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AGLI ARTISTI DELLA QUADRIENNALE *

Avete udito d ue interessanti discorsi : il primo, lirico, del mio amico senatore Di San Martino; il secondo, meno lirico, ma più aderente alla realtà, del cametata Oppo. Tanto nell'uno quanto nell'altro discorso vi sono delJe affermazioni notevoli. Prima: questa Esposizione è, anz itutto, una imponente fatica; abbiamo dovuto, dico abbiamo, senza false mo· destie, abbiamo dovuto cominciare dal palazzo stesso, da molte cose di ordine materiale, legate all'edificio. Questo è il vostro merito, camerata Oppo, nessuno ve Jo può negare, né togliere; così nessuno pot rà accusarvi di avere preparato una Esposizione di parte. Io credo che vi si jx>trà, al caso, rimproverare un eccesso di generosità.... (Voci:« Bene!»).

Però, tutto sommato, avete fatto bene, perché altrimenti si sarebbe detto che la prima Espos izione nazionale a Roma era di una determinata tendenza, di un · determinato gruppo, di un determ inato cenacolo. Qui ci sono tutti : dai veterani ai giovanissimi ed anche agli sconosciuti ed una bella Esposizione, una Esposizione che onora l'arte italiana. Tutto ciò è dovuto allo spirito di disciplina possibile anche agli artisti .

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Voi avete accennato agli aiut i di ordine materiale e finanziar io dati dal Governo a questa Esposizione e ad altre manifestazioni del genere. Non sono stati molto important i, dati i bisogni e dati g li obiettivi; ma voi intendete perché. Tuttavia, più che della cifra, più che della mi· · sura, dovete tenefe conto della ispirazione, cioè deii' indirizzo politico L'arte è sempre stata una delle grandi forze spirituali d' Italia, anche nei period i di decadenza politica, ahche nei periodi nei qua li l'Ital ia era una popolazione divis a. Oggi invece l'Italia è un g rande popolo. In queste condizio ni l'arte mi piace ancora di più, perché non è l e· gata ad un periodo di decadenza politica, ma ad un periodo di ascensione politica e morale. (Vi vissimi apptaJm).

Dopo di che sono certo Che il giudizio che qui è stato espresso- d iventerà, domani1 il giudizio e la convinzione di tutto il popolo ita- liano. (Il discorso del Duct, che è stato più volte sottolineato d alle più fer vide acclamazioni e da caloroJi applausi, ha datO luogo, alla fine, aà mra impo11ente ovazione ·da parlt di tu_tti i prese11t1)

4 A Roma, nel palazzo delle Esposizioni, la. mattina del 3 gennaio 1931, Mussolìni presenzia la « vemke )) alla prima Esposizionè quadriennale d'arte nazionale. In tale occasione, dopo. i discorsi del senatore Enrico Di San Martino Valperga, presidente dell'Esposizione, e del deputato Cipriano Efisio Oppo, segretario generale dell'Esposizione, il del Consig lio pronuncia il discorso qui riportato. (Da II Popolo d' l tJia, N. 4, 4 g ennaio 1931, XVrll).

305• RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*

Su proposta del capo del Go v e;no, primo m i nùtro, segretario di Stato, il Comiglio ha approvato i .regnenti pro vvedi;rzenti;

1. - Uno schema di disegno di legge coi: il quale si modifica l'articol o 5 della legge 14 giugno 1928, numero 1472, nel umo che ltt Fiera internazionale dellibfo di Firenze, la quale, a termini della ci/fitti l egge, avrebbe dovuto a_ver luo go nel corrente anno, sarà invece lenii/a l'anno prouimo, e succeuivametite ogni quaiJro anni anziché ogni Ire, come prevedeva la citata legge.

2 - Uno schema di provvedimento contenente di.Jposiziotli per gli ampliamenti dell'Aeroporto del Littorio.

