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ALL'INIZIO DELL'ANNO OTTAVO*
Ufficiali e soldati di tutte le armi! Ufficiali e camicie nere l Fascisti dell'Urbe c della provincia!
Ogg i ho voluto parlare più vicino a voi perché le mie parole devono andare diritte ai vostri cuori. Sono stamane particolarmente lieto e fiéro! Ricordo b prima sfilata della Milizia sette anni or sono, vicino al Colosseo: la materia era. ancora grezza. ma lo spirito era. ardente. Sette anni non sono passati invano ed oggi i vostri battaglioni, le vostre legioni sono veramente la espress ione splendida di questo nuovo popolo fascista italiano, che è armato nel braccio c ancor più armato nel ruorc! (Ap plarui viviuimi e prolungati. Dieiro le f ormazioni della trup pa e della Milizia in armi, da ltttli i pmui della piazza, la folla g rida: « Vitltf il D11ce .'»).
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Voi avete certamente letto, con la dovuta attenzione, il mio messag· gìo. In esso è detto esplicitamente che il regime fasci sta; nei suoi uOmini e nei suoi istituti, può superare ed affrontare qualsiasi prova, anche im· p rovvisa Ripeto al vostro cospetto e in faccia a tutto il popolo ita lt.tno, che questa è la verità! ì inutile e può essere al fine pericoloso, che si tendano delle insidie per turbare questa magnifica armonia che va da Sua Maestà il re, da Sua Altezza Reale il principe ereditario (acclam a· zioni e grida:« Viva il principe l)>) fino agli ultimi casolari degli ultim i villaggi! (Le acclamazioni si "rim1ovano più vive, ed imiJJenti al grido di:« Viva il re/ Viva il principe! Vivtt il Duce! Vh·a i Savoia! Vi va il f ascùmo! )) La folla agit:l in alto i cappelli; gli alfieri sollevano i gagliarde/li,' i f ez della Milizia sono ùma/z(fti mite pu111e delle baùmette).
Sette a nni non sono passa ti invano; c· davanti a questo complesso di forze e di spiriti, che cosa può ancora la vociferazione v ile e p erfida di quei pochi che noi abbiamo a\'Uto il torto di non cacciare al muro davanti ai nostri plotoni di esecuzione, nelle g iornate dell'ottobre del ' 22.? (D(f//a formazione della Milizia si grida : «Morte ai f ilo · r;nciti.' >> . F(f eco . il grido del/'immema folla. Si rinno va a lmzgo il grido di: « Viva il
Allora avvenne che i nostri nemici vilmente si squagliarono, s i arresero a discrezione. Ma le alt re rivoluzioni, dopo sette anni, accu- sano i sintomi dell'incertezza e della senilità; questo non accade per ·la rivoluzione fascista, la quale dopo sette anni ha ancora il coraggio di piantare il piombo razionalizzato dei suoi moschetti nella sChiena d ei tradito ri della patria! (Viviuimi e p roilmgttli applarm). Oggi, dopo sette anni - guardatemi bene in faccia - oggi, dopo sette anni, siamo più g iovani,- più forti e più i mplacabili di pri ma ! (Scoppia 1mu grande ovazione al Duce).
• · Discorso pronunciato a Roma, daJ balcone cenuale di palazzo Venezia., il 27 ottobre 1929, verso le 11.30, {Da 11 Popolo N , 258, 29 ouobre 1929, XVI).
Secondo il. nostro stile fascista, la celebrazione odierna non si appaga di vane parole.· Oggi in tutta Italia, dalle .città alle campagne , si inaugurano diecimila opere pubbliche p er un complesso di quattro miliardi ; e no n sono . lavori pubblici elettorali, perché questo tdsto costume non è il costwne dell'Italia fas cista. Sono lavori attraverso ; quali noi intend iamo d'aumentare la potenza della nazione.
Camicie nere ! ·
C'è un arnese, uno strumento che vi era molto simpatico, forse avete già compreso che cosa io voglio dire. (Dalla folla Ii grida: «Il Il manganello ! »). Un po' .di polvere c'è sopra; basterà spolverario un poco. lv!"a oggi, dopo sette anni, accanto a quello strumento delle vostre battaglie squadriste, voi avete anche i fucili, i moschetti, le mitragliatrici: armi con le quali si combattono le g randi battaglie! ( Dalla folla ;i grida: «Le !apremo uJare.l »)
Non vi prometto, camicie nere , fascisti dell'Urbe, non vi p rometto i -tempi facili. Nemmeno l'anno Vlll ,;j recherà questi tempi, pe rché la situazione è difficile non soltanto per noi, ma per tutta l'Europa, per t utto il mondo! Ma a differenza d'altri paesi, d ' altri popoli, l'Italia oggi è veramente COrt:Je io la volevo : un esercito di cittadini e d i soldati, pronti per le opere d i pace, laboriosi, silenzjosi, disciplinati.
Se domani qualcuno volesse .·turbare il pacifico ritmo di sviluppo del nostro popolo, se qualcuno volesse spezzare questa_runità .di spiriti, aiiora yoi risponderete al mio appello? (Con un Jolo grido gli uomi ui i n armi e la f olla rùpondouo: «Sì.' })). Di andare verso tutte le mète ? («Sì/>>). Mi seguireste in agili istante? («Sìl» ). ·
Ebbene, io accolgo questo vostro « sl » formidabile c lo in terpreto come il «sì » formidabile di tutto il popolo italiano, che oggi, celebrandosi il VII annuale. della nostra gloriosa rivoluzione, si prontO per og ni battaglia e per ogni vittoria! (La fine d el dùcorJO i: açço/la da 11_na d i mostrazione indimenJicabile).
.LA TESSERA NUMERO UNO AL DUCE*
Vi ringrazio e vi dichiaro che il nuovo anno sarà Particolarmente importante per la vita del -Partito. **
AI MUTILATI D 'ITALIA***
Camerati! Commilitoni!
Dopo una notte temporalesca, durante la quale il tuono sordo roto. Jantc lontano ricordava i preparativi delle artiglierie prima azioni, questa fulgida mattinata di sole è d'ottimo auspicio per il vostro congresso, il quale trae il suo particolare significato dal fatto che si riunisce in Roma e nell'annuale della vittoria.
Non vi parlerò a lWlgo, non solo perché in questi ultimi teÌnpi ho dovuto pronunciare ben quattro discorsi, e _ ne ho quasi un grandissimo rimorso, ma anche perché il vostro capo, l'onorevole f?elcroix, .ha parlato in modo suggestivo, vibrante, commovente, che ci ha preso tutti. Egli ha rievocato la storia deiJa vostra gloriosa Associazione, anno per anno.
