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Salvati da una bestia feroce

La stanza era completamente buia, ma non altrettanto silenziosa.

Zia Giusy russava forte nel suo letto, mentre Josephine ringhiava piano, come un mostro in agguato. Tutto in quella stanza faceva paura.

A un tratto Josephine ha ruggito forte e con un balzo incredibilmente agile è atterrata proprio davanti a noi. Sembrava che ai piedi del letto ci fosse un enorme leone inferocito e non un ridicolo barboncino nano.

Mi sono bloccato a un passo di distanza.

– E ora che fai? – ha bisbigliato Olga. – Non avrai mica paura di quella bestiaccia?

– Certo che sì – le ho risposto. – Ho paura e non ho nessuna voglia di farmi azzannare.

Detto questo, ho cominciato a fare alcuni passi indietro senza voltare le spalle a Josephine. So che non è prudente dare le spalle a una bestia feroce. Anche se la bestia feroce è un minuscolo cane con il pelo a pompon e i denti gialli. Proprio in quel momento uno strano rumore ci ha gelato il sangue. Da quando avevamo messo piede nella stanza, Josephine non aveva smesso di ringhiare un secondo. Ma un attimo prima che si sentisse quel rumore si era fatta improvvisamente silenziosa. Adesso sembrava che nella sua testa di cane fosse sopraggiunto un problema più urgente.

– Hai sentito anche tu? – ha detto Olga. – Qualcuno sta cercando di entrare… Avrei voluto risponderle che si sbagliava, ma avevo la stessa impressione.

Mai come in quel momento ho desiderato che la zia Giusy fosse sveglia. Io ero un ragazzo di dodici anni I miei genitori erano in vacanza. Ero solo in casa con una sorellina di nove anni, un minuscolo cane ridicolo e una vecchia zia in letargo. Che cosa avrei potuto fare? Dovevo chiamare la polizia? Ero terrorizzato. In casa c ’ era un ladro, sicuramente pericoloso. Ma in quel momento dal corridoio è risuonato un ruggito spaventoso. – È Josephine! – ha esclamato Olga felice. Piantata sulle quattro zampette Josephine continuava a emettere un ruggito del tutto sproporzionato alle sue dimensioni. Poi è partita dal fondo del corridoio, ha spiccato un balzo spettacolare e ha infilato le zanne bene a fondo nel sedere del ladro. – Argh! – ha gridato. Olga nel frattempo ha cominciato a picchiare ripetutamente gli stinchi del bandito con la mia racchetta da tennis. Io ho afferrato un vaso enorme, sono riuscito a salire su una sedia e poi, con tutte le forze, l’ho fracassato sulla testa del ladro che è crollato a terra. Non ci restava che chiamare la polizia.

adatt da Laura Russo, Una notte da paura, Sinnos editrice

Comprendo

le informazioni date ➜ Associa ogni personaggio all’informazione che lo riguarda.

Russa forte.

protagonista

Olga Josephine Giusy ladro

Ha dodici anni.

Ruggisce come una bestia feroce.

Viene azzannato sul sedere.

Colpisce il ladro con una racchetta da tennis.

Scopro

➜ Sottolinea le parole corrette per completare le frasi.

● La storia è raccontata da un narratore esterno/ dal protagonista/da un personaggio; infatti è scritta in prima/terza persona.

● I personaggi sono persone comuni/esseri spaventosi che vivono una situazione quotidiana/inaspettata

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