Preview Magazino #8 - Il nuovo Governo D'Europa

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Associazione Culturale

OSARE Europa

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IL NUOVO GOVERNO D’EUROPA LA COMMISSIONE JUNCKER (2014-2019) VOLTI E PROFILI DEI 28 COMMISSARI UE


INDICE Editoriale: Il nuovo governo dell’Europa..........................................................................p. 3 Equilibrismi e politica, la squadra di Juncker..................................................................p. 5 Una Commissione finalmente “europea”........................................................................p. 6 Struttura e priorità politiche.............................................................................................p. 7 Eurovignetta e OSARE Europa..........................................................................................p.37 I profili dei 28 nuovi membri dell’esecutivo dell’Unione

Europae - Rivista di Affari Europei www.rivistaeuropae.eu redazione@rivistaeuropae.eu DIRETTORE

Jean-Claude Juncker

Antonio Scarazzini

Presidente della Commissione Europea

p. 8

CAPOREDATTORE

Davide D’Urso

I Vice Presidenti

Primo Vice Presidente

Timmermans

Alto Rappresentante

Bilancio e risorse umane

Mogherini

Georgieva

p. 11

p. 10

VICE-DIRETTORI

Luca Barana Valentina Ferrara CONSIGLIO DI REDAZIONE

p. 12

Lavoro, crescita, investimenti e competitività

Euro e dialogo sociale

Mercato Unico Digitale

Unione energetica

Katainen

Dombrovskis

Ansip

Sefcovic

p. 14

p. 13

p. 15

p. 16

I Commissari Commercio

Concorrenza

Economia e società digitale

Malmstroem

Vestager

Oettinger

p. 17

p. 18

p. 19

Mercato interno, industria, imprenditoria e PMI

Occupazione, affari sociali, skills e mobilità del lavoro

Vicinato e negoziati per l’allargamento

Agricoltura e sviluppo rurale

Hogan p. 20 Aiuto umanitario e gestione delle crisi

Affari economici e finanziari, tassazione e dogane

Moscovici p. 21

Azione climatica ed energia

Riccardo Barbotti Simone Belladonna Stefania Bonacini Fabio Cassanelli Shannon C. Little Mauro Loi Tullia Penna Andrea Sorbello ASS. CULTURALE OSARE EUROPA

Via Morghen 35, 10143 - Torino (TO) Per associarsi o sostenerci scrivi a: presidente.osare@gmail.com SPECIALE COMMISSIONE JUNCKER

Bieńkowska

Thyssen

Hahn

Cooperazione e sviluppo

Servizi finanziari e Unione dei Mercati dei Capitali

p. 22

Nimica

p. 23

Stylianides

Cañete

Politica regionale

Istruzione, cultura, gioventù e sport

Migrazioni, affari interni e cittadinanza

p. 24

p. 25

p. 26

p. 27

p. 28

Hill

Cretu

Navracsiscs

Avramopoluos

Ricerca, scienza e innovazione

Trasporti

Giustizia, consumatori e parità di genere

Salute e sicurezza dei cibi

Ambiente, mare e pesca

Bulc

Jourová

Andriukaitis

Vella

Moeadas p. 32

p. 29

p. 33

p. 34

p. 30

p. 35

Dicembre 2014 “Il nuovo governo d’Europa”

p. 31

p. 36

Progetto editoriale e grafico a cura di Davide D’Urso Contributi di Luca Barana, Dario Battistella, Simone Belladonna, Stefania Bonacini, Fabio Cassanelli, Nicola Costanzo, Giulia Corino, Valentina Ferrara, Giulia Ferrero, Federica D’Errico, Davide D’Urso, Giacomo Giglio, Shannon Little, Mauro Loi, Daniele Marchi, Marta Minotti, Sara Monetta, Tullia Penna, Luigi Porceddu, Elisa Pulvino, Sebastiano Putoto, Giulia Richard, Sarah Camilla Rege, Giulia Riedo, Luca Rosati, Gaia Santori, Antonio Scarazzini e Andrea Sorbello.

2 | DICEMBRE 2014 |

Distribuito ai soci e ai sostenitori dell’Associazione OSARE Europa


EDITORIALE

Il nuovo governo dell’Europa

La Commissione Juncker proverà a governare l’UE dai piani più alti del Berlaymont

