

DATI & STATISTICHE
Previsioni della stagione 25/26 EVENTI L'assemblea generale di ANEF BRAND PROFILE Kästle accorcia le distanze
11-2025
FOCUS PRODOTTO A ognuno la sua discesa con Rossignol

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DATI & STATISTICHE
Previsioni della stagione 25/26 EVENTI L'assemblea generale di ANEF BRAND PROFILE Kästle accorcia le distanze
11-2025
FOCUS PRODOTTO A ognuno la sua discesa con Rossignol






Editore: MagNet Srl SB - Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO - Direttore editoriale: BENEDETTO SIRONI Contributors: KAREN POZZI, SARA CANALI, PIETRO ASSERETO, BENEDETTA BRUNI, MATILDE MARELLI Art director: ROSANGELA BARNI
Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Via Tertulliano, 68 - 20137 Milano Tel. 02.87245180 - Fax 02.87245182 - redazione@outdoormag.it - www.outdoormag.it Supplemento di Outdoor Magazine Anno 18 - N. 11/2025 Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI Una copia 1.00 euro
L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso.



APERTE LE ISCRIZIONI
PER LA ARC’TERYX FREERIDE ACADEMY
ATOMIC PRESENTA AL MOTTOLINO
IL REMEDY 130
Alla partenza della cabinovia del Mottolino, Atomic presenta lo scarpone Remedy 130, protagonista dell’installazione artistica Atomic x Mottolino: l’opera che celebra la libertà creativa sulla neve e l’energia sempre in movimento del freeski. Atomic 130 è pensato per i freeskier che pretendono potenza, stabilità e prestazioni ammortizzate nei terreni più impegnativi. Basato sul Redster TX, è sviluppato con il contributo diretto del team freeski di Atomic, che introduce dettagli specifici come la robustezza e l’assorbimento degli urti necessari per il park, il backcountry e gli atterraggi più duri. La nuova colorazione “Butter”, inoltre, lo distingue visivamente e in modo deciso dal mondo race. L’opera, oltre a presentare Remedy 130, ha lo scopo di consacrare Mottolino come epicentro internazionale della disciplina e Atomic come brand leader anche nel mondo del “freeski”.
Sono aperte le iscrizioni per le clinic dell’Arc’teryx Freeride Academy, che si terrà dal 5 all’8 febbraio 2026 a St. Anton am Arlberg in Austria: l’appuntamento con i migliori atleti del mondo, pronti a condividere la loro esperienza con tutti gli amanti di sport invernali. Quattro giornate dedicate alla passione per la montagna, dove sciatori, sciatrici e snowboarder potranno formarsi e migliorare il proprio livello di performance insieme a guide professioniste, atleti e atlete di fama internazionale. 500 i posti disponibili per le 28 clinic in programma incentrate su sci, snowboard, splitboard, scialpinismo, sicurezza in valanga e fotografia, con alcuni appuntamenti dedicati esclusivamente alle donne. Un’occasione unica per apprendere, crescere e vivere la montagna in sicurezza, guidati da professionisti di livello mondiale come Elena Hight, Max Kroneck, Johannes Hoffmann, Sebi Mall e Severin Van der Meer.

X-BIONIC E SWISS-SKI
ESTENDONO LA PARTNERSHIP FINO AL 2034
PROWINTER 2026:
LE NOVITÀ DELLA FIERA

Prowinter, l’appuntamento b2b per il mondo dell’outdoor e degli sport invernali, torna a Fiera Bolzano da domenica 11 a martedì 13 gennaio 2026 con un format rinnovato e sempre più internazionale. La grande novità di questa edizione è l’apertura di un intero padiglione, che ospiterà il nuovo Scandinavian Village, accanto all’Italian Outdoor Village: un simbolo concreto dell’incontro tra Nord e Sud dell’Europa. Tra le novità anche la partecipazione di numerosi marchi internazionali che esporranno direttamente con le proprie sedi centrali e la sostenibilità, tema su cui si terranno due importanti appuntamenti: il Winter Sports Sustainability Network Meeting e lo Ski Industry Climate Summit. Inoltre, il Prowinter Award 2026 introdurrà per la prima volta un membro esterno della giuria dedicato alla valutazione della sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
X-Bionic e Swiss-Ski hanno esteso la loro collaborazione di successo fino al 2034. L’annuncio conferma una partnership che, dal 2013, fornisce alle squadre nazionali svizzere di sci l’equipaggiamento tecnico in qualità di fornitore ufficiale. Questa lunga sinergia dimostra l’impegno condiviso delle due realtà nel superare i confini della performance e delle alte prestazioni atletiche attraverso l’ingegneria e l’innovazione svizzera. In base al nuovo accordo, X-Bionic continuerà a essere official equipment provider delle squadre Swiss-Ski di sci alpino e ski cross, fornendo baselayer e calze ad alte prestazioni. L’equipaggiamento fornito da X-Bionic comprenderà il sistema di baselayer Energy Accumulator 4.0, che combina termoregolazione avanzata e alta compressione, includendo versioni antitaglio certificate FIS.
POOL SCI ITALIA ANNUNCIA IL CALENDARIO DEL PROVE LIBERE TOUR 2026
Pool Sci Italia annuncia il calendario ufficiale del Prove Libere Tour 2026. Otto tappe che accompagneranno gli appassionati di sci da fine novembre 2025 a marzo 2026, in un percorso che celebra la neve, la passione e la condivisione. Si inizia il 22 e 23 novembre a Cervinia per poi proseguire il 29 e 30 dello stesso mese a Pampeago. Con la prima tappa di dicembre (6 e 7) è in arrivo la location new entry di questa edizione: Madonna di Campiglio. Il 28 e 29 dicembre, invece, il tour si sposterà ad Alleghe. Il 2026 si apre il 24 e 25 gennaio a Pila e prosegue con due tappe nel mese di febbraio a Folgaria (14 e 15) e Madesimo (21 e 22). Il Prove Libere Tour si conclude infine il 7 e 8 marzo a Ponte di Legno. L’evento consentirà a migliaia di sciatori di vivere giornate uniche, testando gratuitamente gli sci più innovativi del mercato e contribuendo a diffondere la cultura della sicurezza e della scelta personale dell’attrezzatura in funzione del proprio livello tecnico e aspirazione. Il villaggio Prove Libere Tour by Pool Sci Italia ospiterà le principali aziende fornitrici delle Squadre Nazionali di Sci Alpino, offrendo ai partecipanti la possibilità di confrontarsi direttamente con i professionisti del settore e ricevere consigli tecnici. Con oltre 3.500 partecipanti e più di 7.000 paia di sci testati nella scorsa edizione, il Tour


si conferma come il più grande ski test gratuito d’Italia, un vero punto di riferimento. Tra le novità di quest’anno un maxi ledwall per seguire in diretta le gare di Coppa del Mondo di Sci Alpino, vivendo le emozioni dello sport
in modo immersivo e da veri appassionati al “parterre”. Un’iniziativa che intende creare un punto di incontro tra brand, atleti e pubblico.
A partire da questa stagione invernale, diventa obbligatorio
indossare il casco sulle piste da sci, indipendentemente dall’età. Ecco cosa succede ora
di Benedetta Bruni
A partire dal 1° novembre, l’uso del casco è diventato obbligatorio in Italia per tutti i praticanti di sci alpino, snowboard, telemark, slitta/slittino sulle piste attrezzate. Per chi non rispetta tale obbligo sono previste multe fino a 150 euro e, in caso di recidiva, persino la sospensione dello skipass per 1-3 giorni. Facciamo un punto sul contenuto del Decreto Legge associato e perché il Governo è arrivato a questo punto.
IL “DL SPORT”
Con il Decreto Legge 30 giugno 2025 n. 96, il cosiddetto “DL Sport”, a partire da novembre della stagione invernale 2025/2026 tutte le persone che frequentano le piste da sci devono obbligatoriamente indossare il casco protettivo, indipendentemente dalla loro età. Il DL contiene infatti l’emendamento che modifica l’art. 17 del D.lgs. 28/02/2021 n. 40 che indicava l’uso del caso per tutte le persone con meno di 18 anni: con le nuove disposizioni, è stata soppressa la dicitura iniziale “i soggetti di età inferiore ai diciotto anni”, togliendo quindi il limite anagrafico ed estendendone l’uso a tutti. Al comma 2 viene inoltre aggiunto che i responsabili delle violazioni sono soggetti al pagamento di una somma che va da 100 a 150 euro e in caso di reiterazione si applicherà, oltre alla multa, anche il ritiro o la sospensione dello skipass per un periodo di tempo che va da uno a tre giorni. In altre parole, chi si trova sulle piste senza casco, potrà ricevere contestazioni pratiche dalle forze di polizia o dal personale abilitato della stazione. In linea generale, secondo l’art. 29 del DL 2021/40, chi si preoccuperà del controllo di tali norme potranno essere la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia locale. Il casco da usare, inoltre, dovrà rispettare le caratteristiche indicate dal Ministero della Salute (omologazione CE/Regolamento UE 2016/425).

LE RESPONSABILITÀ DI PRODUTTORI E NEGOZIANTI
La norma copre anche la filiera produttiva e distributiva e conferma le sanzioni già esistenti. Sempre secondo l’art. 17, al comma 4, chi importa o produce per la commercializzazione caschi non conformi alla normativa dovrà pagare una somma che va da 5.000 a 100.000 euro, mentre il comma 5 indica che chi commercerà tali caschi non conformi sarà soggetto a una sanzione amministrativa che va invece dai 500 ai 5.000 euro.
Il DL Sport reca l’oggetto “Disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport” e l’articolo 1 è esplicitamente indirizzato ai Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. L’estensione dell’obbligo è dunque rientrata all’interno di un pacchetto normativo più generalmente orientato all’armonizzazione delle regole di sicurezza sulle piste, in vista di una stagione concitata e che vedrà un aumento di flussi, eventi e presenze in montagna e sugli impianti. D’altro canto, il DL è stato promosso come una misura di “sicurezza pubblica”, di fatto sottolineando la funzione del casco (e degli altri provvedimenti presenti nella legge) nella riduzione dei traumi cranici, in ottica di adattare le regole all’aumento di frequentazione e velocità sulle piste e lasciare un’eredità di sicurezza per il dopo-Giochi.

