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RECIPROCITA DI TRATTAMENTO FRA ALLEATI*
Muuolini ha detto che le prime giornate della conferenza hanno avuto almeno un risultato notevole: l'ent ente presenta ancora una volta una fro nte unita. Ma /'on. M11uonni "on è ancora .soddisfattu della po;izione dell'Italia n"èll'Inte.sa. L'unità di fronte non durerà se l'Italia nei prossim i mesi non sarà rassicurata su questo punto. Questo ha deuo e htJ f allo capire Muuo/}ni passeggiando su e giù per la stanza: l'unità di fronte è un grande risultato - egli ht1 del/O" - ma si deve assicurare anche l'assoluta eguaglianza per l'Italia, piena reciprocità tra l ' Italia e. i suoi Allea.ti. Nulla che sia meno della p iena reciprocità può bastare.
Io non dà niente per niente, e proprio come so no pronto a oppormi ai turchi se oltrepassano i limiti del ragionevole alla conferenza, sono pronto ad oppormi agli Alleati se vanno troppo lontano nella loro azione nei riguardi dell'Italia.
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Chiestogli se CO"n la decadenzt1 del trattato di Sèvrn i mandati per la Plllestina e la Siri<' 1opravvivera mru, Mu11olini ha ri.spo,s/o stritrgendoii nelle spalle:
- Non Jo so; è possibile che no.
L'inviaté delld « Mornilrg Post », che è sftt/o di recente a Berlino, diceva lll/'011. Mu;solini che ora il G overno tedesco è senza risorse e senza credito, ma che con una buona amministrazione potrebbe adempiere una parte delle sue obbligttzioni. Muuolini ha calcato sullittrgome11lo:
- Sl - egli ht:t dello - i tedeschi possono pagare e possono pagare molto. :B vero che ora non hanno n iente, ma perché? Perché hanno determinato un'inflazione monetaria che arriva alla bancarotta. Hanno stampato quattrocento miliardi di marchi e li buttano fuori n ella misura di tre miliardi al giorflo. Quattrocento miliardi è la vertigine.
* Riassunto deU·intervista concessa a Losanna, al corrispondente della Morning Poit di Londra, il poffleriggio del 22 novembre 1922.
Nello stesso giorno, Mussolini dice al corriS-pondrnte del Daily Herdld di Londra: « La (JlltJJiont del Doduane10 rig11ardtt euluJivamente noi, utondo /11 no11ra huerprelazion, dei dirilli già arrordatiri dai irallaJi Ma in ogni raJo ru,heremo di ttggi111Jarri amirhe11olme11/e ron la Greria ». (Dal Corrier, della S"a, N . 282, 24 novembre ·19221 47°).
ITALIA E VATICANO •
- La situazione politica in Itali a è solid issima. Abbiamo fatto una rivoluzione che ha avuto pieno successo. Abbiamo il potere e lo conserveremo con tutta la discip lina, l'energi:,. e la forza che saranno necessarie. n necessario che gli stranieri si rendano conto di questa verità essenziale, che il potere fascista è stabilito su basi solide e durature. La nostra politica sarà anzitutto una politica di lavoro e di pace, ma a condizione che gli interessi dell"Jtalia siano salvaguardati in pari tempo con la sua dignità. Si parla di preoccupazioni umanitarie : io mi occupo soprattutto degli interessi ita liani che sono quelli di casa mia, Per quello che riguarda 1a politica orientale posso a ffermare che non vogli amo usare mezzi violenti. Seguiamo una politica di penetrazione pacifica, ma vogliamo vivere. Ne abbiamo diritto Dal p unto di vista economico imiteremo i Oostri Alleati : quello che essi chiederanno lo chiederemo anche noi per conto nostro; rinunceremo a quanto essi rinunceranno. In una parola, reclamiamo · gli stessi diritti cosl per quanto concerne l'accordo di San Remo come per quanto si riferisce agli accordi analoghi.
Nel dominio della vita religiosa tengo ad assicurarvi che noi abbiamo tutto il rjspetto per il Vaticano. Le nostre relazioni col Vaticano sono improntate ad amicizia e cordialità. Ma da questo a una riconciliazione ufficiale molto tempo ci corte. Jl Vaticano è una potenza che non si può t rascurare, ma conviene non confondere la politica e la relig ione.
ALLE MADRI DEI CADUTI ••
Come capo della nazione dichiaro che il Governo è dec isò a sostenere e compiere i suoi doveri verso le famiglie di coloro che caddero per la Patria. Tutt~ le volte che noi compiamo qualche opera, siamo ispirati da Dio e dal pensiero dei nost ri morti, il cui sacrificio non deve essere stato vano. Tutti gli ita liani, sonetti dal pensiero dei nostri caduti, hanno r ipr eso la fed e orama i e sono decisi a mettersi sulJa strada della disciplina e del lavoro per la g ra ndena della Patria.
