Giornaclaun 08

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SO S O R O S A N L E D GIORNATA chiedendo...“cos’è l Naso Rosso. Vi starete

ta de R che sta per 10° Giorna GN ° 10 lla de re rla pa a rvelo brevemente.... rvizio Carissimi amici eccoci h cercherò di racconta , che svolgono il loro se Be lus ” On o? ss lia Ro Ita so .P Na V.I l ni de la Giornata delle 53 associazio terapia e raccoi 3700 volontari claun r promuovere la clown pe lia ta d’I e zz pia ali E’ una giornata in cui princip lo, vanno a colorare le zze per negli ospedali e non so . ne zio ra r una giornata nelle pia questa Fede pe di i no do ett en og sc pr , i r lus pe On di gliere fon nti a V.I.P Italia , intrattenimenti, Associazioni appartene i, balli, giochi, spettacoli in nc llo pa bi, im ab cc I claun Volontari delle re fondi per i s di tru nazionale per raccoglie e della Gioia con stand to ion en ss am Mi nt la pu re ap ve co uo ni om sso 2014 pr è l’u ° Giornata del Naso Ro e colore. La giornata 10 ria lla eg de all di a nt fon i ta , n ni Co . zio informa ivo Italia Onlus ente portano sorrisi ne VIP ViviamoInPosit claun che settimanalm ri ta lon vo 00 37 r progetti della Federazio pe ne V.I.P. e patrocisti: dei corsi di formazio ate dai volontari claun co zz i ni ti ga nu or i ste so ion o ss nn mi ra lle sa ibilizzazione o; de iero positivo e la sens in Italia e a San Marin ns li pe da l pe de os ne gli sio de fu i dif nt ge la hanno per ai de egliati V.I.P. di Brescia esi in via di sviluppo; sv Pa Ri i in o lus nn On t’a es lia qu Ita r .P Pe nate da V.I ative nel sociale. in Largo Goethe verso progetti ed inizi , dalle 10:00 alle 19:00 14 20 io gg Ma 18 ca alla clownterapia attra ni a provincia, me esto giorno speciale do go incantato della nostr qu luo e ar un zz in ni e ga er or sc di no o co ogetti: si decis volgeremo nei nostri pr stello scaligero, per far in Ca l co e de ch so e es gr iso rr ’in so all e, un e a Sirmion remo di regalar fatti, non si limita ad iglie, alle quali cerche ttivo della giornata, in bie L’o . ta fes de spesso affollato di fam an gr una ono nella nostra che ci contraddistingu izio claun in piazza ed i rv lor se va i rio op mo pr ria e nt ro co ve in un mazione, che me, servizio clown, for smettere alle persone sie tra in a ) re ma de di, (ri e fon a re ce olt es cc ese e r cr una ra e la comunità sirmion , spirito claun, uniti pe ch pio an em re es lge , to vo in ria co ta di lon missione: vo stiamo cercando tandoci nel modo con questo spirito che n i nasi rossi e suppor co ne tri ve le do ten viviamo in positivo. E’ es all e traguardo ppresenta un ulterior e con noi alla giornata, ra ar R cip GN rte lla pa de a e i nt on ce izi er ed che la gli es portuno. La 10° Federazione: crediamo lla de ci tri da che riterranno più op fon .P. V.I ta una delle città li grandi sogni. per Brescia, che è sta per far crescere picco re de fon dif a ss po si con tante sornostra energia positiva o preparando da mesi nn sta si cia es Br .P. V.I attività di I volontari Risvegliati staff che gestiranno le ri va ti ea cr no so si ata: magie, oroscopi claun prese per quella giorn chi, fotografie speciali, gio lli, ba i, in nc llo pa truccabimbi, ta giornata e molto altro ancora... nizzare al meglio ques ga or di e ar rc ce r pe i gere un Ci siamo impegnat contributo per raggiun rio op pr il re da di e permettere a tutti hè è formato obiettivo più grande. i l’arcobaleno, sia perc no r pe rà sa a tem il nto che Quest’anno , sia perchè è un eleme .P. V.I i lor va i str no i sinda 7 colori, come creare meraviglia: ogni a ss po ti ten in di tà cobaleno, così mostra quanto l’uni r rendere unico ogni ar pe o ut rib nt co il da e l Naso Rosso golo color e unica la Giornata de nd re un cla rio ta lon ricreare come ogni vo gia che cerchiamo di ma a ell qu a zz pia in portando anche le. nelle stanze di ospeda di, non Ah dimenticavo! e questa giornata, quin ial ec sp e er nd re r pe i Servite anche vo oprire il mondo dei venirci a trovare per sc e ch e far da ro alt sta vi re rosi !!! ia. Vi aspettiamo nume volontari claun di cors claun Pomellina (Tecla Gottardi) e lo staff GNR

disegno di claun Ciaccapo (Federica Boldini)

www.giornatadelnasorosso.it gnr 2014 –risvegliati vip Brescia

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dall’Hospice di Gussago Qualche mese fa, dal direttivo hanno chiesto se qualcuno di noi fosse interessato ad iniziare una nuova avventura, in una struttura un po’ particolare e diversa dal solito tipo di servizio che noi claun di Brescia siamo “abituati” a fare. Questa struttura è la Fondazione Richiedei di Gussago ed il reparto in questione è l’Hospice: qui arrivano quelle persone malate che stanno affrontando la fase della malattia nella quale, secondo la medicina, non esistono più rimedi ed iniziano le cure palliative e la terapia del dolore…insomma, quella che normalmente si chiama “fase terminale”. Proprio per la delicatezza del reparto, in accordo con la struttura, si è deciso di iniziare un progetto pilota circoscritto ad una cerchia di volontari (massimo 12) al fine di valutare gli effetti della clownterapia in questo contesto, con l’obiettivo, terminata la fase sperimentale, di siglare una convenzione. Certo non è una decisione facile da prendere e non tutti riescono ad avere la forza di andare a far sorridere queste persone che stanno trascorrendo gli ultimi giorni della loro vita. Per il momento i claun che partecipano a questo progetto sono Bombi, Dispetto, Babbalecca, Tziolupo, Harticiok, Zio A, Esquis e Rotella (che siamo noi). Vi chiederete: Come è nata questa iniziativa? Tutto è iniziato dal nostro Bombi, che l’estate scorsa ha avuto un amico ospitato in questa struttura ed ha iniziato a frequentarla e a notare che… un sorriso poteva fare qualcosa di molto potente, tanto che la dott.ssa del reparto gli ha proposto di tornare con i suoi amici claun. Così il buon Bombi ha scritto al Direttivo ed ha proposto di rendere questo servizio un appuntamento che poteva diventare un “Risve-Servizio”. Dopo aver parlato con la caposala dell’Hospice, aver fatto richiesta, discusso sulle tempistiche, ecc., ecco che possiamo partire carichi di entusiasmo! Per iniziare l’accordo con la struttura prevede: due sabati al mese, massimo due claun, per un paio d’ore…Dispetto organizza un calendario e possiamo cominciare. Ognuno di noi farà il suo primo servizio insieme a Bombi, perchè lui conosce bene il reparto, il personale e le abitudini di questo piccolo mondo costituito da 9 camere singole, sulla cui porta, scritto bello in grande, c’è il nome dell’ospite. Un ambiente caldo, pieno d’amore, nonostante la pena, colmo di dolcezza, nonostante l’apprensione per la prognosi. Direttamente dalla voce di Rotella: “Ho fatto il mio primo servizio il 25 gennaio 2014 insieme a Bombi. L’emozione era ai massimi livelli e mentre guidavo verso Gussago mi chiedevo se davvero fossi pronta per questo tipo di servizio. Ad aspettarmi c’era il mio angelo Bombi, con il suo sorriso e il suo vestito colorato, ci siamo incamminati verso questo posto a me sconosciuto; appena entrati ci hanno accolto due infermiere i cui sorrisi illuminano tutto il reparto, che bello!! Mi avevano già detto che qui il personale è proprio mitico, ed è