SIICceJiivamente, su prqposla del capo del Governo, ministrO d elNnterno, il Consiglio ha appro valo uno schema di provvedimentO legislativo in virtù del quale le disposizioni Illl traltmnento di quiesce nza per i dipendenti statali, de/late dal regio decreto legge 24 11ovembre 1930, nmnero 1502, vengono estese al personale degli Enti locali, ,wnché a Jtttli gli altri personali contemplali dalle leggi sugli iltituii di previdenza." Il provvedimento è d ire/lo ad aJSicurare che anche per il perJonal e d egli Enti locali, come giJ per gli impiegati statali, le riduzio ni degli stipendi ed asugni non abbiano ad incidere J/11/e f rt/llre , pemiòni. ( +)

• Tenutasi il 12 gennaio 1931 (ore 10-12.30). (Da Il Popolo à' /1alia, N . 11, t; gennaio 193 1, XVIII).

PRESENTAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE*

Mi onoro di presentare alla il seguente disegno di legge: conversione in legge del regio decreto legge 23 ottobre l930, nu· mero 1630, che abroga le legg i 18 marzo 1926, numero 562, 23 lug lio 192 6, numero 1362, e 10 gennaio 1929, numero 76, concernenti l'eserciziO di linee aeree da parte della Sc;><ietà anonima di navigazione aerea.

PRESENTAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE**

Ho l'onore di presentare alla Camera il disegno di legge : conversione in legge del regiÒ decreto legge 19 g ennaio l 9 31 , nu· mero 91, recante norme per l'estensione al personale degli Enti locali d elle disposizioni sul trattamento di quiescen za , dettate, nei riguardi d ei dipendenti statali, dal regio d ecreto lC:gge 24 novembre 1930, n umero 1502 .

125' RIUNIONE

D EL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO***

EratJO presenti tuJti i m embri del Gran Comiglio del fasciJm o, fatt a eaezione delle LL. EE. R oao e Marco ni, auenti giuJtificati.

Il segretario del Partit o ha riferito m lla JiJJidzione del Partito e sul· J'allività svolta in queJti ultimi. dnq11e meJi. .

H anno preso la parola il D11ce, l' on . De Stefani, S. E. Bollai,· S . E. M osconi, l' on. Baçci, e ancora il .segre fario del Partito .

* Parole p ronunciate alla Camera dl"i deputati, nella tomata del 12 febbraio 1931 (ore 16-19. 1,). (Dagli Alli del Parlamento iJaHano. Camera dei deputdli. XXV/Il, Snrir:me 1929-'31. Dimmioni. V olume IV: dd/ 12 febhrttio tt1 30 mttggio 1931 - Roma, Tipografia della Camera dei deputati, 193 1, pag. · 3732).

** Parole pronunciate alla Camera dei deputati, nella tornata del 11 febbraio 19; 1 (ore 16·18.40). (Dagli A ni del Pttdamento itdliano. dei deputttli. Ugislttlura dJ. Sessione rit. Diuuuioni. Volllmt.IV, pag. 3814).

• u Tenutasi a palazzo il 2 man o 193 1 (ore 22·1.1')). (Da Il Popolo d'Italitt, N . n, 3 marzo 1931, XVIII).

lA dism u ione conti nuerà qtuJ/a u ra.

Pure qunta sera, S. E. Grandi, ministro degli Est eri, e S. E. Sirùmni, mini.rtro d ella Marina, esprnsamente conVocalo, ri feriranno sui · recenti accordi navali.

126• RJUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO*

Erano prnenti tuJti i m embri del G rtJn Coruiglio del faJ i iJmo, f alla ecc_ezione delle U. BE. Roc_co e M arconi, assenti giustificati.

.2 ·interveuuto S. E. Sirianni, ministro della Marina, espreJit1me l11e convocato

13 continua/d la diJ cuuione m / primo arg omento d e/J'ordine del giorno («Relazio ne sul Partito e sulle istiltJ2Ì0'1j cont rollate dal Ptlrtito » ).

Hanno preso la parola l e LL. EE. T eruzzi, A rpinati, D e Bon o, Federzoni,- Giuliano, Grandi, Rosso ,li, e gli onorevoli Starace e Bacci. Ha poi riassunto la discuuione S. E. il capo del Governo.

