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AL CIRCOLO DELLA STAMPA ESTERA •
Vi -ringraziO:, signor Hodel, e ringrazio con voi tutti i giornalisti della stampa estera, che io amo in questo momento di considerare colleghi. Vi ringrazio per il ' vostro discorso e per l'accoglienza che mi avete tributato questa sera. Sono lieto di constatare che l'idea del 1-925 ha trovato oggi una piena realizzazione. Sono lieto soprattutto di apprendere dalle vostre parole che fra tutti i trecento:componenti il Ci rcolo della stampa estera regna la perfetta fratern ità e la più cordiale armonia. Mi aug uro che ciò sia anche per il futuro.
Signori!
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Non amo fare lunghi discorsi , specialmente a q uest'ora. Mi affretto alla fine dicendovi: Voi avete la ventura di vivere in ltalia in un periodo interessante del1a storia ita liana. Jo non vi chiedo di dipingere. la realtà per quella che non sia. Vi chiedo di dire la verità come si presenta ai vostri occhi e alla vostra intelligenza.
Vi prego di Credere, in ogni caso, alla mia schietta e cordiale simpatia. (Ripetuti, vivissimi e prolungati applaflsi han11o saluta/o le parole di S. E. Mrmolim)
MICHELE BIANCHI ••
Onorevoli camerati !
Durante quindici anni, Michele Bianchì ha collaborato con me, .ha diviso la mia fat ica, ha cammi nato verso la stessa mèta. il quindicen· nio, glorioso e sanguinoso, deHa g uerra e della rivoluzione fasci sta. t:: tutta una vita o la parte più importante di una vita Lascio ai biografi di professione·il Bianchi di prima del 1914 e intendo, invece, di evocare dinanzi ..a voi il Bianchi dei Fasci di azione rivoluzionaria del 1915, dei
• A Roma, nella sede del Circolo della stampa estera, il 12 febbraio 1930, alle 22.30, il Grcolo offre un .riçevimento in onore di Mussolini. Al saluto rivol· togli d lll presidente del Circolo, Hodd, il Presidente del Consiglio risponde con le parole qui riportate. (Da Il Popolo J' IrJia, N. 38, B febbraio 1930, XVJI).
•• Discorso pronunciato alla Camera dei de pu tati , nella tornata del 3 marzo 19 30 ( ore 16·16.30), in commemorazione di Michele Bianchi (27 l uglio 1882· 3 febbraio 19 30). (Dag li Alli d el Parlamento italitZno. C11111tra dei d'PMiaJi. Su · sionr dr. Leghlatura dt, Dimmioni 11, pagg 1666- 1667).
'di Combattimento del 191 9, cos) come mi è apparso nella consue· tudine del lavoro comune e nelle vicende di una lunga battaglia, che ha dUramente provato il fisico e il morale degli uomini che l'hanno SO· stenuta.
La personalità politica e spirituale di Michele Bianchì si presenta nella mia memoria con contorni nettissimi, con caratteristiche precise. Lo rivedo nella redazione tumultuaria di un giornale in via Paolo da Cannobio, alla tribuna per una adunata di popolo, come a Napoli , in Wla riunione di capi, conie il 16 ottobre del '22 in via San Marco a M-ilano, a11a testa di un ministero.
Che cosa lo distingue? La sua è una intelligenza meditativa. Il prodegli entwiasmi è frenato in lui d alla ragione e dal senso aruto di responsabilità. Più questa aumenta e meno egli parla o Scrive. MOnito a quei fascisti, i quali talora ser:nbra no dimenticare che quando un Partito è diventato re8ime e governa un popolo, ogni capo o gt egario deve seriamente ponderare non 'solo g li atti, ma anche le parole.
Michele Bianchi è un f edele come tutte le camicie nere che si sono battute disinteressatamente per il trionfo del regime. Non mi ha mai pre· senta.to il conto delle sue benemerenze fasciste, pur grandissime e indiscutibili; non mi ha mai poste delle «con dizioni )) alla sua obbedienza, delle riserve alla sua non ha mai preteso che la sua «prima ora » veramente autentica, la sua intransigenza sostanziale e non formale, si convertissero in un privilegio o in una« carriera».