Io sono un po' di casa vostra, perché ho visto nascere la vostra Associazione a Milano nell'aprile del 1917, e s.ubito dopo; quando un'ora triste passò nel cielo della patria, i mut ilati di guerra, rispondendo all'ap· pello del dovere, corsero verso le trincee, ridiedero il morale alle fanterie italiane e collaborarono alla vittoria.
• A Roma, al Vim..ina1e, il 29 otiobre 1929, alle 11, Mussolini Iii riunione del Direttorio del P.N.F. «Tutti i membri del Direttorio e gli ispettori erano in divisa della Milizia Presenz.iavano S. E Bottai, S. E. Arpinati, e S. E Teruni. J1 segretario del Partito, appena il Duce è entrato nel saJone, gli ha consegna.ta la tessera numero uno dell'anno VIU, riaHermando la promessa di operare· fedelmente al servizio della causa )), Al segretario, M.ussolini risponde con le parole qui riportate. (Da Il Popolo d ' ltaUa, N. 30 ottobre 1929, XVI).
•• « Quindi ·il Direttorio ha iniziato la discussione sul nuovo statuto dd Partito » . (Da 11 Popolo d'ltalùt, N. 2')9, 30 ottobre 1929, XVI).
•u A Roma, nella Casa madre ddi'A5socinione mutilati ed invalidi di' guerra, la mattina del 3 novembre 1929, Mussolini preset'l2ia la seduta inaugurale del settimo congresso nazionale dell'Auociazione. In tale occasione, dopo la reluione del deputato Carlo Delcroix, presidente dell'Associazione, il Presidente del Con· siglio pronuncia iJ discorso qui riportato. (Da TI Popolo 'd'lralia, N 264, ) no· vmbre 1929, XVJ).
N egli anni successivi, l'Associazione dei mutilati e invalidi è stata sempre al suo posto e ha resistito a tutte le lusinghe · dei GovCrni che avevano rinnegata la vittoria , ha stroncato in pieno un movimento d.i secessione per cui, davanti al sacrificio, si voleva fare una ri dicola e grottesca distinzione di borghcs.i e di proletari, di ufficiali e di soldati: Dopo la marcia su Roma, è una di quelle che io considero Jc forze fondamentali del regime fascista, (Appldtm).
Il vostro compito non è finito. Oserei dire che comincia adesso, perché, man mano che si allontanano l'epoca della guerra e l'epoca della rivoluzione fascista, vengono sU nuove generazioni che non h anno vissuto questi avveniment i, dei quali hanno un'eco più o meno esatta, più o meno lontana. Grande sventura sarebbe per la patria il giorno nel quale queste giovani generazioni cedessero allo scetticismo, al materialismo, all'edonismo, che mortifi cano l' anima di altri popoli contemporanei. Solo in Italia, o camerati, c'è ancora il culto deJla vittoria; solo in Italia, combattenti e mutilati sono forze unitarie che rinve rdiS<ono la gloria della vittoria. In altri p aesi - non p arlo solo dei paesi vinti, ma anche dei vincitori - tutto ciò ormai è lontano ed è annegato in un vacuo letterario pacifOndismo, contro il quale, ilei nostro indimenticabile m:tggìo 1915, noi scagliammo tutti i nostri fulmini e gettammo rutta la nostra passione. Questi giovani noi li dobbiamo curare attentamente, perché non avvenga che si guastino nello spirito.
Chi, megliO di voi, può compiere quest'opera di educazione ? N elle città e nei villaggi Voi rappresentate il sacrificio compiuto . vostra mutilazione, la vostra invalidità è un discorso che tutti comprendono, è una eloquenza che arriva al ruore di tutti. Voi potete raccontare che cosa è stata la guerra, voi potete dire quanti e quali sacrifici siano stati necessari per raggiungere la vittoria, voi potete conferma re a tutti questi g iovani e a tutto il popolo italiano che qua ndo si è tanto sofferto e combattuto, la vitto_ria diventa un patrimo nio sacro, intang ibile e i nvio· labile1 che tutte le generazioni devono rispettare e( aumentare. Dovete essere in questo senso i maestri .e.gli educatori del popolo italiano. e sono . sicuro che adempirete a questo compito.
La vostra offerta d'oggi ha" un particolare significato ; voi offrite una somma che è ingente: date quattro· milioni alJ'Erario, e questo avviene - e ciò va sottolineato - mentre molti poltroni, molti vociferatori e molti disfattisti che l'Italia nuotasse nell'abbondanza, quando tutti i paesi del mondo, non esclusi i più ricchi , attraversano delle crisi form.idabili. (Tulla l'dssemblea,.in piedi, tJcdama lungamente il Duce f ra applaiiJi uro1cianJt).
Si tratta sempre più di quei disfattisti che noi incontrammo e flagellammo durante la guerra e dopo la guerra, si t ratta di colo ro che non hanno fede; di coloro che non hanno coragg io, di quelli che hanno paura deiJa propria ombra. Ma oggi c'è un Governo che prende questi dubitasi eterni, ·questi scettici incorreggibili e potentemente li spinge (Aulamaziom).
Tutte le volte che nella meccanica sociale si g iunge a quelJo che ì fisici chiamano il punto morto, ci vuole lo spintone della violenza per manda re avanti sia gli individui, sia il popolo.
Il vostro presidente vi ha detto che se ci fossero stati dei Govt::rni differenti -le fasi della guerra sarebbero state diverse. Lo credo anch'io. Non vi dico nulla di misterioso, nulla di stupefacente, se vi dico che se io avessi avuto Ja grande e terribile ventura di dirigere la n:uionc durarlte la guerra, avrei, tra l'altro, applicato i miei convincimenti, . le mie dottrine: prima 'di tutto avrei_spazzato inesorabilmente dalla circolaz!one t utti i seminatori di panico e di discordia e Ii avrei cacciato a l mwo, esempiO ammonitore e salutare a tutto il popolo. Finalmente avrei dato anche alla popolazione de l retrofrontc la necessaria, severa d isciplina di guerra: avrei tolto quel divario che ci faceva tanto male, quando ritornavamo per i quindici giorni di liCenza, fra la trincea dove si soffriva, si faticava,· si sanguinava nel fango, e le città dove si conduceva la vit:t brillante, leggera, e insultatrice dell'esercito che si batteva. (Lunghinimi applarm). Poi avrei rastrellato dagli stabilimenti e dalle officine (1/ applaude ripetutamenle) tutti gli uomini validi, che s'erano troppo f acilmente abituati a fabbricare dci proiettili, pensando che .era molto più difficile e pericoloso spararli. (Si ride e Ji applaude).
