’Elena nel catasto napoleonico del 1810 e nelle immagini di oggi

Un libro in omaggio a Natale per i Soci. Ogni anno Banca Patavina omaggia i propri Soci con un libro di pregio che valorizza il territorio e la sua storia.

Conto per le PMI. È un conto semplice ed economico, completo di un ampio pacchetto di servizi inclusi, di operazioni gratuite e diversificato nelle linee Business, Business Plus e Business Large. Ai Soci BCC sono riservati ulteriori riduzioni del canone trimestrale e delle spese per servizi accessori.

+15bp

Monetica. Ogni Socio ha diritto gratuitamente alla prima carta di debito BCC Cash o alla prima carta Prepagata Tasca. Privati e aziende possono beneficiare di una Carta di Credito Cooperativo a canone ridotto del 50%. Altri vantaggi conl'App MyCartaBCC, Ventis. it, il portale per lo shopping on line firmato CartaBCC e con il network - CartaBCCClub, aderendo al programma punti PremiaTI.

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Risparmio e Previdenza. Sono riservati ai Soci più cooperativi sconti, agevolazioni e bonus sui prodotti a catalogo del comparto previdenziale, assicurativo e del risparmio gestito.

In collaborazione con:

Depositi. Ai Soci è riservata una maggiorazione del tasso di remunerazione dei depositi vincolati, sotto le varie forme, fino a 15 basis point rispetto ai non Soci.

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Commissioni. I Soci beneficiano di uno sconto del 20% sulle principali spese e commissioni standard della Banca.

Resta aggiornato sui vantaggi e le iniziative per i Soci su www.bancapatavina.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima dell'adesione consultare l'informativa di legge prevista per le diverse tipologie di prodotto e disponibile gratuitamente presso tutti gli sportelli della BCC collocatrice o sul sito internet della Banca www.bancapatavina.it.

LA NOTIZIA

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Aqr (asset quality review): bollino verde da Bankitalia per la nostra banca

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IL DIRETTORE BARISON: “NECESSARIO UN NUOVO PATTO DI FIDUCIA FRA BANCA E AZIENDE: COLLABORAZIONE RECIPROCA, INFORMAZIONE E TRASPARENZA."

o scorso 19 febbraio 2019 gli Esponenti della Filiale di Venezia della Banca d’Italia hanno notificato al Consiglio di Amministrazione di Banca Patavina il verbale di chiusura dell’ispezione condotta presso la nostra Banca nel mese di ottobre 2018, il cui esito ha prodotto una valutazione in “area favorevole”. L’attività degli Ispettori della Banca d’Italia, condotta nell’ambito del Comprehensive Assessment del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, è stata in questa occasione incentrata esclusivamente sulla tematica dell’Asset Quality Review (AQR), vale a dire sulla valutazione della qualità degli attivi di bilancio della Banca e sulla verifica dell’efficacia degli strumenti, dei processi e delle informazioni a disposizione della Banca per controllare e monitorare i livelli di rischio del credito. In altri termini, con l’introduzione della filosofia e degli indicatori AQR, il legislatore ha voluto indirizzare le logiche di valutazione del merito creditizio dall’ottica patrimoniale a quella finanziaria incentrata sulla valutazione della capacità di generare flussi finanziari per rimborsare i prestiti, senza limitarsi a valutare conti economici e stati patrimoniali apparentemente equilibrati. “Il giudizio favorevole espresso dalla Vigilanza – afferma il Direttore Barison - è stato per noi tutti motivo di grande orgoglio, ma anche stimolo a proseguire il nostro percorso di crescita; un percorso evolutivo che troverà presto un ulteriore upgrade con la realizzazione del progetto di re-ingegnerizzazione della filiera del credito, che vedrà il suo completamento entro il prossimo mese di giugno.

E’ stata un’occasione davvero eccezionale per acquisire metodi e strumenti per la valutazione delle Imprese clienti nella concessione, nel monitoraggio e nel recupero del credito, in linea con le metodologie più recenti e le indicazioni della Banca Centrale Europea (BCE) e dell’Autorità Bancaria Europea (EBA)”. Banca Patavina, in coordinamento con la Capogruppo Iccrea aveva avviato, già nel corso del 2018, un’attività di aggiornamento delle proprie basi informative a supporto dalla valutazione del credito, in particolare quelle relativa ai bilanci delle aziende clienti e alle perizie sugli immobili a garanzia delle operazioni di finanziamento, ma non di meno sulla “qualità e affidabilità del dato”. Uno degli aspetti che maggiormente hanno sottolineato gli ispettori è il presupposto in base al quale non può esserci una adeguata e prospettica analisi della clientela in assenza di un set informativo completo ed aggiornato. Un riferimento diretto, in particolare, ai bilanci ed ai business plan delle imprese, le quali, non solo all’atto della richiesta di affidamento, ma anche nel corso del suo utilizzo corrente, devono essere in grado di rappresentare la sostenibilità del piani di investimento, la capacità di rimborso e più in generale l’andamento della propria gestione.

Si tratta, pertanto, di rivedere e rinforzare ulteriormente il rapporto fiduciario tra Banca e Azienda, instaurando, da entrambe le parti, un rapporto professionale e collaborativo che possa consentire lo sviluppo dei propri affari e l’equilibrio della gestione non solo nel presente, ma anche nel futuro. Una maggiore attenzione reciproca dunque che agevoli questo percorso comune attraverso il quale la banca viene sempre meno vista come un fornitore di denaro e sempre più come un partner con il quale confrontarsi e crescere assieme. In questa direzione è andato anche l’investimento e l’impegno di Banca Patavina nel costruire una rete di Gestori, professionalmente preparati, in grado di dialogare costantemente con il cliente, di comprenderne fino in fondo le necessità e le opportunità di crescita e di accompagnarlo nello sviluppo della propria idea di impresa. D’altro canto è necessario che anche l’impresa cliente sia pronta a fornire alla Banca, con la cadenza più ravvicinata possibile, tutto il set informativo necessario, a partire per l’appunto dai bilanci e dal business plan. Un’esigenza imprescindibile - conclude il Direttore - ancor più alla luce dello storico passaggio che ha portato Banca Patavina ad entrare a fare la propria parte attiva nel contesto internazionale grazie all’adesione al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.