Dopo la marcia su Roma, che eg li aveva politicamente preparata e cOme segretario del Partito e come quadrumviro, egli accetta tranquilla· m.ente un posto di secondo piano, a carattere piuttosto bwocratico: quello di segretario generale del ministero degli Interni ; d i ll passa al Consig lio di Stato. Lieto di servire il reg ime quando lo chiamo al sotto· segretariato dei Lavori' pubbJici; con lo stesso animo torna agli I nterni; e·quando, dopo il sottosegretariato agli Interni, va a dirigere, come mi· nistro, il dicastero dei Lavori pubblici, egl i mi ringrazia·con le laconiche righe di un uomo che, avendomi seguito senza e pentimenti da quindici anni, può esprimere la sua devozione con una sillaba.
· · Dirigente del Partito e membro del Governo, Michele Bianchi_ è un lavoratore, tenace e metodico, che fa le lunghe ore di ufficio, che studia a fondo le questioni, che dà a tutti un luminoso· esempio' del si debba compiere il proprio dovere senza calcoli e senza restrizioni. Egli non si è risparmiato. Non ha voluto risparffiiarsi nemmeno il male lo aveva preso e piègato.
Fascista integrale, uomo rivoluzione, egli ha il senso, vorrei dire religioso, dello Stato, autorità suprema in cui tutto si accentra e si armonizu: individui e gruppi, passato e futuro, spirito emateria sa che Io Stato ha bisogno d i servitori leali, e p ronti anche alla f atica più oscura e più ingrata.
Ognuno di noi è tratto più f acilmente a ricordare M.i.chele" Bianchi giOrnalista, segretario dd Partito, d eputato e ministro; ma quando saranno p ubblicati i suoi scritti e i suoi discorsi si vedrà da quale maturata e pro fonda concezion e fosse ispirata la sua diuturna attività organizzativa e politica.
In lui le ideologie del vecchio mondo erano tramontate, senza ritorni e rimpianti. Aveva bruciato i ponti : non ha mai avuto. ricadute nel demoliberalismo. Talvolta, quantunque ucciSa negli Istituti, la men· taJìtà d emoliberale rivive in alcuni stat i d'animo e attegg iamenti mentali. . Egli fu uno dei protagonisti della rivoluzione fascista, Si comprende che l'antifascismo abbia vanamente ten tato di morderio. Ma la calunnia sordida sempre spuntò il suo dente avvelenato contro l'assoluta integrità morale di lui, poiché ben di M ichele Bianchi si può sicuramente dire che non si servi mai del fascismo, ma lo servì in umiltà, con tutte le forze , in tutti i mome nti calmi o tempes tosi, a seconda degli eventi, con le audace rivoluzionarie o con le rinunce silenziose, s ino agli ultimi istanti della sua vita,
Voglio anche ricordare il «modo» deJia sua fine. l 'uomo che aveva strenuamente combattuto per un decennio sotto i duri simboli delle verghe e della scure, volle c:1ttolicamente morire nel coqforto del riti e d elle speranze deiJa mille n:uia religione dd popolo italiano.
Il popolo di Roma e ]e camicie n ere di tutt:l Italia, ora è un mese, t ributarono al quadrumviro onoranze g randiose e indimenticabili. Esse ebbero un . ca rattere severamente guerriero e rivoluziona rio. All'appello rispose il g rido affettuoso di una moltitudine e fu cosl alto da coprire per un istanre H rombo potente d ei motori
Ora Michele Bianchi, l'amico, il camerata, dorme per se mpre nella sua terra di Calab ria, ma vive nei nostri spiriti e vivrà nella storia di questo secolo, che è ii secolo d el fascismo.
