Saphira aprile numero speciale

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Anno II Serie II n.4 - APRILE 2012 - ISSN 2240-3558

saphira news

SPECIALE AMERICA’S CUP WORLD SERIES NAPOLI: l’evento, i protagonisti e le iniziative in città


artemisiacomunicazione | ph: luciano d’inverno

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saphira news Pubblicazione Mensile Registrazione del Tribunale di Napoli n. 12 del 07.01.2011 Anno II Serie II n. 4 Aprile 2012 Edito a cura della Arpi Costruzioni S.r.l. Via Roberto Bracco n. 45 80133 Napoli Tel. 081/19363633 www.saphiranews.it www.facebook.com/saphiranewsmagazine Direttore Editoriale Raffaele Archivolti direzione@saphiranews.it Direttore Responsabile Francesco Bellofatto f.bellofatto@saphiranews.it Redazione Erica Archivolti Claudia Campagnano Paolo De Luca Sonia Oloferni Antonella Panella Paola Vona redazione@saphiranews.it Collaboratori Malja Brando Adele Brunetti Roberta Errico Gianluca Ferrante Pubblicità commerciale@saphiranews.it Progetto Grafico Pablo Donadio per Graphite srl Tatiana Smirnova Stampa Officine Grafiche Francesco Giannini & Figli SPA - Napoli Associato USPI ISSN 2240-3558 Con il Patrocinio del I singoli autori sono gli unici responsabili del contenuto degli articoli e degli spazi pubblicitari pubblicati. É vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

in copertina: 34th America’s Cup - AC World Series - Cascais 2011 - foto di Gilles Martin-Raget

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olevo fortemente che questo numero potesse dare un piccolo contributo per mettere a proprio agio chiunque sarà in questi giorni nella nostra città, per guidarlo, fargli vivere più compiutamente l’esperienza del soggiorno e fargli venire voglia di tornare, rendendolo ambasciatore presso amici e conoscenti dei pregi e dei valori della nostra Napoli. La cultura dell’accoglienza fa parte del nostro dna e noi napoletani siamo conosciuti nel mondo proprio per il nostro carattere solare, disponibile e socievole. Ma la disponibilità ad accogliere ospiti non può essere vista solo come un’attitudine spontanea, la qualità dell’ospitalità, che è il vero valore aggiunto di un contesto, rappresenta un percorso di maturazione di un sistema a vocazione turistica che sicuramente non si improvvisa dall’oggi al domani. Occorrono strumenti idonei, azioni mirate, consapevolezza diffusa, formazione e professionalità. Ho letto molto su quotidiani e social network dei disagi e delle lamentele da parte di molti cittadini per i nuovi strumenti organizzativi in occasione dell’America’s Cup World Series e per i quali, come naturalmente accade in occasione di ogni cambiamento, saranno possibili e necessari graduali ritocchi, modifiche e migliorie. Penso che ognuno di noi nel proprio piccolo possa fare qualcosa. Con la voglia di trovare il modo di gestire i cambiamenti utilizzandoli possibilmente a nostro vantaggio, al fine di promuovere la nostra città con una immagine corretta, al pubblico italiano e non. Benvenuti a Napoli! Raffaele Archivolti

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strongly believe this issue could make a small contribution to make everyone feel more comfortable these days in our city, to guide him, make him live fully the experience of living and make him want to come back, making him ambassador among the friends, of the strengths and values o ​ f our city. The culture of hospitality is a part of our DNA and we, Neapolitans, are known in the world for our sunny disposition, generous and friendly character. But the willingness to welcome guests cannot only be seen as a spontaneous attitude, the quality of hospitality that is the true added value of a context, represents a maturation of a tourist system that surely cannot be improvised overnight. Are needed suitable instruments, targeted actions, widespread awareness, training and professionalism. I read a lot of things in newspapers and social networks about the discomforts and complaints from many citizens of new organizational tools about the America’s Cup and for which, as of course happens at every change will be gradual as possible and necessary alterations, modifications and improvements. I think that everyone can do something. With the desire to find ways to manage the changes possibly using them to our advantage, in order to promote our city with a proper image, to the Italian and other public. Welcome to Naples!”



ACWS - speciale Napoli 2012 6 A COLLOQUIO CON LE AUTORITÁ ACWS - speciale Napoli 2012 14 AMERICA’S CUP WORLD SERIES: I PROTAGONISTI ACWS - speciale Napoli 2012 16 LA COPPA DELLE 100 GHINEE ACWS - speciale Napoli 2012 18 ACWS PRESENTA I TEAMS ACWS - speciale Napoli 2012 20 CHE COS’È LA COPPA AMERICA? ACWS - speciale Napoli 2012 21 WORLD SERIES 2012-2013 ACWS - speciale Napoli 2012 22 IL LORO PUNTO DI VISTA... ACWS - Napoles 2012 28 WHAT IS THE AMERICA’S CUP? ACWS - Napoles 2012 29 WORLD SERIES 2012-2013 ACWS - Napoles 2012 30 ACWS PRESENTS THE TEAMS 34 SPECIALE MOSTRE 42 ANCHE LA MUNICIPALITÀ SI IMPEGNA NELLA COPPA AMERICA

56 PORTFOLIO Eco Saphira 60 IL MARE DI NAPOLI: A UN PASSO DALLA MORTE, O DALLA RINASCITA Eco Saphira 62 SVILUPPO SOSTENIBILE ED ECONOMIA SOLIDALE A NAPOLI CON ECOLOGICAMENTE Stile & Design 64 VIVERE IN UN FILM Rotte di gusto 68 SARTÙ DI RISO DAL CUORE ROSSO 69 SCATTA IL MARE

sommario

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70 AGENDA

ACWS - speciale Napoli 2012 44 L’AMERICA’S CUP ACCENDE I RIFLETTORI ANCHE SUL PARCO SOMMERSO DI GAIOLA Regata 47 INVERNALE NAPOLI Regata 48 INVERNALE “CITTÀ DI BARI” Regata - Minialtura 49 2° Campionato Minialtura del Golfo - Trofeo Chiodo Regata - Minialtura 50 ALESSANDRO, UNA PASSIONE CHE NON SI DIMENTICA news dalla classe dinghy 52 IL CIRCUITO DINGHY SBARCA A NAPOLI CON LA SWISS & GLOBAL CUP CLASSIC 12’ DINGHY 54 Regata - Circuito delle Sirene CIRCUITO DELLE SIRENE 2012: AL VIA I CORSI IN VISTA DEL CAMPIONATO.

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ACWS - speciale Napoli 2012 foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com


NAPOLI INCONTRA L’AMERICA’S CUP

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A colloquio con le autorità

residente Caldoro, siamo ormai prossimi ad ospitare le gare di preselezione per l’America’s Cup, un successo per la Campania. La Coppa America rappresenta un grande evento per Napoli e la Campania. Una occasione perché è un appuntamento di fondamentale importanza per rilanciare la regione nel panorama internazionale. Il raggiungimento di questo risultato premia un lungo lavoro

Si, un lavoro di squadra che ha visto tutti compatti nel perseguimento dell’obiettivo. Abbiamo lavorato nell’interesse dei cittadini. Non sono state poche le difficoltà ma ci ho sempre creduto, la Campania ha tutte le potenzialità per ospitare l’evento, abbiamo il miglior campo di gara e possiamo ospitare la competizione velica dando una immagine positiva di Napoli e della Campania. Anche con queste iniziative rilanciamo la nostra immagine nel mondo. Un grazie alla provincia, al Comune, all’Unione Industriali ed a Bagnolifutura, insieme abbiamo raggiunto questo significativo obiettivo. È un successo per tutta la regione. Non risolve però le tante criticità della regione È vero, non risolve i problemi. La Campania sta risalendo la china dopo anni molto difficili. È un momento duro per l’economia nazionale ed internazionale ed in Campania tutto questo è accentuato ma con tenacia e lavoro costante abbiamo messo i conti in ordine e stiamo puntando alla crescita. La nostra è la regione più giovane d’Italia, ha enormi potenzialità per divenire protagonista nel Mediterraneo. Questo straordinario evento sportivo, unito ad altre iniziative, ci consente di proporre una rinnovata immagine, inoltre porterà un benefi-

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cio in termini economici al territorio rilanciando il turismo. La Campania merita queste opportunità.

Una occasione di rilancio ma che comporta anche un impegno economico per preparare al meglio la manifestazione Si. Saranno comunque utilizzate risorse adeguate ma questa è una di quelle iniziative che farà registrare maggiori entrate rispetto alle risorse pubbliche impegnate. Una partita che, facendo il rapporto costi-benefici, vale sicuramente la pena giocarsi. Non bisogna poi dimenticare che il grosso dei lavori interessa strutture fruibili che saranno funzionali al rilancio dei quartieri interessati dalla manifestazione come per esempio il restyling della Villa comunale, una ristrutturazione che gioverà anche in futuro alla città. Inoltre non dimentichiamo che ci sono anche investimenti privati. Questo appuntamento sportivo sarà un evento isolato o rientra in una strategia più ampia? Questa manifestazione si inquadra in un progetto più ampio che vedrà la regione protagonista di numerosi appuntamenti internazionali come il Forum delle Culture e il World Urban Forum dedicato alle città. Tanti momenti, tante occasioni per dimostrare che la regione può essere centrale nel panorama mondiale, per i grandi appuntamenti sportivi, per gli eventi culturali. La risorsa mare, filo conduttore anche del Word Urban Forum, è una ricchezza per la Campania che, per posizione geografica, per potenzialità del territorio, per cultura, si conferma porta del Mediterraneo, crocevia di scambi culturali. A questi singoli eventi si accompagna una strategia di rilancio complessivo del territorio. Penso ad esempio alla salvaguardia del nostro patrimonio archeologico. Per la prima volta dal dopoguerra Pompei rientra in un grande pro-

getto europeo. Saranno realizzati ingenti investimenti non solo legati alla tutela del sito archeologico, ma anche alla realizzazione di strutture extra moenia per consentire ai cinque milioni di visitatori che arrivano ogni anno di godere delle migliori condizioni di permanenza.

Ha parlato di risorsa mare, la Campania utilizza bene questa risorsa? Si, abbiamo messo in campo progetti concreti che vanno in questa direzione. La Regione Campania ha investito in maniera tangibile sul sistema portuale di Napoli e Salerno impiegando per gli scali circa 300 milioni. Da questi porti passano merci per 110 milioni di tonnellate, un valore che rappresenta il 50% del mercato del sud. Un progetto di fondamentale importanza per l’economia del territorio. Un consiglio per i turisti che arriveranno in Campania Vivere la città ed il fantastico evento sportivo che vedrà grandi professionisti e meravigliose imbarcazioni contendersi il primato. Ma soprattutto godersi il territorio, utilizzare questa occasione per conoscere le tante bellezze di una regione dalle mille sfaccettature e incredibili potenzialità.


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a Piazza Matteotti, sede della Provincia di Napoli, si scorge solo un pezzo di Vesuvio. Eppure il porto è a poca distanza, solo qualche centinaio di metri. E sul porto di Napoli l’amministrazione provinciale ha puntato molto, ritenendo tutto ciò che riguarda la risorsa mare come uno dei cardini del rilancio del territorio metropolitano. Ne è convintissimo Luigi Cesaro, 60 anni, dal 2009 Presidente della Provincia di Napoli. “Ritengo il mare la risorsa più importante per l’area metropolitana partenopea – esordisce Luigi Cesaro - quella in grado di far scattare l’economia non solo delle fasce costiere, ma anche di un hinterland naturalmente proteso su uno degli scenari più incredibili del mondo quale il Golfo di Napoli. L’area del Mediterraneo ha una funzione fondamentale non solo per il nostro sviluppo, ma anche per tutta la Campania e le regioni meridionali, che devono stringere rapporti intensi e costruttivi soprattutto con i paesi dell’area nord africana. È anche per questo che appena si parla di mare e di eventi che pongono l’area del golfo al centro degli interessi dei media, la mia attenzione è sempre massima e la mia valutazione sempre positiva”. Presidente Cesaro, è anche per questo che la sua amministrazione ha deciso di investire fortemente nell’America’s Cup? “Certamente, ma non solo. Quando decisi di entrare nell’ACN, la socie-

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internazionali da affiancare a quelli già stanziati da Unesco e Beni culturali. Abbiamo cercato di pianificare insomma una strategia complessa in grado di promuovere non solo la città capoluogo ma tutto il territorio dell’area metropolitana per allargare al suo ambito naturale, il Golfo di Napoli, l’area su cui ideare, investire e promuovere iniziative.

tà che gestisce tutti gli eventi e le iniziative collegate alla disputa delle regate veliche dell’America’s Cup, ho anche immediatamente pensato che fosse un evento in grado di innescare quel rilancio del territorio necessario per recuperare immagine ed opportunità che negli ultimi anni erano state penalizzate in particolar modo dalla crisi dei rifiuti. Come Provincia di Napoli ho inteso pertanto accettare questa sfida ed abbiamo cercato di dare un forte contributo in termini di idee, uomini e mezzi, affinché tale evento risultasse anche, se non specialmente, un volano per l’intera economia dell’area metropolitana. Per questo ho ritenuto utile, a margine del puro avvenimento sportivo, portare avanti una serie di progetti per valorizzare la risorsa mare, il turismo ed il nostro patrimonio culturale. Per esempio ho trovato particolarmente interessante e necessario promuovere iniziative appropriate per i siti culturali ed archeologici di Pompei ed Ercolano, anche perché proprio in questo periodo stiamo cercando finanziamenti da investitori privati

Presidente lei ha parlato anche di rilancio dell’immagine della Città. Ma è in grado di garantire a coloro i quali verranno a Napoli per la Coppa America che troveranno una città pulita? È inutile negarlo, Napoli aveva la propria immagine pesantemente offuscata dalle vicende legate alla gestione dei rifiuti. Oggi grazie allo sforzo coordinato di tutte le istituzioni, non si sono più presentate le criticità del passato. Stiamo per andare verso una soluzione definitiva dei nostri problemi e diventeremo sicuramente una delle regioni italiane più organizzate dal punto di vista ambientale. La Coppa America deve servire appunto anche a questo. La nostra è una grande scommessa che siamo chiamati ed obbligati a giocare e vincere. Vogliamo una vetrina internazionale per mostrare quello che siamo nella realtà, un popolo anche un po’ caotico ma tremendamente accogliente e capace di gestire flussi turistici importanti. Sarà un crescendo da oggi al 2013 e statene certi, coloro che verranno, vorranno sicuramente tornare perché da noi arte, cultura, bellezze naturali e pathos


popolare formano una miscela irripetibile. Inoltre, voglio ricordare che le date non sono state scelte a caso. Per le regate di aprile 2012 la concomitanza con le festività pasquali è un’occasione irripetibile per chi, in Italia e all’estero, decide di trascorrere una vacanza veramente completa. Per il 2013 invece ricordo che storicamente il mese di maggio è stato per la nostra città e la nostra provincia il mese in cui i nostri monumenti, i nostri musei, le nostre ricchezze culturali vengono presentati nel loro massimo sfarzo, anche grazie ad una promozione che l’anno prossimo sarà sicuramente massiccia. Presidente, vi sarà anche una forte copertura televisiva dell’evento. Sky Sport trasmetterà in diretta le regate programmate tra l’11 e il 15 aprile. È stato un accordo importantissimo con il più grosso network sportivo internazionale, che conferma la bontà dell’iniziativa. Quale maggiore vettore di comunicazione si poteva immaginare per diffondere le immagini della Napoli che ci piace? Sarebbe stato splendido se anche una barca napoletana aves-

se partecipato alle regate. E’ una mancanza che non riesco a mandar giù. Ad un certo punto eravamo pure sul punto di riuscirci, ma poi problemi di sponsor ed anche di tempo non lo hanno permesso. Peccato perché avevo, in sede di presentazione dell’evento, anche suggerito che fossero i napoletani a scegliere il nome della barca, in una sorta di referendum popolare che portasse la Città a sentire l’evento ancora più suo. Avrei voluto il tifo nella capitale del tifo. Si sa, noi napoletani sappiamo essere calorosi e partecipativi come pochi, per cui avere un catamarano che portasse in maniera inequivocabile il nostro marchio, avrebbe sicuramente dato alla manifestazione una marcia in più e reso maggiormente sopportabili alcuni sacrifici logistici inerenti alla mobilità che inevitabilmente saremo chiamati a sopportare per i giorni della manifestazione. In ogni caso è importantissimo che ci sia una barca italiana, Luna Rossa, che tra l’altro è anche il team che storicamente si è più avvicinato alla conquista del trofeo. E sono fermamente convinto che anche stavolta sarà tra gli equipaggi protagonisti. Napoli ha sempre portato bene all’Italia.

Qual è stato, in sintesi, il segreto del successo di questo evento? Innanzitutto uno: lo spirito che ci ha consentito di superare tutti i momenti critici che inevitabilmente si sono presentati davanti nelle varie fasi di preparazione dell’appuntamento, dopo aver sottoscritto l’accordo con l’Acea. La Coppa America ha avuto la grande capacità di compattare le istituzioni del territorio, impegnate in una grande sinergia che ha finalmente puntato ad un unico obiettivo condiviso nell’interesse della collettività, in cui sono stati completamente accantonati opportunismi politici e partitici. Anche con il supporto fondamentale del mondo industriale partenopeo, le istituzioni locali sono riuscite a fare corpo unico con la Città ed a portare avanti istanze e battaglie comuni che hanno reso possibile la realizzazione dell’evento. Spero che la Coppa America possa registrare un ulteriore successo, inaspettato ma quanto mai prezioso: quello di aver aperto una nuova stagione di intese politiche, che può far solo bene ad un territorio assetato di riscatto e sviluppo.

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e potenzialità e le aspettative della Coppa America che sarà ospitata, in aprile, dalla città di Napoli. Ne parliamo con il sindaco Luigi de Magistris.