Ma i popoli e gli individui non avrebbero avvenire se non facessero tesoro p rezioso dell'esperienza del passato; quindi è evidente che noi non ripeteremmo queg li errori perché li abbiamo vissuti e li documentiamo oggi n ella nostra coscienza: siamo fermamente decisi a non ripeterli.
Camerati!
, Si parla molto di pace nel mondo: osere"i dire troppo. Ma questo non d deve minima,me nte illudere, a nche perché nessuno francam ente ed effettivamente disarma. Noi siamo un popolo che sale : ne ho la profon· c.lissima convinzione. In questi ultimi tempi, dall'esame attento dei dati della" nostra· vita nazionale, mi sono conv into che noi stiamo veramente diventando quegli italiani che Massimo d'Azeglio augurava all'Italia.
Di· quest'Italia siete la parte più eletta, siete la· vera e propria aristocrazia. Da questa vostra adunata sale un monito, ed è questo: che, se necessario, tutti i combattenti sono pronti a combattere e a vinCere ancora.
274• RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*
. Il Comiglio dei miniJtri, 111 propoJta dd capo del Governo, primo ministi·o, segretario di Stato, htJ approvato i seguenti provvedimenti:
Un dùegno di legge contenente modifiche alla legge 9 diambre 1928, VII, numero 2693, su/J'ordinamenlo e le allribuzioni del Gran Comiglio del fascismo e recante, altrnì, norme sull'ordinamento del Partito Nazionale Fascista.
Il provvedimento attua integralmente i criteri enunciati dal capo del Governo nel sua discorJo del 14 settembre in piazza Venezia e nella Jll((eiJ;va seduta del Grt:Jn Comiglio.
Con eJJO viene ridotto il numero dei (Omponenti del Consiglio, limitando la partecipazione all'Alto Co,uesso ai mauimi esponenti d elle aJiività politirhe, militari ed economiche del regime. Ferma restando la divùione dei membri del Gran Comiglio in t re caJegorie, si stabiliue cbe della prima, quella dei membri con nomina a tempo iJiimìtato, fan no parte so/tamo i quadmmviri della marcia m Roma. Nella seconda rate· goria, queJ/a di coloro rhe sono membri del Gran Comiglio a cagione delle loro f1mzioni e per tutta la d11rata di qlleJt e, vengono compreJi: il Pre· sidenle dd Senato del Regno e il Prnidente della Camera dei deputati; i membri ugretari di Stato degli A ffari Esteri, degli JJJ/emi, della Giustizia, _delle Finanze, dell'Educazione ndzio na/e, 'dell'Agricoltura e delle Foreste e delle Corporazioni; il Presidente della reale Accademia d ' Italia; if segretario e i d11e vicnegretari dd P.N.F.; il comandanle general e d ella M.V.S .N.; il Presidente del Tribunale speciale per la difesa dello Stato; i Pr"esidmti delle ConfederaziOni naziorrali fa;ciJtc e della Confederazio11e nazionale dei sindacati f ascisti dell'indust ria e dell'agriro/Jura:
InfiRe, per la terza categoria, q11ella di ro/orf da nominarsi con decreto del capo del Gov erno, per la durala di Pll triennio e con fa coltà di conf erma, si stabilisce che i membri di detta categoria debbono nsere scelti tra coloro che hafmo, quali membri del Governo e segretari del P.N.F. dopo il 1922, o per altri tiloli, bmemeritato dalla nazione e dalla rauJa della t"ivoluzione fascista. I n tal modo, fertna restando la fac oltà di nomina da parte del rapo del G o vern(T per quanto rigParda i .membri della terza categoria, viene ridotto a vtntitre il numero d ei membri delle prime due categorie, che, a norma dell'ordinamento approvato con la legg e 9 1928, V Il, dovrebbe auualmenfe eSJere fii" cinqllaf!lasei; e che
• Tenuwi il6 novembre 1929 (ore 10·13). (D.t' Il Popolo d' Italia, N . 266, 7 novembre 1929! XVI).
ItJTebb.e contin11amenJe in aumento per la entrata nel Grtm Comiglio di altri elementi che avrebbero acquiiito mrressivameflle i titoli per farvi parte a l er"?ine della ciJata legge.
Per quallfo poi conceme l'ordinamento del P.N.F , il diseg n o di legge stabiliJà che il segretario del Partito è 110minato t'Oli regio decreto ; u proposta del capo del Governo, primo ministro, segretario di Stato . Egli, oltre a potere eJSere chiamato con decreto reale Ju propo;ta del capo del Go verno a partecipare alle sed11Je del Comiglio di ministri, come 'e ra già stabilito, diviene membro di diritto della commi;sione Jllprema di DifeJa, del Consiglio superiore dell'Educazione nazionale, del Consiglio nazionale delle corporazioni e del Comitato centrale corporativo.
Quanto ai membri Direllorio del P.N .F., cSJi vengono nomiiMti con deCreto del rapo del Govemo, pt'-imo miniitro, Jegretmio di State', 111 propo1ta del segretario del Partito.
LA durata in carica COJÌ deiiegrelario, rome dei membri dt>J Direttorio d el Partit o, è mantenuta ferma a tre am1i.
Infine, il prowedimmto JtabiliJce che anche i segreta ri federali - sono nominati con decreto del rapo del Governo, primo ministro, ugretario di _ S fato , 111 propo!ta del segretario del Partito, ma per la durata in carica di 1111 solo anno.
Un diugno di legge con il quale Ii modifica la composizione del Comitato deliberativo della commiuione 111prema di Dife;a,
In conformità della disposizione contenuta nel diugno di legge anzidello, entra a far parte del' Comitato di Dije1a, con voto .consultivo, il segrelario del Partito. A uguilo poi della recente !oppressione del mini· siero dell'Economia nazionale ed in comiderazione (be gli argomenti già compre1i nelle allribuzioni di deJto ministero da traltare nel Comitato, sono sta/i demandati in parte alla competenza del ministero dell'Agricoltura e delle Foreste ed in parte a quella del ministero delle Cm porazioni, Ii Jtabilisre che 10110 membri del Consiglio di mi sopra anche i minùlri dell'Agricoltura e delle Corporazioni.
