Serialmania

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AA.VV.

Serialmania

Stelle e meteore dei telefilm cult Edizione a cura di R.T.I. S.p.A. su licenza di Sagoma S.r.l. Copyright © Sagoma, 2010 Tutti i diritti riservati Immagini: Copyright © Getty Images, Archivio Mediaset Tutti i diritti riservati Progetto editoriale Sagoma S.r.l. Largo Pontida, 18 – 20059 Vimercate (MI) www.libri.sagoma.com A cura di: Carlo Amatetti Coordinatore: Marco Monari Caporedattori: Laura Bosisio, Arianna Mauri Redattori: Maurizio Amatetti, Alessio Bau, Raffaela Bellman Francesca Bosetti, Massimo Campagnola, Giampiero Cara Davide Cerruto, Giacomo Freri, Federico Frigerio Claudio Gervasoni, Federico Kujawska, Raffaele Palumbo Enrico Piazza, Pietro Viccardi Art Director: Stefano Longoni Impaginazione: Marco Graziano Uno speciale ringraziamento va a Serenella Messina, curatrice del programma Matricole e Meteore per il prezioso sostegno. Progetto grafico copertina: Paolo D'Agostino


Indice vol. II Istruzioni per l’uso

5

Horst Tappert (bio) Doctor Who

44 45

21 Jump Street

9

A Cuore Aperto

10

Dynasty

47

L’Albero delle Mele

11

La Famiglia Bradford

49

Alf

12

Willie Aames (bio)

51

Alice

13

A-Team

15

Tom Backer (bio)

Fantasilandia Hervé Villechaize (bio)

46

52 53

17

Genitori in Blue Jeans

54

Automan

18

Kirk Cameron (bio)

56

Autostop per il Cielo

19

Baby Sitter

20

Hanry Winkler (bio)

59

Scott Baio (bio)

21

Hardcastle & McCormick

60

La Bella e la Bestia

22

Hazzard

61

The Black Adder

23

Hill Street Giorno e Notte

63

Buck Rogers nel XXV secolo 24

Hunter

65

Casa Keaton

25

L’Incredibile Hulk

67

Michael J. Fox (bio)

27

Bill Bixby (bio)

68

La Casa nella Prateria

28

Mr. T (bio)

Michael Landon (bio) CHiPs Eric Estrada (bio) Cin Cin Ted Danson (bio)

30 31 33 34 36

Happy Days

I Jefferson Sherman Hemsley (bio) Laverne e Shirley Penny Marshall (bio) Love Boat Gavin MacLeod (bio)

57

69 71 72 74 75 77

Classe di Ferro

37

Love Me Licia

78

College

38

MacGyver

79

Cuore e Batticuore

39

Dallas

40

Larry Hagman (bio) L’Ispettore Derrick

42 43

Richard Anderson (bio) Magnum P.I. Tom Selleck (bio) Manimal

80 81 83 84


Indice vol. II Miami Vice

85

Don Johnson (bio)

87

Il Mio Amico Arnold

88

Gary Coleman (bio)

90

Il Mio Amico Ultraman

91

Mork e Mindy

92

Robin Williams (bio)

93

I Mostri

94

I Mostri Vent’Anni Dopo

96

New York New York

97

Poirot

99

Professione Pericolo

100

Quincy

101

Jack Klugman (bio)

103

I Ragazzi della III C

104

Ralph Super Maxi Eroe

106

William Katt (bio)

107

Riptide

108

Saranno Famosi

109

Gene Anthony Ray (bio)

112

Simon & Simon

113

Starman

114

Supercar

115

David Hasselhoff (bio)

116

T. J. Hooker

117

Taxi

118

Andy Kaufman (bio)

119

Tre Cuori in Affitto

120

John Ritter (bio)

121

V - Visitors

122

Zaffiro e Acciaio

123

Indice degli attori

125


Istruzioni per l’uso _Attenzione_ questo messaggio si autodistruggerà al termine della sua lettura_

P

artiamo da un assunto: guardare un telefilm è intrattenimento allo stato puro. Un libro o un film possono essere una cosa seria, anche molto seria. Un telefilm invece può far ridere, piangere, sognare e al limite può anche far riflettere… ma mai più di cinque minuti. Ecco perché siamo così affezionati ai telefilm! Ci ricordano un passato di pomeriggi interi trascorsi a guardare la TV (con quel vago e persistente senso di colpa per i compiti scolastici non svolti), e ci alleviano le pene del presente coccolandoci con tormentate storie d’amore, pistolettate, battute esilaranti, bisturi infilati negli addomi, viaggi interstellari e soprattutto tipi umani, tanti tipi umani da cui non possiamo sopportare di separarci per più di una settimana. Si può quindi parlare seriamente delle serie TV? Certo che si può. Ma tranquilli: non è il nostro caso. Serialmania racconta i telefilm con il tono partecipe e leggero dello spettatore appassionato, un amarcord sulle serie televisive trasmesse in Italia dagli esordi della televisione fino ai giorni nostri e, soprattutto, una ricerca sulla fine che hanno fatto i loro interpreti. Il criterio con cui sono stati selezionati i titoli è assolutamente discrezionale: sono le serie che ricordiamo con più affetto, quelle che suscitano in noi nostalgia, quelle di cui avevamo voglia di scrivere (ma, in fondo, non sono molte quelle di cui abbiamo taciuto). Non siete d’accordo sulle nostre scelte? Scrivetevelo voi allora il libro! L’opera è suddivisa in quattro volumi: il primo raccoglie le serie televisive prodotte fino agli anni Settanta compresi, mentre gli altri tre sono dedicati ciascuno a uno dei decenni seguenti (anni Ottanta, Novanta e Zero). Le serie prodotte a cavallo tra due decenni sono collocate nel volume dedicato a quello a cui sono associate nella nostra memoria di spettatori. Augurandoci, in questo, di aver correttamente intercettato il sentire dei più. All’interno di ogni singolo volume, le schede dei telefilm si susseguono in ordine alfabetico e sono inframmezzate da pagine monografiche sugli attori monstre, quelli che hanno interpretato i personaggi più iconici della storia dei telefilm. Ciascuno dei quattro volumi è anche corredato di un indice degli attori che elenca tutti gli interpreti dei telefilm a cui sia stata dedicata una biografia, una mini-biografia o dei quali sia stato segnalato semplicemente anche l’ultimo avvistamento, ovvero l’ultima occasione in cui l’attore ha dato sensata mostra di sé. Buona lettura e... lunga vita e prosperità!

