Outdoor Mag 3

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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: redazione@outdoormag.it - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

Anno 7 - Numero 3 / 2014



Anno 7 - Numero 3 / 2014

redazione@outdoormag.it

FOCUS trail & skyrunning /

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Gioie e opportunità del winter trail

BV Sport: boost your running

Skyrunning 2014, piatto ricchissimo

La sicurezza aggiuntiva dei ramponcini

Tecnica, il Team (sempre più) al centro Outdoor Automotive

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product technology /

D-Air Ski Project: l’ultima evoluzione

Vredestein, tecnologia quattro stagioni reportage /

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La linea interrotta

eventi /

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focus on /

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Polartec: un 2014 consacrato allo sport eventi /

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Melloblocco: il lancio è servito...

eventi / In Patagonia con Salvaterra e soci sulla Ovest della Egger. Dopo il recente successo dei ragni Bernasconi, Della Bordella e Schiera, la parete “a pera” continua a far parlare di sé con un nuovo tentativo proprio sotto la verticale della vetta.

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Trento Film Festival sempre più “diffuso”

King of Dolomites: format che vince non si cambia Il contest di fotografia supportato da Arc’teryx bissa il successo del 2013. Un luogo d’incontro dedicato a tutti gli appassionati di neve fresca, sullo sfondo di una location che già di per sé è garanzia di spunti interessanti.


editoriale /

/ primo piano

a cura di Benedetto Sironi

Caro social, quanto mi costi Secondo i recenti dati dell’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano, il mercato italiano dei media ha perso nel 2013 un ulteriore 5%. Ma se i media tradizionali calano, gli internet media sono cresciuti del 18% raggiungendo un valore di 1,9 miliardi di euro, grazie alle componenti più innovative (smartphone, tablet, connected tv, social network, applicazioni, pay, video e data-driven advertising). Se nel 2008 incidevano il 5% sul mercato media oggi contano per il 12%. E si stima che nel 2018 possano arrivare al 20%. In questo scenario i social network si sono ritagliati un ruolo da protagonisti, su tutti Twitter e Facebook. Quest’ultimo, come sappiamo, viene utilizzato anche da un numero crescente di marchi per le proprie campagne marketing, per allargare la base di potenziali clienti e raggiungere un’audience più allargata. Le aziende operanti nel mercato outdoor e sport in generale non fanno eccezione. Anzi in alcuni casi sono attente e attive su questo fronte. Ma siamo (siete) sicuri di conoscere a fondo i meccanismi con i quali la “creatura” di Mark Zuckerberg regola la visibilità sulle vostre (loro) pagine? Un breve ripasso è d’obbligo: non è un segreto che la portata dei post su Facebook sia limitata. Se un’azienda pubblica un contenuto (che si tratti di un’immagine, di un aggiornamento o di un video), quel post è visibile solamente a una ridotta percentuale dei fan. Nel 2012 Facebook dichiarò che le pagine raggiungono in media il 16% dei fan. Un numero soggetto a diverse variabili e difficilmente utilizzabile come punto di riferimento. Secondo altre analisi un post sarebbe in grado di raggiungere tra il 2% e il 47% dei fan. Un gap enorme. Lo scorso anno non pochi brand si sono rivolti a Facebook chiedendo spiegazioni sull’evidente e costante declino che stavano registrando in termini di portata sulle loro pagine. Allora Facebook rispose che aveva apportato delle modifiche ai filtri algoritmici per gestire meglio lo spam e i post irrilevanti. Ma ora lo stesso Facebook dà una nuova versione: in un documento diretto ai suoi partner, ha dichiarato senza mezzi termini che la portata dei post provenienti dai venditori continuerà a registrare dei cali. Il rimedio? Secondo i responsabili del social “per massimizzare la portata del messaggio un brand dovrebbe considerare una pubblicazione a pagamento”. Insomma, più soldi si investono e più la propria voce verrà “udita” dagli utenti (compresi – lo ripetiamo – i fan delle varie pagine). Insomma, non basta più postare numerosi e interessanti contenuti per aumentare il numero di like e visualizzazioni. Anzi quel che pare certo è che il numero di visualizzazioni continuerà a decrescere. A meno di “sponsorizzare” i propri post. Una prospettiva che di certo non può rendere felici le aziende che hanno investito parecchio denaro nell’acquisizione di like e fan, reclutando sempre più spesso persone interne o agenzie dedicate alla cura delle proprie pagine social e delle relative statistiche. Attenzione: con questo non vogliamo contrapporre anacronisticamente i media tradizionali ai new media: il nostro gruppo editoriale ha sempre sostenuto che la formula vincente è il giusto mix tra carta e web, dove noi stessi siamo ben presenti e attivi (social network compresi). Vogliamo solamente porre l’attenzione su una tendenza che forse ancora pochi hanno colto: realtà ormai enormi come Google, Facebook e Twitter hanno superato da un pezzo quella fase pionieristica e “spensierata” che li rendeva dei campioni assoluti della libertà di comunicare gratuitamente al più vasto pubblico possibile. Oggi sono delle multinazionali quotate in borsa che devono rispondere agli investitori dovendo monetizzare al massimo il proprio patrimonio di utenti. Per questo c’è probabilmente da aspettarsi ulteriori restringimenti nella pubblicazione di contenuti e nelle libere interazioni tra aziende e utenti. A meno di aprire il portafoglio.

Editore: Sport Press Srl Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. 0362.600469 Fax 0362.600616 Email: redazione@outdoormag.it Website: www.outdoormag.it Stampa: Ingraph - Seregno (MB) Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: 001.408.261.8809 redazione@outdoorusa.net - www.outdoorusa.net Anno 7 - N.3 / 2014 Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l. Responsabile dati: Riccardo Colletti. Chiuso in redazione il 25 marzo 2014

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Iniziative e riconoscimenti per i 125 anni di C.A.M.P. Sono 125 le candeline sulla torta di C.A.M.P. Nel 2014 l’azienda di Premana (LC) festeggia questo importante traguardo in grande stile, organizzando soprattutto per il periodo estivo una serie di iniziative che coinvolgeranno sia i punti vendita clienti che la stampa di settore. L’azienda ha inoltre ideato un logo ad hoc per questo compleanno, composto da chiodi roccia che formano il profilo di una montagna. Il tutto per rimarcare l’attaccamento di Camp a questo ambiente, dove vive il suo staff vive e al quale sono destinati i suoi prodotti. Da segnalare anche il prestigioso riconoscimento conquistato dall’azienda e assegnatole da Climb. La rivista inglese ha segnalato il 125° di C.A.M.P. come una delle “40 best things in climbing” del 2014, presentate nel numero di marzo del magazine. Tom Richardson è andato alla ricerca del “new and cool” a livello di prodotti ed eventi e non ha resistito al fascino di “uno dei più antichi marchi di attrezzatura del mondo”. Secondo Climb l’eccellenza di C.A.M.P. si basa sia su prodotti al top di gamma come i Tricam e i moschettoni superleggeri Nano 23, sia su best seller come il casco Armour. Richardson, Gear Editor della rivista, sottolinea come anche il leggendario marchio Cassin faccia capo a C.A.M.P. e consiglia a tutti le straordinarie piccozze X-All Mountain e i rivoluzionari ramponi Blade Runner. L’azienda, dal canto suo, si dice orgogliosa del riconoscimento che conferma una volta ancora la forza della passione, di una tradizione unica e della capacità di innovare per dare all’alpinismo gli strumenti del futuro.

Specialisti per lo sport con la laurea OSV

Una politica di vendita selettiva per Marmot

In partnership con l’istituto tecnico IUT Annecy dell’Université de Savoie, l’Outdoor Sports Valley presenta una laurea in “International sales specialists in sport”. L’obiettivo è quello di formare rappresentanti vendite e manager internazionali. Il crescente numero di società in quest’area (ospita oltre 250 società outdoor che si traducono in 700 marchi e 6.000 posti lavoro) ha fatto sì che aumentasse la richiesta di persone competenti sul fronte vendite, management e product development. In risposta l’OSV ha ideato programmi educativi. Creati nel 2012, il “Master of Science in Sports & Outdoor Industry Management” e la laurea in “Performance Sports Textile & Footwear” insegnano agli studenti rispettivamente management e product development. La nuova laurea in “International sales specialists in sport” risponde alla richiesta di personale competente sul fronte vendite. La prima edizione prenderà il via a settembre 2014. Il programma è stato definito dalle stesse società outdoor così che i corsi accademici previsti rispondano al meglio a tutte le loro necessità. www.iut-acy.univ-savoie.fr

“Armato” di un nuovo codice interno e di una politica di vendita selettiva, Marmot è pronto ad affrontare le sfide del futuro. L’azienda ha pubblicato chiare linee guida indirizzate al suo personale di vendita. Questo codice fornisce una definizione precisa di ciò che l’azienda si aspetta da partner e retailer in termini di range prodotto e presentazione del brand. L’intento è quello di rafforzare il profilo del marchio e assicurare che la qualità dei prodotti tecnici sia riflessa nella presentazione nel punto vendita. Non mancano linee guida per la vendita online. L’azienda si aspetta in questo senso che i retailer assicurino un elevato servizio al cliente paragonabile a quello dei negozi fisici, un servizio di consulenza competente, un customer service di qualità, un chiaro brand message e un posizionamento indiscutibilmente outdoor. Questo codice è il primo step verso la definizione di una politica di vendita selettiva che evidenzi il supporto di Marmot ai retailer specializzati nell’outdoor e nello sport, oltre al suo impegno nel mantenere una relazione sana e forte con questi partner.

/ marketing & prodotti Reda Rewoolution “rottama” la tua maglia in sintetico

La tecnologia Surround Gore-Tex ora anche in tv

Un prodotto naturale, Made in Italy e altamente performante. Queste alcune delle caratteristiche dell’active wear in lana merino dell’azienda biellese Reda Rewoolution. La quale presenta la campagna “Junk Trade”, operativa dal 1° aprile al 30 giugno, iniziativa assai interessante sia per i consumatori sia per i negozianti. Ai clienti dei circa 100 punti vendita europei coinvolti verrà proposto di “rottamare” la propria vecchia maglia sintetica in cambio di uno sconto del 20% sull’acquisto di una t-shirt Rewoolution in pura lana merino. Un materiale altamente traspirante, confortevole, che non punge, anti-odore e che asciuga rapidamente. Ogni negozio aderente riceverà un apposito raccoglitore (vedi foto) e flyer promozionali. Al termine della promozione Reda Rewoolution ritirerà i raccoglitori e destinerà tutti i capi sintetici a un apposito partner specializzato nello smaltimento, che li reintrodurrà nel sistema ecosostenibile o a progetti comunitari di supporto a Paesi di sviluppo. Per aggiornamenti e ulteriori info, sul sito aziendale sarà presente dal 7 aprile una sezione ad hoc dedicata all’iniziativa. www.rewoolution.it

Dal 23 marzo fino al 5 aprile Gore-Tex sbarca in tv e sul web con una campagna dedicata a Surround, nuova tecnologia per il comfort climatico nelle calzature. Feel Good è l’invito che sottolinea i vantaggi di una tecnologia pensata per scarpe da città per uomo, donna e bambino: impermeabili per un comfort ottimale anche in ambienti chiusi, traspiranti per mantenere i piedi sempre asciutti. Insieme ai brand partner Ara, Clarks, Igi & Co, Legero, Melluso, Primigi, Salewa e SuperFit, lo spot di 30 secondi è in onda sui canali Rai, Mediaset, La7, sulle reti news Sky e su diversi canali tematici con oltre 1300 passaggi e circa 114 milioni di contatti. Il video è inoltre inserito all’interno di 18 siti internet, generando così altri 13 milioni di contatti. Tra le trasmissioni selezionate, i talk show, le serie soap e gli appuntamenti entertainment più seguiti. Per quanto riguarda le realtà sul web, la campagna sarà sui siti dei canali TV coinvolti oltre che sulle piattaforme Virgilio e Yahoo. Ma anche su quelli delle testate Wired, GQ, Donna Moderna, Oggi, Bimbisani e gli specializzati Al Femminile e Pianeta Mamma. La campagna Gore-Tex Feel Good è stata sviluppata anche per Germania, Austria e Svizzera con una programmazione equivalente. www.gore-tex.com/surround



news

/ people

Cambio generazionale per Sportler AG

stato director of European sales per Burton, Red e Anon. Ora guiderà un team composto da Thomas Hodel (European category director hardgoods), Sven Mostoegl (European category director apparel), David Ledouble (apparel sales manager Europe) e Stephan Hagenbusch (director of European marketing). Nella sede nord americana invece c’è un nuovo vice presidente marketing. Si tratta di Niclas Bornling, in passato brand director per Salomon.

Ferrino ha annunciato l’ingresso di Marco Confortola nel proprio team di atleti. L’alpinista valtellinese, classe 1971, è Guida Alpina Internazionale dal 1993 (per 4 anni è stato anche il più giovane d’Europa), maestro di sci dal 1995 e fa parte del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino. A gennaio Marco ha ricevuto la menzione speciale “Gianni Brera” dedicata agli sportivi che si sono distinti come esempio e ispirazione nell’anno passato. Il neo ambassador Ferrino partirà ad aprile per un nuovo progetto: tentare la salita al suo nono Ottomila senza l’uso di ossigeno. L’obiettivo è il Kangchenjunga, la terza montagna più elevata della Terra con i suoi 8.586 metri di altezza, situata tra il Nepal e lo Stato indiano del Sikkim. Per questa spedizione Confortola utilizzerà alcune tende Ferrino da lui firmate: Monster Lite, Snowbound e Cosmic. www.marcoconfortola.it www.ferrino.it

L’European Outdoor Group ha rafforzato il suo team con l’inserimento di un manager CSR e sostenibilità. Si tratta di Pamela Ravasio che porta nel gruppo 15 anni di esperienza dei quali 9 dedicati a progetti di sostenibilità. Nel 2013 l’EOG aveva avviato un processo di selezione che ha portato poi alla nomina di Pamela, originaria della Svizzera. Il project manager part-time Vanessa Knowles continuerà a lavorare con l’associazione su tematiche CSR e sostenibilità in qualità di consulente. Pamela ha lavorato con aziende vicine ai business tessile e fashion, ma anche con realtà non governative. Ha vissuto in Europa e Asia e ora è in pianta stabile nel Regno Unito. Oltre a una laurea in industrial e product management che si somma a innumerevoli conoscenze in materia tessile, fashion, CSR e sostenibilità, Pamela è autrice di testi legati al mondo tessile e fondatrice di un pluripremiato blog fashion etico.

Georg Oberrauch, proprietario della catena sportiva italiana Sportler AG, ha consegnato le redini della società al figlio Jakob, dallo scorso 1° marzo nuovo managing director. Georg ha gestito Sportler AG fin dalla sua fondazione nel 1977. Ora il tutto passa nelle mani del suo erede 24enne, che si occuperà della supervisione dei 20 negozi operativi tra Italia e Austria e che gestirà il sito di e-commerce tedesco specializzato nell’outdoor bergzeit.de. Due numeri per meglio definire la catena sportiva: i 20 negozi Sportler impiegano oltre 500 persone e coprono una superficie di vendita totale pari a 47mila mq. A scaffale più di 400 marchi e circa 30mila prodotti.

Asolo nel Corno d’Africa con Mille Battute

Pamela Ravasio

Ph: Klaus Fengler

Glowacz-Sharma tornano alla luce con “Into The Light”

Pamela Ravasio CSR e sustainability manager EOG

Da sinistra Jakob e Georg Oberrauch, nuovo ed ex responsabile di Sportler AG

Ph: Massimo Bicciato

Team ambassador Ferrino, c’è anche Confortola

Black Diamond Equipment ha annunciato l’ingaggio di nuove figure atte a integrare e rafforzare le proprie infrastrutture manageriali. Per questo, a partire dal 1° giugno, Olav Nietzer guiderà il marchio in qualità di sales and brand director Europe. Olav succede a Christian Jaeggi che, dopo 18 anni in azienda, lascia supportando comunque la transizione fino a fine anno. Olav ha iniziato a lavorare in Black Diamond a gennaio 2013 dopo essere

Ph: Reinhard Feichter

Black Diamond rafforza il management europeo

Un viaggio fra i paesaggi del Corno d’Africa insieme al fotografo Massimo Bicciato che, con il progetto Mille Battute, organizza workStefan Glowacz e Chris Sharma hanno realizzato un’impresa memorabile. I due arrampicatori hanno scovato una linea nella seconda grotta più grande al mondo, Majlis al Jinn (Oman), raggiungibile solo attraverso tre varchi superficiali. L’unico modo per calarsi nell’antro è scendere imbragati per quasi 160 mt. Non esistono entrate a livello del suolo e vi sono solo pochi percorsi possibili che permettono di risalire in superficie. I due hanno scalato la Grotta partendo dal fondo per ritornare sulla superficie. Sono riusciti ad arrampicarsi per oltre 300 mt fino a raggiungere la sommità, ovvero il livello del suolo. La via parte subito a strapiombo, i 13 tiri hanno un grado di difficoltà tra 7c+ e 8b+ e una pendenza che supera i 45°. Il progetto, sponsorizzato Red Bull, è stato denominato “Into the light” proprio per le caratteristiche del tracciato percorso. Ricordiamo infine che proprio Chris Sharma è stato protagonista lo scorso 28 marzo di una serata organizzata presso la palestra indoor Rockspot NordOvest di Pero (MI). Durante l’appuntamento ha affrontato lo strapiombo di Rockspot, dal quale ha lanciato la maglietta disegnata appositamente per l’evento. La serata si è conclusa con la proiezione dei filmati delle sue arrampicate sulle vie più difficili alla quale è seguita un’interessante intervista con Ricky Felderer.

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shop nei luoghi più estremi della Terra. Asolo supporta questo originale progetto e accompagna i 12 fotografi partecipanti al viaggio con i modelli Revert GV. L’intento è quello di immortalare i paesaggi della Dancalia, regione incontaminata e severa del Corno d’Africa, considerata l’area più calda della Terra con una temperatura annua media di circa 35 gradi. In questa avventura, le scarpe Asolo sono diventate il vero e proprio soggetto di alcuni degli scatti più suggestivi. Oltre ad essere state, ovviamente, un ottimo compagno in grado di affrontare ogni condizione. Infatti dopo aver scalato il vulcano Erta Ale e attraversato i deserti nella terra degli Afar, le Revert GV sono giunte nella piana del Dallol tra surreali formazioni cristalline multicolore, fino ad arrivare al bianco accecante delle distese di sale. Hanno poi risalito le ripide pareti del Gheralta per raggiungere le chiese isolate sui picchi della montagna. Un’avventura lunga settimane, che sarà possibile seguire sulla pagina Facebook Asolo. Gli scatti saranno inoltre disponibili sul nuovo profilo Instagram @asolospa. Tutto ciò dimostra il crescente attivismo dell’azienda veneta, che diventa protagonista di iniziative del settore e non. Da segnalare a tal proposito anche la sua sponsorizzazione della 22esima edizione de Les Piolets d’Or, che andrà in scena a Courmayeur e Chamonix-Mont Blanc dal 26 al 29 marzo.


/ riconoscimenti

I riconoscimenti a Edelrid nei primi mesi del 2014 Un inizio anno coi fiocchi per Edelrid che a oggi ha già ricevuto numerosi riconoscimenti per i suoi prodotti. Il merito è soprattutto del team di sviluppo, in grado di creare proposte eccellenti dal punto di vista tecnico e apprezzate da media e clienti. A gennaio il marchio ha ricevuto l’Ispo Gold Award per la corda singola Corbie 8,6 mm, la più leggera al mondo. Sempre in occasione di Ispo, Edelrid si è portata a casa un Award nella categoria Climbing Equipment con i ramponi da ghiaccio Beast Lite, i più leggeri del mercato, che assicurano massima performance al minimo peso. Sono perfetti per terreni scoscesi e camminate su ghiaccio o su fondo misto. Il marchio ha conquistato poi il “Test GEAR Sieger” della rivista tedesca Gear per il fornelletto a gas Kiro Ti, che con i suoi 72 gr è il più leggero e innovativo al mondo. Da ultimo menzioni speciali su US Climbing Magazine e OP Pad Awards per l’assicuratore e discensore Mega Jul realizzato in acciaio inossidabile, ideale per corde da 7,8 a 10,5 mm. Questo prodotto è figurato anche in diversi redazionali e ha vinto svariati altri test anche nel 2013.

Millet main sponsor della gara di ski alp Tour du Rutor Extrême In scena a fine marzo, dal 28 al 30, la celebre gara valdostana di scialpinismo a coppie Tour du Rutor Extrême. È uno degli eventi più rinomati e rappresentativi dell’arco alpino. Con la consueta formula a tappe, la kermesse internazionale della Valgrisenche è nuovamente tappa di “La Grande Course”, prestigioso circuito che racchiude altre super classiche continentali della specialità quali Trofeo Mezzalama, Patrouille des Glaciers, Adamello Ski Raid e Pierra Menta. L’alpinista e guida alpina Marco Camandona ha dichiarato: “Noi del Tour du Rutor continuiamo a credere nella validità del progetto. Dopo il positivo esordio nel 2013, l’obiettivo è quello di proporre eventi di alto livello tecnico e mediatico per chiudere alla gran-

de anche la seconda edizione che ci vede unica tappa italiana del 2014”. Main sponsor dell’iniziativa è il marchio Millet, da oltre 50 anni vicino alle competizioni ski alp. Ma il brand è attivo in questo segmento di mercato non solo supportato eventi ma anche realizzando prodotti specifici per l’attività. Tra le sue principali proposte inserite nella collezione FW 2014/15 spiccano la giacca ibrida Touring Alpha Composite Jkt che unisce il Polartec Alpha al tessuto Polartec Power Stretch Pro e i pantaloni Touring Shield Pant realizzati in Polartec Power Shield e Light & Stretch 3L con rinforzi in Toughtex. www.tourdurutor.com www.millet.fr

Gore Bike Wear conquista l’iF product Design Award Lo scorso 28 febbraio a Monaco è andata in scena la cerimonia di premiazione degli iF Design Awards. Presenti circa 2.000 rappresentanti del design internazionale, dei media, del mercato in generale e della politica che hanno assistito all’assegnazione di 75 Gold Award. Tra i premiati le due nuove maglie della collezione Oxygen firmata Gore Bike Wear. La giuria di 49 esperti ne ha esaminato qualità del design, valore innovativo, scelta dei materiali e funzionalità, ma cruciali per la scelta finale sono stati i criteri di ottimizzazione del prodotto e il design all’avanguardia. Oxygen SO e Oxygen sono le più importanti novità degli Outfit System che offrono ai ciclisti che percorrono le lunghe distanze soluzioni per prestazioni elevate, aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi di allenamento. La Oxygen SO Jersey (in foto) è caratterizzata da Windstopper Soft Shell su spalle, petto e reni e Gore Selected Fabrics su collo, spalle e schiena. Questo ingegnoso design body-mapping rende la maglia versatile. La Oxygen Jersey invece presenta un innovativo sistema a tasche che segue i movimenti del ciclista.

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news

/ green & social

Aperte le votazioni pubbliche per i progetti EOCA

Il progetto per il recupero degli scarti Nella realizzazione delle calzature da montagna o delle scarpette d’arrampicata La Sportiva, una ridotta percentuale di materiale in uscita dai banchi di taglio a controllo manuale non può più essere utilizzata nel processo produttivo e rappresenta lo scarto più significativo di produzione. La gomma è un composto complesso, ottenuto chimicamente, che non facilita lo smaltimento del materiale nel processo produttivo standard e richiede altresì l’impiego degli scarti in cicli produttivi di altri prodotti e settori, per i quali tali residuati possono rappresentare una preziosa materia prima. L’azienda produce in Val di Fiemme oltre 220.000 calzature all’anno: tale localizzazione porta con sè una responsabilità sociale e ambientale fortemente sentita in primis dalla famiglia Delladio. Per questo La Sportiva si è dotata di sistemi di riciclaggio che prevedono il re-impiego di circa il 50% degli scarti in altri processi produttivi.

Una nuova vita per la gomma Ne è un buon esempio il recente riutilizzo dello scarto in gomma nel settore delle pavimentazioni: in particolare in quelle antitrauma e ad alto assorbimento degli impatti. Tale opportunità di re-impiego è nata dalla collaborazione a stretto contatto con l’azienda Prismi SRL di Monteprandone (Ascoli Piceno), specializzata nella granulizzazione e polverizzazione della gomma proveniente da scarti tecnici. L’azienda, oltre a produrre questo servizio, è in grado anche di fornire la tracciabilità della materia fornita e quindi di individuare in quali prodotti finiti è stata re-impiegata. Così buona parte degli scarti La Sportiva, attraverso la collaborazione con Prismi, è stata recuperata e re-impiegata nelle pavimentazioni del parco giochi della scuola elementare di Alassio (Savona) e nella realizzazione del manto in erba sintetica del complesso sportivo “La Meridiana” di Catania. Un contributo quindi rivelatosi importante nell’ottenimento di prodotti finiti e finalizzati ad ambiti sociali e sportivi, oltre che un risultato concreto e tangibile in materia di riciclaggio.

