LE MIE PRIME LETTURE





Le emozioni al centro dell’apprendimento, per accogliere tutte e tutti In classe con te, per stare bene in classe e imparare con il sorriso Obiettivo Parità, progetto per la parità di genere, di Irene Biemmi, a cura di Erickson
I grandi casi dell’Ispettore Ortografoni, di Silvia Baldi e Susi Cazzaniga, a cura di Erickson Capire è più facile, di Barbara Carretti e Luisa Carretti, a cura di Erickson Formazione per l’insegnante, a cura di Daniela Lucangeli
6 Una nuova avventura 7 La scuola è… 8 Facile o difficile? 9 Essere grandi 10 L’errore 11 Sbagliando si crea 12 La curiosità 13 Una simpatica parola 14 L’attesa 15 Il toro pacifico 16 Il topolino dei denti 17 Un barattolo speciale 18 La farfalla 19 Un lombrico 20 Non disturbare! 22 Le barzellette 23 Un brutto scherzo
A
26 Un mondo da scoprire 28 Primo giorno di scuola 30 Libri parlanti 32 Leggere a gambe in su 33 Dove nascono le parole? 34 Inkiostrik 35 Amare i libri 36 In gita 38 Trasformazioni 39 Il ritardo di Camilla 40 A scuola insieme 42 Una mela a merenda 43 L’orto della scuola
EDUCAZIONE CIVICA E SOSTENIBILITÀ 44 Da dove viene... la carta?
46 Sono io! 48 Che bimba o bimbo sei? 50 Al mercato
EDUCAZIONE CIVICA E SOSTENIBILITÀ 51 Che bello lavarsi! 52 Una parola semplice 53 ASCOLTO E COMPRENDO Un pigiama mostruoso 54 Non sono stata io! 55 Caro fratellino
EDUCAZIONE CIVICA E SOSTENIBILITÀ 56 Da dove viene... il pane? 58 Colora! 59 COME LEGGO? Dentro 60 Rifare il mondo 62 Il tappeto di Faber 63 ASCOLTO E COMPRENDO Andiamo in montagna 64 Una giornata speciale 65 In città 66 Sogno d’estate 67 La forza di Simba 68 Volo! 69
COME LEGGO? Superare i limiti
EDUCAZIONE CIVICA E SOSTENIBILITÀ 70 Da dove viene... la lana?
Leggere e capire un testo 72 Quello che sai già 74 Facciamo un’indagine 76 Chi? 78 Che cosa? 80 Dove? 82 Quando? 84 Indagine conclusa! 85 Adesso indaga tu!
AUTUNNO 86 I colori delle stagioni 87 È Halloween! 88 ARTE E MUSICA Linee a passeggio INVERNO 90 Arriva il freddo 91 Un signore speciale… 92 ARTE E MUSICA I colori primari 93 Se mescolo… PRIMAVERA 94 Fuori a giocare 95 L’uovo di Pasqua 96 ARTE E MUSICA I colori secondari 97 Voci e colori
ESTATE 98 Di che cosa è fatta l’estate? 99 COME LEGGO? Progetti estivi 100 ARTE E MUSICA Disegnare e suonare con i sassi
102 Sillabe e doppie 103 Le azioni 104 I nomi 105 Gli articoli
106 LA RICETTA RUBATA 108 Interrogatorio di Ved Panther (conversione fonema-grafema) 110 Interrogatorio di Mia Parrot (lettere ponte) 112 Interrogatorio di Emma Goat (C dura, C dolce) 114 Interrogatorio di Betti Mantis (G dura, G dolce) 116 Interrogatorio di Scott Hamish (sca, sco, scu, sce, sci) 118 Interrogatorio di Oliver Bat (gn, gli, q) 120 Scopri il colpevole
In Hub Kids e Hub Kit: testi facilitati e semplificati. I testi facilitati e semplificati sono raccolti nel volume CheFacile!–Sorridoimparo inclasse1-2-3, disponibile su richiesta dell’insegnante.
Nella Guida insegnante: strategie e dettagli operativi per la didattica inclusiva.
FACILE O DIFFICILE?
FACILE O DIFFICILE? L’IMPORTANTE È PROVARE! SE NON RIESCI NON TI PREOCCUPARE, CI SARÀ VICINO A TE CHI TI POTRÀ AIUTARE. DA SOLI O IN COMPAGNIA, OGNI COSA SI PUÒ RISOLVERE IN ALLEGRIA!
PER TE CHE COSA È FACILE? E CHE COSA È DIFFICILE?
TUTTO È INIZIATO DA UN ERRORE.
MA GLI OCCHIALI, QUELLI, SONO STATI UNA BUONA IDEA.
ADESSO SERVE IL TUO AIUTO PER TRASFORMARE LA MACCHIA IN QUALCOSA DI DIVERSO.
Adattato da: Corinna Luyken, Il libro degli errori, Fatatrac Edizioni
INGRANDIRE L’ALTRO OCCHIO, ANCHE QUESTO È STATO UN ERRORE.
COMPLETA TU IL DISEGNO!
Nella mia classe c’è un mondo da scoprire: un poster enorme del bosco copre tutta la parete e quando lo guardo mi ci perdo dentro. Sulla cattedra c’è un microscopio per osservare piccoli insetti. Nello scaffale in fondo all’aula ci sono tutti i materiali per imparare i numeri e a contare.
In un angolo c’è una piccola biblioteca con i cuscini per leggere in relax, e in una piccola isola ci sono i computer sempre carichi per fare speciali attività. La mia classe è un laboratorio di idee.
Disegna quello che ti piacerebbe avere nella tua aula.
Era il primo giorno di scuola e la maestra Gaia aspettava i nuovi alunni. I primi ad arrivare furono i gemelli Matteo e Mattia Rossi con la loro mamma. Ma non erano molto convinti: uno dei due gemelli non era ancora entrato che già voleva tornare a casa! [...] Matteo e Mattia avevano un po ’ di paura e corsero a nascondersi sotto alla cattedra. – Vi piacciono i colori? – chiese la maestra Gaia sorridendo. I gemelli annuirono. [...] – In fondo la scuola primaria non è poi tanto diversa da quella materna e la maestra è molto carina! – dissero con un sospiro di sollievo.