Carlo Amatetti


Istruzioni per l’uso Nome dell’attore

Bernard Schwartz, alias Tony Curtis (Danny Wilde)

Nome del personaggio interpretato Ultimo avvistamento La foto ritrae l’attore così come appare oggi. Nel caso in cui sia deceduto, la foto si riferisce al momento in cui l’attore era all’apice della carriera ed è virata in bianco e nero.

Titolo originale: Law & Order Nazione: USA Anno: 1990+ Genere: legal Durata episodi: 60’ Stagioni: 20+ Episodi: 445+

Prima TV USA: NBC, 13 settembre 1990 Prima TV Italia: RAI 2, 1993 In DVD: pubblicate in lingua originale le prime sei stagioni e la quattordicesima, e in italiano le prime tre stagioni (Universal).

I lettori più attenti noteranno che

queste due voci talvolta non sono presenti. Noi abbiamo fatto del nostro meglio, ma non sempre siamo riusciti a reperire informazioni in proposito: in questi casi malaugurati abbiamo preferito tacere. Il segno ”+” alle voci ”Anno”, ”Stagioni” ed ”Episodi” sta a significare che la serie è ancora in corso.


I telefilm anni Ottanta


I telefilm anni Ottanta


21 Jump Street Giovani, carini e infiltrati Titolo originale: 21 Jump Street Nazione: USA Anno: 1987-1991 Genere: poliziesco

Durata episodi: 60’ Stagioni: 5 Episodi: 103 Prima TV USA: Fox, 12 aprile 1987

Prima TV Italia: Italia 1, 1989 In DVD: pubblicate tutte le stagioni solo in lingua originale (Fox Network).

I

l principale merito di 21 Jump Street è quello di aver fatto da trampolino di lancio della strepitosa carriera di Johnny Depp. Lui è l’agente Tom Hanson, uno dei protagonisti assieme a Doug Penhall (Peter DeLuise), Judy Hoffs (Holly Robinson Peete) e Harry Truman Ioki (Dustin Nguyen): tutti e quattro giovani, belli e poliziotti. Insieme formano una squadra speciale, la “21 1 Jump Street” (indirizzo della loro sede, un’insospettabile cappella sconsacrata) specializzata in indagini sui minorenni. L’aspetto giovanile permette loro di infiltrarsi nel mondo adolescenziale e di indagare su droga, vandalismo, abusi sessuali e violenze a sfondo razziale: insomma il menù quotidiano delle metropoli di fine anni Ottanta (il telefilm è ambientato a Los Angeles, ma è girato a Vancouver). Sembra che per la serie, andata in onda da noi anche con il titolo I Quattro della Scuola di Polizia, gli autori Cannell e Hasburgh abbiano preso spunto dalla realtà. E come accade spesso nella televisione di quegli anni, 21 Jump Street si propone di coniugare il puro intrattenimento con finalità socio-pedagogiche: al termine di alcune puntate i membri del cast forniscono numeri di telefono e indicazioni utili agli spettatori con problemi simili a quelli trattati nell’episodio. Con questa formula la Fox riesce per la prima volta a scavalcare negli ascolti i maggiori network americani, ma il successo è di breve durata e la quinta stagione (orfana di un Depp impegnato in Edward Mani di Forbice) viene trasmessa solo su reti americane locali.

La meteora Nella seconda stagione entra nella squadra l’ex modello Richard Greco (Dennis Booker). Il suo successo è tale che al termine delle stagione lascia la serie per uno spinoff (Booker, 1988-1989), nei panni di un paladino della giustizia in sella a una Harley Davidson. La scommessa però non risulterà vincente.

Focus On Missione impossibile... …non avere successo se tra i creatori c’è Stephen J. Cannell. Il nome dice qualcosa solo ai più esperti, ma basta citare A-Team, Ralph Super Maxi Eroe e Agenzia Rockford, dei quali è ideatore, per farne intuire lo spessore.