MICHELE BIANCHI *
In nome del Governo e niio, mi associo alle doquenti c commosse paroJe con le quali il Presidente di questa Assemblea ha ricordato la vita integra, le opere egrege e l a purissi ma fede fascista di Michele Bianchi.
• Parole pronunciate al Senato, nella tornata del 6 mano 1930 (ore 16-16.20), dopo la commemorazione del quadrumviro Michele Bianchi fatta dal .senatore Luigi Federzon.i, presidente deii"Assemblea. (Dag li Aui /J<frlamentt;rri della Camera d ei ;malori Dimmioni Ughlm ura d t, Su;ione cit. Volume Il, pag. 1761)
281' RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
Su propo11a del rapo del Governo, primo miniJtro, ugretario di Stato, il Comiglio dei miniitri ha, fra l'altro, approvato: Uno JCbema di provvedimento con il quale Ii regolano la posizione giuridiul ed il trattamento economico degli impiegati nominat i Jegretarl politici di Federazioni provinciali faJCÌJie. Con detta provvedimento, le nomine dì cui sopra vengono sollo{'oite a preventivo conunso de/l'am· miniitrazione dalla quale l 'impiegato dipende, allo ICopo di contemperare le n omhu s/eue con le esigenze dei servizi delle singole .amministra· zioni. T muto poi . conto cbe t'impiegato nominato seg retario federale non può al/mdere proficuamente ai due uffici, con il provvedimento oggi approvato dttl Consiglio d ei miniltri si Jlabilùce che l'impiegato, cui viene conferita la suddelta carica, deve esure collocalo in aspellativa. Per altro, in romiderazione che l'impiegato. durante l'aJpellativa cottceJJd per la causale JfJddetta disimpegna funzioni inerenti alla vita del Partit o, e tenuto conto della posizione del Partito nella organizzazione dello Stato faJcista, il tempo t raJco rso ne/J'ai pettati va anzidella verrà fJalutato agli elfelli degli aumenti periodici di stipendìo e per la eventuale p rogreJJione dci ruolo.
Uno .uhemd di-p rovvedimento contefzente modifiche-al/e norme relative alla d ecorazione della Ste//a.«AI merito del lavoro» . Con dello provvedimento1 per le medesime ragioni ed. in analogia di quanto è stato già Jtabilito per gli ordini dei .ranliJJimi Maurizio e lAzzaro, de/la . Corona d'Italia ed« Al m erito del lavoro »1 viene riservata esduiivamenJe al capo del Go verno1 primo ministro1 .regretario di Stato, /a faroltà di promuovere i d ecreti reali di co,lreJ.Iione d ella decorazione della Stella « 11.1 merito del la voro ». lnoltr_e, col provvedimento medeJimo, la posi zione de/la commissiom: .incaricata delfe same delle propoite di conferimento della decorazione anzidetta, viene modifi<ata in conseguenza della soppressio ne del ministero defi'Economid nazionale. ·
Inoltre, sempre ·su proposta del capo del Governo, prima ministro, segrelario di Stata, il Comiglio ha dttto mandato al ministro dei lAvori pubblici di elabo rare, di concerto con i miniJtri delle Fina nze e delle Comunicazioni1 una rqnvmzione col comune di Ven ezia e gli altri Enti intereJJdli per /'allarg.:Jmento de/fattuale ponte Mestre-Venezia. Tale
.
• Tenutasi il 12 marzo 19}0 (ore 10·13.30). (Da Il Popolo d'Italia, N . 62, marzo 19}0, XVII) e relativi oneri sartmno oggeJto.di apposito dùegno d i legge da presentarsi al Parlamento, Succeuivamente, il capo del Governo, ministro dell'Interno, htt proposto al Consiglio, che li ha approvati, i seguenti provvedimènti:
Un diugno di legge che dà facoltà al ministero d ell'Interno di consentire, di concerto con quello delle FùJtmze, una liquidazione a slralcio d elle partite di impoJ/e e laJSe comunali e provinciali, non esigibili, a favore delle maggiori aziende esattoriali "cessate al 21 dicembre 1922. Si tratta di un provvedimento analogo a quello emanato con la legge 7 giugno 1928, numero 1329, nei riguardi delle imposte e sovrimpoJ/e dire/le.