Isabella Paglia, Aiuto, i grandi – L’invasione dei grandi, © 2016 Editrice Il Castoro Srl
E tu chi hai incontrato il primo giorno di scuola? Racconta alla classe.
Siamo entrati nella scuola attraverso le finestre aperte.
Le aule erano tutte blu per la luce della luna. Volevo mostrare ad Anselmo che posto tranquillo può essere una scuola.
Ma poi mi sono accorto di una cosa: i libri parlavano tra loro.
– A pagina 10 ho ancora una ditata di cioccolato dell’anno scorso, – si lamentava uno.
– Sei stato fortunato: io sono rimasto una giornata in una cartella con un barattolo di colla, – ha detto un altro.
– Sono bambini, che cosa pretendete? –è intervenuto un mappamondo.
Adattato da: Giovanna Zoboli e Simona Mulazzani, Anselmo va a scuola, Topipittori
Quale immagine rappresenta la storia? Segna con una X e parlane in classe.
Adesso che so leggere le parole scritte, leggo a mio fratello le storie che non sa. – Basta! Non ne ho voglia! – gli ho detto ieri sera. – Arrangiati da solo! E lui, che non sa leggere, col libro a gambe in su mi ha letto serio serio una storia che non c’è. Una storia che volava.
È così, a gambe in su, che le parole scritte non lo prenderanno mai.
Adattato da: Giusi Quarenghi e Chiara Carrer, E sulle case il cielo, Topipittori
In quale di queste immagini il bambino legge a gambe in su? Segna con una X e parlane in classe.
Un giorno, una bambina di classe prima fece una domanda molto difficile alla sua maestra. – Maestra, ma come nascono le parole? –chiese la bambina grattandosi le lentiggini sulla guancia.
– Ogni parola è formata da lettere, vocali e consonanti, che si uniscono insieme, – rispose la maestra.
– E quando si legge bisogna legare bene tutti i suoni, come fossero una musica. – Maestra, queste cose le so già! – sbuffò la bambina. – Io veramente ti ho chiesto da dove nascono le parole… da dove vengono, – aggiunse risentita. Adattato da: Michela Guidi, La leggenda del paese dove nascono le parole, Feltrinelli
Secondo te, da dove nascono le parole? Parlane in classe.
Inkiostrik era un mostro. Discendeva dai Nauseabondi Succhiatori d’Inchiostro. Si tratta di una specie che vive nelle scuole, o nei luoghi dove per scrivere si usa l’inchiostro. Poiché, senza inchiostro, quei mostri sono perduti. Ne hanno bisogno tanto quanto un vampiro ha bisogno di sangue.
– Aiuuuuutooo! Mi servono scolari e scolare, – piagnucolò Inkiostrik.
Adattato da: Ursel Scheffler, Inkiostrik, il mostro dell’inchiostro, Mondadori Libri Spa per il marchio Piemme
Che cosa mangia Inkiostrik? Segna con una X e parlane in classe.
A tre anni Matilde aveva imparato a leggere da sola, grazie ai giornali sparsi per casa. A quattro anni leggeva speditamente e cominciava ad avere una gran voglia di libri perché, in quella casa, di libri ce n’era solo uno.
– Papà mi compreresti un libro? – Un libro? E per che cavolo farci? – Per leggerlo! – Ma cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro. Sei viziata ragazza mia!
Roald Dahl, Matilde, Salani, Milano 2006
A te piacciono i libri? Colora come ti senti quando leggi.
TRISTE TRANQUILLO/A CONTENTO/A
Che libri preferisci? Scrivi qui.
I maestri e le maestre di 1a A e 1a B hanno organizzato una gita al Museo delle Scienze. Le bambine e i bambini avrebbero invece voluto andare al parco divertimenti. Al museo pensavano di annoiarsi… Le due classi assonnate sono partite con il pullman al mattino presto, tra i saluti dei genitori che si sono alzati all’alba per preparare il pranzo da mettere nello zaino. Durante il viaggio, un bel risveglio a sorpresa: i maestri e le maestre hanno animato il viaggio con musiche e barzellette. “Non male come inizio!” hanno pensato le bambine e i bambini.
Arrivati al museo, grandissimo e tutto di vetro, le due classi incuriosite hanno iniziato a visitare le sale: hanno visto un enorme scheletro di balena, tutte le specie di animali, da quelli microscopici fino ai grandi mammiferi, la serra delle farfalle tropicali e hanno giocato con gli esperimenti. Anche il pranzo è stato una vera sorpresa: fuori dal museo un prato ricco di giochi di legno li aspettava. Alla fine la gita al museo è stata divertentissima!
E tu dove vorresti andare in gita scolastica? Disegna.
Quest’anno abbiamo allevato in classe i bachi da seta: sono dei bruchi bianchi che mangiano solo foglie di una pianta chiamata gelso. Abbiamo messo i bruchi in una scatola trasparente; tutti i giorni li abbiamo nutriti con foglie fresche e loro mangiavano molto. Sono diventati davvero grandi… Poi hanno iniziato a tessere un filo e a costruirsi un bozzolo. Dentro al bozzolo bianco i bruchi si sono trasformati e, dopo due settimane, sono uscite le falene. È stato proprio bello vedere la loro trasformazione.
Metti le immagini nel giusto ordine di tempo con i numeri da 1 a 3.
Un giorno Camilla arriva a scuola in ritardo. Bussa, apre la porta della sua classe e gli occhi dei suoi compagni la fissano. Il maestro dice: – Camilla… sei in ritardo! Ma che cosa è accaduto? Camilla fissa il maestro senza parlare e pensa: “Perché sono in ritardo?”. – Maestro, non lo so; non conosco le ore, me le insegni? Così non arriverò più in ritardo. Al maestro piace molto la sincerità di Camilla e dice: – Oggi impareremo a leggere l’orologio.
Segna con una X il disegno giusto. • Perché Camilla arriva in ritardo? • Che cosa fa il maestro?
Il maestro ha fatto bene, secondo te? Parlane con i compagni e le compagne.
SÌ, TANTO POCO NO Ti è piaciuto il racconto?
Testo facilitato e semplificato
Ravi era all’asilo nella classe dei gialli, con me e Gea. È magro, ha i capelli neri, anche gli occhi sono neri e grandi. Quando era più piccolo e se si arrabbiava, si buttava per terra. Non parlava e guardava sempre di lato, non so dove. Gli piacevano le macchinine e i cataloghi.
