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Ti abbiamo “conosciuto” davvero, Gigi!
“Grazie, Gigi” “Di cosa Donato?”, mi starai chiedendo…! Della bella e vera Amicizia che hai donato a me, a Piera e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di “conoscerTi” Eri uno dei pochi a chiamarmi sempre con il mio nome di battesimo ogni qualvolta ci sentivamo sia per telefono che di persona e questo mi faceva piacere. Ho rimesso a posto la mia libreria e cosa mi ritrovo tra le mani ?
Gli atti del XIII congresso nazionale tenutosi a Bari a conclusione del mio mandato.
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Ho sfogliato le foto che erano state inserite e la mia mente è andata ancora più indietro a quando nel 1996 il club di Altamura ebbe a ricevere la charter e iniziammo, noi nuovi al Serra, a sentire parlare del Segretario Nazionale Gigi Ferro e a “conoscerTi”

Il “ conoscere ” però che Ti ha riguardato non significava un sapere esteriore così come avviene quando si conosce un episodio della storia.
Nel nostro caso “ conoscere ” ha significato essere vicino all’altro Volergli bene Hai fatto conoscere meglio, a me e a tutti, il nostro compito di Serrani nei confronti della Chiesa e della società
Hai camminato con me e tutti sulla via dell’Amicizia e l’Amicizia è una comunione spirituale, che ha la sua origine nella socialità della persona, nelle sue ricchezze affettive, razionali, spirituali
Per Aristotele è una virtù indis p e n s a b i l e alla vita: nessuno, infatti, a suo dire, p o t r e b b e vivere senza amici.
Essa è un bene inestimabile, che tuttavia sem- bra ap-partenere a pochi, coloro che hanno raggiunto una part i c o l a r e consapevolezza del senso dell ’ a l t r u i s m o e che aborriscono la pratica dell’amicizia solo per scopi utilitaristici, per trarne dei benefici
E Tu, caro Gigi, per tutti noi sei stato un vero Amico anzi un grande e vero Amico fraterno
In maniera naturale e non artefatta conquistavi l’affetto, la stima, l’affiatamento di chi ha avuto la fortuna di conoscerTi, di esserTi vicino, impadronendosi del Tuo sorriso.
Sono stato fortunato ad averTi conosciuto perché mi hai arricchito di bontà, di dolcezza, di benessere
E sono stati fortunati i Tuoi figli, i tuoi nipoti, la Tua amabile e dolce sposa Franca ad averti avuto e goduto sino a quando il Signore Ti ha voluto accanto a sé.
Quando abbiamo appreso della Tua partenza abbiamo avvertito smarrimento e sgomento per un grande senso di vuoto, quello che Tu, caro Gigi, hai lasciato in tutti noi, nei tuoi cari, nelle persone che Ti hanno accompagnato nella vita
Per tutti noi e in particolare per i Tuoi cari hai rappresentato da sempre, con la Tua dolcezza e pacatezza, un punto di riferimento, una persona cara che aggiungeva valore e piacere allo stare insieme allargando, così, la propria famiglia
Non dimenticherò mai la pace che mi ha avvolto quando sono venuto a trovarTi in ospedale prima dell’ultimo addio Eri con Tuo figlio che Ti vegliava e guardandoTi ripercorrevo le tante telefonate che avevamo avuto, i tanti consigli da Te elargiti a piene mani e, al di là delle mie parole maldestre, come Tu vedevi in me semplicemente l’uomo
Ho ritrovato vecchie foto caro Gigi come quelle di allorquando Ti invitai a venire da me prima della mia presidenza e Tu, con Franca, immediatamente raccogliesti l’invito ad unirTi per qualche giorno qui a casa mia con gli altri amici che in quel biennio avrebbero guidato il Serra
Custodirò gelosamente quelle foto come quelle che ti vedono insieme a Renato, Ugo, Peppino ma, soprattutto custodirò per sempre il Tuo ricordo, insieme a tutti gli amici non più con noi, nel mio cuore perché le persone muoiono davvero quando i vivi li dimenticano e noi serrani non Ti dimenticheremo mai

Ciao Gigi!









