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APPENDICE
Roma, 31 ol/obre 1922 .
Carissimi amici della Direzione del Partito, la nostra lunga e dura vigilia, la nostra impetuosa battaglia è stata coronata daUa vittoria. 11 vostro saluto ~i giunse gradito mentre gravi doveri e durissime responsabilità mi attendono. l e affronterò fascistica· tutti. .
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Viva la nostra Italia! Viva il fascismo! M
• Da. Il Popolo d'ltalia., N, 262, 2 novembre 1922, lX, [31 cllobre 1922 ]
Carissimi amici del Fascio di Milano. nell'assumere le supreme responsabilità, il mio pensiero torna a voi, miei ca ri e vecchi gregari del Fascio milanese, che avete vissuto con me le belle ed aspre ore deJla vigilia. ·
Speco eh( il fasci smo salverà la nazione. A tale scopo, io dedicherò tutte le mie forze.
Ricordatemi .. « Alalà! ».
MUSSOLINI
" Da Il Popolo d'/1(1/i,1, N , 262, 2 novembre 192 2, [X [I novembre 1922 .] •
Egregio signor generale, leggo nei giornali che. gli ufficiali in servizio attivo del presidio di Roma-han no org anizzato, per le ore 18, un:1 manifestazione in mio onore all'« hOtel Savoia». le dichiaro che non resto insensibile davanti a questo proposìto, soprattutto in considerazione del .fatto che esso p rom:ina dag li artefici della vittoria. Ma io la prego, signor generale-, di far sapere ai suoi valorosi ufficiali questo mio desiderio: nessuna manifestaz ione né pe:r me, né per gli altri.
• Al generale Emanuele Pugliese, comandante la divisione militire di Rom a ( Da Il Popolo d'lt11li11, N . 262, 2 novembre 1922, IX).
Ella 'C i suoi ufficiali coni.prendonc;> le ovvie e pur ·alte ragioni di ciuesto mio atteggiamento. L'esercito nazionale non può, ·non cl.eve né applaudire, né disapprovare. Esso deve s9ltanto, e sempre, f edelmente obbedire._ In ciò sta la sua forza, la sua grapdezza, la sua gloria. Ossequi.
MU SSOLJNJ
[2 ? novembre 1922.] *
Caro T erzaghi *, io mi arrendo alle tue dichiaraz ioni. Credo che potrai compiere opera utilissima ai finidel fascismo, della nazione, adeguando la coscienza dei nostri magnifici fascisti alle necessità dell'ora e dello Stato.
Ti sono grato d elle attestazioni d i simpatia e ti a~braccio fraternamente.
MUSSOLINI
• Al sottosegretario Michele Tenaghi, nell'accettarne le dimissioni (Da Il Popolo d'Italia, N. 266, 7 novembre 1922, IX).
[ 10 novembre 1922. ] •
Il proposito ormai definitivo che V. E. mi espone di lasciare la carica di reg10 Ambasciatore a Washington, da voi tenuto quas i due anni con cosl alto senso d i responsabilità e ai dignità, mi reca vivo rammarico. Sono sicuro che. altrettanto penosa la rinuncia riuscirà alle numerose e laboriose colonie di ital iam che negli Stati Unit i d i America hanno PC?rtato cosl potente palpito di vita nazionale ed hanno veduto affermato e difeso dalia sua opera il nome amato della patria ed i1 valore d ella forte e te• nace fatica. D i f conte ai motivi che mi adduce non posso che rinunciare ad ogni insistenza e prendere atto a m alincuore deUe sue dimissioni. Con distinti ossequi .
BENITO. MUSSOLINI
• All'Amba.sciatore Vittorio Roland i.-Ricd. (Da Il Popolo d'l1nlia, N . 272, 12 novembre 1922, IX).
[
Mio caro Farinacci, festeggiarti significa consacrare i quattro anni della gloriosa Miliz ia fascista che ti ha visto, da gregario o da capo, sempre nelle l inee prime. Io non sono un sent imentale n el senso che vorrei dire vaporoso della parola, ma non posso sottrarmi alle emozioni che scatwiscono - pwis-
• Al d eputato Roberto Farinacci, in occasione del banchetto in suo onOrc tenutosi a Cremona il 26 novembre 1922, (Da li Popolo d' Italia, N. 285, 28 novembre 1922) sime - dagli uomini o da~Ii avvenimenti. Caro vecchio e fedele amico to:i~~ ~~~t;5~ft'i~caf~t: ta!~~~~~e,c~~,'t~u~:~n~!,t: s~:1 nostroJ .« Alalà ! » per il fascismo di Cremona e per il suo duce!
MUSSOLINI
[30 novembre 192.2.] *
11 vostro gesto assurge, in questo momento, a significato di simbolo. Esso è la consacrazione nobilissima di quel profondo rivolgimento della coscienza nazionale e operaia provocato dal fa.scisma. La vostra offert a è un grande atto di fede. Se il vostro sacrificio fosse imitato da milioni di italiani, il problema che ci angustia si avvierebbe a soluzione e l'Italia d arebbe ai popoli di tutto il mondo uno spettacolo sublime di civismo nazionale, Abbiatevi il mio plauso entusiastico e il mio saluto fraterno.
MUSSOLINI
AgJi operai della Società m.uchigiana di elettricità., che gli avevano fatto pervenire l'importo di una loro giornata dì lavoro. (Da IJ Popolo d'l1alia, N. 288, l dicembre 1922, IX).
Roma, 20 dic, 1922, *
Mio caro ministro, la sua lettera mi ha profondamente rattristato. Noi ci eravamo benissimo affiatati per quell'immane lavoro che abbiamo ·dinanzi. ed io avevo chiamato lei appunto perché 1a ritenevo capace di affrontarlo. La malattia improvvisa tronca questa possibil ità. Le sono infinitamen.te grato per quello che ha fatto e, soprattutto, ~r l'adesione al mio Governo, datami in un momento particolarmente diffici le della vita nazionale. Le rinno vo i miei auguri più fervidi ' e la saluto con grande cordialità
MUSSOL INI
* Al ministro Vincenzo Tangorra, nell'accettarne le dimissioni. (Da Il Po· polo d'Italia, N. 305, 21 dicembre 1922, IX)
Roma, 20 dir . 1922, *
Caro De Stefani,
S, E. Tangorra mi scrive, una lettera" nella quale egli, per cagione di salute, mi aeclina il mandato che gli avevo affidato. Ella assume da oggi l'interim del Tesoro nell'attesa di fare, come è mio proposito, un ministero solo della Finanza è del Tesoro. Certo della sua accettazione la saluto e la ringrazio.
MUSSOLINI
• Al ministro Alberto De StefanL (Da // Popo fo d'llalia, N. 305, 21 di· cembrc 1922, IX).
Caro Rocco, [20 dicembre 1922 .] • comprendo il tuo gesto di delicatezza, ma respingo le tue dimissioni eti il tuo posto.
Mussolini
• Al sottosegretario Alfredo Rocco, in r isposta alla seguente : « Illustre Presidente, in seguito a.Ile dimissioni presentate dall'on. Tangorra, rnssegno anch'io le mie dimissioni dalla -carica di sottosegretario di Stato al T esoro. Credimi aff.mo Rocco J>. (Da li Popolo d'Italia, N , 305, 21 dicembre 1922, IX).
Roma, 21 dicembre 1922. *
Caro Oviglio, il d ecreto di amnistia che tu hai elaborato ed al quale fai precedere una relazione che documenta ancora una volta. la tua alta cultura g iu. ridica e il tuo profondo senso di civismo nazionale, deve chiudere un periodo e aprirne un altro. Tu sai che io sono contrario in genere alle amnistie, anche perché in Italia, essendo state concesse troppo di frequente, hanno ottenuto un effetto opposto a quello che si presumeva di raggiungere. Faccio un'eccezione per questa volta, anche per dimost rare che il Governo dei pieni poteri, il Governo che si gabella da taluni per «tirannico», apre, a due mesi di distan za, le carceri, mentre in altri paesi' meno tirannici avviene precisamente il contrario.
Ma è bene, però, dire chiaro e fermo ai cittadini tutti che questo gesto di clemenza sovrana non dev'essere erroneamente interpretato. Biso$na aggiungere insomma che di amnistie per un pezzo non si parlerà piu e che, pur stendendo un velo sulle infrazioni alla legge compiute m passato, non si permetterà assolutamente che qualcuno s1 ritenga incoraggiato a commetterne altre nell'avvenire.
Mi è grato stringerti la mano
Mussolini
• Al ministr o Aldo Oviglio. (Da IÌ Popolo d'llalia, N, 260, _3 l ottobre 1922, IX).
Roma, 22 dicembre 1922. *
Eccellenza, si è reso vacante il posto di rappresentante per l'Italia nel Consiglio della Lega delle nazioni. Il primo rappresentante dell'Italia fu già S. E. Tittoni. ] rappresentanti dell'Jnghilterra e della Francia Bal fo w e Bourgeois. I compiti della Lega auif!entano ogni giorno di più. D'altra parte la situazione dell'Italia nella Lega non è quella che dovrebbe essere." Essa può e deve essere sollevata all'altezza che ci spetta. Ho pensato che nessuno meglio di Vostra Eccellenza potrebbe rendere al paese ~uesto servizio. Ho l'onore quindi di offrirle il posto di rappresentante dell ltaJii nel Consiglio della l ega, sicuro che l'E. V. si compiacerà di accettarlo.
• Al d~putato Antonio Salandra. (Da: ANTONIO SALANDRA- M emorie politirhe. 1916-192) - Garzanti, Milano, 1951, p ag. 36).
MUSSOLINI ll Consiglio dei ministri ha approvato le linee fondamentali del progetto di costituzione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Ti affido l'incarico, insieme cog li altri amici a 'ciò delegati**, di procedere immediatamente alla redazione del regolamento che deve tradurre in atto la costituzione dell a Mil iz ia stessa1 la quale sarà, come deve essere, essenzialmente fascista e quindi non ~ttà avere altra divisa all'infuori della cam icia nera. Essendo a d isposiz ione dd capo del Governo, essa è quindi gerarchicamente agli ordini del tenente generale De Bono, direttore generale della Pubblica Sicurezza. Prima. del 20 g,ennaio, la Milizia deve essere regolarmente costituita, inquadrata; disc1plina_ta e pronta a servire in tutte le occorrenze; all'interno e all'estero, la fatria. Il ministerO dell'Interno penserà a richiedere i fondi necessari per esecuzione di quanto sopra. Cordiali saluti.
MUSSOLINI
"' Al sottosegretario Aldo Finzi. (Da Il Popolo d'llalia, N, I, 2 gennaio 1923, X).
"'* Emilio De Bono, Italo Balbo, Cesare Maria De Vecchi, Attilio T eruzzi.
Il vostro messa,ggio nobile, alto, severo ed ispirato alle più pure tra· dizioni del mazzin1anesimo inteso come dottrina di elevazione e di duro patriottismo, mi giu nge fra i molti messaggi il cui significato mi fa vibrare di commozione e di o rg oglio. Due mesi di Governo costituiscono un periodo di tempo assolutamente minimo per gli sviluppi di una rivoluzione, che, a risor di termine, è ap~na c.ominciata, inquantoché sono aprna cominciati tutti i suoi inevitabili e necessari sviluppi ricostruttivi. C' materia per parecchi decenni e c'è lavoro non soltanto pec un Governo, m.a 12er tutti i cittadini che amano, come voi amate, di un amore inestinguibile la nostra grande nazione. Il nuqvo Governo ha molte dif. fi.coltà da superare, ha molti residui ingloriosi di un passato da liquidare e deve gettare nello stesso tempo le fondamenta solide dell'edificio armo· nioso e potente H cui coronamento sarà la gloria del nostro tempo e della nostra vita. Conto anche sulla vostra aperta, leale, disinteressata e perciò mazziniana collaborazione. Una fraterna stretta di mano.
MUSSOLINI
* A!La segreteria dell'« Unione mazziniana». (Da Il Popol o d'Italia, N . 1, 2 gennaio 19H, X),
[IO gen naio 1923 J • Caro amico, ti prego .di recare il mio salut~ più fervido agli ìtali~ j ~~Ila. vecchia e fedele Entcea. Il Governo nazionale, votando akunf m11Ioru per ·Ja ricostruzione di Massaua,· ha dimostrato coi fatti in quale conto tiene la prima, nd tempo, colonia italiana. Ti prego di dire ·a·tutti g li ital iani che nelle Colonie i partiti non possono imitare, nelle loto più o meno lodevoli manifestazioni, i partiti della metropoli. Misura, d iscrezione e ferrea disciplina s'impongono. Saluta in nome del G overno gli ascari devoti ed intrepidi soldati d'Italia, ai quali recherai la nuova b andiera destinata a salut.tre ro!Ja vittoria di domani le migliori fortune della patria rinnovata, A te un abbraccio_ e l'augurio di buon v iaggio e di proficuo lavoro.
>1USSOLINI
"' Al sottosegretario Giovanni Marchi, in occa.5ione d i una sua missione iÌl Eritrea, (Da li pqfQ/o d' Italia, N. 9, 11 gennaio 1923, X).
[Il gennaio 192 3. ] •
Mi pregìo di portare a conoscenza. di codesta on. Presidenza. che la grave e complessa questione del risarcimento dei danni subiti a causa della guerra d a cittadini italiani all'estero, è oggetto di esame e d i studio da parte delle regie anuninistrazioni competenti.
Il problema non è di facile soluzione, non meno per noi che per gli altri Stati alleati, che,. anch'essi, non hanno risarcito i d an ni del genere subiti da loro cittadini all'estero.
Qualora 1a questione (che è unicamente di possibilitl del T esoro) entrasse in una fase di prat.ica soluzione, questo ministero si avvam:bbe con sicuro vantagfcio, delle preziose notizie che codesta benemerita Associa:z~i~ r:::si:tj~~vanza
MU SSOLINI
"' Alla presidenza della « Lega Italiana». (Da li Popolo d'ltalia, N IO, 12 gennaio ·1923, X).
[17 gennaio 1923. ]
Caro Rossoni, tì prego recare ai lavoratori di albergo e mensa che si raccolgono oggi al teatrn Argentina il .mio plauso e il mio saluto cordiale. Sch ierandosi sotto il gagl iardetto delle corpoiazioni fasciste, q uesti lav_orato ri danno 1a P.rova clecisiva d ella loro rinnovata e nobilitata ·cosdenza. Essi vengono ad ascolta.re uomini ch e non promettono i P".1radisi d ell'u topia,
• Al commffid ator Edmondo Rossoni (Da Il Popolo d'ltalitt N. D, 18 gennaio 1923, X) ma chiedono e al caso impon~ono, la disciplina del lavoro ~iretto a creare col benessere e con la elevazione morale delle diverse categorie la gran· dezza della nazione. Da Roma, ove tu hai portato le tende delle corporazioni nazional i fasciste - e hai fatto benissimo - parta ancora. una volta oggi la parola del nostro· sindacalismo, che tiene conto di tutti i fattori d~lla produzione e tutto tende ad armonizzare per il conseguimento di un superiore fine comune.
Viva il fasasmo !
Largo alle corporazioni fasciste!
MUSSOLJNI
[18 ge1111,io 1923.] •
Ho ricevuto e letto con la n ecessaria attenzione il vostro memoriale.
1. - Il miglioramento della situazione interna è abbastanza notevol e anch e se per me non può essere sodd is face nte. Il ritorno all 'assoluta normalità non può avvenire in poche settimane, malgrado la volontà e r energia di cu.i. dà P.r.ova il Goverrio che ho l'ono re di rappresentare.
2. - Le poss1b1lità di cui mi parlate a propos ito delle m ilizie private non hanno più ragione d 'essere, perché co l 1° febbraio tutto sarà finito, non ci saranno più « camicie » in giro, di nessun colore. La « camicia nera» diven terà, convenientemente epurata, una forza al servizio dello Stato, una forza di cui lo Stato fascista ha bisogno fino a quando non siano sco mparse certe velleità di riscossa.
3. - Gli istituti g iuridici di cui mi parlate nell'ult ima parte del vostro memorjale sono in cantiere, e sono precisamente affidati aG un m inistro di parte popobrc.\ all'on. Cavazzoni. Sorgerà fra poco il Consig lio nazionale della produzione e del lavoro, che comprenderà d atori di lavoro, lavoratori, tecnici, impiegati, studiosi di discipline giuridiche e sociali. Il Consiglio nazionale avrà lo scopo di pceparare quell'elaborazione dei problemi d el lavoro che P.otrà diventare leg islativa attraverso le decisioni del Governo responsabile.
Prendo atto delle assicurazioni che chiudono la vostra. lettera. Distinti saluti.
MU SSOLINI
• Alla segieteria della Confederazione generale del lavoro. (Da I/ Popolo d 1!1alia, N. 16, 19 g~nnaio 1923, X)
{18 gennaio 1923.]
In seguito aJ vostro memoriale osseèvo quanto segue. l. - Prendo atto che voi stessi parlate di sporad ica-offensiva, ma voi dimenticate di precisarla esattamente n el tempo e nello spazio ché c~~~~td/;~~i:1 ~!t:~~1::/1~~ri:id~i1~·ta1:~ fascista.
"' Al comìtato centrale del Sindacato ferrovieri italiani. ( Da l i Pppolu d'ltaJid, N. 16, 19 gennaio 1923, X).
3. - Non entrò nel merito della vostra raosi2ione politica nei con- promotore dell'Alleanza d el lavo::o, Ch e aveva. lo scopo dì controbattere il movimento fascista. Questo non si .cancella, perché è storia e vale' a dare il giusto rilievo a molte delle vostre dichiarazioni odierne.
..
4. - Prendo atto del vostro proposito di non compiere mai opera antinazionale. ·
5. - Non è possibile concedere amnistie a coloro che partiro no in guerra per annientare il movimento fascista. Se ci sono state delle ingiustizie singole nell'applicazione deI1a Iegse, queste si potranno rivedere. Se ci sono stati d.ei traviati che poi s1 sono pentiti, fa. loro posizione potrà essere riesaminata, ma provvedimenti d'ordine generale, no. Queili che vollero ed -incitarono allo sciopero non possono p retendere amnistia. Va da sé che la loro posizione potrebbe formare oggetto d'esame, quando il Sindacato ferrovieri facesse a tto formale e solenne d i sotto· missione allo Stato, sciogliendos i e entra ndo a far patte delle corpora· zioni fasciste,
6. - Il Governo in genere ed il commissario straordina rio per le Ferrovie in particolare;.terrà conto di tutti i valori tecnici e di tutte le competenze per la riso~uzione dell'ormai annoso problema fetroviario. Le direttive che ho dato sono queste: coloro che lavorano resteranno al loro posto; i fannulloni, gli incapaci, i nemici dello Stato d ovranno andarsene. ·
.MU SSOLINI [20 gennaio ,1923 ] ,;, Caro Bottai) g li amici che vissero con te le g rand i gio rnate della rivoluzione fascista - prologo che avrà il suo lontano e maestoso ep ilogo - si ràccolgonO stasera attorno a te per. vederti al tradiz ionale convito O son o anch'io fra i pcesenti, quantunque il mio pessimo temperamento di animale poco socievole non mi p ermetta di offrire o accettare banch etti. Vi sono anch'io, poiché intendo con la presente riafferm,:uti la mia fraterna amicizia e manifestarti che le battaglie·di domani ti trovera nno, come <JUelle-di ieri - Vittorio e marcia su Roma - nella p rima l inea, come si conviene ad un ardito.
Viva la n ostra Italia ! «Ala.là! ».
M USSOLINI
• Al deputato Giuseppe Bottai, in occa3ionc del banchetto in ,uo onore tenutosi a Roma il 20 gennaio 19 23. (Da Il Popolo d1Jtali,1, N. 19 , 23 gen· na.io 1923, X)
Mio caro farinacci, reCa all'on. Acerbo· ed a tutte le camicie nere dell'Abruzzo, inqu3.drate potentemente n eUa Milizia Nazionale in legioni ferme e dure come le montagne da cui prendono il nome, il mio saluto più che fraterno. Le onoranze che i fascisti di Abruzzo tributano a Giacomo Acerbo sono da lui pienamente meritate. Valoroso combattente in guerra, egli ha por· tato nel Governo lo stesso fervore, la stessa fede, lo stesso spirito di disciplina silenziosa tepace ed operante di cui dava prova dinanzi al nemico prima di Vittorio Veneto. Egli è uno. dei miei più pre-.tiosi collaboratori: e questi tre mesi di Governo, durante i quali l'ho avuto continuamente al mio fianco, mi hanno confermato nel giudizio che io avevo dato delle sue alte qualità di fascista e di uomo politico.
Egli viene fra i suoi gregari di Abruzzo nell'uniforme di comandante della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Non è dunque il deputato o l'eccellenza , ma è il combattente sulla cui fed e io posso contare e può contare il fa scismo di Abruzzo.
E a te, caro Farinacci, che sei d eJia. stessa terra e che hai portato nella Valle padana la stessa altissima fede, la stretta di "mano del tuo vecchio capo e fratello.
Viva la bella e forte e pura Italia del fascismo!
• Al _deputato Roberto Farinacci, in. ocçasione dell'adunata fascista tenutasi :i Teramo ~I 4 febbraio 1923. (Da Il Popolo d'Italia, N. 31, 6 febbraiò 19 23, X).
Roma, 6 febbrai o 1923. • Caro Giuliani, ho letto con molto interesse la vostra lettera in cui mi parlate del colloquio che avete avuto col socialista Gregorio Nofri, che conosco, come conosco l'altro** che insiem e con lui pubblicò quel libro famoso, Gli d irete :
1. - che io n o n <'creo nessu no ;
2. - che non respingo nessuno;
3. - che la mia politica, chiara e netta, non può essere presa di fronte e meno ancora aggirata alle spalle. Gli direte anche che quando la sessione della Carnera sarà chiusa, e quindi una presa di contatto non potrà avere riferimenti di ordine parlamentare, il che sarebbe sommamente antipatico e ridicolo, io non escludo di entrare ne1l'ordine di idee di cui mi parlate e non rifiuterò quindi un colloquio al signor Nofri.