All’inizio avevo un po’ paura, ma poi se era tranquillo ci dava i bacini e ci abbracciava stretti. In prima scappava sempre, allora bisognava rincorrerlo per riportarlo dentro alla classe e c’era sempre un gran caos. Era difficile concentrarsi, ma le maestre dicevano che il suo posto era con noi e io ero d’accordo.
Adattato da: Cinzia Pennati, La scuola è di tutti! Le avventure di una classe straordinariamente normale, Mondadori
E tu che cosa puoi fare per aiutare i tuoi compagni e le tue compagne? Racconta.
– È l’ora della merenda! – dice la maestra.
Così Nico e i suoi compagni vanno in fretta a prenderla nei propri zaini. Nico però oggi è deluso, perché per merenda ha una mela. È una bella mela rossa e profumata, ma lui proprio non ne ha voglia. Nico si guarda intorno e vede che i suoi compagni hanno già iniziato a mangiare. A un tratto, gli si avvicina Gabriele, anche lui con una mela in mano; sorridono entrambi e Nico dice: – Ci sediamo vicini per fare merenda? Nico ora mangia la sua mela volentieri ed è felice perché ha trovato un amico!
Segna con una X la risposta giusta.
• Quale merenda ha Nico nello zaino?
• Come si sente Nico all’inizio?
• Perché Nico diventa felice?
Perché ha trovato un amico. Perché la mela è buona.
Luca è molto contento. Quest’anno ha iniziato la scuola: imparerà tante cose nuove. La scuola è accanto alla casa di nonna Luisa. È grande e colorata e nel cortile c’è l’orto dei bambini. L’orto è diviso in cinque parti: una per classe. La prima, quella della maestra Serena, coltiva le patate. “Che fortuna!”, pensa Luca. Lui va matto per le patate.
Giuseppe Caliceti, L’orto della scuola – Patatine gialle fritte! © 2018 Editrice Il Castoro Srl
La tua scuola ha un orto?
Che cosa vorresti coltivare? Disegna.
Il materiale più usato per fare la carta è la cellulosa, che si ricava dal legno degli alberi (pioppi, larici, abeti).
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Per fare la carta, gli alberi vengono abbattuti e scortecciati. Poi il legno viene separato dalla cellulosa attraverso la bollitura e dei prodotti chimici.
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Dopo la cottura, si ricava un impasto di cellulosa che viene lavato, sminuzzato finemente in una specie di frullatore e poi mescolato ad altre sostanze (acqua, colle, coloranti).
La poltiglia passa su un telo dove le fibre di cellulosa vengono pressate e si uniscono tra loro. Si forma una sottile pellicola che perde gran parte dell’acqua.
Questo sottile foglio di carta passa attraverso rulli e cilindri che lo asciugano e lo tagliano in grandi fogli pronti all’uso.
Cerca le parole nello schema e cancellale.
Con la matita disegno una faccia. La lingua fuori: spero ti piaccia. I denti bianchi, un poco storti, i capelli neri e corti corti, le orecchie piccine, il naso all’insù, gli occhietti curiosi azzurri e blu. Questo è un disegno davvero matto. Sono io: è il mio autoritratto.
Silvia Nalon, “Focus Pico”, ottobre 2010
Come mi vedo? Faccio il mio autoritratto.
Mi descrivo. Io sono: allegro/a gentile timido/a vivace coraggioso/a Mi piace: Non mi piace:
E tu come mi vedi? Disegnami. Passa il libro al tuo compagno o alla tua compagna di banco.
Quando descrivi qualcosa o qualcuno cerca le parole più interessanti. Lascerai tutti a bocca aperta!
Descrivimi. Io sono: allegro/a gentile timido/a vivace coraggioso/a Mi piace: Non mi piace:
Ora mettete a confronto i vostri disegni e le descrizioni. Che cosa notate?
C’è il BIMBOLEONE che morde e ruggisce. È sempre arrabbiato, il bimboleone, tanto che gli altri gli stanno lontani. E invece la sua non è vera rabbia. Se infatti provi ad avvicinarti, Dopo qualche ruggito sta già sorridendo. Per far contento un bimboleone devi… lasciarlo ruggire, solo un pochino. Poi sarà lui a farti le fusa.
C’è il BIMBORICCIO pieno di aculei. Mamma se punge! Ma è solo apparenza; il mondo gli piace, è che in certi momenti gli fa troppa paura. Perché sotto gli aculei, il bimboriccio ha un pancino di pelo morbido e caldo. Per far felice un bimboriccio devi… lasciarlo chiudere ogni volta che vuole. È il solo modo perché torni ad aprirsi.
che sta sottoterra e resta nascosto agli altri e al mondo. Eppure, non visto, lui scava, scava e compie chilometri sporgendo ogni tanto la testa da un buco. Per far felice un bimbotalpa devi… lasciarlo scavare. Capirà lui quando è il momento di uscire all’aperto.
delicato, sottile. Il suo volo è leggero, sembra un sussurro. Il bimbofarfalla ha le ali preziose da trattare con cura, altrimenti si rischia di romperle. Per far felice un bimbofarfalla… lascialo volare. Non ingabbiarlo, non usare il retino.
Adattato
E tu che bimbo o bimba sei? Disegnati.
Oggi è un giorno speciale: i pomodori sono maturi e domani prepareremo la salsa. Io e il nonno andiamo al mercato a comprare i barattoli di vetro, qualche coperchio nuovo e un nuovo imbuto. [...] − Non dimenticare niente, d’accordo? − gli dice la nonna dal giardino. [...] Mentre giriamo tra i banchi, assaggia le pesche del suo amico Giovanni, un pezzetto di formaggio di capra e tre olive piccanti. [...] Arrivati a casa, troviamo la nonna che ci aspetta. […] – I barattoli! Ti sei dimenticato i barattoli –mi dice il nonno. Poi scoppia a ridere e anche la nonna.
Mariapaola Pesce, La collana della nonna – Al mercato con il nonno, © 2019 Editrice Il Castoro Srl
Quale disegno rappresenta il finale della storia?
Mi lavo la faccia ogni mattino, strofino i denti con lo spazzolino. Spruzzo e schizzo l’acqua nel bagno: sembro una rana dentro allo stagno. Il dentifricio ha un sapore squisito, quello alla fragola è il mio preferito. Amo il sapone e le bolle rotonde, le scoppio, rido e sollevo le onde.
