NOTIZIARIO DI TAVERNERIO
Periodico distribuito gratuitamente Anno III - Numero 6 DICEMBRE 2014
PONZATE - CAPPELLETTA DELLA BEATA VERGINE ADDOLORATA Questo articolo compariva sulla stampa locale nel mese di agosto del 1985. E la chiesetta dell'Addolorata? Non si fa nulla per questo monumento - C'è ancora però chi vi va a depositare dei fiori. Alla testata della verde valle del Frassino, trenta metri a monte del cimitero di Ponzate, c'è una vecchia chiesetta dell'Addolorata: una facciata aperta ai quattro venti con una grata che lascia intravedere l'interno. Pochi metri quadri, con una Madonna Addolorata trafitta da sette spade.... Qualche lumino acceso all'interno, perchè nonostante lo squallore che circonda la piccola chiesetta, devoti ce ne sono ancora. Non bastano però i devoti a salvare questo tempietto, è di proprietà privata e da anni manca qualsiasi manutenzione .... Non era così un tempo: la chiesa era frequentata durante il mese di maggio dalle funzioni mariane della parrocchia, così pure in occasione delle litanie e per l'Ottava dei morti. Ma poi la decadenza dei muri, la pericolosità dei luoghi ha fatto sospendere qualsiasi forma di culto pubblico ed ora la chiesetta rimane semplicemente in vita per qualche devozione privata. Certo, nessuno sogna più di rifarne la sede di un crotto nella parte posteriore, come lo era una volta, o di farne un'abitazione dato che un tempo vi abitavano il becchino e la moglie (postina del paese)... Dalle vecchie carte di archivio un po’ di storia piccola… la nostra. La costruzione risale a tempi molto remoti, carte antiche riportano: “nel 1640 la chiesa di Santa Brigida cedeva una cappelletta quasi del tutto ruinata, et senza tetto, onde cessando qualche divozione del popolo si rende quasi inutile, anzi essendovi prima il crotto serviva ... per ridotto a' figlioli per giocare.” La cappelletta fu riedificata nel 1792 con il contributo della comunità, molto probabilmente a seguito della costruzione, avvenuta nel 1786, del vicino cimitero. Nel 1855 fu completamente restaurata grazie al lascito di un abitante del paese come è ricordato sul timpano. Nel 1884, con una delibera dell’allora Comune di Ponzate, l’edificio assunse la funzione di ‘lazzaretto’ del paese per eventuali epidemie. La chiesetta è ricordata più volte nelle relazioni delle visite pastorali dei Vescovi di Como alla comunità parrocchiale. E’ da sempre considerata
La Cappelletta, 1965 dalla popolazione un 'luogo dove portare le sofferenze'. Fino agli anni 1950 era uso accendere sull'altare o sui gradini di accesso alla chiesetta lumini o candele per implorare l’aiuto e la protezione della Beata Vergine (ricordano gli anziani del paese che durante il periodo dell'ultima guerra, la sera i gradini d'ingresso erano rischiarati dai lumini accesi). I terreni attigui furono nel tempo usati come spazio di servizio per le lavorazioni dei prodotti della valle. In vari documenti sono ricordati i cavallanti che caricavano sui carri i sacchi di castagne raccolte nella valle da portare a Milano e fino agli anni ‘50 del secolo scorso era frequente vedere cataste di legna pronte per il trasporto verso le destinazioni cittadine o della Brianza. Continua nella pagina seguente
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