54 minute read

SUI PROVVEDIMENTI A FAVORE DEGLI IMPIEGATI STATALI*

Questa legge, onorevoli camerati, merita, qualche .rilievo, per le se· guenti ragio":'i : l. - Questo miglioramento a tutti i funzionari dipendenti e salariati dello Stato è una iniziativa perfettamente autonoma del Governo. n ve· nuta quando nessuno ci pensava, è venuta immediatamente d opo il di· scorso che,ho pronunciato alla prima assemblea quinquennale del regime.

2. - Questo provvedimento porta al bilancio dello Stato un onere non , trasrurabile. Sono circa seicento milioni.

Advertisement

3. - I funzionari dipendenti dallo Stato hanno meritato questo di· segno di legge.

Anche oggi in Senato, discutendosi il bilancio dd Lavori pubblici, io ho tessuto, ancora una volta, l'elogio d ella burocrazia italiana, riducendola anche alle sue vere proporzioni numeriche. T coppo spesso si \'OCifera contro la buroCrazia, facendo credere che sia un esercito abnorme, mostruoso. · No, signori, i veri impiegati civili, i veri burocrati sono appena sessantamila in tutta Italia. Si arriva alla cifra di cinquecentomila dipendenti dello aggiungendovi tutta l'altra massa di ferrovieri, postini, forze armate d i Polizia, forze armate di F inanu ed altrei; ma la vera burocrazia, quella che sta a Roma e negli uffici peri[ erici, si compone appena di sessantamila unità.

Questa specifica burocrazia e tutta .l'altra massa d ei dipendenti dello Stato rappresentano uno strumento necessario della politica e d ell'amministrazione del regime.

Impiegati e dipendenti fanno il loro dovere, servono con f edeltà, con disciplina e con assoluta onestà. Oso affe rmare che la burocrazia italiana, in tutti i suoi gradi ed in tutte le sue specie, è certamente la burocrazia più proba di tutte le nazioni ewopce. (Applatm).

Pochissime volte in sette anni ho dovuto adoperare il mio ferro cauterizzatore contro la burocrazia.

* Alfa Camera dei deputati, nella tornata del 19 giugno 1929 (ore 21 -23.5), .si inhia Ja discussione generale del disegno di legge: «Provvedimenti a favore del personale» Parlano, nell'ordine, i deputati Alfredo Lusignoli (inten:otto da Mussolin.i per una volta) e Cesare Tumedei {relatore). Indi il Presidente del Consiglio fa le dichiarazioni qui riportate. (Dagli Alli del P.trlamtnto italiMo. Camua dei -deputali L egislatura dt. Sessione ril. Dimmitmi. Volum' I, pag. 1186).

Malgrado, quindi, il notevole aggravio che questo disegno di legge . porta al bilancio dello Stato, io sono sicuro che la Camera fascista corporativa lo approverà con coscienza tranquilla e con entusiasmo.

Debbo tuttavia aggiungere che non posso accogliere gli emendamenti proposti. Anche questo disegno di legge, come tutti i disegni di legge di questo mondo, non è perfetto. E del resto non si può fare una legge, e giammai tina legge fu fatta, che contentasse tutti, che compren. desse tutta la pluralità dei casi. ·

Bisog nerebbe fare quarantadue milioni di leggi, perché ognuno ha il suo caso particolare e speciale! (Si ride).

Quindi anche questa legge ha qualche lacuna ed è swcettibile di perfez.ionamento. Ma in sede di approvazione di questo disegno di io credo 'che entrare nella strada deg li emendamenti sarebbe pericoloso Non solo sarebbe pericoloso, ma non necessario, perché l'articolo 6 della legge dice: <<Con decreti del miniJJro delle Finanze Jaranno Introdotte in bilancio le variazioni comeguenti ·della pl'esente legge. COn decreti reali, JU pro{'orta del capo del Go verno, primo mi11iJtro, seéetario di Sta/o, e del ministro, ugretario di Stato per le Finanze, di çoncerto , ove del caJo, coi rfiiniJtri competenti, Jarà provveduto alla emanazione delle ulteriori norme eucuti:;e, interprelative ed integrative eventualmente. neceiJarie per l'attuazione deJ/a prerenle l egge».

Con questo arficolo, il Governo dà a se stesso la facoltà di aggiustarsi la soma marciando.

Ciò detto, prego, onorevoli camerati, di votare questo d isegno di legge, col quale il fascista intende di dare una prova concreta d ella sua simpatia illa burocrazia dello Stato fascista. (Viviuimi, generali ap platm).

Ai Reduci Dalla Crociera Aerea

NEL MEDITERRANEO ORIENTALE*

Ufficiali! Sottufficiali! Equipaggi!

Anche questa seconda crociera, da me ideata e sapientemente organizzata dai comandi superiori, è riuscita perfettamente, esempio splen·

* li 20 giugno 1929, alle 6.30, «l'apparecchio del Duce, pilotato dal sotto· segretario Balbo e dal comandante Maddalena », ammara all'idroscalo di Orbetello ((L' idrovolante è scortato da d ue altri S. '9 Suona l' "attenti!". Un reparto di avieri rende gli onori militari. Lungo la linea degli ha"garJ, una coorte ddla legione di Maremma innalza i moschetti, Il Duce scende rapidamente a terra, seguito d all'oo. Balbo e dal capo di Maggiore della Milizia, Te· dido di preparazione tecnica' e di perfetta disciplina di volo. Sono venuto qui stamane per esprimervi non solo la m ia personale simpatia, che voi ben conoscete, ma anche la simpatia del Governo fascista e quella di il popolo italiano, il quale è fiero di voi ed ama gelosamente la sua giovane, ma già gloriosa Aeronautica.

La crociera dell'anno scorso nel Mediterraneo occidentale e la crociera di quest'anno nel Mediterraneo orientale hanno dimostrato che i progressi dell'Aviazione italiana sono incessanti. E progredire bisogna, in tutti i campi, ma soprattutto nel vostro, o, p er meglio dire, nel nostro. Progredire nelle macchine e progredire nei mezzi, in modo che in qualsiasi momento, quando la patria ed il regime vi dovessero chiamare, stormi di velivoli salgano a presidiare i cieli della patria ed a portare le ostilità nei cieli nemici .

.A s:hi i cieli d'Italia e di Europa? (Gli equipaggi prorompono· in u n Jol grido: <<A noi!»).

AI GERARCHI MILANESI *

Camerati!

Non è senza una sottile emozione che io mi accing? a parlare a voi, fascisti mila nesi, per l'affetto che io vi porto e la profonda simpatia che io nutro per le vostre organizzazioni.

ruzzi. Le autorità militari t: le rappresentanze politiche della provincia Msequiano il capo del Governo. MussolirU io abito d vile ed appare sorridente». Il sott()osegretari.o l taio Balbo presenta a Mussolini gli ufficiali e' g li equipaggi che avevano p artecipato a lla crociera aerea nel Medi terraneo orientale, rivolgendogli il seguente indiri:uo: «Duce! Ho l'onore dj presentarvi g li ufficiali e gJi equipaggi ' che hanno partecipato alla crocie-ra aerea nel Mediterraneo orientale. Essi hanno portato la b andiera della pa"tria e il segno del l...ittorio sui cieli e sui mari di cinque nazioni. Essi, Duce, a mio mezzo, vi ringraziano dell'onore che avete loro fatto p er averli· scelti a compiere una cosl nobile impresa ». Indi il Presidente del Consiglio proni.Ulcia. le parole qui riportate. (Da Il Popolo d'Italia, N, 148, 21 giugno 1929, XVI).

• Il 20 giugno 1929, aJie 10.30, MussoÙni aVeva lasciato in aereo l'idroscalo di Orbetello per rientrare a Roma. Il 10 luglio 1929, alle 10, a villa Torlonia, riceve «circa: duecento gerarchi del Fascio mi lanese, con alla testa il segretario federale Luigi Franco Cottìni, il vicepreside della provincia Jeoner .Mataloni, il console Chiappe, Comandante la legione Carroc-do, ed i Direttori della Federazione e del Fascio di Milano. Erano con essi S. E. il segretario del Partito, onorevole Augusto Turati, il prefetto di Milano, S. E., grand'ufficial, dottor su.,.. gwa, il vicesegcetario del Partito, onorevole, generale Achille Starace ».

L'opera che il vicesegretario del Partit o, onorevole Starace, ha com· piuto tra voi è stata ottima e salutare e ben ha meritato il mio plauso.

Si trattav;t di tagliare pochi rami secchi per ri dare nuove e più ricche fronde aiia robusta' quercia del fascismo milanes·e. Ora l'opera è finita ed il periodo è chiuso. ·

Bisogna però seguire le leggi dello stile nostro, fatto schiettamente di lealtà e di cavalleria, evitare tutte le forme di attività politica che riflettono il mal costume di quei passati regimi a basè di vociferazioni e di manovre di corridoio. Voi avete l'altissimo onore di appartenere al Fascio primoge9-ito, il Fascio che d eve essere degno di tutte le più .pure tradizioni fasciste e fascista esso stesso al cento per cento.

Il Fascio milanese è, infatti, il p iù osservato e controllato; militare nelle sue file deve perciò .considerarsi un titolo di massimo onore, ufiito al. senso della maggiore responsabilità. Più onore dunque, più lo so che la classe operaia va sempre più simpatizzando per il regime. Milarlo, città per eccellenza del lavoro, deve dare al mondo l'impressione di quello che il regime ha fa tto per le classi lav?ratrici e che è·infinitamente di più di quanto hanno fatto gli stessi ricchissimi Stati del dollaro e della sterlina.o dei So viètJ! (Vivi applaPJr).

Altro problema: le giovani generazioni, Esse ci appartengono per intero e noi non intendiamo di creare eccezioni di nessuna specie a questa nostra fermissima regola fond amentale. Esse debbono essere allevate con lo spirito proprio della disciplina fascista ed è perciò necessario che frequentino assiduamente e regolarmente le istituzioni che il regime ha per esse approntato e soltanto quelle.

Infine, non bisogna dimenticare che si deve Ja probità più assoluta in coloro che rivestono cariche politiche ed amm inistra· tive. Il fascismo è una casa di vetro, nella quale tutti debbof!O e possono g uardare. Guai a ch i approfitta della tessera o indossa la camicia nera per concludere affad che altrimenti .non gli riuscirebbe di condurre a termine. N egli uffic i del Part ito deve regnare il massimo ordine. Occorre seguire un metodo e rispettare l'orario. Il gerarca, grande o piccolo, deve essere sempre reperibile anche dall'ultimo dei gregari o dei cittadini, deve essere quindi sempre at sUo posto. · n inutile che io vi ripeta la mia profonda Per Milano, che fion posso dimenticare. Questo solo voglio dirvi: Presto vi darò ordini

Camerati milanesi!