* Dichiarazio ni fatte a. Losann;i, .1.ll'invi:ito speciale del Tem/1! di Parigi, il pomeriggio del 22 novembre 1922. (Dal Corriere dt!l/a Sera, N. 282, 24 novem. bre 1922, 41'°).
0 A Losanna, fa sera del 22 novembre 1922, Mussolini riceve u na uppresentanu delle madri e delle famislie dei caduti, la quale gli fa atto di omaggio interessandolo alle opere di soccorso. Il Presidente del Coasìglio risponde con le parole qui ripo[tate. (Da Il Popolo d'J,a/ia, N. 2Bl, 23 novembre 19i2, IX).
LA QUESTIONE DELLE RIPARAZIONI*
lnlerrogato 111/J'im{1reJJione che gli ha f allo /JmeJ PaJCià, il Presidente del Comiglio ilalia110 ha detto che il g enerale t11rco gli è umbra/o 11n uomo energico ed intransigenti!, non però di rma ù1tramigenztt Jale da delerminare- l' irrepdrabile durante le /rdllttlive di Lma,ma.
R iipo,rdenJo ad 1111'altra doma.nd,1, Mwsolùri ha dichùtrato che il p rossimo mese di dicembre sarà importantissimo dal punto d i vista de lla politica internazionale perché due g ross i nodi dovranno venire a l pettine: quello della pace orientale e quello delle ·riparazioni . Gli A lleati si metteranno d'accordo prima d ella confere nza d i Bruxelles. Pe rciò una riunione preliminare avrà luogo a P.1r ig i fra il , e il 10 dicembre.
-:I! tempo d i risolvere la questio ne delle riparazioni, e d i ottenere dai tedesch i, i quali possono pagare, un versamento del loro debito Mi risulta - ha 1oggitmJo MuuoJini - d a informazioni del nostro tecnico in seno alla commissione delle riparaz ioni, comm. D' A meglio, che i tedeschi hanno i mezzi di pagare e ha n no riserve d'oro superiori a quelle delle altre nnioni. L' Italia sosterrà probabilmente una grossa parte per sostene re la tesi dell'abbinamento della questione dei debiti interalleati con quella delle riparazioni.
SIDNEY SONNINO ••
La Came ra, con voci che s i 5000 kvate da tutti i settori, h a tributato, al di sopra delle divisioni politiche, il suo alto omaggio alla memori a e alle opere d i Sidney Sonnino cd ha manifestato il suo profo.ndo cordo-
• Riassunto d elle dichiarazioni fatte a Losanna, ai g iomalisl ì italiani, la sera Jel 22 novembre 1922. ( Da Il Popolo d'Italia, N. 281, 23 novembre 1922, IX).
•• 11 22 novembre 1922, alle 23.30, Mussolini aveva la.sciato Losanna in treno. Il 23 novembre, alle 6.30, era arrivato a Milano, dove aveva trascorso l'intera g iornata Informato telefonicamente del g rave stato di salute di Sidney Sonnino, aveva. accolto la notizia « con espressiOne di sincero dolore », concludendo : « '1 domani, e lauialemi ,011fida re an,o ra ,be sit, con1tr11a10 ·alla PaJria un uomo prrd,uo che alla Patria ha. d aJo tulto se JleJSo »·. Alle 20.30, era partito alla volta di Roma. Il 24 novembre, al le 9.10, arriva n ella. capita le, dove, nel pomeriggio, alla glio per la morte improvvisa dell'eminènte uomo di Stato: Poco quindi mi resta a dire come capo del Governo. Del" resto, più che i d iscorsi, sono i fatti e le vicènde di una vita interamente dedicata al bene della Patria, la migliore apologia di Sidney Sonnino.
Io non Jo conobbi personalmente, né mai ebbi dimestichezza di rappor~i con lui. Eg li apparteneva più che a questo all'alt.ro secolo. Cinquanta anni di vidono la sua dalla mia generazione. Ciò malgrado, pur vedendolo da. lontano, io fui portato ad ammirarlo, specie in questi ultimi tempi.
Mi piaceva il ·suo stile di vita aspro e disdegnoso, quindi poco parlamentare nel senso che si può dire basso della parola; trovavo, fra la concezione fascista dello Stato e quella che rappresentò la concezione fondamentale della politica di Sidney Sonnino, una evidente ident ità. Anche egli, come il fascismo, non ebbe paura di procl~marsi conservat ore quando erano in gioco e in pericolo i valori essenziali· e basilari della nostr:i società nazio nale, · ll fatto dominante della sua quarantennale attività di statista, è stato l'intervento dell'Italia in g u erra,· intervento a l quale è legato ind issolubilmente il suo nome.