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La magia di un piccolo Naso Rosso

vero!!! Bombi chiede se possiamo andare in tutte le stanze e lei ci dice che una signora purtroppo ha ancora poco da vivere, ma Bombi mi stupisce e dice di voler entrare lo stesso...AIUTO!!! Cominciamo con una stanza dove l’infermiera sta dando un bel bicchiere di granita ad una simpatica nonnina; devo dire che come prima stanza sono lì ad osservare, non so proprio come iniziare, cosa fare, come muovermi, quindi lascio fare al mio angelo, che comincia a chiacchierare e a fare palloncini colorati per addobbare la camera; vedo che le accarezza le mani, ma io non mi azzardo. Nella seconda stanza c’è un signore che mangia il gelato: “Vi coccolano proprio in questo posto!!!”, le infermiere sono davvero attente e dolci con questi pazienti; non me l’aspettavo. La terza stanza è quella della signora di cui ci diceva l’infermiera all’inizio. La stanza è buia e dentro c’è un parente che ci fa cenno di entrare. Bombi entra ed io resto sulla porta. Non mi sento molto a mio agio, eppure vedere Bombi che sta lì in fondo al letto e la guarda senza parlare, … quante emozioni mi sono arrivate addosso. Bombi si avvicina a lei, le accarezza una mano, le dà un bacio ed usciamo. Aiuto, dopo questa sono un po’ frastornata, ma il servizio deve andare avanti: ci penserò dopo. Entriamo nella camera di un signore molto simpatico; inizio a sciogliermi un po’, mi avvicino al letto, gli prendo la mano mentre si ride e si scherza...alla fine prima di andare via lui si commuove...non mi lascia la mano... altre emozioni che mi travolgono, ma devo tenere duro, sorrido e via. Ecco che entriamo in una beauty farm: l’infermiera sta pettinando una bellissima signora; ci fermiamo a chiacchierare un po’ con loro e con la nipote, ci tratteniamo molto in questa stanza, perchè è proprio piacevole stare qui, ci raccontiamo molte cose e, alla fine, dopo aver lasciato palloncini per tutti...abbracciamo la signora ed anche lei mentre le tengo la mano si commuove... cavolo...mi stanno mettendo alla prova! E’ l’ora di pranzo ed il nostro servizio è giunto al termine, ci fermiamo un attimo nell’atrio con le infermiere, ci sistemiamo un po’ e poi usciamo. Facciamo condivisione ed ecco che tutte le emozioni di questa magica mattina escono fuori...ehhhhhhhh lo so, non è bello vedere un claun che piange, ma è necessario...e così un bell’abbraccio di un Bombi preoccupato mi fa un po’ calmare, anche se le lacrime durano ancora per tutto il tragitto auto ed anche a casa. Morale della favola: è un servizio particolare, forte, pieno di emozioni che si vivono insieme a queste persone, insieme al personale dell’hospice. E’ davvero necessario farlo? Sì, assolutamente sì: sono gli ultimi respiri della loro vita, perchè non aiutarli a passarli serenamente? E in questo posto si respira una serenità impressionante. Nonostante le forti emozioni, quando si finisce un servizio si ha subito voglia di iniziarne un altro.”

Claun Rotella (Clara Sciacca)

claun Esquis (Alessandra Binacchi)

Un giorno ti svegli, una domenica di primavera, una giornata piovosa, grigia e senza sole. Pensi che sarà una domenica normale, solamente senza sole e invece…e invece stanno per cominciare due mesi di vita difficili, veramente grigi e senza più colori. Domenica pomeriggio Annachiara sta male, anche lunedì. Martedì non migliora e allora corriamo in ospedale e la ricoverano. La diagnosi è subito fatta, ma la soluzione non arriva. Giorni difficili, notti senza sonno, il sole non brilla più e le stelle…anche le stelle si spengono. Annachiara sta sempre peggio ed è stanca… e noi con lei. Ma un giovedì pomeriggio: ”Toc toc, è permesso?” Ed ecco, in questi giorni senza sole, in questo grigio, spunta un colore, un naso, un naso rosso…uno due tre nasi rossi, un sorriso, uno due tre sorrisi e in un attimo la stanza si riempie di colori, di facce buffe, di visi sorridenti, di allegria. Per alcuni minuti veniamo tutti trasportati in un mondo magico, gioioso, divertente e, anche noi adulti, torniamo bambini. Per questo tempo che ci viene regalato dimentichiamo tutto il grigio che da giorni è presente nel nostro cuore. Quanto ci siamo divertiti, quanto abbiamo ricevuto, quanta gioia, quanto amore, quanta bellezza nei nostri e nei loro occhi! Eccoli questi meravigliosi claun! Ora, come sono arrivati, in punta di piedi, se ne vanno lasciando nei bambini e in noi genitori una gioia grande, un cuore più leggero…e il nostro mondo inizia di nuovo colorarsi. In pochi minuti sono riusciti a far risplendere quel sole che da alcuni giorni, per noi, non brillava più. Passano alcuni mesi, Annachiara sta

bene, si inizia pian piano a dimenticare quanto di triste vissuto. Ma…cos’è che proprio non ci lascia, questo ricordo così bello, così gioioso, così pieno d’amore che continua ad accompagnarci? Forse un piccolo naso rosso? Sì, proprio lui. Una piccola pallina di gomma rossa dietro alla quale si “nascondevano” persone meravigliose, persone che sono rimaste nei nostri pensieri, nei nostri occhi, nei nostri giochi. E allora per me la strada si fa chiara, si illumina e rifletto su quanto sia stato importante, nella malattia, incontrare questi meravigliosi claun. A questo punto il mio cuore ha già capito: io, mamma di Annachiara, inizierò il percorso che mi porterà a essere Cuoredipanna, claun Cuoredipanna. Dentro il cuore un desiderio immenso di donare l’amore, la gioia, i sorrisi che Annachiara e tutta la nostra famiglia ha ricevuto. Cari claun, Grazie! Sempre infinitamente grati per aver colorato i nostri giorni più grigi. Quando vi penso mi piace definirvi: un incontro che cambia e colora la vita. GRAZIE!

Mamma di Annachiara e claun Cuoredipanna. (Laura Zanoni)

Educare con i Claun

... da Lumezzane!

Il mese di Gennaio è tradizionalmente legato, per gli oratori bresciani, alla memoria di un grande educatore e santo: don Giovanni Bosco. Da lui ci lasciamo ispirare per le nostre attività. Quest’anno, per i festeggiamenti abbiamo avuto l’occasione di ospitare il vostro gruppo di claun per uno spettacolo di intrattenimento per i bambini delle scuole elementari. Devo dire che è stato un pomeriggio davvero bello e arricchente per tutti, sia per i bambini che per i genitori. Ci avevate detto esplicitamente che il vostro non era ”un vero e proprio spettacolo” ma, visto l’entusiasmo con cui avete accettato la proposta, abbiamo deciso di correre “il rischio”. Il risultato è stato ottimo: siete riusciti ad intrattenere il “pubblico” del nostro teatro, facendo ridere i bambini, insegnando loro quello che fate “di solito” negli ospedali, trasmettendo qualcosa di più grande, come il saper affrontare le difficoltà con un po’ di humor e saggezza, ed il tutto in un clima di festa. Direi che un oratorio può essere felice di farvi conoscere, perché lo stile che usate, guarda caso, assomiglia molto a quello di don Bosco: serietà e comicità con forti contenuti! Spero possiate continuare a fare queste esperienze negli oratori. Grazie a voi, claun dai nomi strani e simpatici. Buon cammino. “Forse un giorno potremo incontrarci, di nuovo lungo la strada…” ( Cit. MCR)

“Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati“. Questa Parola di Gesù è stato il tema del nostro incontro di catechismo. Ci presentiamo: noi siamo il gruppo Antiochia, siamo ragazzi di prima media che hanno appena ricevuto i sacramenti dell’Iniziazione cristiana. Ci siamo chiesti “chi potrebbe parlarci di consolazione, gioia e dolore? Ma i CLOWNNN volontari!!”, così ne è nato un incontro davvero speciale. C’è stata un’accoglienza speciale, i ragazzi si sono sentiti subito a loro agio con i Clown VIP, che hanno cercato di incoraggiare con battute spiritose per sciogliere la tensione iniziale, …ma la curiosità era tanta!! Chissà cos’hanno da dirci questi buffi ospiti?! Tra divertenti scenette e giochi ci hanno raccontato le esperienze in ospedale fra i grandi e i piccini, il tutto condito da emozionanti aneddoti, da commozione e tanta tanta passione per questo servizio prezioso: rendere più leggere e colorate le giornate dei giovani pazienti del nostro ospedale cittadino. Concludiamo con alcune frasi dei volontari che hanno lasciato un segno profondo nel nostro cuore, un segno che deve dare frutto: “Quando hai bisogno di un abbraccio, non scende Dio ad abbracciarti, ma ti manda qualcuno che possa farlo per Lui “. “Se sentite dentro di voi che avete il desiderio di aiutare qualcuno e non sapete come fare… tenetevi stretto nel cuore questo desiderio, prima o poi arriverà il momento giusto per realizzarlo”.

