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La scoperta di Narnia

Pioveva. I fratelli Peter, Susan, Edmund e Lucy avevano fatto colazione e ora si trovavano nella grande stanza.

– Io me ne vado a fare un giretto per la casa – disse Peter. –Esplorazione!

Era il tipo di casa in cui non si arriva mai alla fine, piena di imprevisti.

Arrivarono in una stanza quasi vuota: c’era solo un grande armadio.

– Qui non c’è niente – decise Peter proseguendo nella marcia. Gli altri lo seguirono, a eccezione di Lucy. Si era fermata davanti all’armadione chiedendosi che cosa contenesse. Toccò la maniglia e con sua grande sorpresa la porta si aprì.

Vide che conteneva cappotti e pellicce. Dietro la prima fila ce n’era un’altra.

Lucy fece un passo, due, un altro. All’interno era buio. Lucy non vedeva niente. Poi cominciò a sentire qualcosa che scricchiolava sotto le scarpe.

– Sembra neve – mormorò. E allora vide una luce che brillava lontano.

Dove avrebbe dovuto esserci il fondo dell’armadio c’erano invece alberi. Era già buio e nevicava. Voltò la testa un attimo e tra i tronchi d’albero riuscì a vedere la porta spalancata dell’armadio: lì splendeva ancora la luce del giorno. Dopo pochi minuti arrivò a un lampione. Un lampione in mezzo al bosco! E in quel momento, apparve una strana figura. Dalla cintola in su sembrava un uomo, ma i fianchi e le gambe erano quelli di una capra coperta di peli lucenti. Non aveva i piedi, ma grossi zoccoli. Aveva un’aria simpatica e una graziosa barbetta a punta. I capelli erano ricciuti e scuri e nella fronte spuntavano due cornetti. Era un fauno, e quando vide Lucy ebbe un sussulto.

– Santo cielo! – esclamò il fauno.

– Buona sera – disse la bambina. – Mi chiamo Lucy.

– Lietissimo di fare conoscenza. Mi chiamo Tumnus. Come sei arrivata a Narnia?

– Narnia? E che cos’è?

– Narnia è un paese – rispose prontamente il fauno. – Il terri-

Testo facilitato e semplificato torio che si estende dal lampione fino a Cair Paravel, il castello sulle rive dell’Oceano orientale, è Narnia. E tu da dove vieni?

– Io… sono venuta dal guardaroba che si trova nella stanza vuota – balbettò Lucy. – Non è lontano, almeno credo. Però laggiù è estate.

– Ah! – esclamò il signor Tumnus. – O tu che vieni dalla città di Guarda Roba nel paese di Stanza Vuota, dove regna l’estate, che ne pensi di prendere un tè?

– Mille grazie, signor Tumnus – disse Lucy. – Ma ti avverto, non potrò restare a lungo.

Clive Staples Lewis, Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio, A. Mondadori

Scopro

➜ Indica con una la caratteristica che rende il grande armadio un elemento magico del racconto.

Trasforma i cappotti in pellicce. Nasconde un passaggio verso un altro mondo. Trasforma bambini e bambine in fauni.

È pieno di lampioni. È senza fondo. Rende invisibili.

Comprendo

Indica con una se Lucy ha a che fare con i seguenti elementi nel mondo reale (R) o in quello di Narnia (N).

pioggia armadio cappotti maniglia fauno fratelli e sorella lampione informazioni nascoste ➜ Sottolinea nel testo le parole che ti fanno capire che a Narnia è inverno.

Scopro

➜ Rispondi alle domande sul quaderno.

● Chi è il/la protagonista del racconto?

● Chi sono gli altri personaggi?

● Che cosa rende questi personaggi tipici del racconto fantasy?

Comprendo

prima di leggere ➜ Indica con una o più le risposte corrette. Dal titolo e dal disegno, mi aspetto che il testo racconti di: un oggetto prezioso. una guerra da combattere. una storia un personaggio con dell’avventura. con poteri magici.

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