organizzazioni di massa. L’abbandono dell’apparato rivoluzionario clandestino che operava secondo i dettami della «cospirazione» fu pagato a caro prezzo: .0*0"-1W!*'&(-&!".'++W'G'4-(%)0"L->0G+!)0"1'%"G-0%"401E&01(%["N!H'I"!==!1.01k" i piani di alleanza. Gran parte dei comunisti croati e dalmati che avevano avuto rapporti con le organizzazioni del HSS caddero nelle mani della polizia dopo che i vertici del HSS avevano passato i loro dati alle autorità. Aggiungendo al danno la beffa gli operai croati passavano in massa nelle organizzazioni sindacali controllate dal HSS. Il fallimento della politica dei fronti popolari appariva in maniera evidente in Jugoslavia prima ancora che in Spagna. Erano argomenti 4`'" f%(0" !)&'=='" *0(-(0" -(%+%//!&'" 401(&0" P0&I%J" .'1-14%!1.0" 403'" #4%1%G30" colpevole» il suo distacco della situazione reale sul campo in Jugoslavia, della ,-!+'"P0&I%J".!"@%'11!"'"*0%".!"Q!&%>%"101"!)')!"1'GG-1!"*'&4'/%01'g" Nello stesso periodo si affermò anche una giovane generazione di comunisti sloveni. Se la questione nazionale per i croati era importante, per gli sloveni, 1'+" >%-.%/%0" .%" P+%>0&%L')%J[" 'GG!" '&!" -1W0GG'GG%01'g" S%4403'" =-01!" *!&('" .'+" *0*0+0"G+0)'10")%)')!"!+".%"E-0&%".'%"40121%".'++!"C->0G+!)%!["*'&"'GG%"%+",-!.&0" territoriale di riferimento del KPJ era troppo stretto117. Le pretese slovene, essendo fondate su argomenti etnici, facevano leva sul popolo anziché sull’elite, facendole apparire più adatte alla propaganda comunista che a quella dei clericali. Edvard Kardelj, un giovane comunista maestro elementare diede alla luce nella rivista letteraria ^$:%H,9$!&', (diretta da comunisti come l’omologa di Zagabria) un trattato dal titolo decisamente ambizioso: La questione nazionale /!",)*+!I3,"0)&/%,$'%F/!118. La tesi centrale di Kardelj sul problema nazionale incorporava la dottrina di Stalin, in polemica con l’austro-marxista Josip Vidmar il quale considerava la questione nazionale un problema di identità culturale degli individui. Stalin eliminava il primato della cultura, utile per le master nations ma non per le nazionalità minori e i popoli coloniali dove erano prioritarie la questione agraria e quella etnica. Gli sloveni lavorarono alacremente sia a N0G4!"4`'"!"@%'11!"6210"!+"78p9"G'.'".'+"S'>&'(!&%!(0"=!+4!1%40".'+"U03%1('&1" nonché del CC del KPJ e del PCd’I) per il riconoscimento da parte dei PC di Austria e Italia dei territori a cui ambivano. I primi contatti tra i rappresentanti 117 B. 56!5)'!71*!#, Kominterna, jugoslovensko i srpsko pitanje, cit., p. 276. 118 B. 56!5)'!71*!#, Kominterna, jugoslovensko i srpsko pitanje, cit., p. 276. Il lavoro in più puntate uscì sotto lo pseudonimo di Tone BRODAR, L0/%!$03$!)9*+0P0$:,) !')J$0$&'9,$!)9*+0P0$:,["!**!&G0"G-++!"&%)%G(!"#V1L%Y')10G(5" in più puntate tra il 1932-33: 5-9, 48-54,73-79, 163-68, 236-43. In esso Kardelj sosteneva che con la rivoluzione socialista e l’inevitabile affermazione dell’internazionalismo gli sloveni sarebbero scomparsi come popolo prima di aver potuto dar vita ad una propria nazione essendo sempre stati privi di una loro borghesia. Carole ROGEL, The Education of a Slovene Marxist: Edvard Kardelj 1924-1934, «Slovene Studies», 2 (1989) pp. 181-182.
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