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(+3%), spagnolo (+8%) e giapponese (+15%), sia in contesti emergenti in Est Europa (Polonia, +266%, Ungheria, +161%) e in Asia (Corea, +63%). Più problematica la situazione del comparto cotoniero in decremento, nei primi cinque mesi dell’anno, del 8,5% a causa principalmente dei risultati conseguiti in Romania (-9%) e Tunisia (-20%), i due maggiori paesi per import del cotoniero italiano. Mentre cala l’export, aumenta l’import: +8,5% nei primi cinque mesi di quest’anno. La Cina, con un +31%, rafforza il suo ruolo di fornitore principale, con una quota superiore al 19%, mentre anche altri tradizionali fornitori del nostro mercato, come Turchia e Repubblica Ceca, mettono a segno sostanziosi incrementi. Dinamiche e criticità dei settori Negli ultimi anni, anche nella filiera del tessile- moda si è assistito, sul mercato internazionale, ad una serie di cambiamenti strutturali e congiunturali, che hanno pesantemente influenzato il livello di competitività delle aziende italiane, in particolare delle piccole e medie imprese, che hanno rappresentato a lungo, all’interno e all’esterno dei distretti industriali, il motore dell’espansione del comparto. Caratterizzate da una forte specializzazione e da un frequente ricorso a contoterzisti e a subfornitori, le piccole e medie imprese della filatura e del tessile si trovano ora a dover affrontare nuovi scenari, potenzialmente minacciosi. Da un lato, il vantaggio competitivo di quei paesi in cui il costo del lavoro è ancora straordinariamente basso, dall’altro, la relativa facilità di accesso alle

n°6 \ gennaio - febbraio 2007

L’industria italiana della filatura tessile in cifre (*) (2003-2005)(milioni di euro) 2003

2004

2005

Fatturato Var. %

3.756

3.637 -3,2

3.456 -5,0

Valore della Produzione Var. %

2.736

2.641 -3,5

2.428 -8,0

Esportazioni Var. %

1.227

1.275 +3,9

1.162 -8,9

Importazioni Var. %

842

804 -4,5

764 -4,9

Saldo commerciale

385

471 +22,3

398 -15,5

2.352

2.170 -7,7

2.031 -6,4

Disponibilità interna Var. % Fonte: SMI-ATI su dati ISTAT (*) Prodotti, laniere, cotonieri e linieri

Il fatturato della filatura tessile nel 2005 Quote % dei vai comparti

Fatturato 2005: 3,5 Mld. Euro

Fonte: SMI-ATI su dati ISTAT

tecnologie produttive, spiega facilmente come i paesi emergenti siano stati rapidamente in grado di attaccare le imprese italiane del tessile non solo nella fascia dei prodotti a basso costo, ma anche in quella di qualità media. A questo si è sommato, il primo gennaio 2005, la riduzione dei limiti alle esportazioni tessili in Eu-

ropa da parte di paesi terzi. L’incremento dell’import, soprattutto dalla Cina, è stato talmente rapido da indurre la Commissione Europea, nella persona del commissario europeo al commercio, l’inglese Peter Mandelson, a raggiungere un accordo con il Ministro del commercio cinese, Bo Xilai, per istituire, fino alla fine del

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