Bikefortrade 03-2025

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Luca
Braidot
Vittoria
MTB
Factory Team durante la Cape Epic
(credits
Giacomo Caruzzi)

6 MERCATO 7 PARTNERSHIP

8 POLTRONE, EVENTI

DATI E STATISTICHE

10 MERCATO ITALIA 2024, MEGLIO DEL PREVISTO?

COMPANY PROFILE

12 FAVI: IL “PARTENAIRE EXCEPTIONNEL” PER LE AZIENDE ITALIANE

FOCUS ON

14 GHOST: BUILT FOR THE ROUGH

PARTNERSHIP

15 LA FUSIONE TRA BONIN E BEMMEX

SPECIALE MTB

16 EPICO CROSSCOUNTRY!

18 BH, LIV, MERIDA, ORBEA

19 SPECIALIZED, TREK, FANTIC, LOMBARDO

20 SMITH, URGE, MET, ENDURA, NORTHWAVE

22 L’ITALIA BIKE CUP CHAOYANG 2025

PRODOTTO DEL MESE

24 CRAFTY CARBON DI MONDRAKER

FOCUS TECH

26 LA COSTRUZIONE RADIALE DI SCHWALBE RISOLVE PROBLEMI

27 RAICAM: RIDE UNSTOPPABLE

FOCUS PRODOTTO

28 SFIDARE IL LIMITE CON ABUS

29 LA LINEA GRADIENT DI FSA

30 IL TRIPLICE SUPPORTO DI WAG

31 SWR ADJUSTABLE DI SWITCH COMPONENTS

31 SCRATCH M5 PAS 3DMSS DI PROLOGO

INCHIESTA ESCLUSIVA

32 LA CARICA DEI 101: TERZA PUNTATA

FIERE

38 BIKEUP GUARDA AL FUTURO

45 SAUDI LIFESTYLE WEEK

RETAIL COACHING

40 COME EVITARE LA GUERRA DEI PREZZI?

FOCUS SHOP

42 CIRCEO BE WILD DI SAN FELICE CIRCEO (LT)

INTERVISTE

44 MOKO: FREQUENZE LIBERE TRAVEL DESTINATION 46 ENJOY STELVIO VALTELLINA

EDITORIALE

DI BENEDETTO SIRONI

benedetto.sironi@mag-net.it

RIPARTENDO DAL CAPITALE UMANO

Il 2024 ha lasciato segni profondi nel mercato della bici, e in particolare nel segmento mountainbike, che si è dimostrato particolarmente in sofferenza.

I numeri parlano chiaro: cali di vendite, margini compressi dagli sconti e una filiera sotto pressione. Ma non tutto è stato negativo. Anzi, se c’è una cosa che abbiamo imparato da questo anno complesso, è che il settore ha ancora risorse, idee e voglia di reagire.

Lo speciale di questo numero – che accompagna simbolicamente il Bike Festival di Riva del Garda, una delle capitali italiane (e non solo) della mtb – è un omaggio alla passione per l’off-road e al coraggio di chi continua a investire in un comparto che ha bisogno di fiducia e visione. In primo piano, in particolare, il mondo del crosscountry. Non mancano le voci degli atleti, con la bellissima impresa di Luca Braidot e Simone Avondetto, protagonisti alla Cape Epic, dove hanno conquistato il secondo posto assoluto. Li trovate in copertina e in una ricca intervista esclusiva.

Ma veniamo ai numeri generali del comparto. Secondo i dati ufficiali di Ancma, che commentiamo nelle prossime pagine, il 2024 ha chiuso con oltre 1,3 milioni di pezzi venduti in Italia, pari a un calo contenuto dello 0,7%. Risultato migliore del previsto, se pensiamo alle previsioni assai più negative di inizio anno. La produzione interna cresce, così come l’export e la bilancia commerciale. Tuttavia, i margini sono sotto stress per colpa di sconti e promozioni necessarie per smaltire l’invenduto. L’onda lunga di questa strategia avrà molto probabilmente un’ulteriore coda nei prossimi mesi. A livello di composizione del venduto, le eBike (soprattutto eMtb e eCity) rappresentano ormai il 20% del mercato, mentre tra le muscolari la mtb continua a pesare il 33%. Ma è evidente che servono

nuove politiche per stimolare la domanda: in Italia si vendono appena 2,2 bici ogni 100 abitanti, contro le 5 di Germania e Olanda. Incentivi strutturati, IVA ridotta, infrastrutture e comunicazione sono alcune delle chiavi per cambiare passo.

Dentro questo contesto si inserisce anche la terza puntata della nostra inchiesta "La Carica dei 101". Le testimonianze dei negozianti italiani raccontano un settore che, pur in sofferenza, non ha perso l’identità. Anzi, proprio dalle difficoltà nascono spunti per ripensare il modello distributivo, il rapporto con le aziende, il valore del servizio. Certo, anche il 2025 è cominciato con il peso – ancora tangibile – delle difficoltà che la bike industry si porta dietro da almeno due anni. Le vendite sono altalenanti, i magazzini ancora “abbondanti” e le prospettive appaiono tuttora incerte. Ma se c’è un settore che, storicamente, ha saputo reinventarsi anche nei momenti più difficili, è proprio quello della bicicletta.

Tra le righe della nostra inchiesta sulla distribuzione possiamo cogliere un quadro ancora complesso ma meno disilluso di quanto si potrebbe immaginare. Le voci dei dealer italiani – tra criticità, spiragli e voglia di ripartire – dimostrano che passione e competenza non mancano. Se e quando la ripresa, come ci auspichiamo, diventerà solida e strutturale sarà merito anche di questo capitale umano. È proprio dal valore delle persone (oltre che naturalmente da quello dei prodotti) che bisogna ripartire. Con realismo, ma anche con la certezza che il mercato si può riaccendere sotto vari punti di vista. Certo, bisogna crederci. E serve un nuovo patto tra industria, distribuzione, territori e operatori in generale, media compresi. Noi, come sempre, ci siamo.

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MERCATO

YAMAHA MOTOR RILEVA LA SUSSIDIARIA DI BROSE

DEDICATA ALLE DRIVE UNIT

Yamaha Motor ha firmato un accordo con Brose, produttore tedesco di drive unit per eBike, per finalizzare l'acquisizione della sussidiaria aziendale che si occupa delle trasmissioni. L’operazione sarà completata entro giugno 2025 e permetterà a Yamaha di sfruttare le capacità di sviluppo di Brose per rafforzare la pianificazione di nuovi prodotti. In concomitanza con questa operazione inizieranno anche le attività di Yamaha Motor eBike Systems, fondata in Germania per conquistare una posizione sempre più centrale nel business delle biciclette a pedalata assistita, che Yamaha considera un business strategico sul medio-lungo periodo.

SIDI CHIUDE IL 2024

CON UN FATTURATO IN CRESCITA DEL 33%

Sidi archivia un 2024 positivo, con ricavi in aumento a 31,7 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto al 2023. Il risultato è frutto del percorso avviato nel 2022, quando Italmobiliare ha rilevato l’azienda dando nuovo impulso allo sviluppo del marchio attraverso il rafforzamento del management e la realizzazione di prodotti sempre più all’avanguardia. Un percorso che ha permesso al marchio italiano di ottenere nel 2024 ottimi riscontri sia nel comparto moto (+33%) che in quello bici (+33%), con performance molto superiori rispetto alla crescita media registrata dal resto del mercato.

IL MARKETPLACE BIKED SI UNISCE A BUYCYCLE PER ESPANDERE LA PRESENZA IN EUROPA

Buycycle ha annunciato una nuova collaborazione con Biked, marketplace francese dedicato alle bici. Un passo significativo nella missione di buycycle di rivoluzionare il mercato dell'usato, offrendo maggiore accessibilità, trasparenza e sostenibilità in tutta Europa. L'integrazione della piattaforma Biked evidenzia un impegno condiviso nel migliorare l'esperienza dei clienti francesi appassionati di ciclismo. Combinando l'esperienza locale e la base di utenti fedeli di Biked con l'ampio inventario e la rilevanza internazionale di buycycle, la partnership renderà ancora più semplice e sicuro acquistare e vendere biciclette usate di alta qualità.

REACHA ENTRA A FAR PARTE DEL GRUPPO THULE

Thule ha rilevato Reacha, marchio specializzato in rimorchi per bici innovativi. Il punto di forza di quest’azienda, con sede in Germania, è la sua modularità. I rimorchi possono essere personalizzati con vari accessori, consentendo agli utenti di adattarli a diverse esigenze, che si tratti di trasportare attrezzatura sportiva anche in spiaggia o altri oggetti ingombranti. Inoltre, sono facili da montare e smontare e si ripiegano in maniera compatta per essere trasportati o riposti comodamente. I prodotti di Reacha saranno presto integrati nella gamma Thule e distribuiti attraverso la rete globale dell’azienda svedese.

RMS AMPLIA LA PROPRIA OFFERTA CON I MOTORI TQ

RMS conferma il suo impegno nell’innovazione introducendo TQ tra i brand della divisione ciclo: un marchio che rappresenta eccellenza tecnologica, qualità e affidabilità. Con oltre dieci anni di esperienza nello sviluppo di motori per eBike, l’azienda tedesca offre soluzioni che uniscono prestazioni elevate, dimensioni compatte e una guida naturale e silenziosa. Il sistema TQ-HPR50 è oggi riconosciuto come il più leggero, silenzioso e compatto della sua categoria, con un motore da 50 Nm e 300 W e batteria integrata da 360 Wh. A completare il

forma con app dedicata, display connesso e comandi remoti.

BENDING SPOONS ACQUISISCE KOMOOT

Bending Spoons, l’azienda di sviluppo software con sede in Italia, ha acquisito komoot, la piattaforma tedesca per la pianificazione di percorsi e attività outdoor. “Far crescere un’azienda richiede una mentalità e delle abilità diverse da quelle necessarie per fondarla”, ha dichiarato Markus Hallermann, ceo di komoot. “Riteniamo che Bending Spoons, con le sue competenze uniche nell’innovazione e nella crescita delle piattaforme, sia il partner ideale per guidare komoot verso il futuro”. Bending Spoons, guidata dal ceo Luca Ferrari, ha fatto registrare una crescita del fatturato del 72% nel 2024, toccando la cifra di 622 milioni di euro.

MERIDA INDUSTRY: UTILI IN AUMENTO, LE QUOTE IN SPECIALIZED HANNO SEGNO MENO

Merida Industry ha registrato una perdita non operativa di oltre 100 milioni di dollari relativa alle quote di Specialized, di cui l’azienda taiwanese possiede il 35%, poiché il marchio statunitense ha registrato un calo nella vendita al dettaglio. Il cda di Merida ha comunque approvato un dividendo nonostante la perdita, dato che l'azienda individua il suo core business in altre direzioni, e che la perdita riferita alle quote relative alla proprietà di Specialized parrebbe rientrare nella casistica dell'evento isolato. Merida ha anche sottolineato che l’inventario e il saldo di cassa di Specialized sono tornati ai livelli pre 2020.

IL MERCATO SPAGNOLO CHIUDE IL 2024

CON UNA CONTRAZIONE DEL 6,5%

Il 2024 è stato il terzo anno consecutivo chiuso in negativo per l'industria ciclistica in Spagna, secondo i numeri pubblicati dall'associazione di categoria iberica. Un trend in linea con gli altri Paesi europei, per esempio l'Italia e la Germania, e che ha portato a un calo del 6,5% nel fatturato complessivo per una cifra di 2,3 miliardi. Nel 2024 sono state prodotte 309.900 bici, con un incremento del 2,9% rispetto al 2023, per un valore complessivo di 240 milioni di euro. Il 2024 ha visto un leggero calo nella vendita di eBike (195 mila unità), mentre un rimbalzo positivo è arrivato dalle bici da corsa, che sono passate da 99.783 a 185.129 unità vendute.

sistema una piatta-
In foto: Kenichi Muraki (Yamaha)
e Raymond Mutz (Brose)

ALBERTO CAVAGGIONI

È IL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

In foto: Alberto Cavaggioni, amministratore delegato di Bianchi

POLTRONE

DI BIANCHI

Alberto Cavaggioni è stato nominato nuovo direttore generale e amministratore delegato di Bianchi. Milanese, classe 1977, Cavaggioni porta in Bianchi 25 anni di esperienza con una forte impronta internazionale, avendo svolto incarichi in Europa, Stati Uniti e Cina, in settori industriali, automotive e nella consulenza ingegneristica. Nel corso della sua carriera, ha rivestito il ruolo di direttore marketing Iveco, responsabile EMEA del marchio Alfa Romeo, di Maserati per l’Europa e la Cina, e in seguito quello di amministratore delegato di RINA Consulting, prima società di consulenza ingegneristica italiana, parte del Gruppo RINA fondato nel 1861.

ALL’ELBA TORNA LA CAPOLIVERI LEGEND CUP NELLO SCENARIO DELLE VECCHIE MINIERE

ROBERTO SAMBINELLI SCELTO COME BRAND MANAGER DI HARDSKIN

Il marchio di abbigliamento e accessori Hardskin accoglie Roberto Sambinelli nel team in qualità di brand manager. Con quasi 20 anni di esperienza nel mondo dello sporting goods e del ciclismo, Roberto ha costruito una carriera solida nel settore bike, occupandosi di brand strategy, sviluppo commerciale e marketing per marchi di primo livello come Manifattura Valcismon, X-Bionic, Brinke e Titici. “Siamo entusiasti di poter contare su una squadra sempre più forte”, ha dichiarato Marco Pancari, coo di Hardskin. “La sua esperienza sarà fondamentale per lo sviluppo del brand e per il nostro percorso di crescita nel retail italiano e internazionale".

EVENTI

A maggio 2025 torna all’Isola d’Elba la Capoliveri Legend Cup powered by Scott XCM, la storica marathon che si snoderà tra gli ambienti più suggestivi dell’isola. Si inizierà sabato 10 con la prova UCI HC e si proseguirà domenica 11 maggio con quella internazionale della Capoliveri Legend XCO Junior UCI Junior Series Cat. HC, in abbinata Nazionale per le categorie Esordienti/Allievi e Giovanissimi. I biker saranno chiamati a sfidarsi su circuiti sterrati, curve e drop adrenalinici prendendo parte a un’esperienza di sport e divertimento nello scenario unico votato all’outdoor e alle due ruote, quello delle Vecchie Miniere del Vallone Alto sul Monte Calamita.

IMOLA CHARITY BIKE: IL 2 GIUGNO LA SECONDA EDIZIONE DELLA PEDALATA A SCOPO BENEFICO

Lunedì 2 giugno andrà in scena la seconda edizione di Imola Charity Bike, l’appuntamento con la pedalata solidale per professionisti e amanti delle due ruote a sostegno della ricerca sulla fibrosi cistica, che si svolgerà all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola. Quest’anno, oltre al percorso sul circuito, si affiancano due itinerari gravel su sterrato. L’evento, promosso dalla Delegazione FFC Ricerca di Imola e Romagna, vuole aumentare la conoscenza sulla fibrosi cistica, una delle malattie genetiche gravi più diffuse, senza ancora una cura risolutiva, e raccogliere fondi per la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica.

BRUNICO BIKE OPENING: IN VAL PUSTERIA SI CONDIVIDE LA PASSIONE PER LA BICI

Sabato 24 maggio 2025 torna il Brunico Bike Opening, organizzato dall’associazione turistica locale. Dopo il successo della prima edizione, per Brunico (BZ) gli obiettivi sono chiari: promuovere la Val Pusteria come una delle destinazioni più affascinanti dell’arco alpino per appassionati di eBike e amanti dell’adrenalina sui trail tecnici. In Piazza Municipio, l’associazione turistica di Brunico proporrà attività a 360 gradi: corsi per bambini, check up gratuiti e lezioni di tecnica di guida e tante altre esperienze a tema. Non mancheranno i tour guidati – personalizzati in base al livello – per scoprire il territorio in sella alla propria bici.