1

John Christopher Depp II, alias Johnny Depp (Tom Hanson)

Nato a: Owensboro, USA, 1963 Oggi: attore U.A.: è John Dillinger, il super criminale dell’America della Grande Depressione, in Nemico Pubblico (2009, regia di Michael Mann). Mini-bio: nasce come rocker (la sua band apre i concerti di Talking Heads, Iggy Pop e Billy Idol), ma grazie all’amico Nicolas Cage esordisce al cinema ingoiato dal letto in Nightmare: dal Profondo della Notte (1984). Bello e dannato, è famoso anche per le sue relazioni amorose (Winona Ryder, Kate Moss, Vanessa Paradis). Depp è protagonista di numerosi film di successo, nei quali passa in modo disinvolto e camaleontico dai personaggi comici (Jack Sparrow dei Pirati dei Caraibi) a quelli drammatici (Edward Mani di Forbice).

Richard Grieco (Dennis Booker) Nato a: Watertown, USA, 1965 Oggi: attore e cantante U.A.: nel 2006-2007 recita in Veronica Mars. Non va oltre i tre episodi perché il suo personaggio (Steve Botando) viene ucciso. Mini-bio: giocatore universitario di football, modello, inizia la carriera cinematografica nelle soap opera. Fa pratica nel ruolo di infiltrato giovane e dinamico in 21 Jump Street, lo porta avanti nello spin-off Booker e lo perfeziona da protagonista nella pellicola Un Agente Segreto al Liceo (1991). Seguono numerose particine al cinema e una carriera parallela come cantante: pubblica l’album Waiting for the Sky to Fall (1995) con la Dunmore Band per una casa discografica tedesca e nel 2004 forma un nuovo gruppo, i Wasteland Park.

9


A Cuore Aperto Un ospedale per gioco Titolo originale: St. Elsewhere Nazione: USA Anno: 1982-1988 Genere: medical fiction

4

5

Durata episodi: 60’ Stagioni: 6 Episodi: 137 Prima TV USA: NBC, 26 ottobre 1982

2

Prima TV Italia: Canale 5, 1982 In DVD: pubblicata la prima stagione solo in lingua originale (20th Century Fox).

V

ita, morte e miracoli (pochi, in nome della verosimiglianza) del personale medico dell’ospedale “St. Eligius” di Boston. Le complesse vicende professionali e umane dei protagonisti creano un groviglio inestricabile che però potrebbe essere solo il frutto della fervida imma3 ginazione del figlio autistico del direttore dell’ospedale Donald Westphall: l’ultima puntata si chiude infatti col piccolo 1 Tommy intento a osservare una palla di vetro con la neve che contiene il modellino dell’ospedale, e il padre lo invita ad andare a letto perché si è fatto tardi. Questo finale shock ha contribuito alla fioritura di una pletora di teorie basate su affinità riguardanti, ad esempio, la composizione dei cast o la produzione di questa e di altre serie oniriche (da Homicide fino a X-Files). Queste teorie, per la verità più fantasiose e improbabili delle stesse storie dei telefilm, propugnano un assottigliamento della linea di demarcazione fra realtà e finzione: come dire La Vida Es Sueño. Per la verità la connotazione della serie è quanto mai concreta, come si evince già dal titolo originale St. Elsewhere: il termine, in slang, si riferisce alle strutture sanitarie pubbliche, che nel sistema americano diventano rifugio per i pazienti rifiutati dagli ospedali più prestigiosi. Prodotta fra gli altri da Tom Fontana e Bruce Paltrow (papà di Gwyneth), la serie dà il via a un vero e proprio filone che raggiungerà le massime vette di successo con E.R. e Chicago Hope. E oltre a creare un genere, lancia anche un giovane e sconosciuto Denzel Washington nei panni del dr. Chandler.

Focus On In ospedale come a casa In pochi ospedali ci si sente a casa come al Sant’Eligio. Per lo meno è così per qualche cittadino di Chicago, dato che quasi tutte le riprese esterne del complesso ospedaliero hanno come soggetto un edificio residenziale.

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La brutta fine di Mimsie Il gattino Mimsie, logo e mascotte della casa di produzione MTM, compare in forma smagliante nella sigla di coda di tutti gli episodi; nell’ultima puntata invece la mascotte giace nell’angolo dello schermo e un elettrocardiogramma piatto sullo sfondo ne suggerisce la triste fine.

1

Ed Flanders (Dr. Donald Westphall) Nato a: Minneapolis, USA, 1934 Oggi: deceduto,

1995 (suicidio) U.A.: si congeda nei panni di Walter Sims nella commedia By Bye Love (1995), diretta da Sam Weisman.

2

David Morse (Dr. Jack Morrison)

Nato a: Hamilton, USA, 1953 Oggi: attore U.A.: è George Washington in John Adams (2008), pluripremiata miniserie storica diretta da Tom Hooper e prodotta da Tom Hanks.

3

William Daniels (Dr. Mark Craig)

Nato a: New York, USA, 1927 Oggi: attore U.A.: nei panni del giudice Milton Brody nell’episodio del 2008 “Segnali di Fumo” di Boston Legal, serie TV creata da David Kelley.

4

Howie Mandel (Dr. Wayne Fiscus)

Nato a: Toronto, CAN, 1955 Oggi: attore e conduttore televisivo U.A.: è il mattatore di Howie Do It, un reality show in onda sulla NBC basato su scherzi di cui lui spesso è il protagonista.

5

Ed Begley Jr. (Dr. Victor Ehrlich)

Nato a: Los Angeles, USA, 1949 Oggi: attore e ambientalista U.A.: interpreta il dr. Krandall nella serie Gary Unmarried, creata da Ed Yeager e attualmente trasmessa dalla rete CBS.