L'avvocato Luigi Franco Cottinì presenta. a.l Pr esidente del .Consiglio i gerarchi del Fascio di Milano ed il deputato Augusto Turati gli rivolge un i ndirizzo di fede. Indi Mussolini pronuncia il discorso qui riportato. (Da Il Popolq d'l/ali{,., Nn 148, 164, 21 giugno, 11 luglio 1929, XVI). · di convocare il popolo milanese nella piazza del Duomo, perché possa udire Ja mia Voce e constatare che le ultime illusioni dei n emici esterni del regime sono condannate a tramontare per IL periodo della rivoluzione fascista è e sarà il più glorioso nella storia del popolo italiano. (Il discorso del capo del Governo è stato accollo da deliranJi ac. clat'!azioni. Tuili i fascisti gli Jono JlreJti intorno come per abbracciarlo).

AL DIRETTORIO FEDERALE DI SIENA*

Ho consegnato poco fa all'onorevole Chiurco un messaggio autografo**, che leggerete nel primo numero d el Yostro nuovo giornale, che si chiamerà La Rivoluzione Fauisla, poiché rivoluzioni ce ne sono state · mOlte ed occorre specificare chiaramente perché la rivoluzione' schiettamente itaHana, la nostra rivoluzione, è quella fascista.

Quando posso parlare ai fascisti ed ai gerarchi, dico sempre la ne- . ccssità che i dirigenti siano a contatto con il popolo, vedano e vengano incontro ai suoi bisogni ed alle sue necessità. Il fas cismo deve lavorare per il bene del popolo stesso e quindi non sono necessari i superuomini.

Parlando della proJsima i"OJJiJuzione a Siena del battaglione d'assalto delle camicie nere dotato di mitragliatrici, il Duce ·Ea esclamato:

Le mitragliatrici sono ordigni adorabili , specialmente quando servono per un'idea,

Mi interessa poi conoscere due cose, per sapere se vengono eseguiti gli or4ini: · Come vanno i .lavori dell'acquedotto? E cosa si fa per il risanamento, per il quale sono stanziati dal Governo svariati milioni?

Ii segreJario federale e l'onorevole Chi11rca rispondono che il Consorzio per l'acgqedotto della Val d'Orcia lavora attivamente ed i sono a buon punto. I riguardanti il risaname nto e lo sventrament o di Siena sono stati iniziati p er utle milioni e cinquecentomila lire.

Il D11ce prosegue:

Bisog na stare molto atterlti che le linee artistiche delia vostra mera- vigliosa Siena non ,•engano alterate. Io ammiro ed amo Siena ed i militi di questa terra laboriosa 'F. n ecessario che questi lavori siano fatti nell'interesse igienico e specialmente per la lotta antitubercolare, · per la quak combrtttete tanto giustamente. So che la nuova Casa della rivoluzione n ascerà nel nuovo polmone di Siena e tutto cià·è da me approvato. Ricordate quindi, cari camerati senesi, che è necessario plasmare g li uomini nuovi, i veri fascisti, perché la rivolùzione fascista, che qualche anno fa dicevo non essere iniziata, oggi si può dire che è incominciata Voi camminate come si deve. Bisogna continuare per il bene dd popolo italiano. Vi saluto, cari camerati di Siena, e _ vi jncarico di portare jf mio « alalà! » a. tutte le cam icie nere d ella balda ed intrepida legione senese.

• A Roma, a palazzo Littorio, 1'11 lug lio 1929, Mussolini riceve i mem· bri del Direttorio federale di Siena. Il dottor Antimo Pescatori, segretario federale di ri\'Olge al Presidente del Consiglio il indirizzo: «Duce! Presento a voi il Direttorio federale, composto da combattenti, mutilati, fascisti della vigilia, che vi recano il proprio omaggio ed il giuramento di essere pronti ai vostri ordini, di combattere con voi oggi più che mai per un'Italia grande e forte». Al segretario federale, Mussolìn.i risponde con le parole qui riportate.

(Da LA Rif.lo!Nzionr Fasàsta • La Scure • Il Popolo Senese, Organo della FederaZione Provinciale Fascista Senese, N. n luglio 19'29, V) · (v. Appendice, D ocumentario) .

266• RIUNIONE DEL CONSIG LIO DEI MINISTRI*

Su proposta d el capo Governo, primo ministrò, segretario di Stato, il Comiglio dei minisll'i ba approvato i uguenti pro vvedimenti: l. - Uno schema di decreto col quale si stabilisce che l'impiegato eleJJo deputato al Parlamento, anziché euere collocato in- aspenativa, come e prucriuo dalle vigenti disposizioni, pOsu1 eJiere comiderato in congedo ordinario per tutta la durata d el mandat o parlamentare. E ciò perché l'impiegato eletto dep11tato non .abbia a risentire conseguenze che egli, datd l'ordinamento corporativo della Camera ed il sistema e/el/orale in vigore, non avrebbe av11/o modo, p er discipli!Ja, di evitare .

.

2. - Un disegno di legge con il qu(t/e si estende ai cilladini ·divemlli invalidi per la causa nazioru:le, le disposizioni d ella legge 25 mai'ZO 1927, numero 481 , iJtilutiva dell'Opera 11ttzionale per .la protez ione ed a.ui.rtenza degli in Miid i di guerra, e delle l eggi 21 agosto 1921, numero 1312, e 3 dicembre 1925 , numero 2151, mlt'assunzione obbligatoria al lavoro degli in validi medesimi ed ogni altra dilposizione legislativa e regolamentare cbe alle predette si colleghi e che, comunque, concerna la proiezione e J'assisunza degli invalidi d i

Il provvedimento integra le disposizioni ema1tat e con la legge 2 4 dicembre 1926, numero 2275, e con il decreto legge IO agosto 1927, nfl· mero 1.5.19, e coiJÌtflisce fin nuovo .regnp tangibile della gratitudine del paese ver10 coloro che, con ardente pauione, sacrificarono la propria inJegriJà fisica al trionfo della rivoluzione faiCÙta .

3 - Un disegno di legge con il quale, in segno di ricon o1cimento · delle ben em erenze verso la pat ria d el can celli ere d i legazione, cavalier Alf onso Arena, au auinato a Lllssemburg o, vi en e r onferi Ja alla d i ·lui vedova, in agg ùmta_ ag li assegni ad eu a spettanti , una pensione straordinaria annua di lire d odicimila. su proposta dei capo d el Governo, ministro per g li Affari Esteri, il Consig lio ha app ro vato:

• T enutasi il n luglio 1929 (ore 10·13). (Da Il Popolo d'ltalù:, N. _169, 16 luglio 1929, XVI).

1. - Uno Jchema d i d ècreto che dà esemzione tll prot ocollo po rtante aggiunte e m qdi ficazioni al regolamento telegrafico i n term:tzio nale {reviJione di Parigi 1925 ), Ìtipu!ato alla conferenza telegrafica int ernazionale di Bruxelles il 22 settembre 1928.

2 - U n disegno di legge per l'approvazione d ei seguenli accordi aeronautici,. stipulaJi tra il Regno d'Italia e la. Repubblica francese · in T ori no il 10 marzo. 1929:": a) convenziom relati va a/t'im pianto di linee d i n avi gazion e aerea; b) protocollo re/ali vo alle m odalitJ. di· appl icazi one della r onv enzione steua.

3 . - Un di!egno di legge · concern ente nuov e 11orme penali in m ateria d i emigrazi one

4. - Dne pro ceni verbali relativi al coufine ìtalo-svizzero : a) processo verbale "di collaud o d ella strada di accesso alla nuova dogana italiana a Poniechiano, e veri fica deì mto-vi termini di cm1{me, f irm ato a Chiasso il 2 4 ap rile 1922; b) proceiso verbale di verifica d ei term ini 6.5 F. preJJo lo sbocco -della roggia della Folla nel torrente Faloppia f ra i territori di Chian a Cima e di Como, firmato a Chiauo il 2 6 ap rile 19 22.

5. Un processo verbale CONCordato in Milan o fra la del egazi one · italiana e la del egazione svizzera il 22 marzo 19 29 , rel ativo al prog ett o generale pe-r la reviJion e del confine ita/d,.svizzero da Cima Garibaldi a .M.ont e Doient.

Su p'rop osta del capo d el Go ve rno1 ministro p er il Co nsiglio h a p oi appro vato ; l - Un o JChem a d ; provvedimento l egi slativo reca nte p roroga fi no al 3 1 d icembre 1929 d el termine assegnato al p residente generale della C roce R.oJSa ltaNana per l ' esercizio dei poteri straordinari relativi al riordinamento degli 11/fici e servizi e alla dispensa del personale.

2 . ...:___ A) Uno schema di p rovvedimento legislativo recante il conf erimento al podestà di Geno va di poteri straordinari per il riordi namento· d ei serviz1 m 11nicipali del- gas e del personale di pendente dalla rel ativa azienda. B) U n o schema di provvedimento legislativo recante il conferimento di poteri straordinari alt'amministrazione provinciale d i Gen ova per il riordinament o d egli uffici e urvizi e la d i sp em a del perso nale

C) Un o "schem a d i p rovvedim ent o l egislati vo recante la p roroga d el l er· m in e au egnat o at di Potenza p er il rio rdinam ento "d egli ulfiri e serviz i e la d ùpensa d el p erJonal e. D) U no schem a di pro vvedim ento

/egillativo ruante . proroga dc/termine aJJegnato al comune di Bologna per il riordinamento d egli uffici e urvizi c la dùpenia del personale. Col 3 1 dicembre 1929, .Jeadran"no definitivemte»te l ti/J e queste proroghe e n on ne Jaranno acco rdal e altre, perché n el 1930 tutte le ammi niJtrazioni locali d ovranno essere aSiestate, in conformità agli ordini appositam ente impart iti ai prefetti da S. E. il capo del Governo.

3 - Uno schema di provvedimento l egitlativo che proroga al } O giugno 1930 il termine stabilito per la reviJione delle ut.2nze già costituite sulle acque destinate ad IliO potabile in alcuni comuni d el Lazio.