BIKE BOOBS E WOM: A PUNTA ALA DUE RADUNI TUTTI AL FEMMINILE

Bike Boobs, progetto di bici al femminile, e Punta Ala Trail Center uniscono le loro forze per offrire due eventi rivolti alle donne, per promuovere sia come mezzo sportivo che come strumento di emancipazione, autonomia e libertà. Gli appuntamenti previsti per l’estate 2025 permetteranno di pedalare nella Maremma toscana, il tutto senza rinunciare al comfort visto che ad accogliere le partecipanti ci sarà il PuntAla Camp & Resort. Il programma prevede il Boobs Tour Punta Ala dal 31 maggio all’1 giugno il WOM (Women on Mission) dal 3 al 6 luglio, con percorsi adatti a tutti i livelli e rivolti a mtb e gravel.

BICI E CULTURA: DAL 9 ALL’11 MAGGIO RIECCO PAVÈ – PEDALANDO A VENEZIA

Dal 9 all’11 maggio 2025 torna Pavè – Pedalando a Venezia, il bike festival che per il quarto anno crea uno spazio di comunità per riflettere insieme sul tempo che viviamo e immaginare nuovi mondi. Ideato e realizzato da La Velostazione Venezia, sarà ospitato dall’auditorium di M9 Museo del ‘900 per le giornate di venerdì e sabato e dal Parco San Giuliano per la domenica, dove verrà allestito il Pavè Village per la partenza delle gravel ride e la dimostrazione del Bike Polo. Tre le pedalate in programma: la Classica da 90 e 150 km, un’immersione nel cuore del distretto veneziano tra laguna, fiumi e strade sterrate, e la nuova Infinita, una ultra ride da 330 km.

LA TAPPA DI GENOVA DEL RED BULL CERRO ABAJO CONFERMATA FINO AL 2027

Genova è stata confermata fino al 2027 all’interno del calendario del Red Bull Cerro Abajo, il circuito mondiale di urban downhill più estremo e spettacolare al mondo. La seconda edizione è in programma il 24 agosto e la "Superba", con questo rinnovo triennale, si impone dunque come location europea di riferimento per questa disciplina unica e adrenalinica. Genova si prepara dunque a rivivere le emozioni dell'ottobre 2024, quando ha fatto la storia ospitando per la prima volta in Europa una tappa del Red Bull Cerro Abajo, su un percorso di 2,2 km con un

di 279 metri, con partenza dal Monte Peralto e arrivo

dislivello totale
a Largo della Zecca.
In foto: Roberto Sambinelli, brand manager di Hardskin

INIZIATIVE

IL GIRO D’ITALIA A OSAKA COME STRUMENTO DI DIALOGO INTERNAZIONALE

Il Giro d’Italia è approdato a Expo 2025 Osaka esaltando il suo ruolo di ambasciatore della Diplomazia dello Sport nel mondo. L'evento, ospitato all'interno del Padiglione Italiano Expo 2025 Osaka, è stato aperto e chiuso dagli interventi del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Tra i partecipanti anche Vincenzo Nibali, vincitore della Corsa Rosa nel 2013 e 2016, a ribadire come la partecipazione del Giro d’Italia, grazie alla sempre più crescente internalizzazione del suo prodotto, sia veicolo importante di promozione del Made in Italy del mondo ed enfatizzi il ruolo dello sport come strumento di dialogo internazionale e diplomazia.

INAUGURATO AD ALBA IL CONCEPT STORE KOM CYCLING BOUTIQUE

Una grande affluenza di appassionati, esperti e personalità del mondo del ciclismo ha presenziato sabato 5 aprile all'inaugurazione di KOM Cycling Boutique, il nuovo concept store ad Alba in provincia di Cuneo. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, tra cui il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il ceo di Officine Mattio, Giovanni Monge Roffarello, e il ciclista della RedBull-BORA-hansgrohe Matteo Sobrero. KOM non si presenta solo come una boutique: è un luogo dove il ciclismo vuole incontrare l'eleganza e lo stile, non solo con biciclette di alta gamma ma anche con un ambiente dove il design moderno e i materiali di pregio creano un'atmosfera di lusso sobrio e raffinato.

"MEGLIO DEL FURGONE": UN’INIZIATIVA PER FAVORIRE LA LOGISTICA CON LE ECARGO

Nasce a Milano un progetto sperimentale per un nuovo concetto di mobilità urbana: M.D.F. – Meglio del Furgone, un servizio destinato agli artigiani e ai professionisti della manifattura lombarda. L’iniziativa, voluta da APA Confartigianato Imprese Milano Monza e Brianza, propone la eCargo come alternativa sostenibile, efficiente e pratica al furgone tradizionale per facilitare spostamenti e consegne nel centro città. Grazie a una piattaforma online, gli artigiani possono iscriversi, prenotare i mezzi di loro necessità e pagare il noleggio comprensivo di assicurazione. Il servizio offre assistenza in ciclofficina e supporto online. Il progetto è sostenuto da Bosch eBike Systems, Biga Bike e Repower. La piattaforma digitale sarà a cura di Playmoove, mentre So.De Social Delivery offrirà un servizio aggiuntivo e integrativo di bike delivery B2B.

MEGLIO DEL PREVISTO?

I dati presentati da Ancma ci offrono la fotografia di un mercato che nel 2024 è rimasto stabile rispetto ai 12 mesi precedenti. Il totale di bici vendute è stato di poco superiore a 1,3 milioni, con le eBike che hanno raggiunto il 20% del totale

di Davide L. Bertagna

La presentazione dei dati Ancma per quello che riguarda il mercato bici rappresenta ogni anno un momento di riflessione e forte presa di coscienza per tutto il comparto. L’idea tra gli addetti ai lavori era che il 2024 non sarebbe stata un’annata semplice come il 2023, e da più parti il sentore era quello di un calo (secondo alcuni di una mezza catastrofe) rispetto ai già complicati 12 mesi precedenti. Questa convinzione derivava da una situazione economica generale tutt’altro che rosea, e dal fatto che le prime indicazioni provenienti dai mercati olandesi e tedeschi segnalavano una contrazione che lasciava presagire una direzione simile anche per l'Italia.

Tuttavia, dietro le previsioni più pessimistiche, c'è una realtà che merita attenzione. Nel nostro piccolo, esaminando le analisi e gli approfondimenti degli ultimi mesi, è emerso un quadro complesso ma non privo di segnali positivi. Il 2024, pur restando un anno di incertezze, sembra non essere stato così drammatico come inizialmente temuto per l’industry. E a riprova di questo, una piccola ventata di ottimismo arriva dalla nostra inchiesta "La Carica dei 101", in cui i negozianti italiani ci hanno presentato un panorama articolato, ma meno in crisi di quanto si potesse immaginare.

DISCESA INTERROTTA

Analizzando i dati presentati da Ancma si scopre che dopo due anni di segni meno a doppia cifra, il mercato della bici in Italia ha interrotto la sua discesa. Il 2024 ha chiuso infatti con oltre 1,3 milioni di pezzi venduti, pari a un moderato -0,7% sull’anno

230 aziende (per lo più PMI)

Dati di mercato

precedente. Un risultato che prova ad allontanare in qualche misura gli effetti di una congiuntura lungo la quale hanno operato i contraccolpi degli incentivi statali, i record di vendite del 2020 e 2021, le difficoltà globali di approvvigionamento e l’eccesso di offerta. Malgrado il permanere di molte incertezze e difficoltà che hanno colpito in egual misura aziende e negozi, sono cresciute comunque produzione, export e, soprattutto, la bilancia commerciale del settore, mentre il volume d’affari (2,6 miliardi di euro), trainato anche dal protagonismo delle eBike, si è mantenuto in linea con il 2023. È importante però segnalare che le vendite del 2024 in Italia sono state influenzate da forti sconti, che hanno ridotto in questo modo i margini di guadagno per aziende e negozi.

I DATI NEL DETTAGLIO

Entrando nel vivo dei numeri, l’eBike prosegue senza picchi la sua curva di crescita e, con 274.000 pezzi acquistati, segna un +0,3% sul 2023 (+40% rispetto al 2019), confermando una quota del 20% nell’intera composizione del venduto in Italia. Del dinamismo delle eBike, sebbene ancora limitate rispetto al resto d’Europa in termini di volumi, beneficiano anche la produzione del segmento (+17%) e l’export (+28%), con nuove prospettive di sviluppo per l’industria del settore e la sua filiera. Lieve invece la flessione della bici tradizionale, che registra 1,08 milioni di unità vendute, pari a un -0,9%. Sebbene le bici muscolari rappresentino ancora l’80% del mercato, il più indicativo confronto con il 2019 segna comunque un calo del 29% dei volumi di vendita. Anche in questo ambito, tuttavia, export e produzione incassano modesti segni positivi, rispettivamente +1,2% e +1%.

I NUMERI DEL COMPARTO BICI

19.000 addetti diretti (e altrettanti indiretti)

2,1 miliardi di € il fatturato industriale

DATI DI MERCATO

Valori di export e import bici

COMPOSIZIONE DEL VENDUTO

Proseguendo nella lettura del report, l’analisi della tipologia di bici vendute rimarca l’andamento di alcune delle ultime tendenze di mercato. Nel perimetro della pedalata assistita, il 43% sono eCity, il 51% eMtb, il 5% eRoad/Gravel, mentre le cargo elettriche si confermano attorno alla soglia dell’1%. L’universo muscolare è invece composto per il 33% da mountainbike, 33% city-trekking, 17% bici da ragazzo/a, 14% corsa-gravel, 2% pieghevoli e 1% altro.

L’INDUSTRY IN GENERALE

Infine, gli indicatori industriali del comparto: con oltre 1,7 milioni di unità sale del 1,2% la produzione complessiva di biciclette in Italia e cresce anche la bilancia commerciale del settore, ovvero il conto che registra il delta tra esportazioni e importazioni dell’intera filiera, che segna un valore di +175 milioni di euro. Un indicatore, quest’ultimo, che descrive un più coerente equilibrio dopo gli ultimi anni di difficoltà e offre maggiore consapevolezza sul valore espresso dal tessuto produttivo nazionale, composto da 19.000 addetti diretti, più altrettanti indiretti, fatto da eccellenze (circa 230 imprese, per lo più PMI) e aperto al futuro. Nel corso della presentazione dei dati Ancma, ci si è soffermati sul fatto che il futuro della bici in Italia dipenderà dalla capacità del comparto di adattarsi alle nuove esigenze di mobilità e dalle strategie che verranno adottate per incentivare un

maggiore utilizzo delle due ruote nel nostro Paese, come già avvenuto per esempio in Portogallo con il taglio dell’IVA. Lungo lo Stivale si vendono ancora troppe poche bici: 2,2 ogni 100 abitanti mentre invece in Germania e in Olanda più del doppio (cinque ogni 100 abitanti). C’è quindi ancora tanta strada da fare.

PAROLA AL PRESIDENTE

Mariano Roman, presidente di Ancma, ha dichiarato: “La lettura dei dati ci dice innanzitutto che il mercato, oltre che da un promettente interesse del pubblico, è stato sostenuto anche grazie all’impegno e agli sconti delle aziende e poi ci conferma la necessità di continuare a comunicare la rilevanza del nostro settore, anche nei confronti del decisore politico. È una consapevolezza che ci aiuta anche a cogliere le reali prospettive di crescita che la mobilità può ancora offrire, soprattutto nell’ambito eBike, e anche a chiedere misure sussidiarie per migliorare la competitività delle imprese. Malgrado permangano molte incertezze geopolitiche ed economiche, insieme alle preoccupazioni per le potenziali conseguenze delle guerre commerciali, ci confrontiamo comunque con un contesto nazionale dove la cultura dell’utilizzo della bici è ancora molto acerba, così come le infrastrutture e la sicurezza degli utenti. Serve uno scatto dell’intero comparto, che punti a far crescere la domanda e questo non può che passare dal recuperare il nostro fare sistema”.

Questo settore rappresenta una sfida maggiore per l’avvenire, sia sul piano ambientale che sociale. Siamo convinti che la mobilità dolce giocherà un ruolo chiave per le generazioni future, e noi desideriamo contribuire proponendo soluzioni performanti, durevoli e locali.

Chi si occupa all’interno del vostro organico del settore bike? Quali sono le figure chiave del team e quale è il loro background? Il settore delle nuove forme di mobilità è seguito da Vincent Leclaire, key account manager che si dedica all’eMobility. Forte di un’esperienza pluriennale presso uno dei leader mondiali della distribuzione di articoli sportivi, ha sviluppato una solida conoscenza delle aspettative di mercato, degli impieghi sul campo e delle sfide industriali legate al ciclismo. Appassionato dalle sfide di transizione ecologica e di reindustrializzazione, lavora direttamente con gli attori del settore per identificare delle sinergie tecniche e sviluppare delle soluzioni su misura, appoggiandosi al know-how storico del nostro brand. Benjamin Ramet, vicedirettore e praticante di mtb, è a capo dell’iniziativa della diversificazione di FAVI verso il settore delle nuove forme di mobilità. La sua implicazione nello sviluppo delle soluzioni adattata all’industria della bici e dei LEV riflette il suo impegno per una transizione ecologica e un sostegno all’innovazione. Grazie alla sua esperienza, Benjamin ha contribuito a orientare il marchio verso progetti

sempre più centrati sui fabbisogni specifici degli attori dell’eMobility.

Quali sono i valori che intendete comunicare ai nuovi partner nel mondo della bici? Il nostro approccio è fondato sul principio del “da e per il cliente”: co-sviluppiamo prodotti strettamente legati al nostro territorio privilegiando la prossimità, la reattività e un ascolto attivo. L’innovazione, la qualità e la durevolezza sono ugualmente il cuore del nostro impegno.

Cosa pensate del mondo della bike industry in Italia? Come pensate sia possibile instaurare una collaborazione reciproca? Con quali realtà o tipologie di aziende? Riguardo l’industria della bici in Italia, abbiamo una visione molto positiva: è un ecosistema dinamico, ricco di motoristi innovativi, di costruttori storici, e di una vera competenza tecnica. Crediamo sia possibile instaurare delle collaborazioni mutuali benefiche, specialmente attorno a progetti di carter motore, di componenti per telai, o ancora di sistemi di trasmissione come le scatole cambio. Siamo particolarmente interessati a partnership con motoristi, fabbricanti di LEV, o di sistemi integrati, con i quali poter creare dei prodotti performanti, durevoli e pensati per l’utilizzo di domani. La nostra ambizione è di essere un partner tecnico di fiducia, capace di apportare delle soluzioni su misura a ogni tappa di sviluppo prodotto.

FAVI PER LA BIKE INDUSTRY I VANTAGGI DELLA FONDERIA DI PRESSOFUSIONE

L’azienda francese propone al settore bike una partnership completa, dalla concezione alla produzione di serie, beneficiando della sua grande esperienza industriale. I servizi ricoprono l’insieme del ciclo produttivo:

• Ricerca e Sviluppo: co-costruzione di soluzioni innovative, adatte all’utilizzo nel settore bici.

• Sviluppo prodotto: accompagnamento sul design, l’industrializzazione e l’ottimizzazione di pezzi tecnici.

• Elaborazione di prototipi: realizzazione di prototipi funzionali per validare i concetti in condizioni reali.

• Validazione prodotto: test funzionali, meccanici e ambientali, in linea con le esigenze di mercato.

• Sviluppo delle attrezzature: concezione e fabbricazione delle attrezzature specifiche per garantire performance e affidabilità.

• Produzione: fabbricazione di serie nel sito di Hallencourt, con un alto livello di automatismo e controllo qualità.

• QHSEE (Quality, Health, Safety, Environment, Ethics): forte impegno sulla qualità, la sicurezza, la salute, l’ambiente e l’energia con certificazioni riconosciute.

FAVI company I.D.