Un disegno di l egge in viriiÌ del quale la «Fonddzione Diaz per ciechi di guerra del Pie monte», con u de a Torino, viene riconoJCiuta qtutle Ente di agli in validi di guerra, perdendo i n comeguenza il suo carattere di istituzione di pubblica bmeficmza. Il provvedimento, che accoglie i voti de/t'Opera nazionale pro invalidi di guerra, mira ad assicurare un migliore coordinamento d elle allività a.ui stenzia/i, perseguite dalla «Fondazione Diaz » con quelle degli altri Enti di assistenza ai minorali di guerra esistenti in Piemonte ·
Un provvedimento che proroga ulteriormente fino al 31 dicembre 1930 il termine per la revisione straordinaria dei precrdenti di servizio e di cOndo/la degli appartenenti 11/ corpo degli agenti di Pubblica Sicurezza, allo scopo di eliminare gli elementi inidonei.
Uno schema di regio d ecreto col si dispone che il patrimonio del fondo pellagra, esùtente a Trento, viene det,oluto a favore del Consorzio antitubercolare della stesM provincia. ·
Uno schema di regio decreto col quale si istituisce tm posto di sotlulficiale trombetJiere istrullore prnso la sezione di Caserta della Scuola tunica di Polizia. (+) *
• N ella 28201. riunione, tcnutasi il 14 marzo 1930 (ore 10-12.30), il Consiglio dei ìnini.stri approverà «numerosi ed importanti provvedimenti ». N ella 283o. riunione, tenutasi il 18 marzO 1930 (ore 10-13), il Consiglio dei ministri approverà «uno schema di legge sull e migliorie dei rondi rustici ( Da Il Popolo d'Italia, Nn; 64, 67, l:"i, 19 m arzo 1930, XVII).
1os• RIUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO*
Erano preJenti tuili i membri del Gran Comìglio, ad eccezione delle IL. EE. Tittoni e Grandi e dell'an. Fiorelli, assenti giustificati, Il Gran Consiglio ba ascoltato l'am pia, deJJagliata relazione Jel/' on , TuraJi su lla situazione del Partito, così come è ri.sulta/a dai rapporti d ei" segretari federali e delle organizzazioni co ntrojlate dal Partito, non ché sui problemi concernenti la vita e /'allività delle varie aSJociazioni. l/ Gran Comiglio ha approvato pienamente la relazione Turati ed ha stabilito: l. -·Che n elle imminenti cel ebrazioni dell'anniversario d ella f on· · d ei Farci i partecipanti alla storica adu nata d i piazza San Sepol. ero prendatJO p osto alle autorit à e che gli iu ritti al Partit o del 19 19 abbiano il po11o d' onore.
2_. - Che ai Direttor1 provinciali locali - a Jaldare le forze de/fa vigilia con quelle delle generazioni ch e sorgono - 1ia aggregato il rap. presentante dei Gruppi /ltziversitllri f ascù ti o dei sol/ogruppi e n udei , .confermando con ciò, a proposito dei giovani e del loro posto nella vita del regime, il purzto di vi sta affe rmato r'ecentemenle nel «Foglio d 10rdini».
Il Grafi Consiglio /::a poi autorizzalo eccezionalmente la Federazione provinciale fascista di Bolzano ad ammettere nel Partito, J U l oro d o · manda, gli allogeni cl;é abbiano rcgo/drm cnte ,·ompiuto il servizio m;. /ilare .
• 109'' RIUNIONE
DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO**
Erano preunti tuili i inembri del Gran ·coru iglio, ad .eccezione d elle U. EE. Tittoni e Grandi, aJJenti gimtificati.