Così saranno i prossimi cinque anni secondo l’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di JFC.
Un’occasione per le destinazioni invernali di restare competitive soddisfacendo nuovi requisiti di qualità, sostenibilità e innovazione di Benedetta Bruni
Anche quest’anno, JFC srl ha condotto lo studio “Situazione congiunturale della montagna bianca italiana inverno 2025/2026 – previsioni e tendenze” per conto dell’Osservatorio Italiano del Turismo Montano. Questa ricerca, tramite rilevazioni dirette e indirette e un monitoraggio costante lungo tutto l’anno con gli attori del business del turismo montano, rappresenta uno strumento di conoscenza dell’andamento del settore con un approccio a 360 gradi, che coinvolge tra gli altri il settore ricettivo, la pratica sportiva, le istituzioni e le infrastrutture.
UN PERIODO DI “TRANSIZIONE” FINO AL 2030
A partire dal 2025, per JFC entriamo in un quinquennio che si può definire “di transizione”: dopo quattro anni di forte spinta consumistica e di grande interesse verso il turismo montano, le destinazioni si trovano ora a dover fare i conti con una nuova clientela, più evoluta e consapevole, per poter confermare la loro competitività. Secondo l’Osservatorio, le amministrazioni locali che riusciranno, entro il 2030, a coniugare Qualità, Sostenibilità e Innovazione (Q.S.I.), sapranno garantirsi un posizionamento adeguato sul mercato e mantenere la loro attrattività. Chi non sarà stato al passo, è destinato a uscire dalla mappatura delle destinazioni invernali. Questo obiettivo non è scontato: riguardo la qualità, risulta necessario migliorare l’offerta ricettiva alberghiera e i servizi messi a disposizione per gli ospiti; a tema sostenibilità serve fare un ragionamento più ampio circa la mobilità interna alla destinazione e l’utilizzo delle risorse; e infine l’innovazione, che prende in considerazione prodotto e servizi, deve saper tenere fede alla propria autenticità. Si tratta di esigenze che il mercato sta manifestando in maniera più o meno evidente e che già dall’inizio di questa stagione stanno condizionando le scelte dei consumatori. È forse anche per questo, prosegue l’Osservatorio, che l’inverno 25/26 si preannuncia “full”, ma non “over” booked.
LE PREVISIONI DELLA STAGIONE 25/26
sportiva – per lo più sciatori – e che quindi incidono solo in parte sul fatturato montano generale. Aumenta invece la presenza degli stranieri (tra l’8% e l’8,8%), con Polonia, Regno Unito e Repubblica Ceca come i principali Paesi di provenienza e gli Stati Uniti ad aggiungersi alle prime due in termini di nazioni con più potenziale di crescita. È grazie a questi che il dato delle presenze turistiche complessive resta positivo, con una previsione del +3,8%, data anche dal fatto che la permanenza media di chi si reca in Italia dall’estero è pari a 6,2 notti. Gli italiani, invece, preferiscono sempre di più la formula di short break o long weekend (massimo 3/4 notti) rispetto alla settimana bianca vera e propria, pur aumentando la frequenza dei loro viaggi, soprattutto al Nord Italia. Cresce anche la tendenza al noleggio (+67,6%).
TREND PRINCIPALI
Sarà la stagione dei record: il primo è il fatturato del sistema nazionale della montagna bianca, che ci si aspetta raggiunga i 12 miliardi e 101 milioni, +3,6% (425 milioni di euro) rispetto al 2024/25; il secondo sono i praticanti delle discipline sportive sulla neve, di cui si stimano 4 milioni e 315 mila partecipanti (+2,6% rispetto alla scorsa stagione). Parlando di soggiorni, se da un lato la vacanza bianca per gli italiani si conferma ormai come un must (a fine ottobre il 61,3% degli intervistati si è detto intenzionato a passare un periodo in montagna quest’inverno, e il 38,9% di questi ha già prenotato, in aumento rispetto al 2024), dall’altra parte si registra una riduzione delle presenze dei nostri connazionali: -3,9% turisti, dunque coloro con un soggiorno di almeno una notte, e -14,5% giornalieri, ovvero persone che si dedicano prevalentemente alla pratica
PREVISIONE REGIONI DI MAGGIORE PROVENIENZA - INVERNO 2025/2026
Già da questa stagione risulta più evidente come la vacanza non sia più intesa come “una fuga” o una pausa, bensì come un’estensione della propria personalità e del proprio stile di vita. Un momento dove potersi dedicare alle proprie passioni con più tempo: la tendenza è “fare meno, ma fare meglio”: il 74,4% dei turisti – per lo più trainati dalla fascia alto-spendente di 50-65enni – cerca località tranquille ed esperienze considerate autentiche. Non solo pratica sportiva, quindi, ma momenti e località vere che diano la possibilità di passare del tempo all’aria aperta. Proprio perché la vacanza ora è un’estensione di sé, si cercano esperienze iper-personalizzate, che rispondono direttamente ai valori personali e le proprie passioni. Inoltre, si prenota con largo anticipo (per risparmiare) e fuori stagione, con la speranza di poter vivere la destinazione in maniera meno turistica. La ricerca dell’autenticità cambia inoltre la definizione di “lusso”. Le destinazioni hanno capito che il turista non vuole più l’esclusività o l’hotel di altissima gamma, e per questo hanno iniziato a offrire proposte meno plastificate o posticce: i viaggiatori oggi cercano emozioni vere, luoghi, esperienze e umanità, e questo porta alla valorizzazione dei contesti della vita reale della comunità. Tale tendenza risponde anche a una richiesta delle nuove generazioni che orientano le loro vacanze in base ai loro valori, in particolare la sostenibilità, la tutela dell’ambiente, la giustizia sociale e altre forme di attivismo, e di conseguenza influenzano anche le località a un’ospitalità meno “finta”
CLUSTER EVOLUTIVI DI SCIATORI
Se cambiano la società, i consumatori e il settore della montagna bianca, non può che essere così anche per i principali fruitori, ovvero gli sciatori. Si delineano tre cluster evolutivi: lo sciatore “trasformativo” (il 15,3% del mercato, +26% dal 2024), che si “trasferisce” in un altro luogo per almeno 60 giorni consecutivi per un soggiorno che arriva
PREVISIONE PAESI DI MAGGIORE PROVENIENZA - INVERNO 2025/2026




fino a 72 giorni, sta sulle piste almeno 2h15’ al giorno (il 63,5% di questi) per cinque giorni su sette, ed è in prevalenza un over 65 con ottima capacità di spesa; lo sciatore da solo (14,2%), che va in vacanza in maniera autonoma, spesso con Tour Operator, è tendenzialmente maschio (il 71%) e ha tra i 33 e i 45 anni; e gli sciatori “boomer boom”, persone senza più figli a carico e ancora in forma che si possono permettere almeno tre o quattro settimane in montagna. Oltre a questi, meritano una menzione gli “slons”, gli “snow lovers no skiers”, in continua crescita, che frequentano la montagna per leisure e per le esperienze sulla neve, senza essere però interessati alla pratica sportiva.
I PREZZI
L’aumento delle prenotazioni molto anticipate tra gli italiani – a fine ottobre già 4 su 10 – nasce prevalentemente da un desiderio e una speranza di risparmio. In linea con i trend degli ultimi anni, i prezzi delle destinazioni continuano infatti a crescere: si stima che per la stagione invernale 25/26 trascorrere un soggiorno invernale sulla neve costerà in media il 5,8% in più rispetto al 2024. Tale crescita è dovuta principalmente dall’aumento dei servizi alberghieri (+8,8% per camere e servizi, +6,3% per le settimane bianche, +9,7% nei weekend e periodi di alta stagione). A seguire le scuole di sci, che aumenteranno le tariffe del 4,9%, il costo degli skipass che cresce del 4,1%, e infine i servizi di bar e ristorazione che segnano un +5,5%. Per una settimana bianca, la spesa media di un adulto sarà di 1.545 euro, una famiglia raggiungerà i 4.017 euro (+6,3%); un weekend sulla neve invece comporterà un costo medio di 622 euro per un adulto e di 1.773 euro per una famiglia (+8,8%).
I VALORI ECONOMICI
SPORT SULLA NEVE
Un altro record è quello dei praticanti sulla neve: l’Osservatorio stima 4 milioni e 315 mila sportivi per l’inverno 25/26 (+2,6%). Confermata la crescita dello scialpinismo, con un +15,2% rispetto allo scorso anno e 190 mila praticanti. Segue lo sci di fondo (+14,8 e 280 mila praticanti), che esce da qualche anno di rallentamento. A seguire le ciaspole (+4% e 470 mila praticanti) e lo sci alpino (+2,2%), il più popolare, con 2 milioni e 625 mila appassionati. Calo invece per lo snowboard, di cui si prevede un -5,8% pur con una base molto solida (524 mila praticanti). Pressoché invariato il freestyle (+0,5%), con 107 mila praticanti.
I valori
Sulla scia di quanto riportato in precedenza, le previsioni dell’Osservatorio riportano per il settore un fatturato pari a 12 miliardi e 101 milioni di euro (+3,6%). Tale cifra è dovuta principalmente all’ospitalità (5,9 miliardi di euro, +3,4%), seguita dai servizi sportivi e impiantistici (4,78 miliardi, +4,1%) e dalle attività di ristorazione, commercio e intrattenimento (1,42 miliardi, +3,1%), per un totale di 425 milioni di euro in più rispetto alla stagione 24/25.
12 Miliardi 101 mln
fatturato complessivo del settore + 3,6%
Anche le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina giocano un ruolo di rilievo nelle previsioni per l’inverno 25/26, anche se più per motivi di preoccupazione. Le località manifestano infatti il timore che il “caos Olimpiadi” possa allontanare sia gli habitué sia una potenziale nuova clientela non interessata ai Giochi, refrattari all’idea di sciare su piste secondarie, impauriti dalle limitazioni alla mobilità, e restii a pagare di più per l’effetto Olimpiade, che ha alzato i prezzi per tutta la stagione. Le amministrazioni devono quindi dimostrarsi capaci di gestire l’eredità delle Olimpiadi Invernali con competenza e responsabilità. Dalle prime stime, infatti, l’impatto economico complessivo dei Giochi toccherà i 5,3 miliardi (studio Banca Ifis), mentre si genereranno 14 miliardi di euro di indotto per il territorio e 2,3 miliardi di euro complessivi di impatto positivo sul PIL italiano fino al 2028 (Istituto per il Credito Sportivo). Sono previsti inoltre 513.000 arrivi con una spesa turistica di 281 milioni di Euro (Unioncamere – Isnart). Non solo: Milano Cortina creerà anche una domanda turistica duratura nelle località coinvolte. Nei 18 mesi successivi, l’impatto economico totale sarà tra i 140 e i 160 milioni di euro, e i soggiorni legati ai Giochi genereranno più di 33 milioni di euro di imposte e tasse (studio Deloitte per Airbnb). Appare dunque evidente che le destinazioni dovranno saper portare valore a questo evento e tutto ciò che sarà in grado di creare tenendo in considerazione anche le conseguenze sul territorio.
425 Milioni di Euro in più rispetto alla precedente stagione
- previsioni 25/26 Fatturato
4milioni


Ad Apreski - Milano Mountain Show, l’Assemblea Generale ANEF 2025 ha presentato la relazione annuale e le linee guida per il futuro degli impianti a fune italiani
di Sara Canali
“La stagione invernale 2024-2025 si è chiusa con un bilancio complessivamente positivo”. Con queste parole, la presidente Valeria Ghezzi ha aperto a Milano l’Assemblea Generale ANEF 2025, ovvero l'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, a pochi mesi dalle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. L'occasione è stata quella di Apreski - Milano Mountain Show, l'evento che ha portato nella città lombarda il sistema montagna con quattro giorni ricchi di talk. “Quest’anno abbiamo scelto Milano perché è la città dell’energia e del movimento, un motore per il Paese come gli impianti a fune lo sono per la montagna”, ha sottolineato Ghezzi che ha aggiunto: “Inoltre la decisione di partecipare ad Apreski per noi vuol dire far parte di un vero e proprio forum internazionale che mette in dialogo mondi diversi e crea contaminazioni tra sport invernali, turismo alpino, cultura, intrattenimento, scienza e innovazione. Una piattaforma nata in un momento cruciale, a pochi mesi dai Giochi Olimpici e Paralimpici, e che valorizza la montagna come ecosistema vivo, competitivo e sostenibile”.
IL BILANCIO
Secondo le parole della presidente dunque, nonostante le sfide legate al meteo e ai cambiamenti climatici, lo scorso inverno ha registrato un bilancio positivo grazie soprattutto alla solidità del comparto e alla capacità di adattamento delle località montane. Grazie all’innevamento programmato, infatti, le affluenze sulle Alpi si sono mantenute elevate. Positivi anche i segnali provenienti dall’Appennino, che sta ritrovando centralità grazie agli investimenti pubblici e privati incentivati dai bandi governativi. I flussi turistici, inoltre, hanno evidenziato una crescita della presenza straniera, a fronte di un lieve calo di italiani, in linea con l’andamento generale del turismo nazionale. Sguardo poi anche all'estate 2025 che ha sorriso alla montagna, con un consolidamento dell'alta quota come destinazione sempre più attrattiva per il turismo outdoor. Non solo, in occasione dell'Assemblea Generale è stata anche sottolineata l'importanza del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del trasporto a fune, firmato nel maggio 2025 in tempi record. Il nuovo accordo, infatti, coniuga le richieste di adeguamento salariale legate all’inflazione con la necessità di garantire stabilità economica alle aziende del settore, in particolare a quelle che hanno vissuto stagioni più difficili.
LE VETTE ITALIANE AL TERZO POSTO IN EUROPA
Il 2025 è stato anche un anno di importanti conferme sul piano internazionale. Come ha ricordato Ghezzi, che è anche presidente della FIANET, la federazione europea dei gestori di impianti a fune, le montagne italiane oggi rappresentano il terzo Paese europeo per fatturato e giornate sci, dopo Austria e Francia, e il quinto a livello mondiale, dietro Stati Uniti e Giappone. Un settore, quello nazionale, che può contare su 1,3 miliardi di euro di fatturato diretto e circa 8 miliardi di indotto, a conferma di una realtà solida e di riferimento nel panorama internazionale. Durante il suo mandato alla guida della federazione, Ghezzi ha promosso un intenso lavoro di coordinamento tra i Paesi membri, con l’obiettivo di costruire una base dati comune e una