E’ proprio quindi grazie alla costruzione di un rinnovato e ancor più saldo rapporto di fiducia, di collaborazione e di reciproco interscambio tra la banca e il cliente che sarà così possibile cogliere, nonostante la congiuntura, nuove opportunità di crescita e sviluppo. Questo è uno dei motivi che ci portato a voler dedicare questo spazio all’interno della nostra rivista “Terra Patavina e dintorni”; uno strumento anche questo utile per migliorare, così come ci è stato raccomandato anche dalla stessa Banca d’Italia, il dialogo con la nostra Clientela, in particolare con i nostri Soci, con l’auspicio che sappiano anch’essi cogliere le opportunità di un dialogo ed un confronto aperto e trasparente con il proprio partner finanziario”.

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Padova

Piove di Sacco

Sant’Elena

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IL 1° GENNAIO 2017 È NATA BANCA PATAVINA DALL'UNIONE DELLE BCC DI SANT'ELENA E PIOVE DI SACCO. UN’EREDITÀ DI ESPERIENZA E RELAZIONI CHE ATTRAVERSA TRE SECOLI E TRE PROVINCE PER RAGGIUNGERE PROGETTI, IDEE E SOGNI. ANCHE I TUOI.

SEDE LEGALE Sant’Elena, 35040 Via Roma 10 DIREZIONE E SEDE AMMINISTRATIVA Piove di Sacco, 35028 Via A. Valerio 78

www.bancapatavina.it Tel 049 5842066 - email segreteria.generale@bccpatavina.it Villatora 35020 Piazza del Tricolore 5 villatora@bccpatavina.it

Albignasego 35020 Largo degli Obizzi 20 albignasego@bccpatavina.it

Noventana 35027 Piazza Regione Veneto 1-2 noventana@bccpatavina.it

Padova Guizza 35125 Via Guizza 194 padovaguizza@bccpatavina.it

Cadoneghe 35010 Via De Gasperi 7 cadoneghe@bccpatavina.it

Padova Centro 35139 Corso Milano 30 A padovacentro@bccpatavina.it

S. Angelo di Piove di Sacco 35020 Via Marconi 5 s.angelodipiove@bccpatavina.it

Celeseo 35020 Via S. Marco 121 celeseo@bccpatavina.it

Padova Uno 35129 Via S. Crispino 66 padovauno@bccpatavina.it

Vigonovo 30030 Via Padova 3 vigonovo@bccpatavina.it

Legnaro 35020 Via Romea 39 legnaro@bccpatavina.it

Padova Camin 35127 Via Vigonovese 145 A-B camin@bccpatavina.it

Vigonza 35010 Via Roma 16 A vigonza@bccpatavina.it

DISTRETTO EUGANEO ESTENSE Sant’Elena 35040 Via Roma 10 Tel. 0429692836 distretto.euganeoestense@ bccpatavina.it

AbanoTerme 35031 Viale Mazzini 39 abano@bccpatavina.it

Limena 35010 Via delle Industrie 15 A limena@bccpatavina.it

Sant’Elena 35040 Via Roma 10 selena@bccpatavina.it

Baone 35030 Via Maso 2 baone@bccpatavina.it

Monselice 35043 Via Cadorna 4 monselice@bccpatavina.it

Sarmeola 35030 Piazza Cornaro 10 sarmeola@bccpatavina.it

SPORTELLI:

Conselve 35026 Via Fossalta 2 este@bccpatavina.it

Montegrotto Terme 35036 Via Manzoni 24 montegrotto@bccpatavina.it

Selvazzano 35030 Via Euganea 9 selvazzano@bccpatavina.it

Este 35042 Via Cavour 14 este@bccpatavina.it

Padova Mandria 35142 Via Romana Aponense 12 A padovamandria@bccpatavina.it

Solsino 35047 Via XXVIII Aprile 191 solesino@bccpatavina.it

DISTRETTO PIOVESE CLODIENSE Legnaro 35020 Via Romea, 39 Tel. 0492970108 distretto.pioveseclodiense@ bccpatavina.it

Arzergrande 35020 Via Roma 88 arzergrande@bccpatavina.it

Chioggia 30015 Viale Stazione 53 chioggia@bccpatavina.it

Conche 35020 Via Vallona, 35 conche@bccpatavina.it

Piove di Sacco Sant’Anna 35028 Via A. Valerio 47 piovesanna@bccpatavina.it

Brugine 35020 Via Roma 17 brugine@bccpatavina.it

Sottomarina 30015 Viale Venezia 6 sottomarina@bccpatavina.it

Piove di Sacco 35028 Via A. Valerio 80 piovesede@bccpatavina.it

Villa del Bosco 35020 Via Sandano 17 villadelbosco@bccpatavina.it

SPORTELLI:

Campagnola 35020 Via Rialto 18 campagnola@bccpatavina.it

Chioggia - Mercato Ittico 30015 Via Don E. Bellemo 14 chioggiaittico@bccpatavina.it

Piove di Sacco Centro Storico 35028 Piazza Incoronata 18 piovecentro@bccpatavina.it

DISTRETTO PADOVA Padova 35129 Via Longhin 43 Tel. 0498073346 distretto.padova1@bccpatavina.it SPORTELLI:

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