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Sindaco, cosa rappresenta la Coppa America per Napoli? La Coppa America sarà una manifestazione sportiva che metterà Napoli al centro dell’attenzione internazionale, rilanciandone l’immagine e le bellezze in tutto il mondo, e sarà un volano anche per la crescita. SkySport inglese, una delle più importanti emittenti sportive al mondo, seguirà la diretta dell’evento insieme al canale ‘YouTube’ e stiamo lavorando per chiudere degli accordi anche con importanti emittenti nazionali radiofoniche e televisive. Da anni si tentava di portare questa competizione velica in città, adesso il sogno si concretizza ed è un motivo di orgoglio per questa amministrazione. In pieno agosto, in sinergia con Regione Campania, Provincia di Napoli e Unione Industriali della città, ci siamo costantemente tenuti in contatto con gli americani per definire i termini dell’accordo e i primi di settembre siamo volati a Plymouth per chiu-

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dere la trattativa. Insieme abbiamo raggiunto un grande successo e lo abbiamo raggiunto in poco tempo: era tutt’altro che scontato. Abbiamo ottenuto non solo di avere la prima tappa europea del circuito Ac World Series, dal 7 al 15 aprile, ma anche l’ultima, che si disputerà nel maggio del 2013, prima della tradizionale finale a San Francisco. Cosa si deve aspettare la città da questo grande evento? Innanzitutto, l’America’s Cup è un grande evento per promuovere il territorio, la socialità, per innescare processi di sviluppo. Un’occasione importante per potenziare settori strategi come il circuito turisticoalberghiero e museale, dinamo anche di nuovi posti di lavoro, utile per innescare, inoltre, processi di riqualificazione urbana nelle zone interessate dall’appuntamento. Ci può spiegare meglio? Crescita dei posti di lavoro e potenziamento del settore turistico-alberghiero ma anche museale, riqualificazione di alcune aree cittadine. Oltre ad un rilancio internazionale di Napoli: la Coppa America sarà una

vetrina preziosa per promuovere nel mondo le straordinarie bellezze della città. Molti di questi benefici sono comunque già tangibili. Dalle prenotazioni nelle strutture turisticoalberghiere, che hanno registrato per quel periodo il tutto esaurito, allo sblocco di una parte dei fondi europei per riqualificare l’area di Bagnoli, l’area di Napoli Est inizialmente individuata per ospitare le regate. Puntare su Bagnoli, all’inizio, ha infatti prodotto una crescita dell’attenzione su questa zona, priorità della nostra amministrazione. E per quanto riguarda la riqualificazione della città?


L’evento si terrà sul lungomare di via Caracciolo, nello spazio prospiciente la Rotonda Diaz. Per queste prime regate, rifaremo le strade e gli arredi urbani dell’area, ristruttureremo la Villa Comunale, che si affaccia sul mare, e promuoveremo il recupero dei numerosi ed interessanti monumenti custoditi al suo interno, come la Cassa armonica e la Casina del Boschetto. Con ulteriori lavori di manutenzione, poi, rimetteremo a nuovo il manto stradale e l’illuminazione della Villa stessa. Ma, soprattutto, recupereremo il pezzo di spiaggia che corre longitudinalmente a via Caracciolo: grazie ai lavori di prolungamento della scogliera davanti alla Rotonda Diaz, per esempio, riusciremo ad allargare e ripulire la spiaggia della cosiddetta ‘Mappatella Beach’. Mentre il molo San Vincenzo sarà pedonalizzato e quindi restituito alla fruibilità dei cittadini. Che clima si respira in città in vista dell’evento? Entusiasmo e fermento. I cittadini e le cittadine hanno mostrato da subito grande interesse per le rega-

te. Napoli ha nel sangue il mare e la vela e lo sta dimostrando. Come amministrazione ci siamo subito mossi per raccogliere e convogliare questo entusiasmo in iniziative concrete, per permettere a tutti i soggetti interessati di partecipare all’evento. Siamo riusciti in breve tempo a creare una rete formata dai Circoli velici, dalla Lega navale, dall’Accademia aeronautica dell’Accademia militare e dalle Federazioni sportive nuoto e canottaggio, per coordinare un tavolo di lavoro e incanalare le idee, i progetti e la grande voglia di partecipazione che cresce intorno alle regate. Tutti i cittadini e tutte le cittadine dovranno sentirsi protagonisti: la vela e lo sport dovranno essere un importante momento di socialità e partecipazione. Un appuntamento che non ha nulla a che vedere con il lusso: da diversi punti della città sarà possibile vedere lo spettacolo delle regate. Luoghi straordinari come Castel Sant’Elmo, Parco Virgiliano, Posillipo, il parco della Floridiana e diversi punti della costa. I cittadini e le cittadine potranno riprendersi quel bene comune primario di Napoli che è il mare, risorsa ed elemento identitario.

E per i turisti che verranno a Napoli? Il Comune di Napoli e il ministero per i Beni e le Attività Culturali stanno realizzando un progetto per creare una rete comune tra i musei della città: da Capodimonte a Villa Pignatelli, da San Martino al Palazzo Reale passando per il Museo Archeologico Nazionale. Ci sarà ovviamente un potenziamento del trasporto pubblico, grazie all’istituzione di alcune linee bus dedicate allo spostamento tra i diversi musei, così come alcuni ‘walking tour’, che da via Caracciolo porteranno i turisti della Coppa America in giro per la città. Previste anche alcune iniziative come l’ingresso gratuito durante la settimana della Cultura, dal 14 al 22 aprile, nei musei e nei luoghi d’arte cittadini. Il polo museale di Napoli è un’eccellenza mondiale e i turisti potranno vedere con i loro occhi i tesori che nasconde la città. Per cittadini e turisti, poi, saranno organizzati, diversi eventi anche di intrattenimento, ospitati presso la Villa Comunale allestita nel villaggio delle regate.

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etodo Coppa America. É diventata quasi una parola d’ordine. Un’espressione che il Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Paolo Graziano, utilizza spesso e con orgoglio. E’ lui infatti ad avere avuto l’idea di portare a Napoli l’America’s Cup e ad essere riuscito a centrare l’obiettivo instaurando, per l’appunto, una nuova metodologia: riunire intorno a un tavolo le rappresentanze produttive e le istituzioni che a vario titolo governano la città. Cominciamo proprio da qui, da questa ricetta magica, per capire quale sia il significato per Graziano del link creato tra Napoli e il mondo della vela.

Ho convinto a malapena gli amici di Acea a venire a dare un’occhiata a quello che sarebbe stato lo scenario dell’eventuale competizione. Hanno visto Bagnoli e ne sono rimasti conquistati. Poi, quando abbiamo dovuto rinunciare alla prima opzione, ci siamo ritrovati con loro per mostrargli via Caracciolo e hanno manifestato un entusiasmo ancora maggiore. Detto così, sembra che sia stato tutto estremamente agevole Purtroppo non è stato così. Ovviamente gli americani non ci hanno scelto solo per il panorama, che pure è impareggiabile e ha avuto un peso determinante. Hanno apprezzato, e qui tengo a dirlo con fierezza, anche la capacità di pianificare e di curare i minimi dettagli che siamo riusciti a mettere in campo, pur dovendo inevitabilmente fare i conti con lentezze burocratiche, normative e regolamenti che non aiutano chi vuole creare, pur se animato dalle migliori intenzioni di questo mondo. Non sono mancate le voci critiche

Un metodo, dunque. Ma dov’è sta la novità? Di tavoli se ne fanno tanti, di concertazione negli anni scorsi se ne parlava a ogni pié sospinto. E allora? Allora stavolta si è fatto sul serio. Non voglio offendere la suscettibilità di nessuno, ma qui il risultato lo si è portato a casa, al contrario di tanti altri confronti sterili avviati in passato spesso in buona fede ma forse con insufficiente determinazione. Un traguardo che sembrava più difficile da raggiungere di quello delle regate… É proprio così. Quando mi sono fatto avanti con gli americani per proporre di organizzare a Napoli la competizione, potevo passare per un folle. Eravamo nel pieno dell’ennesima emergenza rifiuti, Napoli tornava a leccarsi ferite che sembravano essere state rimarginate subito dopo l’insediamento del precedente governo Berlusconi.

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Già. Dispiace verificare che spesso convergono e si fanno pressanti quando ormai si è agli sgoccioli e si sta portando finalmente qualcosa a casa. Sono pochi, rispettabili portatori di interessi alla conservazione per la conservazione. Le loro preoccupazioni non hanno fondamento, le strutture frangiflutti ad esempio non hanno alcun impatto se non temporaneo con il territorio. Qualsiasi metropoli, per ospitare un grande evento, è disposta a sopportare qualche disagio. Purché poi, alla fine, vi sia una ricaduta per l’economia e la società. E’ stato messo in dubbio anche questo aspetto. Ci siamo mossi solo dopo aver effettuato delle stime che davano ampie garanzie sulla riuscita della manifestazione. Avremo un incremento di turisti pari a circa 150 mila unità. A fronte di investimenti che sfioreranno i 15 milioni, dovremmo avere introiti complessivi pari ad almeno 50 milioni. Sono previsioni

prudenziali. La valutazione originaria era molto più ottimistica. La cautela nasce dalla considerazione del ritardo con cui siamo stati oggettivamente costretti a procedere. La rinuncia a Bagnoli ci ha fatto perdere tempo prezioso. Per l’ultimo via libera della Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, abbiamo dovuto attendere i primi giorni di febbraio. In queste condizioni è chiaro che sei obbligato a rinunciare a qualcosa. Nel caso specifico, ad alcuni eventi collaterali di grande rilevanza internazionale. Ci muoveremo comunque sia chiaro, non mancheremo di sfruttare il brand America’s Cup per promuovere nel mondo alcune eccellenze delle nostra area. Peccato per l’occasione mancata di Bagnoli Peccato. Ma credo che non tutto quello che si è fatto per l’area flegrea sia andato perduto. La Giunta regionale ha sbloccato fondi da tempo in attesa, dimostrando grande attenzione verso la riconversione dell’area. Il Comune di Napoli si è mostrato pronto a fare il possibile per accelerare i tempi della riconversione. Devo dare atto ai nuovi governanti locali, compresa l’Amministrazione provinciale, di avere impresso una nuova marcia nel modo di gestire la cosa pubblica. Al di là del fatto che Bagnoli non potrà beneficiare dell’effetto indotto America’s Cup, sono fiducioso che potremo, adottando lo stesso metodo della convergenza per obiettivi, giungere presto alla valorizzazione di un’area fondamentale per il rilancio di Napoli. Chi saranno i ‘vincitori’ napoletani delle World Series sotto il profilo economico? Il ritorno per il turismo, dopo i colpi subiti da Napoli negli ultimi anni, è tutt’altro che trascurabile. Le prenotazioni alberghiere per i giorni delle gare sono già arrivate a raffica, fin da quando si è saputo delle date effettive della competizione. Ma le ricadute per il turismo saranno ben superiori a quelle che si riscontreranno durante i giorni delle World Series. America’s Cup significa tanta gente che viene, si gode


E nei giorni fatidici... Oltre agli albergatori, saranno affari

per i ristoratori, i tassisti, l’industria e l’artigianato, che potranno esibire il meglio delle loro produzioni negli stand messi a disposizione in un’area appositamente attrezzata in occasione della manifestazione. Potrei limitarmi a sottolineare l’aumento delle vendite di souvenir, gadget, prodotti tipici locali. Sono convinto tuttavia che si tratti solo della punta, o meglio dei profili più appariscenti di un business che toccherà trasversalmente anche altri settori. L’America’s Cup, va bene. Ma dopo? Innanzitutto, la Coppa America non è l’unico grande evento che sarà realizzato a Napoli nel prossimo futuro. Nella seconda parte di questo 2012 ospiteremo il World Urban Forum e il Congresso internazionale dell’aerospazio. Nel 2013, invece, sarà la volta del Forum Universale

delle Culture che, per quanti ritardi possa aver cumulato in sede organizzativa, resta un’importantissima manifestazione. E’ peraltro evidente che i grandi eventi sono necessari, ma non sufficienti a dare l’impulso definitivo per il rilancio della città. Serve, accanto a questo, esprimere una capacità di governo dei processi quotidiani, affiancandola alla propositività e alla qualità di progetti, la cui realizzazione migliori strutturalmente le condizioni economiche e sociali dell’area. L’Unione Industriali ne è consapevole e sta cercando un raccordo costante con altre associazioni di categoria, forze sociali e istituzioni, per dialogare intorno a ipotesi di sviluppo. Dobbiamo ragionare in una visione di quello che sarà la nostra città nei prossimi dieci-quindici anni. Lo dobbiamo fare per assicurare un migliore futuro ai nostri giovani.

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Napoli libera finalmente dai rifiuti e piena di attrattive naturali e bellezze storico-monumentali. Queste persone rappresenteranno altrettanti testimonial per veicolare nel mondo un’immagine finalmente positiva della capitale del Mezzogiorno. Ma non ci sono solo gli appassionati fisicamente presenti. Bisogna contare l’amore sviscerato che il popolo della vela di tutto il globo terrestre nutre per una competizione come America’s Cup. Le gare potranno essere viste su youtube. I social network e in generale gli strumenti multimediali della comunicazione innovativa saranno veicoli formidabili per la proposizione di un volto della città vincente, un po’ come quello di recente mostrato dalla squadra di calcio.

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America’s Cup World Series: i protagonisti

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anca poco al debutto napoletano dell’America’s Cup World Series. I preparativi fervono, le persone si intrattengono nei bar a parlare di vela, di mare e incominciano a stilare una classifica con i probabili vincitori. Insomma ai temi calcistici di inizio settimana o pre e post anticipi e posticipi si discute anche di mare in una città che deve tanto ad uno dei più incantevoli Golfi presenti nel globo terrestre. Sabato 7 e domenica 8 aprile si terranno gli allenamenti ufficiali e, sempre domenica, ma la sera alle 21, è prevista la cerimonia d’apertura dell’evento; uno spettacolare gioco di luci accoglierà i team e tutti i cittadini appassionati. Mercoledì 11 alle 14.15 inizieranno i giochi veri e propri con tre regate di flotta di 35 minuti ciascuna. I team proveranno a vincere ogni singola regata per arrivare a quella decisiva del 15 aprile (ultima domenica di gare) e portare a casa la vittoria. «La regata di flotta dell’ultima domenica è quella che vale di più in termini di punti, ma tutte le regate di flotta saranno fondamentali ai fini della classifica finale del Fleet Racing Championship; questa scelta obbligherà gli equipaggi a dare il massimo nei cinque giorni di regate», spiega Iain Murray, direttore dell’America’s Cup - proseguendo - «Le regate di flotta saranno anche molto più lunghe rispetto al passato, il campo di regata resterà molto stretto e premierà chi riuscirà a portare la barca al meglio contando sul lavoro di squadra». Giovedì e venerdì alle 13.30 si svolgeranno le qualificazioni del match race e alle 14.15 si terranno altre regate di flotta. Sabato 14 sono in programma ancora due regate di flotta ol-

Foto: Guilain GRENIER / www.americascup.com

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tre alle semifinali e finale di match race. Domenica 15 aprile, dalle 14 spazio a due prove di velocità sui 500 metri e all’ultima regata di flotta (la nona) che decreterà il vincitore del Fleet Race Championship. Le regate di flotta saranno, quindi, più lunghe in queste World Series targate Napoli, mentre i duelli di match race avranno la stessa durata (15 minuti) come nelle precedenti edizioni. I team si daranno battaglia per tre giorni con l’obiettivo di avanzare alla finale di sabato (basta una sola sconfitta per essere fuori dai giochi) quando verrà incoronato il vincitore del Match Racing Championship. Le imbarcazioni sono state sistemate negli hangar allestiti a via Caracciolo e, ogni singolo equipaggio, sta mettendo a punto le ultime strategie. Gli svedesi di Artemis Racing nella rifinitura, prima di arrivare a Napoli, hanno armato la prima ala di un AC72 mentre lo skipper del team Terry Hutchinson era abituato ad allenarsi con due AC45. I francesi con il team che porta già nel nome una garanzia “Energy Team” sono a Napoli e hanno confermato il proprio equipaggio. China team ha svolto la preparazione a Sanya, nell’isola tropicale di Hainan a meno di un’ora di volo da Hong Kong e tre da Shanghai e in questi giorni sbarcherà sul lungomare, mentre per Luna Rossa Challenge 2013 confermato lo skipper Max Sirena; il team è stato reso noto solo il 4 aprile a Palermo. s.o.

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ACWS - speciale Napoli 2012

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La coppa delle 100 ghinee

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Una coppa del valore di 100 ghinee, è questa la coppa del mondo della vela più famosa anche tra i non addetti ai lavori. Si tratta della Coppa America, ma se tutti la conoscono di fama non tutti sanno da dove prende il suo nome e chi fu il primo a vincerla. Era il 1851 quando Lord Wilton, commodoro del Royal Yacht Squadron inglese, invitò i cugini americani del New York Yacht Club a partecipare all’annuale regata di mezza estate, 53 miglia, il periplo dell’isola di White con partenza e arrivo a Cowes, competizione aperta a tutte le nazioni. Gli americani accettarono inviando una goletta dal nome America, con al comando il Captano Richard C. Brown. Una barca molto diversa da quelle inglesi, che seppe distinguersi nella competizione portando a casa l’ambito trofeo. L’idea di trasformare la Coppa in un Tro-

feo internazionale è di George Scuyler, membro del sindacato che aveva portato America in Inghilterra. È il 1857 e il Trofeo viene battezzato Coppa America, dal nome della prima barca ad averla vinta, e diviene un trofeo Challenge perpetuo. Un club di un’altra nazione che desidera conquistare la coppa può sfidare il Club possessore del trofeo. Il 1970 è il primo anno in cui più nazioni lanciano la sfida al Defender del trofeo, facendo nascere così le Challenger Series, competizioni volte a selezionare lo sfidante del Defender. Il 1983 è l’anno in cui la coppa passa, dopo 132 anni, dalle mani del New York Yacht Club a quelle degli sfidanti australiani ed è anche l’anno in cui le competizioni per la scelta dello sfidante prendono il nome di Louis Vuitton Cup, dall’azienda sponsor della manifestazione. c.cam.


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ACWS presenta i teams ACWS - speciale Napoli 2012

Aleph-Equipe de France

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Questa squadra è stata fondata nel 2009 da Philippe Ligot come CEO e Bertrand Pacé come skipper. La loro prima regata è stata la Louis Vuitton Trophy nel 2009, dove si manifestò lo spirito di squadra francese. Dal 2010 porta il nome di Aleph, e poi, con il supporto della Federazione francese di vela, ha preso il nome di Aleph-Equipe de France per la Coppa America 2013. L’Aleph AC45 è stato timonato da Bertrand Pacé a Cascais e poi da Pierre Pennec Plymouth a San Diego. Nel 2011, Aleph ha partecipato anche nel circuito RC 44.