L’Albero delle Mele Ma alla fine paga fare le private? Titolo originale: The Facts of Life Nazione: USA Anno: 1979-1988 Genere: sit com, spin-off de Il Mio Amico Arnold

Durata episodi: 30’ Stagioni: 9 Episodi: 209 Prima TV USA: NBC, 24 agosto 1979

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Prima TV Italia: Canale 5, 1983 In DVD: pubblicate le prime tre stagioni solo in lingua originale (Sony).

lair, bella, ricca e viB ziata, l’afroamericana Tootie, piccola e pettego-

la con i suoi inseparabili pattini e l’apparecchio per i denti, Natalie, ironica e cicciottella, Jo, ribelle e idealista. Sono loro le protagoniste della serie che 2 3 affronta paturnie e problemi adolescenziali sotto lo sguardo attento e affettuoso della mitica Edna Garrett, ex domestica della famiglia Drummond (quella di Arnold, dài!). Quest’ultima, infatti, prende armi e bagagli per trasferirsi a fare da governante proprio nel prestigioso collegio femminile newyorkese di Kimberly, la sorellastra di Arnold, che compare in alcuni episodi della prima serie. La sit com viene accolta in maniera freddina e i produttori fanno saltare le prime teste. Ne fanno le spese Julie Piekarski (Sue Ann), Julie Anne Haddock (Cindy) e Felice Schachter (Nancy), che torneranno solo per qualche comparsata nella seconda e terza stagione, e soprattutto Molly Ringwald (Molly), tagliata di netto: si rifarà pochi anni dopo diventando una teen-star col film Breakfast Club. Ma la serie deve molto all’introduzione del personaggio di Jo: una ragazza del Bronx che ama le motociclette, odia gli ambienti chic e le persone boriose e viziate. Una citazione della mitica protagonista di Piccole Donne e la nemesi di Blair. Le quattro ragazze non hanno nulla in comune, ma tra rocambolesche esperienze, litigi furibondi e gli interventi provvidenziali della signora Garrett, riusciranno a creare un legame di amicizia che le accompagnerà per tutta la vita.

Il bello? Alla fine... Nelle ultime tre stagioni (inedite in Italia, sic!) le ragazze sono cresciutelle e il set del telefilm si sposta nel negozio di delizie della signora Garrett alla cui costruzione contribuisce l’affascinante carpentiere George Burnett interpretato da un giovane George Clooney.

Focus On Garrett II, la sorella Nelle puntate finali la Eastland School rischia di fallire per problemi economici: Blair la salva acquistandola. La signora Garrett si sposa e segue il marito in Africa; a sostituirla nelle ultime due serie è la sorella Beverly Ann (Cloris Leachman).

Charlotte Rae (Edna Garrett) Nata a: Milwaukee, USA, 1926 Oggi: attrice e cantante U.A.: in Zohan (2008). Agghiacciante cameo in cui, discinta, ricerca i favori sessuali di Adam Sandler.

1

Lisa Whelchel (Blair Warner)

Nata a: Littlefield, USA, 1963 Oggi: predicatrice cristiana U.A.: nel TV movie Quattro Amiche, Nuovi Amori (2001), reunion delle protagoniste de L’Albero delle Mele.

2

Kim Fields (Tootie Ramsey)

Nata a: New York, USA, 1969 Oggi: attrice e cantante U.A.: in un episodio di The Cleaner (2008). Nel 2007 ha pubblicato, con lo pseudonimo di Kim ‘Blondielocks Fields’, l’album Smooth Is Spoken Here.

3

Mindy Cohn (Natalie Green)

Nata a: Los Angeles, USA, 1966 Oggi: attrice e doppiatrice U.A.: nella black comedy Tutti i Numeri del Sesso (2007).

4

Nancy McKeon (Jo Polniaczek)

Nata a: Westbury, USA, 1966 Oggi: attrice e doppiatrice U.A. nel serial Sonny with a Chance (2009).

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Alf Max Wright (Willie Tanner)

Un alieno che ha naso Titolo originale: Alf Nazione: USA Anno: 1986-1990 Genere: sit com

Durata episodi: 30’ Stagioni: 4 Episodi: 102 Prima TV USA: NBC, 22 settembre

1986 Prima TV Italia: RAI 2, 1988 In DVD: pubblicate tutte le stagioni solo in lingua originale (Lions Gate Entertainment).

Nato a: Detroit, USA, 1943 Oggi: attore U.A.: interpreta lo zio Joe nella commedia per la TV Back to Norm (2005). Mini-bio: discreto attore di teatro, è conosciuto soprattutto per il ruolo di padre della famiglia Tanner in Alf. La sua carriera inizia nel 1974 e lo porta a interpretare ruoli soprattutto per il piccolo schermo. Compare in svariati telefilm di successo come Friends, La Signora in Giallo, Cin Cin, E.R. – Medici in Prima Linea e nella miniserie L’Ombra dello Scorpione, tratta dell’omonimo libro di Stephen King. Al cinema lo ricordiamo in La Neve Cade sui Cedri e Sogno di una Notte di Mezza Estate, entrambi datati 1999. Anne Schedeen (Kate Tunner)