4. - Uno schema di d ecret o che apfrova il rego/am e·nto per l'eJe(llzione della 'legge 9 dicembre 1928, numero 2733, recante disposizioni per l'apertura di f armacie osped.:1liere. Il regolamento, già approvato dal Consiglio superiore di Sanità e dal Consiglio di Stato, stabili;:e nettamente i criteri du d ovranno essere seguiti dai prefetti tulle l oro decisioni sulle domm1de delle Opere pie ospedaliere che intendano aprire al pubblico esercizio di farmacie, ù z euedenza alla pianta organica e fJieta il conferim ento di pùì· di 1ma ad J!na steua Opera pia ospedaliera. ·bwltre, t'iene stabilito che l'autorizzazi one . prefellizid sia come non conferita qualora l ' Opera pia ospedaliera non abbia, entro un anno, data esetuzione all'autorizzazion e m edesima. ·..

..5. - Uno schema di regio 4ecrelo fWante la proroga dei t ermini Jtabilìti per l'applicazione,d elle n11ove n orme di legge concernenti la produzione ed il commercio delle specialità medicinali, in relazione alle necessarie trattative in corso per la revisione delle convenzioni internttzionali vigenti in materia. ·

6 . Uno schema di regio d ecreto che, sentito il Consiglio di Stato, app rova la nuova tabella organica degli ufficiali ed impiegati di Pubblica Sicurezza. · ·

Il Comiglio ha inoltre approvato, SII proposta del capo del Govern o, ministro delle Colonie:

1. - Un o schema di protJfJedimento concernente la partecipazione del Go tJe rno della Tripolitania al finanzùÙnento dell'impre;a di Pi.sida:

2 . - Un o schema di decreto concernente la riforma del nolarialo ·in Libia.

3. - Uno schema di decreto concernente la concessione ai signo ri Ro;so e De Leo della esclusività ind!IJtriale per la produzione della carta in Tripolitania.

4.- Uno JChema di de:relo concernente la c'!ncessione de/Pesportazione dell'alfa alla Società anonima Unione tripolina per l'industria ed il commercio d ello ;parto.

..5 - Uno schema di decreto concernente l'iJtiJuzione del Foro erariale in Trip olitania ed in Cirenaica.

6 . - Uno .fChema di decr eto che comidera operazioni di g rande Polizia alcuni com battimenti svolti!i in Libia n el primo semestre d el 1929

7. - Un diug no dl legge circa la d eterminazione d ei cicli d i operazio'na di graitde Polizia colonial e agli effelli previJii ddi regi d ecreti l novembre 19 22, numero 1769, e 16 marzo 1923, numero 62 1,

8. - U no schema d i d ecreto concernente l'apm enlo d elle inde11nilà coloniali al personale di ruo lo civile e militare in urvizio nella Somalia italiana, ··

9. - U no schema di decreto concernente la istituzione d i un marchio coloniale per l e primizie ortofrutticole della Libia.

10, - U n disegno di legge concernente modifiche nei g radi e ne!Je quantità del personale della amministrazione della G uerra addetto al ministero d elle Colonie. ( +)

267" RIUNIO NE DEL CONSIG LIO DEI MINISTRI *

Su p;oposla del capo d el Governo, ministro della Guetrd, il Co m iglio dei ministri ha ·app rovat o i seguenti provvedimenti: ·

Uno u hema d i d ecreto apportante modificazioni nella com pmizione della com missio ne centrale per i collaudi in appello.

Uno Jchema d i provvedimento appor/tmle m odifica nel -lei/o unico delle leggi sul matrimonio degli ufficiali.

U no .schema di provvedimento app ortante modi fua alla legge 11 marzo )926, 1111mero 396, sull'ordinamento d el regio Esercito.

Utz diseg na d i legge che stabilisce la compet enza a giudicdte d ei reati militari- co nm mal i n ella circoscrizi one del Corpo d i A rmata d i Udin e. Un disegno di l egge riguardante il computo , ai fini .Jelfe campagn e di g uerra, de/ tempo paJJat o i n lu og hi di cura, in licenza d i con valescenza, i n aspetlativa, ecc., per f erite e malattie rip or/at e nella g uerra nazional e 1915-1918.

Uno sch ema d i d ecreto recante modificazioni de/J'arlicolo 3 del regio decret o 2 8 luglia 1911 , numero 894, relativo al mat rimonio de"gli ufficiali del regi o Eu rcit o.

Un o schema d i decreto per il ritorno in ruolo di parte del p ersonale del G enio collocato a disposizione del ministero dei ù wori pubbli ci. ·

* 'I:enutasi il 17 luglio 1929 ( ore 16- 18 .4 5). (Da Ii d' l talùt, N 171, 18 luglio 19 29. XVr).

Uno schttnM di recant e mOdificazioni all'ordim1mmto e all'organico d ell'arma dei Carabinieri reali

Uno .JChema di provvedimento rera11te modifirazioni allo stato dei sollu/firiali dell'arma dei Carabinieri reali.

Il Co'!sig/io dei ministti ha poi approvato, · J/1 d el capo del Covemo , ministro della M arina:

Un disegno di legge relativo alla sopp ,·eSJione del t'inca/o di età per la cmiceuione del regio aJJentimento al matrim onio lfJ!iriali regia Marina .

Uno schema di decreto che porta modificazioni al regio ·decre/o 10 gennaio 1926, numéro 245, circa rorresponsio11e del cambio J11Jie wm· petmze del personale imbttrcaJo:

In seg11ito, 111 proposta del capo del Governo, ministro de{I'Aerouautica, il Comiglio ha approvato rm d isegno di legge che modifica il d eCreto tommissariale 24 agosto 1924 riguardante la costituzione del Cm·po equiP.aggi delia regia ( +)

268" RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI*

Su pt'oposta del·capo del Go v.erno, ministro dei pubblici, il Comiglio ha approvato:

Uno schema di provvedimento con mi è proroga/o di cinque amti i/ termine per /' atlllazione del piano regola/ore e della cillà di Sanremo . Tale 'termine era stato fiua to a/ ) setttmbre 1929 dttl regio dure/o 14 agosto 1904, ma difficoltà derivmtli spetialmente da(ltl g11erra e dopoguerM banno i mpedito rhe i lttvori poteuero esure ul. limati per t ale epoca. E neceu ario quindi co ncedere una proroga di tin'que 11nni per mettere in g rado il comune di dnre uecuzione al programma già inizia to.

Un disegno di legge recanle pro vvedimenti per la liquidazione dell" Unione edilizia Con l' iÙittizione del/lufficio ·eJtllonomo di · cio per la liquidazione deii'Uhione edilizia nazio nale, di mi al regi o decreto 21 luglio 1926, numero 14)1, si voi/e rendere più spedit o e meno oneroso lo svolgimento della liquidazione .stessa. Gravi difficol!tì S(tno sorte tuttavia nella definiZione dei com plessi rappo rti derivanti 1111'! cos} importame gestione, onde "Ii è reso necessario di emanare a/ome

• il 19 lug lio 1929

17· l9.30). (Da Il Po polo à'l tal;a, N . 173, 20 luglio 1929, XVI) norme chiarificatriri, al fi11e di eliminare inutili, quanto dannose, conversazioni, e di accelerare maggiol·"m ente la chiumra della liquidazione.

Uno schema di provvedimento concernente la costruzione di una nuova via di comunicazione Ira la Romag11a e la Toscana, da San/a Sofia tt Stia, per lo sfmttamento della fore sla demaniale di Campigna. ( + ) *

IL PIANO YOUNG **

Dopo aver riauunto la linea di condo/la ten uta dal Govern o italiano in questa materia · e fiuata in ripetuti dommenli diplomatici, S. E. il capo del Governo ha fano le seguenti·

Non è possibile portare un giudizio assoluto sul piano Young. Bisogna giudicarlo in via relativa, t enend o presenti. i fatti che lo h anno preceduto e le soluz ioni datev i, e quindi la situazione che esso è ch iamato a risolvere.

• N ella 269" riunione, tenutasi il 24 luglio 1929 (ore 17-19), il Consiglio dei ministri « sgraVi JÌS<a!i per cinque<ento milioni a vantaggio dei privati e dell'economia generale del paC'Se». (Da Il Popolo d'Italia, N. 177, luglio 1929, XVI).

•• La mattina del 26 luglio 1929, Mussolini giunto a Messina, <<su d i un idrovolante pilotato da S. E. l'on. Balbo e dal comandante Maddalena. Dopo aver visitato gli impianti della base navale ( +), S E. il capo del Governo è ripartito in volo ». Alle B.45, «accompagnato da S. E. Balbo», era giunto a Brindisi, « a bordò di un idrovolante S J 9 p ilotato dal comandante Maddalena, ammarando all'idroscalo militare». Visitata rapidamente la città, alle D 30 aveva ripreso il volo,« scortato da una. squadrig lia. di S. 55». Alle 19, ·« J'idrovo 12t'lte di S. E. il capo d el Governo, pilotato dal generale Balbo e dal comandante lena», era ammarato «a ridosso dd porto di Rimini. (+) li Duce aveva alln !barco un asprito freschissimo e per nulla affaticato. (+) Quando l'apparecchio ha toccato la spiaggia di Rimini, la folla dei bagnanti ha riconosciuto il Duce e l'ha lwtgunente acclamato. Da Rimini, i q uattro idrovolanti ripartirono alla volta di Riccione, dove ammararono alle 19.20. C+) Una folla enorme di bagnanti ha accolto jj D uce, che si è recato subito a trovare !;1. ' famiglia, la quale (+l da qualche tempo si trova a Riccione. Gli apparecchi sono andati quindi ad aminarare a Rimini. Il Duce è ripartito aUe o re 20.)0 l) alla volta d i Roma Il 27 luglio, era ritornato a Riccione «per trascorrere Sf'rene ore di riposo i suoi familiari )) .. Il 30 ( ?) lug lio, era rientrato a Roma. la mattina del 31 luglio, al Vimina!e, aveva avuto un colloquio con Eleuterio Venizelos, Prf'S idente del Consiglio di Greda . Il 1°, agosto, a pala:zzo Ch.ig i, presiede una riwtione «per l'esame conclusivo dt:-1 piano Young, per la sistemazione completa e definitiva delle riparazioni tedesche». l n tale occa.siott(<, il Presidente del Consiglio fa le dichiaraziolii qui r iportate in riassunto. 11 Popol o' d'Italùt, Nn. 179, 180, 181, 183, 184, 27, 2R, 30 lug lio, l , 2 agosto 19 29, XVI).

BENITO MUSSOLIN[

Esso rappresenta evidentemente una soluzione di compromesso, basata su reciproch e conceSsioni . Non sarebbe nemmeno possibile di giudica rne u na p arte senza tenere presente le altre. Cofne espressamente avVertito·i suoi autori, t utte le sue p arti sono tra loro iritima mente legate. Og nuna di esse cadrebbe, disgiunta ·d alle !imanenti .

