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Una giornata da dimenticare
from LEGGINSIEME
Avete presente il primo giorno di scuola? Ecco, ci sono giornate nella vita che si vorrebbero cancellare dal calendario, e quel giovedì poteva essere una di quelle perché era cominciato male, molto male. Sale e Pepe, i gatti di bordo con la faccia da malfattori incalliti, avevano avuto un attacco simultaneo di diarrea durante la notte.
Non è poi così strano visto che si aggirano continuamente per il porto in cerca di qualsiasi schifezza prelibata da ingurgitare. Se ne stavano sdraiati al primo sole, sfoderando la loro espressione più innocente del tipo: “guarda che noi non c’entriamo nulla con quella robaccia”.
Mio padre era fuori a pesca, come spesso succede, e non era ancora rientrato, così mi sono dovuta arrangiare da sola a ripulire la stiva e il ponte tappandomi il naso con la mano e con l’altra raccogliendo l’indicibile.
Naturalmente sono arrivata a scuola in ritardo e diciamo che il mio abbigliamento non era proprio come quello delle mie compagne. Ma sono abituata a questa differenza, in fondo non mi dispiace.
Sono povera, è vero, ma anche se fossi ricca e potessi comprarmi tutto ciò che voglio non mi separerei dai miei logori jeans per niente al mondo.
La cosa peggiore però non ve l’ho ancora raccontata. Beh, cercate di capirmi… è alquanto imbarazzante. Insomma, il fatto è che, appena seduta al mio posto e infilate le gambe sotto il banco, ho cominciato ad avvertire un tanfo proveniente dal basso. All’inizio non volevo crederci e ho cercato di pensare ad altro, mi sono sforzata perfino di concentrarmi sulla lezione di Matematica, ma ben presto ho dovuto cedere di fronte all’evidenza: quella scia puzzolente proveniva proprio dai miei stivaloni di gomma, e non c’è stato bisogno di avviare un’indagine accurata per scoprire che si trattava esattamente di… cacca di gatto! Dovevo aver calpestato accidentalmente la poltiglia rivoltante e ora sarei stata costretta a rimanere seduta cinque ore ad annusare quella puzza insieme alla mia dignità finita sotto ai piedi (era proprio il caso di dirlo).
Maria Beatrice Masella, Hanna & Fou. Il mistero delle saline, Sinnos editrice
Comprendo
le parole
➜ Associa ogni parola alla sua definizione. che non si può dire incorreggibili malfattori incalliti indicibile le informazioni date che compiono cattive azioni le informazioni nascoste
➜ Indica con una la risposta corretta.
● Perché il giovedì è cominciato male per la protagonista?
Perché, appena sveglia, ha dovuto pulire il ponte della nave.
Perché, appena sveglia, ha dovuto cercare i gatti.
● Che cosa scopre la protagonista quando arriva a scuola?
Che vicino a lei non si siede nessuno.
Di aver pestato la cacca dei gatti.
➜ Da che cosa capisci che la protagonista è una bambina e che abita su una barca? Rispondi sul quaderno.
Comprendo
prima di leggere
➜ Dopo aver letto il titolo e osservato i disegni, indica con una che cosa ti aspetti dal racconto.
Che sia ambientato in Francia. Che riguardi un compito da svolgere in classe.
Che due persone, anche se molto diverse, possono creare una banda.
Che parli dei rapporti tra compagni/e a scuola.