La doccia è veloce, più lungo il bagnetto, lo faccio di sera e poi vado a letto.
Adattato da: Massimiliano Maiucchi e Paola Pappacena, Filastrocche da lavare, Gribaudo
Secondo te, che cosa vuol dire sembro una rana dentro allo stagno? Segna con una X la risposta giusta. Sto bene in acqua. Ho paura dell’acqua.
Perché è importante lavarsi bene ogni giorno? Parlane in classe.
Hai capito la lettura?
SÌ, BENE
Un giorno Tea esce da scuola con la faccia scura. Il papà le domanda: – Che faccino nero! Hai litigato con il tuo migliore amico?
– Oggi è venuto a scuola con l’apparecchio ai denti. E quando l’ho visto mi è scappato da ridere… – confessa Tea.
– Adesso non mi parla più.
– Ridere di un compagno è sempre brutto. Ma se a farlo è il tuo migliore amico… beh, allora è davvero bruttissimo! –conclude il papà.
– E adesso come faccio? – si preoccupa Tea. – Esiste un ottimo rimedio… è una parola semplice semplice e molto breve: scusa. Adattato da: Silvia Serreli, Tea. Perché devo chiedere scusa?, Giunti
Segna con una X la risposta giusta.
• Che cosa consiglia il papà a Tea? Di andare a prendere un gelato. Di fare un regalo al suo compagno. Di chiedere scusa al suo compagno.
In quale occasione hai chiesto scusa a qualcuno? Racconta.
Testo facilitato e semplificato
Me ne stavo seduto in silenzio nel mio studio a scrivere una storia, quando all’improvviso… BATABUM ! Qualcosa di pesante era caduto a terra. Mentre mi accingevo ad aprire la porta per vedere cosa era successo, sentii mia figlia di là che mi diceva: − Papà non sono stata io. È stato il leopardo. Ho deciso di restare dietro la porta e le ho chiesto: − È stato il leopardo a fare cosa?
− È un po’ goffo, lo sai, no, papà –ha risposto lei. − Lo so, lo so, ma che ha combinato? –ho insistito.
− Stava inseguendo il mio coniglio, quando ha sbattuto contro un angolo della tua libreria…
Adattato da: Franco Matticchio, Non sono stata io, Vànvere Edizioni
Chi sta raccontando questa storia? Segna con una X.
Che cosa è successo secondo te? Segna con una X.
La mamma aspetta un bambino. Finalmente, una sera a cena, la bella notizia: – Nascerà domani – annuncia il papà, con gli occhi che brillano. Giulia sbuffa, non le va di dividere i genitori. A testa china, Giulia va in camera sua, prende una matita, un foglio e scrive:
Caro fratellino, non so se noi due andremo d’accordo.
Prova a mettercela tutta e forse chissà. Ciao.
Tua Giulia
Adattato da: Ferdinando Albertazzi, La pelle del cielo, Città Aperta Junior
Che cosa annuncia il papà a cena?
Perché Giulia sbuffa?
Che cosa fa in camera sua?
Che cosa significa mettercela tutta? Segna con una X. Impegnarsi molto. Fare il meno possibile.
Hai capito la lettura?
Testo facilitato e semplificato
In autunno si semina nei campi il grano, un cereale che serve per produrre la farina con cui si fa il pane.
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In estate il grano è maturo: le sue spighe sono piene di chicchi. È ora di mietere, cioè tagliare, il grano.
Grosse macchine, chiamate mietitrebbiatrici, passano sopra le spighe, le tagliano e separano i chicchi dalle altre parti della pianta.
I chicchi vengono posti in grandi contenitori, mentre con le altre parti della pianta si ottiene la paglia, che viene raccolta in grandi balle.
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I chicchi vengono macinati e setacciati, cioè divisi, per ottenere una farina molto fine.
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Il panettiere o la panettiera preparano l’impasto con acqua, farina, lievito e sale.
Adattato da: Federica Friedrich e Ilaria Falorsi, Piccole scoperte, Editoriale Scienza
Osserva l’immagine e colora solo gli alimenti che contengono la farina, come il pane.
Dentro la casa c’è una stanza dei bambini. Dentro la stanza c’è una tana dei cuscini. Dentro la tana ci sono io e ci sei tu.
Dentro di noi c’è un universo e anche di più. Adattato da: Bruno Tognolini e Chiara Carminati, Rime chiaroscure, Rizzoli
Segna con una X la tua risposta.
• Leggere questa lettura è stato: molto difficile. difficile. più semplice del solito. semplice.
Hai fatto fatica a leggere qualche parola? Scrivila qui.
• Secondo te, che cosa può rendere più facile la lettura? È corta. Ha le rime. Le parole si ripetono.
Se fai un errore, significa che stai imparando una cosa nuova!
Hai capito la lettura?
SÌ, BENE ABBASTANZA POCO
Andiamo a rifare il mondo. Serviranno le parole brave le parole forti le parole verdi; servirà il silenzio delle foreste, il pensiero di tutte le teste. Serviranno giorni, serviranno mani serviranno la rabbia di oggi, e la pace di domani.
Andiamo a rifare il mondo, rifacciamolo bene, che sia intero, senza confine. Fino alla prossima onda, fino alla fine.
Adattato da: Ilaria Rigoli e Ilaria Faccioli, A rifare il mondo, Bompiani
E tu come vorresti il mondo? Disegna sotto.
Il nonno di Faber, quando decise di trasferirsi in America, gli lasciò in eredità un piccolo tappeto. − Di modo che tu possa venirmi a trovare − gli spiegò il nonno. Il nonno gli pose sulla spalla un tappeto arrotolato dicendogli: − Questo è il mio tesoro più grande. Il regalo di un amico. Una volta lo salvai dai pirati, sai? Tutto il resto è in questa busta. − Ciò detto, gliela infilò in tasca e partì. Faber sferrò un calcio al tappeto. Poi aprì la busta. Dentro c’era una cartolina con una vecchia foto del porto, una foto dei tempi passati. Sul retro, il nonno aveva scritto qualcosa, a mano.
Cornelia Funke, Il tesoro di Faber, 2022, pubblicato da Mondadori Libri S.p.A. per il marchio Piemme. Aiuta Faber a ricostruire il messaggio del nonno.