L’European Outdoor Conservation Association (EOCA) e i suoi partner hanno dato il via alle votazioni pubbliche per determinare a quali progetti di conservazione destinare i propri fondi. Tre le categorie previste (tutte ben descritte sul sito EOCA): alpine, outdoor e natura. I progetti della prima sezione sono riferiti all’alta quota e si possono votare sul sito EOCA o su quello del partner Alpin Magazine. Le iniziative outdoor sono invece localizzate in posti dove si cammina, si va in bici o si praticano sport d’acqua. Anche in questo caso è possibile votare sul sito EOCA o su quello dei partner The Great Outdoors,

NORR, Bike&Trekking, Hike&Trekking e Sport Partner. Da ultimo i progetti della categoria natura sono riferiti alla conservazione di specie animali e dei loro habitat. Sono votabili, oltre che sul sito EOCA, sul portale di National Geographic Germany. Mentre per altri progetti la decisione spetta direttamente ai membri EOCA, per queste categorie è invitato a esprimere la propria preferenza il grande pubblico che potrà votare una volta sola in ciascuna categoria fino al 31 marzo. www.outdoorconservation.eu

Il CAI si fa promotore della “cultura dell’acqua” Lo scorso 20 marzo, nell’ambito della Giornata mondiale dell’acqua istituita dall’ONU e celebrata annualmente il 22 marzo, il CAI, la Società speleologica italiana, Federbim e Federparchi hanno presentato a Milano l’edizione 2014 del progetto “L’acqua che berremo”. Si tratta di un’iniziativa promossa dal 2002 che prevede l’organizzazione in varie regioni italiane (tra cui Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta e Veneto) di convegni, escursioni, workshop e meeting nelle scuole con l’obiettivo di rilanciare il tema dell’attenzione all’acqua. Il presidente generale del CAI Umberto Martini (in foto durante la conferenza stampa) ha dichiarato: “Nel mondo ci sono milioni di persone che hanno carenza d’acqua e percorrono quotidianamente chilometri per procurarsela. Questo progetto

intende avere una valenza educativa: le montagne sono i principali serbatoi e il CAI mette la tutela dei giacimenti e la promozione di una cultura del risparmio idrico tra i suoi principali obiettivi”. È importante promuovere il valore della “cultura dell’acqua” basata sul legame uomo-ambiente e sulle implicazioni sociali ed economiche della civiltà e dello sviluppo dell’umanità che la coinvolgono.

Campagna sulla sostenibilità ambientale per Eurojersey Molto emozionale e disorientante è il messaggio della nuova campagna Sensitive Fabrics, che vede come protagonisti l’ambiente e i tessuti. Eurojersey, il riferimento internazionale nel settore dei tessuti indemagliabili 100% Made in Italy, prosegue il suo impegno a favore di una crescita equilibrata e sostenibile dando visibilità al suo comportamento etico e mostrandosi come esempio di modello industriale. La campagna alterna due immagini di forte impatto visivo ed emotivo in contrapposizione tra loro. Doppio anche il messaggio: la headline “Sensitive For Nature. Fabrics For Passion” letta in orizzontale sottolinea l’attenzione per i tessuti Sensitive Fabrics nei

confronti dell’ambiente; da una lettura verticale invece è chiaro il riferimento al brand. Per ogni soggetto una body copy mirata: “Beware What You Wear. Together we can safeguard nature. Your choice makes the difference” è un invito a fare attenzione a cosa si indossa; “We Care For What You Wear. Sensitive Fabrics mean high quality at low impact on the environment” è invece una dichiarazione di impegno per una produzione sostenibile su larga scala. La campagna è stata lanciata dalla piattaforma digital marketing a febbraio ed è protagonista di una pianificazione pubblicitaria che copre tutto il 2014. www.sensitivefabrics.it

In 5mila hanno votato per finanziare lo sport paralimpico Calato il sipario sulle XXII Olimpiadi Invernali, sono andate in scena le Paralimpiadi (716 marzo). Lo sport paralimpico, al di là dell’aspetto agonistico, ha un’importante funzione di integrazione sociale. È dunque fondamentale il sostegno alle società che durante tutto l’anno si impegnano a promuovere queste attività. Per loro Ascotrade, con la collaborazione del Cip e del Coni del Veneto, ha promosso il concorso “Mi piace di cuore” che ha coinvolto 25 società paralimpiche venete. Queste ultime hanno presentato un progetto votato poi da una commissione di esperti e dal pubblico di Facebook che, nell’omonima pagina, ha espresso il gradimento mettendo “mi piace” sulle idee più meritevoli. Ben 2.360 gli iscritti per una portata di 300mila unità, 5.541 i “mi piace” sui progetti e 1.061 le condivisioni di

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La premiazione dei progetti vincitori

contenuti. Il montepremi messo a disposizione da Ascotrade ammonta a 20mila euro e sarà equamente suddiviso tra le quattro società vincitrici che hanno presentato progetti su nuova attrezzatura, formazione di personale e diffusione dello sport online. Di fronte a questi numeri l’azienda ha annunciato di voler fare in modo che la prossima edizione del concorso avvenga su scala nazionale.



/ partnership

Si rafforza la partnership tra EuroSIMA e OSV

Nordica sceglie Eider per il suo catalogo FW 2014/15

OSV ed EuroSIMA hanno deciso di elevare il livello della partnership fra loro già esistente. EuroSIMA ha avuto un ruolo determinante nella nascita dell’Outdoor Sports Valley nel 2010 e nel corso degli anni successivi le due associazioni hanno lavorato mano nella mano, curando gli interessi dei propri membri in comune (ben 340) con una serie di servizi integrati. Ora OSV ed EuroSIMA implementeranno la qualità di questi servizi con nuove soluzioni atte ad aiutare le aziende partner. Queste ultime da ora in poi pagheranno la quota di una sola associazione, quella ritenuta core rispetto al proprio business, ma potranno aderire gratuitamente all’associazione sorella. Inoltre dovranno selezionare una persona interna che rappresenti l’azienda di fronte alle due realtà associative. Grazie a questa implementazione verrà offerto ai membri un numero maggiore di servizi e un livello qualitativo superiore. OSV ed EuroSIMA puntano a far diventare l’Europa casa delle aziende outdoor e action sport. Infine verrà creato insieme un European Action Outdoor Sports Forum rivolto a CEO e general manager.

Dalla collaborazione tra la filiale italiana Eider e Nordica è scaturito un action shooting a Sölden durante il quale sono stati realizzati scatti utilizzabili per le adv del brand di attrezzatura da sci. Nordica ha infatti scelto Eider come partner per le proprie campagne dedicate alla stagione FW 2014/15. Protagonisti dello shooting, il team di testatori e sciatori professionisti legati da anni al marchio di attrezzatura tecnica da sci Nordica, vestiti con abbigliamento dell’azienda francese Eider. Il servizio realizzato dal fotografo Alessandro Belluscio è già stato utilizzato in fase di sell-in per la realizzazione dei cataloghi e la personalizzazione di tutte le fiere di settore che si son tenute nel periodo invernale. Da agosto 2014, invece, le foto verranno utilizzate per il sell-out tramite campagne adv, sito internet, social network e personalizzazione punti vendita.

Un nuovo protocollo d’intesa per Mangia Trekking Dynafit e UIAGM insieme nel nome dello ski alp Dynafit e l’unione internazionale delle guide alpine (UIAGM) hanno stretto una partnership esclusiva a lungo termine (3 anni) che li vedrà collaborare nello sviluppo e nella produzione di sci, scarponi, attacchi e caschi da scialpinismo. Le guide delle associazioni a livello internazionale riceveranno in dotazione i prodotti per il loro equipaggiamento e parteciperanno a diversi progetti di collaudo. La firma è avvenuta fra il presidente della UIAGM Hanno Dönz e il direttore internazionale Dynafit Benedikt Böhm (in foto). Il primo progetto comune è stato già varato con successo nel maggio del 2013: Dynafit ha creato con la UIAGM lo sci da free touring Denali, stabile, largo ma leggero, già testato durante una spedizione sul Denali (6.194 mt), in Alaska. Sulla scia del successo di questo progetto pilota, nei prossimi tre anni saranno sviluppati e testati congiuntamente altri prodotti da scialpinismo. Alle guide alpine saranno dedicati modelli speciali con il logo della UIAGM, ma anche gli altri prodotti Dynafit porteranno il logo “consigliato dalla UIAGM”.

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Nella sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato siglato uno storico documento, che sancisce la fattiva collaborazione tra l’Ente Nazionale delle Cinque Terre e l’associazione Mangia Trekking. Si conferma così una grande vicinanza tra il territorio del mare (le Cinque Terre) e il suo entroterra (la Val di Vara) dove è nato il team dell’alpinismo lento. Mangia Trekking ha richiamato l’attenzione di Patrizio Scarpellini, direttore del Parco Nazionale delle Cinque Terre, che è divenuto protagonista nella costruzione di un percorso di reciproca ed efficace cooperazione tra le due realtà. Il Protocollo d’Intesa stabilisce una sinergia relativa alle attività connesse con l’escursionismo, le manifestazioni in genere, la tutela e salvaguardia ambientale, il monitoraggio e la promozione del territorio. In virtù dell’accordo raggiunto, Mangia Trekking ha già realizzato insieme all’associazione Uniti per Corniglia il recupero di circa 3.000 mq di terreno incolto ed effettuato una serie di interventi circa il monitoraggio ambientale. Questa collaborazione si aggiunge alle numerose altre strette in questi anni da Mangia Trekking con Parchi, territori ma anche brand del settore outdoor (Aku, Camp, Briko).

Ph: Alessandro Belluscio

news


/ salva con nome

Nuovo format per il Salewa Rockshow che punta sul boulder In occasione del suo sesto compleanno, il Salewa Rockshow punta tutto sul boulder. E si presenta con una nuova veste realizzata da

Truly-Design.com: il protagonista del logo è il climbing in tutte le sue forme e il nuovo key visual rispecchia l’intento di condividere il piacere di arrampicare con chi vive la stessa passione. Come sempre, il viaggio verso il Rockshow inzierà con i RockCalling nazionali che quest’an-

no coinvolgeranno tra marzo e maggio Italia, Austria, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Corea del Sud, Slovacchia e Svizzera. I migliori boulderer potranno aggiudicarsi il titolo di “Rock Calling Rookie” riservato agli iscritti di età inferiore ai 16 anni. Oppure il “Rock Calling Over” garantendosi l’opportunità di partecipare al Rockshow Camp internazionale. Ma non prima di aver superato la sfida del voting: la foto dei vincitori sarà caricata sulla pagina FB e sul microsito ufficiale del Rockshow. Le foto che si aggiudicano il maggior numero di “Like” danno diritto alla convocazione per la finale internazionale. Che avrà luogo dal 18 al 20 luglio a Fontainebleau in Francia con la partecipazione degli atleti Salewa alpineXtrem team, di giornalisti di settore e dello staff aziendale. www.salewa.com/rockshow www.facebook.com/salewa.rockshow

A maggio la sesta edizione del San Vito Climbing Festival Dal 15 al 18 maggio andrà in scena la sesta edizione del festival di San Vito Lo Capo. Una località che combina mare e monti e che in 30 anni di storie verticali ha assistito a numerose trasformazioni. Più di quaranta settori con circa mille vie, oltre a decine di multipitch moderne e trad. Negli ultimi mesi sono stati chiodati circa cento tiri nuovi. Questo inverno poi sono partiti i lavori di sistemazione e richiodatura degli itinerari più datati o che necessitavano di un restyling. L’innovazione e la valorizzazione sono i punti focali dello sviluppo di San Vito Lo Capo, protagonista di guide edite da diverse case editrici. In questo contesto si inserisce l’appuntamento clou dell’anno, il San Vito Climbing Festival & Outdoors Games. Che ha saputo stimolare l’attenzione di

esperti e aziende del settore organizzando anche una serie di eventi collaterali. Da segnalare anche le rassegne cinematografiche, i convegni a tema e gli incontri con gli ospiti d’onore. Attenzione particolare è stata posta nei confronti dei giovani e dei bambini con gare e attività a loro dedicate. Una collaborazione, quella tra l’Associazione Rocce di Sicilia organizzatrice del festival e il Comune di San Vito lo Capo, che si rinnova di anno in anno coinvolgendo una buona parte degli operatori turistici locali.

/ fiere Nel 2015 Ispo organizzerà un’edizione estiva in Cina In occasione di Ispo Beijing il presidente del consiglio di amministrazione di Messe München Klaus Dittrich ha ufficializzato una notizia che da tempo rimbalzava negli ambienti sportivi. Messe München è infatti determinata ad espandere il suo business nell’Estremo Oriente organizzando una fiera durante la stagione estiva. L’anno zero sembrerebbe essere il 2015. Klaus Dittrich ha sottolineato il fatto che per la prima volta viene confermata l’intenzio-

ne di organizzare una fiera senza rilasciare dettagli sulla location e sulla data. Sebbene il luogo che ospiterà Ispo in estate non sia ancora stato definito, Dittrich ha ammesso che le papabili location saranno Shanghai e Pechino. Il periodo di svolgimento sarà probabilmente tra giugno e luglio. Queste decisioni saranno prese in via definitiva al termine dell’Ispo Academy che si svolgerà il prossimo giugno in Cina.

Successo per l’accoppiata Alpitec China e Ispo Beijing Decimo anniversario in grande stile per Ispo Beijing, andato in scena dal 19 al 22 febbraio. Nei padiglioni hanno esposto i loro prodotti 637 brand rappresentanti i mercati outdoor, action sport, sci e sport style e provenienti da 22 paesi. Tra le new entry anche GoPro, Millet, Odlo, Peak Performance e PrimaLoft. A tutti loro la fiera ha messo a disposizione un’area espositiva di 42mila mq (+5% rispetto al 2013). Insieme a Ispo Beijing, il centro espositivo di Pechino ha ospitato la sesta edizione di Alpitec China di Fiera Bolzano, la fiera internazionale specializzata per la tecnologia alpina ed invernale. Insieme le due manifestazioni hanno registrato 30.000 visitatori (+8% rispetto all’anno scorso). Le 50 aziende presenti sotto il

tetto di Alpitec China sono rimaste pienamente soddisfatte dell’andamento di questa edizione e constatano che il mercato in Asia è in continua crescita. Il prossimo appuntamento con Alpitec sarà a Bolzano, in contemporanea con Prowinter, dal 9 all’11 aprile. Mentre Alpitec China e Ispo Beijing si svolgeranno nuovamente insieme nel 2015 dal 28 al 31 gennaio. Occasionalmente un mese prima rispetto al calendario tradizionale a causa delle celebrazioni del Nuovo Anno Cinese, che nel 2015 coincidono proprio con le usuali date della manifestazione. Significa che il prossimo anno Ispo Beijing si svolgerà subito dopo l’Outdoor Retailer (21-24 gennaio) e addirittura prima di Ispo Munich (5-8 febbraio).

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dati & statistiche / L’ANALISI RIGUARDA RETAILER ABBIGLIAMENTO, CALZATURE, SPORT E ACCESSORI a cura di: Monica Viganò

Crescono i protesti in Italia, ma l’outdoor “tiene” ancora Il preciso e completo monitoraggio di Dimark, che pubblichiamo in esclusiva, delinea una situazione problematica per le ditte di vendite al dettaglio: il totale dei clienti insolventi è aumentato, arrivando all’8,2% a marzo 2014. Meglio il canale degli articoli sportivi (5,4%) e l’outdoor (3,8%). Già qualche mese fa avevamo pubblicato un’analisi sulla base di statistiche realizzate dalla società Dimark, che in oltre 20 anni di attività ha studiato più di 1.500 marchi e ha collaborato con società di informazioni economiche e fondi di private equity. Proprio con questa realtà abbiamo avviato una collaborazione, per offrire ai nostri lettori una visione quanto più approfondita del mercato. La figura del protestato Torniamo ora ad aggiornare quella stessa analisi, proponendovi un interessante studio della figura del protestato ovvero quel debitore che, non avendo onorato un assegno o una cambiale entro la data stabilita, viene dichiarato insolvente e si vede chiudere tutti i canali del credito bancario. Non poche società si trovano ad affrontare problemi di budget in parte causati dagli insoluti che ricevono con sempre maggior frequenza. La gravità del problema è ormai indiscussa, tanto che alcune aziende hanno a che fare con il 15% di clienti con protesti. Trend dei protesti (1) Il primo grafico mostra l’andamento delle ditte protestate. Analizzando i dati in possesso di Dimark, è chiaro l’aumento delle realtà protestate operative sul fronte vendita al dettaglio. Un trend poco rassicurante visto che dal

1

3,2% a dicembre 2006 si è spinto fino all’8,14% nel marzo 2014. Le ditte protestate sono state analizzate sotto diversi punti di vista come regione, natura giuridica, informatizzazione e consolidamento. Sono emersi dati significativi che hanno permesso a Dimark di delineare un profilo del protestato nel primo trimestre del 2014. Ragione sociale (2) Le ditte individuali e le srl mediamente tendono ad avere più problemi rispetto alle altre, con una percentuale di protestate maggiore al 9%. Da segnalare il forte aumento di protestate tra le srl, che passano dall’8,1% del giugno 2012 al 9,8% del marzo 2014. In calo invece la percentuale di protesti tra le spa (dall’1% a giugno 2012 allo 0,4% a marzo 2014, stabile rispetto al giugno 2013). Area geografica (3) Analizzando invece la provenienza geografica dei protestati, torna in vetta alla classifica la Calabria (17,3%) che dal 2012 si contende il posto con la Sicilia (quest’anno al secondo posto con il 15,9%). Chiude il podio la Campania, stabile al terzo posto da giugno 2012 con una percentuale in sensibile e costante aumento (attestata a marzo 2014 a 13,6%). In coda alla classifica troviamo, stabili dal 2012, Friuli Venezia Giulia, Valle D’Aosta e da ultimo Trentino Alto Adige. In linea

3

Ditte protestate Di,e Protestate

9,00

7,00 % Protestate

6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00

2

Dicembre Dicembre Dicembre Dicembre Dicembre Marzo Dicembre Marzo Dicembre Marzo Dicembre Marzo 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2011 2012 2012 2013 2013 2014 3,20

3,66

4,38

5,63

5,58

6,67

7,06

7,42

7,80

7,90

8,18

Ragione sociale

Natura Giuridica Di<a Individuale

12

5,05

% Protestate (Giugno 2012)

% Protestate (Giugno 2013)

% Protestate (Marzo 2014)

8,8

9,4

9,7

Srl

8,1

9,1

9,8

Sas

5,5

6,3

6,8

Snc

2,9

3,8

3,8

Spa

1,0

0,4

0,4

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Informatizzazione (4) L’8,9% delle ditte che non hanno sito internet sono protestate, contro il 4,5% di quelle che invece hanno un portale web. Una situazione rimasta invariata nel corso degli ultimi tre anni, così come invariata è quella riferita all’informatizzazione. Sono infatti più protestate le aziende che non hanno un sistema informatico di gestione cassa/magazzino (8,8% a marzo 2014) rispetto a quelle che lo hanno (5,8%). Questo porta a considerare l’importanza di un’interfaccia internet oltre che di un programma gestionale che agevoli i calcoli di uscite e rimanenze. Tipologia (5) Sul fronte tipologia, i negozi specializzati nel mondo bimbo si trovano più in difficoltà rispetto agli altri. Sia per l’abbigliamento che per le calzature, la differenza tra adulto e bambino è di circa un punto percentuale. Sono in fondo alla classifica i negozi di articoli sportivi e quelli di accessori, entrambi con una percentuale di protesti del 4,9% a marzo 2014. In particolare il mercato sportivo pare riuscire a tenere botta e a limitare l’incremento di protestati a meno di 1 punto percentuale in 3 anni. Consolidamento (6) Analizzando il periodo di attività

4

Livello di informatizzazione Sito Web

No Si Informa?zzazione No Si

5

7,8 4,4

8,4 5,4

Calabria Sicilia Campania Basilicata Abruzzo Sardegna Puglia Molise Umbria Lazio Toscana Marche Piemonte Liguria Emilia Romagna Veneto Lombardia Friuli Venezia Giulia Valle D'Aosta TrenJno Alto Adige

% Protestate (Giugno 2012) 14,3 14,2 11,5 10,8 10,7 10,5 9,8 9,1 8,2 7,8 5,3 5,0 4,6 4,1 4,0 3,5 3,5 2,8 2,6 2,0

Abb. Bambino Abbigliamento Calz. Bambino Calzature ArAcoli SporAvi Accessori

% Protestate (Giugno 2012) 8,2 7,1 6,9 4,8 4,5 3,0

% Protestate % Protestate (Giugno 2013) (Marzo 2014) 9,7 8,9 8,5 8,0 6,8 6,8 5,8 5,7 4,9 4,8 4,9 4,7

Storicità dell’azienda

Consolidamento (anni) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

% Protestate (Giugno 2013) Sicilia 15,8 Calabria 15,6 Campania 12,5 Abruzzo 12,3 Sardegna 11,2 Puglia 10,6 Basilicata 10,5 Lazio 9,0 Umbria 8,7 Molise 8,2 Toscana 5,8 Marche 5,8 Liguria 4,9 Piemonte 4,7 Veneto 4,5 Emilia Romagna 4,3 Lombardia 4,3 Friuli Venezia Giulia 3,7 Valle D'Aosta 1,9 TrenJno Alto Adige 1,7 Regioni

8,8 5,8

Tipologia aziendale Tipologia

6

% Protestate % Protestate % Protestate (Giugno 2012) (Giugno 2013) (Marzo 2014) 8,9 7,7 8,4 4,5 3,5 4,5

% Protestate (Giugno 2012) 4,6 6,5 10,5 12,9 11,9 11,1 10,8 10,3 9,8 8,5 7,3 6,7 6,0 5,3 6,2 4,3 3,4 4,1 4,2 3,9 3,0

% Protestate % Protestate (Giugno 2013) (Marzo 2014) 1,7 0,0 6,3 6,0 9,5 8,1 12,7 11,0 13,9 12,9 15,0 14,8 13,1 16,2 13,2 13,5 11,7 13,6 11,1 12,2 10,8 11,1 9,2 10,3 8,4 9,4 8,2 9,3 6,6 8,8 7,4 6,8 6,1 7,7 3,4 6,3 5,7 3,6 6,1 6,1 3,9 4,5

Area geografica di provenienza Regioni

8,00

% Protesta:

di massima, le regioni del sud sono le più insolventi.