don Stefano Fontana (curato di Monticelli Brusati)

Gruppo Antiochia Lumezzane S. Sebastiano 5


Anche con il Tandem

Dalla Scuola Materna L’altro giorno, qualche bambino della nostra scuola si sarà domandato tra sé e sé: “Ma chi sono quegli strani tipi che sono venuti a trovarci oggi a scuola?”. Ebbene sì… Siamo state noi maestre ad invitarli e loro si sono presentati in modo del tutto originale: Tziolupo, Sonnolento, Finferla, Babbalecca e Cuggina. Li abbiamo chiamati per venire a raccontarci la loro esperienza di “volontariato speciale”, perché quest’anno – per la Quaresima – abbiamo chiesto ad ogni bambino di rinunciare settimanalmente a qualcosa, per lasciare una piccola offerta all’Associazione di cui fanno parte: “Risvegliati V.I.P. Brescia onlus”. Tra la curiosità e l’entusiasmo generale è stato bello e significativo leggere nei volti dei nostri bambini la consapevolezza di aver ricevuto un dono grande e non sempre scontato e presente, qual è il benessere psico-fisico di ciascuno. È risaputo che ridere combatte la debolezza fisica e mentale, calma il dolore ed è un primo passo verso uno stato di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere. Sapere che ci sono persone che regalano il proprio tempo, la propria energia positiva e il proprio talento per donare un sorriso ai bambini che in ospedale non stanno bene è meraviglioso, allarga il cuore e non può che aiutarci a vivere ancor più in positivo la nostra quotidianità! Grazie di cuore a voi e ai vostri amici claun!

“Hey, hai qualcosa di bello da fare sabato alle 17.00? Potresti farci compagnia, nel far passare del tempo divertente a dei ragazzi speciali!” Suonava, più o meno così, l’invito che mi è stato rivolto per sabato 1 Marzo ….. e ho pensato: qualcosa di bello? persone speciali? Risposta: “Ci sono!!!” É così che mi sono trovata il sabato prima di carnevale all’oratorio di Padergnone con altri tre bellissimi claun: Tziolupo, Bombi e Sonnolento, per animare una festicciola in maschera per “Il Tandem”, un’associazione che si occupa di accompagnare, nel tempo libero, ragazzi splendidi e speciali con handicap psicofisici, ma abbastanza autonomi. L’animazione, per questioni di tempo e organizzative, non era a nome dei Risvegliati V.I.P. Brescia, ma è stata comunque un’occasione per dimostrare quello che facciamo e spiegare perchè lo facciamo. Abbiamo interagito con tutti, giocato, cantato, riso un sacco e il tutto si è concluso con una pizza in compagnia. Per me è stata la prima animazione esterna....quindi un po’ tesa lo ero....ma poi...come tante volte accade.... il tempo donato agli altri...anzi il tempo divertente donato, diventa tempo che ti tocca il cuore...e che ti fa sfiorare quello degli altri.... I ragazzi erano entusiasti, si sono divertiti e anche noi! Un sorriso gigante si è stampato sul mio viso ed è rimasto per un bel po’ di tempo!! Grazie ai miei compagni di avventura che mi hanno accompagnata e capita, grazie al Tandem e ai ragazzi e.....alla prossima!!!!

Le insegnanti e i bambini della Scuola dell’Infanzia “Anna e Maria Fenaroli” e dell’Asilo Nido “Piccole impronte” di Rodengo Saiano (BS)

claun Ciaccapo (Federica Boldini)

L’Oratorio della Volta! Da qualche anno la nostra Associazione ha deciso di limitare le uscite al di fuori dei reparti della pediatria degli Spedali Civili, esclusivamente per partecipare ad alcune testimonianze e non per le animazioni o feste che abbiano esclusivamente lo scopo di raccogliere fondi. Tempo fa, tramite uno dei nostri claun, il Consiglio Direttivo riceve la richiesta dell’Oratorio della Volta (BS) che ci invita a proporre la nostra esperienza di Volontariato ad un gruppo di ragazzi e ragazze adolescenti della parrocchia. Un Lunedì sera, insieme ad alcuni claun dell’Associazione, ci troviamo all’ingresso dell’Oratorio e reincontriamo don Stefano (avevamo già avuto modo di conoscerlo un paio d’anni fa, quando era curato a Rudiano). Si è sempre un po’ emozionati e non si sa mai bene come potrebbe andare a finire la serata, ma è bello esserci... Più che descrivere e fare una cronaca di come è trascorsa la serata, mi piace pensare a questi momenti di “condivisione” come ulteriore crescita e percorso di realizzazione della nostra “MISSIONE”: Viviamo In Positivo per noi claun, ma anche per chi incontriamo in queste occasioni. Il nostro fare Volontariato non si limita alle “sole” corsie dell’ospedale, ma è anche essere “esempio”, essere dei “modelli” da seguire per diffondere la tesi che, se Viviamo In Positivo, anche le

situazioni più complicate, difficili e tristi, forse con uno “sguardo” da una prospettiva diversa, possono assumere delle tonalità diverse dal grigio. Ed è veramente bello e affascinante riuscire, anche in occasione di queste testimonianze, (siano esse rivolte a ragazzi adolescenti, giovani, bambini della scuola materna, adulti, etc...) riuscire a leggere negli occhi di chi ci incontra la curiosità per quello che facciamo dentro e fuori dagli ospedali. Personalmente credo anche che è proprio ai ragazzi adolescenti che dobbiamo prestare più attenzione, che dobbiamo cercare di “contagiare” con le nostre proposte; è a loro che dobbiamo sentirci in dovere di dare degli input, degli stimoli, dei segnali e dei messaggi forti! Con le nostre testimonianze proviamo a far capire perché nell’entrare a far parte della nostra Associazione, i RISVEGLIATI V.I.P. BRESCIA -ONLUS- siamo consapevoli della scelta che facciamo di LIBERARE parte del nostro tempo per dedicarlo al prossimo, senza aspettarsi nulla in cambio. Le nostre testimonianze sono davvero un grande REAGALO che facciamo a noi stessi, ma anche e soprattutto a coloro che ci vorrebbero presenti per ascoltarci e per conoscerci.

Formazione Claun

Chi ben comincia è a metà dell’opera, si dice. Questa volta noi saremo l’eccezione infatti concluderemo anche questo bellissimo anno formativo con il nostro RisveRaduno! Forse non tutti sanno che… i claun RISVEGLIATI V.I.P. di Brescia, ogni anno, da Settembre a Maggio, seguono un percorso formativo durante gli allenamenti del venerdì sera. Certe volte, le serate sono organizzate dai nostri Trainers, mentre altre volte vengono invitati specialisti esterni (che il più delle volte fanno parte della Federazione V.I.P. Italia: sono claun come noi che sanno fare qualcosa di super bello e vogliono condividerlo anche con le altre associazioni V.I.P.) che vengono a insegnarci qualcosa di nuovo. Quest’anno siamo stati proprio fortunati perché, grazie al Centro Servizi per il Volontariato di Brescia (CSV), siamo riusciti ad avere la presenza della psicologa e formatrice dottoressa Alessandra Nodari che ci ha tenuto un interessante corso di formazione, durante il quale, in ben quattro “puntate”, tramite giochi, simulazioni, confronti e riflessioni, ci ha aiutato ad approfondire il tema delle EMOZIONI. Parte fondamentale degli allenamenti dei Risvegliati sono i nostri Trainers che per ogni serata organizzano, pensano, elaborano e ci propongono tante attività; a volte si tratta di proposte ludiche, altre di spunti per riflettere assieme o di occasioni per scambiarci conoscenze e trucchi di magia. Alcune serate sono specificatamente destinate all’organizzazione della nostra Giornata del Naso Rosso, festa che ci impegna diversi allenamenti ma che facciamo sempre super volentieri perchè ci permette di diffondere il nostro messaggio e perchè la condividiamo in contemporanea con tutte le altre Associazioni V.I.P. presenti sul territorio italiano. Non mancano nemmeno incontri con personale medico ed infermieristico degli Spedali Civili di Brescia per aggiornare continuamente la nostra formazione rispetto alla realtà dei bambini che vivono esperienze di ospedalizzazione. Un appuntamento fondamentale per tutti noi claun V.I.P. di Brescia è il RisveRaduno che si tiene alla fine dell’anno formativo. Ma come mai si organizza il RisveRaduno? La risposta è molto semplice… Il nostro raduno si fa perché è proprio tanto bello ritrovarci a fine formazione per riflettere su ciò che abbiamo vissuto durante l’intero percorso annuale, per tirare un po’ le somme su ciò che abbiamo imparato e condiviso, ma, soprattutto, per stare assieme, divertirsi e godersi un weekend tutto Risvegliato! Gli anni passati abbiamo trascorso il raduno in diverse location: il mio primo è stato presso Cà Fornelletti, una bellissima cascina a Valeggio sul Mincio, nel 2011 siamo stati ospitati alla Casa degli Scout di Gussago, nel 2012 allo Stallino a Gardone Valtrompia e infine, l’anno scorso abbiamo trascorso il nostro fine-settimana claunoso presso la Casa degli Amici del Mato Grosso a Cerveno in Valle Camonica. Tutte bellissime esperienze che ci danno l’opportunità di trascorrere un weekend tutti assieme, fare giochi, attività e discussioni, condividere emozioni ma anche il pranzo, la cena, una bella dormita e il risveglio… noi siamo Risvegliati mica per nulla!! La location per quest’anno non si sa ancora…. Ma sono certa che sarà all’altezza di quelle degli anni passati! Stay Tuned, Stay Risve!!!

claun Giokabalù (Annarita Braga)

claun Tziolupo (Paolo Brunelli) 6

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Le avventure di Tomà e Dadà

Tomà, un ragazzino come tanti altri, non troppo bello, non troppo brutto, è appena rientrato dalle vacanze di Pasqua e già non vede l’ora che arrivino quelle estive; non sa bene perché, dato che non conosce cosa lo aspetterà, e del resto a scuola non ci sta poi così male; “Forse -pensa tra se’- è solo voglia di novità e di qualcosa di diverso”. Mentre sta pensando a ciò, viene chiamato dalla mamma. Qualcosa di serio? La mamma, in effetti, ha uno sguardo un po’ insolito quando dice: “Tomà, io e papà abbiamo deciso che, da domani, per un po’ di tempo Dadà starà con noi: gli zii hanno bisogno di starsene per conto loro. Tu, niente in contrario?” “Niente in contrario? Scherziamo? Certo che sì! Sì sono contrario! Oh no, non mi va! Chi è Dadà anzitutto? Cosa vuole da me, da noi? Perchè me lo si dice solo ora?” Pensa con rabbia Tomà. Invece riesce solo a dire: “Em beh ... che problema c’è!?” come se la sua vita avesse ben altre questioni da affrontare.

nuto subito a sottolineare di essere “D A R I A...e non quel stupido nome Dada’ con cui tu mi chiamavi quand’eri piccolino perché non sapevi ancora parlare bene” Anche lì, Tomà avrebbe voluto dire: “Per forza parlavo male, quando sei nata tu non avevo neanche due anni”…. invece fa solo quelle solite “spallucce” di non curanza. A pensarci bene lui e Daria, come lei vuole, si erano frequentati piuttosto spesso da piccoli – ne ha un vago ricordo, affiorato solo ora – poi, chissà perché, gli ultimi anni erano passati via senza incontri, né a Natale né a Pasqua. Forse lo zio, che ha fatto un “ salto di carriera”, – come dice la nonna – si porta la famiglia altrove per fare le vacanze... Sono passati alcuni giorni... Tomà, ancora nel dormiveglia, sta guardando quel – com’è che l’aveva chiamata? - Ah sì: “fagottone abusivo”... In effetti – poveretta! – Daria non è proprio un fuscello... anzi il nome sembra fatto apposta per corrispondere alle sue sembianze - diciamoun po’ rotondeggianti, ma coi giorni diventa anche un po’ meno “abusiva”. Anzi, la sua presenza ha portato dei vantaggi aggiuntivi. Anzitutto il papà lo accompagna tutte le mattine in auto a scuola, dato che poi, con lo stesso giro, deve portare anche Daria da un’altra parte della città, e la vera comodità non è tanto non camminare, quanto arrivare prima e prendere quasi possesso dei luoghi e delle persone, insegnanti ed allievi, che vi sopraggiungono. Secondariamente, c’è il vizietto della camomilla che la mamma porta loro la sera in stanza da letto. E anche se contiene “ poco fruttosio” è comunque bevuta dopo

Eccola già lì, arrivata in poche ore, che dorme pure nel suo letto, già perché “bisogna essere gentili con gli ospiti, e – pensa, sempre infastidito, Tomà – la mamma le ha perfino messo le mie lenzuola blu con le onde, quelle nuove... Le avesse almeno dato quelle della Pimpa: tanto è più piccola” … “Piccola? Si fa per dire – continua a pensare Tomà – perché lei, fagottone abusivo, è più grossa di lui! … ”. Lo sta solo pensando, ma si blocca: certe cose, anche solo “pensate”, non fanno bene. Di certo però non è che gli debba per forza star simpatica quella cuginetta che ha te8

che si sono già lavati i denti e si prendono pure due “coccole” dalla mamma! Inizialmente Tomà faceva un po’ lo “scorbutico”, ma adesso comincia a godersela. Daria ogni sera gli fa “una domanda sulla vita” e lui si sente importante e grande nel risponderle: “la fatica di fare le medie”, “i genitori se si separano” (non i suoi, ma quelli di Daria), “i compagni di scuola che ti prendono in giro” , ecc. Questa sera .. .alla fatidica: “ posso farti” di Daria, però Tomà si ritrova spiazzato... La cugina infatti vuole sapere: “Cos’è l’amore? L’amore vero!” Ah che cosa difficile! Lui forse non lo ha ancora provato, ma certo non lo ammetterebbe mai con quella “femmina” più giovane di lui. Oltretutto Tomà non vuole fare “il grande”, ma neanche lo scemo che cita qualche frase fatta da adulti. Pensa un po’ a qualche “romanzetto della mamma” (così li chiama il papà), che ogni tanto in gran segreto va a leggere, e, nello stesso tempo, a quanto scrivono sui diari (o sulle pagine dei social network) le sue compagne di scuola; sta ben attento prima di parlare e poi dice: “Secondo me ogni amore è un po’ diverso e speciale per ciascuno (non ci piove!)... Quando ti piace davvero qualcuno, e sei innamorata, senti qualcosa dentro di te, che ti fa sentire quasi male dentro, e che solo quando stai con lei....cioè lui – si corregge – ti fa star bene”. E su queste parole cala l’ oblio della notte. La sera dopo: silenzio. Tomà si impensierisce, teme di aver detto una cosa sbagliata. La sera successiva è Daria

a cercare subito la sua attenzione: “Tomà, posso dirti un segreto?” Come? Niente domande da grandi? Beh forse ancora meglio: un segreto! “Certo, dimmi pure Daria” le risponde sottovoce quasi ad invogliarla alla confidenza, e lei: “Sono innamorata.” “Davvero? E di chi?” Tomà si sta facendo prendere dall’entusiasmo. Daria con tono sommesso e un po’ imbarazzata: “ Beh ecco.. di … Frigo” “Scusa?” Cos’è che ha detto. Friz? Fred? “Sì, Frigo... del mio, a casa... Sto male, se non gli sto vicina; sto male quando è vuoto... Non vedo l’ora di vederlo quando sono via... E vorrei passare il più tempo possibile con lui...” “Ma Daria, questo non è amore... è FAME!” “Oh, lo so! Sembro stupida, ma mi succede davvero una cosa strana... e non mi basta mai... ho davvero “bisogno” di lui per sentirmi felice” Tomà ci pensa un po’: forse Daria ha anche le sue “strane ragioni” che la fanno star male e sentire il bisogno di qualcos’altro . Riflette tra sè su un altro principio dell’amore e le chiede: “Ma anche adesso che sei qui con noi, senti questo desiderio di “lui”?” “Nooo… All’inizio un po’, poi sempre meno e adesso quasi più!” “Allora – è soddisfatto Tomà – non è amore. L’amore vero dura per sempre! O, quantomeno, non si dimentica così presto!” Daria ha un sorriso sereno che si percepisce anche alla luce tenue dell’abatjour. “Ho pensato ad un’altra cosa Tomà...” “Dimmi Daria...” “Puoi chiamarmi DADA’!” claun Pallola (Paola Brena) Disegno realizzato da Cristina Braga 9


Gocce di Gioia A volte, la gioia arriva da sola, improvvisamente; a volte lentamente e spontaneamente; a volte bisogna farla crescere con un po’ di impegno. Ecco qui alcuni esercizi inventati, del tutto liberamente, coniugando alcune tecniche di psicoterapia con le modalità claun. Da soli, questi esercizi, non bastano, ma come “gocce” possono aiutare la “gioia”… DOLCE FAR NIENTE Minimo 10, massimo 20 minuti anche tutti i giorni Stare quasi fermi (nel senso che non ci deve essere lo “sforzo” del non muoversi) seduti o sdraiati, l’importante è non stare scomodo, e lasciarsi liberi di NON FARE ASSOLUTAMENTE NIENTE, (né televisione, né pc, ne radio, né telefonini!) e lasciare che i pensieri vadano dove vogliono: “Posso non far niente.”; “ I mie pensieri sono liberi.”; “Sono libero di ascoltare, sono libero di sentirmi, sono libero di essere distratto!”. DESTRUMENTALIZZIAMOCI L’essere umano ha una grande capacità inventiva: ha inventato, e continua a creare, nuovi strumenti per migliorare la propria vita professionale, sociale e ludico-ricreativa. Tutti siamo dotati di creatività: anche se per qualcuno è più canalizzata, per ciascuno può essere un’opportunità di benessere. Qui propongo un “gioco” per liberare un po’ di creatività ed uscire da certi pensieri che ci bloccano, come, per esempio, adoperare un utensile per compiere un’azione inusuale. Esempi: in cucina: lo schiacciapatate diventa un batticarne; in sala da pranzo: la racchetta da tennis è un vassoio per servire il the; nel guardaroba il calzino è un ottimo guanto e la sciarpa è una cintura. Tutti giochi non solo da “pagliacci”, ma che, in fondo, compiono anche i designer! STRINGI E MOLLA Ogni tanto, in qualsiasi momento della giornata, del lavoro, trovare qualche secondo per stringere, contrarre una parte del corpo e poi mollare, rilasciare (uno per volta). Esempio: gli occhi (chiudo, chiudo, chiudo forte e poi apro lentamente..il più possibile); la mano (stringo il pugno e poi distendo a palmo verso l’alto), ma anche i glutei (non si dice “stringere le chiappe”..?) … certo, in quest’ultimo caso, quando si “rilascia” la tensione, forse è meglio non essere sotto naso e orecchio... di qualcuno!

claun Pallola (Paola Brena) Sai perchè non si possono fare battute ai ristoratori giapponesi? Sono SUSHIettibili

- Ma il merluzzo è - Ma il caffè a cosa un uccelluzzo che pensa? Non so, non si fischiuzza? è ancora ESPRESSO - Cosa fa una cecoslovacca? Cecoslomuuuuuuuuuuuuuuu

- Ho parlato con Scotti....abbiamo riso un sacco.

- Dove si sposano le mucche? in MUUUUUUUUUUUUnicipio

le freddure di claun RoTellA 10

Il riciclaun ...

Cestini primaverili

Che bello è volersi tanto bene?!?! E che ne dite se vi suggerisco un modo per diffondere un po’ di LOVE RICICLAUN AIR??? RICICLAUN paginagiornali. a cura di Ecco i cuori decorativiCuori costruiti con la carta di vecchi Decorativi Cuori Decorativi

Cuori decorativi ...

claun Giokabalù (Annarita Braga)

Che bello è volersi tanto bene?!?! Che bello è volersi tanto bene?!?! E che neE che ditenese suggerisco un modo per diff ditevi Che bello è volersi tanto bene?!?! E che ne dite se vi suggerisco un modo per diffondere un se po’vi suggerisco un modo per diffondere un AIR??? AIR??? di LOVE IN THE AIR? Ecco i cuori decorativi costruiti con la carta di vecchi giornali. cio’ Ecco iTutto cuori decorativi costruiti con la carta di vecchi gi Ecco i cuori decorativi costruiti con la carta di che vi serve sono: alcuni fogli di giornale o di vecchi libri, una pinzatrice e un

cordino. Per ogni singolo cuore vi sono necessarie sette strisce della larghezza di 2 centimetri e mezzo. Tre strisce devono essere lunghe 21 centimetri, altre due rispettivamente 24 e 28 centimetri. Prendete una striscia della lunghezza di 21 centimetri e piegatela a metà, questa la metà del come cuore. Graziose idee da riempire con uova sode, ovettirappresenterà di cioccolato o da utilizzare vaso cio’ che serve sono: ed alcuni fogli di giornale o di vecchi libri, una Su diportafiori! essa ripiegate come vedete in figura Tutto una striscia perviogni lunghezza È semplice, basta tagliare a metà una bottiglia di plastica e poi decorarla con stoffa, inseritele una dentro l’altro in modo da formare tre ellissi concentrici. Ora un cordino. carta o feltro… o come vi piace di più! Tutto cio’ che vi serve sono: alcuni fogli di giornale o di v attaccate la seconda metà e fissate le due Per partiogni con un punto cuore di pinzatrice nelnecessarie fondo ed unosette strisce della larghezza singolo vi sono un cordino. Mollette Sorpresone in mezzo. Una volta preparato il primo cuore, legate une cordino e ripetete Per ogni singolo cuore vi sono necessarie sette strisce d centimetri mezzo.alla sua estremità centimetri e mezzo. questa operazione tante volte quanti sono Tre i cuori che volete compongano la ghirlanda. strisce devono essere lunghe 21 centimetri, altre due rispettivame

Tre strisce devono essere lunghe 21 centimetri, altre due

centimetri. Tutto cio’centimetri. che vi serve sono: alcuni fogli di giorn Prendete una striscia della lunghezza di 21 centimetri e p Prendete una striscia della lunghezza di 21 centimetri e piegatela a m un cordino. rappresenterà la metà del cuore. rappresenterà la metà del di essa ripiegate vedetenecessarie in figura una striscia pe Percuore. ogniSusingolo cuorecome vi sono sette Ritagliate le sagome che più vi piacciono e, con un poco di colla, applicateinseritele una dentro l’altro in modo da formare tre ellissi Su di essa ripiegate come vedete figura seconda una striscia per ogni lunghe centimetri einmezzo. Ora attaccate e fissate le due parti con le alla molletta da bucato. Sono molto graziosela se usatemetà come simpatiche inseritele una dentro l’altro in modo da formare tre ellissi concentrici. fondodevono ed uno in mezzo. Tre strisce essere. lunghe 21 centimetri segnaposto sulla tavola imbanditaUna il giorno di Pasqua volta preparato il primo un cordino Ora attaccate la seconda metà e fissate le due particuore, conlegate un punto dialla p centimetri. Farete un figurone! questa operazione tante volte quanti sono i cuori che vol fondo ed uno in mezzo.Prendeteghirlanda una strisciaVolta della lunghezza di 21 cen il piccolo quadrato così ottenuto, Una volta preparato il primo cuore, legate un cordino allaverso suail centro. estremit piegane angoli Ritagliate le sagome che più vi piacciono e, con un poco di colla, applicatele alla rappresenterà la metà del gli cuore. molletta da bucato. questa operazione tanteSuvolte quanti sono i come cuori che volete componga di essa ripiegate vedete in figura una Sono molto graziose se usate come simpatiche segnaposto sulla tavola imbandita il Ori…che?!?!? ORIGAMI!!! ghirlanda giorno di Pasqua . inseritele una dentro l’altro in modo da formare Farete Dai, un dai:figurone! rimbocchiamoci le maniche e proviamo a costruire questo bellissimo Ora attaccate la Adesso, seconda metà e fissate le due Adesso, una piccola quantità di piega piega una piccola quantità Fiore di Loto! angolo verso l’interno. ogni angolo verso l’interno. fondo ed uno in di mezzo. claun Giokabalù Una volta preparato il primo cuore, legate un co Comincia piegando in diagona(Annarita Braga) le in ambo i sensi del quadrato Comincia piegando in diagonale in ambo iquesta operazione tante volte quanti sono i cuo Per formare formareii petali, petali,spingi spingiverso il bas così da evidenziarne Per sensiildel quadrato così da evidenziarne il ghirlanda verso il basso l’orecchia centro. l’orecchia creata in corrispondenza di centro.

Mollette sorpresone

ori che? Origami!

creata in angolo in corrispondenza modo tale da far venir fuori, di ogniil angolo in modo piano, petalo. Ripeti il procedimento ogni angolo. tale da far venir fuori, pian

Piega ciascun angolo del quadrato fino al centro. Piega ciascun angolo del quadrato fino al centro.

Piega nuovamente ciascun angolo Piega nuovamente ciascun angolo verso il verso il centro. centro.

piano, il petalo. Ripeti il procedimento per ogni angolo.

Ripeti il procedimento con il secondo

Ripeti il procedimento il complessocon di angoli, mostrando però l secondo complesso di angoli, della punta. mostrando però l’angolo della punta.

Con il terzo complesso di angoli: non è Con il terzo complesso di angoli: non è necessario che li ripieghi,che dovrebbero necessario li ripieghi, dovrebbero infatti esser già stati piegati al momento esser già stati piegati al momento dell della prima serie seriedidiangoli. angoli.

Per la terza volta, Pertutti la terza volta, ripiega tutti e quattro gli ripiega angoli. e quattro gli angoli

Volta il piccolo Volta quadrato così ot-quadrato così ottenuto, e il piccolo tenuto, e piegane gli angoli verso verso il centro. piegane gli angoli il centro.

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claun Giokabalù (Annarita Braga)

AccomodaAccomoda i petali ed èi petali fatta:ed è fatta: un fior di un fior di loto.


Giochiamo insieme ...

Pagine a cura di claun Lucchetto (Luca Torri)

Unisci i puntini e scopri cosa si nasconde

Il drago Spaggy si è perso, aiutalo a raggiungere il suo castello

Orizzontale 1. Lo sono cani e gatti 4. Esce dei fornelli e si accende 6. Pi˘ grande di un mare 10. C’Ë anche quello di cioccolato 12. NË mia, nË sua 13. Al... centro della foto 14. Il nostro pianeta Verticali 1. Il mese dopo luglio 2. Il fine... settimana 3. Lo Ë Capri 4. In quella la mamma tiene il portafogli quando esce 7. Le trovi in cima e in coda 8. Viene dopo la elle e prima della enne 9. Aiuto! Le vocali in mare! 11. Mezzo automa

Aiuta i bambini a raggiungere la festa.

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Il gioco delle ombre Ehi bambini riuscite a capire chi si nasconde dietro queste ombre? …. ma sì, dai; li avete visti tante volte ... in televisione ... sui fumetti ... e, se proprio non ce la fate, fra quattro pagine ve lo diciamo noi. (soluzioni pagina a fianco)

4)

1)

5)

2)

6)

Aiuta la mamma Rita a prendere i gelati. poi colora il gelabirinto.

Unisci i puntini e scopri cosa si nasconde

3)

7)

Dove è la differenza? Scopri cosa c’è di diverso nei due disegni.

Ecco la soluzione delle ombre

Giochi di prestigio ... LA MONETA CHE SCOMPARE ... Fare il trucco della moneta che scompare è un classico ed è anche abbastanza facile da realizzare; coloro che vi assisteranno rimarranno sorpresi. Prima di farlo in pubblico dovrete allenarvi tante volte, finchè non vi esce con disinvoltura. Ecco come realizzarlo. PASSO 1: Fate un anello di nastro adesivo, come nell’immagine, in maniera che la parte adesiva rimanga verso l’esterno. Attaccate l’anello ad un angolo di un fazzoletto colorato. PASSO 2: Nascondete l’anello con una mano e chiedete a qualcuno che metta una moneta nel fazzoletto. PASSO 3: Piegate per prima l’angolo con l’adesivo e la moneta si incollerà all’anello. PASSO 4: Piegate gli altri tre angoli come indica il disegno. PASSO 5: Per concludere sollevate il primo angolo nascondendo la moneta con la mano. Riaprite tutto il fazzoletto e la moneta sembrerà essere scomparsa.

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Ortopedia

Chirurgia Pediatria ovest

SCRIVICI ...

Dai, scrivici anche tu! In chirurgia, in ortopedia ed in pediatria ovest trovi le cassette, oppure con una mail all’indirizzo info@risvegliaticlown.org I tuoi messaggi, i disegni, i consigli, ecc... verranno pubblicati sui siti della nostra associazione.

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Cheescake

ole i c c o n e l l a t h Tor tine Lig er 6-7 tortine:

! I b M i B a C c U r il T la farfalla

enti p Ingredi , albume 200g di o, r e zucch le, 100g di i noccio d a n i r fa ole, 100g di di nocci . a l l e n a gr maro 100g di cacao a i d o i a i sili1 cucch ione (in olz r o p o n ro e sp ini mo li stamp ), ungili di bur ciole. g e d i d Pren modi di noc o più co ranella g iungi a l l e d cone son rte la e agg oca o t p o i n c o c a in un a di n verizza albumi la farin , i ol o g r e a h t c cao, lav Mon a o zuc c l l e i t e n e ta m on delicata ranella avanza o il basso per n s g r e a v l ciole, ll’alto tutto da l i calo d n ra rno già fo l e n ! i o ti. c l ni e cuo 20 minu smontar i p r e m p a ° t 0 s 7 1 gli Versa ne scottarti né!!) a a z do (sen nam!!!! Gnam g

MATERIALE 1 pennello a lingua di gatto di dimensioni medie - 1 pennello a punta tonda sottile - diversi colori compatti - spugnetta per tamponare - bicchiere d’acqua - un po’ di glitter di diversi colori per rendere il tutto più brillante e luminoso. PROCEDIMENTO tracciare i contorni delle ali della farfalla, col pennello a lingua di gatto ed un colore a scelta, partendo dall’estremità interna di un sopracciglio, sino alla fronte arrivando a metà zigomo, poi tornare quindi alla metà inferiore dell’ala, fino a metà guancia, chiudendo quindi sul naso; completare con una virgoletta, sull’estremità inferiore dell’ala; ripetete le stesse operazioni anche sull’altra metà del viso, in modo simmetrico; utilizzando la spugnetta inumidita ed un po’ del colore compatto desiderato tamponare la metà superiore dell’ala; colorare la parte inferiore dell’ala con un altro colore; rifinire i contorni della farfalla, col pennello a punta tonda ed il colore nero, ripassando i bordi delle ali; disegnare la testa della farfalla, disegnando un punto tra le sopracciglia, ed il corpo, che si allungherà lungo tutto il naso, con tanto di antenne; con il pennello a punta tonda e il colore verde, a piacere disegnare una sorta di piccola goccia nella metà inferiore dell’ala, per creare un ulteriore effetto e colorare a piacere con un colore o direttamente col glitter (es. argento o oro), quindi tamponare; a piacere e secondo la propria fantasia, decorare le ali con tanti puntini, oppure colorare le labbra del bambino/a, aggiungendo i glitter coloranti o creando delle sfumature.

aggi m r o f i a g n i d Pud nti:

e rmo, Ingredi ne raffe a p i d g , 150 di latte o r t i l o z mez , ttugiato tti, a r g o i 3 uova, g e formag e a pezz 100g di rgonzola dolc go 50 g di , e. 2 pere le tritat o i c c o n 40 g di rmo ne raffe ma p l i ra co per un’o tte. Frulla il Lascia ltro a l ’a l l dopo ato ne spezzett iungendo, uno tugiato, il g at cuposto ag l formaggio gr i le pere a sto , l e a v d a p l le uo o o il comp ola, la p gorgonz nocciole. Versa rato e ine ur betti e l ampo ben imb i. Sforna il t s inut in uno er 40 m e servilo tiep °, 0 8 1 forna a ancora caldo g puddin . o pid

o ll E r B m O o in c n o ll a P Ciao amico,sei pronto a ripararti dalla pioggia con un bell’ombrello di palloncini? Allora che aspetti... Con la pompetta gonfia 6 palloncini. Come in figura 1 annodali insieme nella parte alta, per fermarli e realizzare la punta dell’ombrello. Più o meno a metà palloncino realizza un nodo per poterlo piegare come in figura 2, e continua così fino a quando non avrai chiuso a catena tutta la base dell’ombrello. Realizza il manico dell’ombrello con il palloncino rimasto come in figura 3, 4, 5. Tratto dal video di youtube: http://www.youtube.com/watch?v=WqwZ5eh6O8U

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Sbriciola i biscotti secchi e mescolali con il burro fino a quando il composto non è compatto; con il dorso di un cucchiaio, ricopri la base dello stampo con il composto che hai appena creato. In una terrina, mischiare le uova con lo zucchero, aggiungi la ricotta, il succo e la scorza di limone; mescola, infine, con la panna Versa il composto sulla base di biscotti ed inforna a 180° per circa 30 minuti Fai raffreddare il dolce e ricopri la superficie con marmellata

claun Giokabalù (Annarita Braga)

claun Cotton Fioc (Monica Candioli) 16

ingredienti Per la base: 200 gr. di biscotti secchi 100 gr. di Valle’ + burro Per la farcia: 500gr. di ricotta 200gr. di zucchero 4 uova 200 gr. di panna liquida (dolce) 1 scorza di limone grattugiata 15gr. di succo di limone Per la copertura: Marmellata ai frutti rossi

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in Bibl

mpre più bravi: enda per diventare se vic a no ta aiu ntinuadere odello e si mette co m e m Mi è sembrato di ve co re off si st Erne invece, si arma di un topo! sa per Celestine; lei, po in te en m e di mudà la non ascoltare le prov a ra Sì certo, un topo che pa im ed a nz zie pa ture. n sentire le sue stona mano ad un orso! sica di Ernest, per no ro è una te pace, perchè la lo Un orso? Qui trovano finalmen fatdifficile: entrambi in to ol m Un topo? zia ici am d’ storia insien li vuole come Un topo ed un orso da un mondo che no no pa ap sc ti ono a a casa ande coraggio, riesc gr ro lo me che entrano in un al ie az gr e, , sono e poi amici. nel bosco ?? !! ntare prima complici ve di ba legve De ? do troducono in una fia in ci ne Aiuto! Sto sognan sti le Ce e st Erne bra alcuno te che, all’inizio, sem essere un incubo: qu , allegra e coinvolgen ra nge co a e bambini, ma che riesc i r pe mi svegli, vi prego! a at ns pe re se es à, anzi, è forse più indi uscire dal libro et lo le so tte vo tu de di i: ri rm tto lia le i eg quistare No! Non devo sv uramente è do. e ai bambini; quasi sic nto mi sta coinvolgen ta ch e ti ul ch e ad li do ag en ta gg ca le che sto a di Dalestine” l’ultima oper da leggere insieme. Si tratta di “Ernest e Ce frasi semplici to scritto utilizzando sta è zo an m . ro ac Il nn ntraniel Pe nto e anche un po’ comprensibile. Si inco le , to ol so m os o gr gi o: ag un gu br lin so ed un Ernest è un or ghi, non solo to, ale dei simpatici dialo lla musica e, per ques ch de an ne so io ss es sp pa la no ha ore e ; goffo che tra il lettore, l’aut modo strano. an in a m no i, da gg ar na gu rso lo pe ici i fra cuni suoi am ce; è cere l’aspettaa topina agile e velo ro che, oltre ad accres tic lib pa l de sim a re to un di è l’e ne sti i diversi Cele per separare meglio prattutto fare ritratti re so to e ac ’au pi all le o : on ice rv ttr se pi a, tiv una grande ra. ole bene. vu i cu a ne momenti dell’avventu rso tanto; pe e all no co si n no patici amici piacciono e Celestine sim st e ne du Er , ti es ria qu sto e lla m de A no All’inizio e vorrei essere: mi so du i de i ch ne be re . di ale non so scono. E’ norm ure, le arrabtopi, trambi: i dubbi, le pa di sotto, con gli altri en do in on to m l ciu ne os e on viv ric ne l libro, Celesti eri che loro vivono ne pra, con gli altri orsi. sid so de di i e, do oi on gi m l le ne e, e ur biat ed Ernest viv sogiorno. e quello degli orsi di nella mia vita di ogni , tto ’io so ch di an pi o to i ov pr de li do egra; Il mon tato a riflettere sull’int zi, si evitano proprio aiu an ha ai, i m m ria no ra sto nt ro co lo in La pra non si ti i pregiudizi: to siano condizionan : è così da sempre. an ici m qu ne su i e as ne qu i, zio re di , etto ed sono o nel reciproco sosp i roditori sono consion ol viv cc pi di i on si, m or e i gl du de ro lo i Nel mondo o orso vorrebntro. Sono proprio Er av co br in un ile ss ib ss ne e po ti, ni ut og br evitano derati schifosi e uazione: la lini sbloccare questa sit ronde, anche i topo a alt d’ ne ; sti ro le lo Ce ico e st am di ne re be esse forte della diversità e ccoli viene loro ù pi pi da è fin zia e ici ch am o nt de ta an loro gr odiano gli orsi, idi ne sociale. nei confronti dei plac tio as re tri nu a o qualunque convenzio no at insegn le loro avventure, mi so do en gg le , vo ce di vi e Com mammiferi. rto punto, mi bidoinvolgere e, ad un ce all’improvviso, in un co o, to rn ol ve m in d’ to cia no or las gi o dei Ma un di essere diventato un icista e la topina pitra us tu m rit di rso ad l’o , o ra at tu br za m az è se ne della sp . no ra nt co suoi personaggi. in si il Naso trice : fughe, po do e ed cc dubbio: a chi regalo su un sa co i ho vo tti a fa e in ar in so ag es m Ad Lascio im enti, avini, dispetti, inseguim rd so di i, rz he Rosso? sc a, ur mia mia a pa micizia che li porterà date: sul fondo della l’a ar , gu te en .... , alm te fin tta e, .. pe … As qui ci venture, ea di tornare un ne al mio problema; l’id , zio ro lu lo so r la pe c’è li: bi un ra cla pa borsa diventare inse o! rlo, sì brutta che, per evita Nasi Rossi: uno ciascun e co è du li ra so co da an e er no viv so noa giorno stine, benvenuti nella le Ce un cla . st, tto ne tu Er a n Clau sono disposti ttuun !! re da chi li vorrebbe ca pa ap sc r pe e a grande famiglia cla si ar str os e Per rip ch sa ca e nt calda ed accoglie rare, si rifugiano nella i pronato anche un bosco. Qui parlano de racconto di Pennac è l to ne es to qu ui str su : co PS ha st ettano, Erne rzi o in quale sala lo proi rm vole, si fanno gli sche fo fri in i se m co so di e es a ad ; vit m lla fil blemi de pere ….. fanno pace. dere e poi vi faccio sa e ve o a an do ig va lit o, lo an oc gi e rispettive ente dedicarsi alle claun Sonnolento Qui possono finalm l’uno dell’altra e si ra (Michele Riva) cu no do en pr si passioni, anzi, 20

CONTROVENTO Io non credo nei miracoli, meglio che ti liberi meglio che ti guardi dentro Questa vita lascia i lividi questa mette i brividi certe volte è più un combattimento C’è quel vuoto che non sai, che poi non dici mai, che brucia nelle vene come se Il mondo è contro te e tu non sai il perché, lo so me lo ricordo bene io sono qui Per ascoltare un sogno Non parlerò Se non ne avrai bisogno Ma ci sarò Perché così mi sento Accanto a te viaggiando controvento Risolverò Magari poco o niente Ma ci sarò E questo è l’importante Acqua sarò Che spegnerà un momento Accanto a te viaggiando controvento Tanto il tempo solo lui lo sa, quando e come finirà La tua sofferenza e il tuo lamento C’è quel vuoto che non sai che poi non dici mai Che brucia nelle vene come se Il mondo è contro te e tu non sai il perché Lo so me lo ricordo bene io sono qui

Arisa “Controvento” Questa volta trattiamo una canzone di Arisa, nome d’arte di Rosalba Pippa. La cantante ha raggiunto il successo partecipando al 59° Festival di Sanremo nel 2009 con la canzone “Sincerità”, che ha vinto la categoria “Nuove Proposte”. Anche quest’anno ha partecipato al Festival classificandosi al primo posto, vincendo la 64° edizione. Il singolo “Controvento”, pubblicato un giorno prima dell’album, ha debuttato alla prima posizione della classifica italiana dei singoli. Ad aprile è previsto l’inizio del tour in supporto a Se vedo te, il quarto album della cantante, pubblicato il 20 Febbraio 2014.