“Quest’anno abbiamo scelto Milano perché è la città dell’energia e del movimento, un motore per il Paese come gli impianti a fune lo sono per la montagna”
Valeria Ghezzi, presidente ANEF
visione condivisa del ruolo socio-economico del comparto. “Ho incoraggiato i colleghi europei a raccogliere informazioni e dati comparabili, che presto saranno riuniti in un documento unitario”, ha spiegato. “Lo presenteremo agli Europarlamentari per valorizzare l’importanza strategica del nostro settore all’interno del sistema economico e sociale europeo”.
IL MANIFESTO “RITMO VERTICALE”
La relazione 2025 di ANEF si è chiusa con un manifesto che guarda al futuro delle terre alte e alla visione di una montagna italiana sempre più evoluta, sostenibile e consapevole. Nasce così il manifesto Ritmo Verticale alla cui base ci sono parole chiave che diventano valori. Rispetto, prima di tutte per garantire equilibrio tra ospiti e residenti. Comunità, dove tradizioni e ritmi autentici si intrecciano con la tecnologia e il comfort, strumenti che aiutano a trasformare l’identità locale in benessere diffuso. Seguono continuità e trasformazione: innovare, investire, restare. Tra i valori più forti ci sono anche solidarietà e connessione, indispensabili per territori che per anni hanno conosciuto l’isolamento. Chiudono il manifesto cura, sicurezza, responsabilità e semplicità: la prima come attenzione verso persone e infrastrutture, la seconda come condizione di serenità, le ultime due come sintesi di un modo di vivere che privilegia l’essenziale e rispetta l’ambiente.
Presentate le uniformi ufficiali dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali realizzate in collaborazione con Salomon, premium partner del Comitato Organizzatore di Sara Canali
Saranno più di 25.000 le persone che vestiranno le nuove uniformi dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026, svelate per la prima volta mercoledì 12 dicembre al The Sanctuary Milano. Sul palco, alcune delle figure apicali della Fondazione Milano Cortina 2026 e di Salomon, premium partner dell’evento, hanno raccontato una collaborazione che si fonda sui valori olimpici e sulla volontà di creare un’identità visiva unica per tutto lo staff. Le divise di volontari e tedofori, custodite in teche oscurate, sono state svelate nel corso della serata per mostrare il risultato di un lavoro lungo e complesso.
LE UNIFORMI DEI VOLONTARI E DELLE VOLONTARIE
Quelle presentate rappresentano qualcosa di più di semplici capi tecnici: sono il frutto di un lavoro collettivo, l’incontro tra innovazione, design e l’impegno di tanti professionisti. Ciascun volontario riceverà un kit completo, progettato per garantire la massima funzionalità in ogni contesto operativo, dalle piste di montagna alle arene cittadine, grazie al perfetto equilibrio tra protezione, comodità e visibilità. I materiali scelti sono tecnici e sostenibili: poliestere e nylon riciclati, abbinati a fibre vergini per bilanciare performance e durata. Tutti i tessuti sono stati testati per assicurare impermeabilità, traspirabilità e resistenza al vento, mantenendo allo stesso tempo leggerezza e comfort termico. Dal punto di vista estetico, le divise interpretano il Look of the Games, il linguaggio visivo di Milano Cortina 2026, attraverso una palette che combina toni neutri e colori energia, derivati dal concept grafico Energy Vibe, il più rappresentativo dei Giochi. Il risultato è un design dinamico, contemporaneo e riconoscibile, che fonde l’identità tecnica di Salomon con quella più emozionale e urbana dell’Olimpiade italiana. Ogni kit si compone di 11 elementi, e il risultato d’insieme è un’uniforme dinamica pensata per unire volontari e personale sotto un’unica identità visiva, simbolo dello spirito dei Giochi.
L’UNIFORME DEI TEDOFORI

Quella tra Salomon e Milano-Cortina 2026
è una collaborazione profonda, frutto di un lavoro di stile e sviluppo durato più di due anni

Accanto alle uniformi dei volontari, è stata presentata anche quella dedicata ai tedofori, coloro che porteranno la Fiamma Olimpica e Paralimpica nel suo viaggio attraverso l’Italia. Progettata anch’essa da Salomon in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026, rappresenta un perfetto incontro tra funzionalità e identità: un capo tecnico, ma anche profondamente simbolico. La palette è luminosa e vibrante, con inserti riflettenti che catturano la luce e ne amplificano il movimento, evocando il percorso della torcia e il concetto di continuità che lega ogni tappa del cammino Olimpico. I materiali sono gli stessi utilizzati per le divise dei volontari, studiati per garantire comfort termico, traspirabilità e resistenza in qualsiasi condizione, ma con un design più iconico e celebrativo.

“Stasera Salomon e Milano Cortina 2026 presenteranno ufficialmente le divise dei volontari e dello staff. È un progetto su cui lavoriamo da oltre due anni”, racconta Scott Mellin, global chief brand officer di Salomon. “Come azienda abbiamo coinvolto circa 50 professionisti tra designer, sviluppatori, ingegneri di prodotto e team di ricerca e sviluppo. Abbiamo creato un sistema di abbigliamento per volontari e staff, che li copre efficacemente in qualsiasi condizione climatica: pioggia, neve, vento, sole”. Per ogni volontario è previsto un kit che include 11 capi, dalla testa ai piedi. “Parliamo di circa 400.000 pezzi in totale, tutti progettati secondo i principi di alta performance, sostenibilità e lavoro equo, assicurandoci di avere la giusta filiera per i prodotti Olimpici”. Al suo fianco, Raffaella Paniè, identity and look of the games director, con cui il brand francese ha lavorato in sinergia per la creazione delle divise: “Dovevamo assicurarci che queste divise fossero qualcosa di speciale. Volontari e staff saranno nei siti, nelle città, immersi nell’atmosfera dei Giochi, quindi volevamo che quel look, quella vibrazione, fosse anche sulle loro uniformi, così da farli sentire davvero parte di qualcosa di unico”. Un lavoro congiunto, dunque, tra Salomon e Milano Cortina, per unire due realtà dall’immagine forte e far sì che si armonizzassero perfettamente. “Abbiamo costruito il ‘look dei Giochi’ sopra una base neutra, usando una delle nostre principali vibes grafiche, chiamata Energy Vibe, che sarà la più visibile durante le Olimpiadi”, spiega ancora Raffaella. Il lavoro di due anni non è stato sempre semplice, fatto di test, cambi di direzione e sperimentazioni continue per arrivare a capi perfet-
ti. “Anche per i colori abbiamo fatto diverse prove”, aggiunge. “Avevamo bisogno di un colore neutro importante su cui costruire tutto il resto”. E quando chiediamo a Scott Mellin cosa significhi per Salomon vestire volontari, staff e tedofori, risponde così: “È una partnership su due livelli. Da un lato, noi e il Comitato Organizzatore condividiamo gli stessi valori e crediamo che lo sport sia una grande forza per l’umanità. Dall’altro, Salomon ha un legame storico con i Giochi Olimpici che risale agli Anni ’50, con i nostri primi attacchi da sci. Abbiamo dato molto alle Olimpiadi, ma abbiamo anche ricevuto tanto: i Giochi hanno consolidato la nostra autenticità come marchio. E questo progetto è un modo bellissimo per restituire qualcosa allo sport”.




Il Prowinter Award, riconoscimento che celebra l’eccellenza tecnica e commerciale dei prodotti dedicati al mondo dello sci e dell’outdoor invernale, torna nel 2026 con importanti novità e un’attenzione crescente verso la responsabilità ambientale
di Karen Pozzi
Organizzato nell’ambito di Prowinter, la fiera di riferimento per il mondo dell’outdoor e degli sport invernali in programma a Fiera Bolzano dall’11 al 13 gennaio 2026, il Prowinter Award rappresenta uno dei momenti più attesi della manifestazione, dedicato alla scoperta dei prodotti che anticipano le tendenze della prossima stagione.
Nato come strumento per offrire a negozianti e noleggiatori un criterio concreto e strategico per identificare i prodotti con il maggiore potenziale sul mercato, il Prowinter Award si conferma oggi un punto di riferimento per l’intera filiera e un importante osservatorio su innovazione e qualità tecnica nel settore, valorizzando le aziende che sanno distinguersi per prestazioni, design e capacità di raccontare una storia autentica. Al contempo offre ai professionisti del settore uno strumento oggettivo e qualificato per orientare le scelte di acquisto in vista della stagione 2026/2027.

_LE CATEGORIE
Il Prowinter Award 2026 prevede 10 categorie suddivise tra mondo sci e outdoor, giudicate da due giurie di specialisti e arricchite da uno Special Prize dedicato agli sci da fondo tecnica classica.
CATEGORIE SCI
• Sci alpino – Top Performance
• Sci alpino – Allmountain
• Sci alpinismo
• Scarponi da sci alpino –Top performance
• Scarponi da sci alpino –Mid performance
• Scarponi da scialpinismo
PROWINTER AWARD
SPECIAL PRIZE 2026
• Sci di fondo – tecnica classica
CATEGORIE OUTDOOR
• Calzature winter active
• Calzature winter expert
• Giacca guscio tecnico
• Pantaloni tecnici da alpinismo

“Con il Prowinter Award vogliamo valorizzare la qualità tecnica, l’innovazione e il design autentico che rendono unico ogni prodotto. Il nostro obiettivo è offrire ad aziende, retailer e operatori tecnici strumenti concreti per anticipare le evoluzioni del mercato e le nuove esigenze dei consumatori. In particolare, desideriamo sensibilizzare il settore sui temi della sostenibilità, incoraggiando brand e negozianti a integrare pratiche e soluzioni sempre più ecocompatibili per costruire un settore sportivo invernale innovativo, sostenibile e orientato al futuro” Geraldine Coccagna, brand manager di Prowinter
Innovazione, vendibilità, tecnologie, design, storytelling e responsabilità ambientale. Quest’ultimo criterio, una novità di quest’anno, mette in risalto i prodotti particolarmente meritevoli sul fronte green, analizzando materiali riciclati o riciclabili, processi produttivi a basso impatto, lunga durata, facilità di riparazione, packaging sostenibile e certificazioni riconosciute. L’edizione 2026 segna infatti un passo avanti decisivo nell’impegno di Prowinter verso la sostenibilità, anche grazie all’introduzione, per la prima volta, di un consulente ESG che supporterà la giuria nella valutazione del materiale richiesto per la responsabilità ambientale. Un segnale concreto di attenzione verso un approccio più responsabile e trasparente, che va oltre l’estetica e la performance, per premiare anche l’impatto positivo sull’ambiente.
LE CANDIDATURE
Le candidature al premio sono aperte fino a lunedì 1° dicembre 2025 a tutti gli espositori della fiera, che potranno proporre un prodotto per ciascuna categoria.
LA VALUTAZIONE
I prodotti saranno giudicati sulla base di un sistema di valutazione trasparente e strutturato, che combina competenze tecniche e visione di mercato.
LA PREMIAZIONE
I vincitori saranno annunciati l’11 gennaio 2026, in occasione della cerimonia di inaugurazione della 25ª edizione di Prowinter, durante la quale verranno anche presentati i finalisti. Tutti i prodotti candidati rimarranno in esposizione nell’Area Award per l’intera durata della manifestazione.




Blizzard, Nordica e Tecnica si uniscono sotto la guida di Luka Grilc per spingere l’innovazione e consolidare la leadership del gruppo nel mondo dello sci
Un’unica struttura di gestione per i brand sci di Tecnica Group. È que sta la novità annunciata dall’azienda, che nomina Luka Grilc direttore generale della Divisione Alpina, comprendente i marchi Blizzard, Nordica e Tecnica. Una ristrutturazione che mira a favorire la collaborazione tra le tre realtà, accelerando l’innovazione, sfruttando le sinergie e rafforzando le identità dei brand. Ne abbiamo parlato proprio con Grilc.
Come nasce la decisione di unificare le divisioni di sci alpino di Tecnica Group sotto una sola guida?
di Sara Canali