CIAO FA R, Q STO CHE TI HO DA È UN TAP O VO TE. BASTA LEG RE LE PA LE SCRITTE SO E TI POR RÀ OVUNQUE. PRO SSO! IL TUO N NO
Oggi a scuola è stata una giornata speciale, perché insieme ai miei compagni di classe sono andata al museo, per vedere una mostra di quadri. Quando siamo arrivati, la guida ci ha ricordato le regole da rispettare: non si possono toccare i quadri, bisogna rimanere in gruppo e ascoltare in silenzio. All’inizio non era facile capire che cosa raccontavano i quadri; poi la guida ci ha spiegato che nei quadri realtà e fantasia sono mescolati insieme! Quando sono rientrata a casa, ho deciso di prendere un foglio e dei colori per fare un bel quadro!
Disegna anche tu un bel quadro.
Testo facilitato e semplificato
La città si sveglia lentamente, ma ben presto tutto comincia ad animarsi. Che trambusto!
In città ci sono edifici molto alti e altri molto bassi. Le persone sono tutte diverse, ma spesso amano le stesse cose. Come il gelato, per esempio!
In città ci sono parchi pieni di verde, dove puoi incontrare tanti tipi di animali. Ci sono spazi dove puoi giocare!
In città le persone si spostano in tanti modi differenti. Con quali mezzi hai già viaggiato?
Dominika Lipniewska, In città, Fatatrac Edizioni, 2019
Cerchia con la matita i mezzi di trasporto che hai usato anche tu.
Finalmente era arrivata l’estate! Sara amava giocare nel suo giardino fiorito. Con il pensiero già si vedeva al mare, sentiva la brezza marina, immaginava di gustare una fresca bibita dopo aver giocato a pallone e di rifugiarsi sotto una palma per proteggersi dal sole. – Ah! Quante meraviglie ci riserva la natura! – diceva Sara, sognando ad occhi aperti.
Adattato da: L. Pierro, Il libro dell’estate, Del Drago Ragazzi
Che cosa immagina Sara? Di . Che cos’è la brezza?
Un vento leggero. U U i .
Hai capito la lettura?
SÌ, BENE
ABBASTANZA POCO
Testo facilitato e semplificato
Simba era un cane lupo timido e solitario. Il suo sogno era di essere leggero come una piuma per poter volteggiare in aria come gli acrobati del circo. Ogni notte, per tanti lunghi mesi, mentre gli animali dormivano, Simba continuò a esercitarsi. Cadeva, ma si rialzava. Si arrabbiava, ma trovava la forza di riprovare. Ogni tanto piangeva anche, ma senza perdersi d’animo, perché vedeva che ogni giorno diventava un po’ più bravo. Adattato da: Luca Mazzucchelli, Tutto è difficile prima di diventare facile, Giunti
Anche tu hai un sogno? Prova a raccontarlo in classe.
Sono una bambina, mi chiamo Amelia e so volare. La prima volta che ho volato mi sono sbucciata un ginocchio. Con l’aiuto dello zio ho costruito una rampa di lancio che saliva fin sul tetto del capanno degli attrezzi. “Uno, due, tre... via!”. L’aria mi ha riempito il cuore, la testa, il corpo intero.
Adattato da: Mara Dal Corso e Daniela Volpari, Amelia che sapeva volare, EDT © EDT Giralangolo 2015
Che cosa ha costruito Amelia? Una scala a chiocciola. Una rampa di lancio. A che cosa serviva?
Come è Amelia? Colora solo le risposte che secondo te sono giuste.
timidacoraggiosa vivacetriste
Tu hai una grande passione o un sogno che provi a realizzare già da adesso? Racconta.
Amelia Earhart (1897-1937) è stata la prima donna aviatrice a volare da sola sopra l’Oceano Atlantico. Il suo sogno era quello di essere la prima donna a fare il giro del mondo in aeroplano.
Sei libero, speriamo. Ma hai dei limiti. Sei libero di credere in quello che vuoi. Ma il tuo amico è libero di credere in quello che vuole. Sei libero di giocare. Sei libero di essere felice, ma non sarà facile.
Sei libero, ma hai dei limiti. Però, se ti impegni con tutte le tue forze, potrai superare quei limiti.
Olimpia Zagnoli, Riccardo Bozzi, Il mondo è tuo, Terre di mezzo Editore
Segna con una X la tua risposta.
• Leggere questo testo è stato: molto difficile. difficile. più semplice del solito. semplice.
• Secondo te, che cosa può rendere più facile la lettura? Le parole si ripetono. È corta. Conosci già tante parole.
Hai fatto fatica a leggere qualche parola? Scrivila qui.
SÌ, BENE ABBASTANZA POCO Hai capito la lettura?
La lana è un tessuto naturale molto caldo che si ricava dal pelo delle pecore (vello) o dal manto di capre, cammelli, alpaca e conigli.
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Il vello delle pecore viene tagliato con la tosatura. La tosatura può essere fatta a mano con delle forbici o con delle cesoie meccaniche.
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La lana viene lavata, asciugata e poi ripulita da tutto ciò che l’acqua non riesce a eliminare: pezzi di paglia, fieno, insetti, terriccio…
La lana pulita passa in una macchina chiamata cardatore, che la pettina, allinea le fibre e le gonfia per renderle più facile la filatura.
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Si ottiene così il filato, che viene tinto in tanti colori diversi. Ora il filato è pronto per la tessitura.
Adattato da: Federica Friedrich e Ilaria Falorsi, Piccole scoperte, Editoriale Scienza
CRUCI-LANA
Completa il cruciverba con le parole illustrate. Nella colonna verde comparirà un indumento di lana.
di Barbara Carretti e Luisa Carretti
Per capire bene quello che leggi è molto importante riflettere sulle cose che sai già.
Per esempio, secondo te, che cosa significa questa frase?
Anna ha fotografato una farfalla mentre volava.
1 Anna volava e intanto ha scattato una foto a una farfalla.
Sai già che: • le persone non volano. Quindi la risposta corretta è la 2 .
2 Una farfalla volava e Anna ha scattato una foto.
Antonio ha visto una zebra mentre comprava un panino.