Uno schema di regio decreto che stabilisce l'ordinamento d ei urvizi dei miniiteri dei lAvori pubblici, dell'Agricoltura e delle Fore;te, e d elle Corporazioni, in uguito alle ·modifiche apportate m/le atJribuzioni di deJii ministeri,
Con tale provvedimento, i ser vi z i del ministero delle Corporazioni vengono ripartiti in quattro Direzioni generali, realizzando 1111 raziondle raggruppamento dei servizi trasferiti al mi11istero _am:ide/Jo dttl soppresso ministero dell'Economia uazionale con i servizi che il ministero dell e Corporazioni già disimpegn.1va. Ferma restando la compet enza già denum· data alla Direzione generale delle Auociazioni profesJionali, viene iitituifa una Direzione generale delle Corporazioni per il dùimpegno delle fun· ziòni già esplicate dall'ttJtuale servizio delle C01porazioni, i ntegrate da quelle affini pertinenti alla Direzione del La voro dd soppresso minislero della Economia naziona_Je.lntma terza Direzione generale d ell'A s.siJtenza, previdenza e della propàganda corporaJiva vengono poi ordinati i .serviz1 de/J'alluale Direzione generale dei servizi amminùlralivi delle Corpora· zioni, noncbé le materie relative alla previdenza ed dlle aJiimrazioni private, prima Jratlate dalla Direzione generala del Lat1oro del minùtero dell'Economia nazionale.
Infine, nella Direzione generale _della produzione i11d11Jtriale e scambi, vengono concentrate tutte le funzioni dell'antica D irezione generale del commercio e della politica economica, nonché quella della Direzione generale. dell'induJtria e delle miniere, pauale al mif1i.slero delle Corporazioni. Inoltre vmgono soppreui l'iipettorato del-lavoro e quello / emico dell'ind!IJJria e le aJJribuzioni già l oro spellanti sono demandale al/'lspetiorato il quale provvede anche ad eserci· /are le fu nzioni di e di vigilanza .sugli Emi dì-pmdenti dal mini· siero delle Corporazioni. Per quanto riguarda il ministero dell'A gricoltura e delle ForesJe, q11eslo ma11tiene la vecchia generale dell'Agricoltura, cui .ri aggiunge la Direzione generale della bonifica integrale, nella quale verranno concentrati tutti i servizi passàti alla di pendenza del sol/osegretariato di Stato per la bonifica inJegrale con il regio decreJo 27 setlembre 1929, numero 1726.
Una terza Direzione generale del credito agrario e delle Casse di Risparmio atten derà ai servizi relativi alla materia dalla quale p rende nome, materia assai fJasta ed importante, cbe occorre · riordi nare e perfezion are dandovi anche ulteriore impulso.
Continueranno inoltre a far par/t del ministero a11zidetJo il Comando della Milizia Nazionale Foreitale e relativi servizi, nonché J' A zienda delle foreste demaniali
Nel ministero dei lAvori pubblici viene s<anlo m odifi cata la deno· minazione della Direzione generale delle acque, delle ·e degli impianti idroelettrici, in conseguenza del passaggio al sollosegretario di Stato per la bonifica integrale dei servizi inerenti alla bonifica, e del tra· sferimen/o al ministero dei Lavori pubblici dei servizi allinenli "agli impianti idroelettrici.
Uno schema di provvedimento con il ·quale si dispone il paSJaggio dell' Opera nazionale balilla e delle giovani e piccole italiane alla dipendenza del ministero dell'Educazione nazionale, . Il decreto J.2 sel/embre 1929, nu'!uro 1661, che ha modificata la d enominazione del ministero della Pubblica i struzione in ministero dell'Educazione nazionale ed ha istituilo detto ministero un .rollo- segretario di Stato per l'educazione fu ica e. giovanile, im plici!ttmen/e affermava l' intendimento del Govemo di concentrare nel ministero dell'Educazione nazionale il compito dello Stato di promuo vere e curare l'educazione fisica e spirituale della gioventù, compito iJ G overno fa scilla ha posto fra i fondamentali d el regime.
Con il provvedimento oggi "appro vato Comiglio dei ministri, si sancisce e splicitamente che al ministero predetto è assegnato ii com pito di cui sopra. Conseguentemenle, vengono poste alla dip endenza del m{nis/ero steuo l'Opera nazionale balilla e le organizzazioni delle giovani italiane e delle piccole italiane. In comeguenza, poi, della iitìtuzioi1e ·del sottougretariato di Stato per /'educazio11e ji1ica e giovanile e ttllo JCopo di realizzare un'unità di direzione e coordinamento di azione nell' impor· tante materia, è umbrato opportuno demandare, di diritto, la prnidenza dell'Opera nazio1zale bal;t/a al ;otto Jegretari o amidetJo. j
Uno J(hema di provvedime nto còn ;t q11ale ;i eleva da lire uim,ila a lire n ovemila l'a11egn o Jt raordinario annuo di rico noJCenza nazio nale conferilo alla f amiglia di Filippo ed V baldo Corridoni. Con ciò la mimra de/J'a.uegno anzidetto tJÌene equiparata a quella deli'aJJegno già -corriIposto ai congùmti di altri eroici caduti,
Uno schema di provvedimento con il quale Ji regola la condizione giuridica ed il trattamento economico deglr impiegati dello Stato n"ominati podestà, vicepodestà, ovv'e ro p_resi d i o vicepresidi di amminiltrazioni _ provin ciali. A norma del provvedimento predetto, le n omine di cui sopra 11engono ;ouopo.ste al preventivo comemo d ell'ammi nistrazione dalla quale l'impiegato dipende, allo scopo di le n omine stesse co11 l'esigenza dei urvizJ delle singole amminiJtrazioni.
· Tenut o p oi conto che l'impiegato nominato ad una delle anzideJJe cariche in rm comune di popolazi one superiore a ventimila abitanti od ilz comuni di pro vincia d iversa d a quella cui ha sede l'ufficio statale cui egli è addetto non può attendere proficuamt?nte ai du e u ffici, con il provf!edimento mede;imo Ji stabilisre che l'impiegato, mi viene conferila una d elle ripetute rarirhe, deve essere col/orafo in aspellativa con privazione delle competenze annesse all'impiego, in omaggio al prindpio che le competenze medesime rappresentano l a retri/)llzione del servizio rhe l'impiegato presta all'amministrazione della quale fa parte. In detta po· sizione 11iene coJiorato l'impiegalo, oltre che nei caJi ;opra sperifirati, in ogni altro in CIIi le funzioni Jttaccennate JOtJO ritenute, a giudizio insindacabile del ministro intereJJaJo, i n compatibili ron la precisa ou er· vanza dei do v eri relativi all'impiego .statale. Peralll"o, in wmiderazi one rhe l'impiegato dura11te l'aspeltativa, conceua pe; la rausale suddeua, d isimpegna funzioni inermti ad un pubb/iro Servizio) il tempo t raJCo rso in a.spellativa verrà valutato agli effe/li degli aumenti periodici di sii· pendio e le even/udli promozioni di ruolo.