Artemis Racing

Artemis Racing ha vinto il Circuito Audi MedCup 2007 e il TP52 World Championship, ed era ben noto per il suo successo nella classe RC44. Entrata nella Louis Vuitton Trophy, la squadra si è ampliata e rafforzata con l’aggiunta di velisti come Terry Hutchinson e Kevin Hall, i quali hanno avuto entrambi risultati impressionanti nei match race. Artemis Racing è stato accettato come sfidante per la Coppa America 34 il 1° novembre 2010 dal Golden Gate Yacht Club. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Ben Ainslie Racing

Ben Ainslie Racing (BAR) team è stato lanciato nel gennaio 2012. BAR gareggerà nella Coppa America World Series 2012/13, con una visione a lungo termine per vincere la 35° Coppa America dopo la conclusione della 34° Coppa a San Francisco nel 2013.

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China Team

Cina Team è una squadra formata nel 2005. La squadra ha gareggiato la prima volta nella Louis Vuitton Cup 2007. Alleati con il team francese, Le Défi, hanno aumentato così considerevolmente l’accesso alle imbarcazioni e la loro conoscenza. Nel 2008, il team ha annunciato il Campione del Mondo Match Racing Ian Williams come nuovo skipper. Hanno gareggiato nella Louis Vuitton Pacific Series nel 2009 e parteciperanno alla Coppa America 2013. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Emirates Team New Zealand

Emirates Team New Zealand è diventato un nome familiare nel loro paese d’origine in seguito alle vittorie consecutive in Coppa America nel 1995 e nel 2000, sono stati la prima squadra non statunitense a vincere e poi difendere la Coppa America. Emirates Team New Zealand attualmente compete nel World Match Racing Tour. Guidati dal loro skipper Adam Minoprio, da loro ci si aspetta una futura campagna di Coppa America in Nuova Zelanda. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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Energy Team

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Green Comm Racing

Green Comm Racing è la rappresentante del Real Club Nautico de Valencia, lo sfidante numero 7 della Coppa America 34. L’ambizione di Green Comm Racing è di promuovere e gestire la “rivoluzione verde” sfruttando l’impatto mediatico nel più antico trofeo dello sport. Green Comm Racing si propone di far parte della Coppa America per i prossimi 10 anni. Si tratta di un progetto a lungo termine con un obiettivo chiaro: costruire una squadra vincente. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Luna Rossa Challenge

Luna Rossa Challenge (originariamente chiamato Prada Challenge) è una squadra italiana Racing Syndicate, creata per competere per la Coppa America del 2000. Sponsorizzato da Prada, e a partire dal 2005, anche da Telecom Italia. Luna Rossa Challenge 2013 e Emirates Team New Zealand hanno firmato un accordo di cooperazione fino al 31 dicembre 2012, che include l’accesso completo a tutta la progettazione ETNZ e dati di rendimento di questo periodo.

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Energy Team è un team nato dai due fratelli Loïck e Bruno Peyron per la Coppa America 2013. Nel mese di ottobre 2010, i fratelli Peyron hanno annunciato la loro intenzione di partecipare alla Coppa. Il progetto è stato lanciato ufficialmente 9 febbraio 2011 presso la sede dello Yacht Club de France a Parigi. Energy Team partecipa alla World Series con un AC45 serie 7, le cui vele sono fornite dal velaio francese Incidences. Questa è l’unico team insieme al Team Korea, a non essere invelato North Sails.

foto: Nigel Marple / Luna Rossa Challenge 2013

Oracle Racing

Quando ORACLE Racing ha vinto la Coppa America nel febbraio 2010, non è stato solo il proprietario del team Larry Ellison a riuscire nell’obiettivo di portare la Coppa America a “casa”, negli Stati Uniti, ma anche il suo team ORACLE Racing è diventato il defender della 34° Coppa America. Guidati dal quattro volte vincitore della Coppa America Russell Coutts (CEO) e lo skipper James Spithill, che è stato il più giovane skipper a vincere la Coppa fin ora, ORACLE Racing ha messo insieme un team formidabile per difendere il trofeo nelle acque di casa a San Francisco nel 2013.

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Team Korea

È l’unica squadra nuova sfidante del più antico trofeo sportivo, Team Korea applicherà tutte le risorse tecnologiche di uno dei paesi più dinamici dell’Asia. La squadra è stata fondata da Kim Dong-Young, un marinaio esperto e organizzatore di uno dei più grandi eventi di vela del mondo, The Match Cup Korea. Young ha ambizioni realistiche per questo primo tentativo, che ha definito un’ esperienza di apprendimento con l’obiettivo di miglioramento continuo. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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Che cos’è la Coppa America? ACWS - speciale Napoli 2012

L

a Coppa America è il trofeo assegnato al vincitore, tra due catamarani , della regata. Un catamarano, noto come defender (il difensore), rappresenta lo yacht club che attualmente detiene la Coppa, il secondo catamarano, noto come sfidante, rappresenta lo yacht club che sfida. La Coppa America è il più antico trofeo internazionale attualmente disputato.

Foto: Guilain GRENIER / www.americascup.com

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Il trofeo è stato originariamente assegnato nel 1851 dal Royal Yacht Squadron per una regata attorno all’Isola di Wight, che è stata vinta dalla goletta America. Il trofeo è stato poi ribattezzato Coppa America secondo il nome della barca ed è stato donato al New York Yacht Club (NYYC), secondo i termini del Deed of Gift, che ha reso disponibile la coppa per la perpetua competizione internazionale. Ogni yacht club che soddisfi i requisiti indicati nel Deed of Gift ha il diritto di sfidare lo yacht club che detiene la Coppa. Se il club sfidante vince la regata, ottiene la coppa. La storia e il prestigio associati alla Coppa America attraggono i migliori velisti del mondo, yacht designer, imprenditori e sponsor. Si tratta di una prova non solo di abilità a vela, barche e design, ma anche di fund-raising e capacità di gestione. Il trofeo si è svolto dal NYYC dal 1857 (quando il sindacato che ha vinto la Coppa ha donato il trofeo al club) fino al 1983, quando la Coppa è stata vinta dal Perth Royal Yacht Club, rappresentato dalla barca Australia II, ponendo fine alla più lunga serie di vittorie nella storia dello sport. Dalla terza difesa della Coppa nel 1876 fino alla ventesima difesa nel 1967, c’è sempre stato un solo sfidante. Nel 1970, per la prima volta, si sono avuti più sfidanti, il NYYC procedette quindi ad eseguire una serie di selezioni tra gli sfidanti: il vincitore sarebbe diventato il challenger per quell’anno ed entrato direttamente in competizione con il difensore nel match di Coppa America. Dal 1983 fino al 2007, Louis Vuitton ha sponsorizzato la Coppa premio per il vincitore delle regate di selezione. Dalla prima competizione nel 1870, le regate sono state corse tra barche di 65-90 piedi (20-27 m), dopo la Seconda Guerra Mondiale e quasi venti anni senza una sfida, sono state apportate delle modifiche al Deed of Gift da parte del NYYC, per consentire alle più piccole e meno costose barche da 12 metri di competere. Questa classe è stata utilizzata fino a quando nel 1990 è stata introdotta la Coppa America International Class. L’edizione 2010 della Coppa America si è disputata a Valencia, in Spagna, con yacht multiscafo di 90 piedi (27 m). Challenger BMW Oracle Racing ha battuto 2-0 il defender Alinghi ed ha vinto la Coppa per il Golden Gate Yacht Club. Nel 2013 la Coppa America si terrà a San Francisco, California.


World Series 2012-2013 • America’s Cup World Series è una serie di regate di match race che portano alla Coppa America 2013. • La World Series utilizza catamarani AC45, un one-design wingsail con foil disegnati appositamente per l’evento da Mike Drummond e il team Oracle Racing ingegneria. L’AC45 è inteso come una versione più piccola della più grande AC72 ed ha le seguenti caratteristiche: • build: honeycombcore carbonfiber sandwich • lunghezza: 13.45 m (44.1 ft) • larghezza: 6.9 m (23 ft) • peso: 1,290–1,320 kg (2,800–2,900 lb) • pescaggio massimo : 2.7 m (8 ft 10 in) • altezza massima: 21.5 m (71 ft) senza estensione • ala: 20 m (66 ft) 85 m2 (910 sq ft) albero con le tre flap aggiustabili • ala e la terza flap: 4 m (13 ft) altezza, 8 m2 (86 sq ft) superficie • fiocco superficie: 48 m2 (520 sq ft) • superficie gennaker: 125 m2 (1,350 sq ft) • costruttori: Core Builders (NZ), Cookson Boats (NZ)

ACWS - speciale Napoli 2012

America’s Cup World Series è una serie di regate di match race che portano alla Coppa America 2013.

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ACWS - speciale Napoli 2012

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Il loro punto di vista... James Spithill James Spithill, skipper di Oracle, defender della Coppa America, ha risposto ad alcune nostre domande riguardanti il prossimo appuntamento nelle acque del golfo di Napoli in cui si troverà a navigare per la prima volta nella sua carriera.

intorno all’evento. Come proseguono gli allenamenti? Vi state preparando in qualche maniera particolare ad affrontare il tracciato di regata previsto nel golfo di Napoli? Abbiamo avuto due sedute di allenamento a San Francisco: una in Febbraio ed una nel mese di Marzo. L’ultima sessione è stata molto più centrata sulla preparazione alle regate così da arrivare ad essere il più agguerriti possibile. Le regate sono molto brevi, spesso soltanto 20 minuti, quindi è essenziale che la partenza e tutte le manovre dell’equipaggio siano condotte senza errori così che si possa fare la differenza con la velocità della barca e le scelte tattiche.

parere su alcuni punti. Cosa pensi riguardo al campo di regata approntato per l’evento ed alle condizioni meteomarine che si presenteranno ai team internazionali che qui giungeranno per darsi battaglia? “Dal punto di vista tecnico Napoli è perfetta: le condizioni meteomarine in genere sono buone anche se la prima settimana di aprile potrebbe riservare qualche sorpresa, un po’ più avanti magari ci sarebbe stata la certezza di avere vento stabile. Penso comunque che anche con giornate non proprio ottimali i catamarani Ac45 saranno comunque in condizione di navigare. A Napoli vento per poter regatare, soprattutto con quelle barche, c’è sempre.”

Cosa si aspetta da questa nuova tappa dell’America’s Cup World Series? Davvero non vedo l’ora di ritornare in Italia! So quanto gli Italiani siano appassionati di vela, ho avuto modo di capirlo facendo parte dell’equipaggio di Luna Rossa nel 2003 e nel 2007. Quali sono le tue considerazioni riguardo al campo di regata napoletano? Il fatto che il campo di regata sia molto vicino alla città sembra essere una cosa grandiosa! Noi vogliamo che gli appassionati seguano la competizione e questo è proprio una delle migliori novità introdotte dall’America’s Cup. Spesso per seguire le regate bisogna raggiungere il campo di regata anche ad un’ora e più di distanza dalla costa, in pieno oceano. In questo caso, non saranno i fan a doverci raggiungere ma saremo noi ad avvicinarci agli spettatori! Questo è ottimo per far crescere l’interesse

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Prevede di visitare la città tra una regata e l’altra? Se ci sarà tempo sicuramente! Purtroppo avremo alcuni impegni con degli sponsor in Europa. Paola Vona

Lars Borgstrom Abbiamo fatto un’interessante chiacchierata con Lars Borgstrom, storico trimmer de Il Moro di Venezia, Luna Rossa e Mascalzone Latino, che, in prossimità della tappa napoletana dell’America’s Cup World Series, ci ha espresso il suo

Cos’è che rende queste imbarcazioni adatte a navigare anche con poco vento? “Quando furono riviste le regole della manifestazione si pensò soprattutto a realizzare un evento che fosse televendibile: la prima esigenza fu quindi


Cosa pensi di queste imbarcazioni così veloci e dinamiche? “Secondo me, i catamarani Ac45 sono molto interessanti e, in particolare, le regate di flotta saranno molto avvincenti. Ho qualche perplessità soltanto dal punto di vista tattico, nel senso che queste barche hanno accelerazioni e decelerazioni molto forti e, di conseguenza, anche una piccola differenza di pressione o una raffica in più o in meno, potrebbe fare molto la differenza e stravolgere la regata. Sulle vecchie barche la grossa differenza la faceva invece la direzione del vento, quindi prendere il salto di direzione giusta. L’aspetto tattico ora si concentrerà sicuramente di più sull’intensità del vento che sulla direzione. Questi cambiamenti hanno portato anche conseguenze sulla scelta dei velisti coinvolti che, dal punto di vista delle prestazioni, si avvicinano molto di più a quelle degli atleti. Dei diversi team infatti fanno parte molti giovani, meno esperti, ma con

Santino Brizzi

marani, pilotati solo da 5. Queste scelte non privilegiano certo la nautica vera e propria, quanto la spettacolarizzazione dell’evento, puntando sulla velocità delle imbarcazioni e le riprese televisive.

Ama definirsi un “velista di vecchia scuola”. Giuseppe “Santino” Brizzi, originario di Sabaudia e classe 1976, aveva 24 anni quando nel 2000 vinse la Louis Vuitton cup con l’equipaggio di Luna Rossa. L’abbiamo raggiunto telefonicamente a Valencia, dove segue gli allenamenti e test del team svedese Artemis, in vista delle gare napoletane tra il 7 e 15 aprile.

C’è una vena polemica in questa sua affermazione… No, no. Semplicemente è un dato di fatto. Là fuori vedremo regatare dei missili. Tutto ciò avrà certamente un costo, e per quanto lo staff America’s cup abbia assicurato che con gli Ac45 le spese siano calate, non so quanti team l’anno prossimo potranno effettivamente permettersi un Ac72…

Innanzitutto, Brizzi ci racconti: come procedono gli allenamenti degli svedesi? Abbastanza spediti, direi. Stanno provando per la prima volta l’albero alare di 38 metri del futuro Ac72, la barca che verrà utilizzata nelle prossime gare di America’s cup a fine 2012. Raggiungerà i 22 metri, otto in più dell’attuale Ac45 (che gareggerà a Napoli). Questi scafi possono raggiungere addirittura i 30 nodi e sono leggerissimi. Scuffiare potrebbe essere in questo caso, davvero pericoloso.

Tornando a Napoli, che idea si è fatto di questo inedito tracciato di gara nella baia di Mergellina? E’ un campo di regata ideale: ho veleggiato spesso in queste zone e, oltre ad essere scenograficamente spettacolari, presentano anche una situazione di vento ottimale, soprattutto ad aprile.

grandi capacità cardiovascolari e ottima potenza.” p.vn.

C’è qualche team favorito rispetto agli altri secondo lei? Mi sembra che tutti si equivalgano al momento. Tra Artemis, Prada e Oracle, ognuna potrebbe fare la differenza. Credo proprio che si distinguerà a questo punto, chi disporrà di una migliore tecnologia. Quindi di maggiore budget.

ACWS - speciale Napoli 2012

quella di evitare l’inconveniente, abbastanza normale, di annullare regate per mancanza di vento. A Valencia nel 2007, ad esempio, siamo andati avanti una settimana senza regatare perché non c’era vento… per inciso, a Napoli, in quegli stessi giorni, si sarebbe potuto regatare senza problemi. Per evitare situazioni di questo tipo sono state quindi progettate ed introdotte barche innovative in grado di navigare con un range di condizioni molto ampio, dai 3 ai 30 nodi, il cui punto di forza è di avere una minore superficie bagnata, con una fortissima leva raddrizzante. Il catamarano comincia ad essere veloce quando naviga su uno dei due scafi quindi, ciò che è importante, è essere in condizione di far “volare” lo scafo. A questo scopo, rispetto al 2011, è stata introdotta una novità: per far sì che le barche potessero regatare anche con poco vento, sono state progettate delle estensioni da aggiungere all’ala che viene così allungata di 4 metri, per un incremento di superficie velica di 8 m/q. Sono però sicuro che a Napoli non ci sarà bisogno di utilizzare questi prolungamenti.”

Paolo De Luca

I maestri del vento Viaggio tra le velerie più importanti in Italia, spulciando tra ultime innovazioni e prodotti all’avanguardia

Dal punto di vista tecnologico, c’è chi accusal’America’s cup di un’eccessiva tecnologizzazione: lei è d’accordo? Mah, io sono all’antica. Preferivo i vecchi monoscafi con a bordo 18 persone, piuttosto che questi cata-

Vele da regata, vele da crociera. Carbonio, dyneema, tessuti multidirezionali “Sandwich” high tech. Negli ultimi vent’anni la millenaria scienza che sfrutta il vento per navigare ha compiuto enormi balzi in avanti. E, come molto spesso accade, è la tecnologia da competizione a far da pioniere, per poi rivolgersi al mercato più espanso dei navigatori d’altura. Ne abbiamo parlato con tre importanti esponenti della veleria italiana, veri e propri maestri del vento. Iniz-

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ACWS - speciale Napoli 2012

iamo da Paolo Semeraro di “Banks sails”, nonché ex olimpionico a Seoul 1988 e Barcellona 1992. “Oggi il lavoro di un produttore di vele somiglia più a quello di un’enorme sartoria – spiega -, con tessuti personalizzabili, preparati dalle stesse aziende leader e, soprattutto, strumentazioni di ultima tecnologia”.