A conclusione d ella discussione st eu a, è stato votato il seguente ordine del giorno:

« Il Gran Consiglio del f ascismo, udita la relazione d el segretario d el Partito sul/d situaìione in gen ere e sui pdrtico!dri argoment i, quali la sostituzione di taluni segretari f ed erdli, la campagna dei prezzi, la modi ficazione d ell'ordinamento d elle associazioni dipendenti dal Partito, la costitm:.ione dei Fasci giovanili, l'opera di e di epurazione, approva la relflzione e l' azione svolta dal d el Partito e biliJCe:

«l. - Che la nom ina d ei gera rchi e l'opera di re visione delle tessere sia rapidament.e ultima/d

.«2. - Che l 'ammissione di 1znovi elementi al Partito d ebba rimanere bloccata fino all'ollob re del 19 32, primo decennale della rivolmione fa.rci sta.

« 3. - Cbe il Partito debba liberarsi da gravami finanziari di ordiue giornalistico».

Pau a11do al secondo argommto dell' ordine del giorno («Relazi one m ila siludzìo'ne interna ed int ernazio1:ale )> ), S. E. Grandi, ministro d egli Esteri, ha fallo un'ampia relazio ne, accolta da applausi, sul recent e accordo navale.

• Tenutasi a palazzo Venezia il 3 marzo 19H (ore 22·1.15). (Da Il Po/1olo 54, 4 marzo· 193 1, XVIII)

B qui.ndi Jeguita J'eJposizione di S. E Sirianni, miniJtro della Marina, Jui dettagli tecnici e sulle dfre d eU'a((ordo JteJJO.

S. E il capo del Gove rn o ha quindi riawmto e prospettato i t ermi11i eJJenziali e la importanza degli aaordi.

P. !lato infine votato il Jeguenle ordine d el giorno- :

« Il Gran Comiglio del jaJCismo, udite te relazioni d ei miniJtri Grandi e Sirianni, comidera da ogni punto di vista Joddùfacenti i termini d ell'accordo ,navale itala-franco-britannico e vota un plauso ai miniJtri Grandi e Sirianni ed ai loro collaboratori» . .

127" RIUNIONE

DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO*

Erano preJenti tutJi i membri d el Gran del faJ çiJmo, fa tta eccezione delle LL. EE. Rocco, A cerbO e Marconi, aJJenti giuJtificati.

S. E. Bottai, ministro delle Corporazioni, ha riferito sulla Jituazione Jindacale corporativa, ponendo i n rilievo i segueizti a1pe11i: aumento dell' efficenza numerica delle Auoriazioni profeuiona/i, indice della crescente fiducia delle forze. produttive nell'opera dell'organizzazione sindacale fasciJta,· perfezionamento · e conJolidamento delt'auetto sindacale delle catego rie attraverJo Jlorganica revisione dell'inquadramento aJtuato m/le linee direttive tracciate dal Comiglio nazionale delle corporazioni; miglioramento costante quad ri dei dirigenti con la collaborazione assidua del Partito; ' azione concorde del ministero e delle Confederazioni per regolare in modo Jempre più Jlniforme e più completo /'aJJetl o amministralit•o delle 11arie A ssociazioni che hanno risolto il problema del e 4 egli emolum enti relativi con pro vvedimenti alli ad assicurare la maSJima economia nelle gestioni/ regolamento sempre più preciso dei contributi, ispirato al principio legùlativo d ell'obbligatorietà, con t endenza alla progreJJiva contrazi one dei contributi facoltativi; azione sui Jalar1 e Jui prezzi, efficac emente fiancheggiata dal Partito, rivelatrice del grado di efficenza raggiunto da tutti gli" organi d ell'ordinamento, in particolar modo del senso di disciplina delle ciani lavoratrici;

• Tenutasi a palazzo Venezia il 4 marzo 1931 ·(ore 22-1.30). (Da Il Popolo d' ltal ùt, N. !i!i, !i marzo 1931, XVIII}, creazione delle corporazioni d ell'industria, agricoltura, banche, trasporti terrestri e marillimi, de/Je profeuioni e delle tJrti, collegate e coordinate nel Consiglio nazionale e già funzionttnti n ell'ordine sociale ed economico; inizio della d elle corporazioni di categoria ed immin ente formazione dei .Comigli provinciali dell'ttonomia corporativa.