Il Governo italiano ha esaminato il piano Young tenendo presen ti queSti fatti; ed è pronto ad cOme un tutto inscindibile, ove g li altri Governi lo accettino, nell' intento di age,•olare coSl l'opera d i ricostruzione f'Conomica e politica dell' Europa.

AL GRAN RAPPORTO DEL FASCISMO*,

Camerati!

Questa vostra assemblea si trova dinanzi a due f atti comp iuti: il' ra pportO d ei novantadue · pref etti del Regno, molto importante,_come vi dimostrerò fra poco, e la nuova sistemazione del Governo, la cui notevole portata vi illustrerò in seg uito, sebbene io pensi che sià. già d al · vostro spirito chiaramente intuita. •

Le mie parole, come sempre da oramai un ventennio di ' b attag lie politkhe, delle quali un decennio di battaglie fasciste, vengo no dopo' i fatti, i guaii non traggono origin e da assemblee, né da preventivi

4 Il 17 agosto 1929, Mussolini era riapp arso in Romagna. la mattina di quel ' g iorno, a Forll, aveva ricevuto il prefetto d ella città e quelli di Ferrara, P iacenza, Reggio Emil ia.. Nel pomeriggio, ave-va visitato «gli accampamenti dell'Wldicesimo fant eria nell'alt a valle del Bidente» la località I sola, punto di partenza d'una .strada in costruzione verso la foresta di Campig na . La mattina del 18 aiosto, aveva assistito, « nell'alta vall e del Bidrnte, ad una manovra della divisione militare di Ravenna.. Il capo del Governo ha elogiato gli ufficiali per il comportamento dell e· truppe T ornato a Forlì, ha. ricevuto i prefetti di Bologna· , Modena, P arma e Ravenna» . Nel pomeriggio, avcva visitato Santa Sofia. Il 19 agosto, alfe 19, « p roveniente dalla Rocca delle Caminate » , si era soffermato a Predappio Nuova.. Il 20 agosto, era rientrato a Roma : La ffiattina del 2 settembre, aveva assistito ad una esercitazione dell'Armata aerea svo ltasi « sulla costa toscana». Il 3 settembre, era rient rato nella capitale. Il 4 settembre, si era portato in auto ( ?} a Carpena. dove, la inattina del 3, «donna Rachele Mussolin.i, consorte di S." E, il capo del Governo, aveva dato felicemente alla luce una bambina, alla quale era stato imposto il nome di Anna Maria ». Il 5 ed il 6 settembre, a Forli, aveva presieduto le riunioni del Comitato permanente del grano. Il 7 settembre, era rientrato a Roma. Il 14 settembrt', alle 11, in piazza Venezia, nel corso della grande a.ssem· blea del P, N . F., pronuncia il discorso qui riportato. (Da Il Popolo à'italùr,, Nn. 197, · 198, 199, 210, 211 , 2 13, 214, 221 , 18, 20, 21 agosto, 3, 4, 6, 7, settembre 1929, XVI),

Consigli od ispirazioni di individui, di gruppi o di circoli i sono sioni che io maturo da solo e delle quali, come è giusto, nessuno può essere a preventiva conoscenza : nemmenO' gli interessati che possono sere g radevolmente sorpresi anche quando lasciano il posto. Un uomo solo tempestivamente è informato, il capo dello Stato, Ja Maestà del re.

Per quanto sembri, dopo una settennale esperienza, quasi assoluta· mente superfluo, voglio ripetere che ritengo questo riserbo assolutamente _ necessario e comUnque appartiene oramai a queiJo che si è convenuto chiainare il mio stile di Governo al quale intendo di restare mente fedele. Da ciò potete dedurre quale credito si debba accordare ai cosiddetti . « uffici voci>>, composti in massima parte di delusi, di sfaccendati e di imbecilli.

Un terzo ordine di fatti, che più da vicino vi riguarda, voi apprenderete, nel corso stesso delle mie parole.

[ capi della provi ncia, dei quali almeno una quarantina vengono più o meno direttamente dalla vostra gerarchia, mi sono apparsi, dopo gli esaurienti e spesso minuti colloqui, sempre più all'alte:zza del loro delicato compito, che abbi-accia tutta h vita di una provincia in tutte le sue espressioni politiche, amministrative, economiche, sociali, morali. Sono soddisfatto in genere ed in particolare per aver constatato che è stato raccolto il mio monito concemente la verità che bisogna sempre dirmi, in ogni caso, soprattutto quando è spiacevole, pOiché tacendola si impedisce _ di correre in tempo ai ripari. Gli argomenti sui quali io avevo in· vitato i prefetti a riferirmi in particolare, mi permettono di tracciarvi il panorama generale della nazione in questa fine delranno. .

Andamento della bonifica integrale: il piano di questa bonifica è gigantesco. Si tratta di un milione e seicentomila ettari di terreno, per un importo di oltre due miliardi e trecento milioni di lire. Dalla valle del Po, con le bonifiche di Cremona, Pa[m.igiana-Mog lia, Burana, Bassano, Friuli, Ferrara e Ravenna, al Consorzio di Pìscinara, prima gloriosa tappa nella marcia di redenzione deHe paludi Pontine, da Coltano in terra di Toscana a Siguri in Calabria, alla Stornara Jonica, da Lentini in Sicilia a Torralba in Sardegna, dovunque si compie uno sforzo, che può inorgoglire un popolo e creare un titolo imperituro di gloria per il regime - fascista. :e la terra riscattata e, con la terra, gli uomini, cori gli uomini la. razza.

Ma queste grandi opere, che danno lavoro oggi a dfcine di migliaia di operai, che lo daranrio domani a centinaia· di mig liaia di contadini, sono accompagnate dalla esecuzione·di altre opere, non meno necessarie; quelle di irrigazioni, per le quali sono in corso lavori per l'importo di trecentosettantaquattro milioni: bacini montani, canali deri· vatori da fiumi e da laghi, sfruttamento di acque sotterranee. Anche in questo s i procede innanzi e due provincie, quella di Piacenza c quella di Alessa ndria, meritano di essere messe all'ordine del giorno, perché sono risolutamente a ll'avanguardia in fatto d 'impianti.

I fatti, che nessuno può smentire c qualcuno · vi fosse, io lo munirei di un gratuito biglietto circolare, perché si convincesse della loro verità, bastano a gelare il sorrisetto ebete, che in questi ultimi tempi i residui dell'antifascismo stra niero avevano sulle labbra. -Come se la bon ifica ·si facesse n'el volgere di una g iornata, come se la non richiedesse lung a preparazione, molto denaro, moltissimi · strumenti e uomini e qualche volta il sac rificio dell a vita.

D isoccupazione. Voi avete Seguito la curva di questo fenomeno: da quattrocentottantanovemi la d isoccupati e sussidiati, nel febbra io ddl'a nno corrente, siamo discesi a un minimo di centonovantatrcmila alla fine di giug no, per risalire a duecento unmìl a alla fine di luglio, trentaquatt romila in meno che nel corrispondente mese del1928. Andiamo, quindi, verso il periodo de lla ineluttabile disoccupazio ne stagionale.

Allo scopo d'attenuarne le conseguenze, un programma d i lavori è stato concretato per un importo d i centotrenta milioni, interessanti quaranta provincie, più nove milioni d'annual ità, che corrispondono ad u n altro centinaio di m ilioni, più alcuni tro nchi dell'autostrada pedealpina, più i lavori d ell'Azienda d ella strada, che occuperanno non 'meno di sessantamila operai, e altri lavori in corso, come la direttissima BolognaFirenze.

A proposito dèll' Azienda d ell a strada , affiora qualche movimento d ' irisoddisfazione. B asterà ricordare agl i impaz ienti, i quali pretendono il mi racolo immediato, che l'Azienda della strada è nata il 1° ottobre dd 1928 e . organizzò j suoi .uffici nei tre mesi successivi, fu sorpresa da i rigori eccezionali dell'inverno, ha potuto por mano al lavOro solo a primavera con d itte spesso rid icolmente attrezzate: se i mesi e i risultati sono .visibili a tutti e più si ved ra n no nel 1930. Il programma d i sistemazione dei primi seimila chilometri di strade nazionali in cinque" an ni sarà pienamente rCalizzato. T utti sanno che io ho una specié di passione romana pe_r le strade, nelle qual i scorgo uno degli elementi fonda mentali del benessere e dell'un ità del popolo

Ma un alt ro problema, sempre in materia di lavori pubblici, mi rende particolarmente ansioso: quello degli acquedotti civici· e rurali Mentre l'acquedotto pugliese avv ia à compimento la colossale impresa, altri acquedotti sono alle viste per essere attuati; cito quelli che interessano decine e centinaia di comuni, come l'acquedotto d el Monfer rato; quello de!J'Istria, quello di Schi evenin nel Veneto , quello del Russo in provincia di· T eramo e non rico rdo i minori .i,n costruzione, come quell i di Siem., d i Sass:tri, di Rave nna. 11 regime fascista ha qui un altro d'orgoglio e di gloria: ha dissetato milioni d'italiani, che aÙendevano !'acqua da decenni e talvolta da secoli! Anche l'industria meccanica e metallu.rgica avrà, fra Marina da g uerra. e ministero delle Comunicazioni, lavori per circa un miliardo.

Gli accordi lateranensi .sono presi di mira dai neri e dai verdi. Gli uni e gli altri sono stati sconfitti, gli uni e gli altri anelano ad una specie di rivincita e al momento in cui "potranno dire trionfalmente: l'avevamo detto lioi ! Sconfitti sono stati i temporalisti, i quali erano rimasti al 1849 c sognavano imposs ibili restaurazioni di istituti, travolti dal fatale volgere della storia, e si acconciano, molto obtorto collo, ad uno stato ridotto a una città e città ridotta ad una superfié:ie di pochi ettari; sconfitti sono i"<( verdi» i quali avrebbero voluto irlcancrenire il conflitto, eternizzarlo, non per il bene delio Stato, ma per la mortificazione dd_la Chiesa. Que· ste due categOrie di sconfitti, una volta nemiche, sembrano quasi alleate. La voce diffusa che il Governo fa scista, dopo ave r ·d j. strutte entrambe le massonerie, vedrebbe di buon occhio il ricostituirsi di una t erza per fronteggiare il clericalismo, è semplicemente puerile. Non abbiamo bisogno di ricorrere a q uesta specie di trucchi. Bastiamo noi a noi stessi. E siamo d'altra parte troppo intelligenti per non aver veduta la manovra e per non evitare i due estremi che a vicenda si condizionano: clericalismo ed il suo avversario. Le polemiche che si sono svolte al e· nei g iornal i, non devono essere drammatizzate oltre misura. Le speranze di taluni circoli d'oltre Alpe sono dest i· nate a rimanere speranze più o meno pietose, almeno per quanto ci concerne Si tratta di polemiche che io vorrei chiamare «di assestamento)), di precisazione di posizioni e sono perfettamente comprensib ili , poiché mentre nel campo··fascista si è considerato l'evento nelle sue imponenti ma reali proporzioni c significazioni ·e limiti, alcune voci nel campo cattolico, specia lmente la ico, hanno ·rilevato sbandamenti ed illusioni che era necessario di rettificare, il che è stato fatto con tempestive sanzioni. Ma dal sequestro di qualche dozzina di oscuri giornaletti dell'estre· mismo 'çattolico,, con venature popolarcS<he alla Kulturkampf di Bi· smarck, alle lotte napoleoniche corre molto spazio e moltissimo tempo L È quasi banale dichiarare che la lotta fra la Chiesa e lo Stato nuoce allo Stato; ma non giova nemmeno alla Chiesa. Può essere, alle volte, una fatalità, non può essere mai un .programma od un ideale, spec.:ialmente in uno Stato come il nostro, che potrà in altri domini mostrare la sua unità e la sua forza.