Vi autorizzo a leggergli questa lettera. Saluti cordiali.
Mussolini
• A Sandro G iuliani, capo ·redattore de Il P&p&(& d'ltaiia (Da Il Pop&lo d'Italia,' N. 37, 13 febbnio 19 23, X), u Allude, ron ogni proba bilità, a Filipp ci Turati.
[8 f ebb raio 1923. ]
Caro Semenzi, il programma delJ'Istituto mi piace assai e quindi n e accetto la pre• sidcnza onoraria. Vorrei ch e tutte queste iniziative, che testimoniano del f ermento nobiliss imo della nostra generaz ione, si coordinassero perché in questo caso i loro effetti sarebbero più benefici ai fin i d ella propaganda, della unità spirituale del nostro popolo e, in definitiva, della g randezza n azionale.
Salu ti
MU SSOLI NI
• A Nino Semenzi, dird tore dell' Istituto fascista di propaganda nazionale (Da l i Popolo d'lldlM, N. 34, 9 febbraio 19n, X).
P regiatissimo ed iliustre professo re, [Il ? f ebbroio 1923 ]
Chiedo solo, per spersonalizzarlo e renderlo sempre più simbolico, che nella cartella non ci sia la mia effig ie. Il posto può essere p reso dall'Italia nella sua ormai storica fig u razione di donna turrita.
Quanto all'attuazione pratica, ella do vrebbe parlarne al ministero de lle Finanze. Io non avrei difficoltà a firmare le cartelle superjori alle lire m ille.
La ringrazio delle pubblicazioni che ha avuto la co rtesia di: invfo.rm i. La saluto con molta cordi alità ed ammirazione. MUSSOLINI
* Al professor G Emi lio Cur:1tolo, pr omotore di una «cartel!:>. ·dtl d ono nazionale ». (Da li Popol o d'fotlia, N. 38, 14 febbraio 192}, X}.
1923.]
Sono presente in ispirito alla vostra festa augurale, destinata a saldar sempre più vigorosamente i vincoli fra tutte le forze della produzione. Vi ri~o quello che già vi d issi nel giorno memorabile d ella mia-visita if:!tWe: ;i:;t;;;~~artaddi!o:~~:!~:~o'~i aristocrazia del lavoro, ai t ipos rafi, collaboratori ni:cessari in tutte le man ifestaz ioni più alte dello spirito umano.
• Agli operai dello Stabi limento poligral1co per l'amministra zione della guerra, in occasione di un banchetto offerto dagli stessi al loro consigliere de. legato il JS febb! aio 1923. (Da Il Pop Q / o d' Italia, N 43, 20 febbrai o 1923, X)
R oma, 26 f ebbraio 1923. •
Sig. Presidente,i Governi alleati hanno deciso di pubblicare il 26 febbraio corrente i verbali e documenti delle recenti conferenze di Londra e di Parigi sulle questioni deJle riparazioni tedesche e d ei debiti interalleati, insieme con alcuni doaunenti illustrativi. Ogni Governo pubblica i verbali della pro· pria delegazione, previo raffronto con quelli delle altre delegazioni. Il Senato del Regno essendo chiuso, ho l'onore di fare atto di presentazione di tali verbali e documenti a cotesta Eccellentissima Presidenza. Voglia gradire, Sig. Presidente, gli atti della mia più alta conside. razione. ·
MUSSOLINI
$ Al deputato Enrico De· Nicofo. (Dagli A.lii t,Mlamt>lllttri della Camera dei Jenatori. DiI,Nuitmi. LegiJ/atNra dr. SeJJio11e ,;,. VolNme lV, pag. 476)).
[1 marzo 1923.] *
Caro Monicelli, ti ringrazio per il tuo saluto. Mi è giunto assai gradito. La salute d ella Patria è nella coordinazione, non nella dispersione delle sue energie migliori. «Alalà! ».
MUSSOLINI
•A. Tomaso .Monicelli, in rispos13 a lla seguente : « Entrando a far parte del glorioso Partito Fascista con la passione e devozione alla causa nuionale attinta e forti ficata durante dieci . anni di m ili zia nell'Associazione n aziona lista, esprimo a te mio capo, l'o~aggio affettuoso d i chi vuole essere il più fedele e devoto dei tuo i gregari. TOMASO .MONICELU ». (Da li Popolo d'ltttlia, N. H, 3 marzo 1923, X).
4 marzo 1923. * .
Gentile Signorina, non so ancora se le donne po5sono far parte della Milizia Naziona le ed in quali reparti. Ho quindi sottomesso la sua dòma.nda al generale senatore De Bono perché ne tenga conto. lo la conosco di fam:1 da pare<:chio tempo e so che leì è una fierissima italiana, una indomita fascisu.
1'ccolga quindi la mia stretta di mano ~oi miei saluti fascisti.
MUSSOUNI
" Alla signorina lncs D onati. (Dall'o riginale).
[J? marzo 1923.]
Caro èara<lonna, ho molto gradito il saluto che mi hai voluto rivolgere a nome degli artefici della nuova affermazione del genio e dell'industria italiana. Possa la stazione radiotele8ràfica di Coltano diffondere all'infinito la v.oce eterna di Roma che nel ricorso dei secoli si accinge a tornare faro di civiltà nel mondo. MUSSOLINI
Al sottosegretario G iuseppe Caradonna, in risposta al radiotelegraq1ma da costui inviatogli attraverso la stazione ultrapotente Ji Coltano. (Da Il Popolo d'Italia, N. ~6. 7 ~ano 1923, X).
[6 marzo 1923 .] • Miei cari commilitoni, la vostra lettera chiara, esplicita, e, oserei quasi dire definitiva, mi ha commosso profondamente. lo vi ringrazio in nome del Governo di non aver partecipato alle manovre che si volevano ìnscenare attorno al progetto De Vecchi, poiché ai falliti, ai banditi, agli espulsi non deve
* Al, comitato centrale deJJ'Assoduione nazionale dei combattenti, in risposta alla seguente:
« Ecrdlenza,
« il comitato nazio nale dell'Associazione dei combattenti, che sa con q uanta autorità cd e nergia il primo ministro d 'Italia cd i membri del suo Governo abbiano preparato, in merito a llo scottante problema d ella ri for ma dei ser- • vizi . sull'assistenza militare e le pensioni di gue rra, le deliber azioni concretate nell'ordine dd g iorno unanimemente volato dal Consiglio dei ministri di giovedì scorso, sente il dovere di rinnovarvi in questo momento i sensi di commossa gratitudine di tulli i combattenti d'Italia I combattenti non dubitavano affatto della sa88e-.tza dei deliberati del Governo nazionale ed è pe r questo che intervenendo tempestivamente alla vÌgilia del Consig lio dei ministri, nelle discussioni accesesi sui progetti di riforma d ella assi~tenza militare, l'Associazione nazionale, certa di interpretare più che mai la sicura volontà e l'incrollabi le fede di tutti i combattrnti, invitava i fratelli mutilati ad attendere fiduciosi e sereni le decisioni dd Presidente del Consiglio e d('"gli uomini che insieme a lui portano nell'arduo compito del Governo le sublimi idealità di Vittorio Veneto. Inutilmente giornali e uomini di sinistra (citiamo il giornale La GhmizìrJ. di Milano, quotidiano del Partito Socialista Unitario Italiano, in data 1 marzo) tentarono e forse tenteranno, jn seguito, di. speculare ai loro fini partigiani suU·uione .svolta in tale circostanza dall' Associazione nazionale combattenti.
« Tutti costoro si illudono e nei fatti proveranno aspre delusioni, se credono che la potente unità di pensiero ·ec1 azione che stringe i combattenti d'ItaJia at· tomo al Governo di Benito Mussolini debba venir scossa da eventua le disparità di vedute .su singole quest ioni che sieno proposte al giudizio del Governo. L' As· sociazione nazionale dei combattenti ha dichiarato ripetutamente q ua le sia la fede c he anima i suoi soci di tutta l'Italia, la massa grandiooa dei red uci che ci essere lecito di ·pescare a ncora nel torbido. La vostra lettera è un docume nto d i altissima fede italia na, un atto d i grande civismo, degno di coloro che hanno scritto sulle bandiere la gloria di Vittorio Veneto, d egno ~ei combattenti che si onorano d i avere combattuto e di aver ?reparato nelle trincee e nelle battag lie l'orà dura e grande ch e oggi la nazione vi ve lo mi J)l:rmetto di pubblica re la vostra lettera, perché gli italiani sappiano, perché certi tardi e fervidi politicanti che portano a segue con ~errea disciplina e vuol essere sempre più una delle fon.e più ·pos· senti di rigencn .zione nazionale su cui il Governo sa J i poter fare val ido assegnamento. In questo senso i risultati dell'ultimo congresso nazionale d i Napoli non consentono equivoci.
«Gli uomini che i combattenti d'Italia han chiamati a rapp resentarl i e dirigerli nel comitato nella loro AssOt'.iazione nazional e t estimoniano e gar antiscono con le loro persone che l'incrollabile. volontà dei reduci verrà (edelmente interpreta ta Quel che è st ato" è s tato e ciò che è accaduto è irrevocabilmente accaduto. N on si torna i ndit1:ro. N cl fatto s ingolo che può aver causato le fallaci speranze dei s upe rst iti capi delle sconfitte sinistr e è nostro t itolo d'orgoglio rico rdare che ci siamo cnergìcamtnte rifiutati di cedere alle pressioni d i g ~nte interessata a pescare nel" torbido delle discussio ni accese stil progetto di rifo rme dei servizi sull'assicuruionè, ché per un senso di superiore r iguardo e per no n creare imbarazzi di sorta abbiamo voluto mantenere sino all'uhimo i.I nostro riserbo, ed abbiamo voluto scegliere noi il momento opportuno per il nost ro intervento, quando questo intervento avesse potuto esercitate il peso che effettivamente ha esercitato.
« Ma è altresì doveroso aggiungere che la. nostra azione investiva i criteri della progettata ri forma dcli'Assistenza militare e delle pensioni d i guerra, non certo S. E. D e V ecchi, sottosegretario di Stato alle pensioni, che è per noi-, pe r tutti i combattenti d 0 Italia, quello che era ieri: uno de-i più eletti rappresèntanti del valore italiano in guerra. Tutto questo abbiamo ritenuto necessario ed abbiamo ritenuto ·doveroso dichiarare di.rettamente al primo ministro d ' ltalia, nell'o ra in cui g li uomini travolti dalla rivoluzione di otto bre cia nciano d i assurdi dissensi in seno alla comp3gine delle forze nazionali.
« I combattenti d"Italia, riuniti nella lo ro g r ande Associazione, la sola che il G overno abbia ufficialmente riconosci ut a come degna di rappresentare Ja . massa dd reduci, sanno di ess.e-re una delle forze più auguste e p i ù disciplinate di q uesta compagine. Tutte le nostre (eder azioni e sezioni di t utta Italia, siamo orgogliosi di proclamarlo, hanno dato una. magnifica prova dì obbedienza fe rrea agli ordini del comitato nuionale e di profonda d~ozione al Governo con l'astenersi da clamorose dimostruioni, pert urbatrici dell'ordine pubblico, in un momento estremamente delicato .della vita italiana. J vecchi amesi del patlamentarismo, i quali per troppo tempo si sono serviti delle masse d ei reduci come dello strÙmento vile per la loro privata ambizione, devono sapere che i combattenti d 'Italia fraternamente nella salda compagine del la loro Associazione nazionale li hanno in .fie ro disprezzo e non sono affatto disposti a. riabilitarli, né oggi, né domani, né mai p iù.
« L'Associazione nazionale combattenti, che ha chiesto cd ottenuto dal Pre· sidente on. Mussolini di essere eretta in ente mo rale e di essere messa alle di, rette dipendenze de,Jla- Presidenza del Con siglio, che ha d eside rato di a vere come alta a ttestazio ne di .fiducia e di onore un membro del G overno in senò al p ro-prio c~ita to nazionale e lo h a avuto nella p ersona d el ministro combattente spasso da alcuni mesi, il loro rancore imbecille di liberali senza liberalismo, si convincano che le forze vive della nazione, quelle che hanno fatto la suerra, quelle che h anno voluto la vittoria, quelle che hanno formato 1 battas!10ni della riscossa, sono col Governo nazionale. State certi, cari commilitoni, che faremo ancora molta strada insieme.
Vi saluto cordialmente.
Mussolini
e mutilato Giovanni Giuriati, una delle p iù alte fig ure della nuova grandezza d' Italia, l'Associazione nazionale dei combattenti, che appunto in n ome dei fin i altamf'flte morali cui mira, ha chiesto che l'Opera nazionale dei combattenti, q uesto isti tuto creato per l'assistenza ai combattenti e ad esSi sistematicamente e malvagiamente negat a dai precedenti G overni negatori della Vittoria, venga Sot• tratta. alle speculazioni della superstite d emagogia . ed affida alla sua gestione, sotto l'immediato controllo del Gove rno, ,1:ome già avviene per l'opera dei mu, tilati, che è amministrata dai rappresentanti dell'organizzazione dei mutilati, l'Associazione naziona le cOfflbattenti, che ha sdegnosamente rifiutato, e non da o8gi, i vecchi arnesi de l passato regime rivendicando l'autonomia della propria org anizzazione, è fie ra di r iconfermare i n quest'ora. a Beni to Mussolini, capo del Governo dei combattepti, la sua gralitudine, la sua fedeltà, la sua devo~ione.
« P er la. Giunta esecutiva -del comitato nazionale combattenti: MARIO PoNZJO DI s. SEBASTIANO, medaglia d' oro I). (Da Il Popolo d'Italia, N. 57, 8 maggiò 1923, X). [10? ma,zo 1923 . J *
Ecce11enza,
la ringr:uio vivamente della riaffermazione che ella ha voluto far e del Suo cordiale appoggio al mio Governo. le sue esplicite dichiarazion i h anno speciale valore p er me, perché esse provengono dall'uomo che, nel tempo in cui per moda demag ogica si bandiva da tutti i. gruppi e sottogruppi l'appellativo di liberale, seppe essere il d epositario e l'alfiere della dottrina_ liberale e nazionale, semp re, sia quando dal suo posto d i minist ro fece proclamare la g uerra, sia quando sui ban chi d ella D estra cimase collo scarso manipolo a difendere la suerra stessa e poi i fru tti della vittoria, ed infine ad a ffian care l'azione parlamentare del Gru ppo fascista. ·
' Accolga iJ mio defer,ente saluto cordiale. BENITO MUSSOLINI
* Al deputato Antonio Salandra, in occasione delle sue dichiarazioni intorno ai gruppi p.ulammtari ~d ai loro atteggiamenti fatte a I/ Giarnale d' /talii:1 ~I 6 marzo 19H. (Da Il Popolo d'Italia, N . 6 1, 13 marzo 1923, X).
[10? marzo 1923 . J
Caro Mazzotti, ho letto con molto interesse il tuo statuto per la creazione dei « comitati delle opere». Lo ap.Provo in massima Mandalo al Popolo affinché sia conosciuto dai fascisti di tutta Italia. Saluti e auguri.
MUSSOLINI
* Ad Amedeo Mnzotti, compilatore di un progetto di stat"uto-regolamento per l'organizzazione dei « comitati delle oper e ». (Da li Popolo d'lldlia, N. 61, 26 marzo 1923, X).
[17? marz~ 1923.] •
Voglio che giunga il mio saluto ausurale a codesto Istituto nel giorno in cui si riunisce per 1a p rima volta 11 comitato costituito dagli illustri rarpresentanti di tutti gh alti ist ituti di cultura del Regno. Ho salutato co più vivo compiacimento 1a costitu2:ione dell'Jstituto, destinato a re ndere grandi servigi alla conoscenza d ella cultura italiana all'estero e alla diffusione dell'alta cultura del Regno e d esidero che esso adempia energicamente il compito che si è prefisso, col senso della più alta italianità. Di tale augurio e di tale desiderio io Ia prego, signor presidente, di farsi interprete, a nome mio e del Governo che ho -l'onore d i presiedere, presso il Comitato. ·
Mussolinc
* Al ministro· Giovanni Gentile, in occasione della prima ri unione del comitato dell'Istituto interuniversitario italiano per l'incremento di rapporti intellettuali e culturali con J'estero tenutasi sotto la presidenza dello stesso il 18 marzo 1923. (Da IJ Popolo d'Italia, N. 67, 20 mano 1923, X). -
[22 marzo 1923 .]
Egregi signori, in risposta alla vostra lette ra del 17 corrente, vengo a significa rvi <jUaoto segue:
I. - Nulla da eccepire per lo scioglimento da voi decretato del Consiglio genera le. t. questione di ord ine rnterno che vi riguarda.
2 . - Prendo atto della vostra rinnovata dichiarazione di indipen. denza da ogni partito politico e da ogni altro organismo sindacale, purché i fatti non smentiscano le parole.
* Al comitato centrale Jel Sindacato ferrovieri italiani, in risposta al seguente memoriale:
« 11 nuovo comitato centrale del Sindacato ferrovieri ita liani, ritenendo in· giusti ficata l'avversione che viene mantenuta contro l'organinazione che rappresenta, reputa necessario chiarire i propri propositi presenti ed avvenire, es~ ncndo a V. E. quanto appresso: , i< I. - Che il comitato centr ale, presa in esame la situazione che si è venuta a creare ai consiglieri gene~ali deJle organizzaziorii attraverso i provvedimenti ultimi che li hanno colpiti, riconosce la necessità di sciogliere, come di
3. - N on p<?Sso accettare la vostra completa assjcurazione che nessuna pregiudiziale di avversione vi anima contro « qualsiasi G overno». Questa dìchiarazion e, enormemente estensiva, noh çonviene né a vo i n é a me. Il Governo oggi esistente non è un GWlsiasi Governo, ma è il Governo fascista. :B nei suoi riguardi che dovete assumere una specifica posizione, non n ei riguardi dei Governi che furono o che saran no
4. - i! c:hiaro che· se fra voi esistono elementi di alto valore tecnico, essì dovranno essere e sar"anno utilizzati.
,. - Prendo atto delle vostre dichiarazioni al paragrafo 5. Quanto alle affermazioni che chiudono la vostra lettera , io Je segnalo al commissa rio straordinario delle Ferrovie. Il suo atteggiamento nei riguardi deg li e lementi che vi seguono sarà determinato in · certo senso daJ vostro. La pacificazjone totale sarà i1 risultato di u na politica che si ispira a sens i di assoluta lealtà nei confronti del Governo, che è il Governo fascista.
M USSOLINI fatto scioglie, il Consiglio generale, avocando a sé tutte le compe ten ze risC"rvate dallo statuto soc:iaJe a questo ultimo e ciò p er assumer e in pieno la resp onsabilità dei )lropri atti e p er potere agire con libe rtà per qua nto è oggetto di propositi cd a tteggiamenti. o; 2. - La conferma della propria indipenJenza da og ni partito p olitico e da ogni altro organismo sindacale.
« 3. - La comple ta assicurazione che nessuna pregiudi2iale lo anima in avversione a q ualsiasi governo.
« 4. - L°offe rta, se richiesta, di collaborazione tecnica, spontanea e leale con gli organi delramministrazione ferroviaria, allo 5cop o di contribu ire effi cacemente al risanamento e perfezionamento dell'azienda, favo rendo la fusione delle migliori energie p rofl"Ssionali, che, attraverso la formazione di « enti tecnici », possa comp iere studiò accurato e sollecito dei mezzi atti a risol vere i.I problema ferroviario
« 5. - Di mantenere la d ifesa degli interessi del personale concil iati con le co ndizioni d dl"a:ziroda e de l paese ·
« D opo la esposi :ziooe di q.uanto sopra, i l comitato centrale si 5ènte in obblig o di richiama.re l'attenzione d i V. E . sulla significazioile degli u ltimi provvedimenti che hanno esonerato una parte di personale ferroviario a l d i s"opra. dei suoi valori tecnici, alter ando persino diritti acquisi ti ( che e rano giust ificati nella loro· portata di benefica particolarità, sottostando i ferrovieri alle tra.ttenu te di quiescenza super iore agli altri dipendenti dallo Stato), per cui, convinto che sia venuta a_ cessare ogni ragione di asprezza verso il Sindacato ferrovieri ita liani, si lu5inga eh~ V. E , quale espressione di sana giustizia, sì compiaccia fare revisionare sia i dimissionamenti come cancellare quei provvedimenti che possono essere stati presi <la u n affrettato e preconcetto esame della posizione dei singoli (e ciò chiede per le precedenti assicurazioni 81 rig uardo di V E.), oltre che voler riconoscere a lla org.inizzaziope H diritto :11 suo libero fun zionamento, specialmente per permettt"re l'attuazione del suo nuovo p rogramma pe-r raggiun• gere quella pad6cazione deg!i animi da· tutti auspicata anche nei van taggi de l servizio ferroviario. ·
((Per il comitato centrale : SECONDO T11euss1, ROMOLO VITI, MARIO $UPPINI » (Da I/ Popolo d' Italia, N. 70, 23 marzo 1923, X).
Mio caro Faririacci, [24 marzo 1923. ) • obblighi politici d~ Governo mi· impediscono di partecipare alla cerimçmia commemorativa del quarto anniversario della fondaz~on e dei Fasci. Tu c'eri a quella prima, storica, indimenticabile adunata, piccola, · pura sorgente dalla quale doveva prorompere così vasto fiume di eventi. Hai 9uindi il diritto, e vorrei aggiungere il dovere, di rievocare la data glonosa. Quattro anni! Poco nella vita di un popolo, ma attimi in quella del mondo. Ora, a vittoria ottenuta, nuovi, formidabili compiti :~~iad~:ti~e r:i~is;;~a e~iJ~1
Per vincere biOnore alle camicie nere! Viv:1 l' Italia!