S. E. il capo del Go verno e Duce d el f ascismo ha dato relazione sulla Jit uazio ne hzlernazionale, leggendo alcuni rappo rti mandttti espreu am enl e . da Lon dra.
• Tenutasi a pala.zzo Venezia j! 18 marzo 1930 (ore 22·1.30). (Da. Il fl()pol() d'Italit:r, N. 67, 19 marzo 1930, XVJJ).
• • Tenutasi a palazzo Venezia il 19 m:tno 193 0 (ore 22·1.30} (Da Il Po· p()/o d'Italia, N 68, 20 marzo l!HO, XVJJ).
Il Gran Comiglio ha approvalo pienamente l'operd svolta dai delegati alla conferenza navttle d i Londra nella difesa dei d irillo de/J' Ilalia alla parità. mariJJima con la potenza continentale più armata.
S. E. il capo del Governo ha poi iniziato l'esame sulla situazione / erna, esame che continuerà qflesta sera la fine della relazio ne di s: E. il capo del Governo, che ha parlato ore, è stata salflla/a da un grande 'applauso .
110" RIUNIONE
DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO*
Erano prnenli lfJJii i membri del Gran Comiglio, ad eraziotu delle LL. EE. Tittoni, Grandi e Rocco, asienti giu.uificati.
Il G ran Comiglio ha continua/o ed esnurito l'esame sulla situazione interna. Hanno parlato le LL. EE. A cerbo, A rpinati, Gimiati, Balbo, Mol(oni, Trirati e gli onorevoli Rttzza e Cacciari. H a riaJJIWio e con· c/u;o la difcuuione S. E. il capo del Govemo .
111' RIUNIONE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO**
Erano preseltli tuili i membri del Gran Comiglio, d eaezione delle LL. EE. Tilloni, Grandi ed Acerbo, auenti giustificati.
A puta la seduta, l'on. Bmni ba f aJto tma deuagliata relazione n ella q uale, e;amindti tu/JÌ i ;ingoli rami delle diverse indrutrie, da quella mi11eraria d quella alimentare, ha concl11;o CO!J l'affermare che J'alli vità i ndrutriale del 1929 è stata assai elevata e che anche per il 1930 Ji pre· vede un andamento mi Joddùfarente, 1perialmenle Je si veri· firherà im miglioramento nella situdZio ne economica europea e mondiale. ·
Il Gran Consiglio del fascismo ha p rno anche in esame la situazione del bracciantat o n ella Valle Pad11na, specialmente inferiore.
• Tenutasi a palazzo Vmezia. il 20 mano 1930 ( ore 22-t. n). (Da Il Popol o d'Itttlia, N . 69, 21 mano 1930, XVJI).
•• Tc:nutasi :r palazzo Venezia il n marzo 1930 (ore 21-24}. (Da Il Pod'Irlliia, N. n, 26 marzo 1930, XVII).
Tale problema intere.ssa più o meno /otalmenle le provincie di Piacenza, Parma, R eggio Emi!ia, Modena, Bologna; Ferrard, R.Pvenna, Fo rlì, Cremond, Brncia, Mantova, Rot,igo, Verona, Vicenza, Venezia.
Allo uopo di alleggerire in modo sempre più conçre/o e i efinitivo la pressione che que.sta massa di della e.sercita .sull'agricoltura, il Grttn Consiglio ritiene neceuario: ·
I.- Che unità familiari di braccianti- con preferenza di ex· contadini, mezzadri o ex-affi/luari o ex-piccoli proprieJari- siano collocati nei terreni di nuova bonifica ue/J'Jtalia centrale, meridionale, insulare.
2. - Che le nuove unità poderaJi nei terreni di bonifica della Valle del Po siano affidate a famiglie dì braaitmlì.
3. - Che, dovunque sia possibile e redditizio, sia alluaio lo .stra/cio delle terre o tm contrailo di partecipazione, onde offrire un lavoro 110rmale e un guttdagno sicuro alle famiglie dei braccianti.