Del resto le posizioni in Italia sono ilette cosl come dovevano essere tezza della fine della politica vincolistica ha · g.ià provocato una sicura ripresa dell'attività edilizia. .

La Chiesa conosce la dottrina fasçista dello Stato ed è del 1925 la mia formula: « TUtto nello St"ato, ni"ente al di fuori dello Stato, niente ,contro Io Stato)). .

Ora, dai rapporti dei pre fetti risulta che il clero. italiano è riello. Stato italiano, cioè ossequiente. all e legg i dello Stato e spesso entusiasta del regiale. Salvo alcune provincie di confine e tre provincie ddl' Alta Italia, in tutto il resto, e ·soprattutto nelle pròvincie del Mezzogiorno, il clero è perfettamente a posto e QOn chiede che di colJaborare le autorità costituite.

. I parroci sono figli del nostro popolo; gente della nostra·gente, che non vive nelle nuvole sublimi dell'assoluto, ma nel relativo, modesto e interessante, della vita di ogni giorno. . .

Li vedete In talune regioni inforcare la biciclçtta, c anche la motocicletta, frequentare le fiere e i mercat i, mescolarsi alla profana wnan ltà. Ora questa massa di parroci non ha, nella sua enorme maggioranza; che .un desiderio: quello di collaborare con le locali e Centrali gera;chie fasCiste, non solo per un comprensibile bisogno di tranquillità, ma perché i parroci non dimenticano i tempi :antichi e li sanno intelligentemente confrontare con gli odierni.

D el resto migliaia di preti, come cappellani delle nostre legioni anziane e sono da sette anni legati molto iÌltimamente alla vita del regime. Del resto il regime ha novemila vedette in ogni angolo d'l"talia, pronte a segnalare eventuali sconfinaménti e un Governo sensibile e vigile a Roma. H a le sue forze, i suoi ideali, il suo avvenirè, garantito dall'educazione fascista delle· nuove generazioni. Dato l'atteggiamento volonteroso del clero maggiore e minore, non v'è dubbio che .il color optimm è destinato a riapparire tanto più presto, quanto più rapidamente .si rinunzierà a intentare processi a personalità e a vicende del Risorg imentO, sulle quali oramai il nostro e il giudizio del popolo italiano sono definiti vi; quanto più presto si rinunzierà a <<forzature» "giornalistiche, o"rganizzative, Oratorie, che non h anno uno scopo preciso i_n un regime come il nostro e non fanno che sollev:ue più o meòo legit· ·timi motivi d i divi sione e sospetto; quanto più presto si smetterà d'avanzare la tesi del «potere indire tto» della Chiesa, tesi che noi nel la maniera più categorica respingiamo, in quanto non ci è dato cono·. scere dove qli.esto potere cominci e dove finisca e di qua] i mezzi si giovi . e per quali scopi. Questo quadro ha, come dicevo, in talune provincie, · specie di confine, le sue ombre, che vanno però a poco a poco disperdendosi.

Un altro argomento all'ordine del giorno dei colloqui coi prefetti è stato l'esame della situazione che si determinerà con la fine del vincolismo in materia di pigioni. Il Governo fascista ha abituato gli italiani al mantenimento di quanto afferma. Col 30 giugno 1930 è stata decisa la fine del vincoliSmo, durata .sedici anni; col giugno questo inevitabil· mente avverrl. Ma la situazione è, nel complesso, rassicuraò.te. La cer- .

Del resto, solo in due città, Milano e Roma, il problema ha carat· tere di gravità. Ma tanto a Roma quanto a Milano si sta costruendo una riserva imPonente di locali da gettare sul mercato allo scadere del vincolo, per alloggiare gli sfrattati. Questa misura gioverà anche a contenere gli eventuali aumenti ·delle pigioni, offrendo · una maggiore disponibilità di case. Ma i proprietari di case, che sono riuniti in una Associazione nazionale e hanno desiderato e ottenuto il riconoscimento giuridico e l'alto privilegio di chiamarsi fascisti, dovranno dimostrare coi fatti che h loro libertà non si tramuterà in licenza.

Nel qual-caso non si ripristineranno gli aboliti vincoli, ma si farà ricorso ad altri provvedimenti ·forse più duri ed efficaci. Solo coraggiosamente e antidemagog icamente la politica dd vincolismo ci saranno gradualmente le case per tutti. E, nell'attesa, lavoro assicurato a centinaia di migliaia di terrazzieri, muratori, manuali, falegnami, fabbri, ta ppezzieri, elettriCisti, nonché all'industria siderurgica, così legata all'edilizia moderna. Mantenendo i vincoli, il nodo diverrebbe inestricabile e coodurrebbe ad un immenso demanio edilizio dei comuni e dello Stato con una nuova poderosa burocrazia, ·che dovrebbe amministrarlo e che graverebbe naturalmente sul costo delle pigioni. Esperimenti del genere possono essere imposti dalle necessità del tempo di guerra, ma sono una pura follìa in tempo di pace.

Dal rapporto dei prefetti risulta ancora che i contributi sindacali facoltativi sono stati aboliti dovunque, e che il prossimo 28 ottobre un complesso grandioso di opere rurali da inaugurare imprimerà uno speciale carattere alla celebrazione della nostra .rivoluzione in a rmonia con le direttive generali del regime.

Dopo il rapporto dei prefetti, di cui vi ho dato gli estremi, l'altro fatto compiuto, che avete dinanzi, è il mutamènto nella compagine del Governo. Mutamento Ìlon soltanto dì uomini. l caratteri di questo mento non sfuggono alla vostra attenta riflessione. Prima di tutto, una netta accentuazione fascista.

Come siamo lontani dal primo ministero di coalizione e come si appalesa potente questa nostra rivoluzione che, al contrario di molte altre, più procede e più _si colora del suo ideale! Nel Governo sono presenti, come tre dei quadrumviri della marcia su Roma.

Si diceva che i sottosegretari erano destinati a rimanere tali per tutta la vita. Ed ecco che ben nove di essi salgono, dopo l'indispensabile periodo. di tirocinio, al priino posto nella responsabilità del Governo. Io non dimentico coloro che se ne vanno, quando è l'ora, senza darsi l'aria di sbattere ]a porta.

ValendOmi dell'articolo 4 della legge sul prÌJ!lO ho t rasfar·mato il ministero dell'Istruzione pubblica jn ministero dell'Educazione nazionale. Con questa decisione, che sembra puramente nominale, ho inteso invece riaffermare, nella forma più esplicita, un principio: e cioè che lo Stato ha non solo diritto, mit dovere di educare il popolo, e non soltanto quello d'istruirlo, per la qual cosa potrebbe bastare, alla fin e, anche un appalto a un'impresa privata. 1:: quindi di stretto 'rigore logico che l 'Opera nazionale balilla passi al ministero nazionale, tanto più che l'Opera nazionale ha assunto il compito dell'educazione fisica in tutte k scuole e sta, a tale scopo, egregiamente preparandosi. Deve quindi entrare a far parte del ministèro dell'Educazione nazionale .

Un altro miniStero che cambia non solo nome, ma contenuto, è quello de lla Economia nazionale. Sta di fatto che questo ministero è andato, in questi ultimi tempi, riducendosi a sempre più modeste proporzioni. Taltigli la statistica, il commercio estero e la direzione generale del lavoro, della previdenza e dei credito, che sta più conven ientemente domiciliata al ministero delle Corporazioni, il nucleo essenziale del ministero d ell" Economi3. si riduce all'agricoltura. Diamogli, dunque, questo nome, anche a confermare l'indirizzo fondamentale della nostra politica e<;onomica, mentre al ministero delle Co rporazioni , rinforzato, passano rÌuove . funzioni. L'agricoltura ha ancora bisogno di un organo propulsore cectrale, cioè di un ministero. L'industria no: i suoi interessi stanno tra le corporazioni da un lato e le finanze dall'altro. un'agricoltura sviluppata e ricca darà un progrediente mercato interno all'industria nazionale. .n naturale che tutti i servizi affe renti a lla legge Mussolini, siano concentrati nel ministero dell"Agricoltura, apposito sottoseg retario. çiò mi fu espressamente domandato da Sua Eccellenza D e Stefani con una lettera in data 19 aprile anno corrente, quale e ra testualmente -d etto che (( rapplicazione della legge mila bonifica imegrale deve dip endere da '"' 11nico organo go vernativo iu modo pou ibilmente totalitario e ciò per /,z dowla unificazione dei servizi e !a_rapidità delle decisioni, uni ficazione cbe Ji ritietJe più cbe mai neceuaria data /' imponenza e le difficoltà d el problema dalla cui Joluzione dipende il successo della politica ecouomica e 4emografica del regime».

Il ca rattere ·più saliente degli attuali mutamenti è la mia rinuncia ai ministeri militari che ho tenuto per quattro anni, durante i quali si è lavorato moltissimo. Quello che si poteva fare dai punto di vista della unificazione spirituale fra tutte le Forze .Armate, Milizia compresa, è statò compiuto. Il ministero della Difesa n azionale·avrebbe proporzioni tro ppo grandiose per un uomo solo. Tutte le Forze .Armate, d'a ltro canto, hanno un supremo dirigente nella persona d el capo di Stato Maggior il quale è alle dirette dipende nze del capo d el Goverro. Provvedimenti in çorso di elaborazione porteranno alle mie dirette dipendenze, oltre la Milizia Volontaria Sicurezza N azionale, il Co nsiglio di Stato, la Corte dei Conti, l'A vvocatura erariale, la Polizia , Quest'ultima è istituto troppo importante e geloso perché non debba direttame nte capo del Governo.