La struttura di un buon prodotto finale, può essere infatti influenzata da numerosissimi aspetti progettuali: dalla solidità della barca, dall’utilizzo e dalla necessità e disponibilità economica del cliente. Anche per questo i prezzi variano esponenzialmente, senza tariffe fisse. Al rialzo, naturalmente. “Noi di Banks siamo una multinazionale di fascia medio alta, con centro di disegno e laminazione a Bari. I nostri fiori all’occhiello sono due. Il primo è una vela in fibra dyneema e carbonio estremamente resistente, per navigazione di altura e crociera. Il secondo è costituito dalle membrane “Code 0”, con tessuto leggerissimo, laminato su nilon di spinnaker. È una perfetta vela ibrida, morbida e leggera, ideale per altura o regate”. A Semeraro fa eco Marco Pecorella di “OneSails”, compagnia di punta della veleria toscana, già produttrice dei manufatti “Vektor”. “La nostra ultima innovazione –dichiara Pecorella -, si chiama Millennium, le cui prime sperimentazioni sono partite 4 anni fa.” Si tratta di una tecnologia a fili continui di materiale vario (come il carbonio o il dyneema), inglobati nella stessa vela da vertice a vertice, sen-

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za interruzioni. “Siamo gli unici al mondo insieme a North Sails ad aver avviato produzioni di fili continui inglobati nella vela. Solo che noi non utilizziamo collanti e catalizzanti vari, garantendo un prodotto finale uniforme, più leggero e, allo stesso tempo, molto resistente”. E proprio Stefano Leonardi di “North Sails” conclude la nostra piccola indagine. L’azienda, leader mondiale del settore, è anche fornitrice delle scuderie in gara per l’America’s cup napoletana dal 7 al 15 aprile. “Già stiamo lavorando sugli alberi alari che vedremo sui nuovissimi catamarani AC72, per le regate del 2013”. Dichiara Leonardi. E aggiunge senza mezze misure: “La differenza per cui ci distinguiamo nel mondo è perché applichiamo sui nostri prodotti le più avanzate trovate ingegneristiche. Certo, ne risulta un evidente avanzo di prezzo. Ma è una garanzia: le nostre vele in Dacron ad esempio, durano oltre 25 anni. Questo perché ne utilizziamo una variante da noi prodotta, con trama più sofisticata. Tralaltro, il nostro è l’unico Dacron a potersi permettere tagli orizzontali, che non “spancino” la vela”. North Sails rivendica prestazioni eccellenti in qualsiasi settore operi, sia legato alle competizioni sportive che alla vela d’altura. “Ci comportiamo un po’ come avviene per le auto che gareggiano in Formula uno – conclude Leonardi-: sviluppiamo tecnologie all’avanguardia per competizioni professionali, per poi incanalarle anche alla fascia dei velisti da crociera. Proprio come avviene in Ferrari, sia per le vetture da competizione, che quelle per clienti “normali”.

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Paolo De Luca

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ACWS - speciale Napoli 2012


ACWS Naples 2012 foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com


NAPLES MEETS THE AMERICA’S CUP Special english edition

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What is the America’s Cup? ACWS Naples 2012

T

he America’s Cup is a trophy awarded to the winner of the America’s Cup match races between two yachts. One yacht, known as the defender, represents the yacht club that currently holds the America’s Cup and the second yacht, known as the challenger, represents the yacht club that is challenging for the cup. The America’s Cup is the oldest active trophy in international sport.

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The trophy was originally awarded in 1851 by the Royal Yacht Squadron for a race around the Isle of Wight, which was won by the schooner America. The trophy was renamed the America’s Cup after the boat and was donated to the New York Yacht Club (NYYC) under the terms of the Deed of Gift, which made the cup available for perpetual international competition. Any yacht club that meets the requirements specified in the Deed of Gift has the right to challenge the yacht club that holds the Cup. If the challenging club wins the match, it gains stewardship of the cup. The history and prestige associated with the America’s Cup attracts not only the world’s top sailors and yacht designers but also the involvement of wealthy entrepreneurs and sponsors. It is a test not only of sailing skill and boat and sail design, but also of fundraising and management skills. The trophy was held by the NYYC from 1857 (when the syndicate that won the Cup donated the trophy to the club) until 1983 when the Cup was won by the Royal Perth Yacht Club, represented by the yacht Australia II, ending the longest winning streak in the history of sport. From the third defense of the Cup in 1876 through the twentieth defense in 1967, there was always only one potential challenger. In 1970, for the first time, there were multiple potential challengers, so the NYYC agreed that the challengers run a challenger selection series with the winner becoming the challenger for that year and competing against the defender in the America’s Cup match. From 1983 until 2007, Louis Vuitton sponsored the Louis Vuitton Cup as a prize for the winner of the challenger selection series. From the first defense in 1870, matches were raced between yachts 65–90 ft (20–27 m) on the waterline owned by wealthy sportsmen. This culminated with the J-Class regattas of the 1930s. After World War II and almost twenty years without a challenge, the NYYC made changes to the Deed of Gift to allow smaller, less expensive 12-metre class yachts to compete; this class was used until it was replaced in 1990 by the International America’s Cup Class. The 2010 America’s Cup was raced in 90 ft (27 m) multihull yachts in a best-of-three race regatta in Valencia, Spain in February 2010. Challenger BMW Oracle Racing beat defender Alinghi 2–0 and won the Cup for the Golden Gate Yacht Club. The 2013 America’s Cup will be held in San Francisco, California.


World Series 2012-2013 • The World Series uses AC45 catamarans, a one-design wingsail catamaran with foils designed specifically for the event by Mike Drummond and the Oracle Racing engineering team. The AC45 is intended as a smaller version to the larger AC72 class rule and has the following specifications: • build: honeycombcore carbonfiber sandwich • length: 13.45 m (44.1 ft) • beam: 6.9 m (23 ft) • weight: 1,290–1,320 kg (2,800–2,900 lb) • maximum draught : 2.7 m (8 ft 10 in) • air draught : 21.5 m (71 ft) without extension • wing: 20 m (66 ft) 85 m2 (910 sq ft) mast element with three adjustable trimflaps • wing and third flap wing extension: 4 m (13 ft) high, 8 m2 (86 sq ft) area • jib area: 48 m2 (520 sq ft) • gennaker area: 125 m2 (1,350 sq ft) • builders: Core Builders (NZ), Cookson Boats (NZ)

ACWS Naples 2012

The America’s Cup World Series is a series of match race regattas leading up to the 2013 America’s Cup.

Foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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It is interesting:

The oldest cup in the world is not named after the US. The Cup is named after the boat, America, which in 1851 raced 15 rivals from the Royal Yacht Squadron aroung the Isle of Wight. America dominated the 53-mile course and beat the runner-up by a total of eight minutes. saphiranews.it 31


ACWS presents the teams ACWS Naples 2012

Aleph-Equipe de France

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

This team was founded in 2009 by Philippe Ligot as CEO and Bertrand Pacé as skipper. Its first race was the Louis Vuitton Trophy in 2009, where it bores the name of Team French Spirit. Since 2010, it bears the name of Aleph, and then, with the support of the French Sailing Federation, it tooks the name of Aleph-Equipe de France for the America’s Cup 2013. The AC45 Aleph was helmed by Bertrand Pacé in Cascais and then by Pierre Pennec Plymouth in San Diego. In 2011, Aleph has also participated in the RC circuit 44.

Artemis Racing

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Artemis Racing won the 2007 Audi MedCup circuit and the TP52 World Championship, and were well known for their success in the RC44 Class. Entering into the Louis Vuitton Trophy, the team expanded and strengthened the team by adding sailors such as Terry Hutchinson and Kevin Hall, both of whom have had impressive results in various one design classes and match racing. Artemis Racing was accepted as a Challenger for the 34th America’s Cup on 1 November 2010 by the Golden Gate Yacht Club.

Ben Ainslie Racing

Ben Ainslie Racing (BAR) team was launched in January 2012. BAR will compete in the 2012/13 America’s Cup World Series (ACWS), with a long term vision to challenge for the 35th America’s Cup following the conclusion of the 34th Cup in San Francisco in 2013.

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

China Team

China Team is a yacht racing team formed in 2005. China Team first appeared in competition in the Louis Vuitton Cup 2007, the challenger series held prior to the America’s Cup. They had an alliance with French team, Le Défi, increasing their access to craft and knowledge considerably. In 2008, the team announced World Match Racing Champion Ian Williams as the new skipper. They competed in the Louis Vuitton Pacific Series in 2009 and will compete in the 2013 America’s Cup. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Emirates Team New Zealand

Emirates Team New Zealand has become a household name in their home country following their consecutive wins in the America’s Cup in 1995 and 2000, they became the first team from a country outside the United States to win and then defend the America’s Cup. Emirates Team New Zealand is currently competing in the World Match Racing Tour. Led by their skipper Adam Minoprio, they are widely expected to be the basis for a future America’s Cup campaign for New Zealand. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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Energy Team

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Green Comm Racing

Green Comm Racing is the team representative of Real Club Nautico de Valencia, the 7th challenger of the 34th America’s Cup. The ambition of Green Comm Racing is to promote and to manage the “Green Revolution” leveraging the media impact in the sport’s oldest trophy. Green Comm Racing aims to be part of the America’s Cup for the next 10 years. It is a long term project with a clear objective: To build a winning team. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

ACWS Naples 2012

Energy Team is a team launched by the two brothers Loïck and Bruno Peyron for the America’s Cup 2013. In October 2010, Peyron brothers announced their intention to participate in the America’s Cup. The project was officially launched February 9, 2011 at the Yacht Club de France in Paris. Energy Team participate in the World Series with the AC45 7 Series, which is supplied by headsail made by Incidences sailmaker. This is the only team with the Team Korea, not to have a headsail manufactured in North Sails.

Luna Rossa Challenge

Luna Rossa Challenge (originally named Prada Challenge) is an Italian sailboat racing syndicate, created to compete for the 2000 America’s Cup Sponsored by Prada, and beginning from 2005 also by Telecom Italia. Luna Rossa Challenge 2013 and Emirates Team New Zealand have signed a cooperation agreement until 31st December 2012 which includes full access to all ETNZ design and performance data for this period.

foto: Nigel Marple / Luna Rossa Challenge 2013

Oracle Racing

When ORACLE Racing won the America’s Cup in February 2010, not only did team owner Larry Ellison succeed in his goal of bringing the America’s Cup “home” to the United States, but his ORACLE Racing team became the Defender of the 34th America’s Cup. Led by four-time America’s Cup winner Russell Coutts (CEO) and skipper James Spithill, who is the youngest skipper to win the Cup, ORACLE Racing has assembled a formidable team to defend the trophy on home waters in San Francisco in 2013.

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Team Korea

The only new team to take up the challenge of the oldest trophy in sport, Team Korea will bring to bear all of the technological resources of one of the most dynamic countries in Asia. The team was founded by Kim Dong-Young, an accomplished sailor and the organizer of one of the biggest prize money sailing events in the world, The Korea Match Cup. Young has realistic ambitions for this first effort, calling it a learning experience with the aim of constant improvement. foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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speciale mostre

AMERICA’S CUP WORLD SERIES Non Solo Regate


speciale mostre

S

ull’ondata del ciclone America’s Cup World Series, la città ha visto nascere numerose iniziative culturali a cura dei diversi enti e musei, dedicate al forte legame che Napoli ha da sempre con il mare e la navigazione. Proprio pensando a questa innata vocazione marinara, nella Biblioteca Nazionale è stata allestita la ricca mostra bibliografica “Napoli dal mare” (fino al 27 aprile) in cui il rapporto di identità e storia millenaria di una città nata dal mare, e al mare legata indissolubilmente, è ben delineato dai preziosi oggetti in mostra: rari manoscritti, antichi “portolani”, e un ricco assortimento di mappe e topografie dal XV al XIX sec. Dalla Biblioteca Nazionale vale la pena fare una salto nella vicina Galleria di Mezzogiorno di Palazzo Reale dove è visitabile la mostra “Vele al Vento. Testimonianze della vocazione marinara di Napoli” (fino al 4 giugno) che, allestita con la collaborazione della Soprintendenza BAPSAE di Napoli e Provincia e dell’Archivio di Stato, da la possibilità di ammirare dipinti, incisioni, disegni e documenti relativi ai secoli XVIII e XIX, testimonianze eloquenti della tradizione marittima della città e dei suoi abitanti. Ancora preziosi documenti dal passato e modellini di navi che illustrano la transizione dalla Marina Borbonica a quella Italiana sono in mostra, grazie alla collaborazione con il Museo del Mare di Bagnoli, presso la sezione militare dell’Archivio di Sato di Napoli (Via Egiziaca a Pizzofalcone, 44), punto panoramico privilegiato sul golfo. (fino al 17 aprile, info su www.museodelmarenapoli.it) L’esposizione “Il vento e il vapore” (fino al 13 aprile) allestita nell’Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, realizzata con il supporto del Centro Studi Documentazione e Ricerche “Altis”, del Comitato Nazionale Italiano Fair Play e con la collaborazione della Lega Navale, ha inteso invece approfondire un particolare momento della storia della navigazione: il cinquantennio tra il 1840 e il 1890. I 60 pannelli infatti raccontano, attraverso riproduzioni di illustrazioni dell’epoca, la progressiva evoluzione verso la navigazione a vapore, a discapito della classica navigazione a vela che, man mano, verrà utilizzata soltanto per il diporto e per l’agonismo e non più per scopi commerciali e bellici.

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com


Paola Vona

PALAZZO REALE E BIBLIOTECA NAZIONALE Il Palazzo fu costruito all’inizio del ‘600 su progetto dell’architetto Domenico Fontana. Dal Cortile d’Onore si accede al piano nobile dov’è visitabile il “Grande Appartamento di Etichetta”, in cui sono visibili la maggior parte delle sale più antiche decorate con pitture, statue, arazzi e mobili d’epoca dal XVIII al XIX sec. La Biblioteca Nazionale occupa dal 1922 l’ala orientale di Palazzo Reale di Napoli, un ampliamento settecentesco, opera probabilmente di Ferdinando Fuga. Le importanti collezioni librarie sono ospitate in splendide sale affrescate. Dalle terrazze si può ammirare una stupenda vista panoramica del golfo di Napoli. Museo di Palazzo Reale Piazza del Plebiscito, 1 Tutti i giorni:9.00/20.00. Chiuso il mercoledì www.palazzorealenapoli.campaniabeniculturali.it

speciale mostre

Di tipologia differente la mostra allestita presso la sezione navale del Museo di San Martino, di per sé già interessante per tracciare una storia della marineria borbonica e post-unitaria, che propone una selezione di opere di Jacob Philipp Hackert, provenienti dalla Reggia di Caserta, raffiguranti i ‘Porti del Regno’, eseguiti per il sovrano Ferdinando IV di Borbone, ed i modelli originali dei ‘Nodi’, utilizzati nell’Ottocento per l’insegnamento agli allievi della Regia Marina. (Fino al 5 giugno) L’esposizione “Da scugnizzi a marinaretti” (fino al 19 aprile), ospitata nelle sale alle terrazze di Castel dell’Ovo, realizzata a cura della Fondazione Thetys – Museo del Mare di Bagnoli, approfondisce attraverso riproduzioni fotografiche dell’epoca, la particolare esperienza educativa portata avanti dal 1913 al 1928 da Giulia Civita Franceschi che diresse la Nave-Asilo Caracciolo, casa e scuola per centinaia di scugnizzi, tolti così dalla strada e trasformati in marinaretti. Ancora il Museo del Mare promotore della mostra foto-documentaria “Viaggio in Antartide di Giovanni Ajmone Cat” (fino al 17 aprile), allestita presso la sede dell’Università Parthenope in Villa Doria D’Angri (Via Petrarca, 80). Di tutt’altro genere la mostra organizzata al PAN a cura dell’associazione culturale Hde che ha chiesto ad Alessandro Gottardo, in arte Shout, disegnatore premiato più volte dalla Society of Illustrators di New York, di realizzare alcune illustrazioni a tema: l’invito è stato accolto con grande entusiasmo dal disegnatore che ha realizzato tre belle tavole su Napoli, esposte insieme con 48 stampe digitali di alcuni tra i suoi lavori più significativi (fino al 15 aprile). Per chi avesse ancora voglia, tra una regata e l’altra, di conoscere qualcosa in più di Napoli, proponiamo nelle pagine che seguono una panoramica dei luoghi più rappresentativi della città. Molte iniziative sono in fase di definizione. Per ulteriori informazioni consultare il sito: www.comune.napoli.it

Biblioteca Nazionale di Napoli Feriali: 9.00/19.00 – sabato: 9.00/13.00 ingresso libero www.bnnonline.it

foto: Mostra da Scugnizzi a Marinaretti

The Palace was built in the ‘600 by the architect Domenico Fontana. From the Court of Honor you enter to the main floor to visit the “Grande Appartamento di Etichetta”, where you can see the old beautifully decorated rooms with paintings, statues, tapestries and antique furniture. The National Library since 1922 occupies the eastern area of the Royal Palace of Naples, an eighteenth-century expansion, probably by Ferdinando Fuga. The major library collections are housed in splendid rooms, some of them are beautifully painted. From the terraces you can admire a panoramic view of the Gulf of Naples. Museum of the Royal Palace Piazza del Plebiscito, 1 Daily: 9.00/20.00. Closed on Wednesdays www.palazzorealenapoli.campaniabeniculturali.it National Library of Naples Weekdays: 9.00/19.00 - Saturday: 9.00/13.00 Free admission www.bnnonline.it

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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speciale mostre

CASTEL NUOVO (Maschio Angioino) La costruzione del Maschio Angioino iniziò nel 1279, sotto il regno di Carlo I d’Angiò. Fin dall’inizio esso venne chiamato “Castrum Novum”per distinguerlo da Castel dell’Ovo e Capuano, più antichi. Durante il regno di Roberto d’Angiò il Castello divenne un centro di cultura dove soggiornarono artisti, medici e letterati fra cui Giotto, Petrarca e Boccaccio. Alfonso I d’Aragona iniziò i lavori di ricostruzione facendo innalzare il grandioso Arco di Trionfo per celebrare la conquista della città, e costruendo una struttura più massiccia rispetto a quella angioina, rispecchiata fedelmente dall’aspetto attuale, frutto di restauri. Attualmente il complesso è sede del Museo Civico e ospita mostra ed iniziative culturali. Piazza Municipio Tutti i giorni:9.00/19.00. Chiuso la Domenica The construction of the Castle began in 1279, under the reign of Charles I of Anjou. From the beginning it was called “Castrum Novum” to distinguish it from the most ancient castles Dell’Ovo and Capuano. During the reign of Robert of Anjou, the castle became a center of culture where stayed artists, doctors and writers including Giotto, Petrarch and Boccaccio. Alfonso I of Aragon began reconstruction by raising the Arch of Triumph to celebrate his victorious entry into the city of Naples, and building a more massive structure than the Angevin, faithfully reflected by the current, the result of restoration. Currently the complex is home to the Museum and hosts cultural events and shows.

