La rivista delle giornate digitali svizerre dal 1°al 3 novembre 2020

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Sudaticcio e grigio: Richard Nixon perde il primo duello televisivo della storia e viene eletto John F. Kennedy.

gentile Joe. Biden ritiene che una campagna digitale tranquillizzante sia efficace in questo periodo caotico. «La modalità con cui raccogliamo fondi online rispecchia il modo in cui il Vicepresidente raccoglie fondi, ossia mostrando gratitudine, coinvolgendo le persone e facendole sentire parte di qualcosa», afferma Rob Flaherty, che dirige la strategia digitale di Biden. «Le persone si sentono così legate alla campagna e vogliono contribuire con più fondi.» Truccato male al dibattito in TV La storia non depone però a favore di una campagna elettorale così difensiva. Quantomeno esistono innumerevoli esempi che dimostrano quanto sia rilevante dominare il mezzo emergente del momento. Un passo falso dalle gravi conseguenze lo fece il 26 settembre 1960 l’allora Vicepresidente Richard Nixon. Indossò un completo grigio in televisione, in occasione del primo dibattito TV dal vivo tra due candidati alla presidenza. Il completo dell’avversario John F. Kennedy era blu scuro e spiccava nello schermo in bianco e nero. Invece la giacca di Nixon e lo sfondo dello studio televisivo a Chicago erano entrambi grigio chiaro, cosicché Nixon sparì nello schermo come un camaleonte.Ma non è tutto. Nixon rifiutò il trucco. Il suo volto era rigato dal sudore e risultava pallido e mal rasato. Kennedy, che si era fatto incipriare, appariva in-

Il verdetto dei social media: il 28 maggio, Donald Trump interviene contro Twitter e Facebook perché definiscono i suoi tweet come fake news.

vece giovanile e curato ai 70 milioni di spettatori, pari a due terzi degli americani, che a inizio novembre avrebbero votato per le presidenziali. La maggioranza concordò che Kennedy aveva vinto il dibattito. Non perché avesse trovato argomenti più intelligenti. Chi aveva sentito il duello in radio, dava vincente perlopiù Nixon. Kennedy aveva un aspetto migliore. E così Nixon perse per 120 000 voti. Il dibattito in TV è stato decisivo, ritengono gli storici. Kennedy aveva capito come sfruttare la televisione, il mezzo di comunicazione del mo-

l’allora Senatore USA sfruttò le offerte del social media in rapida diffusione. Aveva capito che in particolare i giovani elettori comunicavano perlopiù tramite Twitter. Obama diffuse notizie anche su YouTube, pubblicò foto personali dall’interno della campagna elettorale su Flickr, mobilitò i fans con messaggi brevi su Twitter. Su Facebook aveva cinque volte più amici dell’avversario John McCain. L’emittente news non-stop Per decenni gli americani hanno guardato la televisione tramite antenna. I network nazionali come ABC, CBS e NBC proponevano serie, sport e notizie. La TV via cavo ha svolto un ruolo secondario per molto tempo. Fino a quando un giovane Governatore dell’Arkansas entrò a far parte della scena politica. Anziché puntare sulla pubblicità costosa nei network televisivi, nell’anno elettorale 1992 Bill Clinton optò per gli spot alla TV via cavo, che consentivano una diffusione più economica e mirata geograficamente – fino all’elettorato desiderato. Clinton diminuì così notevolmente la disper-

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mento. Nove economie domestiche USA su dieci avevano un televisore. Dieci anni prima erano solo l’11 %. Il Presidente Twitter Barack Obama era soprannominato il «Presidente Twitter». Con grande maestria nell’anno elettorale 2008

Foto: AP, Imago, Twitter

CHI SA GESTIRE IL MEDIA DEL MOMENTO, DIVENTA PRESIDENTE.


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