Claim: Provider of Technical Solutions

Sede principale: 14 rue Louis Deneux, 80490 Hellancourt, Francia

Dimensione: 25.610 mq

N° dipendenti: 280

Fatturato: 55 milioni di euro

Settore industriale:

• Fonderia pressofusione, pezzi tecnici in alluminio/rame/ottone

• Lavorazione

• Assemblaggio

• Prototipazione Expertise:

• Competenze nell’industria dell’automotive

• Produzione di forcelle per scatole cambio

• Diversificazione nei prodotti di lusso

• Diversificazione nel settore della nuova mobilità

• Precisione e finitura di qualità: permette di produrre dei pezzi con tolleranze molto strette, e una finitura liscia, riducendo il bisogno di trattamenti supplementari.

• Ottimizzazione dei costi: la produzione dei pezzi in grande serie con questo metodo è conveniente, offrendo una grande flessibilità per adattare i pezzi ai bisogni specifici.

• Leggerezza e robustezza: l'alluminio, materiale privilegiato in fonderia di pressofusione, offre una combinazione perfetta di leggerezza e di resistenza e di durabilità, qualità essenziali per le bici moderne.

• Efficacità e rapidità: grazie al suo processo automatizzato, la fonderia di pressofusione permette delle tempistiche di produzione rapide e una capacità di rispondere velocemente ai fabbisogni del mercato.

Info e contatti: mvindigni@favi.com - vleclaire@favi.com

BUILT FOR THE ROUGH

Il marchio tedesco GHOST negli ultimi 30 anni è diventato un punto di riferimento internazionale, con una gamma di modelli che spazia dalle eBike alle mtb fino alle gravel. L’attività del brand è coordinata in Italia da Krauti sas, realtà bolzanina che offre servizi a 360 gradi nel ciclismo

Davide L. Bertagna

Fin dalla sua fondazione, il marchio GHOST è stato sinonimo di prestazioni senza compromessi, innovazione tecnologica e vera passione per la mountainbike. Con un ampio portfolio di eBike, mtb e gravel di alta gamma, il marchio è stato in grado di affermarsi come protagonista sulla scena internazionale. La storia di GHOST ha inizio nel 1993 a Waldsassen, nel nord della Baviera, grazie a due amici, Uwe Kalliwoda e Klaus Möhwald, che avevano un sogno: creare la bici che avevano sempre desiderato. All'epoca, non avrebbero mai immaginato che, 20 anni dopo, l'azienda sarebbe diventata una realtà con oltre 330 dipendenti. Oggi GHOST è un produttore capace di soddisfare i mercati di tutto il mondo. Nel corso degli anni, il marchio tedesco non è stato solo sinonimo di “bici robuste”, ma anche di atleti di alto livello. In questo senso è giusto ricordare quanto il GHOST Factory Racing Team, presente nelle competizioni di Coppa del Mondo dal 2011, sia stato un pilastro fondamentale per lo sviluppo del marchio. Le prestazioni degli atleti hanno spinto i tecnici a perfezionare continuamente le proprie biciclette, con feedback cruciali che hanno portato a miglioramenti costanti. Tra le novità di questa stagione c’è stato l'ingresso nella squadra di Sara Cortinovis, una rider italiana di grande talento che rappresenterà GHOST nelle competizioni internazionali.

GHOST E L’ITALIA

In questi anni il mercato italiano è stato un tassello fondamentale per la crescita globale di GHOST. Gran parte del merito in questo senso è stato di Krauti sas, azienda con sede a Nova Levante, in provincia di Bolzano, che gestisce tutte le operazioni per il nostro Paese, dal marketing alle vendite. Krauti sas è una realtà che non si limita a vendere biciclette, ma offre un servizio completo che va dall’assistenza alla formazione. Alla guida c'è Gerhard "Krauti" Krautwurst, un pioniere della mountainbike altoatesina. La sua carriera nel ciclismo è iniziata nel 2001, quando ha iniziato a formarsi come guida mtb, dando vita poco dopo alla Krauti's Bike Academy. La sua passione per le ruote grasse lo ha portato a co-fondare l'Associazione delle Guide di MTB e dei Bike Hotel Alto Adige. Nel 2004, con la moglie Beate Kaufmann, ha fondato Krauti sas, realtà che da anni rappresenta il marchio in Italia, portando la qualità e l'innovazione delle bici GHOST agli appassionati italiani.

E-RIOT CF LTD: POTENZA PER OGNI TERRENO

E-Riot è un'innovativa eMtb, con telaio in carbonio, progettata per affrontare anche i percorsi più impegnativi. Una bici mullet che offre 170 mm di escursione all’anteriore e 160 mm al posteriore. Grazie a un movimento centrale più alto, il motore rimane al sicuro e si possono affrontare anche tratti molto accidentati, sia in salita che in discesa. Nello sviluppo del modello si è optato per un carro è più corto rispetto ai modelli precedenti (445 mm contro i 450), un angolo sterzo di 64° e un angolo sella di 77.5°. La drive unit Bosch Performance CX e la batteria da 800 Wh permettono di andare in luoghi remoti nel mezzo del nulla. Tra le varie caratteristiche, il reggisella telescopico è da 200 mm sulla taglia L, elemento che permette di avere massima libertà di movimento in discesa.

Beate Kaufmann
Gerhard Krautwurst

IL “NUOVO” PLAYER DEL SETTORE CICLISTICO ITALIANO

La fusione tra Bonin e Bemmex apre diverse opportunità per il mercato.

Una scelta strategica che permette di unire le forze, aumentando il bagaglio di competenze, per affrontare al meglio le sfide nel prossimo futuro

Bonin, leader storico nella distribuzione nel nostro Paese di componenti e accessori, e Bemmex, azienda produttrice di bici, uniscono le forze in una mossa strategica che mira all’espansione con l’obiettivo di trasformare il mercato bike italiano. Con oltre 50 anni di esperienza, Bonin ha costruito un’infrastruttura logistica all’avanguardia, con 6.000 metri quadri di magazzino e oltre 10.000 articoli sempre disponibili per rifornire i punti vendita in tempi rapidi. Dall’altro lato, Bemmex, realtà veneta nata dall’intuizione e dalla passione di Italo Maniero negli Anni ‘70, è oggi sinonimo di qualità e innovazione, con una tradizione che si è consolidata fino a conquistare il mercato internazionale. Ora, grazie a questa fusione, Bonin non solo amplia il proprio portafoglio prodotti, acquisendo i marchi Bemmex e Sants (quest’ultimo già di proprietà di Bemmex), ma diventa anche un player di riferimento nel segmento della produzione di bici. Una mossa che potenzia l’offerta per i rivenditori e apre le porte a nuove opportunità di mercato.

LE DICHIARAZIONI

Maria Mansutti, ceo di Bonin, ha sottolineato l’importanza strategica di questa operazione resa possibile grazie a comunanza di valori, rispetto reciproco per ruoli, competenze e complementarietà: “La famiglia Bonin diventa oggi più grande, acquisendo non solo due marchi, ma un bagaglio di competenze, ricerca e sviluppo nel mondo delle biciclette. Per affrontare le sfide del mercato con lungimiranza, è fondamentale unire le risorse per moltiplicare le possibilità e le idee. Con Bemmex abbiamo sempre avuto un rapporto di stima reciproca e oggi questo rapporto si tramuta nell’inizio di una nuova avventura, assieme”. Matteo Maniero, attuale coo di Bemmex, avrà un ruolo chiave nel nuovo assetto

societario, garantendo continuità e innovazione all’interno della nuova realtà aziendale. “Uno dei vantaggi principali di unire produzione e distribuzione sarà quello di poter aver un controllo globale sul prodotto: a partire dal ciclo di produzione, passando per la distribuzione e fino alla vendita al dettaglio, consentendoci così di mantenere il mercato di questi due brand sano e ordinato, con una competizione che sia il più possibile equa e leale tra i vari rivenditori”, ha spiegato Matteo Maniero.

UN NUOVO ORIZZONTE PER IL MERCATO

L’integrazione delle due aziende apre scenari inediti:

• una rete di distribuzione più capillare, che consentirà a Bemmex di raggiungere nuovi clienti attraverso la potente infrastruttura commerciale di Bonin;

• ampliamento dell’assortimento, offrendo ai rivenditori non solo accessori e componenti, ma anche bici complete di alta qualità;

• miglioramento della logistica, con servizi ancora più efficienti e consegne rapide in tutto lo Stivale.

La fusione tra Bonin e Bemmex rappresenta un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano convergere per costruire un futuro di successo, creando un nuovo player del settore ciclistico italiano pronto a competere su scala internazionale.

La storia di Bemmex ha inizio negli Anni '70, quando Italo Maniero fondò la sua prima officina a Padova. Con la sua abilità meccanica e il suo amore per le due ruote, iniziò a costruire modelli artigianali, guadagnandosi rapidamente una reputazione per la qualità e l'affidabilità dei suoi prodotti e diventando un punto di riferimento per l’assemblaggio delle bici Atala. Negli Anni '80, il figlio di Italo, Omero, prese le redini dell'azienda, con una visione ancora più ambiziosa, espandendo il marchio e introducendo nuove tecnologie. Sotto la sua guida, Bemmex iniziò a produrre una gamma più ampia, tra cui mtb e road. Nel nuovo millennio, Matteo e Marta, i figli di Omero, sono entrati in azienda e hanno diversificato ulteriormente la gamma di prodotti, includendo modelli urban, trekking e per bambini.

Il progetto Sants nasce nel 2008 a Padova da un’idea di Matteo Maniero, già responsabile di Bemmex. L’obiettivo era quello di sviluppare e creare bici di alta qualità dal design accattivante. Negli anni il progetto cresce e cambia pelle, con il restyling nel 2014 del logo che non rappresenta una semplice novità grafica, ma un vero e proprio riposizionamento strategico. Si abbandonano progressivamente i modelli road, per lasciare spazio alle gamme gravel e mtb. Con l’arrivo dell’elettrico Sants mostra il suo carattere più avventuroso che non accetta compromessi quando si parla di performance, con una serie di eMtb per ogni disciplina mountain. Oggi Sants si contraddistingue per il suo stile estetico ricercato e fa della scelta di componenti resistenti e affidabili il tratto comune della sua gamma di bici.

boninbike.com - bemmex.com - sants.it

Matteo Maniero, coo di Bemmex, e Maria Mansutti, ceo di Bonin

Tornerete il prossimo anno magari con l’aspettativa di vincere?

Schurter continuerà a fare gare come la Cape Epic anche quando smetterà di correre in Coppa, quindi sarà difficile riuscire a batterlo, ma la nostra ambizione è sicuramente quella di vincere, grazie anche all’esperienza maturata quest’anno. Siamo stati vicini al primo posto per tutte le otto tappe. Tutti ci marcavano stretti perché la classifica era molto corta e avevamo vinto la prima tappa.

I paesaggi sembrano unici. Sono loro parte del segreto di questa gara? Luca. Conoscevo già il Sud Africa, dato che c’ero già stato per le tappe di Coppa del Mondo. Per Simone invece era la prima volta, anche se durante la gara ci si rende poco conto di quello che c’è intorno. Il paesaggio ce lo siamo goduto di più la settimana prima, qui si sta molto bene ed è un posto che viene scelto da molti atleti per venire a fare la preparazione.

Simone. A livello mediatico è una gara molto seguita, l’organizzazione è super, i paesaggi sono stupendi e con l’elicottero che segue gli atleti lungo tutto il percorso anche chi la guarda da casa può rendersi conto della bellezza del Sud Africa. È una manifestazione a cui non manca nulla.

Vi è servita questa gara per meglio figurare nella Coppa del Mondo?

Difficile dirlo, dovendo stare davanti tutti i giorni e lottare per la classifica generale è stata una gara molto dispendiosa, sicuramente l’abbiamo pagata nella prima tappa di Coppa, ma nel proseguo della stagione immagino che potrebbe esserci utile. È stato di sicuro uno stimolo per iniziare ad allenarci prima e meglio.

Che bici avete utilizzato? I materiali sono gli stessi che utilizzerete tutta la stagione? Simone. La bici utilizzata è pressoché uguale a quella che usiamo di solito, la differenza è che ci siamo dovuti portare dietro tutto il necessario per gli inconvenienti tecnici. La cosa che capita più sovente è di forare, ci sono molte spine lungo il percorso che vanno riparate con i “vermicelli”. Sono molto importanti le gomme qui. Ci siamo affidati a Vittoria che aveva esperienze pregresse alla Cape Epic, utilizzando più

WILIER TRIESTINA

URTA MAX SLR

Una mtb con escursione da 120 mm progettata per offrire al Team Wilier-Vittoria un modello da corsa moderno e versatile. Una bici per le competizioni, ma anche divertente sui sentieri più impegnativi e dotata di un nuovo sistema di smorzamento a perno singolo con rapporto di compressione ottimizzato in tre fasi per massimizzare l’efficienza in fase di pedalata. Il telaio è in fibra di carbonio ad alto modulo, con il triangolo anteriore che integra completamente i cavi attraverso la serie sterzo. Soluzione elegante e che migliora la rigidità. Il triangolo posteriore è progettato con un singolo punto di infulcro e le geometrie sono ottimizzate per una forcella da 120 mm. Wilier ha ridotto lo stack, estendendo il reach e mantenendo il movimento centrale più basso fornendo una maggiore sensazione di sicurezza di guida e aggressività in posizione di spinta. Per proteggere il triangolo posteriore e i cuscinetti, Urta MAX SLR ha una speciale copertura in gomma nella zona di incontro dei triangoli del telaio che evita fango, sporco e detriti.

Telaio: Wilier Triestina URTA SLR

SCHEDA TECNICA

Forcella: FOX 34 Factory Kashima

Ammortizzatore: FOX 2024 Series FLOAT

Dropper: FOX Factory SL Kashima

Gruppo: Shimano XTR 12s

Freni: Shimano XTR

Ruote: Miche K1 RD

Coperture: Vittoria Mezcal/Peyote

Sella: Prologo Rail Carbon 3

spesso Mezcal all’anteriore e Peyote al posteriore con pressioni più alte del solito. Così abbiamo lasciato un po’ di comfort in discesa, ma era più importante non avere problemi meccanici che perdere qualche secondo. Dopo ogni tappa il nostro team di supporto meccanico in pratica ha sempre smontato tutta la bici per fare manutenzione, soprattutto i giorni in cui ha piovuto. È stata una bella prova per la nostra Wilier Urta MAX SLR.

Luca. Alla Cape Epic non era così fondamentale un "fine tuning” sulle pressioni. Eravamo più carichi di come siamo abituati nelle gare di Coppa. Tra borracce, attrezzi, camere d’aria viaggiavamo parecchio pesanti, ci siamo adattati. Se succede qualcosa lontano dai box sei in autonomia a sistemare la bici. Detto questo è chiaro che la caratteristica principale che deve avere la bici per ben figurare in Sud Africa è l'affidabilità e al contempo la leggerezza.

Come avete programmato l’alimentazione in tappe così lunghe?

Luca. Siamo seguiti da nutrizionisti che in base alla tappa programmavano una strategia alimentare ad hoc. Principalmente in gara abbiamo assunto carboidrati in borraccia e gel. Ogni tappa si beveva molto, almeno un litro ogni ora. Volendo si poteva bere anche di più ma non vi era la possibilità soprattutto nelle tappe più lunghe.

Cosa vi ha lasciato l’esperienza di questa gara come atleti?

Luca. Non avrei mai pensato di farla, quando me l'hanno detto non ero così felice sinceramente. Inizialmente la vedevo come una cosa pericolosa e invece ho cambiato idea fin da subito. È un evento fuori dal comune che ti prende come pochi, un'esperienza bella. Da adesso in poi, quando ne avrò la possibilità, ci andrò sicuramente.

Simone. È stata una bellissima esperienza, ma ciò che gli dà un valore aggiunto è il fatto che si corre in squadra. È bello condividere quest’esperienza con un team mate, soprattutto se con il compagno di squadra ti trovi bene, anche se le poche volte che parli lo fai per necessità, perché è molto dura e bisogna risparmiare fiato. È una delle gare più affascinanti e affrontarla a coppie la rende speciale.