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

Town Hall square Daily: 9.00/19.00. Closed on Sundays

Certosa e Museo di San Martino La Certosa fu fondata da Carlo d’Angiò nel 1325. Tutto il complesso fu trasformato nei secoli successivi ad opera di tre architetti: Giovanni Antonio Dosio (1581), Cosimo Fanzago (1623), l’artefice di tutte le preziose decorazioni marmoree, e Nicola Tagliacozzi Canale (1723). Gli spazi della certosa furono decorati dai migliori artisti napoletani e stranieri (Lanfranco, Ribera, Caracciolo, Giordano, Sanmartino, ecc). La Certosa è costituita da diversi ambienti: la chiesa, tre chiostri, gli appartamenti del Priore e la Spezieria. Dopo l’unità d’Italia fu trasformata in un Museo. Piazzale San Martino, 5 Tutti i giorni: 8.30/19.30 - Chiuso il mercoledì www.polomusealenapoli.beniculturali.it The Charterhouse was founded by Charles of Anjou in 1325. The whole complex was transformed in the centuries following the work of three architects: Giovanni Antonio Dosio (1581), Cosimo Fanzago (1623), the creator of all the precious marble decorations, and Nicola Tagliacozzi Canale (1723). The spaces of the monastery were decorated by the best Neapolitan and foreign artists (Lanfranco, Ribera, Caracciolo, Jordan, Sanmartino, etc.). The Charterhouse is made up of different areas: the church, three cloisters, the apartments of the Prior and the Apothecary. After the unification of Italy it was transformed into a museum. Piazzale San Martino, 5 Daily: 8.30/19.30 - Closed on Wednesdays www.polomusealenapoli.beniculturali.it

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Chiostro grande Certosa di San Martino - foto di proprietà polo museale di Napoli


CASTEL DELL’OVO Il Castello sorge sull’isolotto tufaceo dell’antica Megaride, in origine non collegato alla terraferma, su cui sbarcarono i Cumani a metà VII secolo a.C. per poi fondare sul retrostante Monte Echia la città di Paretenope. Il patrizio romano Lucullo nel I a.C. vi fece erigere una fastosa villa mentre, intorno alla fine del V secolo, l’area divenne sede di un monastero di monaci basiliani, di cui rimane l’antica chiesa. Nell’altomedieovo vi fu costruito il castello che divenne poi sede dei re Normanni e Svevi. L’aspetto attuale è stato determinato dalla ristrutturazione di epoca vicereale. Il suo nome è dovuto alla leggenda per cui il poeta e mago Virgilio avrebbe nascosto al suo interno un uovo magico in grado di proteggere la città dagli attacchi dei nemici. Via eldorado 3 Borgo Marinaro Feriali: 9.00/18.30 – Festivi: 10.00/13.00 Durante lo svolgimento delle regate ACWS l’ingresso al Castello sarà soggetto a limitazioni

Jacob Philipp Hackert, Veduta del porto di Gaeta -Caserta, Palazzo Reale. Proprietà del polo museale di Napoli

The castle stands on the islet of ancient tufa Megaride, originally not connected to the mainland, on which landed the Cumans in the mid seventh century BC then to found on the Mountain of Echia the city of Partenope. The Roman patrician Lucullus in the BC built there a luxurious villa, around the late fifth century the area became home to a monastery of Basilian monks, which is preserved by the church. In the Middle Ages there was built the fort that later became the seat of the Normans and Swabians kings. The present appearance was determined by the viceregal era of restructuring. Its name comes from the legend that the poet and magician Virgil had hidden inside a magic egg that protect the city from enemy attacks. Via Eldorado 3, Borgo Marinaro Weekdays: 9.00/18.30 - Holidays: 10.00/13.00 During the ACWS races entry to the Castle will be subject to limitations

PAN, Palazzo delle Arti di Napoli Il Pan ha sede nel settecentesco Palazzo Roccella e offre spazi espositivi, spazi di consultazione, servizi e strumenti per l’incontro e lo studio delle opere e dei protagonisti dei linguaggi e delle forme dell’arte contemporanea: dalla pittura alla scultura, dall’architettura alla fotografia, dal design al cinema, dalla video-arte, al fumetto. Via dei Mille, 60 80121 Napoli Aperto tutti i giorni 9.30/19.30. Domenica 9.30/14.30 - Chiuso il martedì www.palazzoartinapoli.it The PAN is located in the eighteenth century building Palazzo Roccella and offers exhibition spaces, spaces of consulting, services and tools to meet and study the works and characters of the languages and forms of contemporary art: painting, sculpture, architecture, photography, design, cinema, video art, comics. Via dei Mille 60, Naples Open daily 9.30/19.30. 9.30/14.30 Sunday - Closed on Tuesdays www.palazzoartinapoli.it saphiranews.it 39


La costruzione del Palazzo Reale di Capodimonte fu intrapresa nel 1738, nell’area adiacente all’omonimo Bosco, riserva di caccia di Carlo di Borbone. Il Museo ospita opere d’arte di notevole valore: le collezioni Farnese e borbonica costituiscono i nuclei principali del patrimonio. L’origine della raccolta Farnese si deve all’opera di Alessandro Farnese, grande collezionista e antiquario. Carlo di Borbone, divenuto re di Napoli nel 1734, trasferì la collezione, ereditata dalla madre Elisabetta Farnese, nella capitale del suo nuovo regno. Le raccolte borboniche testimoniano invece lo sviluppo della scuola napoletana dal ‘200 al ‘700. Il Museo si sviluppa su tre piani: il primo piano ospita, oltre all’Appartamento storico, la ricca collezione farnesiana; al secondo piano è collocata la galleria napoletana, ed infine, al terzo piano è esposta la collezione di opere dell’Ottocento e di arte contemporanea. Museo di Capodimonte Via Miano 2, 80131 Napoli Aperto tutti i giorni: 8.30/19.30 - Chiuso mercoledì www.polomusealenapoli.beniculturali.it

The construction of the Royal Palace of Capodimonte was undertaken in 1738, the area adjacent the eponymous forest, the hunting of Charles of Bourbon. The museum houses works of art of great value: the Farnese and Bourbon collections are the main groups of assets. The origin of the Farnese collection is the work of Alessandro Farnese, the great collector of antiques. Charles of Bourbon, who became king of Naples in 1734, moved the collection, inherited from his mother Elisabeth Farnese, in the capital of his new kingdom. Bourbon collections bear witness the development of the Neapolitan school from ‘200 to ‘700. The Museum has three floors: the first floor contains, in addition to the historical Apartment, the rich Farnese collection. On the second floor is located the Neapolitan gallery, and finally, the third floor houses the collection of nineteenth and contemporary art. Museum of the Capodimonte Via Miano 2, 80131 Napoli Open daily: 8.30/19.30 - Closed on Wednesday www.polomusealenapoli.beniculturali.it

The National Archaeological Museum of Naples, one of the first established in Europe in a monumental seventeenth-century building, boasts the richest and most valuable collection of works of art and artefacts of archaeological interest in Italy. In this museum are exposed over 3000 objects of exemplary value and kept hundreds of thousands of artefacts dating from prehistory to late antiquity, and from different Museo Archeologico Nazionale sites in the South, both the acquisition of important Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, uno dei primi co- antiquarian collections, from the Farnese collection stituiti in Europa in un monumentale palazzo seicentesco, belonged to the Bourbon dynasty, the founders of può vantare il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’ar- the Museum. te e manufatti di interesse archeologico in Italia. In esso sono Piazza Museo, 19 esposti oltre 3.000 oggetti di valore esemplare e conservati Open daily: 9.00/19.30 - Closed on Tuesdays centinaia di migliaia di reperti databili dall’età preistorica alla www.museoarcheologiconazionale.campaniabenitarda antichità, sia provenienti da vari siti del Meridione, sia culturali.it dall’acquisizione di rilevanti raccolte antiquarie, a partire dalla collezione Farnese appartenuta alla dinastia dei Borbone, fondatori del Museo. Piazza Museo, 19 Aperto tutti i giorni: 9.00/19.30 - Chiuso il martedì www.museoarcheologiconazionale.campaniabeniculturali.it 40 saphiranews.it

da visitare

speciale mostre

Museo di Capodimonte


Castel Sant’Elmo

Via Tito Angelini, 20 Tutti i giorni: 8.30/19.30 - Chiuso il martedì. www.polomusealenapoli.beniculturali.it

Saint Elmo Castle was founded in 1329 by Robert of Anjou, completed in 1343, was modified with the current and characteristic shape, known as “double pincer” which represents a six-pointed star, by Don Pedro de Toledo. Inside there were the defense areas, a powder magazine, an accommodation for the castle and the garrison, a church, courts and terrible prisons where they were detained famous people like Tommaso Campanella, and many Republicans of the Neapolitan Republic of 1799. Via Tito Angelini, 20 Daily: 8.30/19.30 - Closed on Tuesdays. www.polomusealenapoli.beniculturali.it

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Castel Sant’Elmo fu fondato nel 1329 da Roberto D’Angiò, terminato nel 1343, fu modificato con l’attuale e caratteristica forma, detta a “doppia tenaglia” che rappresenta una stella a sei punte, da don Pedro de Toledo. All’interno erano presenti aree destinate alla difesa, una polveriera, l’alloggio per il castellano e per la guarnigione, una chiesa, cortili e terribili carceri dove sono stati rinchiusi celebri personaggi come Tommaso Campanella e molti repubblicani della Repubblica Partenopea del 1799.

Chiesa, Chiostro e Museo dell’Opera di Santa Chiara Il complesso di Santa Chiara fu fondato nel 1310 da Sancia di Maiorca, moglie del re Roberto d’Angiò. La struttura originaria subì numerose modifiche nel XVIII sec.; il restauro che seguì all’incendio scatenato dal bombardamento del 1943 riportò la chiesa all’aspetto gotico. All’interno, posti nell’area presbiteriale, vi sono i monumenti funebri della famiglia angioina. Lo splendido chiostro medievale fu ridecorato da Domenico Antonio Vaccaro, che tra il 1739 ed il 1742, creò il disegno del giardino abbellito con le “riggiole”, mattonelle maiolicate. Nel Museo sono visibili opere provenienti dai conventi e dalla chiesa ed un percorso archeologico che mostra un ambiente termale romano. Via Santa Chiara, 49 Chistro Maiolicato aperto tutti i giorni 9.30/17.30 Chiesa 9.00 /13.00 e 17.00/19.00 Chiuso la domenica. www.santachiara.info Via Santa Chiara, 49 Majolica Chistro open daily 9.30/17.30 Church 9.00 / 13.00 and 17.00/19.00 Closed on Sundays.

The complex of Santa Chiara was founded in 1310 by Sancha of Majorca, wife of King Robert of Anjou. The original structure underwent numerous changes in the eighteenth century. The restoration that followed the fire sparked by the bombing of 1943 brought the gothic appearance. Inside, seats in the chancel, there are the tombs of the Angevin family. The beautiful medieval cloister was redecorated by Domenico Antonio Vaccaro, who between 1739 and 1742, created the design of the garden adorned with “riggiole”, majolica tiles. saphiranews.it 41


L’elegante villa neoclassica fu progettata nel 1826 per Ferdinando Acton, acquistata nel 1841 dalla famiglia Rotschild ed, infine, nel 1867 dai Principi Aragona Pignatelli Cortés che la riarredarono completamente. Nel 1952 la Principessa Rosina lasciò la Villa allo Stato perché fosse trasformata in Museo e gli ambienti, un tempo frequentati da artisti, intellettuali e politici, sono rimasti così come li lasciò, ricchi di mobili, argenti, orologi, suppellettili preziose e opere d’arte. Al primo piano è custodita la collezione del San Paolo - Banco di Napoli composta da opere di grandi artisti del panorama napoletano, datate dal XVI al XX sec. Riviera di Chiaia, 200 Tutti i giorni: 8.30/14.Chiuso martedì. www.polomusealenapoli.beniculturali.it

The elegant neoclassical villa was designed in 1826 by Ferdinand Acton, purchased in 1841 by the Rothschild family and, finally, in 1867 by the Prince Pignatelli Aragona Cortes that changed the furniture completely. In 1952 the Princess Rosina left the Villa to Stazione Zoologica A. Dohrn the state because it was turned into a museum and the area, once Acquario frequented by artists, intellectuals and politicians, have remained as she left it, full of furniture, silverware, watches, precious objects L’istituto, centro di ricerca sulla flora e la fauna and art objects. The first floor houses the collection of St. Paul marine, venne fondato nel 1870 dal naturalista Bank of Naples, that consists of works by great Neapolitan artists, Anton Dohrn ed è tra i più antichi d’Europa. E’ dating from the sixteenth to the twentieth century. costituito da una Biblioteca, da ampi laboratori per la ricerca e dall’Acquario che sorse per Riviera di Chiaia, 200 All day: 30/08/14. Closed on Tuesdays. ospitare le specie nel golfo di Napoli. www.polomusealenapoli.beniculturali.it Villa Comunale Feriali 9.00– 18.00/Festivi 9.30 – 19.30 www.szn.it The institute, a center for research on marine flora and fauna, was founded in 1870 by naturalist Anton Dohrn and it is among the oldest in Europe. It consists of a library, large laboratories for research and the Aquarium, which was built to accommodate the species in the Gulf of Naples. Villa Comunale Weekdays 9:00 to 18:00/Holidays 9:30 to 19:30 www.szn.it

Cappella Sansevero La Cappella fu fondata nel 1590, e interamente ridecorata, tra il 1749 ed il 1771, dallo stravagante Raimondo di Sangro principe di Sansevero, inventore e alchimista. Egli stesso diresse gli artisti e, in alcuni casi, suggerì idee e soluzioni fantasiose da adottare. Capolavoro assoluto è il Cristo Velato dello scultore Giuseppe Sammartino. Nella Cappella sono inoltre contenute le cosiddette “macchine anatomiche”, create dal Principe per mezzo di un crudele esperimento scientifico. Via Francesco De Sanctis, 19/21 Feriali: 10.00/17.40 - Festivi: 10.00/13.10 Chiuso il martedì www.museosansevero.it The institute, a center for research on marine flora and fauna, was founded in 1870 by naturalist Anton Dohrn and it is among the oldest in Europe. It consists of a library, large laboratories for research and the Aquarium, which was built to accommodate the species in the Gulf of Naples. Villa Comunale Weekdays 9:00 to 18:00/Holidays 9:30 to 19:30 www.szn.it

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da visitare

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Villa Pignatelli


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ACWS - speciale Napoli 2012

Anche la municipalità si impegna nella Coppa America

Fervono i preparativi della Coppa America, e tra i responsabili impegnati a dirigere i lavori, i vigili impegnati a far defluire il traffico lasciando libera la zona di ZTL, c’è chi si dà da fare per tenere informati i cittadini, valorizzare al massimo la città e sfruttare al meglio l’evento mediatico. Si tratta del neo costituito Gruppo Coppa America, nato da un’idea di Davide Leonardi, allo scopo di sfruttare al meglio la risorsa mare, intorno alla quale il gruppo è convinto che la città possa ancora crescere non poco. Insieme a lui Diana Pezza Borrelli (responsabile ambientale), Andrea Parisi (responsabile informazione e pagina facebook), Alberto Ruffolo (responsabile scuola e cultura), Diego D’Alessio (attività produttive), Giovanni Scarpato (responsabile sviluppo risorsa mare) e naturalmente la redazione di Saphiranews che seguirà gli sviluppi e le idee del Comitato, comunicandole ai cittadini attraverso il sito oltre che dalle pagine del giornale. Le finalità del gruppo (presente anche su facebook con il nome La Coppa America noi e Napoli) sono offrire ai cittadini della 1° Municipalità, ma anche a tutta la città, informazioni, notizie ed essere punto di riferimento per

foto: Gilles Martin-Raget / www.americascup.com

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vivere in piena consapevolezza l’evento. Sapere per tempo i disagi incontro ai quali inevitabilmente la città andrà incontro, ma anche conoscere i lavori migliorativi che verranno eseguiti, avere risposte alle tante domande che sorgeranno, e fare in modo che l’ “avventura Coppa” non si esaurisca in pochi giorni ma faccia sentire i suoi benefici nel tempo. Ipotizzando proposte per il dopo Coppa sfruttando la nostra maggiore risorsa: il mare. Molte le proposte già al vaglio del Comitato, che ha voluto coinvolgere come attori principali i circoli nautici, veri protagonisti della città velica nel napoletano tutto l’anno! Tra le tante idee spicca quella di portare le scolaresche in visita ai circoli, insegnando loro la cultura del mare e spingendoli a seguire da vicino questo sport. Non mancheranno poi certamente le occasioni di incontro e le attività al village dove il Comitato avrà un proprio stand. I lavori poi si protrarranno per tutto l’anno per consentire anche ai cittadini di giungere al meglio all’evento Coppa America del 2013.

c.cam. le mappe qui di lato sono scaricabili dal sito www.saphiranews.it


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ACWS - speciale Napoli 2012

L’America’s Cup accende i riflettori anche sul Parco Sommerso di Gaiola

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ra i più bei parchi campani ma paradossalmente tra i meno noti, l’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola, potrebbe essere tra i protagonisti dell’America’s Cup. Proprio l’evento dalla maggiore portata mediatica nel mondo della vela si è accorto delle bellezze della costa di Posillipo e delle potenzialità del Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus che dal 2006 cura l’AMP, d’intesa con la Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Napoli e Pompei (Ente Gestore), e lo ha proposto come partner locale Healty Ocean Prject. per l’America’s Cup Healty Ocean Project. Si tratta di un progetto che punta sul connubio vela (in qualità di sport ecologico), ed oceano, riuscendo a portare all’attenzione delle persone il problema mondiale dell’inquinamento degli oceani e della loro salvaguardia, organizzando di tappa in tappa eventi di sensibilizzazione. Tre i campi di attività principali in cui opera il progetto: l’incremento della percentuale di aree oceaniche protette; l’incoraggiamento di scelte sostenibili per l’ambiente marino; la riduzione dell’uso della plastica da parte dei singoli individui, plastica che immancabilmente finisce nell’oceano. Durante la settimana dedicata alla Coppa America a Napoli, quindi, il progetto potrebbe portare i team delle imbarcazioni partecipanti in visita al Parco Sommerso di Gaiola, proprio per parlare di riqualificazione ambientale e valorizzazione dei mari, mettendo in risalto il lavoro svolto dall’associazione CSI Gaiola Onlus. Nata nel 2004, a seguito di un progetto di ricerca che ha riguardato la costa di Posillipo, fino a quel momento mai studiata in maniera approfondita, il Centro Studi Gaiola Onlus ha tra le sue finalità principali lo studio, la tutela e la divulgazione di questo patrimonio unico. Il team dell’associazione è composto da giovani professionisti sia nel campo delle Scienze Ambientali marine e delle Scienze Naturali classiche, che in quello dall’Archeologia e della Conservazione dei Beni Culturali, e si avvale di esponenti delle maggiori istituzioni del mondo accademico e della ricerca scientifica partenopea, per uno sguardo a tutto tondo sulle ricchezze del mare di Napoli. “Siamo stati molto felici della visita dello Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN) “ – ha dichiarato Maurizio Simeone, fondatore del Centro Studi - “immediatamente si sono resi conto del valore del posto ed hanno riconosciuto il valido lavoro fin qui svolto”. Gli incaricati hanno visitato il Parco e sono rimasti particolarmente colpiti dall’ultima fatica del team Gaiola, il cosiddetto Conventino. Si tratta di un’antica struttura sulla scogliera antistante gli isolotti, nata probabilmente

