Settemiglia - anno II, n°6

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settemiglia da Gerusalemme ad Emmaus …e ritorno

Periodico Mensile Anno I - N°15 Mail ed Info: redazione@settemiglia.it www.settemiglia.it

Diocesi di Nola – Parrocchia San Francesco di Paola – Scafati – Sa

Ma quale antipolitica!

O-Maggio a San Francesco

MASCI Scafati II

Il caso “Grillo”

...e non solo!

Una comunità per Emmaus

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COSTRUIRE LA SPERANZA, SFIDARE LA CRISI, RITROVARCI COME POPOLO Lettera agli uomini e alle donne della Chiesa di Nola a venti anni dalla visita di Giovanni Paolo II arissimi amici, Il giorno in cui incontrai, per la prima volta, il popolo di questa meravigliosa diocesi, promisi a me stesso che avrei fa o di tu o per condividerne gioie e angosce, risorse e povertà, bellezze e storture. Sapevo, certo, che il territorio presentava mali cronici, in primis la camorra, la disoccupazione giovanile e l’emergenza ambientale, ma in nessun modo avrei creduto che, nel volgere di qualche anno, la terribile crisi internazionale si abba esse su di noi in modo così violento da piegare dalle loro radici migliaia di giovani che il “minimo sindacale”. Ciò nonostante, anche i cuori più vitali verso la soffe- con i loro talen avrebbero fa o il bene avverto tu a la parzialità del mio e norenza, la rassegnazione, in alcuni casi la delle nostre comunità. Di fronte a que- stro lavoro, e perciò mi apro, sinceraste eviden emergenze, ogni giorno mi mente, a tu voi: suggeritemi strade, disperazione. Ciò che ho visto negli ul mi mesi, ciò chiedo: cosa posso fare come vescovo indicatemi sen eri da percorrere insieche ho visto durante la visita pastorale e pastore? Quali i miei compi e le mie me, segnalateci senza mori ingius zie in tu e le ci à e in tu e le comunità responsabilità? Sinora, con la Chiesa di e nuove piaghe sociali, affinché possa parrocchiali, mi ha scosso nel più pro- Nola, mi sono dato qua ro risposte: la e possiamo dare il nostro pieno contrifondo dell’anima. Le famiglie sono allo preghiera incessante, anzi l’implora- buto. stremo. I giovani piangono di rabbia zione a Dio perché ascol il grido dei Tu avia io credo che il mio compito, perché i loro studi non sono servi a gius e degli innocen ; la denuncia, in- il mio principale compito, sia quello di stancabile e costru va, presso coloro impegnarmi al massimo perché la luce nulla. Gli Imprenditori e i commercian chiudono, e sempre più spesso si lascia- che hanno nelle mani gli strumen per della fede illumini il buio della no e. no andare a ges dispera . Le mamme, cambiare in parte le cose; la mol plica- Lo are perché la Speranza di Gesù Crile cen naia di mamme con cui ho avu- zione degli sforzi di Caritas e dalla rete sto squarci le tenebre, me ere in gioco la mia stessa vita, tu e le mie energie to modo di parlare, portano sul corpo, del volontariato, non per “servire pas nella voce, dentro gli occhi, i segni terri- in più” ma per dare vita a proge di fisiche e spirituali, perché nessuno, bili di un futuro che non c’è né per i loro promozione sociale e umana; la sensi- davvero nessuno, res senza una Pamari né peri loro figli, portano dentro bilizzazione delle comunità parrocchia- rola che dia senso e fiducia. Purtroppo, di sé Il buio di un tunnel che non finisce li, affinché non siano cieche e sorde a non posso materialmente farmi carico mai. Il triste rito dell’emigrazione verso fronte del male che divora le persone, delle esigenze dramma che e concressime di tu . Ma devo e voglio, e con il Nord dell’Italia è ripreso, es rpando e non si acconten no di portare avan

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Vita dei Santi

Vita della città

Il libro del mese

Giuseppe Toniolo

La Pedalata

Favole al telefono

ecologica

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