Dopo alcune osservazioni del capo del Governo, si è votato_ il .Ieguente ordine del giorno:

« Il Gran Consiglio del f ascismo constata con compùtCimenlo come, a cinq11e anni dalla promulgazione della legge m ila disciplina giuridica dei rappo rti di lav01·o, l'ordinam ent o corporatillo, tupello essenziale della rivoluzione faJcista, abbia compiuto la coJirnzione d ei suoi organi fonda-· mentllli, avviati, mercé una opera costante di ad una azione sempre più vasta e profonda -p er l a tiioluzione dei grandi prOblemi economici nazionali ».

Passando al commà quarto («Relazione Jul .movimento giovanile ») , il segretario del Ptirtito ha riferit o intorno a/l'inquad.ramenl o dei Fasci gio vanili, che contano oggi 329.69.5 ùcri!li, ed intorno ali'o,.ganizzaz io11t d .ei Gruppi universitari.

Aperta la discussione, hanno preso la parola le U. EE. Giuliano, Rou oni, De Stefani, Cristini, Federzoni ed infine il Duce.

A concluJione, è stato votato il seguente ordine del giorno:

« 11 Gran Co miglio del fa scismo, udii.t la relazione del Jegrelario del P.N.F. sull'organizzazione e s111lo sviluppo dei FaJCi di Combat.timento, ne prende allo con · viva soddùf azJone, e rivolge u n plaulo àl comandtmle d ei Fasci gio vanili, camerata ScOrza, e saluta fervidam ente l e giovani camirie. nere che Ji preparano a ser·vife, Ip iritllalmente e maJerialmen/e1 il regime e la causa della rivoluzione jaJCiJI.a

128' RIUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO*

S. E Cristini, Presidente d el Tribunale Speciale per la _difesa d ello

S tato, ha riferito sul argomento dell'ordine del giorno: «Nuovi codici e leggi per la difna dello Stato ».

H anno prno la parola il D uce ed il segretario del Partito

Fu quindi' votato il seguente ·del giorn01:

• Tenutasi a palazzo Venezia il marz:o 1931 22-23). (Da 11 Popola d'Italia, N. 56, 6 marzo 1932, XVIII). ·

«Il Gran ComigJio del fascismo, uditd. la relazione del Presidente d ei Tribunale Speciale per ftt difesa deJ/o Stat o, ne prende atto e libera che, alla data del 1o lugli o prouimo venturo, i reali pol itici con· tenuti nel nuovo Codice p enale passino aJ/a competenza del Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, la cui durata Jarà prolungata con appo· . sito provvedimento legiJlativo )},

Circa la celebrazion e del dodicesimo annivertario della fon dazione dei Fasci di Combattimento, è !lato votato il seguente ordine d el gi orno : « Il Gran Comiglio del faJCismo affida al Direttorio d el Partit o il compito di celebrare l'anniversario della fondazione dei Fai ci di Com· battimento con adunate dei Fasci giovanili». ·

306' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*

proposta del capo del Go vern o, primo miniJtro, seg retttrio di Stato, il Consiglio ha approvaio i seguenti provvedimemi:

1. -- Uno schema di decreto con il quale, in ese(llzione dell'articol o 34 del regio de creto legge 3 agosto 1930, numero 1065, si emanano le norme nuessarie per ttJSicurare il funzionanunJo d ei pubblici Jé'rviz1 nei comuni maggiormente colpiti dal terremoto dt>l Vult ure, mediante l'integrazione a carico dello Stato dt>i bilanci dei comuni med esimi per gli anni dal 1930 al 1932.

2.- Uno schema di-disegno di legge che istituiue preuo il ministero delle Corporazioni un Comitato permanente per l'esttme delle domande di ·a.uto.rizzazione ad indi re mostre, fi ere ed esposizio ni, e rhe detta ulleriori norme dirett e a sempre meglio dù ciplinare delle manif estazioni.