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come convento di frati Basiliani (da cui il nome carat-

foto di Maurizio Simeone

teristico che persiste tutt’ora), che da anni versava nell’abbandono più totale, costituendo un grave elemento di degrado dell’Area Marina Protetta (AMP). Si tratta di una struttura di 220 mq con un giardino sul mare di 700 mq, con 5 aiuole che l’Ente gestore del Parco con la collaborazione del CSI Gaila, hanno recuperato e trasformato nel Centro per la Ricerca e la Divulgazione scientifica (CeRD), per soddisfare le finalità di tutela dell’AMP, sviluppando sia le attività di ricerca scientifica, sia quelle di formazione, didattica e fruizione turistico-culturale del sito.

foto di Guido Villani

È stata creata così la sala convegni, un laboratorio biologico, di ausilio ai progetti di ricerca scientifica promossi dall’AMP e di supporto alle attività didattiche e formative, un piccolo museo didattico con pannelli informativi sulla caratterizzazione vulcanologia, naturalistica ed archeologica del Parco, un’acquario marino mediterraneo, che ripropone a scopo didattico l’ambiente sottomarino dell’AMP con le specie caratterizzanti, ed uno spogliatoio attrezzato di ausilio alle attività in mare. Le cinque aiuole ospitano numerose specie di vegetazione mediterranea, strumento importante per la conoscenza di un ecosistema che va pian piano scomparendo. Una struttura d’eccellenza in pieno centro città, simbolo della rinascita e del recupero dell’ambientale marino. Claudia Campagnano


Eventi organizzati dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus nel periodo delle regate di Coppa America. Presso il CeRD (Discesa Gaiola, Scogliera) - 7-15 Aprile ore 10.00 – 16.00: mostra fotografica “Un mare di vita un mare di storia” - L’8, l’ 11 e il 13 aprile ore 19,00: “Napoli terra e mare”, la città vista dal suo mare, racconti fotografici, proiezioni e dibattiti a tema. - Sabato 14 Aprile ore 20.00: “Freme il mare…” Cantata di Nicola Porpora, Barcarole e serenate napoletane del 600 e 700 a cura dell’Ensemble vocale e strumentale “Lusinghieri accenti”. Itinerari di visita - Dal 7 al 15 Aprile ore 10.00 e 12.00. Nei giorni 7-8-1314-15 anche ore 18.00. PARCO ARCHEOLOGICO AMBIENTALE DEL PAUSILYPON Itinerari storico-naturalistici alla scoperta della Pausilypon imperiale. Percorso di visita a piedi della durata media di 1,5 ore. Grotta di Seiano e Parco Archeologico di Pausilypon. Con partenza dalla Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36 - Napoli). Prenotazione obbligatoria. Contributo Visita Guidata: 5€ - 7-15 Aprile ore 10.00 AREA MARINA PROTETTA PARCO SOMMERSO DI GAIOLA: “Uno sguardo nel Blu a bordo del battello dal fondo trasparente Aquavision” Percorso di visita in barca della durata media di 1,5 ore. Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola”. Con partenza dal CeRD del Parco Sommerso di Gaiola. Prenotazione obbligatoria. Contributo Visita: 12 € - Tutti i giorni dal 7 al 15 Aprile ore 12.00 PARCO SOMMERSO DI GAIOLA - COSTA DI POSILLIPO “Itinerario storico-naturalistico lungo la costa di Posillipo”. Percorso di visita in barca della durata media di 3 ore. Con partenza dal CeRD del Parco Sommerso di Gaiola. Arrivo: A.S.D. Circolo Nautico Posillipo (Via Posillipo 5, Napoli). Prenotazione obbligatoria. Contributo Visita: 35 € - 8-10-12-14 Aprile ore 10.30 AREA MARINA PROTETTA PARCO SOMMERSO DI GAIOLA “Con maschera e pinne a spasso nel tempo: itinerari Snorkeling” Percorso di visita in snorkeling della durata media di 2,5 ore. Area Marina Protetta “Parco Sommerso di Gaiola”. Partenza e arrivo presso il CeRD Parco Sommerso di Gaiola (Discesa Gaiola, scogliera). Prenotazione obbligatoria. Contributo Visita: 20 € - 9-11-13-15 Aprile 2012, ore 10.30 AREA MARINA PROTETTA PARCO SOMMERSO DI GAIOLA “Un’immersione tra storia e vita marina: Diving Bio-archeologico” Percorso di immersione in ARA della durata media di 2 ore. Partenza e arrivo presso il CeRD Parco Sommerso di Gaiola. Prenotazione obbligatoria. Riservata a chi è in possesso di brevetto sub. Contributo: 35 € (comprensivo di bombola e zavorra) Per info e prenotazioni: www.gaiola.org - info@gaiola.org – Tel/Fax 0812403235 (mart-dom; 10-14).

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LA VOCE DEL PIANETA.

Greenpeace esiste perché il nostro fragile Pianeta merita di avere una voce. Servono soluzioni, cambiamenti, azioni. Greenpeace è indipendente e non accetta fondi da enti pubblici, aziende o partiti politici. Sostienici con il tuo 5x1000.

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P

erfetta Saphira, eccitante il match tra Scugnizza e L’Ottavo Peccato. La Coppa Giuseppina Aloij, organizzata dal Reale Yacht Club Canottieri Savoia, ha ufficialmente chiuso il 41° Campionato Invernale di Vela d’Altura del Golfo Napoli sancendo i vincitori. Partenza unica per tutte le classi da Castel dell’ovo, un breve disimpegno in direzione del vento, le imbarcazioni sono volate con gli spi sempre gonfi di un Grecale robusto, circa 18knt, fino al canale d’Ischia, dove Eolo ha smesso di soffiare, annullando il vantaggio acquisito dai primi, rimescolando completamente le carte. Saphira, di Raffaele Archivolti, al timone Paolo Cian, colta dal calo d’aria, si è portata verso fuori agganciando il vento fresco che l’ha condotta fino all’arrivo: prima in reale, prima in classe 0-2.

regata - invernale Napoli

Perfetta Saphira, eccitante il match tra Scugnizza e L’Ottavo Peccato

Raffica di Pasquale Orofino e Le coq Hardi di Maurizio Pavesi l’argento ed il bronzo alla Coppa Aloij, si scambiano di posto in classifica generale. Il confronto interessante è certamente stato fin dalla prima prova del campionato quello tra Scugnizza di Enzo De Blasio e L’Ottavo Peccato di Alberto Bracci. Due barche che hanno lo stesso padre, Maurizo Cossutti, e che hanno dimostrato di essere molto competitive. Alla Coppa Aloij testimone del match tra scugnizzi e peccatori proprio Cossutti, che per la prima volta ha visto i suoi progetti misurarsi insieme. “È una bella soddisfazione” - dichiara -“l’M 37 è stato il mio primo amore, ci sono legato e dimostra di poter dire ancora tanto; l’NM 38 è l’altro bel lavoro e vedo che l’ottimizzazione a cui sta lavorando Enzo con il suo team ha espresso al meglio il mio progetto. Di certo oggi per mare una grossa soddisfazione”. Veloci e aggressive, si sono tenute testa fino all’arrivo, dove Scugnizza non è riuscita a pagarsi il compenso lasciando il podio ad un ottimo l’Ottavo Peccato. Epilogo diverso in classifica generale, dove i giochi si sono definiti già qualche settimana fa, con Scugnizza davanti fin dal secondo appuntamento sull’Ottavo Peccato e Vlag di Salvatore Casolaro. Si complimenta con Enzo De Blasio, Paolo Cian, che è stato “scugnizzo” nella stagione 2011 riconoscendo la grossa determinazione in De Blasio che l’ha portato a raggiungimenti importanti nella scorsa stagione, la prima in cui è sceso in campo, fino a conseguire il titolo di Armatore dell’anno. “Spinto a voler far meglio con la determinazione e serietà che lo distingue ha continuato a cercare di migliorarsi mettendo su un equipaggio che lo segue bene. Prevedo che farà cose interessanti nella prossima stagione.” - commenta Cian. Intanto molto interessante il calendario di Scugnizza che comincerà al Tan di Livorno e terminerà con il Mondiale Orci previsto in agosto ad Helsinki. In classe 4-5 Suakin di Francesco Golia guida su Laega di Lorenzo Carboni e Vagamondo di Raffaella Borriello. Sparviero, White Magic, Artiglio, la classifica in categoria Minialtura. Antonella Panella

Termina così soddisfatta il campionato che già aveva in tasca con una prova d’anticipo. È contento Paolo, tornato al timone del “drago” di Archivolti, dopo un anno di assenza: “Ho ritrovato parte dell’equipaggio” – commenta – “con cui abbiamo conquistato un soddisfacente argento al Campionato Europeo Orci 2010 a Cagliari, pronto a togliere la ruggine di un anno di pausa e graffiare nuovamente. Un equipaggio con cui mi diverto molto, il clima a bordo è piacevolissimo. La barca, poi, è stata ben ottimizzata e va bene in tutte le condizioni di vento, sebbene con poca aria soffra di più, data la mole, si lascia condurre bene” - conclude. saphiranews.it 49


regata - invernale Bari

Bari premia l’invernale.

S

Ottimo debutto per Alberto Longo, a Scricca il trofeo “Città di Bari”.

oddisfatto il Presidente Ricci, saluta gli atleti e guarda ai prossimi appuntamenti in calendario. La premiazione al Circolo della Vela Bari lunedì 19 marzo ha ufficialmente chiuso il XIII Campionato Invernale d’Altura “Città di Bari”. I vincitori, in presenza del Presidente della VIII Zona, Raffaele Ricci, del sindaco di Bari, Michele Emiliano e del direttore della Banca Popolare di Bari, il dr. Iacobini, hanno ritirato i premi conquistati con costanza durante la stagione che li ha visti in 34 protagonisti delle 9 prove disputate. “Chiudiamo un buon campionato’” - ha dichiarato Ricci – “soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare e pronti a guardare al futuro”. Si riferisce alle condizioni meteo il Presidente, che spesso quest’anno hanno costretto il Comitato di Regata ad annullare alcune delle prove previste. Resta buono il livello degli iscritti che si è espresso in continui cambi al vertice delle classifiche. Debutto in sordina ed epilogo d’oro per Scricca di Gianfranco Cioce, a bordo il tattico Daniele De Tullio; regata dopo regata ritrovata la sua forma si è confermato campione d’inverno vincendo il premio challenge “Città di Bari” per la seconda volta. “Scricca va veramente forte!”- scherza il suo armatore e timoniere Gianfranco Cioce – “In questo campionato ci siamo confrontati con barche più grandi ed equipag-

Premiazione del Campionato Invernale - foto Antonella Battista - Taccola

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gi molto affiatati e di buon livello. Nonostante questo abbiamo vinto. Per me è la conferma che Scricca è una barca molto equilibrata, veloce e con una grande semplicità di manovra. Il giusto equipaggio ha fatto il resto consentendoci di regatare migliorando sempre le nostre prestazioni” continua. Vanno a Larouge di Davide de Gennaro l’argento, e a Perbacco di Arcangelo Rinaldi il bronzo. Conquistano subito il primo posto overall tra i competitivi minialtura i fratelli Pannarale con Exravagance. “Siamo molto contenti di questa vittoria” - ha dichiarato Giuseppe Pannarale, armatore e timoniere del Melges – “È un successo che da continuità a quello ottenuto lo scorso anno con il Felci e la scelta di regatare con una barca più piccola è stato premiato. Adesso parteciperemo ai Campionati Nazionali che organizza il Barion a fine mese e poi inizieremo a preparare le lunghe con Buena Vista” - ha concluso. Lo hanno seguito Folle Volo Pegasus di Iosef Pastore e Cocò di Vitantonio Natuzzi. Rivelazione della stagione in classe Crociera il giovane armatore d’oro, Alberto Longo che con Seathink, timonata da Giorgio Pantzartis, ha preceduto Orione di Nunzio Bellincontro e Idriv di Nicola Ruccia. Cocò, Argentin, Hazard, la classifica dei Surprise. a. pa.


2° Campionato Minialtura del Golfo regata - minialtura

Trenta equipaggi al Trofeo Chiodo

I Vincitori Chicco Cerullo, Guido Musto e Mario Graca, su Euplea

L

’evento zonale, che anticipa l’appuntamento di maggio del Campionato Nazionale d’Area Tirreno, ospitato a Napoli ed assegnato allo stesso Comitato Organizzatore vede primo in classifica provvisoria Mary Poppins, di Claudio Polimene. Assenti al trofeo Lucy che ha aperto il campionato, sono scesi in acqua Garopera di Massimiliano Cappa ed il Melges 20 Noi di Notte di Saverio Bifulco, a bordo Alberto Grippo. Immancabili, come sempre gli amici di Alessandro a cui è dedicato il trofeo: Francesco Cerullo, Mario Greca, Guido Musto con Euplea, ancora una volta hanno fatto rivivere, nell’entusiasmo che portano in mare a

questa prova, il loro amico, scomparso giovanissimo, più di 10 anni fa. Proprio i valori hanno vinto al trofeo organizzato dal Club Nautico della Vela e secondo appuntamento del Campionato Minialtura del Golfo di Napoli sostenuto da North Sails Napoli. Euplea ha vinto nella classe Meteor. Un risultato che riempie il cuore, e innalza l’amicizia. Secondo Angela di Vincenzo Panella, che conduce in classifica generale. Bella prova per il giovane equipaggio di Yanez del neo armatore Fabio Rossi, a pari punti con Frittatina di Giuliana Rogano. Mary Poppins di Claudio Polimene ha vinto il trofeo in categoria minialtura. Non molla il podio in classifica generale, seguito da Shut Up di Luca Catrafa e Use Me di Silvio Luise. Interessanti le prove di Noi di Notte di Saverio Bifulco, assente al primo appuntamento del campionato ha realizzato un primo ed un terzo di giornata che l’hanno fatto subito risalire in classifica provvisoria. Due giornate di regate, cinque prove disputate con vento debole; un ponente ballerino sabato ha esaltato la bravura dei tattici più sensibili, concedendo qualche raffica a 12 nodi. Regate silenziose domenica, il vento, 6 nodi, costante nella direzione, ha regalato il suono dello sciabordio dei 30 scafi. a. pa.

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regata - minialtura

Alessandro, una passione che non si dimentica Erano gli anni novanta ed al club nautico della vela c’era un gruppo di ragazzi, innamorati del mare, che condividevano la passione della vela. Il mare era il luogo d’incontro, confronto e sfida; da subito le caratteristiche personali avevano portato i singoli a scegliere l’imbarcazione ed il tipo di competizione che consentiva a ciascuno di esprimersi al meglio. Il bello del gruppo era senza dubbio Alessandro; un ragazzo alto, magro, capelli ed occhi neri con carnagione scura; aveva una presenza statuaria. Si distingueva per forza e tenacia; queste caratteristiche gli avrebbero permesso di correre su tutte le classi d’imbarcazioni; ma la bontà ed il desiderio di stare insieme agli altri lo condussero dal laser al meteor, per poi approdare all’altura. Fino a divenire il punto di riferimento del gruppo per la vela d’alto mare. Il Grand Solail 39 Marechiaro divenne per Alessandro la sua seconda casa; la curava e la preparava per tutte le competizioni con amore e dedizione. Come ogni appassionato era il primo ad arrivare in banchina e l’ultimo ad andare via dopo la regata, curando nei particolari l’imbarcazione e l’equipaggio (si preoccupava spesso di portare del cibo per tutti, con prodotti tipici calabresi che ricordavano le origini della sua famiglia). Fu il primo del gruppo ad oltrepassare le sicure acque del golfo di Napoli, affrontando le prime tempeste d’alto mare per approdare sulle coste della Grecia e della Sardegna. Attraverso il suo racconto gli altri amici cominciarono ad appassionarsi alle traversate ed alla navigazione avventurosa d’alto mare. Il confronto con le onde d’altura consentirono ad Alessandro di esprimere pienamente la sua personalità, caratterizzata da una particolare forza fisica, dal coraggio, dalla tenacia

e dalla pazienza. Le lunghe ore passate per mare rafforzavano e delineavano le sue caratteristiche; come il metallo grezzo si forgia col fuoco e le vele prendono le loro migliori forme con il forte vento, le numerose tempeste attraversate avevano aiutato Alessandro a definire la sua personalità e lo avevano preparato ad affrontare la vita a terra con tutte le sue prove. Durante la sua malattia questa preparazione nel corpo e nella mente gli consentì di entrare nella sofferenza con forza e coraggio; la soprannaturale pazienza che lo caratterizzava non gli ha mai fatto perdere la speranza tracciando una rotta sicura anche attraverso le porte incerte del passaggio all’altra vita. Anche in questo caso Alessandro divenne il punto di riferimento del gruppo per la navigazione d’alto mare sulle difficili onde della prova decisiva. Da subito il gruppo degli amici sentì come naturale portare il ricordo di Alessandro nel tempo e non solo nella propria personale esperienza di vita ma in un evento agonistico di vela. Nel 2001, grazie al contributo del club e della famiglia, nasce il Trofeo Alessandro Chiodo per la classe meteor. La scelta dell’imbarcazione non è casuale ma vuole anch’essa contribuire a far memoria: un’imbarcazione di equipaggio, in ricordo del suo desiderio di condividere la passione della vela; un’imbarcazione scuola in ricordo del suo generoso desiderio di trasmettere questa passione; un’imbarcazione solida e resistente in ricordo della sue particolari doti fisiche e caratteriali; un imbarcazione che non muore nel tempo, come il suo carisma ed il suo esempio. Gli amici di sempre. Francesco Cerullo, Donatella Chiodo e Diego Aprea