VITTORIA

Una gomma scorrevole, leggera e aggressiva in curva, ideale per i percorsi che combinano terreno duro con radici e rocce. Mezcal XC Race è progettato per la velocità delle gare crosscountry di livello mondiale. I tasselli centrali compongono una linea continua che fa scorrere velocemente il copertone, mentre quelli ai lati danno l'appoggio necessario per affrontare curve veloci su superfici dure e scivolose.

Posizionato tra Terreno e Mezcal, il battistrada presenta una fila centrale di tasselli alternati a basso profilo progettati per aumentare velocità e grip. La formazione a V del battistrada consente allo pneumatico di scavare attraverso terreni sconnessi per trovare trazione evacuando i detriti. I tasselli si fanno più pronunciati sui lati, per offrire tenuta in curva, manovrabilità e reattività. Queste caratteristiche migliorano le prestazioni in curva lavorando per bilanciare le forze generate.

MEZCAL XC RACE PEYOTE XC RACE

LYNX SLS

La nuova Lynx SLS ha catturato da tempo l'attenzione del pubblico, diventando la scelta del BH Coloma Team per le gare più importanti al mondo. Efficienza e leggerezza sono stati due punti fondamentali nello sviluppo del modello, progettato con l'obiettivo di occupare il posto delle mtb rigide di alta gamma orientate alla competizione. Il telaio ha forme slanciate e soprattutto presenta tutta la tecnologia BH nel trattamento del carbonio: dall'uso dell'EVO Carbon Layup, che combina Toray T1100G e T800, fino all'applicazione del processo di costruzione HCIM. Da segnalare che è stato implementato il perno principale sovradimensionato da 1 pollice, già utilizzato nella Lynx Race, che offre un’ottima rigidità, traducendosi in una maggiore precisione di guida. Il minimalismo è stato uno dei principi guida nel design: le linee ricordano la semplicità visiva della Ultimate EVO. Inoltre, l'ammortizzatore è semi-integrato nel tubo superiore, consentendo l'uso di due porta borraccia in tutte le taglie. BH - 335.6442523 - g.orsi@bhbikes.com

SCHEDA TECNICA (LYNX SLS 9.9)

Telaio: Lynx SLS, EC Layup, Acros ICR

Forcella: Rock Shox SID Flight Attendant 110mm

Ammortizzatore: Rock Shox SID Flight

Attendant 190x40mm

Gruppo: SRAM XX SL AXS T-TYPE 12v

Freni: SRAM Level Ultimate Stealth

Ruote: BH Evo Carbon SL Tubeless, 30mm, 28H

Gomme: Pirelli Scorpion XC RC 2.4 Front/ Rear Classic

MERIDA

BIG.NINE 3000

La scelta di Merida per chi cerca una bici da cross country pronto gara. La Big.Nine 3000 è una hardtail con telaio in fibra di carbonio CF3 e una geometria rivisitata rispetto alla versione precedente, con uno slope molto accentuato e un baricentro ribassato per ottenere maggiore velocità, senza perdere in manovrabilità e nell’equilibrio tra sicurezza e agilità. L’andamento ondulato dei foderi posteriori (il sistema Flex Stay) è progettato per assorbire gli urti e ridurre le vibrazioni, mentre il tubo sterzo X-Tapered permette il montaggio di una forcella conica, che può offrire maggiore rigidità senza un aumento di peso. La forcella è una SR Suntour con escursione da 100 mm; per il gruppo, Merida si è affidata allo Shimano Deore con freni idraulici. I cavi sono instradati attraverso il telaio, proteggendoli da umidità e sporco.

Merida Italy - 0522.1825611 - meridaitaly.it

SCHEDA TECNICA (LYNX SLS 9.9)

stoni 180 mm

Telaio: Big.Nine CF3 III

Forcella: SR Suntour Raidon 34 R-2CR Air 100 mm

Gruppo: Shimano Deore

Freni: Shimano MT200 idraulici, due pi-

Ruote: Merida Comp CC II in alluminio 25 mm

Gomme: Maxxis Rekon Race 29x2.25"

La nuova Pique Advanced 29.1 è stata riprogettata per garantire maggiore efficienza e controllo e per affrontare rapidi cambi di direzione e discese nei percorsi più tecnici. Il telaio composito di livello avanzato ora è più leggero di 297 g rispetto alla generazione precedente, e presenta una maggiore rigidità e trasferimento di potenza, un enorme vantaggio in termini di velocità. Inoltre, la nuova sospensione FlexPoint Pro abbassa il peso riducendo al minimo le parti. La nuova sospensione FlexPoint Pro offre 115 mm di escursione della ruota posteriore, in modo da poter massimizzare la potenza e la trazione su terreni impegnativi, combinata con un angolo del tubo sterzo più aperto e una sospensione anteriore da 120 mm. La geometria è stata aggiornata con un reach più lungo, garantendo una posizione più aggressiva in sella. Infine, un angolo del tubo sella più ampio aumenta l'efficienza della pedalata anche sulle salite ripide. Giant Bicycles - info@giant-italia.it

SCHEDA TECNICA

Telaio: Advanced-grade composite front and rear triangles

Forcella: Fox 34 Float SC Performance Elite, 120mm

Ammortizzatore: Fox Float SL Perfor-

mance Elite

Gruppo: SRAM AXS, 1x12

Freni: Shimano XT, hydraulic, Shimano RT-64

Ruote: Giant XCR 1 30 carbon WheelSystem

Gomme: Maxxis Aspen, 29x2.4

ORBEA

ALMA 2025

Alma 2025 è stata progettata per garantire una guida fluida e controllata. Il telaio, dotato di tecnologia X-Fader, è flessibile e lavora per assorbire le vibrazioni, permettendo di dare il massimo. Il sistema X-Fader agisce come un micro ammortizzatore con il tubo piantone sagomato, progettato per gestire al meglio gli impatti che riducono l'energia, per pedalare più forte e più a lungo. Il triangolo posteriore ottimizzato con foderi orizzontali e verticali appiattiti aumenta la flessibilità verticale e resiste alla flessione laterale, migliorando la trasmissione della potenza. Inoltre, per una maggiore aderenza e una guida più fluida, dispone di una spaziatura per gli pneumatici più ampia, fino a 2,4”. Alma è disponibile in quattro taglie e cinque modelli. Infine, il marchio spagnolo dispone del programma MyO, che permette di adattare la configurazione alle proprie esigenze e progettare la combinazione di colori. orbea.com

SCHEDA TECNICA (ALMA M-LTD)

Telaio: Orbea Alma Carbon, Boost 12x148

Forcella: RockShox SID Sl Ultimate 110 DebonAir+ RL

Gruppo: SRAM XX Eagle SL AXS

Freni: SRAM Level Ultimate Carbon

Ruote: Oquo Mountain Performance MP30LTD

Gomme: Pirelli Scorpion XC RC 2.40”

SPECIALIZED

S-WORKS EPIC 8

Velocità, efficienza e leggerezza sono i concetti che hanno portato alla nascita della nuova Epic. Un nome che ha lasciato il segno nelle competizioni xc e che si evolve per adattarsi ai moderni percorsi che richiedono prestazioni sempre più elevate. La nuova cinematica della sospensione offre una pedalata ancora più efficiente. Gli ammortizzatori dotati di specifiche e tarature custom sono in grado di assorbire al meglio gli impatti, mentre l’escursione di 120 mm e la geometria progressiva la rendono adatta anche ai percorsi tecnici, mantenendo le doti da scalatrice e reattività in accelerazione. La rigidità torsionale e laterale, inoltre, garantisce una grande precisione di guida. Rispetto al precedente modello, Epic 8 assorbe il 12% in più di forze d'urto e vibrazioni, in modo da poter utilizzare al meglio l’energia per spingere al massimo sui pedali. Tutti i modelli ora prevedono lo SWAT 4.0 e un ferma-sterzo integrato per prevenire danni al telaio in caso di scivolate. specialized.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: S-Works FACT 12m Carbon

Forcella: Rock Shox SID Ultimate Ride

Dynamics con Flight Attendant

Ammortizzatore: RockShox SIDLuxe Ultimate Ride Dynamics

Gruppo: SRAM XX SL T-Type AXS

Freni: SRAM Level Ultimate Stealth a 4 pistoni

Ruote: Roval Control SL

Gomme: Specialized Fast Trak 29x2.35 (ant); Specialized Renegade 29x2.35 (post)

FANTIC

RAMPAGE 1.2 FACTORY

Rampage è la prima eMtb di Fantic nel segmento delle light, dedicata a chi desidera affrontare lunghe distanze sui percorsi xc, con il feeling di una bici muscolare. Il modello presenta un telaio full carbon da 15.5 kg nell’allestimento top di gamma. L’ottimizzazione del peso è garantita anche dalla sospensione che lavora tramite flessione del triangolo posteriore, facendo risparmiare così due snodi. Il brevetto Fantic Flip Chip, precedentemente studiato per la XTF 1.6 carbon, consente alla ruota posteriore di avere due posizioni, tenendo la lunghezza del carro posteriore più contenuta possibile e una bici reattiva sia con coperture da 2,2’’ sia da 2,4’’. La Power Unit è firmata TQ, con motore HPR50 da 50 Nm e batteria da 360 Wh integrata, ma rimovibile. Il display centrale indica autonomia, watt erogati, potenza e velocità del ciclista, mentre il comando remoto sul manubrio permette di impostare tre livelli di assistenza personalizzabili con l’app. fantic.com

Telaio: full carbon

SCHEDA TECNICA

Forcella: RockShox SID Ultimate 2P, 120

Ammortizzatore: RockShox SIDLuxe 2P

Ultimate

Gruppo: SRAM XX SL Eagle Transmission 12v

Freni: Magura MT8 SL, 2 pistoncini

Ruote: Mavic Crossmax SL Ultimate - 29"

Gomme: Pirelli Scorpion ProWall XC-RC29"x 2.2

Specifiche eBike

Motore: TQ HPR-50, 50 Nm

Batteria: 360 Wh

TREK

SUPERCALIBER SLR 9.8 XT

Supercaliber SLR 9.8 XT è una mtb da cross country ultraleggera pronta ad aggredire il trail nei giorni di gara. La forcella da 110 mm e la sospensione posteriore IsoStrut con escursione di 80 mm rendono la guida più fluida senza compromettere l'efficienza della pedalata. Il modello presenta un telaio in carbonio OCLV Mountain SLR leggero abbinato a una moderna geometria XC. Il frame è a prova di Coppa del Mondo dal momento che i tecnici Trek hanno deciso di utilizzare una stratificazione in fibra di carbonio a modulo più elevato che ha permesso di impiegare meno materiale. Completano il tutto la trasmissione Shimano XT a 12 velocità, ruote in carbonio Bontrager Kovee Elite 30, manubrio/attacco manubrio integrato Bontrager RSL in carbonio e freni a disco idraulici Shimano Deore XT M8100. Supercaliber SLR 9.8 XT è un modello nato per le competizioni capace di scattare in salita e scatenarsi fino al traguardo. Trek - 035.302502 - trekbikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: carbonio OCLV Mountain SLR

Forcella: Fox Performance 34 Step-Cast, molla pneumatica Float EVOL

Gruppo: Shimano XT M8100, 10-51, 12 velocità

Freni: disco idraulico Shimano Deore XT M8100

Ruote: Bontrager Kovee Elite 30

Gomme: Bontrager Sainte-Anne RSL XR, tubeless ready

LOMBARDO

BORMIO

Con un peso inferiore a 20 kg la nuova Bormio si presenta come una delle eMtb più leggere mai introdotte dal marchio siciliano. Progettata per offrire un'ottima esperienza di guida, combina leggerezza, potenza e precisione. Il sistema di sospensione Rock Shox Pike SLCT con escursione da 140 mm e la sospensione Deluxe Select+ garantiscono prestazioni superiori sia in salita sia in discesa. Questa configurazione non solo assicura un'eccellente gestione del terreno, ma mantiene anche il peso complessivo della bici sorprendentemente basso, rendendo la guida più fluida e confortevole. Le performance e la resistenza sono ulteriormente assicurate dalla trasmissione Shimano XT M8100, che offre cambi precisi e affidabili. Il telaio in alluminio alleggerito 6061, combinato con geometrie all-mountain, rende la Bormio una eMtb adatta a tutti i tipi di rider, versatile e performante grazie anche al motore Bosch Performance Line SX da 55 Nm. Cicli Lombardo - 0923.851181 - info@lombardobikes.com

SCHEDA TECNICA

Telaio: in alluminio 6061

Forcella: Rock Shox Pike SLCT, 140 mm

Ammortizzatore: Rock Shox Dlx Select+

Gruppo: Shimano XT M8100

Freni: Shimano MT420, 4 pistoni, rotori

200-200 mm

Ruote: Sunringle SR329 Trail 29

Gomme: Vittoria Syerra 29x2.4

Specifiche eBike

Motore: Bosch Smart system Performance Line SX 55 Nm

Batteria: CompacTube 400 Wh

THE (XC) PLACE TO BE

La fama dell'Italia Bike Cup ha ormai varcato i confini nazionali, e tutti i principali team l'hanno inserita nel loro calendario. La manifestazione, anche quest'anno supportata da Chaoyang, prevede otto appuntamenti, che si terranno da marzo ad agosto lungo lo Stivale

Nel cuore pulsante del crosscountry italiano, l’edizione 2025 dell’Italia Bike Cup Chaoyang ha già srotolato il tappeto rosso per una stagione che mira a riscrivere le regole del gioco. Più di una semplice gara, questa manifestazione è un vero e proprio laboratorio di emozioni, in cui ogni curva e ogni salita raccontano storie di passione, determinazione e innovazione.

LO SPONSOR DELLA MANIFESTAZIONE

Per il terzo anno consecutivo, Chaoyang si conferma come il partner privilegiato di questa avventura. Distribuito in Italia da Mandelli e brand del gruppo ZCRUBBER (uno dei dieci maggiori produttori mondiali di pneumatici), il marchio porta con sé una storia d’eccellenza dal 1958. La sua dedizione nello sviluppo di copertoni ad alte prestazioni, frutto di rigorosi test su ogni tipo di terreno e di un costante lavoro di ricerca e innovazione, riflette l'impegno per offrire prodotti di qualità superiore. Un marchio che accompagna la passione per il cross country, dove tecnologia e affidabilità fanno la differenza in ogni sfida.

TRASFORMARE IL TERRITORIO IN UN PALCOSCENICO

L’Italia Bike Cup Chaoyang 2025 non è solo una competizione sportiva: è un viaggio carico di emozioni attraverso i paesaggi italiani. I percorsi offrono un mix armonioso di sfide tecniche e bellezze naturali, spingendo atleti e appassionati a scoprire ogni angolo di un territorio ricco di storia e cultura. Salite impegnative, tratti fuoristrada e scorci panoramici creano un ambiente dove ogni pedalata diventa una celebrazione del connubio tra sport e natura. Come sottolineato dagli organizzatori, l’edizione 2025 si fonda sull’esperienza degli anni passati, con l’obiettivo di alzare ulteriormente gli standard organizzativi e tecnici, regalando a tutti (atleti, sponsor e spettatori) un’esperienza indimenticabile.

IL FUTURO DEL XC È GIÀ IN MARCIA

Con oltre 800 atleti pronti a dare il massimo in ogni singola prova, il circuito continua a crescere, confermandosi come un trampolino di lancio per i talenti nazionali e internazionali e un punto di riferimento per le comunità locali. Da marzo ad agosto, l’Italia Bike Cup Chaoyang si rinnova anno dopo anno, fondendo innovazione, sostenibilità e pura adrenalina, e tracciando la rotta verso un futuro in cui lo spirito del cross country diventa la forza trainante di un movimento che va ben oltre la competizione.