Regioni Calabria Sicilia Campania Abruzzo Sardegna Basilicata Puglia Molise Umbria Lazio Marche Toscana Piemonte Liguria Lombardia Veneto Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Valle D’Aosta TrenJno Alto Adige

% Protestate (Marzo 2014) 17,3 15,9 13,6 11,9 11,4 11,2 11,2 10,5 9,8 9,7 6,4 6,3 5,1 5,1 4,7 4,6 4,4 3,2 3,0 1,9


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Mercato Italia Ditte* Protestate

* Si intendono ditte/negozi operanti nel settore Abbigliamento, Calzature, Articoli Sportivi e Accessori ** Percentuale calcolata sulle ditte del Mercato di riferimento trattanti Outdoor

delle aziende, il picco delle insolvenze si ha con quelle operative da 5-8 anni. In particolare nel periodo 1-8 anni di attività pare che la percentuale di protesti cresca. Dopo il picco raggiunto a 8 anni, il trend si inverte e la percentuale inizia a calare. Raggiunge il minimo storico per quelle aziende operative da 20 anni. Pertanto si può dire che più un’azienda è “storica”, meno probabilità ha di essere protestata. Al contrario più un’azienda è giovane, più rischia di essere insolvente perlomeno per i primi anni di operatività totale protestati (7) Questa tabella mostra la situazione italiana delle ditte operanti nel settore abbigliamento, calzature, articoli sportivi e accessori. Il trend da gennaio 2012 a marzo 2014 è quello di un incremento delle ditte che sono passate da quota 46.099 a quota 50.041 (in calo, in realtà, da dicembre 2013). In questo panorama, la percentuale di protestate sul totale del mercato è salita in 25 mesi dal 6,5% all’8,2%. mercato sportivo Questa situazione si ripete anche nel mercato sportivo, che nello stesso periodo ha visto crescere il numero di

punti vendita da 3.406 a 3.790 (in calo da febbraio 2014). Aumenta anche la percentuale di protestati, passata dal 4,5% al 5,4%. Ma, in confronto con il totale del mercato, questo incremento è più lento (0,9 punti percentuali contro 1,7 punti) a testimonianza di una salute “meno cagionevole” dello sport rispetto all’economia nazionale nel suo complesso. Approfondendo ulteriormente il discorso a quelle aziende che trattano outdoor, il trend di crescita è confermato ma procede a passo ancor più contenuto. Si è infatti passati dalle 1.441 aziende di gennaio 2012 alle 1.623 di marzo 2014 (in calo da dicembre 2013), con un incremento di 0,3 punti percentuali. Di queste aziende, il 3,8% è risultato protestato (con un picco del 4,3% a febbraio e marzo 2013). Una percentuale di crescita di 0,3 punti percentuali da gennaio 2012. Insomma assai più contenuta rispetto a quella del totale mercato di articoli sportivi. Il fronte calzature Facendo un passo indietro, tra le ditte del mercato totale 6.224 operano nel segmento delle calzature specializzate. Anche questo numero è in crescita da quota 6.167 di

gennaio 2012. L’incremento è stato sensibile, dunque, e pari al 2,6%. Addentrandoci nel mercato delle calzature trattanti outdoor, il numero delle aziende è salito da quota 492 a quota 622 per un incremento di 0,2 punti percentuali. Tra esse, l’1,8% è risultato protestato (erano l’1,6% a gennaio 2012). quadro generale Possiamo da ultimo considerare congiuntamente il mercato degli articoli sportivi e quello delle calzature specializzate, così da avere un quadro generale comprensivo di footwear, apparel ed equipment. In questo panorama, il numero delle aziende è salito da 9.573 a 9.979 con un andamento altalenante nel corso degli anni e decisamente in calo da dicembre 2013. All’interno di questa analisi, volendo fare uno spaccato di quelle realtà che trattano il business outdoor, troviamo 2.240 ditte. Erano 2.015 a gennaio 2012 e, anche loro, hanno avuto performance altalenanti. La percentuale delle protestate cresce anche se di soli 0,4 punti percentuali da gennaio 2012. Insomma una consolazione per il nostro settore soprattutto se lo paragoniamo al mercato in generale.

a proposito di dimark Dimark è una società marchigiana che opera oltre che per importanti industrie anche per fondi di private equity e per società di advisory, proprio per la peculiarità del suo lavoro in campo di valutazione della distribuzione dei marchi nel settore moda. Nello specifico del settore sportivo lavora per importanti clienti, tra i quali molti brand leader di mercato. Il suo modello di analisi è molto utile per controllare e verificare la distribuzione, in quanto è un’analisi matematica e non fatta a campione, che viene effettuata sia sui clienti che sui potenziali. Ciò determina che nello specifico settore sport Italia, Dimark è in possesso di una banca dati che conta 4.770 punti vendita sport specifici e circa ulteriori 10.000 che pur non essendo prettamente sportivi, trattano prodotti per lo sport. Dimark Srl - via Pasquinelli 2/A
60035 - Jesi (an)
 - Tel. 0731.214261 - www.dimark.it

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product technology / presentata la versione avanzata del sistema airbag lanciato nel 2011 a cura di: Andrea Facchinetti

L’atleta azzurro e testimonial Dainese Werner Heel, a sinistra durante un test con il sistema D-Air e a destra alla conferenza di presentazione al Media Centre di Kitzbühel

D-Air Ski Project: l’ultima evoluzione Il dispositivo, sviluppato da Dainese in collaborazione con l’Oslo Sports Institute e la FIS, potrebbe essere utilizzato dagli atleti in gara a partire dalla prossima stagione di sci alpino. Il conto alla rovescia per l’utilizzo nella Coppa del mondo di sci alpino del D-Air Ski project è quasi terminato. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Media Centre di Kitzbühel, a pochi giorni dall’apertura delle Olimpiadi di Sochi Kitzbuehel lo scorso 23 gennaio, la Federazione Internazionale dello Sci ha comunicato che il rivoluzionario airbag progettato da Dainese potrebbe esordire sul circuito sin dalla prossima stagione, dopo l’approvazione del Congresso della FIS che si terrà in estate. Una vera e propria rivoluzione si appresta dunque a irrompere nello sci, il tutto all’insegna della sicurezza degli atleti. Il dubbio dell’ultima fase di sperimentazione riguardava la definizione dell’algoritmo di attivazione, una fase delicata che ha richiesto un lungo periodo di studio e di prove. Il nodo cruciale riguarda la capacità dell’algoritmo in questione di distinguere perfettamente la differenza fra una situazione di gara normale e una di pericolo.

Lo sviluppo dell’algoritmo - Nelle ultime due stagioni sono state monitorate oltre 200 discese su tutte le piste più difficili del circuito e in condizioni differenti, grazie alla collaborazione di molti dei campioni che settimanalmente sono i protagonisti sulle montagne di tutto il mondo, da Aksel Lund Svindal a Erik Guay, da Christof Innerhofer a Werner Heel e Matteo Marsaglia. Attraverso i loro consigli è stato definito il database

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in grado di riconoscere le condizioni di caduta e l’attivazione dell’air bag. I risultati hanno calcolato l’apertura in circa 40 millisecondi, con una massima protezione che si innesta in 100 millisecondi e con una conseguente diminuzione della forza trasmessa alle spalle e alla schiena pari all’85%. L’airbag è stato pensato sia per una caduta in avanti del corpo sia con una rotazione dello stesso all’indietro (il cosiddetto “back flip”), senza che lo sciatore perda il controllo dello sci nonostante l’apertura dell’airbag. Il risultato - “Non è stato semplice definire la strategia di intervento dell’algoritmo”, ha spiegato Marco Pastore, responsabile sponsorizzazioni Dainese. “I dati provenienti dai sensori della piattaforma inerziale hanno confermato che il confine tra la normale condotta di gara e una caduta è difficile da distinguere. Solo l’attenta analisi delle misurazioni effettuate ha consentito di definire l’algoritmo attualmente inserito nel software delle piattaforme date agli atleti, con una spia in grado di rilevare l’eventuale emissione del segnale di attivazione. Siamo riusciti a definire la taratura che lancia l’attivazione dopo che l’atleta sia davvero caduto”. Allo stesso tempo sono arrivate risposte concrete anche per quanto riguarda la parte pneumatica sui gas e sacchi, con questi ultimi che sono stati estesi sul torace e alleggeriti sulla schiena dove è già presente il paraschiena. Ci sono inoltre nuove soluzioni per i generatori di gas e il percorso di gonfiaggio. È stato anche ridotto il peso complessivo del sistema. Su di esso si concentrano ora i test ergonomici con gli atleti coinvolti, che saranno chiamati a collaudare e dare l’approvazione ai vari step di evolutivi.

Le applicazioni future - Il progetto del D-Air Ski project è nato in collaborazione con l’Oslo Sports Trauma Research Center e deriva dall’esperienza accumulata da Dainese in tanti anni di presenza nella MotoGP. I piloti di motociclismo indossano un cuscino capace di proteggere spalle, torace, schiena, clavicola e limitare i movimenti del collo attraverso un sistema elettronico di azionamento. Trasferendo questo concetto al mondo della neve, gli ingegneri sono arrivati a sviluppare un paraschiena dotato di una piattaforma inerziale che è in grado di registrare ogni movimento dello sciatore ed è provvisto di tre acceleratori, tre giroscopi e un GPS. Il primo prototipo prevede una sezione elettronica composta dall’algoritmo che decide quando attivare il sistema e dall’hardware di gestione dotato di un set di sensori e di una parte pneumatica comprendente un sacco (della capacità di circa 14 litri) dotato di elevata capacità protettiva, con volumetrie ridotte e dei generatori di gas. Una volta che il sistema diventerà parte integrante della sicurezza degli sciatori professionisti, la nuova sfida diventerà quella di lanciarlo sul mercato. “L’obiettivo è di metterlo a disposizione anche dell’appassionato, ma non siamo ancora entrati nel merito”, ha puntualizzato Pastore. “Dovremo capire l’effettiva richiesta del pubblico e capire quale possa essere la destinazione del D-Air una volta che viene aperto, perché ci dobbiamo ricordare che successivamente deve essere nuovamente riposizionato e c’è il rischio che diventi inutilizzabile. Sarà la nostra prossima sfida”.

La presentazione a ispo

Il nazionale Werner Heel guest star a Monaco

Fra gli appuntamenti segnati in calendario a fine gennaio dal brand italiano per descrivere la novità, anche il principale salone espositivo in Europa per gli sport invernali. Dopo la presentazione in anteprima del nuovo sistema di sicurezza D-Air, avvenuta il 23 gennaio scorso al Media Centre di Kitzbuhel, anche a Ispo Dainese ha illustrato le principali novità riguardanti la sua tecnologia. Questo airbag di ultima generazione è stato sviluppato nel corso di un lungo lavoro di equipe iniziato nel 2011 grazie all’accordo con la Federazione Italiana Sci. Dalla prima versione utilizzata dai piloti della MotoGp è dunque partito il progetto per la sua declinazione in campo sci. L’obiettivo era quello di arrivare prima delle Olimpiadi di Sochi con l’annuncio del completamento del modello evoluto. La missione è stata compiuta e proprio pochi giorni prima della cerimonia di apertura del grande evento, in occasione del salone di Monaco, si è potuto scoprire quali sono le principali modifiche apportate al prototipo, riguardanti l’algoritmo di attivazione, la parte pneumatica, l’ergonomia, innocuità e l’aerodinamica. Guest star che ha partecipato alla presentazione agli operatori è stato il campione azzurro di discesa libera Werner Heel, testimonial Dainese. L’atleta della nazionale si è messo a disposizione degli ospiti per una prova dal vivo dell’apertura dell’airbag e al termine si è prestato ai fan per una sessione autografi.



FOCUS ON / Alcune attività “sul campo” di unO DEI leader nella tecnologia tessile a cura di: Simone Berti

Red Fox Adventure Races

Trailrunning Team Vibram

Polartec: un 2014 consacrato allo sport L’azienda accresce il proprio impegno nel supportare atleti, eventi e iniziative. Un sostegno trasversale che tocca le diverse anime dell’outdoor: dallo scialpinismo al freeride, fino al trail e alle prove di sopravvivenza estrema. Sin dalle origini la ricerca di Polartec nella tecnologia tessile è stata accompagnata dalla volontà di offrire un contributo importante allo sviluppo dell’avventura all’aria aperta. 20 anni fa l’azienda inaugurava il suo percorso di sostegno a sport e imprese outdoor con il Polartec Challenge, tra i primissimi programmi di questo genere. I protagonisti di questo progetto sono stati numerosi, parliamo di personalità del calibro di Simone Moro, Conrad Anker, Jimmy Chin, Steve House, Marko Prezelj, Andrew McLean e John Shipton. Alpinisti e avventurieri che il marchio ha accompagnato al Polo, nella tundra, in vetta ai 14 Ottomila, attraverso oceani e deserti. E a queste imprese l’azienda ha fin da subito affiancato il sostegno a eventi di ampio respiro internazionale, dalla Vuelta di Spagna ai circuiti di Skyrunning e ski alp, fino alla Polartec Scufoneda e all’Ultra Trail Du Mont Blanc. La ragione di una presenza così importante è semplice: l’impulso dato al mondo dell’avventura ha sempre nutrito puntualmente la ricerca tecnologica di Polartec, offrendo occasioni irripetibili per effettuare test sul campo rigorosi, affidabili e insostituibili. Il 2014 sarà un anno ricco e diversificato, con il supporto di eventi simbolo di alcune fra le più importanti discipline del mondo outdoor contemporaneo. Ecco i principali.

Scufoneda

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SCIALPINISMO Scarpa ISMF World Cup (gennaio/aprile) Quest’anno Polartec è stato main sponsor, insieme a Montura, della prestigiosa coppa del mondo di scialpinismo. Partita il 18 e il 19 gennaio da Val de Bagnes, è passata per Courchevel (25-26 gennaio), Val Comelico/Sappada (31 gennaio-2 febbraio) e Les Diablerets (1-2 marzo), e si concluderà a Tromsø, in Norvegia, il 12 e 13 aprile. Polartec inoltre collaborerà con Montura in un’attività di joint marketing che porterà nel 2015 alla creazione di un capo di abbigliamento innovativo, in tutto e per tutto dedicato allo scialpinismo agonistico. 17° Millet Tour du Rutor (28, 29, 30 marzo) Polartec si schiera in prima linea nel sostegno a questa leggendaria gara di scialpinismo a coppie che si tiene in Valle d’Aosta. Di stampo internazionale, vede la partecipazione di atleti di altissimo livello provenienti da tutto il mondo. Promuove un approccio etico alla montagna e una filosofia ispirata al più autentico spirito di squadra. FREERIDE Polartec Scufoneda (12/16 marzo) La Scufoneda, giunta alla sua 17esima edizione, grazie al

Scarpa ISMF World Cup

Scufoneda

sostegno di Polartec, ha acquisito sempre più rilievo e importanza nel corso degli anni. Questo festival internazionale del freeride si tiene a Moena, sulle Dolomiti, ed esprime il più genuino spirito outdoor coniugandolo alla tradizione ladina. Minimo comun denominatore: amore per la montagna e la neve. TRAIL RUNNING The North Face Ultra-Trail du Mont Blanc (25/31 agosto) Per il sesto anno consecutivo Polartec sostiene e supporta una delle ultra trail più dure e famose del panorama trail running europeo. Lunga circa 168 km per 9600 mt di dislivello positivo, richiama ogni anno migliaia di runner motivati. Partnership con il Trailrunning Team Vibram La partnership con il team del brand di Albizzate, che ha aggiunto 4 nuovi atleti nelle proprie fila (Lisa Borzani, Javier Dominguez Ledo, Uxue Fraile e Céline Gros), prosegue per un altro anno. L’abbigliamento tecnico destinato al Vibram Trailrunning Team è stato progettato e realizzato utilizzando tessuti tecnici di ultima generazione: Polartec Power Dry per il comfort a contatto con la pelle, Polartec Power Dry High Efficiency per ottenere termoregolazione e traspirabilità estrema, Polartec Neoshell per garantire totale impermeabilità unita a massima traspirabilità. PROVE DI SOPRAVVIVENZA Red Fox Adventure Races (12/15 giugno) Con 10 anni di storia, è una delle più affascinanti prove di sopravvivenza del mondo, vera e propria competizione estrema al confine tra la Finlandia e la Russia. I partecipanti devono superare 5 prove di mountain bike, quattro con pagaia, impegnativi tracciati in mountain bike e trekking lungo la costa del lago Ladoga nella foresta, climbing su roccia, vertical orienteering, cordate e prove di darts.

www.polartec.com



OUTDOOR AUTOMOTIVE /

Sotto la lente i prodotti altamente performanti del brand olandese a cura di: Monica Viganò

Vredestein, tecnologia quattro stagioni Quatrac 3 by Vredestein è caratterizzato da un battistrada asimmetrico che garantisce il massimo della performance sia in estate che in inverno. Numerosi i riconoscimenti per un marchio che fa dell’innovazione e della ricerca i propri valori fondanti. Come dimostra anche il progetto Eu-Pearls. In questa puntata della nostra rubrica dedicata al binomio outdoor e automotive parliamo di uno dei più celebri produttori di pneumatici del mondo. Si tratta di Vredestein, che ha sede a Enschede in Olanda. I suoi prodotti primeggiano nei più autorevoli test automobilistici indipendenti, che più volte ne hanno sottolineato le qualità in ogni situazione e condizione atmosferica. Comprese quelle critiche del periodo invernale. Due parole su… - Il marchio ha rivoluzionato il modo di pensare i propri prodotti con una “vision” proiettata al futuro e capace di anticipare le tendenze. Ne è un chiaro esempio la partnership stretta a fine anni ’90 con Giugiaro Design, grazie al quale Vredestein è in grado di unire l’innovazione tecnologica e l’Italian Style al pragmatismo tipico dei paesi nordici dando vita a prodotti altamente performanti. Tra l’altro l’attenzione al lato estetico ha portato il brand a vincere diversi premi. Tra gli ultimi in ordine temporale, il “Good Design Award 2013” assegnato al pneumatico invernale ad alte prestazioni Wintrac Xtreme S. Il network CSV - I pneumatici Vredestein sono acquistabili tramite canali ufficiali che garantiscono conservazione e trasporto corretti. Il pneumatico è l’elemento più importante per la sicurezza attiva di un auto e dovrebbe essere assistito da rivenditori selezionati. Il network CSV- Centro Sicurezza Vredestein riunisce i rivenditori ufficiali sparsi su tutto il territorio nazionale, professionisti del settore, gli unici in grado di offrire la Garanzia e Assistenza Ufficiale.

Sanno inoltre assistere il cliente per l’intera vita dei pneumatici. Da segnalare infine che i clienti ricevono 12 mesi di “Polizza Europe Assistance” del valore commerciale di 55 euro con inclusi soccorso stradale e altri servizi utili.

do di rappresentare un’alternativa europea all’albero della gomma, le cui piantagioni sono diffuse soprattutto in Asia. L’aumento della domanda e un contemporaneo calo del numero dei fornitori hanno portato a una crescente carenza a livello mondiale di gomma naturale, indispensabile per numerose industrie di differenti settori e quindi impossibile da sostituire con una sua variante sintetica. EU-Pearls è un progetto congiunto tra diversi istituti di ricerca europei e partners industriali fra i quali, appunto, Vredestein. Lo studio si è concentrato in particolare sull’analisi di due piante: il Dente di Leone (o Tarassaco russo, foto sopra) e la pianta del deserto Guayule (foto sotto). Il progetto intende trovare nel nostro continente condizioni favorevoli per la crescita di queste piante, ottimizzare la resa e la qualità della gomma ricavata e individuare i migliori metodi per l’estrazione. Nel 2012 gli stabilimenti Apollo-Vredestein hanno realizzato i primi pneumatici al mondo prodotti con gomma naturale ricavata da queste due piante. E si è trattato proprio di pneumatici Quatrac Lite. La sperimentazione durerà ancora a lungo e i Quatrac Lite così realizzati saranno sottoposti a numerosi e intensi test prima di divenire protagonisti di una produzione in serie.

Il progetto EU-Pearls - Degna di nota è la presenza in qualità di protagonista del pneumatico Quatrac Lite in un progetto di ricerca i cui esiti avrebbero un’eco mondiale. Vredestein è infatti coinvolta nel progetto EU-Pearls il cui obiettivo è quello di trovare e studiare nuove piante in gra-

Apollo Vredestein Italia Tel 0541.382010 www.vredestein.it www.rivenditorivredestein.it

quatrac, evoluzione continua Tra le più grandi intuizioni Vredestein spicca il pneumatico all season Quatrac 3, utilizzabile sia in estate che in inverno. L’aspetto rivoluzionario di questo prodotto è la configurazione asimmetrica non direzionale del battistrada. Una volta montato sul cerchio, il lato interno e quello esterno si distinguono chiaramente. Questo prodotto è dunque il primo ad avere insieme le caratteristiche di due pneumatici diversi e complementari fra loro, consentendo all’utilizzatore di affrontare in sicurezza qualsiasi condizione stradale. Quatrac 3 presenta un battistrada equamente diviso fra caratteristiche estive e invernali.

Tra estate e inverno - In estate, a causa dello spostamento del peso della vettura nel momento in cui si effettua una curva, la parte più sollecitata è quella esterna dove Quatrac 3 ha carcassa più solida con caratteristiche estive al 100% e battistrada disegnato per garantire ottime performances in condizioni di fondo asciutto e bagnato. Con condizioni climatiche rigide, al contrario, anche in curva sono praticamente impossibili spostamenti consistenti Quatrac 3 di peso della vettura e a lavorare

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Una mescola speciale - Questo pneumatico, compresa la versione per SUV, presenta un battistrada in una mescola in grado di assicurare una perfetta tenuta di strada unita a eccellenti prestazioni, rimanendo morbida ed elastica anche quando le temperature scendono sotto lo zero. Pertanto la performance è garantita in qualsiasi condizione climatica e su asciutto, pioggia e fondo stradale innevato. è soprattutto la parte interna dei pneumatici ove il battistrada offre tutta la tenuta necessaria per affrontare in sicurezza il freddo e la neve.

Versioni e riconoscimenti - Altra caratteristica di Quatrac 3 è la disponibilità di alcune misure “Run Flat”: se la pressione scende a causa di una foratura, il pneumatico rimarrà saldamente ancorato al cerchio senza surriscaldarsi mantenendo un livello di comfort elevato. Quatrac 3 è disponibile anche nella versione dedicata ai SUV (Quatrac 3 SUV) con battistrada più largo. Quatrac 3 ha vinto il test della rivista tedesca AutoBild che l’ha nominato “VorBildlich” (esemplare), ottenendo punteggi eccellenti su fondo stradale asciutto, su superfici bagnate e su strade innevate.

Il primo all season con caratteristiche “verdi” - Nel 2011 la famiglia di pneumatici Quatrac si è ampliata con il modello Quatrac Lite. Il primo all season “sostenibile” al mondo, con consumi energetici ridotti come previsto dalle nuove normative europee. L’assortimento di misure disponibile serve tutti quei veicoli dalle caratteristiche “green” come le auto ibride ed elettriche. Ma in generale serve le city car e le vetture di fascia media. La principale caratteristica “verde” di Quatrac Lite è la sua bassa resistenza al rotolamento ottenuta grazie alla mescola ad alta tecnologia denominata FPC (Full Polymer

Quatrac Lite

Compound). Essa è capace di garantire in qualsiasi condizione atmosferica una grande aderenza nonché una durata più lunga del battistrada. Osservando da vicino Quatrac Lite, si notano le numerose tacche denominate “punti di flessione” capaci di fungere da cerniere e di conferire al pneumatico una grande flessibilità per un’aderenza ottimale sulla neve. Inoltre i tre solchi longitudinali con canali trasversali sulla spalla assicurano un’ottima capacità di scarico dell’acqua, minimizzando così il rischio di aquaplaning.

Simboli e ordinanze - Tutti i pneumatici all season Vredestein sono contrassegnati con il simbolo M&S (fango e neve) e con la codifica Snowflake (fiocco di neve) per certificarne la conformità alle direttive sui pneumatici invernali (vedi foto dettaglio qui a fianco). Pertanto con Quatrac 3, Quatrac 3 Suv e Quatrac Lite si è sempre in regola con il codice della strada e con le ordinanze comunali che impongono durante la stagione più fredda l’utilizzo di pneumatici di tipo “invernale”.


un po’ di storia Nonostante sia attiva nella produzione di prodotti in gomma dal 1909, la moderna Vredestein è stata fondata a Enschede (NL) nel 1946. Grazie ai forti investimenti effettuati nel corso degli anni, gli impianti di produzione nelle sede olandese sono fra i più moderni al mondo, con linee di assemblaggio robotizzate che garantiscono tolleranze produttive ridottissime. Nel 2010 il colosso indiano Apollo Tyres provoca una grande svolta nel settore rilevando l’olandese Vredestein, concretizzando così il suo debutto sul mercato europeo. Un mix vincente per i due Brand. Un nuovo centro di ricerca A inizio 2013 - nel centro della città, a pochi km dallo stabilimento produttivo - è stato inaugurato il nuovo “Global R&D BV” specializzato nello sviluppo e nel collaudo di pneumatici per vettura e furgoni. Una struttura che può contare su circa 150 addetti fra ingegneri e tecnici e che, ad oggi, rappresenta lo stato dell’arte assoluto nell’ambito della ricerca. “Il centro globale di ricerca e sviluppo è una tappa fondamentale del nostro percorso per diventare un’azienda produttrice di pneumatici con un giro d’affari da 6 miliardi di dollari entro il 2016. Questo centro di livello mondiale svolgerà un ruolo primario nell’introduzione di tecnologie all’avanguardia e innovazione nello sviluppo dei pneumatici per auto e furgoni del futuro”, ha affermato Onkar S Kanwar (presidente di Apollo Tyres Ltd) nel corso dell’inaugurazione del centro. Un miscelatore all’avanguardia A febbraio 2014 invece è stato presentato il nuovo Mixer 8, un miscelatore “tandem” alto 30 metri dotato di una struttura portante del peso di 160 tonnellate. Mixer 8 è energicamente sostenibile e, in virtù di questo Vredestein, si è guadagnata un importante contributo economico da parte delle autorità locali. È inoltre capace di aumentare non soltanto la qualità assoluta delle mescole prodotte ma anche la produttività rendendo l’intero processo di preparazione due volte più rapido. Uno spaccato del pneumatico Quatrac 3

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reportage / in cordata in patagonia con Salvaterra e soci sulla Ovest della Egger dal nostro inviato: Paolo Grisa

La via di Salvaterra e soci sulla Pera della Egger

La linea interrotta Ho iniziato a parlare con Ermanno di questa salita già due anni fa. Per me la possibilità di conoscere le pareti di granito della Patagonia era già di per sé il realizzarsi di un desiderio cullato a lungo. Farlo in cordata con chi di queste pareti ne aveva scritto buona parte della storia era un’occasione unica. Poi per varie ragioni la scorsa stagione non partimmo, mentre i tre fuoriclasse dei Ragni di Lecco (Della Bordella, Bernasconi e Schiera) concludevano la loro via oltre lo spigolo, scovando una linea che offrisse maggiori possibilità (comunque su gradi molto elevati) all’arrampicata libera. Il team Quest’anno decidiamo infine di partire. Ermanno, conscio delle difficoltà dell’obiettivo, trova altri due forti compagni, nativi della val Rendena come lui: Tomas Franchini, maestro di sci e guida alpina, e Francesco “Franz” Salvaterra, in procinto di diventarlo. Entrambi, a differenza mia, hanno già conosciuto le montagne patagoniche negli anni scorsi, avendo salito alcune interessanti vie nel gruppo del Fitz Roy. Ma anche per loro sarà la prima esperienza di apertura su una così remota big wall in stile capsula e con l’uso di portaledge. Sì, perché per salire una parete come questa, la salita in realtà inizia davvero “a casa” durante le infinte discussioni su come programmare la strategia migliore per riuscire nell’obiettivo. Non è solo una questione di scalare, è logistica, coordinamento e divisione dei compiti. Tanti, piccoli, infiniti tasselli. La mancanza di ognuno dei quali può, per una serie di sfortunate coincidenze, portare al fallimento della spedizione. In primis il materiale. Dimenticare qualcosa potrebbe rivelarsi problematico e la scelta tra un pezzo di attrezzattura o un altro, fatta a casa, rivelerà solo sul campo la sua validità. Poco meno di trecento chili alla bilancia sarà il carico che, in quattro, ci troveremo a portare dal rifugio Piedra del Fraille, ultimo avamposto umanizzato, fino alla base della nostra parete. Ermanno infatti sostiene fortemente la necessità di fare tutto in autonomia, senza aiuti esterni da parte di portatori, insistendo sull’importanza di vivere quest’esperienza nella sua pienezza. L’approccio alla parete Noi, da bravi “neofiti”, ci fidiamo, ancora inconsapevoli della settimana da “muli” che ci aspetta. Durante le lunghe giornate di avanti e indietro dalla valle del Rio Elettrico, con carichi di 25-30 kg sulle spalle facciamo conoscenza con il “quinto componente” del team, che ci accompagnerà per tutta la permanenza patagonica. Essere respinti su un facile sentiero tracciato da raf-

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Panorama dalla truna

Egger. Anche qui ci vorranno più viaggi per portare tutto alla base del grande diedro iniziale già salito nel ’96 da un tentativo di Dal Prà, Nadali e Sarchi. Prima c’è però da attrezzare con le fisse lo zoccolo iniziale, composto da un tiro lungo, un colatoio incrostato di ghiaccio, un lungo traverso su neve e un altro breve tiro di misto.