Rifletti. • Le zebre comprano cose? E le persone? • Le zebre mangiano panini? E le persone? R d
Ora prova tu. Secondo te, che cosa significa questa frase? 1 La zebra comprava un panino e Antonio l’ha vista. 2 Antonio comprava un panino e ha visto una zebra.
Se rifletti sulle cose che sai, capisci meglio quello che leggi!
Per capire bene un testo, prova a fare l’investigatrice o l’investigatore e indaga! Il tuo compito è trovare la risposta a queste domande.
CHE COSA? CHI? QUANDO?
DOVE?
Per prima cosa osserva con attenzione, cioè leggi b l .
1
su una domanda per volta, rifletti su quello che sai già e cerca informazioni n l .
3 Adesso sai rispondere a tutte le domande?
Se è così, hai risolto il caso: hai capito il testo!
Fai sempre così e riuscirai a capire bene tutti i testi che leggi!
Preparati, iniziamo la nostra indagine!
Quando rispondi alla domanda Chi? trovi i personaggi di una storia. I personaggi compiono le azioni. Leggi la storia. Fai attenzione alle parole evidenziate!
Stamattina Matteo si è svegliato con un gran fracasso: mentre preparava la colazione, suo papà è caduto. “Che scivolone!”, pensa il papà tutto dolorante. “Chi ha lasciato una saponetta sul pavimento? Non l’avevo vista!” – MATTEOOO! – urla. – Vieni qui! Non appena arriva in cucina, Matteo capisce subito. – Scu… scusa, papà, non volevo – dice dispiaciuto. – È che ieri sera Girella era tutta sporca e l’ho lavata qui in cucina. Solo che poi sono andato a letto e ho dimenticato la saponetta a terra. Il papà guarda Girella, con il pelo morbido e gonfio, e gli scappa una risata.
– Va bene, non importa – dice a Matteo, e aggiunge: – Ora però aiutami ad alzarmi, altrimenti facciamo tardi a scuola!
Ti è piaciuta la storia? Ti sembra tutto chiaro? Iniziamo a indagare per rispondere alla prima domanda: CHI?
Rifletti su quello che sai e trova le informazioni nel testo. Segna con una X le risposte corrette.
Sai già che…
• Chi prepara la colazione la mattina?
• Di solito, chi usa una saponetta?
Nel testo si dice che…
• prepara la colazione.
• ha usato una saponetta.
Trova la soluzione. Chi sono quindi i personaggi? Segna con una X.
Quando rispondi a questa domanda, scopri che cosa succede, cioè il fatto. Leggi la storia. Fai attenzione alle parole evidenziate!
Stamattina Matteo si è svegliato con un gran fracasso: mentre preparava la colazione, suo papà è caduto. “Che scivolone!”, pensa il papà tutto dolorante. “Chi ha lasciato una saponetta sul pavimento? Non l’avevo vista!” – MATTEOOO! – urla. – Vieni qui!
Non appena arriva in cucina, Matteo capisce subito. – Scu… scusa, papà, non volevo – dice dispiaciuto. – È che ieri sera Girella era tutta sporca e l’ho lavata qui in cucina. Solo che poi sono andato a letto e ho dimenticato la saponetta a terra. Il papà guarda Girella, con il pelo morbido e gonfio, e gli scappa una risata.
– Va bene, non importa – dice a Matteo, e aggiunge: – Ora però aiutami ad alzarmi, altrimenti facciamo tardi a scuola!
Rifletti su quello che sai e trova le informazioni nel testo. Segna con una X le risposte corrette.
Sai già che…
• Dove si tengono di solito le saponette?
• Che cosa succede se si mette il piede su una saponetta?
• Il papà… Nel testo si dice che…
• La saponetta è…
Trova la soluzione. Che cosa succede? Segna con una X.
Se rispondi a questa domanda trovi il luogo in cui accade il fatto. Che scivolone! Stamattina Matteo si è svegliato con un gran fracasso: mentre preparava la colazione, suo papà è caduto. “Che scivolone!”, pensa il papà tutto dolorante. “Chi ha lasciato una saponetta sul pavimento? Non l’avevo vista!”
Leggi la storia. Fai attenzione alle parole evidenziate!
– MATTEOOO! – urla. – Vieni qui! Non appena arriva in cucina, Matteo capisce subito. – Scu… scusa, papà, non volevo – dice dispiaciuto. – È che ieri sera Girella era tutta sporca e l’ho lavata qui in cucina. Solo che poi sono andato a letto e ho dimenticato la saponetta a terra. Il papà guarda Girella, con il pelo morbido e gonfio, e gli scappa una risata. – Va bene, non importa – dice a Matteo, e aggiunge: – Ora però aiutami ad alzarmi, altrimenti facciamo tardi a scuola!
Rifletti su quello che sai e trova le informazioni nel testo. Segna con una X le risposte corrette.
Sai già che… Nel testo si dice che…
• Dove si prepara di solito la colazione?
• Il papà prepara la colazione in…
Trova la soluzione. Secondo te, dove succede il fatto, cioè dove è scivolato il papà? Segna con una X.
Se rispondi a questa domanda trovi il tempo in cui accadono i fatti. Che scivolone! Stamattina Matteo si è svegliato con un gran fracasso: mentre preparava la colazione, suo papà è caduto. “Che scivolone!”, pensa il papà tutto dolorante. “Chi ha lasciato una saponetta sul pavimento? Non l’avevo vista!”
Leggi la storia. Fai attenzione alle parole evidenziate!
– MATTEOOO! – urla. – Vieni qui! Non appena arriva in cucina, Matteo capisce subito. – Scu… scusa, papà, non volevo – dice dispiaciuto. – È che ieri sera Girella era tutta sporca e l’ho lavata qui in cucina. Solo che poi sono andato a letto e ho dimenticato la saponetta a terra. Il papà guarda Girella, con il pelo morbido e gonfio, e gli scappa una risata. – Va bene, non importa – dice a Matteo, e aggiunge: – Ora però aiutami ad alzarmi, altrimenti facciamo tardi a scuola!
Rifletti su quello che sai e trova le informazioni nel testo. Segna con una X le risposte corrette.
Sai già che…
• Quando ci si sveglia di solito?
• Quando si fa colazione di solito?
Nel testo si dice che…
• Matteo… • Il papà…
Trova la soluzione. Secondo te, quando succede il fatto, cioè quando è scivolato il papà? Segna con una X.