4.- Che .sia organizzata .su pù> vasta .scala l'emigrazione all'inte rno d elle maÙe dei braccianti padani
.5. -"Che· venga divulgata la legge .sulle aSJimrazioni socid/i, ond'e permei/ere al brarciante di ricevere un .sussidio duran/e la disorcupazione stttgionale. ·
6. - Che venga applicalo l'imponibile della mano d-'opera ovtmque sia razionalmente pouibile ed economicamente utile
7. - Che i lavori pubblici siano predi!posti a tempo utile per lenire la dhoccupttzione stagionale.
8. - Che i dirigenti sindacttli dei preJtatori d'opera tengano conto, nella s1ip11fazio ne dei contratti collettivi, non solo del f a/Jore salario, ma .soprattutto del fatt ore CM1iinuità di lavoro. ·
Il Gran Comiglio affida alla .sezione Jell'agricolura del Consig lio nazionale delle corporazioni di d are, d'accordo col ministro dell'Agric oltura e col ugrelario d el Partito, corso pratico a questa deciJione e di riferirne deuagliatament e e docum enta/mente alla .sessione alll!mnale del Gran Con.siglio.
11 Gran Comiglio ha poi la di.scus.sione sul quinto comma dell'ordine del giorno: «Ulteriori misure per la fascisJt'z zazione_ della scuola». H a riferito S. E. Giuliano, toccando vari aspetli del problema della cultura. H anno parlato le U. BE. Turati e Giurittti. lA sione sarà continuata giovedJ .sera.
PRESENTAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE •
Mi onoro di presentare alla Camera il seguente disegno di legge : .
çonversione in legge del reg io decreto legge 20 marzo 1930, nwnero 141, riguardante l'abolizione delle cinte daziarie e dei dazi interni comu· nali, e la istituzione di di consumo. (ViviJJimi applmm).
PER IL CENTENARIO DELL' INDIPENDENZA DELLA GRECIA ••
Il Governo si associa con tutta l'anima alle eloquenti parol.e p ronunciate dal camerata Gray e a que lle non meno eloquenti p ronunciate da l camerata Garibald i.
Noi intendiamo riaffermare in questa secolare e solenne circOstanza al Governo ed al popolo g reco l'amicizia sincera, schietta e lea le del Governa e del popolo italiano. (Vi viuimi, gent>rali, p,.o}ungati applall!l).
112" RIUN IONE
DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO ••
Erano presenti tuti i membri del Gra11 Comig lio, ad eccezione d elle U. EE. Ti/Io ni, Grandi ed Acerbo, assenli giustift"cati.
Si . t- riprna e conclusa la discuuione m/ quinto (Omma dell'ordine del giornO': « U/Jeriori misure per la fascisl i zzazione della scuola)>.
H anno parlaJo le U. EE. Federzoni, Rocco, M osconi, Balbo, Giuliano, Arpinati,· Turati, Ha riassunto la discussione S. E . il capo del Govemo ·
• Parole pronunciate alla Camera dei deputati, nella tornata del 26 marzo 1930 ( o re 16·19,4 5). (Dagli Ani del Pm-lanunlo italian(), Camera dei d eputati. LegiJialuf'IJ d1. S eui011e (Ù, Diionsi oni Volume II, pag. 194 5).
•• Parole pronunciate alla Cam«a dei deputati, nella tornata d et' 27 marzo 1930 (ore 16-19). (Dagli Aui dd Camera dei Jep11Wi . ùgh/aJNra dt. St uione dJ. Ditt ussùm i. Volume Il, pag. 1970)
... Tenutui n pal.nzo Venezia il 27 marzo 1930 (ore 22·1.2)). (Da Il Popolo 4'ltalia, N. 7!i, 28 mar:zo 1930, XVll). ·
L'uame dell'importante problema è stato concluso con la uguente
<< fJ Gran Comiglio del fa sciiino1 eJaminando il problema delt'u/te# riore faJ(Ù/Ìrzazione della uuo/a, plaude anzitutto all'opera svolla dal segretario del Partito nel ·campo delle organizzazioni degli ;tudenti uni# t•ersitari, opera che ha schierato solto i gagliardetti del Liltorio la quasi totalità degli studm ti detle Università italiane.