Short news 29 aprile, Napoli, Velalonga, Lega Navale sezione di Napoli, www.velaincampania.it 29 aprile – 1 maggio, Gaeta, Trofeo Punta Stendardo, comitato circoli velici di Gaeta, www.gaetavela.com 1 - 6 maggio, Napoli, Campionato Nazionale d’Area del Tirreno Categoria Minialtura, www.saphiranews.it 5 maggio, Campi Flegrei, Campionato Primaverile dei Campi Flegrei, IV prova dei due Castelli, www.velaincampania.it

5 – 6 maggio, Napoli, Clinic U19 maschile e femminile, Match Racing, Circolo del Remo e della Vela Italia, www. crvitalia.it 6 maggio, Salerno, Multiopen di promavera, LNI Salerno, www.velaincampania.it 11 – 13 maggio, Napoli, 58 regata dei Tre Golfi, Circolo del Remo e della Vela Italia, www.crvitalia.it 17 – 20 maggio, Napoli, Campionato Nazionale del Tirreno, Circolo del remo e della Vela Italia, www.crvitalia.it 19 – 20 maggio, 1 prova Circuito delle Sirene, Trofeo Museo del Mare, LNI Pozzuoli, www.velaincampania.it


news dalla classe dinghy

IL CIRCUITO DINGHY SBARCA A NAPOLI CON LA SWISS & GLOBAL CUP CLASSIC 12’ DINGHY

Foto Francesco Rastrelli

G

li affascinanti Dinghy approdano a fine mese a Napoli (27 - 30 aprile) come di consueto al Real Yacht Club Canottieri Savoia. Questa piccola imbarcazione da 12 piedi interamente in legno è alla vigilia dei suoi 100 anni (il primo Dinghy fu disegnato da George Cockshott nel 1913), ma al posto di andare in pensione si lancia nell’undicesimo anno di circuito con la Swiss & Global Cup – Classic 12’ Dinghy, prendendo anche un respiro europeo. Difatti le due nuove tappe del circuito, che ha aperto a Varazze il 30 marzo, saranno la Slovenia, a Porto Roz dal 5 all’8 luglio, in concomitanza con la Dinghy 12’ World Cup, e la Svizzera con la tappa di Lucerna dal 27 al 29 luglio. Immancabili le consuete tappe italiane di Castiglione della Pescaia, dal 1 al 3 giugno, e la chiusura del circuito a Torre del Lago dal 28 al 30 settembre. Novità dunque per le location del circuito ma non solo, nuovo è il logo della manifestazione che presenta un inconfondibile scafo di dinghy in legno, e nuova è la forma dell’ hospitality, una superficie di 100 mq completa di bar e salottino, luogo di incontro per gli appassionati del Dinghy Classico ma anche per i semplici curiosi che potranno imparare a conoscere questa imbarcazione tra spettacoli e degustazioni di prodotti tipici locali. Il sito in costante aggiornamento darà in tempo reale

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tutte le notizie sulle competizioni, insieme alla pagina facebook “Swiss & Global Cup – Classic 12’ Dinghy”. Da quest’anno via web ci sarà la possibilità di iscriversi alle regate, ed immancabile sarà la pagina “Dinghy come la pensi” che darà l’opportunità di confrontarsi ed esprimere il proprio parere. Per i giornalisti poi verrà inaugurata la Sala Stampa on-line: uno spazio per consultare tutti i comunicati stampa, scaricare le foto e le immagini più significative, tappa per tappa. Al fianco della manifestazione per il terzo anno consecutivo la Swiss & Global asset management, title sponsor. Tonello Energie e Garnell i side sponsor. Fornitori ufficiali della manifestazione saranno Frisbee Dinghy e Ricardo Barthel. La Carlson Wagonlit Travel e la Terra e Mare srl si occuperanno rispettivamente dei viaggi e pernottamenti e della logistica. La Swiss & Global Cup – Classic 12’ Dinghy è promossa dalla Sezione Classici dell’Associazione Italiana Classe Dinghy in collaborazione con il Registro Italiano Dinghy 12’ Classico, e si svolge sotto l’egida dell’Associazione Italiana Classe Dinghy 12’ e della Federazione Italiana Vela, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Persone Down, di Legambiente e del Touring Club Italiano. (www.dinghy.it) Claudia Campagnano


REGATE

foto Francesco Rastrelli

VARAZZE, 30 MARZO – 1 APRILE 2012 YACHT CLUB: Varazze Club Nautico Circolo Nautico Ugo Costaguta NAPOLI, 27 – 30 APRILE 2012 YACHT CLUB: R.Y.C.C. Savoia CASTIGLIONE DELLA PESCAIA, 1 – 3 GIUGNO 2012 YACHT CLUB: Club Velico Castiglione della Pescaia PORTOROž, 5 – 8 LUGLIO 2012 YACHT CLUB: Yachting Club Portorož LUZERN, JULY 27 – 29, 2012 YACHT CLUB: Yacht Club Luzern TORRE DEL LAGO, 28 – 30 SETTEMBRE 2012 YACHT CLUB: Circolo Velico Artiglio

foto J. R. Taylor

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regata - circuito delle sirene

Circuito delle Sirene 2012: al via i corsi in vista del Campionato.

Fervono i preparativi per dare il via alla I edizione del Circuito delle Sirene, campionato campano dedicato a barche in legno armate a vela latina, il cui primo appuntamento è previsto per il 19 e 20 Maggio con partenza da Bagnoli, le regate si svolgeranno tra località Pietra e il pontile dell’Italsider. L’organizzazione del Circuito, aperto anche alla flotta di dinghy classici, sta andando infatti a gonfie vele e, ad oggi, si contano già circa cinquanta imbarcazioni iscritte, alcune delle quali provenienti da Sestri Levante e Trapani. Al fine di appassionare persone di tutte le età all’armo velico più antico del Mediterraneo e, nello stesso tempo, formare nuovi equipaggi da coinvolgere nelle diverse tappe del Circuito, il Comitato organizzatore ha ideato alcuni corsi gratuiti di iniziazione alla vela latina, composti da lezioni di teoria e pratica di armamento e navigazione. Già partite le lezioni organizzate a Marina di Pisciotta dal Circolo Nautico Portosalvo, in collaborazione con l’associazione Dal Mare ai Monti di Salerno, Vel’a a tarchia di Sorrento, Armata del Mare di Salerno e la Compagnia della Vela Latina di Salerno. L’11 Aprile comincerà invece il corso predisposto in

Delfino_foto di proprietà del Club Velico di Salerno

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collaborazione con la sezione della Lega Navale di Salerno che metterà a disposizione la propria sede presso il porto turistico Masuccio Salernitano. Il corso è aperto a tutti i velisti o neofiti che vogliano avvicinarsi al mondo delle vele latine ed, in particolar modo, è rivolto ai ragazzi, studenti di diversi istituti superiori salernitani, che nel corso dell’anno hanno dato un contributo fattivo alle attività della sezione di Salerno dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie), che avranno anche la possibilità di essere ospitati su alcune delle imbarcazioni che prenderanno parte al Circuito. Le barche sui cui gli allievi si eserciteranno saranno messe a disposizione dal Club Nautico La Vela, dall’associazione Armata del Mare e dalla Compagnia della Vela Latina. Le lezioni teoriche saranno sempre a cura dal Circolo Nautico Portosalvo in collaborazione con il maestro d’ascia Giuseppe Cammarano, mentre le uscite in mare saranno curate dall’associazione Vel’a a tarchia di Sorrento. www.circuitodellesirene.it Paola Vona


Calendario: Bagnoli 19/20 Maggio Salerno 16/17 Giugno Pollica 14/15 Luglio Sapri 25/26 Agosto Pisciotta 1/2 Settembre Sorrento 8/9 Settembre Meta di Sorrento 15/16 Settembre

regata - circuito delle sirene

Il Circuito è articolato in 14 regate da disputarsi su 7 weekend a partire dal maggio 2012. Per ognuna delle tappe saranno proposte, in una sorta di villaggio itinerante, numerose iniziative culturali collaterali legate alla storia della marineria ed, in particolare, della navigazione a vela latina - mostre fotografiche, convegni, presentazioni di saggi, esposizioni pittoriche, ecc – e presentate le eccellenze enogastronomiche ed artigianali locali in un percorso generale di recupero e valorizzazione delle memorie.


PORTFOLIO

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Malja Brando

ono nata a Napoli quando il mondo era analogico e uno dei ricordi più cari della mia infanzia è la luce dell’ingranditore che colpiva la carta bianca con quelle strane figure incomprensibili che il bagno nell’acido trasformava in immagini consentendomi di guardare il mondo attraverso gli occhi di mio padre. La fotografia da allora ha sempre accompagnato la mia vita mentre facevo altro: la logopedista, la formazione in psicoterapia relazionale, la commerciante di argenti d’arte, la mamma…. fino a quando ho deciso di approfondire la mia passione costruendomi un bagaglio tecnico: ho cominciato con i forum in rete, e dopo aver frequentato qualche breve corso sono approdata al biennio di specialistica di fotografia dell’accademia di belle arti di Napoli. Quello che cerco nella fotografia si può riassumere nelle parole che ascoltai riferite alla metafisica: “Metafisica non rimanda ad un mondo altro e neppure alle essenze ideali ma ad un mistero intrinseco delle cose che è nella loro stessa fisicità” per questo la mia è una fotografia di dettaglio, di linee, di materia in cerca dell’essenzialità. Un diverso percorso, che nasce dall’amore per la mia terra, è quello maggiormente descrittivo che ho intrapreso partecipando alla costruzione del sito di fotografie della Campania PHOTONAPOLI (www.photonapoli.it). Come appuntamenti a breve nell’ambito del progetto “CUM FINIS al salotto antichità Scippa”, dopo la Partecipazione alla mostra collettiva del 30 marzo, il 4 maggio innaugurerò il ciclo delle personali esponendo delle foto.

malja brando

malja.brando@gmail.com ttp://photomalja.jimdo.com/portfolio/ 58 saphiranews.it


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“Al compimento dei 20 anni di attività, nel 2010, nasce dall’Arpi il brand “Raffaele Archivolti” destinato alla gestione dei patrimoni immobiliari. Forte della propria esperienza nel campo del restauro e delle costruzioni, dove sono state eseguite opere di pregio in complessi quali il museo di Capodimonte od il teatro di San Carlo, l’azienda vanta una struttura costituita da un team di consulenti esperti ognuno dei quali affronta con cognizione ed esperienza differenti problematiche tecniche, amministrative, finanziarie, organizzative, legali, economico – contabili relative alla gestione dei detti patrimoni. Ad un anno dallo sviluppo del brand sono stati raggiunti i seguenti obiettivi: più di 200 unità immobiliari amministrate per un totale di 60000 metri quadri e 240000 metri cubi”

facility management

CONDOMINI E RUMORI

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empre più spesso capita di dover intervenire per redimere questioni legate all’eccessiva rumorosità di condomini nell’ambito di uno stabile. A nulla valgono le lamentele dei vicini che, anche una volta richiesto l’intervento della polizia, spesso non vedono soddisfatte le proprie richieste volte ad ottenere la calma desiderata. Alla domanda se esista un modo immediato e duraturo per risolvere il problema e se il proprietario possa essere ritenuto responsabile in caso di immobili locati è difficile dare risposte. Per la quiete immediata l’unica soluzione resta il ricorso alle forze dell’ordine laddove non si ottenga soddisfazione con una semplice richiesta da “buon vicino”. Più difficile risulta affrontare il problema in modo duraturo; a parte il ricorso all’articolo 659 del Codice penale (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) che recita «chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro», si può, anche, agire a norma dell’articolo 844 del Codice civile (normale tollerabilità delle immissioni dal fondo del vicino), oltre alla richiesta di risarcimento danni a norma dell’articolo 2043 del Codice civile, particolarmente nei confronti del proprietario dell’appartamento per risarcimento da fatto dolodo o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto. Si tenga presente (Cassazione 12 luglio 2006, n. 15871) che «nell’ipotesi in cui le immissioni di cui all’articolo 844 del Codice civile siano causate dal locatario del fondo contiguo, la domanda va proposta nei confronti del proprietario quando contenga una pretesa rivolta all’accertamento negativo del diritto di servitù (servitù di immissione cosiddetto immateriale, come ad esempio fumi immittendi), oppure comporti una richiesta di modificazione dello stato dei luoghi; altrimenti, qualora l’azione sia diretta alla mera rimozione di una situazione lesiva o a fare cessare un’attività e abbia, dunque, natura personale, legittimato passivo è soltanto il locatario, quale autore delle immissioni» .

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Il mare di Napoli: a un passo dalla morte, o dalla rinascita Alla conferenza di Marevivo nel Castel dell’Ovo è intervenuto anche il Ministro all’ambiente Corrado Clini

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lla conferenza c’erano proprio tutti. Dal sindaco de Magistris, all’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano, nonché studiosi e accademici, persino il ministro all’ambiente e al mare Corrado Clini. In platea, duecento spettatori, molti giornalisti, qualche telecamera. Tutti nell’auditorium del Castel dell’Ovo lo scorso 5 marzo, per il convegno organizzato da Marevivo sul golfo Napoli. Non solo quello da vetrina, presto solcato dalle chiglie dell’America’s cup, quanto quello più nascosto, con fette di mare sconosciute ai più. Incantevoli, uniche. Ma drammaticamente inquinate. E per salvarle non c’è più tempo, come ha evidenziato il titolo dello stesso convegno: “Mare di Napoli: morte o rinascita”. In scaletta, coordinati, dalla fondatrice e presidentessa di Marevivo Rosalba Giugni, relazioni tecniche ed interventi del Comitato scientifico dell’associazione, composto da Gualtiero Parisio, Rocco Galgano, Bruno Orrico e Vincenzo Saggiomo, che ha illustrato come negli ultimi anni, la situazione sia profondamente peggiorata. Una spada di Damocle sempre più minacciosa anche per il turismo, visti e considerati gli oltre 1200 stabilimenti balneari sul territorio campano, per un indotto di oltre 5 miliardi di euro l’anno. Oggi, la forchetta che separa tra il livello di pulizia tra le acque cilentane e quelle partenopee è sempre più larga. Uno dei problemi più incisivi è il malfunzionamento del 95% delle oltre 30 strutture sul territorio, adibite al trattamento e pulizia delle acque. In alcuni casi, addirittura, gli impianti sono pronti, ma non ancora in funzione per il mancato attacco dei collettori agli impianti fognari. Proprio come accade per molti comuni nel bacino del Sarno, popolato da oltre mezzo milione di persone, tra la litoranea di Torre Annunziata e Castellammare, fino alle fasce più interne di Mercato Sanseverino e Solofra. E proprio il Sarno, riconferma i 24 chilometri di lunghezza, come i più inquinati d’Europa. Marevivo li denuncia da 27 anni ormai, e per quanto l’intera area sia sotto emergenza dal 1995, la situazione non sembra essere cambiata, con

irrimediabili disastri all’ecosistema sottomarino. Basti pensare al cosiddetto Banco Santa Croce, un’area fino a poco tempo fa immacolata, a trecento metri a largo da Vico Equense. Oggi resiste ancora, con le sue spettacolari ramificazioni di corallo rosso a 60 metri di profondità, ma con segni inequivocabili di avvelenamento artificialmente indotto. Il generale Roberto Jucci, Commissario per il risanamento ambientale del Sarno dal 2003 fino allo scorso settembre (oggi il ruolo è ricoperto dal provveditore Giovanni Guglielmi) ha investito oltre 600 milioni di euro per la costruzione di 6 depuratori, 4 collettori, più di 700 chilometri di reti fognarie e 4 siti provvisori di stoccaggio. Eppure, non è bastato, né il fiume è drenato. Gli allacciamenti collettore-fogne, che per legge spetterebbero ai sindaci, non sono ancora ultimati, annullando il potenziale filtraggio del liquame verso il mare. Nel frattempo gli sversamenti illeciti si perpetuano, e le acque del fiume, un tempo gioiello dell’agricoltura borbonica nell’agro nocerino, assumono in alcuni tratti la stessa densità della melma. Si può ancora recuperare. Certo, occorreranno altri 20 anni di lavoro serrato, un’iniezione profonda di civiltà, e, soprattutto, almeno 400 ulteriori milioni d’investimento. “Che il Governo non ha”, sottolinea il Ministro Clini “Anzi, abbiamo catalogato per tutta l’area del golfo di Napoli un totale di 142 illeciti, pronti a future sanzioni a carico nostro”. Clini ha però garantito che entro l’inizio di aprile allestirà una tavola rotonda per stabilire con più precisione le priorità ai problemi del mare campano. E un eventuale distribuzione di risorse. Nel frattempo, Marevivo, strappa due promesse all’assessore Romano. Entro il 15 aprile, sarà finalmente attivato il depuratore “Gasto” a Capri, completo da mesi, ma ancora non avviato. Inoltre, sarà completato l’allacciamento fognario al depuratore di “Foce Sarno” (attivo dal 2003), di quattro comuni: Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare. Paolo De Luca


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eco saphira

Sviluppo sostenibile ed economia solidale a Napoli con Ecologicamente

È

partito il conto alla rovescia per il via alla nuova edizione di “EcoLogicaMente”, MostraMercato dedicata al mondo “Green”, al consumo critico e allo sviluppo sostenibile che si terrà a Napoli dal 26 al 29 aprile nella splendida cornice di Piazza del Plebiscito. La manifestazione, ideata e organizzata da Area Comunicazione, in collaborazione con il Comune di Napoli, il Csv, Centro di Servizio per il Volontariato, l’Unione Industriali di Napoli, Città della Scienza e l’ASIA Napoli, rappresenta una grande occasione e una vetrina imperdibile per tutte le aziende, le associazioni e i movimenti di cittadini interessati a presentare e a promuovere, nei giorni dell’evento, iniziative, idee e progetti dedicati allo sviluppo eco-sostenibile. Tra gli obiettivi degli organizzatori c’è la forte volontà di diffondere le buone pratiche del consumo e della produzione, dando vita ad un evento in grado di comunicare i valori di riferimento dell’Economia So-

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lidale e di valorizzare le specificità e le eccellenze del territorio campano, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale, riservando un ampio spazio a temi come il turismo etico, la bio-edilizia e l’etica d’impresa. Sono numerose le attività previste in occasione di EcoLogicaMente: premi, concorsi, spettacoli dal vivo, animazioni per i bambini, laboratori per la manipolazione del PET, della carta e dei materiali di risulta per la realizzazione di manufatti riciclati e riciclabili. Non mancheranno, infine, le offerte per i consumatori più attenti, vogliosi di vivere un momento ecocompatibile, con articoli di artigianato locale, prodotti biologici, equo-solidali e a km 0, con particolare attenzione al ripristino della filiera corta e al recupero di un rapporto di fiducia tra produttori e consumatori. Per info http://www.facebook.com/EcoLogicaMente?sk=info



stile & design

P

Vivere in un film

er gli amanti del design, spesso i film offrono ispirazione di progettazione & architettura, mostrando interni di case che colpiscono il nostro immaginario. Può capitare che non siano delle vere e proprie case ma che siano create per la specifica esigenza del set secondo le indicazioni di scenografi e progettisti e che quindi siano completamente inventate. Le case nei film infatti sono spesso metafore di uno stato d’animo o meglio devono supportare un’idea di sceneggiatura e dimostrano come il design riesca ad influenzare il nostro stato d’animo.