3. - Uno schema di decret o con rrii si approvano norme per l'esuuzione d ei settimo censimento generale d eJJa popolazione del R e· gno, delle colo nie di diretto dominio e dei possedimenti italiani. (+) li Comiglio ha poi approvato, su proposta del capo d el G overno, m!nistro dell'Intern o, uno schema di disegno di legge recante nuov e norme per la rivalsa e le spese di spedalità e manicomio.

,. Ten,uasi il 10 marzo 1931 ( ore 10· 13). (Da. Ii Popolo d' Tial;a, N. 61, 11 ma.rzo 1931, XVIII). 22 - XXIV

TOMMASO TITTONI *

Onorevoli senatori!

· Mi sia consentito di aggiungere, a nome del Governo ·e mio, poche · pawle alle così eloquenti e commosse pronunciate dall'illustre Presidente delia vostra :{; un omaggio che io desidero rendere alla memoria -di Tommaso Titton i; Omaggio rattristato dalla malinconia del rimpianto. Ebbi la ventura di personalmente conoscerlo, di aver alcuni anni di deferente amicizia con lui dopo la rivoluzione fascista:

· Ero ansioso di sapere quale sarebbe stato l'atteggiamento di lui di fronte al vittorioso evento compiuto. Uomini che potevano dirsi appartenere globalmente alla sua parte erano passati più o meno clamorosamente all 'opposizione; altri sembravano tenersi ad una linea di condotta d i prudente e diffidente attesa; altri, infine, si schieravano senza indugio tra le file dei sostenitori de l regime. Tra questi. ultimi, la figu ra di più alto rilievo politico e morale fu Tommaso Tittoni. Ripensandoci, si _ è indotti a constatare che Tommaso Tittoni, giunto al crepuscolo deiJa sua vita operosa, fu · di una perfetta coerenza non solo con .tutto il suo passato di patriota, di liberale di destra, di uomo di Governo, ma anche con la sua tradizione familiare.

Ricordo che il padre fece parte della commissione che portò a Firenze al gran re ·i riSultati unanimi del plebiscito romano dell'otto: bre 1870. ·

La rivoluzione fascista si p roponeva di . realizzare ed ha realizzato i principi che furono norma costante della. lunga e f econda vita politica di Tommaso Tittoni, Presidente del Senato dal 1922 al 1929, membro d el Gran Consiglio, ·p rimo Preside nte dell'Accademia d'Italia. furon o le ultime tappe del suo cammino, Je ultime giornate della sua fatica, l e ultime man ifestazion i del suo ingegno, della sua attività, . del suo profondo amor dì patria, del coraggio ciVile che in altri tempi Jo aveva portato a combattere uomini e partiti di masse trionfanti.

Oltre l'uomo pubblico, mi è caro ricordar l'uomo privato, cosl come mi apparve negli anni durante i quali ebbi ragione di dimestichezza con lui. Egli era un signore nel significato compleSso di questa parola. Intelletto dotato di Vasta cultura, spirito fine, curioso, portato ad inte· di molti problemi apparentemente tra loro lontani, come la po· litica e la letteratura, l'agricoltura della zona laziale e la purezza del· l'idioma patrio, i problemi della finanza e quelli attualissimi della radio.

* Discorso pronunciato al Senato, nella tornata del 16 mp.rzo 19H ( ofe 16-16.30), in commemorazione di Tommaso Tittoni (1 6 noveml>re ts n -7 febbrzjo 1931). (Dagli Atti parlaiunt;,i t/ella CamH4 tlei unfll(lf"i. Diwmioni LegislttJNrot rit. SeHifme ril. Vo/11me III, pagg. 3306-3307).

Questa sensibilità, questa ansia di ricerche, privilegio dell'uomo veramente colto e non semplicemente erudito, non lo abbandonò mai, nemmeno negli ultimi mesi della sua vita.

