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UN FUTURO DI SINERGIA TRA PUBBLICO E PRIVATO?

Il che ci conduce all’ultimo punto: è evidente che un Servizio Sanitario Nazionale universale deve attuare il proprio mandato attraverso protocolli validati, efficaci ma anche economicamente sostenibili. Anche per questo esistono i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e lo Standard of Care (SoC). Nel contempo, sebbene la medicina personalizzata sia un approccio promettente e forse necessario, risulta difficile da compendiare con i sacrosanti vincoli di un Sistema Sanitario Nazionale universale. Si creano così nicchie - talvolta geografiche, talvolta di opportunità - in cui il comparto privatistico può fornire prestazioni con un livello di accuratezza altrimenti non sostenibile.

Inoltre, l’implementazione su scala nazionale di strumenti innovativi è talvolta rallentata da cautele attuative necessarie alla scala di applicazione. Entità privatistiche potrebbero dunque porsi come attuatori di innovazione scientifica in armonia con le strutture pubbliche a cui garantire dati e riscontri utili per aggiornare i protocolli del pubblico.

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È proprio perché esistono queste nicchie di intervento, a mio avviso importanti, che nel 2017 ho fondato, insieme a Giorgio Pasetto, Medendi (www.medendi.org), una società che dispone di un Comitato Scientifico di rilevanza internazionale e si pone come un ponte verso soluzioni diagnostiche innovative e approfondite al servizio di pazienti e di oncologi.

PER CONCLUDERE

I numerosi traguardi già raggiunti, e un orizzonte costellato di opportunità e vicine frontiere, disegnano un panorama

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