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Andra e Tati
from LEGGINSIEME
– Siete pronte? – chiese la mamma, finendo di abbottonare il cappotto di Andra, rosso, uguale a quello che indossava Tati, che Mira aveva cucito l’anno precedente.
– Pronta! – esclamò Andra mettendosi il cappello.
– Dove andiamo? – chiese Tati mentre uscivano.
– A fare la spesa – rispose Mira, prendendo lei e sua sorella per mano.
Era la risposta migliore. Quando si andava a fare la spesa spesso si rimediavano regali o caramelle.
Per arrivare al panificio c’era poca strada, eppure avrebbero voluto che non finisse mai.
Andra faceva le nuvolette, soffiando nell’aria fredda. Cosa c’era di più bello? Tra poco sarebbero arrivate al caldo e avrebbero respirato il profumo del pane.
Quando arrivarono al negozio, Mira invece di entrare si fermò improvvisamente alla porta dove era attaccato un cartello bianco con una grande scritta nera.
Né Andra né Tati sapevano leggere, ma non doveva essere una bella cosa, a giudicare dalla faccia della mamma.
Fu come se si fosse trasformata di colpo in un pupazzo di neve. Immobile. Lo sguardo fisso su quelle poche parole scritte. Non doveva volerci molto a leggerle, eppure Mira sembrava non finire mai.
– Entriamo? – chiese timidamente Andra.
– È chiuso? – suggerì Tati per spiegarsi quella stranezza. Proprio in quel momento, una signora dietro di loro diede un colpetto di tosse, le superò ed entrò, chiudendosi la porta alle spalle senza guardarle. La mamma le tirò via, verso la salumeria. Anche lì, sulla porta, c’era un foglio appeso e anche lì davanti Mira si fermò a leggere a lungo, come se non capisse il significato di quello che c’era scritto. Le bambine non avevano mai visto un’espressione del genere sul suo viso.
Poi il tram passò sferragliando, la mamma s’incamminò a lunghi passi sulla via del rientro. – Torniamo a casa senza la spesa? – domandò Andra stupita. – Sì, torniamo a casa – rispose Mira, stringendo forte le mani delle bambine come se il vento potesse portargliele via.
Mi Esprimo
➜ Questo brano racconta una delle situazioni in cui potevano trovarsi gli ebrei in Italia a partire dal 1938, quando entrarono in vigore le leggi razziali contro di loro. In classe, leggete alcuni dei divieti previsti da queste leggi e confrontatevi su come modificarono la vita quotidiana.
Gli ebrei non possono: possedere una radio; salire sui mezzi pubblici; entrare in tutti i negozi; lavorare negli uffici pubblici; studiare alla scuola pubblica; insegnare nella scuola pubblica.