L'Accademia d'Italia fu praticamente organizzata da lui e non fu la più facile delJe. imprese. ·Per lunghi servigi resi in ogni campo alla patria, Tommaso Tittoni è degno di essere ricordato ed onorato dal Senato e dal popolo italiano. ·

307" RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*

Su proposta del ·rapo ·del Governo, il Consiglio dei ministri ha in· caricato il miniJtra dell'Educazione nazionale di aggiomare il compleno del/d legiJiazione scolastica, soprattutto P" quanto concerne le scuole private di ogni grado, onde armonizzare la situazione alle supreme esigenze totalitarie del regime.

Ugualfnente, su proposta del capo del Governo, il dei ministri ha approvalo uno schema di provvedimento con il quale Ji aut;. rizza, in via permtmente, la manifestazione musicale a carattere interna· zionale, promoJsa nella città di Firenze, d enominata «Maggio musi· cale fi orentino» , e iene affida l'organizzazioue all'Ente autonomo del Po· liteama fwrentino. Con lo stesso provvedimento, si concedono facilita· zioni oaorrenli per la migliore organizzazione della manifestazione ( +)

In seguito, su proposta del capo d è/ Govet"no, ministro d ell'Inferno, sono stati appro vati dal Co miglio i seguenti provvedimenti: l. - Un disegno di legge in vi rtù del quale, per esigenze t opo· grafiche, finanziarie _ ed amministrative, la frazione Treggiaia, apparle· nenie al comune di Palaia della provincia di Pisa, vien e _aggregata al .comune di Pontedera della steua provincia.

2.- Un disegno di legge reamte . modifiche. alta composizione delle tommiiJioni di revisione delle pellicole cinematografiche. Con queste modificazioni, v iene ridotto congntamente it numero dei componm!i di dette commiuioni1 già fissato dalla legge 24 giugno _1923, numero 1103, in mod o da auhurare il più efficace e sollecito funzi onamento d ell'istit uto della ce nsura cinematografica Second o il nuof!o schema, l e commiu i oni di primo grado .restano costituiJe come appruso. : a) di un f u nzionario del gruppo A dell' amministrazione dell'I nt erno, appartenente alla Direzione generale della Pubblica Sicurezza, con f u nzioni di p residente/ b) di un funzionario del gruppo A del ministero delle Corporazioni, d al ministero steJJo; c) di un rttppresentante del P.N.F., designato dal segretario d el Par· tito steuo; d) di un magistrato dell' ordi ne giudiziario/ e) di una madre di fa miglia.

" Tenutasi H 18 marzo 1931 ·(ore 10·13) (Da Il Popolo J 'll/llitl, N. 67. 19 marzo 19;1, XVIII).

LA commissione di appello rimane composta:' a) di du e capidivisione addeJti alla Direzi one generttle dc!Jd Pubblùd SimreZZd, uno d ei qu<Zli presidente; b) di due f unzionari del gm ppo A, d nignati dal ministero delle Corporazioni; c) d i tm rappresentante del P. N .F., d esignato d al seg•·etario de l Partito sfesro; d) di un magistrato de!J'ordine giudiziario ,' e) di una madre di famiglia, Inoltre, faranno parte delle commissio ni predette, un rap-p resent ante del ministero delle Colonie ed uiz ra ppresentante del minùtero della Gue rra per l'esame dei copioni e pellicole con soggetti avenli ris petti·vamm te carattere coloniale o militdre.

3 . Uno schema d i prowedimenJo con il quale si concede al pref eiJo di Fium e un nuovo t ermine ( 30 giugno 1932.) per il conferimento d ella citJadinanza italiana agli stranieri rn idenli in d elta !iuà da dime no cinque mmi e che ab biano adottato, come lingua d 'uso , la lingua it aliana. Con lo _steSJo provvedimento, si fissa al 3 1 di cembre 193 1 il t ermi ne per la presentazione d e/Je relati ve d omande da parte d egli interessati.