MUSSOLINI
• Al deputato Roberto Farinacci, in ocCasione della commemorazione del quarto anniversario della fondazione dei Fasci da costui tenuta al teatro Adriano di Roma il 2) marzo 1923. (Da Il Popfllo d'I talia, N. 73, 27 marzo 1923, X).
[9 aprii, 1923.) • Signor Presidente, m'è giunta g raditissima la lettera con cui ella mi ha annunci ato che l'assemblea straordinaria del Circolo dell~ caccia ha voluto proclamarmi socio fondatore.
· Le nobilissime, patriottiche tradizioni .del Circolo, le eminenti personalità dei suoi soci, mi rendono particolarmente sensibile a tale nomina, Lieto ed onorato di far parte della eletta istituzione, la prego di voler rendersi interprete d i questi miei sent imenti presso i soci esprimendo loro i sensi del mio g rato animo. Un particolare ringraziamento tengo inoltre ad inviare a le i, sig. p residente, per le cortesi parole con cu i ha creduto parteciparm.i la nomina.
MUSSOLINI
+ Al senatore Prospero Colonna, presidente del Circolo della caccia di Roffia. (Da 1/ Pflpolo d'Italùi, N. 85, 10 aprile 19 23, X),
[9
Cara Eccellenza, la ringrazio assai della cortese comunicazione del deliberato del Consiglio centrale della Dante Alighieri sulla cui preziosa collaborazione nella mia opera di propaganda italia na all'estero molto faccio affidamento.
MUSSOLINI
+ Al 'deputato Paolo Boselli, presidente della società D«nte Alighi8ri. (Da Il Popolo d'!lttli~, N . 85, IO aprile 1923, X).
[1
6? aprile 1923.]
Reca il mio messaggio di saluto alla cerimonia fascista in onore dei nostri martiri caduti nell'imboscata vilissima di Foiano della Chiana. Riafferma, rie"ocando il loro sacrificio purissimo, che la rivoluzione fascista consacrata dal sangue della mì~liore giovinezza italiana procederà inflessibile verso·la mèta suprema. Viva il fascismo!
MUSSOLINI
• Al sottoscgrctario D ario Lupi, in occasione del!.l cerimonia in memoria dei caduti f;ucisti Rosselli, Cim.ini e Rossi tenutasi ad Arezzo il 17 aprile 1923. (Da Ii Popolo d'Jttdia, N. 92, 18 aprile 19H, X).
[17?
aprile 1923.]
Caro Michelino, ti rendono onore, sia pure con _ la tradizionale forma del simposio, i tuoi magnifici calabresi e fanno bene. Lo affermo - e mi è gratissimoio, che ti conosco da anni, che ti ho avuto mio prezioso collaboratore al Pop olo d'Italia e che ti ho visto indefessamente, instancabilmente, all'opera, con tenacia, con passione, dagli albori del fascismo fino alla sua trionfale affermazione colh marcia di Roma, Dai giorni radiosi di ottobre, io ti ho assegnato nuove, delicate funzioni, che tu adempi con fascista!
MUSSOLINI
* Al commendator Michele: Bianchi, in occasione del banchetto in suo onore tenutosi a Roma il 18 aprile 1923. {Da li Popolo d' Italia, N. 93, 19 apri le 192;, X).
Roma, 20 aprile 1923.
Signor Presidente,
Il regio ,Governo ha deciso, analos;amente a <J.Uanto hanno già fatto i Governi aileati, di pubblicare alrun1 documenti relativi alle trattative di pace con 1a Turchia.
Ho quindi l"onore di fare atto di presentazione a cotesta Eccellentissima Presidenza - nell'attuale perioda di interruzione di lav9ri parlamentari - del prima tomo dei documenti diplomatici suddetti.
Gradisca, signor Presidente, gli atti della mia altissima considerazione.
MUSSOLINI
• Al deputato Enrico D e Nicola. (Dagli Au; padam,n tari d,lla Came~" dei unaJori, DiJ,uu ioni, Legi1/.:tura dt, Seuione dt. Volume IV, pag, 4765)
[ 20? ,prile 1923, J •
Carissimo Balbo, reca il mio, saluto ai legionari di Mi lano, ai fortissimi della Carroccio che io ho visto alfa prova in mille gloriose batt3~lie, che tengono oggi fieramente il loro posto di dura d isciplina e di ardua responsabilità.
Giusto è che tu parli a questi milit i superbi poiché ht sei uno dei massimi artefici del foro inquadramento e della loro passione.
« Alalà ! » per te, mio c:arissimo camerata!
A nuove battaglie!
A nuove vittorie! .
Viva il fascismo!
MUS S OLJN[
• Al ,generale Italo Balbo, in occ.i.sione del discorso da cost ui ten uto :i.I te:itro Lirico di Mila no il 21 apri le 192}. (Da 11 Popolo d'I1alù1, N. 9 7, 24 aprile 1923, X).
[22
? ,prile 1923.]
Mio caro De Bono, permetti che io ti manifesti pubblicamente il mio più alto compiacimento per la mirabile manifestazione di forza compiuta dalle nostre camicie nere in ogni paese d'Italia. La. prima rassegna della Milizia Vo· lontaria per la Sicurezza Nazionale è riuscita splend idamente. Capi e militi delle camicie nere hanno sfilato in fraterna camerateria coi reparti del glorioso Esercito di Vittorio V eneto. Comunica il mio plauso al comando di Stato Maggiore delle cam icie nere che ha lavorato instancabilmente per organizzare nel più breve termine di tempo possibile CJUesto s icuro, invincibile presidio del la nostra rivoluzione, a tutti gl i u fficia li, a tut te le camicie nere, fulg ida g lor ia del sacrificio italiano. Pe r le nuo ve battaglie, a noi !
M USSOLINI
• Al generale F.mj lio De Bono, (Da Il Pop olo d'Italia, N. 97, 24 ap rile 192), X),
[23? apri!, 1923. ] *
Ca ro Cavazzooi, le cerimonie significative· d i questi g iorni ti spiegano il m io ritardo nel rispondere alla tua lettera e nel valutare l'ordine del i iorno votato
~a~~t~F~irt~:r~~forsr:.~~~lta~~id~e:~~ rd:if:0s~u:;\d;,: di~i~~~Yi crisi pa rl~mentari, l'ordine del giorno votato dal tuo Gruppo avrebbe
· • Al ministro Stefano Cavazzoni . (Da Il Popolo d'Italia, N . 97, 24 aprile !92l, X), potuto in qulkhe modo soddisfarmi. Oggi no e tu ne comprendi facilmente i motivi.
R itengo che non valga la pena di applicarm i a u n faticosò lavoro di interpretazione di un ordine del g iorno che è stato votato dai più accesi , elementi di sin istra.
Avevo chiesto una chiarificazione; mi t rovo dinanzi a un documento più volte involuto, che non modifica il fqndo del congresso d i T orino, essenzial mente antifascista, per testimonianza di deputati popolari che vi hanno partecipato.
Ringrazio te e i tuoi colleghi per l'opera e la solidarietà che mi avete fino ad oggi prestate ed accetto le tue e le loro dimissioni.
Saluti· cord ia li. M USSOLINI
[28? ap,;t, 192.i. ]
Mio caro Farinacci , reca il m io saluto ai fascisti di Cremona e provincia, particolarmente cari al mio spirito e specialmente degn i d i m il itare all'avanguardia del fascismo ·italiano.
I morti g loriosi che celebrate, stanno a dimostrare che la nostra ri· voluzione non è stata così incruenta. come si va dicendo con un imbecille luogo comune, ma ha avuto invece, tra 'i suoi più fieri combattenti, molti caduti.
La tua provincia può vantarsi di questo glorioso e trag ico r,rivilegio: ess~ ha dato il più g ran numero di morti aUa nostra magnifica causa. fncid etene i nom i sui marmi, ma più profondamente ancora scolpiteli nei vostri cuori. E g iurate di essere degni del loro sacrificio e della loro memoria!« Alalà! ».
MUSSOLINI
"' Al deputato Roberto Farinncci, in OCC3sione dcl11 cerimonia in memoria dei caduti fascisti tenutlSi a Cremona il 29 aprile 1923 (Da // Popolo d'lf«lirt, N. 103, 1° maggio 1923, X).
[7
On. d eputato,
• in ris~ta ai quesiti che mi sono stati posti nella sua lettera del 4 maggio, mi affrètto a farle osservare quanto segue, con. preghiera d i comunicarlo a lla sottocommissione per la riforma elettorale. ·
1.- L' istituzione di Consigli tecni ci nazionali fig ura in realtà ne i programmi del fa scismo ed i gruppi di competenza dovrebbero esserne
• A! deputato Antonio Casertano, in risposta alla 5eguente in data 4 mag. gio 1923:
« Eccellenza, la sottocommi ssione per la rifor ma elettorale, nell'adunW21 del 2 corrente, h a preso in e:wne la proposta di legge d'iniziativa d el deputai<;, Turati sulle incompatibilità parlamentari ed ha deciso d i sospenderne Ja discussione in attesa d i conoscere q uei chiarimenti. che J'Eccellenz:i Vostra crederà di poter d1 re in merito alle seguent i questioni: una specie di preludio; ma no n è mio intendimento di presentare un progetto di legge per la istituz ione di detti Consigli nelle prossime ses• sioni parlamentari.
2. - Quanto all'elettorato e alla eleggibilità degli appartenenti alla Mil izia Volontaria per 1a Sicurezza Nazionale, non vi è motivo alcuno di discussione perché detta Milizia è volontaria, quind i non può essere po· sta sullo stesso piano dell'Esercito, che è di leva e permanente.
Ossequi.
Mussolini
1. - Sulla presentazione o meno di un disegno di legge per l'istituzione di ConSigli te<nid, istituzione che potrebbe i nfluire sulla valutazione del principio informatore del progetto Turati, che ammette la compatibilità fra le funzioni di impiegato di deputato previa dimissione dall'impiego.
2. - Sugli effetti, ai fini dell'elettorato e della eleggibilità, della iscrizione nei J"uoli della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale e a tal proposito è stato osservato da taluni dei commissari non potersi parificare la Milizia suddetta all'Esercito per i l motivo che i gregari di quella sono volontari e non hanno obblig hi permanenti.
In attesa di W'l.a cortese J"isposta, voglia gradire l'Eccellenza Vostra l'esp tes• sione della mia osservanza, .ANTONIO CASERTANO». (D:1 Il Popolo d'Italia, N. 109, 8 maggio 1923, X).
[8 maggio 1923 .] • risP.?ndo alla vostra lettera in· data 5 maggio con Ia quale voi mi avete ill ustrato il recente voto del vostro Consiglio nazionale, la situazione attuale delle vostre relazioni col fascismo e mi prospettate talune eventualità d ella vostra azione futu ra. Prendo atto con molta soddisfazione deJla vostra rinnovata e aperta professione d i fede al mio Governo. Esso non è esclusivista, come si
Signori, .
• Ai membri della Giunta esecutiva del Partito Liberale Italiano, in rispost:i aJla seguente in data 5 maggio 1923 : ·
«Eccellenza,
« li Partito Liberale stato u nanime, nel suo recente Consig lio nazionale di Mjlano, nel riconoscere Ja nece:;sità dr sostenere, col consenso e coll'opera, il Governo presieduto da V. E.
« 6. implicita in questo voto la volontà della collaboraz ione quando ciò possa giovate a meglio raggiungere quei· 6ni di restaunzione nazionale a cui àoche nella vigilia, dividono l'opera comune in tanti luoghi fascisti e liberali, (Sfr).
« li Part ito Libe-rale si compiace quindi che i voti d i Milano abbiano avuto il consentimento di V. E., verso cui oggi. si rivolgono le speranze di quanti i1aliani non dimenticano i pericoli che ieri minacciavano la nazione.
« Ma la collabomzione non può, à parer nostro, limitarsi ai rapporti tu. ·il Governo e la Direzione del Partito Liberale. Sta di fatto che a tutt'oggi in gran parte delle provincie le organizzazioni fasciste assumono verso il Partito Liberale un atteggiamento di intransigenza e, a \ 'Olte, di aperta ostilità. Non si tratti , come potrebbe· sembrare, di fatti puramente locali, giacché it moltiplicarsi di essi crea una situazione di carattere geiierale
« Mentre le sezioni liberali, anche nei _luoghi dove sono fortemente organiz- assicura da taluni, né vorrebbe per delibe rato proposito t rincerarsi in una specie di inaccessibile e abusata torre d'avorio per governare soltanto con le forze vecchie e nuove che presid iano l o Stato. Il Governo nazio. nale , voi lo s~pete, ha grand i consensi nelle vaste masse anonime della popolazione che lavora e des idera di essere sovernata; né- ha avuto CJUindi fino ad oggi, né avrà domani, bisogno di ncorrre alla forza, Così 11 Governo che ho l'onore di dirigere non respinge il concorso dei partiti nazionali, ma vuole che· questa collaborazione sia di buona lega e non abbia l'aria di una collaborazione obliqua con intend imenti speculativi e successori, Nel qual caso il fascismo st schiera, per rag ioni d i moralità politica, sulla linea dell'assoluta intransigenza.
Quello che accade in provincia non. deve essere generalizzato. In moltissime località libera li e fascisti procedono ne l mig liore accordo. In· altre vi è dissidio più o meno aperto. Si è che il libera lismo è assai varieggiato di · aspetti nel panorama della politica italiana, tal che pre. senta diverse facce e non tutte sono egualmente rispettabi li. Accanto ai liberali del vostro tipo ve ne sono altri che muovono da diversa tribuna con meschina e sordida opposi:zione di dettaglio cont ro l'opera del Go verno f ascista. Solo in questi ult imi tempi il liberalismo italiano ha ten· tato di d iventare partito unita rio ; solo.in questi ultimi tempi ha cercato, e non vi è riuscito fino ra, .di avere un "unica raperesentanza a Ua Camera ; solo fra CJuaJche tempo il liberalismo ita lia no avra un suo o rgano u ffic iale, come voi mi a nnunziate, che g li darl i necessari con notati, necessari per u n onest o riconoscimento.
Gli episodi di provincia, non gravi e sporadici, sono la conseguenza zate, danno prova di voler collaborare alla ri.costruzione nazionale colla loro completa abnegazione e con pieno disinteresse, superando il dissidio in cui immeri· tatamente vengono a trova rsi, noi constatiamo al contrario èome da part e fascista in p arecchie provincie non si tenga alcun conto dei voti che il Partito Liberale ha espresso più vo lte verso V E. e che hanno avuto il proprio compiacimento dall'E. V., càpo del Governo e Duce del f;scismo. Valga per tutto l'esempio di quanto avviene a N ovara per le immine nti elezion i provinciali, di cui. la noslra commissione esecutiva ha parlato stamane all'E. V., e per j) quale un provvedimento vostro molto gioverebbe a sciogliere all'auspicata collabora.z..ione anche il contrasto di inevitabili lotte elettora li loca li.
« Il Partito Liberale Italiano attende quindi che una parola di V. E. si diffonda al cigu:u-do perché la collaborazione possa divenire effettiva e d uratura.
« La nostra D irezione rivendica ad essa solo la condotta p olitica del Partito e il g iudizio· sulla situazione e, come ha superato i l contra.sto dci Gruppi parla· mentari p er avere domani wt'unica rappresentanza alla Carnera che sia emana· 2ione diretta del ·Partito stesso, cosl l'attuale indipendenza dei g iorn:i,li libera li .in campo liberale si propone anche di avere quanto prima un suo or~no quotidiano ufficiale.
« La D irezione nazionale del Partito Liberale attende opportune disposizioni. al fine di concretare, con chi V. E. indicherà, t ale colb.bora.zione nella sua azione pratica»:
« Per la commisione esecutiva : avv. .E, BoRSINO, p residente; dott. G IU SEPPE :MASCAGNI; prof. A. G IOV.t\NNINI, segretario; ing. ALDO CANEPA; avv, QUINTINO P lRAZ, segretari.o politico». (Da Il Popofo d'Italia, N 110, 9 maggio 19 23, X) dell'esiste nza di diversi liberalisll1i regionali per cui la ~ollaborazione d al Governo si estenderà in tutto il paese quando Governo e fascismo si troveranno di fronte ad un u nico Partito Libfralc, nettamente 'individuato nei suoi uomini, nelle sue sezioni, nei suoì giornali. Solo in questo modo potrà diventare più stretta, e ~uindi più efficace, quella collaborazione tra i due partiti che oggi .è soltanto parziale e che realizzata deve tendere ·ad un WllCO scopo: la grandezza della nazione.
[8
Caro Di Cesarò, in risposta alla tua lettera:
1. -=- Prendo atto con piacere della t ua constatazione che le contese e le lotte· di ordine locale tra fascisti ed elementi della Democrazia Sociale sono interamente cessate.
2. - Quanto ai funzionari dello Stato e dirigenti d el fascismo che determinerebbero un senso d i ostilità contro uomini e o rganizzazioni della Democrazia Sociale, ti prego di precisare non soltanto H numero d elle regioni dove ciò accadrebbe, magli episodi e i responsabili. Come in certi fascismi di origine locale, può darsi che qua e là si faccia del contrabbando equivoco sotto la bandie ra della Democrazia Sociale.
Quanto all'inchiesta di cui alla chiusa della tua lettera, ho già deciso
• A1 ministro, Giovanni Antonio Colonna. di Cesarò, in risposta. alla seguente:
« Eccellenza., di convocare la GiuntJ esecutiva cle1 Partito, che u nitamente ai rappre• sentantì siciliani del fa scismo e della D cmocrazi:i Sociale, dovrà esami. nare attentamente le diverse situazioni e passare quindi a stabilire quei contatti e collegamenti necessari perché la collaborazione col Governo si effettui logicamente anche nel paese.
Il comitato esecutivo d el Partito della Democrazia Sociale dopo il colloquio avuto i l 25 gennaio u s. con l'E. V , colloquio del quale il comunicato, per il fatto che fu dettato dall'E. V., costituisce di p er sé un documento, chiamato a sanzionare i rapporti di buon vicinato fra il P .N.F. e la D.S.I., ! rimasto in . attesa di vedere questa buona intesa realizzarsi E in effetti certe "forme violente di cootese locali fra elementi fascisti e ieltmenti della Democrazia Socfale Ita liana si sono tanto attenuate da ~ rmettere di considerarle come interamente cessate. Ma per contro si andato notevolmente determinando e acuendo un senso di ost ilità contro uomini e organizzazioni della Democrazia. Sociale da parte di dirigenti locaJi 'del fascismo e di furu:ionari d ello Stato e ciò oramai in tutta Italia, sicché quasi ov11C1que, nel Veneto come in Sicilia, a Mantova, a Cremona, in Toscana non meno che a Roma e in Campania, in Pugli a e in Calabria vediamo èrea rsi situazioni che non sono certamente atte a favorire quelle condizioni di ottimo vicinato che l"E. V. si è compiaciuta di auspicare e che è suo fermo intendimento di ottenere come essenziale' alla proficua e dignitosa conv.iverua dei partiti collaboranti oggi nel Governo dello Stato.
« Oggi dunque più che mai ci sembra. necessario chiedere all'E. V. di d eterminare il mOOo o di stabilire il mezzo per mantenere i collegamenti tra i due partiti ed eliminare ogni ragione dì contrasto e ogni equivoco, così da consentire anche alla Democrazia Sodale Italiana di svolgere in un ambiente di serenità e di iiducia la sua attività, volta ai fini comuni di restaurazione nuionale.
(I. le rinnoviamo l"espressione d el nast rò ossequio.
« Per il Consiglio nazionale: CoLONNA DI CESARÒ» (Da I/ Popolo d'lt.tlia, N . 110, 9 maggio 1923, X}.
Saluti cordiali. .MUSSOLJNI
[10 maggio 192 3 ]
Caro Siciliani, la soppressione del sottosegretariato di Stato delle Belle Arti , dovuta ai principi di eco nomia e di semplificazione dei pubblici servizi d el nostro programma, pr!\•a me ed il Governo della tua collaborazione· preziosa per la fervida operosità, per l'alta intelligenza, per la vasta cult ura. Tali doti, però, non resteranno certo a lung o inoperose e io che ti so fra i mig l iori .e più ant ichi militi della nost r a causa , mi riservo di avvale rmi d i t e e conto sempre sulla tua esper ienza e sulla tua fedeltà. Con cordia le a mic izia.
MU S SOLINI
* Al sotlosegretario Luigi Siciliani (Da Il Popolo d'l!alia, N . 112, ll maggio 1923, X).
[13? maggio 1923 .J
Vi mando il mio più caldo alto saluto in occasione del second o anniversario della costit uzione del Fascio di Carrara. Esso tni appare fo rte e puro come il marmo delle vostre mont:1.s.ne. Quando dunque mi s:irà concesso, prig ion iero delle mi e responsabilità, ai recarmi tra voi a vivere la g rande giorilata? Ricordo le vostre leg ioni lungo la ferrovia di Civitavecchia in vista d i queila Roma ch e abl::iiamo conqu istato e che terremo saldam ente contro.ch iungue , a nche cont ro la d egenerazione opportunist ica e faziosa d ella nost ra fed e.
MUSS OL INI
• Al direttorio del Fasci() di Carrara. (Da. Il Pu/10/0 d' llalìa, N. 11 5, 15 maggio 192 3: X).
[14? maggio 19 23. l *
Carissimo Coselschi, l ' idea di una grande crociata jtali"ana nell'America latina d eve prestissimo diventare realt à concreta. Ci sono laggiù / milioni di ital iani non degenerj e non immemori, che attendono la nave <::ome si p uò a ttend ere la testimonianza vivente d ella patria lontana 'Date opera perché ciò avvenga entro quest'anno di rinnovazione. Che la bella nave exnemica p0rti nel suo grembo capace tutto ciò che l'Italia produce nei campi diversi della materia e dello spirito. Il Governo ha fotto e farà il suo dovere.
• All'avvocato Eug enio Coselschi. (Da Il Popolo d'ltalid,"N. 115, 15 mai;· gio 192}, X).
