7 minute read

DOPO

LONDRA, 11, ore 22,30 .

Il Preside~te MussoJini, nel ,•iaggio fra Losanna e Parigi, aveva redatto di suo pug no un progetto per risolvere integralmente e de6nitivamente il problema delle ri~raz1~ni . e dei debiti interalleati. A ppena in iziate le conversazioni a Londra il progetto è stato presentato ai presidenti ed è su di esso che le di scussioni d ella conferenza londinese si sono svolte.

Advertisement

Non era possibile, secondo il pensiero del presidente italiano, cOntinua~e nel siste_m~ di picco!e soluz ioni dilatorie. O ~correva in~ece abbinare I due mass1m1 problemi che turbano ancora la vita economica e polt-· ti ca d 'Europa e risolverli in modo definitivo, Era necessario, 4i fronte all'ansietà angosciosa di tutta Europa, ·giungere finalme nte ad un risultato n on più empirico, ma conclusivo. ·

In tal modo, sempre secondo il concetto del Presidente italiano , si sarebbe posto rimedio allo squilibrio dei cambi, si sarebbe evitata una crisi ed una ·pericolosa oscillazione per un i,ntervento francese nella Ruhr, si sareb&e profondamente consolid ata l'Intesa, e la stessa Inghilterra dal sacrificio dei suoi crediti avrebbe tratto vantaggi ina pprezzabili ~ r l'accresciuto p restigio di nnanzi all'Europa e per 1a immed iata ~!i~~ià s~~i~tf~::r!eid~IJ:~::f}n~hbri::~~~:. sanato talWlc ditl!cili

· 11 concetto largo e quadrato del Presidente M-Ùssolini si preséntava pertanto sotto il fiù simpatico aspetto per tutti g li Alleat.i ed era tale<ia recare a tutta 'Europa un sollievo cd un respiro.

Si deve alfa energ ica, vigorosa, acuta imhostaz ione data da Musà 1is~~~e;;i~ ~~ga mento uffic ial e l'abbinamento del problema d elle riparazioni con quello dei debiti interalleati europei. . ·

Dat a Ja volontà e l'interesse inglese per la riduzione del debito tedesco, la logica conseguenza è che l'Inghilterra si è posta suila via di quel con dono dei debtti interalleati europei che già era apparso inevitabile e n ecessario.

Mussolin i, per evitare una crisi all a prossima scadenza tedesca, avev1 tracciato praticamente una serie di efficaci garanzie economiche, tali da as~icurare la Francia, evitando misure le cui consegue nze non potrebbero essere prevedute anche nei riguardi d i talun e relazioni interalleat.:.

La discussione è stata lunga, animata e in talune sedute anch e d rammatica. Infine, su proposta di Bonar Law, si è deciso il rinvio al 2 g en· naio per i problemi de lla riduzione dei debiti tedesch i e d elle gl!an:dc.

• Da Il Popolo d'lte1lia, N. 297, 12 dicembre 1922, IX.

Ad ogni modo il documento redatto da Mussolini sarà comunicato domenica prossima al Consiglio dei ministri a Roma e forse potrà essere successivam ente reso di pubblica ragione.

L'Italia, per la dirima volta, ha avuto, nelle riunio ni internazional i, ~~r~yJ~1:i~~ì;n:~n i~~a~si:o; ire~cufo~~1!\\!~r::fi~jw;a,tu,~~anfc~er~!: possa. rispondere all'ansietà angosciosa di tutti i popoli europei.

Tuttavia sarebbe difficile nascondere un certo senso di sorpresa per il rinvio, sia pure breve, imposto a i lavori della conferenza, che riprenderà dopo le feste natalizie.

Interessante notare fin da ora che per la stessa dizione del comunicato non si attende _più l'intervc-nto- americano per dare una soluzione al problema dei debiti interalleati europei. Come si ricorderà l'attesa di una iniziativa americana, la necessità di un abbinamento fra prestiti interalleati euro~i ed i prestiti ame ricani avevano formato finora una d ifficoltà pregiudiziale. ,

Era nel desiderio del capo del Governo italiano che Bonar Low facesse .una d ich iarazione a~ iuntiva ed esplicita assicurante fin da ora il condono, ma il premier bntannico ha d ichiarato ch e fa rà in proposito una dichiarazione a1 Pa rlamento inglese all a prima occasione.

