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La sedia vuota
from LEGGINSIEME
In fondo alla mia classe c’era una sedia sempre vuota. Non aveva niente di speciale, l’unico motivo per cui rimaneva vuota era che nessuno ci si sedeva.
Poi un giorno, a me e ai miei migliori amici accadde la cosa più fantastica che si possa immaginare. E tutto iniziò con quella sedia. Tom, Josie e Michael sono i miei migliori amici. Tom ha i capelli sparati in aria, e il pomo d’Adamo così sporgente da far pensare che gli si sia incastrata in gola una pallina da ping-pong. È il più basso del nostro gruppo, e anche il più simpatico. Oltre a Tom c’è Josie, che ha almeno un milione di lentiggini in faccia. È anche la ragazza più veloce del nostro anno e quando gioca a calcio riesce a fare gol anche tirando dalla parte opposta del campo. Io e lei siamo amiche fin dall’asilo nido. Per finire c’è Michael. Non parla molto, ma quando lo fa di solito i grandi rimangono colpiti e dicono che è un ragazzo “ingegnoso” e “intraprendente” e un sacco di altri aggettivi complicati che cominciano per “in”. Con tre amici così è sempre divertente andare a scuola. Quest’anno in realtà è ancora più divertente, ed è tutto merito della nuova insegnante, la signora Khan. Era il terzo giovedì dall’inizio della scuola e la signora Khan stava facendo l’appello quando sentimmo bussare alla porta. Era la preside, la signora Sanders, che si avvicinò alla signora Khan con aria molto severa, bisbigliarono per qualche secondo, poi la signora Sanders si voltò, ci guardò da sopra gli occhiali e indicò la sedia vuota in fondo alla classe. Era una sedia come tutte le altre, prima ci si sedeva una ragazza di nome Dena, che però si era trasferita in Galles. Nessuno ne sentiva la mancanza tranne la sua migliore amica, Clarissa. Prima che potessimo provare a indovinare che cosa stesse succedendo, la signora Sanders tornò con un ragazzo che nessuno di noi aveva mai visto prima. Aveva i capelli corti e scuri, due enormi occhi spalancati e la pelle pallida e liscia. – Allora ragazzi, lui è Ahmet e da oggi farà parte della nostra classe. Si è appena trasferito da Londra, perciò spero che farete tutti del vostro meglio per dargli il benvenuto. Restammo tutti in silenzio mentre la signora Sanders accompagnava Ahmet alla sedia vuota. Mi dispiacque un po’ per lui, perché sedersi accanto a Clarissa non era esattamente il massimo. Sentiva ancora la mancanza di Dena e tutti sapevano che odiava i ragazzi. Fu in quel momento che decisi di fare amicizia con quel ragazzo, a tutti i costi. Poi ovviamente avrei chiesto a Josie, Tom e Michael di diventare anche loro amici di Ahmet. Dopotutto avere quattro nuovi amici è decisamente meglio che non averne nessuno.
Onjali Q. Raúf, Il ragazzo dell’ultimo banco, La Nuova Frontiera Junior
Comprendo
le informazioni date
Leggo
➜ Utilizza tutti i suggerimenti di lettura che ti sono stati dati finora e leggi il testo con la giusta intonazione. Quando incontri il discorso diretto, usa un tono autorevole.
Mi Esprimo
➜ Provate a immedesimarvi nella situazione che vive Ahmet e riflettete sull’importanza di farsi nuovi amici e amiche per ambientarsi in una nuova classe.
➜ Scrivi accanto a ogni informazione il nome del personaggio corrispondente.
È il più simpatico: Gioca bene a calcio: Ha gli occhi grandi: Ha un’aria severa: Odia i ragazzi: È ingegnoso e intraprendente: Rende le lezioni divertenti: le informazioni nascoste
➜ Sottolinea nel testo le parole che ti fanno capire che la protagonista è una bambina.
COMPRENDO prima di leggere
➜ Dal titolo e dalla fotografia, mi aspetto: un racconto che parla di sport. un testo espositivo che parla di sport. che si parli di ragazze che giocano a calcio. che si parli del calcio come sport solo maschile.