L’idea di un’unica Divisione Alpina – e della figura correlata di un general manager a guidarla – è nata da un momento di duplice transizione nel nostro Gruppo. Da un lato la necessità di inserire un nuovo BU manager in Blizzard-Tecnica (dopo il passaggio di Stefano Trentin a Scarpa), dall’altro l’arrivo in Tecnica Group di un nuovo AD, Andrea Dorigo, con un background in adidas e Oakley e un approccio molto orientato al sales e al marketing, che ha portato con sé tutta una serie di nuove idee. È una scelta organizzativa inedita per la nostra azienda, priva di precedenti nella sua lunga storia.
Cosa significa coordinare tre marchi così forti e con identità così marcate?
È un grande onore e una sfida, ma sono molto fiducioso di poter svolgere questo ruolo, anche perché conosco la squadra su cui posso contare, ed è di altissimo livello. Nei recenti International Sales Meeting mi sono presentato al mondo Blizzard-Tecnica portando come esempio i miei figli: sono estremamente diversi, ma il mio ruolo da padre è capire come mettere ognuno di loro nelle condizioni di esprimere al massimo il proprio potenziale. Lo stesso intendo fare con Nordica, Blizzard e Tecnica: rafforzare i tre marchi, ciascuno con la propria identità, e spingere ogni brand a essere il primo per il proprio target di mercato. Il consumatore non percepirà questa guida comune: noi dobbiamo continuare ad arrivare all’utilizzatore finale con l’identità che ama e i valori in cui si riconosce.
In che modo questa nuova struttura permetterà di accelerare l’innovazione e le performance del gruppo, come indicato nella nota ufficiale?
Il mercato sta cambiando, così come il consumatore finale: nel modo in cui fa sport, nel modo in cui cerca un prodotto e si approccia al brand. Interpretare questi cambiamenti è un lavoro continuo e noi, come Gruppo, abbiamo il vantaggio di poter condividere le best practice interne, sia tra i marchi alpini sia, non dimentichiamolo, con Moon Boot, Lowa e Rollerblade.
Quali sono, concretamente, le aree dove le sinergie possono essere più immediate?
Se da fuori il consumatore finale continuerà a percepire i tre brand con una differenziazione chiara, su ciò che è “dietro al brand” – che si tratti di R&D, logistica, IT o amministrazione – possiamo lavorare molto insieme, con l’obiettivo di incrementare la nostra efficienza e migliorare il servizio al retailer. I nostri agenti sono diversi per
Blizzard-Tecnica e Nordica, ma in un negozio c’è spazio per entrambi: è agli altri competitor che dobbiamo togliere quote di mercato. Tra noi, invece, possiamo fare squadra, offrendo al rivenditore la garanzia di un servizio comune di altissimo livello. In ambito Ricerca & Sviluppo pensiamo, per esempio, al progetto Recycle Your Boots, il programma di raccolta e riciclo degli scarponi da sci (oltre 50.000 paia riciclate finora): è nato in Tecnica, è stato adottato anche da Nordica e ora non solo ci consente di portare in entrambi i marchi nuovi sviluppi in materia di ecodesign, ma ci permette di utilizzare componenti di scarponi riciclati negli sci Blizzard e Nordica, nei Moon Boot e persino nei Rollerblade.
Blizzard, Nordica e Tecnica hanno ciascuno una storia e un posizionamento distinti: come pensi di mantenere queste identità forti, evitando che la sinergia diventi uniformità?
Non hanno semplicemente un passato diverso: hanno un’identità differente e sanno perfettamente chi sono, a chi si rivolgono e dove vogliono andare. Con queste premesse diventa più facile lavorare in sinergia senza perdere di vista la propria unicità.
Com'è stato accolto questo cambiamento da Blizzard, Nordica e Tecnica?
Con molta disponibilità. Credo abbia giocato a mio favore il fatto che fossi già parte della famiglia. E se in Nordica ci poteva essere qualche preoccupazione che il mio nuovo ruolo togliesse energie e attenzione al brand, penso che i recenti ISM siano serviti anche a chiarire il funzionamento della nuova struttura e a ribadire obiettivi e prospettive comuni. È anche un bel segnale da parte del Gruppo il fatto di credere nei propri membri interni e dar loro la possibilità di crescere.
Il racing resta una parte centrale per Blizzard, Nordica e Tecnica. Quali sono i tuoi obiettivi in questo ambito, sia in termini di performance sia di immagine?
Il nostro settore racing ha anticipato i tempi e già dal 2023 opera come un dipartimento unico, con Jörg Ruedl e Manfred Mölgg rispettivamente business manager e sport manager, e hanno dimostrato che una struttura unificata funziona. Puntiamo ad avere squadre piccole, ma con atleti forti a cui riusciamo a dare maggiore supporto, e a lavorare bene con le scuole sci per essere al fianco dei futuri campioni. Nel breve periodo, con atleti come Dominik Paris, Andreja Slokar e Lara Colturi, guardiamo con grande attesa all’appuntamento di Milano-Cortina.
Hai guidato Nordica in una fase di forte crescita. Cosa porterai di quell’esperienza nella tua nuova posizione?
Io credo molto nelle relazioni, nella capacità di pensare e lavorare come un team, soprattutto in tempi complicati. Nordica, in questi dieci anni, ha più che raddoppiato il fatturato, nonostante il nostro non sia un settore in espansione. Se siamo cresciuti significa che siamo riusciti a essere migliori dei nostri competitor: siamo stati bravi, tutti insieme.
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La stagione 2025/26 della prima catena di mountain club delle Alpi italiane promette buon cibo, musica ed emozioni ad alta quota. Quattro località, un solo concept di Sara Canali
La stagione invernale 2025/26 di Super G si apre con due debutti di rilievo: il Faloria Mountain Club di Cortina d’Ampezzo, all’interno dello storico Rifugio Faloria, e la rinascita della Zangola a Madonna di Campiglio, trasformata in ristorante e spazio per eventi e nightlife. Dal 28 novembre a Cervinia e dal 6 dicembre nelle altre località prende il via un calendario di dj set, live, cene e format esperienziali, rafforzando la visione di Super G come prima catena di mountain club delle Alpi italiane, punto d’incontro tra musica, cucina e lifestyle in quota.
COURMAYEUR – IL CUORE PULSANTE DELL’APRÈS-SKI
Sono passati tredici anni da quando a Courmayeur il primo mountain club delle Alpi italiane aprì i suoi battenti, dando vita al progetto Super G. Ancora oggi la località valdostana rappresenta il cuore pulsante dell’après-ski più atteso delle Alpi. Dal 6 dicembre, ogni pomeriggio dalle 15:30, la terrazza del Super G ospita dj set, ospiti


internazionali e performance live, trasformando Courmayeur in una festa collettiva. Il ristorante Meraviglioso, cuore gastronomico del progetto, propone una cucina semplice ma precisa, con sapori autentici e convivialità, con vista sul Monte Bianco. Il sabato sera la cena in quota unisce gastronomia, musica e convivialità, con oltre 150 etichette selezionate. Super G offre anche ospitalità con sei camere e una suite sulle piste, integrando relax e divertimento senza interruzioni.
CERVINIA, GASTRONOMIA E MUSICA TRA LE VETTE
Con l’apertura del 28 novembre, Super G consolida la presenza a Cervinia, nel cuore del Cervino Ski Paradise. Il programma spazia dal ristorante Meraviglioso all’après-ski dell’Igloo Bar, passando per eventi con ospiti internazionali e cene in quota raggiungibili con il gatto delle nevi. La Snowcat Dinner Experience ogni mercoledì e venerdì accompagna gli ospiti in quota con aperitivo sotto le stelle e cena ad alta quota, unendo la magia notturna della neve all’atmosfera cosmopolita. L’area esterna, riprogettata per favorire movimento e continuità, diventa dalle 14:30 un grande club open air con dj set, live performance e visual show. L’Igloo Bar resta il punto centrale dell’après-ski, mentre la terrazza affacciata sul Cervino regala uno dei panorami più spettacolari delle Alpi.
MADONNA DI CAMPIGLIO, RITORNO ALLA ZANGOLA
Dal 6 dicembre si conclude il progetto di riqualificazione biennale del Super G di Madonna di Campiglio. Le novità principali sono la riapertura della storica Zangola, spazio polivalente per cene, eventi e musica dal vivo, e l’apertura del ristorante Meraviglioso. A completare l’offerta, l’Arena Super G, fulcro dell’après-ski e lunch club all’aperto, e un calendario di oltre quaranta eventi tra dj set, performance e collaborazioni artistiche. Nei weekend e durante le festività l’area si trasforma in un grande evento a cielo aperto, mentre a pranzo diventa un lunch club informale con cucina veloce, birre e cocktail; la domenica ospita il Sunday Lunch, un appuntamento che unisce musica e convivialità.
A Cortina d’Ampezzo il Rifugio Faloria si trasforma nel Faloria Mountain Club. Il progetto, firmato dallo studio Gris + Dainese con interior design di Simone Colombo, si sviluppa in due fasi: la prima, in apertura a dicembre, include il bar al piano terra, il ristorante Meraviglioso al primo piano e la terrazza panoramica per l’après-ski; la seconda, prevista per la stagione 26/27, completerà il restyling e l’integrazione del rifugio nel tessuto contemporaneo della città. L’intervento valorizza la tradizione ampezzana attraverso l’uso del legno locale, introducendo però un approccio moderno in cui convivono cucina, musica, design e socialità. L’accesso avviene tramite la Funivia Faloria, attiva anche la sera per cene in quota durante mercoledì, sabato, festività e periodo olimpico. Al piano terra il bar reinterpreta il punto di ristoro classico di montagna; al primo piano il ristorante Meraviglioso e la terrazza après-ski portano a Cortina il modello che ha reso Super G un punto di riferimento nelle Alpi.




L'INTERVISTA
ANDREA BACCUINI, CEO E CO-FOUNDER DI SUPER G
Abbiamo intervistato il ceo e co-founder di Super G per farci raccontare cosa ci aspetta nella nuova stagione in queste venues
Quali sono le principali novità per la stagione invernale 25/26?



La stagione invernale 25/26 segna un passaggio fondamentale nel nostro percorso. Debuttiamo a Cortina con Super G – Faloria Mountain Club, un progetto che reinterpreta uno degli indirizzi più iconici delle Dolomiti, unendo design, cucina e club culture in un nuovo immaginario alpino. Parallelamente, a Madonna di Campiglio riaccendiamo La Zangola, storico tempio della notte che torna a vivere come after-dinner e spazio eventi, e inauguriamo Meraviglioso, il nostro ristorante di cucina italiana. Due nuove destinazioni dell’intrattenimento e dell’ospitalità che amplificano il nostro racconto, tra convivialità, musica e una vocazione sempre più contemporanea e internazionale.
Qual è il tema di quest'anno e come lo avete scelto?
Snow Motion è il concept che guida questa stagione: la montagna accelera, cambia ritmo, entra in una nuova fase. È un movimento che attraversa mondi diversi (design e architettura, fashion e lifestyle, musica e nuove scene creative, food&beverage, tecnologia e mobility) trasformando l’alta quota in un vero laboratorio del presente. Oggi la montagna non è più un altrove: è un ecosistema in evoluzione, dove si sperimenta, si innova, si costruiscono comunità e nuovi linguaggi. Snow Motion incarna questa energia collettiva, questo slancio in avanti. E noi siamo parte attiva dell’accelerazione, contribuendo a definirne forma, stile e immaginario.
13 anni di Super G: com'è cambiato il format nel corso del tempo?
In 13 anni Super G è passato da intuizione pionieristica a riferimento dell’ospitalità alpina contemporanea. Abbiamo trasformato l’après-ski in un linguaggio internazionale, accessibile e trasversale. Non siamo nati per seguire un trend, ma per anticipare un nuovo modo di vivere la montagna, più social, più inclusivo, più esperienziale. Oggi siamo presenti in quattro destinazioni iconiche e continuiamo a evolvere restando fedeli a un principio: innovare senza perdere identità e profondità. Super G non è un format da replicare: è un ecosistema vivo, che cresce con le persone e le realtà che lo popolano.
Com'è cambiata la clientela e il modo di vivere la montagna invernale? 13 anni fa i nostri ospiti di oggi erano i bambini che giocavano nella kids area mentre i genitori si concedevano qualche ora di libertà e leggerezza. Sono cresciuti accanto a noi e, senza saperlo, ci hanno guidato: nei loro occhi abbiamo visto evolvere linguaggi, desideri, comportamenti. Sono loro ad averci insegnato che la montagna può essere diversa, più fluida, più attraente o meglio un luogo dove non si va solo per sciare, ma per incontrarsi, condividere energie, costruire appartenenze. Le nuove generazioni scelgono Super G per riconoscersi e riconnettersi, per sentirsi parte di un immaginario che parla al presente. E noi continuiamo a osservarli, ad ascoltarli, a farci ispirare dal loro modo nuovo di abitare la neve in una montagna che non si limita a essere sfondo, ma diventa scena.
Le venues sono diversificate in base alla clientela?
L’identità è unica, ma ogni vetta esprime una sfumatura diversa. A Cervinia parliamo agli sport addicted, a chi vive la montagna come adrenalina, tecnica e conquista personale. A Campiglio incontriamo gli amanti della socialità e del lifestyle, che cercano energia, relazioni e stile. Courmayeur è la casa degli edonisti della montagna, dove convivialità, appartenenza e festa diventano rito. E a Cortina dialoghiamo con gli esteti contemporanei, dove design, moda e cultura di luogo definiscono l’esperienza. Cambia il ritmo, restano la stessa visione e la stessa promessa: happiness lives here.
Perché un brand degli sport invernali dovrebbe collaborare con Super G?
Non si tratta di semplice visibilità: è brand elevation attraverso un contesto simbolico, credibilità sociale e un posizionamento che parla alle nuove generazioni dell’alta quota. Qui i brand non si limitano a esserci: vengono percepiti come rilevanti, si intrecciano a un immaginario aspirazionale e diventano parte del lifestyle di una community che detta linguaggi e abitudini. Collaborare con noi significa trasformare performance in desiderabilità, tecnica in stile di vita, presenza in preferenza. È un salto di posizionamento, non un presidio.
Come si può convincere lo sciatore duro e puro a fare tappa al Super G?
Succede in modo naturale. La musica ti avvolge e nell’aria si mescolano i profumi della cucina italiana, del legno caldo, di un calice appena stappato. Davanti, un orizzonte che si apre: neve che scintilla, vetrate che custodiscono l’inverno, il sole che sfiora le piste e accende la montagna. Intorno, brindisi che tintinnano, risate che si intrecciano, volti rilassati che si ritrovano in un tempo presente, leggero, amplificato. E capisci che fermarsi non è interrompere il ritmo: è dargli un respiro nuovo. In attesa di un pranzo al Meraviglioso e del nostro après-ski.


