Rivista Fralerighe CRIME N.10

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AT: 3) Dal suo libro emerge un quadro della giustizia italiana tutt’altro che lusinghiero. Secondo lei, quali misure andrebbero realizzate con più urgenza per migliorare l’amministrazione di questo settore? MC: In questo momento storico la politica è troppo compromessa con diverse forme di criminalità per cercare di attuare una seria riforma della giustizia. Infatti non è nemmeno in grado di attuare quella elettorale. Credo sia necessario attendere una nuova fase frutto di un ricambio del ceto politico ma purtroppo non avverrà in tempi brevi. AT: 4) Ergastolo. Fine pena: mai. Da una parte è lecito affermare che si tratti solo di una condanna a morte più ipocrita, e che quindi sarebbe bene abolire tale pena. Dall’altra, però, viene da chiedersi: e se abolissimo l’ergastolo, che fine farebbero i boss della criminalità organizzata, tanto per dirne una? Potremmo ritrovarci Totò Riina a piede libero… Lei cosa ci dice al riguardo? E’ a favore dell’abolizione dell’ergastolo? E per quanto riguarda l’eventuale libertà di boss del crimine del calibro di Riina, Provenzano, Cutolo e compagnia?


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