Sul Circo De Los Altares

fiche di vento tali da sbatterci a terra era un’esperienza che, almeno sulle Alpi, proprio ci mancava. Una volta giunti con i nostri 300 kg al passo che da sul ghiacciaio dello Hielo Continental, indossiamo i nostri corti sciettini e carichiamo i sacconi sulle nostre slitte. Questo sistema ci consentirà di raggiungere con un unico viaggio il Circo Los Altares e la base delle rocce denominate “Filo Rosso”, posta proprio sotto le pareti del versante ovest del gruppo del Torre. La fortuna ci assiste regalandoci mezzo pomeriggio di tempo stabile e consentendoci di scavare le trune di neve con una certa tranquillità, nonostante la fatica. Qui dormiremo finché non avremo portato il materiale necessario alla salita fino alla base della

Franz ed Ermanno in sosta

In parete Alla base della parete vera e propria, sotto il grande tetto che chiude il diedro monteremo il primo bivacco sulle ledge. Da qui Tomas, Franz ed Ermanno si alterneranno in apertura su difficoltà di arrampicata artificiale tutt’altro che banale. Io, ancora alle prese con un’abrasione infetta alla gamba rimediata durante l’avvicinamento, e che non vuole proprio saperne di emarginarsi, mi limito a portare i vari spezzoni di corda che serviranno per attrezzare i tratti successivi e provvedere ai rifornimenti di acqua. Il tempo fin’ora è stato degno della sua fama: un solo giorno di bel tempo da quando siamo alla base della parete. Inoltre il pannello solare ha smesso di funzionare e non abbiamo più modo di ricaricare le batterie del telefono satellitare per conoscere le previsioni. Spostiamo le portaledge circa 250 metri più sopra. Durante una giornata di bel tempo (la seconda) raggiungiamo un nuovo punto dove

Vita in truna

Ph: Ermanno Salvaterra

Dopo il recente successo dei ragni Bernasconi, Della Bordella e Schiera e dopo tre lunghi anni di tentativi, la parete “a pera” continua a far parlare di sé con un nuovo tentativo proprio sotto la verticale della vetta. A guidarlo un nome ormai noto: Ermanno Salvaterra. A raccontarcelo, in presa diretta, il nostro inviato Paolo Grisa che ha seguito il team fino in parete.

potremmo spostare nuovamente il bivacco. Ma il maltempo continua a non darci tregua, le ledge sono incrostate di neve così come i sacchi a pelo. Esasperati decidiamo di rinunciare. Alle 11 di mattina del nostro 11esimo giorno di parete iniziamo la discesa. Riusciremo a entrare nella truna, sepolta da mezzo metro di neve, alle 2 del mattino, dopo essere riusciti a individuarla solo grazie al grande pupazzo di neve, da noi costruito per lo scopo davanti all’entrata. Tomas e Franz due giorni dopo riusciranno ad aprire una bella via nuova sulla parete del Cerro Rincon, proprio di fronte alle nostre trune: “Ruleta Trentina” sarà il nome. I giochi per la Torre Egger invece sono finiti, almeno per quest’anno. Ma i miei tre compagni contano di tornarci. Un po’ di materiale è rimasto in parete ad aspettare il loro ritorno. Una volta a casa uno dei commenti al tentativo che più ci farà piacere leggere sarà quello di Piero Dal Prà, tra gli autori del primo tentativo. Avvertire, leggendo la sua intervista, il suo entusiasmo e la sua passione per i ricordi di quei giorni è stata una bellissima sensazione. Lui per me rimane uno dei mostri sacri inarrivabili dell’arrampicata e sapere di aver ripercorso le sue prime tracce su questa parete è una grande gioia.


FEEDBACK SU alcuni prodotti utilizzati durante LA SPEDIZIONE Ferrino H.L. SYMPLY W.T.S. 18 gradi sotto lo zero è una cifra che in realtà non rende l’idea del freddo che si patisce in Patagonia nel corso di 17 giorni passati tra la tua casa in una truna di neve e la dependance in parete. Eppure questa è stata la temperatura minima che abbiamo sopportato una notte in parete. Niente di meno. Un numero che in realtà, da solo, può non rendere l’idea. Nonostante ciò, bisogna considerare anche altri fattori. Durante la nostra permanenza in truna, circa sette notti, solo un pomeriggio, rientrati un po’ in anticipo dalla parete, siamo riusciti ad avere due ore di sole senza vento per mettere fuori i sacchi a pelo e i vestiti ad asciugare. In parete, per i restanti 10 giorni, avremo avuto non più di un pomeriggio intero di sole senza nubi e vento che ha permesso alle portaledge di scaldarsi e far perdere un po’ dell’umidità accumulata dall’equipaggiamento. Ne deriva che, ad aprire una via così laboriosa sulla Torre Egger, il problema non siano tanto le temperature, quanto l’umidità che pian piano, col passare dei giorni, ti si attacca ai vestiti e al sacco a pelo. Molto spesso era

Hagan Extreme sufficiente aprire 10 cm di cerniera del telo per passare qualcosa ai compagni che il vento incrostava l’interno della tenda e del saccoletto di neve. In questa situazioni ovviamente il sacco a pelo deve necessariamente essere sufficiente per un range di temperatura più basso di quello effettivo a causa del decadimento delle prestazioni per l’umidità. Per questo mi sono orientato verso i materiali sintetici, che rispetto alla piuma soffrono meno il problema: il Symply w.t.s., sviluppato dall’High Lab Ferrino con imbottitura in microfibra e esterno in Pertex, si è rivelato un ottimo compagno. Veloci i tempi di asciugatura: anche dopo averlo utilizzato ricoperto di un velo di ghiaccio al rientro in truna, dopo la discesaodissea dalla parete, l’interno del sacco riusciva comunque a mantenersi asciutto. Merito anche della costruzione w.t.s. che sostituisce le cuciture, inevitabili punto di passaggio dell’acqua, con canali saldati. Per il trasporto e lo stivaggio si consiglia di portarsi delle sacche stagne Ferrino in sostituzione del sacchetto in Pertex, più delicato e leggero.

Amphibious Tube Light Evo Per mantenere asciutto tutto ciò che, durante la spedizione, era meglio che non si bagnasse, i sacchetti impermeabili che ci eravamo portati dietro non erano mai abbastanza. Tra l’altro alcuni tra quelli disponibili, in seguito all’uso intensivo che ne abbiamo fatto, si sono presto rovinati con strappi e tagli poi riparati alla meglio con del nastro americano. Il sacco Tube Light Evo di Amphibious da 20 lt non ha avuto di questi problemi, a fronte di un peso non molto più elevato di quelli più sottili. Ne abbiamo abusato persino appendendolo in parete fuori dalle portaledge dopo averlo riempito della neve necessaria per reidratarci e cucinare e non ne ha risentito minimamente. Molto isolante dal freddo e dall’umido, si è rivelato provvidenziale anche semplicemente per sedersi nella neve durante i momenti di relax.

Kong Mouse Climbing Sulla nostra linea della ovest della Egger la roccia è sempre stata decisamente entusiasmante: a parte qualche scaglia smossa da noi durante la chiodatura, non abbiamo mai visto caderne un pezzo. Tuttavia, dopo le giornate di maggior tempesta, quando la parete risultava tutta smaltata di neve, dall’alto cadevano infiniti pezzi di ghiaccio delle dimensioni di noci e rendevano il casco assolutamente indispensabile. Il Mouse è un casco dalla costruzione classica che si è fatto apprezzare per l’ottimo comfort di calzata, garantita a nostro avviso dal corretto posizionamento della rotella di regolazione ben al di sotto della nuca. Il sistema

Paolo Grisa

Premessa: lo Hielo Continental è la terza distesa glaciale più grande al mondo dopo l’Antartide e la Groenlandia. Per raggiungere il versante ovest del gruppo del Torre un’alternativa è salire il canale della Standard e scendere dall’altra parte. Un percorso con delle difficoltà alpinistiche che, con i nostri quasi 300 kg di attrezzattura in quattro persone era decisamente improponibile. L’alternativa che abbiamo adottato è stata dunque quella di risalire la valle del Rio Elettrico sino al passo Marconi, da cui, una volta messi gli sci, avremmo seguito un lungo pezzo del corso dello Hielo fino a giungere al Circo Los Altares. È un giro con uno sviluppo di molti chilometri, ma dopo il passo si tratta solo di un lunghissimo pianoro nevoso che permette di trascinare tutto il materiale su delle slitte invece che tenerlo sulle spalle, e con un unico viaggio. Le pendenze quasi impercettibili della superficie dello Hielo non rendono necessari degli

scarponi e degli sci da touring classico, tuttavia pensare di farlo a piedi significherebbe probabilmente raddoppiare i tempi di percorrenza. Inizialmente pensavo di utilizzare degli sci corti da ragazzino poi scopro questo modello di Hagan, 130 cm di lunghezza. Attrezzo pensato per l’avvicinamento ma con caratteristiche meccaniche e una rigidità torsionale che lo rendono adatto anche ai pendii ripidi e ghiacciati (ovviamente con uno scarpone adatto). Tutto questo mantenendo un peso di soli 930 gr! Le due volte che li ho utilizzati per rientrare a El Chalten, anche sul pendio finale sotto il passo Marconi, dove la pendenza in realtà c’è, gli sci si facevano governare agevolmente e tutto questo con ai piedi degli scarponi alti poco sopra la caviglia! Sono curioso di provarli quest’inverno al posto delle ciaspole per accorciare i rientri dalle cascate di ghiaccio.

Ocùn Imbrago Quattro Tech Tra gli imbraghi specificatamente concepiti per big wall e lunghe permanenze in parete il Quattro Tech di Ocùn è certamente tra i migliori per il rapporto qualità-prezzo. I dettagli che questo imbrago offre sono quelli necessari a chi sa che dovrà stare molte ore appeso sul vuoto, portare grandi quantità di materiale, indossare molti strati di abbigliamento e trascinarsi dietro il peso di una corda statica da fissare. L’imbrago infatti è molto imbottito e dispone di ben sei portamateriali. Le quattro fibbie di regolazione fanno si che due misure siano sufficienti a coprire tutte le taglie con qualunque capo di abbigliamento indosso, mentre nella parte posteriore è fissato un aggancio con 6 kn di tenuta per fissare la corda di servizio o un saccone. L’anello di servizio doppio inoltre aiuta a mantenere maggior ordine durante le intricate manovre di scalata artificiale. L’imbrago, grazie alle fibbie completamente apribili, permette di essere indossato anche con sci o ramponi ai piedi. A facilitare poi la vita in parete in “tutti i suoi aspetti” vi è la possibilità di sganciare gli elastici posteriori dei cosciali. Il modello dunque, anche dopo lunghe ore di immobilità ad assicurare il compagno sui complessi tiri di arrampicata artificiale della Torre Egger, ha garantito un ottimo comfort.

Zamberlan 6000 Denali RR Una delle prime questioni affrontate dopo la decisione di partire per questa spedizione è stata: scarponi classici o doppi? Le lunghe giornate di attesa di un meteo perlomeno sufficiente, l’inevitabile umidità sempre presente in truna, le lunghe ore fermo a far sicura al compagno che ci avrebbero aspettato ci hanno fatto orientare verso questa seconda possibilità. E col senno di poi si è rivelata azzeccatissima. La scarpetta dei Denali, priva di cuciture sulla tomaia, si è rivelata un vera pantofola sia durante l’uso in parete che durante la fase di riposo, quando spesso la tenevamo all’interno del sacco a pelo con noi. Nulla da dire sulla termicità del prodotto, che forse rispetto ad altri suoi concorrenti può risultare, durante l’arrampicata più tecnica, un po’ più voluminoso e alto sulla caviglia. Tuttavia la pratica allacciatura permette, a seconda del numero di passanti utilizzati, di personalizzare la mobilità della caviglia in funzione dell’utilizzo: maggiore in arrampicata tecnica, minore per esempio nell’utilizzo su lunghi pendii di ghiaccio o sugli sci, dove il prodotto ha dimostrato sorprendenti doti di controllo dell’attrezzo.

SH CROSSER PLUS GTX RR

Tomas Franchini

di fissaggio della lampada frontale poi è molto pratico. È inoltre preforato per il fissaggio di una visiera.

Abituato come sono, da climber, a camminare sempre con scarpe da avvicinamento tecnico, mi ero ormai dimenticato quanto possa essere comodo, laddove non si affrontano passi di arrampicata, camminare con delle scarpe da hiking vero e proprio. È stato Marco Zamberlan in persona, dopo avergli spiegato il tipo di percorso che saremmo andati a fare verso la Piedra del Fraille e poi su fino al ghiacciaio Marconi, a consigliarci la SH Crossover Plus in Gore-Tex. Ed è stato un ottimo consiglio perché, tra i carichi da muli con cui ci muovevamo e la neve nuova caduta ancora fino quasi a El Chalten alla fine di ottobre, una scarpa senza ammortizzazione e dal taglio basso ci avrebbe creato qualche difficoltà. Per non parlare dei numerosi guadi da noi affrontati con una serie di salti da un sasso all’altro molte volte coronati da insuccesso. La scarpa, che come detto ha un taglio che protegge anche la caviglia, si fa apprezzare a nostro avviso per l’ottimale bloccaggio del tallone, il solido rinforzo in punta e una sorprendente sensibilità in punta per un modello che nasce per la camminata e non l’avvicinamento tecnico.

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eventi / Dal 30 aprile al 4 maggio L’edizione 2014 del meeting internazionale a cura di: Simone Berti

Melloblocco: il lancio è servito...

Il Centro Polifunzionale della Montagna di Filorera e tutta la Valle di Mello si apprestano a ospitare un nuovo capitolo del raduno di boulder più famoso al mondo. Che vede l’ingresso di nuovi sponsor (in particolare adidas e Marmot) e presenta un programma con ospiti di valore mondiale. Tra gli invitati Steve McClure, Stefan Glowacz e Christian Core.

Barbara Zangerl, 2012

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Ph: Claudio Piscina

Nuovi sponsor - Quest’anno il Melloblocco ha annunciato due nuovi partner di grande caratura: il gold sponsor Marmot e il vip sponsor adidas (che porta in dote anche 5.10). E per questi la sponsorizzazione si attuerà su più livelli, come ci spiega Emanuele Pellizzari di Kinobi, distributore per l’Italia di Marmot: “Saremo attivi nella promozione dell’evento. Non un semplice sponsor. Marmot contribuirà alla comunicazione all’estero, con un addetto stampa di lingua tedesca e uno di lingua inglese che scenderanno appositamente per la gara. Inoltre abbiamo reso disponibili dei nostri testimonial per fare delle proiezioni multimediali” (per l’appunto Steve McClure, Stefan Glowacz, Christian Core e Stella Marchisio). Mentre per adidas la partnership con un evento di riferimento internazionale come il Melloblocco è importante in quanto “la nostra startegia punta ad affermare la credibilità e riconoscibilità del marchio attraverso una maggiore vicinanza al nostro target consumer, che tra gli altri. Si identifica con gli appassionati del Melloblocco”, afferma Matteo Cattaneo, product manager outdoor del marchio. Da segnalare tra gli altri brand presenti al village, Black Diamond, Cassin, Decathlon, E9, Grivel, La Sportiva, Monvic, Sterling Rope e WildClimb.

L’affollatissima premiazione 2013

LE ASPETTATIVE DI alcuni PARTNER

Ci aspettiamo innanzitutto di partecipare a un evento entusiasmante e coinvolgente, partecipato e vissuto secondo i valori che l’organizzazione intende promuovere e tutelare. Come brand intendiamo supportare la presenza dei nostri atleti (confermati al momento Barbara Zangerl, Sachi Amma, Mayan Smith Gobat, Ben Rueck, Alex Luger e Lukas Irmler, ndr) nel miglior modo possibile e sviluppare delle sinergie che possano valorizzare i nostri prodotti e raccogliere le buone impressioni di chi Effettuerà il test sulle nuove tecnologie presentate. Ci aspettiamo di contribuire affinché la nostra partecipazione giovi alla reputazione della manifestazione lombarda. Matteo Cattaneo, product manager outdoor adidas

Abbiamo una speranza, più che aspettative: che faccia bel tempo e che le 3.000 persone attese si divertano. Poi tutto il resto verrà di seguito. Quello che si otterrà in termini di visibilità dipenderà sia dal meteo che dai risultati sportivi. Ma indipendentemente da questo, siamo già riusciti a fare un sito tradotto in tre lingue, con positivi benefici per gli organizzatori e per noi. Ci attendiamo un forte ritorno di immagine per il marchio in Europa e non solo in Italia. Emanuele Pellizzari, responsabile Kinobi (Marmot)

Ci aspettiamo come al solito un grande entusiasmo da parte del pubblico dei sassisti legati storicamente alla manifestazione, ma anche di vedere qualche faccia nuova di nuovi boulderisti avvicinatisi al mondo del boulder out-door, magari dopo averlo approcciato in-door nelle sempre più numerose strutture che stanno sorgendo in Italia. Luca Mich, marketing La Sportiva

Ph: Claudio Piscina

www.melloblocco.it

Ph: Klaus Dell’Orto

ProgrammA - Come ogni anno il ruolo di punto nevralgico del grande evento sarà svolto dal Centro Polifunzionale della Montagna di Filorera e dal Web&Village che ospiterà le aziende partner e i numerosi eventi a corollario, tutti ovviamente dedicati al climbing. Tra le presentazioni e gli incontri un ruolo di rilievo assumeranno gli affascinanti racconti di 4 climbers portati dal nuovo gold sponsor Marmot. Si tratta di Steve McClure, Stefan Glowacz, Christian Core e Stella Marchisio, che nelle serate del 1, 2 e 3 maggio porteranno le loro storie su parete con l’ausilio di contributi video. Oltre ai sempre affollati dj set notturni e al

party conclusivo, non mancheranno le iniziative come MelloBaby, Arrampicabile, o ancora le presentazioni Grivel e La Sportiva, che proporrà sabato 3 maggio il video Sardinia Bloc Scouting, con annessa introduzione delle nuove scarpette. La premiazione infine avverrà alla presenza dell’assessore regionale allo sport Antonio Rossi, già presente lo scorso anno per l’iniziativa benefica Arrampicare senza Limiti.

Ph: Klaus Dell’Orto

Ci siamo lasciati lo scorso anno con l’edizione speciale che festeggiava i 10 anni del raduno. Speciale perché il Melloblocco 2013 è durato di più, ben 10 giorni, e perché ha voluto pensare veramente in grande (forse anche troppo per certi versi). Ma nonostante i diversi giorni di pioggia, gli oltre 2000 partecipanti hanno invaso con loro passione la Val Masino in cerca dell’ultimo appiglio. E la stessa voglia di boulder e divertimento (se non di più) si aspettano quest’anno gli organizzatori e chi, fin dall’inizio, sostiene la manifestazione. Come ci spiega bene Luca Mich, marketing La Sportiva: “Supportiamo l’evento fin dalla sua origine perché rappresenta a pieno i valori dell’arrampicata boulder e quelli degli appassionati del marchio: voglia di aggregazione, condivisione, di fare community. Al Melloblocco sono inoltre legati concetti quali la sensibilità e il rispetto ambientale, la voglia di vivere all’aria aperta e una generale atmosfera amichevole che mette al primo posto il divertimento rispetto alla competizione vera e propria. Valori sani e pienamente condivisi da un’azienda come la nostra”.

Adam Ondra, 2011

Foto “storica”: magliette gialle nel 2005



eventi / Conto alla rovescia per la 62ª edizione della kermesse a cura di: Monica Viganò

Trento Film Festival sempre più “diffuso” Attraverso il cinema, la letteratura e l’arte, come sempre l’iniziativa getta uno sguardo sul mondo dell’alpinismo e sulle culture che si sono sviluppate nelle terre alte. Tra gli elementi chiave del 2014 il focus sul Messico e la proiezione del film del 1924 “The Epic of Everest”. Il primo e più antico festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all’esplorazione e all’avventura. Capace di trasformare per 11 giorni il centro storico della città che lo ospita in una capitale dell’alpinismo. È il Trento Film Festival, che edizione dopo edizione ha preso possesso di palazzi, piazze, giardini, spazi espositivi e aree archeologiche per ospitare incontri, mostre, presentazioni e serate evento. Quest’anno la kermesse, che viaggia verso il record assoluto di iscrizioni con oltre 400 opere già presentate, spegnerà 62 candeline. L’appuntamento da segnare a calendario è dal 24 aprile al 4 maggio. Anche quest’anno Outdoor Magazine è media partner dell’evento. L’edizione 2013 - L’organizzazione si sta preparando a superare il successo dell’edizione del 2013, che ha registrato 11.700 presenze alle proiezioni, 24.000 visitatori a MontagnaLibri, 5.000 spettatori alle serate alpinistiche, 9.000 persone agli incontri letterari con il pubblico. Un incremento notevole delle presenze è stato registrato al Parco dei Mestieri, lo spazio del Trento Film Festival riservato alle scuole e alle famiglie, con 5.500 tra partecipanti e visitatori e più di un migliaio i ragazzi che lo hanno visitato, prendendo parte alle diverse attività previste. Anche l’attività sui social network ha visto un’importante crescita: su Twitter il Festival ha raggiunto 1.685 followers mentre su Facebook sono stati 4.799 i “like” registrati. Il canale Youtube dedicato al Festival ha avuto 537.061 visite (dati a metà marzo). Gli ingredienti principali - Ovviamente fulcro della kermesse saranno i film. Ai quali però sono affiancati incontri alpinistici, mostre e spettacoli. Imperdibile poi la rassegna internazionale dell’editoria di montagna MontagnaLibri, che dal 1987 rappresenta il punto di riferimento per il mercato editoriale del settore. Sarà riproposto anche il Parco dei Mestieri per le famiglie e i ragazzi. E non mancheranno meeting e convegni. Tutte queste iniziative saranno proposte in diversi luoghi della città secondo un’idea di Festival sempre più “diffuso”. Da segnalare poi il nuovo manifesto, disegnato dall’llustratrice Marta Iorio. Il Messico è il paese ospite di questa edizione e a lui va il pensiero osservando la grande montagna in primo piano nell’immagine della locandina. A proposito del paese “ospite” - Dopo le edizioni dedicate a Finlandia, Russia e Turchia, “Destinazione...” attraverserà per la prima volta l’Atlantico puntando sul Messico e in particolare sui suoi territori interni, rurali e remoti. Il viaggio racconterà la vitalità

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Anche Reinhold Messner è salito sul palco del Festival

delle comunità rurali e le difficili situazioni con cui devono confrontarsi per difendere i loro territori. Racconterà anche del fenomeno dell’emigrazione che porta migliaia di persone verso gli Stati Uniti. “Destinazione... Messico”, che può contare sulla partnership con l’Instituto Mexicano de Cinematografía (IMCINE), offrirà una vetrina a produttori e registi locali con 8 appuntamenti quotidiani. All’interno del progetto, troverà spazio l’illustrazione per l’infanzia con la mostra “Le immagini della fantasia 31”. E naturalmente la musica, passando dai Mariachi all’antropologo Hector Vega, che racconta le leggende della città azteca di Tixtla. Non mancheranno laboratori per ragazzi e adulti e incursioni nella cultura gastronomica locale. Un documentario d’annata - È tra i documenti cinematografici più rari conservati negli archivi nazionali presso il British Film Institute. Dopo un delicato restauro è stato restituito alla sua originaria bellezza. Si tratta di “The Epic of Everest”, realizzato dal capitano John Noel. È il documentario sulla spedizione britannica del 1924

Alex Hannold in azione

all’Everest tragicamente conclusasi con la morte dei due alpinisti di punta della spedizione (George Mallory e Andrew Irvine). Sarà questo documentario ad aprire il Festival 2014. Sarà la prima presentazione internazionale della nuova versione del documentario. Peraltro, in occasione del restauro, il British Film Institute ha commissionato al musicista inglese Simon Fisher Turner una partitura originale per accompagnare le immagini. La formazione che lo accompagnerà a Trento sarà composta dai musicisti Andrew Blick (tromba), Peter Gregson (violoncello) e James Brooks (chitarra). La nuova sala cinematografica Dai quasi 9.000 spettatori al cinema nel 2010, ai 12.000 del 2013. Le ultime edizioni del Festival hanno registrato una crescita costante degli spettatori nelle tre sale del Cinema Multisala Modena. Un segnale che la nuova proposta più aperta piace in maniera trasversale a un pubblico di appassionati oltre che a quello tradizionale del festival trentino. Per questo il programma dell’edizione 2014 potrà contare, oltre che sui tradizionali 3 schermi della Multisala Modena, su quello storico del Cinema Vittoria in via Manci con i suoi oltre 400 posti a sedere. Il concorso Rotary&Foto - Dopo il grande successo della prima edizione, torna il concorso fotografico internazionale Rotary&Foto: Montagne, organizzato dal Rotary Club Trentino Nord. “La montagna” in tutti i suoi aspetti è il tema specifico di questo concorso. Quattro le sezioni: Adventure, Exploration, Landscape e Ski Alp. I vincitori saranno scelti da una Giuria Tecnica composta da fotografi professionisti, storici, cultori della fotografia, esperti di comunicazione e rappresentanti del CO.