Cordialmente vostro
[19? maggio 1923.] per quale d eplorevole motivo solo oggi mi è riuscito di leggere sul Nuovo Giornale il bellissimo messaggio col quale voi mi annunziate la grande vittoria fiorenti na nelle elezioni amministrative? Non so, e me ne duole, perché avrei voluto risro,ndervi subito. Ma io credo che il ritardo non sarà male interpretato dai fascisti di Firenze, coi quali sono legato da tant i ricordi. .
Mio caro Zimolo.
Non vi è dubbio che con Je elezioni trionfali di domenica scorsa, Firenze si è completamente riscattàt.1. Solo per un caso paradossale è stato possibile che Firenze, la città dell'intelligenza italiana, subisse la 0nd sanguinosi hanno condotto a1 una liberazione, che, orma i, è totale e definitiva. J gagliardetti che voi avete issato su palazzo Riccardi e su palazzo Vecchio non saranno mai più ammainati: sono vigilati dai diciotto morti che il fascismo fiorentino ha· consacrato, magnifico olocausto alla nostra fede; sono e saranno difesi dalle << camicie nere», sempre , pronte a rinnovare il loro eroismo e a riprendere la marcia in avanti.
1',,~ch~ nel senti~ento di infi~ita simea.ti.a e ~i amore che mi lega ai fascisti d\ tutta Italia, dalle Alpi alfa S1C1lia, c1 sono delle sfumatu re. Ebbene, io vi dichiaro che i fascisti fiorentini .occupano un posto di privi legio nel mio spirito. Ricordo che il primo congresso dei Fasci Jtalian i di Combattimento fu tenuto nella vostra città, pochi g iorn i prima che la best ia trionfante, sollecitata da un ministro innominabile, celebrasse i suoi carnevali effimeri. T empi grigi ! Eravamo pochi e dovevamo interrompere continuamente il congresso per scen dere nella strada a ricacciare la canaglia misoneista che si sentiva offesa dal nostro superbo coraggio e dalla nostra indomita fede. Que1Ie giornate di Firenze possono essere considerate come l'aurora della nostra wande giornata. Ma già nel novembre del 1919 io sentivo che il menggio trionfale non sarebbe mancato. Che il nucleo sarebbe diventato legione, la leg ione esercito e la battaglia sarebbe stata coronata dalla vittoria.
Abbiamo vinto Ma non bisogna dormire sugli allori. La vittoria impone dei doveri ingrati, difficili, c:iuotidiani. 11 comandamento dell 'ora non può essere che questo: servire iI fascismo e non servirsene, obbedire in silenzio ed avere della vita una concezione non localistica o personale, ma nazionale. Io sono sicuro che i fascisti fiorentioj sentono queste necess ità e a queste n ecess ità adattano il loro s pirito:
Accolg o con lieto compiacimento il giuramento ' di fedeltà che fate sul mio nome. Sono sicuro che a questo giu ramento i fascisti fiorentini non verranno mai meno.
Viva Firen ze fascista! .MUS SOLINI [22? maigio 1923. ) •
Ho ricevuto dal Pres idente di codesta Federazione colon iale ital iana. copia del verbale della seduta consigli are del 6 aprile scorso e di un o rdine del giorno ci rca la diffusione e l'uso della lmgua nostra. M'è assai gradito rilevare quanto ardore patriottico animi codesta nobile colonia, e guale forza di .propositi la isriri nell'attuale rifiorire delle più fervide idealità nazionali. E la S. V., ne comunicarè al Consiglio della Federazione la mia profonda soddisfazion e, voglia aggiungere, a mio nome, una pa rola di ringraziamento per le espression i aed icate dal Consiglio stesso alla mia opera, che di quella idealità \'UO!e essere p otente affermazione.
M USSOLINI
• Al commendator G. Vivaldi, console g enerale d'Italia in Egitto. (Da Il Popolo d'l1111/i,:r, N 123, 24 maggio 1923, X)
[ 30? maggio 1923. ] *
Mjo caro Lanfranconi, pc,rta iJ mio saluto ai fedelissimi delJa Lomellina ch e inaugurano i gagliardetti dei n ostri sindacati. Ciò mi riporta il pensiero ad altra cerimonia di due anni fa, cerimon ia superba, che mi p ermise -di constatar e come tu avessi pienamente mantenuta · la tua promessa di redimere fascisticamente la Lomellina.
Anche voglio essere presente alla manifestazione i n onore di Cesare Forni, veterano ormai d1 due f!.Uerre.
· tempo che tutti i dissensi tacciano, che tutte le .file si stringano potentemente Fra poco i sordid i n emici d el fascismo si accorgeranno terribilmente che le loro speran2e sono idiote!
Viva il fascismo!
MU SSOLINI
•AJ deputalQ Luigi Lanfranconi, in occasione della cerimonia per l'inaugurazione dei gagliardetti dei sindacati fascisti della LomelJina tenutasi a Mo rtara il 31 maggio 1923. (Da Il Popolo d'I1alia, N 131, 2 g i ugno 1923, X).
[61 giugno 1923, ] •
.
Egregio signore, ho particofarmente gradito il magnifico dono ch 'ella. ha voluto offrirmi ed ho del pari apprezzato i sentimenti che l'hanno mosso nell'atto gentile.
La prego di voler gradire, coi più sentiti ring raziamenti, l'espressione ~~am~~lkùra:~v~dcoclt:~:~:~t~!:i~tfo<Ler:rtÌs~:~mentc mirabile che atDistinti saluti.
MUSSOLINI
• Allo scultore 1fario Virzi, per ringraz.iarlo d ell'omaggio di un astuccio in mogano rappresentante il fa.scio littorio e contenente uno sc~tro i n ebano finemente scolpito. (Da Il Popolo d'I1alù1, N . 13~, 7 giugno 1923).
[7 giugno 192 3.] • Si~nor Presidente,m1 pregio di inviar e alla E. V. co pia di un teleg ramma col quale il reg io ministro a Praga, nell'a nnunciarmi la ch iusura della confe·renza parlamentare internazio nale del commc-rcio colà tenuta, mi dà notizia del pienO successo riportato dalla delegazione italiana, la cui competenza e attività sono state particola rmente rilevate da llo stesso Governo cecoslovacco. Non dubitavo punto che la nostra delegazione, composta di autorevoli membri delle du e Camere, avrebbe saputo degnamente r appresentare il nostro paese. Nondimeno, il fatto che d etta delegazione, sm dalJ' inizio della conferenza di Praga si sia imposta alla estimazione generale e che i suoi me riti siano stati esplicitamente riconosciuti e segnalati d a lle maggiori autorità d ella Repubblica cecoslovacca, mi è cag ione d i speciale sodd isfazione. Mi è grato, ~ rtanto, portare tale mio sent i. mento a conoscenza della E, V ., pregandola ·di volersene rendere autorevole interprete presso gli on. delegati appartenenti a codesto alto conse~so. Con la più alta considerazione. MUSSOLINI
• Al deputato Enrico De Nicola. (Da li Popolo d'I1alia, N . l 37, 9 giugno 1923, X).
[3 lugJ;o 1923.]
Caro Giurìati, la libertà di stampa esiste fino a prova contraria ed io non posso abusare in materia di diffide ai g iornali (ne ho fatte tre oggi: al N11ovo Paeu, alla Voce e al Giornal e di R oma) Il giornale di Pellegrino Lombardo stampa cose molto fiù atroci. La mia opinione è che va l meglio non raccogliere il fide e i fa ngo delle poJemiche g iornalistiche, specie in ~~tofr~~:~ a
,i~i~le mome-nto. E lavorare..
MU SSOLINI
• .Al ministro a disposizione Giovanni Giurati. (Da La St11ima11a I n,0111 llluJ1rar11, N. 53, 31 dicembre 1955, VIH)
[7 luglio 1923 ]
Mio caro Casalini,
Vog lia diré, anz:i gridare, ai bravissimi fascisti del Polesin e che io sono ancora ammirato p er lo spettacolo offertomi dalle loro legioni e che ho profondo nel cuore il ricordo dell'ultima purtroppo non completa visita nella provincia. Conto, oggi, come sempre, su di lei, caro Casalini, 'e sui gregari fierissimi del Polesine fascista per le battaglie di oggi e di domani. ·
MUSSOLINI
"' A ll'ingegner Casalini, fiduciario fascista per il Polesine. -(Da Il Popolo d'Italia, N . 162, 8 luglio 1923, X).
[
4 ago,to 1923.
Caro Monicelli, mentre lasci Roma per andare a dirigere il vecchio R esto.del Ca rline, il g iornale deJla mia terra, della mia giovinezza, voglio che ti giunga il mio saluto di capo e di camerata. Ho 1a convinzione che tu rinnoverai il Carlino e lo riporterai in breve tempo alla sua gloria di organo non regionale, ma nazionale.
Non ho compiti speciali da darti. Tu hai partecipato ·giorno per siorno al · grande, sangu inoso sforzo di rinnovazione culminato nella mdimenticabile marcia di Rom:i. e sai quindi che il comandamento dell'ora è in questo binomio: lavorare e ricostruire, in concordia e con disciplina.
Il Resto del Cdrlino non avrà l'etichetta talvolta supcrRua, ma dovrà avere l'anima fascista. Tu mi dai col tuo passato all"/Jea N azio11ale
~t~~~Jia:~!o;e: pieno. Auguri f e rvid i ~ì suc-
* .A Tomaso M onicclli. (J;.)a Il Pop olo d'Italia, N. 186, 5 agosto 1923, X).
[9?
:E stata attirata ancora una volta la mia attenzione sulla penosa condizione iii. cui vivono alcuni dei valorosi nostri compagni d ' acme, a causa della mancanza di impieghi.
Ho voluto perciò esaminare r:rsonalmente quello che potrebbe essere fatto nell' aroministrazione degh Esteri per alleviare la sorte di questi nobili elementi, costretti a lottare per la vita.
. Ho porta to a nzitutto la mia attenzione sulla possibilità d i un impiego dire tto. Or:i., per quello che rig uarda le carriere organiche a cui si accede per concorso, avevo già disposto che fossero accordate ai combattenti agevolazioni e preferenze tali per le quali il nuovo personale --speciafmente diplomatico e consolare - verrà ad assumere, in. maniera del tutto assorbente, la 'fisionomia di personale rroveniente dai coinbattenti, in modo da formare una rappresentanza dcJ 'Italia all'estero foggiata sulla ineguagliabile coscienza di guerra che solo i combattenti posse~no.Rimaneva dai esaminare se si dovesse scalzare, da i venti posti che at- ' tualmente occupa, il personale femminile addetto ai servizi. di dattilografia.1~=~0p~~cn~!a!r~!~:~dt:i~!~~:{ ra~tld:cra:~t~a~:o;~~battenti nelle quali sono parecchie medaglie al valore, parecchi caduti, parecchi invalidi. Non si possono rovinare queste famiglie di soldati per favorirne altre; a parte tutto, la questione dei combattenti non farebbe un passo avanti. ·
* Al commen<lator Adolfo Schiavo, preside-nte clell.1 sezione di Roma de_lla Associazione nazionale dei comb:1tt<:nti. (Da L'Idea Nazio_1lftle Ji Roma, N. 190, 11 agoslo 1923, XIII).
2. - Per~hé non ritengo che alla macchina da scrivere i combattenti aventi il grado di istruzione necess aria ( dovrebbero avere una licenza media e la conoscenza del francese) sarebbero a l loro posto. I combattenti aventi i suddetti requisiti sono tutti ufficiali; ed io non trovo che un ufficiale p_ossa considerarsi sistemato con l'applicazione ad un servizio di dattilografia.
3. - Perché l'opera femminile alla macchina da scrivere è molto più agile ed accurata e costa infinitamente meno. Noi paghiamo unà dattilografa 330 lire al _mese e ne ricaviamo i] massimo renaimento ; mentre un uomo avrebbe bisogno di almeno il doppio e renderebbe molto meno. Si tratta di un princifio economico da cui l'amministrazione, che deve ispirarsi alla legge de minimo mezzo, non può prescindere.
Ho rivolto perciò la mia attenzione a <JUalche sistema che, per quanto indfretto, potesse in definitiva riuscire più efficaèe, che potesse portare per la benemerita classe dei reduci della guerra un beneficio più ampio di quello di una decin:i di posti a basso rendimento per essi e per l'amministrazione; ad un beneficio che sia veramente tale per tutti e cioè · che non sia destinato ad aiutare alcuni· rovinando altri, e, quel che più importa, danneggiando il servizio.
La soluzione escogitata si basa sulla constatazione delle domande che affluiscono a questo ministero per l 'entrata nel Regno di impiegati stranieri destinati a ditte italiane.
· Ogni domanda di visto per un impiegato.. straniero sarà inesorabilmente respinta. Sì lasceranno venire solo i tecnici che debbono mettere in moto macchinari di nuovo impianto. Tutte le altre domande, /ìer corrispondenti , rappresentanti , contabiU, piazzisti, ecc., col nome de la ditta richiedente e con J'içdicazione dei requisit i occorrenti, saranno passate all'Assoc iazione nazionale combattenti, la quale dovrà avere uno schedario di combattenti disoccupati nel quale ricercare l'elemento da designare alla dittà richiedente. Avverto che in generale si tratta di elementi che dovranno conoscere almeno il francese.
Io credo che c1uesta sia una via pratica ed efficace per favor ire l'imriego dei combatte nti da parte dell'amministrazione degli Esteri, la quale e- lieta di portare in questo compito tutto lo slancio che essa sente per i combattenti, raddoppiato dall'impulso che vi porta la mia diretta presenza a capo di essa e dal sentimento dei molti elementi che, facendo parte dei servizi all'èstero1 hanno voluto combattere la g rande guerra e trasfondono nell'opera delicata del ministero quell'animo di soldati che, formato e temprato sul campo, li muo\'e in o~ni passo. .
La prego di dirmi se l'Associazione nazionale combattenti è pronta ad assumere questo servizio, dopo di che disporrò per j necessari colle. gamenti.
MUSSOLINI
[16 ago.rio 1923.] "'
Caro Farinacci, il lavoro che hai compiuto per la ricOstruzioÒe del fas cismo laziale ti rende particolarmente benemerito della causa. Credo che sia necessario applicare 9;li stessi metodi di intelligente chirurgia anche a qualche altra regione d Italia. Dobbiamo liberarci cleJla zavorra Possiamo, dobbiamo regalare a chi vorrà prenderseli cento o duecentomila fascisti d1e dimostrano frequentemente di non essere all'altezza della situazione e, invece di fa.cihtare, complica no balordamente l'opera del Governo fascista.
Va da sé che i nuovi dirigenti del fascismo romano e laziale devono perfezionare la hla opera, altrimenti b isognerà eternamente ricominciare. I ~empi non permettono CjUCsti lussi e questi sperperi di ·tempo e · di energia.
Saluti fraterni.
MUSSOLINI
• Al deput:ito Roberto Farinacci, in risposta alla lettera nella quale costui, dopo avergli reso conto della sistemazione portata a termine nella federazione laziale e nel Fascio di Roma in qualità di commissario straordinario, gli" 'aveva domandato il perme-sso di ritornare nella propria provincia. (Da Il Popol o d'[ralù1, N . 196, 17 agosto 1923, X).
[31 ottobre 1922.]
Invitato dal mio sovrano ad assu mere la responsabilità . del Gòvecno quale rapprese-ntante delle idealità italiane di Vittorio Veneto, tengo a far subito pervenire a mio cord iale saluto ai capi di Governo delle nazioni l a cui amicizia è stata consacrata dal sangue sparso in comune per il raggiungimento della vittoria. Confido che nell'adempiere al co mpito affida-tomi di provvedere aUa tutela dei supremi interessi nazional i, che si conciliano con gli interessi d ella pace e della civiltà del mondo, sia assicurata aJl'It::dia, come è mio vivo desiderio, quelia am ichevole soli darietà delle nazioni alleate che ritengo indispensaDil e per l'efficacia d ella loro azione politica . MUSSOLINI
* Ai primi ministri Andre.-, Bonar Law e Raimondo Poincaré. (Da Il Popolo d'lralia, ~. 261, 1- novembre 1922, IX).
[31
' Nell'assumere il Governo per incarico d i Sua Maestà il re, ri volgo a V. E. il più cord iale saluto, facendo sicu ro affidamento sull'am ichevole, co llaborazione economica e spirituale d ei nostri due paesi. Ciò mi è ta nto p iù g radito per il fatto che 11 popolo italiano guarda alla nobile nazione americana con piena fi ducia che essa saprà comprendere e valutare ~li sforzi compiuti dalla nazione italian_a per ìl conseguimento d ella vit- . toria comune.
M US SOUNI
* A Charles Evans Hugues, segretario d i Stato agli Affari Est eri degli Stati Uniti d' Amèrica. (Da li Popolo d'lldlù1, N. 261, 1 novembre 1922,_IX).
Assumendo l'arduo compito di d are u na disciplina e ]a pa~e interna alla nazione, mando a voi, comandante, il mio affett uoso saluto, beneaugurando per voi e per i destini della Patda, la gagliarda giovinezza fascista, che ridà l'anima a lla nazione, non benderà la vittoria.
M
USSOLINI
t À Gabriele d'AnnULnio (Da l i PopQlo d'I1nlia, N. 26 1, l novembre 19 22, IX).
[I nov,mbre 1922.]
Ricambio con grato animo il suo cordiale saluto. Superate le condi· zioni dell'eccez:ionaJe momento intendo salvaguardare la libertà di stampa, purché la stampa sia degna della libertà. La libertà non è soltanto un diritto, è anche un dovere. Cordiali saluti.
MUSSOLINI
• Al deputato Salvatore Barzilai, presidente delr.A.srnciaz ione nazionale della stampa. (Da li Popolo d'Ittrl;a, N. 262, 2 novembre 1922, JX).
[l novembre 1922.]
- Chiamato dal mio sovrano al Governo del mio paese, ~i affretto ad inviarvi l'attestazione della mia profonda simpatia e del popolo italiano. I rapporti fra l'Italia e il Belgio, se erano prima della ~erra di una perfetta cordialità, si sono rafforzati anche più dopo che i nostri due popoli hanno lottato insieme per la comune v ittoria. Il vìaggio in Belgio di Sua M aestà Vittorio Emanuele III ha ri nnovato ancora una volta l 'amicizia delle due nazioni. Il Governo italiano conta di collaborare fra ternarriente col Governo belga per salvaguardare i giusti d iritti della vittoria e la p ace dd mondo.
MUSSOLINI
* Al ministro Hmri Jaspar: (Da Il Pop<tlo d'Italia, N. 262, 2 novembre 192 2, IX).
{l novembre 1922 .] *
Debbo interpretare come uri' gesto poco amichevole e pochissimo opportuno la sua decisione di dimetteni prima ancora di avere ufficialmente conosciute le mie direttive in materia di politica .estera, che esporrò alla Camera, direttive che comunque non sa ranno semp1ìcemente una somma di sentimenti e di rise ntimenti, come e lla ha il to rto di opinare. La invito formalmente a conservare il suo posto e a non creare imbarazzi al Governo, che in questo momento ra ppresenta la espressione più a lta della coscienza nazjonale. Attendo assicurazione telegrafica, riservandomi decisioni. ulteriori a suo riguardo.
MUSSOLINI
* A ll'::imb:isciatore Carlo Sforza, in risposta al seguente : ·«Formulo voti cordiali pel nuovo Governo, ma nella politica esteta che sia un a politica e non una semplice rnmml cli sentimenti e di risentimffiti, tulio è collegato. Biso8na che ai posti più delicati vadano uomini che su qua lsiasi terreno siano d 'accordo col nuovo Governo. Colla tristezza di abbmdonare qui un lavoro che sapevo fecondo e che ho fid ucia sarà continuato, ma convintn della nccessit.ì. della m ia decisione, invio le mie dimissioni Ja ambasciatore in Fr;1nci ::i. Sono p ronto s ia 3. pa rtir!!' i mmediatamente, sia ad aspettare il nuovo ambtsciatorc se il Governo di Sua Maestà lo preferisce» (Da LJt Stampa, N, 2)9, 1-2 novembre 19 22, )6"').
Pregola venire immediatamente a Roma.
[2 novembre 1922.J •
" All'ambasciatore Carlo Sforza, in risposta al seguente : « Solo movente dd mio atteggiamento è stato il proposito di evitare ogni difficoltà e di facil itare l'opera dd nuo vo Governo. Presentando immediatamente le mie dimissioni, ho inteso fare un atto di pro fondo rig uardo personale verso di lei. Intendo, agendo come ho agito, mostrare solamente di non condividere aicuna idea del suo disco no tenuto a N apoli in occasione del congresso n azionale fascist a, mentre se io mi foss i dimesso in seguito alle s ue dichiarazioni di Goven101 allora avrd crealo imbarazzi al Governo stf'Sso. A appunto anzi perché opino di non essere davanti a soli sentimenti che non sarcbber() se non forme eflim!"re, ma in presenza di una politica di insieme da seguire con fed e profonda da parte di chi la condivida i n ogni suo particol are che un tale a tto crei il minimo imbarazzo al Governo. Se non le avessi p resentate e fo ssi rimasto all a direzione della ambasciata di Parigi, sarei rimasto con scarsa autorità e quindi senza. valore per il paese. Avrei avuto, in tale caso, l'aria di cedere a t utti quegli interessi anche materiali che mi spingevano a rimwere qui, g iacché lasciando l'ambasciata io debbo mettermi a lavorare Il rimanere ambasciatore con un gabinetto di cui non si condividono tutte k idee è possibi le solo se si tratti di uno dci soliti gabinetti italiani senza vita. Ma con tutto l' animo mio, io spero che il suo Governo si a lungo e felice perché se fosse breve signi6chercbbe un disastro. E per fare l'amba.sciatore con un tale G ove rno nel so lo modo con cui so farlo bisogna sentirne e dividerne tutto il pensic:ro se no non si è che degli impiegati e dei mantenuti. .Ma, se la mia deci sione è immutabile, è anche certo c he io sento oggi il pro fond o' dovere di dimostrare che non solo non vi è opposizio ne nell'animo mio, ma che desidero anzi cooperare in quel modo che potrei senza sentiimene diminuito. Da ciò. la mi a dichiarazione di es~re pronto ad acceuare la rappresentanza d ell'Italia nell a conferenia per il vicino O riente, se V. E. lo desi derasse e conservando in ogni modo sino alla fine della conferen za la di rezione dell'ambasciata. Ma non posso conservare il posto permanente per l'appunto perché non vorrei trovarmi a dovermi dim ettere poi a metà dell 'open sua. Quando non ci sia più un tale rischio per lei allora potrei -ri prende re un posto per manente con lei. Le auguro con cuore italiano il s uccesso ed auguro al capo dt.>I Governo di trovare molti uomin i che si spieghino con l ui con la mia stessa alta serenità e cordialit à» (Da li Po polo d'Itttlia, N. 263, 3 novembre 1922, VIH). [2
Come capo Governo e Duce,fascismo 'trasmettovi mio alto plauso per avve nuta pacificazione nobilissima Parma interventista della v igil ia. Ab· braccio con voi gregari tutti.
