La famiglia Sgraffignoni. La maledizione della gatta egizia - Anteprima

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Tanto tempo fa, nell’antico Egitto, c’era un re molto ricco che si chiamava Tutankà. Tutankà voleva, una volta morto, avere tutto il suo oro e i suoi diamanti con sé nella tomba. La tomba era dentro un’alta piramide e lì Tutankà poteva riposare per l’eternità intera.

Affinché nessun ladro mettesse le zampe sul suo tesoro, a guardia della tomba fu messa una sacra gatta di gesso. Se un ladro avesse tentato di intrufolarsi nella piramide, il poveretto sarebbe stato colpito da una tremenda maledizione. La maledizione della gatta egizia.

Guardati bene da quella maledizione!

Questo libro della famiglia Sgraffignoni contiene:

• Furtarelli

• Fischi con le dita

• Una vecchia signora misteriosa

• Una disgraziata disgrazia

• Una maledizione

• Indizi difficilissimi

• Scimmie carine

• Un direttore dello zoo cattivo

• Ancora fischi con le dita

• E un finale abbastanza lieto buona lettura!

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Fausto non sa fischiare con le dita

Fausto Sgraffignoni ha mal di pancia.

Ha freddo, anche se fuori fa caldo.

Gli tremano le mani.

Ha un formicolio alle gambe.

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Di tanto in tanto Fausto lancia un’occhiata preoccupata attraverso la vetrina.

Dentro l’Antro dei dolciumi di Carrie, una folla di bambini si accalca intorno a una donna dai denti molto gialli. Si tratta di Carrie de Denty, la proprietaria del negozio di caramelle. Lei mangia caramelle tutti i giorni. Perfino a colazione.

In questo momento, però, Carrie non ha il tempo di mangiare proprio niente, perché è impegnata a riempire piccoli sacchetti di carta

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“Oh, perché Ale non torna?”.

frusciante di cioccolatini alla panna e palline al limone super aspre.

È talmente impegnata che non vede una ragazzina con la maglietta a righe e la mascherina da ladra che si infila le caramelle direttamente in tasca.

La ragazzina è Ale Sgraffignoni ed è la sorellina di Fausto.

(In realtà si chiama Criminale, ma ci vuole troppo tempo a dirlo, quindi tutti la chiamano solo Ale.)

A Fausto viene ancora più mal di pancia. Oh! Perché Ale deve sempre sgraffignare le caramelle del sabato? Non potrebbe comprarle come tutti gli altri? Perché dev’essere così tanto criminale?

In qualsiasi momento potrebbe spuntare un adulto arrabbiato o un cane arcigno. Oppure un poliziotto!

Fausto ha promesso ad Ale che in tal caso fischierà con le dita in modo che lei possa scappare.

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Fausto è bravo a fare un sacco di cose. È bravo a lavarsi i denti ed è bravo ad andare a letto all’ora giusta. Riesce a leggere libri grossi senza le immagini e riesce a usare sia la lavatrice che il telecomando del televisore.

Invece, quando prova a fischiare con le dita, più che altro esce saliva. E si sente solo un misero sibilo.

Fausto spera che Ale senta il sibilo, se dovesse arrivare qualcuno.

Forse dovrebbe provare a soffiare proprio forte… Infila due dita in bocca e soffia un po’. «Pffff!».

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«Ehilà, Fausto!».

Dietro Fausto appare Paul Iziotto. Paul è il vicino di casa ed è amico di Fausto. Ma è anche un poliziotto.

Fausto infila di nuovo le dita in bocca. E stavolta soffia con tutte le sue forze: «PFFFF!».

Paul Iziotto gli sorride gentile.

«Usi la tecnica sbagliata», dice. «Si fa così». Gli sistema le dita.

Un po’ più fuori, devono stare.

E un po’ più vicine agli angoli della bocca. «Ecco. Prova ora!».

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«Pffff».

«Devi anche tirare le labbra.

Prova a tirare le labbra!».

Fausto tira le labbra: «Pffff».

«Devi tirarle più forte», dice Paul.

«Pensa a qualcosa di aspro».

Fausto pensa alle palline al limone super aspre: «Pffff!».

Paul Iziotto scuote la testa. «No, Fausto. Si fa così».

Paul infila due dita in bocca e inspira profondamente. «Abescio assgolda!». «Eh?».

Paul Iziotto toglie le dita di bocca: «Adesso ascolta!». Infila di nuovo le dita in bocca. E soffia.

Fausto non ha mai sentito nulla di simile. Il fischio di Paul Iziotto

è tagliente come filo spinato: «PUUIIIIIIII!».

Dentro l’Antro dei dolciumi, Ale fa un salto ed esce di corsa in strada.

«Sbrigati, Fausto!», dice. Poi sparisce, rapida come un pesciolino d’argento.

«Cavolo, quanto andava di fretta», dice Paul sorpreso.

«Eh, sì…». Fausto spera che Paul non gli chieda perché Ale andava di fretta. Altrimenti Fausto sarebbe costretto a dirgli che Ale ha appena rubato un sacco di caramelle del sabato.

Fischiare con le dita non è l’unica cosa in cui Fausto non è per niente bravo. Fausto non riesce proprio dire le bugie.

Per fortuna Paul Iziotto non sembra molto interessato a parlare di Ale. Vuole parlare di fischi. Come si devono tenere le dita e cose così.

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Poi

«Riprova», dice.
«Lo farò un po’ più tardi», risponde Fausto.
«Ma grazie per l’aiuto!».
corre dietro ad Ale.
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