G

ordon Shumway, il nostro eroe, è un alieno bruttino, dal pelo rosso, con un nasone da formichiere e otto stomaci: facile immaginare come il cibo sia sempre al centro dei suoi pensieri! L’avventura terrestre per questo abitante del pianeta Melmac inizia con l’atterraggio fortuito sul tetto del garage di una tipica famiglia americana, i Tanner, che gli concede asilo e lo ribattezza ‘Alf’ (Alien Life Form). Paul Fusco ha creato questa sit com “spaziale” sulla scia del successo di E.T. L’Extraterrestre (1982), ma ha saputo differenziarlo dalla creatura di Carlo Rambaldi. Alf, anche se ha la veneranda età di 229 anni, è praticamente un bambinone: fa i capricci ed è testardo e arrogante in modo tipicamente infantile. E come un bimbo è irresistibilmente attratto dalla TV e dal junk food, anche se il suo cibo preferito rimangono i gatti. Potremmo quasi riconoscerlo come un antenato peloso di Homer Simpson, perfetto per rappresentare – e mettere alla berlina – tic e manie della società americana (e un gemellaggio tra le due serie c’è: in una puntata de I Simpson l’occhialuto Milhouse scambia l’anima di Bart per delle spille raffiguranti Alf). Il telefilm si interrompe alla fine della quarta stagione con la cattura dell’alieno da parte dell’esercito: l’ultimo episodio lascia aperto uno spiraglio per un’eventuale seguito che però viene affidato al film Project: Alf (1996). Il risultato al botteghino è di modestissima portata, forse a causa di una trama non proprio esaltante e dell’assenza dei Tanner.

Nata a: Portland, USA, 1949 Oggi: antiquaria, decoratrice e insegnante di

recitazione U.A.: interpreta la detective Peggy Fraser in tre episodi del telefilm Giudice Amy (2001). Mini-bio: le serie televisive sono decisamente il suo elemento: ha partecipato infatti a veri e propri cult come L’Uomo da Sei Milioni di Dollari, Ironside, La Donna Bionica, Baretta, L’Incredibile Hulk, Cin Cin, Simon & Simon, Magnum P.I. e La Signora in Giallo. Per sua sfortuna non è mai andata oltre l’apparizione fugace in qualche puntata recitando sempre in ruoli secondari. Il ruolo di mamma Tanner è quello che le ha dato maggior successo e che ha mantenuto più a lungo.

Fumetti e cartoon Focus Dalla serie sono nati due cartoni ani prima dell’arrivo di Gordon sulla Temati (Alf, che racconta la vita su Melmac scena favole classiche) e un fumetto rra e Alf Tales, in cui l’alieno mette in della serie introducendo parodie dei(Marvel Comics) che riprende i temi supereroi della Marvel.

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Ogni riferimento è puramente casuale Il titolo originale di ogni puntata è anche il titolo di una famosa canzone americana. Qualche esempio? “Strangers in the Night”, “You Ain’t Nothing but a Hound Dog”, “Stairway to Heaven”, “Stayin’ Alive”.

On


Alice Alice guarda i piatti Titolo originale: Alice Nazione: USA Anno: 1976-1985

1

Genere: sit com Durata episodi: 30’ Stagioni: 9

Episodi: migliori puntate in lingua 202 originale (Warner). Prima TV USA: CBS, 31 agosto 1976 In DVD: pubblicata una selezione delle

T

ra gli anni Settanta e Ottanta, chi si trovava nella periferia di Phoenix non poteva fare a meno di fermarsi a cercare la tavola calda Mel’s 3 Dinner, immaginando di mangiare il celeberrimo chili di Mel, il burbero proprietario del locale, servito dalle cameriere più famose della TV di allora. Le vicende girano attorno ad Alice, aspirante cantante in arrivo dal New Jersey (la sigla “There’s a New Girl in Town” è interpretata proprio da Linda Lavin), Flo, la mangia uomini con l’animo un po’ grezzo e Vera (“cretinetti”), la più giovane e impacciata. La sit com si ispira al film Alice Non Abita Più Qui di Martin Scorsese (1974), ed è una delle poche serie nate da una pellicola a raggiungere il successo, anche se l’unico attore a mantenere il suo ruolo è Vic Tayback (Mel). Grande andirivieni di personaggi durante le stagioni. Alla partenza della Holliday (Flo), Diane Ladd, che nel film di Scorsere aveva interpretato Flo (ricevendo anche una nomination all’Oscar, poi assegnato a Ingrid Bergman), torna in pista con il personaggio di Belle. Si prenderà la soddisfazione di vincere un Golden Globe, ma lascerà presto a causa dello scarso gradimento del suo personaggio da parte del pubblico. A rimpiazzarla nel ristorante arriva Jolene (Celia Weston), che rimane fino alla fine e che più volte durante lo show dichiara di essere imparentata con Boss Hogg (proprio lo sceriffo di Hazzard!), che conferma le sue dichiarazioni facendo un cameo in una puntata.

2

Alla fine... Alice ottiene il sospirato contrattoille; discografico e va a vivere a Nashv Vera resta incinta e lascia il locale, decidendo che nella sua vita farà latente mamma; Jolene eredita una consis somma di denaro che le permette di aprire un salone di bellezza. Mel, rimasto senza personale, riceve unaale, allettante offerta per vendere il loc dà una lauta buona uscita alle tre a cameriere (a dispetto della sua fam iuso” di tirchio) e appende il cartello “Ch alla porta.

Focus On

Flo non abita più qu i Grazie al successo di Flo riscuote, la che il personaggio di dedicarle uno produzione decide spazio tutto suo e nasce lo spin-off nome, nel quale la che porta il suo compra e gestisceprotagonista che sta per fallire un ristorante in Alice (se non co . Non tornerà più mentre l’unico pe me flash back), rsonaggio di Alice apparire nello spin ad -off è Mel.