• Ad Enzo Ponzi, segretario provincia le dei fasci di Parma. (Da li P11polo d'l1alia, N . 263, 3. novembre 1922, IX).
[2 novembre 1922.J. •
Sentivo che un giorno ci saremmo ancora incontrati. Grazie fraterne f~~ai:/d~tr~i~:rfom~:~~t~~e accolgo con lieto animo. Viva ora e sempre
MUSSOLINI
* A P it"ro Marsich, membro dimissionario della Direzione del P.N.F., in risposta al seguente; « Ogni italiano schietto devè oggi giurare fedeltà aJlo Stato nazionale costituito per volontà eroica di popolo. Giuro nelle vostre mani con f ervido cuore e sicura speranza». (Da li Popolo d'[Jalia, N. 263, 3 novembre 1922, IX}
· [3 novembre 1922. 1*
Ricambio fraternamente . saluti con vivo senso di nostalgia per la tecca natale.
M US SOLINI
* Al commissario prefettizio di Forlì. (Da Il pqpolo d' lralia, N. 264, 4 novembre 1922, JX).
[ 4 novembre 1922.] *
Alcuni leg ionari fiumani hannO occupato il circolo croato di Fiume determinando viva effervescenza elementi slavi locali. Prego dare ordine perché tale occupazione, ·inconcludente ai fin i causa fiwnana , cessi al p iù presto, onde evitare incidenti che possono compromettere situazione.
MUSSOLINI
• A Gabriele d'Annunzio. (Da EJ,o• a di .Milano, N. 11 8, 10 gennaio ml,IV).
(.5 novembre 1922. ] • Asswnendo il Governo· d' Italia· vi prego di trasmettere al Signor Nincié il mio saluto e l'ass icurazione che i rapporti fra i nostri due Stati si affe rme ra nno in senso di amicizia cordia l e.
[ MUS SOLINI ]
* Al r.ippresentante d"ltaJia a Belgrado. (Da Il Popolo d'/Ja/ia, N. 26_6, 7 novembre 1922, IX).
[5 novembre 1922. ] *
Ringrazio cordialmente. Mi vanto della vostra colleganza.
MUS S OLJNI
* All' Associazione lombarda dei giornalisti, in risposta al seguente: "' « li comitato direttivo e,sprime al collega dell'Associazione lombarda giornalisli e al pubblicista eminente salilo alla responsabilità suprema d1el Governo i l suo vivo, augurale compiacime nto». (Da lJ Popolo d'Jra/ia, N. 266, 7 novembre 1922, JX).
[7 novembre 1922. J
Vostre decisioni sono m.agnifiche di nobiltà e devozione aÙa Patria. Voi santificate veramente )a vittoria. Voi siete i grandi umili a rtefici dell'Italia pura e bella dì domani. Abbracc iovi tutti.
MUSSOLINI
• Al conte Bernardo Amidei-Barbiellini, in occasione del giuramento prestato dai fascisti di Piacenza il 4 novembre 1922 . (Da Il Popolo d'I1alù,, N. 267, 8 no. vembre 1922, IX).
[7 novembre 1922.]
1l vostro saluto mi commuove profondamente. Ricambio d i cuore.
MUSSOLINI
• Alle sorelle Ida e Lina Cripp3. (Da l i Popolo d'ltalin, N. 267, 8 novembre 1922, IX).
[8 novembre 1922.] *
Oggi, su mia proposta, Consiglio dei ministri ti ha nomi nato dìret· tore generale Pubblica Sicurezza. Sono lietiss imo di darti questa comu· nicaztone. Sono sicuro che sarai altezza nuova carica, nome fascismo, int eressi supremi·nazione. << Alalà ! ».
MUSSOLIN I
• Al generale Emilio De Bono. (Da li Popolo d'Italia, N. 269, 10 ·novembre 1922, IX).
[10 novembre 1922.] *
Ti prego d i recare al convegno si ndacale il mio saluto cordialissimo. Le classi laboriose d ell ' azion e, sottratte aJla stolida, parass itaria tutela dei politicanti rossi, non debbono teme re lo Stato fascista) che potenzierà · tutte le forze attive d ella naz ione. P arta ·.dal Governo questo solenne monito: « costruire e marciare».
MUSSOLINI
• Al commendator Edmorl.do Rosson.i,- in occasione del primo congresso delle corporazioni sindacali fasciste tenutosi a Bologna il 10 nove_mbre 1922. (Da Il Po polo d'Italia, N. 272, 12 novembre 1922, IX).
[11 novembre 1922.] *
A nome del Governo nazionale e sicuro interprete sentimenti del po· polo italiano, che oggi, con rinnovata fede, volge lo sguardo alla M aestà Vostra, invio gli auguri più fervidi per la fausta ricorrenza e glì omaggi più devoti.
MUSSOLINI
• A Sua Maestà V it torio Emanuele UJ. (Da Il Popolo d'/1alit1, N . 272, 12 no· vembre 1922, IX).
[18 novemb·re 1922.]
La giusta attesa non andrà· delusa. Potranno mancarmi le forze , non la volontà. Mio padre era un fabbro. Grazie dd vostro rico rdo. Vi saluto con v iva cordialità. _
MUSSOLINI
• Ad Ada Negri, in risposta al seguente: « A voi, sorto dal popolo, il popolo guarda con fedt'. Amore vi illumini n el carrunino glorioso, e Dio vi assista ~- (Da Il Popolo d'I1alia, N 279, 21 novembre 1922, IX)
[19 novembre 1922,J
N el porre piede sul territ~rio della Confederazione, ho l'onore di inviarle, signor Pres idente, il mio deferente e devoto saluto, spiacente che la brevità del mio soggiorno in Svizzera non mi consenta di fa rlo personalmente . L'occasione mi è anche gra dita per porgerle i più sentiti ringraziamenti del Governo del re per .la cortese ospitalità offertaci d alle autorità federali e cantonali.
MUSSOLINI
• Ad Haab, Presidente della Confederazione Elvetica. (Da li Popolo d'fotlia, N. 279, 21 novembre 1922, IX).
[22 novembre 1922 .] *
Nel lascia.re il territorio d ella Confederazione dopo il mio breve soggiorno a T erritet e a Losanna, ho l'onore di por~erJe, s ignor Presid ente, i miei più sinceri ringraziamenti p er le squisite cortesie usatemi da parte delle autorità. Le rin novo in pari tempo l'espressione della m ia più alta stima e deferente considerazione.
M USSOLINI
* .Al Presidente della Confederazione Elvetica. (Da li Giornal e d'Ital ia, N. 277, 2, novembre 1922, XXII).
[5
1922.]
Leggo sui g:iornali il resoconto del!a straordinaria assemblea dei pericolosi e pe!lcolanti. Approvo pienamente il nuovo metodo D all'insieme d egli sforz i in tutte le d irezioni -balzerà v iva, perfetta e severa la nostra Italia. « Alalà ! ».
MUSSOLINI
• Al console della M.V.S.N. Marengo Raimondo Sa.la, jn occasione dell'iniziativa pma dal Fascio di Al~andria per r eprime-r e i continui borseggi eh~ avvengono in città. (Da Il Pepo/o d'Italia, N. 292, 6 dicembre 1922, IX).
[6 dicem bre 19 22,) * cam~i~Ufie~:~r:.rticolarmcnte grato saluto tue fal angi sin4acali e 1o r i-
MU SSOLINl
• Al deputato Gino Baroncini. (Da Il Popolo d' / t,z/;,z, N. 293, 7 dicembre 1922, JX).
[Il dicem bre 1922.) •
Per suo tramite, caro ministro, sal1.1to con animo commosso nostra forte Milano vittoriosa. Trionfo forze nazionali segna data memorabile di liberazione.
MUSSOLINI
* Al ministr o Giuseppe D e Capitani-D 'Ar7.ago, in occasione della vittori a elcttorale anunin istrativa r iportata dal « blocco d 'intesa milanese» i l 10 d icembre 1922. (Da li Popolo d'fo,lia, N . 297, 12 d icembre 1922, IX).
[1 I dicembre 1922 ] *
Mi giunge qui la notizia della vostra splendida. vittoria. Plaudo a ltamente al riscatto definitivo della nostra potente Milano, che può oggi speditamente marciare verso le sue maggwri fortune. « Alalà! ».
MUSSOLINI
* Al direttorio del fascio di Milano, i n. occasione della vittoria elettorale amministrativa riportata dal « blocco d'intesa milanC'Se » il 10 dicembre 1922. (Da i l Popol? d'Jt4/i~, N 298, 13 dicembre 1922, IX).
[I I dic em bre 192 2.] *
Leggo qui a Londra, do"e si decidono le sorti del prossimo domani europeo, le tue osservaz io ni ci rca le direttive ed i mov im enti del mondo sinda,ale italiano. Stai tranquillo che l'event~ale frode sarà sventata e Je ambiguità smascherate. Il fa scismo, che ha vinto prendendo i suoi nemici d i fronte, è troppo intelligente e troppo fo rte per essere aggirato o mistificato. Le vaghe e superstiti illusioni saranno disperse ed i nemici che non avranno disarmato inesorabilmente, defin itivamente, saranno schiacciati. Saluti fr aterni.
MUS SOLINI
• Al deputato Roberto Farinacci. (Da Il Pop olo d' J14/i41 N. 297, 12 dicembre 1922, IX).
[Il dicembre 19 22.) •
Il v~tro omaggio di disciplina e di fed e tocca profondamente il mio cuore. Servo 1a mia Jtaba auspicando come voi alla grandezza nazionale.
MUSSOLINI
• Al p rofessor Antonio Garbasso. (D 11. li Popolo d'Italia, N. · 291, 12 dicembre 19 22, IX).
[ 17 dicem bre 1922 ]
Divido presente e ardente Ja vostra febbre di volo, perché è ansia di progresso e di sicura grandezz a. Voi attendete con me l'immancabile avvenire aereo della Patria. Ali di giovinezza fascista sono ali d i vittoria.
MUSSOLINI
• Ai partecipanti -al primo congresso nazionale degli aviatori fascisti tenutosi a MiJanO il 17 dicembre l 9 22 (Da 1/ Giornale d'Italia, N. 297, 19 dicembre 1922, IX)
[28 dicemb re 1922 .] *
Ringrazio vivamente ricco, · gentile attestato simp atia. Cord ial ità.
MUSSOLINI
• A Ricciotti Maderna, per ringraziarlo dell'omaggio di un o rologio fattogli a nome degli impiegati e degli operai della ditta « Union S.A. fabbrica di orologi ~ di Soleure. (Da Il Popolo d'ltlflù, , N. 311, 29 ~icembre 1922, I X).
, _
[ 28? dicembre 1922.] •
Un monumento agli av iatori caduti in guerra è un dovere nizionale e dove vi è un dovere da compie re io sono e .sarò con voi. ·
MUSSOLIN(
• A Carlo Ravasio, direttore de // N110 110 Ara/da di Gallarate. (Da Ii Popolo d ' llali"t N. 312, 30 dicembre 1?22, IX).
[ l gennaio 1923. ] *
. Po rgo a lei ed ai suoi figli auguri fe rvidi per il nuovo anno; ment re ) 1 mio pensiero si volge revere nte al martire glorioso, che, col suo tra~co sacrificio, illumi nò la Patria, alla quale aveva dato tanta opera di . mtelletto e di vigore politico.
MUSSOLINI
• .Alla signora Ernesta Bittanti Ba ttisti. (Da Il Papa!<> d' Italia, N . 1, 2 gennaio 19H, X).
[2 gennaio 1923.]
Ricambiate ·a tutti i figli d'Italia emigrati in Amedea il mio saluto ed il mio augurio più fervido. Dite loco che il Governo marcia risolutamente sulla strada che deve condwre alla grandezza ed alla prosperità della Patria. Per questo altissimo scopo non deve mancare, non mancherà, ne sono certo, la coIIaborazione assidua delle grandi colonie italiane di oltre Atlantico, verso le quali si volge il mio affettuosissimo pensiero.
MUSSOLINI
*.A Luigi Ban.ini, direttore del Corriere d'America di New York, in 1isposta al seguente: «Con amore cd esultanza indicibile gli italiani in America. seguono rapido riso\levarsi dell'ltalia dagli accasciamenti recenti, dovuto alla vostra opera titanica, che crea basi di nuova storia. Iniziando l'anno, il Corriere d'A merir:a vuole esprimervi questo profondo sentimento di devozione commossa che anima tutti i 6gli d'Italia e dirvi i nostri auguri p iù fervidi». (Da // Popolo d'Italia, N . ~. 3 gennaio 1923. X).
[2 gennaio 1923. ] *
Con sicura fede nella grandezza. della Patria, nella prosperità della tenace, laboriosa capitale lombarda, ricambio cordialmente graditissimi saluti alfa vera rappresentanz~ comunale milanese. ·
MUSSOLINI
* Al senatore l.uigi Mangiagalli. (Da li Popolo d'llalia, N. 2, _3 gennaio, 1923, X).
[4 gennaio 1923.] *
D ecisioni Governo sistemazione amministrativa nuove provincie sono state ispirate preoccupazioni ordine nazionale. Io che ben conosco nobili
~h~d~~~n:arei!~~:t:~s::rec:~1~:;~~ d~i:kc:~f~~i
MUSSOLINI
* .Al sindaco di Parenzo. (Da li Popolo d'[Ja/ia, N. 4, 5 gennaio-1923, X).
[4 gennaio 1923.] *
Primo ed assoluto dovere di cittadini" che si dicono patrioti e devoti alla Patria è quello di non sollevare difficoltà di fronte alle decisioni del Governo, che sono ispirate sempre ad altissime considerazioni d'ordine nazionale, che devono necessariamente prescindere da considerazioni d'ordine locale. Non mi spi~go e, quindi, deploro l_e manifestazioni di
•.AJ senatore Giorgio Bombig:, sindaco di Goriiia (Da I/ Popolo d'I1alù1, N. 4, 5 geMaio 1923, X) protesta che sono state inscenate a Gorizia ed invito a. cessarle iÌnme· a iata.mente perché non sono affatto g iustificate ed offrono agli elementi al d i qua e al di là del Nevoso motivo di soddisfazione. H Governo non esclude ch e, in un seconda tempo, quando l'opera di assimilazione degli elementi allogeni sia bene avviata, Gorizia ~sa essere elevata a provincia. Ma, intanto, fino da questo momento, H Governo è d eciso a fare della sottoprefettura di Gorizia qualche cosa d i J?iù di guanto sotto questa denominazione si può comprendere. Provvedimenti saranno attuati, d ico attuati, che senza anche dare la carica di prefettura a Gorizia, far:mno di Gorizia un centro amministrativo, culturale ed economico, t ale d a salvare l'italianità della città. e da estendere l'italianità. stessa a1Ja zona allogena. Vedete dal decreto che crea la prnviocia n on di Udine, ma del Friuli, che gli interessi di Gorizia sono stati egregiamente tutelat i e che la vostra città avrà tutti gli istituti e tutti g li istrumeoti politici ed amm in istrativi per compiere la funzione storica che ·le è assegnata in q uesto momento dalla necessità nazionale, ln vitov i, du nque, . a rientrare ne~la più perfetta lega lità.
[7
Ricevei tue due lettere. Ho ;scoltatO iJ ·capitano Piffer, di cui avevo già letto rapporto su situazione e possibilità emigratorie nel Br_asile. Stai tranquillo. Non consegneremo carne italiana ai neg rieri delJe Fazenda1 se non ci saranno patti chiari e tutela sicura continuativa. Ricordo che alcune settimane fa il Governo ha diramato. un comunicato minacciante gravi sanzioni contro gli eccitatori della emigrazione non regolata e controllat a dal Governo. Quanto al patto marinaro1 ho tenuto lede alla mia parola superando grosse difficoltà, Può darsi che qua e là non siano scomp arsi tutti i dissidi, ma l'unità nelle sue linee essenziali è g ià un fatto compiuto. Q uanto ai hloi privilegi d i libero cittad ino, ·che posso fare per restituirtel i quando sono i tuoi amici o sedicenti tali, che, ripart iti in divers~ categorie. ti si serrano addosso e t i impediscono di ritornare a vedere in tutta tranquillità l'Aven ti no e la Trinità dei Monti? Ho parlato con G iovanni Gentile ~ r villa Falconieri. Io non metto intralci d i sorta. Poiché tutti i giornali fran cesi che . non amano l'Italia rinnovata hanno inscenato una campagn~ tendente a dimostrare che tu saresti una specie di avversario del mio Governo, non sarebbe opportuno che tu dicessi una parola secca e p recisa, che sventasse una volta per sempre queste manovre? Le -quali man ovre, specialmente se fatte all'esterno, non possono che mo rtificare il mio Governo, che Javora duramente e quotid ianamente con un f er vòrc e una passione ignota da cinquant'anni pe:r ridare un'anima ed una ossa tura aJla nazione. Nostri Consigli dei mrnistri non trattano affari di o rdinaria amministrazione, ma risolvono quei g_rand i problemi che i precedenti Gov erni non osarono mai affrontare. Quanto alla nazion~, essa, a poco a poco, si raccoglie in una calma disciplinata e labor~osa. Attendo ì tuoi libri e ti rico rcio che g l.i italiani attendono da t e la poesia Saluti cordiali e ri spet tosi.
[8 gennaio 1923.] •
Ricambio Cordialmente saluto augurale lavoratori campi, officine,' che, dopo aver vinto in guerra, ricostrui scono in pace. -
MUSSOLINI
• A l commendator Edmondo Rossoni (Da Il Popolo d'lialia, -N 7, 9 gennaio 1923, X).
[B g ennaio 1923.] *
Ricambio H saluto augurale con animo di collega.
M USSOLINI
* A G aspare Squadri lll, segretario del sindacato nazionale della Stampa. ( D a li Po polo d'Italid., N . 7, 9 gennai~ 1923, X). ·
[13 gennaio 1923. ] *
Faccio sicuro affidamento nella disciplina e la Preziosa attività d el Fascio milanese. Ringrazio bene aug urando.
M USSOLINI
,. Ad Attilio Longorri, segretario politico del Fascio di Milano, in risposta al telegrarruna indirizzatogli dai componenti i l nuovo direttorio del Fascio milanese. (Da I/ Popolo d'Italia, N . 12, 14 gennaio 1923, X).
[ 26 gennaio 1923. ] •
Prendo g radito atto vostri immutati sèntiment"i d evozione. R ingrazio e raccomando disciplina.
MUSSOLINI
• Al direttorio del Fascio di Firenze. (Da Jt Popolo- à'llali11, N. 2?,, 27 genn aio 1923, X),
[ 27 gennai, 1923 .] *
Lo spirito immortale di Mazzini vi g uidi nella vostra nobile opera rivolta alla elevazione del nostro J)Opolo.
MU SSOLINI
* A Ferruccio Quintavalle, direttore della « Scuola di studi mazrinian.i ». (Da li Popolo d'Italia, N. 24, 28 ~gennaio 19 23, X).
[ 29 gennaio 1923.] *
Ringrazio e ricambio sentitamente saluti vecchi commilitoni.
MUSSOLINI
• Ai soci del gr uppo ri ona le dei combattenti di Porta Volta d i Milano . (Da 11 Popol o d'Italia, ·N 2,, 30 gen naio 1923, X),
[29 gennaio 1923.]
I combattenti del '15 e del '22 han no ben meritato della Patria. Essi sono gli uomini nuovi su cui l'Italia può contare oggi, domani, semp re.
MUSSOLINI
* Ai soci della sezione di Milano del!' Associazione nazionale dei combattenti, in risposta al messaggio indirizza.togli dall'assemblea ordinaria d eg li stessi tmutasi il 27 gennaio. (Da Il Popolo d'Italia, N. 26; 3 1 gennaio 1923, X) .
[gennaio 1923 ] • Alcuni giornali come Voce Repubb/frana, Giustizia ed a.ltrettaJi, stampano che un tuo viaggio a Parig i è stato ostacolato dal Governo. Poiché questa è grossa menzogna, ti sarei g rato se volessi in qualche modo smentirla. Grazie. Abbracciati.
MUS SOLINI
* A Gabriele d'Annunzio. (Da Epora, N. l!H, 11 aprile 1953, IV).
[10 febbraio 1923.] •
Djte alto ai fascisti della Signa e della Toscana tutta che il piombo infuocato bisogna serbarlo per i nemici della Patria e. del fascismo.
MUSSOLINI
• A Michelangelo Zimolo. (Da li Popolo d'!alia, N. 36, 11 febbraio1923, X).
[10 febbrafo 1923.] •
Approvo incondizionatamente la benefica iniziativa che onora voi , . Milano e il fascismo. Gradirei però che l'opera che vi proponete di condurre a termine ·non assumesse un particolare significato nei miei riguardi. Vi prego pertanto di lavorare alacremente per l'attuazione della nobile istituzione, ma di desistere dal pensiero d'intitolarla al mio nome.