1 / 2 marzo – Verona – C2 - Verona MTB International

7 / 8 / 9 marzo – Albenga (SV) – C1 - Coppa Città di Albenga

5 / 6 aprile – Maser (TV) – C2 - Gaerne MTB Trophy

26 / 27 aprile – Stevenà di Caneva (PN) – C1 - MTB Caneva Trophy

11 maggio – Capoliveri (LI) - Capoliveri Bike Park

17 / 18 maggio – Courmayeur (AO) – C1 - Courmayeur MTB Event

8 giugno – Rivoli Veronese (VR) - Verona Giovani

31 agosto – Lugagnano (PC) - Lugagnano Off Road

INITIALLY, WAS JUST A COFFEE RIDE

FINISHER

Built for adventurers taking on the toughest challenges. With top ventilation, comfort, and an eyewear storage system, it’s proven on the Silk Road Mountain Race.

©Nils Laengner

CRAFTY CARBON: MADE TO EVOLVE

Mondraker rinnova la sua bici da enduro mantenendone l'inconfondibile identità, ma migliorandone prestazioni, agilità e assistenza alla pedalata. Equipaggiata con il rinnovato motore Bosch CX Performance e batterie da 800 Wh o 600 Wh, è disponibile in cinque diversi allestimenti

Completamente riprogettata dal brand iberico in ogni minimo dettaglio, la nuova Crafty Carbon è la bici da enduro definitiva della categoria full power di Mondraker, dotata di ruote da 29” e con 160/150 mm di escursione. Crafty Carbon offre una scelta di taglie molto ampia, inclusa una nuova intermedia ML, completata da due lunghezze del carro posteriore ottimizzate per ciascuna. Un approccio innovativo, pensato per migliorare l’esperienza di guida, indipendentemente dalla corporatura del biker. Le diverse lunghezze del carro posteriore, insieme al flip-chip sul supporto inferiore dell’ammortizzatore, permettono a questa eMtb di essere il mezzo ideale in termini di adattabilità. Per quanto riguarda la power train unit, il marchio spagnolo ha optato per il nuovo Bosch CX Performance e con batterie integrate, rimovibili e intercambiabili da 800 Wh e 600 Wh.

IN MOVIMENTO

EVOLUZIONE

La geometria della Crafty Carbon è stata modificata, con un angolo di sterzo più aperto di un grado rispetto alla versione precedente, migliorandone la stabilità alle alte velocità. Oltre al nuovo angolo di sterzo di 64,5°, il telaio è dotato di un flip chip a due posizioni (standard e basso) sull’attacco inferiore dell’ammortizzatore, che consente di modificare l’altezza del movimento centrale di +/- 0,5 mm e gli angoli del tubo sella e sterzo di +/-0,35° per adattarsi meglio al proprio stile o al tipo di terreno. La gamma Crafty Carbon è disponibile in cinque diversi allestimenti, tutti con telaio in fibra di carbonio. L’evoluzione della cinematica del sistema Zero Suspension aggiornato, combinata con i miglioramenti apportati dal Bosch CX, portano le prestazioni del modello a un livello completamente nuovo. Una bici che, come dice il claim con cui è stata presentata da Mondraker, è “progettata per evolversi”.

LA PRIMA DELLA GAMMA

RR S è la prima della gamma Crafty 2025 ad avere un telaio con carro posteriore e leveraggio sospensione completamente in fibra di carbonio. È equipaggiata con la trasmissione SRAM XO AXS Eagle, freni Maven Silver e sospensioni anteriori e posteriori Fox con reggisella telescopico Transfer, tutti con rivestimento Kashima. Il carro posteriore e il rocker link della sospensione completamente in carbonio, oltre alla batteria PowerTube da 600 Wh, sono stati progettati dal marchio iberico per esaltare la maneggevolezza della bici e limitarne il peso (in taglia m 22,6 Kg). Inoltre, i componenti ONOFF della serie S6 completano il pacchetto con un manubrio in carbonio da 800 mm. RR S è compatibile con il range extender Bosch Powermore per affrontare ogni ride senza pensieri.

Telaio: Crafty Stealth Air full Carbon

Forcella: Fox 38 29 Float GRIPX2 Factory Kashima, 160 mm,

Ammortizzatore: Fox Float X Factory

Kashima EVOL LV

Freni: SRAM Maven Silver, pinza a 4 pistoncini

Ruote: Mavic E-Deemax S 29

RR S

Gomme: Maxxis Minion DHF 29x2.6 WT, tubeless ready

Reggisella: Fox Transfer Factory Kashima

Peso: 22,6 Kg in taglia M

Specifiche eBike

Motore: Bosch Performance Line CX

Batteria: Bosch Powertube 600 Wh

Display: Purion 400 Bosch Mini Remote

Mondraker, sfruttando l’aggiornato Zero Suspension System, offre una migliore sensibilità alle piccole asperità, un assorbimento degli shock più efficace e un migliore comportamento in fase di fine corsa. Anche il grip in salita riceve un notevole upgrade, indipendentemente dal terreno.

Crafty Carbon RR S utilizza le batterie da 600 Wh, completamente nuove e migliorate, in grado di offrire una maggiore efficienza e una migliore densità d’energia rispetto al passato, con il risultato di un peso ridotto. In combinazione con il rinnovato software del motore e l’elettronica del sistema CX, il modello è significativamente più efficiente rispetto alle generazioni precedenti. Le batterie sono rimovibili e intercambiabili tramite un sistema di bloccaggio rapido.

SCHEDA TECNICA CRAFTY CARBON
CINEMATICA OTTIMIZZATA
BATTERIE RIMOVIBILI

MANUBRIO ONOFF

Il manubrio in carbonio ONOFF da 800 mm, oltre ad attacchi manubrio, reggisella e manopole Forest o Desert Pro garantiscono alla Crafty Carbon RR S un look coerente e prestazioni di altissimo livello.

OBIETTIVO: OTTIMIZZAZIONE

Crafty Carbon RR S è disponibile in cinque diverse misure grazie all’introduzione della taglia “ML”. Una caratteristica distintiva è l’incorporazione di due differenti lunghezze del fodero a seconda delle dimensioni del telaio, elemento che consente di mantenere lo stesso feeling in sella indipendentemente dalla taglia.

RANGE EXTENDER

RR S è compatibile con il range extender Bosch Powermore per affrontare ogni ride senza pensieri. Un extra da 250 Wh per aumentare l’autonomia o per affrontare senza problemi ogni ride. Si fissa facilmente all’attacco principale della borraccia sul tubo obliquo. Con un peso di circa 1,5 kg, è leggero e facile da trasportare sul telaio o in uno zaino.

Una delle novità del sistema Bosch CX e della gamma Crafty Carbon è il Purion 400. Completamente rinnovato rispetto alle generazioni precedenti, si trova accanto all’attacco manubrio, lontano da qualsiasi pericolo. Facile da leggere grazie al suo schermo a colori da 1,6”, può essere configurato per mostrare le informazioni selezionate dal rider ed è anche dotato di segnali acustici per le notifiche e le impostazioni.

Un aggiornamento significativo della gamma è l’aggiunta del Bosch Performance CX, parte integrante di ogni Crafty fin dal suo lancio nel 2020. Il nuovo motore incorpora un’architettura di design aggiornata con due punti di montaggio anziché tre, una riduzione del peso di 100 grammi e un calo delle dimensioni complessive. La nuova drive-train ha gli stessi 85 Nm di coppia e 600 W di potenza di picco del modello precedente, ma offre un’erogazione della potenza migliore. Inoltre, la rumorosità è stata ridotta sia durante la pedalata che la fase di rilascio, mentre i fruscii meccanici in discesa sono stati completamente eliminati. Una funzione aggiuntiva è la modalità ‘Hill Hold’ che impedisce alla eMtb di scivolare indietro su tratti in pendenza fino a quando non si inizia a pedalare.

LA COSTRUZIONE RADIALE RISOLVE PROBLEMI

Fin dai primi test, i nuovi pneumatici di Schwalbe hanno conquistato e convinto molti biker. Ne abbiamo parlato con i product manager dell’azienda tedesca

di Daniele Pansardi

Negli ultimi mesi abbiamo imparato a conoscere la costruzione radiale di Schwalbe. Già impiegata stabilmente nell’automotive, è la tecnologia più comune per la fabbricazione di pneumatici nel mondo delle quattro ruote. Il suo ingresso nella bike industry si deve proprio al lavoro del marchio tedesco, che lo ha introdotto sulle gomme da mtb trail e gravity Albert, Shredda e Magic Mary, ottenendo da subito riscontri molto positivi dai tester.

COSA CAMBIA CON LA COSTRUZIONE RADIALE

Pur non essendo una costruzione al 100% radiale come avviene nelle auto, ma con angoli più “aperti” per raggiungere il miglior compromesso possibile, la disposizione dei fili della trama garantisce che il materiale della carcassa si sovrapponga più brevemente e con minore tensione. Di conseguenza, lo pneumatico si deforma in modo più mirato e può reagire in maniera molto più flessibile e adattabile alle irregolarità, senza sacrificare la sicurezza.

Abbiamo approfondito l’argomento rivolgendo alcune domande ai product manager di Schwalbe che hanno seguito il progetto.

È passato quasi un anno dal lancio dei nuovi pneumatici con costruzione radiale. Quali sono stati i principali feedback ricevuti? Questo nuovo tipo di costruzione, utilizzata sugli pneumatici Trail Pro e Gravity Pro, migliora le prestazioni con un elevato grip aggiuntivo. Inoltre, la sensazione di guida fluida è particolarmente enfatizzata. Grazie alla particolare costruzione della carcassa, al primo utilizzo si nota subito la differenza. Molti rider trovano subito confidenza grazie al maggiore grip e smorzamento, mentre altri rider molto più aggressivi nelle guida hanno dovuto adottare una pressione maggiore degli pneumatici per trovare il giusto feeling con la carcassa radiale senza dover accettare compromessi in termini di aderenza. Pinkbike è talmente entusiasta dell'innovativa tecnologia Schwalbe che deciso di assegnare l'ambito premio “Prodotto dell'anno” 2024.

Quali sono state le principali sfide ingegneristiche nella progettazione di pneumatici con tecnologia radiale rispetto a quelli normali?

Siamo partiti da una esigenza, ragionando sulla differenza tra la suola di una scarpa e l’area di contatto ridotta di 1/3 dello pneumatico. Quando rotola su un ostacolo (radice/roccia), l'area di contatto dello pneumatico viene effettivamente ridotta alla superficie dell'ostacolo. La sfida è stata rendere lo pneumatico flessibile, massimizzando l’utilizzo dell’area di contatto senza compromettere la stabilità e la sicurezza, reinventando l’angolazione dei fili della carcassa.

È una tecnologia che potenzialmente può adattarsi a tutti gli pneumatici off-road? Si, potenzialmente può adattarsi a molte discipline mtb. Il limite oggi è legato al cross country, dove si richiede leggerezza e scorrevolezza e una maggiore impronta a terra. Sicuramente è una nuova sfida per noi product manager.

Quanto si può aumentare la pressione delle gomme con la nuova tecnologia radiale?

Gli pneumatici radiali offrono circa il 30% in più di area di contatto rispetto a quelli convenzionali alla stessa pressione dell‘aria. Anche se quest’ultima viene aumentata del 50%, l‘area di contatto è ancora maggiore del 15% e lo pneumatico mantiene la sua flessibilità. Ciò significa che la pressione dell‘aria può essere selezionata liberamente in base ai desideri del rider, senza praticamente alcun impatto negativo sul comportamento e sul comfort delle performance.

Come cambia la durata della vita dei copertoni con la tecnologia radiale?

L‘attenzione è chiaramente rivolta alla prestazione. La maggiore area di contatto e il comportamento di risposta più flessibile garantiscono maggiore grip, maggiore smorzamento, maggiore sicurezza e maggiore comfort. Lo pneumatico assorbe meglio gli impatti e utilizza in modo più efficace la corsa delle sospensioni, attaccandosi letteralmente al terreno. Questo vale sia per le mountainbike muscolari sia per le elettriche, che hanno una trazione significativamente maggiore.

I copertoni radiali funzionano al meglio solo con tubeless oppure anche con la camera d’aria?

Le migliori performance si ottengono in versione tubeless o con le camere d’aria ultraleggere in TPU Aerothan.

Schwalbe Italia - 039.6058078 - info@schwalbe.it

SFIDARE IL LIMITE CON ABUS

Enduro, dirt o downhill. Chi ama le discipline più estreme della mtb ricerca nei caschi sicurezza e prestazioni. In questa ottica il marchio tedesco propone per il 2025 tre modelli sviluppati anche grazie ai feedback di atleti di calibro mondiale

HIDROP

HiDrop è il full face di Abus progettato per le discipline più estreme e usato da Tom Isted e Dawid Godziek, atleti che fanno freeride e slopestyle ai massimi livelli. Il modello, che ha ottenuto le più elevate certificazioni in termini di sicurezza, è stato testato sulle piste più difficili del mondo e viene utilizzato nell'EWS, nel Crankworx World Tour e nella Coppa del Mondo di DH. È realizzato con tecnologia costruttiva in-mold, dove il guscio esterno e il core interno si saldano in una struttura capace di garantire la massima robustezza. La calotta esterna in ABS si unisce al materiale assorbente dell’interno del casco, composto da EPS ed EPP. Inoltre, grazie alla sua buona ventilazione, la testa rimane al fresco, permettendo di rimanere concentrati sull’obiettivo. In caso di incidente, la visiera Break-Away si stacca dal casco per evitare che, per proteggere il collo, la testa venga proiettata all'indietro.

CLIFFHANGER

CliffHanger è il modello progettato dal marchio tedesco con i feedback della leggenda del freeride Richie Schley. Il casco risponde alle esigenze di biker ambiziosi che hanno aspettative elevate in termini di materiali e attrezzature. Qualche anno fa il team di sviluppo di Abus è partito con l’obiettivo di creare un degno successore del modello MonTrailer e proporre un casco aperto per l’enduro e per gli appassionati di single-track, nonché per il proprio team gravity. Il risultato è un prodotto leggero ma robusto, con un plus di sicurezza. Per una maggiore stabilità, il rinforzo strutturale Acti-Cage è stato integrato nel nucleo in EPS. Come per i modelli precedenti, anche in questo caso i capelli lunghi trovano posto nel Ponytail Outlet, uno spazio tra il sistema di regolazione e il bordo inferiore. La mentoniera può essere adattata individualmente grazie al TriVider di nuova concezione. Infine, otto prese d'aria sulla parte anteriore e sei su quella posteriore garantiscono un’ottima ventilazione.

AIRDROP

AirDrop è il primo casco integrale Abus che offre protezione completa anche per le evoluzioni più spericolate. Il modello utilizzato da Cedric Gracia e Gabriel Wibmer è stato progettato dal marchio tedesco per sfidare continuamente i propri limiti. Le nuove tecnologie, come il Collarbone Protection per la protezione delle clavicole in caso di caduta e il sistema ASC (che aumenta la percezione dell'ambiente circostante), assistono i rider nei bike park e nei percorsi più impegnativi. Se l'adrenalina è quello che si cerca, AirDrop è il casco ideale da mtb con design inmold per una struttura solida tra calotta esterna e materiale assorbente del casco (EPS). Inoltre, il modello presenta un’eccellente ventilazione grazie a 11 convogliatori e sei estrattori d'aria. La vestibilità è uno dei criteri più importanti nella scelta di un casco: l'AirDrop può essere regolato grazie al sistema Zoom-Ace, mentre la visiera adattabile in altezza è dotata di un meccanismo di sgancio in caso di forte impatto.

TRIPLICE SUPPORTO

Anche nel 2025, Wag è al fianco di negozi e officine con soluzioni su misura per ogni esigenza.