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Alice Che fine hanno fatto? 1

Linda Lavin

(Alice Hyatt)

Nata a: Portland, USA, 1937 Oggi: attrice U.A.: veste i panni di Sophie Cohen, nonna di Seth, in alcuni episodi di The O.C. andati in onda nel 2004 e nel 2005. Mini-bio: non è un caso se il ruolo che l’ha resa nota al grande pubblico è quello della cameriera cantante Alice (per il quale ottiene due Golden Globe e una nomination agli Emmy): fin da piccolissima, infatti, è attratta dalle sette note e inizia a esibirsi sul palco alla tenera età di cinque anni. Agli albori degli anni Sessanta si è già fatta un nome a Broadway comparendo, tra gli altri, nei musical The Mad Show e It’s a Bird... It’s a Plane... It’s Superman, entrambi datati 1966. L’anno dopo è nel cast della versione televisiva della commedia musicale Damn Yankees! e questo esordio le apre la strada per Hollywood. Dopo i primi ruoli in serial come Rodha e Harry O partecipa ad alcune puntate di Barney Miller, che lascia per entrare stabilmente nel cast di Alice. Duranet gli anni passati con il grembiulino di Mel’s Dinner fa incursioni anche in altri show, conduce un suo personale programma, Linda in Wonderland, e nel corso delle ultime stagioni si mette alla prova come regista di alcune puntate. Dopo la chiusura di Alice, continua a dividersi tra il palcoscenico e il set, interpretando ruoli in vari film e serial, tra cui I Soprano e Law & Order.

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Vic Tayback (Mel Sharples)

Polly Dean Holliday

(Florence ‘Flo’ Jean Castleberry) 2

Nata a: Jasper, USA, 1937 Oggi: attrice U.A.: in un piccolo ruolo ne Lo Spaccacuori (2007) commedia sentimental demenziale con Ben Stiller. Mini-bio: dopo essere stata insegnante di piano, entra a far parte di una compagnia teatrale in Florida, in cui recita per circa un decennio. L’esordio sul piccolo schermo arriva nel 1974 in Kit e l’Omicida e poco dopo il suo ruolo in Alice la rende famosa in tutto il mondo. La mangiauomini Flo ha un tale successo che il suo tormentone “Kiss mah grits!” entra nel linguaggio comune americano e il suo personaggio si guadagna uno spin-off tutto suo (Flo), che però va in onda per una sola stagione. La sua attenzione, però, non è tutta concentrata sulla TV: sul grande schermo la ricordiamo in film di successo come Tutti gli Uomini del Presidente (1976), a fianco di Dustin Hoffman, di cui è grande amica, I Gremlins (1984) e Mrs. Doubtfire (1993). Parallelamente al cinema continua la sua carriera sul palcoscenico interpretando a Broadway, tra gli altri, il celebre Arsenico e Vecchi Merletti (1986, è una delle simpatiche zie assassine), La Gatta sul Tetto Che Scotta (1990, per la sua interpretazione riceve un Tony Award) e Picnic (1994). Anche oggi si divide tra le sue due passioni, concedendosi piccoli camei in produzioni televisive e cinematografiche.

Nato a: New York, USA, 1930 Oggi: deceduto, 1990 U.A.: compare in un episodio (il sedicesimo della quinta stagione) del telefilm MacGyver (1990). Mini-bio: unico degli attori della serie ad aver “ereditato” il ruolo interpretato anche nel film di Martin Scorsese Alice Non Abita Più Qui, è stato forse il personaggio più amato dal pubblico. Attore soprattutto televisivo, esordisce nel lontano 1958 con un piccolo ruolo nel film a tema biblico The Power of Resurrection seguito da decine di interpretazioni, quasi tutte in piccoli ruoli non indimenticabili, ma in serie molto note (per citarne solo alcune: Arcibaldo, Ironside, T.J. Hooker, Love Boat).

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Elisabeth ‘Beth’ Howland (Gloria Bunker Vera Louise Gorman-Novak) Nata a: Boston, USA, 1941 Oggi: ritirata a vita privata U.A.: presta la voce a un personaggio nel quarantesimo episodio della seconda stagione della serie animata As Told by Ginger (2002). Mini-bio: inizia a studiare danza e recitazione ai tempi della scuola e giovanissima si trasferisce a New York per inseguire il sogno del palcoscenico. L’esordio è datato 1959, nel musical Once Upon a Mattress, seguito da altre produzioni teatrali. All’inizio degli anni Settanta si trasferisce sulla West Coast e inizia la sua carriera televisiva, rimanendo nella memoria collettiva per il suo ruolo in Alice, per il quale riceve quattro nomination ai Golde Globe.


A-Team Nel dubbio, muoviamo le mani Titolo originale: The A-Team Nazione: USA Anno: 1983-1987

Genere: azione Durata episodi: 60’ Stagioni: 5

Episodi: 98 Prima TV USA: NBC, 23 gennaio 1983 Prima TV Italia: Italia 1, 1984

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In DVD: pubblicate tutte le stagioni in italiano (Universal).