Evviva, siamo arrivati alla fine della n d CHI? I personaggi sono Che cosa succede? Nella storia succede Dove succede? Quando succede?
Ora fai un riepilogo di tutto quello che hai scoperto sulla storia Che scivolone!
Guarda le risposte che hai dato nelle pagine precedenti e completa le frasi.
Che cosa ne dici di metterti alla prova con un altro testo? Continua a usare la strategia dell’investigatore e dell’investigatrice che hai appena imparato!
Leggi Al mercato a pagina 50, trova le informazioni nel testo e completa le frasi.
Un giorno il Sole decise di dare alle stagioni diversi colori. “Quali colori potrei dare alla primavera? Il verde dell’erba e delle foglie appena spuntate, il rosa del pesco e l’azzurro del cielo. All’estate darò il rosso per le ciliegie e le fragole, il giallo per il Sole e il blu per il mare. All’autunno darò l’arancione per le zucche, il rosso per le foglie e il marrone per le castagne. L’inverno avrà il bianco per la neve, il verde scuro dei pini e tutti i colori per le decorazioni dell’albero di Natale.”
Osserva la tavolozza e scrivi il nome dei colori utilizzati dal Sole.
In ogni casa una zucca pelata per questa notte un poco stregata e una candela la illumini dentro bella diritta e proprio nel centro. Tanti fantasmi verranno alla porta con gli occhi tondi e la bocca storta e di sicuro vorranno un dolcetto con la minaccia di uno… scherzetto.
AA.VV., 365 fiabe, storie e filastrocche, Giunti Kids
Parlane in classe.
Una linea può raccontare tantissime cose diverse: ci hai mai pensato? Guarda questa linea quante cose può diventare...
Linea
Ci sono tanti tipi diversi di linee. Osserva:
Orizzonte Strada Campo Pentagramma ondulata mista verticale obliqua
orizzontale
Completa il disegno: continua le linee che già ci sono e inventane altre. Quante nuove linee puoi fare?
ARRIVA IL FREDDO
Dopo l’autunno arriva l’inverno. Molti animali vanno in letargo nelle loro tane, con la scorta di cibo: ogni tanto si svegliano per mangiare e poi tornano a dormire. Quasi tutti gli alberi perdono le foglie e cade silenziosa la neve. Si indossano cappotti, sciarpe, cappelli e guanti per proteggersi dal freddo. La sera è bello accoccolarsi in casa, avvolti da un dolce tepore.
Completa le frasi.
• L’inverno arriva dopo l’ .
• Molti animali vanno in .
• Cade silenziosa la .
• Per proteggersi dal freddo si indossano: .
Conosci animali che in inverno vanno in letargo? Scrivi i loro nomi.
SÌ, BENE ABBASTANZA POCO Hai capito la lettura?
Benvenuto inverno
Testo facilitato e semplificato
Tra i boschi innevati del circolo polare artico, abita un signore un po ’ particolare...
Tutti mi chiamano Babbo Natale, vivo in Lapponia, nel silenzio invernale.
Porto le lettere ogni mattina nella mia grande e segreta officina. Qui gli elfi fanno un gran lavoro. Sì per fortuna ci sono loro! Creano i giochi per bambine e bambini: bambole, pattini, bici, trenini… Ch l Tra poco si parte, è già la vigilia! Manca qualcosa… suvvia, perbacco! Non posso partire senza il mio sacco!
Adattato da: Serena Riffaldi e Stefania Scalone, La slitta veloce di Babbo Natale, Edizioni del Baldo
Scrivi una lettera a Babbo Natale. Caro Babbo Natale…
Osserva l’esempio e inventa anche tu un quadro con i tre colori primari.
Quando mescoli tra loro i colori primari ottieni i colori secondari. Osserva che cosa accade quando si incontrano: il giallo e il rosso il giallo e il blu il rosso e il blu
In questa opera l’artista Paul Klee usa colori primari e colori secondari. Sai riconoscerli tutti?
Paul Klee, Bambino che gioca, 1938
Con il sole diventa tutto più facile: si possono fare gite con gli amici, andare al parco in bicicletta, giocare all’aperto. Con i vestiti leggeri è più bello muoversi: correre, saltare, giocare a calcio, a tennis o a nascondino. Nei giardini e sui balconi ci sono mimose, ortensie, gerani, violette. Gli alberi sono di nuovo ricoperti di foglie e ospitano tanti passerottini cinguettanti. Tornano le rondini e si dice che facciano il nido sotto i tetti delle case dove abitano persone dall’animo gentile.
Adattato da: Elisa Prati, Il libro di... ambienti e stagioni, Giunti Junior
Di quale stagione parla il racconto?
Quali fiori ci sono nei giardini e sui balconi?
Tu fai attività all’aperto? Racconta e parlane con le compagne e i compagni.
SÌ, BENE ABBASTANZA POCO Hai capito la lettura?
Le meraviglie della primavera
Testo facilitato e semplificato
Dall’uovo di Pasqua
È uscito un pulcino Di gesso arancione Col becco turchino. Ha detto: – Vado, mi metto in viaggio E porto a tutti un grande messaggio. E volteggiando di qua e di là Attraversando paesi e città Ha scritto sui muri, nel cielo e per terra: “Viva la pace, abbasso la guerra”.
Gianni RodariTu che cosa desidereresti trovare nell’uovo di Pasqua?
Il viola, il verde e l’arancione sono colori secondari.
Lavora con questi colori e con la tua fantasia. Osserva l’esempio e inventa anche tu un disegno con i tre colori secondari.
Usa i colori anche in musica! Ogni suono, infatti, può suggerirti un colore.
• Ascolta la voce dell’insegnante. Che colore ti fa venire in mente?
• E la voce del tuo compagno o della tua compagna che colore ha?
• Che colore dai alla voce di ?
• Che colore dai alla voce di ?
Sai di che cosa è fatta l’estate?
Di giochi, di canzoni e corse sfrenate.
Di cieli, di tramonti e nuvole bianche.
Di monti, di escursioni e gambe mai stanche.
Di mare, di castelli e lunghe nuotate.
Di gelati, di granite e spiagge assolate.
Sai di che cosa è fatta l’estate?
Di notti, di luna e fresche risate.
Di giardini, di fiori e festanti bambini.
Di colori, di sapori e azzurri mattini.
Di incontri, di amicizie e forti passioni.
Di luci, di promesse e dolci emozioni.
Maria RuggiPer
L’estate è appena cominciata, ma Giulia ha già fatto venti bagni in mare. Adesso sa contare fino a venti e nuota con i braccialetti quasi sgonfi.
− Se mi alleno molto − dice alla sua amica, − forse potrò andare all’isola a nuoto. Poi però pensa che è meglio fare le tortine di sabbia o un gran buco da nasconderci i piedi.
Adattato da: Guido Quarzo, Marmellata di basilico, Edizioni EL
Segna con una X la tua risposta.
• Leggere questa lettura è stato: molto difficile. difficile. più semplice del solito. semplice.
• Secondo te, che cosa può rendere più facile la lettura? Parla dell’estate. È corta. Conosci già tante parole.
• Hai capito che cosa fa Giulia al mare?
SÌ, BENE ABBASTANZA POCO Hai capito la lettura?
Se hai trovato qualche difficoltà, allenati ancora e la prossima volta ti sentirai più sicuro/a!
Quante cose puoi fare con i sassi! Osserva gli esempi qui sotto: se appoggi dei sassi su un foglio bianco, a caso oppure in file orizzontali e verticali, crei dei disegni. E, se metti i sassi in un certo ordine, scrivi addirittura delle lettere!
Usa la tua fantasia: raccogli dei sassi e mettili su un foglio in modi diversi. Quando hai finito il tuo lavoro, scatta una foto. Se usi sassi piccoli, puoi appoggiarli qui sotto.
Osserva ora questo sasso: dove va a finire la linea? Che giro può fare sul foglio? Continua tu.
Sai che i sassi possono essere anche strumenti musicali?
Prendi un sasso con una mano e metti la mano a forma di conca. Poi batti il sasso con un altro sasso: a seconda di come tieni la mano il sasso farà suoni differenti. Prova anche tu.
Dividi in sillabe, come negli esempi. sera se – ra nave pane tana tavolino ta – vo – li – no marinaio comodino pomodoro
Le lettere doppie si dividono sempre.
banana ba – na – na pecora divano cucina
lo raf
om gi DDI
Che cosa stanno facendo i bambini? Quali azioni compiono?
Marco sul quaderno. Anna su un foglio. Saida un libro.
Chi fa che cosa? Leggi e collega le azioni con chi le compie.
Sai come si chiama un’azione? Risolvi il cruciverba: nella colonna colorata leggerai la parola misteriosa. TA O O BA
Le parole che indicano le azioni si chiamano verbi.
Osserva il disegno e leggi le etichette.
altalena bambino
Scrivi le parole delle etichette al posto giusto. Confrontati con i compagni e le compagne.
persona cosa animale
Come si chiamano le parole che hai scritto nella tabella sopra? Risolvi il gioco: cerchia tutte le parole che trovi nello schema accanto; le lettere rimanenti ti daranno la soluzione.
Le parole che hai scritto nella tabella si chiamano . Si usano per indicare persone (bambino/a), animali (cane), cose (altalena).
Osserva i disegni e scrivi accanto a ogni nome la parola adatta; osserva l’esempio. una porta cane zaino libro
la porta cane zaino libro
le porte cani zaini libri
Leggi il racconto e completa gli spazi vuoti con gli articoli. Segui l’esempio. Il cane di Alessia si chiama Spillo. Nella sua cuccia ci sono cuscino e coperta. suoi giochi preferiti sono: palla, squalo di gomma, stampino dei biscotti e ciabatte di papà. Volete sapere, però, che cosa gradisce di più? spaghetti!
Le parole che hai scritto si chiamano articoli e accompagnano i nomi per spiegarli meglio.
Per ogni disegno, scegli la parola corretta e cerchia la lettera vicina. Segui l’esempio.
• Ora scrivi in ordine nelle caselle le lettere cerchiate. Scoprirai qual è, secondo Ved, il segreto per fare un buon impasto.
Scrivi nello schema il nome di ogni disegno. Le frecce indicano la direzione delle parole.
Osserva i disegni e completa ogni parola con le lettere giuste. Scegli tra i gruppi di lettere nel rettangolo. Segui l’esempio.
• Ora scrivi in ordine nelle caselle i gruppi di lettere rimasti. Scoprirai che cosa ha scritto Mia Parrot su un foglietto.
“SCOTT HA UN BIANCO.”
•
Cerchia nello schema i nomi dei disegni. Sono in orizzontale o in verticale.
Scrivi in ordine nelle caselle le lettere rimaste nello schema. Scopri qual è l’animale preferito di Emma Goat.
•
Barra le lettere che formano il nome di ogni disegno. Poi scrivi nelle caselle le lettere che rimangono. Segui l’esempio.
Ora scrivi in ordine nelle caselle le lettere rimaste: che cosa dice Emma Goat?
Che cosa dice Emma Goat all’Ispettore Ortografoni? Scrivi al posto giusto le lettere che hai trovato nelle caselle colorate. “HO UNA : DOPO
L LU A M S A C C H E C H I O N E TA D N I N A O P N R I O N N C I P M E I D C E A R C P H I O C A A LC I A C T R I E C E
Scrivi il nome di ogni disegno nelle caselle a fianco.
• Scrivi in ordine le lettere che hai scritto nella colonna rossa. Scoprirai qual è il colore preferito di Betti Mantis.
Risolvi il rebus. Scrivi il nome del disegno nelle caselle.
Scrivi i nomi dei disegni. Poi cancella con una X i nomi che iniziano con lo stesso gruppo di lettere, come nell’esempio. Cerchia i disegni che restano.
•
Scrivi in ordine le iniziali dei nomi dei disegni che hai cerchiato. Scoprirai una curiosità su Scott Hamish.
SCOTT AMA VIAGGIARE IN .Scrivi sui trattini i nomi dei disegni, poi inseriscili nello schema. Le frecce indicano la direzione delle parole.
Scrivi i nomi dei disegni. Segui l’esempio.
Scrivi gli indizi che hai trovato e i nomi dei disegni. Poi inserisci le parole nello schema. Fai attenzione agli incroci e inizia dai gruppi con una sola parola. • Scrivi al posto giusto le lettere che hai trovato nelle caselle colorate, vai alle pagine 106-107 e scopri chi ha rubato la ricetta! HA UNA