Uno scorcio di MontagnaLibri

Un ospite di eccezione - Il Festival può già confermare il suo primo grande ospite. Si tratta del giovane scalatore americano Alex Honnold, che da pochi giorni ha concluso la prima traversata integrale del Gruppo del Fitz Roy in Patagonia compiuta insieme a Tommy Caldwell. L’annuncio è stato dato dal Presidente del Trento Film Festival Roberto De Martin a Bressanone, in occasione della serata di proiezioni del Trento Film Festival a chiusura del 21° Corso di Perfezionamento di Medicina di Montagna. I video degli exploit di Honnold sono tra i più cliccati sulla rete, ultimo in ordine di tempo (con 706.000 visualizzazioni) quello che documenta la salita sempre in free solo della via “Sendero Luminoso”, sul pilastro centrale della parete El Toro, alta più di 500 metri e con difficoltà fino al 7b+, a Potrero Chico in Messico. Da poco Alex ha creato la Honnold Foundation per sostenere progetti ambientali che migliorino la qualità della vita delle persone più indigenti sul pianeta. Alex farà parte della giuria internazionale che valuterà le opere in competizione per le Genziane d’Oro e d’Argento. Non solo Trento… - A quello di Trento è legato un altro Festival, che non coinvolge la città direttamente ma ne veicola il nome in Italia e nel Mondo. E che impegna l’organizzazione della rassegna trentina per tutto l’anno. A partire dal 2014 l’attività avrà una nuova identità: sarà “Trento Film Festival 365”, a indicare proprio la continuità sull’intero anno di questa proposta. Che nel corso del 2013 ha registrato numeri davvero impressionanti organizzando 174 serate tra gennaio e dicembre in ben 11 regioni italiane. A queste si aggiungono gli eventi all’estero: 6 serate in Corea, 5 serate ad Addis Abeba (in Etiopia) dove è in seguito stata allestita una mostra fotografica, tappe in Germania a Norimberga - Fuerth e stop nella città svizzera di Briga.

www.trentofestival.it



King of Dolomites: format che vince, non si cambia

dal nostro inviato: Alessandro Monaci

Un luogo d’incontro dedicato a tutti gli appassionati di neve fresca, i quali si possono mescolare con gli atleti professionisti e gli artisti che, con i loro scatti, ne raccontano le performance sui media. Sullo sfondo di una location, quella delle Pale di San Martino, che già di per sé è garanzia di spunti interessanti. Qualunque sia il proprio “obiettivo”. La foto del nostro team Outdoor Magazine. Rider: Alessandro Monaci.

Powder, drop, rocker, spritz, jump, cliff, trick. Se sapete di cosa si sta parlando probabilmente anche voi eravate al KoD2014; per tutti gli altri c’è il resoconto dei nostri inviati Alessandro Monaci e Nicola Carrara. Ecco il loro racconto.

Ph: Alex Fontana

Il King of Dolomites, competizione di fotografia freeride, è giunto alla seconda edizione vedendo impegnati nella powder della valle di Primiero sedici team professionisti e una cinquantina di squadre di amatori. Il livello rispetto all’anno scorso s’è alzato, sia nell’organizzazione che nei partecipanti: Arc’teryx ha messo in campo risorse e uno

Vincitrice della categoria Wannabes. Team: Polversamente Alegher

Ph: Pietro Celesia

Vincitrice della categoria Wanna-Babies. Team: San Martino Freeskiers

Vincitrice della categoria Pro. Rider: Massimo Chicco e Daniel Perathoner

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squadrone di atleti professionisti, mentre decine di rider e fotografi di livello non troppo distante sono giunti da tutta Italia (e non solo) per confrontarsi in due giorni di discese in fuoripista. Un successo che dimostra come insito negli sport di montagna vi sia sempre anche quella naturale esigenza di esprimersi, raccontare, “portare a valle” le emozioni vissute nell’aria fina delle alte vette. E quale miglior modo per raccontare se non la fotografia? UN FORMAT CHE PIACE - Non a caso sono sempre di più gli eventi che associano quest’arte alla passione dello sci o dello snowboard freeride, basti pensare al contest Killer Loop Click On The Mountain 2014 by Courmayeur Mont Blanc, svoltosi dal 25 febbraio al 1° marzo sui pendii del Monte Bianco. Ma anche al recente appuntamento del Madesimo Freeride Festival, dal 21 al 23 marzo, c’è stato spazio per un video e foto contest con il quale si è voluto valorizzare il territorio della skiarea di Madesimo. LOCATION - Per quanto riguarda la location del King of Dolomites, i panorami a disposizione erano fantastici per dei set fotografici: inseguendo la luce migliore si passava dalle alte pareti dolomitiche dell’altopiano ai ripidi boschi del Tognola. Attenzione alta per i cosiddetti terreni d’avventura: i regolamenti non prevedevano nessun obbligo nell’attrezzatura (la montagna è, e deve restare, un luogo libero in cui si è finalmente sotto la propria unica responsabilità), ma i soggetti privi di zaino sono stati comunque penalizzati. Artva, pala e sonda sono elementi che devono caratterizzare il freerider tanto quanto i palettoni larghi sotto i piedi. Classifica - I wannabes under 18 si sono dimostrati più attratti dall’aria che dalla conduzione: tutte le loro foto inviate alla giuria ritraevano salti e trick vari: “Giustamente”, commentava P. Marazzi, 3° classificato fra i pro. “Se non saltano loro che hanno le ginocchia ancora sane...”. Segno che le nuove generazioni sono perfettamente a loro agio negli snowpark tanto quanto i loro colleghi più anziani al bancone del bar nelle feste organizzate in paese al termine di ogni giornata. Più varie le altre categorie, con idee che andavano dai costumi e attrezzature d’epoca a doppie per canali, fino alla notte passata in quota sfruttando il bivacco Fiamme Gialle. Test materiali e sicurezza - Molto buono anche l’esito delle attività svoltesi al KOD Village sull’Alpe Tognola, dove erano presenti, durante le giornate di sabato e domenica, numerose aziende del mondo della neve e dello sci per consentire ai freerider di provare tutte le ultime novità in vista del prossimo inverno. Nella giornata di domenica 23 ha avuto luogo inoltre una tappa del Progetto Icaro, durante il quale alcuni giovani freerider sono stati accompagnati dalle Guide Alpine nei boschetti dell’Alpe Tognola per scoprire e conoscere direttamente sul campo quali sono le variabili da tenere in considerazioni mentre si pratica lo sci fuoripista.

Arc’teryx Whiteline Arc’teryx per l’occasione ci ha dato modo di provare i suoi prodotti della nuova linea invernale, che abbiamo testato dalle salite sotto il sole alle discese con vento e neve. Un piccolo valore aggiunto è stata la compagnia per entrambi i giorni di Sarah Wallace, designer della linea Whiteline, a cui ho potuto fare in tempo reale complimenti e osservazioni. I capi hanno dimostrato un’altissima qualità nei materiali e nelle finiture, ben sopportando le peggiori situazioni che il mio fotografo richiedeva. Ho visto Sarah tranquilla anche quando giocavamo a uscire in velocità fra i rami degli abeti trentini, segno di una buona fiducia nella robustezza del tessuto o della mia incapacità a raggiungere le velocità dei tester con cui solitamente sviluppa i progetti. Altrettanto sicura s’è dimostrata nelle risposte alle mie critiche, la principale delle quali riguarda la vestibilità, decisamente ampia per le mie abitudini da alpinista. “Americans are bigger than you”, mi ha fatto notare con un occhiolino: la linea produttiva unica per Europa e America non permette di adattare le taglie alla nostra dieta mediterranea. I freerider comunque, con il loro caratteristico stile di vestirsi “comodosi”, ringraziano.

Macai Jkt - uomo -

Andessa Jkt - donna -

NOTE A MARGINE E Next stop - Una nota in merito a qualche critica nata sotto il podio e trascinatasi sul web. C’è stato un malinteso sul peso che la giuria avrebbe dato alla location dello scatto. Suggeriremmo per le prossime edizioni di aumentarlo di molto: fermare in una bella composizione un gesto atletico è relativamente facile e comune, farlo facendo intuire il luogo in cui ci si trova richiede già maggiore sforzo e fantasia. A proposito: anche se è ancora presto, sono già molte le idee e le proposte per il prossimo King of Dolomites, che vedrà l’introduzione nella sua terza edizione di alcune interessanti novità. I particolari sono ancora top secret ma vi terremo ovviamente aggiornati.

Ph: Nicola Carrara

eventi / Il contest di fotografia supportato da Arc’Teryx bissa il successo del 2013



TRAIL & skyrunning / Una diversificazione che apre anche nuovi scenari di vendita

Gioie e opportunità del winter trail

Vivo in montagna da sempre e da sempre montagna in inverno vuol dire neve. Da ragazzino, come preparazione atletica per lo sci alpino in cui gareggiavo, usavo andare a correre anche d’inverno e quindi nella neve, ma il concetto era molto blando e se nevicava tanto sostituivo la corsa con altri esercizi da fare al chiuso. Nel ‘92, per preparare il mio primo Ironman che avrei poi fatto in maggio a Lanzarote, incominciai a correre con qualsiasi tempo cercando comunque di evitare le grandi bufere. Qualche anno fa, invitato a correre e fotografare la 100 km del Sahara, decisi che, visto il breve periodo che avevo a disposizione per preparare questa corsa a tappe nel deserto tunisino, non avrei interrotto gli allenamenti nemmeno con il brutto tempo. E così feci riscontrando poi una notevole similitudine tra il correre sulla neve e farlo sulla sabbia delle dune africane. UN OTTIMO ALLENAMENTO - Ora correre in mezzo alla bufera di neve mi esalta, il panorama si trasforma e si addolcisce sotto le dolci linee create dal manto nevoso, i fiocchi diventano piacevoli compagni di viaggio e il calpestio una palestra naturale. Correre sulla neve significa stare attenti a non scivolare e prestare attenzione al grip della scarpa. Se c’è tanta neve e si sprofonda l’allenamento diventa fisico e a trarne i maggiori vantaggi sono la forza, specie del quadricipite femorale, e la resistenza. Se la neve è dura e ben compattata dal passaggio delle macchine sulla strada o dei mezzi battipista in caso di piste da sci (rigorosamente sfruttate solo fuori orario d’apertura per la pratica degli sport invernali), la falcata si può allunga-

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re e si possono anche fare ripetute o altre tipologie di allenamento. Sul ripido la sensibilità dell’atleta si mescola con forza e resistenza e spesso la corsa lascia il posto a una camminata decisa, ma questo succede anche in qualsiasi trail montano con pendenze rilevanti. In discesa la destrezza la fa da padrona e le sederate sono sempre in agguato. Se capita faccio anche del freeride, ovvero corse pazze in discesa allo sbaraglio, in grosse quantità di neve fresca e con sbuffi di neve da tutte le parti, imitando le discese in fuoripista con sci o snowboard. E qui a godere è soprattutto lo spirito. LA GIUSTA ATTREZZATURA - Io uso una scarpa da trail classica con suola molto disegnata e a volte ci aggiungo anche una catena da neve con tanto di tacchetti metallici. Quest’ultimo accorgimento tecnico è ottimo nelle contropendenze, con nevi molto dure e in caso di ghiaccio. Non a caso nella pagina successiva vi proponiamo una bella panoramica dei principali ramponcini attualmente presenti sul mercato. Alcuni più indicati per il trekking invernale a dir la verità, altri perfetti anche per il winter trail, tra cui alcune proposte davvero innovative e performanti considerando anche il peso sempre più contenuto di alcuni modelli e il fatto che sono stati sviluppati grazie al contributo di runners professionisti. Senza dimenticare tutto il resto: nelle nostre vetrine troverete di certo degli utili suggerimenti in fatto di calzature, abbigliamento e accessori, la cui scelta, se si corre a basse temperature e per lunghe percorrenze, deve essere fatta con ancor più accortezza, senza dimenticare nessun dettaglio. Ad

esempio quello di utilizzare doppi guanti o essere equipaggiati con i vari strati termici e protettivi (nel dubbio meglio qualche centinaio di grammi in più nello zainetto). COME NASCE UN WINTER TRAIL - Quando mi preparavo per la gara a tappe nel deserto, incominciai a perlustrare meglio i possibili percorsi che si snodavano nei paraggi di casa mia, a Prato Nevoso, sulle Alpi Marittime in provincia di Cuneo, scoprendo mille possibilità. Una di queste, per chilometraggio, scenario e tipologia di calpestio, diventò la mia preferita: 10 km su neve quasi sempre ben battuta (il 90% del percorso si snodava sulle piste da sci), e soprattutto, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, con un panorama magnifico. L’orario di lavoro, ho un negozio con noleggio di sci e snowboard, e la chiusura delle piste da sci su cui andavo a correre mi imposero delle tempistiche di allenamento che di norma andavano oltre le 5 del pomeriggio, ovvero al tramonto. Tutte queste cose, messe insieme e rivelate all’amico Alberto Rovera, già organizzatore di diverse gare di corsa a piedi, nel marzo 2010 fecero nascere una prima edizione della Sunset Running Race, una bellissima 10 km su neve al tramonto. La gara si sviluppa esattamente sul mio percorso di allenamento preferito: parte dalla bella conca di Prato Nevoso, fiancheggia la seggiovia quadriposto fino allo snowpark per poi entrare nell’anello di sci di fondo, quindi scende verso il rifugio Il Verde e risale costeggiando la seggiovia biposto del Rosso. Una salita decisamente impegnativa porta i runners prima al rifugio La Balma e poi a scollinare nei pressi del rifugio Il Rosso, sito in cima alla già citata

testo e foto: Dino Bonelli

Oggi sempre più runners corrono durante tutto l’anno, con ogni temperatura e su ogni genere di terreno. Neve e ghiaccio compresi. Come conferma il numero crescente di trail invernali. Tra questi ecco il caso di successo di un “piccolo-grande” evento come la Sunset Running Race di Prato Nevoso. e omonima seggiovia, a quota 2.000 metri. Da qui una lunga e dolce discesa riporta i concorrenti sulla pista numero 1 che fiancheggia il centro abitato di Prato Nevoso e quindi nuovamente nello snowpark, uno dei più grandi e vecchi d’Italia, per poi ridiscendere la dove si era partiti. 10 km da faticare e godere, con 500 metri di dislivello attivo e lo spettacolare tramonto che trasforma l’ampio arco alpino in una linea seghettata nera che si intaglia in un cielo dalle mille sfumature di arancio, rosso e viola, prima che il nero della notte si prenda il tutto. NUMERI E NOMI DI RILIEVO - La quarta edizione della Sunset Running Race, purtroppo chiusa a “soli” 300 partenti (la richiesta di pettorali è stata di oltre 500), è stata anche, per il secondo anno consecutivo, prova unica del Campionato Italiano di corsa su neve per Maestri di sci e snowboard. 300 partenti quindi, tra i quali spiccavano i nomi del pluricampione italiano di maratona Migidio Bourifa, alla sua prima esperienza su neve, l’ex campione europeo e bronzo olimpico dei 3.000 siepi Alessandro Lambruschini, terzo al suo esordio su neve l’anno passato, e l’inossidabile Marco Olmo che le Sunset Running Race le ha corse tutte. Poi c’è il granitico Nico Valsesia, che per preparare la sua nuova sfida ciclistica, la RAAM (attraversata agonistica coast to coast degli USA, in bici, in tappa unica, a giugno), è arrivato la mattina pedalando 283 km, corre la Sunset e il giorno dopo, dopo una sciata sulle belle nevi di Prato Nevoso (Nico è anche maestro di sci) è rientro a Borgomanero, nord del Piemonte, nuovamente in bicicletta. Tra gli iscritti

Alcune immagini della Sunset Running Race di Prato Nevoso dello scorso 15 marzo, con ben 300 runner al via ma richieste per oltre 500 pettorali


c’era anche Giovanni Storti del famoso trio comico Aldo Giovanni e Giacomo, che sulla neve ha una discreta esperienza, ma una fascite plantare gli ha impedito di correre questa nuova sfida bianca. LA GARA - Il via viene dato dal neo vincitore di Masterchef 2014, Federico Ferrero, buon runner amatore ma non sufficientemente allenato per poter correre la gara. Il gruppo si allunga subito in un serpentone colorato. Ognuno col suo passo, ognuno in compagnia di qualche sconosciuto con cui condivide l’andatura, il sudore e qualche parola. Le ombre lunghe della sera seguono i runner illuminati dagli ultimi raggi di sole. Un sole che, scomparendo dietro alle creste alpine, lascia il posto ai caldi colori che la Sunset Running Race ha fatto suoi. Dopo la salita, resa particolarmente dura da una neve molle e viscida, la lunga discesa è uno spasso per gambe e polmoni, una goduria che molti intervallano con qualche sosta panoramica. Una discesa comunque da fare con attenzione per evitare frivole cadute. All’arrivo la classifica dice che Maxim Ioan è il più veloce in 49’31”, poi seguono Daniele Fornoni (già secondo l’anno scorso), Salvatore Concas e via via tutti gli altri. Tra le donne si impone Francesca Di Nicola in 1:00’46” su Viola Colombi ed Elisa Colmo. Tra i maestri di sci Andrea Recagno (15° nella classifica generale) e Rachele Olivero tra le donne (13°). Le luci dell’imponente illuminazione che consente lo sci notturno accompagnano gli ultimi nella discesa finale. La notte ha avvolto tutto, ora le luci che fanno brillare gli occhi dei runner sono quelle dei vari ristoranti dove si consuma il meritato pizza party.

OPPORTUNITà PER TUTTI - Un evento che naturalmente non è paragonabile a livello di difficoltà e caratura con i sempre più frequenti trail e ultra trail invernali, che a volte diventano anche vere e proprie prove di sopravvivenza in condizioni estreme, come ad esempio La Grande Corsa Bianca (175 km tra l’Adamello e lo Stelvio), la Rovaniemi 150 – Artic Winter Race (Finlandia) o la Montane Yukon Arctic (Canada), giusto per citare alcuni eventi tra tanti. Tuttavia correre sulla neve anche “solo” per pochi chilometri è semplicemente bellissimo e pian pian anche i runner italiani di ogni livello (in Francia lo fanno già da molto tempo) lo stanno scoprendo. Il boom di richieste pettorale per la “piccola-grande” gara di Prato Nevoso ne è l’ulteriore conferma. Una riprova che aiuterà gli organizzatori ad ampliare il numero di pettorali disponibili fin dalla prossima edizione. Aziende, negozianti, praticanti, prendete appunti insomma: oggi correre sulla neve è un’ottima opportunità per tutti. Sotto molti punti di vista.

www.sunsetrunningrace.it 3 / 2014

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TRAIL & skyrunning / focus prodotto

a cura di: Simone Berti

La sicurezza aggiuntiva dei ramponcini Di corsa o a passo lento, in città o negli spazi naturali. Il ramponcino può essere un compagno prezioso per chi desidera stabilità, grip e comfort su qualsiasi terreno ghiacciato e in generale scivoloso. Si tratta di prodotti non creati per l’attività alpinistica, ma che per certi versi, e in forma più piccola e leggera, dispongono di un livello tecnico elevato. Di seguito trovate un vetrina dedicata a questo particolare segmento. Ce ne sono di diversi tipi: per winter trail, per trekking su terreni ghiacciati, con tacchetti o con vere e proprie punte come nei modelli da alpinismo. Ecco alcuni esempi. 32North Stabilicers Lite

CAMP Ice Master

Nella filosofia che il piede possa godere sempre di una situazione di stabilità e comfort, 32North ha ideato e realizzato questo accessorio originale e funzionale. Si tratta di una vera e propria suola elastica, da indossare sotto le proprie calzature, dotata di punte metalliche che migliorano la presa sul terreno. I tacchetti infatti, posizionati secondo diverse direzioni nella zona dell’avampiede e del tallone, garantiscono trazione e un’aderenza migliore su ogni tipo di terreno, in particolare su ghiaccio e neve. Facile da indossare e da togliere, lo Stabilicers Lite si adatta perfettamente a ogni tipo di scarpe o stivali ed è facilmente trasportabile grazie alla sua flessibilità. Particolarmente consigliato per passeggiate, jogging e corsa leggera. È disponibile anche una versione Kids per bambini.

Ramponcino affidabile e conveniente. Con le sue dodici punte in acciaio temprato garantisce una presa sicura e precisa su terreni piani e accidentati, permettendo di evitare pericolose scivolate e cadute in presenza di ghiaccio. Alla base dell’Ice Master sta lo stesso impegno per la qualità e per l’innovazione che l’azienda pone nella concezione di articoli tecnici per l’alpinismo e l’arrampicata. Le maglie in acciaio zincato forniscono massima resistenza nella camminata su superfici irregolari, mentre la parte anteriore snodata garantisce una camminata naturale. Presenta inoltre un semplice e sicuro sistema di fissaggio in gomma elastica con fettuccia in nylon. Disponibile in quattro misure per tutte le scarpe e scarponi dal numero 35 al 47. Peso: 445 gr (S 35/38, colore grigio), 470 gr (M 39/41, colore arancione), 480 gr (L 42/44, colore rosso), 495 gr (XL 45/47, colore blu). Prezzo consigliato al pubblico: 31,80 euro.

DISTRIBUITO DA: Aicad - 0461.231489 - info@aicad.com

EDELRID 6 Point Grödel Ramponcino regolabile a 6 punte con allacciatura a fettuccia per terreni facili. La misura può essere facilmente regolata utilizzando una moneta. È inclusa la sacca per il trasporto. Disponibile nelle taglie 5,5-11 UK, pesa 497 gr. Prezzo: 42 euro.

DISTRIBUITO DA: Panorama - 0472.201114 - info@panoramadiffusion.it

Climbing Technology Ice Traction Crampon Ramponcini a dieci punte multiuso per escursionismo, trail running, lavoro e tempo libero. Migliorano la stabilità e la trazione su superfici ghiacciate, innevate, pendii erbosi e sdrucciolevoli. Dispongono di sistema di fissaggio veloce e versatile, con banda in materiale elastico resistente alle basse temperature che si adatta alla forma della scarpa e li rende perfetti per qualsiasi tipo di calzatura. Sono equipaggiati con punte in acciaio temprato con snodo e sistema anti-zoccolo unite a solide catene in acciaio inox. È inoltre fornito di fettuccia stabilizzante di regolazione con velcro e indicazione di taglia. Sono disponibili in quattro misure per calzature dalla taglia 35 alla 47 EU, con differenti colori della banda elastica. Sono forniti in una pratica e robusta sacca di trasporto. Peso: 235 gr (taglia M). Sono stati inseriti nel pacco gara degli ultimi Reda Rewoolution Winter Raid e sono stati decisamente apprezzati da tutti i partecipanti nel corso della prova di corsa sul ghiaccio.

DISTRIBUITO DA: Aludesign - 035.783595 - commerciale@aludesign.it

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DISTRIBUITO DA: C.A.M.P. - 0341.890117 - contact@camp.it

Salewa Crampon Basic Leggero ramponcino regolabile con punte in acciaio. Impedisce lo scivolamento su terreni ripidi e scivolosi. Peso: 200 gr. Prezzo consigliato al pubblico: 19,95 euro.