«Stabilisce:
« 1.- Che. sia sempre meglio curata l'organizzazion e dei Gruppi universitari fauist i, dando sviluppo alle opere assiJtenziali e di preparazione milita;e ed alla propaganda per la formazione intellèttllale fascista dei giovani.
« 2. - Che la direzione dei Gmppi profeuori universitari e dei Gruppi aSJirtenti univerJitari venga auunta dtti rellori.
« 3. - Che .i re/lari delle Università, i presidi dtlle f acoltà e queJ/i delle smole medie siano uelti di preferenza tra i profnsori fasris li con cinque anni di anziauiià di Jcu era.
« 4. - Che '1el t esto uniw in per l'ùlruzione JUPe· riore sia tenuto conto della situazione degli msistenti universitari».
Per ultimo, è ;Jatrt votata la segue,1te mozione:
«11 Gran Comiglio del fascismo invita tuJli i fauùti che si sono dedicati ttgli studi in ogni ramo del sapere a rendersi degni con le loro opere della dell'Italia fasrista ed a dimostrare ogni giorno di più {he il fa.sdsmo è, oltreché azione, anche pemiero e dottrina, cerltzza che dai giovani studiosi sorgano i fascis ti di domani».·
A DUEMILA , RURAU LOMBARDI*
Voglio porgefvi il mio saluto, che sarà brevissimo, perché avete molte cose interessanti da·vedere e voglio esprimervi tutta la mia simpatia. Que· ste visite sono necessarie perché fanno conoscere J'llalia agli itdiani e fanno vedere quanta storia e quantà gloria è raccolta in Roma.
* A Roma, al ViminaJe, nei giardini della Presidenza del Consiglio, il 29 marzo 1930, verso le 12.30, Mussolini passa in rassegna duemila. rurali lombardi. « La rivista si svolge tra continue, acclamazioni. Su tutti g li ''ala1à !'" e gli "evviva!" domina. il grido: "Duce! A Milano! ''. E Mussolini sorridendo: "A maggio l A m.:zggiol ùJ pinza d el Duomo!". la bella promessa già nota, .ma confermata ancora una volta dalla voce del Duce, suscita un delirio di entusiasmo». Terminata la ·ra.ueina. il Presidente del , Consig1io pronWfCia le parole qui riportate. (Da Il Popolo d' Italia, N. 77, 30 marzo 1930, XVIJ).
Voglio dire anche a voi quello che ho già detto ai vostri camerati: che verrò in maggio a Milano p er parlare in piazza del, Duomo, e sentirete che la mia voce ha lo stesso t imbrO del 19 19. (Il diicorso suJcita. un ·g rande entuJiasmo. Afenfre l a musica intona «Giovi nez za)>, la fo/Ja prorompe in U!Ja lunga, vibrante ovazione).
113• RIUNIONE
DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO •
Erano preunti lutti i membri del Gran Consiglio, ad ecCezione delle IL. EE. Ti/Ioni, Gi11riati, Grandi , Acerbo, R occo, De Vecchi e dell'on. Benni, auenli gitutificaJi.
li luogotenent e generale T eruzzi, capo di Stato Maggiore, hrt fa tJo la relazione mila Milizia. H anno presa la parola le LL. EE. De Bono, Balbo, Turati, Cristini e l 'a n. Starace.