MU SSOLINI
• A Giuseppe Bandini, presidente della c~mmissione di beneficenza del P. N. F. _{Da Il Popolo d'I1alM, N. )O, 28 febbraio 1923, X).
[11 febbraio 1923 ] *
Veggo nell'Ambrosianu · la riproduzione del suo grattacielo. Mentre mi prenoto un appartamento all'ultimo p iano, mi auguro che ella possa vincere le opposizioni del listeismo murario, che a Milano, città senza panorami, ha meno che a ltrove ragione di essere. Sempre più in alto àeve essere la divisa potente dei costruttori moderni, invece di continuare a de~are i. sobborghi milànesi con quella distesa di ridicole conigUere che umiliano gli uomini.
• All'a rchitetto Krauner. (Da li p qpolo d'lfa/;a, N. 37, 13 febbraio 1923, X).
[11 f ebbraio 1923.]
Ti prego porgere mio cordiale augurale sa luto ai valorosi condottieri Pa rtito -Pascista e Milizia Nazionale forte Piemonte costà riu~ iti per riaffe rmare patto solenne rigenerazione Patria nostra.
MUSSOUNI
* Al deputato Cesare Maria De Vecchi, in occasione del gran rapporto dei fuci della provincia di Cuneo tenuto5i 1'11 febbraio 1923. (Da Il Popolo d'ltdlia, N. 37, 13 febbraio 1923, X).
[27 febbraio 1923.] •
, Patto è stato completamente, lealmente osservato. Odierno comunicato stampa di origine « marinara» lo attesta in termini inequivoca. bili. Ho parJato chiaro anche a certi elementi armatoriali che volevano
Riceverò quando
MUSSOLINI
* A Gabriele d0 Annunzio, (Da E poca, N. 132, 18 aprile 19"3, IV)
[29 febbr<ti a 1923. ]
Ripetoti che patto sarà rigidartlente osservato. Riceverò Giuliett i Assisterò Federazione marinara nelle sue legittime richieste. Quanto carni'? aviazione pregoti scegliere posto più adatto. Darò ordine perché tuo desiderio sia realizzato rapidamente secondo quello stile .nuovo che io cerco di imprimere atti Governo. Attendo, Accog li miei affettuosi d e· voti saluti.
MUSSOLINI
• A G abriele d'Annunzìo. (Da Epo, a, N. 132, 18 aprile 1953, IV).
[I? mana 1923 .] •
Recate mio ·saluto studenti · universitari racçolti sotto i ga~liardetti gloriosi del fascismo. Giovinezza Atenei porterà nel fascismo anste s pirito passione ricerca meditata, disciplina lavoro tenace, elementi indispensabili grandezza Patria.
.MUSSOLI NI mar,; 1923.J
" Al segretario Jella Federazione univerSitaria fascista, in occasione del secondo congressO della Federazione tenutosi a Firenze ai primi di marzo del 1923. (Da Il Popolo d ' Ifa/id; N. ~3 , 3 mar.to 1923, X).
Caro De Capitani, ho molto ,gradito il fervido saluto da te rivoltomi a nome de1 Consiglio d'agrtColtura, sulla cui intelligenza e operosità noi tutti contiamo per la risoluzione dei problemi attinenti alla terra, che io considero come prima e vera fonte di ogni ricchezza nazionale. Cordiali saluti ,
* Al ministro Giuseppe De Capitani-D'Arzago, in risposta a1 seguente: « Nuovo Cons ig lio agricoltura, riunendosi oggi prima volta, ha deliberato unanimità far precedere all'iniziò suoi lavori fervido, defe rente saluto a te, fattore di quella ricostiuzione economica del paese, alla quale j) Consiglio intende dedicare ogni sua attività » (Da li PopolO' d'Ita/i,z, .N; 57, 8 marzo 1923, X)
[ 20 marw. 1923 .J
Il Consig lio dei ministri ti esprime - a fllezzo di Thaon di Revel e mio - la profonda sua riconoscenza per la tua magnifica simbolica donazione** , che commuoverà vivamente tutti g l'italiani fed eli alla Patrìa, i quali riconoscono e salutano in te il devoto e instancabile artefice della grandezza italiana. Lieto del tuo gesto solidale, il Governo può assicurarti che esso è. fermamente deciso a toccare la mèta seguita dai diritti e dai doveri della vittoria e dalla volontà laboriosa disciplinata del popolo italia no. Ti abbraccio.. -·
MUSSOLINI
* A Gabriele d·Annunzio. (Da Il Popolo d'fo:lia, N. 68~ 21 marzo 1923, X). u (184).
[24? marzo.1923.] *
Considerami presente tua rievocazione nostra origine, nostre battaglie, nostra vittoria. Essa è grande, indiscutibile. Nessuno può minacciarla aIl'infu!)ri di quei fascisti che non ancora inquadrami ferrea disciplina e continuano invece stupido e"d antieroico illegalismo, che io sono deciso a reprimere, poiché macchia purezza fasc ismo, nuoce avvenire nazione.
MUSSOLINI
* .AJ commendator Michele Bianchi, in occasione delJa commemorazione del quarto anniversario della fondazione dei Fasci da costui tenuta. aJ teatro Lirico di Milano il 2, marzo 1923. (Da Il Popolo d'Italia, N. 73, 27 marzo 192 3, X).
[31 m,,rziJ 1923.]
Saluto con animo di conunilitone il battaglione dell'eroico (I> bersaglieri, che nella generosa terra di Romagna troverà certo Ja più larga ,e fraterna ospitalità.
• Al comandante del sesto reggimento bersaglieri. (Da Il Popolo d'ltd!ia, N. 78, 1 aprile 1923, X).
[1 ? aprile 1923 .)
Spiacentissimo che Je cure del Governo mi impediscano di intervenire a lle oooran:ze .del mio ottimo collaboratore ministro Rossi per iJ trentes imo anniversariq dell'inìzio della sua vita polìtica ispirata ai supremi· inte res i del paese, invio Ja mia fervida a desione, il mio cordiale saluto.
MUS SOLINI
• Alla Camera di commercio di T ori no, in occasione de!le onoranze tributate al ministco Teofilo Rossi durante b seduta straordinaria de!Ja Camera tenutasi il 2 aprile 1923. (Da Il Popolo d'l 1afir1, ~· 79, 3 aprile 1923, X).
[6 aprile 1923 . )
Ringrazio V E. per i cortes i sentimenti che si è compiaciuta esprimere ael lasciare l'lta1ia e di cui non mancherò di rendermi interprete presso Sua Maestà il re. Conservo io pure un lieto ricordo d ella sua \'isita e non dubito che essa contribuirà a rendere ancora più intime le re laz ioni feliccme?nte ri:i nnodate fra i nostri due paesi: MUSSOLINI
_
• Al cancelliere Ignazio Seipd, in risposta al scguc11te: « Nel momento di lascia re il suolo d'Italia tengo a rinnovare a V . E. i miei ringraziamenti ptù sentiti per l 'accoglienza. di cui ci hanno onorato Sua Maestà il re e il Governo reale. Io ho un ricordo indimenticabile del mio soggiorno nel suo bel paese e ·dell'ospitali tà offertami e !pero che il nostro convegno contribuisca a rende-r ancora più amichevoli e strette le relazioni tra l'Austria e la grande potenza vicina, che così efficacemente coopera all'opera di ricost ruzione della mia patria». (Da l i Popolo d'l1ttlùt, N. 83, 7 aprjle 1923, X). '
[6? ,pr;I, 1923.J •
Lieto che Sao Marino abbia chiamato un fascista di tutte le battaglie a solen nizza r e la rinascita nazionale, affido a te, sicuro interprete m iei sentimenti, incarico di portare alla prim a Reggenza fascista il mio sal uto augurale, .MUSSOLINI
• Al deputato Giuseppe Bottai, in occasione della cerimonia per l'i nsediamento dei nuovi capitani reggenti tenutasi a San Marino il 7 aprile 1923. {D a Il Popolo d'l!a!it1, N. 84, 8 aprile 1923, X).
[7 aprHe 1923 . ] •.
Dimmi se devo mandarti un funzionario eoergico e inte lligerite che si metta a tua dispcsizione per liberarti dagli importuni. Saluti affettuosi e devoti dal tuo compagno ·
MUSSOLINI
• A Gabriele d'Annunzio. (Da Epocrr, N. 132, 18 aprile 19B, JV)
[B aprile 1923 ]
Fate S,!pere ai fascisti genovesi che nel Fascio non esiste anziani tà di tessera, ma gera~chia di devozione, di sacrificio, di disciplina. I fedeli possono essere d elJa prima come dell'ult ima ora « e questo fia suggd che ogn'uomo sganni ». « Alalà! ».
MUSSOLINI
• Al direttorio del Fascio di Genova, .per disapprova.re l'idea dei fascisti genovesi di fondare una associazione fra g li iscritti al Fascio negli anni 1919-1920 (Da li P(}pc/Q d'Italia, N. s::;, 10 aprile 1923, X).
[9 aprile 1923.] *
Leggo il vostro ordine del giorno circa la chiusura domenicale delle osterie. Lo approvo incondizionatamente. Il vostro è un bellissimo gesto di disciplina, di di~nità e di moralità civica. l'abuso del vi no, dei liq_uori , non deve piu oltre corrompere, degenerare la razza italiana. Vi s,gnjfico la mia viva simpatia, mentre vi dichiaro che il Governo terrà conto del vostro passo precursore per i provvedimenti di ordine generale.
MUSSOLINI
* A Luigi Landolfo, segretado generale della Federazione dei sindacati fascisti del Lazio. (Da Il Popolo d'I1alia, N. 85, 10 aprile 1923, X).
[9 aprile 1923.] •
A.gli intrepidi ed austeri fasciSti friulani riuniti nella generosa città che vide passare il fiore della giovinezza italica avviata al titanico tra. vaglio della guerra vittoriosa, ti prego di porgere il mio più fervido saluto augurale.· 11 Governo fascista, auspicato nel discorso di Udine, considera codeste gloriose camicie nere magnifico elemento propulsore d elle virtù di nostra gente, assertore tenace e risoluto d'italianità.
MUSSOLINI
* All'avvocato Piero Pisenti, p refetto di Udine, in occasione del congresso provinciale fascista friulano tenutosi a Udine il 9 aprile 1923. (Da Il Po polo d'Ila/id, N, 86, 11 aprile 192;, X) .
[16 •prile 1923.] •
Le accoÈ;lienze spontaneamente cordiali fattemi ieri da codesta ge· nerosa città, cui Jeganmi tanti cari ricordi, mi furono graditissime, Nella indimenticabile attestazione di affetto ho inteso vibrare tutta la ·generosa anima del popolo romagnolo, che, con magnifica dedizione delle sue vi rtù operose, prende ~rte attivissima alla rinnovellata vita nazionale, contribuendo alla grande opera di restauraz ione intrapresa dal Governo nazionale.
MUSSOLINI
* Al cavalier D all'Alpi, regio commissario dJ Forll. (Da IJ Popolo d'llalia, N. 92, 18 aprile 1923, X).
(1 6 aprHe 1923. ] *
Sono rimasto profondamente commosso deJla solen ne manifesta2ione con cui Bologn.'!, ilncora una volta ha voluto significare che essa è all'avanguardia del rinnovamento spirituale dd paese, e prego V. E. rendersi interprete presso cittadinanza del mio particolare gradimento. La fede che anima .codesta grande città è pari alle sue glorie e cost ituisce per il mio Governo uno dei sintomi più chiari del consenso di cui è circondato. nell'aspra opera di -resta_urazione.
MU SSOLINI
• Al p r~fessor Umberto Puppini, sindaco di Bologna. (Da Il Popolo d' Italia, N. 92, 18 aprile 1923, X).
[1 6 aprile 1923, ] •
Preg-o V. E. esprimere il m io co rd ia le ri ngraziamento ai ba.Idi mi ei commilitoni bersag lieri di ,ForH che vollero ancora una volta d imostrare che il loro e ntusiasmo e jJ loro spirito di disciplina sono all' altezza deile f:<ka~:tsE~i~Ìti~o~tini. sorreggere l'ltalia nel suo risveg lio con
M USSOLINI
• Al generale Mario Sani, comandante il Corpo d'Annata di Bologna. (Da 11 Popolo d' Ira/i.,, N , 92, 18 aprile 19"23, X).
[ 17 aprile 1923 . ] •
E.sprimoti mio vivo compiacimento per masnifiC3. orgaoiuazione tuoi valorosi militi, che, in occasione mio recente v1agsio, ~o molto ammirat o per l'elevato spirito di disciplina da cui sono an1mati.
MUSSOLINI
* Ad Attilio _ Tetuzzi. (Da Il Popol o d' Italia., N. 93, 19 aprile 1923, X).
[17 aprile 1923.] •
Con lieto animo ho personalmente constatato1 in occasione del mio passaggio in cotesta insigne città e nella rcgionc1 la perfetta organizzazio ne e la ammirevole disciplina di partito del fascismo emiliano. Ti esprimo il mio vivo incondizionato compiacimento.
MUSSOLINI
* Al d".Putalo G ino Baronci ni (Da Il Po polo d' l ta/ù,, N 93 ; 19 ap rile 1923, X).
[19 aprile 1923. ] •
Ancora commosso per indiment icabile dimostrazione affetto ricevuta dai miei amati concittadini, prego esp rimere loro vivi miei ringraziamenti, manifestando anche mio animo g rato per _gentile dono casa natale cui 1eganmi tanto cari ricordi de lla mia giovmezza, della m ia san ta famiglia, BENITO MU SSOLINI
* Al direttorio del Fascio di Predappio. (Da Il Popolo d ' Italia, N 94, 20 apri le 1923, X).
Roma, 23 aprile 1923 . *
Ricevo tua lun$ a interess ante lettera. Pregati ven ire immed iatamen te Roma studiare insieme situazione. Abbraccia ti. , B ENITO
• Al commendator .Arnaldo Mussolini, direttor e del Popolo d'llalia (Dal: Ca1UggÙJ· .Arnaldo B~nùo Mtmo/ini. A cur a d i DUILIO Sus Mn - la Feni<:e, Firenze, 1954, pag . 17).
[23 aprile 1923 ] •
Ringrazio Vostra EcceJlenza e tutta codesta colonia per auguri affettuos i, espressioni rivoltemi, le qua li confortano Governo na.1:ionale in arduo compito intrapreso per g randezza della Patria. M USSOLINI
• Al deputato Antonio Salandra. in ri sposta al seguente : « Rappresentanti colonia italiana Ginevra, r adunati festegsiare N a tal e di Roma, con inte rvento ministro Garbasso, console Eles, mi hanno da to gradito incar ico di esprimere Vostra Eccellen;;a loro sentimenti affetto ed ammirazione, con augurio che ella possa mena re a g lorioso comp imento animosa i mpresa restauratrice grande zza nazionale. ( J?a li Popol o d'Italia, N. 97, 2~ a prile 192}, X)
[24? ap rile 19 23.] *
Come de,ploro di non poter assistere personalmente alle vostre cecìmonie nel g torno fausto, glorioso del vostro grande Santo! Ho della vostra città un magnifico ncordo cocente e la nosta1$ia acuta. G rid ate il mio più possente ed appassionato « alalà ! » per 1 compag ni fed el i ch e montan o la buona guardia nelI'atteso futuro. Viva San Marco !
[MUSSOLINI)
• Al deputato Jginio Mario Magrini, in occasione delle cerimonie fasciste tenutesi a Venezia il 25 aprile 1923. ( D a // Popo!Q d'ltalù1., N . 100, 27 .1.prile 192 3, X)
[ 30 aprile 1923.] •
Ho appreso che la cerimonia di ieri a Cremona è riuscita o ltremodo importante e solenne, Non ~ eva essere altrimenti n ella città di cui CO· nobbi la fedele disciplina e l'apra:ssionata, incorruttibile fede, le g enerose impazienze della storica v ig ilia. A te, animatore ed organizzatore instancabile, il mio plauso; alle t ue intrepide camicie nere, oggi inquad rate in invincibili fegioni, ed al popolo tutto di Cremona e provincia, che sa affiancare l'opera del Governo con la più mirabile, feconda ope~:t; f~lzi:~~
MUSSOLINI
* Al deputato Roberto Farinacci. ( Da Il Popolo d'ItaJi4, N. 104, 2 maggio 1923, X).
[ 3 maggio 1923.]
Ho scritto ministero della.Guerra nel senso da te deside rato. t strano che uomini d'acme abbiano certi pudori da zitellone inacidite, ma t ratt asi forse di qualche burocrate inefficente. Inv idio molto la tua clausu ra e il tuo Garda. Rinnovoti _ mie i auguri abbracciandoti f~aternamente.
MU SSOLINI
• A Gabriele d 'Annunzio, in r isposta ad uno del poeta che aveva chiesto il d isbrigo d i pratiche riguardan ti gl i ex-legionari fiumani. (Da Ep()(d, N H2, 18 apri le 19H, IV).
[1 4 maggio 1923 ] •
A nome del Governo esprimo sentiti ringraziamenti a codesto ono· revole comune ed alle associazioni economiche e politiche cittadine che vollero ieri, attraverso tante manifestazion i cordiali di cortesia, riaffe rmare la solidarietà di codesta grande metropol i con l'opera di ricostruiione nazionale che con inflessibile energia il Governo fascista persegue.
MU SSOLINI
* Al sindaco di Milano. (Da Il Popofo d'Italia, N. 11 ,, 15 maggfo 1923, X).
[19 maggio 1923. ] * che !~!nto~nrb~r;~s~!~r~U::~~~~t:e ~~JJ~~~~if;o~~;a~\faes:~~~~~ chia e aihtatia, mentre documentano t rucco miserabile di più miserabile gente. Spero d'essere presto fra voi, commilitone fra commilitoni, per ai.cvi gu~nto io ami la vostra bellissima terra e non da oggi. Saluti tnncenstr.
• Alla sezione dd combattenti di Palermo. ( Da li Popolo d'llalia, N. 120, 20 mJ.ggio 1923, X}.
MUSSOLINI
[19 maggio 1923.] *
Palermo, la J,ella e forte, non può essere contaminata da piccoli mestatori che tentano perpetrare loro meschino contrabbando sotto_ grande. bandiera. :I! inutile cercare di risuscitare ciò che è motto nella coscienza della na2ione, il politicantismo ~emagogico, sever~ pesante p ietra tombale. Sta. su d i esso la gloriosa rivoluzione delle camicie nere. _
MUSSOLINI
• Al direttorio del Fascio di Palermo. (Da 11 Pòpoio d'fodia, N. 120, 20 maggio 1923, X).
[20.' maggio 1923.J •
Mentre la bella, nobile, laboriosa Torino, culla secolace e inviolata della Patria italiana, si raccoglie vibrante di entusiasmo intorno a Vostra Maestà, sono anch'io -spiritualmente presente al grande rito con animo di combattente fedele al capo e alla consegna.
MUSSOLINI
* A Sua Maestà Vittorio Emanuele- IIJ, in occasione dell' iriauguru ione del monumento al« Cavaliere » avvenuta a l'orino il 21 maggio· 192). (Da li Popolo d'fotlia., N. 121, 22 maggio 1923, X).
[23 maggio 1923. J *
Con vivo rincresdmenio ho appreso 1a notizia che -le sue condizioni di salute la obbligano ad interrompere la sua attiva pirtecipazione negli affari dello" Stato. Nel mentre le assicuro che conservo il più gra.dito ricordo delJe cordiali relazioni che ebbi il piacere di intrattenere con lei, esprimo i voti più sinceri per il suo pronto ristabilimento.
UUSSOUNI
• Al primo minislro Andrew Bonar Law. (Da Il Popolo d'ltd!id, N 123, 24 m~gaio 192), X).
(23 maggio 1923. J •
Vivamente la ringrazio del cortese telegramma, col quale mi p artecipa di avere accettato il posto di primo mimstro offertole da Sua Maestl il re, suo augusto sovrano, in sostituzione del sig. Bonar Law, costretto disgraziatamente a dimettersi per ragion i di salute. Nel mentre esprimo le ptù sincere felicitazioni per l'alto incarico affidatole, vengo io pure a confermarle personalmente il mio vivo desiderio di vedere mantenute le relazioni cosl cordiali esistenti fra i nostri due paesi e il mio proposito di perseverare nell'opera d'intesa e cooperaiione tra i due Governi
Mussolini
• Al primo ministro Stanley Baldwin, in risposta al seguente: <i: Ho l'onore di annunziarle che ho accettato oggi l'invito dì Sua Maestà il re di succedere come primo ministro .al sig. Bonar l.aw, le cui dimissioni, inevitabili, destano famtrulrico. la mia piU sin.cera speranza è che le relazioni cordiali, che sono state così manifeste tra i nostri due paesi, abbiano a continuare e che si mant1:ngano i propositi e le intese comuni dei nostri due Governi». (Da Il Popolo d' Italia, N 123, 24 maggio 1923, X).
[24 maggio 1923.]
Ho l'onore di comunicare all'E. V. che Sua Maestà Vittorio Emanuele, che fu re sul mare, ha ierj, su mia designazione, firmato a Spezia, dove più ardente vive l'anima marinara d'Italia, il d ecreto con cui l'E. V. è in-s ignita del titolo di Duca. In tal modo la nazione, con: l'affetto del suo augusto capo, in questo 24 rilafg io d i ritrovata fede nei valori ideali, ha voluto manifestare tutta la n conoscenza e tutto l'orgoglio per la sua grande Armata, che sotto il sapiente comando dell'E, V. seppe riaffermare le più antiche glorie. MUSSOLINI
• Al ministro Paolo Thaon Di Revd ~Da li Popolb d'J1alia, N 12), 26 magsio 1923, X).