Tra le novità di quest’anno c’è l’ampliamento dei servizi e degli strumenti offerti

Il marchio Wag si è fatto largo nel panorama della bike industry negli ultimi anni per essere una delle realtà che ha sviluppato prodotti di qualità a costi accessibili dedicati alla bici. L’obiettivo del brand distribuito da RMS è quello di offrire però molto di più, grazie a una ricca offerta di strumenti in grado di supportare al meglio il negoziante nel suo lavoro quotidiano e, di conseguenza, aiutarlo a offrire alla clientela un servizio sempre più completo ed efficiente. Dopo aver inaugurato nel 2023 “Supporto 100%” e “Una Mano in Officina”, nel 2024

Per le attività che organizzano eventi sportivi e ludici legati alla bici, Wag ripropone il servizio “Supporto 100%”, che assiste il cliente in ogni fase dell’organizzazione: dall’allestimento del percorso ai pacchi gara per i partecipanti.

Wag ha voluto inserire nella propria offerta anche "Una Mano in Negozio". A distanza di tre anni dalla loro nascita e grazie ai feedback dei clienti e al lavoro d’analisi svolto sia dal team di sviluppo sia dalla rete commerciale, Wag ha perfezionato la propria proposta.

Vediamo quindi quali sono i servizi disponibili nel 2025 e perché rappresentano la scelta ideale per negozianti e officine.

Per le ciclofficine, il servizio “Una Mano in Officina” fornisce strumenti essenziali per il lavoro quotidiano. Da quest’anno, i clienti possono scegliere tra due opzioni: “Una Mano in Officina TOP” o “Una Mano in Officina LIGHT”. La differenza riguarda la tipologia e la quantità di prodotti offerti, permettendo così di adattarsi meglio alle esigenze specifiche. È possibile ricevere, ad esempio, il pavimento gommato professionale (molto apprezzato nel 2024), una selezione di prodotti per la manutenzione e la pulizia della bici, un grembiule da lavoro e schede tecniche per la riparazione.

Numerose, inoltre, le novità di prodotto che Wag ha iniziato a introdurre e che verranno lanciate nelle prossime settimane: dalla terza generazione di ruote G3 (di cui abbiamo parlato sullo scorso numero di Bikefortrade), all’ampliamento della linea di prodotti chimici, passando per valvole colorate e una vasta gamma di accessori e ricambi. Oltre ai servizi,

Infine, il servizio “Una Mano in Negozio” rappresenta un valido supporto per tutte le attività svolte nella zona dedicata all’accoglienza del cliente, che include spesso l’area espositiva e la cassa. La fornitura di cancelleria, nastri da imballaggio e sacchetti risulta sempre indispensabile. In aggiunta, il servizio comprende anche felpe e magliette: un abbigliamento pratico e comodo, adatto sia alla stagione fredda sia a quella calda.

infatti, il brand propone un’offerta sempre più ampia, pensata per garantire un eccellente rapporto qualità/prezzo. Un vantaggio concreto che consente al negoziante di gestire al meglio il lavoro quotidiano. Tutte le informazioni e gli approfondimenti sono disponibili sul sito www.wagbike.com

SUPPORTO 100%
UNA MANO IN OFFICINA
UNA MANO IN NEGOZIO
I SERVIZI WAG

SWR ADJUSTABLE: ESPERIENZE DI GUIDA SU MISURA

Il nuovo reggisella telescopico di Switch Components si distingue per due motivi: una cartuccia aperta a pressione regolabile e la possibilità di ridurre l’escursione fino a 25 mm

Switch Components, l’azienda nata su iniziativa di Gist Italia, è un progetto fatto da biker e pensato per i biker, specializzato in abbigliamento, accessori e componentistica per la mtb. Una vocazione per l’off-road che si traduce in prodotti di qualità a prezzi competitivi, che possano offrire reali vantaggi a un’ampia categoria di appassionati e proporre loro delle innovazioni continue. Come quella che caratterizza il catalogo 2025. La grande novità della stagione è il modello SWR Adjustable, che fa parte della linea SWR di reggisella telescopici. Si distingue per una cartuccia aperta a pressione regolabile (gonfiabile tra 250 e 300 psi), che consente di personalizzare la pressione interna e adattare la velocità di risalita secondo le proprie esigenze. Il SWR Adjustable ha 160 mm di escursione ma, grazie a micro regolazioni a step di 5 mm, è possibile ridurla fino a 25 mm, ottimizzando così l’utilizzo in base alla configurazione della propria bici e sfruttando al massimo le potenzialità del telaio. SWR Adjustable ha anche un attuatore e un morsetto sella riprogettati, che permettono di mantenere una lunghezza complessiva identica alla versione precedente da 150 mm, pur offrendo 10 mm di escursione in più. Tra gli optional, c’è anche un comando installabile sottomanubrio.

Escursione: regolabile da 160mm a 135mm (step di 5mm)

Cartuccia: a pressione regolabile (250280 psi)

LPeso: 550 g (diametro 31,6 mm)

Lunghezza totale: 451 mm

Peso comando e cavo: 90 g

IL 3D CHE UNISCE COMFORT E PRESTAZIONI

Prologo amplia la propria gamma presentando la versione 3D di un modello iconico come la Scratch M5 PAS, ora ancor più innovativo e performante

a nuova Scratch M5 PAS 3DMSS è una sella multidisciplinare dallo spirito racing che grazie alla sua forma tonda permette di avere un supporto extra alla fascia lombare. Nasce da test che hanno permesso di analizzare in modo scientifico le aree di pressione esercitate sulla sella da diverse tipologie di ciclisti. Il nuovo modello riprende la stessa forma ergonomica T-shape e le dimensioni compatte (250x140 mm) della Scratch M5 PAS, già adottata da diversi Pro come Jonas Vingegaard, Egan Bernal, Wout Poels, Romain Bardet e Magnus Cort. Il progetto è nato con l’obiettivo di dare vita a una sella che riuscisse a esaltare tutti quelli che sono i pregi di un modello vincente come la Scratch M5, e poter essere il perfetto punto d’incontro tra il comfort del ciclista e la ricerca delle massime prestazioni.

Questa sella dal peso contenuto (176 grammi), grazie a una stampa tridimensionale di ultima generazione, riesce a fornire massima comodità anche quando si vuole esprimere tutta la potenza sui pedali per lunghi periodi di tempo e in qualsiasi condizione, su strada o su sterrato. Il modello include la tecnologia PAS - Perineal Area System, con un canale aperto studiato per eliminare picchi di pressione e intorpidimenti, migliorando il flusso sanguigno in una delle zone più delicate per chi pedala. La sella, come tutti i modelli high-performance di Prologo, poggia su una base realizzata in carbonio a fibra lunga iniettato, un materiale che offre un ottimo compromesso tra leggerezza, rigidità e comfort. Per quanto riguarda il rail si può scegliere sia la versione Nack (Nano Carbon Fiber) composto da fibra di carbonio, kevlar e filamenti di alluminio, oppure quella con rail Tirox, in acciaio a lega leggera con un ottimo equilibrio peso-resistenza, che conferisce alla sella minore rigidità e un superiore assorbimento delle vibrazioni.

La stampa 3D adottata da Prologo ha permesso di realizzare tre settori separati per ogni lato della sella, che si adattano in modo ottimale alle singole aree di pressione esercitate e assecondano la morfologia del ciclista. Ogni settore presenta un doppio strato superiore e inferiore, con diverse forme geometriche complesse, densità variabili e coefficienti elastici differenziati.

Switch Components è un marchio distribuito da Gist Italia - info@gistitalia.it prologo.it - 039.6823507 - info@prologotouch.com

Visita il sito per saperne di più sul prodotto.
Dimensioni: 250 x 140 mm
Peso rail in Nack: 176 g
Peso rail in Tirox: 209 g Ø Rail: Nack 7x9,3mm; Tirox 7mm
SCHEDA TECNICA
SCHEDA TECNICA

LA CARICA DEI 101

Ecco la terza puntata dell’inchiesta esclusiva di Bikefortrade, in cui analizziamo l’andamento del mercato nel 2024, offrendo spunti interessanti sulle prospettive future per la bike industry. Parola ai negozianti di tutta Italia di Davide L. Bertagna e Daniele Pansardi

Iretailer rappresentano l’anello fondamentale della filiera e proprio per questo è importante raccogliere il loro punto di vista, ascoltarne le richieste e considerarne i bisogni. Con le rubriche “Focus shop” e “Io apro perché” siamo soliti dare loro voce tutti i 365 giorni, ma è in occasione dei primi numeri del nuovo anno che, con la consueta “Carica dei 101” (diventata ormai un marchio di fabbrica di MagNet), realizziamo una vera e propria indagine di mercato a 360 gradi. Bilancio dell’annata appena conclusa e prospettive per quella in arrivo, novità, trend, problematiche, opportunità, proposte: archiviato il 2024 nei bilanci dei punti vendita, qual è il sentiment dei negozianti? Ecco la terza puntata della nostra indagine con interessanti spunti di riflessione per tutti gli operatori del mercato bike. Sul prossimo numero presenteremo i numeri e l’analisi completa dalle 101 interviste realizzate.

DUE RUOTE POINT

Treviso

Antonio Carnovale, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Abbiamo fatto registrare un aumento del 5%.

2. Le promozioni verso i clienti.

3. Non abbiamo avuto nessun problema.

TREND DI ACQUISTO

4. Non incide.

5. C’è stata una maggiore presenze femminile.

6. City/urban, gravel, mtb SOCIAL MEDIA

7. Non usiamo social media

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: BIANCHI (-) TORPADO (+) BH (-)

eBike: BIANCHI (+) TORPADO (+) BH (+)

abbigliamento: PISSEI (-)

accessori: BRN (-) RMS (=) BONIN (+)

10. NESSUNO IN PARTICOLARE

11. 6

LE DOMANDE

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Nel 2024 qual è stato l’andamento delle vendite del negozio?

2. Quali sono stati i principali fattori che hanno influenzato l’andamento?

3. Avete riscontrato problemi di overstock di magazzino? Se sì, quali strategie avete attuato per affrontare la situazione?

TREND DI ACQUISTO

4. Sul totale delle vendite, quanto incide in percentuale l’e-commerce?

5. Avete notato nuovi trend nei comportamenti d’acquisto?

6. Quale sono state le tre tipologie di bici più vendute nel 2024?

SOCIAL MEDIA

7. Quali social media utilizzate?

8. Se sì, li sfruttate per vendite dirette, promozioni o semplicemente per costruire la vostra comunità?

MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di bici? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di eBike? Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di accessori?

10. Quale è stato a vostro avviso il marchio rivelazione del 2024?

11. Voto complessivo a questo 2024 da 1 a 10?

12. Eventuali considerazioni finali.

CICOBIKES

Gozzano (NO)

Brian Poletti, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Tra il 2023 e il 2024 l’andamento è rimasto stabile.

2. Chi ha messo fuori il modello nuovo ha avuto maggior successo, compensando chi invece non aveva presentato nulla.

3. No, non abbiamo avuto nessun problema.

TREND DI ACQUISTO

4. Non abbiamo avuto un e-commerce.

5. La maggior parte delle persone richiede la drive unit Bosch per la grande capacità della batteria.

6. eMtb, mtb, road.

SOCIAL MEDIA

7. Instagram

8. Per le promozioni.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

12. Servono incentivi alla vendita finale, in particolare da novembre a febbraio, e all'utilizzo della bicicletta. Inoltre, servirebbe un maggiore impegno per lo sviluppo delle piste ciclabili.

9. bici: ROCKY MOUNTAIN (=) eBike: ROCKY MOUNTAIN (=) MONDRAKER (=) abbigliamento: MONS ROYALE (=) ALPINESTARS (=) accessori: URGE (=) PROGRIP (=)

10. NESSUNO IN PARTICOLARE

11. 8

BILANCIO DEL 2024 RISPETTO AL 2023

CIRCEO BE WILD

San Felice Circeo (LT)

Dario Crepaldi, socio titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Nella vendita abbiamo registrato un leggero calo nel mercato bici e ci siamo resi conto che è stato più difficile anche vendere l'usato. Sul nuovo ci sono state parecchie promozioni e il ricavo è stato inferiore.

2. Abitiamo in un paese di 8.000 abitanti, dove l'inverno è una stagione un po’ debole e siamo influenzati da questo fattore. In termini generali, le persone cercano sempre qualcosa di più economico e i siti internet propongono prodotti a costo inferiore.

3. Non in particolare, i nostri ordini sono stati sempre ponderati e calcolati in base al mercato.

TREND DI ACQUISTO

4. Non lo abbiamo, lo stiamo creando, ma potrebbe incidere tanto per noi che abbiamo poche persone in inverno. Stiamo correndo ai ripari e cercando di attivarlo. La parte difficile non è il suo costo, ma l’impegno nel seguirlo e l’inventario.

5. Sì, per questo abbiamo spinto molto sul gravel. L'acquisto dell'agonista sta calando, ma non quello del cicloturista e il gravel ci ha aiutato in questo.

6. Gravel, eMtb, mtb

SOCIAL MEDIA

7. Instagram, Facebook

8. Su Instagram e Facebook abbiamo un team dedicato e pubblicizziamo vendita ed eventi. Nasciamo come info point turistico e abbiamo una squadra con scuola di mtb. Siamo anche su Subito, che utilizziamo per le vendite in attesa di un nostro e-commerce.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: SANTA CRUZ (-) MONDRAKER (+) 3T (+) eBike: FOCUS (-) MONDRAKER (+) abbigliamento: FOX (=) POC (=) PEDALED (+) accessori: POC (=) FOX (=) OUT OF (+)

10. PEDALED

11. 7

12. Il mercato è in difficoltà sotto tanti punti di vista, spero che il mondo bici riesca ad aprirsi di più al cicloturismo puntando meno all'agonismo.

BIKE STORE Udine

Luca Tassotto, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. In calo almeno del 20%.

2. La saturazione del mercato, che è la conseguenza di quanto accaduto durante il periodo del Covid. A mio avviso, pagheremo fino al 2026 questa cosa.

3. No, abbiamo gestito piuttosto bene il magazzino, facendo degli ordini oculati.

TREND DI ACQUISTO

4. Non ho un e-commerce.

5. Lo spostamento della vendita sull'elettrico, che ormai vale per il 70%.

6. eMtb, city/urban, trekking

SOCIAL MEDIA

7. Instagram, Facebook

8. Pubblicizziamo la nostra attività in officina e li sfruttiamo come vetrina.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: KTM (=) ATALA/WHISTLE (=) LAPIERRE (=)

eBike: ATALA/WHISTLE (=) KTM (=) abbigliamento: ALÈ (=)

accessori: BRN (=) BONIN (=) RMS (=)

10. BRN

11. 6

12. Sarebbe fondamentale abbassare i prezzi per invogliare nuovamente la gente ad acquistare.

CICLI BONFANTI

addetto alle vendite

BILANCIO DI FINE ANNO

1. La crescita è stata del 15%.

2. C’è stato un forte aumento di bici elettriche, mtb e gravel, in particolare grazie all’ingresso di Cube nel nostro negozio.

3. No, non abbiamo avuto nessun problema. TREND DI ACQUISTO

4. Pochissimo.

5. Si è abbassato il livello di spesa del cliente. Non c'è più predisposizione a spendere

tra gli 8 e i 10 mila euro.

6. eMtb, gravel, city/urban. SOCIAL MEDIA

7. Instagram, Facebook

8. Come vetrina dei nostri prodotti. I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: CUBE (+) eBike: CUBE (+) abbigliamento: AGU (-) SHIMANO (-) 100% (-) accessori: SHIMANO (=) CUBE (=) 100% (=)

10. NESSUNO IN PARTICOLARE

11. 9

B12 BIKE PROFESSIONAL Ferrara

Luca Agosti, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il 2023 è stato il nostro primo anno e abbiamo avuto un incremento. L’aumento del fatturato ci ha dato coraggio e fiducia.

2. L’aumento dei servizi che abbiamo offerto ai clienti, in particolare con l’officina e la consulenza biomeccanica. Ci siamo affidati molto al passaparola e alla selezione dei prodotti che avevamo a disposizione, che ha ripagato molto.

3. No, proprio perché siamo partiti nel 2023. Un tempismo che ci ha permesso di avere anche qualche sconto da parte dei fornitori, che invece avevano necessità di liberare i magazzini, per salvaguardare la marginalità. Che è stato il vero problema di tutti – aziende e negozianti – negli ultimi anni.