Uno schema di provvedimento che mòdifica l'articolo 2 del regio d e· creto l egge 8 maggio 1928, numero 680, circa le allribuzioni del commÙ· sàrio strao rdinario dell' Opera nazionale dopolavoro.
Col reiio derre{o 8 maggio 1927, numero 680, venne sciolto il Consiglio d i amministrazione e il Collegio dei sindaà d ell'Opera nazionale dopolavoro e venne 11ominato un commissario per la .straordù1aria àmministra;;ione dell'Opera sleiJa, con facoltà di esercitare tu/le le funzioni attribuite precedentemente al presidente, al di amministrazione, al consigliere delegato ed al d iretJore generale. Poiché, in relazio ne allo stato mi il commissario straordinario è pervenuto nel riordinamento d eil'Opera, si è rnanife!lala l'opp ortunità di procedere alla n omina d el direi· /ore ge nerale dell'Opera .stessa, col provvedimento oggi approvato dal Consiglio dei ministri si modifica la disposizione legis/aJiva co n la quale · vennero confe_rite al commissario straordinario anche le funzi oni di direttore generale dell'Op era nazionale dopolavo ro
Uno schema di decreto con mi si provvede alla riforma deli'amministrazione celllrale dell'Opera nazionale per la protezione ed auistenza degli invalidi d i guerrd.
Per efjeJio di tale provvedimento, · il Comiglio di amministrazione dell'Opera ridoJto da venti/re ad 11ndici membri, nominat i t utti co11 decreto reale .Ili propo;Ja del, capo del Governo, e scelti: Jre tra persone di riconosciuta competenza amministrativa e tecnica,- q11a1Jro t ra funziouarJ dello detignati, due dal ministero delle Finanze, uno dal ministero degli Interni, e uno dal ministero delle Corporazioni; e quattro tra invalidi di guerra srelti, in base a designaziQni f atte, per rm numero triplo dall'organo reTllrale eJecutivo dell' Auoriazio ne. nazionale Ira mutilati ed invalidi di guerra I n relazione alla nuova competizione del Consiglio di amministrazio ne, viene anche rido/lo da selle a cinque il numero dei componenti il Comitato esecutivo, che co.r} compoi/o dal presidente e dal vicepresidente dal rappreJentdnle della Finanza per i servizi del Te.Ioro, e di due altri membri del Con;iglio di ammù1istrazione prescelti tra gli invalidi di guerra, ove neuun altro component e del Consiglio rive.rta tale qualità .
Un disegno di legge contenente modifiche e norme integrative del regio decreto legge 26 novembre 1928, numero 2716, relativo all' istituzione della Milizia della Strada. ·
Il regio decreto predetto non prevede, a differenza d elle n orme che disciplinano le Milizie Fore;tale e PorJuaria, quale trattamento d ebba
Jicarsi agli apparten enti a/la M ilizia del/a Strada in caso. di chiamata alle armi, sia per # Jervizio di l eva, Jia per il servizio di istruzione. 1-llo
J<opo
di dJJÌ(flrare
/d continuità dei serviz1 affidati aliti Milizia della Stradtt, Se rvizi che richiedono personale appositamente istruito t>d nperto in materia di polizia .stradale, col provvedimento oggi approvato dal Consiglio dei ministri .si rtabi/iJce che anche alla della Milizia del/d Strada !Jenga consentito il trattamento di equivalenza del .servizio prestato come servizio . militare di l eva, e di esonero, con opPortune limitazioni, dalle chiamate o dai richiami ordinari sol/o le armi delle altre Forze Armate dello Stato .
Il provvedimènto contiene, inoltre, norme per il migliore inquadramento d_ella Milizia predella, norme consigliate dalla esperienza del primo periodo di funzionamento di eiJa.
Uno sche;,a di decreto che approva un ntlf?t'o regolamento per la lenii/a dei registri di popolazione.
Le norme per la tenuta dei regiitri di popolazione sono tul/ora detlate col regio decreto 21 settembre 1901 con lievi, suunsive varianti. Tali norme, per il !tmgo periodo di tempo trauorso dalla emanazione di esu, sia per i differenti rriter1 uguiti neJla applicazione, sia pe rché non adeguate al rapido sviluppo raggitmto da molti romuni, non au ìcurano la regolare tenuta dei regiitri di popolllzione. Si è reso pertanto indùpen.rabile·rivedere lttJie le disposizioni che attualmente regolano itJ materia, per dare al servizio llnzidetto una disciplina riipondente alle attuali esigef!ze, confermando inoltre alla disriplina stessa un carallere più perentorio e di maggiore severità e ponendo il servizio sono il rontrollo e l'alta vigilanzfl dell'!Jtitnto cmtrale di statistica. A ciò provvede lo J(/Jema di regolamento c/Je il Consiglio ba oggi approvato e rhe prepara il censimento della popolazione _deJ/'(mno 1931. ( +) *
• Nella 275n riunione, tenuta.si 1'8 novembre 1929 (ore 10-12.45), il Consiglio dei ministri delibererà «una serie di importanti provvedimenti ». Nella 27l)i!., tenutasi il 12 novembre 1929 (ore 10 -12), il Consiglio dei ministri approverà le direttive del ministro delle Finanze, che annuncerà «importanti provved imenti finanz.iari » e provvedimmti per Ja bonifica integrale, per i servizi agricoli e . fon-stali, per Je stazioni sperimentali agrarie. (Da Il Popolo d'ltRiilt, Nn. 268, 271, 9, 13 1929, XVI). ·
GLI SCOPI DEL CONCORSO TRIENNALE PER L' INCREMENTO
DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO *
S. E. il capo del Governo ha illustrato le ragioni e modalità del primo concorso nazionale triennale · per l'incremento del patrimonio zoolecnico da lui voluto e che allarga e completa il compleuo di denze recate dai conco1·si annuali per la viJJoria del grano, rima/dando il binomio grano-bestiame, coefficente fondamentale del progreuo agrario.
