1 minute read

Il bambino bullo

Il bambino bullo è un bambino da compatire, chissà chi gli ha messo in testa che lui è chissà chi.

Un bambino non può essere chissà chi, un bambino è un bambino e basta.

Cioè un cucciolo di uomo, molto più piccolo dunque dell’uomo, che anche se ha otto o nove anni qualche volta ancora cade come un salame, che non conosce ancora il significato di migliaia di parole, che a volte ha ancora un po’ paura del buio o del rumore di un passo.

Insomma, un bambino è un bambino e basta. Un bambino non è un chissà chi.

I veri chissà chi, grandi o piccoli che siano, magari hanno fatto cose meravigliose come Gandhi, Martin Luther King, Mozart, Walt Disney, eccetera eccetera, eppure non si sono mai dati delle arie.

Invece i bulli sì.

Spaccano un vetro e si sentono chissà chi. Danno uno spintone e si sentono chissà chi. Rubano una merenda e si sentono chissà chi. Dicono parolacce e si sentono chissà chi. Picchiano i piccoli e si sentono chissà chi. Insultano e si sentono chissà chi. Dicono scemenze e si sentono chissà chi.

Il bambino bullo pensa di essere padrone del mondo e che tutti gli debbano ubbidire, e sta sempre lì a controllare chi non ubbidisce: che vita complicata e faticosa, non sa cosa si perde. Non si divertirebbe molto di più a giocare tranquillo con tutti? E perché il resto della classe non si unisce, non si conta?

Mi Esprimo

➜ Sei d’accordo che per sconfiggere chi compie atti di bullismo sia sufficiente “fare gruppo”?

Scoprirebbero di essere loro i forti, la maggioranza, la stramaggioranza.

Provate a contarvi, bambini che state leggendo: in classe quanti non-bulli siete? Quindici? Venti? Unitevi stretti stretti, lui è solo uno, e sommato ai suoi pochi amici a quanto arriva? A cinque? A sei?

Confronta la tua opinione con quella del resto della classe. Testo facilitato e semplificato

Vivian Lamarque, La bambina bella e il bambino bullo, Einaudi Ragazzi

This article is from: