il nome in Regno di Jugoslavia nel 1929 quando le tensioni interne avevano portato lo stato vicino al collasso e alla guerra civile. Lenin, avendo esteso a un piano universale il concetto di autodecisione dei popoli %1"4`%!)'".%"+%='&!/%01'".'++W%3*'&%!+%G30["!)')!"&%=!+(!(0"+!"4014'/%01'".%"N!&s" ed Engels che in ambito mitteleuropeo sostenevano il primato delle nazioni più ricche di tradizioni e di cultura che potevano assimilare le nazioni senza storia29. Q'&" '1%1"G%"(&!((!)!".%"-1!"*0G%/%01'"(!((%4!"'"101".%"-1"21'"G(&!('>%40q".%"E!((0"+'" «nazioni minori» potevano emanciparsi solo negli interessi del loro proletariato organizzato in soviet e a patto di subordinarsi al partito bolscevico russo30. In (!+"30.0["403'"N!&s"'"O1>'+G"101"!)')!10"&%1-14%!(0"!."-1!")%G%01'"#>&!1.'" tedesca», così Lenin incorporava nella sua prassi l’imperialismo russo di cui l’URSS poi sarebbe stata la più notevole realizzazione. Una posizione alternativa emerse nella Vienna F$)5,)&%Z/3,. Il cosiddetto «austromarxismo» teorizzava (in compatibilità con la complessa struttura nazionale e costituzionale austriaca) una teoria della nazionalità sganciata dal territorio31. Tale teoria fu criticata da Josif Stalin nel saggio, La questione nazionale e la socialdemocrazia, pubblicato durante il suo soggiorno a Vienna nel 1913 col quale egli contestava il principio dell’autonomia personale o culturale ed affermava l’importanza del concetto di territorialità. Stalin ribadiva inoltre il postulato, irrinunciabile per i rivoluzionari russi, del «diritto delle nazioni all’autodeterminazione», il quale era inaccettabile per i socialisti austriaci, in quanto avrebbe inevitabilmente portato alla separazione e alla dissoluzione .'++W<3*'&0" ,-!+'" 403*!>%1'" G(!(!+'" 3-+(%1!/%01!+'" '" .-1,-'" !" *%o" .%E24%+%" condizioni di lotta sociale e di classe. Secondo Stalin una nazione poteva essere davvero tale solo se risultava radicata in un territorio abbastanza grande e ricco .%" &%G0&G'[" %1" >&!.0" .%" !GG%4-&!+'" +W!-(0G-E24%'1/!" '40103%4![" >!&!1/%!" .%" -1!"
29 Patrick K ARLSEN, Frontiera rossa, Gorizia, LEG 2010, pp. 23-25. 30 Cfr l’ottimo saggio di Xenia JOUKOFF EUDIN, Soviet National Minority Policies 1918-1921, in «Slavonic and East European Review. American Series», 2 (1943) pp. 31-55. 31 Karl Renner, uno dei principali esponenti dell’austromarxismo, pubblicava nel febbraio del 1899, sette mesi prima del Congresso di Brunn, con lo pseudonimo di SYNOPTICUS l’opuscolo Staat und Nation. Il cittadino, a prescindere .!++!"G-!"40++04!/%01'"('&&%(0&%!+'["*'&"G-!"G4'+(!"!)&'=='"*0(-(0"E!&"*!&('".%"-1!"G*'4%24!"#403-1%(a5"0"#40&*0&!zione» nazionale, richiamandosi ai dettami ed ai diritti personali derivanti dall’ordinamento giuridico, linguistico '"4-+(-&!+'".%"&%E'&%3'1(0g" !"+'>>'"*&0)%14%!+'".'++!"N0&!)%!".'+"78]:"%1(&0.-GG'"-1"#4!(!G(0"1!/%01!+'5["403*%lato a cura delle parrocchie. In Otto BAUER, The Question of Nationalities and Social Democracy, University of N%11'G0(!"Q&'GG["\]]]["**g"\j7^\jpg"
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