potuto sviluppare una cultura e una comunità stabile; invece la popolazione della valle è sopravvissuta nel corso secoli e ancora oggi assolve il compito al quale è stata chiamata in origine, ovvero operare come ponte fra le tre diverse culture, slava, tedesca e latina, che tutt’ora formano la base dell’intero continente europeo. Una regione di frontiera davvero unica nel suo genere e che, proprio per queste particolarità, attira studiosi e ricercatori in ogni campo, dalla geologia all’entomologia passando, ovviamente per la storia politica ed economica.
1.2.
La strada del Canal del Ferro-Valcanale. Una storia di frontiera (I° parte) Dalle origini all’istituzione del vescovado di Bamberg (1007)
Delineare la storia del territorio del Canal del Ferro e della Valcanale significa narrare la storia di una strada, dell’evoluzione delle sue dogane e dei cambiamenti geopolitici che si sono susseguiti lungo questa direttiva che da tempi immemorabili collega le regioni del nord Europa con le regioni mediterranee. Il già citato Martin Wutte, nella sua guida “Das Kanaltal” offre un’interessante introduzione che merita di essere riportata quasi interamente perché ben illustra i motivi per cui il territorio della Valcanale presenta delle particolarità confinarie davvero uniche:7 In vierfacher Hinsicht ist das Kanaltal Grenzgebiet: geographisch, völkisch, kulturell und politisch. Geographisch gehört es nach Lage und Lebensbedingungen ohne Zweifel zum inneralpinen Raum. […] In völkischer Hinsicht berühren sich an den Julischen Alpen seit dem frühen Mittelalter Deutsche, Slowenen und Friauler, zuletzt Italiener, somit die Hauptvölkergruppen Europas: Germanen, Slawen und Romanen. Bis zum Ende des Weltkrieges war das Kanaltal weit überwiegend deutscher, zum geringer Teil slowenischer Volksboden und beherbergte nicht einen einzigen bodenständigen Italiener. Scharf schieden sich Deutsche und Italiener an der alten Staatgrenze zwischen dem rein deutschen Pontafel und dem rein italienischen Ponntebba. Kulturell wurde das Kanaltal fast ausschiließlich von Norden her beeinflusst. Die Volksgrenze bei Pontafel war eine ebenso scharfe Kulturgrenze. Politisch endlich war das Kanaltal vom früher Mittelalter bis zum Frieden von St. Germain der südlichste Grenzstreifen und ein unbestrittener Teil des zum deutschen Norden gehörigen Herzogturms Kärntens. Wenn schon die Staatsgrenze infolge der größeren staatenbildenden Kraft des Nordens zeitweise hinunter in die Po-Tiefebene vorrückte, so war doch die 7
Per approfondimenti sugli usi e i costumi dei valcanalesi si veda: MIGGLAUTSCH K, INGOMAR P, Das Kanaltal und seine Geschichte, Klagenfurt, K3, 1995.
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