La figura d el primo ministro va così prendendo solida consistenza c"si realizza non solo nella lettera, ma nello spirito l'apposita legge, che è una tra. le più innovatricì e rivohizionarie della nostra leg islazione. Qualcuno non cad rà nell'errore, veramente imperdonabile, di cred ere che la sistemazione del Governo significhi una modificazione nelle sue direttive. t un Gove rno con una maggiore accentuazione di fa scismo : le dirett ive non possono essere quindi che accentuatamente fasciste. Solo d ei rimbambiti nostalgi ci o tepidame nte cOnve rt iti o. comunque rimorchiati, possono vaneggiare o p argoleggiarc di « tempi » a coloraz ione o scivolamento demoliberale. N on mai co me in questo momento io ho m isurato la m iserevole vanità c la patente me nzogna del d emoliberaiismo. Non mai come in questo momento ho sentito tutta la viva attualità della nostra dottrina deiJo Stato, acce.ntrato e autoritario. Questa, che gli idolatri del nwnero informe chiainano, con gesto di vana esecrazione,.« dittatu ra», noi la riconosciamo: la dittatura è nei f atti, cioè nella necessità del comando nella fo rza politica, moràle, intellettuale dell'uomo che la esercita, negli scop i che s i prefigge.

Ciò significa, forse, chiusura ermetica di ogni spirag lio dal quale possa filtrare il dissenso o la critica ?

Affatto. Un conto so no le direttive fondamenta li della rivoluz ione, sulie qual i non bisog na ,e, se necessa rio, d iscute re con· una discrezione e in apposita se de, com'è del resto accad uto sempre • d all'ottobre 1922 in poi, e un conto sono le gestioni amministrative ed i servizi d ello St:1to. Non cade il mondo c meno ·_anco ra il regime se le g randi amministrazioni centrali dello Stato c q uelle autarchiche periferi che potranno esse re, com'è già :1vvenuto, oggetto di discussione e di critica da parte dei competenti. Non cade il mondo, e meno ancora il rrgime, se d 'ora innanzi, come da istruzioni già impartite, i podestà di comuni con popolazione superiore. a centomila abitanti' dovranno convocare la Consulta una volta al mese. Non cade il mondo, e meno ancora il regime, se la Camera fascista svolgerà in tutta tranquillità e utilità la sua funzione di controllo su tutta l'amminist razion e dello Stato La critica per la critica è i nsulsa, la critica in malafede è antifascismo; ma Ja. critica fatta senza secondo fin e e con un sol o fine - quello cioè d i perfezionare incessanteme nte lo Stato nella sua amministrazione - è feconda e deve essere accolta dagli uomini responsabi li, e non in fa ll ibi li , non con mania, ma con soddisfazione. Il fatto d i passare a controllo severo, rria obietti\'o, le amministrazioni avrà benefiche ripercussioni anche nel· l' alta burocrazia.

Insomma deve realizzarsi nell'ambito de ll'attività amministrativa e legislativa una viva, continua, cameratesca collabotazione tra Camera c Governo, fra fascisti de11a Camera e fascisti del Governo, gli uni e gli di una sola cosa ansiosi e pensosi: della vita, delio sviluppo della gloria, della potenza -d ella rivoluzione e dello Stato fascista. "

In data 19 marzo, Sua Eccellenza Augusto Turati mi dirigeva la seguente lettera :

«DuCe! Il 7 aprile si compiono Ire anni della mia tisstmzione alla carica di ugrctario. Il bilancio della mia modesta ,opera lo conouele : credo di aver servito con fedeltà e couienza. Qualrmque Ji.t comando, voi !ttpete che io risponderò come tre anni fa: Jla bene! Perciò)auiale che anch'io vi dica il mio animo. Ritengo che m eglio .sia cb'io me ne rientri nei fa1!ghi. E nereJJario, D11ce, che qualomo dia questo esempio: andarsene senza chiedere nes.sun'a!Jra. poltrona e nesuma pen.rione; andar.sene mettendosi m//'" allenti! 11 e dicendovi grazie per averm(comentito di sertJire e per avermi dato pin di q11ello che io non meritaui per l e mie qualità». · •

A questa lettera di perfetto stile fascista, io dò una rispostà, Ordinando ad Augusto- Turati di rimanCre al suo posto e di continuare. la sua fatica. Augusto Turati ha grandemente benemeritato della causa della rivoluzione fascista; è un uomo sul quale posso contare, sul quale il regime può contare. Ma il ciclo della sua attività non è concluso: il Partito Nazionale Fascista deve esser grato a Turati; durante i tre anni del suo segretariato, _egli ha creato delle istituzioni che sono entrate definiti. vamente nella vita del regime. .

Ricordo il Dopolavoro, i Comitati intersindacali, germe del Consiglio nazionale,e dei futvri Consig li delle corporazioni, le Milizie universitarie, la fascistizz azione delle forz e sportive, la riforma dello statuto dd Pa"rtito Nazionale Fascista secondo i dettami della nostra dottrina , k: Opere assistenziali, l'Associazione degli ufficiali in congedo. Immense forze nwneriche e morali, che erano fuori del regime, vi sono state introdotte dall'opera di Augusto Turati. Egli ha dilatato l'azione del Partito a tutte le categorie della popolazione. Ecco il terzo tempo in atto e che deve essere soltanto accelerato!

Ma il merito maggiore di Augusto Turati è stato quello di avere realizzato, in seno al Partito Nazionale Fascista, la dottrina dello Stato. Quand'egli grida ai fascisti: «Avete voluto lo Stato forli; acretiatelo, anzi rt!te/o! », egli esprime, nella forma più solenne e più religiosa, l'esigenza fondamentale dello Stato in genere e dello Stato fascista in particolare.

Eccom i, concluso l'elogio di Augusto Turati, ad un altro oggetto in· teressante del nostro esame: il Partito. Taluni articoli, bUoni nella sostanza ma alquanto ondivaghi nella forma, hanno provocato interpretazioni estensive ed arbitrarie. Si è parlato di una autosoppressionc del Partito Nazionale. Fascista. Qui, meglio che alr Aja; si può dire che la cosa è veramente grottesca e ridicola.

Coloro che hanno tale insensata ipotesi, sono degli incoscienti, o dei traditori, o dei vendicativi, che vorrebbero annullare il Partito Nazionale che ha fatto la rivoluzione, che vorrebbero togliere . al regime una forza spirituale per lasciargli solo le forze materiali. Di pleon.astico non c'è che la loco meschina perfidia o la loro palese insufficenza mentale! Non si tratta di sapere se _il Partito debba esistere o meno, perché, se il Partito non ci fosse, io lo inventerei e)o inventere i cosl come è il Partito Nazionale FaScista, numeroso, disciplinato, ardente, a struttura rigidamente gerarchica. Sì tratta di «situare )) il Partito nello Stato. Ma questo è già stato fatto, o immemori dell'antifascismo, sino dal 1921, nelle dichiar;1zioni programmatld;te del fa scismo, come ha ricordato Michele Bianchi alla Camera, e sin dal 6 gennaio 1927, o ancora una volta smemorati, nella mia circolare ai prefetti, non dimenticata, né dimenticabile.

Sin da allora io proclamavo che il Partito non è che una forza civile e volontaria agli ordini dello Stato, così come la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale è una forza armata agli ordini dello Stato. Il Partito è la organinaiione capillare del regime. La sua importanza è fondamentale. Esso arriva dovunque. Più che esercitare un'autorità, esso esercita un apostolato e con la sola presenza d ella sua massa i nquadrata esso rappresenta l'elemento definito, caratterizzato, controllato, in mezzo al popolo. il Partito con la massa dei suoi gregari Che dà all'autorità dello Stato il consenso volontario o l'apporto incalcolabile dì. una fede. Ogni dualismo di autorità e di gerarchia è scomparso.

Il capo della pro:vincia ha ai suoi ordini tutte le forze periferiche, nelle quali si esprimono lo Stato ed il regime; quindi anche il Partito, quindi anche il segretario federale, il quale assume la sua funzione e la sua precisa fisionomia di subordinato collaboratore del capo della provinçia, di vero e proprio funzional-io extra ruolo della regia prefettura. A Oessuno di voi potrà sembrare _arida umiliante questa definizione lo stesso non sono che un funzionario del regime e voi stessi sentite che la vostra forza, la vostfa dignità, il vostro prestigio è in questa vostra accettazione e dedizione. Quanto al lavoro, ce n'è per il prefetto e per il segretario federale!

D'ora innanzi, quindi, il segretario del Partito Nazionale Fascista sarà nominato con decreto reale su mia propostà. I segretari federali saranno

· nominati con decreto del capo del Governo su proposta del segretario del Partito Nazionale Fascista. ·

In questo di una log i(ità assoluta, sarà ancora. una volta la consapevole, definitiva, solenne subordinazione del partito allo Stato. Tutto ciò può sembrare originale e nuovo a coloro i .quali per i l fatto che si chiama ancora « Partito » considerano il nostro organismo politico alla stregua degli altri partiti; ma i caratte ri, le attribuzioni, il funzionamento del Partito Nazionale Fascista ne fanno nel totalitario Stato fascista una istituzione .assolutamente dive rsa. Grande cammino è fatto dal 1927 in poi, tanto che tutti i prefetti mi hanno fatto J'èlogio d ei segretari federali. E questo elog io io rivolgo a voi che :n·ete dimostrato di essere all'altezza del vostro compito. D el resto le posizioni sono chiare. Se nel fascismo tutto è nello Stato, anche il -Partito non può sfuggire a ta le inesorabi_le necessità, e quindi collaborare subordinatamebte co· gli organi dello Stato. Si opina che dopo il plebiscito il Partito dovrebbe rinunziare a Ua sua esistenza autonoma, d istendersi, dilatarsi fino a com· prendere tutta la nazione, per evitare la distinzione fra ital iani fascisti e ita liani non fascisti o antifasciSti. Vi rimando su questo argomento al mio discorso della. Scieitl di .Milano. Queste d istiilzioni sono fatali e necessarie.

Fra coloro che hanno fatto la rivoluzione e tutti g li altri ch"e non l'hanno fatta, fra coloro che hanno creduto e quelli che hanno irriso all a fede, fra coloro che h anno sofferto e quelli . che hanno atteso e tradito, una differenza si impone.