Bonar Law ha esplicitamente dichi~a to per ben guattro volte, e le suc parole risultano dal verbale, che l'Inghilterra è disfl0'.5ta al condono dei debiti anche se di fronte ai suoi sacnfici in Europa dovessero rimanere i suoi impegn i verso l' America. Ma il signor Bonar Law ha dich iarato che tale sacrificio sarà fatto dall'Jnghilterra se si giungerà ad un accordo definitivo sulle riparazioni. La Gran Bretagna vuole un regolamento definitivo e desidera che non si pa rli assolutamente più di riparazioni o di progetti o di conferenze per le riparazioni.

Nella seduta di questa sera a D owning Street, Mussolini ha fatto delle riserve e delie dichiarazioni nel senso che il rinvio al 2 gennaio farà trovare l'Intesa d i fronte ad altri duecento milia rdi di carta tedesca e ad un nuovo turbamento de i cambi ed a nuove delusion i.

Le popolazioni diranno che come ogni conferenza ~rovoca un progetto tedesco, cosl og ni .conferenza ~enera un' altra conferenza.

Mussolini ha manifestato l'auguno che la riunione del 2 gen naio a Parig i sia risolutiva perché altrim ent i le complicazioni nella Ruhr potrebbero essere inevitabili con la conseguenza di un generale e reciproco imbottigliamento· per ciascuna delle potenze dell'Intesa.

Prima della nunione a Downing Street, Mussolini aveva avuto un lungo colloq_uio privato con Bonar Law. Forse il Governo inglese vorrà trascorrere m pace le feste natalizie per trangugiare l'amaro calice ad anno nuovo.

I COLLOQUI DI MUSSOLINI •

. Il President e del Consiglio, on. Mussolini, si è incontrato nel pomeriggio di ieri col ministro belga degli Esteri, Jaspar. ·

L' incontro ebbe luogo in prefettura. Mussoli nt era accompag nato dal prefetto Lusignoli e da1 conun. Barone Russo, segretario del Presidente per gli Affari Ested; Jaspar dall'ambasciatore belga a Roma e d al console belga di Milano.

\"Da li Popolo d'ltnlir:1, N. 74, 28 mano 1923; X.

D o po esse rsi salutati, i due uomini d i Stato si sono trattenuti in C?l· loquio privato. . · ·

N on bisogna attribuire particola re impo"rtanza a C{uesto colloqWo, Jaspar viaggia in forma privata ed il fatto di essersi · mcontrato anche con l'ambasciatore belga a Roma non aggiunge nulla alla sua permanenza i n Jtalia, perm..1nenza che d urerà qualche giorno, Jaspar è a Milano con alcuni suo i familiari e, poiché la sua venuta ha coinciso con quella del ca~ del Governo italiano, è naturale che abbia voluto salutarlo. Perciò 11 breve colloquio avvenuto in prefettura ha avuto per argomento la situazione europea come risult a dagli avvenimenti in corso ed è stato, piuttosto che un coll09uio diplomatico, una conversazione informativa m rapporto, più specialmente, alle questioni che sl collegano all'occupazione renana.

Due incontri politici veri e p ropri, preparati in precedenza, avrà invece il Presidente del çonsiglio n ei . p rossimi giorni. 11 primo col cancelliere de lla Repubblica austriaca, Scipel ; il secondo col ministro degl i Esteri polacco, Skrzinski.

Tutte le congetture intorno ad un probabile incontro fra M ussolini ed il miliardario tedesco Stinnes, che, proven iente da Roma, ha fatto una sosta a Mila no, devono cadere.

L' INCONTRO MUSSOLINI-SKRZINSKI *

I eri mattina, col treno di Roma, è giunto a M ilano il sen. Conta rin i, segretario g:e nerale del ministero degl i Esteri, e i segretari di l egazione don Ascanio Colonna e barone Valentino. Con lo stesso treno è giunto anche l' ambasciatore polacco a Roma, conte Zaleski, che p rese alloggio ali'« h6tel de la Ville».