4. -{]no schema di decretO· coft i/ quale si approvano Ì 11JIOVi ruoli organici del personale dell'am mù 1islrazione civile del miniJiero d el/' l nlemo . lA re-visione di tali ruoli è stata compiuta con criteri di simo rigore, giusta le disposizioni 4 ellate dai regi decreti legge 9 sto 1929 e 24 luglio 1930, numeri 1457 e 1088, e secondo Je istruzioni impartile da S. E. il capo }Jel G overno con le ,circolari d el 12 ottobre 1929 e 3 marzo 1930. L e rù ultanze d ella revisi one consiJtono nella sopprnsione di 145 po1ti su 3411 prevù ti dpgli organici attuali e neJ/a econo mia della !pesa di circa d11e mii io ni risp etto a quella di lire 58 846.780 che attualm ènte grava a çarico de/t'Erario per il 'p re- dello personale Tale riduzione di posti appare tanto più importante ove si consideri che il personale civile de/l'amminiJtrazione d ell' Interno, in quest'ultfmo decennio, ha subito continue fa lcidi e, tanto che il numero dei post i di organico previJti dal nuovo schema è inferiore di hm 445 posti risp ett o a quelli .stabiliti dal regio derreto 11 novembre 1923, nu· mero 2395, su/l'ordinamento gerarchico delle amministrazioni de llo Stato. Il provvedimento, infine, autorizza l'aJ.JIInzione di personale sino .alla concorrenza d ei posti disponibili secondo i nuovi ruoli/ il che con· sentirà di rinvigorire gli organici delle prefetture, i cui .servizi .sono stati, in questi ultimi anni, notevolmente tJIImentati, specie per le nuove allribuzioni in materia sindacale.

5 e 6. -Due schemi di decreto ·co n i quali si autorizza, rispettiva· mente, l'auunzion e di quatlro alunni d'o rdine e di quallro inservienti presso il Consiglio di Stato. ·

308' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTR I *

Su proposta del capo del Governo, pri mo ministro, segretario di Stato, il Comiglio ha approvato uno schema di provvedimento con il quale JÌ iJtituisce, alla dipendenza del capo del Governo, un commissariato per il t urismo, con il compito di dirigere e coordinare. tuJ/e le allività concementi il turismo, di promuoverne lo svì111ppo e di vigilare m 1t1tli gli Enti, istituli1 organizzazioni e comitati che svolgono azione nel campo turistico. A commissario per il tu rismo è Jtato de.Jigna/o l'onore· voie, avvocato Fulvio Suvich. ( +)

23 Marzo 1919

Gi ovenliì Fascista inizia le sue pubblicazioni in un giorno memora. bile : nel dodicesimo annuale della fondazione dei Fasci Italiani di Com. battimento. La cronaca narra che il 23 marzo del 1919, su invito· d i chi scrive queste linee, si riunirono a M ilano alCune decine di uomini, un palazzo di piazza San Sepolcro, e decisero la costituzione di una organizzazione; che fu da rp.e chiamata di «combattimento>> C'erano stati nel 19 15, durante la campagna dell'intervento, i di Azione Rivoluzionaria, anch'essi raccolti attorno al Popolo d'Italia ; durante la· guerra, in, un momento di depressione degli spiriti e di manovre insidiose del disfattismo sul fronte interno, un folto gruppo di senatori e di d eputati avevano dato vita al Fascio padimentare.' M a i Fasci Italiani di Combattimento ·si ricollegavano non al Fascio Parlamentare, ma ai Fasci di Azione Rivoluzionaria, che furono i protagonisti del moto popolare per la guerra.

* T enut asi il 20 marzo 19}1 (ore 10·12.10), (Da Il Popolo d' italia, N. 69; 21 marzo 1931, XVJJI).