Ma accade forse che la divisione fra fascisti e non fascisti determini una permanente situazione di privilegio pe r i p rimi? Affatto. I fascisti fedel i alla nostra dottrina non chiedono, non voglio no chiedere privilegi. Essi si sen tono cittadini privilegiati solo e in quanto ha nno l'impegno di essere i migliori cittadini, i più dotati di senso dì responsabilità ' c di dove re, i prim i cittldini quando si tratta di lavoro, di d isciplina, di sacrificio.

Il Partito non è una casta chi usa, poiché ogni anno riceve un alì mento quasi automatico dall'affluire delle nuove generazioni. Casta chiusa un organismo cfie alla data del 7 settembre dell'anno vn può mettere in linea queste cifre: iscritti ai Fasci" maschili, 1.020.000; ai Fasci femminili , 93.495; alle giovani italiane, 85.949; alle ,piccole italiane, 560.251; a lle alunne, 53 600; ai Gruppi studenti universitari fascisti, 25.440; ai profes sori ed assistenti fascisti, 2.2 12! ·

Non bisogna confondere il Partito Nazionale Fascista, che è forza politica primordiale del regime, col regime, che questa fo rz.a politica e tutte le altre di varia natura convogl ia , abbraccia, a rmonizza. 11 regime non ha bisogno di aspettare altri tempi per dilatarsi fino ai confini della nazione. Sta già divenendo, e lo strumento di questa dilatazione è il Par· tito con le sue masse. Si forse togliere il catenaccio a.lle nuove iscrizioni per dare modo ai troppo ritardatari di entrare magari con l'animo degli ulissidi nascosti nel famo so cavallo ? Non è necessario e può essere pericoloso. Come Si pUò bizantineggiare su .ipotetici distacchi tra fascis mo e nazione, quando la realtà è che tra forze controllate direttamente da l Partito Nazionale Fascista e forze controllate direttamente Ja altre istituzioni, il regime raccoglie sotto i suoi gagliardetti la enorme maggioranza degli italiani che contano qualche cosa? Quando mai in Italia si vide una unità morale più profonda? Forse quando l'Italia era divisa fra dieci rissanti partiti e alcune più o meno internazionali massonerie? Quando mai, in Italia, si vide un regime ·cosi ansioso, come il r..ostro, delle sorti. del popolo? lo vorrei invitarvi a di còloro che parlano un linguaggio troppo in\'oluto ed ermetico, di coloro che hanno delle sintomatiche «tolleranze» in un'epoca di ferro come l'at· tuale, che hanno l'aria di scoprire a ogni istante le più lapalissiane veriti. Non vorrei che si trattasse dì gente fascista per errore; stanca di questa nostra Italia ordinata e seve ra, e forse noStalgica dell'Italia gesticola.trice, chiacchierona, superficiale, carnevalesca che i nostri amici d'oltr'Alpe, restati all'Italia del 1914, sono «desolati» ohimè, di non trovar più. . mette remo c he questo infame t entativo generalizzatorc sia . continuato. Non permette remo 'ch e la bavosa ca lunn ia dei nemici. - ed DC· culti - desca ad avvelenare l'ànimo d el popolo. t questa Ja vana spera nza ch e oggi fa tripudiare tutti i nemici d el regime. Abbiamo punito e continueremo a. punire il soldato che manca o sgarra, ma puniremo anche coloro i quali tentino, attraverso la "d efezio ne di un singolo, bollare di ignominia tutto. l'esercito. I cosiddett i «scandali >> del regime sono, per p roporzione e numero, infinitamente minori di quelli che avvengono in tutti i regimi ed in tutti. temp i; e per convincersene senza d isturbare l a storia, ci si può l irriitare a lle cronache, da quelle de1l'Ita1ia prefascìsta, che aveva inve ntato i « ca rrozzoni », . a quelle recentissime, odierne dei paesi europei e d 'oltre O ceano ! · li 21 lug l io, si domandava: «Ma perché l' o norevole Balbo è andato a Parigi, a L ondra, a Berlino, a Vienna? U n solo motivo ci sembra p ossibile. Balbo è andat o a ri con oscere d ove gli sarà più conveniente condurre il Duce il giorno, ormai prossimo, in cui tut/a la banda d i a vvm· turieri che oggi gove rna l'l/alia d ovrà cercare u ampo nella fu ga. Resta a sapere se ne il temp o e il modo .... ».

Tornando al Partito Nazionale Fascista, è evidente tuttavia che il suo statuto ha bisogno di qualche ritocco sostanziale e formale, dopo tre anni di esperienza.

Più importante è poi modificare la composizione del Gran Consigl io. Cinquantadue persone oggi, aumentabili domani, sono troppe per un organismo che deve discutere e decidere in segreto. E una assemblea dì corpi, invece di essere un'assemblea di capi. :E. jnutile che Gove rno, Par· tito , Sindacati siano rappresentati al completo. Uno Stato Maggiore essere ridotto al minimo in fatto di componenti,·se si vuole che sia effi· cente e realmente segreto.

In questi ultimi tefl;lpi, generalizzando episodi isolati, le forze del· l'antifascismo hanno tentato di inscenare una nuova questione morale. Nel 1924 la {(questione morale » consisteva nel apparire gli uomini del fasdsmo coine dei criminali; oggi la questione morale, tipo 1929 , consiste nel far credere che gli uomini del fascismo, quelli che coprono posti di responsabilità, siano dei disonesti. Attraverso un caso si vorrebbe colpire migliaia di a4tentìci galantuomini per il regime. , Dava·nti a questo tentativo vile e miserabile, io ritrovo gli accenti del 3 gennaio. la verità vera e inconfutabile è che le gerarChie del regime fascis ta si compongono, nella loro quasi totalità, di · uomini onesti e disinteressati, d i uomini che meritano httt:'t la stima del popolo. Non per.

:B su questi episodi , inseparabili da og ni grande rivo luziona rio, che rinverdiscono le g rame speranze M a si t ratta d i speranze di gente ch e sp era sempre e che fin irà sperando, e Oon s i accorge del piramidale ridicolo che l' affoga. A nch' io ho u na innocente mali nconia collez ionista: io colleziono dilig entemente tutte Je profezie catastrofiche degli aO.tifascisti. :1:: diverte nte: divertiamoci. In d ata 3 lug lio 1927, un giornale fuoruscitista stampava: «La situazione in Italia è così seria che ci si aspetta, entro la fine dell'anno, di étuislere a grdvi av: venimenti ». Il '27 è passato; è passato anche il ' 28 ; sta per passare il '29. Nel numero successivo del 7 .lug lio 1927: «l giorni di vita" del f auism o ·sono coniati». Tre giorni dopo rincalzava: «L'acqua alla g ola. Il regime fa scista pericola. E lecit o aJJendersi le comeguenze più gra vi ed impreviste». n 14 luglio, aggiungeva: ((Mai il regime è . stat o così àebole conle oggi. Bisogna f arsi so/lo.... ».

In dati :; agosto, , il fascismo viene di nuovo immerso « w n l'acqua alla gola » . Il 17 settembre, si annuncia l'uccisione del podes tà di Mantova, vivo tuttora, ed una soUevaz.ione non mai avvenuta. Il 27 settembre dello stesso anno, si parla « di una primavera italica, che fiorird

J'an/unno ». Due giorni dopo, si, giura che «la rivoluzio n e antifascista si avvicina a grandi passi» . Un altro giornale parla d i <<campane fu nebri >>. Questa documentazione potrebbe continuare, con altri gio rnaJi , fino a oggi 14 se ttemb re Sono sette a nni che da i cag oia rdi dell'antifascismo viene regola rmente annunciata la fine imminente del regime fascista. le scadenze passanO; il regime dura; è anzi oggi più solido di prima, perché, col passare del tempo, fa le ossa, si immedesima sempre più nella nazione, diventa granito, e questi profeti scocnati continuano a imbottire e a imbottirsi reciprocamente i crani. Si può essere più ridicoli di E si dovrebbe concedere la amnistia ad un branco di pecore, affette da così mortificante stupidità? A una manica di criminali, capaci di-compiere attentati come quello recente di Nizza? la libertà, di cui parlano le democrazie, non è che una illusione verbale, offerta intermittentemente agli ingenui. Già si levanO oltr'Alpe voci rinnegatrici del famoso trinoinio dell' '89. Si lancia un t rinomio che in regime fascista non è una formula toltanto, ma una realtà: autorità ordine e g iustizia. Questo trinomio è il risultato fatale deJia civilti contemporanea, dominata dal lavoro e dalla macchina. li .fascismo è l'unica cosa nuova che i primi trent'anni di questo secolo abbiano visto nel cacripo politico e sociale.

Non solo il regime dura, ma l'interesse del mondo per la nostra rivoluzio ne invece di diminui re aumenta. Aumenta per una rag ione pro· fonda, e cioè che noi anticipiamo di gran lunga un sistema politico sociale perfettamente intonato alle necessità moderne e che dovrà fata lmente essere adottato da altri paesi. Siamo i primi ad avere avvertito l'inconsistenza della dottrina delhi lotta di classe e ' la prccarietà di tutta la letteratura marxista, di fronte alle caratteristiche del capitalismo moderno, radicalmente cambiato da quello di un secolo fa. Siamo i primi ad avere realizzato la politica pura, non la politica dei partiti, la quale è ovunque in decadenza e non· interessa più le masse come fortì studiosi di ·socioIogia hanno constatato.

Siamo i primi ad avere affermato, di fronte all'individualismo demoliberale, l'individuo . non esiste, se non in quanto è nello St ato e subordinato alle necessità dello Stato, e che, man mano che la civiltà assume forme sempre più complesse, la Jibertà dell'individuo sempre più si restringe.

Reazionari noi? No: precursori. anticipatori, realiùatori di quelle nuove forme di vita politica e sociale che appaiono tentate talvolta, sotto nJtre forme, anche nei paesi che rappresentano gli ideali, ormai sop raffatti, dello scorso secolo.

Ecco perché agisce cosi intensamente sull'animo dei g iovani model· !andane il carattere, facendoli osservatori tenaci ·e disciplinat i.