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e militari, mercenari e gente che usa in modo spregiudicato armi ed esplosivi sono diventati simpatici al pubblico (come per esempio Rambo) è soprattutto merito dell’A-Team, quattro reduci del Vietnam evasi da un carcere di massima sicurezza, rifugiati in clandestinità a Los Angeles e diventati i nuovi Robin Hood della giustizia fai-da-te. La prima messa in onda è nel 1983 (all’inizio dell’era Reagan) e che una banda di militari di professione con un passato poco limpido possa schie1 rarsi contro il governo e dalla parte dei deboli è una vera rivoluzione. Il momento chiave di ogni episodio è la comparsa improvvisa dei quattro paramilitari a bordo del furgone GMC nero con due strisce rosse laterali, e questo è il colpo 4 di genio dei produttori Stephen 3 J. Cannell e Frank Lupo. Armi a volontà, botte da orbi, elicotteri e automobili usate come personaggi, oltre al marchio di militarismo buono, sono le invenzioni destinate ad aprire un mondo nell’immaginario collettivo degli anni a seguire (ricordate Riptide, Renegade e Hardcastle & McCormick? È tutta roba loro). Inizialmente incentrata intorno al colonnello ‘Hannibal’ Smith, la serie sarà invece il trampolino di lancio del fenomeno Mr. T, l’energumeno con il taglio alla mohicana e qualche chilo di oro al collo. E a venticinque anni di distanza la voglia di A-Team non è ancora sopita: nel giugno del 2010 uscirà una versione cinematografica, questa volta con i protagonisti veterani dell’Iraq comandati da Liam Neeson -‘Hannibal’ Smith.

Focus On Che cavolo stai dicendo Mr. T Nel primo episodio della sesta serie de Il Mio Amico Arnold intitolato “Arnold Incontra Mr. T”, nella casa dei Drummond si gira un episodio dell’A-Team: Arnold è talmente geloso del fascino che P.E. Baracus esercita su Angela, la cugina di Dudley, da finire col vestirsi esattamente come lui, catene d’oro e taglio di capelli compresi.

Non muore - quas i - nessuno... Nonostante botte à gogo, in tutta la da orbi, armi ed esplosioni due morti. Ne “Il Rserie ci sono appena ultimo episodio d umore del Tuono”, generale Fulbrightella quarta serie, tocca al che si avvicendan , uno dei quattro militari o alla caccia dell’A secondo è il gangst -Team. Il er G ia nn i Ch ri st dalla finestra dir ian che vola hotel di Las Vegasettamente nella piscina di un prima serie, “L’Uomnel settimo episodio della o Che Sbancò Las Vegas”.

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A-Team Che fine hanno fatto? 1 Dirk Benedict (Templeton ‘Sberla’ Peck)

Nato a: Helena, USA, 1945 Oggi: attore U.A.: è Tom Myers, il ragazzo della porta accanto, in Recon 7 Down (2008), polpettone sulla Seconda guerra mondiale. Mini-bio: il suo successo ha vestito soprattutto i panni militari. Nel ruolo di Templeton ‘Sberla’ Peck, il fascinoso tenente dell’ATeam, ha bissato il successo del tenente Scorpio (Starbuck nella versione USA) nella prima serie TV di fantascienza Battlestar Galactica e nell’adattamento cinematografico sempre del 1978 firmato da Richard Colla. Una curiosità: Benedict non compare nell’episodio pilota dell’A-Team. Per il ruolo di Sberla ci fu infatti un braccio di ferro tra i creatori della serie (Stephen J. Cannell e Frank Lupo) e la produzione, che in quella parte voleva Tim Dunigan. Benedict cresce tra i campi del Montana e solo al college scopre la recitazione. Dopo qualche tour teatrale, un viaggio in Svezia nel 1972 gli cambia vita e carriera: interpreta il suo primo ruolo per il grande schermo (Michael Winters in Georgia, Georgia), si innamora di miss Svezia e diventa macrobiotico. Dopo l’A-Team ottiene qualche comparsata (in Mac Gyver, Walker Texas Ranger e La Signora in Giallo), critica il remake canadese del 2003 di Galactica, tenta la strada della regia (Cahoots, 2001) e nel 2007 finisce addirittura nella casa del Celebrity Big Brother inglese, dove entra scendendo da una copia posticcia del furgone GMC dell’A-Team...

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2 Dwight Schultz (capitano H.M. ‘Howling Mad’ Murdock)

Nato a: Baltimora, USA, 1947 Oggi: attore e doppiatore U.A.: è la voce dello chef Mung Daal in Chowder – Scuola di Cucina, la serie animata che ha esordito nel 2007 su Cartoon Network. Mini-bio: da re delle serie TV a voce di cartoon e videogame. Murdock, il matto pilota dell’ATeam, è il ruolo più celebre e amato di Schultz: un capitano internato in manicomio, capace di alzare in volo qualsiasi cosa, costretto a subire i ricorrenti “zitto scemo!” di Mr. T ma soprattutto capace di togliere più di una volta dai guai Hannibal, P.E. e Sberla. E pensare che la produzione della serie temeva che quel personaggio fosse esagerato per i gusti del pubblico e voleva farlo fuori dopo poche puntate: per fortuna i primi test furono un successo e Murdock non lasciò più l’A-Team. Questa però non è la sola serie che ha sfruttato la sua faccia da matto: appare anche in Perry Mason, Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Voyager (è il tenente Reginald Barclay) e in Stargate SG-1. Dopo l’A-Team, Schultz tenta anche la strada del grande schermo: in Un’Ombra nel Buio (imbarazzante thriller tra omosessualità e mostruosità) e soprattutto in L’Ombra di Mille Soli. Della lavorazione sono passati alla storia gli scontri sul tema del disarmo nucleare tra Schultz, repubblicano convinto, e Paul Newman, democratico antinuclearista. Oggi Schultz vivacchia prestando la voce a cartoni animati e videogame.

