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LA REVISIONE DELL'INQUADRAMENTO SINDACALE *

lJ capo del Governo, dopo avere riconfermata la bontà delle diretti ve tracciate dal Gran Comiglio, convenendo nelle comiderazìoni di S. E. Bottai, presenta il seguente ordine del giorno.:

« Il Comitato corporativo centrale , prendendo in esame il problema d eU'inquadramento d elle categorie professionali, il cui studio fu dal Gran Consiglio fasdsta del marzo-aprile 1930, su proposta dd ministro delJe Corporazioni, deferito alla competenza del Consiglio naz ionale, per una revisione p erfezionatr ice, secondo i suggerimenti e i d at i d e lla espc:rierua, ritiene che l'assemblea generale dd Consiglio stesso d ebba, in tale esame, atten ersi rigorosamente allo spirito -della legge 3 aprile 1926 e del suo regolamento, che fu discusso articolo per articolo e approvato d al G ra n Consiglio e che, pur essendo ancora in corso di sviluppo, h a dimostrato la sua p iena aderenza a lle necessità pratiche ed ideali deUa rivOluzione· fascista nell'ordine politico, sociale ed economico)). (Tale ordine del gi orno, dopo le dichiarazioni degli onoreFioretti,· Razza e Ciardi, <Viene alla unanimità).**

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• ·A ]loma, a palazzo Venezia, la mattina del 30 giugno 1930, Mussolini presiede la riunione del Comitato corporativo centrale. ((Il capo dei Govmlo ha aperto i l avori dando la parola al ministro Corporazioni. Questi ha rife·. rito sui lavori comp iuti dalle varie corporazioni dell'Industria, Commercio, dell'Asricoltura ed ha annunciato la convocazione di altre corporazioni separate o riunite nel mese di luglio per l'esame d elle seguenti materie: q uestioni del vruo bianCo, prezzo del latte, questioni della seta, questione dei contratti tipo, ecc. Prendendo in rapido esame i vari argomenti all'ordine del g iorno, il ministro ddlc Corporazioni si sofferma particolarmente sul tema della revisione deJri nquadramento. Egli ricorda che tale revisione fu, su sua proposta, decisa dal Gran Consiglio fascista e da q uesti demandata al Consiglio nazionale delle corporazioni, secondo la sua competenza, e ne ricorda le direttive di massima Chiede quindi al Comitato corrorativo centrale d i confermarle, onde orientare gli studi preparatori del ministero, che si ispirano al rispetto della JegislllZione sindaéale vigente ed ai dettami delle esperienze in corso l>. Indi il Pmidente del Consiglio fa le dichiarazioni qui dport:ate in riassunto. (Da Il Popolo d'Italia, N. 1.5 ), l luglio 1930, XVII).

• • « Il Coffiitato corporativo centrale dispone anche che sia fatta· al Gran Consiglio la proposta. dell'abolizione della norma del regolamento sinda.cale che prt"Vede la. possibilità di Costituzione di due Confederazioni generaJi di da.tori. di lavoro e d i lavoratori. 11 Comitato corporativo centrale è poi passato all'esame deJ problema. relativo a lla estensione della imposta di ricchezza mobile ai sala.ri: degli operai. Jl segretario generale del Consiglio, commendator Anselmi, h a dato

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