Reduci di guerra erano infatti nella loro quasi totalità gli intervenuti all'adunata. Reduci di guerra orgogliosi dell'intervento·e della vittoria; trinceristi fieri di quanto essi avevano voluto; non, come si d isse· allora, e come fu per tanti altri, « maddaleni peòtiti ». Gli uom ini d el 23 nlarzo non solo non rinnegavano la guerra, ma la esaltavano ancora ed erano decisi a riprenderla! Riprenderla contro la falsa pace di umiliazione e di rinunce che ci era stata inflitta a Versaglia (il che avvenn e nello stesso 1919, colla occupazione di a dispetto deg li Alleati, che assisterono alla' vicenda ma non o.sarono attaCca re D'Annunzio); riprendere Ja guerra contro i disfattisti ed i rinnegati, che, allucinati da un sinistro miraggio orie ntale, intend evano processare g li· interventist i superstiti, facendo leva sulle passioni e sui rancori della massa sopratutto degli imboscati.

E fu la guerra. Venti giorni dopo la fondazione dei Fasci, le turbe dei bolscevizzati subirono la prima sconfitta in piazza M ercanti a Milano e uno sciopero generale fu stroncato. Ci furono dei mort.i. ·I Fasci di Combattimento non usurpavano questa solenne, severa, terribile parola. Nel novembre del 1919, i Fasci di Combattimento affrontarono la battaglia elettorale e furono vinti . Ma chi può dimenticare i memorabili comizi di Monza e di Lodi e l'adunata di piazza Belgioioso?

Alla Il ne del 1919, i Fasci costituiti in ltalia non ·erano che poche decine. Nel 1920, nel 1921, la lot ta si svolge in tutta Italia; le giovani camicie nere cadono a mig liaia, ma non inYano. Tutta l'organizzazione bolscevica viene smantellata mate ri3.lmente e politicam ente d i· strutta. Dopo le giornate dell'agosto 1922, ì Fasci di Combattime nto, organizzati in Partito Nazionale Fascista, hanno·oramai la strada l ibera per la conquista dello Stato. Il che avviene coila marcia su Roma dell'ottobre 1922.

Questa è la storia: Quel che è accaduto dal 1922 ad oggi, la p rofonda trasformazione operata dal fascismo nella vita fisica e spirituale del popolo italiano, balza agli occhi di chi osserva. Ma l'opera è ben !ungi dall'essere compiuta. Molti degli uomini del 1919 sono morti o disp ersi; ma la maggioranza è sempre compatta ai gagliardetti del Littofìo. Masse di popolo si sono schierate coi Fasci, una mole . imponente di è stata ultimata, ma l'opera non è. compiuta, perché è una creazione di ogni giorno, poiché ogni giorno presenta nuovi pro· blemi, assegna nuovi compiti, impone altre responsabilità.

Nel moto fatale deJle generazioni, è dolce per i veterani assistere alle leve dei giovani, poiché il «durare », tipico verbo della mentalità fascista, è in questo avvicendarsi; per cui la vita continua nella vita, per cui l'idea trova sempre nuovi militi e nuovi confessori.

Gli Uomini del fascismo che già conobbero Je grandi cruenti fatiche della duplice guerra, non intendono di essere giubilati anzitempo. Essi guardano vigili con simpatia alla gioventù fascista che sorge e che. libera da ogni precedente impaccio ideologico o sentimentale, può veramente dare l'italiano nuovo, cioè l'italiano fascista, l'italiano « virtuoso >> nel senso virile e fascista di questa parola romana. Virtù fasciste sono la tenacia nel lavoro; la estrema parsimonia del gesto e della parola; il coraggio fisico e morale; la lealtà assoluta nei rapporti della vita; la f ermezza nelle decisioni; l'affetto per i cameiati; l'odio per i nemici della rivoluzione e della patria; la fedeltà senza limiti al giuramento prestato; il rispetto della tradizio ne; e, nel contempo, ]'ansia del domani .

Le giovani camicie nere hanno cosl una formidabile piattaforma per lanciarsi incontro al futuro, con l'entusiasmo e l'ardore dei venti anni: partono da due guerre e da due vittorie, monito e presagio.- lo sento _levarsi come tuono l'« A noi!)> dei giovani fascisti, di fronte all·interrogativo balenante dell'avvenire.

Nel g rido è un privilegio, una certezza, e l'anima grande del popolo italiano. . M

Da. Gio ve111ÌI N. 1, marzo. 1931, l.

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