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George Peppard

(colonnello John ‘Hannibal’ Smith)

Nato a: Detroit, USA, 1928 Oggi: deceduto, 1994 U.A.: compare nei panni di Max Morgan nel diciassettesimo episodio dell’ottava stagione di Matlock, il poliziesco creato da Dean Hargrove. Mini-bio: guanti di pelle nera, sigaro, travestimenti à gogo e quell’espressione da antologia: “adoro i piani ben riusciti”. A molti attori di Hollywood basterebbero i cinque anni con l’A-Team per millantare una carriera prestigiosa, e in effetti Peppard è ancora ricordato per la parte del colonnello Smith, l’ideatore dei piani del quartetto. Eppure quella nell’A-Team è solo una delle ultime apparizioni di una carriera di successo: figlio di un costruttore edile, intraprende gli studi di ingegneria. Negli anni Cinquanta Peppard si converte alla recitazione e viene preso dall’Actors Studio di Lee Strasberg. Dopo Broadway, muove i primi passi in TV accanto a Paul Newman e Alfred Hitchcock. Sul grande schermo debutta nel ruolo di figlio illegittimo di Robert Mitchum in A Casa Dopo l’Uragano, e nel 1961 è accanto a Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Gli anni Sessanta sono quelli di maggior fulgore (La Conquista del West, I Vincitori, L’Uomo Che Non Sapeva Amare), ma finiscono presto e male: scelte sbagliate lo lasciano sul lastrico, e anche nel 1981 rifiuta il ruolo di Blake Carrington in Dynasty (gira anche il pilota, accanto a Linda Evans e Bo Hopkins). Trova l’ultima zampata con l’A-Team, il suo ultimo vero successo.


Mr. T Sotto le catenazze batte un cuore

4 Nome attore: Laurence Tureaud, alias Mr. T Nome personaggio: P.E. Baracus Nato a: Chicago, USA, 21/5/1952 Oggi: attore U.A.: è la voce di Earl Devereaux in Cloudy with a Chance of Meatballs, l’adattamento TV firmato da Phil Lord e Chris Miller per Sony Pictures del libro per bambini di Judi Barrett in cui il cibo cade dal cielo. Che tenero...

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n pratica, ha portato la sua vita sullo schermo: Mr. T non è altri che Mr. T, prima e dopo aver scoperto che ciò che aveva sempre fatto in privato poteva essere replicato con successo davanti a una macchina da presa. Figlio di un religioso di Chicago e ultimo di dodici fratelli, cresce tra football, wrestling e arti marziali, giusto per avere gli strumenti per difendersi nel quartiere di Robert Taylor Homes. Al bivio tra delinquenza e forze armate sceglie le seconde, e poi tenta anche la carriera sportiva nella NFL, ma senza successo. È a questo punto che nasce il personaggio di Mr. T: i chili d’oro che si mette al collo sono frutto del suo primo lavoro come buttafuori (quello che avanza dalle risse diventa roba sua, e pare che nessuno osi contestarlo), mentre il taglio di capelli

gli viene ispirato da un articolo del National Geographic sui guerrieri mandingo, e gli pare un buon modo per sottolineare le proprie origini africane. Alla fine degli anni Settanta lavora come bodyguard (e di lui si fidano tra gli altri Muhammad Ali, Steve McQueen e Diana Ross), ma la TV gli ronza intorno ed è proprio nel 1980 che Sylvester Stallone lo nota mentre prende parte a una specie di gara tra i buttafuori più tosti d’America e lo ingaggia per interpretare Clubber Lang in Rocky III. Dopo un paio di parti dimenticabili (in Penitentiary 2, e nello show Bizzarre, dove mena pure Super Dave Osborne) arriva la chiamata dell’A-Team: quella del sergente Bosco B.A. Baracus (in Italia sarà P.E., traducendo l’originale “Bad Attitude” in “Pessimo Elemento”), personaggio del quale Mr. T non si libererà mai. In ogni caso è l’inizio di un’ubriacatura mondiale: nascono cartoni animati, video didattici (Be Somebody or Be Somebody’s Fool, per l’autostima dei ragazzi di umili origini), album rap (Mr. T’s Commandments con Ice-T) e buffonate sul ring (dall’incontro di wrestling con Hulk Hogan a quello di box contro Roddy Piper). Sono anni questi in cui Mr. T

“Dov’è la carne? Questo panino è pieno di erba!” P.E. Baracus guadagna anche centomila dollari a settimana, il suo personaggio è abbinato a ogni genere di prodotto, dai cereali per la colazione, alle scarpe e ai videogame, ma la sventura è purtroppo dietro l’angolo: dopo tre stagioni nella serie televisiva T and T la sua stella inizia a declinare anche a causa di un grave problema di salute (gli viene diagnosticato un linfoma T-Cell, un cancro da cui tuttavia guarisce). Ormai alla soglia dei sessant’anni è impegnato soprattutto nel sociale: è in prima linea in occasione dell’uragano Katrina, quando raccoglie fondi, vestiti e generi alimentari e prende la decisione di non indossare mai più le sue proverbiali catene d’oro. Mr. T è divenuto un’icona della cultura pop, tanto che anche chi non ha mai seguito il telefilm di cui era protagonista lo riconosce nelle comparsate in South Park, I Griffin e I Simpsons.

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