CONTROVENTO ARISA2014

n u a l c i n o c a iotec

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Analizziamo il testo della canzone. C’è una persona che soffre e nelle prime righe si descrive questa sofferenza: “quel vuoto che non sai, che poi non dici mai, che brucia nelle vene”. E qui la vena si è già esaurita, nel senso che la protagonista promette di stargli vicino e di aiutarlo, di camminare assieme controvento. Anche noi claun cerchiamo di aiutare i bambini e di farli un pò sorridere e di camminare con loro quei pochi minuti che passiamo insieme in ospedale e nelle piazze italiane. Qui si parla di “vento”, una forza della natura che non possiamo controllare, che a volte soffia a favore, altre a sfavore, indipendentemente da noi. E quando la vita ci soffia contro tutta la sua cattiveria, dobbiamo imparare a camminarle contro. Come noi claun vogliamo insegnare a Vivere In Positivo anche quando sembra troppo difficile. Chi è questa persona che ha bisogno di aiuto? La canzone dice: “il mondo è contro di te e tu non sai il perchè, lo so me lo ricordo bene”. Certo, chi non ricorda l’adolescenza? Quei momenti in cui tutto sembrava remare contro? Oppure “quel vuoto che non sai, che poi non dici mai”. Per riflettere: *Sei in grado di cogliere il lato positivo delle cose? *Come dice Arisa, sai camminare contro vento? Se ti va puoi inviarci le tue riflessioni all’indirizzo email: info@risvegliaticlown.org, oppure inserirle nelle casettine che trovi all’ospedale nei reparti di chirurgia, ortopedia e pediatria. claun Cotton Fiocc (Monica Candioli)


CIACK SI GIRA!

47 RONIN

In Giappone, in epoca feudale, più o meno nel 1700, ogni signore aveva a disposizione un gruppo di valorosi Samurai per proteggere se stesso e la propria famiglia. Il film, ispirato ad una storia realmente accaduta, racconta di come i valorosi samurai, alla morte del loro padrone Asano Naganori, mancato a causa di sortilegi e demoni, siano obbligati a diventare dei Ronin, termine dispregiativo usato per i samurai senza più padrone e quindi costretti ad allontanarsi dal proprio villaggio. Keanu Reeves è Kai , un ragazzo orfano con strani poteri che è stato accolto sin da piccolo dal benevolo Asano; Kai per riconoscenza verso questa ospitalità mette a disposizione i propri doni. Kai cresce insieme alla figlia di Asano, Mika, i due finiranno per innamorarsi, ma la differenza di rango non permetterà loro di sposarsi, ma solo di amarsi di nascosto. Alla morte di Asano, Mika viene promessa in sposa a Lord Kira, giovane che ha tramato la morte di Asano, grazie anche ai poteri di una strega, fa allontanare prontamente Kai e i samurai divenuti Ronin, per il timore di vendette nei suoi confronti. Ma dopo 2 anni, i 47 Ronin si ritrovano per vendicare l’onore del proprio padrone defunto e salvare Mika dalle nozze a cui viene obbligata I 47 Ronin con astuzia si introducono nella corte di Lord Kira. Una volta scoperti, prende il via una dura battaglia a colpi di Katana, la spada tipica giapponese di ogni samurai. Kai per salvare Mika dovrà scontrarsi con la strega, cortigiana di Lord Kira, e utilizzare i propri poteri per sconfiggerla. I 47 Ronin riescono a uccidere Lord Kira e a onorare il nome di Asano. Purtroppo i Ronin vengono condannati per aver infranto le regole dettate dallo Shogun , capo del Governo il quale vietava di compiere alcuna azione di vendetta. É un film per tutta la famiglia che racconta di lealtà, onore ed amore e coniuga il fantasy, l’azione e le scene romantiche e onora quelli che in Giappone vengono considerati eroi popolari e ricordati con cerimonie pubbliche ogni anno. claun Strabucco (Cristina Casali) 22

Un gesto SPECIALE per un giorno SPECIALE!

Hai un evento particolare da festeggiare e vorresti regalare delle bomboniere ai tuoi invitati? Perché non rivolgerti a noi clown. Ecco alcune delle nostre fantastiche bomboniere. Per informazioni rivolgiti direttamente a info@risvegliaticlown.org

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I Risvegliati VIP Brescia Onlus-Clown di Corsia sono disponibili per incontri-testimonianze sul tema del volontariato e, nello specifico, della clown terapia in ospedale, dedicati sia alle scuole, di diverso ordine e grado, che alle classi di catechismo! Per maggiori informazioni scrivete a: cd@ risvegliaticlown.org, saremo ben felici di trascorrere qualche ora con Voi!

CERCACI ... cerca la nostra associazione su Facebook con RISVEGLIATI-VIP-BRESCIA-ONLUS e metti MI PIACE!

CONTATTACI ... www.risvegliaticlown.org - info@risvegliaticlown.org www.facebook.com/groups/287988422555/

il TUO 5xmille C.F.: 98118990179

SOSTIENICI ... Banca Cooperativa Valsabbina Filiale di Brescia Intestazione: Associazione Volontariato Risvegliati V.I.P. Brescia IBAN: IT86P0511611200000000053755

ATTENZIONE ALLE TRUFFE IN NOME DELLA CLOWNTERAPIA

e a chi chiede denaro per la clownterapia a nome di “VIP”. Ci sono persone che raccolgono denaro a nome di Clownterapia, ViviamoInPositivo e/o VIP Italia offrendo biro, cartoline, chiedendo soldi per i bambini in ospedale... Precisiamo che l’unica raccolta fondi nazionale di VIP Italia è la “Giornata del Naso Rosso”. Le singole associazioni VIP possono organizzare raccolte fondi indipendenti ma i volontari VIP devono presentarsi con camice VIP (maniche a righe colorate), tesserino con nome cognome e nome clown, e avere appresso una lettera firmata dal presidente della associazione VIP locale. In caso di dubbio, prima di elargire denaro, scriveteci a: info@risvegliaticlown.org oppure fatevi lasciare gli estremi per eseguire un bonifico o un versamento postale solo dopo la nostra risposta.

RisveAMICO ...

Un RisveAMICO non è un socio della nostra Associazione ma ci aiuta standoci viicino. Un RisveAMICO può essere informato sulle nostre attività, partecipare ad alcuni incontri organizzati dai Risvegliati, ricevere copia del Giornaclaun e del nostro calendario. Se ti piacesse diventare un RisveAMICO puoi contattarci all’indirizzo e-mail: risveamico@gmail.com Redazione: claun Cotton Fiocc (Monica Candioli) claun Giokabalù (Annarita Braga) claun Lucchetto (Luca Torri) claun Pallola (Paola Brena) claun Sonnolento (Michele Riva) claun Strabucco (Cristina Casali) In copertina: disegno realizzato da claun Gianduiotto (Luca Curti) Il presidente: claun Tziolupo (Paolo Brunelli) Impaginazione e stampa: Tipolitografia Vilcar

www.tipografiavilcar.it



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