L'ùnporJanza del problema che la nuova iniziativa si propone di affrontare e risolvere, risulta evidente quando si comideri che il<< deficit)) della nostra bilanda commerciale, per riò che ha tratto dai prodotti zootecnici, 'è salito nel decorso anno a circa un milùtrdo di lire, a causa del crescente rquHibrio tra produzione e comumo. Malgrado gli ùmega· bili progreÙi conseguiti nel campo zootecnico, che nell'ultimo t rent ennio (1901-1928} ha visto aumentato da ventilre a vento/IO milioni il numero compleu ivo dei capi" bestiame allevati, l'Italia figura ancora oggi tra le nazioni più povere di bestiame. LA media dei capi bovi ni per chilomet;o quadrlllo, che è massima nell'Emilia e in Lombal'dia, con quarantacinqtu· quarantdsei capi, scende a ui-sette capi appena in Sicilia e nella regiOne meridionale adrùttica, e dimostra di non poter fronteggiare con le sole risorJe dei propri le accresciute eiigenze de/l'appr ovvigionamento intemo, la cui tendenza ad ulteriori ttumenti costituisce una prova non. dubbia delle migliorate condizioni delle classi popolari.
Occorre dunque f are il massimo sforzo per m odificare radicahnente tale situazione non lieta, accelerando l'incremento numerico ed il ramento qualitativo e produJJivo d el b estiame allevato e lenendo sopra/· JuJJo presente che una nazione emi nentemente agricola, quale la nostra, dev'euere in grado non solianto di bastare a se ma anche d i svilup·. pare gradatamente le correnti di e!porJazione di- alcuni più rinomati prodoJJi.
L'incremento minimo neceSiario è del dieci per cento per i bovini ed i suini e del Jrenta per renJo per il pollame, da consegurre in aggiunta all'incremento numerico normale comtatato ne/J'ultùho trmteni1io. Se f oue auom pagnato da rm ttgt11tle amnmto della produtlività media d elle singole s pecie animali, ovini compresi, si al paeu, in qua(· Jiasi evenienza, rm adegualo rifornimento di t11tti i prodoJii zoo/ecnici, falla euezione p er la lana, la cui produzione non può essere aume11/ata fino al limite massimo richiesto dal rigoglioso st:iluppo d ella n ostra in· d rutria lanierd senza uno sforzo ben maggiore e persiJtente. U11a maggiore e più sicura disponi bilità f oraggera è, d'altra parte, necena.ria, tanto per aumentare l' efficenza numerica, quantç per acçresr;ere il_ rendi· mento della no stra prvdr,zione zootecnica. Qualcosa si è già fallo in questo semo; va notato, anzi, ha rilevato con compiacimento ii cap o del G o· verna, cbe u n promettente risveglio si nota da tempo i n t utte le provincie e anche in quelle zootewùamente meno evo/ti/e.
*A Roma, a palazzo Venezia, il n ·novembre 1929, Mus.solini presiede la riunione del Comi tato permanente del grano. In tale occasione, il Presidente del Consiglio espone la relazione qui riportata in ciass\lnto. (Da 11 Popolo d'Italia, N. 272, 14 novembre 1929, XVI).
L'ope ra di miglioramento, efficacemente d isciplinala ed incoraggiata d al ministero dell'A gricoltura, è stata con serietà di intenti e. fer· mezia di propositi, in base ad organici progrrrmmi predùpoJti dai Consigli prot!Ùtciali d ell'Economia ed attuati d alle Cauedre ambulanti d'agricoltura, di pieno accordo con le organizzrtzioni sindacali locali e Co n la collaborazione d elle altri ÌJtituzioni agrane z ootemiche. Quest a· promettente atlività ha tullavia bisogno d{ uno stimolo potente e sicuro che ne aueleri il rit mo e ne renda più solleciti i riJu/tati. T ale è apptmlo lo del primo concorso nazionale per l'i ncremento de! patrimonio z oolecnico.
A somiglia1tza di quelli per la 11it1oria d el grmzo, il concorso com· prend e tma gara provinciale, dotala di premi per l'imporlo complenivo di lire e tma gara nazionale, d otal a d i nove· cenlocinquantamilalire di premi. H a la dflrata di un t ri ennio · ( 1930'32) , perché non Jarebbe pouihile <Of!segui rc in un periodo più hret!e risultati 11otevoli e duraturi.
Le iniz iatif.!e che d ebbo110 essere al/utile nelle aziende agrarie comort·enti"per l'inl ensificazione ed il miglio ram ento della produzione zoofecuica, 10110 q uelle riconosci111e di più Jicura e/Jirttcùz (razionale ordinamento colturale, inlemifirazione della p roduzione foraggera, imi/amento dei foragg i, 11tilizzazione di mangimi di JCarto e dei sottoprodotti, impiego di cOncimi concentrati, calcolo delle razioni da somministrare al beJJiame, igiene dei ricoveri, profilaui cont ro le epizoozie, metodica raccolta e registrazione d ei dati di Jtalla, impiego di riproduttori migliora/o ri, controllo della produzione, ecc.).
Le norme che regolano il concorso saranno ampiamente d i!Jtue ed illuJi rate, sia con la pubblicazi one d_el manifesto contenen/t il bando , sia allra verJo la propdganda che faranno le Cauedre ambulanti di ag ri coltura e Commiuioni provinciali gra"narie
. S. E. il capo del Governo ha d ello d i augurarsi che gli Enti locali, compresi de/J'importanZd dell'iniziativa, contribui!(ano nella miJura del pouibile per rendere ancor pùì villosi e ,t/lellanti i premi già coiphui conceui dal Governo.
1J. da ricordare, cormmque1 che ai partecipanti al concorio Iararmo conceui di preferenza i contributi e gli incoraggiamenti pre-visti dal/'aJ. ltttz!e legislazione zootecnica, .nonché i contribtlli e gli derivanti dal complesso di provvidenze che sono state e che saranno ado/late per la villorùt del grano.
