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Petronella e i rifiuti spaziali

– SIGNORI PASSEGGERI, benvenuti a bordo. È il comandante Tyler Brown che vi parla e che piloterà questa navicella durante il viaggio.

La voce nell’altoparlante era gracchiante e nervosa. Nicoletta vide che tutti erano seduti ai propri posti con le cinture di sicurezza allacciate. E avevano un aspetto determinato, ma tranquillo.

Persino la principessa Petronella aveva smesso di protestare e sedeva con gli occhi chiusi al suo posto. Nicoletta si chiedeva a che cosa stesse pensando. Sarebbe stato difficile diventare amiche. Tyler si schiarì la voce e disse: – Bene, signori passeggeri, stiamo atterrando sulla Terra. Guardando alla vostra sinistra, vedrete il nostro bellissimo Pianeta.

Nicoletta allungò il collo e trattenne il respiro. C’era la Terra, silenziosa e maestosa, tonda come una biglia, che galleggiava nello Spazio. “Quello è il mio Pianeta” pensò Nicoletta e si sentì riempire il cuore di orgoglio e commozione.

– Principessa Petronella – disse, – vedi quelle macchie blu? Sono gli oceani. Nuoteremo lì.

– Davvero? Quello è l’oceano? Non è come me lo immaginavo! –La principessa sembrava allegra ed elettrizzata, come qualsiasi ragazza in vacanza.

– OHI! – esclamò all’improvviso Tyler facendo virare la navicella per evitare una pallina argentata che sfrecciava verso di loro come un proiettile. – L’abbiamo evitata per un pelo!

– Che cos’era? – domandò Nicoletta.

– Penso sia spazzatura spaziale – rispose Tyler. – È roba lasciata nello Spazio durante le vecchie missioni spaziali: viti, bulloni, pezzi di satellite che hanno più di cinquant’anni! Ho letto che ci sono oltre centomila rifiuti spaziali. È una specie di enorme discarica orbitante... ops!

Tyler si morse un labbro e tacque.

– Allora è normale per voi terrestri usare lo Spazio come spazzatura – disse la principessa.

– Ma nessuno vive qui! – protestò Nicoletta. – Noi non obblighiamo nessuno a lasciare il proprio pianeta.

– Già, e quando le persone cercano di viaggiarci come abbiamo fatto noi?

– Stiamo cercando di risolvere il problema – disse Tyler umilmente. – Noi terrestri ripuliremo il cielo o qualcosa del genere. Calò un pesante silenzio, mentre tutti i terrestri a bordo cercavano di farsi venire in mente qualcosa.

Ma fu la principessa a dire: – Ho letto nei vostri pensieri e so che vi illudete che una volta ascoltate le vostre patetiche scuse cambierò idea e non userò il vostro Pianeta come una discarica. Vi interesserà sapere che non ho mai cambiato idea in vita mia. E mai lo farò.

Liane Moriarty, Petronella e i rifiuti spaziali, © 2009 Edizioni Piemme

Comprendo

le informazioni date e nascoste

➜ Indica con una se le seguenti informazioni sono date (D) o nascoste (N) nel testo.

● Petronella è un’extraterrestre. D N

● Petronella vuole trasformare la Terra in una discarica. D N

● Petronella pensa che i terrestri siano abituati a inquinare. D N

● La navicella è sfiorata da un rifiuto spaziale. D N

Scopro

➜ Indica con una dove si svolge la vicenda.

Sulla Terra.

In un laboratorio. Nello Spazio.

➜ Sottolinea nel testo le frasi che te lo hanno fatto capire.

MI ESPRIMO

➜ I rifiuti abbandonati nello Spazio descritti nel racconto costituiscono un grosso problema, così come quelli che non vengono riciclati nel modo corretto sulla Terra. Confrontatevi in classe su quali strategie si possono adottare per evitare che i rifiuti si accumulino senza limite.

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