TREND DI ACQUISTO

4. Non ho un’e-commerce.

5. Ho notato una contrazione nella volontà di acquistare online. La fase di pandemia aveva portato le persone a poter acquistare il miglior prodotto possibile dal divano di casa a un prezzo basso, ma ora vedo una maggiore frequentazione nei negozi perché le persone vogliono capirne di più e fare quattro chiacchiere con il rivenditore. Noi, inoltre, organizziamo anche delle uscite collettive in bici che fanno molto gruppo.

6. Trekking, city/urban, gravel.

SOCIAL MEDIA

7. Instagram, Facebook

8. Come vetrina e far vedere quali sono i nostri servizi. Pubblicizziamo anche le nostre attività di gruppo.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: COLNAGO (+) GUERCIOTTI (+) BIANCHI (+) eBike: BIANCHI (+) TECNOBIKE (+) abbigliamento: PISSEI (=) Q36.5 (=) accessori: MET (+) KASK (=) GIST (=)

10. BIANCHI

11. 8

12. I produttori/fornitori/grossisti dovrebbero trovare un maggiore equilibrio per avere un mercato stabile, perché negozi fisici ed e-commerce possono convivere. Chi compra una bici online poi in negozio deve andarci necessariamente per altri servizi come la biomeccanica. Dovrebbero tenere anche il mercato un po' più sotto controllo, ma capisco che la situazione di overstock possa aver portato a proporre sconti lunghi molti mesi.

BICILANDIA

Grosseto

Alessandro Sartori, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. È rimasto stabile.

2. C’è stato un costante aumento delle bici elettriche nel tempo.

3. Non abbiamo avuto problemi di overstock. Dopo gli anni scorsi abbiamo gestito meglio gli ordini.

TREND DI ACQUISTO

4. Non ho un’e-commerce.

5. Niente di particolare, non c'è un trend come la bici gravel di qualche anno fa.

6. City/urban SOCIAL MEDIA

7. Facebook

8. Come vetrina.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: ATALA/WHISTLE (=)

eBike: ATALA/WHISTLE (=)

abbigliamento: VENTO (-)

accessori: VENTO (-)

10. NESSUNO IN PARTICOLARE

11. 8

CAMPAGNANO

BIKELAND

Campagnano (RM)

Graziani, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Il 2024 è andato meglio dell’anno precedente, mentre l’inizio 2025 è stato molto problematico, anche per questioni meteo.

2. La nostra attività non si basa semplicemente sulla vendita del nuovo, cui abbiamo avuto diversi problemi, ma puntiamo molto sull'usato che ha girato bene. Anche l’officina ci ha dato soddisfazioni.

3. Non facciamo magazzino. Abbiamo aperto il negozio nel momento in cui non c'erano bici da proporre, per cui non lo abbiamo fatto dal principio. Non abbiamo dovuto smaltire nulla.

TREND DI ACQUISTO

4. Sì, ma lo usiamo per il SEO e per posizionarci meglio sui motori di ricerca. Non è concorrenziale per noi e non può esserlo visti i competitor.

5. Abbiamo iniziato con riparazioni occasionali, poi il pubblico si è specializzato e così anche noi, tant’è che facciamo riparazioni soprattutto sull’alta gamma e non tanto sulle bici da tutti i giorni. Ci sono più richieste di eBike che di muscolari, mentre il gravel non è ancora esploso nella nostra zona. Il pubblico è perlopiù over 50 e altospendente.

6. eMtb, mtb, bici da bimbo SOCIAL MEDIA

7. Instagram, Facebook

8. Sponsorizziamo le nostre attività di cicloturismo le uscite organizzate in gruppo. I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: CANNONDALE per l’usato (+) COMMENCAL (+) ATALA/WHISTLE (+) eBike: ATALA/WHISTLE (+) COMMENCAL (+) THOK (+) abbigliamento: ENDURA (=) FOX (=) CMP (=) accessori: ENDURA (=) FOX (=) BONIN (=)

10. SHOKZ, gli auricolari a conduzione ossea sono molto richiesti. 11. 7

12. Il settore della bici sembra essere in leggera ripresa, ma nel frattempo sono andati in crisi molti altri comparti. Questo frena anche le nostre attività perché il potere d'acquisto è sempre più basso.

RABOTTINI CICLI E SPORT

Marina (PE)

Luciano Rabottini, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. C’è stato un leggerissimo miglioramento rispetto al 2023, che ritengo sia stato l’anno zero dopo il covid. La crescita è stata confermata fortunatamente in questi primi mesi del 2025, che sono certo sarà la stagione della ripresa per tutto il nostro settore.

2. Nel 2024 hanno influito tantissimo le rimanenze di magazzino. Per noi negozianti ci sono pochi margini con questi sconti, ma ci permettono di far fuori il magazzino.

3. Abbiamo riscontrato anche noi problemi di overstock di magazzino che abbiamo cercato di risolvere attraverso una scontistica mirata.

TREND DI ACQUISTO

4. Noi puntiamo tutto sullo store fisico.

5. Niente da segnalare tra i nuovi trend nei comportamenti d’acquisto.

6. Road (per noi segmento fondamentale), gravel e mtb.

LE DOMANDE

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Nel 2024 qual è stato l’andamento delle vendite del negozio?

2. Quali sono stati i principali fattori che hanno influenzato l’andamento?

3. Avete riscontrato problemi di overstock di magazzino? Se sì, quali strategie avete attuato per affrontare la situazione?

TREND DI ACQUISTO

4. Sul totale delle vendite, quanto incide in percentuale l’e-commerce?

5. Avete notato nuovi trend nei comportamenti d’acquisto?

6. Quale sono state le tre tipologie di bici più vendute nel 2024?

SOCIAL MEDIA

7. Quali social media utilizzate?

8. Se sì, li sfruttate per vendite dirette, promozioni o semplicemente per costruire la vostra comunità?

MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di bici?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di eBike?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di abbigliamento?

Quali sono, in ordine, i vostri 3 top brand di accessori?

10. Quale è stato a vostro avviso il marchio rivelazione del 2024?

11. Voto complessivo a questo 2024 da 1 a 10?

12. Eventuali considerazioni finali.

SOCIAL MEDIA

7. Instagram e Facebook

8. Attraverso i social riusiamo a creare e far crescere la nostra community. Presentiamo su Instagram dei contenuti con tips per la cura della bici. Della gestione dei social media si occupa mia figlia.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: SCOTT (+) BERGAMONT (+) eBike: SCOTT (+) BERGAMONT (+) abbigliamento: ALÈ (-) BIOTEX (-). È un segmento in forte calo a causa dell’ecommerce accessori: SCOTT (=) DMT (=) SHIMANO (=)

10. SCOTT, per l’ottimo rapporto qualità/prezzo dei suoi prodotti. 11. 6

SCAMBIO BICI MELZO (MI)

Daniele Lo Dato, titolare

BILANCIO DI FINE ANNO

1. Nel 2024 abbiamo fatto registrare una decrescita davvero impressionante (-60% rispetto al 2023). Il segmento delle bici da città è un settore completamente crollato almeno nella mia zona. La domanda e la richiesta di bici entry level hanno avuto una contrazione esagerata. A gennaio 2025 ho deciso di ridurre lo spazio espositivo proprio vista la situazione attuale.

2. Il principale fattore che ha influenzato negativamente lo scorso anno è stato in primis il calo della domanda inaspettata (nel 2024 mi aspettavo di rimanere sui livelli del 2023). L’utente oggi non vuole più comprare bici nuove perché poi vengono rubate. Tanti ragazzi giovani preferiscono utilizzare il monopattino per gli spostamenti quotidiani e tante persone, quando decidono di acquistare una bici, scelgono modelli da supermercato.

3. Non ho avuto particolari problemi di overstock perché ho deciso di ridurre gli ordini.

TREND DI ACQUISTO

4. Non ho un e-commerce.

5. Nonostante il mio negozio sia ormai molto conosciuto in zona è stato davvero un annus horribilis. Da segnalare a mio avviso c'è il calo generalizzato d’interesse verso la bicicletta. Tanti utenti non vogliono spendere più di 200 euro per una bici ed è incredibile constatare come, senza l’officina, tante attività come la mia sarebbero chiuse. Per fortuna nel 2024 la manutenzione e l’officina sono rimaste su buoni livelli (forse un lieve calo per il brutto tempo rispetto al 2023).

6. City bike, mtb (anche se in fortissimo calo).

SOCIAL MEDIA

7. Non utilizziamo social media.

I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: ALPINA (=) CASADEI (=) eBike: non le trattiamo. abbigliamento: non lo trattiamo. accessori: ABUS (=)

10 NESSUNO IN PARTICOLARE.

11. 3

THE ULTIMATE BIKESHOP Finale Ligure (SV)

Paolo Aicardi, venditore

BILANCIO DI FINE ANNO

1. L’andamento delle vendite in negozio nel 2024 è rimasto stabile rispetto al 2023. Questi primi mesi del 2025 invece sono stati influenzati negativamente dal brutto tempo.

2. Lo scorso anno abbiamo osservato una riduzione per quanto riguarda l’usato, con in generale un calo della domanda.

3. Per fortuna non abbiamo avuto problemi di overstock di magazzino. TREND DI ACQUISTO

. Non abbiamo un e-commerce.

4

5. La nostra clientela di riferimento è per lo più straniera. In negozio da anni arrivano tante donne e non parlerei più di trend.

6. Bici da dowhnill, eMtb ed Enduro. SOCIAL MEDIA

7. Instagram e Facebook

8. Li utilizziamo per far crescere la community e per far conoscere le promozioni. I MARCHI PIÙ VENDUTI NEL 2024

9. bici: SANTA CRUZ (+) FOCUS (+) eBike: SANTA CRUZ (+) FOCUS (+) abbigliamento: ION (-) OAKLEY (=) accessori: MET (=) BLUEGRASS (=) CRANKBROTHERS (=)

10. NESSUNO IN PARTICOLARE.

11. 7.5

Beyond Weather Protection.

Our high performance plant-based membrane technology reduces reliance on fossil fuels and lowers carbon footprint by up to 50% when compared with virgin Nylon-6,6. Weather protection for the future thinking and sustainably committed.

Polartec® Power ShieldTM Pro.

COME EVITARE LA GUERRA DEI PREZZI?

Si può trasformare una gara al ribasso in una strategia di valorizzazione dell’esperienza in negozio? Per gli store è una delle sfide più grandi del momento, tra la crisi del settore e la presenza degli e-commerce di Riccardo Penna

Il web ha reso i confronti immediati e, in molti casi, superficiali: un consumatore può passare da un’offerta all’altra in pochi clic. Tuttavia, questo tipo di comparazione tende a ridurre l’attenzione al solo prezzo, trascurando elementi fondamentali come il supporto post-vendita, l’expertise del personale e l’esperienza in-store.

Esempio pratico: un cliente entra in un bike store per informarsi su un nuovo modello di bicicletta da strada. Se il negozio punta solo sul prezzo, rischia di essere "sconfitto" da una grande piattaforma online che offre uno sconto immediato, anche se il servizio e la consulenza in negozio possono fare la differenza in termini di personalizzazione e assistenza tecnica. Per contrastare la percezione riduttiva del solo prezzo, è fondamentale far comprendere ai clienti il valore integrale del servizio offerto. Cosa richiede tutto ciò?

• Esperienza e consulenza personalizzata: un esperto che conosce in profondità le esigenze del cliente può suggerire la soluzione più adatta, spiegando differenze tecniche e funzionali tra i modelli.

• Servizi post-vendita: offrire check-up gratuiti, assistenza tecnica e corsi di manutenzione dimostra l’impegno a lungo termine nei confronti del cliente.

• Ambiente e community: creare uno spazio accogliente, dove si organizzano eventi, raduni e corsi di formazione, trasforma il negozio in un punto di riferimento per gli appassionati.

STRATEGIE PER FAR PERCEPIRE IL VALORE DEL SERVIZIO

Formazione e aggiornamento del personale

Un team preparato è il principale asset di un bike store. Investire in formazione continua significa poter rispondere a domande tecniche, offrire consigli basati sulle ultime innovazioni del settore e personalizzare l’esperienza d’acquisto. La competenza del personale può essere comunicata attraverso workshop interni ed esterni; con incontri formativi ed esperti del settore per aggiornare il team sulle nuove tecnologie e tendenze; ottenendo certificazioni che attestino l’expertise dello staff e collaborando con marchi e associazioni di settore.

Personalizzazione dell’esperienza d’acquisto

Ogni cliente ha esigenze uniche. Offrire una consulenza approfondita, che va al di là della semplice vendita, è fondamentale per differenziarsi. Si possono proporre delle sessioni di test ride personalizzate, o delle consulenze su misura per offrire suggerimenti non solo sul prodotto, ma anche su accessori e servizi post-vendita che possano migliorare l'esperienza complessiva.

Creare una community intorno al negozio

Un bike store non deve essere solo un luogo di vendita, ma un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati. Per questo motivo, instaurare un senso di appartenenza e di comunità è essenziale. Come? Attraverso eventi e raduni, organizzando magari uscite collettive in bici, creare dei programmi di fidelizzazione, offrendo sconti o vantaggi esclusivi.

Strategie per fidelizzare i clienti

Un cliente fidelizzato continua a interagire con il negozio anche dopo l’acquisto. Per costruire questa relazione, il servizio post-vendita deve essere un pilastro della strategia di comunicazione e operatività del bike store. Quali possono essere le iniziative più efficaci?

• Manutenzione programmata: offrire pacchetti di assistenza e manutenzione a prezzo fisso, che garantiscano interventi periodici e una revisione completa della bicicletta.

• Supporto tecnico dedicato: un canale di comunicazione diretto per risolvere rapidamente eventuali problematiche tecniche.

• Feedback e follow-up: richiedere attivamente il feedback del cliente per migliorare costantemente il servizio e per mostrare che l’opinione del cliente conta.

• Incentivi per il passaparola: quest’ultimo resta uno degli strumenti più potenti per fidelizzare i clienti. Creare programmi che premiano la raccomandazione di nuovi clienti può avere un impatto significativo.

VERSO UN NUOVO PARADIGMA DI VENDITA

Il confronto online, se non gestito con una strategia mirata, può facilmente spingere i bike store in una spirale di competizione basata sul prezzo, erodendo margini di profitto e degradando il valore percepito dei servizi offerti. La chiave per evitare la guerra dei prezzi risiede nella capacità di trasformare il negozio in un ambiente esperienziale e di consulenza, dove il valore aggiunto si manifesta in ogni dettaglio: dalla competenza del personale, alla qualità del servizio post-vendita, fino alla creazione di una community solida e appassionata. Adottando una visione a 360° che integri aspetti tecnologici, formativi e relazionali, i bike store possono non solo resistere alla pressione dei confronti online, ma anche emergere come punti di riferimento nel settore, in grado di offrire soluzioni personalizzate e di creare un rapporto duraturo con il cliente. In tempi di crisi, questa capacità di differenziazione non è solo una strategia vincente, ma diventa essenziale per la sostenibilità e il successo a lungo termine del business. In definitiva, passare dal semplice "prezzo" al reale "valore" significa investire nella qualità dell’esperienza e nella relazione con il cliente, elementi che nessun comparatore online potrà mai replicare completamente.

RICCARDO PENNA è un executive business & sport coach con 45+ anni di esperienza in vendite e marketing nei settori della mobilità (auto, moto, bike). Ex responsabile della Formazione Commerciale Worldwide per Alfa Romeo in FCA, specializzato in Digital Transformation. Offre check-up strategici gratuiti per potenziare brand e retailer. Docente in master e atleta-manager, è il partner ideale per eccellere nel mercato della mobilità.