PESO RECORD SOTTO I 100 GR

Il ramponcino da trail “definitivo” by Nortec Nortec è un’innovativa azienda con sede in Austria e R&D in Italia, specializzata in questo genere di prodotti e della quale torneremo di certo a parlarvi sulle nostre pagine. Due anni fa ha iniziato a investire in un progetto mirato a portare sul mercato una nuova generazione di ramponcini a calzata rapida con specifica vocazione verso il trail running. Lo sviluppo del modello ha coinvolto anche Tadei Pivk, campione italiano di Skyrunning e 5° nel ranking mondiale ISF 2013. L’idea alla base era quella di ottenere un ramponcino minimal, con soluzioni tecnico-costruttive che portassero il peso al di sotto dei 100 gr, pur mantenendo performance, grip e comfort elevati. La soglia dei 100 gr in particolare era stata individuata proprio insieme a Tadei Pivk come quella del “non ti accorgi neppure di averli sotto le scarpe”. Così è nato il rivoluzionario modello Trail. Dal peso pari a soli 90 gr (al pezzo, nella taglia L), contro i 160 gr di quelli della generazione precedente, vede sostituiti gli elementi a catena con una micro-fune hi-tech in acciaio inossidabile. Disponibile in 4 taglie (S, M, L e XL, rispettivamente dal peso di 165, 170, 180 e 195 gr al paio) per migliorare ulteriormente la calzabilità e l’aderenza della calzatura. è già stato messo a disposizione degli atleti che collaborano con Nortec (come gli italiani Marco Facchinelli, Fabio Bazzana, Francesca Rossi e Tite Togni). Da giugno inizierà poi la produzione in serie e il prodotto verrà distribuito a partire da settembre. SPECIFICHE TECNICHE Ideale su ghiaccio, fango e terreni scivolosi grazie al sistema dotato di 14 punte in acciaio da 8 mm

DISTRIBUITO DA: Oberalp - 0471.242900 - info@salewa.it

Zamberlan Snow Chains

Rivoluzionario sistema di costruzione del battistrada con micro-funi e placchette ramponate

Astuccio in materiale tecnico compatto e funzionale

Calzata rapida e ottimale aderenza alla calzatura grazie all‘elastomero hi-tech

Ramponcini in acciaio inox per camminare e correre in sicurezza su terreni innevati o ghiacciati. La banda elastica mantiene inalterate le proprie caratteristiche fino a 50°C sotto zero. Adatti a ogni tipo di calzatura.

DISTRIBUITO DA: Calzaturificio Zamberlan 0445.660999 - zamberlan@zamberlan.com

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TRAIL & skyrunning / news Nuovi atleti e collaborazioni all’insegna del trail per Dynafit Nata nel 1946 per volere degli amici di Aldo Moro, tenente di fanteria caduto sul fronte balcanico, la società che ne porta il nome è impegnata a trasmettere ai giovani la passione per lo sport e organizzare manifestazioni sportive riconosciute dalle federazioni con atleti di livello. Valori ugualmente condivisi da Dynafit, che da quest’anno sosterrà dunque l’Unione Sportiva Aldo Moro per le discipline skyrunning e sci alpinismo. Entrano così a far parte del Team Dynafit gli atleti dell’associazione Dimitra Theocharis (campionessa italiana di corsa in montagna lunghe distanze - categoria Promesse), Paola Romanin Da sinistra: (campionessa italiana Lucia Boschetti e Anna Finizio Skyrunning 2009 e 2012) e Matteo Piller Hoffer (campione italiano skyrunning 2009 e secondo classificato nel 2013). A loro si aggiungono le fresche collaborazioni con gli skyrunner Nico Valsesia, Stefano Trisconi e Giancarlo Annovazzi e la scialpinista Alba De Silvestro (campionessa del mondo per la categoria junior). Sul fronte eventi, il brand sarà ancora partner della Otzi Alpin Marathon (26 aprile) e affiancherà l’organizzazione della prima Red Bull K3 (2 agosto).

Transcivetta Karpos 2014 ancora più ricca È già grande l’attesa per la 34a edizione della Transcivetta Karpos (in scena il 20 luglio), la gara a coppie diventata nel corso degli anni evento di grande tradizione nel panorama nazionale della corsa in montagna. Le iscrizioni sono aperte da tempo e fino al 31 marzo è possibile segnarsi sul sito con una quota agevolata di 65 euro a coppia, diventata dal 1° aprile di Daniele De Colò e Alessandro Follador all’arrivo dell’ed. 2013 75 euro. La competizione, che vede ancora una volta il supporto di Karpos in prima fila, si snoda su un percorso di 23,5 chilometri per 1950 mt di dislivello, con partenza da Listolade e arrivo ai Piani di Pezzè di Alleghe. Confermati il Trofeo Famiglia, ovvero la speciale classifica che vede in lizza le formazioni composte da parenti, e l’iniziativa AAA compagno/a cercasi, la bacheca virtuale dove si può trovare un o una concorrente. Novità importante invece sarà la Transcivetta Kids, podistica dedicata agli under 12: i piccoli protagonisti si confronteranno su un tracciato di circa 2 km che avrà come linea d’arrivo lo stesso traguardo della manifestazione maggiore. Le categorie in gara saranno quelle dai 5 agli 8 anni e quella dai 9 ai 12 anni (maschile e femminile). www.transcivetta.it

Verso la 3 edizione del Sardinia Trail, con importanti novità

Il 2014 di Salomon tra Trail Tour Italia e City Trail Milano

La Sportiva Mountain Running gioca il tris nel 2014

Salomon quest’anno sarà impegnato su più fronti nelle competizioni trail running. In Italia in particolare due eventi giunti entrambi alla 4a edizione: si tratta del Salomon Trail Tour Italia e del Salomon Sergio Vallosio City Trail Milano. Il primo, all’Elba Trail in calendario da maggio a settembre, è un circuito di 5 tappe a classifica unica. Partirà con l’Elba Trail l’11 maggio, seguita da Le Porte di Pietra il 18 maggio a Cantalupo Ligure. La terza gara prevista è l’Alpago Ultratrail, il 15 giugno a Puos d’Alpago, mentre successivamente ci si sposterà a Fanano per il Cima Tauffi Trail. Chiusura il 13 settembre sulle Dolomiti per il Sellaronda Trail Running. Salomon City Trail Milano invece, in scena il 21 settembre, offrirà 3 tipologie diverse di gare: individuale, staffetta e 6 km CorriMi non competitiva. I 25 km del percorso si snoderanno attraverso passaggi inediti tra monumenti e siti strategici della città, con l’obiettivo di valorizzare Milano in vista dell’Expo 2015. L’Arena di Milano ospiterà il villaggio e fungerà da partenza e arrivo. La staffetta infine avrà i cambi in corrispondenza delle stazioni della metropolitana, mentre la prova non competitiva CorriMi si svolgerà al Parco Sempione. www.salomontrailtouritalia.com

La stagione invernale sta per giungere al termine, finalmente è tempo di guardare all’estate e con essa all’avvio dei principali tornei di skyrunning e trail internazionali. Fra questi, nel 2014 si terrà la terza edizione del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, promosso dall’azienda con sede in Val di Fiemme in collaborazione con W.L. Gore & Associates. Cinque tra le principali gare in calendario sul nostro territorio compongono il plan della manifestazione. L’esordio si terrà il 18 maggio con lo svolgimento della Trentapassi Skyrace di Marone, cui seguirà la ResegUp del 7 giugno, la Stava SkyRace del 6 luglio, la Giir di Mont del 24 luglio e la SkyRace del Monte Cavallo del 14 settembre.

Vibram title sponsor della 2a edizione del Trincea Trail Storia, emozioni e performance si incontreranno il prossimo 25 maggio alla seconda edizione del Trincea Trail, in scena a Cassano Valcuvia (VA). Il sentiero si snoda lungo le Trincee della Linea Cadorna. La novità alla partenza di quest’anno è la nuova sponsorship di Vibram, la cui filosofia aziendale è di associare il proprio nome a pochissime gare nel mondo e di alto profilo, come Vibram Hong Kong 100 o Vibram Tarawera in Nuova Zelanda (oltre a Vibram Maremontana, che si è corsa il 23 marzo). “È un omaggio alla memoria”, spiega Jerome Bernard, marketing manager Vibram, “e vede il nostro intervento per tre ragioni: il legame territoriale del nostro brand con i luoghi della gara, la tipologia della corsa, ma soprattutto l’alto valore simbolico che tutti vogliamo portare anche all’interno del mondo trail”. Fra i quasi 500 trailrunner saranno presenti alcuni atleti del Trailrunning Team Vibram. Due i tracciati disponibili: il percorso “classico” di 26.5 km (1450 D+) e la novità del percorso di 11.3 km (700 D+). L’evento è organizzato dalla A.S.D. Atletica 3V (Verdi Valli Varesine) con il patrocinio del comune di Cassano Valcuvia (VA) e la collaborazione della Comunità Montana Valli del Verbano, della Protezione Civile, degli Alpini di Mesenzana e del CAI di Laveno Mombello.

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Una terza edizione “disegnata” per dare importanza alla componente paesaggistica di uno dei territori più ricchi di risorse naturali ed archeologiche del nostro Paese. In calendario dal 9 all’11 maggio prossimi, il Sardinia Trail di quest’anno proporrà un percorso in parte rinnovato con una tappa a picco sul mare lungo la costa di Tertenia, Gairo e Cardedu e due tappe fra Arzana e Lanusei. Quest’ultima località in particolare rappresenta la novità principale del programma ed è la città culturalmente più importante della regione dell’Ogliastra grazie alla presenza del nuraghe Seleni, o delle Tombe dei Giganti del Bosco Selene, celebre anche per le sue sorgenti d’acqua dalle qualità curative. Ancora una volta un trail diventa un mezzo per promuovere la cultura e il turismo in una terra tutta da riscoprire attraverso un evento di sport. Come sempre il promontorio del Gennargentu sarà ancora il protagonista indiscusso del Sardinia Trail, con l’ascesa a Punta La Marmora, vetta più elevata dell’isola con i suoi 1.834 metri di altitudine. Numerosi atleti si attendono dall’Italia e dall’estero, fra Portogallo, Belgio, Lussemburgo, Francia e Germania. www.sardiniatrail.com

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Trabucchi parla del “Fattore mentale nel trail e in montagna” Negli ultimi anni ha pubblicato due libri cult per il mondo degli sport endurance: “Resisto dunque sono” e “Perseverare è umano”. La sua voce è diventata una delle più autorevoli quando si parla di psicologia applicata alla pratica sportiva. Lui è Pietro Trabucchi, professore incaricato all’Università di Verona e collaboratore con le nazionali italiane di maratona, triathlon e sci di fondo. Il prossimo 6 giugno a Pieve di Forno di Zoldo, in occasione della seconda edizione della Dolomite Extreme Trail, Pietro spiegherà quanto incide il “fattore mentale nel trail e in montagna”. Come ha spiegato Paolo Franchi, coordinatore dell’organizzazione: “Sarà un servizio in più che offriremo a tutti i concorrenti ma anche a tutti gli appassionati di montagna e di sport di resistenza. Pietro è la persona ideale per affrontare questi argomenti: non è solo un affermato professionista, è anche un atleta. E a Zoldo sarà presente anche in veste di concorrente”. www.dolomitiextremetrail.com

10a Gore-Tex Transalpine-Run: 293 km di fascino e sudore Centinaia di runner professionisti e amatoriali si stanno allenando duramente in vista del 30 agosto, quando a Ruhpolding, in Baviera, prenderà il via la decima edizione della Gore-Tex Transalpine-Run. La gara è certamente una delle più dure sulle Alpi e porta i partecipanti ad attraversare ben 3 Paesi fino a Sesto, in Italia, per un complessivo di 293 km e un dislivello di 13.700 mt. Secondo il regolamento si corre in squadre di due persone, mentre sei sono le diverse categorie di squadra: Men, Women, Mixed, Master Mixed, Master Men (squadre i cui partecipanti insieme raggiungono o superano gli 80 anni) e Senior Master Men (squadre i cui partecipanti insieme raggiungono o superano i 100 anni). “Negli ultimi dieci anni la gara, considerata un tempo quasi informale, si è trasformata in un prestigioso evento podistico che attira atleti da tutto il mondo, persino da luoghi lontani come la Nuova Zelanda e l’Argentina”, dice Jürgen Kurapkat, public relations manager presso W. L. Gore & Associates. “Ciò che mi rende particolarmente impaziente pensando alla gara di quest’anno, è il momento in cui vedrò i runner tagliare il traguardo e tenere con orgoglio le loro maglie di finisher. Esausti ma euforici. Una sensazione unica alla Transalpine-Run”. www.transalpine-run.com

Millet nuovo supporter della Sicily Volcano Trail Lo scenario è quello dei vulcani del Sud Italia. Sono loro i protagonisti della decima edizione del Millet Sicily Volcano Trail, una corsa di trail running in 5 tappe sui vulcani attivi delle Isole Eolie (Vulcano, Saline e Stromboli) e dell’Etna. L’evento è organizzato dall’ASD Mandala Trail e si svolgerà dal 20 al 27 aprile. Prevede un percorso di 80 km con oltre 5.800 mt di dislivello positivo. Anche quest’anno si è registrato il tutto esaurito e saranno oltre 60 gli atleti ai nastri di partenza. Tra essi molti gli stranieri (francesi e svizzeri in primis). Parallelamente alla corsa, un gruppo di accompagnatori effettuerà un trekking sui tratti più spettacolari del percorso di gara. Inoltre sono previsti due mini-trail per i più piccoli.Tra le novità, un nuovo e più spettacolare arrivo all’ultima tappa che culminerà nella splendida cornice di Etna Nord a Piano Provenzana a oltre 1.800 mt. Millet è per la prima volta partner ufficiale dell’iniziativa. A novembre, inoltre, supporterà l’Etna Valetudo Ecomarathon. www.volcanotrail.it - www.millet.fr


nuovi format Da Susa a Rocciamelone il triplo chilometro verticale Red Bull K3 Non uno ma tre chilometri verticali in successione e una selezione progressiva che con l’aumentare dell’altitudine farà crescere in maniera quasi vertiginosa il livello della competizione. Red Bull K3 è il nuovo evento promosso dal brand energetico in collaborazione con Dynafit, che si svolgerà il prossimo 2 agosto da Susa (TO) fino alla vetta del Rocciamelone. Sono 3.030 i metri di dislivello positivo che gli atleti percorreranno attraversando un percorso lungo soltanto 10 km, l’unico al mondo con caratteristiche adatte a supportare un Foto: Red Bull Content Pool progetto tanto originale. Dopo un chilometro verticale avverrà la prima selezione tra i partecipanti: gli ultimi a passare il check-point in località Trucco (1.670 mt) dovranno abbandonare la gara e ritornare al punto di partenza. Un secondo cancello, fissato a 2.850 mt al Rifugio Cà d’Asti, stabilirà quali saranno gli atleti autorizzati a correre l’ultimo chilometro verticale. Direttore tecnico dell’evento è Nico Valsesia, profondo conoscitore del territorio della Val Susa che ha offerto il proprio contributo per disegnare il tracciato di gara. Accanto agli appassionati amatori che vorranno prendere parte alla manifestazione, grande attesa si registra per le prestazioni di alcuni dei maggiori skyrunner internazionali che intenderanno mettersi alla prova in questa nuova specialità.

Scarpa protagonista alla prima edizione della Duerocche “formato trail” Dalla Rocca monumentale di Asolo alla Rocca di Cornuda, una corsa nata per unire le due fortezze simbolo della provincia trevigiana e che dal 1972 si ripete ogni anno con appuntamento fisso al 25 aprile. Proprio dai punti di partenza e arrivo deriva il nome della manifestazione oggi organizzata dal Gruppo Atletico Spontaneo. La prima Duerocche prevedeva un percorso in combinata tra asfalto e sterrato, che nel tempo è andato progressivamente allungandosi e a dare sempre maggiore spazio a quella che è la sua connotazione più offroad. Tanto che la novità principale in programma per l’edizione del 2014 è rappresentata dal primo Trail Duerocche, promosso grazie alla partnership tecnica di Scarpa. Il tracciato toccherà i principali luoghi storici della zona, dalla Villa del Palladio di Maser alle trincee, le miniere e San Giorgio, e si svilupperà per 48 km complessivi con 1.900 mt di dislivello positivo. Mentre per quanto riguarda il numero di iscritti saranno 300 i posti disponibili. Nel complesso all’evento si prevede un coinvolgimento di circa 5mila partecipanti.

Gore-Tex Alpine Quattrathlon: corsa e bike tra strada e off-road

Trail running, bicicletta su strada, mountain bike e running. Quattro diverse esperienze per attraversare l’Austria, la Germania, la Svizzera e il Trentino, scoprendo i paesaggi che si incontrano lungo la strada fra Warth e Latsch, caratterizzano l’innovativo GoreTex Experience Tour. Si chiama Alpine Quattrathlon e partirà il 24 luglio. Per quattro giorni le quattro discipline si alterneranno nel primo evento di questo tipo. Durante il tour gli atleti saranno equipaggiati con prodotti per la corsa realizzati da ASICS, partner del progetto, e con abbigliamento da ciclismo Gore Bike Wear. Le due aziende parteciperanno alla manifestazione anche mettendo a disposizione dei partecipanti la consulenza di due esperti d’eccezione. Il triatleta tedesco e medaglia d’oro olimpica Jan Frodeno, per il brand nipponico, e il designer Clemens Deilmann per quello teutonico aiuteranno runner e biker a sostenere la prova, fornendo loro consigli pratici e un supporto motivazionale. www.experience-tour.com

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company profile / Visita alla sede di BV Sport a Saint Etienne in Francia dal nostro inviato: Paolo Grisa

Boost your running Dal modello iconico Booster, da cui deriva il nome dell’azienda, ai capi per il recupero: il brand transalpino è uno dei punti di riferimento in numerose discipline sportive, fra cui il trail. Dal 2014, per meglio gestire le nuove e più ambiziose strategie di mercato nel nostro Paese, la casa madre ha incorporato la divisione italiana. Quando si corre soprattutto per lunghi periodi, o più in generale quando si intraprende un’attività atletica che richiede sforzi intensi e pesanti, si affatica il corpo che reagisce producendo tossine e acido lattico. Ogni persona ovviamente ha una propria tempistica per il recupero, che può richiedere diverse ore o alcuni giorni in base anche al tipo di impegno sostenuto. Una situazione simile si ripresenta ad esempio al termine di un periodo di riposo forzato a causa di un infortunio, quando può essere necessario intraprendere una fase di riabilitazione prima di riacquistare uno stato di forma ottimale. In circostanze come queste sono molti gli sportivi che scelgono di affidarsi a prodotti pensati per aiutare il fisico a riattivare in maniera più rapida ed efficace le proprie funzioni fisiologiche, come ad esempio i capi a compressione. Si tratta di indumenti molto utilizzati anche da quelle persone che hanno problemi di circolazione alle gambe, vene varicose etc. Il loro scopo è quello di esercitare una pressione mirata e graduale sui muscoli al fine di favorire la risalita del sangue venoso verso il cuore. Esistono diversi tipi di abbigliamento per uso medico e si differenziano per il grado di compressione esercitata, che è espresso in “millimetri di mercurio”. Per approfondire questi temi e le molte novità in cantiere riguardanti uno dei maggiori protagonisti di questo mercato, siamo andati in Francia a Saint Etienne in visita alla sede aziendale di Bv Sport.

La prima pagina dell’Equipe che ritrae l’impresa di Teddy Tamgho, medaglia d’oro nel salto triplo con nuovo record ai mondiali di Mosca

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La visita in azienda - L’invito ci è stato rivolto direttamente dal presidente Salvatore Corona, che ci ha accompagnati di persona all’interno dell’headquarter di Saint Etienne, a circa 40 minuti di strada da Lione. All’interno dell’azienda lavorano 25 dipendenti, ai quali si aggiungono un responsabile commerciale e quattro agenti monomandatari Bv Sport incaricati di rappresenSalvatore Corona

tare il marchio in patria. Fino allo scorso anno il mercato nel nostro Paese era gestito dalla filiale nostrana Bv Sport Italia. Oggi però questa è stata incorporata alla casa madre per meglio gestire le nuove sfide del mercato. Inoltre sempre all’interno dei nostri confini sono state mantenute una rappresentanza sociale con sette agenti plurimandatari e una direzione commerciale. Il prodotto è esportato in circa venti stati. Il ciclo produttivo è articolato in maniera relativamente semplice. All’interno della sede viene prodotta l’intera collezione di calze

e dei modelli booster attraverso macchinari di produzione italiana che realizzano cilindri di tessuto senza cucitura. Le diverse linee di prodotto e il corretto grado di compressione vengono misurati da un software specifico e differenziati attraverso il collegamento dei macchinari a un computer. Le calze vengono in seguito lavate ad apposite temperature e asciugate per essere “fissate”. Infine viene impresso il marchio tramite una stiratura a caldo. Molto interessante è stato visitare la stanza del controllo qualità, dove un macchinario controlla a campione che i modelli siano realizzati con il corretto grado di compressione, il quale deve essere uniforme su tutto il diametro della calza. Se le calze non rientrano nello standard di variazione vengono scartate e tramite il software i parametri reinseriti correttamente. La compressione inversa La soluzione più comunemente adottata dagli altri marchi che realizzano calze compressive è quella che garantisce una pressione maggiore nella zona della caviglia e progressivamente ridotta a risalire lungo la gamba. Il brevetto attualmente utilizzato da Bv Sport ribalta completamente questo concetto. Nel 1998 due medici vascolari, i dottori Serge Couzan e Michaël Prüfer (medaglia d’oro nella discesa libera alle olimpiadi di Albertville) effettuarono numerosi studi sui problemi di circolazione sanguigna negli sportivi. I due si resero conto che i problemi che affronta uno sportivo non possono esse-

I dottori del reparto R&D Jean François Pouget e Serge Couzan

re assimilati a quelli di malati di patologie circolatorie. La principale scoperta in questo senso ha riguardato la comprensione del ruolo del polpaccio come la zona nevralgica a cui guardare quando si progetta una calza a compressione. Si potrebbe dire addirittura affermare che la rilevanza di questo muscolo durante lo sforzo fisico è paragonabile a quella del cuore. Tuttavia al sopraggiungere della fatica esso si comporta come una sorta di “spugna” che raccoglie il sangue venoso carico di tossine, e di conseguenza il cuore risulta in affanno perché fatica a spingerlo in alto verso il busto per ripulirlo. In questa situazione il rischio di dolori e crampi per lo sportivo è maggiore. Un sistema di

compressione correttamente impostato può permettere di decongestionare efficacemente il polpaccio migliorando il ritorno venoso. Per raggiungere questo scopo, i due medici scoprirono che la compressione tradizionale alla caviglia, un’area composta da vene superficiali a diretto contatto con parti dure come ossa e tendini, è inutile se non addirittura dannosa. È piuttosto la compressione graduale al polpaccio che risulta in grado di attivare le vene profonde che si trovano al di sotto della massa

Sempre sul tetto del mondo Bv Sport è un marchio la cui storia è stata segnata da collaborazioni importanti e di prestigio, soprattutto se si vanno a riscoprire i numerosi successi ottenuti in Francia. Basti pensare che le prime calze che l’azienda ha venduto nel 1998 sono state quelle indossate niente meno che dalla nazionale di calcio, che quell’anno si è aggiudicata i mondiali in casa. Da allora Bv Sport, pur rimanendo un’impresa di dimensioni ridotte, di strada ne ha fatta. Soprattutto all’inizio il suo business si è concentrato sulla fornitura di prodotti a team e atleti professionisti di vari

sport, sviluppati lavorando direttamente con i medici delle squadre. A partire dal 2006, sotto la guida di Salvatore Corona, si è aperta al mercato di massa e oggi è presente in circa 600 punti vendita, di cui circa 170 sono specializzati e il resto appartiene alle grandi catene sportive. Nel passaggio dalla fornitura per soli professionisti ai consumatori appassionati, l’azienda ha creato un nuovo tipo di gambale che è poi diventato l’identificativo del marchio: il modello Booster. Questo è avvenuto passando da una produzione di vere e proprie calze “su misura”, legata


L’interno della sede francese di Bv Sport. A lato alcune aree del reparto produttivo

Le ultime versioni del Booster Booster Original

I dottori Serge Couzan e Michaël Prüfer misurano il corretto grado di compressione del Booster

grassa e di quella muscolare. Per portare a termine la loro ricerca infine, i due medici brevettarono un nuovo strumento che misurasse il corretto grado di compressione per favorire il ritorno venoso: un misuratore di pressione con una finestrella necessaria all’utilizzo di un eco-doppler. Gli stessi risultati sono poi stati confermati anche dagli studi di altri tra i maggiori medici angiologi al mondo. Recentemente l’azienda ha risolto a suo favore una causa in tribunale con un altro marchio che, pur producendo prodotti a compressione tradizionale, si forgiava del brevetto Bv Sport sulla compressione inversa nei propri comunicati sul prodotto. È stato poi lo stesso dottor Couzan a mostrarci qual è l’effetto della compressione sul ritorno venoso nel polpaccio durante uno sforzo fisico. Un particolare curioso all’interno dello studio che ha attirato la nostra attenzione, evidente segno dell’autorità riconosciuta di uno dei maggiori esperti nel capo della medicina dello sport nonché simbolo della storia dell’azienda, è stata la maglia ufficiale della nazionale francese di calcio con tutti gli autografi dei giocatori affiancata da una fotografia del dottore a fianco di Zinedine Zidane.