N

egli anni di José Manuel Barroso (2004-2014) la Commissione Europea ha abdicato dal proprio ruolo di guida dei processi politici e legislativi dell’Unione Europea. La crisi dell’eurozona, in particolare, ha dato al Consiglio Europeo una centralità non prevista dai trattati, né dai principi fondamentali del diritto comunitario. Passività, inadeguatezza politica e una sostanziale mancanza di indipendenza delle due Commissioni Barroso hanno contribuito ad accelerare il processo di silenziosa trasformazione della Commissione da “motore dell’integrazione europea” a grande Segretariato Generale del Consiglio Europeo. Questo smottamento istituzionale rappresenta l’eredità più pesante che Barroso ha lasciato al suo successore Jean-Claude Juncker. Pur arrivato alla presidenza della Commissione a seguito di un processo politico inedito e almeno in parte democratico, per ragioni biografiche e partitiche Juncker non rappresenta certo il cambiamento da molti atteso in Europa. Espressione autentica del Partito Popolare Europeo (PPE), per diciotto anni alla guida del Lussemburgo e per otto alla testa dell’Eurogruppo, Juncker ha partecipato in prima persona all’architettura dell’Unione Economica e Monetaria e alla definizione della risposta europea alla crisi finanziaria. Anche tra i membri della nuova Commissione non emerge una maggioranza di personalità che siano espressione di un cambiamento reale rispetto alla politica europea degli ultimi dieci anni. Cosa aspettarsi dunque da una Commissione che sembra nata in continuità rispetto all’ambiente politico che l’ha prodotta? A nostro avviso moltissimo. Al di là dei nomi, dell’età anagrafica e dei partiti di provenienza, infatti, la Commissione Juncker non potrebbe avere ambizioni più diverse rispetto a quella che l’ha preceduta. Juncker ha assemblato una squadra di politici, generalmente con una buona esperienza di governo all’interno dei propri Paesi. Non solo. Ha organizzato il collegio in modo da accentrare le grandi decisioni politiche nelle mani sue, del Primo Vice Presidente Frans Timmermans e del gabinetto ristretto dei Vice Presidenti. Consapevole dell’impossibilità di gestire una squadra di 28 commissari come un vero governo, ha creato una cabina di regia, un direttorio politico di otto persone. Queste non solo decideranno le linee strategiche della Commissione, ma cercheranno niente di meno che di governare l’Europa dai piani più alti del Berlaymont. Dopo aver riformato la struttura della Commissione, Juncker e Timmermans hanno iniziato un processo di razionalizzazione delle competenze dell’Unione, il tutto a trattati invariati. La nuova UE immaginata dai vertici dell’esecutivo

europeo sarà molto più attenta alle grandi politiche e alle strategie dell’Unione, lasciando agli Stati membri le materie che possono essere gestite meglio a livello nazionale. La stesura del nuovo programma di lavoro della Commissione per il 2015 è il primo esempio di questa scelta. L’esecutivo UE intende sgombrare il tavolo dalle decine di proposte legislative che da anni paralizzano il processo legislativo. La Commissione si concentrerà su poche grandi priorità politiche: investimenti per generare crescita e posti di lavoro, un’unione energetica ambiziosa e attenta ai cambiamenti climatici, una lotta serrata all’evasione e all’elusione fiscale, un ruolo rafforzato nel mondo. Per la prima volta dopo un decennio, la Commissione torna a dettare l’agenda e, in ogni sistema politico, il potere di decidere l’agenda spetta al governo. La svolta impressa dalla Commisisone Juncker è dunque prima di tutto istituzionale. Non poteva essere altrimenti. La maggioranza in Consiglio e in Parlamento resta conservatrice e questa si ripercuote sulla stessa composizione della Commissione e sul merito delle sue politiche. Al momento, però, il dato più significativo riguarda l’assetto istituzionale che, senza toccare i trattati, Juncker i suoi stanno cercando di ridisegnare per preparare l’Europa alle sfide dei prossimi anni. Alle prese con una perdurante crisi economica, in ritirata dal mondo e con crescenti minacce ai confini, l’Europa ha bisogno di un governo. Con un Consiglio perennemente diviso e un Parlamento sostanzialmente acefalo, la Commissione Juncker è l’unica istituzione in grado di guidare l’Unione attraverso la tempesta. In attesa di decifrarne la rotta e di valutarne i risultati, non possiamo che augurare buon lavoro al nuovo governo dell’Europa. «

| DICEMBRE 2014 | 3


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L’edizione completa di questo magazine è riserrvata ai soli soci e sostenitori dell’Associazione Culturale OSARE Europa Per maggiori informazioni sulla nostra Associazione, su come partecipare e sostenere le nostre iniziative culturali ed editoriali, non esitate a scrivere all’indirizzo e-mail: presidente.osare@gmail.com. Per informazioni sul tesseramento e il sostegno a OSARE, visita: http://www.rivistaeuropae.eu/osare-europa/


Eurovignetta

di Luigi Porceddu

OSARE Europa L’Associazione Culturale “OSARE Europa” nasce a Torino nel marzo 2013 da un gruppo di studenti e neo-laureati provenienti da diversi atenei italiani. OSARE opera al fine di promuovere la conoscenza dell’Unione Europea, delle sue attività e delle sue dinamiche economiche, politiche, giuridiche, sociali, storiche e culturali. Stimola e partecipa al dibattito pubblico, offrendo informazioni, approfondimenti e analisi. L’Associazione è infatti editrice di “Europae – Rivista di Affari Europei”. OSARE è inoltre attiva nell’organizzazione di eventi, conferenze e attività didattiche e formative aperte a tutti nell’ambito dell’approfondimento e della diffusione presso l’opinione pubblica di una conoscenza obiettiva e consapevole del funzionamento delle istituzioni dell’Unione Europea e delle loro attività. Per maggiori informazioni sulla nostra Associazione, su come partecipare e sostenere le nostre iniziative culturali ed editoriali, non esitate a scrivere all’indirizzo e-mail: presidente.osare@gmail.com. Per informazioni sul tesseramento e il sostegno a OSARE, visita: http://www.rivistaeuropae.eu/osare-europa/


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