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Che colazione!

– Pieeeeeerluiiiigi!

La prima chiamata. Alla prima non valeva la pena di rispondere, tanto ne sarebbero arrivate altre. Pierluigi cominciò a contare mentalmente. Uno, due, tre… – Pieeeeeerluiiiigi! – Dodici secondi. Niente male: umore medio-alto. Quando era di cattivo umore, Madre non lasciava passare più di tre, quattro secondi tra la prima e la seconda chiamata.

– Sìììì? – rispose Pierluigi con voce assonnata. In realtà non era assonnato per niente, era sveglio da almeno mezz’ora. Ma aveva passato gli ultimi ventinove minuti a giocare col cellulare e, anche se la questione non era mai stata affrontata, l’istinto gli diceva che Padre e Madre non avrebbero approvato che lui giocasse con il cellulare appena sveglio. Perciò faceva finta di dormire.

– Sette e venti – annunciò Madre. – Vieni a fare colazione. – Arrivo – rispose Pierluigi, e rimase a letto. Uno, due, tre… – Pieeeeeerluiiiigi! – Cinquantotto secondi. Ottimo umore. – Cosa c’è di buono oggi? – domandò Pierluigi, comparendo in cucina. Come al solito, la carica sarcastica della domanda non fu colta dai genitori.

– Ho trovato un tè matcha uji biologico di grado 1 – rispose Padre tutto serio. – Pare che sia di gran lunga il migliore.

– Buonissimo – confermò Madre. – E si sposa perfettamente con le gallette di farro e la confettura di alga spirulina. – Gallette di farro? Gnam gnam! – esclamò Pierluigi.

Padre e Madre sorrisero beati. Incredibile: pensavano davvero che quell’assemblaggio di segatura, cartone e colla potesse piacere a un essere umano? Le prime volte che a scuola gli era capitato di parlare con i compagni di quello che si mangiava a casa sua, Pierluigi aveva ingenuamente detto la verità; poi aveva imparato a glissare sull’argomento; ultimamente, a mentire. E così addentò sconsolato la sua terrificante galletta di farro.

Pierdomenico Baccalario e Luigi Spagnol, Book Rebels: la spiaggia dei lettori clandestini, Salani

Scopro

➜ Sottolinea nel testo con colori diversi le frasi pronunciate dai tre personaggi. Fai attenzione a non confondere i pensieri con i dialoghi.

➜ Indica con una se le frasi tratte dal testo sono narrative (N), descrittive (D) o fanno parte di un discorso diretto (DD).

● Pierluigi cominciò a contare mentalmente.

● Si sposa perfettamente con le gallette di farro e la confettura di alga spirulina.

● Pensavano davvero che quell’assemblaggio di segatura, cartone e colla potesse piacere a un essere umano?

● E così addentò sconsolato la sua terrificante galletta.

N D DD

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Le Sequenze

Riflessive Ed Emotive

Le riflessioni e le emozioni nei testi narrativi permettono di capire meglio il carattere e le azioni dei personaggi o il punto di vista di chi scrive.

Spesso si presentano come domande o brevi osservazioni all’interno di altre frasi.

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