Sul problema della - riJicoltura, . il capo del Got'emo. b a richiamato IpecificatametJie l'attenzione del. Comitato, avuto riguardo ttlla speciale importanz a che ha la colturtl in Italia, sia nei riguardi d el consumo terno, sia agli effetti del/'eJportazione. Egli è di opinione che la coltura poua ancor pùì estendersi1 utilizzando i terreni pttlustri incolti e quelli che, con le opere d'irrigazione, vengano a diJporre d'acqua; e che si possa aumentare il con.sumo nazionale, oggi irrilevante, di questo cerf!a!e, cbe pure ba rm valore n11tritivo non inferiore agli altri cereali . *
IL .PIANO PER INTENSIFICARE LA PROPAGANDA AGRARIA**
S. E. · i! capo del Got!emo ha aperto la diJcuuione, interrotta nella precedente seduta, m/ problema dei prezzi del grano. Ha rif(! rit o ampia· mente il ministro dell'Agricoltura e delle Foreste, o n. A cerbo (T)
• « (+) Jl Comitato ha concluso la interessante discussione p roponendosi i .seguenti provved imenti : a) rinnovazione anche nella prossima annata risicola dei concorsi di selezione del riso, assegnando allo scop o lire centomi la ; b) distri· buzione nelle> principali provincie risico le di dieci coppie di piccole trebbiatrici per sementi s·elezionate e di apparecchi selezionatori ; ' ) assegnazione di una sonuna d i lire centoquarantamila p er concorsi diretti ad il diffondersi dei sistema coltura le del trapianto; d) i ncoraggi:unenti alla i.stit112ione di essiccatoi cooperativi; e) abolizione dei calmieri doganali sul riso, non più riecessari oggi che i prnù al minuto si sono già. adeguati a quelli all'ingrosso; f) riduzion<"" delle tariff<"" ferroviari <"" di trasporto distanze· superiori ai trecento chilometri e ri pristino del pacco agricsio per il riso; g) azione di propaganda per aumentare il consumo. I ndi si è iniziata, con una ampia ed analitica relazione del capo de l Governo, la trattazione del problema dd prezzi del grano. La d iscussione sarà proseguita di venerdì 15, indetta per le ore 16 .30 ». (Da Il Popolo d'llalia, N. 272, 14 novembre 1929, XVI). ·
•• A Roma. a palazzo Venezia, il pomeriggio del 15 novembre 1929, M ussolini p resiede la riunione d el Comitato permanente del granO. In tale occasione, il Consiglio C"Spone la rtlazione qui riportata in riassunto, (Da 11 Popol o N. 2741 16 novemb_rt XVI}.
SucceJJivamente, il capo del Governo ha preuntato il piano per la f ormazion e di una autocolonna, compoJta di sette carri, per favorire l'intemificazione della p,:opaganda g ranaria L'autocolonna sarà coJtiluita di 11p carro d estiluJto alle razze elette del fmm e1Jio e dei cereali minori, nonché alla dimostmzione dei pùì efficaci Jùtemi coltumli di eJJi; di tm secondo, deJtintito ai concimi meiri recentemente in commercio ed ai ·vari concimi sintetici e compieni; di u n tuzo, per la lavorazione d ei terreni, contenente macchine airirole ed attrezzi perfezionati !lei riguardi ,specialmente del/'organizutzione Jri entijica del lr:woro agricolo; di u1r quarto, per le semine e le co!tttre foraggere,· noncbé per i mangimi cotuentrati, pane/li, materiali imi/ati, ecc./ di "'! quinto, per la proiezione rinemrttografica di «filmi>> .rpeciali illrutranti la tecnica frtmuntaria e tutti i perfezionamenti colttJr:Jii della moderna agricoltura; di ·tm IeJio e {ii un Jellimo, per la propaganda delle organizzazioni Jindacali, cooperati ve, ea.
Ai a11torimorchi Jaratmo aggitmti 101 a/Ilogeneratore, umt auto· vel/llrtt ed una officina.
Detto autotreno percorrerà lfllli i pitì hn portanti emiri ag ricoli
;offermandoJi nei Jingoli pae1i in coincidenza coi giomi d i mercato, ed in un periodo di q11attro meJi riturirà a portare la voce della scienza· 11ei più remoti ,·,uo!ari. •
L'organizzazione dell'aut ocolonna è affidata al Sindacato dei /emici agricoli, il qttale Ji gioverà della collabo razione di /fil/e le commiuioni provinciali di propaganda g 1·.:marÙt 1 delle Cattedre ambulanti, d elle Stazioni 1perimmtali agrarie e degli Enti •Jindarali agricoli.*
LE DIRETTIVE ALL'ORGANIZZAZION{ ARTIGIANA**
S. E. il rapo del Governo, d opo avere messo in rilievo cbe. il remimento del 1921 .:megnm.:a agli artigiani oltre cinquecenlorinquanlamila -.famiglie, cotl/111 rorrispellivo d i due milioni e mezzo di artigiani, nmnero u A Roma, a paiano Venezia ( ?), la sera del Ù novembre 1929, Mussolini riceve, «alla presenza del sottosegretario alle Corporazioni, on Al6eri, i rtlppre· sentanti dell'artigianato italiano convenu ti a Roma per il prinro congresso nazio- che neunna ragione può oggi far ritenere mutato, ricorda che dalle schiere degli artigiani nel periodo del RiJorgimenJo sono uscite le figure piP belle del movimento im u"ezionale unitario . Ha com/alalo poi cbe l'artigianato fu rimeuo in 'valore dal fascismo, che n e riconosce tuJta spirituale ed economica ed ha poi così sommariamente tracciato le direttive da seguire per condurre l'organizzazione alla sua mauima efficenza.
* « In{ine il Comitato permanente del grano ha approvato altri importanti provvedi menti per favori re sempre p iù la lavorazione metcanic:a dei terreni nell'Italia .-meridionale ed insulare, ohrech é nel Lazio e nella Maremma toscana; e, dopo avere assegnato speciali wntributi ad alcune stazioni- sperimt'"lltali per lavori p articolari inerenti ai problemi della coltivazione del grano, ha approvato la delimi tazione di numerose zone dell'Alta Italia, proposte ·dalle commissioni p rovinciali di propaganda granaria per l'applicazione della legge 16 giugno 1927 ». (Da Il Popolo N 274, 16 ncwembre 1929, XVI).
PremeJJO cbe l'arlil(ianalo non deve, né può competere con l e macchine m/ terreno quantitativo, ba precisato che la produzio ne artigiana deve essere specùrlizzata in qualità e che è da ritenersi che prouimamente, preuo le nazioni a produzione standardizzata, debb.1 manifestarsi, prima cbe alt rove, il desiderio dell'opera pregiata a mano.
Particolare importanza hanno per l'espansione i problemi del credito e dell'orga nizzazione- cominerciale, essendo l'artigianato u na forza che potrà dare al nostro paese ri cchezza e bellezza. A quèsta opera. debbono cont ribui re artigiani ed artisti insieme, secondo la nostra, per la qua le anche M ichelangelo non disdegnava di lavorare a bottega cOn gli artieri suoi co llaboratori.
Ha poi invita/o la commiJJione a riferire, a congresso ultimato, le condmioni cbe qunto avrà adottato. ( L e parole capo del Governo sono state accolte da vibra nti manifestazioni di entusiasmo) .