Il Libro verde rimane l'alta giustificazione politica, diplomatica e morale della nostra guerra contro gl'Imperi centrali.
Sidney Sonnino volle la guerra e la volle, poi, sino alla vittoria.
Forse, con un'Italia più conosciuta ed apprezzata, si sarebbe potuto negoziare cogli Alleati un patto d'intervento più razionale e più compieto: ma io credo che il barone Sonnino abbia trovato difficoltà superiori alie sue stesse forze, che pure erano grandissime.
Difficoltà che si ripeterono durànte b. guerra attraverso subdoli ten, tativi d i pace separata che avrebbero annullato completamente i n6stri sacrifici. Difficoltà che si aggravarono durante. le trattative di pace, quando g li Alleati se mbrarono dimcnticàre · l' importanza dell'intervento italiano, e il nostro paese, all'interno, dava l'impressione di un paese in convulsione perenne e destin ato allo sfacelo.
Non s i può fare una politica estera con un paese in disordine. Dopo quattro a~i è forse la prima volta che un ministro degli Esteri italiano può recars i all'estero per discutere - da eguale a eguale - cogli AIIeati senza essere turbato dal pensiero della situazione foterna Dò lode di ciò a tutto il popolo italiano. (App,.ovttzimtt).
Camera dei deputati, commtrnora Sidney Sonnino ( l 1 mano
1847-24 novem• bre 1922) con il discorso qui riportato. (Da 11 Popolo d'Italia, N 282, 24 novembre 1922, IX; dal Corriere dellr1 Sei-rf, N. 282, 24 novembre 1922, 47<'; dagli A tti d el Parlame11fo italiano , Cam,ra dei d epNtaJi. Seuione rit. Lrgi1l.dura çit, Disomioni. Volume IX, pag. 8642),
Non si può·certo iinputare all'onorevole Sonnino il manca to ricono-· scimento di quel Patto di Londra, che pure recava le firme degli Alleati. N on vi è dùbbio che l'onorevole So ilnirio deve avere indicibilmente soffe rto per quanto si fece o non si fece a V ersailles. Quì, foCSe, sta la ragione del suo ritiro dalla vita politica militante.
Dopo l'avvento del fascismo la nostra tx>Iitica raccoglìe quanto rimane di vitale Della· politica estera sonniniana e precisamente il senso e l'orgoglio deJla dignità nazionale, il rispetto dei trattati, la valutazione pregiudiziale degli interessi della nostra nazione. (Approv<tZiom)
A nostro avviso il mezzo migliore per onorare la memoria di Sid ney So~nino è quello d i raccogliere e praticare l'insegnamento d ella sua lunga vita cl.i statista: gli interessi della Patria innanzi tutto. Possa g iungere, .in un g iorno che speriamo non lontano, allo spirito insonne, alegg iante sull'aspro sol itario Romito, la buona novella : la nazione tutta , disciplinata, laboriosa e concorde, è in marcia verso i suoi alti d estini ! (Vivissimi applamt). ·
PRESENTAZIONE DI ALCUNI DISEGNI DI LEGGE *
Mi onoro Ji p resen tare alla Camera i seguenti disegni di legge_: conversione in legge del regio decreto 2 febbraio' 1922, numero 159, che reca disposizioni a favore delle provincie, dei comuni e delle istitu.zioni di beneficenza delle regioni già invase o sgombrale per _fan no 1922; conversione in legge del regio d ecreto 8 settembre 1922, n umero 12851 recante una aggiunta all'articolo 324 de lla legge comunale e provinciale per l'estension~ dei pote ri degli amministrato ri straordinari dei comu ni e delle provincie n ei rig uardi della contrattazione di mutui.
Mi onoro inoltre presentare il d ecreto reale che autorizza il ritiro del disegno di legge numero 1676 (« aggiunta all'articolo 324 della. legge comunale e provinciale testo unico 4 febbraio 1915, numero 148,_per la estensione dei poteri degli amministratori straordinari dei ·comuni e delle provincie nei rig uardi della contrattazione di mutui»)**·
• Parol,e pconunciat,e alla Camera dei deputati, nella tornata <lei 25 novembre 1922 (ore 1)-23.4S). (Dagli Alli d,/ Parlam ento italiano Camera dei dcpuwi Sw io11e .it. UgiJlttt11ra àt, Diuuuioni. V olum, IX, pag. ·8649) u Dopo la presentazione di alcune relazioni, la Camera :ies uila la discussione generale (iniuatasi nella tornata def 23 novembre) del d ìsegno di legge: « deloega.zione di pieni poteri à.l Governo del re per H riordinamento del sistema