All’inizio del 2025 Kästle ha abbandonato la distribuzione e ha aperto la filiale italiana a Rivoli (TO) per aumentare la vicinanza tra casa madre, retailer e consumatori. Anche con prodotti specifici per il mercato nazionale
di Benedetta Bruni
LA RETE DI AGENTI E PROMOTER

Fondata nel 1924 in Austria nella regione del Vorarlberg, a inizio 2025 l’azienda di sci e scarponi Kästle ha scelto per il mercato italiano di passare da un modello distributivo all’apertura di una succursale a Rivoli, in provincia di Torino. L'obiettivo è quello di accorciare le distanze tra casa madre, rivenditori e consumatori, grazie a una solida rete commerciale che si impegna a riportare le specifiche esigenze degli sciatori nazionali per “localizzare” i prodotti. A capo della filiale italiana è il country manager Marco Di Bello, coadiuvato da un team di agenti e professionisti della montagna a tutto tondo, in aggiunta a una dedicata rete di promoter di elevato profilo tecnico.
LA STRUTTURA E LA NUOVA FILIALE
ITALIANA
A febbraio 2025 Kästle ha ufficialmente aperto la succursale italiana scegliendo si stabilirsi a Rivoli, nel nord-ovest del Paese, in un territorio meno popolato da brand che si occupano di montagna invernale rispetto al nord-est. Con questa operazione, il marchio austriaco intende rispondere direttamente alle esigenze di clienti, appassionati, professionisti della neve e negozianti, entrando a far parte del tessuto economico e sociale della zona. La struttura snella della filiale permette infatti uno scambio di informazioni agile tra la casa madre e i negozianti italiani, mentre una fitta rete commerciale supporta il lavoro dei retailer. A oggi Kästle si preoccupa di fornire il prodotto più aderente possibile alle esigenze del consumatore nazionale, tra sci di tutte le discipline (alpino, alpinismo, fondo e freeride) e i relativi scarponi (eccetto quelli da skialp) di fascia alta e da competizione. Kästle assicura standard di qualità elevati supportati da uno dei punti forti dell’azienda, ovvero la produzione internalizzata: gli sci vengono infatti totalmente prodotti, dalla ricerca e sviluppo fino al confezionamento, tra gli stabilimenti in Austria (nella sede storica, dove viene realizzato il segmento competitivo) e in Repubblica Ceca, dove è stato fatto un ingente investimento in termini di macchinari d’avanguardia per assicurare una qualità del prodotto finito estremamente alta. Anche gli scarponi, sebbene venga fatto affidamento su terzisti di aziende italiane riconosciute a livello mondiale, provengono a tutti gli effetti da un progetto interno, frutto della ricerca e sviluppo di Kästle nella figura di un ingegnere italiano, Alessandro Speranzoni.


Uno dei modi in cui Kästle riesce a garantire la vicinanza con il territorio, come detto, è la sua forza commerciale e di supporto ai negozianti. Nello specifico, accanto ai più tradizionali agenti che assistono la fase pre-acquisto, vi è anche una presenza rilevante di promoter, divisi tra commerciali e agonistici: i primi sono opinion leader, maestri e in generale professionisti del mondo neve che aiutano sia con il sell-out del prodotto nei negozi sia con il sell-in; i secondi invece si concentrano sul mondo gare, un segmento rilevante per Kästle, e sono per lo più allenatori di sci alpino e sci di fondo. Grazie a questa struttura altamente tecnica, i promoter riescono a interagire direttamente con i clienti italiani; non intervengono solo nel post-vendita, ma intercettano le necessità dei consumatori, danno consigli, indirizzano nella scelta dell’attrezzo e ne trasferiscono i feedback alla casa madre. È in questo modo che il prodotto da internazionale diventa “locale”, grazie a un dialogo attento e un reale interesse dei comportamenti dell’utente medio nelle montagne nazionali. Per esempio, gli sci sono stati dimensionati per ogni livello, per utilizzatori che non calcano le piste con frequenza, al fine di garantire lo stesso livello di divertimento ma con un grado di sicurezza più elevato, calibrando la performance del prodotto alle peculiarità di ogni sciatore. Oppure sono state ricalcate le caratteristiche di uno sci da competizione in uno di fascia medio-alta, seguendo la tendenza dell’appassionato, prettamente italiano, che non ha paura di prendere velocità e cerca sempre il top di gamma.
OBIETTIVI E STRATEGIE DI SVILUPPO
Nonostante si tratti di un marchio storico con 100 anni di esperienza, Kästle non intende fermarsi alla sua sola eredità. Accanto allo studio maniacale del dettaglio, l’azienda cerca sempre di dare un valore aggiunto al prodotto sia che si parli di una tecnologia sufficientemente elevata da regalare emozioni forti al consumatore aumentando la sicurezza, o di garantire un’offerta di qualità ma a un prezzo contenuto. Partita con una quantità limitata di rivenditori a inizio anno, Kästle ora è presente in 60 negozi in Italia, distribuiti sull’arco alpino fino all’Emilia-Romagna con un piano di sviluppo anche nel Centro-Sud. L’obiettivo nei prossimi cinque anni è quello di costruire un mercato molto verticale, che si adatta al tessuto sportivo locale, segue le caratteristiche fisiche e tecniche del consumatore e sappia supportare i retailer a livello di post-vendita. La promessa è anche quella di proteggere i suoi stessi rivenditori dagli sconti selvaggi che si trovano online, attuando dunque politiche che tutelino le marginalità dei negozianti.

ULTIMATE PERFORMANCE. NEXT LEVEL FIT.


Sport Achat Hiver, il salone professionale di sci e snowboard europeo, torna dal 26 al 28 gennaio 2026 nella location di Alpexpo, Grenoble, Francia
di Benedetta Bruni
Ben 50 tra i principali brand di sci e snowboard del mercato saranno presenti a Sport Achat Hiver, il salone b2b francese che oggi si posiziona su una scala autenticamente europea. Un evento a 360°, che copre anche i segmenti di abbigliamento, accessori e servizi. Questo appuntamento mantiene intatta la sua ambizione anno dopo anno: essere un salone pratico, a misura d’uomo e vicino al territorio. L’obiettivo rimane chiaro: permettere ai negozianti outdoor e montagna bianca di pianificare la maggior parte dei propri ordini in un unico luogo e nelle stesse date. Grenoble non è più soltanto nota per i Giochi Olimpici Invernali del 1968 o per il suo ruolo di crocevia alpino, perché oggi è anche sinonimo di Sport Achat Hiver, la fiera professionale tra i riferimenti per il retail outdoor e lo sci in Europa.
OLTRE 50 MARCHI DI SCI E SNOWBOARD PRESENTI
I numeri parlano chiaro: Sport Achat Hiver è l’appuntamento professionale per l’industria degli sport invernali, dove ogni anno – con la conferma di gennaio 2026 – partecipa la gran parte dei principali brand dell’industry. Un’offerta completa per gli esperti di settore e uno status che conferma Sport Achat Hiver come uno dei saloni europei più importanti del mercato.
UNA SVOLTA EUROPEA DI SUCCESSO DOPO IL COVID
Evento b2b storico in Francia da diverse decadi, il salone organizzato da Sportair ha saputo sfruttare la riorganizzazione dei calendari fieristici europei per fare un salto di qualità. Negli ultimi anni, Sport Achat Hiver si è consolidato a livello continentale, scegliendo una data strategica nel calendario degli acquisti. Marchi italiani, spagnoli, svizzeri, olandesi e britannici espongono direttamente, mentre sono sempre di più i retailer dei Paesi confinanti che si segnano questo appuntamento nel proprio calendario di gennaio.

“Abbiamo partecipato a gennaio 2025 al salone Sport Achat Hiver: è stata una scelta davvero azzeccata. Viviamo in una zona del Piemonte molto vicina alla Francia: l’accesso è stato semplice e l’organizzazione eccellente. Questo evento ci ha permesso di scoprire nuovi marchi da proporre nel nostro negozio. Abbiamo soggiornato a Grenoble, in un hotel molto piacevole che è stato rimborsato al 50% dall’organizzazione. Torneremo sicuramente nel 2026” Monica Passet, Passet Sport – Sestriere
IL TESSILE IN PRIMO PIANO
Se l’“hardwear” contribuisce ampiamente alla reputazione nazionale ed europea di Sport Achat Hiver, il comparto textile sarà protagonista anche in questa edizione 2026, con un aumento del numero di stand e di marchi rappresentati.
UNA PIATTAFORMA COMPLETA PER IL COMMERCIO OUTDOOR
Culla dell’outdoor tecnico e della montagna, Sport Achat Hiver si propone oggi come un salone ancora più completo. Oltre alle collezioni di abbigliamento e accessori lifestyle, saranno presenti espositori specializzati in arredamento per negozi, software gestionali e segnaletica. La fiera è anche una piattaforma d’ispirazione e formazione, con conferenze, workshop di merchandising e moodboard dedicati a chi desidera sviluppare nuovi servizi e competenze nel punto vendita.

ITALIANI ISCRITTI A OGGI
– ASOLO – AST – ATK – BRIKO – CAMP – CMP – COLMAR – DAINESE – DALBELLO
– ENERGIAPURA – FERRINO – FISCHER – FIZAN – GABEL – GARMONT
HELMETS – IRON-IC – JAAM BY SHOWROOM LE 13 – JEANNE BARET – KAPPA – KARPOS
SPORTIVA – MONTEREGGI KID – MONTEREGGI POINT – MYSKI – NAT’S – NAT’S FOOTWEAR
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INFO: sport-achat.com/it
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A Milano, Burton e Red Bull raccontano la libertà della neve con “Paved”, il film che celebra la vera essenza del backcountry in un viaggio tra Alaska, Giappone e British Columbia di Sara Canali
Una serata in pieno stile Burton, fatta di musica, stile e divertimento, ha accompagnato la presentazione del nuovo film del brand americano, prodotto in collaborazione con Red Bull Media House, dal titolo Paved. Di fronte allo store milanese di Piazza Lombardia è stata organizzata la festa di inizio inverno: un momento di brindisi, foto e condivisione di momenti divertenti per il kickoff della stagione più importante di sempre, quella delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Per l’occasione è stato allestito un vero e proprio gazebo in modalità après-ski, con tanto di tavole da snowboard utilizzate come vassoi per servire pizzette e focacce, creando così l’occasione per incontrare e conoscere gli atleti del Team Burton come Ben Ferguson, Anna Gasser, i rider della nuova generazione del backcountry Brock Crouch, Ylfa Rúnarsdóttir, Danny Davis e Mikkel Bang. Sono loro i protagonisti del lungometraggio Paved, cui si aggiungono il tre volte medagliato olimpico Mark McMorris, il genio creativo Zeb Powell, la campionessa olimpica e pioniera del backcountry Zoi Sadowski-Synnott e Takeru Otsuka, con speciali cameo dei rider Burton Maria Thomsen, Mikey Ciccarelli, Mikey Rencz e Raibu Katayama.
IL FILM
Proiettato nell’auditorium del Palazzo della Regione, Paved è un lungometraggio integrale e senza filtri di snowboard, frutto di due anni di riprese, che segue i rider del Team Burton mentre spingono la progressione del backcountry snowboarding ai massimi livelli. “Questo è un film di snowboard backcountry, dove noi atleti siamo alla ricerca della powder, della neve fresca che ti arriva fino al ginocchio”, racconta Ben Ferguson, punta di diamante del team americano Burton, che abbiamo intervistato in occasione dell’anteprima meneghina. “Quando tracciamo i solchi nella neve immacolata con le nostre tavole, quello che facciamo è schiacciare il manto e dunque lo rendiamo "paved", cioè pavimentato. Questo è il significato del titolo”. Il film cattura la complicità, lo stile e l’energia autentica di alcuni dei rider più influenti dell’attuale generazione e rappresenta uno dei progetti più ambiziosi di Burton degli ultimi anni. Si apre con un omaggio alle radici del marchio,
per poi catapultarsi direttamente in Alaska, dove i veterani Mark McMorris e Danny Davis cavalcano insieme alle icone versatili come Ben Ferguson e Brock Crouch, che ricorda come il viaggio in Alaska sia stato per lui memorabile: “Ci sono queste pareti incredibili e l’adrenalina è sempre altissima, ma il fatto di farlo insieme agli altri rider ha reso tutto assolutamente magico”. Mikkel Bang, invece, ci ha portati in Giappone: “Io e Ben siamo rimasti circa sei mesi nel Paese del Sol Levante e praticamente ogni giorno ha nevicato. La neve era assolutamente incredibile e abbiamo incontrato gente stupenda e grandi snowboarder”, dice. Da lì il viaggio si estende tra le nevi profonde del Giappone, i paesaggi selvaggi della British Columbia, Tahoe e oltre. Guidato da una voce narrante dal tono ironico, Paved oscilla tra sessioni intense e momenti improvvisati, dove le montagne plasmano l’atmosfera e le voci dei rider rivelano ciò che hanno davvero in mente. Nel suo cuore, Paved è in parte una lezione di storia, in parte un ritrovo tra amici, in parte un’odissea backcountry. Crudo e pungente, cinematografico ma spensierato, è ricco di progressione e trick spettacolari. “Le interviste sono i momenti che mi hanno divertito di più perché ho sentito davvero tutto l’amore che c’era nel team e nel progetto”, racconta l’atleta islandese Ylfa Rúnarsdóttir.
Una co-produzione Burton e Red Bull Media House diretta da Ian Durkin e prodotta da Pirate Movie Productions, Paved fonde media differenti, fotografia e illustrazione in un ritratto senza filtri dello snowboarding nella sua forma più pura: storie di resilienza, debutti inediti e progressione


