LA CAMPANA DEI CADUTI DI ROVERETO UNA STORIA CRITICA

Page 95

2.5. Polo romantico e polo classico. Iconograia intorno alla Campana dei Caduti Accanto ai riferimenti iconograici in qui descritti, riconducibili a una sfera che potremmo, come ipotesi di lavoro, deinire “romantica”, si può delineare una sfera “classica”, di cui fa compiutamente parte il bassorilievo della Campana dei Caduti. I due interpreti principali dei miti della guerra e della nazione rossariano, in ambito igurativo, furono, per l’appunto, Wenter e Zuech. Nonostante si possano considerare, schematicamente, come i rappresentanti dei due poli sovra citati, non si può non notare come entrambi nutrissero il loro lavoro di entrambi i riferimenti culturali, quello classico e quello romantico. La loro formazione scolastica si era giocata nel contesto viennese e mitteleuropeo di inizio novecento e, al pari della coeva borghesia, si era basata su questo tipo di tradizioni culturali. Anche gli studi di George L. Mosse certiicano, per l’ambito tedesco, la convivenza di classico e romantico nella architettura nazionalista, spesso a detrimento di tendenze più innovatrice. «Il classicismo sopravviveva a tutti i suoi nemici: non solo si riappaciicò con il romanticismo, con il quale in realtà dette vita più a una coesistenza che a una fusione, ma ricevette anche rinnovato impulso allorché poté presentarsi come reazione all’art noveau (jugenstil)»48.

Una xilograia di Wenter Marini del 1915, I centauri ai lavini di Marco, (igura a lato), realizzata a corredo dei versi del poeta iorentino in previsione del VI centenario dantesco, è rappresentativa di questo eclettismo culturale49. La questione “Dante” rappresenta un esempio emblematico dei meccanismi di inveramento della tradizione nazionale. Il dibattito riguardante la realtà del passaggio di Dante dal Trentino e la corrispondenza o meno della frana dantesca nel XII canto dell’Inferno con quella che sovrasta il piccolo abitato di Marco, vicino a Rove48 49

G. l. Mosse, La nazionalizzazione delle masse. Simbolismo politico e movimenti di massa in Germania (18151933), ed. il Mulino, Bologna 1975, p. 60 (anche p. 65-67). Cfr. M. sCudiero, Giorgio Wenter Marini. Pittura, Architettura, Graica, ed. L’Editore, Calliano (Tn)1991, p. 170.

95


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Bibliograia

10min
pages 177-184

Proposta per la dichiarazione di monumentalità di alcune zone del territorio di Rovereto

5min
pages 175-176

L’Opera Campana dei Caduti

23min
pages 166-174

Ricostruzione cronologica dei rapporti tra la Campana dei Caduti e il Museo della Guerra

14min
pages 161-165

3.7. Conclusioni

4min
pages 157-160

3.6. La banalizzazione della Pace

6min
pages 154-156

Dalla Campana dei Caduti alla Campana della Pace

4min
pages 152-153

Il discorso dei giovani sul culto degli eroi e relative reazioni

11min
pages 147-151

La critica alla “Redipuglia internazionale”

9min
pages 142-146

3.1. Il Museo della Guerra dopo la seconda guerra mondiale

8min
pages 135-138

3.2. La Campana dei Caduti sotto la Reggenza di Eusebio Jori

6min
pages 139-141

tra pellegrinaggio e turismo

13min
pages 127-134

2.8. Esercito e militarismo. L’inquadramento della folla

10min
pages 122-126

2.7.5. Il popolo di don Rossaro nella rivista “El Campanom”

16min
pages 113-121

2.7.4. Martirio e sofferenza. Un’esperienza generalizzata

1min
page 112

2.7.3. L’infanzia. L’iniziativa dei temi scolastici

3min
pages 110-111

Il inanziamento e la promozione

6min
pages 107-109

2.6.1. Una prima metamorfosi. Dall’astrazione al realismo

5min
pages 100-102

2.7.1. Le donne di “Alba Trentina”

6min
pages 104-106

Maria Dolens, anche, dalla parte dei deboli

1min
page 103

2.6. Il ciclo scultoreo della Campana

4min
pages 97-99

Iconograia intorno alla Campana dei Caduti

3min
pages 95-96

2.4. La tensione tra localismo campanilista e universalismo

10min
pages 89-94

2.3. Universalismo cristiano e romano

11min
pages 84-88

2.2. Le iniziative parallele: Museo della Guerra e Campana dei Caduti

8min
pages 80-83

2.1. La nascita della Campana

2min
page 79

1.10. La ine della guerra

7min
pages 75-78

1.9. Verso la seconda guerra mondiale

41min
pages 59-74

1.8. Direttore della biblioteca Civica di Rovereto e cultore delle memorie patrie

14min
pages 50-58

1.5. Antonio Rossaro e “Alba Trentina”

16min
pages 34-40

1.4. In seminario a Rovigo

36min
pages 18-33

1.3. Il collegio torinese

4min
pages 16-17

1.1. Un personaggio poliedrico

10min
pages 9-12

1.7. Verso il fascismo

4min
pages 47-49

1.2. La formazione cattolica

8min
pages 13-15

1.6. Il Dopoguerra

14min
pages 41-46
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
LA CAMPANA DEI CADUTI DI ROVERETO UNA STORIA CRITICA by Biblioteca Militare - Issuu