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TRACCE DI MEMORIA

che il giorno dopo sarebbe andato a cercare alloggio.

La famiglia partì il giorno dopo.

Il giorno dopo, alle undici, sentirono suonare alla porta Il signor Bianchi rimase allibito e spaventato quando si vide davanti tre tedeschi. – Cosa volete? – trovò la forza di articolare. Ma quelli non risposero e, datagli una spinta, entrarono, poi quello che doveva essere il capo incominciò: – Voi dire subito dove essere ebrei.

Intanto era accorsa anche la signora: – Ebrei? Qui non ci sono ebrei!

– Invece noi sapere essere qui e voi dare subito.

– Guardate ovunque, e vi accorgerete che qui non c'è nessuno all'infuori di noi che siamo cattolici: ecco i documenti!

– Avanti – gridò in tedesco il capo; un soldato accompagnò i coniugi Bianchi in una stanza e rimase a loro guardia.

Gli altri frugarono dappertutto, mettendo a soqquadro tutta la casa, rovistando nei cassetti e rubando molta roba.

– Non essere nessuno – incominciò irato il capo, poi continuò con un lampo maligno negli occhi. – Questa essere casa troppo larga per due persone, noi mandare qui due capitani tedeschi, voi preparare stanza. E se ne andarono duri e impettiti come tacchini.

Lia Levi, Dal pianto al sorriso, Mondadori Libri S.p.A. per il marchio Piemme

Comprendo

➜ Numera i fatti da 1 a 7 nel giusto ordine.

Un signore con i pantaloni color tabacco insegue Marcella e Bobi.

I tedeschi arrivano dai Bianchi e perquisiscono la casa mettendola a soqquadro.

I Camis sono costretti a cambiare alloggio nuovamente.

Marcella e Bobi vanno a comprare della frutta.

Il 16 ottobre i Camis fuggono di casa.

I Bianchi accolgono i Camis nella loro abitazione.

Alcuni ragazzi additano Marcella e Bobi urlando: “Giudii, giudii!”.

Mi Esprimo

➜ Nel testo l’arrivo dei tedeschi è paragonato a una bufera che getta in mare i naviganti, cioè la famiglia Camis. Ti è mai capitato di sentirti come in mezzo a una tempesta? Hai trovato anche tu qualcuno che ti ha aiutato e fatto sentire al sicuro? Racconta.

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