A conclusione d ella discuu i one, il Gran Comiglio ha volato la se· g uenle deliberazione:
«l.- Il Grdn Consiglio del fascismo, udita la relazione dellagliala d el camerata Teruzzi, elogia altamente l'o pera da lui svolta come capo di Stato Afdggiore della Milizia;
«rileva che l'ordinamento a/Juale risp onde allo scopo ,·
«prend e allo con soddisfazione che, entro l'anno VIII, le trece11IOmila camicie nere saranno lui/e armate di mosche/lo, compresi gli u ni11ersitari,· -
· «stabilisce che le prime coor/i- ballaglio11i detJOIIO perfeziona re i ncessantemente il l oro allrezzamento militare, in perfetto spirito di camera· tùmo con l'Esercito e le altre Forz e Armate;
« che il numero delle prim e coorti-bauaglioni debba eu ere aumenlato nel prouimo biennio;
«insiste mila necessità di organizzare frequenti corJÌ speciali di u fficiali della Milizia per migliorare continuamente la l oro preparazione profeuionàle.
« 2. - Il Gran ·consiglio d el fasc ismo affida al ca"!era/a Alli/io Teruz zi, nella sua qualità di capo d i Sta/o M aggiore della Mi/t'zia, l'incarico di preparare lo stato giuridico per gli ufficiali e per le camicie nere delle prime coorti-ballaglioni che in numero di due fann o parte d elle divisioni del l'Esercito,
• Tenutasi a palazzo Venezia il 29 marzo 193 0 (ore 22-2.30). (Da Il Prr polo d'Italùt, N. 77, 30 marzo 1930, XVII).
«Per quanto riguarda le camicie nere delle prime cooili·ba/Jaglioni, tale J/4/o giuridico dovrà euere orientato JU questi principi:
«a) impegno. da parte del/e camicie nere di rutare per un decennio nel/e prime coorJi-batlag/ioni.:
<<b) ricompense di ordine mora/e-pratico alte camicie nere altermi11e d el urvizio decennale.
«In quesJo modo, la Milizia Jintetizzerà nel Juo 1pirito e nella JUa organizzazione la del prolungato impegno per il neceuario addestramento militare e l'origine v olontareJCa.
<< /J capo di SJato Maggiore dovrà presentare il proge/Jo definil o alla proJJima unione del Gran Comig/io.
"<<Il Gran Comiglio del fauiJmo è certo che tutte le camicie n ere delle prime coorti-battaglioni riconfermeranno con entusiasmo l'impegn o di servire la cauia della ri voluzione e della patria in pace ed in g uerra, dimostra ,rdo al popolo italiano ed al mo ndo la IO!idiJà e la pro fo ndità della .fede fasciita e la sua Jicurezza di fr onte all'avvenire.
« ,3. - Circa la quei/ione degli ufficiali fuori quadro) il Gran Consiglio del fauiimo decide:
«a) viene eliminalo il ruolo degli u ffi ciali fuori q11adro;
«b) viene iitiluito il molo deg!i u ffi ciali della rùervd per colo ro ch e hanno tenuto rm comando effe/livo di reparto nella rivoluzione o I IICceuivamenle nellt;t Milizid ».
PREFAZIONE A «LA BATTAGLIA D 'ARRESTO AL PIAVE ED AL GRAPPA » *
Caro ed illustre maresciallo, il suo V<?lume mi fu consegnato da S. E. D e Bono e ho finito oggi dì leggerlo. Le voglio dire che mi h a vivamente interessato. G sono delle pagine che restano nella memoria : l'incontro con Bissolati, il triste corteo deglt sbandati a Treviso, il dramma del comandante supremo e molte altre. Ma una cosa anche sovra tutte emerge e non sarà ripetuta abbastanza: «Al Piave ci siamo fermati e difesi da soli >>. Ho anche ·notato quanto ella dice circa H niorale dei soldati e le dell a politica governativa anche dopo il 24 ottobre. Mi auguro il suo volume trovi attenti lettori, specie fra le alte gerarchie militari. Mi creda, con deferenti e cordiali saluti, suo
MUSSOLlNI
• GAETANO GIARDINO - riflersioni 4i g11err4 Volum e 1 : LA btttl«.gliA 4 'arr,.rfo al Pùwe ed al GrAppa - Mondadori, (marzo] 1930.