lunghe trasferte in bus o in aereo degli atleti sono state pensate le Comfort, calze defaticanti con minor forza di compressione, da utilizzare durante i momenti di lunga immobilità. Una compressione intermedia la effettuano invece i Booster, nella versione originale e nella versione Elite (vedi box a lato), entrambe disponibili in varie colorazioni, a cui si affiancano le calze da sforzo Asphalt, prodotti da utilizzare durante la performance sportiva e in grado di ridurre l’insorgere dell’affaticamento muscolare. Da ricordare che tutti i capi a compressione Bv Sport sono certificati Ce come presidio medico, in quanto prodotto che va a toccare la biomeccanica della persona. Accanto a essi si affiancano la gamma di calze corte per il trail, il running, la bici e gli sport di squadra e il calzettone da sci. Ma non solo calze a Bv Sport, esistono le linee di intimo tecnico e di accessori. E dalla prossima primavera, al riprendere delle gare di trail, Bv Sport sarà ormai total look grazie al nuovissimo shell antivento, ancora impegnato nelle ultime fasi di prototipizzazione ma che abbiamo già

I prodotti - La gamma è composta da diverse fasce prodotto. Per quanto riguarda modelli a compressione, quello pensato per esercitare il più alto grado di pressione è la calza da recupero Prorecup: da indossare nelle due ore successive allo sforzo, aiuta a ridurre i tempi di ripresa. Per le

cioè al diametro e all’altezza del polpaccio oltre che al numero di piede di un singolo atleta, a un prodotto “solo gambaletto”. Che risulta utilizzabile in abbinamento a qualsiasi calzino basso o lungo ed è venduto in taglie pensate per esercitare una specifica pressione sul polpaccio in funzione della corporatura degli sportivi. Dal Booster deriva poi il nome dell’azienda. Booster Veines Sport: Bv Sport. Oggi Bv Sport equipaggia oltre 2.500 atleti, di cui 230 campioni del mondo e campioni olimpionici in svariate discipline quali pallacanestro, rugby, pallamano, atletica, tennis,

potuto toccare con mano. Ogni dettaglio è pensato specificatamente per la corsa outdoor: cerniere spalmate, cuciture nastrate, prese d’aria sulla schiena per proteggerle dalla pioggia, taschino per iPod e finestrella sul polso per consultare l’orologio-tachimetro e look molto tecnico. Nuovi mercati - A partire dal nuovo anno Bv Sport punta a espandersi nel settore fitness, iniziando a far conoscere i propri prodotti tra i frequentatori delle palestre. La grande novità da lanciare in quest’ambito è il nuovo brevetto realizzato sul cosciale anti-cellulite Keepfit, che grazie all’alternanza di maglie morbide e maglie più rigide con il movimento sportivo pratica una sorta di massaggio che accentua il drenaggio linfatico. Intanto Salvatore Corona studia anche la possibilità di realizzare calze a compressione dal look più modaiolo per un uso non sportivo, perché come ci ha spiegato: “Chi ha detto che le calze a compressione debbano essere brutte, di colore bianco o rosa carne? Nel laboratorio sviluppo di Bv Sport abbiamo intravisto molti prototipi dalle fantasie più varie”. Insomma le possibilità in questo campo sembrano essere molte e all’interno dell’azienda francese sembrano esserci le intenzioni e le possibilità per esplorarle tutte.

ciclismo, pallavolo, hockey su ghiaccio, sci, biathlon, triathlon, paracadutismo. Inoltre fornisce calze alla quasi totalità delle squadre francesi di calcio, di prima e seconda categoria, fino alle grandi squadre europee dall’inizio del 2005. Per finire, rimanendo nel nostro campo è diventato uno dei protagonisti maggiori del mercato running, trail running, degli sport endurance e dei raid adventure. Inoltre è partner di numerose federazioni come la Federazione francese di atletica e quella di ciclismo. Nel 2012 Bv Sport era presente alle Olimpiadi di Londra, in partenariato con adidas, sponsor ufficiale della manifestazione, dopo che i suoi atleti si erano rifiutati di rinunciare alle calze a compressione.

Il modello originale venne realizzato per la prima volta nel 2003, frutto della collaborazione tra le equipe mediche delle squadre di atletica di staffetta 4x100 e gli esperti del centro di ricerca e sviluppo del marchio francese. Indossato durante l’attività, migliora le performance e riduce il rischio di infortuni, favorendo il movimento longitudinale dei muscoli gemelli e solei e riducendo le vibrazioni. L’effetto di contenzione e compressione progressiva (brevetto Bv Sport) migliora il ritorno venoso, favorisce l’ossigenazione dei muscoli, dei tendini e dei legamenti. Se utilizzato con regolarità, riduce il fenomeno della stanchezza alle gambe e riduce sensibilmente le possibilità di insorgenza di crampi. A partire dal mese di febbraio la linea è interamente rinfrescata con nuove varianti colore.

Booster Elite Gambale a contenzione progressiva, è stato sviluppato grazie a due anni di ricerca. Esercita una pressione mirata nella zona del polpaccio che ottimizza il rendimento muscolare e vascolare. All’altezza della caviglia questa azione è ridotta in rispetto della struttura anatomica. A livello della tibia la trama è alleggerita ed è studiata per offrire protezione alle strutture sensibili pre-tibiali. Il modello è inoltre disegnato con un concetto asimmetrico che asseconda la morfologia del polpaccio ed è pensato per offrire maggiore protezione all’altezza del tendine d’Achille. Il filato con sezione a quattro canali con applicazioni in nano particelle a base di ceramica favorisce il ritorno venoso e migliora la termoregolazione.

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trail & skyrunning / conto alla rovescia per l’inizio della stagione isf

Ph: Jordi Saragossa

Skyrunning 2014, piatto ricchissimo

Emelie Forsberg e Nuria Picas al traguardo della Transvulcania Ultramarathon 2013

La “doppia” alla Transvulcania con VK e Ultramarathon segnerà l’esordio in grande stile del circuito delle SWS. Grandi aspettative in campo internazionale dopo l’annuncio delle serie in numerosi paesi fra i 5 continenti, Italia compresa. E a fine giugno tornano a Chamonix gli Skyrunning World Championships.

Manca poco più di un mese all’apertura di una stagione che si annuncia come una fra le più attese negli ultimi tempi. Il 2014 sarà un anno di importanti conferme nel mondo dello skyrunning, di interessanti novità e di grandi ritorni. Tanto per cominciare, a maggio con la “doppia” della Transvulcania fra Vertical e Ultramarathon prenderà ufficialmente avvio la nuova edizione delle Skyrunner World Series. A ciò si aggiunge che dopo l’annuncio ufficiale a fine 2013 dell’esordio delle National Series anche a livello locale questo sport avrà sempre maggior risalto. Tutto questo va a inserirsi in un calendario dove spiccano con particolare evidenza le date degli Skyrunning World Championships, manifestazione iridata che si ripete a distanza di quattro anni. Dopo il debutto del 2010, in cui i vincitori fra gli uomini furono Urban Zemmer (Italia) per il Vertical Kilometer, Kilian Jornet per la SkyMarathon e Nicola Golinelli per la combinata, mentre fra le donne Laetitia Roux trionfò in tutte e tre le categorie, l’appuntamento con la seconda celebrazione del prestigioso torneo è previsto a Chamonix nel weekend dal 27 al 29 giugno. Come annunciato da Marino Giacometti, presidente ISF – International Skyrunning Federation: “Siamo orgogliosi di poter organizzare il Campionato del Mondo a Chamonix grazie al supporto del Club des Sport. Siamo fiduciosi che l’evento rappresenterà una perfetta vetrina per lo skyrunning e attirerà i migliori atleti al mondo di ciascuna delle discipline del programma”. Skyrunner World Series 2014 – Da quando nel 2012 è stato avviato il progetto di ristrutturazione della federazione, nell’ambito del quale è stato rinnovato anche il programma delle Skyrunner World Series con la formula delle tre specialità Vertical, Ultra e Sky, la Transvulcania Ultramarathon è diventato l’evento che determina l’inizio effettivo della stagione (quest’anno andrà in scena il 10 maggio). L’evento che si tiene sull’isola di La Palma rappresenta infatti il primo appuntamento in calendario capace di mettere in scena un grande spettacolo con alcuni dei protagonisti più attesi del campionato. Ecco perché la notizia che quest’anno la celebre gara sugli 83 km sarà preceduta dal primo Vertical Kilometer (8 maggio) ha finito per generare molta aspettativa sulla manifestazione che anche ufficialmente segnerà l’inizio del torneo. Nel complesso saranno sei le nazioni di tre continenti attraversate, con l’altra principale novità rappresentata dallo svolgimento del primo Vertical delle World Series sul suolo americano. Si tratta del Lone Peak che si terrà sulle montagne del Montana il prossimo 12 settembre, proprio dove il giorno successivo si chiuderanno le Ultra Series con la The Rut 50K.

Ph: Ian Corless

Skyrunner National Series – Il successo ottenuto dalle World Series nelle ultime stagioni ha offerto alla Federazione Internazionale una solida base da cui far partire un nuovo, stimolante progetto. Il consolidamento della formula a tre spe-

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cialità e la crescente diffusione di questo sport fra un numero sempre più ampio di appassionati rappresentano la piattaforma ideale per spostare in maniera significativa l’interesse sul mondo dello skyrunning da parte del pubblico e dei media dalla sua dimensione internazionale anche a quella locale. Per questo motivo la Isf ha creato una serie di divisioni che ripropongono lo stesso programma del campionato mondiale in scala nazionale. Si tratta delle National Series, ideate allo scopo di incrementare ulteriormente lo sviluppo della disciplina e di soddisfare sempre meglio le esigenze di atleti, aziende, media e operatori. La composizione dei singoli tornei prevede che vengano riunite le migliori competizioni dei singoli Paesi e a fine 2013 sono stati annunciati i circuiti di Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e Sudafrica. A gennaio è stato il turno dell’Italia, cui sono seguite Spagna e Andorra, Russia, Grecia e Canada. È ora il turno di Australia e Nuova Zelanda, Cina, Repubblica Ceca e Polonia.

Limone Extreme SkyRace

calendario delle Skyrunner Italy Series - Rispecchia fedelmente il modello delle World Series, con cinque gare per ogni categoria selezionate e promosse in collaborazione con la Federazione Italiana Skyrunning: • Sky 7 giugno - Resegup SkyRace (LC) 6 luglio - Stava SkyRace (TN) 27 luglio - Giir di Mont SkyMarathon (LC) 24 agosto - Maddalene SkyMarathon (TN) 14 settembre - SkyRace Monte Cavallo (PN) • Vertical 2 giugno - Orobie Vertical K (BG) 6 luglio - Vertical Del Cornon (TN) 26 luglio - Cervino Vertical K (AO) 2 agosto - Gran Sasso Vertical Kilometer (AQ) 31 agosto - Trofeo Latermar Vertical Kilometer (TN) • Ultra 18 maggio - Le Porte di Pietra (AL) 31 maggio - Trail del Monte Soglio (TO) 6 luglio - Cervino X-Trail (AO) 26 luglio - Trans D’Havet (VI) 19 ottobre - Tartufo Trailrunning (PR) All’interno di ogni National Series sono state selezionate alcune gare considerate di livello internazionale, che daranno diritto alla partecipazione alle finali delle Skyrunner World Series. Nel 2014 per l’Italia saranno il Giir di Mont, Cervino Vertical K e per la categoria Ultra la Trans D’Havet, competizione di 80 km sulle Piccole Dolomiti vicentine di grande valenza storica giunta alla sua terza edizione dopo essere stata sede lo scorso anno degli European Skyrunning Championships. Sul fronte partner, sono da segnalare la presenza di La Sportiva, Agisko e Noene in qualità di main sponsor.

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Transvulcania VK

www.skyrunning.com

I nuovi partner

Anche Compressport e Scott alle SWS Un team di atleti fra i più forti a livello internazionale e un prodotto consolidato fra gli specialisti. Da quest’anno Compressport si inserisce anche fra le fila dei main partner delle Skyrunner World Series e degli Skyrunning World Championships. Oltre ai già presenti Arc’teryx, Inov-8, La Sportiva e Salomon, nel 2014 i due circuiti internazionali verranno supportati anche dall’azienda specializzata nella realizzazione di abbigliamento tecnico per lo sport. Fra i suoi ambassador si contano atleti del calibro di Marco De Gasperi, degli spagnoli Nuria Picas, Toti Bes, Zigor Iturrieta ed Emma Roca, del tedesco Florian Neuschwander, della brasiliana Fernanda Maciel e dei francesi Sébastien Chaigneau ed Erik Clavery. Jordi Solé, managing director di Compressport International, ha dichiarato: “Siamo felici di collaborare con l’Isf. Entrambi siamo attenti agli atleti e alle loro performance, per cui la nascita di questa partnership è un’evoluzione naturale”. A fine febbraio scorso è stato ufficializzato anche l’ingresso di Scott Sports fra i main partner delle Skyrunner World Series. Come dichiarato da Joscha Harms, Scott softgoods and running marketing manager: “Il nostro è uno dei maggiori brand in numerose discipline sportive ed è conosciuto per i suoi prodotti innovativi e dal design unico. Siamo felici di collaborare con l’organizzazione del circuito e crediamo che questo ci potrà aiutare a migliorare ulteriormente il posizionamento di mercato della nostra divisione running. Siamo convinti che grazie a questa importante decisione, al valore dei nostri prodotti e alle prestazioni dei nostri atleti la credibilità e l’integrità del nostro marchio cresceranno ulteriormente”. Scott sarà main sponsor della Matterhorn Ultraks e sarà presente al torneo anche attraverso la partecipazione di un team internazionale composto dai suoi atleti elite. A ogni evento del circuito saranno inoltre esposti i prodotti del brand. Fra gli skyrunner che compongono le fila della squadra, ancora una volta ci sarà il fedelissimo Marco De Gasperi nonché sei volte vincitore del Campionato Mondiale di corsa in montagna. Al suo fianco, gli specialisti Sky e Vertical Joe Gray, Celine Lafaye e Pablo Villa, e quelli delle lunghe distanze Meghan Arbogast e Jodee Adams Moore. Volto noto fra gli ambassador del marchio è anche quello di Ian Sharman, detentore del record del Grand Slam of Ultrarunning e fresco direttore del nuovo torneo delle US Skyrunner Series.

Trans d’Havet 2013 - Ph: Areaphoto

a cura di: Davide Corrocher



trail & skyrunning / tecnica VERSO NUOVI TRAGUARDI AL SUO 4° anno NEL TRAIL a cura di: Davide Corrocher

Il Team (sempre più) al centro

Foto di gruppo al secondo Meeting aziendale davanti alla sede di Tecnica Group a Giavera del Montello (TV) nel novembre 2013

La stagione del trail è iniziata da poche settimane sia a livello internazionale sia all’interno dei nostri confini, almeno per quanto riguarda quella che è la sua veste “più primaverile”, e i primi riscontri hanno già fatto molto parlare la community rappresentata dai sempre più numerosi appassionati della disciplina. Dalla Maremontana, che si presentava come uno degli appuntamenti più attesi di quest’anno nel nostro Paese dopo il tragico episodio della morte di Paolo Ponzo, alla 100 km del Caribe, per la quale le tante aspettative nascevano da ragioni ben più felici in quanto si è trattato della prima gara di questo tipo a tenersi nella splendida ReRoberto Beretta guida pubblica Dominicana: già da diversi il Team in prova ad Annecy mesi vi stavamo tenendo informati su quelli che sarebbero stati i temi più interessanti di questo esordio. Ma le novità per quanto riguarda il settore non possono ovviamente essere cercate solamente a livello di competizioni ed eventi. Molte aziende si stavano preparando già da diverso tempo per questo avvio, a livello di proposte prodotto, di iniziative commerciali e di promozione, così come di attività con gli atleti. Proprio quest’ultimo aspetto è stato uno dei Matteo Pigoni maggiori punti di forza di un marchio come Tecnica, giunto nel 2014 al suo quarto anno nel mondo della corsa off road. La nuova formazione - Ancora una volta si partirà da quella che è l’esperienza legata al team e ai suoi componenti, attorno ai quali verrà fatto crescere il progetto di Tecnica per il trail running. L’obiettivo di quest’anno sarà infatti quello di coinvolgere gli atleti non solo a livello di Maria Chiara Parigi partecipazione alle gare e quindi in qualità di “portabandiera” del marchio. Dai clinic con i negozianti alle operazioni di test e sviluppo prodotti, i membri del Trailrunning Team Tecnica saranno parte attiva dei programmi aziendali da qui ai prossimi mesi. Come sempre a guidarli saranno il team manager Aurelio Michelangeli e il capitano Marco Zanchi. Da quest’anno inoltre si sono aggiunti due volti nuovi, che vanno a ingrossare le fila della formazione e a offrire un contributo di grande valore tecnico e di esperienza. Si tratta di quelli di Scilla Tonetti e di Massimo Tagliaferri, quest’ultimo ex membro del Team Salomon Agisko. Gare ed eventi - Ma partiamo proprio da quelli che sono stati primi i riscontri ottenuti alle gare che hanno segnato l’inizio della stagione. Partendo da quelli raccolti in occasione dei due eventi citati in precedenza, per evidenziare quelli che sono i due principali punti di forza della squadra. Da una parte il livello tecnico e la preparazione da cui conseguono piazzamenti di prestigio a volte anche sorprendenti. Proprio la new entry Massimo

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3 / 2014

L’obiettivo è quello di allargare la platea dei consumatori e dei negozianti che trattano il marchio, soprattutto fra gli specialisti running. Le attività degli atleti saranno fondamentali per coinvolgere i dealer e per migliorare la qualità dei prodotti affiancando il reparto R&D del brand. Tagliaferri si è aggiudicata la prima edizione della 100 km del Caribe, un risultato davvero degno di nota e che porta anche visibilità internazionale al marchio. Dall’altra parte stanno invece lo spirito di gruppo e la capacità di coinvolgimento del pubblico, come testimoniato dall’arrivo in Liguria di numerosi bambini per vedere le gesta di Cinzia Bertasa e di Giuliana Arrigoni alla Maremontana (giunte al traguardo rispettivamente terza e quinta in classifica femminile). Sul fronte gare supportate dal brand si confermano il Tor dés Geants e la Maxi Race di Annecy in Francia, gara di grande prestigio che si svolgerà sullo stesso percorso dei campionati del mondo di trail running di quest’anno. clinic con il personale, condotte da coloro che diventeranno così dei veri e propri “evangelist”, sono in calendario dall’inizio di questa primavera e proseguiranno fino a fine estate. Sempre a livello di promozione, ma in un’ottica commerciale e di marketing, le iniziative del 2014 saranno indirizzate a ottenere un allargamento della platea, cercando di far conoscere il marchio a un numero sempre più ampio di appassionati. Pubblicità e advertising saranno dunque pianificate oltre che attraverso l’ormai consolidato canale b2b anche sulle testate al consumatore più tradizionalmente orientate sul segmento “road”. www.tecnica.it Massimo Tagliaferri sul gradino più alto del podio alla 100 km del Caribe (al terzo posto il veterano Marco Olmo)

Prodotti e sviluppo - Per quanto riguarda le novità in collezione e le prospettive future, come si diceva, il contributo del team è diventato fondamentale. Attraverso la loro presenza regolare a una serie di workshop aziendali e alla stretta collaborazione con il reparto ricerche e sviluppo del brand, gli atleti saranno impegnati a rafforzare l’intera linea prodotto con un contributo di tipo progettuale. Per quanto riguarda gli highlights per il 2014, fra le calzature spiccano i modelli Supreme Max 2.0 e Inferno X Lite 2.0 (best seller anche a livello di sell out, foto sopra). Entrambe si caratterizzano per la presenza consolidata dell’esclusiva tecnologia TRS – Tecnica Rolling System e del concetto “oversize”, vero e proprio marchio di fabbrica dell’azienda trevigiana. Per il 2015 l’equipe sta già lavorando per allargare la gamma con una scarpa indicata per un tipo di corsa “ibrido” su superfici che possono variare dallo sterrato all’asfalto e con una dedicata al nordic walking. Nel settore abbigliamento, dopo il successo della stagione passata ottenuto dalla linea realizzata in collaborazione con Universo Sport (quello di Tecnica è stato il secondo marchio più venduto nel 2013 dalla catena di negozi), nel 2014 la distribuzione sarà estesa ad altri 25 punti vendita specializzati. Le attività con i dealer e di marketing - A proposito di negozi specializzati: il principale obiettivo dell’azienda di quest’anno sarà proprio quello di crescere a livello di diffusione fra gli specialisti. Se infatti fra le storiche vetrine outdoor che trattano il trail, Tecnica è un marchio consolidato e in crescita nell’ultimo anno (a oggi è presente in 200 punti vendita), lo stesso ancora non può dirsi fra le più recenti insegne aperte nel settore running. Ancora una volta dunque sarà il contributo degli atleti a rappresentare il mezzo più importante per trasmettere i concetti del brand ai dealer che ancora non lo conoscono. Attività e

Tecnica e il Montello

Il primo Terre Rosse International Trail Uno dei messaggi che Tecnica si proporrà di diffondere con maggior cura nel 2014 è quello che riguarda il profondo legame tra l’azienda e il suo territorio. Per questo motivo questo motivo, assieme all’associazione Pedali di Marca e in collaborazione con il Comune di Volpago, il prossimo 22 giugno si terrà la prima edizione del Terre Rosse International Trail. Protagonista della competizione sarà il comprensorio del Montello, con i suoi percorsi di grande valore ambientale e storico. Previste una gara di 32 km di lunghezza e 1.050 mt di dislivello positivo, su un tracciato ricco di elementi tecnici con un continuo alternarsi di salite e discese, single treck e sterrate, e una di 16 km, per i neofiti e i curiosi. Le iscrizioni saranno aperte a partire dal 1° aprile e si chiuderanno il 16 giugno o al raggiungimento del tetto massimo di iscritti fissato a 500. In giornata si terrà anche la quinta edizione del Terre Rosse International Nordic Walking Trail. A seguire e fino al weekend successivo, la manifestazione promossa per incentivare il turismo sportivo nella zona verrà a completarsi con la Settimana Internazionale della MTB.

www.laterrerosse.com


TRAIL & SKYRUNNING / in vetrina alcune delle migliori proposte per la corsa off-road inov-8 Race Ultra 290

Dare2B Mens Lattitude Jersey

Mizuno Wave Mujin

È la prima scarpa per le ultra distanze fir-

Maglia in poliestere leggero con trattamento antibatterico

Calzatura della linea FW 2014/15 progettata

mata Inov-8. Il sistema two-arrow race ultra

per il controllo degli odori. Il capo assicura buone presta-

per le lunghe distanze e l’allenamento di tutti

offre ammortizzazione e comfort elevato per

zioni antisudore e asciugatura rapida. Presenta 1/2 zip di

i giorni, offre protezione elevata e stabilità. La

le lunghe percorrenze senza alcun sacrificio

ventilazione anteriore centrale con cursore autobloccante,

tomaia è fabbricata con mesh idrorepellente.

della sensibilità propriocettiva. La suola più

tasca di sicurezza con zip e dettagli riflettenti per miglio-

L’intersuola è dotata della tecnologia Xtati-

piatta assicura stabilità. La ghetta applica-

rare la visibilità.

cRide, che permette alla scarpa di affrontare

bile all’esclusivo attacco interno impedisce

in maniera ottimale ogni condizione, migliora

l’ingresso di detriti. Il sottopiede X-Static neu-

la trazione su diversi tipi di superficie e of-

tralizza la proliferazione dei batteri respon-

fre comfort. Il sistema ammortizzante Conca-

sabili dei cattivi odori. Pesa 290 gr. È fabbri-

ve Wave è disegnato per assorbire l’impatto

cata con tomaia in Tpu sintetico, fodera in

anche sul terreno sconnesso e grazie alla

mesh, sottopiede 6 mm, intersuola in Eva iniettato, drop di 8 mm.

Bestride Tight

sua forma a X consente una transizione dal

Pantaloni in tessuto stretch poliestere ed elastane. Il capo è leggero

assicura aderenza anche sulla

e assicura asciugatura rapida. Presenta vita elasticizzata con coulisse, tasca posteriore con zip, cerniere alla caviglia, cuciture ”Flat lock” per il massimo comfort, elastico siliconato su orlo e dettagli riflet-

tallone alla punta più fluida. La suola X Lugs roccia e su fondo duro. Peso: 300 gr. Prezzo consigliato: 140 euro.

tenti per migliorare la visibilità.