(25 maggio 1923.] *
La prego di porgere) miei più cordiali ringraz:iamenti alla città ed alla provincia di Udine per le accoglienze che hanno voluto tributarmi n ella fatidica giornata, nella quale tanto veementemente è pulsato il cuore d'Italia per Ia cdebr~zione .dei suoi morti. Un rin_g~aziamento b!~!~~la!e~~,t~1::r~1!~1t/!~to1:I:!i~tt:~ così alto di disciplina. Dica al Friuli generoso~ che finalmente ha trovato il confine della Patria, che il Governo fascista saprà valorizzare il sacrificio di quelli che nelle sue pianure, lungo i suoi fiumi e sui suoi monti, dormono il sonno della g loria. •
MUSSOLINI
* Al prefetto Piero Pisenti. (Da li Popolo d'I1nlia, N, 12,, 26 maggio 192), X).
[2 giugno 1923.]
A voi, pionieri magnifici della grande riscossa della Valle Padana, a voi, defni discende nti cii coloro che s.alirono Ie forche durante il riscatto, a voi i mio plauso ed il mio abbraccio frat erno.
MUSSOLINI
• Ai consoli della M.V.S.N. Tonino Arrivabene e Pino Moschini, in occasione del banchetto in loro onore tenutosi. a Mantova il 3 giugno 1923. (Da Il Popolo d'llalia, N. 133, :; giugno 1923, X).
[4 giugno 1923.]
Nella rivistà dello Statuto a Venezia le unità del glorioso Esercito . che la E. ·v. condusse alla vittoria hanno dimostrato dl possedere sempre altissimo lo spirito e perfettissimo -l'inquadramento, Voglia la E. V. gradire l'espressione del mio commosso compiacimento.
"' Al ministro Armando Diaz (Da Il-Popolo d'l1alia, N. 134, 6 giugno 1923, X). .
[II giugno 1923.]
Sceso :i. terra fra la magni.fica gente di Sassari il mio pensiero torna al viaggio troppo breve sulla nave petente da lei comandata. Voglia rendersi interprete presso gli ufficiali e I equipaggio deJ mio vivo compiacimenlo per il loro alto spirito militare, degno aelle gloriose tradizioni d ella nostra Marina.
MUSSOLINI
• Al comandante della regia nave Duilio. (Da Il Popolo d'llalia, N . 139; 12 giugno 192}, X).
[II
giugno 1923 .
Mio fratello annunciami che 1,o settembre sarà posata prima p ietra imtanto idroelettrico valle Savio. Cornpiacciomi vivamente che ella abbia
~i~c!'~ivfr:{r~. ~U:rl;Ji1!&!f~~e:;ività mia Romagna, regio?e d estinata
MUSSÒLINI
• All'ingegner Simonotti, direttore- dell'« Unione esercizi elettrici» di Mi. lano. (Da Il Popolo d'llalùr, N 139, 12 giugno 1923, X).
[11 g;ugna 1923.] •
Ingegnçre Simonotti comunicami c.:he .l "' settembre prossimo venturo sarà posta prima pietra impianto idroelettrico Savio e che entro 1924 gireranno turbine. Molto beQe. E tempo svecchiare Romagna con iniziative fasciste. ·
MUSSOLINI
•AJ direttorio del Fascio di Cesena. (Da Il Popolo d'Italia, N . 139, 12 giugno I9H, X).
(20 g;ugno 1923.] •
Parto oggi stesso per la Sicilia, solo deplorando di dover prendere il solito vilissimo treno di tutti, dopo aver invano cercato un iarovolante. Reca agli aviatori raccolti attorno a te il mio « alalà ! » più entusiastico. Il raid Baracca è andato ottimamente, ma l' anno prossimo gli aeroplan i dovranno col loro numero oscurare il sole. Materiale umano v i è, splendido, allenato, prontissimo. Ci vogliono ali, molte ali, innumerevoli ali. L'Italia deve tendere a dis~ratamcnte conseguire questo primato e Jo raggiungerà. Preparami un dettagliato rapporto del r,:iid. Vivano il motore, l'elica, la carlinga, il coraggio! Abbasso il suocerismo sedentario! Si vola, si volerà. Tuo
MUSSOLI N(
• Al deputalo Aldo Finzi. (Da Il Popolo d'Italia, N. 147, 21 giugno 1923, XJ:
[20 giugno 1923 . ] *
Con quale gioia profonda ho riveduto le superbe gag liarde sch iere d el fascismo cremonese! Esso è compatto, formiaabil e ne lla rete d ei suoi sin dacati, delle sue coorti, della sua fed e, consacrata da 'tanto purissimo
!~i.cordami a tutti. So di potere contare usquc ad m ortem su te.
MUSSOLIN[
* Al deputato Roberto Farina.cd. (Da Il Popolo d'Italia, N. 147, ~l giugno 1923, X).
[ 21 g;ug~o 1923 ) *
Accoglienze tributatemi codesta armoniosa, adorabile Firenze m i hanno commosso fino allo stordimento. Qualche volta tei;no do~da rmi se sono degno di tanto consenso, di tanta devozione e d i tanto onore d ì popolo. Solo mia ·volontà fermissima rassicurami. Vogl ia, signor sindaco, mio sindaco, ringraziare tutti i fiorentini, che io considero pionierì civiltà nostra e fedeli devoti della religione· sacra della Patria.
• Al sindaco Antonio Garhasso. (Da Il Popol o d'Italia , N 148, 22 giugno 1923, X).
MUSSOLINI
[21 giugno 1923.] *
Militi coorti fiorentine sono migliori per inquadramento , forza, spirito fascista, ogni ·altra regione Italia. Con legionari tale indomita fede, gagliardetti convocati battaglie sa ngue possono essere portati più alto, più o ltre verso nuove e più grandi vittorie. « Alalà ! ».·
MUS SOLINI
* Al console della M.V.S.N. TeoJoro A less'i. (Da li Popolo d'llalia, N. 148, 22 giugno 1923, X).
[23 giugno 1923. ]
V~glio e~ere presente alle on~ranze che Milano tributa al Duca della V1ttona. Egli · è degno del m assimo onore che un popolo può e deve rendere ai suoi virtuosi, eroici condottieri. Da sette mesi io ho la grande fortuna di averlo collaboratore prezioso mia opera Governo e sono in grado affermare che vincitore . di Vittorio Veneto è come ieri altamente benemerito della patria e degnissimo del tributo dì amore e devozione dei combattenti e del popolo italiano.
MUSSOLINI
• All'avvocato Sileno Fabbri, presidente' della Deputazione provincia le mi]a. nese, organizzatore della cerimonia per la celebrazione della battaglia del Piave tenutasi a Milano, con un discorso del ministro Armando Dia:z, il 24 giugno 1923, (Da Il Popolo d'Italùt, N. 151, 26 giugno 1923, X).
[25 giugno 1923 . ] •
Voglio risalutàr~ da lontano col mio più potente « alalà! » le superbe legioni dei fedelissimi della Calabria che mi rivedrann·o presto.
MUSSOLINI
* .Al .console della M.V.S.N. Minniti. (Da Il Popo/q d'/Jalia, N. 151, 26 giugno 1923, X).
[25 g;ugno 1923.] *
Ringrazio vivamente fervido saluto tla lei inviatomi nome ricostituito Consiglio provinciale e plaudo nobili pçopositi, sicuro potere contare preziosa collaborazione enti locali
MUSSOLINI
• Al presidente del nuovo Coruiglio p rovinciale di Fire:O.ze, in risposta al saluto rivoltogli dal Consiglio stesso in occasione della sua prima adunanza (Da li Popolo d'lliJia, N . 151, 26 g iugno 19 23, X).
[26 giugno 1923 .]
La ringrazio molto del saluto che ella mi ha rivolto a nome di Milano, sempre grande in ogni manifestazione d'italianità
MUSSOLIN I
• Al senatore Luigi Mangiagalli. (Da li Pop ofo. d'Ilalia, N. 152, 27 g iugno 1923, X).-
[28 fingn o 1923. ] *
Vostro saluto giungemi particolarmente gradito e più ancora vostro impegno collaborare vostro specifico terreno con Governo nazionale fa. scista. Colgo occasione per ripetervi che jJ mio Governo intende non VCS· sare, deprimere, ma aiutare, esaltare iniziative produttori italiani classi in. dustriah, cui devesi g'rande sv iluppo civile raggiunto dalla nostra nazione.
MUSSOLINI
• Ai pa(tecipa ntì all' assemblea della Confederazione generale dell'industria italiana tenutasi a Torino il 28 g iugno 1923. (Da Il Popoli, d'ltalirt, N . 1:54, 29 siugno 1923, X).
[30? giugno 1923. ] •
Po~sa la memoria_ pura ~ei .mor~i .da:e coraggi~, perseve~anza ai vivi~ Non st può esaltare il sacnfic10 d1 Jen se non s1 e pronti a quelJo dt domani. << Alalà ! >>
MUSSOLIN I
* Al direttorio del Fascio di Figlinc Valdarno, in occasione dei festeggiamtnti in onore di S.A.R. il principe Uinberto tenutisi il 1° luglio 1923. (Da · 11 Pop olo d' Ilalia, N. 157, 3 luglio 1923, X).
[I ? luglio 1923 . ] •
Consideratemi presente alla vostra cerimonia, che riuscirà nuova, superba, indefettibile manifestazione della n ostra volontà di rinnovare col lavoro disciplinato e consapevole la nazione italiana.
MUSSOLINI
• Agli organizzatori della cerimonia per l'inaugurazione dei gagliardetti di nuovi sindacati fascisti tenutasi a Roma il 1° luglio 1923. (Da li Popolo· d'Ital;rt, N. U7, 3 lug lio 192 3, X).
[16 luglio 1923.]
Non possono esse-re fascisti . m~ cciuivoci ele~enti del vecchio anti· f!eì~~~tÌe~ttfic:'!~o~~e n~~~hé it:::~~ti~~:J!to~aTio}i~t!~m~\~ri~::
* A pa<lre Ermenegildo Pistelli (Da li Popolo d' Italia, N. 169 , 17 luglio 1923, X). • troppe prove del suo profondo rispetto alla fede cattolica, perché la sua bandiera possa essere contaminata da simili riprovevol i gesta. VogHa, professore, gradire I'attest.1zione della mia ammirazione e simpatia
MUSSOLINI
[lG? lnxlio 1923.] *
Data ripercussione sfavorevole in Vaticano ultimi incidenti anticattolici sarebbe bene che direttorio locale Federazione" provinciale fascista si recasse ufficialmente sede Arcivescovado presentare deplorazioni rinnovando attestazione alto r ispetto fascismo per religione cattolica.
:MUSSOLINI
• Ai prefetti di Firenze e Pis:i. (Dall'orig!.nale).
· [20 luglio 1923.) •
,Voglia esprimere a S. E. il cardiflale M affi la mia deplorazione per le id iote violenze commesse contro i circoli cattolici ed esprimergli la mia profonda simpatia.
MUSSOLINI
• Al prefetto di Pisa. (Da li Popolo d' /Jalia, N. 173, 21 luglio 1923, X).
[20 luglio 1923. J *
Mi dicono che V. E. è stata decorata di medaglia di bronzo al valore militare seguito condotta repressione tumulti guardie regie. Voglia gradire mio altissimo plauso e mio saluto fraterno.
MUSSOLINI
• Al questore Uberto Zamboni. (Da JJ Popolo d'Italia, N . 173, 21 l uglio 1923, X). ·
[2 7 luglio 1923 .) • e sa~~a!\~r!{:~~~
Trasformazione Milizia secondo le linee fondamentali d a me elaborate segna un secondo tempo necessario. Nel p rimo, essa ful'abolizione dello s~uadriSf!lO fas cista e di altri partiti. Nel secondo, è la preparazione e l'inquadramento delle forze a base politico-mi litare, dovuta ad altre imprescindibili necessità ed in perfetta comunione di intenti coll'Ese rcito g loriosissimo, riorganizzato e riportato alla massima effi cenza morale d ai provvedimenti del Governo fas cista e dal nuovo ambiente politico creato dal fascismo. Voglia; Eccellenza e Duca, accog liere il mio cordiale e devoto sa luto.
• Al ministro Armando Diaz, in risposta al seguente : « Porgo alla E. V. la manif("Stazion.e del .m..ic> vivo compiacimento per le direttive stabilite per la M.VS.N., che consacrano gli scopi altamente patriottici che tutti uniscono nel dovei;e e nella fede, faci litando le finalità istituzionali dell'Esercito e tenendo saldamente pronte le forte che devono completarle quando gli interessi nazionali lo richiedono. Cosl sempre più si afferma vigile l'opera assidua che sotto la g uida della E. V. alacramente si svolge a sicura garanzia dell'avvenire che si attende. Onde è che con animo itali anamente grato io rivolgo alla E. V. il mio fervido cordiale saluto». (Da li Popolo d'Italia, N. 179, 28 Juglic> 1923, X) .
MUSSOLI NI
[29 /tiglio 1923. ] •
Parteci.(>O spiritualmente alla cerimon ia consegna bandiera miei piccoli compaesani, che ricordo con grande simpatia attraverso parola superba mio amico Lupi, che rinsalderà patto devozione tra predappiesi ed ideali d ella nostra nazione forte e grande.
'
[MUSSO LINI ]
• Al sindaco di Predappio. (Da li Popolo d' ltalie,, N . 181, 3 1 luglio 1923, X).
[30 luglio 1923.J *
Leggo vostro ordine del giorno proposito lavori importantissimi Gran Consigl io, Nostro movimento proced e magnificamente neJle sue varie complesse manifestazioni. Occorre che periferia. asseco nd ì centri vitali e fortune patria saranno la radiosa realtà di domani,
MUSS OLINI
• Al direttoriO del Fascio di Firenze (Da Il Popol o d'Italia, N. 18 1, 31 lug lio 19Ì3 , X).
[ l agosto 1923. ] •
Il gentile augurio di Vostra Maestà mi ha profo ndamente commosso. Permetta la Maestà Vostra che la ring razi rinnovan<;lole i miei sensi di inalterabile devozione. Obbedientissimo.
M USSOLINI
• A S. M. la regina Margherita, (Da li Popolo d'lfJia, N, 183, 2 agosto 192,, X).
[I agosto 1923 ] *
Alto onore mi avete fatto eleggendomi a cittadino onorario della v ostra città , Ayrei preferito che ciò foss e avvenuto i realizzaz ione ultimata o bene avanzata delle opere ,decise e necessarie al nostro avvenire d i grandezza . Il vostro gesto è da interereta re come un benevolo .atto di fiduci a che non sarà delusa. Viva l a più grande Napoli!
MUS SOLINI
• Al sindaco d i Napoli. (Da Il Popolo d'ltt11it1, N. 183, 2 agosto 1923, X).
[4?
•go ,10 1923 ] ''
Cons ideratemi presente alle onoranze che t ributate agli intrepid i fa. sc isti caduti nella battaglia della v igilia, battaglia che spazzò gli ultimi ostacoli e aperse b strada su Roma. Non dìmentico che al gruppo Sciesa io pronunciai il discorso-programma della rivoluzione. Bisogna ,onorare colfa di~ ip]ina, col lavoro e la fede inflessibile la santa memori1 dei nostri indimenticabil i morti.
Mussolin I
* Al direttorio del Fascio milanese-, in occasione della ce-rimonia i n memoria dei caduti fascisti Edoardo Ccespi Cesare Melloni ed Emilio Tonoli tenutasi a Milano il 5 agosto 1923. (Da J/ Popolo d'Italia, N. 185, 4 agosto 1923, X).
[14 ago,to 1923.] •
Ho letto attentamente sul giornale Il Popolo i lavori d el vostro cong resso provinciale e contesto assolutamente ch e i '1ostri discorsi siano in sostanza collaborazionisti e pacifi catori. 11 vostro ordine del giorno era nettamente in antites i con le decisioni e il manifesto del Gran Consiglio del fascismo, redatto, in massima parte, dal sottoscritto. D ifatti mentre il fascista Baragiola, brutalmente ferito a Canzo, giaceva all'ospedale in pericolo d i vita, il vostro pacificatore g iornale lo chiamava assassino.
D'altra parte io ho l'abitudine di legscre tutti i g iornali italiani, comP.tesi anche quelli che non lo meriterebbero e quindi non mi è sfuggito il contegno ael vostro quotidiano subdolamen te e continuame nte an tifascista Il Governo procederà naturalmente contro g li autori del reato di devastazione; ma dal punto di vista politico io avevo l'obb ligo morale di fa rle queste dichiarazioni.
USSOLINI
• Al deput ato Stefano ]aci ni (Da li Popolo d'{talia, N. 194, 15 agostÒ 1923, X).
[18 ago,t o 1923.] •
Omaggio di cui codesta commissione direttiva s i è resa inter prete· giun to grad itissimo. -Vi ring razio dal più profondo del cuore augurando raggiungimento umanitario finalità cu i non mancherà consenso organi statali.
MUSSOLIN I
* All'Associazione tubercolotici trinceristi, in risposta al seguente:'« Comi• tata centrale sua prima adunanza riconforma piena, incondizionata devozione Governo nazionale N E. V ., forte assertore, difensore, valocizzatore d i ritti minorati guerra. Invoca benevolo autorevole appoggio E,V. perché Associazione possa esplicare verso soci bisognosi di assistenza sanitaria mora le. Nut re 6ducia che E V difenderà diritti esistenza Associazione nazionale trinceristi solo compost:1 chi t utto d iede amatissima Patria morendo ancora oggi pe[ essa 1> (Da // Popolo d'llalia, N. 198, 19 agosto 1923, X) .
Ho molto g:radito il suo saluto. Davanti alla d'istcsa dclr Adriatico, mentre. sulla nviera di Castellammare si confondevano i colori delle camicie nere, dei gagliardetti, delle bandiere e dei costumi pittoreschi della montagna, io mi sono confuso con l'anima generosa della gente abruzzese ed ho sentito che veramente questo grande popolo itali~no, conscio ormai della sua forza e dei suoi destini, st avvia rapidamente alla sua completa unità spirituale e gi1arda sicuro la sua nuo_va storia.
Mussolini
• Al sindaco di Ca.stcllammare Adriatico, in risposta ~I seguente: « Pregola gradire gli affettuosi, sinceri ringraziamenti di questa cittadinanza, altamente onorata della sua presenza. L'Abruzzo intero si sente orgoglioso dell' appre:z:zamcnto conferitogli da Vostra Eccellenza, cui assicuro esso rimarrà forte come le proprie rocce, sempre pronto a seguire i d estini per la i;randezza. della Patria, servendola sotto gli auspici d el suo D uce invitto, r igeneratore del nome, della potenza, dell:i. stirpe italiana. Mi aug1.mt voglia Vostra Eccellenza conservare il ricordo dì questa città, che generosamente ha potuto offrirle il propdo cuore, l'anima generosamente sincera, Gradi sca di nuovo il mio affettuoso saluto. Il Sindaco: Puc,, :o. (Da il Popolo d'Italia, N . 202, 24 agosto 1923, X).
[4 novembre 19 22 .J
Vogl io che vi giunga il mio messaggio augurale nel quarto aò.niver~ sario d ella vittoria, o ita liani disseminati nel Levante, lungo le coste che conobbero la grandezza di Roma, di Venezia, di Genova, di Am~lfi, di Pisa. T enaci lavoratori voi siete tenac i nell'amore della rtria lontana. Non l'avete dimenticata mai nei momenti più tristi; oggi giusto che vi sentiate , più fie ri, sapendola più grande e più forte, dopo la vittoria e dopo che Ja balda giovinezza uscita d alle trincee si accinge a darle un ritmo di vita romanamente forte. Celebrate_-con rinnovato amore la vit. toria, voi che ne siete stati artefici non ultimi, col sa ngue e con le opere. Viva l'Ital ia! Viva il re! MUSSOLINI
• Agli itali.ani-del Ltvantc, (Da li Pqpolo d'Italia, N. 265, 5 novembre 1922, IX). [4 novembre 1922.]
Nel quartq anniversarjo d ella vitto ria mi è caro inviarvi un messaggio aug urale, o itali ani che vivete n e ll' Ame rica nel nord . Come la g iovinezza uscita vittorìosa dalle trincee si è stretta in fascio ed è riuscita a dare alla nazione un ritmo deg no deJJa vittoria, cosJ voi dovete stringervi nel nome d'Italia in un fas cio ideale che esprima tutta la vostra forza e faccia sentire con adeguata energia la virtù della gente italiana anche fuori dei confini della patria. Cosl riuniti voi cooperate con maggiore alacrità alla prosperità non solo vostra, ma di codesta npbile nazione che vi ospita e di cui voi siete un elemento fattivo non trascurabile. Più grande ed augusta è uscita l'Italia da Vittorio Veneto e questa rinnovata coscienza deve darvi la fierezi.a di sentirvi italiani e di portare alto dovunque il nome d'Italia. Viva l'Italia! Viva l'America!
MUSSOLINI
• Agli italiani dcJl'Amcrica del nord (Da 1/ Popoh, d'ltalia, N. 26 51 5 novembre 1922, IX).
[7 novembre 1922.]
Vi ripeto, come capo d el Governo,. quello che già vi dissi come capo del fascismo. Amo la Sardegna, che tutto ha dato senza nulla chiedere. Osgi aggiungo con piena coscienza e fe rma fede che l'avvento del fascismo al potere condurrà a soluzione i molti problemi che travagliano la ,,ostra isola. Vjva la Sardegna.
MUSSOLINI
• Alla popolazione sarda. (Da li Popolo d' lt11/ia, N. 267, 8 novembre 1922, IX).
[13 novembre 1922.] *
Ai fauhti di Tripoli!
L'amico carissimo e col!ega Meriano, che viene tra voi, vi ceca il mio fraterno « alalà ! ». lo Stato fasci sta non trascurerà le colonie conquistate col sangue dei nostri fanti. Fatelo sapere a tutti. Viva l'ltalia! Viva il fascismo!
MUSSOLINI
•Da Il Popolo d'Italia, ~ 273, 14 novembre 1922, IX.