su alcuni dei terreni più spettacolari della Terra, oltre a filmati esclusivi della prossima collezione invernale di Burton. Paved sarà disponibile in streaming gratuito in tutto il mondo su Red Bull TV a partire dal 7 novembre 2025. Il trailer è visibile su www.burton.com/paved
Carving perfetto sulla pista appena battuta oppure discese senza paura in ogni condizione?
Sono queste le due anime dell’inverno 25/26 targato Rossignol



L'INTERVISTA SEBASTIEN FILLOD, RACING CATEGORY MANAGER ROSSIGNOL di Sara Canali
Abbiamo chiesto a Sebastien Fillod, racing category manager Rossignol, nonché responsabile dello sviluppo di tutti gli sci pista e race del marchio, di spiegarci genesi e progetti dietro alla nascita della linea Forza

Sono due le anime che Rossignol mette in pista per l'inverno 25/26. Da una parte la possibilità di tracciare curve perfette sulla pista appena battuta, dall'altra invece la sicurezza di scendere in ogni condizione di neve, anche quelle più imprevedibili. Questo si traduce nel lancio della gamma Forza, cavallo di battaglia del brand che rende la precisione della curva e la velocità alla portata di molti sciatori non agonisti. Arcade che sono progettati per non spaventarsi nella neve fresca o rovinata del bordo pista, sulle cunette e, perché no, sulla pista appena battuta.
FORZA, LO SCI PER PIEGARE COME IN MOTO
Ogni curva è una dichiarazione di stile mentre ogni piega, un gesto tecnico che diventa arte. Da questa visione nasce Forza, la nuova generazione di sci firmata Rossignol, completamente ridisegnata per la stagione in arrivo. Il segreto di Forza sta nelle dimensioni oversize e nella sciancratura, una combinazione che consente di affrontare diverse angolazioni di curva offrendo massimo controllo e divertimento, indipendentemente dal livello dello sciatore.
Proprio come nel motociclismo, il cuore del progetto è l’angolo di piega: ogni modello della gamma prende il nome dall’inclinazione che permette di raggiungere in curva, dal Forza 20° FG fino al Forza 70°+ TI Master.
Sette modelli che uniscono ingegneria, tecnologia e design hi-tech. Sotto la superficie, batte un’anima in legno di pioppo proveniente da foreste certificate PEFC, garanzia di sostenibilità ambientale. La LCT – Line Control Technology elimina il contro-flex, assicurando stabilità e fluidità costanti, mentre la V-Titanal Technology bilancia rigidità e controllo, mantenendo la traiettoria perfetta anche nelle condizioni più impegnative. Una scanalatura lungo la lamina di titanal irrigidisce il flex longitudinale, migliorando ammortizzazione e stabilità, mentre la RTT – Reinforced Torsion Tip, un inserto in titanal integrato nella punta, incrementa coesione, trasferimento di potenza e precisione in curva.
Com’è nata l’idea degli sci Forza e a quale tipo di sciatore si rivolgono?
L’idea alla base della gamma Forza è nata dal desiderio di dare nuova energia al mondo dello sci da pista e, in particolare, al carving. Volevamo rilanciare questa categoria con un concetto completamente nuovo e pionieristico. Forza è stato creato per sfruttare al massimo le condizioni sempre più perfette delle piste battute rendendole un vero e proprio “playground” che si rinnova ogni giorno. L’idea nasce anche dalla volontà di proporre un prodotto più sportivo, capace di evolversi insieme al livello dello sciatore. Il punto di partenza è stato lo studio degli angoli che uno sciatore può raggiungere in curva: da qui abbiamo adattato costruzioni e sciancrature per rispondere a questa esigenza. Proprio come nel motociclismo, l’inclinazione in curva diventa sempre più importante man mano che cresce la padronanza tecnica. Il nostro target è lo sciatore da pista che vuole godersi appieno il proprio terreno di gioco e che è motivato a migliorare il proprio angolo di lamina. Forza gli offre la possibilità di spingersi oltre i propri limiti sulle piste.

ARCADE, 100% EVERY TURN
Arcade è lo sci pensato per chi vuole essere pronto a tutto: neve appena battuta, cunette, crosta, polvere o ghiaccio. Disponibile con larghezze al centro di 78, 80, 82, 88 e 94 millimetri, è il SUV della collezione Rossignol: solido, affidabile e pronto ad accompagnare maestri di sci, soccorritori e sciatori esperti su ogni tipo di terreno. Il raggio corto assicura leggerezza e facilità d’ingresso in curva, mentre l’assorbimento delle vibrazioni regala fluidità anche quando si “schiaccia l’acceleratore”. Il rocker in punta e in coda permette una sciata più libera e divertente in neve fresca, mentre i fianchetti dritti e la costruzione Rectangular Sidewall trasformano lo sci in una lama affilata quando serve precisione in pista. Come Forza, anche Arcade nasce nel segno dell’innovazione responsabile. Combina i sistemi VAS e LCT con un’anima in legno di pioppo PEFC, lamine in titanal riciclato all’80%, resina bio-based, soletta con il 30% di materiale riciclato e lamine al 20% riciclate. Il tutto realizzato in uno stabilimento che utilizza energia da fonti rinnovabili.

Come funziona la LCT – Line Control Technology?
La LCT è una tecnologia sviluppata dal reparto Ricerca e Innovazione di Rossignol. Si tratta di un’innovazione ispirata direttamente al mondo racing, che conferisce allo sci un’energia e un comportamento eccezionali. L’obiettivo è creare, all’interno della struttura, delle forze di taglio che migliorano la reattività e le prestazioni dello sci. Non posso entrare troppo nei dettagli perché alcuni segreti devono restare tali, in modo che i nostri utilizzatori possano godere appieno dei vantaggi unici offerti dai nostri prodotti.
Da cosa dipende l’angolo di curva?
L’angolo di lamina dipende da una combinazione di diversi fattori. Naturalmente conta il livello tecnico dello sciatore, ma sono soprattutto le sciancrature rivoluzionarie e la distribuzione personalizzata della rigidità a permettere di raggiungere angoli estremi. Questa gamma è progettata per rendere il carving più accessibile e per aumentare il controllo e la tenuta della lamina per tutta la durata della curva. Oggi permettiamo agli

L’APPAREL ISPIRATO DALLE ALPI
Capi che uniscono uno stile inconfondibile al massimo rispetto per la natura: dalle calde imbottiture
PrimaLoft ricavate dal riciclo di bottiglie di plastica, all’ovatta Polydown

Hero Velika Insulated Jacket, tra i modelli di punta, si ispira alla Coppa del Mondo con un design audace e tecnologie evolute: isolamento PrimaLoft Black 100% riciclato, membrana 20.000/20.000 e tecnologia HeiQ Smart Temp, che regola la traspirabilità in base alla temperatura corporea.
Ciastel Jacket offre lo stesso livello di protezione con un tocco in più di comfort grazie alla fodera in misto lana e al tessuto elasticizzato in quattro direzioni.
Hero Blackside Insulated, novità della stagione 25/26, celebra l’eredità racing del brand con grafiche Hero e imbottitura PrimaLoft Black, mentre la Outerlimits Insulated Jacket propone un look più rilassato e color block, ideale per freeride e snowboard.

Daille Down Jacket unisce eleganza e prestazioni: imbottitura in piuma naturale Duvet du Faubourg, membrana 10.000/20.000 e tessuto ripstop dal finish metallico per uno stile distintivo in pista e in città.
Valdiz Down, firmata Jean-Charles de Castelbajac, interpreta la montagna con ironia e arte, grazie ai dettagli colorati e alla maxi-illustrazione angelica sulla schiena. È realizzata con materiali riciclati e trattamento PFC-free.
Staci Insulated utilizza ovatta Polydown 100% riciclata per un calore leggero e discreto, mentre la Rochrun Insulated bilancia calore, libertà di movimento e protezione con imbottitura PrimaLoft Black e membrana 20.000.
sciatori di avvicinarsi sempre di più alla neve fino a toccare la pista con le mani. È una nuova era dello sci su pista, in cui si cerca la massima inclinazione per il massimo piacere di sciata.
Quanto tempo ha richiesto lo sviluppo di questa nuova gamma?
Lo sviluppo della gamma Forza ha richiesto oltre due anni di lavoro. Tuttavia, la nostra esperienza nel racing, unita a oltre 120 anni di know-how, ha reso possibile un’innovazione di questo livello. Grazie a queste competenze siamo in grado di far evolvere costantemente sia le nostre linee di prodotto sia la nostra visione dello sci. Non smettiamo mai di esplorare, innovare e testare. Ogni nuovo progetto nasce da un lavoro di squadra che unisce ingegneria, test su neve e creatività del marketing. I team lavorano fianco a fianco per dare vita ai prodotti, spingendo sempre un po’ più in là i confini della performance ed è proprio questo che fa la differenza. È ciò che ha portato alla nascita della gamma Forza, una collezione che sta davvero ridefinendo la sua epoca.

CMP torna in pista con la seconda stagione di Collective [of] Moving People.
Con una nuova estetica, tessuti moderni e una palette colori rinnovata, i capi puntano a conquistare le generazioni più giovani grazie alla loro multifunzionalità e versatilità
La collezione “Collective [of] Moving People”, torna per la stagione FW26/27 confermando il proprio percorso di ricerca stilistica e valoriale e la propria volontà di proporre una linea di abbigliamento genderless e versatile
pensata per la Gen Z e i Millennials, per stili di vita in continua evoluzione. Con questa FW, CMP porta anche delle novità: la collezione si amplia con una linea di accessori e il reparto kids.

“Oggi le nuove generazioni cercano un tipo di abbigliamento che vada oltre la semplice funzione: vogliono capi che raccontino chi sono, che siano versatili, sostenibili e adatti a ogni contesto. Abbiamo quindi creato qualcosa che unisse la nostra expertise tecnica a un’estetica contemporanea, capace di intercettare un pubblico giovane, urbano e in costante movimento” Alice Testi, responsabile marketing di F.lli Campagnolo S.p.A.
Alice Testi
Per la FW 26/27 l’obiettivo rimane lo stesso: dare a una generazione in continuo cambiamento dei capi outerwear e activewear trasversali, che permettano di muoversi indistintamente tra città e natura e tra individualità e comunità, componendo un guardaroba libero e attuale, che mantenga al tempo stesso i pilastri che definiscono il dna del brand: linee destrutturate, multifunzionalità, volumi oversize che coniugano comfort e design. Grande attenzione è stata dedicata all’estetica, che gioca con effetti materici attraverso texture che conferiscono profondità e contrasto: velluto, ripstop dal finish lucido, tessuti strutturati a trama diagonale. Anche la ricerca sui materiali è stata arricchita con l’introduzione di nuovi tessuti, come il cotone per felpe urban e giacche in tessuti stretch che garantiscono comfort e protezione. La palette colori è, invece, più compatta e consapevole, in modo che ogni tonalità possa abbinarsi naturalmente e liberamente con le altre, creando un guardaroba armonico e variegato. Tra le novità anche una particolare stampa allover, geometrica ma fluida, che dona ad alcuni dei capi un forte impatto visivo.