Splendido il casolare di Kate Winslet immerso nella campagna inglese.

Living in a movie

For design lovers, films often offer inspiration of design & architecture, showing the interior of houses that strike our imagination. It could be that the house is itself not a real house but created for the specific needs of the set according to the directions of the designers and planners and therefore completely invented. The houses in movies are often metaphors of mood or rather must support an idea of script and demonstrate how design can affect our mood.

Sapiente l’uso dei toni colore nella dimora di L.A. di Cameron Diazche conferiscono una atmosfera ril

Le due cucine messe a confronto

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Stile&Design a cura dell’architetto Roberta Errico Mi è recentemente capitato di rivedere “L’amore non va in vacanza” una commedia romantica del 2006 ambientata tra gli Stati Uniti d’America e l’Inghilterra. I diversi caratteri dei due personaggi sono infatti egregiamente rappresentati dagli interni delle due case perfettamente agli antipodi, e pienamente corrispondenti: Kate Winslet con il suo accogliente rustico cottage stile inglese, e Cameron Diaz con una moderna elegante e spaziosa casa californiana. Ciascun dettaglio di quelle due abitazioni riusciva a definire in maniera univoca il personaggio.

“L’amore non va in vacanza”

I recently happened to revise “The Holiday”, a 2006 romantic comedy set among the United States of America and England. The different characters of the two characters are indeed well represented by the interiors of two houses, and perfectly antipodal: Kate Winslet fully corresponding with its cosy English-style cottage, rustic and Cameron Diaz with a modern Californian House spacious and elegant. Each detail of those two houses could uniquely define the character.

“The holiday”

lassata ed elegante.

I dettagli dei due diversi bagni che danno unicità alle due diverse ambientazioni.

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stile & design

Come anche in “Twilight” del 2008 adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di successo internazionale, dove l’abitazione scelta dalla regista per la ricca famiglia di vampiri i Cullen conformemente con il tema è immersa nei boschi, lontana dai trambusti di una città, con un ingresso mozzafiato. L’atmosfera è moderna e sofisticata, con interni dal taglio netto e squadrato, bagni bianchi e incontaminati ed un uso sapiente del legno su scale e pavimenti.

Seducente la porta dell’ascensore ed il disegno grafico a pavimento

“Twilight”

Spettacolare l’ingresso alla Hoke House dei Cullen

Contemporaneo il bagno total white e la doccia con lucernario in vetro che ci fa sentire liberi anche nel posto dove meno ce lo aspettiamo.

As in “Twilight” in the 2008 film adaptation of the novel of international success, where the residence chosen by the Director for the rich the Cullen family of vampires in accordance with the theme is nestled in the Woods, far from the bustle of a city, with a stunning entrance. The atmosphere is modern and sophisticated Interior, clean cut and squared, white and pristine bathrooms and a masterful use of wood on stairs and floors.


“Io sono l’amore”

Sicuramente perfetti ed adeguati alla sceneggiatura, incentrata sulle vicende di una ricca famiglia lombarda, anche gli interni della villa museo conservata e gestita dal FAI (villa Necchi a Milano), ricca di marmi, soffitti decorati e lampadari in stile in “Io sono l’amore” film del 2009 diretto da Luca Guadagnino.

Definitely perfect and adapted to screenplay, centered on the story of a wealthy family, also the Interior of the villa Museum maintained and managed by the FAI (villa Necchi in Milan), rich in marble, decorated ceilings and chandeliers in style “I am love” 2009 film directed by Luca Guadagnino.

“I am love”

Interni ricchi e sontuosi.

L’uomo nell’ombra film del 2010 di Roman Polansky che ha ottenuto 6 European Film Awards tratto dal romanzo di Robert Harris The Ghost writer riesce a trasmetterci l’atmosfera del thriller, anche attraverso l’abitazione dove si svolgono parte delle scene. Una moderna ed isolata casa tutta

vetro e cemento, nei cupi toni del grigio e nero ravvivata solo da qualche punta di rosso dei quadri alle pareti. Film che vale la pena di guardare ma con il dubbio se preferirli per il cast, il racconto o per il grande esempio di abilità artistica dei progettisti! r.e.

“L’uomo nell’ombra”

“The ghost writer”

“The ghost writer” 2010 film Roman Polansky that won 6 European Film Awards based on the novel by Robert Harris The Ghost writer manages to capture the atmosphere of the thriller, also through the House where part of the scene. A secluded modern home modern glass and concrete, all in dark shades of gray and black enlivened only by some bit of red on the walls. Films that are worth watching, but certainly with the doubt if prefer them for the cast, the story or to the great example of artistic skill of the designers! saphiranews.it 69


Sartù di riso dal cuore rosso

rotte di gusto

“Sciacquapanza” era il nome che i napoletani attribuivano al riso. Furono i Monsù, i cuochi delle corti Settecentesche, forse i primi che riuscirono a rendere interessante agli occhi e al palato del popolo partenopeo questo straordinario cereale attraverso una ricca preparazione per i giorni di festa, il Sartù di riso. L’esecuzione della ricetta richiede una mezza mattinata, ma è tempo speso bene. Come tutti i “timpani” della tradizione napoletana, anche il sartù risulterà più saporito il giorno dopo servito appena tiepido...magari guardando Luna Rossa ai margini del campo di regata dell’America’s Cup World Series! Ingredienti (Per 6/7 stampini monoporzione) -Per la farcia (cuore rosso): 100 g carne vitello macinata 50 g pane raffermo ammorbidito nel latte 200 g di piselli sgranati (anche surgelati) 100 g concentrato di pomodoro 100 g fior di latte tagliato a cubetti 100 g caciocavallo tagliato a cubetti 4 cucchiai di sugna (in alternativa olio di oliva e.v.) Olio di arachidi per frittura Olio di oliva e.v. Una cipolla tritata 1 bicchiere di vino bianco secco 1 uovo sodo tagliato a cubetti (facoltativo) 2 fegatini di pollo...(facoltativi anche questi, presenti nelle ricette della tradizione) -Preparazione del riso: 1,5 litri di brodo vegetale preparato con acqua, sedano, carote e cipolla 100 g pecorino grattugiato (o Parmigiano) 1 uovo sbattuto 350 g riso per risotti: Vialone Nano, ma anche Carnaroli, Arborio o Italico 1 cucchiaio di sugna (oppure di olio di oliva e.v.) 1 ciuffo di basilico Sale q.b. -Per assemblare il sartù negli stampini 6 Stampini in alluminio monoporzione Pangrattato 100 g burro Procedimento -Per la farcia: 1. Lavorare insieme la carne macinata ed il pane raffermo. Formare delle piccole polpettine e friggerle in abbondante olio fino a che non diventino dorate e croccanti 2. Lessare i piselli e tenerli da parte 3. Fare appassire la cipolla tritata con la sugna, aggiungere il vino e lasciare evaporare 4. Completare aggiungendo il concentrato di pomodoro, i piselli e le polpettine e fare insaporire per alcuni minuti a fuoco moderato. Verificare di sale 5. (facoltativo) Per la cottura dei fegatini: Pulirli bene e lavarli in acqua fredda. In un tegame fare appassire un poco di cipolla tritata con un cucchiaio di strutto e una foglia di alloro, rosolare i fegatini per alcuni minuti aggiungendo poi un del brodo vegetale. A cottura ultimata salare, lasciare raffreddare e tagliarli a pezzetti. -Per la cottura del riso 1. Preparare in una pentola alta il brodo vegetale con pezzi di sedano, carote e cipolla 2. Cuocere il riso in abbondante brodo vegetale, un poco di sale e un cucchiaio di sugna. Coprire con un canovaccio e lasciar cuocere per circa 15 minuti (per la cottura tradizionale napoletana) oppure cuocere con la tecnica del risotto mescolando continuamente e aggiungendo quindi il brodo un poco alla volta 3. Al termine della cottura, scolare l’eventuale liquido in eccesso e una volta tiepido aggiungere l’uovo sbattuto, il parmigiano, il sale e le foglie di basilico Assemblare il sartù: 1. Imburrare gli stampini monoporzione e ricoprirli di pan grattato 2. Aggiungere il riso sul fondo e sui bordi avendo cura di lasciare vuoto lo spazio centrale 3. Riempire lo spazio centrale con la farcia e i formaggi 4. Ricoprire con altro riso pressare e completare coprendo con altro pan grattato 5. Mettere un pezzetto di burro sul pan grattato prima di cuocere in forno a 180°C per circa 20 minuti Gianluca Ferrante


1

Luca Gragnano.

2

Secondo classificato

Scatta il mare

Primo classificato

Città del Capo,

Flavia Marazzi 2006

3

Terzo classificato

Enzo Scuotto

Gallipoli 2008

Partecipa a Scatta il mare! Su ogni numero di Saphiranews verranno pubblicate le foto marine più belle inviateci dai nostri lettori! La redazione, qualora l’autore esprima il suo consenso, utilizzerà le fotografie ricevute nei numeri successivi della rivista a scopo illustrativo, riportando sempre in calce il fotocredito. scattailmare@saphiranews.it Questo mese scatta il mare ha scelto una foto scattata a Napoli, 2012 da Stefano Piccante

Menzione Speciale

Stefano Piccante Napoli 2012

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A

genda

Blue Pearls’ Night: serata d’amare alla Città del gusto Napoli. Città del gusto celebra Napoli e l’America’s cup con un grande evento ispirato al mare e al colore blu: un omaggio al golfo partenopeo, scenario straordinario delle regate internazionali World series di Coppa America. Sabato 14 aprile, dalle ore 20.00, la Terrazza a mare di Città del gusto Napoli presenta Blue Pearls’ Night dove protagoniste assolute saranno le bollicine di Prosecco Doc della selezione “Le Perle di Piera” della rinomata azienda vinicola friulana Piera Martellozzo. La serata nasce in collaborazione con Radio Yacht Sunsation e inaugura il nuovo format Suite Marine di serate open air e fronte mare di Città del gusto. Dulcis in fundo le nuove praline al sapore d’estate del Maitre chocolatier Giuseppe Ratto: perle golose ed inebrianti di cioccolato con mango, cocco, papaya e tanti altri gusti, tutti rigorosamente in blue dress. Costo dell’evento: 25 euro (ridotto 20) Posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: Città del gusto: Via Coroglio, 104/E - Napoli tel. 081/19808900 www.gamberorosso.it

XIV Settimana della Cultura 14 – 22 Aprile Anche quest’anno, il MiBAC per promuovere e valorizzare il Patrimonio culturale italiano apre gratuitamente le porte di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali, per nove giorni, dal 14 al 22 aprile, su tutto il territorio nazionale. La settimana della Cultura, divenuta, ormai, una grande festa collettiva offre un ricco calendario di appuntamenti: mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti, che renderanno ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori. Lo scopo fondamentale di questa iniziativa è quello di trasmettere l’amore per l’arte e favorire nuove esperienze culturali attraverso la conoscenza dell’immenso patrimonio italiano, grazie anche al coinvolgimento di altre Istituzioni pubbliche e private, per una partecipazione estesa e capillare su tutto il territorio. Per visualizzare l’elenco dei beni culturali visitabili: www.beniculturali.it

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DIECILUNE – Festival dell’autore 2012, 13 – 15 Aprile Il DieciLune – Festival dell’Autore è una manifestazione senza scopo di lucro dedicata ai temi dell’editoria indipendente e alla valorizzazione di talenti artistici in ambito letterario, musicale, cinematografico, teatrale e delle arti visive. Una formula dedicata agli autori e composta di momenti seminariali, concorsi, moduli professionali e laboratori creativi in tempo reale. Il titolo del Festival trae spunto dalla collana antologica “DieciLune“, edita della Bel-Ami Edizioni: una collana finalizzata a offrire un’opportunità in più a tutti quei poeti, fumettisti, scrittori di narrativa e di testi teatrali che, a giudizio della Casa editrice, hanno una notorietà non proporzionata al proprio talento artistico. L’ingresso a tutte le attività è gratuito. Forum Universale delle Culture UNESCO, ex Asilo Filangieri, v.co G. Maffei, 4 www.festivaldiecilune.it

XIII Settimana dell’Astronomia 2012, 13-18 aprile Anche quest’anno Città della Scienza (Via Coroglio, 104) celebra la XIII settimana dell’astronomia, proponendo ai suoi visitatori un programma ricco di attività, conferenze, incontri con scienziati e ricercatori, laboratori per i più piccoli, osservazioni al telescopio e nuovi spettacoli al planetario, con lo scopo di avvicinare il pubblico di ogni età a questa affascinante disciplina ed, in generale, alle materie scientifiche. Città della Scienza partecipa da sempre e con grande entusiasmo a questa manifestazione e, per la sua tredicesima edizione propone: - spettacoli speciali al Planetario di Città della scienza, una delle attrazioni più apprezzate del Science Centre: documentari astronomici e show - laboratori didattici - interventi e dimostrazioni scientifiche, tra cui osservazioni dal vero della cupola stellata -conferenze e seminari sull’astronomia, incontri con ricercatori e scienziati. www.cittadellascienza.it

Il Sentiero dei Misteri L’Associazione Culturale Mani e Vulcani fin dal 2006 fa conoscere a turisti e visitatori, attraverso la tecnica del racconto, la cultura e il territorio della città di Napoli e della Campania tutta. La compagnia dei Narratori dell’Arte, infatti, con i percorsi de “Il Sentiero dei Misteri”, fa rivivere quello straordinario patrimonio di tradizioni che ha reso la nostra città famosa nel mondo. Tra i percorsi narrati del mese di aprile: Il Cimitero delle fontanelle che racconta il particolare e strettissimo rapporto del popolo napoletano con la morte, ed Una Sirena di tremila anni, percorso attraverso il Centro Antico di Napoli tra storia, arte e leggende.


Per visionare il ricco programma di visite narrate ed eventi: www.ilsentierodeimisteri.it Per prenotare i nostri percorsi narrati tel. 081.019.82.35 – 340.423.09.80

COMICON - XIV edizione del Salone internazionale del Fumetto di Napoli Dal 28 aprile al 1 maggio, presso la Mostra d’Oltremare e, nei mesi di aprile e maggio, con diverse attività in città (PAN, Goethe Institut, Istituto Cervantes, Institut Francais, Ordine dei Giornalisti della Campania, Accademia BB.AA., Librerie e altre luoghi). Napoli COMICON è una manifestazione dedicata al mondo del Fumetto e dell’Animazione, la quattordicesima edizione si svolgerà dal 28 aprile al 1° maggio 2012 con sede centrale alla Mostra d’Oltremare, dove saranno ospitati gli editori, le librerie e gli espositori italiani e stranieri. Le attività culturali, invece, saranno sparse in tutta la città e si svolgeranno a partire dall’inizio di aprile fino a tutto il mese di maggio. Ci saranno ospiti nazionali e internazionali, mostre di tavole originali, incontri, laboratori, workshop, proiezioni, anteprime e concorsi. Il tema di quest’anno, in occasione dei 40 anni dalla morte di Dino Buzzati, sarà “Fumetto & Letteratura”. www.comicon.it

500 soldatini di carta in miniatura, parte di una raccolta di oltre duemila ’figure’ acquistate dal Museo nel 1923. Gli acquerelli sagomati furono eseguiti, a metà Ottocento, da Emanuele e Filippo Emilio Gin, padre e figlio, acquerellisti animati da un’autentica e comune passione per il costume e le uniformi dell’epoca. La straordinarietà degli acquerelli è determinata, oltre che dalla ricchezza dei dettagli e dalla vivacità dei colori, soprattutto dalla minuziosa caratterizzazione di soldati ed ufficiali, che fa di ogni soldatino un pezzo unico. Museo di San Martino orario: ore 8.30/19.30 - mercoledì chiuso www.polomusealenapoli.beniculturali.it; facebook.com/museodisanmartino

“SALQA UYWA” animali selvatici del Sud America Mostra di fotografia naturalistica La mostra, allestita nell’ottocentesco Museo Zoologico del Centro Museale dell’Università di Napoli “Federico II” (via Mezzocannone 8), espone immagini di animali selvatici del Sud America realizzate da V. G. Russo nel corso delle spedizioni naturalistiche nelle aree più incontaminate del Perù e dell’Ecuador. Il Centro Museale è fortemente impegnato nella diffusione della cultura scientifica nella società attraverso ricerche ed iniziative tese alla salvaguardia del patrimonio naturalistico ed alla difesa dell’ambiente. Le immagini della fauna selvatica delle regioni più caratteristiche del Sud America, dalle foreste pluviali dell’Amazzonia peruviana, agli altopiani della Cordigliera delle Ande, sino all’arcipelago vulcanico delle Galapagos, le “isole di Darwin”, hanno l’obiettivo di sensibilizzare sulla situazione in cui versano gli habitat e gli ecosistemi della Regione Neotropicale, promuovendo la conoscenza di gioielli faunistici che rischiano di scomparire. Fino al 31 Maggio. www.musei.unina.it

Un esercito di carta in miniatura A conclusione delle celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia, nel Museo di San Martino, sarà esposta fino al 10 settembre una inedita e minuziosa ricostruzione dell’Esercito Piemontese del 1860-1870 composto da circa

Foto: Guilain GRENIER / www.americascup.com



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