VARIAZIONI NEL MINISTERO*
Ho l'onore di partecipare alla Camera che, con decreti del 12 settembre scorso, Sua Maestà il re ha accettato, su mia proposta, le sioni rassegnate dall'an., ingegner Giuseppe Belluzzo; deputato al Parlamento, dalla ca rica di ministro segreta rio di Stato per l'Istruzione pubb lica, e quelle rassegnate daU'on., professar Alessa ndro Martelli, deputato al Parlamento, dalla carica di ministro segretario di Stato per l' Economia nazionale.
Con decreti rea li della stessa data, sono state, altresl, accettate, su mia proposta, ·le d imissioni rassegnate dall'on., dottor Paolo Mattei-Gentili, naie. Il commissario govercytivo della Federazione, on. Buronzo, ba illustrato la forza d ell'organizzazione, la sua devozione al regime ed i risultati conseguiti». Indi il Presidente del Consiglio pronuncia le parole qui r iportate i n riassunto. (Da ll Popolo d'Italia, N. 274, 17 novembre 1929, XVl ).
* Parole pronunciate alla Camera dei deputati, nella t ornata d el 28 novem· bre 1929 ( o re 16-1 8 .40). Ripetute al Senato, nella. t ornata 9 dicembre 1929. (Dagli Alli del P{lflamtmlo Came ra dei deputaJi. Legislatura XXVIII. Sessione 1929·'30. Dimmioni Volume Il: dal 28 no(lembre' 1929 al 9 193 0 - Roma, Tipografia della Camera. dei deputati, ,1930, pagg. 1296-1 297).
deputato al Parlamento, dalla carica di sottosegretario di Stato per la Giustizia e gli Affari di culto, e quelle rasseg'nate dall'an·., professar Pier Silverio Leicht, deputato al Parlamento, dalla ·carica di sottosegretario di Stato alla Pubblica istruzione.
Con decreti reali del1o stesso giorno, su mia proposta, ed in base all'articolo 4 della legge sul primo ministro: è stato istituito, presso il ministero delle Corporazioni, un 'secondo sottosegretariato di Stato; è stata cambiata la · denominaz ione del ministero della Pubblica ·istruzione in quella di ministero dell'EducaziOne nazionale, ed è stato istituito, presso detto ministero, un sottosegrctariato di Stato per l'Educazione fisica e giovanile; '. è stato trasformato il ministero della Economia nazionale in ministero dell' Agticoltura. e delle Foreste, ed è stato istituito, presso questo ministero, un sottoseg retariato di Stato per l'applicazione delle leggi sulla bonifica integrale.
Nella stessa data, Ja Maestà Sua ha nominato, su mia proposta, ministri segretari di Stato: per g li Esteri, l'an., avvocato Dino Grandi, deputato al Parlamento; per le Colonie, l'an., generale Emilio De Bono, senatore dcl Regno; per la Guerra, i1 generale Pietro Gazzera; per Marina, l'an .', ammiraglio G iu-seppe Sirianni, senatore del Regno; per l'Aeronautica, l'an., generale ItaloBaibo, deputato al Parlamento;. per l'Educazione nazionale, l'an., professar Balbina Giuliano, deputato al Parlamenlo; per i Lavori pubblici, l'an. Michele Bianchi, deputato al Parlamento; per l'Agricoltura e le For:ste, l'an., barone, professar Giacomo
· Acerbo, deputato al Parlamento.
· per le Corporazioni, l'an., dottor Giuseppe Bottai, deputato al Par. lamento. ·
Hanno, inoltre, sotto la medesima data, cessato dilla carica di sottosegretario di Stato: per gli Esteri, l'an., avvocato Dino G randi, deputato al Parlamento;per l'Interno, l'an. Michele Bianchi, deputato al Parlamento; per le Colonie, l'on., generale Emilio De Bono, deputato al Par· lamento; per la Guerra, jJ generale Pietro Gazzera; per la Marina, l'an., Ammirag lio Giuseppe Sirianni, senatore del Regno; per l'Aeronautica, l'on., generale dottor Italo Balbo, deputato al Parlamentai per l'Economia l'an:, dottor G ug lielmo Josa, e l'a n., d ottor A.lessandro Lessona, deputati al Parlamento; per le Comunica:tioni, l' on . Raffaele Riccardi, d eputato al Parlamento; p er le Corporazioni, l'an., dottor Giuseppe Bottai, deputato al Par· lamento.
Con decreti reali, pure del 12 settembre scorsO, su mia proposta, sono stat i no minati sottosegretari di Stato : per gli Esteri, l'an., avvocato Amedeo Fani, deputato a l Parlamento; per l'Interno, J'on. leandro Arpinati, deputato al P arlamento; per le Co lonie , l'an., dottor Alessandro Lessona, d eputato al Parlamento; per la Giustizià. e gli Affari di culto, l'an., avvocato Giusepp e Morelli, dep utato al P arh mento; per Ja Guerra, l'on., avvocato Ange lo M anaresi, dep utato al Pa rlamento; pe r la Marin:1 , l'on. , generale Gioacchino Russo, deputato al Parlamento ; per l'Aeronau tica, l'o n. Raffael e Riccardi, deputato al Parlamento; per l'Educazione nazionale, l'on., professar Sal vatore Di Marzo, de· putato al Parlamento; _ per l'Educazio ne fisica e giovanile, /On. ·Renato Ricci, deputa to al Parlamento; per l' Agricolt ura e le Foreste, l'an., professa r Arturo Maresc:t lchi, deputato al Pa rla mento; p er l a Bon ifica integ rale, l'an., professar Arrigo Serpieri, dep u tato al Pa rlamento; per le Comunica:tionì, l'an. , avvocato Fe rd inand o P ierani, d eputato al P arlamento; . · pe r le Corporazi oni, l'an., dottor Gugl ielmo Josa, J'o n. T rigona dei march esi ài Canicarao Ema nuele, deputati al Parlamento.
Successivamente, 1a M aestà Sua, con decreti del 9 corre nte mese, su mia proposta, ha accettato le dimissioni rassegnate- dottor Gu· glielmo }osa, d eputato al P arlamento, dalla carica di sottosegretario di Stato per le Corporazioni, ed ha nominato, a tale carica, l'o n., avvocato Edoardo Dino Alfie ri, deputato al Parlamento, .Aggiungo che, .fatta questa comunicazione di _ carattere ·p rotocollare, il Governo, a mio mezzo, desidera far sap ere, come del resto è acca duto p er tutti g1i altri Governi precedenti del regime, che n on ama, anzi disdegna g li elogi insulsi, le sv io linature fatue . Desidera. invece, la d iscussione schietta, aperta, obiettiva, intelligente, cioè fascista. ( VivhJimì, proi fl ngati applauu)