Pensata per chi vive la montagna in movimento, questa salopette da uomo della collezione FW 26/27 combina performance tecnica e attitude metropolitana, trasformando un capo funzionale in una vera dichiarazione di stile. Realizzata in tessuto tecnico con imbottitura Feel Warm Flat 80 g, offre protezione termica senza compromettere leggerezza e libertà di movimento. Le cuciture completamente nastrate e la membrana impermeabile e traspirante (WP 15.000 / MVP 20.000) la rendono perfetta per affrontare condizioni meteo variabili in sicurezza e in totale comfort. I dettagli tecnici incontrano poi un’estetica decisa: bretelle elastiche incrociate, tasche multiple e vestibilità regular per una silhouette pulita ma funzionale.
Non passa inosservata, anzi, si muove con carattere. Una giacca da sci che nasce dall’outerwear tecnico, ma proposta in chiave lifestyle. Grazie alla stampa allover dalla fantasia fluida che si estende sulla superficie come un'onda, infatti, è come se il capo avvolgesse il corpo in blocchi di colore armonici e dinamici, donando personalità e stile. Pensata per chi cerca performance e identità in un unico capo, la giacca combina imbottitura Feel Warm Flat 140 g, membrana impermeabile e traspirante, ghetta interna e cuciture totalmente nastrate, per affrontare le giornate sulla neve con comfort e protezione, ampliata anche grazie al cappuccio fisso con collo alto. La vestibilità è over, seguendo le tendenze più moderne, ed è disponibile in tre varianti colore che combinano toni caldi e freddi.
Una giacca che unisce l’anima sportiva dello skiwear all’estetica urban contemporanea, pensata per muoversi con stile sia in città, sia in montagna. Realizzata in velluto a coste, presenta un fit loose con taglio più corto sul davanti e fondo stondato, per una silhouette femminile e comoda. Il design riprende elementi tipici dei look sportivi, come l’imbottitura Feel Warm Flock e la membrana tecnica (WP 10.000 / MVP 10.000), che assicurano comfort termico e protezione dagli agenti atmosferici. La ghetta interna contribuisce a sigillare il calore, offrendo un’efficace barriera contro freddo e neve. Completano il capo cuciture parzialmente nastrate, cappuccio fisso regolabile, zip frontale impermeabile e tasche laterali. Disponibile in tre eleganti tonalità: avena, timo e caramello.
INFO: Collective [of] Moving people – movingcmp.com - campagnolo@campagnolo.it
X-Bionic rivoluziona l’intimo termico con la premiata tecnologia Heatloop, da cui la collezione di baselayer prende il nome
Alla base dei prodotti premium di X-Bionic ci sono dei veri e propri principi scientifici. Lo dimostra la nuova collezione di baselayer che sfrutta la tecnologia Heatloop, ispirata all’isolamento termico della pelliccia dell’orso polare che combina calore e comfort anche nelle condizioni più estreme. Con la nuova linea e le sue tecnologie integrate e innovative, il brand rivoluziona ancora una volta il comfort invernale.

COLLEZIONE HEATLOOP: INNOVAZIONE PREMIATA PER IL MASSIMO CALORE
La collezione è pensata per tutti gli appassionati di sport invernali che vogliono sentirsi comodi e caldi anche a temperature inferiori ai -10°C e utilizza dunque diverse tecnologie. La Heatloop utilizza un sistema rivoluzionario di anelli nella struttura del tessuto, trasformandola in una tecnologia brevettata e pluripremiata che raccoglie e immagazzina efficacemente il calore corpo reo, distribuendolo con precisione nei punti dove è più necessario.
Sono anche altre le tecnologie utilizzate per la costruzione dei capi della collezione:
• la TerryLoop e il filato igrodiffusore, composto da fibre idrofile e idrofobiche, assicurano una gestione ottimale dell’umi dità e delle proprietà termiche, offrendo un comfort fresco e duraturo;
• i canali d’aria ispirati ai termitai sfrut tano gli effetti della convezione per distribu ire il calore in modo uniforme sul capo, man tenendo una temperatura corporea ideale in ogni condizione;
• la costruzione seamless (senza cuci ture) elimina i punti di pressione e le zone fredde, garantendo un comfort assoluto an che durante ore di attività invernali intense.
INFO: Manifattura Mario Colombo & C.- 039.39431





Sciare non è mai stato così divertente con Mata di Zag, l'all-mountain con piastra in Titanal che regge curve controllate in pista e galleggia con grazia sulla neve fresca
Nasce un nuovo modo di intendere la montagna nella famiglia Zag: Mata è un modello all-mountain dal design asimmetrico e deciso, che garantisce una sciata sorprendentemente reattiva. Pensato per chi ama lasciare la traccia fuori dai confini battuti, è la scelta di chi cerca un compagno affidabile nelle giornate di neve fresca e nei pendii più tecnici, ma anche per chi al tempo stesso non vuole impedimenti quando si tratta di passare agli impianti. Uno sci che incarna la vera essenza del freeride: libertà, potenza e controllo in ogni curva. Mata è dedicato agli amanti della libertà, a chi trova la propria linea tra boschi, creste e powder così come sulla neve controllata, a seconda delle condizioni della giornata, senza limiti. È lo sci per chi, ogni volta che guarda una parete innevata, pensa solo a una cosa: “Ci voglio scendere”.
L’UNICITÀ DI MATA È LA VERSATILITÀ
Pensato per chi ama spaziare tra pista e fuoripista senza compromessi, si può passare dalle curve condotte su neve controllata, sostenendo ottime velocità, a godere della powder, solcando pendii immacolati. Lo sci è stato progettato in modo da permettere di variare i raggi di curva in diverse zone indipendenti (punta, centro e coda). Il risultato è un raggio molto corto sotto al piede per una maggiore maneggevolezza, mantenendo allo stesso tempo punte più tolleranti in condizioni di neve difficile.

CARATTERISTICHE TECNICHE
I 90 mm al centro offrono versatilità in ogni condizione, mentre la piastra in Titanal (Ti), la membrana di alluminio che dona stabilità, potenza e rigidità, soprattutto ad alte velocità, permette di gestire l’energia come si preferisce. Aggressivo ma non estremo, è uno sci che unisce precisione e piacere.
La costruzione Heavy Duty, arricchita con il Titanal, amplifica il grip e il ritorno elastico, mentre la doppia stratificazione in fibra di vetro multiaxiale e l’inserto in gomma garantiscono comfort e stabilità su ogni tipo di terreno.
La struttura a sandwich/semi cap assicura un’ottima trasmissione di potenza su tutta la lunghezza dello sci, offrendo il grip necessario anche sulla neve più dura.
Le lamine ABS inoltre garantiscono una maggiore resistenza al freddo e agli impatti per allungarne la durabilità.
Il profilo rocker progressivo in punta e in coda facilita il galleggiamento e la manovrabilità, rendendolo uno sci divertente e preciso, anche nei passaggi più stretti.
B-Factory - 039.9193830 - info@b-factory.it


Mata riflette l’anima sostenibile di Zag ed è realizzato con materiali bio-based, resine eco-responsabili e processi produttivi a basso impatto

Burton [ak] è la linea di abbigliamento ad alte prestazioni, pensata per chi non teme le avventure più dure e per chi vive la tavola con adrenalina
Burton [ak] nasce negli Anni ’90, in Alaska (da cui si ispira per il nome), quando Craig Kelly e Dave Downing – due dei rider più audaci di Burton –, intenti a esplorare i territori più remoti e impervi del backcountry, si rendono conto che la loro attrezzatura poteva ancora evolvere tecnicamente per essere resa all’altezza delle condizioni estreme che stavano vivendo in un ambiente così inospitale. Da questa idea e dalla successiva chiamata con il fondatore Jake Burton Carpenter nasce [ak], un outerwear capace di far fronte alla montagna più estrema, che sa proteggere dal vento gelido e dalla neve battente ma al tempo stesso è adeguatamente pratico e funzionale per chi lo indossa. Burton [ak] oggi è una linea da snowboard pensata per i rider che non temono di sfidare la montagna e che sanno di avere nel proprio equipaggiamento un compagno affidabile, realizzato con il massimo della cura e i materiali più avanzati.
MEN'S BURTON [AK] ACAMAR
GORE-TEX PRO 3L JACKET
La Burton [ak] Acamar Gore-Tex Pro 3L Jacket da uomo è progettata per affrontare le esigenze dello snowboard: dalla protezione in neve fresca al comfort in movimento, fino a una robustezza adeguata ad affrontare giornate consecutive sulla tavola con tutte le condizioni possibili, rendendo ogni uscita fluida e confortevole. Si tratta di un capo ad alte prestazioni, pensato per i rider e gli ambienti più estremi, ma anche per tutti gli appassionati che vogliono sperimentare le proprie capacità. La vestibilità regolare non troppo aderente, non troppo ampia e il taglio articolato seguono in modo naturale tutti i movimenti del corpo. Il Gore-Tex Pro è il materiale più resistente, impermeabile e traspirante della linea Gore, progettato per i professionisti dell’outdoor e le condizioni più dure.


Rab è cresciuta con un’unica certezza: la montagna non è solo un luogo, è una mentalità. Capi tecnici come Khroma Kinetic Jacket svelano questa eredità forgiata in ambienti alpini estremi
Da oltre 40 anni, Rab è sinonimo di performance e affidabilità, e oggi è un punto di riferimento per chi vive l’outdoor - dall’alpinismo allo sci, dal trail running alle spedizioni in quota. Ogni capo nasce dall’incontro tra la tecnicità inglese e un design europeo raffinato, arricchito dall’estro del design italiano che firma le collezioni più recenti. Materiali innovativi come Gore-Tex, Pertex e PrimaLoft si uniscono a una progettazione pensata per garantire comfort, resistenza e assoluta libertà di movimento. È la montagna a essere la principale fonte d’ispirazione, da cui deriva di conseguenza un forte impegno verso la sostenibilità: per questo Rab è certificata Fair Wear Foundation dal 2020, offre programmi di riparazione e riciclo, impiega trattamenti rispettosi dell’ambiente e sta mettendo in atto un percorso concreto verso la neutralità climatica. Il marchio unisce decenni di esperienza in ambienti alpini estremi con un approccio rivolto allo sciatore moderno: vestirsi Rab significa infatti dotarsi di un sistema tecnico completo che funziona in ogni condizione e ambiente montano.
KHROMA KINETIC JACKET
Impermeabile, traspirante e comprimibile: questa giacca in Proflex, leggera e tecnica, è progettata per garantire protezione e comfort durante le giornate di sci. Dotata di ampie tasche e di un cappuccio compatibile con casco, offre una vestibilità fluida lasciando al contempo libertà di movimento. Le ventilazioni strategiche sul retro delle braccia migliorano la traspirazione in salita, mentre la struttura articolata delle maniche assicura piena libertà nei movimenti.
BURTON [AK] E RAB: B-Factory - 039.9193830 - info@b-factory.it

La Snow Sports Collection di The North Face offre capi comodi e funzionali per passare intere giornate sulla neve: in pista sin dalla mattina, in città quando chiudono gli impianti

GIACCA CHAKAL
Di ritorno per una nuova stagione, per la FW 25 la giacca Chakal è stata realizzata con materiali riciclati. È dotata di tecnologia DryVent impermeabile, antivento e traspirante, e dell’imbottitura Heatseeker Eco per un maggiore apporto di calore. Le aperture sotto le braccia si fanno utili nelle giornate più calde o quando si vuole dare il massimo sulle piste. La giacca include anche una tasca interna per il telefono e una tasca sul polso con panno tergi-occhiali.
CHAKAL PANT
Anche i pantaloni Chakal ritornano per questa stagione ma in una versione realizzata con materiali riciclati. Presentano la tecnologia DryVent impermeabile, antivento e traspirante, oltre all’imbottitura Heatseeker per un ulteriore apporto di calore. Il calore può uscire dalle aperture di ventilazione interne alla coscia, mentre il tessuto elasticizzato combinato con le ginocchia articolate garantisce la massima libertà di movimento.