DISTRIBUITO DA: Land-Mark - 0423.615404 - info@land-mark.it

DISTRIBUITO DA: ABC Distribution - 0463.422401 info@abcdistribution.it

Petzl Ultra Rush

Mountain Equipment Micron & Lattice Jackets

DISTRIBUITO DA: Mizuno Italia Srl 011.3494811 - info@mizuno.it

Reda Rewoolution Atik

Le giacche Micron e Lattice sono i gusci più leggeri e minimalisti di Mountain Equipment, perfetti per le attività in montagna

Baselayer

veloci. Dispongono del tessuto di casa Drilite 12D, in grado di

concezione,

di

nuova

termore-

fornire impermeabilità fino a 20.000 mm e

golante e naturalmen-

un altissimo livello di traspirabilità. Inoltre

te elastico in Pure Me-

presenta degli inserti 50D per aumen-

rino Mesh Redactive,

tare la durabilità e la resistenza

nuova costruzione la

Parte della gamma di lampade Petzl Speciali-

alle abrasioni, caratteristica che

cui particolare struttu-

zed, la potente Ultra Rush dispone di tecnolo-

sarà apprezzata in particolare da

ra permette un’efficace

gia Constant Lighting fino a 760 lumens. Que-

climber e mountain runner. L’Active fit

traspirazione

sta illuminazione è assolutamente confortevole

delle due giacche assicura invece la

dizioni

e non diminuisce nel tempo, rimanendo identica

massima libertà di movimento. Sono presenti altre importanti ca-

fortevole

per un tempo predeterminato. La funzione Bo-

ratteristiche tecniche: cappuccio regolabile, aperture sotto brac-

protegge e previene

cia per la ventilazione, tasca napoleone solo per la Micron e due

dagli sfregamenti per

ost permette di accedere temporaneamente

tasche sul dorso solo per Lattice.

alla massima potenza, mentre è compreso un sistema elettronico di regolazione. Una volta

DISTRIBUITO DA: Outdoor & Sport Company 340.2584918 - italia@mountain-equipment.de

terminata la “fase costante”, l’illuminazione di riserva garantisce una potenza luminosa più debole per diverse decine di ore, consentendo di terminare un’attività. Dispone di Batteria ricaricabile Accu 2.

DISTRIBUITO DA: Dinamiche Verticali 011.2732500 - info@petzl.it

Salomon X-Scream Calzatura della linea CityTrail in grado di offrire una corsa dinamica e ben ammortizzata. Idonea sia per le competizioni sia per gli allenamenti, si rivolge agli atleti di peso corporeo medio e leggero. Presenta tomaia in mesh con rinforzi in SensiFit e SensiFlex, oltre alla protezione in TPU sulla punta. Tra le altre specifiche dispone di allacciatura QuickLace con tasca per i lacci, plantare sagomato in Eva, intersuola in Eva modellata e iniettata, differenziale 9 mm (10/19), suola Contagrip LT e HA con disegno del battistrada OS Tendon. Misure: 6-13 UK. Peso: 290 gr. Prezzo al pubblico consigliato: 125 euro.

SCARPA

Linea Trail

in

con-

estreme.

Con-

sulla

pelle,

la sudorazione tipici delle lunghe distanze in corsa. Le linee sono caratterizzate da design minimale body-fit. Il collo è in morbido Merino jersey 140 gr.

DISTRIBUITO DA: Reda Rewoolution 015.7049111 - info@rewoolution.it

La seconda stagione di Scarpa nel trail ha avuto fra i sui highlights principali la presentazione della nuova Ignite. La linea è stata sviluppata sulla base della lunga esperienza maturata dall’azienda della famiglia Parisotto nel mondo dello sci alpinismo e si completa con i modelli Minima ed Enduro. La prima è pensata per gare e corse sulle brevi distanze, è flessibile, reattiva e leggera. La seconda è stabile, confortevole ed è indicata per le medie e le lunghe percorrenze perché fabbricata con una struttura robusta e protettiva. Entrambe sono provviste di suola Vibram.

È la novità principale della collezione Sau-

Ignite

offrono maggiore supporto e aderenza. All’in-

New Entry per la collezione SS 2014, questa calzatura protettiva e ammortizzata è dedicata a chi corre sulle lunghe e le ultra distanze. La versione da donna ha una struttura differenziata con un profilo disegnato per seguire la figura del piede femminile. La tomaia è fabbricata in mesh tridimensionale e garantisce elevata traspirabilità e leggerezza, inoltre grazie a una fodera in micro-nabuck impermeabile evita l’ingresso dell’acqua. L’intersuola è in Eva iniettata a media densità ed è dotata di un supporto rigido nella zona dell’avampiede per offrire maggiore comfort. La suola in mescola di gomma HDR garantisce una risposta ottimale in termini di ammortizzamento e reattività. Differenziale: 8 mm. Peso: uomo 305 gr, donna 265 gr. Chiodi sotto l’avampiede con un design pensato per assicurare maggiore aderenza e ottimizzare la trazione

Saucony Peregrine 4 cony SS 2014, molto apprezzata per le sue caratteristiche di versatilità e leggerezza elevate. Una pellicola di Flexfil termosaldata sulla tomaia e i rinforzi nella zona del tallone terno del tallone è inserito il tessuto Hydramax traspirante, anti-sfregamento e di rapida asciugatura. La suola è dotata di una nuova piattaforma con mesh in fibra di nylon per un peso contenuto e maggiore flessibilità. Inoltre nella zona del tallone è stata utilizzata la schiuma Powergrid, che assicura ammortizzamento ottimale, reattività e resistenza. I tasselli multi direzionali più profondi consentono una trazione ottimale su ogni tipo di terreno. Peso: uomo 266 gr, donna 235 gr.

Chiodi centrali a forma elicoidale asimmetrica, per migliorare la stabilità nelle due fasi di appoggio e stacco. La spaziatura maggiorata permette una facile eliminazione dei residui di terriccio

DISTRIBUITO DA: Amer Sports - 0422.5291 amersports-italy@amersports.com

Chiodi posteriori con sezione a forma trapezoidale. Il segmento obliquo migliora l’aderenza al suolo e asseconda l’appoggio del tallone migliorando la fase di frenata

DISTRIBUITO DA: Calzaturificio Scarpa - 0423.5284 - info@scarpa.net

DISTRIBUITO DA: Sportlab 0423.622009 - info@sportlab.net

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TRAIL & SKYRUNNING / IN VETRINA Alcune delle migliori proposte per la corsa off-road Brooks Pure Grit 3

asics Gel-Fujiattack 3

camp Trail Vest 5

Calzatura leggera per allenamento e gare

Gilet più leggero e compatto del Trail Vest Light, concepito per i trail

sulle lunghe distanze su percorsi off road im-

più brevi e le skyrace. Fa parte della collezione FW 2014/15. Tra i par-

pegnativi. La tomaia è fabbricata in mesh con

ticolari spiccano la nuova chiusura sternale con velcro e fischietto di

rifiniture in pelle sintetica e inserti FlexionFIt.

emergenza al posto delle 2 tradizionali cinghie addominale e sternale.

L’intersuola è dotata di un inserto Rock Pro-

Provvista di velcro anche la chiusura del vano principale da 5 litri pre-

tection Plate nella zona anteriore, per offrire

disposto per hydrobag che, con le sue fasce laterali elastiche, in caso

maggiore protezione in caso di percorrenza

di necessità può ospitare un volume superiore di materiale. Presente

su un suolo accidentato. La suola è in mesco-

poi porta borraccia sullo spallaccio sinistro, 2 tasche (di cui una con

la Solyte ed è caratterizzata da una confor-

zip) su quello destro e asole a cui fissare eventuale equipaggiamento

mazione pensata per favorire l’appoggio su

extra. Lo schienale e gli spallacci in rete traspirante assicurano il mas-

una superficie maggiorata e rendere il passo

simo comfort. Lo zaino presenta infine cinghie laterali di regolazione

più sicuro. Il battistrada Trail Specific Outsole

tra gli spallacci e il vano di carico. È realizzato in Nylon 230D Ripstop

assicura aderenza e maggiore durata, grazie

superleggero, con trattamento che ne incrementa la resistenza e la

anche all’inserimento della mescola Ahar+. La

durata, pesa 190 gr ed è venduto a un prezzo consigliato al pub-

tecnologia Trusstic System garantisce stabilità

blico di 49 euro.

la fase intermedia a quella di spin-

no e consentire una corsa di tipo naturale secondo il claim che sintetizza i concetti della linea Pure di Brooks: “Feel more with the less”. Questa scarpa leggera è adatta anche per un

C.A.M.P. - 0341.890117 – contact@camp.it

mato realizzato in materiale termoplastico e consente una transizione efficiente dal-

per favorire una grande sensibilità sul terre-

DISTRIBUITO DA:

nella parte mediale, grazie al supporto sagoposizionato all’altezza dell’arco plantare, e

Modello della linea FW 2014/15, è pensato

DYNAFIT Pantera GTX Men & Women

da è caratterizzato da un dise-

Il modello Pantera GTX, pensato per le gare ultratrail e par-

Us. Peso: 305 gr.

te della collezione SS 14, si comporta ottimamente anche nello speed hiking grazie alla membrana Gore-Tex. La suola Vibram con tecnologia Mapping Compound, creata per le gare, regala

ASICS Italia 0471.416111 - info@asics.it

zie alla struttura più rigida nella maggiore protezione. Il battistra-

7-12

un’aderenza perfetta su ogni terreno. La scarpa è un concentra-

DISTRIBUITO DA:

per le competizioni off road grazona dell’avampiede che offre

ta. Differenziale: 10 mm. Misure disponibili:

uso frequente negli allenamenti e

to di tecnologia grazie alle due unità EVA Duo Motion a tutta lunghezza che aumentano la coordinazione muscolare, l’equili-

gno in 3D con tasselli esagonali multipli ad altezza differenziata. In questo modo vengono migliorate aderenza e trazione su una superficie maggiorata di appoggio. Peso: uomo 159 gr. Donna: 145 gr. Misure: uomo 7-15, donna 5-12. Prezzo consigliato: 12 euro.

brio e il controllo. Il materiale utilizzato per la tomaia è traspiran-

Men

te ed elastico. La calzata Sensitive Fit Plus consente di sostenere

Millet Activist 2,5l jkt

la pianta del piede e di proteggere il tallone. La struttura della

DISTRIBUITO DA:

Brooks Italia 050.804696 - info@brooksrunning.it

scarpa permette all’avampiede e alle dita di muoversi liberamente. Altri dettagli tecnici sono i piccoli lacci di poliammide

Giacca di protezione leggera ed er-

che avvolgono il piede e trasmettono la tensione direttamente

gonomica a 2 strati per lo skyrunning

sulla suola. Inoltre la struttura Ballistic Bumper, ovvero una piastra

Garmin fēnix 2

e il fast hiking. Realizzata in membrana

di polimero anti-rottura sull’avampiede, protegge il piede dalle

Dryedge, impermeabile e traspirante,

pietre appuntite e dagli urti. La scarpa è disponibile anche in

Ha un’interfaccia utente ancora più intuitiva e

presenta cuciture piatte, cappuc-

versione femminile. Il modello in Gore-Tex è venduto a un prezzo

immediata grazie al tasto dedicato per ac-

consigliato di 160 euro (130 euro senza Gore-Tex).

cesso ai vari profili per singole attività sportive.

cio integrale, apertura principale con zip idrorepellente,

Women

È ideale per allenamenti quotidiani o per sfi-

tasca sul petto e aperture

DISTRIBUITO DA:

di ventilazione sotto le braccia. Misure: da S a XXL. Prezzo al pubblico consigliato: 189 euro.

DISTRIBUITO DA:

L.M.O. - 0423.648281 contactlmo@lafuma.fr

The North Face Men’s Ultra Trail Le scarpe tecniche scelte dal team di trail running di The North Face offrono eccezionale protezione anche sui terreni più difficili. Le Ultra Trail fanno parte del kit da corsa della UTMB e sono caratterizzate dalla tecnologia Cradle Guide per il corretto posizionamento del piede. La tomaia in airmesh traspirante e senza cuciture garantisce il comfort e presenta inserti di supporto in TPU saldati, linguetta ergonomica con cuscinetto centrale per ridurre l’attrito

Oberalp - 0471.242900 - www.dynafit.it

merrell Versione colore Dove Yellow

AllOut Collection Linea di calzature leggere e destrutturate progettate per favorire il movimento naturale del piede. La suola ha una struttura flessibile e offre un sostegno dinamico all’arco plantare per consentire un passo efficiente. La tecnologia UniFly, creata con una gomma resiliente con l’aggiunta di cuscinetti ammortizzanti posizionati in zone strategiche, consente un assorbimento ottimale degli impatti e offre stabilità in fase di appoggio senza ridurre la sensibilità con il terreno. Il battistrada è in mescola MGrip Selected ed è caratterizzato da un disegno circolare che permette a ogni tassello di muoversi indipendentemente, per una migliore aderenza in ogni direzione e su una superficie maggiorata.

taglia 9). Prezzo: 130 euro.

tecnologia Bluetooth, consente agli amici di seguire

timetro, barometro, bussola), mostra in tempo reale dati quali distanza, tempo, passo e frequenza cardiaca. È in grado di stimare il valore VO2max, cioè la massima capacità di consumare ossigeno durante uno sforzo massimale. Utilizzando la fascia cardio HRM-Run (opzionale o in bundle), Struttura flessibile della suola sotto l’arco plantare

Mescola UniFly dell’intersuola, ammortizzante e reattiva

Tasselli circolari del battistrada, per una trazione efficace su ogni tipo di terreno

fornisce valori relativi alla corsa. È dotato di un ricevitore GPS ad alta sensibilità, di un altimetro barometrico, di una bussola a 3 assi e del-

Modello realizzato per assicurare una calzata avvolgente e precisa, è dotato di una tomaia in mesh e Tpu con fodera traspirante e trattata con M Select Fresh antiodore. Grazie al sistema di allacciatura OmniFit Lacing consente una trasmissione ideale del movimento e non esercita costrizioni. Con l’esclusivo brevetto Merrell UniFly, tecnologia dell’intersuola, l’impatto con il terreno viene attenuato in maniera efficace e viene assecondato il movimento naturale della corsa. Il differenziale ridotto di 6 mm favorisce un maggiore feeling. Il battistrada è costruito con materiali che ne garantiscono durevolezza e aderenza in ogni condizione. Inoltre le alette autopulenti facilitano l’eliminazione di terriccio e detriti. Misure: 7-12, 13, 14, 15. Peso: 264 gr.

nibili: 7-13,14. Peso per paio: 492 gr (uomo

mentre LiveTrack, grazie alla

Dotato di sensori A.B.C. (al-

per la visibilità. La suola presenta uno spes-

Guide sagomata per iniezione. Misure dispo-

e la velocità verticale. La funzione TracBack

allenamenti e competizioni.

Rush

e avampiede, oltre a una soletta Eva Cradle

la funzione Virtual Partner, leggendo la quota riporta sul display la “giusta” via del ritorno,

sul collo del piede e nastro 3MTM riflettente sore di 16 mm/8 mm rispettivamente su tallone

dare se stessi a un passo pre-impostato con

la mappa base mondiale. Unisce una cassa in acciaio rinforzata rivestita in PVD a un display bombato in vetro minerale antigraffio e impermeabile fino a 50 mt di profondità. È dotato di ampio schermo LCD e retroilluminazione a LED rosso. Compatibile con tecnologia ANT+. Può funzionare come telecomando per avviare o fermare la registrazione utilizzando la action cam Virb Elite. Prezzo consigliato: 399 euro (449 in versione Bundle performer con fascia cardio

DISTRIBUITO DA:

The North Face - 0423.683100 www.thenorthface.com

HRM-run). Blue Lime

Black Lantern

DISTRIBUITO DA: Zeis Excelsa - 0734.8991 - info.merrell@zeisexcelsa.it

40

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Garmin Italia 02.36576411 - info@garmin.it



TRAIL & SKYRUNNING / IN VETRINA Alcune delle migliori proposte per la corsa off-road FERRINO Gariwerd X-Track

GM 2235 Trail Running Pro

Pantalone in tessuto HL Monostretch ad asciu-

Calza progettata per percorsi off-road a lunga distanza, com-

gatura rapida, leggero e confortevole grazie

petizioni e sessioni di allenamento prolungate. Assicura ottima am-

alla vita totalmente elastica. Ideale per trail

mortizzazione, massima protezione e maggiore durabilità abbina-

running, permette la massima traspirabilità

te a leggerezza, aderenza e comfort.

Hoka Mafate Speed

grazie agli inserti in rete sull’interno coscia. Tra le specifiche sono presenti loghi riflettenti, tasche frontali zip, apertura zip centrale, tasca

Calzatura leggera e reattiva, è pensata per

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chi vuole correre veloce e cerca stabilità e

Calze G.M. Sport - 0461.990286 - info@gmsport.net

protezione. La tomaia è fabbricata senza

in rete porta oggetti. Dispone di trattamento anti UV UPF 50+. Peso: 200 gr (L). Misure: XS, S, M, L, XL, XXL.

cuciture con una struttura a doppio strato

X-Bionic The Trick Running pants & shirt

protettivo in singolo mesh ed è dotata di un rivestimento protettivo in sintetico L’intersuola è realizzata con una mescola che combina l’Eva tradizionale alla gomma R-Mat. Inoltre le alette

La normale termoregolazione durante l‘attività sportiva segue regole ben

caratterizzate da un design aggressivo miglio-

precise: se facendo sport la temperatura corporea sale oltre una de-

rano la trazione anche sulle superficie bagnate.

terminata soglia, i sensori presenti sulla schiena comunicano al cervello,

La conformazione a rocker assiste la rullata, per

attraverso il midollo spinale, la necessità di abbas-

un passo più rapido e preciso. Il disegno a “K”

sarla. Solo allora inizia la produzione del sudore

rende più efficiente la dinamica di corsa. Nella

per rinfrescare l‘organismo che nel frattempo si

zona del tallone è presente un supporto per

è già surriscaldato. Con The Trick gli addetti

maggiore resistenza e comfort. Peso: uomo 319

allo sviluppo di X-Bionic hanno trovato un nuovo metodo, più efficace, per garantire la termoregolazione. Attraver-

gr (misura 8,5 Us), donna 270 gr (misura 6,5 Us).

so una zona isolante posizionata lungo la colonna vertebrale si simula il

DISTRIBUITO DA:

Ferrino & C. 011.2230711 - info@ferrino.it

ria, perfetta per le lunghe distanze, i terreni sconnessi e tratti in forte pendenza. Presenta

Abc Distribution - 0463.422401 info@abcdistribution.it

partire precocemente la produzione di sudore. Risultato: rimane più energia a disposizione per le prestazioni. Taglie disponibili: S, M, L, XL, XXL.

DISTRIBUITO DA:

tecnica Supreme Max 2.0 La scarpa da ultra trail al top della catego-

DISTRIBUITO DA:

surriscaldamento dell‘intero organismo per fare in modo che il cervello faccia

Trerè Innovation - 0376.718611 - x-bionic@trereinnovation.it

Montane Shark Ultra Tee Il trail running estivo richiede una maglietta

Lafuma Speedtrail V300

che possa offrire protezione dai raggi UV e dallo strofinio dello

tomaia in PU sintetico senza cuciture e mesh e

zaino sulla pelle. Inol-

dispone di suola Tecnigrip, intersuola TRS Max

Questa calzatura da trail firmata Lafuma è consigliata

2.0 injected Eva e plantare Ortholite Anato-

tre quest’ultima deve avere

per le corte e medie distanze. Presenta tomaia in 3D

proprietà antibatteriche ed

mico a doppia densità. Taglie disponibili: UK

Mesh con puntale rinforzato in PU. L’intersuola con

essere in grado di asciugare

6-12mezzo uomo, UK 3,5-8,5 donna. Peso 350

cuscinetto in Eva espansa è più leggera e ammortizzante e presenta anche un

gr uomo e 295 gr donna. Drop di 6 mm. Può

velocemente. La Shark Ultra

inserto sul tallone in PU. Tra le altre specifiche dispone di sottopiede Lafuma

essere usata anche da escursionisti veloci e

Tee è stata creata per ve-

Ortholite X-40, allacciatura flat-light e suola Vibram V-Grip. Drop: 8 mm. Mi-

atleti outdoor che cercano maggiore ammor-

nire incontro a queste necessità. È realizzata

sure: 6-12 UK. Peso: 298 gr (UK 7.5). Disponibile nei colori green toucan o

in un tessuto altamente traspirante che toglie il

tizzazione, stabilità, protezione e supporto su

black gold. Prezzo: 135 euro.

sudore dalla pelle, si asciuga velocemente e ha

terreni sconnessi.

una protezione solare UPF 25+. Un’altra carat-

DISTRIBUITO DA:

L.M.O. - 0423.648281 - contactlmo@lafuma.fr

teristica per combattere il calore è l’inserzione di pannelli in tessuto elastico simile a una griglia per garantire maggior passaggio d’aria, posi-

LA SPORTIVA DISTRIBUITO DA:

Tecnica Group - 0422.8841 info@tecnicagroup.com

Scott Trail Rocket Calzatura da trail leggera e versatile adatta a corse e allenamenti veloci, ideale per i Vertical. Il design minimal e le caratteristiche tecniche ne fanno un must per gli appassionati. La tecnologia eRide garantisce un appoggio naturale e veloce, mentre la particolare mescola di gomma high traction e PU iniettato della suola è perfetta per ogni tipo di terreno. Presenta inoltre tomaia in rete e materiale sintetico con vestibilità aderente, allacciatura

Wild Cat Nuova versione del modello Wild Cat. Pensata per corsa su sentieri sterrati, è ideale per allenamenti e percorsi di lunga durata grazie al comfort elevato. La tomaia in AirMesh è essenziale, con cuciture ridotte al minimo e rinforzi antiabrasione laterali e in punta. Il sistema di allacciatura a fettucce ripartisce la tensione dall’alto verso il basso per una maggiore fasciatura generale del piede, mentre la facilità di calzata è favorita dal volume particolarmente ampio. La suola FriXion AT con Impact Brake System fornisce massimo grip e ammortizzazione. Particolare attenzione è stata posta nella riduzione dei volumi del puntale di protezione, fattore che contribuisce notevolmente anche alla riduzione del peso. Tra le altre specifiche presenta intersuola in MEMlex Eva ammortizzante a iniezione, con tallonetta stabilizzante e inserto anti-torsione in TPU, e plantare Ortholite Mountain Running. Peso: 360 gr. Misure: 36-47 ½ EU (comprese mezze misure). Colori disponibili: pineapple-blue, blue-red, blue-grey. Prezzo: 125 euro.

plantare in materiale bi-componente anallergico e traspirante, intersuola Aerofoam con tecnologia Ergologic Ride, differenziale 5 mm.

DISTRIBUITO DA: Scott Italia - 035.756144 infosport@scott-sports.it

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riale subisce inoltre un trattamento antibatterico Polygiene. Per prevenire lo sfregamento dovuto alle spalline dello zaino, la maglietta è dotata di piccole palline di silicone nella zona spalle.

DISTRIBUITO DA: Serico 348.1003320 - info@serico.biz

Mammut MTR 141 Air Jacket Protezione ideale per sessioni di corsa leggere. Il tessuto liscio softshell permette un’ideale regolazione della temperatura grazie alla traspirabilità

imbattibile

del

materiale, che offre grande libertà di movimento

classica con linguetta in rete e costruzione sandwich per proteggere il collo del piede,

zionati sulla schiena e sotto le ascelle. Il mate-

Bushido

grazie

Modello tecnico da competizione rivolto al mondo dello skyrunning: super leggero, grippante e aggressivo, è concepito per garantire una perfetta stabilità in appoggio su tutti i tipi di terreni offroad. Dispone di costruzione STB Control, di nuova concezione per il mondo delle calzature da mountain running. La suola bi-mescola FriXion XT con Impact Brake System presenta superfici di appoggio differenziate. Massimo sostegno e fasciatura sulla parte mediale del piede, libertà di movimento e comfort in punta. Il risultato è una calzatura che in puro stile La Sportiva offre soluzioni nuove alle richieste dei runners più esigenti, riscrivendo le regole del gioco con una costruzione mai vista prima nelle calzature da trail running. Peso: 305 gr. Misure: 36-47 ½ EU (comprese mezze misure). Colori disponibili: yellowblack, green-grey, blue. Prezzo: 139 euro.

un semplice sistema

DISTRIBUITO DA: La Sportiva - 0462.571800 - www.lasportiva.com

al

contenuto

di elastane. Presenta di ghette ripiegabili per le dita in grado di

garantire

pro-

tezione alle mani in caso di brutto tempo. Tra le altre caratteristiche tecniche: tasca sul petto con apertura per cavi multimediali integrati, loghi riflettenti per la sicurezza visiva notturna, orlo regolabile. L’intera giacca può essere facilmente riposta nel taschino. Misure: XS- 2XL uomo, XS-XL donna. Peso: 213 gr uomo, 161 gr donna.

DISTRIBUITO DA: Socrep 0471.797022 - info@socrep.it




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