Gli osservatori stranieri notano ·che il popolo italiano parla poco, g estisce meno e sembra dominato da una sola volontà : è la politica del fascismo, ·Ja quale insegna che per divenire grandi seco ndo la massima della filosofia del superuomo « biJogna ave re gioia dì obbedil'e. 11 ltin.go e in una ;teua direzione »

«Cosa ho f atto?>>, si domandava Napoleone tracciando il cOnsuntivo della SJ.11 vita straordinaria, e rispondeva : il bel baciQO di Anversa e que llo di Flessìnga, capaci di contenere la squadra più numerosa; opere idrauliche di Dunkerque, di Havre, d i Nizza, le opere marittime di Cherbourg, le strade da Anversa a,d Amsterdam, da Magonza a Metz, da Bordeaux a Bajona, i valichi del Sempione, del Moncenisio, del Monginevro, della Cornice che aprono le Alpi in quattro direzioni e ·sorpassano in ardimento, gra ndezza e sforzo tutti i Ia:vori dei. romani. Le ,strade dai Pirenei al!e Alpi, da Parma a Spezia, da Savona al Piemonte, i pont i di Jcn a, di Austerlitz, delle Arti, di Sèvres , di Tows, d i Roanne, di Lione, dell' Isère, il canale che congiunge il Reno col Rodano, il prosciugame nto delle paludi di Bourgoin, di Cotentìn, di Rochefort. ·

J1 Codice c ivile, il museo napolconico, il ·ristabilimento della maggior pa rte delle c hiese demolite dwa nte la rivoluzione; la costruzione del Louvre , gli acquedotti di Parigi..., ecco un tesoro che durerà nei secoli ! Ecco dei documenti che f a ranno tacere la calunnia!

Noi ci guard iamo be ne dallo s tabmre confronti che sarebbero vogliamO soltanto dire che sette anni appena di regime fascista hanno non meno vastamente e profondamente operlto nella realti ital iam. Il pensiero trova oramai difficoltà ad abb racciare l'i mmenso panorama .delle trasformazioni materiali e morali che abbiamo compiuto. Coloro che abbandonarono per viltà o antifascismo l'It alia avranno un giorno la prema vergogna di non più ric6noscerla nelle .città, nelle campag ne,' neg li uomini!

La .rivoluz!one delle cam icie nere p uò fino da questo ·momento proclamare: ecco dei monumenti che f a ranno cadere h calunnia ! Ecco un tesoro che durerà nei secoli ! Camerati!

Portate a tutti i vostri grega ri fino ai più remoti v illaggi questo orgoglio e questa certezza! Fatene lo stimolo quotidiano del vOstro la voro, ' i l cemento de lla vostra infrangibile disciplina, l'assillo della vostra .fede, d1e deve essere, in ogni momento, pura e di ritta come un'arma levata nella luce d el sole! (/l capo del Governo è stato ìnte!TO!to sp eJJo, durm1te il suo dir(, da eni!!!Ùntiche, prolungate Ovazioni, ·e pùì d'una volta è stato costretto a sospendere per qualche m itmlo il suo poderoso diuorso .

A lla fine di questo, Musso/ìni è Jla/o salfltato da una de/iran/e ovaz ione, "che e duraJa ·alcuni minuti, e che si . è poi 11111/a/a in 1m grande coro solen n e al canto di<< Giovinezza»).

AL SESTO CONSIGLIO NAZIONALE DEl COMBATTENTI*

S. E. iJ capo de( Governo, ve rJO wi si rin novt1 iJ tributo di ap pa sJiondld d evozione dei rappresentanti dei combattenti italiani, rivolge brevi parol e di salulo ai convenuti. Quindi così prougue;

Vi dirò che la mia presenza qui ;h a un chiaro significato. Essa vi esprime tutta la mia profonda simpatia e vi . dice che ogg i fascismo e combattentismo sono due carpì ed un'an ima sola; ma domani , nel g iorno della prova, fascismo e combattentismo saranno l:n corpo ed u na anima sola! (Le patole dell' onorevole Mussolini suuitano il pùì delirante e ntusiasm o. Di nuovo JuJJi aalamano: «Duce! Dure! » ; e di m1ovo sale t1 lui la manifestazione più vibrante della fede e d ell'amore con mi Je m aue rombaJten!istiche seguono la m a opera di artefice delle fortune d'Italia). ·

A TRENTAMILA EX- BERSAGLIERI**

Bersaglieri! Commilitoni !

Dopo le splendide giornate napoletane, durante le quali Napoli \'i ha aperto il suo grande cuore e durante le quali il vostro contegno è stato irreprensibile, questa fermata romana. era strettamente necessa ria, non tanto perché solo dei selvaggi possono passare d a Roma senza sen· t irC il profondo bisog no di s.ostare, ma perché Roma è un episodio dell a vostra secolare storia g loriosa e perché Roma ha dato alla patria il ber· sagliere EnriCo Toti, classica figura .dd popolo ita liano. (Applausi srroJciami e grida d a ogni parle) .

Io hc;> insegnato a tutti gli italiani, ma ai ed u Discorso pro!')unciato a Roma, al Colosseo, la mattina del Ù settembre 1929, davanti a trentamila i n congedo red uci dall'ottitvo congresso nu iooale dei bersaglieri tenutosi a Nl.poli il 20·21 settembre 1929. (Da Il Popolo N, 288, 24 sett embr e 1929, XVI) a qudli fra i combattenti che sono· più vicini ·al mio cuore (pado dei b ersaglieri) ( entusiaJtiche ovaziom), che non si deve vivere soltanto sulla g loria del passato, ma bisogna prepararsi per ii futuro. (Aalamaziom).

• A Roma, in Campidoglio, la mattina del settembre 1929, Mussolini la seduta inaugurale del sesto Consig lio nazionale dell'Associ azione combattenti In tale occasione, preceduto da vari oratori, il Presidente del Consiglio pronuncia le parole qui riportate in riassunto {Da IJ Popolo d' Italia, N 222, 17 settembre 1929, XVI).

Bersaglieri di tutta Italia!

Oggi, ieri come domani, dovunque appaia il cappello piwnato dei figli di Lamarmora, là di:vono sempre apparire la velocità, il coraggio, l'ardore e la divina vittoria.. (La fine del diJcorso del Duce ha suscitato una nuova, vibrante dimostrazione, f ra uno svento/io di /abari, di gt'.gliardeJJi e di cappelli piumati. Grida e applausi si _JOno prol11ngati per alcuni mim111).

270" RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRl • .

Su propo!la d el ct4po del G'o vemo, primo· miniJJro, segretario di Stat o, ;/ Comiglio ha approvalo : l, - Uno schema di decreto che slabilisce al 19 marzo 1930, anno VIli, la data del amimenlo g enerale dell'agricoltura italiana, prmdente il cemimentà delle a2iende agricole, quello professionale de!ld popolazione agricola e quello generale del bestiame. ·

2. - Uno JChema di decreto concernente i "requisiti per la nomim• a procuratore generale del Tribtmale speciale per la difesa dello S!at o, StJccessivamenle il Consiglio dei ministri, su propos/a d el capo del Got,erno, mini.rtro de/J'JnJerno, ha approvato:

1. - ·A) Uno schema di provvedimento legislativo recame il conf erimen/o a/J'amminislrazione provinciale di P{1rma di p oteri straordinari per il riordiname/Jio degli uffici e servizi e l a dispensa del per.Jonale. . B) Uno schema di provvedimento legisl ativo recante il conferiment o al comune di Napoli di poteri straordinari per il degli .uffici e servizi e la dispema del per;onals, C) Uno schema di p ro vvedimento leg ù lativo recante il conferime111o al comune di Catania di p oteri strao rd inari per H riordinamento d egli uffici e servizi e la dispensa del pers'o· 11ale. l poleri straordinari accordati alle amministrazioni sudde/fe sca.' dran no il 3 1 dicembre 1929, /ermine u!Jim o mtro il quale le ammini· strazioni locali dovranno euere 'giusla gli ordini imparliti ni pref etti da S. E. il cttpo del_ G overno

• Tenutasi il 23 settemb re 1929 10-13 15) (Da Il tl'l llllia, N .. .228,. 24 settembre 1929, XVI).

2. - U no uh , mtt di regio decreto col quale e.rJendesi alla città di Fiume ed al ltrrilorio annn.ro la l egislazione sui M onti di Pit là d i seconda categoria per il re.!lo del Regno ·

3. - U n o schema di regio d u re/o cbe dichiara eunti da og ,1i t ana di affissione i cartelli di propaganda turistica, obielliva e gen erica, esposti nei locali delle agenzie di viaggio, ovvero nelle tJetrine e fineslre od all'esterno d elle. A g enzie ·steJSe, qualunque sia la superficie d i d etti telli ed in qualunque lingua· siano redatti. La esenzione da ogni tassa di affisJiom d ei cartelli di propaganda turistica, anche se redaJJi i n lingua straniera, rhponde ad un interesse di evidente carattere nazio1111/e, p erché evita lo s vantaggio che deriverebbe all'Italia se gli tlffici d i viaggio e turism o italiani si vedessero costretti a negare ospitalità al m ateriale di propaganda turistica redctl/0 in lingua estera, rinu nciando al ben efici o p er la reriprocitJ, P<>r ti n:aterictle t u riJtico italiano, nel territorio degli ctltri StaJi.

4. · - Uno di de cret o che istituisce _presso il ministero d ell 'Interno una special e commission e di disciplina per i( perso nale degli Archivi di Stat o. _ Dma commiJJione rimlta costituita dal Preridentf! d el c;onsiglio per gli Archivi del Regno, in qualità di Presidente, d al direttore dell'amministrazione civile e da rm sopraintenden/e di A rchi vi o d i Stat o, in qualità JF membri.

5. - U no schema di regio decreto in virtù del quttle ri appli cano agli ex-uffi ciali de l corpo degli agenti di Pubblica Sim rezza e agli ex-ufficiali d ella divisione speciale.di Polizia della capitale le d is posizioni con. cernenti le indennità di alloggio ag li ufficiali dell'arma d ei Ctm1binieri rt!ali.

6. - Uno schema di regio d ecret o col quale si i ntegra la comp o· sizio ne d ella ·co mmissi on e centrale permanente p er l e ricom pense ono· rifich e ai ben emeriti d ella salut e p u bblica, chiamando a f arvi parte un rappre.unlante· d el minist ero d ell' A eront1utica e un r4ppresentante della M.V.S.N. Con lo stesso p rovvedimento, inoltre, si istituisce l'attestazio n e al merito d ella sanità pubbli ca i n aggiunta alle altre onorifiche già previste dalla per premiare gli individui si rend ano benemeriti n el campo d e/J'igiene e della pubblica sanità.

7 . - U n d iseg no di legge con il quale si abroga l' artico/o -218 del t esto u nico d ella legge di Pubblica Sicurezzd. ( +) *

• Nella 211• riunil)fle, tenuusi il 2:S settembre 1929 ( ore 10-l}), il Con· sig lio d ei ministri approverà la relazion e del ministro del l'Agricoltura e Foreste sulla campagna ag ricola. 1928·1929 e provvedimenti di varia natun . (Da Il Popol o d'rtdlid, N 230, -26 srltembre 1929, XVI).

This article is from: