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Intervista a Giovanni Soldini Velista

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Si fare!può

Si fare!può

Giovanni Soldini, cosa l’ha spinta sin da ragazzo a dedicare la sua vita alla vela e al mare?

È iniziata come una passione. L’idea iniziale era quella di viaggiare e la barca a vela mi sembrava un bel modo per farlo e quindi ho cominciato a fare esperienza, ad imparare e poi la vita mi ha portato a navigare sempre di più.

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In oltre 40 anni di carriera di velista quale è stata la sua esperienza più entusiasmante?

Ce ne sono state molte, è difficile fare una graduatoria. Sicuramente i giri del mondo, i grandi record. Insomma sono state tante le belle esperienze.

Nel 2022 abbiamo riversato nei nostri mari e oceani ben 8 milioni di tonnellate di plastica, 35mila tonnellate nel solo nostro Mar Mediterraneo. I medici hanno iniziato a trovare nel sangue umano crescenti tracce di microplastiche. Cosa possiamo concretamente fare per iniziare ad invertite la tendenza al suicidio dell’Uomo?

È un tema molto spinoso. E non c’è solo il problema della plastica, c’è il problema della CO2, dei gas serra, del riscaldamento del pianeta. Sicuramente stiamo prendendo coscienza del problema ma manca un cambio di rotta deciso e un riconoscimento delle priorità per riuscire a invertire seriamente e concretamente la marcia e fare in modo di risolvere diversamente il nostro rapporto con la natura, con l’ambiente, con la Terra.

Serve indiscutibilmente un generalizzato, drastico e veloce cambio di cultura che vada ad innovare il comportamento dell’Uomo. Quali sono i fondamentali indispensabili su cui far leva per avviare la rivoluzione culturale che ci serve?

È una strada difficile che passa per una rivoluzione culturale e anche per le azioni individuali e collettive e che deve trovare adesione, sostegno e promozione da parte di istituzioni e governi. Siamo ancora lontani dalla concretezza di cui abbiamo bisogno. E il tempo corre.

In più di 40 anni di vela lei ha sicuramente accumulato una esperienza e una cultura straordinarie. Quali iniziative potremmo adottare perché questo tesoro non si dissolva nel tempo?

Non saprei rispondere (ride…) Però quest’anno insieme all’equipaggio di Maserati Multi70 stiamo compiendo un viaggio intorno al mondo che abbina alle competizioni una rotta scientifica. Il trimarano Maserati è elettrificato e dotato di strumenti per la raccolta di dati come temperatura e CO2. Così equipaggiati attraverseremo l’oceano, incontrando scienziati e persone che vivono e lavorano a contatto con il mare e si adoperano per la sua salvaguardia. Un viaggio di ricognizione per approfondire la nostra conoscenza del mare, dei meccanismi che lo regolano e delle soluzioni che può ispirare. Questa storia la racconteremo, pubblicando anche i dati utili, interviste e testimonianze sulla piattaforma Aroundtheblue: un diario di questa avventura e un invito all’azione.

Quali consigli darebbe a un giovane che ama il mare e che aspira alla vela?

Sicuramente praticare la vela, dedicarci del tempo. È una attività che può diventare un lavoro come può rimanere un hobby ma è senz’altro molto sano e sempre affascinante andare in vacanza in barca a vela, invece che con il motoscafo o l’aereo.

A cura di Fabrizio Favini.

Si ringrazia Ludovica Sanfelice per la preziosa collaborazione.

Nel mondo del management consulting da 50 anni, è consulente esperto di innovazione del comportamento, facilitatore e formatore per lo sviluppo del talento in Azienda. Migliora il rendimento del capitale umano

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