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Il passaggio segreto
from LEGGINSIEME
Ho sempre desiderato trovare un vero passaggio segreto, e quel giorno ero certa di avere la chiave di accesso a uno di loro. Innanzitutto aprii la scatola del kit per passaggi segreti e ne estrassi una torcia elettrica, un gomitolo di spago e alcune razioni di emergenza di patatine al formaggio e cipolla. La torcia elettrica è utile perché i passaggi segreti sono sempre bui, e il gomitolo di spago per ritrovare la strada. Il passaggio segreto era strettissimo e pieno di ragnatele e aveva odore di umidità e muffa. Non ho paura dei ragni, e lì ce n’erano diverse dozzine. Alcuni erano veramente belli grossi. Non avevo paura. Dopotutto ero ancora a casa mia, giusto? Ma provai una strana sensazione quando il passaggio terminò sulla piattaforma di legno. Non ero certa di volerci salire su. Chiunque sia pratico di passaggi segreti sa che può capitare di trovare quel genere di trappole in cui ti cade un secchio pieno di qualcosa in testa, così mi fermai a pensare. Feci luce: la piattaforma aveva due lati, come una cassa da imballaggio, e su ciascuno c’erano delle corde che andavano su e giù. Mi ricordava qualcosa... Era un montavivande, una specie di ascensore. Così salii sulla piattaforma, tirai la corda e utilizzai entrambe le mani, per tirare forte, e la piattaforma si mosse! Ebbi un po’ paura solo quando iniziò a scendere in una buia canna fumaria e non ero certa di dove sarei arrivata. Fui sollevata quando vidi comparire una porta. Era decisamente vecchia, attraversata da cerniere in ferro. Ma quando la spinsi non si mosse. Guardai con maggiore attenzione e vidi una piccola serratura in ottone, proprio come quella del passaggio segreto.
➜ Le frasi evidenziate nel testo contengono elementi tipici del racconto del brivido. Colora ogni nel colore della frase corrispondente. emozioni della protagonista momento di suspense descrizione dell’ambiente pauroso descrizione dell’essere spaventoso
La mia chiave girò facilmente e la porta si aprì. Lì c’era un piccolo caminetto, alle pareti erano appesi quadri polverosi e vecchi candelabri in ottone. E poi lo sentii… un rumore orribile, da far stridere i denti e arricciare le dita dei piedi. Esattamente il tipo di rumore che si percepisce quando un fantasma si trascina dietro una palla incatenata al piede. Avevo sentito dire che incontrarne uno così non fosse una cosa simpatica. Immagino che si tratti di fantasmi irascibili: ovunque vanno devono trascinarsi dietro tutta quella roba…
In quel momento cominciò l’urlo. Un orribile urlo agghiacciante. Pervase l’intero passaggio e rimbombò tutto intorno a me. Si trattò del suono più terrificante che io avessi mai sentito. E la cosa peggiore era che sapevo che cosa significava: il fantasma con la palla incatenata al piede mi stava venendo a prendere.
Angie Sage, Casa sotto spirito, Salani Editore, Milano 2008
Comprendo
le informazioni date
➜ Cancella gli oggetti che non fanno parte del kit per passaggi segreti. un coltellino un elmetto un gomitolo di spago un paio di forbici le informazioni nascoste ➜ Rispondi alla domanda. una scatoletta di tonno panini patatine al formaggio e cipolla una torcia elettrica
● Da quali indizi presenti nel testo puoi capire che la protagonista del racconto è una bambina?