Alle 13,25, con l'O rient~expre.rs, è a rrivato · il ministro degli Esteri polacco, Skrzinski. •

Alla stazione erano ad attenderlo il ministro __polacco presso iJ Vaticano, Ladislao Skezrjnski; il m in ist ro presso il (.luirinale, Augusto Z:iJeski; il console polacco a Milano, cav. u ff. Maryski e tutto i l personale del consolato al completo. Vi erano inoltre il sen. Contarini, segretario generale del ministero degli .Esteri, j1 comm. Barone-Russo, il comm. Chiavo lini eil comm. Vigna, direttore compa rtimentale delle F errovie. Dopo i saluti di prammatica nella sa letta. reale, i1 ministro pnlacco è salito in automobile con il suo seguito, dirigendosi subito all « hòtel de la Ville ».

Il Presidente del Consiglio, dalle 15 alle 17, è rimasto all' « hOtel Milan » con il sen. Contarini, il comm. Barone-Russo e ~li altri segretari per l'esame dei problemi che dovevano essere trattati nell'imminente colloqu io con il ministro polacco.

Alle 17, si è recato i n prefettura, accompagnato dal sen C9ntarin i, dal comm. Russo, da don Colonna e dal barone Valent ino. Ai piedi dello

• Il Popolo d'I1~/i11; N. 76, ·30 marzo 1923, X scalone d'onore erano ad attenderlo il viceprefetto, comm. Spadavecchia,· essendo il scn. 'lwignoli ammalato, e il comm. Broagi. Pochi minuti do}X> è g iunto in automobile, solo, Jl min ist ro polacco, signor Skrzinsk i. L'on. Mussolini, che lo attendeva nella sala gialla del ricco appartamento, lo accolse strinsendogli molto cord ialme nte la mano. Il Presidente del Consiglio e il ministro si ritirarono subito dopo nell a .sala rossa, dove la conversaz ione, alla quale non assisteva nessuno dei funzionari, proseguì, in francese, per oltre un'ora. Il Presidente accompagnò quindi fino allo scalone l'illustre ospite. Alle 18,15, anche il Presidente çon i sen. Contarini e fu nz ionari lasciava la prefettura recandosi all'« hotel Milan».

IL COLLOQUIO MUSSOLINI-SEIPEL *

L' Agmz;a Stefani comu nica:

« Una Junga conversazione ha a vuto luogo oggi [ 30 marzo 1923) alle ore 14,30 fra il Presidente del Consiglio, on. Mussolini, e il cancelliere austriaco a l palazzo della prefettura.

« Il dott Seipel ha ringraziato l'on Mussolini d ell'azione spiegata dall'Ital ia per il risanamento finanziario d ell'Austria e gli ha manifestato la speranza di poter conta re sull'appoggio del Governo itaJiano in tutte le questioni riguardanti la ricostruzione economica di essa. Gli ha r accomandato perciò la rapida conclusione delle trattative attualmente in corso per lo st abilimento di favorevoli relazioni commerciali fra i d ue lY.l,esi u L'orL Mussolini ha da parte sua confermato al dott. Seipel il vivo interessamen10 dell'ltalia alla favorevole soluziont di tutti i problemi che possono contribuire all'assetto economico dell'Austria, essendo siruro di riuscir e cosi a raffor· zare la pace nell'Europa centrale. Lo ha assicurato c he senza dubbio alcuno le t rattative di Roma dovranno p('rvenìre alla stipulazione di un equo accordo commerci ale rispondente agli interessi dei due Stati.

« Il cancelliere sì è quindi intrattenuto con !'on. Mussolini su varie q uestioni di p oli1ica generale che potevano egualmente interessare i due paes i.

« Nel colloquio si è infi ne proceduto anche all'C:Same di vade questioni penden ti, che' sono state cosi a vViate ad una rapida soluzione».

" Da Il Pop olo d' Italia, N . 77 , 31 marzo 1923, X.

This article is from: