L’Uomo è analogico, la tecnologia è digitale.
Ovvero, non ci può essere innovazione tecnologica se prima non si investe in innovazione comportamentale e in cultura new business.
Se non si vuole condividere questa semplice e basilare constatazione, continueremo a perpetuare uno dei più grandi - e costosi - equivoci aziendali del nostro tempo.
La sfida per la maggioranza delle aziende non è essere digitali, come comunemente si pensa. La sfida, prima di tutto, è disporre di un capitale umano messo in grado di gestire la rivoluzione culturale che la digitalizzazione richiede. In caso contrario, continueremo a credere agli effetti miracolistici della tecnologia stand alone, dimenticandoci ancora una volta del fattore critico di successo N.1: l’essere umano.
Fabrizio Favini