SELVAGGI

SI NASCE, COMPETENTI SI DIVENTA

Circeo Be Wild è un negozio profondamente legato al proprio territorio. Al centro di una regione che può dare tanto ai biker, ma c’è ancora molto da fare. Soprattutto scardinare una cultura obsoleta che predilige un turismo snob e vecchio stampo

di Gabriele Vazzola

Un tempo meta di un certo turismo snob e “radical chic”, il Circeo tenta faticosamente di reinventarsi. Questo grazie a un territorio unico fatto di mare, laghi, promontori e colline e a una posizione strategica tra Roma e Napoli. Circeo Be Wild è una realtà che si sta impegnando al massimo per portare qui la cultura degli sport outdoor che molto ha fatto per altri luoghi in Italia e in Europa. Un negozio, ma non solo, che offre servizi e la possibilità di esplorare in bici questo “paradiso (quasi) dimenticato”. Dario Crepaldi, insieme al padre Vanio, si occupa della gestione dello shop, della promozione del territorio e di mtb race con la passione e la voglia di chi ama la propria terra e lo sport.

Dario Crepaldi co-titolare

Parliamo di mtb e turismo. Come è la situazione a San Felice Circeo? La stagione ancora non è entrata nel vivo. Il Circeo non è un luogo molto frequentato, non più per lo meno, questo pur essendo vicino a Roma e non troppo distante da Napoli. Il pienone c’è solo nel periodo estivo. Negli anni stiamo notando una flessione del turismo, anche se questa terra ha molto da offrire. Manca la promozione del luogo, e noi ci stiamo impegnando molto in questo. L'obiettivo quando è nato Circeo Be Wild era quello di farci conoscere attraverso il ciclismo e gli sport outdoor e ora stanno nascendo anche altre realtà che si occupano di questo. Ci diamo da fare ma non abbiamo il supporto degli enti pubblici, non solo per lo sport, mancano anche eventi e sagre. Qui ci si interessa al turismo estivo legato al porto. Il Circeo anni fa era un posto da “vip” e tutt’ora questa cosa un po’ è rimasta. Non siamo più al passo con i servizi però, il turista di quel tipo pretende una qualità maggiore soprattutto perché spende di più e ora ci sono molte possibilità di viaggiare. Allora la gente sceglie altre destinazioni come la Grecia e la Sardegna.

Come sono strutturati il negozio e l’officina?

Del negozio si occupa principalmente mio padre con me a supporto. In officina invece abbiamo due giovani ragazzi che stiamo formando e stanno crescendo come meccanici professionisti. Abbiamo intrapreso questa scelta perché non abbiamo trovato una figura adatta di esperienza, ma anche perché ci piaceva molto l’idea di investire su due giovani del luogo. La nostra è una grande famiglia. Sono cinque gli impiegati fissi, poi ci sono anche quelli che ci danno una mano con la ASD e delle guide part time che sono il nostro riferimento per i tour guidati.

Sembra che Circeo Be Wild non sia solo un negozio… Vero! La nostra attività è una realtà divisa in tre differenti anime. C’è lo shop, la

squadra e l’attività più legata al turismo di noleggio e promozione del territorio. Il negozio nasce in realtà molti anni fa da un episodio spiacevole. Mio padre perse il lavoro e decise quindi di realizzare quello che era il suo sogno, dato che era sempre stato un grande appassionato di ciclismo. Al tempo fu molto lungimirante ed ebbe l’idea di sfruttare le bellezze naturalistiche del nostro territorio e unirle allo sport che amava. Così mi propose di aprire un'attività insieme. La necessità era quella di avere una nuova entrata quanto prima, e iniziammo offrendo servizi di noleggio e guida. Questo avveniva utilizzando un furgone camperizzato piazzato di fronte alla nostra casa qui a San Felice Circeo; mio padre, non si improvvisò, ma prese prima il brevetto di guida mtb a Sanremo. All’epoca io ero poco più che un ragazzino e mi occupavo della promozione e delle prenotazioni. In un’estate in cui avevamo solo tre bici a disposizione, tutti i giorni eravamo occupati da questa attività. A quanto pare funzionava bene e ci siamo presto resi conto che poteva essere un lavoro a tempo pieno. L'anno successivo aprimmo un negozio in un piccolo spazio di fronte a casa nostra, per poi occupare la sede dove siamo ora che è molto più grande, ma sempre non lontana dalla nostra abitazione. L’immobile appartiene alla mia famiglia e prima c’era un'altra attività. Questo ci aiuta molto a livello economico, ma anche come spazi. Abbiamo vetrine molto grandi e una buonissima visibilità sul corso principale di San Felice.

Come vi siete evoluti nel corso degli anni?

Da quando abbiamo aperto ad oggi sono cambiati molti servizi e molte situazioni. L'attività nacque includendo anche altri sport outdoor: da noi potevi trovare la bici, l'hiking, la canoa, l’equitazione, lo yoga. Abbiamo preferito però specializzarci nella nostra nicchia, pensando di riuscire così a fare le cose meglio. Insieme è nata anche l’ASD, per puro caso: mio padre ha iniziato a fare lezioni di mtb ai bambini, ora siamo 50 tesserati su vari campionati con atleti di tutte le età. La squadra va di pari passo al negozio, è distaccata ma unita ed è un po’ anche la mia passione. Sono laureato in Scienze Motorie e sono coinvolto al 100%. Mi occupo della parte agonistica, seguo gli atleti alle gare, faccio da allenatore e preparatore. Gestisco anche le trasferte, e oggi facciamo anche il campionato toscano di enduro, uno dei più difficili in Italia

FREQUENZE LIBERE

La storia di Moko ha un sottofondo musicale che si intreccia con sport, natura e ricerca interiore. Dai primi passi in uno scantinato con una web radio autoprodotta fino all’ingresso a Radio 105, il suo percorso è un viaggio tra passione e rinascita

La conduzione di 105 Mindset rappresenta per Moko (al secolo Michele Incardona) l’evoluzione di un percorso in cui la musica incontra la trasformazione personale. Dopo anni dedicati alla radio e alla scena urban, è stato lo sport a segnare un punto di svolta: un ritorno a se stesso, nato dal bisogno di ritrovare equilibrio e benessere. Da questa rinascita è nato un programma che unisce musica, natura, meditazione e attività fisica, raccontati in prima persona, con l’intento di ispirare chi è alla ricerca di un cambiamento autentico.

Descrivi il tuo percorso professionale: cosa ti ha spinto a combinare sport, musica, natura e meditazione per creare il tuo programma radiofonico?

A 18 anni ho iniziato a lavorare in un’agenzia di risorse umane. Qualche anno dopo ho capito che volevo utilizzare le mie energie per entrare nel mondo della musica. Ho iniziato a fare web radio con un amico in uno scantinato e ho fatto il manager per un artista di strada. Poi sono entrato nel mondo degli eventi live e dei dj set e nel frattempo ho capito che la radio era il mondo ideale per sfruttare il mio talento a favore della musica. Sono entrato in questo ambito facendo parecchia gavetta, lavorando anche gratis, fino a quando ho creato la mia piattaforma online ritagliandomi un piccolo spazio nella cantina della mia ragazza, dove nel 2014 è nata Radio MokoLab. Il progetto è cresciuto, così come il pubblico che mi seguiva. Gli ospiti aumentavano così come i collaboratori, quindi lo spazio si è esteso occupando tutto il “basement”, diventato poi iconico perché è stato precursore di podcast, video su Twitch, dirette Instagram. Con il mio team avevamo voglia di sperimentare questa interconnessione tra la radio e tutti gli altri media che stavano venendo fuori, tutti i social. Il viaggio di Radio MokoLab è durato fino al 2018, mentre già nel 2015 sono entrato in Radio 105.

Come sei arrivato a creare e condurre 105 Mindset?

Il momento della svolta è arrivato nel 2015 quando ho vinto un concorso di speaker per fare l’inviato durante Expo 2015. Da allora ho iniziato a collaborare per Radio 105 e non ho più smesso. Nel 2018 mi hanno proposto di fare “105 Trap” insieme a Charlie Charles e Shablo, dove raccontavo all’Italia questo genere musicale. L’anno dopo ho proposto di fare Basement 105 per coinvolgere anche altri generi come il rap e la musica elettronica. Nel post Covid mi sono reso conto di essermi isolato dal mondo e sapevo che non andava bene. Poi è nato mio figlio e ho deciso di uscire da quello stato di empasse in cui mi trovavo, facendo sport. Ho iniziato a vivere un vero e proprio cambiamento, una sorta di rinascita che sentivo di dover raccontare in radio per darne beneficio anche ad altre persone. Così è nato 105 Mindset, uno spazio per raccontare le mie esperienze in prima persona.

Di cosa parli nel tuo programma?

Il programma tratta tre macro argomenti: musica, natura e sport, tutti sotto il cappello del mindset, quindi coinvolgendo anche tutto il mondo della meditazione e della respirazione. Il programma coinvolge tutti quegli elementi che portano benefici.

Quale degli sport che pratichi ti sta dando più soddisfazione?

In questo momento la bici, perché mi dà un senso di libertà come nessun altro sport. Anche la corsa mi affascina, sono convinto che ho ancora molto da scoprire nel mondo del running.

Oltre alla radio collabori con altre realtà in ambito sportivo?

Sono ambassador Vibram. Uso le FiveFingers, ne ho un modello che uso per allenarmi al parco e poi un paio che utilizzo quando vado al mare e mi serve il grip per camminare sugli scogli. Poi sono anche

ambassador del Parco Nord, racconto la sua bellezza e come si possa vivere al meglio questa bellissima area. Inoltre ogni anno, sempre all’interno del parco, organizzo il MokoLab Festival (quest’anno a fine settembre), un evento dove si parla sempre di sport, musica e natura. Ci sono concerti live e si praticano varie attività sportive. L’idea quest’anno con Vibram è quella di portare l’arrampicata e forse il pickleball. Il palinsesto è ancora in via di definizione, anche in base agli sponsor che parteciperanno. Il vero valore della location è quella di non avere confini, perché si volge su un’area di 7/8 ettari.

Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nella tua carriera sportiva?

Tra le tante c’è sicuramente il Cammino di Santiago fatto con una bici da passeggio e in bikepacking. Per me è stata un’esperienza straordinaria, avendola affrontata da solo, anche molto spirituale. Avevo pochissime cose con me, l’ho affrontato non da ciclista, ma da amante della bici, godendomi il viaggio in tutti i suoi aspetti. Un’altra esperienza che mi ha formato molto è stata la preparazione dell’Hyrox, dove endurance e forza vanno di pari passo.

Come “disciplini” la tua vita da quando lo sport ne è una parte così importante?

Lo sport mi ha insegnato anche a mangiare bene, sono passato dall’alimentarmi al nutrirmi.

Che consiglio daresti a chi vuole iniziare a fare sport?

Io non mi reputo un atleta, questo in radio lo comunico; sono solo una persona che ci sta provando. E in questo rappresento proprio coloro che magari vorrebbero iniziare a fare attività fisica e cercano una motivazione. Fino a tre anni fa ero anche io così. Potrei consigliare di iniziare gradualmente ed eventualmente chiedere supporto a un professionista. E di non smettere, anche se non si ha voglia, perché piccoli passi alla volta trasformano la pratica in quello che poi diventa un automatismo. E poi l’approccio dev’essere il più possibile senza stress, soprattutto se lo si fa per benessere.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

A maggio farò un altro giro in bikepacking con la gravel in Sardegna, si chiama Shardana Bike Adventure ed è un percorso inedito, mai fatto prima. Si parte e si arriva a Olbia facendo tutto il giro dell’isola: sono circa 900 km con 15.000 metri di dislivello. Si parte il 4 maggio e si deve arrivare entro il 18 maggio, in autosufficienza. Ovviamente mi sto preparando per affrontarlo al meglio. Anche la bici che mi accompagnerà è sarda, di Ichnu Cycles, e sarà la prima volta che utilizzerò un cambio wireless. Prossimamente, a ottobre, vorrei provare anche a fare nuoto in acque fredde. In qualche modo nel 2026 racconterò le Olimpiadi, ci sono dei progetti che stanno nascendo. E poi vorrei entrare ancora di più nel tema della natura. Nel mio programma radio è ampiamente trattato, ma in futuro vorrei approfondirlo anche attraverso la sostenibilità. Farà sicuramente parte della mia evoluzione.

Moko Speaker Radio 105

www.saudilifestyleweek.com

SAUDI LIFESTYLE WEEK

Si terrà nella capitale saudita, dal 6 all’8 ottobre 2025, e sarà un evento annuale che promette di diventare un punto di riferimento per il business internazionale nei settori moda, sport e design di Karen Pozzi

Questo nuovo evento, organizzato da Honegger Srl in collaborazione con Riyadh Exhibitions Company Ltd, offrirà tre fiere b2b di grande rilevanza: Saudi Fashion, Saudi Sport e Saudi Design. L’appuntamento si terrà presso il Riyadh International Convention & Exhibition Center (RICEC), un’area espositiva di prestigio nel cuore economico dell’Arabia Saudita.

LA LOCATION

Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, è diventata un epicentro di innovazione e sviluppo. Con la Vision 2030 che sta rapidamente diventando realtà, sta compiendo importanti passi verso la diversificazione e la sostenibilità economica, aprendo le porte a nuove opportunità per le imprese di tutto il mondo. L’Arabia Saudita sta diventando sempre più un hub per gli investimenti internazionali, e la Saudi Lifestyle Week è il palcoscenico ideale per entrare in contatto con questo mercato in crescita.

UN HUB INTERNAZIONALE

La Saudi Lifestyle Week nasce con l’obiettivo di essere un punto d’incontro tra marchi internazionali e il sistema distributivo multicanale saudita che sta crescendo rapidamente e si prevede che genererà un giro d’affari di 60 miliardi di dollari entro la fine del 2025, offrendo opportunità a livello globale. Un evento che mira a mettere in relazione tre settori fondamentali per la crescita del mercato locale: Saudi

SAUDI SPORT

Saudi Sport offrirà una piattaforma ideale per brand globali del settore, desiderosi di entrare in un comparto sempre più propenso all’acquisto di abbigliamento e attrezzature di alta qualità.

Si prevede che il mercato globale dell’abbigliamento sportivo aumenterà in quest’area fino a superare i 440 miliardi di euro nei prossimi due anni, con un incremento medio dell’8%. Dopo aver guadagnato 6,3 miliardi di dollari nel 2023 (oltre il 14% in più rispetto al 2020), le vendite globali del settore dell’abbigliamento sportivo prevedono un tasso di crescita annuo composto del 4% nel prossimo lustro.

Lo sport è entrato naturalmente a far parte della routine quotidiana delle persone, grazie all’alto bisogno di benessere, di vita sana e al delinearsi di una nuova cultura della bellezza e della forma fisica promosso dagli ingenti investimenti pubblici. Questi fattori hanno un impatto anche sulla crescita del business dell’abbigliamento sportivo.

Fashion, dedicata a moda, calzature, accessori, lingerie e beachwear; Saudi Sport, focalizzata sull’abbigliamento e l’attrezzatura sportiva; e Saudi Design, incentrata su arredamento e interior design. Un’iniziativa che non solo promuove l’incontro tra domanda e offerta, ma che si inserisce nel contesto di una Arabia Saudita sempre più aperta e pronta a diventare un hub commerciale globale.

SAUDI FASHION

Saudi Fashion sarà un evento per le aziende internazionali che desiderano entrare nel fiorente mercato della moda saudita. Il sistema di distribuzione multicanale, in costante espansione, offre nuove opportunità di business, mentre l’interesse dei consumatori sauditi per il fashion internazionale promette di alimentare ulteriormente questo segmento in crescita.

SAUDI DESIGN

L’arredamento e l’interior design sono settori chiave nel panorama commerciale saudita. Nel 2024, il mercato dell’arredamento ha registrato un fatturato di 8,17 miliardi di dollari, con previsioni di ulteriore crescita negli anni successivi. Saudi Design evidenzierà le ultime tendenze nel settore dell’arredamento, aprendo opportunità alle aziende internazionali di entrare in un mercato in forte espansione.

SHREDDA

RULE THE ROUGH

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