PIUMINO COLD SPELL
Giacca dotata di imbottitura 550 in piuma d’oca nel busto e di imbottitura Heatseeker nel cappuccio e sotto le braccia, per proteggere al meglio dal freddo e dalla neve. Presenta una ghetta antineve rimovibile ideata per il fuoripista e un cappuccio compatibile con il casco: ideale quindi sia per le piste che per fare una passeggiata in città dopo una giornata sulla neve. E se fa troppo caldo, basta aprire le cerniere sotto le braccia per far entrare una ventata di aria fresca. La giacca è realizzata in materiali riciclati, pertanto è una scelta più rispettosa della natura.
PANTALONI DA SCI SNOGA
Questi pantaloni da sci sono un modello slim-fit realizzato in poliestere riciclato altamente elasticizzato per una maggiore libertà di movimento sulle piste. La tecnologia WindWall antivento protegge dal freddo, mentre il tessuto traspirante favorisce la dispersione dell'umidità in eccesso donando una confortevole sensazione di fresco e asciutto quando fa più caldo. Inoltre, la fascia in vita posteriore è sagomata per offrire una copertura maggiore e le ghette elasticizzate possono essere indossate anche sopra gli scarponi da sci più grandi.
Che si preferisca la neve appena battuta o fare un giro allo snowpark, in pista ci sono tutti gli elementi per divertirsi. Dalla prima salita fino alle ultime luci del pomeriggio, la Snow Sports Collection di The North Face offre capi comodi e adatti a qualunque condizione, anche la più variabile com’è solito in montagna. Una linea ideale per vivere lunghe giornate sulla neve e trovare la felicità sugli sci, senza compromessi.


Giacca realizzata in pile di peso medio ultra confortevole, dotata di tasche con cerniera e di cordino a strozzo sull’orlo per una maggiore versatilità. Il tiretto della cerniera della tasca destra è utilizzabile anche come elastico per capelli, per essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione. La giacca fa parte dell’iniziativa Circular Design di The North Face, una collezione pensata per ridurre gli sprechi e l’inquinamento.
INFO: The North Face - 0423.683100 - thenorthface.it


È il Deemon Pro di Deeluxe che, grazie al perfetto equilibrio tra comfort e reattività, si adatta a qualsiasi tipo di terreno
Si chiama Deemon Pro ed è lo scarpone da snowboard di Deeluxe pensato per chi cerca versatilità, precisione e comfort su qualsiasi terreno. Si tratta dell’evoluzione del già apprezzato Deemon che, in questa versione Pro, si presenta al rider che affronta la montagna con uno spirito libero, mescolando tecniche da freeride con un tocco di freestyle. Con un flex medio-rigido (8/10), il Deemon Pro offre un supporto deciso senza risultare troppo rigido, rendendolo ideale per chi cerca controllo e reattività in ogni condizione.

SISTEMA DI CHIUSURA BOA FIT SYSTEM / completamente personalizzabile, permette una regolazione precisa e veloce. Inoltre, il Deemon Pro è dotato di un Power Strap rimovibile, che offre un ulteriore supporto nella zona superiore dello scafo, ideale per affrontare discese impegnative o per chi cerca una calzata ancora più aderente
SUOLA QUANTUM / progettata per garantire un contatto diretto con la tavola, offre una risposta immediata e una trazione eccellente durante le risalite. Le tacchette presenti sulla suola aumentano l'aderenza, mentre l'ammortizzazione strategica riduce le vibrazioni e assorbe gli impatti, migliorando la stabilità anche su terreni accidentati
LINER STAGE 3 / termosaldabile, permette un adattamento perfetto al piede per un comfort ottimale. La presenza del Double Back offre una protezione aggiuntiva contro le abrasioni degli attacchi, migliorando il controllo e la precisione durante la guida
ATTENZIONE ALL'AMBIENTE
Un aspetto interessante del Deemon Pro è l'attenzione all'ambiente: la scocca esterna è realizzata con Rise by Bloom, una schiuma bio-based derivata da alghe raccolte in ecosistemi compromessi. Questo materiale non solo riduce l'impatto ambientale, ma sfrutta anche la capacità delle alghe di sequestrare carbonio, contribuendo a purificare l'acqua e ripristinare gli habitat acquatici.

Per la nuova stagione invernale, Colmar punta sulla versatilità, proponendo capi ricchi di stile e dall’alto contenuto tecnico
La nuova collezione invernale 25/26 di Colmar nasce all’insegna della versatilità. Il brand brianzolo propone capi tecnici pensati per muoversi con naturalezza tra la montagna e la città, combinando prestazioni elevate e un’estetica contemporanea. L’idea di fondo è quella di un guardaroba fluido, capace di adattarsi a contesti diversi senza rinunciare a comfort e stile. La parola chiave della stagione è “adrenalina”, intesa come energia positiva e ricerca di autenticità. Un concetto che Colmar traduce in capi dal design funzionale ma personale, evoluzione naturale della collezione precedente. Le linee si fanno più pulite, le silhouette più varie, mentre l’attenzione ai dettagli, come le tasche applicate e i nuovi loghi interni, valorizza l’aspetto tecnico e ne rafforza l’identità urbana.
DESIGN RINNOVATO, PERFORMANCE COSTANTE
La palette cromatica FW 25/26 gioca sui contrasti: toni classici e naturali si alternano a colori più accesi per dare vitalità ai capi. Nella proposta femminile dominano il fucsia e due nuance di giallo, una brillante e una più tenue, accostate a nero, bianco e grigio. La collezione maschile combina invece tonalità vivaci come azzurro, lime e rosso con verde e beige, bilanciando stile sportivo e linee più tradizionali. I giochi di color block e le stampe all-over accentuano la dimensione grafica e la versatilità di abbinamento. Come nelle stagioni precedenti, i capi vengono suddivisi per livello di termicità (Extra Warm, Warm e Modular) per rispondere a diverse esigenze di utilizzo. La linea uomo introduce un nuovo tessuto 4 way stretch, una stampa camouflage reflective e una reinterpretazione del concetto lana in versione gessata. Per la donna, la novità è l’inserimento di capi con pelo sintetico sostenibile e removibile, giacche effetto pied de poule e nuove varianti di taglio. Tra le novità di stagione spicca la Radiance, giacca d’ispirazione bomber con effetto cangiante, e due pullover tecnici in lana al 50%, disponibili per entrambi i generi.



INFO: Boardcore srl - 02.69017189 - info@boardcore.it
Manifattura Mario Colombo & C. spa - 039.39431 - customercare@colmar.it
Con l’inverno alle porte, Icepeak propone tre giacche da sci per la donna. Design, impermeabilità e protezione le parole d’ordine per la stagione
FW 25/26
EBELEBEN
Ebeleben è la giaccia che non lascia nessuno al freddo sulle piste, grazie al suo design elegante e alla calda imbottitura realizzata in un leggero materiale che imita la piuma, offrendo un’eccellente protezione termica. Il pratico doppio cappuccio fisso e la ghetta antineve sull’orlo aggiungono ulteriore calore, mentre la colonna d’acqua di 10.000 mm e le cerniere idrorepellenti delle tasche proteggono da pioggia leggera e neve umida. La Ebeleben, traspirante e prodotta con materiali riciclati, è perfetta anche per altre attività invernali: il tessuto elasticizzato 2-way, infatti, non limita in alcun modo i movimenti.
La leggera imbottitura unita a una ventilazione di livello professionale formano la giacca Eveleth: calda quando serve, fresca durante il movimento. Il tessuto impermeabile e la cerniera frontale idrorepellente mantengono il corpo asciutto in ogni momento, mentre include dettagli importanti come le ghette antineve, la tasca per lo skipass, il cappuccio e i polsini regolabili. Eveleth è realizzata in parte con materiali riciclati e, grazie alla sua silhouette senza tempo e alla tecnologia evoluta di Icepeak, si può dire che è un vero classico delle piste, ma con un tocco moderno.
Flovilla di Icepeak è progettata con tutti i dettagli utili per l’esperienza alpina: cappuccio regolabile in due direzioni e staccabile, polsini interni elasticizzati con fori per i pollici, ghetta antineve, due tasche frontali con fodera scaldamani, tasche interne, tasca per lo skipass e una tasca sul petto con cerniera idrorepellente. Il tessuto elasticizzato 2-way è trattato per essere impermeabile e resistente al vento, e l’imbottitura leggera ma calda rende la giacca estremamente confortevole.
INFO: info@luhta.it - luhta.com




Huron, il pantalone da neve di Picture Organic Clothing, introduce l'uso di questa membrana per essere pronto a tutto
La super novità di Picture per la stagione invernale alle porte è il pantalone Huron nella sua variante colore Cashmere, che introduce il Gore-Tex. Si tratta di un pantalone da neve progettato per offrire massimo comfort e protezione in ogni condizione, grazie soprattutto alle cuciture completamente nastrate che garantiscono impermeabilità totale, mentre le ghette interne impediscono alla neve di entrare.
La costruzione ergonomica a livello di vita e ginocchia assicura libertà di movimento, ideale per il freeride. La tasca sulla coscia con zip impermeabile permette di trasportare con sicurezza piccoli oggetti sempre a portata di mano, mentre la cintura regolabile in vita assicura una calzata perfetta. I dettagli pratici non mancano: bottoni a pressione sul fondo gamba per adattare il pantalone agli scarponi, rinforzo sull’orlo inferiore per maggiore resistenza all’usura, e apertura con zip interna nella zona cavallo per una ventilazione rapida quando serve.

DETTAGLI /
- CINTURA REGOLABILE
- BOTTONI A PRESSIONE
- TASCA A ZIP
- ZIP INTERNA (ZONA CAVALLO)
- RINFORZO SULL'ORLO

GORE-TEX:
LEGGEREZZA, PERFORMANCE E SOSTENIBILITÀ
La membrana Gore-Tex usata per il pantalone Huron è il risultato di anni di ricerca nei laboratori BenQ e rappresenta un’alternativa ecofriendly ai materiali tradizionali, senza compromessi sulle prestazioni. Grazie alla sua struttura nanoporosa, garantisce impermeabilità e traspirabilità: ogni centimetro quadrato contiene 10 miliardi di nanopori, sufficientemente piccoli da bloccare l’acqua ma abbastanza grandi da far evaporare il sudore. Realizzata con poliolefine riciclabili e completamente priva di PFC e solventi, questa membrana non è tossica ed è sostenibile, offrendo un comfort eccezionale senza impatto sull’ambiente. Con una resistenza all’acqua di almeno 25.000 mm e una traspirabilità minima di 20.000 g/ m²/24h, mantiene il corpo asciutto anche nelle condizioni più estreme. In più, la sua struttura ultra light la rende due volte più leggera rispetto ai prodotti tradizionali, perfetta per chi ama muoversi liberamente all’aperto senza peso aggiuntivo.


Le nuove collezioni di Mico sono pensate per vivere la montagna con passione: capi che uniscono innovazione tessile, comfort e protezione termica
Quando la temperatura scende, entra in gioco la tecnologia. Dall’intimo tecnico Underwear Odor Zero Skintech IONIC+, che sfrutta le proprietà naturali dell’argento per garantire igiene e traspirabilità costante, alle Socks Ski Superthermo PrimaLoft + Merino, studiate per offrire calore e performance anche nelle giornate più fredde, Mico conferma la sua capacità di portare la ricerca italiana al servizio dello sport.
UNDERWEAR ODOR ZERO SKINTECH IONIC+ COMPLETO DONNA E UOMO
Questa linea di Mico nasce per offrire un comfort assoluto e una protezione permanente dai cattivi odori grazie alla presenza di argento puro all’interno delle fibre. I capi, realizzati con tecnologia seamless, uniscono una tessitura a struttura bi-componente in polipropilene Dryarn e poliammide con argento IONIC+, garantendo un equilibrio ideale tra isolamento termico, traspirabilità e igiene. L’elevata coibenza e la gestione ottimale dell’umidità corporea assicurano una protezione termica costante, mentre l’azione naturale dell’argento offre una difesa antibatterica permanente. Il design ergonomico, con zone di protezione mappate secondo l’anatomia del corpo, consente la massima libertà di movimento e un comfort superiore. Le aree a elevata traspirazione lungo la schiena e le braccia migliorano la ventilazione nei punti più critici.

INFO: Boardcore srl - 02.69017189 - info@boardcore.it
SOCKS SKI SUPERTHERMO PRIMALOFT + MERINO Calze tecniche pensate per affrontare le giornate di sci nelle condizioni climatiche più fredde grazie alla combinazione esclusiva del filato PrimaLoft con la migliore lana Merino che garantisce un isolamento termico superiore e un comfort costante anche durante le attività più intense. Le aree soggette a maggiore sollecitazione sono rinforzate con una doppia struttura, mentre il disegno ergonomico segue la muscolatura della gamba per assicurare una calzata precisa e naturale. Le fasce elastiche anti-torsione posizionate alla caviglia e nell’arco plantare mantengono il piede stabile, prevenendo scivolamenti e pieghe del tessuto. I rinforzi anatomici modellati L+R, specifici per piede sinistro e destro e la cucitura piatta invisibile anti-frizione garantiscono massimo comfort e nessun punto di pressione. Un prodotto 100% made in Italy.
Mico Spa - 030.2003211 - info@mico.it