[19 novembre 1922.] *
Le colonie italiane ch e vivono in !svizzera sappiano che il nuovo Governo è fermamente deciso a fiancheggiacle nei loro giusti d iritti. Gli italianì all'estero devono avere più di ogni altro la fede e la passione della patria.
M US SOUNI
• Alle colonie italiane nella Svizzera. (Da li Popolo d'lti,lù,, N. 280,. 20 novembre 1922, IX).
Roma, l gennaio 1923. *
Ricambio ai fascisti di Arcore - paese che ricordo con nostalgia pet la mia scuola di pilotaggio - il loro fraterno saluto.
« Alalà ! >> per la nostra bella Italia, che nel 1923 camminerà innanzi sulle strade della s0;a grandezza !
MUSSOLINI
• Ai fascisti di Arcore (Milano). (Da: CESARB REDABLU • l 11iziando Mt11solini ,rl/e vie del cielo • ·Milano, 19B, pag. 109). ·
[7 febbraio 1923. J • patria con voi, che la ra~presentate nelle colonie numerose, ricche e patriottiche di oltre Atlantico.
Il Governo nazionale, che da tre mesi indef essamente lavora pe[ av.
A ttorno a quest'opera necessaria alla nostra vita di grande nazione parvero ad un certo momento sopirsi g li entusiasmi, ma oggi, con l'irrompere d ella giovinezza sulla scena delJa politica italiana, quello che sembrava doversi relegare nel futuro remoto , è tramutato in una completa realtà, quasi inunediata.
Non è a voi, che sentite più di og ni altro lo spasimo nostalgico della patria adorata, che si deve dimostrare l'utilità e Ja necessità di questa impresa, che verrà condotta a termine nel più breve tempo possibi1e. Essa renderà quotidia ne, fr_equenti e soprattutto libere le comunicazioni t ra i quaranta milioni di italian i ch e vivono nella nostra superba penisola e i sei milioni d'italiani ch e v ivono oltre Ocea no.
Tutti gli italiani che possono, debbono cooperare fin anziariamei;ite e moralmente perché l'impresa riesca. Jl Governo italiano non fa invano appello ai suoi cittadini emigrati, anche perché sa che la distanza rende l'amore della patria più vivo e cocente: il cavo, che fra due o tre anni l egherà, attraverso le sterminate distese dell'Oceano, l'Italia alle Americhe, è come un braccio gigantesco che la patria distende sui suoi figli l0ntani per attrarli a sé e per renderli sempre più partecipi dei suoi dolori, delle sue gioie, del suo lavoro, della sua grandezza e della su a gloria.
MU SSO LJNI
• Agli italiani del nord e sud America. (Da I/ Pop ol o d'ltdù,, N. 33, 8 febbraio 19 23, X).
[18 aprile 1923.J *
La regia Aeronautica, all'inizio del g rave compito commessole dal Governo nazionale, ricambia al regio Esercito e alla regia Marina il saluto fervido e fraterno.
I nuovi militi del cielo, raccogliendo la sublime eredità santificata dai sacrifici e dagli eroismi del passato, promettono romanamente che il tricolore alato sarà vigile guardia dei confini d'Italia, so~egliando sicuro i mari . e le terre che il destino assegna alla patria. .MUSSOLINI t ,A.l{~~crçito e alla Marina. (Da Il Popolo d' ltr:1/ia, N. 93, 19 aprile 1923, X).
Roma, 21 aprile 1923. Anno I d el/.11 1111ova èra. *
Camicie nere della Milizia e del Partito!
Oggi, g iorno fausto, poiché. ricorda le origini di Roma immorta le, le legioni vittoriose del fascismo sfileranno per le vie, le piazze deile cento citt à d'Italia. Questa rassegna di forze, che riuscirà formidabile, ha ~~;ac~~~;adf~e;i~!~~~!:cd~if~deft1r a~~tta alla nazione, promessa di disciplina ferma, incondizionata al fascismo ed alle sue gerarchie; monito eloquente per gli avversari di ogni colore.
Indietro n on si torna! Gò che fu intrapreso, dopo una lunga passione ed un sanguinoso martirio, sarà portato a termine, Questo ci comandano i morti l Questo giurerete oggi, o camicie nere, serrate ncll<-: nostre fal angi invincibili !
Viva l'Italia! Viv a il fascismo!
• Da Il Popolo d'Italia, N. 9,, 21 aprile 1923, X
MUSSOLINI
[4 maggio 1923.] •
La visita del re e della regina d ' Inghilterra al re e aJia regina d' Italia e a Roma è un avvenimento al quale gli italiani di tutti i partiti, specialmente nelle circostanze presenti, attribuiscono -grande importanza. n una vìsita che richiamerà la pubblica opinione dei grandi paesi alle condizioni d elle relazioni tradizionali e recenti che h anno un ito l' Inghilterra e J'l tal ia. :I! significante e lusinghiero in un certo senso per me che- i sovrani britannici visitino per la prima volta l'Italia solidamente governata dal fascismo. Quelli che li accompagneranno, i giornal isti inglesi, ai quali , come collega, invio uno speciale benvenut o, saranno in g ra do di giud icare il mutamento radicale delle condizion i interne d ell'Italia e di osser vare un popolo che lavora tranqui llamente a restaurare il benessere della nazione.
_T~tti .g li italiani, e par~i~o!armente quelli ~ella i:n ia gene~azione, son~ ansiosi d1 conservare I am1cma del popolo bntanmco ·e d esidera no oggi di renderla più int ima e completa . Sono sicuro che il popolo di Roma e delle alt.re città d' Italia farà un'accogli enza seria ed entusiastica a i sovrani brit~nnici. ovvio che i prossimi giorni sono destinati a produrre un felice e du revole effetto sulla storia delle due nazioni.
MUSSOLJNI
* Al TimeJ di Londra. (Da Il Popolo d'Italia, N. 107, 5 maggio 1923, X).
[24 maggio 1923. ]
Redipuglia, Vermigliano; Sei Busi, Case d i Selz, bastione di martiri vfasuti dalle nuove generazioni della patria.
• Jn oc<asione del pellegrinaggio compiuto nei cimittti di guerra (Da. Il Popolo d' ltrrlùt, N. 124, 25 maggio 1923, X).
Ognuno d i questi nomi rimbomba nei cuori di quelli che furono là - nelle tdncee ai terra rossa -. a comOOttere l'Jmplacabile battaglia . r cimiteri silenz iosi raccolgono i nostri fanti: non turbate la loro quiete con le eswnazioni, fate di quei sacri recinti la mèta di un pellegrinaggio conti nuo. , L'Jsonzo italiano - dalle acque chiare - lambisce i cimiteri e 1ag. giù verso fa Laguna si staglia il Campanile di Aquìleia imperiale. Inginocchiamoci sulla terra che bevve il- sangue della nostra giovinezza; ricordiamo in purità e in silenzio.
MUSSOLINI
[
15 git1gn o 1923 .] *
Alle camicie nere fedelissime della quarta zona, ricche di gloria e di coraggio, pronte ancora e sempre a tutto osare e a tutto sacrificare, giunga il mio alto plauso e il mio saluto frat erno. Dal comandante Bresciani, de.U'ardua vigilia, all'ultimo. d ei g regari, una sola fiamma bruci nei cuori; Ja rivoluzione fascista a Roma.
MUSSOLINI
* Alle camicie nere della quarta zona (Verona). (Da li Popolo d'Italia, N. 143, l6 giugno 1923, X).
[21 luglio 1923. ]
Ai fascùti dell'Umbt'ia!
L'avv. )caci fu un fedele della vigilia, che ha· oggi . nel pugno il
~~;~ 0eieNem~~s%eò~it1 ma è nel tempo stesso fermo e preciso.
E tempo càe l'Umbria fascista riprenda il suo posto di avansuardia. _ Basta coi dissidi, basta coi. person alismi ! Basta ~on le ambiziont più o menu r:~rs:~t~ri;ecve in d evozione, in wniltà, in ~ilenzio, con disciplina. -All' infuori di Guesti sacri termini, c' è il confusionismo delle peggiori demagogie schedaiole e acriviste, ma non la passione superba e disinter~sata, che infiammò ed infiamma la migliore g iovinezza della patrt.Umbri; fascista ricordi, e Perugia prima di ogni altra città, che bisogna_ in ogni momento essere degni di questa rivoluzione g loriosa e invincibile, che piantò a Perugia le tende del suo quartiere generale.
I vivi siano degni dei morti e il fascismo uinbro sia sem pre all'altezza della sua gloria passata e dei suoi compiti futuri.
Sono certo che i fascisti ·tutti accoglieranno questo richiamo, che è~ dettato dalla comune fede.
* Da li Popofo d'Italia, N . 174, 22 lug lio 1923, X.
[24 luglio 1923.]
·Ai bimbi del lontano Gìappone sia recato il saluto dei piccoli « bali!Ja » italiani che portano oggi la camicia nera. Malgrado la distanza, i cuori dei fanciulli virtuosi e amanti della bellezza e d ella patria si incontrano e si àmano. « Alalà! ».
MU SSOLIN I
• J\i bimbi del Giappone. (Da 1/ Popolo d'Italia, N. 176, n lug lio 1923, X).
[31 luglio 1923 .] *
Genova è una delle ·tre città della rivoluzione italiana, se come è
. stor~:ie:~ec:~oR~~~v~l~~~n~il:~i.nì!eJo~:~~~~atJ:r~::~Jz!9a}i~ avanguardia nelle radiose giornate che separano due epoche, due mondi, due generazioni, e da quel maggio d i gloriat Genova non si è più allontanata. Il fascismo è su quella linea. Nasce da quell'insurrezione. n interventista. Nel maggio del '1 S Genova divampò di passione. Un anno fa diede il primo dècisivo coleo alla sordida tirannia delle congreghe moscovite. Il giornale che vede oggi la luce - oggi, a rivoluzione fascista trionfante e camminante - è un segno di vittoria e di orgog lio.
Pei ~ascisti della ligure gente dalle mille vite, « alalà ! ».
MUSSOLINI
, • A Il Giornale di Genova. (Da Il Giornale di Genova, N . 1, 1 agosto 1923, I).
Proclami
[4 novembre 1922 ] *
Agli italiani!
Nel ricordo e nella celebrazione della grande vittoria delle hostre armi, la nazione tutta ritrovi se stessa ed adegui la sua coscienza alla dura necessità del momento. Il Governo intende governare e governerà! Tutte le sue energie saranno dirette ad assicurare la pace interna e ad aumentare il prestigio della nazione all'estero.
Solo con il lavoro, con la discipl i.na· e con la concord ia la patria sueererà definitivamente la crisi per marciare verso un'epoca di prosperita e di grandezza.
Mussoljni
* N el quarto anniversario della Vittoria. (Da Il PQp ufo d'I11tlia, N. 264, 4 novembre 1922, IX).
Roma, da palazzo Venezia, luglio 1923. Anno I dell'èra faICiJla. *
F,uciJli!
Dai giorni memorabili della nostra g loriosa ed invincibile rivoluzione ad oggi non vi fu mai Gran Consiglio del fascismo più important~ di quello che ten ne ultimamente la sua sessione negli storici ambienti di palazzo Venezia, divenuto palazzo d el Governo. Durante quattordici consecutive sedute .tutti i problemi del fasci smo come Partit o, come Governo, come Milizia, come Sindacato, come Cooperazione, come Gruppi di competenza, come Comitati delle Opere, come azione all'estero furono diligentemente, appassionatamente anali zzati, sintetizzati, risc:,>lti. L'organo più squisitamente orig inale, uscito dalla rivoluzione, ha dimostrato la sua perfetta funzionalità. Attraverso l'esposizione dei fiduciari
;i~~:;rc;~:i~~l f~~ci!~~ti~~li~an~~t"~~!l 0 di
j~11~r1~m:;~~
locali, personali, non ideologici e l'intervento tempestivo della Giunta esecutiva basterà a sanarli. Con una dichia razione quadrata e granitica del Duce, che ha dimostrato ancora una volta l'intransigenza assoluta d elta sua strategia politica, il Gran Consiglio ha fissato i còmpiti superbi della Milizia jn questo secondo tempo della rivoluzione. Le camicie nere, ~rtate da trecento a cinquecentomila, costituiscono l'armata formidabile ed invincìbile, destinata a garantire la continuità del Governo fascista. Il Gran Consiglio rivolge ancora una volta alle camicie nere il suo p lauso commosso.
• O.i Il Popolo d'Italìa, N . 182, 1 agosto 1923, X (o, 9)).
Fascisti/
Tutte le altre manifestazioni della potente. vi talità fascista sono in pieno sviluppo. Mentre il consenso della enorme maggioranza d ella nazione è ardente e innegabile, bisogna che il Partito si chini alla necessità della disciplina intesa nel senso più religioso della parola. Grande è la responsabilità che il Partito si e .assunto, conquistando il potere. Ciò non deve essere dimenticato. Né la paralisi àttuale delle opposizioni deve atte nuare la combattività dei fascisti.
Le maschere che cadono ci rivelano la grinta di altri nemici · che finalmente si dichiarano tali. Il torbido ed imbelle prete sicilfano ed il Partito che fa capo a .lui devono essere considerati come nemici del Go\•erno e del fascismo. Altrettanto dicasi del socialismo unit:irio, raggruiraì~ntt~~io~f 1;u~i
J;;t:~;z!et~rid~it\it~~at~:~ni~:~· desistono dalla loro opposizione formalistica. , Tutto ciò consiglia a non demordere ed a vigilare strenuamente.
FauiJti di tfltta Italia/
Dopo nove mesi di faticoso e tra vagliato lavoro, il Governo fasci sta ha l'orgog lio di affermare che ha mantenuto fede al suo programma. La rissa vile è terminata, la naz!one lavora e riprende, l'estero non ha più illusioni e dubbi sulla solidità. del Governo fascista, la nazione marcia duramente verso il più alto avvenire, il mondo ci guarda stupito e si accorge, finalmente, che in Ital ia una nuova epoca storica è incominciata e che la quarta rinascita della nostra stirpe immortale è orma i un fatto compiuto.
Fascisti!
II fascismo deve toccare la mèta a' q ualunque costo. Levate da l coro immenso delle vostre legioni questo giuramento. Il Duce, che ci ha guid:.ti d al '19 ad oggì, è sicuro ed inflessib ile al suo posto di comando, né la bon-accia insidiosa, né la tempesta scatenata valgono a turbarlo nell'adempimento del suo aspro dovere. A lui abbiamo obbedito, a lui obbediamo cd obbediremo ciecamente. Nella vita e nella morte, poiché u na sola passione lo domina ed è la nostra passione: la grandezza della Pat ri a! Viva il fascismo!
[31 oJtobre 1922, ] *
Da oggi, chiamato dalla fiducia di Sua· Maestà il re, assumo la direzione del Go\'crno del paese. Esigo che tutti i funzionari, dal pri mo all' ultimo, compiano il loro dovere con intelligenza e con d edizione assoluta ag li i nteressi superiori d ella Patria. I.o darò l'esempio.
M USSOLIN I
• Ai prefetti. (Dal Co"iere della Sm,, N. 262, 1 novembre 19 22, 47°).
[3 1 o//obre 1922.] •
Assumo o~i il Governo d'Italia e la carica di ministro degli. Affari Esteri ad inlerim. Attendo che nell'opera di tutti si trasfonda nuova è più vasta coscienza della patria.
MUSSOLINI
• Alle amhasciate e legai:ioni italiane all'estero. (Da Il Popolo d' lrf1lia, N. 261, 1 novrmbre· 1922, IX).
[3 novembre 1922.] *
D es idero richiamare norma che n essuna intervista o dichia~azione pubblica d a {Xlrte di regi ra-~presentanti all'estero avvenga senza esplicita autorizzaz ione del regìo Governo. Prego comunicare u ffi ci di pendenti.
MUSSOLINI
• Ai ràppresentanti d'Italia all'este ro, (Dal Corrier,: della S era, N. 26'S, 4 novembre 1922, 47"1).
[16 gennaio 1923 ] *
Il decreto che stabilisce la libertà degli affittì, decreto che sarà mante· nuto, ha swcita to agitazioni più o me no vivaci fra le diverse categorie d 'inquilini. Posto che tali agitazioni non d evono turbare minimamente l'ordine pubblico, l'opera dei singoli prefetti deve consistere:
"' Ai prefetti (Da li Popolo d'/Jalia, N 14, 17 gennaio 192}, X).
1. - Nel prospettare al Governo la situazione delle rispettive localilà.
2. - Nelrinlerporre buoni, rapidi uffici per co nciliare Je due cal'egorie avvertendo i padroni d i casa che per dovere civico ess i non devono abusare della libertà se non ,•ogli ono riperderla e tornare in condizioni peggiori di prima. Desidero conferma e notizia telegrafica .
MU SSOLINI
[28 aprilo 1923.] •
Sarà certo noto alla S. V. IlLma il progetto del sen. Giovanni Graolo, presidente della Croce Rossa italiana, che propone l'istituzione e d iseg na la struttura di un opera internazionale fra gli Stati per il soccorso e l'assistenza ai popoli colpiti da ca lamità. L'alto senso di solidarietà umana che informa quel progetto, la sua praticità ed il suo carattere apolitico ed estraneo a qualsiasi tendenza di razza e di religione han no destato a favore di esso largo interesse, tantoché viene ognor più raccogliendo dappertutto consensi e simpatie
La proposta,· presentata e sostenuta da] promotore in successive fasi1 in consessi internazionali, vi suscitò nobili d1battiti ed eloquenti adesioni. La decima conferenza della Croce Rossa la adottò in un voto solenne. Il Comitato internazionale della Croce Rossa e b. Lega delle società della Croce Rossa, plaudendo alla sua ispirazione, dedicano ora al progetto fervido studio e prerarazione. La conferenza politica ed economica· di Genova, che· prese i progetto in considerazione, deliberò unanime, in seduta plenana, di affidarne l'esame alla Società delle nazioni. Ed il Consiglio della Società delle nazioni, doP.O pubblica discussione, ne ha riconosciuto l'importanza ed ha disposto di farne oggetto di suo stud io e di una propria relazione, per presentarla all'essemblea degli Stati.. Un opuscolo, pubblicato di recente, contiene il progetto nei suoi cinque limpidi art1Coli ed una nota illustrativa~ che mostra all'evidenza la ragione e la portata d ell'opera internazionale di mutualità tra gli Stati, designata nel progetto, Forte Ji amore nel campo Jel dolore. Nell'inviarle esemplari di tale opuscolo, sono persuaso che la S. V. III.ma si ado,r.ererà con sollec itudine ed efficacemente per d iffondere in codesto paese 11 progetto in pa rola, contribuendo cos1 a procurare nuovi consensi e nuovi appoggi ad un'opera altamente umanitaria1 dovuta all'iniziativa italiana, '
MUSSOLINI
"' Ai .rappresentanti d"Italia all'es tero (Da Il Popoh, d'Italia, N. 102, 29 aprile 1923, X).
[14 maggio 1923.]
Col discòrso del ministro delle Finanze, il Governo fascista ha assunto di frOnte alJa nazione l'impegno di non eccedere l e somme stan- ziate n ei nuoi bilanci, a meno che non intc.rvengano circostanze straordi. narie. Sono certo che i miei collaboraton porranno ogni cu ra perché l'impegno s:icro sia mantenuto.
• Ai ministri, al commissario per la Ma.rina mercantile ed al commissario straordinario per le Ferrovie dello Stato. (D:1 Il Pop ofo d'It:tlia, N. ID, 15 maggio 1923, X).
MUSSOLINI
[16 lt,g/;o 1923. J *
A chiarimento del!a circolare 24 g iugno scorso e per la retta appl icazione dei criteri nella stessa enunciati, avvertesi che per esatta esecuzione del regio decreto 27 maggio, i punti che interessano sono: riduzione delJe tabelle organiche in relazione alle condizioni finanziarie degli enti ed ai servizi, eventu.1.le diminuzione d i stipendi -solo quando siano riscontrati eccessivi e restrizione del trattamento di pensione nei lim iti consentiti per gli impiegati dello Stato. Altri criteCl restrittivi debbono intendersi ncordati a titolo puramente esemplificativo e senza escludere una giusta discrezion:ilità di apprezzamenti, in guisa da evitare eccessi in un senso o nell'altro.
MU SSOLIN(
• Ai prefetti. (Da Il Popolo d'J;ali.i, N. 169, 17 luglio 192 3, X).
11 ministro dell'Interno, considerato che la legge sugli affitti, mentre segna un graduale avviamento all'applicazione della sbarda~ura di guerra, tutela gli inquilini attraverso le commissioni arbitrali presiedute da un magistrato, che non è mai proprietario di case ed è, come tutti i ~agistrati italiàni, di probità. assoluta; considerato che in quasi tutte le città d 'Italia sono·&ià intervenuti accordi amichevoli fra la categoria dei proprietari e queUa degli inquilini; considerato che, anche a Roma, mercé l'interessamento del sindaco, il superiore senso di civismo d elle d ue categorie condurrà certa mente all'accordo; considerato che il 28 gennaio, a~le ore 9, nel salone di via Cavuor n. 370, dovrebbe aver luogo il terzo congresso dei rappresentanti degli inquilini d'Italia, convegno superato, ormai, dalle intese pacifiche avvenute m rutta Italia; considerato che fra i relatori fig~ certo signor avv. Francesco Visco, di professione deputato, appartenente ad una delle camarille nemiche dell attuale Governo; considerato che altro relatore è certo signor Francesco Zanardi, di professione deputato, nonché certamente complice morale dell'orribile strage di Palazzo d'Accursio a Bologna; considerato che terzo relatore di detto convegno è certo signor Ezio Ribaldi, di professione deputato, suddito volontario di un paese straniero in cui i1 partito dominante ha dichiarato g uerra al fascismo; considerato tutto ciò, il conveg no degli inquiJini è proibito . Il questore di Roma è incaricato dell'esecuzione della pre· sente ordinanza. .MUSSOLINI